VANNI MAGAZINE_Dicembre205

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COLLEZIONE VANNI MAPS A TOUCH OF VANNITY VANNI AUTOFOCUS MAGAZINE DICEMBRE 2015N.01

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COLLEZIONE VANNI MAPS

A TOUCH OF VANNITY

VANNI AUTOFOCUS

MAGAZINE DICEMBRE2 0 1 5 N . 0 1

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01COLLEZIONE

VANNIMAPS

03A TOUCH

OF VANNITY

02VANNI AUTOFOCUS

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IL MAGAZINE VANNI

RINASCE, CON UN

TOCCO DI VANNITÀ

La nuova campagna VANNI contagia anche il Magazine e lo fa rinascere all’insegna della VANNItà. Il Magazine VANNI rivive dopo un prolungato silenzio, mentre da noi di VANNI si lavorava a alacremente a grandi novità. Un sito totalmente rinnovato e completo di un catalogo interattivo, per trovare ogni modello di occhiale, in ogni colore. E una nuova campagna di marchio che “ci mette la faccia” e veste di colore gli specialissimi modelli con indosso gli occhiali VANNI. Il tocco di VANNItà è la dichiarazione d’amore di VANNI allo stile di chi non ama le omologazioni. E’ un tocco come quello della bacchetta magica, che pervade con l’incanto ogni oggetto sfiorato; è il sano tocco di stile di chi produce in Italia, senza bluff, occhiali dal gusto inimitabile; è il tocco dell’operosità italiana che va nel mondo grazie alla forza della sua qualità, ai materiali esclusivi e alle fatture ricercate. Il tocco del bello e ben fatto, la filosofia che pervade la storia di 25 anni di attività. Attraverso questo Magazine vi racconteremo di noi e dei nostri occhiali, ma anche di mondi a cui guardiamo come fonte di ispirazione, alle suggestioni che vengono dalle città tra le quali ci muoviamo, agli stili e al design contemporaneo che ci influenza come spirito dell’epoca che viviamo, all’arte emergente a cui ci rivolgiamo con sempre maggior coinvolgimento. Benvenuti nel mondo della nostra VANNItà.

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MAPS - l’edizione limitata di VANNI ha una trama metropolitanaDa oltre un quinquennio il centro stile di VANNI ci ha abituato a una produzione di occhiali dallo stile originale, in materiali esclusivi. Come un sarto che confeziona l’abito e anche il proprio tessuto, per esprimere compiutamente in ogni creazione la cura del dettaglio che è la cifra del marchio, e per rendere ogni occhiale davvero inimitabile.

MAPS è la nuova collezione in acetato da blocco realizzato per la collezione da vista e da

sole 2015

La trama MAPS nasce dall’intreccio di linee che si rincorrono come strade in una mappa metropolitana: il risultato sono occhiali dallo stile sobrio e di ricercata eleganza. Sono 5 i colori dominanti dei fili che tessono la carta urbana ideale di VANNI, abbinati a forme femminili e unisex, anche arrotondate, per adattarsi a ogni viso.MAPS è anche un occhiale in metallo. Lo stesso intreccio di linee che ricorda le traiettorie di

01COLLEZIONI

VANNI MAPS

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un’immaginaria città è trasposto sull’occhiale grazie a una lavorazione superficiale del metallo ottenuta in fotoincisione. Il frontale dell’occhiale risulta attraversato da un fitto reticolo di linee, in alto o in basso rilievo, in alcuni casi esteso all’asta, in altri combinato a un’asta in acetato dal terminale lungo. Le montature abbinano nuances dall’effetto spazzolato o sfumato, anche solo sul ciliare.(in riquadro) La sottigliezza è il miglior pregio.

La lavorazionedei metalli

Le montature VANNI in metallo nascono da lastre in acciaio in spessori ben inferiori al millimetro. Le lastre vengono tagliate attraverso un procedimento detto fotoincisione, una sofisticata tecnologia utile quando sono in gioco dimensioni ridottissime. Dopo l’assemblaggio delle diverse componenti dell’occhiale, che avviene grazie a precise micro saldature, è il momento della decorazione superficiale della montatura. E’ la parte artistica della manifattura, quando i colori e i trattamenti sono applicati secondo disegni creativi, realizzati a mano, con la massima cura.

