Variazione linguistica individuale e SL · O Cosa si intende per dialetto ... parlante di cosa è...
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Il corso fino ad ora…
1. Definizione di SL
2. Il lavoro del SL
3. Le nozioni di base/1
4. Le nozioni di base/2
5. La situazione SL italiana
6. Lingue d’Italia
7. Multilinguismo e contatto
8. La SL laboviana
9. Altre chiavi interpretative
10. Il mutamento linguistico
2
11. La sociofonetica
12. Sociofonetica in Italia/1
13. Sociofonetica in Italia/2
14. Sociolinguistica storica
15. Le variabili SL in
prospettiva storica
16. Applicazioni della SL
storica
17. La socio-pragmatica
18. Conclusioni
Lezione 4 O Le nozioni base in SL (seconda parte)
O Il repertorio linguistico
O Lingua, dialetto e varietà regionali (Coseriu)
O Lingue “miste” e pidgin
O Riferimenti bibliografici: O Berruto (1995), cap. 3.1 e cap. 6;
O Berruto & Cerruti (2015), cap. 3;
O Hudson (1998), cap. 2.
O Approfondimenti: Coseriu E. (1980) Historische Sprache und Dialekt; Dal Negro, S. & Guerini, F. (2007) Contatto. Dinamiche ed esiti del plurilinguismo, Roma: Aracne; Sobrero, A.A. & Miglietta, A. (2006) Introduzione alla linguistica italiana, Roma: Laterza; Kerswill, P. (2002) ‘Koineization and Accomodation»; Regis, R. (2012b), “Koinè dialettale, dialetto di koinè, processi di koinizzazione»
Le nozioni di base (recap)
O Comunità linguistica:
«Una Comunità Linguistica è un insieme di persone,
di estensione indeterminata, che condividano
l’accesso a un insieme di varietà di lingua e che
siano unite da una qualche forma di aggregazione
socio-politica» (Berruto 1995: 60)
O Repertorio linguistico:
O Gamma dei mezzi linguistici a disposizione del
singolo o della comunità (Cardona 1976: 180)
Tipi principali di repertorio (recap)
Lingua A Lingua B
Contesti
alti
Contesti
bassi
Bilinguismo:
compresenza di due
lingue non socialmente
differenziate
Lingua A Lingua B
Contesti
alti
Contesti
bassi
Diglossia:
compresenza di due
lingue differenziate
socialmente tra usi alti
(es. amministrazione,
scuola) e usi bassi (es.
famiglia, amici)
Altri tipi di repertorio O Bidialettismo (‘polidialettismo’ / ‘ dialettìa
sociale’)
O A e B non sono due lingue diverse, ma due varietà della stessa lingua
O A varietà più standard o standardizzata
O B varietà più geografica e sociale
O Differenza con la dilalìa e la diglossia
O B non è una varietà standardizzata
O B non ha tradizione letteraria
O B non viene promossa come varietà alternativa
Es. bidialettismo in Inghilterra (dialects), centri urbani della Francia, Italia limitatamente a Toscana e Roma
Berruto & Cerruti (2015), pp. 88-90
Altri tipi di repertorio O Diacrolettìa (Dell’Aquila & Iannaccaro 2004)
O All’opposto della dilalìa
O La lingua B occupa le funzioni della lingua A
O Evoluzione diacronica + cambiamento politico e ideologico (pianificazione linguistica)
O Cfr. Dell’Aquila & Iannàccaro (2004) La pianificazione linguistica, Roma: Carocci.
Es. Galizia (spagnolo lingua A, galiziano lingua B), aree romance dei Grigioni, in Estonia (estone lingua B, russo lingua A)
Berruto & Cerruti (2015), pp. 88-90
Confrontare le nozioni
Dilalìa DIacrolettìa
Lingua A Lingua B
Contesti
alti
Contesti
bassi
Compresenza di due lingue interscambiabili negli usi ALTI
(usi bassi chiaramente assegnati alla varietà B)
compresenza di due lingue
interscambiabili negli usi BASSI
(usi alti chiaramente assegnati
alla varietà A)
Lingua A Lingua B
Contesti
alti
Contesti
bassi
Ragioni storiche, politiche ed ideologiche!
