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V1 VARIANTE N. 17 AL PRGC Revisione dei vincoli REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA-GIULIA COMUNE DI PRECENICCO Verifica di significatività dell’incidenza (DRG n. 1323 dd. 11 luglio 2014) COMMITTENTE : Amministrazione Comunale di PRECENICCO serie - numero d’ordine - n° pratica - IL PROGETTISTA ING. ANTONIO NONINO COLLABORATORI: Dott. pian. Paolo De Clara Dott. pian. Patrizia Del Rosso Dott ing. ANTONIO NONINO via Baldasseria Bassa, 160 - 33100 UDINE tel. 0432/294922 - fax. 0432/504507 e-mail [email protected] p IVA 01367100300 C.F. NNN NTN 54A07L843H INGEGNERIA ARCHITETTURA URBANISTICA versione data note redatto verificato A Ottobre 2016 B Dicembre 2016 A termini di legge ci riserviamo la proprietà di questo documento con divieto di riprodurlo o di renderlo comunque noto a terzi senza la nostra autorizzazione

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V1

VARIANTE N. 17 AL PRGC

Revisione dei vincoli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA-GIULIA

COMUNE DI PRECENICCO

Verifica di significatività dell’incidenza (DRG n. 1323 dd. 11 luglio 2014)

COMMITTENTE:

Amministrazione Comunale di

PRECENICCO

serie

-

numero d’ordine

-

n° pratica

-

IL PROGETTISTA

ING. ANTONIO NONINO

COLLABORATORI:

Dott. pian. Paolo De Clara

Dott. pian. Patrizia Del Rosso

Dott ing. ANTONIO NONINO

via Baldasseria Bassa, 160 - 33100 UDINE

tel. 0432/294922 - fax. 0432/504507

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INGEGNERIA ARCHITETTURA URBANISTICA

versione data note redatto verificato

A Ottobre 2016

B Dicembre 2016

A termini di legge ci riserviamo la proprietà di questo documento con divieto di riprodurlo o di renderlo comunque noto a terzi senza la nostra autorizzazione

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 1

INDICE

1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE .......................................................................................... 3

1.1. Definizione punti di variante ................................................................................................... 4

1.1.1. Descrizione modifica P3 ........................................................................................... 5

1.1.2. Descrizione modifica P13 ......................................................................................... 8

2. AREE APPARTENENTI ALLA RETE NATURA 2000 .................................................................... 10

2.1. ZPS e ZSC - IT3320037 Laguna di Marano e Grado ............................................................... 10

2.1.1. Caratteristiche del sito ........................................................................................... 10

2.1.2. Habitat interessati .................................................................................................. 12

2.1.3. Specie interessate .................................................................................................. 13

2.2. ZSC IT3320036 – Anse del Fiume Stella ................................................................................ 15

2.2.1. Caratteristiche del sito ........................................................................................... 15

2.2.2. Qualità e importanza .............................................................................................. 15

2.2.3. Habitat interessati .................................................................................................. 15

3. VERIFICA DI SIGNIFICATIVITÀ ............................................................................................... 17

3.1. Obiettivi e Azioni modifiche P3 - P13 .................................................................................. 17

3.2. Descrizione dei singoli elementi della Variante (mod. P3) che, da soli o congiuntamente

con altri, possono produrre effetti sul/i sito/i Natura 2000 ................................................ 18

3.3. Valutazione della significatività ............................................................................................ 19

4. CONCLUSIONI ...................................................................................................................... 21

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 2

PREMESSA

Il presente documento viene redatto ai sensi e nei contenuti della DGR n. 1323 dd. 11 luglio

2014 ”Indirizzi applicativi in materia di valutazione di incidenza”, quale disposizione vigente

in Friuli Venezia Giulia in materia di Valutazione di incidenza, con il fine di verificare i

possibili effetti conseguenti all’approvazione della Variante 17 al PRGC, rispetto a due siti di

importanza comunitaria presenti nell’ambito territoriale.

Il Comune di Precenicco è dotato di Piano regolatore generale comunale, adeguato ai

contenuti della L.R. n. 52/1991, approvato con delibera consiliare in data 16/04/1997 ed

entrato in vigore a seguito della pubblicazione sul BUR della Regione Friuli Venezia Giulia.

Sono state poi successivamente elaborate n° 16 varianti, per risolvere problematiche di

carattere puntuale o per affrontare nuovi aspetti della programmazione urbanistica che non

potevano essere diagnosticati nel momento della redazione del PRGC.

La variante in oggetto riguarda la revisione dei vincoli urbanistici e procedurali decaduti e

l’introduzione di alcune modifiche alla zonizzazione ed alle norme di attuazione di piano

conseguenti a detta revisione o all’accoglimento di alcune richieste di modifica puntuali da

parte di privati cittadini o dell’Amministrazione comunale stessa, in linea con gli obiettivi e

le strategie del piano.

Al fine di organizzare i contenuti del presente documento e la successiva fase di valutazione

degli effetti conseguenti all’approvazione della presente variante, si rende necessario

focalizzare e individuare le modifiche apportate al vigente PRGC.

A livello operativo le modifiche sono:

1. conseguenti alla trasposizioni del piano su base catastale;

2. conseguenti alla revisione dei vincoli espropriativi e procedurali;

3. conseguenti all’accoglimento di richieste presentate da privati cittadini;

4. conseguenti alle modifiche normative.

