Valorizzare le persone PROGETTO...

9
PROGETTO PMI La strategia delle aziende nell’era globale Un progetto di Economy in collaborazione con Microsoft Valorizzare le persone 2

Transcript of Valorizzare le persone PROGETTO...

Page 1: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

PROG

ETTO

PM

I

La strategia delle aziendenell’era globale

Un progetto di Economy in collaborazione con Microsoft

Valorizzare le persone2

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 1

Page 2: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

Un’impresa sul mercato, grande o piccola che sia,dev’essere competitiva: non si scappa. Ma dove co-mincia la competizione? Qual’è il punto di partenza?Come si fa a dare corpo a una sfida imprenditoriale?Possiamo girarci intorno all’infinito, ma il risultatofinale è sempre fatto di carne e ossa. Quasi a sovrap-porre la complessa macchina aziendale al più evolu-to degli organismi biologici, in ultima istanza, sonogli uomini e le donne a formare lo scheletro e la lin-fa dell’intera organizzazione. Se il paradigma dellacentralità delle persone in una impresa poteva esse-re valido 50 anni fa, oggi con il passaggio dal kno-wledge worker all’information worker (ovvero lospostamento delle attività professionali verso formebasate sempre più sulla conoscenza) questo para-digma assume la rilevanza di un asset strategico chepermea tutti i livelli dell’organizzazione: dal fattori-no al manager, fino all’amministratore delegato.In queste pagine abbiamo analizzato la tematica«risorse umane» in ogni sua declinazione, ma so-prattutto ci siamo posti l’obiettivo di fornire agli im-prenditori una visione diversa, per certi versi rivolu-zionaria, del modo di fare impresa. Naturalmentenon si tratta di una provocazione, ma soltanto dellosforzo di coordinare le risorse con gli obiettivi; la ca-pacità - l’intelligenza, come dice Alfredo Ambrosetti,intervistato a pagina 5 - di trasformare le conoscen-ze in competenze; la necessità di armonizzare il la-voro e, quindi, di fornire gli strumenti adeguati allepersone per esaltare la squadra e, al tempo stesso,portare sotto i riflettori la personalità del singolo in-dividuo. È certo, quindi, che la capacità di valoriz-zare i talenti, insieme con una visione condivisa de-gli obiettivi, sono alla base del gioco competitivodell’organizzazione aziendale. Ma non basta. Oggi leimprese hanno a disposizione una formidabile armaper mettere insieme le anime e le idee che dannocorpo alla competitività nel contesto di mercato. Èqualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-za una visione in un’azione concreta, tangibile.Questa magia - come dice Pierpaolo Taliento a pagi-na 10 - è il software.

giovanni francavilla

Editoriale PR

OGET

TO P

MI

Il centro di gravitàsta nellerisorseORGANIZZAZIONE AZIENDALE

MICROSOFT

SOMMARIO

PROGETTO PMI

VALORIZZARE LE PERSONELa strategia delle aziende nell’era globaleDirettore responsabile: Sergio LucianoCoordinamento editoriale: Giovanni Francavilla, Roberto Carminati

Testi a cura di: Francesco Di Martile - Indigo Communication

Progetto grafico: Adriano Attus

Impaginazione: Laura Maria Bevilacqua

Ha collaborato a questo fascicolo: NetConsulting

Infografica: Elever.it - Illustrazioni: Gastone Mencherini

Allegato a Economy n. 6 del 7 febbraio 2007.

SCENARIOIl centro di gravità sta nelle risorse3 DOMANDE A...Gilberto Dondè, a.d. di Great Place toWork Institute ItaliaIL CONSULENTEAlfredo Ambrosetti: Il filodell’intelligenzaIL CASO/1Bow.itAbbiamo una finestrella magicaOFFICE ONLINECome si fa a... basta un clicA TU PER TUPierpaolo Taliento: Tutto sta nella magia del softwareLA TECNOLOGIA/1 WINDOWS VISTASolo informazioni utili a prima VistaCERTIFICAZIONE E FORMAZIONELa tecnica non basta maiIL CASO/2 ScavoliniIl software più amato in cucinaLA TECNOLOGIA/2 OFFICE SYSTEM 2007Massima velocità a prova di business

Dall’importanza delle relazioni alla soddisfazione dei clienti. In sette mosse.

