VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DEL DPI IDONEO GLI SPAZI ... · del liquido. Gli esplosimetri sono...

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1 EVERY LIFE HAS A PURPOSE… GLI SPAZI CONFINATI GLI SPAZI CONFINATI VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCELTA DEL DPI IDONEO OPERAZIONE DI SOCCORSO INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMENTO COSA TENERE IN CONSIDERAZIONE ! Lo spazio confinato è un luogo dinamico La situazione può cambiare rapidamente Può contenere gas diversi dall’aria In caso di necessità il soccorso è difficoltoso La magnitudo dell’incidente è molto elevata, spesso mortale Perché il rischio è elevato In conclusione Attraverseresti una strada senza valutare il rischio del traffico ? “l’inizio è la parte più importante di un lavoro” (Platone 427 AC) Perché entrare in uno spazio confinato senza valutare il rischio di cosa ci potrebbe essere dentro? CONTROLLO AMBIENTALE - deficienza di ossigeno - presenza di sostanze infiammabili - presenza di sostanze nocive - varie (organi meccanici, elettrici, scivolamenti, immissione improvvisa di liquidi , materiale sfuso ecc…) ANALISI DEL RISCHIO PERICOLO OSSIGENO BASSE CONCENTRAZIONI: SOTTO IL 19,5% ALTE CONCENTRAZIONI: OLTRE IL 23 % ANALISI DEL RISCHIO

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EVERY LIFE HAS A PURPOSE…

GLI SPAZI CONFINATI GLI SPAZI CONFINATI VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

SCELTA DEL DPI IDONEO

OPERAZIONE DI SOCCORSO

INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMENTO

COSA TENERE IN CONSIDERAZIONE !

�Lo spazio confinato è un luogo dinamico

�La situazione può cambiare rapidamente

�Può contenere gas diversi dall’aria

�In caso di necessità il soccorso è difficoltoso

�La magnitudo dell’incidente è molto elevata, spesso mortale

Perché il rischio è elevato In conclusione

Attraverseresti una strada senza valutare il rischio del traffico ?

“l’inizio è la parte più importante di un lavoro” (Platone 427 AC)

Perché entrare in uno spazio confinato senza valutare il rischio di cosa ci potrebbe essere dentro?

CONTROLLO AMBIENTALE

� - deficienza di ossigeno

� - presenza di sostanze infiammabili

� - presenza di sostanze nocive

� - varie (organi meccanici, elettrici, scivolamenti, immissione improvvisa di liquidi , materiale sfuso ecc…)

ANALISI DEL RISCHIO

PERICOLO OSSIGENO

• BASSE CONCENTRAZIONI: SOTTO IL 19,5%

• ALTE CONCENTRAZIONI: OLTRE IL 23 %

ANALISI DEL RISCHIO

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ESEMPI

ARRICHIMENTO DI OSSIGENO

Se l’ossigeno arricchito rispetto alla normale concentrazione del 20,8% non crea problemi per la respirazione umana, ne può creare a livello di rischio esplosivitàATTENZIONE A PERDITE DI OSSIGENO E ACETILENE

DEFICIENZA DI OSSIGENO IN SCAVI

• GAS, BIOGAS, METANO ecc.

• VAPORI, SOLVENTI RESIDUI

• POLVERI

• LIQUIDI INFIAMMABILI

PERICOLO INFIAMMABILITA’

Le condizioni necessarie per avere una combustione sono

la presenza di:

COMBUSTIBILESostanza in grado di bruciare in condizioni ambientali normali ( 20° 760 mm\Hg )

COMBURENTEgeneralmente l’ossigeno

contenuto nell’aria

ENERGIA DI ACCENSIONEÈ la fonte di energia che a contatto con la miscela infiammabile avvia e mantiene la combustione

Energia di innesco

� Minima energia (in milliJoule) necessaria all’innesco di una miscela gas/aria.

– ESEMPI:� Metano: 0,29 mJ� Propano: 0,25 mJ� Esano: 0,24 mJ� Etilene: 0,12 mJ� Idrogeno: 0,02 mJ� Ammoniaca: 680,00 mJ

Ricordate!!!…l’energia necessaria per innescare un’esplosione è davvero bassa!!

