VALUTAZIONE AM IENTALE STRATE'I A DEL NUOVO DO ... RA...d. Sovrintendenza per i Beni Ambientali e...
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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
DEL NUOVO DOCUMENTO DI PIANO DEL
TERRITORIO DI ROMANO DI LOMBARDIA
(CON LE EVENTUALI MODIFICHE DEL PDR E
DEL PDS CHE SI RENDESSERO NECESSARIE
AI SENSI DELLA L.R. 12/2005)
RAPPORTO AMBIENTALE - ALLEGATI
Luglio 2017
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Comune di Romano di Lombardia
Sindaco: Sebastian Nicoli
Assessore all'Urbanistica e edilizia privata, Ecologia e Politiche ambientali, Mobilità: Luca Bettinelli
Responsabile del procedimento: Mario Quieti
o Ambiente ed ecologia: Maurizio Tirloni
o Piano di Governo del Territorio: Roberto Casiraghi
Supporto tecnico per la VAS e la partecipazione
Poliedra – Politecnico di Milano: Giuliana Gemini, Valerio Paruscio
Gruppo di progettazione PGT
Ubistudio s.r.l.: Alessandro Alì, Valentina Brambilla, Stefania De Melgazzi, Maddalena Leanza, Christian
Novak, Claudia Solarino, Antonio Longo
Consulenze specialistiche
DASTU – Politecnico di Milano: Arturo Lanzani, Chiara Nifosì, Luca Tamini, Giorgio Limonta, Federico
Rivolta
Studio Legale Mario Viviani: Avv. Mario Viviani
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ALLEGATO I – Soggetti e settori del pubblico interessati dall’iter decisionale di PGT/VAS ................ 4
ALLEGATO II – Il percorso di partecipazione ........................................................................................ 6
Strumenti di comunicazione utilizzati .............................................................................................. 6
Verbale della Prima conferenza di valutazione ............................................................................. 10
Verbali degli incontri partecipativi ................................................................................................. 22
Tavolo di lavoro - “IL PARCO, LA RURALITA’, LE ACQUE A ROMANO” ...................................... 22
Tavolo di lavoro - “RIGENERAZIONE URBANA” .......................................................................... 33
Tavolo di lavoro - “CENTRI DI VITA E SERVIZI” ........................................................................... 45
Incontro conclusivo .................................................................................................................... 52
Proposte pervenute da parte dei partecipanti ai Tavoli di lavoro ................................................. 59
ALLEGATO III – Le grandi strasformazioni – schede di dettaglio degli effetti ambientali ................. 61
Effetti dello stralcio delle trasformazioni previgenti ..................................................................... 61
Valutazione per Servizi Ecosistemici .......................................................................................... 61
Valutazione per componenti ambientali ................................................................................... 81
Effetti delle trasformazioni previste .............................................................................................. 84
Valutazione per Servizi Ecosistemici .......................................................................................... 84
Valutazione per componenti ambientali ................................................................................... 95
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ALLEGATO I – SOGGETTI E SETTORI DEL PUBBLICO INTERESSATI DALL’ITER
DECISIONALE DI PGT/VAS
La Delibera di Giunta Comunale n. 164 del 11.12.2014, che ha dato avvio al procedimento relativo alla
Valutazione Ambientale Strategica del nuovo Documento di Piano, con le eventuali modifiche del Piano delle
Regole e del Piano dei Servizi che si rendessero necessarie in relazione al nuovo Documento di Piano ai sensi
della l.r. 12/2005 del vigente Piano del Governo del Territorio individua i seguenti Soggetti competenti in
materia ambientale ed Enti territorialmente interessati da invitare e da consultare obbligatoriamente:
a. ASL (Distretto di Romano di Lombardia)
b. Arpa (Dipartimento di Bergamo)
c. Ministero dei Beni Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
d. Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Archeologici della Lombardia (Provincia di BG)
e. Regione Lombardia (D.G. Territorio e Urbanistica, D.G. Agricoltura, D.G. Ambiente energia e reti, D.G.
Sistemi verdi e paesaggio)
f. Provincia di Bergamo (Servizio Ambiente, Settore Urbanistica, Settore Aree protette e biodiversità,
Settore Pianificazione Territoriale, Settore Infrastrutture e viabilità)
g. Consorzio Parco Regionale del Serio
h. Consorzio di Bonifica Media Pianura Bergamasca
i. Autorità di Bacino del Fiume Po’
j. Comuni Confinanti: Martinengo, Cortenuova, Covo, Fara Olivana con Sola, Fornovo San Giovanni,
Bariano e Morengo
Per quel che concerne la partecipazione e le informazioni al pubblico (cittadinanza, associazioni ed ordini
professionali) sul percorso di valutazione, finalizzata ad assicurare una adeguata informazione ai cittadini in
merito alla definizione delle scelte urbanistiche e la trasparenza dell’azione amministrativa, nella
Deliberazione n. 164 è sancito che la stessa verrà assicurata mediante la pubblicazione degli atti del
procedimento progressivamente aggiornato sul sito internet istituzionale del Comune di Romano di
Lombardia.
Nella pagina del Sistema Informativo regionale SIVAS dedicata al procedimento di Romano di Lombardia1, tra
i Soggetti competenti in materia ambientale sono elencati anche:
a. ENAC
b. Società Ferrovie dello Stato
c. ATO
d. G. ECO SRL
e. UniAcque
f. E-DISTRIBUZIONE S.P.A
g. TELECOM ITALIA S.P.A.
h. A2A RETI
i. TERNA
j. ATB - Azienda Trasporti Bergamo
k. LEGAMBIENTE
l. Italianostra Bergamo
1 http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/jsp/procedimenti/schedaProcedimento.jsf?idPiano=71681&idTipoProcedimento=1
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m. Legambiente Lombardia
n. Pianura da scoprire
o. WWF
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ALLEGATO II – IL PERCORSO DI PARTECIPAZIONE
La messa a punto del nuovo Documento di Piano per il comune di Romano di Lombardia ed il relativo percorso
di VAS sono stati accompagnati da un percorso partecipativo di ascolto e coinvolgimento dei cittadini e dei
soggetti interessati e rappresentativi di competenze, conoscenze ed interessi diffusi nella città, impostato
appunto in forma integrata a supporto delle attività di VAS e di formazione del nuovo DP.
Il percorso è stato inaugurato il 14 luglio 2016 con la prima Conferenza di Valutazione ed il Forum pubblico
di presentazione del Documento preliminare di VAS, di condivisione delle prime indagini, degli obiettivi e dei
temi di lavoro per il nuovo Documenti di Piano e di presentazione delle attività partecipative previste.
Successivamente, sono stati organizzati tre Tavoli di lavoro tematici, articolati in quattro serate più una
conclusiva di restituzione degli esiti dei lavori, dedicati a: “Il Parco, la Ruralità, le Acque a Romano”,
“Rigenerazione Urbana” e “Centri di Vita e Servizi”, di cui più avanti si riportano i verbali.
A conclusione del percorso, successivamente alla pubblicazione del Rapporto Ambientale e del Documento
di Piano, saranno organizzati la seconda Conferenza di valutazione e il Forum pubblico finale, di
presentazione dei documenti e di restituzione conclusiva degli esiti delle attività partecipative.
Il presente Allegato documenta in modo esteso i materiali prodotti e gli esiti del processo partecipativo
svolto, approfondendo quanto proposto al paragrafo 3.2 del Rapporto Ambientale, al quale si rimanda per:
Il riepilogo ragionato per temi di tutto quanto emerso da cittadini e stakeholders;
Il raffronto tra le indicazioni del rapporto ambientale, le strategie per la città e il suo territorio contenute
nel Documento di Piano e le proposte emerse dal percorso partecipativo.
STRUMENTI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI
Per garantire la più ampia conoscenza del percorso partecipativo in corso, l’amministrazione del comune di
Romano di Lombardia ha provveduto a darne ampia comunicazione:
Attivando una pagina web dedicata al nuovo PGT ed alla VAS attraverso la quale informare con
continuità la cittadinanza sugli sviluppi del processo di elaborazione del Piano e della partecipazione, i
cui contenuti sono stati aggiornati regolarmente durante il corso dei lavori e dalla quale è possibile
scaricare tutti i materiali prodotti: http://www.comune.romano.bg.it/index.php/ambiente-e-
territorio/598-nuovo-documento-di-piano;
Attraverso affissioni nelle bacheche comunali e stampa di locandine;
Tramite inviti dedicati utilizzando un’ampia mailing list, predisposta con il coinvolgimento di diversi uffici
e assessorati, alla quale sono state inviate comunicazioni periodiche dedicate al processo;
Dando notizia degli appuntamenti del percorso partecipativi di PGT/VAS attraverso la newsletter
telematica periodica cittadina predisposta a cura dell’Ufficio comunicazione (ca. 1.800 destinatari);
Aggiornando periodicamente la sezione “Eventi a Romano” del sito comunale nonché le pagine dei Social
del Comune (facebook e youtube);
Ricordiamo inoltre è stata attivata una specifica casella di posta elettronica dedicata al percorso:
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Materiali di comunicazione – manifesto di invito al Forum pubblico di avvio.
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Materiali di comunicazione – lettera di invito per avvio percorso.
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Materiali di comunicazione – manifesto di lancio dei tavoli di lavoro.
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VERBALE DELLA PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE
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VERBALI DEGLI INCONTRI PARTECIPATIVI
TAVOLO DI LAVORO - “IL PARCO, LA RURALITA’, LE ACQUE A ROMANO”
11.10.2016, Palazzo Muratori – Romano di L.
Partecipante Ente/associazione
Adobati Fulvio Esperto tematico – Università di Bergamo
Comandulli Laura Esperto tematico - Consorzio Parco Naturale del Serio
Avigo Mattia Collettivo Uscita di Sicurezza - terra e partecipazione
Bano Roberto Libero professionista architetto
Bellini Emiliano Libero professionista architetto
Bergamaschi Paolo Cittadino
Bruschi Alessandro Libero professionista
Ceribelli Gianluca Federazione Coldiretti - Sezione Romano
Chiapparini Mary Azienda agricola
Ferri Ilaria Corna servizi immobiliari
Galliani Giulio Libero professionista
Piacentini Achille Cittadino
Vassalli Wanda W2 campus piccparippi
Allevi Giovanni Comune di Romano – consigliere
Bano Edoardo Comune di Romano – consigliere - Legambiente Sarius
Bettinelli Luca Comune di Romano – assessore
Beretta Alberto Comune di Romano – assessore
Brignoli Chiara Comune di Romano – consigliere
Seghezzi marco Comune di Romano – assessore
Sferch Simone Comune di Romano – consigliere
Zappella Ornella Comune di Romano – consigliere - Legambiente Sarius
Casiraghi Roberto Comune di Romano – ufficio tecnico
Quieti Mario Comune di Romano – ufficio tecnico
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Tirloni Maurizio Comune di Romano – ufficio tecnico
Alì Alessandro Gruppo di progettazione DP – Ubi Studio
Gemini Giuliana Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano
Paruscio Valerio Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano
L’incontro del Tavolo aveva l’obiettivo di condividere il quadro delle conoscenze, anche alla presenza di
esperti del settore, e di approfondire gli obiettivi e le prime ipotesi di lavoro per la formazione del nuovo
Documento di Piano del PGT e per la predisposizione del Rapporto Ambientale della VAS della città di Romano
di Lombardia, con focus specifico sui temi oggetto del Tavolo: “il Parco, la ruralità, le acque a Romano”.
L’incontro si è aperto con una introduzione iniziale in plenaria, che ha visto gli interventi dei tecnici incaricati
rispettivamente della VAS e della predisposizione del DP, e il contributo di due esperti dei temi oggetto dei
lavori, il professor Fulvio Adobati dell’Università degli Studi di Bergamo e la dottoressa Laura Comandulli,
Direttore del Parco del Serio. In allegato, si riportano i materiali presentati.
I partecipanti hanno quindi lavorato in gruppo, portando la propria testimonianza e punto di vista nella
discussione rispetto ai temi proposti, a partire dalle suggestioni ascoltate e dalla traccia di lavoro consegnata
a ciascuno. Di seguito, si riportano i materiali utilizzati nel corso della giornata e, in forma integrata, gli esiti
dei lavori nel gruppo.
In chiusura, i partecipanti sono stati invitati a far pervenire al comune di Romano (entro il 13 novembre 2016
all’indirizzo [email protected] ulteriori proposte e contributi per lo sviluppo dei
lavori, utilizzando il format in allegato.
Qualità rurale e agricoltura
Traccia per la discussione
L’agricoltura costituisce tradizionalmente una delle attività principali di Romano di Lombardia.
Secondo i dati DUSAF 2012 di Regione Lombardia, il 27% del territorio di Romano di Lombardia risulta antropizzato. La parte rimanente è quasi completamente classificata come agricola, per una superficie utile pari a circa 13 kmq.
Il paesaggio dell'agricoltura tradizionale possedeva delle valenze ecologiche e paesaggistiche elevate, che disegnavano una matrice di spazi agricoli e insediamenti ben definita, caratterizzata da una rete irrigua di rogge e canali quasi sempre corredati dalla presenza di sistemi arborei e vegetazionali lungo le sponde, di percorsi interpoderali ed elementi e strutture edilizie di preminente significato storico culturale, attualmente compromessi.
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Il paesaggio che appare oggi ai nostri occhi è alquanto semplificato, risultato di innumerevoli modifiche e trasformazioni che negli ultimi venticinque anni ne hanno modificato l'assetto originario e la continuità.
Da un lato la rete infrastrutturale ha diviso il territorio stimolando l’aggregazione degli insediamenti lungo le principali vie di comunicazione, indipendentemente dai riferimenti storici d’appoggio; è il caso della nuova Soncinese che ha frammentato i fondi agrari nella porzione est del territorio comunale creando problemi di accessibilità e di incompatibilità tra usi agricoli e ambiti residenziali, generati dall'espansione casuale ed incontrollata della struttura urbana.
Dall'altro, le previsioni insediative sovradimensionate degli ultimi anni, ad oggi per altro non attuate, rischiano di erodere ampie porzioni di territorio ancora libero, fondamentale per la continuità ecologica e paesaggistica del territorio, senza peraltro apportare significativi benefici collettivi in termini di spazi pubblici e decoro urbano, appesantendo al contrario le voci di gestione e manutenzione dei servizi pubblici a carico dell'amministrazione comunale. Alcune previsioni, solo parzialmente attuate, hanno inoltre lasciato sul territorio una sequenza di lottizzazioni ed opere interrotte, generando condizioni di degrado per gli insediamenti esistenti.
Il nuovo Documento di Piano intende valorizzare gli spazi agricoli di Romano, i suoi paesaggi e le sue specificità, definendo con una particolare urgenza nuove strategie per le parti più interne, quelle cioè prossime e intercluse tra i bordi edificati e le nuove infrastrutture, riconoscendone le potenzialità in termini di funzione agricola, di qualità paesaggistica e di interesse collettivo svolto in rapporto all’intera città.
Domande guida per la discussione
1. Quali sono le principali situazioni di degrado e le problematiche riscontrate negli ambiti agricoli periurbani? 2. Si condivide la possibilità di contrazione delle espansioni insediative in aree agricole? Se ne riconosce la
valenza ecologica ed ambientale? 3. Quale ruolo e funzioni possono assumere gli spazi agricoli a corona del centro abitato? 4. Quali principi insediativi e di rimodulazione possono essere proposti alle trasformazioni a contatto con
l'ambiente agricolo?
I partecipanti hanno condiviso le problematiche e gli elementi di criticità/compromissione proposti, con
particolare riferimento alle cave di ghiaia prossime al fiume ed alla BreBeMi nonché alla problematica di
“autenticità” della funzione agricola nei nuclei apparentemente rurali, con riferimento alla commistione e
incongruità delle funzioni (ad es. quella ricettiva), che tuttavia viene riconosciuta come necessaria per la
sopravvivenza economica delle aziende.
Il gruppo si è sostanzialmente detto favorevole alla previsione di ridurre le previsioni insediative sulle aree
agricole a valenza ambientale quale possibile strada per difendere gli spazi agricoli e valorizzare (anche
economicamente) il territorio, anche alla luce del ruolo di “polmone verde” per la città che l’agricoltura
ricopre (oltre che sede di attività imprenditoriale).