Sì, noi siamo People Ready

III

IV

V

VI

IX

X

XI

XIII

XIV

XVI

OCCHIO AL LOGOOGNI VOLTA CHE INCONTRIIL LOGO «MICROSOFT PMI»,NEI TESTI DI QUESTOFASCICOLO POTRAIAPPROFONDIREL’ARGOMENTO TRATTATO SULSITO MICROSOFT, DIGITANDOIL SEGUENTE INDIRIZZO:

pmi.microsoft.com/progettopmi

Microsoft ha sintetizzato nella frase «PeopleReady» i concetti che identificano l’aziendapronta a cogliere le opportunità offerte dalletecnologie informatiche. L’assunto è cheun’impresa è strutturata in relazioni: con iclienti, i fornitori, i dipendenti, i mercati in ge-nerale. Quanto più queste relazioni sono leali eproficue tanto più i prodotti o i ser-vizi soddisfano le esigenze dei

clienti e identificano l’attività dell’impresa ecome elemento distintivo dai concorrenti.L’azienda People Ready:- mette al primo posto la soddisfazione di tuttii componenti la rete di contatti;- armonizza i compiti di controllo dei dirigenticol lavoro di gruppo e con i miglioramenti pro-

posti da tutte le persone che lavora-no con l’esterno;

- ha una visione che le consente di individuarele opportunità e reagire con prontezza ai pro-blemi;- è sempre concentrata sulle conoscenze e sulleazioni;- è rapida nell’adattarsi ai cambiamenti;- è ottimizzata per ottenere il massimo da ogniprestazione;- è un luogo dove è piacevole lavorare.

l fatto di cronaca è stato ripreso dai giornali comeuna stranezza. Sergio Marchionne, amministratoredelegato Fiat, risanatore dei bilanci della grande casaautomobilistica torinese, lo scorso febbraio hapassato alcune ore a firmare autografi e a parlare coni potenziali clienti della Bravo, l’ultima nata in Fiat.Con Marchionne tutta la prima linea di managementsi è trasformata in venditore e ha illustrato lemeraviglie della nuova auto e stipulato contratti opreliminari di vendita. I cronisti hanno raccolto unafrase di un ex operaio Fiat: «Holavorato vent’anni in questafabbrica ed è la prima volta chevedo da vicino e parlo conl’amministratore delegato».È la dimostrazione di come stacambiando la relazione dell’aziendacon i suoi clienti, ma anche ilrovesciamento organizzativo chepone il vertice aziendale al primogradino di relazione con i potenziali acquirenti deibeni prodotti dall’azienda, sottolinea una nuova scaladi valori che emerge nelle aziende che si stannoriorganizzando e ripensando. In queste imprese cheriprogettano se stesse le persone diventano centrali:dànno peso agli obiettivi aziendali, in qualsiasi livelloorganizzativo e qualsiasi funzione essi svolgano.Perchè la costruzione del valore per l’azienda passaanche dal coinvolgimento di tutti i dipendenti e dallacapacità dei manager di indirizzare gli sforzi comunidi tutti verso obiettivi chiari e condivisi dall’impresa:

dal centralinista al magazziniere, dal cuoco dellamensa aziendale al direttore del personale, alresponsabile delle tecnologie, al direttore generale, alpresidente e al sindaco del consigliod’amministrazione. Tutti, insomma.

Il sogno dell’imprenditore. Il motivo di questaapparente rivoluzione copernicana è semplice. Chi èche parla con il cliente? L’agente commerciale. Chiincontra per primo il visitatore che entra in azienda?