Le variazioni previste hanno una limitata significatività in termini ambientali e territoriali

così come valutate nell’ambito del rapporto preliminare ambientale ai fini VAS, ed

oltremodo ad esempio, non attengono a nuovi ambiti di espansione residenziale (zone C),

risultando altresì fisicamente distanti dalle aree sottoposte a tutela, ovvero, gli effetti sono

da intendersi confinati alla singola area di intervento.

Nell’ambito delle modifiche previste, si distinguono comunque due variazioni (modifica P3 e

modifica P13) che insistono entro due aree appartenenti alla rete natura 2000.

Tale situazione, unitamente alla presenza di aree appartenenti alla rete natura 2000 entro i

confini amministrativi del Comune di Precenicco, per quanto si tratti di due modifiche

riguardanti piccole aree a livello locale, determina il configurarsi di una delle condizioni di

cui alla DGR 1323 dell’11 luglio 2014, per le quali viene prevista l’attivazione del

procedimento di verifica di significatività dell’incidenza.

I contenuti del presente documento, dedicati alle modifiche P3 e P13, saranno pertanto

strutturati, in questa fase, seguendo quanto richiesto dall’allegato B - a Scheda 1 della DGR

1323 dell’11 luglio 2014, relativa alle informazioni da fornire per la verifica della

significatività.

Nello specifico le due modifiche ricadono rispettivamente all’interno dei siti appartenenti

alla Rete Natura 2000 “ZPS/ZSC - Laguna di Marano e Grado” e “ZSC – Anse del Fiume Stella”.

***

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 3

1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il Comune di Precenicco, posto nella parte centro-meridionale della bassa pianura friulana, alla

destra orografica del fiume Stella, si estende su una superficie territoriale di 27,23 Kmq ad

un’altitudine di 5 m s.l.m. La popolazione residente nel capoluogo e nelle località e frazioni di

Casali Bianchini, Casali Del Mol, Casali Viotto e Case Nuove al 31.12.2015, è di 1479 abitanti (dati

Demo ISTAT), con una densità abitativa di 54,31 ab/kmq.

I confini amministrativi sono determinati ad ovest con il Comune di Latisana, a nord e ad est con

il Comune di Palazzolo dello Stella e a sud con il Comune di Marano Lagunare.

Figura 1.1 – Inquadramento territoriale

Fonte – Regione Fvg

Il territorio comunale ha uno sviluppo longitudinale lungo l’asse nord sud e risulta confinato ad

est dal Fiume Stella, che determina un’importante sistema ecologico ambientale che sfocia nella

laguna di Grado e Marano.

Il tessuto insediativo è concentrato nell’abitato di Precenicco, sporadici sono i casi di

un’edificazione sparsa circoscritta prevalentemente a singoli edifici.

L’edificazione è pertanto sviluppata nel quadrante nord del territorio comunale, mentre gran

parte del territorio risulta preservato alla funzione agricola.

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 4

1.1. Definizione punti di variante

Come anticipato in premessa la presente variante attiene la revisione dei vincoli urbanistici e

procedurali decaduti e l’introduzione di alcune modifiche alla zonizzazione e alle norme di

attuazione di piano conseguenti a detta revisione o all’accoglimento di alcune richieste di

modifica puntuali da parte di privati cittadini o dell’Amministrazione comunale stessa, in linea

con gli obiettivi e le strategie del piano.

Le modifiche azzonative, rispetto alle esigenze di tutela delle aree appartenenti alla rete Natura

2000, sono tali da escludere l’insorgere di effetti verso le aree ZSC e ZPS, sia per la distanza che

intercorre tra le stesse e sia per la portata delle variazioni.

Considerazioni diverse vanno affrontate rispetto a due variazioni puntuali previste con la

presente variante che intervengono al’interno di due distinti sic e per le quali si rende necessario

un approfondimento nei contenuti del presente documento per valutare se vi siano le condizioni

per riconoscere le previsioni di modifica.

Le due modifiche, identificate come P3 e P13 negli elaborati di Variante interessano

rispettivamente la ZPS/ZSC “Laguna di Marano e Grado” e la “ZSC – Anse del Fiume Stella”.

Figura 1.2 – Inquadramento generale dei punti di variante rispetto alla rete Natura 2000.

Modifica P13

Modifica P3

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 5

1.1.1. Descrizione modifica P3

La modifica proposta, si colloca nel quadrante sud del territorio comunale di Precenicco, in

prossimità del tratto terminale del fiume Stella, in località Sterpo del Moro. L’ambito all’interno

del quale viene proposta la modifica è caratterizzato dalla presenza di una struttura ricettiva

adibita a ristorante, dalle valli da pesca e dall’area golenale interna all'argine, in corrispondenza

della foce del fiume Stella ed entro SIC Laguna di Grado e Marano per la porzione ricadente in

Comune di Precenicco.

Dal punto di vista urbanistico, la variazione, che riguarda le p.c. 57 e 31 del fg 22 del Comune di

Precenicco, interessa un’area già classificata all’interno del piano operativo come Zona per

attività connesse al fiume Stella, normata con specifica scheda (Scheda Sterpo del Moro). Gli

interventi all’interno dell’ambito, sono subordinati alla preventiva approvazione di un PRPC

avente la finalità di assicurare il massimo rispetto degli indirizzi di tutela dell'ambiente naturale

presente.