È stata accolta con interesse la suggestione proposta dal prof. Adobati di assumere il tema del “cibo” come
elemento di brand del territorio, soluzione che presenta elementi di positività sia per la tutela della diversità
ecologica e paesaggistica del territorio che per la promozione del turismo. In questa ipotesi, tuttavia, occorre
ricordare che, ad esempio, a Romano non è diffusa l’agricoltura biologica e manca un mercato a km zero dei
prodotti del territorio (che era stato tentato ma è stato abbandonato), quali elementi di possibile criticità da
non dimenticare.
Con riferimento alle regole e principi per le trasformazioni a contatto con l’ambiente agricolo (ferma restando
la premessa che debbano essere considerate non solo le trasformazioni in quanto tali ma anche gli effetti
complessivi che le stesse producono), è stato posto il tema della conoscenza “reciproca” tra agricoltura e
residenza quale strada per una migliore convivenza (ad es. le attività agricole tipicamente hanno ciclo
stagionale, non a ore – come invece imporrebbero alcune regolamentazioni) e ci si è posti la domanda di
quali strumenti di indirizzo urbanistico sia possibile proporre per la gestone dei conflitti tra funzioni e per
assicurare reciproca “vivibilità”. Su questi temi, è stato portato ad esempio il caso dell’impianto a biomasse
presente nell’area sud del territorio per il quale si sono presentate problematiche derivanti delle distanze tra
l’impianto e le altre attività, e ci si è chiesti se/quando/dove possano essere riproponibili situazioni analoghe.
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Il gruppo ha infine rilevato come sia necessario guardare anche alla normativa sovracomunale per affrontare
le situazioni di degrado presenti negli ambiti agricoli periurbani, normativa le cui previsioni non sempre sono
coerenti con lo spirito condiviso al tavolo. Un’ipotesi fatta, ad esempio, è stata quella che il comune si faccia
portatore presso la provincia di una proposta di “aree agricole strategiche” per il proprio territorio quale
contributo per la revisione del PTCP (con la possibilità che in tali aree si definiscano particolare vincoli e
regole).
Romano e l’acqua
Traccia per la discussione
Nel territorio di Romano Il reticolo idrografico costituisce uno degli elementi primari dell’armatura storico-paesaggistica dei luoghi su cui si è storicamente incardinato il centro abitato, i luoghi del lavoro, le aree agricole.
Oltre al fiume Serio, che scorre lungo il confine ovest del comune, e che rappresenta uno dei corridoi primari della Rete ecologica regionale, il reticolo delle rogge e dei fontanili (ancora esistenti ed attivi, o parzialmente attivi, anche se non sempre in buone condizioni) scorre nel territorio di Romano per una lunghezza di circa 60 km, maggiormente visibile nelle aree di frangia rispetto a quanto avvenga nel tessuto urbano, dove risulta spesso tombinato (22%).
A causa dell’espansione edilizia degli scorsi decenni il reticolo idrografico è stato uno degli elementi strutturali del territorio che più ha sofferto, non solo nella parte più urbana del centro abitato, ma anche nelle aree di frangia e nelle zone periurbane, dove i corsi d’acqua sono stati spesso considerati ambiti degradati da sfruttare per il recupero di superficie da urbanizzare.
I nuovi approcci maturati in rapporto alla gestione dei corsi d'acqua hanno consentito di riaffermare l’importanza della trama minuta dei corsi d'acqua, che si tratti di reticolo idrico minore o consortile, non solo dal punto di vista della sicurezza idraulica (come peraltro richiesto dalla nuova legge per la difesa del suolo. L. 4/2016) ma anche della loro funzione ecologica e paesaggistica.
Tra gli interventi avviati in anni più recenti a Romano, ad esempio, è interessante ricordare il progetto di riqualificazione e valorizzazione di Fontana Armandi (a cura del Comune di Romano) e quello del ripristino della Roggia Martinenga (a cura del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca nell'ambito di un articolato sistema di azioni di contrasto al dissesto idrogeologico), nonché il processo di programmazione negoziata per la costituzione di un possibile Contratto di fiume Serio, strumento rilevante per la riqualificazione coordinata e partecipata dei territori del bacino fluviale, avviato nel 2012 e culminato nel 2014 con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra PLIS del Serio Nord, Parco regionale del Serio, Legambiente, Centro di Etica Ambientale di Bergamo e Centro per la Salvaguardia del Creato di Bergamo.
A partire dall'articolato patrimonio di fontanili e dalla prossimità del fiume Serio, il Documento di Piano definisce due linee di lavoro: da una parte, una strategia per la riqualificazione del paesaggio urbano e di quello agricolo, segnato dalla presenza dei corsi d’acqua; dall’altra, la definizione di un ruolo propositivo del Comune di Romano nella riattivazione e rilancio della ipotesi di costruzione del Contratto di Fiume Serio.
Domande guida per la discussione
1. Quali sono i corsi d'acqua che versano in situazioni di maggior degrado? Quali quelli che possono essere recuperati e valorizzati come risorsa per il paesaggio urbano?
2. Quali regole, criteri ed indirizzi possono essere proposti per gli interventi in ambito urbano interessati dalla presenza dei corsi d'acqua?
3. Si conoscono le opportunità derivanti dalla adesione e sottoscrizione del Contratto di fiume Serio in termini di ricadute operative sul territorio?
Le riflessioni del gruppo sul tema delle acque a Romano, condivisa la premessa posta anche dal prof. Adobati
di attribuire ai corsi d’acqua presenti sul territorio una valenza non solo quale risorsa per il paesaggio urbano
ma in quanto elementi essenziali della rete ecologica e ambientale, hanno preso avvio dalla constatazione
dello stato di criticità in cui versano i fontanili di terza fascia, che sono per la gran parte asciutti (perché c’è
meno acqua, perché la si consuma di più, perché si è abbassata la falda) e che tuttavia restano pur sempre
un elemento di pregio del paesaggio “umido”, rappresentando quindi un reticolo da riconnettere, anche
tenuto conto che senz’acqua diventano elementi problematici (ad es. per il potenziale accumulo di rifiuti e
degrado). Il compito di metter mano a questa situazione è stato riconosciuto essere del consorzio di bonifica
e del comune, che devono lavorare insieme. Gli altri elementi che sono stati proposti all’attenzione del
gruppo sono stati:
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- Il fatto che l’abbassamento della falda sia un problema generalizzato (che non impatta solo i
fontanili), come è evidente ad esempio nel pozzo della zona Cascina Naviglio (a ovest di Romano) –
Fontanone, dove l’acqua si è abbassata di un paio di metri;
- Le problematiche di DMV che presenta il fiume Serio (maggiori verso Crema, dove ci sono più prelievi
a Fiume) che tuttavia in sponda ovest presenta fenomeni di risalita generale della falda e del livello
dell’acqua (dei quali sarebbe interessante valutare la ragione);
- Il ruolo comunque molto “identitario” che le acque ricoprono per Romano: un esempio emblematico
è il quartiere che ha preso il proprio nome dalla roggia del “Serio morto”, a est dell’abitato di Romano.
Tra le proposte di regole e indirizzi per gli interventi negli ambiti urbani interessati dalla presenza dei corsi
d'acqua, il gruppo:
- Ha ribadito come debba essere riconosciuta una funzione pubblica e di tutela dello spazio verde alle
rogge presenti nelle lottizzazioni (scongiurando invece interventi di loro chiusura/deviazione);
- Ha chiesto che venga definita una disciplina non solo per il cosiddetto “reticolo idrico minore” ma
anche per il reticolo delle rogge, che oggi non stanno nel RIM e che invece necessitano di regole di
gestione e manutenzione (ad es. come già ricordato con riferimento alla questione della
tombinatura);
- Ha posto all’attenzione il tema del rischio idraulico e della sicurezza.
Da ultimo, quali progettualità di più ampio respiro, il gruppo ha ribadito l’interesse per la nascita di un
“Contratto di fiume Serio” (pur facendo presente che Romano afferisce al bacino imbrifero dell’Oglio) e per
il progetto “Arco Verde” (http://arcoverdebergamo.it), progetto coordinato dalla Provincia di Bergamo
finalizzato alla creazione di una fascia di continuità ecologica, che colleghi a livello dell'alta pianura
Bergamasca i corsi dei fiumi Adda, Brembo, Serio e Oglio, del quale sarebbe interessante valutare la
replicabilità per il territorio di Romano e dintorni in una logica di irrobustimento dell’infrastrutturazione
verde/blu.
Il Parco del Serio
Traccia per la discussione
L'area protetta del Parco del Serio rappresenta un importante corridoio ecologico di valenza regionale, che lambisce ad ovest il territorio di Romano, e assicura verso il fiume un presidio ecologico e ambientale di scala territoriale.
La politica ambientale del Parco del Serio definisce infatti attraverso i propri strumenti di pianificazione gli obiettivi e gli interventi concreti per lo sviluppo sostenibile del territorio nel suo complesso tramite opere di riforestazione e gestione del patrimonio forestale, tutela morfologica della flora e della fauna, promozione di forme di agricoltura attente al contesto ambientale circostante e forme di turismo ecosostenibile tramite la realizzazione di sentieri e percorsi ciclabili.
Tra gli obiettivi specifici definiti nell'ambito della Variante del PTC del Parco del 2015 spiccano quelli della tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente e della biodiversità, della emergenze archeologiche, storiche, architettoniche e paesaggistiche, delle aree agricole e degli usi e le tradizioni locali compatibili. Si tratta non solo di obiettivi di carattere propriamente ambientale ma di obiettivi rivolti alla valorizzazione territoriale e fruitiva lungo l'intera asta fluviale e verso i territori che lo caratterizzano.
Alla scala di Romano, emerge chiaramente il tema della relazione tra gli spazi e le funzioni del Parco e quelli della città abitata di Romano. Spesso questa relazione relega i primi in una condizione di perifericità e di retro rispetto ai secondi. Condizioni di accessibilità e di sicurezza e compatibilità delle attività ospitate e della pratiche svolte da parte dei fruitori sono evidentemente alcune delle questioni che richiedono nuove progettualità e rinnovate forme di gestione.
A partire dall'ampia disponibilità di studi e progetti di mobilità lenta tuttora in corso, il nuovo Documento di Piano porrà attenzione in particolare alle relazioni necessarie agli spostamenti ciclabili e pedonali che rendono fruibile gli spazi del Parco. Si dovrà tendere alla definizione di una rete della mobilità che valorizzi adeguatamente l'interscambio con la stazione ferroviaria di Romano e che sappia porsi non come progetto esclusivamente infrastrutturale ma come opportunità di relazione tra infrastrutture fisiche e parti di territorio attraversate (urbane, periurbane e territoriali).
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La valorizzazione degli itinerari del Parco e la rete dei percorsi ciclopedonali esistenti e di progetto può diventare un supporto per la qualificazione urbana e paesaggistica, sia a scala urbana che territoriale.
Domande guida per la discussione:
1. Quali le parti del Parco che emergono per particolari condizioni di degrado? Quali, al contrario, gli spazi e le attività ospitate nel territorio del Parco che risultano più attrattivi? Quali le iniziative in corso?
2. Quali potrebbero essere gli interventi da proporre per migliorare e potenziare le connessioni e le relazioni tra Romano e il territorio del Parco del Serio?
La discussione sul Parco del Serio è stata ispirata dall’intervento della dott.sa Comandulli, che ha mostrato il
filmato realizzato dal parco stesso in occasione del trentennale dalla sua fondazione dal quale appare
evidente come questi trent’anni di tutela abbiano migliorato il fiume e il suo territorio. Sono inoltre stati
ricordati alcune interessanti iniziative in corso nel territorio del parco che potrebbero ispirare progetti e
attività più specificamente dedicate al territorio di Romano:
- Le opportunità connesse ai finanziamenti regionali per la realizzazione della rete escursionistica
lombarda (destinatari sono appunto i parchi), che potrebbero essere utilizzati per realizzare itinerari
verticali verso l’Adda e il Po’;
- Il progetto “Itinerari di musica”, con le relative opportunità e ripercussioni economiche;
- Gli interventi realizzati per riattivare alcuni fontanili (utili tuttavia più che altro come riqualificazione
ambientale, l’acqua non è tornata)
- Il modo con cui nel cremasco si è lavorato sul rapporto Serio-Serio morto.
Tra le problematicità ricordate, invece, è stata in particolare ricordata la necessità che il Parco provveda al
ripristino degli argini del fiume, che da anni ha eroso terreni agricoli creando un letto parallelo, mentre il
letto originale è asciutto e con vegetazione selvaggia. Su questo punto, l’esigenza sarebbe quella di sollecitare
l’intervento di AIPO.
Infine, tra le proposte fatte durante la discussione del gruppo per migliorare e potenziare le connessioni tra
la città di Romano e il Parco, si è parlato:
- Di accessibilità e reti ciclabili;
- Dell’importanza di non alimentare una vision di contrapposizione tra città e parco (grigio versus
verde) ma di promuovere invece un approccio integrato, che ad esempio promuova il miglioramento
qualitativo del verde a romano “in coerenza e continuità” col parco stesso;
- Della necessità che ente parco e comune si diano indirizzi e regole comuni (da adottare ciascuno nei
propri strumenti di governo del territorio) con riferimento all’urbanizzato di confine ed alle aree
marginali;
- Dell’opportunità di valorizzare l’Orto botanico di Romano, che già oggi rappresenta un luogo di
riferimento per il territorio.
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Allegato 1 - Il processo partecipativo e metodo dei lavori della serata – Giuliana Gemini, Poliedra – Politecnico
di Milano
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Allegato 2 - Quadro delle conoscenze, avanzamento lavori per la predisposizione del DP – Alessandro Alì,
Ubistudio
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Allegato 3 - Inquadramento generale del tema e delle buone pratiche – Fulvio Adobati, Università degli Studi
di Bergamo
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Progetto “Arcoverde” della Provincia di Bergamo:
http://www.arcoverdebergamo.it/infodiscs/index/1
http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=1
66882
Progetto “Lombardia orientale 2017 – Regione europea della gastronomia”:
http://www.eastlombardy.it/it
Allegato 4 - Contributo e saluto del Parco del Serio – Laura Comandulli, Direttore Parco del Serio
Video “Il mio amico Fiume”, documentario realizzato in occasione del trentennale dalla fondazione del Parco
del Serio: https://www.youtube.com/watch?v=MCy5VWZZfEE
Allegato 5 – Format per la trasmissione di proposte per il nuovo DP del PGT-VAS
Proposte per la formazione del nuovo Documento di Piano del PGT-VAS
A cura di: Nome _______________________________Cognome___________________________
Ente/Associazione _____________________Recapito___________________________________
Formulare la proposta per la formazione del nuovo DdP del PGT-VAS seguendo la traccia che segue.
Titolo della proposta
Territorio interessato □ tutto il Comune di Romano di L. □ quartiere di ___________________
La proposta riguarda □ la revisione del DP □ temi e aspetti ambientali (VAS) □ entrambi
Temi principali □ Il Parco, la ruralità, le acque a Romano □ Rigenerazione urbana □ Centri di vita e servizi
Obiettivi
Contenuti e articolazione della proposta
Soggetti coinvolti e quelli che potrebbero beneficiare dell'intervento e i possibili
Risorse necessarie
Background (altre esperienze cui la proposta fa riferimento)
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 in materia, autorizzo il trattamento dei dati personali forniti per le attività del progetto di formazione del nuovo Documento di Piano del PGT e Valutazione Ambientale Strategica della Città di Romano di Lombardia.
TAVOLO DI LAVORO - “RIGENERAZIONE URBANA”
18.10.16 (Sala Polifunzionale Istituto Fermi) e 25.10.2016 (Palazzo Muratori), Romano di L.