Repertorio individuale vs. comunitario
O Pluri-/bilinguismo: due o più lingue con un chiaro rapporto/distribuzione sociale all’interno della comunità O Bilinguismo comunitario / sociale = l’unità di riferimento è
una comunità/gruppo
O Bilinguismo individuale = l’unità di riferimento è il singolo individuo
O «Configurazione di dominanza» (Weinreich 2008) O Riferita più al bilinguismo individuale, ma utile anche a livello
comunitario
O Una lingua domina sull’altra (o sulle altre) in base a
O Frequenza d’uso
O Funzioni a cui è adibita
O Atteggiamenti dei parlanti
O Utilità nella comunicazione
Berruto & Cerruti (2015), cap. 3.3
Sociologia delle lingue
Tipologie di bilinguismo O A livello sociale: diglossia, dialettia, diacrolettia
O A livello di estensione: b. individuale vs. b. comunitario
O A livello storico
O B. endogeno /endocomunitario (compresenza storica di due lingue autoctone, es. italiano e dialetti)
O B. esogeno / esocomunitario (compresenza di più lingue legate a immigrazione, in età recente, es. Italiano e arabo/romeno ecc., v. lezione 6)
O A livello di comunità
O B. monocomunitario (tutti i parlanti di una comunità X conoscono e usano abitualmente entrambe le lingue)
O B. bicomunitario (in un territorio esistono due comunità ognuna delle quali impiega esclusivamente o quasi la sua lingua, es. Alto Adige, Svizzera tedesca)
O A livello istituzionale
O B. di diritto (legalmente riconosciuto dalle istituzioni, es. Belgio, Malta)
O B. di fatto (non riconosciuto ufficialmente ma di fatto esistente, es. le comunità turche in Grecia)
Tanti ‘tipi’ in uno
O Queste distinzioni NON sono mutualmente
esclusive
O Anzi! I criteri e le distinzioni per definire le
tipologie di bilinguismo devono interagire
per meglio definire il tipo di repertorio (e di
CL) che dobbiamo analizzare
O Es. l’Alto Adige/Südtirol: b. bicomunitario,
endogeno, di diritto, con distribuzione
diglottica
Identità & lingua O Cosa caratterizza l’identità di un individuo/comunità?
O La lingua è solo uno dei fattori caratterizzanti
O Modello etnolinguistico: la lingua riflette la realtà e al contempo la riconferma!
O Identità linguistica: l’insieme dei fattori legati alla lingua (cultura, tradizioni, atteggiamenti) che vengono avvertite come caratterizzanti di un individuo/popolo
O Es. nel caso delle minoranze linguistiche, quanto è importante l’uso della lingua minoritaria nei contesti ufficiali, il suo riconoscimento, o come si pone il parlante rispetto a questa lingua (cfr. Edwards 2009)
O Come indagare l’identità linguistica?
O Atteggiamenti linguistici
O Percezione linguistica
Edwards, J. (2009) «Minority Languages and Group Identity», Amsterdam: John Benjamins
Folk Linguistics O Baker (1992), Niedzielski & Preston (2003):
O Indagare la percezione linguistica dei non-linguisti (‘folks’), le loro attitudini verso l’uso di una o più lingue
O Particolarmente importante in situazioni di lingue minoritarie e/o in pericolo di estinzione
O «linguists need to know what non-linguists think of the issues at hand, how their knowledge is generated, and how it can be enriched in order to help them solve language-related problems or change negative attitudes»
(Wilton & Stegu 2011: 12)
O Approcci nella Folk Linguistics O Prettamente qualitativo: interviste semi-strutturate
O Possibili declinazioni quantitative: mappe di percezione, questionari ecc.