L’intero ambito, compresa l’area oggetto di modifica, ricadono all’interno della ZSC – ZPS

(coincidenti) - Laguna di Marano e Grado e del perimetro dell’Area di Rilevante Interesse

Ambientale - ARIA n. 14 Fiume Stella.

Figura 1.3 – Estratto zonizzazione PRGC vigente.

La proposta di modifica riguarda la possibilità di migliorare la fruizione naturalistica dell’area per

l’attività del tempo libero coerentemente con il contesto ambientale considerando che già in

passato tale area era adibita a valli da pesca con la presenza di casoni e cavane, quali elementi

caratteristici della zona lagunare della foce del fiume Stella.

Il contesto risulta di fatto già completamente antropizzato: oltre al rimessaggio di imbarcazioni

sono presenti fabbricati di diversa natura e tipologia, generalmente piccole costruzioni o di

baracche per il deposito di attrezzi o ricovero di mezzi che conferiscono all’intero ambito

un’immagine di degrado e abbandono.

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 6

Figura 1.4 - Inquadramento di dettaglio dell’area ZPS - ZSC (scala 1:5000)

Di seguito si riporta su base CTR la localizzazione dell’ambito e l’individuazione dell’area interessata dalle

modifiche proposte.

Figura 1.5 – individuazione dell’area di variante

Si riportano di seguito alcune fotografie dell’area.

Vista 1

Vista 2 Vista 3

Comune di

Palazzolo dello Stella Comune di

Precenicco

ZPS - ZSC

Laguna di Marano e Grado 2 1 3

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 7

In questo sito, come testimoniano anche le documentazioni fotografiche d’epoca, un tempo

erano presenti dei casoni (cason Salmaso) che oggi si intende riproporre e ricostruire.

La condizione che viene posta a livello normativo è che l’edificazione di queste nuove strutture

deve coincidere con la pulizia e l’ordinamento delle aree di pertinenza, imponendo quindi la

demolizione di tutte le baracche ed annessi oggi esistenti riportando le aree a condizioni di

decoro. Si propone pertanto una modifica alla scheda d’ambito che già regolamenta l’utilizzo

queste aree, con le integrazioni apposte con un colore rosso.

Tali integrazioni consistono nella concessione di realizzare un casone di 40 mq per ciascun

ambito e di prevedere la realizzazione di una cavana, rispristinando un contesto già appartenuto

a queste aree.

La variazione alla zonizzazione del PRGC consiste invece in una rivisitazione delle modalità

attuative, introducendo una diversa ripartizione interna delle aree senza mutazione di zona

urbanistica e destinazione. L’estratto cartografico dimostra come venga mantenuta l’attuale

destinazione d’uso e modificata solamente la suddivisione in comparti con la previsione di un

terzo comparto classificato “C3”per motivi di carattere attuativo.

La modifica provvede altresì ad apportare alcune correzioni nella scheda normativa,

relativamente alle superfici dei singoli ambiti che ad un controllo puntuale risultano errate

rispetto all’estensione effettiva delle aree.

La modifica consistente nella diversa organizzazione attuativa interna con l’individuazione del

nuovo comparto denominato C3, è visibile negli estratti cartografici proposti di seguito.

Per la modifica alla scheda normativa si rimanda alla documentazione di variante.

Figura 1.6 – Variazione Grafica tavola di zonizzazione

PRGC Vigente – Stato di Fatto Modifica proposta

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Relazione di verifica 8

1.1.2. Descrizione modifica P13

La modifica riguarda un’area posta nel quadrante mediano del territorio comunale, che si

attesta lungo il Fiume Stella e che risulta ricompresa entro la perimetrazione del SIC “Anse

Fiume Stella”.

La richiesta di Variante è stata presentata dal proprietario delle aree distinte catastalmente con

le pp.cc 118-129 del fg 12 che il vigente PRGC classifica in “zona per attività connesse con il

fiume Stella – Località Isolino”, normata con specifica scheda e dalle aree contraddistinte

catastalmente con le pp.cc . 125-126-127 che il vigente PRGC classifica in zona omogenea F1

“zona di tutela naturalistica”.

Si chiede una modifica alla zonizzazione del PRGC per registrare lo stato attuale degli edifici nelle

singole destinazioni d’uso e nel rispetto delle zone omogenee nonché, di conseguenza,

uniformare il testo normativo. L’area in esame è stata oggetto di approvazione di PAC

denominato “Isolino”.

L’area che viene opportunamente evidenziata con un perimetro rosso per le finalità della

presente valutazione e per individuare l’oggetto della modifica, è stata erroneamente esclusa

dal perimetro del PAC –Isolino- scheda A del PRGC, in quanto sulla stessa esiste già da tempo un

fabbricato a destinazione residenziale (si veda figura 1.8 e successive riprese fotografiche)

La modifica di fatto si sostanzia in un mero riconoscimento dello stato dei luoghi, che sotto il

profilo urbanistico non corrisponde alla zona urbanistica effettivamente assegnata all’area.

Per adeguare lo strumento urbanistico all’effettivo stato dei luoghi si rende necessario adeguare

la zonizzazione come segue: estendendo l’area all’effettiva conformazione dei luoghi e della

proprietà e adeguando la scheda d’ambito inserendo una previsione volumetrica (modifica in

colore rosso) che corrisponde alla consistenza del fabbricato residenziale esistente.

