Valutazione funzionale e allenamento della terza età Corso di allenatore di pesistica e cultura...
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Valutazione funzionale e allenamento della terza età
Corso di allenatore di pesistica e cultura fisica – I° livello28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Stefano Lazzer
Università degli Studi di UdineCorsi di Laurea in Scienze Motorie e Scienza dello Sport
Gemona del Friuli (UD)
mail: [email protected]
Variazioni dell'apparato muscolo-scheletrico e
delle capacità metaboliche con l'invecchiamento
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Sarcopenia
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
-27%
25 annimaschio
75 annimaschio
Area di sezione muscolare
Sarcopenia
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Janssen et al J Appl Physiol 88, 2000
Sarcopenia
La quantità e la percentuale di massa muscolare diminuiscono con l’età
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Morse et al. Eur J Appl Physiol. 2004
- 30%
Sarcopenia
Nelle persone anziane il muscolo scheletrico è intrinsecamente più debole
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Forza muscolare (kg)
60
40
20
8020 40 60Età (anni)
Persone attive
Persone sedentarie
Allenamento
Effetto protettivo dell’attività fisica
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
0
1000
Metabolismo di base(kcal/die)
Età (anni)
2000
3000
4000
10 3020 40 50 60
Maschi Femmine
Variazione del metabolismo di base
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Il livello di attività fisica rappresenta un fattore più importante dell’età nel condizionare il valore di VO2max
0
1,0
1,5
2,5
3,5
4,5
VO2 (L/min)
Età (anni)0,5
2,0
3,0
4,0
10 3020 40 50 60
Maschi Femmine
Variazione della massima potenza aerobica
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Quale tipo di attività fisica proporre?
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Forza generale:
manifestazione della forza di tutti i gruppi muscolari,
indipendentemente dalla disciplina sportiva
Forza specifica:
manifestazione della forza correlata ai muscoli o gruppi
muscolari direttamente implicati nella disciplina sportiva
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
La forza massimale:
È la forza massima che il sistema neuro-muscolare è in grado di
esprimere con una contrazione volontaria
• La forza massimale statica:
È la forza massima che il sistema neuro-muscolare è
in grado di esprimere con una contrazione volontaria
contro una resistenza insormontabile
• La forza massimale dinamica:
È la forza massima che il sistema neuro-muscolare è
in grado di esprimere con una contrazione volontaria
durante l’esecuzione di un movimento
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
La forza massimale dipende:
• Dalla sezione trasversale del muscolo
• Dalla coordinazione intermuscolare (tra i muscoli che
collaborano per l’esecuzione di un dato movimento)
• Dalla coordinazione intramuscolare (all’interno dei
muscoli)
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Peso massimo sollevabile una volta sola
Si può determinare la forza massima identificando il peso che il
soggetto è in grado di sollevare una sola volta (1 Ripetizione
massima)
La determinazione del carico massimale richiede una serie di
prove cominciando con carichi submassimali e aumentando
progressivamente il peso di 1-1,5 kg, osservando una pausa di
4-5 min tra una prova e la successiva
Determinazione della forza massima
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
• Dare indicazioni precise su come effettuare la manovra
• Consentire al soggetto di imparare la manovra e conoscere la
strumentazione
• Verificare che l’angolo a cui viene tenuta l’articolazione
interessata sia corretto
• Scegliere un test che fornisca una buona riproducibilità
• Volendo paragonare dati relativi a diversi gruppi è importante
normalizzare i dati per la massa corporea
Determinazione della forza massimaCriteri da rispettare per effettuare delle misure di forza:
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
0
85
90
100
Bench press
% di 1 RM
Determinazioni successive di 1 RM
95
Squat
• L’aumento significativo dalla 1° alla 3° prova, non significativo dalla 3° alla 5°
• Occorrono almeno tre manovre per ottenere una risposta massimale• I risultati erano uguali con delle pause di 3, 4 o 5 minuti
Determinazione della forza massima
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Metodi indiretti
L’estrapolazione avviene sulla base dell’osservazione che il
carico che si riesce a sollevare:
• 10 volte corrisponde al 70% della forza massima• 6-7 volte corrisponde al 80% della forza massima• 4-5 volte corrisponde al 85% della forza massima• 2-3 volte corrisponde al 90% della forza massima
Beraldo S, Pletti C.: il libro della preparazione fisica, Edizione Mediterranee, Roma, 1988.