Partecipante Ente/associazione 18.10 25.10
Leggeri Simona Esperto tematico - ANCE Bergamo 1
Bacio Michela 1 1
Bellini Emiliano Libero professionista architetto 1
Bergamo Gianfranco 1
Bettoni Mario 1
Bruschi Alessandro Libero professionista 1
Caramenti Giorgio 1 1
Casati Antonella Comune di Cividate 1
Castelli Alessandro Impresa 1
Ceribelli Gianluca Federazione Coldiretti - Sezione Romano 1
Corgiat Fabio Confindustria BG 1
Cortesi Livia 1
Chiapparini Mary Azienda agricola 1
De Simone Mauro Comune di Dalmine 1 1
Forlani Gianbattista Comune di Cividate - sindaco 1
Frigerio 1
Giavarini Ornella 1
Lamera Marino Comune di Bariano - assessore 1
Paret Enza Enza Paret srl 1
Rubini 1
Rubini Enrico 1
Scarlatti Alessandro 1
Suv Al Edil Findilis 1
Testa Loredana 1
Testori Marco Impresa 1
Vassalli Wanda W2 campus piccparippi 1
Vavassori Evelina 1
Allevi Giovanni Comune di Romano - consigliere 1 1
Bano Edoardo Comune di Romano – consigliere; Legambiente Sarius 1
Bettinelli Luca Comune di Romano - assessore 1 1
Nicoli Sebastian Comune di Romano – sindaco 1
Paloschi Ludovica Comune di Romano - assessore 1
Seghezzi marco Comune di Romano - assessore 1 1
Sferch Simone Comune di Romano – consigliere 1 1
Zappella Ornella Comune di Romano – consigliere; Legambiente Sarius 1 1
Casiraghi Roberto Comune di Romano – ufficio tecnico 1
Quieti Mario Comune di Romano – ufficio tecnico 1
Tirloni Maurizio Comune di Romano – ufficio tecnico 1
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Alì Alessandro Gruppo di progettazione DP – Ubi Studio 1 1
Longo Antonio Gruppo di progettazione DP – Ubi Studio 1
Gemini Giuliana Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano 1 1
Paruscio Valerio Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano 1 1
Il Tavolo si è riunito due volte, il 18 e il 25 novembre, e aveva l’obiettivo di condividere il quadro delle
conoscenze, anche alla presenza di esperti del settore, e di approfondire gli obiettivi e le prime ipotesi di
lavoro per la formazione del nuovo Documento di Piano del PGT e per la predisposizione del Rapporto
Ambientale della VAS della città di Romano di Lombardia, con focus specifico sul tema oggetto del Tavolo: la
“Rigenerazione urbana”.
Il primo incontro si è aperto con una introduzione iniziale in plenaria, che ha visto gli interventi dei tecnici
incaricati rispettivamente della VAS e della predisposizione del DP (in allegato, si riportano i materiali
presentati). I partecipanti hanno quindi lavorato in gruppo, portando la propria testimonianza e conoscenza
del territorio realizzando una mappatura collettiva della città con riferimento ai temi proposti, a partire dalle
suggestioni ascoltate e dalla traccia di lavoro consegnata a ciascuno. Di seguito, si riportano i materiali
utilizzati nel corso della giornata e, in forma integrata, gli esiti dei lavori nel gruppo.
Trasformazioni incompiute e deperimento del “nuovo”
Traccia per la discussione
Una specifica forma di degrado che caratterizza oggi Romano di Lombardia, la si riconosce in alcuni settori urbani interessati da recenti espansioni edilizie. La presenza di cantieri interrotti, lottizzazioni solo parzialmente realizzate, strade chiuse, deperimento del “nuovo” e appartamenti vuoti e invenduti sono gli effetti visibili di questa forma di degrado. Laddove invece gli interventi si sono compiuti, le dotazioni di spazi pubblici (quali quote di opere ad oneri di urbanizzazione) hanno comportato per lo più la realizzazione di opere di viabilità, verde stradale, parcheggi che tuttavia hanno prodotto scarse ricadute positive nell’ambito urbano circostante ed elevati costi di gestione per l’amministrazione. Gli aspetti più problematici di tale fenomeno si evidenziano in quelle parti dove l’interruzione dei
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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lavori ha coinvolto ambiti edificati preesistenti e già abitati. Per queste parti della città, il “nuovo” si sta traducendo in una particolare forma di degrado urbano, che comporta non solo deprezzamento dei valori immobiliari, ma anche dequalificazione del paesaggio e degli spazi pubblici, inefficienza (ed elevati costi) nei servizi pubblici ed ambientali erogati nonché percezione di insicurezza e disagio per gli abitanti.
Proseguire sulla strada della costruzione di nuove quote di edilizia, sottraendo spazi oggi destinati all'agricoltura, senza alcuna certezza che le stesse vengano ultimate ed utilizzate, prima ancora che possano apportare un bene concreto per la collettività, porterebbe ad un ulteriore generale deprezzamento del patrimonio edilizio esistente, già marcato negli ultimi anni, e ad un appesantimento delle voci di spesa del bilancio comunale.
Il nuovo Documento di Piano, coerentemente ai principi di “resilienza urbana”, intende dunque limitare le trasformazioni (in particolare dove le stesse comportano sottrazione di terreno agricolo) ed incentivare gli interventi di riqualificazione dell’esistente, ammettendo contenuti completamenti dell'edificato solo qualora siano funzionali all'incremento delle dotazioni pubbliche della città.
Il tessuto consolidato: promozione della qualità urbana, paesistica e ambientale
Traccia per la discussione
All’interno del tessuto consolidato di Romano di Lombardia, che pure è privo delle consuete situazioni di degrado caratteristiche delle grandi aree urbane all'interno di quartieri di edilizia economico popolare o delle aree industriali dismesse, si riconoscono alcune situazioni che necessitano della definizione di specifiche azioni di riqualificazione. È noto infatti che la qualità urbana, paesistica e ambientale non solo è funzionale al benessere dei suoi abitanti, ma anche al mantenimento ed allo sviluppo della componente economica e produttiva e alla capacità di attrazione di nuove imprese e abitanti.
La qualità dello spazio tra gli edifici, sia esso minerale o vegetale, la presenza di parchi, l’integrazione tra le diverse funzioni urbane, la disponibilità di spazi rurali ben curati e attraversabili, la ricchezza di spazi di socialità più informali nell’edificato, così come negli spazi aperti pubblici e privati e la possibilità di muoversi in continuità tra di essi, sono elementi essenziali del “vivere bene” in una città. La presenza di numerose e piccole aree intercluse all’interno del tessuto consolidato di Romano, oggi degradate o sottoutilizzate e potenzialmente trasformabili, rappresentano per la città un’opportunità per definire nuovi spazi collettivi e nuove connessioni capaci di realizzare la qualità urbana diffusa sul territorio.
Gli interventi di riqualificazione del tessuto consolidato saranno quindi orientati su due aspetti. In primo luogo, nel rapporto tra edifici e spazio pubblico e nella cura e delle aree verdi e degli impianti arborei esistenti, disegnando sul territorio una griglia di spazi pubblici e privati interconnessi. In secondo luogo, definendo indirizzi per la modifica del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi a supporto della riqualificazione e dell'efficientamento del patrimonio edilizio esistente.
Aree dismesse: una risorsa per la costruzione di spazi urbani qualificati
Traccia per la discussione
Come già accennato, le aree dismesse o sottoutilizzate a Romano di Lombardia non sono molte, ma rappresentano una opportunità di intervento per la costruzione di spazi urbani qualificati collocati in zone strategiche della città. Si pensi ad esempio agli edifici della ex Montecatini vicino alla stazione, o agli ex uffici Enel nel quartiere Cappuccini o alla ex falegnameria vicino al cimitero.
Il Documento di Piano si pone come obiettivo il riuso, la rigenerazione e il riciclo di queste aree già urbanizzate e la valorizzazione dei fabbricati preesistenti con lo scopo di evitare gli sprechi e “fare economia” utilizzando ciò che già c’è, ossia i suoli urbanizzati con le loro reti infrastrutturali e talvolta anche gli edifici già costruiti. Questo patrimonio ereditato è infatti una risorsa di grande rilievo, un potenziale per avviare originali dinamiche di sviluppo ed un’occasione per valorizzare un patrimonio edilizio (a volte di pregio e con valore di testimonianza del passato) che può essere restaurato o più agilmente essere sapientemente trasformato senza una sua totale rimozione, ma con nuovi inserti e aggiunte edilizie.
Domande guida per la discussione
1. Quali sono le situazioni di degrado e quali le problematiche riscontrate, anche con riferimento agli elementi di criticità paesistica ed ambientale, nel tessuto urbano?
2. Come intervenire sugli ambiti interessati da criticità per promuovere azioni integrate di riqualificazione (del tessuto edilizio privato e degli spezi e attrezzature a uso pubblico)?
3. Come ri-orientare il settore delle costruzioni in chiave di supporto alla rigenerazione, efficientamento e rifunzionalizzazione dell’esistente?
4. Quali sono le problematiche per il recupero e la tutela del patrimonio di edifici e complessi produttivi dismessi della città? Quale la loro possibile destinazione futura e quali gli interventi per valorizzarne le
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potenzialità e per farne una nuova risorsa per la città? Quali regole, criteri, indirizzi e principi insediativi per la loro trasformazione?
Trasformazioni incompiute
(11 segnalazioni)
1. e 2. Via Cucchi – lottizzazioni incompiute (PA 18/PA 20)
3. Continuazione Ring (trasformazione infrastrutturale)
4. La Coop che chiude (cosa ne sarà di quello spazio?)
5. Lotto incompiuto in via Balilla (e non hanno fatto neanche il parcheggio)
6. Campo San Dependente
7. Via Caduti di Nassiriya (anche nuovo invenduto)
8.i Previsione vecchio DP su ex Soncinese
8.ii Nuovo invenduto dietro il Simply
Deperimento del nuovo
(10 segnalazioni)
1.-8. Tutte le realizzazioni invendute
9. Piano di lottizzazione industriale parziale
10. Palazzo Muratori
Opere ad oneri scarsamente positive
(5 segnalazioni)
1. Strada che comporta eccessiva trasformazione del territorio 2. Mancanza di barriera antirumore 3. Via Montecatini – buche nei marciapiedi
Spazi che necessitano di riqualificazione
(15 segnalazioni)
1. Parco della concordia, segheria
2. e 3. Piazza don Sandro
4. e 5. Passaggi pericolosi per eccesso di traffico
6. Piazza Locatelli (cortili fatiscenti)
7. Contorno della Rocca
8. Montecatini
9. Spazi privati in centro storico che avrebbero bisogno di riqualificazione
10. I 4 sottopassi ciclopedonali del ring (angusti e pericolosi)
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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11. Ex convento dei Cappuccini
12. Ex Enel
13. Ex piscina Koral, chiusa e inutilizzata
14.i Ex cinema Rubini
14.ii Ex cava vicino al Serio
?. Area ex Caramelle Pagliarini
Esempi «virtuosi» di città
(4 segnalazioni)
1. Via Crotti/via G. da Romano – strada a servizio delle scuole riqualificata/allegra/senz’auto 2. Villa Pagliarini – villa anni ‘30 con parco diventata palazzina in classe A più 2 villette 3. Porta Brescia – bello esteticamente, recupero di gusto che rende attrattivo il centro 4. “Coccinelle” – villettine a schiera, tutto venduto e ben manutenuto
Nel corso della discussione di gruppo che ha seguito il lavoro di mappatura sono stati portati alcuni contributi
generali a commento:
- Dove ci sono realizzazioni incompiute anche l’urbanizzazione non è terminata (viabilità di prossimità
incompleta, mancata realizzazione parcheggi, ...), manca la manutenzione del verde, l’illuminazione
è in opera ma non collaudata e solo parzialmente funzionante, i servizi territoriali (es. raccolta rifiuti)
vengono erogati ma comportano inefficienze ed extra-costi, …;
- “Se non vendi, rallenti la velocità di cantiere” e la città resta incompiuta più a lungo;
- Il “nuovissimo” vende, l’invenduto “nuovo resta tale e si accumula;
- Le ristrutturazioni “senza oneri” nel centro ne hanno abbassato la qualità e armonia (nelle luci,
nell’arredo, negli ingressi, …), e riducendo i mq di ciascuna unità abitativa (sono stati realizzati
appartamenti piccoli/monolocali a uso uffici e affitti) si sono allontanate le famiglie;
- Il completamento delle trasformazioni infrastrutturali è condizione senza la quale non si possono
risolvere alcuni problemi;
- C’è disordine anche nelle aree di campagna: il “retro” delle cascine (cresciute disordinatamente e in
molti casi a rischio in quanto pericolanti), i casotti contadini condonati e diventati urbanizzato a pieno
titolo, ….
- Una certa criticità è rappresentata dalla presenza di un numero significativo di campi nomadi (9)
Segnaliamo altresì che un focus specifico di attenzione del gruppo è stato dedicato a:
- Il completamento di piazza Don Sandro (nel piano delle opere 2017 sono già previsti interventi di
valorizzazione dello spazio verde e di attrezzaggio tecnologico); la piazza, nelle intenzioni pre-
riqualificazione, avrebbe dovuto ospitare il mercato di Piazza Fiume, poi si è cambiata idea. Sotto la
piazza c’è un parcheggio interrato, molto grande ma sottoutilizzato (“perché non si sa che c’è”,
“perché fa paura”, “perché si allaga”, …). Anche su piazza Don Sandro si affaccia “invenduto e
incompiuto”; al momento, tuttavia, circa metà delle abitazioni al pianoterra a uso commercio si
stanno ripopolando (occupazione di 2° generazione, dopo le ristrutturazione della piazza c’era stato
un primo popolamento che però è stati quasi ovunque fallimentare), con tipologie commerciali
“particolari” con natura a qualche titolo di servizio (es. CGIL, veterinario, video games,…);
- La situazione specifica dell’ex Convento dei Cappuccini. In ragione del cattivo stato di manutenzione
del luogo (anche con riferimento alle richieste specifiche della Sovrintendenza) la parrocchia ha
ricevuto la diffida dalla Fondazione a sistemare (cosa che comporta un ulteriore aggravio delle già
rilevanti spese ordinare sostenute dalla Curia per il mantenimento dell’ex Convento) o andarsene. Se
i Cappuccini chiudessero, tuttavia, verrebbe a mancare un riferimento molto importante per il
quartiere.
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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- Le problematicità della località Albarotto. Poiché manca un tratto di strada a servizio delle abitazioni,
si crea un sovraccarico della stradina esistente che già era ampiamente utilizzata dalle aziende
agricole dell’area.
La seconda serata del tavolo ha preso avvio a partire dal contributo della dott.sa Leggeri, che ha presentato
il punto di vista di ANCE Bergamo sul tema della riqualificazione urbana, presentando le cause sia esogene
che endogene che giustificano l’urgenza di occuparsene e inquadrando il tema in una più ampia riflessione
sull’“abitare” di oggi e di domani (in allegato, si riportano i materiali presentati).
A seguire, l’architetto Alì e i partecipanti al tavolo hanno dialogato con ANCE, approfondendo quanto
ascoltato e declinando le riflessioni generali sul tema della riqualificazione/rigenerazione allo specifico del
territorio di Romano:
- La legge regionale sul consumo di suolo rappresenta un’occasione per promuovere la
riqualificazione. Poiché però la riqualificazione per gli operatori costa più del nuovo, è necessaria la
messa a punti di strumenti per rendano competitivo ristrutturare (es. strumenti orientati al tema del
risparmio energetico e del contenimento dei gas serra; alla valorizzazione del risparmio economico
e delle opportunità fiscali derivanti all’efficientamento, …). Una questione specifica (e molto attuale)
è poi rappresentata dall’adeguamento sismico che deve essere realizzato in occasione ad esempio
dei sopralzi, cosa che oggi li rende antieconomici;
- “Demolizione/ricostruzione” possono anch’esse essere una strada dove non c’è “sensatezza” a
mantenere, “sensatezza” che deve essere valutata sotto diversi profili: ad esempio anche in chiave
energia/CO2, di sicurezza sismica e dissesto idrogeologico, di quali spazi (per uffici e produzione/ per
viabilità di prossimità/per spazi pubblici) ci sono al contorno degli interventi esistenti e di quelli
possibili a seguito della ricostruzione. Naturalmente, particolare attenzione deve essere posta a che
il bilancio energetico/ambientale sia fatto in chiave Life Cicle Analysis (es. considerando anche le
emissioni derivanti dalla produzione di nuovi materiali).
Per il tema demolizione/ricostruzione spesso un aspetto problematico è quello dello spostamento dei
proprietari: perché la proprietà è frammentata, per lo stato disomogeneo degli immobili – alcuni ristrutturati,
altri no, … - per questioni sociali (cfr. esempio fatto di un intervento in un quartiere di case popolari di Bari
portato da Ance).
Nello specifico, pensando a Romano, ci si chiede se l’approccio per demolizione/ricostruzione possa
funzionare dove il tessuto è di tipo poco denso (villette singole anni 50/60) e non di grandi condomini; per
stessa ammissione di ANCE, infatti, la tipologia di tessuto di Romano non è quella per la quale è stato pensato
lo strumento, utile soprattutto per ridare qualità a territori periferici e densi.
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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- Un aspetto di cui è necessario tener conto nella pianificazione (in particolare in chiave di
riqualificazione/rigenerazione) è quello connesso ai trend di “uso” delle case (in rapida evoluzione,
si pensi all’esigenza di progettare spazi per abitare & lavorare; servizi aggregati; domotica;
coabitazione tra funzioni, tra persona, …) così come lo è quello di uso delle città e dei loro spazi
pubblici (si pensi a fenomeni di mobilità collettiva, ciclabilità, energia, smart cities, …) .
