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Valutare gli alunni con BES © Edizioni Forepsy 2013

“… non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far par7 uguali fra disuguali”

(Don Milani “LeAera ad una professoressa”).


Prima di iniziare a leggere, fermaI un aJmo e prova a scrivere quale differenza c’è tra:

•  Verificare •  Valutare •  Assegnare un giudizio o un voto


Cosa significa? Verificare è il processo di raccolta ed analisi di prove, di ciò che uno studente può sapere e saper fare, realizzato in iInere. In praIca sto verificando quando assegno un compito da svolgere.

Valutare consiste nel prendere aAo e interpretare le prove/tracce raccolte durante la verifica e formulare un giudizio prendendo decisioni basate su tali prove. In praIca assegno un dato valore al compito realizzato.

Assegnare un giudizio o un voto significa, invece, aAribuire una eIcheAa o una corrispondenza numerica alla valutazione data a parIre da uno standard di riferimento.


Ma a cosa serve valutare? “La valutazione concorre, con la sua finalità anche

forma7va e aAraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai

processi di auto-‐valutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo

forma7vo” (DPR 122/2009)


In praIca

La valutazione dovrebbe servire all’alunno a capire cosa sa e cosa può migliorare, ad essere informaIva e formaIva, per raggiungere il

successo formaIvo, quindi è parte integrante del processo di apprendimento!


Riguardo ai BES

Tra gli scopi del loro PDP c’è anche quello di definire, monitorare e documentare i criteri di valutazione degli apprendimenI, quindi di sicuro possiamo dare per

scontato che almeno i criteri possano essere adaAaI e personalizzaI. Ma cosa significa personalizzare i criteri?


Cosa significa personalizzare i criteri?

“Le Is7tuzioni scolas7che adoAano modalità valuta7ve che consentono all’alunno e allo studente con DSA di dimostrare effeHvamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni per

l’espletamento della prestazione da valutare – rela7vamente ai tempi di effeAuazione e alle modalità di struAurazione delle prove-‐riservando par7colare aAenzione alla padronanza dei contenu7 disciplinari, a prescindere dagli aspeH lega7 all’abilità deficitaria

(DM 5669/2011, art. 6 comma2)”

RispeAo ai DSA sappiamo che …


Un aAo di equità … non un dar loro una possibilità in più degli altri!

L’obieJvo del personalizzare i criteri sembrerebbe, pertanto, quello di dare all’allievo la possibilità di poter dimostrare il livello di apprendimento

raggiunto, senza essere penalizzato da procedure che non considerano le difficoltà specifiche, tenendo separate quindi le abilità o competenze che vado a valutare, dalle eventuali difficoltà di accesso legate al disturbo!

In praIca

Assolutamente SI!

E’ possibile estendere quesI criteri di valutazione anche gli altri BES?


RipeIamolo:

MeAere l’allievo nelle condizioni di dimostrare quanto ha appreso


In praIca SIamo agendo una personalizzazione

delle modalità di VERIFICA

Hai una discalculia? I permeAo di usare la calcolatrice perché , al pari degli altri, tu possa dimostrare che sai risolvere un problema.

Hai difficoltà di linguaggio? I permeAo di relazionare per iscriAo, piuAosto che oralmente, in modo che tu possa dimostrare che hai appreso, senza essere penalizzato dalla tua difficoltà ad esprimerI oralmente.


Concretamente …

– Prevedo la possibilità di aumentare i tempi di esecuzione di un compito,

– di ridurre quanItaIvamente le consegne, – di struAurare le prove, – di programmare gli impegni o altro,

in modo simile a quanto già si fa con i DSA


Ma solo le modalità o anche i contenuI vanno personalizzaI?