TEMPERATURA DI INFIAMMABILITÀÈ la minima temperatura alla quale i liquidi

combustibili sono capaci di emettere una quantità di vapori sufficienti a dare con l’aria una miscela in grado di incendiarsi se sottoposta a relativa temperatura di accensione

TEMPERATURA DI ACCENSIONEÈ la temperatura minima alla quale la miscela

combustibile - comburente inizia a bruciare spontaneamente in modo continuo senza ulteriore apporto di calore dall’esterno

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Flash Point (Punto di infiammabilità)

– < 21o C– ≥ 21o C e ≤ 55o C– > 55o C e < 100o C– ≥ 100o C

RISCHIORISCHIORISCHIORISCHIORISCHIORISCHIORISCHIORISCHIO

Classificazione dei liquidi in relazione al loro Flash Point:

CAMPO DI INFIAMMABILITÀMISCELA GAS ARIA

ESPLOSIVA

LIE LIMITE INFERIORE DI INFIAMMABILITÀ È LA MINIMA CONCENTRAZIONE DI GAS IN ARIA OD IN OSSIGENO AL DI SOTTO DELLA QUALE NON AVVIENE LA PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA IN CONTATTO CON UNA SORGENTE DI ACCENSIONE

LSE LIMITE SUPERIORE DI ESPLOSIVITÀ È LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DI GAS IN ARIA OD IN OSSIGENO AL DI SOPRA DELLA QUALE NON AVVIENE LA PROPAGAZIONE DELLA

FIAMMA IN CONTATTO CON UNA SORGENTE DI ACCENSIONE

LIE LSE

DENSITÀ

ESEMPIOIl metano tende a salire

L’ossido di carbonio a miscelarsi con l’aria

L’idrogeno solforato a ristagnare sul fondo

La densità rappresenta la massa relativa dell’unità di volume del gas rispetto l’aria ( Densità dell’aria = 1 )Se la densità è inferiore a 1, il gas tende ad andare verso l’alto, al contrario se la densità è superiore a 1, il gas tende ad andare verso il basso

La densità è importante per capire dove cercare il gas

ESPLOSIMETRI

La parola stessa indica che sono indicatori di miscele esplosive

Non sono analizzatori di gas, lo sono solo per il gas con il quale vengono tarati.

Il tipo di taratura indica la sensibilità dello strumento

Dovendo segnalare la presenza di qualsiasi tipo di gas o miscelacombustibile utilizzano l’unico parametro che li accomuna

IL CALORE

LIMITAZIONI� Gli inquinanti che limitano il segnale del sensore catalitico sono:� Silicati - Siliconi - Composti organici del piombo - Gli idrocarburi

clorurati - I freon - I composti solforati� Se usati in presenza di tali inquinanti è consigliabile effettuare

frequentemente controlli di calibrazione.� Quando si effettuano campionamenti in presenza di liquidi, fare

attenzione che la parte terminale del tubo sonda non tocchi la superficie del liquido.

� Gli esplosimetri sono progettati per misurare gas o vapori combustibili in aria, non possono essere usati in atmosfere inerti o comunquepovere o ricche di ossigeno.

� Non sono idonei per la misura di polveri esplosive.� Usare sonde di lunghezza adeguata.� Il campionamento di gas con temperatura superiore a quella dello

strumento, potrebbe dar luogo a condensa lungo la sonda e quindi ad una lettura inferiore.

� È consigliabile riporre a magazzino lo strumento bonificato.� Non usare l’accendino per il controllo di calibrazione.

Norma CEI 60079-29-2:2009-10

Il “Bump Test” può essere effettuato da l’ utilizzatore formato

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Norma CEI 60079-29-2:2009-10

La calibrazione (taratura) dovrebbe essere fatta da persona competente

IDROGENO SOLFORATO H2S

• OSSIDO DI CARBONIO CO

• ANIDRICE CARBONICA

• ANIDRIDE SOLFOROSA

• GAS NOCIVI TOSSICI ASFISSIANTI

PERICOLI NEGLI SPAZI CONFINATIPERICOLI DI TOSSICITA’

Tipi di strumentazione e sensori per la rilevazione di sostanze tossiche in PPM

�SENSORI INFRAROSSO (PER CO2)

� SENSORI ELETTROCHIMICI (CO, H2S, NH3, Cl2,O3,HCN,NO,PH3,SO2…)

�SENSORI “PID” (fotoionizzazione) Benzene,Dicloroetano,Etilene, Fenolo,Stirene, Xilene, Solventi organici in genere a livello di “Voc’S”

�FIALETTE (Sistema semplice, errore –15%-25%)

DOVE MISURARE ?