- In generale, qualsiasi strada si scelga di intraprendere, è fondamentale che la visione e le proposte
conseguenti abbiano un approccio di filiera, e non ricadano/appartengano ai soli operatori edili. Un
esempio interessante di sperimentazione di “nuova edilizia” (che ben risponde alle esigenze sia
energetiche che di prevenzione del rischio sismico) è quello della progettazione BIM - Building
Information Modelling e della sua industrializzazione (cfr. progetto energy sprong
http://www.energiesprong.eu/, http://www.dttn.it/it/energiesprong-italia).
Per quel che riguarda la possibilità di agire in modo integrato per la riqualificazione degli ambiti critici (es. di
incompiuto e invenduto), ANCE ha ricordato che qualche anno fa era stata proposta alle imprese associate la
creazione di un “fondo immobiliare per l’invenduto” per facilitarne la ricollocazione (anche ad uso affitto) e
che però il fondo funzionato poco (probabilmente in quanto giudicato non strategico dal punto di vista
economico sia per le imprese che per le banche e poiché comporta la difficile gestione degli affitti). Una
proposta è quella di ritentare affidando la cosa a un gestore unico, oppure di sperimentare l’attivazione di
un meccanismo di bandi in permuta (che però avrebbe il problema di confrontarsi con il tema del
frazionamento della proprietà).
Considerato comunque che nello specifico romanese l’edificato “incompiuto/invenduto” è pur sempre un
edificato recente e di migliore qualità rispetto a molti immobili degli anni ‘50/’60, un suggerimento (condiviso
dal gruppo) è stato quello di utilizzare come leva per il suo rilancio la rigenerazione dell’intorno tramite azioni
sullo spazio – anche pubblico – circostante; in questo senso, ANCE ha portato alcuni esempi ci casi nei quali
operazioni di questo tipo hanno funzionato bene:
Santa Giulia- Brescia, dove c’è stata una forte azione del comune per forzare la trasformazione,
incentivando da un lato (con l’illuminazione pubblica, con la possibilità di collocare dehor gratis, …)
e dall’altro mettendo l’esproprio come spauracchio per chi non si fosse attivato per sistemare;
Comune di Scanzorosciate, nel quale l’ente locale ha dato avvio alla riqualificazione agendo per
primo e innescando un meccanismo virtuoso.
Parte della discussione è stata quindi dedicata alla questione delle regole – criteri – indirizzi, sia per gli ambiti
di trasformazione che per il TUC:
- ANCE propone di orientare, anche con il DP (oltre che con il Regolamento edilizio e con i Piani delle
Regole e dei Servizi), gli operatori più verso la rigenerazione nel TUC che verso la realizzazione di
nuovi AT, vantaggioso anche per la pubblica amministrazione. Per andare in questa direzione, le
attese degli operatori sarebbero ad esempio: di poter avere oneri ridotti quando operano nel tessuto
consolidato (rispetto a quando operano negli ambiti di trasformazione); che le norme siano riviste in
modo da assicurarsi (almeno a scala comunale) che non ci siano duplicazioni e che le stesse norme
siano tra loro coerenti (ad es. tra ristrutturazioni e piani di recupero) – si evidenzia peraltro qui che
il problema della sovrapposizione delle regole interessa anche scale più ampie di quella comunale
(regione, norme comunitarie, …); di avere da parte degli uffici comunali maggior capacità di
collaborazione e senso di “risposta”; che si possano attivare specifici confronti e ragionare insieme
al comune di finanziamenti pubblico/privato, detrazioni, deroghe, …
- Per il TUC, viene ricordata la delicata questione degli edifici vincolati (tema sensibile ad es. per le
questioni energetiche, cappotti, pannelli che devono essere integrati, …), che richiede specifici
accordi con la sovrintenzenza.
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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- Anche qui, l’appello è quello alla definizione di regole e soluzioni che siano condivise tra i diversi
attori coinvolti in ottica di “filiera”: urbanisti, PA, operatori, enti di controllo (VVFF, ASL, …)
Da ultimo, si è accennato molto brevemente al tema delle aree dismesse (che per Romano significa ad
esempio la Ex Montecatini, la Ex Segheria, gli Ex Uffici Enel, la Vecchia latteria, la Ex piscina Koral, la Colonia
Igea). Per tutte le aree, fermo restando l’esigenza di liberare il campo dall’eventuale necessità di bonifica,
ANCE ha ricordato l’importanza di prevedere mix di funzioni in chiave di coesistenza/mixitè (es. nuovo lavoro,
laboratori di artigianalità, …), lasciando tuttavia libertà all’operatore di definire le quantità di ciascuna
funzione e avendo margine di azione tra SLP e volumi. Un ulteriore tema ricordato da ANCE con riferimento
a queste aree è stato quello dell’importanza della tutela delle questioni di identità (es. facciate, camini, …)
che tuttavia non deve ostacolare l’operatore ma lasciare invece alla città il segno di quei luoghi (anche del
loro vecchio valore economico).
In chiusura, i partecipanti sono stati invitati a far pervenire al comune di Romano (entro il 13 novembre 2016
all’indirizzo [email protected] ulteriori proposte e contributi per lo sviluppo dei
lavori, utilizzando il format in allegato.
Allegato 1 - Il processo partecipativo e metodo dei lavori della serata – Giuliana Gemini, Poliedra – Politecnico
di Milano
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Allegato 2 - Quadro delle conoscenze, avanzamento lavori per la predisposizione del DP – Alessandro Alì,
Ubistudio
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Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Allegato 3 - ANCE
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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Allegato 4 – Format per la trasmissione di proposte per il nuovo DP del PGT-VAS
Proposte per la formazione del nuovo Documento di Piano del PGT-VAS
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A cura di: Nome _______________________________Cognome___________________________
Ente/Associazione _____________________Recapito___________________________________
Formulare la proposta per la formazione del nuovo DdP del PGT-VAS seguendo la traccia che segue.
Titolo della proposta
Territorio interessato □ tutto il Comune di Romano di L. □ quartiere di ___________________
La proposta riguarda □ la revisione del DP □ temi e aspetti ambientali (VAS) □ entrambi
Temi principali □ Il Parco, la ruralità, le acque a Romano □ Rigenerazione urbana □ Centri di vita e servizi
Obiettivi
Contenuti e articolazione della proposta
Soggetti coinvolti e quelli che potrebbero beneficiare dell'intervento e i possibili
Risorse necessarie
Background (altre esperienze cui la proposta fa riferimento) Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 in materia, autorizzo il trattamento dei dati personali forniti per le attività del progetto di formazione del nuovo Documento di Piano del PGT e Valutazione Ambientale Strategica della Città di Romano di Lombardia.
TAVOLO DI LAVORO - “CENTRI DI VITA E SERVIZI”
08.11.2016, Sala Polifunzionale Istituto Fermi – Romano di L.
Partecipante Ente/associazione
Santaniello Francesca Esperto tematico – InPatto locale
Battaglia Walter Cittadino
Bergamo Gianfranco Libero professionista architetto
Bonaita Mario CSF ENAIP Romano
Cortesi Livia Libero professionista psicologa
Esposito Alessandro Fondazione olivari
Ghilardi Adele Cittadino
Leda Fabio Coop. Sociale Gasparina di sopra
Scarlatti Alessandro Cittadino
Bano Edoardo Comune di Romano – consigliere - Legambiente Sarius
Bettinelli Luca Comune di Romano – assessore
Manzoni Elisabetta Comune di Romano – consigliere
Nicoli Sebastian Comune di Romano – sindaco
Sferch Simone Comune di Romano – consigliere
Zappella Ornella Comune di Romano – consigliere - Legambiente Sarius
Tirloni Maurizio Comune di Romano – ufficio tecnico
Longo Antonio Gruppo di progettazione DP – Ubi Studio
Gemini Giuliana Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano
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L’incontro del Tavolo aveva l’obiettivo di presentare la tematica dello spazio pubblico e dei centri di vita e di
realizzare una mappatura collettiva della città con riferimento ai temi proposti, a partire dalle suggestioni
ascoltate e dalla traccia di lavoro per la discussione consegnata a tutti, grazie alle testimonianze ed alla
conoscenza del territorio di ciascuno. Di seguito, si riportano i materiali utilizzati nel corso della serata e, in
forma integrata, gli esiti dei lavori nel gruppo.
In chiusura, i partecipanti sono stati invitati a far pervenire al comune di Romano (entro il 13 novembre 2016)
all’indirizzo [email protected] ulteriori proposte e contributi per lo sviluppo dei
lavori, utilizzando il format in allegato.
Traccia per la discussione
I radicali cambiamenti in corso, inquadrabili all’interno del persistente scenario di crisi ed osservati fin qui a partire dalle trasformazioni edilizie pianificate e incompiute, stanno coinvolgendo come atteso anche gli spazi e le funzioni che rispondono all’idea di “città pubblica”. Le difficoltà degli enti pubblici, stretti dai vincoli pattizi, nel mantenere
Allegati al Rapporto ambientale di VAS - Nuovo Documento di Piano del PGT di Romano di Lombardia
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adeguati livelli di qualità ai servizi e agli spazi pubblici già esistenti, il crollo degli oneri di urbanizzazione, modalità d’uso delle città legate a nuovi tempi e nuovi bisogni da parte di popolazioni sempre più articolate e, infine, il ruolo assunto dal soggetto privato nella offerta e nella gestione delle cose di interesse collettivo, ridefiniscono il concetto stesso di “spazio pubblico” e richiedono una non scontata riflessione sugli utenti a cui quello stesso spazio è rivolto e sulle sue regole di gestione e fruizione, individuale e collettiva.
A Romano di Lombardia queste condizioni si ritrovano tutte.
Già centro di riferimento per aspetti commerciali, civili e culturali di un vasto territorio che interessa le province di Bergamo, Cremona e Brescia, la città di Romano potrebbe subire delle significative modificazioni legate ai grandi progetti infrastrutturali (BreBeMi e Alta Velocità) che direttamente o indirettamente definiscono nuove relazioni con Milano e Brescia. La sua struttura demografica potrebbe mutare in relazione all’arrivo di nuovi abitanti (portatori di nuovi bisogni e riferimenti altri), attratti dalla nuova condizione di centralità di Romano. Anche i cambiamenti del mercato del lavoro, sia nelle dinamiche occupazionali (maggiore o minore attrattività di Romano) che nelle modalità dell’abitare legate ai tempi del lavoro, potrebbero avere marcate ripercussioni nella ridefinizione dello spazio pubblico. Entro questo scenario, risulta quindi sostanzialmente inefficace la prassi consolidata di programmazione e progettazione dello spazio pubblico da parte dell’Ente in maniera indipendente o differita dalla conoscenza dell’abitante per cui esso è pensato e, una volta realizzato, dalle responsabilità e coinvolgimento nella sua gestione e cura (si pensi ai servizi collaborativi ed alle pratiche di gestione condivisa).
La nozione di “necessità” dello spazio pubblico si affianca così a quella di “opportunità”. Necessità, che non vuole soltanto affermare i caratteri di inclusività e di servizio che identificano una Città da una non-Città, ma può essere letta anche come monito alla realizzazione di spazi e servizi pubblici lontani dalle pratiche d’uso proprie degli abitanti: insomma condizione per la dare un senso, appropriato e sostenibile, allo spazio pubblico, sia esso nuovo o derivante da ridefinizione-riqualificazione-rigenerazione dell’esistente, è che lo stesso sia veramente necessario. Opportunità come possibilità di invenzione, evoluzione, rigenerazione dello stesso spazio ad opera dei fruitori e dei cittadini attivi, con intensità e interessi di natura diversa.
In questo senso, lo spazio pubblico si configura come punto di convergenza di politiche: del patrimonio, del verde, ma anche culturali, di welfare, dell’istruzione, del commercio, economiche… Gli interessi che possono convergere sulla “città pubblica” sono quelli dell’amministrazione locale, ma anche delle organizzazioni profit e non profit che animano il tessuto sociale ed economico della città, così come di gruppi informali e singoli abitanti che ora più che mai esprimono capacità e competenze di cura, manutenzione e gestione dei beni comuni.
Alcuni temi e questioni localizzate
1. Il Centro storico 2. Il Quartiere Cappuccini 3. Lungo la ferrovia e intorno alla Stazione 4. Il margine urbano a sud 5. La vecchia soncinese e le frazioni rurali 6. Il margine urbano sul Serio
Domande guida per la discussione
5. Quali “quartieri”, “identità” e “centralità” urbane sono presenti nella Città? 6. Come dare forma alla rete degli spazi e delle attrezzature (materiali e immateriali) della città pubblica? 7. Quali regole per una gestione e fruizione collettiva, collaborativa e condivisa dello spazio pubblico? 8. Quali servizi e infrastrutture per la nuova qualità urbana a scala comunale? E quali alla scala territoriale
(Romano “piccolo capoluogo”)?
Dopo aver ascoltato l’intervento introduttivo di inquadramento del tema dello spazio pubblico, a cura di
Francesca Santaniello, i partecipanti sono stati invitati a indicare sulla mappa in quali luoghi della città di
Romano ritrovavano dinamiche riconducibili alla “città pubblica” ed agli spazi di vita nei quartieri,
caratterizzandoli a seconda della loro accezione quali “risorse”, elementi di criticità oppure luoghi idonei ad
ospitare proposte nuove. Via via che il gruppo proponeva luoghi, si è proceduto a discuterli e commentarli.
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Risorse 2. Parco dei Sogni - riqualificato e frutto di progettazione partecipata (condotta da una cooperativa coinvolgendo i ragazzi delle scuole). È uno spazio “chiuso” da recinto ma anche un luogo di connessione tra altri luoghi; c’è un parco giochi per target di età diversi (per il quale è attiva una convenzione con la Parrocchia per la manutenzione), una buona dotazione di panchine, ombra, uno spazio per lo sgambamento cani (che però non funziona, lo usano invece i bambini) e del verde “libero”; nei pressi c’è parcheggio e ci sono servizi (igienici, alimentari, punto acqua, …); è usato per manifestazioni (“Spazio gioco”).
3. Parco di via Maggioni (anche questo ripensato con progettazione partecipata che ha visto il coinvolgimento dei ragazzi) - è il parco più vissuto di Romano, anche perché “diversificato” nell’offerta. È uno spazio “chiuso” da recinto. Una criticità è che nell’intorno non ci sono panchine e gli anziani non riescono facilmente “ad arrivarci” (non possono fare pause lungo il percorso).
4. Via Dante, luogo di sport informale (e multietnico). Funziona anche perché c’è un distributore di merendine e la casa dell’acqua (quando erano aperti 24 h, però, hanno dato qualche problema di ordine pubblico e di rumore, e si è scelto di ridurne l’orario di accensione).
4. La Rocca e il suo verde.
5. Il Parco della Concordia, la ciclofficina Ciclope, il Parco della Caramella e il campo da basket – luogo di aggregazione informale per gli adolescenti.
6. Il campetto di via Carso.
7. Piazza Don Sandro2. La domenica pomeriggio si trasforma in un campetto da cricket dove giocano i ragazzi indiani.
8. I due oratori (Oratorio dei Cappuccini e del centro), che fanno da luoghi di aggregazione ciascuno per il proprio pezzo di città (sostanzialmente a nord e a sud della ferrovia).
9. Il Ring e le Cerchie, usati da tutti (indipendentemente da età-genere-etnia) per passeggiare (anche in gruppi di cammino spontanei). Non risente di stagionalità, è ben attrezzato di panchine e ombra.
11. Area sgambamento cani (prima era gestita da un privato, ora è passata al Comune). Funziona ed è ben utilizzata.
12. Parco della chiesa di San Rocco, destinazione di gite e sede della Festa di San Rocco. È un parco privato, recintato, ma aperto al pubblico (sempre d’estate, nelle altre stagioni su richiesta) e attrezzato con tavolo per fare il pic nic.
13. Orto botanico (anche Centro studi del Parco), è attrezzato con area pic nic e ospita una rassegna teatrale.
14. Cascina Gasparina. È una struttura privata ma aperta, nella quale è stata fatta una piantumazione di piantine dall’Orto botanico (a cura della cooperativa Gasparina di sopra e del Gruppo Volontari Gasparina), e dove vengono organizzati iniziative ed eventi, compresa la vendita di prodotti locali (da agricoltura biologica).