Gli addetti alla reception. E chirisponde alle telefonate? Ilcentralinista. Chi scrive i solleciti dipagamento? La segreteriaamministrativa. Chi inscatola econtrolla la merce da spedire? Ilmagazziniere. E via all’infinito.Avere un’organizzazione aziendaleche ottiene da ciascun dipendentelo stesso impegno e la stessa

motivazione che hanno il direttore generale ol’amministratore delegato è il sogno che ogniimprenditore fa ogni notte. Oggi quel desiderio puòessere avvicinato e, perché no, anche realizzato. Lamolla che può innestare il circuito benefico che portaalla partecipazione attiva di ogni dipendente è, comedicono gli psicologi del lavoro, la motivazione. Ogniindividuo, per sentirsi parte di un gruppo devepercepire che anche il suo ruolo per quanto modestoè valutato e ritenuto importante dai vertici aziendali.Molti sono, evidentemente, i modi che permettono di

I dipendenti sonoun asset strategicoper l’impresa. Solose l’informazionediventa uno strumentoper la competitività.

FONTE EUROSTAT, STRUCTURAL BUSINESSIN STATISTICS - DATI IN MIGLIAIA DI EUROPER ADDETTO

ITALIA

FRANCIA

GERMANIA

REGNO UNITO

SPAGNA

TOTALE

37,0

48,8

50,0

49,7

34,6

44,9

La produttività inEuropa e il suo valoreaggiunto espresso inmigliaia di euro.

I

Un continenteche produce

II III

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 2

Page 3: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

C’è una sottile linea che lega l’imprenditore ai suoi dipendenti, pas-sa tra la conoscenza e le competenze delle persone e attraversal’intera organizzazione. Quella linea è l’intelligenza. Quando AAllffrree--ddoo AAmmbbrroosseettttii, guru della consulenza strategica d’impresa, parladelle potenzialità aziendali che possono scaturire dall’impiegodelle risorse umane, riesce a spiazzare la retorica del luogo comu-

ne. «Siamo in un epoca in cui non esiste settore economico associato aun minimo livello di dinamismo» spiega Ambrosetti «in un contesto do-ve la generazione di conoscenze e di competenze dura non più di cin-que anni, nessuno può garantire ad altri il proprio futuro. Chi lo fa nondice la verità o non ha capito niente».

Il primo passo devono farlo le persone?Non possiamo essere impiegati a vita, ma possiamo essere sempre im-piegabili. Solo quando c’è un rinnovamento delle conoscenze possiamogarantire nuove competenze.Non è così automatico.Tutto ciò va coltivato, È un sistema che richiama il tipo di legame che c’ètra le persone e il loro lavoro. Se la natura di questo legame è punitiva,ci sono scarse speranze. Se invece si alimenta una cultura del lavoro in-tesa come professione, diventa naturale la propensione all’aggiornamen-to e alle nuove conoscenze.Come si può rendere consapevoli le risorse?Il gioco di squadra è determinante al pari del carattere della personali-tà di ogni individuo. Oggi ci si focalizza sulle conoscenze dell’azienda, sen-za entrare nel carattere delle persone. Occorre dare più spazio alla per-sonalità. E non bisogna confondere gli sforzi con i risultati. Ma non sipossono misurare i risultati del singolo se prima non sono stati configu-rati gli obiettivi dell’intera organizzazione.E qual è il contributo della tecnologia in questo senso?La tecnologia è uno strumento potentissimo, ma ciò che conta è il dise-gno di chi la usa e la capacità di realizzarlo. L’intelligenza di un’impre-sa si basa su un livello di conoscenza condivisa a tutti i livelli; una spe-cializzazione delle competenze per i processi più settoriali; un’impo-stazione organizzativa per massimizzare il processo di apprendimento.E il fattore abilitante di questi tre fattori è la tecnologia.