Non per tuJ gli allievi con BES saranno sufficienI accorgimenI di questo Ipo, per altri,

bisognerà andare a personalizzare anche i contenuI della valutazione… A questo proposito la CM del 6 marzo ‘13, fa riferimenI ai livelli

minimi aAesi. (Fogarolo, 2013)


“Il PDP non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumen7 compensa7vi e dispensa7vi per gli alunni con

DSA ,esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progeAazioni didaHco-‐educa7ve calibrate sui livelli

minimi aAesi per le competenze in uscita (di cui mol7ssimi alunni con BES, privi di qualsivoglia cer7ficazione diagnos7ca,

abbisognano), strumen7 programma7ci u7li in maggior misura rispeAo a compensazioni o dispense, a caraAere squisitamente

didaHco-‐strumentale. (CM n. 8 6/3/2013)”


Ma come si fa a iden;ficare i livelli minimi a<esi?

Basta chiedersi: “Qual è, nell’ambito di questa disciplina o di questa abilità o competenza, ciò che mi aspeAo sappia fare di sicuro, il minimo possibile? “

ESEMPIO. Nell’ambito di italiano potrei definire come livello

minimo il faAo che l’allievo sappia scrivere la data e il giorno (in prima elementare) e come livello massimo

che sappia inventare un racconto e scriverlo.


E’ importante idenIficare anche i livelli massimi aAesi (la cosa migliore che immagino possa riuscire a fare

quest’anno), così da poter idenIficare anche i livelli intermedi.

L’ideale sarebbe costruire una sorta di conInuum a 4 o 5

stadi, che vada dal minimo al massimo, così come suggerito da Ellerani-‐GenIle-‐ Sacristani MoJnelli

(2007)* nella descrizione delle Rubriche (il testo citato descrive passo passo come costruire una rubrica di valutazione e comprende diversi esempi praIci).


*Ellerani P., Gentile M., Sacristani Mottinelli M., (2007). Valutare a scuola e formare competenze. Torino: SEI Frontiere.

La Rubrica per declinare i livelli.

Nella rubrica ritroviamo la descrizione di 4 o 5 livelli aAesi, a cui vengono associate delle eIcheAe o voI.

Il consiglio di classe o il gruppo di docenI può decidere il numero di livelli che si aspeAa di trovare in classe e il Ipo

di Voto/giudizio che assegna a ciascun livello, come nell’esempio che segue, traAo dal testo sopra citato.


Risultati numerici ottenuti alla prova di verifica

0 -‐ 6

Insufficiente

13 -‐ 18

Buono

7 -‐ 12

Sufficiente

19 -‐ 24

Distinto

25 -‐ 30

Ottimo

Assegnazione e Corrispondenze tra giudizi e voti

Livello 1

Livello 3

Livello 2

Livello 4

Livello 5

1, 2, 3, 4

7

5, 6

8, 9

10

Corrispondenza al livello della rubrica precedentemente costruita

Corrispondenza in termini di giudizi

Corrispondenza in termini di voti


In sintesi …. Ø  RispeAo alle modalità (la verifica) Ciò di cui principalmente devo

preoccuparmi è di garanIre, durante le verifiche, che gli allievi con BES non siano penalizzaI a causa del loro disturbo. Devo meAerli in condizione di poter dimostrare ciò che hanno appreso.

Ø  RispeAo ai contenuI (il cosa) devo poter prevedere livelli minimi aAesi per quel Ipo di allievo con quel Ipo di disturbo. Per rendere più agevole la cosa, posso, all’interno del consiglio di classe, decidere di avere livelli minimi e massimi per la classe, all’interno dei quali tengo conto del Ipo di diversità presenI.

Ø  Una volta decisi i livelli aAribuisco un eIcheAa (numerica, ad es.) che idenIfichi quel livello (sa scriver il suo nome = sufficiente e/o 6; sa redarre un racconto inventato = oJmo e/o 10).


Grazie per l’AAenzione! Fammi sapere cosa ne pensi! Anna La Prova email: [email protected] hAps://www.facebook.com/doA.annalaprova


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