2 Ulteriori indicazioni su questo luogo sono emerse nel corso dei lavori del Tavolo Rigenerazione Urbana (cfr. relativo verbale).
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15. Un piccolo spazio privato davanti a San Giuseppe - lo gestisce (sempre privatamente) il comitato.
16. Madonna Fontana - piccolo spazio molto frequentato, ci sono un paio di panchine e la presenza dell’elemento acqua dà relax.
17. Parco Chico Mendez - bel parco però non è attrezzato ed è poco usato, nonostante sia inserito in una zona di nuova residenza. È più usato per l’attraversamento che non per starci e fermarcisi a fare cose. Legambiente ci piantuma annualmente ma le persone poi si portano via le etichette.
18. Fondazione Olivari e sua scuola paritaria (quest’anno si celebra il centenario) – la tombolata, che è stata proposta tra le iniziative per i festeggiamenti, ha avuto molto successo e partecipano sia le famiglie di chi frequenta la scuola che altri residenti nell’intorno: potrebbe essere un’iniziativa di animazione territoriale al coperto cui ispirarsi.
Altre segnalazioni (non numerate):
- Centro storico e piazza Fiume, in particolare il giovedì del mercato. - I percorsi di deviazione dal ring (verso il Serio, dalla città all’Orto ed altri percorsi): sono tutti “misti”, parte strade bianche, parte asfaltate, e sono tutti piuttosto utilizzati. La pista ciclabile verso il Serio, invece, è problematica perché interrotta. - La Fondazione Rubini - La piazza di fronte al Comune, sempre piena e animate. - Alcuni bar della Città, luoghi al chiuso di socialità (informazione e propagazione).
Criticità 1. L’arredo urbano in alcuni punti del centro, che da quando è stato cambiato, ha allontanato chi lo usava (es. le nuove panchine in ghisa e legno non hanno lo schienale e gli anziani non ci vanno più); è stato inoltre tolto l’ulivo, che forniva ombra.
2. Piazza del Palazzo della Ragione, è stata ristrutturata e non è più usata come prima.
3. Liceo Don Milani, fa da polo di riferimento per il territorio ma è privo di palestra.
4. Il verde della Rocca, decisamente inutilizzato, animato sostanzialmente solo in occasione della “Festa della musica”.
5. Parco del cimitero, con anfiteatro - non c’è mai nessuno, anche se è bellissimo. È tagliato in due dalla strada che porta al cimitero. Sabato/domenica un po’ più di gente ci va per il basket; hanno provato a farci qualche concerto ma non funziona (è troppo delocalizzato). Comunque intorno a quel parco c’è una bella zona residenziale fitta, strano che chi ci abita non ne faccia uso.
6.I campetti vicino all’Oratorio San Filippo Neri e vicino alle Cooperative, sottoutilizzati.
7. Il sottopasso, dove la situazione è ancora critica.
Proposte 1. Davanti alla parrocchia c’è un terreno libero e inutilizzato, si potrebbe metterci un campo sportivo?
2. I lavatoi delle cerchie, necessitano di una proposta di riqualificazione. Sono peggiorati, intorno c’è un tessuto e una situazione urbanistica complicata (per cattiva qualità del costruito, per presenza di una popolazione spesso immigrata e comunque molto di passaggio e poco radicata nel contesto). Tra le note positive, qui le panchine hanno lo schienale, e stanno facendo da punto di aggregazione per gli anziani.
Ci sono spazi (privati) disponibili e potenzialmente utilizzabili per attività tipo palestra al chiuso al primo piano della ex Montecatini.
Tra gli ulteriori elementi emersi nel corso del dibattito, con riferimento in particolare al tema dei servizi e
delle infrastrutture a supporto dello “spazio pubblico” (es. verde, percorsi di mobilità lenta e ciclabile, sistema
scolastico, welfare e sanità, commercio, …) ricordiamo:
- La sensazione, condivisa da molti, che il problema non sia spesso nel buono o cattivo funzionamento
degli “spazi” disponibili ma nell’atteggiamento delle persone, che “non si aggregano più”.
- La notazione che non tutto il verde debba necessariamente essere fruito e “calpestato”, ma che lo
stesso rappresenti un valore in sé anche quando non è utilizzato.
- La grande diffusione della mobilità “dolce”: a Romano, nel territorio del comune, ci si sposta a piedi
all’interno delle cerchie e in bicicletta fuori.
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- Il territorio di Romano ha una ricca tradizione di “Feste” (ce ne sono cinque importanti nel corso
dell’anno). Un elemento di criticità è rappresentato dalla disponibilità dei romanesi a dedicarvi il
proprio tempo come volontari, col risultato che quasi tutte sono animate dalle stesse persone.
Sebbene questo sia un problema diffuso (che riguarda più in generale ad esempio anche la
trasformazione della società, per cui si allunga l’età lavorativa e si va in pensione più tardi), a Romano
servirebbe fare meglio rete per dare più continuità alle iniziative.
In chiusura di serata, Francesca Santaniello ha proposto al gruppo alcune suggestioni per il lavoro futuro:
- Romano ha fatto esperienza di “buona progettazione” (di fatto, possiede alcuni spazi adatti
all’interazione ed alla fruizione perché sono stati progettati in modo adatto - es. arredi e loro
ergonomia, ombra, …): si tratta di un patrimonio di conoscenza che andrebbe sistematizzato e non
disperso (apprendimento e sedimento), in una sorta di “manualetto” (es. contenente i criteri per il
buon attrezzaggio e la gestione dei luoghi).
- Le infrastrutture “semplici e spontanee” presenti e disponibili (per fruizione gratuita) devono essere
riconosciute, anche dando loro valore (ad es. il tavolo da pic nic all’Orto botanico che si può usare
gratuitamente e che ha anche una griglia per uso collettivo; ad es. gli spazi dello sport all’aria aperta,
gratuiti e fonte di socialità).
- C’è una certa potenzialità nell’apertura all’uso pubblico di spazi privati/al chiuso, sebbene vada
naturalmente definito il “come” farlo, tenendo anche conto del tema profit-no profit (es. spazi in
cerca di utilizzatori tipo le palestre nella ex Montecatini). Nel tema dell’uso degli spazi ricade anche
un tema di “sostenibilità” nella gestione dei servizi ospitati.
- Nello spazio pubblico ci deve essere fruizione (gioco, movimento, ...), ma ci deve e può essere anche
(e il gruppo lo ha riconosciuto) un valore nel “non uso” (spazi dedicati al silenzio e alla riflessione,
natura - es. verde del cimitero).
- Date le criticità che presenta il tema del volontariato classico, una possibile strada è quella di
promuovere il “volontariato di reciprocità” (scambi di servizi tra persone a titolo di volontariato)
- Il tema del “benessere” potrebbe fare da cornice per una visione d’insieme (anche di tipo
progettuale) che intercetti persone e attenzione; può comprendere infatti: lo sport (sia con struttura
sportiva classica che percorsi di cammino/corsa/bici); la qualità dei luoghi (es. tema dell’ombra - con
piante ma anche con strutture effimere; sedute/stazioni di cammino); la salute di genere (tema che
richiede sensibilizzazione ma l’esperienza di Romano per cui c’è già convivenza tra donne non è
banale ed è da valorizzare); il legame col tema del parco (rinaturalizzazione e scoperta); una
valorizzazione della presenza dell’ospedale quale potenziale “ricchezza” (leadership territoriale di
Romano) in chiave appunto di “luogo di benessere” anziché “luogo di malattia”.
- Serve costruire:
o domanda/pretesti di aggregazione: panchina/ombra/evento, arredo, tavolate e griglie, …
o rappresentazioni: storia / esperienza / diffusione / nuova storia;
o leve: gestione / uso / attivazione.
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Allegato 1 - Il processo partecipativo – Giuliana Gemini, Poliedra – Politecnico di Milano
Allegato 2– Format per la trasmissione di proposte per il nuovo DP del PGT-VAS
Proposte per la formazione del nuovo Documento di Piano del PGT-VAS
A cura di: Nome _______________________________Cognome___________________________
Ente/Associazione _____________________Recapito___________________________________
Formulare la proposta per la formazione del nuovo DdP del PGT-VAS seguendo la traccia che segue.
Titolo della proposta
Territorio interessato □ tutto il Comune di Romano di L. □ quartiere di ___________________
La proposta riguarda □ la revisione del DP □ temi e aspetti ambientali (VAS) □ entrambi
Temi principali □ Il Parco, la ruralità, le acque a Romano □ Rigenerazione urbana □ Centri di vita e servizi
Obiettivi
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Contenuti e articolazione della proposta
Soggetti coinvolti e quelli che potrebbero beneficiare dell'intervento e i possibili
Risorse necessarie
Background (altre esperienze cui la proposta fa riferimento) Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 in materia, autorizzo il trattamento dei dati personali forniti per le attività del progetto di formazione del nuovo Documento di Piano del PGT e Valutazione Ambientale Strategica della Città di Romano di Lombardia.
INCONTRO CONCLUSIVO
22.11.2016, Palazzo Muratori – Romano di L.
Partecipante Ente/associazione
Bergamo Gianfranco Libero professionista architetto
Cassia Adriano
Chiapparini Mary Azienda Agricola
Esposito Alessandro Fondazione Olivari
Ghilardi Adele Cittadino
Rubini Enrico
Scarlatti Alessandro
Suardi Giuliano Libero professionista
Allevi Giovanni Comune di Romano – consigliere
Bano Edoardo Comune di Romano – consigliere - Legambiente Sarius
Bettinelli Luca Comune di Romano – assessore
Seghezzi Marco Comune di Romano – assessore
Sferch Simone Comune di Romano – consigliere
Quieti Mario Comune di Romano – ufficio tecnico
Tirloni Maurizio Comune di Romano – ufficio tecnico
Alì Alessandro Gruppo di progettazione DP – Ubi Studio
Gemini Giuliana Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano
Paruscio Valerio Gruppo VAS – Poliedra, Politecnico di Milano
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La serata conclusiva del percorso partecipativo aveva l’obiettivo di restituire ai partecipanti gli esiti del
percorso fatto insieme nei tre Tavoli e di illustrare l’avanzamento dei lavori di predisposizione del Rapporto
Ambientale e del Documento di Piano, anche in relazione agli esiti del processo partecipativo stesso.
In allegato si riportano le slide presentate da Giuliana Gemini, Poliedra, con riferimento ai contributi emersi
nelle serate di lavoro partecipativo dedicate a: Il Parco, la ruralità, le acque a Romano; Rigenerazione urbana;
Centri di vita e servizi.
Valerio Paruscio, Poliedra, ha quindi illustrato le attività in corso e previste a breve per la Valutazione
Ambientale Strategica ed ha presentato il metodo proposto per la valutazione di sostenibilità delle azioni di
Piano basato sui Servizi Ecosistemici (si vedano le slide in allegato).
Alessandro Alì, Ubistudio, ha quindi tratteggiato gli elementi caratterizzanti sui quali sarà impostato il nuovo
Documento di Piano:
1. Azioni di rigenerazione del tessuto urbano consolidato
a. Azioni proprie del Documento di Piano: orientate al riuso, rigenerazione e riciclo delle aree urbane
dismesse o sottoutilizzate, con lo scopo di evitare gli sprechi e “fare economia” utilizzando ciò che
già c’è (si pensi ad esempio alla ex Latteria); azioni di riqualificazione di spazi liberi interclusi e
inutilizzati per le realizzazione e l’incremento di relazione tra gli spazi pubblici; azioni finalizzate al
completamento dei bordi edificati esistenti, nelle quali prevedere una urbanizzazione contenuta
con compensazioni ambientali, con l’obiettivo di ridefinire il rapporto tra urbanizzato e aree
agricole garantendo ampi spazi per la riqualificazione naturalistica e paesaggistica delle aree
b. Azioni del Documento di Piano al Piano delle Regole: indirizzi per il centro storico, per parti di città
esistente che richiedono interventi di ristrutturazione urbanistica per migliorare le condizioni
ambientali e di compatibilità delle attività insediate, ambiti periurbani della ricostruzione ecologica
diffusa, …
2. Progetti di riqualificazione dello spazio pubblico – indirizzi del Documento di Piano al Piano dei Servizi:
promozione della qualità urbana, paesistica e ambientale di comparti rilevanti della città attraverso
azioni di potenziamento e riqualificazione dello spazio pubblico, con interventi mirati a definire nuovi
spazi collettivi e nuove connessioni capaci di realizzare la qualità urbana diffusa sul territorio.
3. Azioni di riqualificazione e qualificazione degli spazi aperti: riconoscimento della strategicità ecologica,
paesaggistica e ambientale delle aree agricole a corona dell’urbanizzato, riassetto ecologico e
paesaggistico nelle aree di frangia urbana, protezione e conservazione delle aree agricole ad est di
Romano e collegamento con il Parco, rafforzamento della maglia poderale.
4. Valorizzazione e tutela delle acque (reticolo di bonifica, fontanili, …), trattando il tema in modo integrato
alle azioni di piano (e non più relegato ad elemento settoriale di competenza della componente
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geologica, idrogeologica e sismica del PGT) e riconoscendo gli ambiti d’acqua quali ambiti a maggiore
valenza naturalistica e paesistica, anche alla luce delle indicazioni contenute nella LR 4/2016, dedicata
anche alla gestione dei corsi d’acqua ed alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.
5. Azioni per la mobilità: completamento del ring; gerarchizzazione, completamento ed estensione della
rete dei percorsi ciclopedonali; realizzazione linea tramviaria di collegamento con Bergamo; nuovi
svincoli e sottopassaggi.
Da ultimo, Alì ha ricordato che i lavori per la predisposizione del nuovo DP di Romano dovranno
necessariamente tenere in considerazione alcune “variabili esterne”, in particolare la nuova legge urbanistica
regionale (che sostituirà la LR 12/2005 – una prima bozza è attesa per gennaio 2017) e i regolamenti attuativi
della legge regionale sulla difesa del suolo (LR 4/2016). Sono inoltre appena partiti i lavori per la revisione del
PTCP della Provincia di Bergamo, con la quale i tecnici stanno già coordinandosi e lavorando, sebbene
sicuramente l’iter del Piano provinciale avrà un orizzonte temporale più lungo di quello del Piano di Romano.
Nella seconda parte della serata, l’attività proposta al gruppo è stata quella di contribuire alla realizzazione
della mappa dei Servizi Ecosistemici del territorio con riferimento allo specifico tematismo dei Servizi
Culturali, definiti come “i benefici immateriali ottenuti dagli ecosistemi”. Come in altre occasioni, si è lavorato
facendosi aiutare da una carta del territorio per costruire una mappa collettiva dei luoghi di Romano percepiti
come luoghi del “turismo”, di “valore estetico e ispirazione per la cultura, l'arte e il design”, cui attribuire
“senso di appartenenza ed esperienza spirituale”3.
Di seguito, si riporta la mappa e l’elenco dei luoghi segnalati nel corso del lavoro; via via che il gruppo
proponeva luoghi, per i quali spesso il gruppo ha ritenuto fossero d’interesse per più di una delle categorie
di riferimento proposte, si è proceduto a discuterli e commentarli.
3 Dei “Servizi ecosistemici culturali” fa parte anche il tematismo “tempo libero, salute mentale e fisica”, su cui tuttavia questa sera si è scelto di non occuparsi i quanto già ampiamente trattato nella serata dedicata ai “centri di vita e servizi”.