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VANNIAUTOFOCUSCONCORSO

D’ARTE

02RUBRICA

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L’impegno di VANNI sul concorso Autofocus nasce da una passione per l’arte come dimensione magica, parallela ma complementare alla propria attività e vita. L’arte è un mondo a cui ci rivolgiamo per cercare nuovi stimoli e ispirazioni, ma anche per vivere meglio; l’arte è una rappresentazione della nostra epoca, delle sue tensioni contraddittorie, e come tale ci interessa seguirla, alla ricerca di un significato.

Il concorso Autofocus – a cura di Olga Gambari, brillante curatrice indipendente, chiama a raccolta giovani artisti europei emergenti e ha raggiunto quest’anno la sua settima edizione. La ricchezza dei risultati – di cui vi mostriamo alcune immagini, testimonia a nostro parere la vitalità di una certa arte giovane, fresca e appassionata e la sensatezza di un progetto che vuole intercettare gli esordienti per aiutarli a trovare uno spazio sul palcoscenico artistico e fare di una passione un mestiere di vita.

La formula del concorso è molto semplice, ed è stata creata per raggiungere giovani che si muovono con qualsiasi linguaggio, in qualsiasi ambito. I vincitori sono 2, ma, come

VANNI ALLA RICERCA IN EUROPA DEI

GIOVANI ARTISTI DI DOMANI

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potrete vedere e apprezzare, diverse sono le menzioni speciali che abbiamo attribuito a artisti che con coerenza e spontaneità hanno proposto progetti che meritano una segnalazione.

Le nostre protagoniste, perché solo di donne si tratta quest’anno, sono 6 giovani artiste europee, voci diverse che declinano video, fotografia, scultura, installazione e performance con grande personalità. Giuliana Storino per il progetto espositivo, e Francesca Arri per la performance sono le vincitrici del premio, e in queste pagine vi offriamo qualche suggestione dal loro lavoro, invitandovi a tenerle d’occhio, perché speriamo che questo premio sia per loro occasione di futuri impegni artistici. Perché il concorso sia caldo, utile, ma acnhe un’ occasione di visibilità e confronto, abbiamo presentato in anteprima con molta soddisfazione a the Others – la manifestazione torinese per l’arte emergente, in uno spazio dedicato alle ex carceri Le Nuove, lo scorso 5 e 8 novembre, i lavori delle due vincitrici e delle menzioni speciali Aurora Paolillo e Francesca Cirilli, Neza Agnes Momirski (OtherScreen), Maarit Mustonen (The Others Exhibit).

Per il secondo anno poi, VANNI ha assegnato il “premio Autofocus per la fotografia”, in collaborazione con The Others, selezionando tra i progetti fotografici esposti alla manifestazione torinese il più interessante lavoro. La giuria, composta da Mario Calabresi, direttore de La Stampa, Lorenza Bravetta, direttore di Camera – Centro per la Fotografia e Roberta Pagani, condirettrice artistica di The Others ha premiato Francesco Pergolesi, di cui organizzeremo la personale nel prossimo mese di maggio.

Ma in che cosa consistono i lavori delle acclamate vincitrici? Si tratta di espressioni diverse di una vitalità artistica molto personale.

Leggete qua:

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Giuliana Storino

Caduta libera

I lavori di Giuliana Storino si sviluppano su dicotomie, semplici ed efficaci, che rapprendono in maniera sintetica un profondo senso esistenziale.

Terra e acqua, staticità e movimento, vuoto e pieno, progetto e azione, volo e caduta, pensiero e materia, leggerezza e peso. Il suo lavoro è letteralmente “fatto di terra”. Carte e tele presentano microcosmi di materia terrosa polverizzata, che si addensa e condensa in composizioni pittoriche e scultoree.

Giuliana prende il terreno, lo setaccia e poi lo fa cadere su supporti dove nebulizza dell’acqua, in una sequenza di stratificazioni dove la sua energia fisica, così come la forza di gravità della caduta del materiale stesso e del particolato acqueo, assumono un ruolo attivo determinante.

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Francesca Arri

Le guerre degli altri

(Peacekeeping)Performance con 25 attori

Le sue azioni sono energia pura e fisicità primitiva, violente e fragili al tempo.

Arri crea coreografie corali semplici e dirette. Ogni nuovo progetto nasce da laboratori condivisi, in cui i performer si fondono uno nell’altro, nel respiro come nel gesto.