Ambrosetti: il filodell’intelligenza

PROG

ETTO

PM

Icaricare la molla motivazionale degli individui: dallacordialità e affabilità del presidente che si intrattienecon tutti e scherza sulle partite di calcio, ai periodiciincontri con i capireparto per avanzare proposte dimiglioramento organizzativo o rendere esplicitelamentele, e così via. Tuttavia, la partecipazione ènulla senza la conoscenza: sapere che cosa l’aziendafa, quali prodotti nuovi sta per promuovere, qualimercati intende aggredire, perché sono fatte certescelte anziché altre, quali sono gli àtout dei propriservizi rispetto a quelli offerti dalla concorrenza.Molte le modalità che consentono di coinvolgere tuttii dipendenti e tutte vedono un forte innesto ditecnologie informatiche che consentono di far prima,meglio e in modo più semplice. La vecchia bachecacon gli ordini di servizio o le comunicazioni interne èoggi trasformata nel sito web aziendale, nellanewsletter interna recapitata via email o, addirittura,nel blog che coraggiosi amministratori e direttorigenerali aprono per dialogare con clienti, partner edipendenti, e dare in prima persona risposte su scelte,critiche e proposte. L’azienda diventa così piùtrasparente e aperta al dialogo verso l’esterno eall’interno dell’organizzazione.C’è, però, il rovescio della medaglia: la vertigine

tecnologica. Molti osservatori delle organizzazioniaziendali hanno messo in evidenza un fenomeno chesi manifesta soprattutto nelle imprese che, proprioper favorire l’interscambio e la partecipazione di tuttialle decisioni, eccedono nel coinvolgimento degliindividui, soprattutto manager, i quali vengonosopraffatti dalla quantità di informazioni da elaboraree conoscere e quindi, anziché essere facilitati nelprendere decisioni, vengono frenati e imbrigliati dallapartecipazione a comitati, sottogruppi, team dai qualivengono chiamati a fornire pareri, dare contributi,approvare o rifiutare. Insomma, anziché velocizzare erendere fluide le decisioni, invece di favorire l’apportoche ogni information worker può apportare sullabase della propria esperienza e capacità, i processis’ingessano, i nodi delle decisioni si stringono e latecnologia strangola e rallenta anziché rendere lecose più fluide e dinamiche.

Il vantaggio competitivo dell’informazione. Comevenire a capo del dilemma che vede l’opportunitàdella partecipazione degli information worker alraggiungimento degli obiettivi aziendali e dall’altra ilrischio di ingessatura nelle decisioni da “eccesso diinformazioni” da governare? La risposta è articolatama ruota intorno a un utilizzo più intelligente deglistrumenti tecnologici oggi disponibili. Il cuore diquesta strategia è sia tecnologica (usare gli strumentipiù adeguati e innovativi) sia organizzativa.L’obiettivo chiaro è trasformare le informazioni invantaggio competitivo e il percorso è in tre passaggi:fare in modo che l’informazione più appropriataraggiunga l’information worker grazie a funzionalitàdi ricerca in grado di identificare le informazioni dibusiness più rilevanti fra tutte le fonti disponibili;assicurare che le informazioni siano sempreaggiornate, organizzate e disponibili per i dipendenti;migliorare i processi decisionali collettivi grazie aun’efficace condivisione di idee e informazioni concolleghi, clienti, partner e fornitori. Un percorsoobbligato se si vogliono ridurre i costi associati allaricerca e all’analisi delle informazioni. L’istituto di

ricerca Idc, nello studio «The hidden cost ofinformation worker» ha stimato che ogni managerdedica in media il 48% del proprio tempo alla ricerca(9,5 ore settimanali) e all’analisi delle informazioni(9,6 ore settimanali); e che spende 8,3 ore a settimanaper seguire i processi di inoltro e approvazione deidocumenti nei diversi team cui è coinvolto.