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I luoghi dei Servizi ecosistemici culturali a Romano
Il Centro storico - belleza diffusa
Gli itinerari per le passeggiate verso il Serio (caratterizzati anche dalla presenza di fontanili lungo il percorso)
Le chiesette (dalle quali spesso partono i percorsi): San Giuseppe, San Rocco, la Chiesa della Gasparina (da cui parte percorso cicloturistico regionale)
Le chiesette della campagna (alle quali è associato oltre che un valore architettonico in sé anche un valore per il contesto in cui sono inserite):
- Chiesa della Cascina Portico (San Lorenzo) che contiene opere e vetrate di Rinaldo Pigola (pittore e scultore del XX secolo)
- Chiesa della Cascina Albarotto decorata con opere minori del 700-800 - Chiesa della Cascina Graffignana, decorata con opere minori del 700-800 - Madonna del Ponte, decorata con opere minori del 700-800
L’Orto botanico
La pista ciclabile in sponda est del serio (con la criticità della mancata connessione ciclabile con quella di sponda ovest) e la ciclovia laghi sud (rilevanti per il turismo sportivo)
Le strade e i percorsi vicinali agricoli (in rosso nella mappa), che si caratterizzano per la presenza di rogge e filari e per le visuali del paesaggio agrario che offrono e la strada bassa per Martinengo
Il percorso per il Fontanon e il Fontanon stesso
L’edificio della Montecatini, da valorizzare come elemento di archeologia industriale (es. la stecca di capannoni con la sua copertura particolare)
Il Parco delle Magnolie, area verde di fronte alla Montecatini di particolare bellezza, poco fruita sebbene attrezzata con tavoloni in cemento e ricca di ombra
Le edicole votive sparse nel territorio (es. via Crema, “del Dignone”, “della rotonda”)
L’area del “Dignone” (oggi proprietà privata, c’è una cascina), terrapieno romano fortificato, rilevante per i ritrovamenti archeologici
Le tracce della centuriazione romana, al confine con il comune di Covo (ricca area archeologica dove c’era la cava)
La via Cappuccini (e la Croce del Gallo) – accompagnata dal corso d’acqua, era l’
L’ex Convento dei Cappuccini e la chiesetta
La Cascina Gasparina, che ha aderito al progetto di Bio distretto dell’agricoltura sociale di Bergamo
Il Parco del Cimitero
Il monumento alle lavandaie (“archeologia civile”)
La via Schivandi, nella zona di piazza Fiume, con i due passaggi sulla roggia
Allegato 1 - Il processo partecipativo (com’è andata) e l’avanzamento della VAS – Giuliana Gemini e Valerio
Paruscio, Poliedra – Politecnico di Milano
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PROPOSTE PERVENUTE DA PARTE DEI PARTECIPANTI AI TAVOLI DI LAVORO
Titolo proposta: mitigazione impatto ambientale con siede e/o impianto arboreo tra spazi aziendali agricoli e residenziali; miglior utilizzo spazi agricoli per l’attività agricola; maggior sicurezza
Territorio interessato: strada consorz. Zanello
La proposta riguarda: la revisione del DP e temi e aspetti ambientali (VAS)
Temi principali: ruralità
Obiettivi:
- Sfruttare al meglio gli spazi agricoli per le attività di stoccaggio (funzionalità agricola) - Mitigare l’impatto ambientale con siepi/verde che meglio armonizza il paesaggio - Cercare di alleggerire le difficoltà dovute all’incompatibilità tra gli usi agricoli e gli ambiti residenziali quando
questi ultimi di sono avvicinati troppo alle aziende agricole
Contenuti e articolazione della proposta:
- Modificare tramite il piano di governo del territorio il piano delle regole che prevede di tenere distanze di 10 mt dalla strada vicinale per le attività agricole, lasciando di fatto degli spazi inutilizzati, portandolo a 5 mt. Questo consentirebbe di chiudere il lato verso strada con muro di chiusura delle trincee, avente la duplice funzione di contenimento e tenuta, a garanzia della possibile fuoriuscita di colaticcio. In tal modo il carico delle trincee avverrebbe solo dal lato interno dell’azienda; dal lato strada l’opera verrà mascherata dalla quinta arborea (cortina arborea - intervento di mitigazione posto come condizione per la variazione della distanza delle attrezzature agricole dalla strada) e non vi sarà più alcuna movimentazione con mezzi meccanici.
- Si propone inoltre di valutare anche la modifica delle regole attualmente in essere per le recinzioni agricole. Ci si riferisce nello specifico alle recinzioni del complesso aziendale che per i grossi problemi di sicurezza per i continui furti e intrusioni sarebbe opportuno rivedere. Se l’azienda agricola è vicino al residenziale sarebbe buona cosa poter creare delle barriere più definitive e resistenti della classica rete (sicuramente poco efficiente a fermare i malintenzionati come pure possibili
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animali usciti accidentalmente dai recinti). Recinzioni più solide con del verde (siepe) andrebbero a mascherare meglio il complesso aziendale.
Soggetti coinvolti: agricoltore e soprattutto il vicinato residenziale per rinuncia dell’agricoltore a lavorare sul confine di proprietà eliminando rischi di colaticci e sversamento del percolato proveniente dai silos e di transito dei mezzi
Risorse necessarie: il costo dell’operazione è a carico dell’agricoltore che recupera spazio altrimenti inutilizzato, con beneficio economico e di impatto ambientale
Background: proposta di modifica al PGT inviata da G. Chiapparini al Comune in data 18/3/2015
ALLEGATO III – LE GRANDI STRASFORMAZIONI – SCHEDE DI DETTAGLIO DEGLI EFFETTI AMBIENTALI
EFFETTI DELLO STRALCIO DELLE TRASFORMAZIONI PREVIGENTI
VALUTAZIONE PER SERVIZI ECOSISTEMICI
Ex ATR 2 (parte stralciata)
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
Le aree interessate sono quasi esclusivamente coperte da suoli classificati come utilizzabili per tutte le colture. La scelta di preservare questi suoli dalla trasformazione, e di mantenerli quindi per usi prevalentemente agricoli, determina un contributo significativo (3,5 ettari) per la conservazione di questa risorsa e del relativo servizio ecosistemico.
L’ambito non risulta particolarmente significativo per la produzione di legname, per cui non si ravvisano elementi di valutazione.
Il terreno presenta una moderata capacità protettiva nei confronti delle acque sotterranee. Preservando il suo stato naturale non si andrà ad interferire con questa funzione protettiva.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture] 2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’area offre un moderato contributo alla regolazione della qualità dell’aria e del microclima. Anche questo servizio ecosistemico verrà preservato dalla mancata realizzazione di interventi urbanistici su questa porzione dell’ambito.
Secondo i dati ricavati dalla Carta dell’uso agricolo nell’area in esame sono presenti alcune porzioni ad alto tasso di sequestro e stoccaggio di carbonio. La conservazione di queste aree all’uso attuale consente di mantenere il beneficio offerto da questo servizio ecosistemico.
Il terreno dell’ambito in esame è quasi completamente permeabile ed è associato ad un alto valore di mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici. Valore che non verrà modificato grazie alla conservazione di questa porzione dell’ex ATR2 nello stato di fatto.
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Ex ATR 2 (parte stralciata)
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
L’area presenta un moderato valore per la conservazione lo sviluppo degli habitat. Anche in questo caso la conservazione dell’area allo stato attuale permette una migliore conservazione e sviluppo della rete ecologica comunale.
La rete ecologica regionale non interessa l’area in esame.
L’area in esame è attraversata dal Serio Morto Superiore, un elemento del reticolo idrico minore che offre connessioni ecologiche che favoriscono lo sviluppo e la conservazione degli habitat. Il mantenimento dello stato attuale consente di conservare questo servizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale -
[Aree, spazi e itinerari con valore culturale, artistico e identitario]
L’area non è interessata da significativi elementi di erogazione di servizi ecosistemici legati a tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica.
Il percorso ciclopedonale che lambisce a nord l’area in esame, presenta valore turistico ed estetico. La
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Ex ATR 2 (parte stralciata)
conservazione della naturalità in questo ambito contribuisce a non diminuirne il valore.
Ex ATR 3
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’area in esame è molto eterogenea per quanto riguarda l’attitudine del suolo alla coltivazione. La scelta di stralciare permette di salvaguardare circa 6 ettari di terreno adatto all’erogazione di questo servizio ecosistemico.
Attualmente l’ambito appartiene ad una categoria di produzione di legname bassa o nulla. Non si segnalano dunque impatti particolari.
Ad esclusione della superficie urbanizzata, l’ambito presenta una moderata capacità di protezione delle acque sotterranee. Non essendo previste trasformazioni, non si segnalano impatti particolari.
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Ex ATR 3
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture] 2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
La mancata trasformazione dell’ambito consente di mantenere l’attuale funzione ecosistemica di regolazione della qualità dell’aria e del microclima.
Il sequestro e stoccaggio di carbonio interessa alcune porzioni in direzione nord-sud di questo ambito. La mancata trasformazione consente in ogni caso di mantenere la funzionalità ecologica attuale.
L’area è quasi totalmente permeabile e parzialmente alberata ed ha una buona capacità di mitigazione dei rischi naturali e di regolazione dei flussi idrici.
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
Secondo i dati di uso del suolo l’area presenta una discreta importanza per la protezione e la conservazione degli habitat. La sua conservazione costituisce dunque una scelta importante per la conservazione e lo sviluppo della rete ecologica a livello comunale.
L’ambito non appartiene ad alcun elemento della rete ecologica regionale.
L’ambito non è caratterizzato dalla presenza di fontanili.
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Ex ATR 3
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale -
[Aree, spazi e itinerari con valore culturale, artistico e identitario]
L’ambito non è situato in prossimità di luoghi significativi per usi sportivi e ricreativi secondo le segnalazioni dei cittadini. Lo stralcio dell’intervento non andrà ad avere nessun effetto sull’erogazione di questo servizio.
Non sono stati segnalati elementi di rilievo di valore turistico, culturale e artistico in prossimità dell’ambito in esame.
Ex ATR 4
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’area in esame è quasi completamente appartenente alla migliore categoria per quanto riguarda l’attitudine del suolo alla coltivazione. La scelta di stralciare permette di salvaguardare circa 6 ettari di terreno adatto all’erogazione di questo servizio ecosistemico.
Attualmente l’ambito appartiene ad una categoria di produzione di legname bassa o nulla. Non si segnalano dunque impatti particolari.
Ad esclusione della superficie urbanizzata, l’ambito presenta una moderata capacità di protezione delle acque sotterranee. Non essendo previste trasformazioni, non si segnalano rischi di impatti particolari.
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Ex ATR 4
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
La mancata trasformazione dell’ambito consente di mantenere l’attuale funzione ecosistemica di regolazione della qualità dell’aria e del microclima.
Il sequestro e stoccaggio di carbonio interessa solo marginalmente questo ambito. La mancata trasformazione consente in ogni caso di mantenere la funzionalità ecologica attuale.
L’area è quasi totalmente permeabile e parzialmente alberata ed ha una buona capacità di mitigazione dei rischi naturali e di regolazione dei flussi idrici.
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
Secondo i dati di uso del suolo l’area presenta una capacità di protezione e conservazione degli habitat abbastanza variegata, ma prevalentemente elevata. La sua conservazione (anche in ragione delle grandi dimensioni dell’ambito) costituisce dunque una scelta
L’ambito non appartiene ad alcun elemento della rete ecologica regionale.
L’ambito è attraversato dal Serio Morto, un importante elemento di connessione ecologica che in questa porzione di territorio verrà salvaguardato dallo stralcio delle previsioni di trasformazione (fermo restando che tale continuità dovrà essere mantenuta anche negli ambiti di trasformazione confermati subito a sud).
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67
Ex ATR 4
importante per la conservazione e lo sviluppo della rete ecologica a livello comunale.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
L’ambito è situato in prossimità di un punto significativo per usi sportivi e ricreativi secondo le segnalazioni dei cittadini. Lo stralcio dell’intervento non andrà ad avere nessun effetto sull’erogazione di questo servizio.
Non sono stati segnalati elementi di rilievo di valore turistico, culturale e artistico in prossimità dell’ambito in esame.
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68
Ex ATR 6
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’ambito è caratterizzato da un suolo che presenta pochissimi fattori limitanti all’uso agricolo. Lo stralcio delle previsioni di trasformazione consente la salvaguardia di questo valore.
Non si rilevano elementi di particolare valore per l’erogazione del servizio ecosistemico della produzione di legname.
In quest’area il terreno presenta una moderata capacità di protezione delle acque sotterranee. Lo stralcio dell’ambito previsto dal precedente PGT consente di mantenere inalterata questa caratteristica del terreno.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture] 2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’area ha un moderato ruolo di regolazione della qualità dell’aria e del microclima, anche perché rappresenta un buffer di transizione fra la nuova tangenziale e l’urbanizzato.
L’area ospita delle coltivazioni che permettono un discreto servizio di sequestro e stoccaggio di carbonio nella vegetazione e nel terreno.
L’area in esame contribuisce a mitigare i rischi naturali e a regolare i flussi idrici essendo inclusa nella categoria aree permeabili e di drenaggio del DUSAF 4.
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Ex ATR 6
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
La conservazione dello stato di area naturale o semi-naturale consentirà di mantenere un’area adatta alla conservazione e allo sviluppo degli habitat, utile in particolare perché situata in un area ad alta densità di infrastrutture di trasporto che costituiscono delle cesure importanti alla rete ecologica comunale.
L’ambito è situato lungo un varco della rete ecologica regionale. La conservazione della funzionalità ecologica di quest’area risulta quindi molto importante per la conservazione e lo sviluppo degli habitat a scala regionale.
L’ambito non è attraversato da elementi del reticolo idrico.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale -
[Aree, spazi e itinerari con valore culturale, artistico e identitario]
L’ambito non è stato segnalato come particolarmente rilevante dal punto di vista dei servizi culturali legati al tempo libero, alle attività ricreative e sportive.
Nelle vicinanze dell’ambito si trova uno dei percorsi cicloturistici segnalati dai cittadini. Non si ravvisano in ogni caso particolari legami tra il destino dell’ambito e il percorso.
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Ex ATR 6
Ex ATR 7
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
Il suolo dell’ambito in esame presenta quasi ovunque pochissimi fattori che ne limitano la coltivazione. La scelta di preservare quest’area dall’edificazione dunque salvaguardia in maniera significativa l’erogazione di questo servizio ecosistemico.
Attualmente l’ambito appartiene prevalentemente ad una categoria di produzione di legname bassa, e per una porzione nulla. Non si segnalano dunque impatti particolari.
Ad esclusione della superficie urbanizzata, l’ambito presenta una moderata capacità di protezione delle acque sotterranee. Non essendo previste trasformazioni, non si segnalano rischi di impatti particolari.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
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Ex ATR 7
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
La mancata trasformazione dell’ambito consente di mantenere l’attuale, pur modesta, funzione ecosistemica di regolazione della qualità dell’aria e del microclima.
La maggior superficie dell’ambito appartiene alla categoria di elevato valore per lo stoccaggio di carbonio. La scelta di stralciare la trasformazione prevista consentirà di mantenere circa 3,4 ettari di terreno che erogano questo importante servizio ecosistemico.
L’area in esame presenta quasi ovunque le migliori caratteristiche per garantire la mitigazione dei rischi naturali e la regolazione dei flussi idrici. La scelta di mantenere l’area alla destinazione d’uso attuale dunque consolida la capacità di erogazione di questo sevizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
Secondo le categorie d’uso del suolo del DUSAF 4 l’area in esame presenta quasi ovunque un discreto valore ecologico che verrà salvaguardato grazie allo stralcio dell’ambito di trasformazione.
La porzione più a est dell’area (eccezion fatta per una piccola striscia a nord), che rappresenta il 61% dell’area totale dell’ambito, appartiene a un elemento di primo livello della rete ecologica regionale, che positivamente non verrà trasformato.
L’ambito è attraversato da diversi elementi del reticolo idrico minore (quattro diramazioni del Fontanone di Romano) che in questa porzione di territorio verranno salvaguardati dallo stralcio delle previsioni di trasformazione (fermo restando che tale continuità dovrà essere mantenuta anche nell’ambito di trasformazione confermato a ovest).
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Ex ATR 7
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
A nord dell’ambito sono presenti 3 punti d’interesse per i cittadini di Romano per quanto riguarda l’uso sportivo e ricreativo del territorio. La conservazione dello stato di fatto non andrà a modificare la fruibilità di questi luoghi.
L’ambito è interessato da un luogo di valore culturale, artistico, identitario, secondo le indicazioni dei cittadini. La conservazione dello stato di fatto non andrà a modificare la fruibilità di questi luoghi.
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Ex ATR 8
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’area in esame presenta, ad eccezione dell’area centrale occupata da un piccolo complesso abitato, una elevata capacità del suolo per utilizzi agricoli. Lo stralcio dell’ambito in questione consente di preservare questo servizio ecosistemico.
L’area non risulta significativa per quanto riguarda il servizio ecosistemico della produzione di legname.
La capacità di protezione delle acque sotterranee del terreno in esame è moderata, ad esclusione, naturalmente delle aree già urbanizzate. Lo stralcio dell’ambito permette di mantenere questa funzione del terreno.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
La vegetazione presente nell’area esercita una moderata funzione di regolazione della qualità dell’aria e del microclima. La sua conservazione acquista maggior importanza in relazione al completamento del Ring che interessa il perimetro di questo ambito.
Parte dell’area in esame offre un servizio di sequestro e stoccaggio di carbonio nella vegetazione e nel terreno. Questa importante funzione non verrà modificata grazie allo stralcio della trasformazione precedentemente prevista.