ALTAIRRivelatore di gas usa & getta

ALTAIRRivelatore di gas usa & getta

Rivelatori monogas riutilizzabili

MSA ALTAIR PROMSA ALTAIR PRO�DisponibilI per:

�CO, �H2S�O2

�Cl2�HCN�ClO2

�SO2

�NO2

�NH3

�PH3

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Abbiamo aumentiamo la protezione, la resistenza, la tecnologia, la durata,la sicurezza e diminuiamo il prezzo

Test di caduta da 3 metri è progettato per sopportare test di caduta da 3 metri di altezza sul cemento in qualsiasi angolazione

Datalogging di serie capacità di registrazione da un minimo di 50 ore di dati e 500 eventi

Sensore di movimento (novità) è il 1° indicatore multigas ad avere come optional il sistema MotionAlert che attiva un allarme in caso di immobilità"un valore inestimabile in situazioni dove la vita fosse in pericolo)

Maggiore durata assicurato fino a 16 ore di funzionamento continuo

IP 67 protezione totale alla penetrazione di corpi solidi e polveri e protezione contro l'immersione in acqua per 30 minuti a 1 metro di profondità

strumento per la valutazione di 4 gas

EX

OX

CO

H2S

NUOVO ALTAIR 4 X

Piccole dimensioni� Design, piccolo, leggero e confortevole da portare � Allarmi visibili da un angolo di 360º� Si utilizza con una sola mano� Costruzione robusta� Possibilità di custodia fosforescente� Sensore di movimento incorporato

� Simbolo di bump test effettuato �������� (per 24 ore)

� Indicazione di fine vita del sensore ♥� Campo di temperatura esteso: Da -40°C a +60°C� Sopporta una caduta da 6 m!� IP 67� Durata batteria 24 oreATEX: � II 1G Ex ia IIC T4, da –40 °C a +60 °C, IP 67 (Zona 0 senza sensore per

combustibili installato)� II 2G Ex ia d IIC T4, da –40 °C a +60 °C, IP 67 (Zona 1 con sensore per

combustibili installato)

Adatto per spazi confinati e aree classificate

NUOVO ALTAIR 4 X

Registrazione dati� Registrazione eventi (500 eventi)

– Allarmi gas e batteria– Registra Calibrazioni & bump test– Voltaggio della batteria– Calibrazioni di FAS e di zero– Reset di TWA, STEL & Picchi

� Valori di lettura dei gas (>50 ore)– Valori di lettura– Ora e data– Valori di Picco, Minimi e Medi– Temperatura

� Grafici & tabelle

� Compatibile con il software MSA Link con comunicazione IR– Modifica delle impostazioni dello strumento

� Data dell’ultima calibrazione eseguita con successo

Altair 5 Xsensori

ALTAIR 5XALTAIR 5XALTAIR 5X

Funzione MotionAlert

Funzione InstantAlert

Triplo sistema di allarme: acustico, visivo, vibrante

Compatibile MSA Link

Tasti grandi

Robusta custodia ricoperta in gomma

Vasta scelta di sensoriIR e per gas tossici

Tempo operativo della batteria fino a 16 ore

Disponibile con o senza pompa integrata

Caratteristiche principaliCaratteristiche principali

Opzione Wireless USB: si integra nel alpha Personal Network

Display a colori, ad altarisoluzione, o monocromatico

DISPONIBILITA’ CON DISPONIBILITA’ CON POMPA O DIFFUSIONEPOMPA O DIFFUSIONE

•Stagno all’acqua ed alla polvere

•protezione di ingresso IP65

•Fornisce un avviso 4-6 settimane

•prima dalla fine vita operativa del sensore•Simbolo di prova di risposta ai gas effettuata √√ (per 24 ore)

•Dura batterie in media 20 ore

ALTAIR 5 [ Wireless USB ]ALTAIR 5 ALTAIR 5 [[ Wireless USBWireless USB ]]

� La comunicazione Wireless con l’alphaPersonal Network MSA fa in modo che le letture e gli allarmi dello strumento, incluso il MotionAlert e l’InstantAlert, possano essere comunicate ad una stazione di controllo centrale, favorendo il contatto dell’utilizzatore con la persona addetta al controllo della situazione.