Figura 1.7 – Variazione Grafica tavola di zonizzazione

PRGC Vigente PRGC Variante

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Relazione di verifica 9

Figura 1.8 - Inquadramento di dettaglio dell’area ZSC (scala 1:5000)

Di seguito si riporta su base CTR la localizzazione dell’ambito e l’individuazione dell’area interessata

dalle modifiche proposte.

Figura 1.9– individuazione dell’area di variante

Si riportano di seguito alcune fotografie dell’area; la freccia gialla individua il fabbricato residenzaile

esistente.

Vista 1 Vista 2

Vista 3

Comune di

Palazzolo dello Stella

Comune di

Precenicco

ZSC

Anse del fiume Stella

1

2 3

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Relazione di verifica 10

2. AREE APPARTENENTI ALLA RETE NATURA 2000

2.1. ZPS e ZSC - IT3320037 Laguna di Marano e Grado

La modifica P13 interessa le ZSC e ZPS coincidenti - IT3320037 Laguna di Marano e Grado

istituita ai sensi della Direttiva Habitat, che si estende lungo la fascia meridionale del territorio

comunale.

Nel sito appartenente alla Rete natura 2000 sono attualmente in vigore le MCS approvate con

DGR 546 del 28.03.13; le misure saranno superate dall’entrata in vigore del piano di gestione, ai

sensi della LR7/2008.

2.1.1. Caratteristiche del sito

Questa ampia zona di transizione si è formata all’inizio dell’Olocene a seguito della diversa

velocità di deposito dei fiumi alpini Isonzo e Tagliamento rispetto a quelli di risorgiva. Le correnti

marine hanno in seguito formato dei cordoni di limi e sabbie. Le acque interne, caratterizzate da

notevoli variazioni di salinità e temperatura, presentano vaste aree di velme e barene. Le zone

emerse e sub-emerse che separano la laguna dal mare sono caratterizzate da due distinte serie

di vegetazione: psammofila verso il mare aperto, alofila verso l'interno della laguna. Accanto ad

habitat tipicamente lagunari, vi sono ampie distese di canneti di acqua dolce (foci del fiume

Stella) e di bolbosceneti. Sono presenti numerosi habitat rari ed in pericolo di scomparsa, e

altrettante specie caratteristiche di ambienti salmastri e di litorali sabbiosi. Lungo le sponde

lagunari esistono lembi relitti di aree boscose. Nella laguna esistono ampie praterie sommerse a

Ruppia maritima (valli da pesca), Zostera noltii, ecc., che rappresentano il pascolo per molte

specie di anatidi migratori. Il sito è oggi soggetto a forti dinamiche relative sia all’erosione sia

all’ingressione marina. L'attività dell'uomo, pur rappresentando fonte di disturbo, non ha

compromesso in modo irrimediabile l'eccezionale valore di questi ambienti, ad esempio la

produzione ittica è tuttora relativamente in equilibrio con le condizioni ambientali, essendo

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 11

largamente dipendente dalla pesca libera in ambienti non trasformati ed essendo limitata per

superfici e importanza economica la "vallicoltura". Nel sito sono incluse le due Riserve Naturali

Regionali Valle Canal Novo e Foci dello Stella.

La laguna di Grado e Marano rappresenta uno dei maggiori sistemi lagunari d'Italia contenente

habitat spesso in pericolo di estinzione e specie endemiche dell'Adriatico settentrionale (quali le

ampie popolazione della specie prioritaria Salicornia veneta). Sono ben rappresentati le

numerose cenosi tipiche della serie alina che includono i cespuglieti alofili, i limonieti e le più

evolute praterie a Juncus maritimus. Gli habitat della serie psammofila si concentrano sulla

porzione esterna delle isole perilagunari e in alcuni casi sono interessanti per l’ancora attiva

dinamica dei sedimenti che porta anche alla formazione di nuove spiagge. In alcune delle isole

sono oggi ancora presenti ben conservate depressioni umide interdunali. La laguna rappresenta

un’area avifaunistica di grande estensione che nel suo complesso riveste primario valore

internazionale comprendendo al suo interno la zona Ramsar delle Foci dello Stella (1.400 ha). Al

riguardo, la consistenza delle popolazioni svernanti di Anas penelope, Calidris alpina,

Casmerodius albus rappresenta un elemento di interesse internazionale: per tali specie la laguna

infatti ospita più dell’intera popolazione europea. A livello nazionale, la laguna di Grado e

Marano è uno dei siti più rilevanti dell'Adriatico e d'Italia per la sosta e lo svernamento degli

uccelli acquatici (sino a 100.000-150.000 uccelli acquatici censiti). Molteplici sono le specie la cui

consistenza delle popolazioni svernanti rappresenta un elemento di interesse nazionale (1% della

popolazione italiana): fra le più rappresentative si rilevano Egretta garzetta, Bucephala clangula,

Pluvialis squatarola, Numenius arquata, Larus melanocephalus, Circus aeruginosus. Assieme a

