VENERDÌ 17 MAGGIO, ORE 21 TEATRO DEI ROZZI ORCHESTRA … · 2019-05-15 · da è una partitura di...

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VENERDÌ 17 MAGGIO, ORE 21 TEATRO DEI ROZZI ORCHESTRA DELLA TOSCANA EDGAR MOREAU violoncello DANIELE RUSTIONI direttore

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VENERDÌ 17 MAGGIO, ORE 21TEATRO DEI ROZZI

ORCHESTRA DELLA TOSCANAEDGAR MOREAU violoncello DANIELE RUSTIONI direttore

BizetSolo dopo la morte dell’autore Carmen divenne un punto fermo dei cartelloni teatrali europei: non nella stesura originale, in cui si alternano numeri musicali e dialoghi recitati, bensì nella versione con il parlato sostituito dal canto, ap-prontata per il mercato internazionale da Ernest Guiraud, futuro maestro di Debussy. Cucendo assieme le pagine più significative di Carmen, private delle voci, Guiraud predispose anche due Suites a uso sinfonico. È una sintesi di en-trambe quella in programma oggi, montata da Daniele Rustioni, che riassume i momenti salienti della partitura accostando le pagine esclusiva-mente strumentali (i Preludi agli atti, compreso quello al primo dove il sibillino motivo del fato prefigura la cattiva sorte della protagonista), il coro di bambini che giocano a fare i solda-ti durante il cambio della guardia (La Garde Montante), le canzoni di seduzione intonate da Carmen (Habanera e Séguedille), e poi da lei insieme alle compagne Frasquita e Mercedes (Danse Bohème), la marcia dei contrabban-dieri, l’aria di Micaëla (Nocturne), il ritratto dei toreri, virili e festanti.

Saint-SaënsDel 1902, dedicato al violoncellista olandese Josef Hollman, è il Concerto n.2 in re minore op. 119, che segue di trent’anni il primo, assai più celebre e tenuto in gran conto da tanti com-positori delle generazioni successive, tra cui Šostakovič. L’autore stesso era consapevole che il secondo non avrebbe mai potuto egua-gliare il fratello maggiore in popolarità, perché, diceva, «è troppo difficile» (la parte del solista è scritta addirittura su due pentagrammi); co-munque andava orgoglioso di come gli erano venuti la sezione lenta e l’epilogo. Il Concer-to, che per stile, carattere e articolazione del discorso appartiene ancora all’Ottocento, è costituito da due pannelli, ciascuno suddiviso in più parti. Il primo pannello, più ampio, comin-cia con un Allegro moderato cui poi si connette l’Andante sostenuto di tenera cantabilità, so-gnante e sentimentale. L’Allegro non troppo, in apertura del secondo pannello, ha qualcosa di luciferino e, allo stesso tempo, di umoristico. La cadenza del solista ne interrompe la corsa rapi-

Georges BizetParigi 1838 - Bougival 1875

Suite da CarmenPrélude atto I

La Garde MontanteHabaneraSéguedille

Danse BohèmeIntermezzo

Marche des ContrebandiersNocturne

AragonaiseLes Toreadors, Introduzione atto I

Camille Saint-SaënsParigi 1835 - Algeri 1921

Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in la min. op. 33

Allegro non troppoAllegretto con moto

Un peu moins vite

* * *

Jean SibeliusHämeenlinna, Finlandia 1865 - Järvenpää, Finlandia 1957

Sinfonia n. 2 in re magg. op. 43Allegretto

Tempo andante, ma rubatoVivacissimo

Finale: Allegro moderato

da. Poi ricompare la memoria di quanto ascol-tato al principio del Concerto, il che conferisce unitarietà alla composizione, e con alcune bat-tute segnate Molto allegro la partitura termina alla svelta.

SibeliusLa Sinfonia n. 2 prese forma nel 1901 durante un soggiorno a Rapallo, suggerito a Sibelius da Axel Carpelan, ammiratore che in quegli anni gli fu prodigo di buoni consigli. L’Italia, gliela prospettò come fonte di ispirazione ineluttabile per un compositore del Nord, avendo presen-te l’effetto che aveva avuto sulla creatività di Čajkovskij e di Richard Strauss. E infatti il clima mediterraneo giovò pure all’inventiva di Sibe-lius, che prima pensò di scrivere un poema sin-fonico su Don Giovanni, poi sulla figura di Cristo, poi sulla Commedia dantesca, infine diede alla luce questa sinfonia che tra i finlandesi diventò subito popolare. Nei primi due movimenti, Alle-gretto e Tempo Andante, ma rubato, si scorge un senso di prostrazione, di morte (l’incipit del secondo richiede un timbro «lugubre» ai fagot-ti), dovuto alla memoria di lutti familiari recenti e soprattutto al patimento nel vedere la Finlandia sottomessa al liberticida impero russo. La Secon-da è una partitura di vaste proporzioni e con una propria superba eloquenza, tuttavia con-dotta senza alcuna arroganza, con il desiderio di dire le cose sempre schiette all’ascoltatore. Il che accade grazie alla pregnanza scultorea di certi temi e, in altri casi, alla formulazione di melodie ora distese e pacifiche, ora trascinanti, sempre comunque di spiccata impronta scan-dinava, abili nel raggiungere grado a grado, per mezzo della studiata drammaturgia sonora, l’apice di una tensione emotiva abbagliante. Come nella luminosa perorazione che, innesca-ta fin dal terzo movimento, Vivacissimo, sigilla gloriosamente il quarto, Allegro moderato.