LA TRASMISSIONE DELLE MISURE A DISTANZALA TRASMISSIONE DELLE MISURE A DISTANZA

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RECEIVER STATION

PERSONAL CONTROL UNIT

INTERFACE TOOPERATOR

AirMaXX SL-M BD96 SL-MalphaMITTER alphaMITTER *

Configurazioni alpha „Personal Network“

alphaBASE standard

alphaBASEbattery powered*

xplore TABLET PC

alphaSCOUT

TAGwriter

alphaTAG

Standard PC

Aerial

Altair 5 WIRELESS

La fotoionizzazione consiste nella ionizzazione di un gas da parte di luce o altra radiazione elettromagnetica

I fotoni, se dotati di energia sufficiente, liberano uno o piùelettroni appartenenti ai livelli energetici più esterni degli atomi del gas

Un componente può essere ionizzato con la luce della lampada UV se il suo potenziale di ionizzazione lp (in eV) è minore o uguale alla massima emissione di energia della lampada UV. Molte sostanze inorganiche e la maggior parte delle sostanze organiche hanno un potenziale di ionizzazione che gli permette di essere rilevate con le lampade UV attualmente disponibili

PID (FOTOIONIZZAZIONE)

Rilevazione di vapori organici volatili VOC

Il campione di gas è convogliato nella camera di misura del rivelatore PID.

h x v

Parte del campione viene ionizzata dalla lucea raggi ultravioletti (UV).

Nel campo elettrico della camera viene generato un flusso di ioni poi convertito in un segnale proporzionale alla concentrazione del gas.

RH RH

e-

RH+

Funzionamento PID

-

+ISOBUTILEN

0,0 ppm

13,4

4 Gas e PID in un solo rivelatore

Ideale per il rilevamento dei VOC

Volatile: Sostanze chimiche presenti allo stato di vapore a basse temperature

Organic : Sostanze contenenti atomi di carbonio

Compound: Composti da due o più elementi

ESEMPI

• Benzene – Esano - Acetone-Toluene –Xilene - Cloruro di Vinile- Butadiene –Cumene – Etilene – Stirene - Metil EtilChetone

INDICATORE SIRIUS

SENSORI AD INFRAROSSO� Molti materiali assorbono raggi infrarossi

� La capacità di assorbimento varia con la lunghezza d’onda

� Materiali differenti hanno spettri di assorbimento differenti.

� I principi di funzionamento dei sensori infrarossi del gas fruttano questo principio.

Spettri infrarossi tipici per l'ossido di carbonio, il propano, il n-esano e l'anidride carbonica

FinestraSensoreIngresso gas

Uscita gas

Le finestre in Zaffiro proteggono la Le finestre in Zaffiro proteggono la lampada ed il sensore dai gas lampada ed il sensore dai gas aggressiviaggressivi

La lampada è la sorgente.La lampada è la sorgente.Essa emette l’energia Essa emette l’energia misurata poi dal sensore.misurata poi dal sensore.

Lampada

Il sensore misura l’energia passante.Il sensore misura l’energia passante.Il gas che vogliamo misurare assorbe energia ad una specifica luIl gas che vogliamo misurare assorbe energia ad una specifica lunghezza d’ondanghezza d’onda..

SENSORE IR

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Rilevatori con sensore ad infrarosso

SENSORE INFRAROSSO

ANIDRIDE CARBONICA

BUTANO

PROPANO

METANO

ETILENE

SENSORE CATALITICO

EX ESPLOSIVITA’

SENSORI ELETTROCHIMICI

O2

CO

H2S

CL2

NH3

SO2

HCN

CLO2

PH3

O3

COCL2

Altair 5

GAS-TESTER

Rilevazione di tossici mediante fialette colorimetriche

CWA –A Idrocarburi Alogenati

Cloruro di Vinile

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EVERY LIFE HAS A PURPOSE…

GLI SPAZI CONFINATI GLI SPAZI CONFINATI

COME OPERARECOME OPERARE

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Apparecchi di Protezione

delle Vie Respiratorie ( APVR ) o RESPIRATORI

UNI 10720/1998 EN 529/2006, Guida alla scelta e all’uso degli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie

La finalità della norma è quella di aiutare nella corretta scelta di un APVR.