Determinazione della forza massima
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Determinazione della forza massima
Metodi indiretti
Formula di Brzycki:
Carico max (kg) = peso utilizzato nel test
[1,0278 – (0,0278 * numero di ripetizioni)]
Ad esempio, un soggetto che con 60kg esegua 8 ripetizioni
procederà in questo modo:
Carico max (kg) = 60 = 74,5 Kg
[1,0278 – (0,0278 * 8)]
Brzycki, M. Strength testing: Predicting a one-rep max from a reps-to-fatigue. Journal of Physical
Education, Recreation and Dance 64 (1): 88-90, 1993.
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Principi dell’allenamento della forza
I principi che bisogna applicare durante la pianificazione di
programmi di allenamento con pesi sono:
• La specificità
• Il sovraccarico
• La resistenza progressiva
• L’ordine degli esercizi
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
La specificità:
Lo sviluppo del fitness muscolare è specifico del gruppo
muscolare che sta per essere utilizzato, del tipo di contrazione
e dell'intensità dell’allenamento
Il sovraccarico:
Per ottenere i miglioramenti della forza, un gruppo muscolare
deve essere allenato con dei carichi più elevati della norma.
L’intensità dell’esercizio dovrà essere almeno del 55-60%
dell’intensità massima per stimolare lo sviluppo della forza
La resistenza progressiva:
Durante il programma di allenamento bisogna incrementare
periodicamente il carico del lavoro.
È importante che questo incremento sia graduale per evitare
traumi
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
L’ordine degli esercizi:
Un programma di allenamento completo include almeno un
esercizio per ogni maggiore gruppo muscolare del corpo.
Per evitare la fatica muscolare bisogna impostare una sequenza
tale che gli esercizi si succedano senza coinvolgere lo stesso
gruppo muscolare
Es. di ordine degli esercizi:• cosce e fianchi• petto e parte alta delle braccia• schiena• gambe e caviglie• spalle e parte superiore delle braccia• addome• avambracci e polsi
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Numero di sedute per settimana:
Referenze Soggetti N° sedute a settimana
Gilliam (81) M N° sedute 1 2 3 4 5
% progresso 19 24 29 32 41
Hunter (85) M N° sedute 3 4
% progresso 12 17
Hunter (85) F N° sedute 3 4
% progresso 20 33
Il numero di sedute minime per settimana è 2, e 3 costituisce
una soluzione più adatta allo sviluppo della forza
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Il metodo degli sforzi dinamici
Descrizione:• Consiste nel lavorare con carichi leggeri (50-60% RM)• Il numero delle ripetizioni può raggiungere le 6-8• Il numero delle serie può situarsi tra 2-4• Il recupero tra le serie “dovrebbe” essere lungo (4-6 min)
Vantaggi:• Migliora le capacità di esprimere la forza rapidamente• Non richiede carichi elevati ed è ideale per i principianti
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Principi dell’allenamento della forza
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Principi dell’allenamento della forza
Adattamenti muscolari all’allenamento
+ 22%
+ 17%
+ 26%
Morse et. al. Eur J Appl Physiol, 2005
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
F/CSA (N/cm2)
CSA (cm2)
Volume (cm3)
DopoPrima
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
I principali fattori da prendere in considerazione nella
pianificazione di un programma di allenamento aerobico sono:
• Il livello iniziale delle capacità aerobiche
• L’intensità degli esercizi
• Il tipo di esercizio
• La durata degli esercizi
• La frequenza delle sedute di allenamento
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Valutazione del livello iniziale delle capacità aerobiche
Consiste nel misurare la variazione di FC durante un test
incrementale, camminando o correndo a piedi su terreno
pianeggiante o su una pista di atletica o su nastro-trasportatore
La velocità iniziale può essere adattata alle caratteristiche del
soggetto (5 km/h) e viene aumentata di 0,5 km/h ogni min
La FC, all’aumentare della velocità, aumenterà linearmente
fintanto che riuscirà a raggiungere lo stato di equilibrio proprio
di ogni velocità
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
La relazione tra FC e velocità è quindi lineare fino ad una certa
velocità dopodiché devierà dalla linearità verso il basso
100
120
140
160
180
200 FC
(Km·h-1)
110
130
150
170
190
8 8,5 109 9,5 10,5 11 12,511,5 12 13 13,5 14 14,5 15
Valutazione del livello iniziale delle capacità aerobiche
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
20 40 60 80 100riposo0
20
30
60
% VO2max
Lipidi (%)
50
40
10
40
60
70
100
90
80
50
Glucidi (%)
Glucidi
Lipidi
Contributo relativo dei lipidi e dei glucidi alla produzione di
energia nel corso di un esercizio fisico a diverse intensità
L’intensità degli esercizi
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