Valle Cavanata, Foci dell’Isonzo e Foci del Timavo rappresenta l’unità ecologica costiero-

lagunare più settentrionale del mare Mediterraneo: complessivamente, sono state segnalate più

di 300 specie di uccelli, un terzo delle quali nidificanti. Nella laguna fanno frequente ma

irregolare comparsa diverse specie di cetacei (Tursiops truncatus, Stenella coeruleoalba e

Grampus griseus), che, assieme a Caretta caretta, frequentano queste zone unicamente per

motivi trofici. Recentemente è stata documentata la presenza di tursiopi con piccoli in Laguna di

Grado (Velme del Golameto). Appare del resto improbabile che le nascite di questa specie

avvengano all’interno della Laguna, derivando piuttosto da attività riproduttive che si verificano

in altre zone dell’alto Adriatico, dove attualmente vive una popolazione indipendente di tursiopi

di un centinaio di esemplari. La presenza di Megaptera novaeangliae è stata recentemente

segnalata poco al largo di Grado ma si tratta di una presenza eccezionale che non riguarda la

Laguna vera e propria. La migrazione genetica porta invece a transitare in Laguna Alosa fallax e

l'ormai rarissimo Acipenser naccarii. È sito d'elezione per alcune specie ittiche eurialine quali

Aphanius fasciatus, Knipowitschia panizzae e Pomatoschistus canestrinii. Nella laguna è stata

recentemente scoperta una popolazione di Zootoca vivipara carniolica che vive in habitat

soggetti ad allagamento nel corso delle sizigiali. Allo stato attuale delle conoscenze è l’unica

situazione simile nota per la specie. Le popolazioni di Vipera aspis ssp. francisciredi sono qui

considerate particolarmente importanti in quanto per lo più isolate. Lungo la linea di costa

vivono le più notevoli popolazioni regionali di Podarcis sicula. In queste zone Neomys anomalus è

stato raccolto anche in ambiente di barena lagunare, così come Zootoca vivipara ssp. carniolica.

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 12

Nel primo decennio del 2000 è stata accertata la presenza nel sito di Vertigo angustior e di Helix

pomatia.

Gli habitat di interesse comunitario presenti nel sito sono 16 e ricoprono l’89% della superficie.

Sono tipici habitat costieri per lo più degli ambienti acquatici marini. Tre gli habitat sono

prioritari: 1150* Lagune costiere, 1510* Steppe salate mediterranee (Limonietalia), 2130* Dune

costiere fisse a vegetazione erbacea (dune grigie).

2.1.2. Habitat interessati

Al fine di individuare con maggior dettaglio la tipologia di habitat che insistono sull’ambito

interessato dalla variante, si riportano di seguito le cartografie relative alla classificazione degli

habitat secondo la codifica Natura 2000 di cui all’All.I Dir. 92/43/CEE e secondo il Manuale degli

Habitat del Friuli Venezia Giulia, che caratterizzano le aree di tutela della Laguna di Marano e

Grado.

Nello specifico, si può osservare che la modifica, individuata con un perimetro rosso per le

finalità della presente valutazione, non ricade all’interno di specifici habitat.

Figura 2.1 – Carta degli habitat Natura 2000

Fonte: Piano di gestione del SIC/ZPS IT3320037 “Laguna di Marano e Grado”(documenti di piano in adozione)

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Comune di Precenicco

Relazione di verifica 13

Rispetto alla classificazione fornita dal Manulae degli Habita FVG, l’ambito interessato dalla

modifica ricade interamente all’interno dell’habitat D15 – Verde pubblico e privato.

Figura 2.2 - Carta degli Habitat FVG

Fonte: Carta degli habitat FVG per il sito Laguna di Marano e Grado. Progetto SIRA

2.1.3. Specie interessate

Rispetto alla tipologia di specie che caratterizzano l’area interessata dalla Variante, la

mappatura della figura 2.2 classifica come “Sito di riproduzione per specie di canneto e/o zone

umide d’acqua dolce”, che si estende lungo la fascia lagunare dei Comuni di Palazzolo dello

Stella e Muzzana del Turgnano.

Figura 2.3 - Aree importanti per l’avifauna nidificante e svernante

Fonte: Piano di gestione del SIC/ZPS IT3320037 “Laguna di Marano e Grado”(documenti di piano in adozione)

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Relazione di verifica 14

Numerose sono le specie di uccelli che si rifugiano nei canneti e nelle zone umide adiacenti

durante le migrazioni; tante vi trascorrono l’inverno, altre ancora ritrovano qui l’habitat ideale

per la nidificazione. Tra queste spiccano l’Airone rosso (Ardea purpurea), migratore Africano che

in primavera-estate trova alla “Cuna Dolse” l’habitat ideale per la nidificazione, tanto da

diventare la colonia più importante della regione (79-107 le coppie nidificanti nel 2013), ed il

Falco di palude (Circus aeruginosus), splendido rapace, che alle foci dello Stella si insedia con

concentrazioni tra le più elevate a livello nazionale. i rilievo la presenza dei passeriformi di

canneto, tanto elusivi quanto affascinanti, in particolare la Salciaiola (Locustella luscinioides), il

Migliarino di palude (Emberiza schoeniclus), il Forapaglie comune (Acrocephalus

schoenobaenus) ed il Forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon). (Testo tratto da La

Laguna di Marano e grado un mosaico di biodiversità, un patrimonio da preservare)

Il testo che segue è testo tratto dalla “Relazione del Piano di gestione del SIC/ZPS IT3320037

“Laguna di Marano e Grado” (documenti di piano in adozione)

Specie svernanti

Durante i mesi invernali sono presenti regolarmente Tarabuso, Garzetta, Airone bianco

maggiore e Airone cenerino. Lo svernamento della Nitticora è irregolare ed è limitato a pochi

individui. Il Tarabuso è poco frequente e localizzato nelle aree di canneto. La Garzetta è specie

molto comune, anche se la consistenza delle popolazioni è variabile. L’Airone bianco maggiore è

la specie meno numerosa tra quelle svernanti, ma si registra un incremento sia per quanto

riguarda il numero di individui che il periodo di presenza. L’Airone cenerino è comune e diffuso.