Note di sala a cura di Gregorio Moppiper gentile concessione della Fondazione ORT

Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comu-ne di Firenze, l’Orchestra della Toscana è consi-derata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Or-chestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti ed è stata ospite delle più importanti Società di concerti italiane, tra cui il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lin-gotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone. Il Direttore Artistico è Giorgio Batti-stelli e il Direttore Principale Daniele Rustioni. La sua storia artistica è segnata dalla presenza e dalla collaborazione con musicisti illustri come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Har-ding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. L’ORT è interprete duttile di un ampio repertorio e si distingue per l’eccellenza dei musicisti di cui è composta. Proprio questa qualità artistica gli permette di poter interpretare musiche dal ba-rocco al classico romantico, al Novecento stori-co, con una particolare attenzione alla musica contemporanea, partecipando a importanti manifestazioni tra cui Biennale Musica di Vene-zia e al Festival Musica di Strasburgo. L’ORT ha ideato e realizzato il Festival “Play It!” dedica-to alla musica italiana del nostro tempo, e nel 2014 ha ricevuto il Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” quale migliore iniziativa. I suoi concerti sono trasmessi su RadioRai Tre e su Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricor-di, Agorà, VDM Records e Sony Classical.

Recentemente nominato Chief Conductor della Ulster Orchestra, Daniele Rustioni è cer-tamente uno dei più importanti direttori d’or-chestra della sua generazione sia nel repertorio operistico sia in quello sinfonico. Direttore musi-cale dell’Opéra National de Lyon, dirige rego-

larmente nei migliori teatri internazionali, dalla Royal Opera House Covent Garden, all’Opera di Monaco di Baviera, all’Opéra di Parigi, all’O-pernhaus di Zurigo, al Teatro alla Scala, alla Fe-nice di Venezia. Ha debuttato al MET in Aida con grandissimo successo ed è stato subito in-viato per le stagioni future. Direttore principale dell’Orchestra della Toscana, svolge un’inten-sa attività come apprezzato interprete di un già vasto repertorio sinfonico. Ha già diretto le maggiori orchestre sinfoniche italiane e di Pa-esi quali Regno Unito, Germania, Austria, Dani-marca, Svizzera, Paesi Bassi, Stati Uniti, Francia. È regolarmente presente in Giappone. La disco-grafia di Rustioni conta la prima registrazione di Adelson e Salvini di Bellini per la casa discogra-fica Opera Rara, accolta da unanimi consen-si della critica. Per Sony Classical ha registrato un album con Erwin Schrott e ha realizzato un ciclo dedicato al repertorio sinfonico italiano della prima metà del ‘900 con l’ORT. Nel 2013 ha ricevuto l’International Opera Award come migliore novità dell’anno.

Edgar Moreau inizia a studiare violoncello all’e-tà di quattro anni e il pianoforte a sei. Compie gli studi al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi e li prosegue con diversi corsi di per-fezionamento. All’età di appena undici anni si esibisce come solista con l’Orchestra del Te-atro Regio di Torino e compie una tournée in Russia e Giappone. Premiato giovanissimo al Concorso Čajkovskij di Mosca e al Rostropovič di Parigi, può vantare collaborazioni con illustri artisti quali Valery Gergiev, Gidon Kremer, An-drás Schiff, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Gustavo Dudamel e ha suonato con l’Orche-stre de Paris, l’Orchestre National de France, la Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Simon Bolivar del Venezuela, la Sinfonica di Hong Kong e altre importanti orchestre internazionali. Il suo primo disco è stato pubblicato nel 2014 e due anni dopo è uscito il cd GiovinCello, florilegio di con-certi barocchi, con cui ha vinto l’ECHO Classik nel 2016, il più importante premio discografico tedesco e uno dei più importanti al mondo.

Orchestra della Toscana

Violini primi Eleonora Matsuno * Daniele Giorgi * Paolo Gaiani ** Patrizia Bettotti Marcello D’AngeloFrancesco Di Cuonzo Marian Elleman Chiara FolettoIlaria Lanzoni Marco Pistelli

Violini secondiChiara Morandi *Alessandro Giani **Angela AsioliStefano BianchiGabriella ColomboPaolo Del Lungo Alessia PallaoroSusanna Pasquariello

VioleStefano Zanobini *Giulia Panchieri *Caterina Cioli **Alessandro Franconi Sabrina GiulianiPier Paolo Ricci

VioloncelliLuca Provenzani *Augusto Gasbarri *Matteo ParisiIlaria SarchiniGiovanni Simeone ContrabbassiAmerigo Bernardi *Mattia Riva *Luigi Giannoni **Adriano Piccioni

FlautiFabio Fabbrizzi *Claudia Bucchini *

OboiAlessio Galiazzo *Flavio Giuliani *

ClarinettiMarco Ortolani *Emilio Checchini

FagottiPaolo Carlini *Umberto Codecà *

CorniAndrea Albori *Paolo Faggi *Alberto BertoniDebora Maffeis

TrombeDonato De Sena *Stefano Benedetti *Miloro Vagnini

TromboniPaolo Masi * Stefano BellucciSergio Bertellotti

Basso tubaRiccardo Tarlini *

TimpaniTommaso Ferrieri Caputi *

PercussioniSamuel Baldi Davide MontagnoliSebastiano Nidi

ArpaCinzia Conte *

* prime parti** concertino

Ispettore d’orchestra e archivistaAlfredo Vignoli

con il contributo di

La sede storica dell’Accademia Musicale Chigiana è Palazzo Chigi Saracini. Eretto nel XIII secolo lungo una delle arterie principali di Siena, con le sue numerose collezioni di pregio, il palazzo è aperto al pubblico per visite guidate. Per prenotazioni ed informazioni consultare il sito internet o contattare il 0577-22091.

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