Un esempio concreto: italiano e tedesco a Bolzano
Contesto Metodologia di ricerca
O Bolzano, città con bilinguismo bicomunitario, con legge di tutela («Pacchetto» 1972, l. 482/1999)
O Forte immigrazione italofona dagli anni ’20 (politica linguistica)
O Differenze tra quartieri nella distribuzione della popolazione (e lingue)
O Analisi di materiali auto-prodotti dalla comunità O «Slang di Bolzano» di P. Cagnan,
2011
O Conteggio delle voci marcate come «dialettali»
O Classificazione di queste voci
O Interviste semi-strutturate con italofoni O Cosa ne pensi dell’italiano
parlato qua?
O Cosa ne pensi del tedesco?
O Tu conosci e/o senti usare dei dialetti (italiani)?
Meluzzi, C. (2015) Dialect and linguistic identity of Italian speakers in Bozen, Globe 1: 1-15.
Lo «Slang di Bolzano» Problemi dello ‘Slang’
O Prodotto da non-linguisti
O Cosa si intende per dialetto veneto e trentino?
O Perché non ci sono altri dialetti?
O Non tutte le voci hanno indicazioni dialettale, pur essendolo (es. budrega)
O Alcune voci presentano la marca dialettale ma sono ormai diffuse almeno a livello di italiano regionale settentrionale (es. pula)
O Usare questi dati con cautela: riflettono le rappresentazioni del parlante di cosa è lingua e di cosa è una classificazione linguistica (Iannàccaro 2000)
Meluzzi, C. (2015) Dialect and linguistic identity of Italian speakers in Bozen, Globe 1: 1-15.
Cagnan (2012: 25)
Lo «Slang di Bolzano»
O Su 1279 voci, solo 124 contengono una marca esplicita di «dialetto»
O Gli unici dialetti riconosciuti sono il Veneto (85) e il Trentino (39)
O Delle 124 voci dialettali, la maggior parte sono classificate come ‘espressioni/modi di dire’
O Di queste ‘espressioni’ molte appartengono alla sfera disfemistica O Es. stoneza in val culera
(Cagnan 2012: 79)
Meluzzi, C. (2015) Dialect and linguistic identity of Italian speakers in Bozen, Globe 1: 1-15.
Cagnan (2012: 25)
Le interviste a italofoni BZ O Uso dei dialetti in famiglia
427 FR Una sera, eravamo in approntamento cena, e mia madre mi fa, aveva fretta e: <Dai dai dai! Prendi il sgumarell>.
428 FR E io…
429 CFS Aspetta. Adesso arriva la domanda: che cos’è?
430 FR E io: <Sì. Adesso lo prendo>.
431 FR E non sapevo cosa ma non volevo chiederle cosa fosse.
432 FR Panico! E lui: <Ma sì! Il pajič!>.
[tutti ridono]
432 FR <E’ fantastico!> ho detto io. <Datemi una traduzione!>.
433 FR Alla fine è venuto fuori che era un mestolo. E ce l’abbiamo fatta.
432 CFS Mi ricordo.
O Famiglie plurilingui: italiano, veneto, friulano
O Uso linguistico diverso tra le generazioni
Meluzzi, C. (2015) Dialect and linguistic identity of Italian speakers in Bozen, Globe 1: 1-15.
La percezione dell’ «altro» O 030CU (F, 43 anni, Oltrisarco)
505CU però a Bolzano non c'è un dialetto [italiano] <SP>
506CU per la parte tedesca sì c'è lo quello schifosissimo tedesco che parlano loro <SP>
507CU per gli italiani no
O 041MaCP (F, 72 anni, Gries) 401CM eh lei cosa ne pensa del tedesco parlato qua in città?
402CM in#intedo dai suoi#
403MaCP #è# dialetto
404CM uhm
405MaCP è un dialettaccio terribile <SP>
406MaCP è un dialettaccio terribile
[…]
432MaCP quando vai nei negozi
433MaCP e
434MaCP alle volte ti parlano decentemente
435MaCP e allora dopo tu parli in italiano ma capisci che cosa ti chiedono [ride]
437MaCP quando a un certo punto ti trovi davanti qualcuno che ti parla nel nel loro dialetto eh
438MaCP ti cade proprio <LP>
439MaCP come fai?