Specie nidificanti

Nei diversi habitat lagunari nidificano regolarmente l’Airone cenerino, la Garzetta, l’Airone

rosso, il Tarabusino e la Nitticora. Nel 2007 è stata registrata la prima nidificazione dell’Airone

guardabuoi, che recentemente ha esteso il suo areale riproduttivo (e di svernamento) al Friuli

Venezia Giulia (Utmar 2008) in Regione. L’Airone rosso nidifica nei canneti alle foci del fiume

Stella, con una popolazione di 80 – 120 coppie. Da pochi anni la specie ha colonizzato anche il

sito di Valle Grotari a Marano, localizzato a ridosso dell’abitato in aree di prevista espansione

edilizia. La specie nidifica inoltre nel sito della Valletta in foce Ausa-Corno.

Nel 1998 alle foci dello Stella è stata accertata la prima nidificazione dell’Airone cenerino,

confermata nel 1999 (Guzzon & Utmar 1999). Successivamente la specie ha iniziato a riprodursi

con successo anche in altri siti (isola dei Belli, valle Gorgo, valle Grotari), per un totale maggiore

di 100 coppie. Il Tarabuso, specie tipicamente legata ai canneti, viene regolarmente osservato

durante il periodo riproduttivo. L’accertamento della nidificazione risulta però molto difficile,

considerata la difficoltà di monitoraggio negli habitat idonei (canneti). I siti nei quali la specie è

stata riscontrata come possibile o probabile nidificante in area lagunare sono i canneti delle foci

dello Stella e la valle Grotari (Guzzon 2003; Utmar et al. 2007).

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Relazione di verifica 15

2.2. ZSC IT3320036 – Anse del Fiume Stella

La modifica P3 interessa la ZPS ZSC - IT3320036 Anse del Fiume Stella istituita ai sensi della

Direttiva Habitat, con la funzione di preservare e tutelare un tratto del fiume Stella posto in

posizione mediana rispetto al corso che attraversa i territorio comunale.

Anche per questo sito sono attualmente in vigore le MCS approvate con DGR 546 del 28.03.13.

2.2.1. Caratteristiche del sito

Il sito comprende parte del corso inferiore dello Stella, fiume di risorgiva. In questo tratto le

sponde sono in parte quasi naturali e presentano diversi habitat ripariali ed acquatici, legati

anche a delle anse morte. Sono presenti boschi golenali a salice bianco e pioppo nero e saliceti

anfibi a salice cinerino. Il sito è comunque interessato da aree ricreative e darsene.

2.2.2. Qualità e importanza

Questo sito include uno degli ultimi esempi di vegetazione riparia naturale di un fiume di

risorgiva della pianura padana orientale. Le sponde fluviali presentano popolazioni consistenti di

Senecio paludosus. L’area è suscettibile di ripristino con buona presenza di ardeidi ed è

importante zona di alimentazione per anatidi svernanti o nidificanti nella vicina laguna di

Marano. Le popolazioni di Vipera aspis francisciredi sono qui considerate particolarmente

importanti in quanto per lo più isolate. Nella zona sono frequenti Rana latastei, Emys orbicularis,

Arvicola terrestris italicus; più rarefatti Neomys anomalus e Mustela putorius. In questo tratto

del fiume Stella il popolamento ittico ha una forte componente ciprinicola; presenze interessanti

sono quelle di Cobitis tenia, Barbus plebejus e Chondrostoma genei, oltre che, tra gli

invertebrati, di Austropotamobius pallipes.

2.2.3. Habitat interessati

L’estratto cartografico proposto di seguito (cfr fig. 2.3), relativo agli habitat di interesse

comunitario di cui all’All.I Dir. 92/43/CEE presenti all’interno del sito Anse del Fiume Stella, non

riconosce per l’area oggetto di variante, individuata con un perimetro rosso per le finalità della

valutazione, la presenza di specifici habitat così come riconosciuti dalla direttiva europea.

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Relazione di verifica 16

Figura 2.4 - Carta degli Habitat Natura 2000

Fonte: Piani di gestione dei “Siti igrofili di pianura” – SIC Anse del Fiume Stella

Anche per quanto riguarda la classificazione degli Habitat del Friuli Venezia Giulia (cfr fig. 2.5),

non si riscontra la presenza di habitat di valore all’interno dell’area interessata dalla modifica,

trattandosi di fatto di un’area urbanizzata e classificata come “verde pubblico e privato”

Figura 2.5 - Carta degli Habitat FVG

Fonte: Piani di gestione dei “Siti igrofili di pianura” – SIC Anse del Fiume Stella

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Relazione di verifica 17

3. VERIFICA DI SIGNIFICATIVITÀ

Sulla scorta di quanto descritto nei precedenti capitoli, si rende ora necessario valutare se le

modifiche producano effetti significativi verso le aree appartenenti alla rete Natura 2000. Si

procede distinguendo le due modifiche attraverso la determinazione degli obiettivi e delle

azioni che stanno alla base di ciascuna variazione.