Francesca Arri tratta con poesia e senza falsi pudori temi legati all’individuo e alla società. La relazione con l’altro, la madre, il corpo, il cibo, la famiglia, l’infanzia, la guerra…

In questa performance va in scena una guerra, scope come fucili, soffi di farina come spari. Sembra un gioco di bambini, in cui gli oggetti domestici diventano altro, per dar vita a un conflitto metaforico. In scena l’insensatezza del genere umano, che ha nel suo codice genetico l’autodistruzione.

Alla fine, di questo gran polverone, tra chili di farina gettata nell’aria e scope che da fucili sono ritornati utili strumenti di pulizia, nulla rimane. Tutto è di nuovo pulito e al suo posto, la memoria cancellata. Pronti al prossimo conflitto.

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VANNIal cinema

Una stagione di appuntamenti cinematografici

VANNI collabora da tempo con alcune delle trasmissioni televisive più amate, in onda sui canali RAI, Mediaset e Sky e ha in “cartellone” una serie di uscite cinematografiche piuttosto interessanti. In cosa consiste la collaborazione? Significa che gli occhiali VANNI vengono scelti dai costumisti delle diverse produzioni per caratterizzare i propri personaggi. Professionista serio o femme fatale, rockettaro o signora bon ton, ecco ogni volta la sfida è trovare l’occhiale giusto per il loro look. Il risultato lo potete apprezzare comodamente seduti davanti alla tv o sulla poltrona di un cinema. Ecco qualche anticipazione sulle prossime uscite. Intanto è già andata in onda la serie “Non uccidere”, 12 puntate ad alta tensione su Rai3, poi partirà la nuova serie de “I Delitti del Barlume” dai gialli di Marco Malvaldi, attesa su Sky. Per i più giovani ha avuto successo la sitcom su Disney Channel “Alex and Co.”, mentre continua la collaborazione con la trasmissione comica “Colorado”.E poi film per la tv, grandi storie e grandi personaggi:

gli occhiali VANNI li vedrete su Alessandro Preziosi e Anna Valle in “Tango della libertà”, su diversi personaggi di “Io non mi arrendo” con Beppe Fiorello. Al cinema su Caterina Murino in “Bianco di Babbudaiu”, e addirittura sulla star hollywoodiana Rutger Hauer in “The Broken Key”; su Corinne Clery in “Oltre la nebbia”.Da sempre amica e appassionata di VANNI è Luciana Littizzetto, che indossa i suoi occhiali in trasmissione in “Italia’s got Talent” e li ha indossati nella serie “Fuoriclasse 3”.

03A TOUCH

OF VANNIty

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VANNI alla Settimana della Moda di

Milanopresenta lo stile femminile

contemporaneo di Burani in una capsule collection di occhiali.

Una capsule collection di occhiali realizzati per Cristiano Burani da VANNI ha sfilato a Milano durante la settimana della Moda 2015. Il frutto di una collaborazione nata all’insegna dello stile femminile contemporaneo che caratterizza il gusto dei due marchi, unito alla ricerca sui materiali e alla migliore qualità della manifattura genuinamente italiana.

La collezione VANNI FOR CRISTIANO BURANI interpreta lo stile “pure energy”, le linee essenziali, la femminilità raffinata e la sovrapposizione di materiali innovativi dei capi della P/E 2016 in tre modelli di occhiali, realizzati in acetato di cellulosa – il nobile materiale derivato dal cotone. Distribuiti nelle showroom dello stilista a Milano, Parigi e Shangai.

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#MYROYALEYESVANNI presenta il nuovo magazine

realizzato alla Reggia di Venaria, un servizio fotografico reale e una “capsule

collection” per la storica Reggia Sabauda

VANNI porta i suoi lettori uno dei luoghi storici più significativi d’Italia. Un servizio fotografico straordinario, stampato su carta formato tabloid, che immortale le collezioni 2015 del marchio torinese nello spettacolare scenario della Venaria Reale, lo storico complesso monumentale seicentesco alle porte di Torino.

LA CAPSULE COLLECTION

Una serie di occhiali realizzati per la Venaria Reale, su materiale esclusivo e

progetto di VANNI.

Due modelli da sole, da uomo e da donna – i modelli del Re e della Regina, in colorazioni diverse ma con in comune l’utilizzo di un acetato unico che si ispira nella trama alla pavimentazione quadrettata della Galleria Grande della Reggia. In vendita nel Bookshop della Venaria e in selezionati punti vendita.

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vanniocchiali.com

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ANTEPRIMAG E N N A I O 2016

L A S T R A E S C L U S I VA V A N N I R A S T E R