O Rimarcare il sé vs. altro: uso dei pronomi/aggettivi possessivi («loro»)
O Giudizi di valore + esperienza personale
O Il «racconto» come tramite dell’esperienza linguistica (e quindi dell’identità)
Meluzzi, C. (2014) Italiano e tedesco a Bolzano: la percezione degli informanti italofoni, in Studi AiTLA 1: 91-104.
L’identità linguistica degli italofoni bolzanini
O Caratterizzata da un repertorio multilingue
O Fortemente dipendente da fattori sociali
O Composizione famigliare
O Quartiere di residenza
O Età del parlante
O Generazione di immigrazione a Bolzano
O Repertorio linguistico complesso
O Italiano
O Dialetti Italo-Romanzi (variabili!)
O Tedesco
O Dialetto tedesco
O Lingue veicolari (es. inglese, francese)
Meluzzi, C. (2015) Dialect and linguistic identity of Italian speakers in Bozen, Globe 1: 1-15.
La «lingua franca»
O Usata per comunicare tra parlanti con diverse L1, per scopi specifici
O «Lingua veicolare» (Berruto & Cerruti 2015: 65)
O Situazioni che portano all’uso di una lingua franca: O Usi religiosi: sanscrito, arabo, latino
O Usi commerciali: veneziano, francese, inglese
O Lingua franca & pidgin O Simile strutturalmente e come formazione
O Diverso ceto sociale dei parlanti (commercianti, notai, persone medio-colte)
O Diversi contesti d’uso (es. lettere, usi medio-alti)
O Es. nelle «comunità inventate» esiste sempre una ‘lingua franca’ per comodità di autore e scrittore O Non è connotata socialmente
O È conosciuta da tutti (o quasi)
Applicare le nozioni apprese! – parte 1
Magari divertendoci un po’…
Comunità linguistiche di lingue «inventate» Un viaggio nell’universo del ConLang
…là dove nessun sociolinguista è mai
giunto prima!
Perché?
O Per applicare le nozioni teoriche a
un campo completamente diverso
O Testare le potenzialità dei nostri
«assiomi» teorici
O Testate le possibilità esplicative di
tali assiomi
O Osservare da un’altra prospettiva il
legame lingua-cultura
O Perché è divertente…
Le lingue «inventate» O Lingue immaginarie (Albani & Buonarroti 2011)
O Lingue inventate (Bausani 1974) O LI di carattere sacro
O LI di carattere non sacro
O Per la comunicazione sociale
O Per sperimentazioni artistiche
O I gerghi (cfr. Sanga 2003)
O Languages (Lo Bianco 2004) O A priori languages
O A posteriori languages
O Adapted or modified natural languages
O Artifical languages
O Constructed Languages (ConLang) O Auxlang
O Artlang
O Engineered Language
Perché inventare una lingua?
O Motivazioni etico-sociali (es. Esperanto)
O Scopi ludici (comunità ConLang)
O Provare le potenzialità di un sistema linguistico
O Portare all’estremo il sistema (es. una lingua senza subordinate)
O Scopi artistici
O Nuovo mondo – nuova lingua > realismo
O Scopi economici
O Quasi sempre legata a scopi artistici o ludici
Esempi famosi
Elfico Klingon
O 1954: prima edizione de «Il Signore degli Anelli»
O Appendici con indicazioni di Tolkien (glottoteta & filologo)
O 2001: trilogia di film
O Necessità di battute in elfico per gli attori
O Star Trek & Klingon
O 1967: prima apparizione
O 1984: prime parole
O 1992: dizionario e
grammatica (by Marc
Okrand)
+ Klingon Language Institute
https://www.youtube.
com/watch?v=Sa1HZ
KhjpIs
https://www.youtube.c
om/watch?v=-
XTce38ef98
https://www.youtube.com/watch?v=a5mZ0R3h8m0
Esempio più recente: Game of Thrones
O Dothraki O Incentrato sul ‘cavallo’ (hrazef) e sul ‘cavalcare’ (dothralat)
O Non ha tradizione scritta (ufficiale)
O Grandissima popolarità tra i fan
O «Living language – Dothraki» (2014)
O Shek ma Shieraki anni (ciondoli, scritte sui muri)
O Valyriano O Lingua di cultura
O Lingua antica e prestigiosa
O Entrambe le lingue sono state create da D. Peterson O Nei libri solo qualche indicazione lessicale
https://www.youtube.com/watch?v=UyqKWROjrq4
https://www.youtube.com/watch?v=Cze5A4iyQGk
Cos’hanno in comune?