3.1. Obiettivi e Azioni modifiche P3 - P13

Modifica P3

La descrizione della modifica operata al paragrafo 1.1.1 viene di seguito esplicitata in termini

di obiettivi e azioni così come previsto nella Dgr 1323/2014.

• Obiettivo: migliorare la fruizione naturalistica dell’area per l’attività del tempo libero

coerentemente con il contesto ambientale considerando che già in passato tale

area era adibita a valli da pesca con la presenza di casoni e cavane.

• Azione: modifica della ripartizione interna dei comparti modificando l’attuale assetto

dei comparti entro l’ambito C suddividendolo in un’ulteriore sottoambito C3.

• Azione: ferma restando la destinazione urbanistica dell’attuale zona, l’edificazione di

un casone e di una cavana per ambito, è subordinata alla pulizia e all’ordinamento

delle aree di pertinenza, imponendo quindi la demolizione di tutte le baracche ed

annessi oggi esistenti riportando le aree a condizioni di decoro.

Gli interventi entro l’area saranno subordinati alla formazione di un piano attuativo e secondo

e prescrizioni della scheda norma.

Modifica P13

La descrizione della modifica operata al paragrafo 1.1.2 viene di seguito esplicitata in termini

di obiettivi e azioni così come previsto nella Dgr 1323/2014.

• Obiettivo: adeguamento della zonizzazione del PRGC per registrare lo stato attuale

degli edifici nelle singole destinazioni d’uso e nel rispetto delle zone omogenee

nonché, di conseguenza, uniformare il testo normativo.

• Azione: riconoscimento di un fabbricato residenziale e relative aree pertinenziali con

destinazione urbanistica coerente con lo stato dei luoghi e aggiornamento della

scheda norma.

***

Per quanto descritto al paragrafo 1.1.2 e per quanto emerso nel sotto-capitolo 2.2, si ritiene

che il mero riconoscimento urbanistico dello stato dei luoghi operato con la modifica P13 non

introduca effetti e fattori tali generare incidenze ed effetti significativi verso le esigenze di

tutela della zona speciale di conservazione anse del Fiume Stella, considerato che non

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Relazione di verifica 18

vengono introdotte nuove volumetrie o nuove previsioni che vadano a incrementare il carico

urbanistico o a generare fattore di criticità entro l’area.

Si ritiene pertanto di escludere la modifica P13 dalla successiva fase di valutazione,

circoscrivendo i contenuti della verifica di significatività alla sola modifica P3.

3.2. Descrizione dei singoli elementi della Variante (mod. P3) che, da soli o

congiuntamente con altri, possono produrre effetti sul/i sito/i Natura 2000

La variazione introdotta, interviene entro un’area classificata come “zona per attività connesse

al fiume Stella”, che risulta regolamentata con specifica scheda d’ambito.

La suddivisione delle modalità intervento con l’introduzione della perimetrazione del

comparto C3 e la previsione di costruire un casone ed una cavana per ambito contribuiscono a

introdurre “nuovi elementi “nel contesto rilevato che in passato erano già presenti nell’area.

La presenza di baracche ed annessi in stato di degrado e decontestualizzati rispetto al

contesto pongono in essere le condizioni per avviare una valorizzazione dell’area attraverso la

riduzione di tali elementi di degrado subordinando tale “pulizia” alla successiva concessione di

costruire un casone di limitate dimensioni e ingombro (max 40 mq e altezza 3 mt). Analoga

prescrizione vale per la cavana, preista con le medesime limitazioni dimensionali.

Tale operatività, è demandata a due livelli successivi di verifica e di controllo, che risultano

essere il Piano attuativo, richiesto per ciascun ambito ed il successivo procedimento di

autorizzazione edilizia. Entrambi i procedimenti dovranno essere valutati e autorizzati

nell’ambito delle disposizioni di cui alla Dgr 1323/2014. Si ritiene che in quella sede, si

potranno approfondire gli aspetti legati alla localizzazione entro gli ambiti delle nuove

previsioni ed il recupero delle aree, trattandosi di fasi avanzate di progettazione urbanistica

prima ed edilizia poi degli interventi.

In questa fase la variante si limita ad operare un’integrazione della scheda norma della zona,

cercando di incentivare il recupero attraverso un ripristino delle condizioni del passato (vedi

presenza di casoni) e introducendo delle prescrizioni traducibili in misure compensative il cui

studio e definizione viene demandato al Piano attuativo:

“Il piano attuativo deve prevedere anche la sistemazione finale dell‘area di pertinenza delle

nuove costruzioni e deve prevedere la demolizione di tutte le baracche ed annessi non

accatastati o che sono in contrasto con l’ambiente circostante oltre che la predisposizione di un

piano di riforestazione e miglioramento delle qualità botaniche delle essenze presenti

all’interno del comparto”.