La situazione del mercato italiano. La diffusione el’utilizzo di personal computer nelle piccole impreseitaliane, quelle fino a nove dipendenti, è del 61,1%,superiore rispetto al 57,5% delle grandi imprese. Ildato meno positivo, però, è la qualità, che cosa ci si facon i pc in azienda? E qui il dato è avvilente: il 45,9%degli utenti aziendali ne fa un utilizzo di scarsissimoprofilo: lo usano in modo ripetitivo utilizzandospecifiche funzioni delle applicazioni o dei sisteminecessari all’assolvimento della loro mansioneaziendale. Solo un 27,1% degli addetti vengonodefiniti nell’ultimo Rapporto sull’occupazione e leprofessioni Ict, come power user, ovvero utilizzano alivello evoluto le diverse soluzioni applicativepresenti in azienda in totale autonomia e sono ingrado di personalizzare il programma o la propriastazione di lavoro.Molto probabilmente questo stato delle cose dipendeanche dalle tecnologie software utilizzate finora chemiravano più all’efficienza dei processi, a renderli piùveloci, anziché a trasformare la qualità del lavorodelle persone. Con la nuova generazione di strumentiche oggi sono disponibili, le funzioni di ricerca neidati aziendali sono più efficaci e possono fornire laleva per trasformare i dati in informazioni e queste inreale vantaggio competitivo. Le imprese più piccoleoppure i team di lavoro contenuti, proprio grazie aquesta dimensione numerica minore di informationworker coinvolti, possono prima ancora delle grandiorganizzazioni aziendali cogliere più rapidamente laduttilità organizzativa che le nuove soluzionisoftware permettono per aggregare e comporregruppi, velocizzare flussi informativi, rendere iprocessi decisionali più fluidi e rapidi.

MICROSOFT

Quali caratteristiche deve avere un’im-presa per definirsi un eccellente postodi lavoro?È fondamentale capire il punto di par-tenza: quali iniziative l’imprenditoredeve mettere in campo per raggiunge-re lo stato di «eccellente posto di lavo-ro». Una prima area di criticità è rap-presentata dalla comunicazione. La cul-tura aziendale italiana è poco attenta acomunicare e condividere le strategie.C’è una scarsa attitudine a spiegare checosa mi aspetto dalle persone anche

perché spesso il management non ha lapercezione che le proprie risorse uma-ne possano avere un interesse profes-sionale a conoscere le strategie o i cam-biamenti organizzativi dell’azienda. C’èpoi l’equità di trattamento. Le organiz-zazioni italiane sono un po’ in difficol-tà a far capire alle persone che sono re-tribuite in maniera equa. Usiamo pocoi criteri di valutazione sul lavoro e que-sto può generare incomprensioni tra idipendenti, che non hanno strumentiper capire se il loro lavoro è apprezza-

to o non si spiegano perché gli altri colleghivanno avanti, fanno carriera. E a farne le spe-se sono soprattutto le donne e gli over 45.Poca attenzione alla crescita professionale?È il terzo elemento di criticità. L’imprenditoredeve trovare strumenti per rendere validi i per-corsi professionali dei dipendenti, creare pro-fessionalità spendibili sul mercato. Significamettere a disposizione delle persone le risor-se che consentano loro di svolgere meglio ilproprio lavoro. La tecnologia gioca, in questosenso, un ruolo fondamentale. Non solo quel-la informatica e produttiva, ma anche quella or-

ganizzativa. Molto dipende ancora una voltadalla capacità del management di coinvolge-re le persone che quotidianamente impiega-no la tecnologia. Chi può dare le soluzioni aun problema se non chi lo affronta ogni gior-no? Ascoltare le persone può essere davveroutile, in casi come questo.Ogni anno il Great place to work Institute Ita-lia, da lei guidato, pubblica l’indagine «Bestworkplaces Italia» che premia le aziende chesi sono distinte per l’eccellenza del lavoro.Esiste un denominatore comune tra questeimprese.