O Cultura > sistema linguistico
O Chi deve parlare questa lingua e per quali scopi?
O Che tipo di società deve essere riflessa in queste
lingue?
O Variazione SL
O Diacronica (elfico)
O Diatopica (elfico, valyriano)
O Diastratica (valyriano)
O Diafasica (Klingon?)
Chi usa queste lingue?
O Creatori (per qualsiasi scopo)
O Spesso sforzo anche per elaborazione di un
sistema ortografico (v. elfico, Klingon, dothraki)
O Attori & assistenti
O Appassionati
O Nel 2011 il KLI contava 200 membri attivi
O Circa 360.000 accessi alla pagina WikiDothraki
(26/09/2017)
O Moltissimi gruppi per le varie lingue elfiche
I dati: FanFictions
Klingon Dothraki
O 10 fanfictions sulla serie TNG in Inglese
O Qualche parola in Klingon (oggetti, nomi propri, il nome del pianeta Qo’noS)
O Solo 3 FFs hanno esempi di dialogo o citazioni estese in Klingon
O Esempi di code-switching e code-mixing
O 10 fanfiction in inglese con
personaggi Khal Drogo e
Daenerys
O Solo 3 autori usano
esplicitamente parole o frasi in
Dothraki (a diversi livelli di
accuratezza
O Gli altri usano segni grafici (es.
corsivo) per rimarcare il cambio
di lingua ma usano solo inglese
Meluzzi, C. (2016) Real communities for invented languages, oral presentation at «Ponying the Slovos», Coventry
University (UK), 18/03/16.
Esempio 1/ Dothraki
Fiction «Gods and Monsters» by MakeYourBodyaCanvas, ch.1
Illyrio made his way down the steps and greeted the Khal with opened arms. “Athchomar tat ato haji vichomer! Great Khal, ishish anha present anna honored guests, Viserys ki house Targaryen, jin third ki mae name, jiin rightful king ki Andals akka First ki Mahrazhi. Akka mae sisters, Eerika akka Daenerys ki house Targaryen”.
Translation (provided by the author at the end of the chapter)
Respect to one that is respectful! Great Khal, may I present my honored guests, Viserys of house Targaryen, third of his name, the rightful king of the Andals and the First Men. And his sisters, Eerika and Daenerys of the house Targaryen. [Illiryo]
Meluzzi, C. (2016) Real communities for invented languages, oral presentation at «Ponying the Slovos», Coventry
University (UK), 18/03/16.
Esempio 2/Klingon
Fiction «Dominion» by Kehlan (ch. 10)
Moments later a return message came from the captain
of the Endeavour. «nIteb Qob qwaD jup ‘e’ chaw’be’
SuvwI – A warrior does not let a friend face danger
alone!»
[…]
«hIja’ hoD» Kargan said, subsiding, «Yes, Captain.» He
knew that in his current mood, the captain was capable
of carrying through on this threat and he had no desire
to die just yet.
Meluzzi, C. (2016) Real communities for invented languages, oral presentation at «Ponying the Slovos», Coventry
University (UK), 18/03/16.
Esempio 3/ Klingon
Fiction «Fathers and Sons» by Rowena Zahnrei (ch. 1)
«Mr. Sendak,» Ambassador Alexander Rozhenko called to his aide. «Nuq ‘oH rep’e’?» […]
Spotting the chronometer at last, Sendak responded in halting Klingon, «Uh… It’s, uh, wa’maH Hutvatlh rep.» He winked. «I think. That’s nineteen hundred hours, right sir?»