L’area, ad eccezione della sua parte urbanizzata, presenta un’elevata capacità di mitigazione dei rischi naturali e di regolazione dei flussi idrici, secondo la classificazione elaborata dai dati DUSAF.
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74
Ex ATR 8
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
L’area presenta le caratteristiche di uso del suolo adatte alla conservazione e lo sviluppo degli habitat. Questa funzione assumerà ancora maggiore valore, nell’ottica del mantenimento della rete ecologica comunale, in previsione del completamento del Ring che si auspica dotata di adeguate infrastrutture per la connettività ecologica trasversale.
L’area è interessata per circa metà della sua estensione dalla rete ecologica regionale. La conservazione dell’attuale condizione di naturalità o semi-naturalità del terreno permette di mantenere la sua funzione ecologica.
Due elementi del reticolo idrico minore interessano l’area in esame. La conservazione dello stato attuale naturale e semi-naturale permette di preservare questi corridoi ecologici di scala comunale.
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75
Ex ATR 8
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
A nord dell’ambito sono presenti 3 punti d’interesse per i cittadini di Romano per quanto riguarda l’uso sportivo e ricreativo del territorio. La conservazione dello stato di fatto non andrà a modificare la fruibilità di questi luoghi.
L’ambito è prossimo a 2 spazi con valore culturale, artistico, identitario, secondo le indicazioni dei cittadini. La conservazione dello stato di fatto non andrà a modificare la fruibilità di questi luoghi.
Ex ATR 9P
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’AT9 p si trovava su un area appartenente alla categoria migliore per quanto riguarda la capacità d’uso del suolo per la fornitura di alimenti e confina su 3 lati con aree appartenenti alla stessa categoria. All’interno dell’ex AT9 p si trova solo una piccola area inadatta alla coltivazione in quanto alberata e sede di un elemento del reticolo idrico minore.
L’area del ex AT9p non è interessata dalla presenza di vegetazione arborea destinata all’utilizzo come combustibile per cui non si forniscono indicazioni particolari in merito a questo servizio ecosistemico.
La tipologia di suolo che si trova in quest’area presenta una moderata capacità protettiva nei confronti delle acque sotterranee. La decisione di non insediare ulteriori attività produttive contribuisce a ridurre il rischio di contaminazioni degli acquiferi.
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Ex ATR 9P
La scelta di conservare quest’area ad uso agricolo ha dunque un grande valore per la conservazione di questo servizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’area fornisce un discreto apporto alla regolazione della qualità dell’aria e del microclima, per cui la conservazione dell’area allo stato attuale rappresenta una decisione positiva.
L’area in esame, allo stato attuale, presenta una situazione eterogenea dal punto di vista del sequestro e dello stoccaggio di carbonio. Se la parte principale (ben oltre il 50%) non presenta alcun valore di questo servizio ecosistemico, le restanti aree appartengono integralmente alla classe migliore.
L’area in esame presenta attualmente le migliori caratteristiche per garantire la mitigazione dei rischi naturali e la regolazione dei flussi idrici in quanto l’area è completamente permeabile. La scelta di mantenere l’area alla destinazione d’uso attuale dunque consolida la capacità di erogazione di questo sevizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
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77
Ex ATR 9P
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
Secondo le categorie d’uso del suolo del DUSAF 4 l’area in esame presenta un valore ecologico importante che verrà salvaguardato grazie allo stralcio dell’ambito di trasformazione previsto dal vigente PGT.
La rete ecologica regionale riguarda in buona parte l’area in esame. Il mantenimento dell’attuale funzionalità ecologica, dunque, garantisce la conservazione del servizio ecosistemico in esame.
Lungo il confine nord-occidentale dell’ambito si trova un elemento del reticolo idrico minore. La salvaguardia dell’area a destinazione naturale o semi-naturale contribuisce a conservare e rafforzare gli habitat anche lungo questa direttrice della rete ecologica comunale.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
L’area non viene segnalata tra i punti notevoli di erogazione di questo servizio ecosistemico.
Lungo il confine orientale dell’ambito è stata individuato dai cittadini un percorso di valore di turistico-esperienziale. La conservazione dell’ambito nelle sue funzioni attuali, invece che la trasformazione in ambito produttivo, permette di salvaguardare la qualità del percorso segnalato.
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78
Ex ATR 9P
Ex ATR 10P
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’ambito è interamente formato da suolo appartenente alla miglior classe per utilizzi agricoli: presenta pochissimi fattori limitanti all’uso per qualunque tipo di colture. Lo stralcio dell’ambito consente dunque di salvaguardare oltre 5 ettari di aree di grande valore agricolo.
La produzione di legname nell’area in esame è bassa o nulla, non si evidenziano dunque elementi di valutazione significativi.
L’area ha una moderata capacità di protezione delle acque sotterranee. La vicinanza con la principale area industriale di Romano impone particolare attenzione rispetto a questo servizio ecosistemico. La mancata espansione dell’area industriale in quest’ambito permette di non incrementare il rischio di contaminazione del suolo e della falda.
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79
Ex ATR 10P
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’ambito presenta un discreto livello di regolazione della qualità dell’aria e del microclima, particolarmente importante perché situato a ridosso dell’area industriale a nord e vicino ad un complesso residenziale a sud est. La sua funzione attuale, per quanto riguarda la qualità dell’aria e il microclima, è anche quella di buffer di separazione fra le due diverse funzioni d’uso, funzione importante che lo stralcio della trasformazione permette di preservare.
Circa il 40% dell’ambito appartiene alla categoria di elevato valore per lo stoccaggio di carbonio. Questo servizio ecosistemico non è legato alla collocazione territoriale dell’ambito, per cui non si segnalano particolari criticità in questo senso. La scelta di stralciare la trasformazione prevista consentirà di mantenere oltre 2 ettari di terreno che erogano questo importante servizio ecosistemico.
L’ambito è interamente classificato come area utile alla mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici. Una caratteristica importante anche perché l’area è situata a ridosso di aree urbanizzate ed è poco distante dal parco del Serio, l’area potenzialmente più critica per quanto riguarda i fenomeni legati al rischio naturale dei flussi idrici.
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80
Ex ATR 10P
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
L’area in esame risulta discretamente importante per la funzionalità della rete ecologica a scala comunale in quanto consente una penetrazione dei corridoi ecologici provenienti dal Parco del Serio verso il tessuto urbano consolidato.
Quasi tutto l’ambito è compreso nella Rete Ecologica Regionale. La preservazione del terreno naturale o semi naturale ha dunque un importanza elevata per la conservazione e lo sviluppo degli habitat.
L’ambito non è interessato dalla presenza di fontanili o altri elementi del reticolo idrico minore.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
L’ambito non ospita aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo tra quelli segnalati dai cittadini. È comunque prossimo ad alcuni punti notevoli segnalati a sud. In questo caso lo stralcio delle previsioni insediative consente di preservare la naturalità e quindi la qualità dei luoghi utilizzati per lo sport e il tempo libero.
L’ambito non è direttamente attraversato da percorsi turistici e culturali, tuttavia sono presenti sia nord che a sud degli elementi di fruizione turistico/culturale segnalati dai cittadini. Anche in questo caso, preservare la naturalità dell’ambito, permette di non degradare il valore offerto dagli ambienti naturali per questo tipo di fruizione.
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81
Ex ATR 10P
VALUTAZIONE PER COMPONENTI AMBIENTALI
Ex ATR 2 (parte stralciata)
Ex ATR 3 Ex ATR 4 Ex ATR 6 Ex ATR 7 Ex ATR 8 Ex ATR 9P ATR 10P
Aria - Effetto positivo del mantenimento della fascia verde che separa la tangenziale dalle residenze.
- Effetto positivo del mantenimento della fascia verde che separa la tangenziale dalle residenze.
- La mancata realizzazione di insediamenti lungo il percorso del futuro completamento del Ring impedisce un potenziale incremento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
La mancata trasformazione ad uso produttivo impedisce un potenziale incremento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
La mancata trasformazione ad uso produttivo impedisce un potenziale incremento delle emissioni inquinanti in atmosfera.
Acqua L’area è attraversata dalla Fontana Serio Morto Superiore che
- L’area è attraversata dalla Fontana Serio Morto Superiore che
- L’area è attraversata e costeggiata da alcuni elementi del reticolo
L’area è attraversata da due fontanili che verranno salvaguardati.
- -
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82
Ex ATR 2 (parte stralciata)
Ex ATR 3 Ex ATR 4 Ex ATR 6 Ex ATR 7 Ex ATR 8 Ex ATR 9P ATR 10P
verrà salvaguardata.
verrà salvaguardata.
idrico minore, che verranno salvaguardati.
Suolo 3,6 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
3,3 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
6,2 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
2,6 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
3,4 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
Oltre 2 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
Quasi 9 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
Oltre 5 ettari di terreno naturale o semi-naturale verranno preservati dall’urbanizzazione.
Biodiversità Positivo mantenimento di un’ampia area attraversata da un fontanile.
Positivo mantenimento di un’ampia area su cui sono presenti formazioni alberate.
Positivo mantenimento di un’ampia area attraversata da un fontanile e su cui sono presenti formazioni alberate.
Positiva conservazione di un’area a supporto di un importante varco della rete ecologica regionale.
Positivo mantenimento di un’ampia area attraversata da alcuni elementi del reticolo idrico minore.
L’area ha una discreta importanza per la conservazione della biodiversità a scala comunale e regionale.
L’area ha una discreta importanza per la conservazione della biodiversità a scala comunale e regionale.
L’area presenta importanti funzioni ecologiche per la RER e rete ecologia comunale, soprattutto perché situata nella fascia che separa l’urbanizzato dal Parco del Serio.
Paesaggio Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
La conservazione dello stato di fatto mantiene inalterata la condizione paesaggistica attuale nell’area che risulta abbastanza frammentata fra residenze, aziende agricole e campagna, e
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo.
Positivo mantenimento del paesaggio agricolo in direzione del parco del Serio e del ruolo di buffer tra l’urbanizzato residenziale e quello produttivo
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83
Ex ATR 2 (parte stralciata)
Ex ATR 3 Ex ATR 4 Ex ATR 6 Ex ATR 7 Ex ATR 8 Ex ATR 9P ATR 10P
che verrà in ogni caso rivoluzionata dalla realizzazione del tratto di Ring previsto.
Agenti fisici - - - - - - - -
Popolazione e salute
- - - - - - - -
Energia Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Mancato incremento dei consumi energetici comunali.
Rifiuti Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti urbani.
Mancato incremento della produzione di rifiuti speciali.
Mancato incremento della produzione di rifiuti speciali.
Trasporti - - - - - La realizzazione del nuovo tratto di completamento del Ring andrà a modificare in maniera radicale la configurazione viabilistica attuale.
- -
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EFFETTI DELLE TRASFORMAZIONI PREVISTE
VALUTAZIONE PER SERVIZI ECOSISTEMICI
ATr 1 – Fontana Serio Morto
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
La capacità d’uso del suolo dell’ambito in questione è generalmente di classe I, ad eccezione dell’area occupata attualmente dal distributore di carburante. L’intervento potrebbe sottrarre circa 1 ettaro di terreno coltivabile. Questo rappresenta una riduzione del servizio ecosistemico in esame, seppure di piccola entità.
La produzione di legname non è significativa per l’ambito ATr 1: le poche alberature presenti non sono destinate alla produzione di legname. La trasformazione di quest’ambito dunque non comporta riduzioni del servizio ecosistemico in esame.
Ad esclusione dell’area occupata dal distributore di carburante, il terreno dell’ATr 1 presenta una moderata capacità protettiva nei confronti delle acque sotterranee. Alla stessa classe appartengono i terreni che circondano l’ambito a nord e ad est. L’insediamento di attività legate alla vendita e alla riparazione di autoveicoli dovrà essere realizzato con grande attenzione alla protezione del sottosuolo dallo sversamento di qualunque possibile inquinante.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’ATr 1 attualmente, ad esclusione dell’area del distributore di carburante, esercita una discreta funzione di regolazione della qualità dell’aria e del microclima, in particolare in corrispondenza della formazione alberata esistente. Si auspica per questo motivo che la trasformazione possa preservare almeno
Sequestro e stoccaggio di carbonio sono sostanzialmente assenti nell’ambito, ad eccezione delle poche alberature presenti. L’intervento dunque avrebbe un impatto poco significativo rispetto all’erogazione di questo servizio ecosistemico.
L’area, ad esclusione della stazione di rifornimento carburante, è permeabile, garantendo un elevato livello di mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici. L’impermeabilizzazione dell’area ridurrà fortemente questa capacità attuale.
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ATr 1 – Fontana Serio Morto
le formazioni arboree, in maniera da conservare in parte l’erogazione di questo servizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
In base all’attuale utilizzo del suolo, l’ATr 1 ricopre una funzione ecosistemica in particolare in corrispondenza delle alberature che circondano la testa della Fontana Serio Morto Inferiore. L’intervento ridurrà l’estensione delle aree per lo sviluppo locale di habitat, ma non si ravvisano aspetti critici qualora venisse adeguatamente protetto il fronte delle alberature esistente.
L’ambito non riveste alcuna importanza per la rete ecologica di scala regionale, per cui, da questo punto di vista, non si segnalano criticità nell’intervento previsto.
L’ambito ATr 1 è prossimo a due elementi del reticolo idrico minore di grande importanza: il Serio Morto Superiore e il Serio Morto Inferiore, che nasce proprio all’interno dell’ambito in esame. La salvaguardia di questi elementi del reticolo idrico è di estrema importanza, oltre che per aspetti idraulici, storici e paesaggistici, anche per la conservazione degli habitat naturali, a ridosso dell’ambiente costruito. L’intervento previsto dovrà tenere conto di questo servizio ecosistemico e dovrà essere progettato e realizzato salvaguardando ed eventualmente valorizzando l’importanza ecosistemica di questi elementi.
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ATr 1 – Fontana Serio Morto
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
L’intervento non andrà a influire sull’erogazione di questo servizio.
Sul confine nord dell’ambito è situato un percorso ritenuto di valore dai cittadini di Romano per quanto riguarda la fruizione turistica e cicloturistica.
ATr 2 – Cascina Cotte
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
L’ATr 2 è un ambito già urbanizzato, per cui allo stato attuale non è adatto all’uso agricolo. Gli interventi previsti non intendono modificare questa condizione,
Nell’ATr 2 sono presenti alcune alberature, non evidenziate nella mappa del servizio ecosistemico 1B, non particolarmente rilevanti dal punto di vista della
L’ambito ATr 2 è quasi completamente urbanizzato, per cui l’indicatore che misura la protezione delle acque sotterranee esercitata dal suolo è poco significativo.
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ATr 2 – Cascina Cotte
per cui non si rilevano impatti significativi rispetto a questo servizio ecosistemico.
produzione di legname. La nuova destinazione d’uso non andrà dunque a incidere in modo significativo sull’erogazione di questo servizio ecosistemico.
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture] 2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’area attualmente urbanizzata accoglie alcune alberature sui confini dell’ambito e in particolare in direzione della Fontana Serio Morto Inferiore. Anche se con entità esigua, queste alberature contribuiscono all’erogazione del servizio ecosistemico della regolazione della qualità dell’aria e del microclima, per cui si auspica che la nuova funzione possa prevedere almeno un’equivalente dotazione arborea (cfr. la previsione di realizzazione di un’area verde di interesse pubblico).
L’ATr 2 presenta un bassissimo livello di sequestro e stoccaggio di carbonio essendo quasi completamente urbanizzato. Anche in questo caso, per mantenere quantomeno il livello di erogazione esistente di questo servizio ecosistemico sarà necessario dotare l’ambito di una dotazione arborea almeno equivalente a quella attuale.
L’ATr 2 non ha attualmente un’importante funzione di mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici. Gli interventi previsti non dovrebbero modificare particolarmente lo stato di fatto in quanto non dovrebbe essere modificata in modo significativo l’entità delle aree permeabili/drenanti in questo ambito.
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ATr 2 – Cascina Cotte
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
L’area di trasformazione non è significativa dal punto di vista della conservazione e sviluppo degli habitat, stimata sulla base dell’uso del suolo. La decisione di rafforzare la fascia di suolo seminaturale in corrispondenza del confine nord dell’ambito in vicinanza con la Fontana Serio Morto Inferiore può incrementare il valore del presente servizio ecosistemico erogato nell’area in esame.
Dal punto di vista delle aree di conservazione e sviluppo degli habitat a scala regionale quest’area non ha un significativo valore per cui gli interventi previsti non risultano particolarmente rilevanti.