Nelle aziende che partecipano alla nostra in-dagine il coinvolgimento delle persone è sem-pre preso in considerazione: hanno program-mi strutturali in cui ogni dipendente può sug-gerire e proporre miglioramenti nei processioperativi e spesso vengono proposti premi afronte dei miglioramenti che sono stati appor-tati. Negli Stati Uniti abbiamo osservato, peresempio, come non a caso le imprese che sidimostrano più attente a creare un clima orga-nizzativo di eccellenza sono anche quelle cheottengono le performance più brillanti sui li-stini di Wall Street.

3domande a:GILBERTODONDÈAMMINISTRATORE DELEGATO DIGREAT PLACE TO WORK INSTITUTEITALIA

ILCONSULENTE

+1,7%

+1,4%

+3,4%

+2,0%

2003 2005

14,899 15,489

3,921

6,913

4,055

4,194

7,105

4,190

POWER USER GENERIC USER NO USERDATI IN MIGLIAIA - FONTE OCCUPAZIONE E PROFESSIONI NELL'ICT, RAPPORTO 2006

Le competenze informatiche in ItaliaIl livello di conoscenza degli occupati dipendenti nelnostro paese, nel triennio che va dal 2003 al 2005.

VIV

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 4

Page 4: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

PROG

ETTO

PM

I

funzionalità il portale ecommerce». Un sito che ha alistino circa 8 mila prodotti e che a fine anno conta diaverne 13-14mila. «Siamo integrati a livello softwarecon i nostri fornitori. Abbiamo cioè sviluppatoprocedure che, sulla base dell’ordine del cliente-visitatore, automaticamente genera un pre-ordine, seil prodotto non è disponibile nel nostro magazzino diGessate, alle porte di Milano, tenendo inconsiderazione i prodotti disponibili nei magazzinidei fornitori, il loro prezzo, il ‘rate’ di performanceche abbiamo attribuito a ciascuno di essi sulla basedella velocità di consegna al nostro deposito», spiegaChiaramida. «È grazie a questi automatismi cheabbiamo potuto ridurre gli addetti agli ordini. Ogniproblema organizzativo, insomma, viene sviscerato ilpiù possibile per trovare la soluzione automaticamigliore. Solo se non se ne può fare a meno videdichiamo una risorsa umana, che continua adessere aziendalmente molto costosa».Automatismi, dunque, per servire più rapidamente laclientela. «Al cliente noi indichiamo se la consegnapuò essere fatta in un giorno o due o quattro. Il

Abbiamo unafinestrella

ILCASO/1 BOW.IT

a storia imprenditoriale di Bow.it è esemplare deiradicali cambiamenti che il commercio via Internetsta portando nella vendita dell’elettronica diconsumo. Nata a ridosso del boom delle cosiddettedot com, il sito di ecommerce «Buy on web» hamacinato tutte le tappe evolutive: affermazione delmarchio, successo commerciale, incorporazione inuna struttura aziendale e organizzativa più grande.Paolo Chiaramida, direttore generale e sales &purchasing della società, tra i soci fondatori, ripassala storia del quinquennio passato, da quando nel2001 Bow.it andò per la prima volta online. «Siamotra i pochi siti di ecommerce con la riga del bilancioin nero e non in rosso e un budget 2007 molto

Dietro la gestione di un sitoecommerce si nasconde

una struttura organizzativadove sia le persone

sia gli automatismi sonofondamentali per soddisfare

il cliente. Il punto di contatto?Il software, naturalmente.

L

cliente sa quanto tempo deve aspettare la merce»spiega ancora Chiaramida. «Automatismi che, però,ci servono soprattutto per restare competitivi».