Alexander laughed and clasped his aide’s narrow shoulder. «It is, indeed, Your pronounciation is improving, Zacharie».
(ch. 10)
"Words," Ko'Rek spat. "True Klingons speak through actions! If you were a true Klingon, instead of a Federation urwI pujwI'-"
Worf stepped forward and grabbed Ko'Rek by the throat. "You dare call my son a traitor!"
[...]
"And where is the honor in killing a soft, cringing BIHnuch like you? he said, poking the ambassador's rounded belly.
Meluzzi, C. (2016) Real communities for invented languages, oral presentation at «Ponying the Slovos», Coventry
University (UK), 18/03/16.
Comunità linguistiche? O Non esistono comunità stabili di parlanti
O Nessun parlante L1 O Eccezione (parziale): Klingon
O Tutte queste lingue però assolvono a vari scopi O Scopo ludico (ma anche artistico)
O In-group making
O Condivisione di pratiche e routine
O Creazione di un comune repertorio linguistico (che comprende la lingua fantastica E l’inglese come lingua veicolare)
O Non hanno carattere di segretezza > no gerghi!
O Lingue ‘speciali’/sottocodici? O Uso limitato a un gruppo di esperti
O Uso limitato a particolari contesti
N.B. Il discorso sulle «lingue inventate» andrebbe inserito in un discorso più ampio sulla «lingua dei fandom».
Applicare le nozioni apprese! – parte 2
Sempre provando a divertirci anche un po’…
Repertorio e variazione linguistica individuale
Selezione di codice e varietà nel
personaggio di Aragorn ne ‘Il Signore degli
Anelli’ (Zuccone 2014, BA)
Conoscere il personaggio
O Self-identification
«I am Aragorn son of Arathorn, and am
called Elessar, the Elfstone, Dúnadan,
the heir of Isildur, Elendil’s son of
Gondor.» [Tolkien 1955, p.433]
O Biografia linguistica
O Quante e quali lingue il personaggio
dichiara di parlare (ed eventuale
atteggiamento verso di esse)
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Metodo d’indagine O Raccogliere il corpus
O Fonte: TOLKIEN, J.R.R. (1955), The Lord of the Rings, Londra, Allen and Unwin.
O Trascrizione di tutte le battute pronunciate da Aragorn nel libro
O Attenzione! Solo battute effettivamente pronunciate o pensieri che riportassero un virgolettato (i.e., esclusi i discorsi riportati da parte dell’autore)
O Variabili extra-linguistiche considerate O Interlocutore
O Lingua
O Situazione comunicativa
O «Momento» narrativo (mini-diacronia)
O Variabili linguistiche O Selezione di codice
O Topicalizzazioni
«In happy hour did Eorl ride from the North[…]» [Tolkien 1955, p.969] (it. “In tempi felici Eorl cavalcò dal Nord[…]”)
O Tutte le variabili sono state inserite in una tabella Excel e sono state poi usate per una analisi qualitativa
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Il corpus
Destinatario N°
battute Destinatario N°
battute Destinatario N°
battute Frodo 127 Oathbreakers 7 Custode delle Case di
Guarigione
2
Gimli 124 Háma 6 Dúnedan 2
Legolas 103 Rohaniani 6 Esperto in erbe 2
Merry 87 Se stesso 6 Haldir 2
Pippin 85 Barliman
Butterbur 5 Ordine 2
Gandalf 82 Canto 5 Urlo di battaglia 2
Sam 77 Ioreth 5 Andúril 1
Boromir 63 Galadriel 4 Bergil 1
Éomer 38 Uruk-hai 4 Bilbo 1
Éowyn 22 Bergo 3 Commento 1
Théoden 13 Esclamazione 3 Messaggeri gondoriani 1
Faramir 11 Gamling 3 Troll pietrificato 1
Imrahil 8 Celeborn 2 vs Nero Cancello 1
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
I principali interlocutori
41,11%
22,14%
13,52%
12,10%
8,94%
1,09% 0,44% 0,33% 0,22% 0,11%
Razze & tipo di eloquio
Hobbit Umani Nani
Elfi Ainur Canti/Esclamazioni
Orchi Cavalli Miscellanea
Troll
93%
3% 4%
Sesso interlocutore
Maschio
Femmina
N.C.