La finalità di un APVR correttamente scelto è quella di proteggere l’apparato respiratorio dalla possibilità di inalazione di inquinanti in

sospensione nell’aria (particelle, vapori e gas) o da carenza di ossigeno.

Classificazione:

DIPENDENTI

dall’atmosfera ambiente

RESPIRATORI A FILTRO

INDIPENDENTI

dall’atmosfera ambiente

RESPIRATORI ISOLANTI

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Testo Unico Sicurezza sul Lavoro - Aprile 2008

Filtrano con limitazione le

sostanze tossiche dall’aria

Non producono O2

Sono tutti dispositivi

dipendenti

dall’atmosfera che:

3. Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di

autorespiratori, solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei

gas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e

sempre ché sia assicurata una efficace e continua aerazione.

Articolo 121

Presenza di gas negli scavi

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Respiratori a Filtro

Contro particelle

Contro gas e vapori

Contro particellegas e vapori

• I Filtri possono essere usati solamente se il contenuto di Ossigeno, nell’aria ambiente dove di va ad operare, è superiore a 17 % in Volume

Limitazioni:

• Il tipo, le caratteristiche e la composizione delle

sostanze pericolose presenti nell’aria ambiente devono essere note

• Il dispositivo filtrante non deve essere utilizzato in spazi

confinati ( come container, condotte, ecc. – in presenza di una scarsa o inappropriata ventilazione)

• Peso del filtro: ≤≤≤≤ 300 g. con semimaschera

≤≤≤≤ 500 g. con maschera a pieno facciale

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Maschera a pieno facciale 3S

Certificata secondo la EN 136 Classe 3 (impieghi speciali, usi

pompieristici.) • Dermocompatibile,

• In mescola di gomma resistente ai grassi, all’invecchiamento,

agli aggressivi chimici

• Ampio visore senza alcuna

distorsione delle immagini

• Dispositivo Fonico, a tenuta,per una normale conversazione

• connettore conforme alla

EN 148.1• Flusso d’aria in ingresso atto ad

impedire l’appannamento

AREE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE

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Maschera a pieno facciale 3S

AREE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE

MASCHERA A PIENO FACCIALE

Maschera certificata certificata ATEX

Filtri testati per uso in aree potenzialmente esplosive

ENTE NOTIFICATO EXAM (N° 0158 )

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NONASSISTITO

ASSISTITOMANUALMENTE

ASSISTITOCON MOTORE

A PRESA D'ARIAESTERNA

A FLUSSOCONTINUO

AD EROGAZIONEA DOMANDA

AD EROGAZIONEA DOMANDA

CON PRESSIONE POSITIVA

AD ADDUZIONE DIARIA COMPRESSA

RESPIRATORI

NON AUTONOMI

AD ARIA COMPRESSAAD EROGAZIONE

A DOMANDA

AD ARIA COMPRESSA ADEROGAZIONE A DOMANDACON PRESSIONE POSITIVA

A CIRCUITOAPERTO

AD OSSIGENOCOMPRESSO

A PRODUZIONEDI OSSIGENO

A CIRCUITOCHIUSO

RESPIRATORI AUTONOMI

( AUTORESPIRATORI )

RESPIRATORI

ISOLANTI

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RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

A presa d’aria esterna EN 138

NON ASSISTITO ASSISTITO CON MOTORE

9

Ad Adduzione di Aria

Compressa EN 14594

Sistemi Air Line alimentati da Rete

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

Fonte di aria compressaa Media Pressione

Tubazione flessibile di alimentazione aria

Equipaggiamento base per Air Line• antischiacciamento

• antistatico• anticalore • resistente alla fiamma

• postazione fissa di lavoro• leggero• per attività prolungate

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Ad Adduzione di Aria Compressa

Sistemi di Filtrazione dell’Aria La qualità dell’aria deve essere conforme alla EN 12021