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Relazione di verifica 19

3.3. Valutazione della significatività

Perdita di superficie di habitat e di habitat di specie:

La modifica interviene entro un’area già riconosciuta urbanisticamente come zona per

attività connesse la fiume Stella. Le modifiche introdotte consentono la costruzioni di un

casone per ambito (C1-C2-C3) per una superficie di 40 mq, per complessivi tre, che se

rapportati alla superficie della zona di 26.980 mq, risulta insignificante. Da considerare che

la superficie liberata dallo sgombero di baracche e annessi sarà nettamente superiore

rispetto all’ingombro delle previsioni. Al fine di evitare perdita di superficie di habitat e

habitat di specie, si demanda al piano attuativo una valutazione della localizzazione più

congrua degli interventi per limitare l’incidenza.

La frammentazione di habitat o di habitat di specie:

La frammentazione è un processo che provoca, nel tempo, un’alterazione dei pattern di

habitat, la riduzione della quantità totale di un habitat e la ripartizione della superficie

rimanente in patch più piccole, distanti le une dalle altre e di minore qualità. Interviene

alterando una preesistente eterogeneità portando all’alternarsi di habitat di tipo naturale,

semi-naturale ed artificiale differenti sia strutturalmente che funzionalmente.

Per tale motivo gli effetti della frammentazione sui sistemi ambientali possono interessare le

componenti abiotiche (per esempio il microclima) e biotiche (per esempio la presenza di

specie e la biodiversità). Nel caso specifico si ritiene che la portata della modifica introdotta,

non costituisca elemento di frammentazione per gli habitat né tantomeno per le specie

presenti.

La perdita di specie di interesse conservazionistico:

Per quanto esaminato nel sotto-capitolo 2.1 si ritiene che le modifiche apportate non

determinino una perdita di specie di interesse conservazionistico. Si demanda comunque al

Piano attuativo un’eventuale e successivo approfondimento in fase di definizione die

contenuti della proposta di valorizzazione dell’area.

La perturbazione alle specie della flora e della fauna:

Per quanto esaminato nel sotto-capitolo 2.1 si ritiene che la modifica per l’entità e le

caratteristiche, non influisca negativamente sulle specie della flora e della fauna presenti

nell’area circostante. Opportuni accorgimenti dovranno essere individuati sia in fase di

pianificazione attuativa (richiesto piano di miglioramento e di tutela delle essenze

botaniche) sia in fase di progettazione esecutiva (ad es: relativamente ai periodi di

intervento presso l’area). Un accurato rilievo ed un piano di miglioramento sono stati

previsti nella scheda d’ambito.

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Relazione di verifica 20

L'alterazione della qualità delle acque, dell'aria e dei suoli:

La modifica operata non incide significativamente sulla qualità delle acque dei suoli o

dell’aria.

Nello specifico, l’eventuale rimozione delle baracche e degli annessi preordinata alla

costruzione di tre casoni, interessa un ambito che è già stato oggetto in passato

dell’intervento dell’uomo, trattandosi di un’area che ha già una sua componente antropica.

Si ritiene che gli effetti più significativi siano riconducibili agli interventi di riqualificazione

dell’area e di insediamento dei casoni e delle cavane, piuttosto che alla fase post operam. In

tal senso, come richiamato in precedenza, la pianificazione attuativa e la fase di

progettazione edilizia dovranno assumere le attenzioni e gli accorgimenti necessari a

garantire la tutela delle aree ricadenti entro la ZSC..

Si ritiene che la ridotta dimensione dei casoni associata alla limitazione complessiva

ammessa escluda, , l’insorgere di impatti tali da alterare la qualità delle acque dei suoli e

dell’aria, posto che tale giudizio viene espresso con il grado di dettaglio e di analisi che

attiene alla scala della pianificazione urbanistica.

Interferenze:

Le interferenze che possono considerarsi valutabili sono circoscritte alla fase attuativa e

realizzativa, non trovando in questa fase delle interferenze funzionali e relazionabili ai

contenuti della proposta urbanistica.

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Relazione di verifica 21

4. CONCLUSIONI

La variante n. 17 al PRGC ha previsto nello specifico due modifiche che interesano due distinte

aree della rete naturale 2000 e per le quali si è reso necessario predisporre il presente

documento.

La modifica P3, per quanto emerso, è stata valutata preventivamente come “insignificante”

nel generare probabili effetti sul sito natura 2000, in considerazione di un mero

riconoscimento dello stato dei luoghi per erronea trasposizione nel vigente piano regolatore

della corretta destinazione urbanistica dell’area.

La modifica P13, per quanto intervenga mantenendo immutata la destinazione urbanistica

dell’area, determina una futura mutazione dei luoghi per effetto di una rimozione di

baracche/annessi e interventi antropici inadeguati ed al contempo una limitata edificazione

connessa alla riproposizione di casoni e cavane che un tempo interessavano tale area.

In tal senso i contenuti della valutazione sono stati determinati con un grado di dettaglio

proprio del livello pianificatorio a cui si opera, demandando a successivi procedimenti di cui

alla Dgr 1323/2014 gli approfondimenti necessari con maggiori elementi di dettaglio e di

previsione di attuazione dell’ambito, ritenendo che nei contenuti della presente variante

urbanistica, quanto proposto non determini margini di incertezza per approfondire la

valutazione con l’attivazione del procedimento di valutazione di incidenza..