58 adulti : 4,3 km/h a 0-3-6 % su nastro-trasportatore per 6-8 min
(Deriaz et al, 2001)
2
6
10
040 % 47 % 58 %
% V’O2max
□ Carboidrati Lipidi■ Proteine
(Kcal/min)
1
4
8
5
9
3
7
L’intensità degli esercizi
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
L’obiettivo di questo studio era quello di confrontare le risposte metaboliche
(V’O2, FC, ossidazione dei lipidi e concentrazioni di acido lattico) osservate
durante la realizzazione di esercizi al nastro-trasportatore e al
cicloergometro in adulti, al fine di individuare l’attività che consentisse un
maggior utilizzo dei lipidi
Il tipo di attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Dispendio energetico (EE) e frequenza cardiaca (HR) durante il test
incrementale al cicloergometro ed al nastro trasportatore
Il tipo di attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
● Cicloergometro
o Nastro-trasportatore
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Variazioni delle concentrazioni di acido lattico durante il test incrementale al
cicloergometro ed al nastro trasportatore
Il tipo di attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
● Cicloergometroo Nastro-trasportatore
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Quantità di lipidi ossidati durante il test incrementale al cicloergometro ed al
nastro trasportatore
Il tipo di attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
● Cicloergometroo Nastro-trasportatore
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
kcal
Fat oxidation (g)
kcal
Fat oxidation (g)
Relazione tra durata ed intensità dell’esercizio al cicloergometro ed al nastro
trasportatore
Il tipo di attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
%V'O2max
Time (min)
* * * * **
*
****
A
Exercise RecoveryRest
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120
%V'O2max
Time (min)
*
* *
*
***
B
Exercise RecoveryRest
Esercizio bassa intensità (BI):• 10 min Riposo, 45 min esercizio, 60 min recupero
Esercizio alta intensità (AI): • 10 min Riposo, 30 min esercizio, 60 min recupero
La durata dell’attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Confronto tra dispendio energetico totale e substrati energetici ossidati totali
durante l’esercizio a bassa (■) ed alta (□) intensità e nei successivi 60 min di
recupero
0
400
800
1200
1600
2000
2400
Total Fat Carbohydrate Protein
Energy expenditure (kJ)
*** ***
01020
30405060
7080
Fat Carbohydrate Protein
Substrate oxidation (g)
***
***
La durata dell’attività fisica
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
• Le sedute dovrebbero essere almeno 3 a settimana
• Anche se 30-45 min al giorno di attività fisica aerobica sarebbero consigliati
per mantenere lo stato di forma fisica
La frequenza delle sedute
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
0
10
20
30
40
50 70 90 110 130 150
FC (bpm)
DE (kJ/min)
Inizio (1° mese)
Sonno
Attività sedentarie
Attività fisiche
Fine (9° mese)
Variazioni della FC-DE dopo 9 mesi di allenamento
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
0
10
20
30
40
50 70 90 110 130 150
FC (bpm)
DE (kJ/min)
Inizio (1° mese)
Fine (9° mese)
Variazioni della FC-DE dopo 9 mesi di allenamento
Principi dell’allenamento aerobico
102 116
17,5
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
La pressione arteriosa presenta un iniziale brusco aumento in
seguito si stabilizza mentre la pressione diastolica sale
lievemente. La risposta e simile in soggetti allenati e non
allenati
Variazioni della pressione arteriosa
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Una regolare attività fisica causa una riduzione della pressione
arteriosa di 6-10 mmHg in soggetti sia ipertesi sia normotesi, a
riposo e sotto sforzo
Una regolare attività fisica di tipo aerobico e di bassa intensità
rappresenta un importante fattore di prevenzione nei confronti
dello sviluppo dell’ipertensione
Variazioni della pressione arteriosa
Principi dell’allenamento aerobico
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Attività Aerobica• Intensità moderata
( 40% VO2max 50%
FCmax )
• Tipo di attività (marcia)
• Durata delle sedute (almeno 30-45 min)
• Frequenza delle sedute
(almeno 3 sedute alla settimana)
Conclusioni
L’allenamento dei soggetti anziani dovrebbe essere di tipo
combinato associando allenamento della forza e attività aerobica:
Allenamento della forza
• 2 o 3 sedute per settimana
• Lavorare con carichi leggeri
(50-60% del carico max)
• 6-8 ripetizioni
• 2-4 serie
• 4-6 minuti di recupero
Lazzer S. - 28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Grazie per l’attenzione
Corso di allenatore di pesistica e cultura fisica – I° livello28 Novembre 2009 - Cervignano del Friuli (UD)
Stefano Lazzer
Università degli Studi di UdineCorsi di Laurea in Scienze Motorie e Scienza dello Sport
Gemona del Friuli (UD)
mail: [email protected]