Unità di Filtrazione Filtro per linea Air Line

L’aria impiegata per la respirazione deve essere depurata - umidità - olio- sporcizia - sporcizia- vapori di olio - odori

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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Ad Adduzione di Aria Compressa

Sistemi Air Line alimentati da Bombole

Tubazione flessibile di alimentazione aria

• antischiacciamento• antistatico• anticalore • resistente alla

fiamma

Fonte di aria compressaad Alta Pressione

• elevata autonomia• limitato ingombro• silenzioso

Equipaggiamentobase per Air Line

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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Ad Adduzione di Aria Compressa

Sistemi Air Line alimentati da Carrellati

Tubazione flessibile di alimentazione aria

• antischiacciamento• antistatico• anticalore • resistente alla

fiamma

Fonte di aria compressaad Alta Pressione

• sistema mobile

Equipaggiamentobase per Air Line

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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Sistemi Air Line alimentati da Carrellati

• sistema di alimentazione mobileideale per attività di manutenzione dei grandi impianti

• autonomia variabile a seconda del modello e del numero di operatori (max 4)• l’operatore può spostarsi anche a medie distanze,

40-60 metri dal carrello• per spazi liberi o ristretti

Ad Adduzione di Aria Compressa

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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Sistemi Air Line alimentati da Aria Compressaabbinati ad un Autorespiratore

• la disponibilità di poter utilizzare un autorespiratore in caso di carenza di aria di alimentazione rende il sistema AUTONOMO

• ASV - Automatic Switch Valve

commuta in automatico l’alimentazione dell’aria dalla “rete” all’autorespiratore

Ad Adduzione di Aria Compressa

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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L’impiego di un sistema carrellato in abbinamento con un autorespiratore, quale riserva d’aria d’emergenza, con minimo aggravio di peso garantisce all’operatore l’abbandono dell’area in sicurezza in caso di interruzione dell’alimentazione dell’aria

RESPIRATORI ISOLANTI NON AUTONOMI

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AUTORESPIRATORI DI BREVE DURATA O PER LAVORI DI LUNGA AUTONOMIAALIMENTATI DA FONTI DI ARIA ESTERNA TRAMITE LA VALVOLA ASV

AUTORESPIRATORE BD MINI

•peso ridotto

•dimensioni limitate

•indossabilità

•elevata libertà di movimento

•per attività lavorative che richiedono poco tempo operativo

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A Circuito Aperto

Autorespiratore per attività lavorative e di emergenza

• Conformità alla EN 137,

- Tipo 1: apparecchi per uso industriale

- Tipo 2: apparecchi per uso antincendio

• Autonomia dipendente dalla capacità della bombola

• Versione a Domanda o Pressione Positiva

• Comfort

• Leggerezza con bombole in composito

• Affidabilità

POSSIBILITA’ DI UN SECONDO ATTACCO PER OPERAZIONI DI SOCCORSO

RESPIRATORI AUTONOMI

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ACCESSORI

motionSCOUT Personal Alarm Safety System Dispositivo

Allarme di Immobilità�Pre-allarme dopo 25 secondi

�Allarme Principale dopo ulteriori 15 secondi

�95 dB a 3 metri di distanza

�ATEX II 1G EEx ia IIC T4�classe di protezione IP67

• dimensioni e peso ridotti

• semplice da usare

• allarme sonoro e visivo

• allarme di temperatura opzionale

• lunga autonomia

• robusto

• senza manutenzione

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� E’ indispensabile prevedere delle procedure per sopperire a situazioni di emergenza che potrebbero venirsi a creare

� Prevedere delle attrezzature / DPI da impiegarsi nelle situazioni di emergenza.

� Addestrare adeguatamente il personale

SITUAZIONI DI EMERGENZA

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Funzionamento

Il soccorritore posiziona il cappuccio sulla testa

della persona da soccorrere.

Dopo aver stretto leggermente la bardatura del

collo, la persona soccorsa respirerà l’aria

proveniente dalla seconda connessione

dell’autorespiratore

Dalla linea di media pressione a 7 bar viene

fornito un flusso costante di aria di circa 50

l/min.

AUTORESPIRATORE CON DOPPIA CONESSIONE E

CAPPUCCIO DI SALVATAGGIO

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Domande ? ?