Come già detto, la presenza della Fontana Serio Morto Inferiore lungo il confine nord dell’ambito rappresenta una peculiarità ecosistemica molto importante. Gli interventi che rafforzeranno la fascia di protezione del fontanile nei confronti dell’urbanizzato consentiranno un rafforzamento degli habitat che si sviluppano in essa.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale -
[Aree, spazi e itinerari con valore culturale, artistico e identitario]
L’ATr 2 ospita un centro sportivo abbandonato da alcuni anni. La perdita di questo servizio non verrà ripristinata con la nuova destinazione dell’ambito. L’intervento tuttavia prevede la realizzazione di un collegamento ciclabile che contribuisce in maniera positiva all’estensione della rete, in particolare rafforzando un collegamento strategico tra città e campagna.
La mappa del servizio ecosistemico connesso ai temi del turismo indica la presenza di un percorso turistico a nord dell’ATr 2. Non si ravvisano interferenze tra gli interventi previsti e la fruizione attuale di questo servizio. Il prolungamento del percorso ciclabile potrebbe invece rafforzare le opportunità di fruizione esistente.
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ATr 2 – Cascina Cotte
ATr 3 – Madonna Bredella
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
Ad esclusione della porzione di ambito situata ad ovest della Soncinese e di altre piccole aree a ridosso della Soncinese stessa (circa il 20% dell’area totale), l’ambito è in gran parte adatto a qualunque tipo di colture. L’utilizzo dell’ambito per la realizzazione di nuove residenze e per un parco urbano sottrae 5 ettari di terreno potenzialmente adatti alla destinazione agricola, circa lo 0,5% dell’intera superficie comunale adatta a tutti i tipi di culture. La sottrazione di questa dotazione del servizio ecosistemico in esame non è dunque trascurabile.
Ad eccezione di alcuni filari alberati, in particolare lungo il Serio Morto Superiore, le aree interessate dall’ambito non presentano dei valori significativi per il servizio ecosistemico della Produzione di legna. La nuova destinazione d’uso, quindi, non va ad intaccare servizi ecosistemici di valore attualmente esistenti.
Le aree non urbanizzate (80% dell’area totale dell’ATr 3) presentano una moderata capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee. Considerando la destinazione d’uso prevista a residenze e parco urbano, non si evidenziano particolari criticità rispetto a questo servizio ecosistemico.
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ATr 3 – Madonna Bredella
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture]
2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
L’area dell’ATr 3 attualmente esercita una discreta funzione di regolazione della qualità dell’aria e del microclima essendo quasi completamente destinato a prato o a colture semplici. Con la realizzazione della forestazione urbana nel parco pubblico il servizio ecosistemico in esame trarrebbe dei sicuri benefici anche a fronte di una parziale urbanizzazione residenziale.
I terreni agricoli presentano attualmente un buon livello di fornitura del servizio ecosistemico del sequestro e stoccaggio di carbonio. La realizzazione del parco urbano tramite afforestazione potrà contribuire al mantenimento di un buon livello di fornitura del servizio ecosistemico in questione, anche a fronte di una parziale edificazione dell’ambito.
Le aree permeabili e drenanti verranno ridotte a seguito degli interventi previsti sull’ATr 3. L’ambito è situato in una zona del comune lontana dalle aree a rischio e che presentano pericoli legati alle alluvioni, per cui la riduzione del servizio ecosistemico in esame non appare critica.
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ATr 3 – Madonna Bredella
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
L’ATr 3 risulta abbastanza eterogeneo, secondo la classificazione DUSAF 4, per quanto riguarda la propensione alla conservazione ed allo sviluppo degli habitat in relazione all’uso del suolo. L’edificazione prevista nella parte meridionale dell’ambito ridurrà lo spazio per l’erogazione di questo servizio. L’intervento di forestazione all’interno del parco potrebbe invece costituire una modifica dell’uso del suolo attuale che favorisce gli habitat della fascia periurbana.
Alla scala regionale le aree dell’ambito ATr 3 non sono rilevanti per la conservazione e lo sviluppo degli habitat, per cui gli interventi previsti non vanno ad interessare questo tema. Va però sottolineato come a poca distanza dall’ambito, in direzione sud, sia presente un varco ecologico, uno degli elementi ritenuti più importanti e critici della rete ecologica regionale a Romano. Gli interventi dovranno prevedere misure che garantiscano il rispetto di questo elemento.
L’ATr 3 è attraversato da un importante elemento del reticolo idrico minore, il Serio Morto Superiore, che seppur attualmente poco valorizzato costituisce un importante potenziale corridoio della rete ecologica comunale. Gli interventi previsti dovrebbero valorizzarne le funzionalità ecologiche anche grazie alla forestazione del parco urbano adiacente al corso del fontanile. Si auspica che le residenze che verranno realizzate lungo il corso del fontanile vengano dotate di un adeguata fascia verde per salvaguardare la funzione ecologica del fontanile.
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
L’ATr 3 si trova nelle vicinanze di alcuni punti ritenuti importanti dai cittadini per quanto riguarda gli usi sportivi e ricreativi. Gli interventi previsti non ostacoleranno l’erogazione di questi servizi, ma, viceversa, li incrementeranno, grazie alla dotazione di
L’ATr 3 non appare inserito in un contesto particolarmente significativo dal punto di vista turistico. Le trasformazioni previste dal PGT non andranno ad alterare la situazione attualmente esistente.
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ATr 3 – Madonna Bredella
un nuovo parco urbano alberato ed all’individuazione di nuovi percorsi e attraversamenti per la mobilità lenta.
ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
Servizi Ecosistemici di fornitura di beni e prodotti
1A - Alimenti - [Capacità d’uso del suolo] 1B - Fibre, combustibili, altre materia prime - [Produzione di legna]
1C - Acqua pulita - [Protezione acque sotterranee]
All’interno dell’ambito ATr 4 esistono alcune piccole aree a prato, che non risultano significative per l’erogazione deI servizio ecosistemico della produzione di alimenti legata alla capacità d’uso del suolo.
All’interno dell’ambito ATr 4 esistono alcune piccole aree a prato, con piccole alberature che non risultano significative per l’erogazione deI servizio ecosistemico “Fibre, combustibili, altre materie prime”.
La carta pedologica, da cui viene ricavata la mappa di questo servizio ecosistemico, non attribuisce capacità di protezione delle acque sotterranee a questo ambito in quanto quasi completamente urbanizzato.
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ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
Servizi Ecosistemici di regolazione sui processi naturali
2A - Regolazione qualità dell’aria e del microclima - [Aree alberate]
2B - Sequestro e stoccaggio di carbonio - [Tipologie di colture] 2C - Mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici - [Aree permeabili/drenaggio]
All’interno dell’Atr 4 esistono piccole aree a prato e alcune alberature che contribuiscono in piccola parte al miglioramento del microclima locale.
Le aree a prato e le poche alberature presenti all’interno del perimetro dell’ATr 4 non sono considerate significative per il servizio ecosistemico del sequestro e stoccaggio di carbonio.
Le aree a prato e le alberature presenti, pur se di limitate dimensioni possono contribuire all’erogazione del servizio ecosistemico della mitigazione dei rischi naturali e regolazione dei flussi idrici
Servizi Ecosistemici di conservazione degli habitat
3A - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Uso del suolo]
3B - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Rete ecologica]
3C - Aree di conservazione e sviluppo degli habitat - [Reticolo idrico]
Secondo la classificazione d’uso del suolo DUSAF le aree a prato e le alberature presenti all’interno dell’ATr4 possono costituire un elemento utile per la conservazione e lo sviluppo di habitat, consentendo una parziale penetrazione della rete ecologica locale dai terreni agricoli verso l’urbanizzato.
In una visione della rete ecologica a scala regionale l’ATr 4 non rappresenta un elemento significativo per la conservazione e lo sviluppo di habitat.
L’ambito ATr 4 è fortemente interessato da alcuni elementi del reticolo idrico minore che, se pur parzialmente inattivi, costituiscono una traccia importante sul territorio comunale e, in particolare un elemento da preservare per la conservazione e lo sviluppo del servizio ecosistemico fornito dagli habitat.
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ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
Servizi Ecosistemici culturali
4A - Tempo libero, attività ricreative, salute mentale e fisica - [Aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo]
4B - Turismo, valore estetico e ispirazione per la cultura, l’arte e il design, senso di appartenenza ed esperienza spirituale - [Aree, spazi e itinerari con valore culturale,
artistico e identitario]
Dalle mappe prodotte in collaborazione con i cittadini di Romano l’ambito ATr 4 non risulta significativo dal punto di vista di aree, spazi e itinerari a uso sportivo e ricreativo. Anche nelle strette vicinanze non si segnalano elementi degni di attenzione.
Aree, spazi e itinerari con valore culturale, artistico, identitario non sono segnalate all’interno dell’ambito e nelle immediate vicinanze. Sono tuttavia presenti elementi riconducibili a questo servizio ecosistemico in un intorno di 3-400 metri.
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VALUTAZIONE PER COMPONENTI AMBIENTALI
ATr 1 – Fontana Serio Morto ATr 2 – Cascina ATr 3 – Madonna Bredella ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
Aria Sebbene le nuove attività insediate comporteranno un incremento di emissioni in atmosfera non si ritiene in ogni caso critico questo aspetto.
Le nuove attività insediate comporteranno un minimo incremento di emissioni in atmosfera, non si ritiene in ogni caso critico questo aspetto.
L’urbanizzazione di parte dell’area e l’insediamento di residenze determinerà un incremento delle emissioni in atmosfera. Non si ritiene tuttavia critico questo impatto, anche in ragione delle alberature che verranno insediate nel nuovo parco urbano.
L’urbanizzazione di parte dell’area e l’insediamento di residenze determinerà un incremento delle emissioni in atmosfera. Non si ritiene tuttavia critico questo impatto.
Acqua Gli elementi del reticolo idrico minore che si trovano all’interno dell’ambito e nelle sue vicinanze potrebbero subire degli impatti qualora il progetto non prevedesse adeguati elementi di salvaguardia.
Gli elementi del reticolo idrico minore che si trovano nelle vicinanze dell’ambito potrebbero subire degli impatti qualora il progetto non prevedesse adeguati elementi di salvaguardia.
Gli elementi del reticolo idrico minore che si trovano all’interno dell’ambito e nelle sue vicinanze verranno salvaguardati e in parte valorizzati dagli interventi previsti.
Gli elementi del reticolo idrico minore (Roggia Navarezza) che si trovano all’interno dell’ambito e nelle sue vicinanze verranno salvaguardati e in parte valorizzati sui fronti dell’ambito in cui verrà ampliato il parco urbano. Nell’area invece destinata a residenze, la presenza della roggia andrà considerata in fase progettuale per evitarne il deterioramento.
Suolo L’intervento prevede consumo di suolo di circa un ettaro
L’intervento riguarda un’area già urbanizzata, per cui non si evidenzia consumo di suolo.
L’intervento prevede consumo di suolo di circa 5 ettari.
L’intervento non prevede consumo di suolo in quanto l’area è già in gran parte urbanizzata e impermeabilizzata.
Biodiversità Qualora il reticolo idrico minore fosse adeguatamente salvaguardato non si rilevano criticità significative per la conservazione della biodiversità.
Qualora il reticolo idrico minore fosse adeguatamente salvaguardato non si rilevano criticità significative per la conservazione della biodiversità.
L’intervento non andrà ad erodere aree della rete ecologica regionale. La salvaguardia del reticolo idrico minore e la realizzazione del parco urbano con dotazione di nuove alberature consentirà un rafforzamento della rete ecologica a scala comunale.
L’intervento non andrà ad erodere aree della rete ecologica regionale. La salvaguardia del reticolo idrico minore e l’estensione del parco urbano consentirà un rafforzamento della rete ecologica a scala comunale.
Paesaggio L’urbanizzazione di questo ambito determina una piccola perdita di paesaggio agrario, ma rappresenta un’opportunità di valorizzazione dei
Allo stato attuale l’area risulta abbandonata e in condizioni di degrado. La realizzazione di un intervento di rinnovamento
L’urbanizzazione di parte di questo ambito determina una piccola perdita di paesaggio agrario, ma rappresenta un’opportunità di
La latteria presenta dei caratteri di degrado che verranno risolti con l’intervento previsto. In fase progettuale andrà verificata
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ATr 1 – Fontana Serio Morto ATr 2 – Cascina ATr 3 – Madonna Bredella ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
fontanili presenti. Va inoltre considerato che l’attivazione dell’ambito è subordinata alla liberazione di uno spazio urbano, attualmente destinato alla riparazione di autoveicoli, che verrà riqualificato con potenziale miglioramento della qualità architettonica-paesaggistica all’interno del tessuto urbano consolidato.
dell’ambito avrà presumibilmente effetti positivi per la qualità architettonica e paesaggistica.
valorizzazione dei fontanili presenti. Sul fronte della Soncinese verrà realizzato un parco urbano che dovrebbe migliorare la qualità paesaggistica lungo la percorrenza della strada.
l’opportunità di conservare alcuni segni storici della attività preesistente.
Agenti fisici L’ambito è attraversato da un elettrodotto a media tensione (132 kV). In fase progettuale, in base alla disposizione delle volumetrie ed alle funzioni lavorative previste, andrà verificato il rispetto delle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) secondo il D.Lgs. n. 159 del 1/7/2016.
L’ambito è attraversato da un elettrodotto a media tensione 132 kV. In fase progettuale, in base alla disposizione delle volumetrie previste e alla funzioni lavorative previsto andrà verificato il rispetto delle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) secondo il D.Lgs. 1-7-2016 , n. 159.
L’ambito non è attraversato da elettrodotti di trasmissione. Sono invece presenti linee di distribuzione.
L’ambito non è attraversato da elettrodotti di trasmissione.
Popolazione e salute
Non si ravvisano elementi critici ulteriori rispetto a quanto segnalato per gli agenti fisici.
Non si ravvisano elementi critici ulteriori rispetto a quanto segnalato per gli agenti fisici.
Non si ravvisano elementi critici. Non si ravvisano elementi critici.
Energia Le attività insediate, rilocalizzazione di un’attività esistente, non prevedono un elevato consumo di energia. Si auspica in ogni modo che per la realizzazione dell’intervento vengano considerati i migliori criteri di efficienza energetica.
L’introduzione di nuove attività terziarie avrà un modesto impatto sull’aumento dei consumi energetici.
Le residenze insediate determineranno un incremento dei consumi energetici comunali. La realizzazione dell’intervento secondo elevati standard di efficienza energetica permetterà di ridurre i consumi pro-capite.
Le residenze insediate determineranno un incremento dei consumi energetici comunali. La realizzazione dell’intervento secondo elevati standard di efficienza energetica permetterà di ridurre i consumi pro-capite.
Rifiuti Nell’ATr1 è prevista la ricollocazione di una attività di riparazione automobili esistente. Data la natura speciale dei rifiuti prodotti si raccomanda di dotare
L’introduzione di nuove attività terziarie avrà un modesto impatto sull’aumento della produzione di rifiuti.
La produzione di rifiuti su scala comunale avrà un leggero incremento dovuto alle attività
La produzione di rifiuti su scala comunale avrà un leggero incremento dovuto alle attività
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ATr 1 – Fontana Serio Morto ATr 2 – Cascina ATr 3 – Madonna Bredella ATr 4 – Ex Latteria di via Crema
le strutture di tutti i presidi adatti ad un corretto stoccaggio e smaltimento dei rifiuti prodotti.
domestiche dei futuri abitanti delle nuove residenze.
domestiche dei futuri abitanti delle nuove residenze.
Trasporti L’attività di riparazione automobili avrà l’effetto di incrementare il flusso di veicoli che transitano in prossimità dell’ATr1, tuttavia non ci si attende che questo incremento possa comportare situazioni critiche. D’altro canto, la prevista realizzazione di attraversamenti pedonali sulla Strada Soncinese migliorerà le condizioni di sicurezza stradale.
L’intervento comprenderà la risistemazione di uno nodo stradale critico tra via Cotta e via Stadio, che consentirà il miglioramento degli spostamenti ciclopedonali Est-Ovest, migliorando in particolare la sicurezza degli attraversamenti della Soncinese.
L’intervento consentirà una razionalizzazione dei percorsi viari e degli attraversamenti ciclopedonali. Gli interventi miglioreranno in particolare il livello di sicurezza, soprattutto per la mobilità lenta.
L’intervento consentirà di incrementare la dotazione di percorsi ciclabili e di migliorarne la continuità.