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Diastratia & Diafasia
La collocazione degli interlocutori di Aragorn
sul continuum diastratico-diafasico
Zuccone (2014)
Analisi 1: Il repertorio di Aragorn O Ovestron (lingua comune) > Inglese
O Varietà Gondoriana dell’Ovestron
O Adûnaic (Lingua dei Numenoriani)
O «[…]but that it is called westmansweed by the vulgar, and galenas by the noble[…]» [Tolkien 1955,
p.870].
O Sindarin (varietà bassa dell’elfico)
O antroponimi (es. Lúthien Tinúviel [Tolkien 1955, p. 193], Berúthiel [Tolkien 1955, p.311]);
O nomi di oggetti (es. la pianta Athelas [Tolkien 1955, p.336])
O Non battute estese (≠ film!)
O Quenya (varietà alta dell’elfico)
O «Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta» (it. «Giungo dal
Grande Mare nella Terra di Mezzo. Sarà questa la mia dimora e quella dei miei eredi sino alla fine
del mondo.») [Tolkien 1955, p.965]
O «Yé! utúvienyes!» (it. «L’ho trovato!») [Tolkien 1995, p.971]
O Antroponimi (es. Elendil [Tolkien 1955, p. 537], Elessar [Tolkien 1955, p.433]);
O Nomi di oggetti (es. Asëa aranion, il termine Quenya per la pianta medicinale Athelas [Tolkien
1955, p.864])
O Rohirrim (?)
O Nessuna istanza esplicita nel corpus (≠ film!)
O Ipotizzabile: Aragorn canta (in Ovetron) una canzone di Rohan
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Analisi/2: Identità (socio)linguistica
O Esempio 1 [Tolkien 1955, p. 156]
«I am called Strider. I am very pleased to meet you, Master Underhill, if old Butterbur got your name right.»
O Esempio 2 [Tolkien 1955, p. 325]
«One for the Shire! The hobbit’s bite is deep! You have a good blade, Frodo son of Drogo!»
O Esempio 3 [Tolkien 1955, p.495].
«Gandalf! Beyond all hope you return to us in our need! What veil was over my sight? Gandalf!»
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Analisi/3: Politeness
O Aragorn con Galadriel [Tolkien 1955, p.375]
«Lady, you know all my desire, and long held in keeping the only treasure that I seek. Yet it is not yours to give me, even if you would; and only through darkness shall I come to it.»
«For the gifts that you have given me I thank you […] o Lady of Lórien of whom were sprung Celebrían and Arwen Evenstar. What praise could I say more?»
O Registro alto: arcaismi, sintassi elaborata, allocuzione, focalizzazione
O Pragmatica (Brown & Levinson 1978)
O Strategie di cortesia nei diversi atti linguistici
Zuccone, A. (2014) Selezione di codice e varietà nel personaggio di Aragorn de «Il signore degli
anelli», Vercelli: tesi di laurea triennale.
Altre possibili applicazioni a serie TV
(magari per una tesi…)
O Narcos
O Cambiamento di codice Engl./Span.
O Repertorio linguistico e uso delle lingue (e
varietà) dei diversi personaggi
O Orphan Black
O Uso degli espedienti linguistici per
distinguere i personaggi
O La lingua dei personaggi «travestiti»
Fine lezione 4 Lezione 5 (spoiler!): La situazione SL italiana
Berruto (1995), cap. 3.1 e cap. 6;
Berruto & Cerruti (2015), cap. 3.
Approfondimenti: Sobrero, A.A. & Miglietta, A. (2006) Introduzione alla linguistica italiana, Roma: Laterza; Telmon, T. (2003) ‘Varietà regionali’, in A.A. Sobrero (a cura di)
Introduzione all’italiano contemporaneo. Vol. II: La variazione e gli usi, Roma/Bari, Laterza, pp. 93-149.
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