Lo scontrino è più leggero. L’elettronica di consumoha subito, infatti, ribassi di prezzo stratosferici eChiaramida porta alcuni esempi: nel 2005 un tivù alplasma da 42 pollici costava 3.500 euro mentre oggi1.200; una scheda di memoria per fotocamera digitaleda 1 gigabyte costava 200 euro mentre oggi appena99; due anni fa un notebook da mille euro era lafascia entry level mentre oggi a quel prezzo si trova lafascia alta. E anche i prezzi d’ingresso delle novitàtecnologiche sono crollati: il primo masterizzatoreDvd due anni fa costava 950 euro mentre oggi ilBluRay costa 500 euro. «Il valore medio delloscontrino è passato in un anno da 250 euro a 230»dice Chiaramida «e se volessi fare lo stesso fatturatodell’anno prima dovrei almeno fare più scontrini. Sevoglio, invece, com’è il nostro obiettivo, continuare acrescere, lo sforzo di efficienza, di servizio e scelta diprodotti, deve essere ancora maggiore. È quanto

MICROSOFT

aggressivo: vogliamo toccare i 20 milioni di euro diricavi». Lo scorso anno si è chiuso con 15,3 milionidi fatturato con un buon salto rispetto ai 9,2 del 2005.Nel 2006 c’è stata anche la cessione della quota dimaggioranza della società al Gruppo DMail di AdroDe Carolis e Gianluigi Viganò (vedi riquadro). «Dalle23 persone che eravamo nel 2005 ora siamo in 17, macontiamo di tornare a una proporzione di 1 milionedi euro di ricavi pro capite entro l’anno». Come ha fatto Bow.it a crescere in fatturatoriducendo gli addetti? Con una forte spinta versol’automazione. «Quattro persone sono dedicate asviluppare soluzioni software per migliorarel’efficienza della nostra intranet e arricchire di

Bow.it dallo scorso agosto è, per il 51%, di DMail, società quotata alla borsaTechstar. L’acquisto è costato a DMail 2,1 milioni di euro. «Buy on web» è natanel 1999 come spin off di Tunda Computer. Online dal 2001, fu tra i finalistidell’Oscar ecommerce bandito dal ministero delle Attività produttive nel 2003e, lo scorso anno, è risultato il primo sito per gradimento della clientela nellaclassifica stilata da una società indipendente in collaborazione con Il Sole 24ore. Nel 2004 contava su 230 mila visitatori unici mensili, mentre lo scorsoanno il numero era salito a 400 mila; il numero dei clienti è balzato dai 60mila del 2004 ai 100 mila del 2006 mentre il numero di ordini mensili sonopassati da 2.300 a 3.300 nel 2006 e l’obiettivo 2007 è 4.500. Il fatturato 2005 èstato di 9,2 milioni di euro, lo scorso anno 15,3 e ilbudget 2007 è di 20 milioni. DMail, l’azionista dimaggioranza, è guidato da Adro Maria De Carolis,presidente e amministratore delegato (segue laparte Media commerce) e da Gianluigi Viganò (seguela parte Media locali, ossia il sistema di 18 rivistelocali distribuite in Lombardia e raccolte sotto ilmarchio Netweek). DMail nei primi nove mesi del2006 ha realizzato ricavi per 48,5 milioni rispetto ai34,9 dello stesso periodo 2005.

Da Gessate al mondo

Foto di gruppoIn alto, lo staff di Bow.it nella sededi Gessate (MI). La società guidatada Paolo Chiaramida conta17 addetti. A lato, il puntodi consegna delle merci nelmagazzino di Gessate: ogni mesesi contano più di 3 mila ordini.

Bow.it ha partecipato al Windows Vista Technology

adoption program: la fasedi test-utente di Vista e del nuovo

Office. Lo scorso anno la societàdi ecommerce (400 mila visitatori

unici al mese e 100 mla clienti)è stata rilevata (51%) dal gruppo

Dmail, che ogni mese gestiseun milione e 200 mila contatti

di persone che acquistanoattraverso cataloghi e siti

di commercio elettronico. A lato, ipacchetti Vista e Office utilizzati

negli uffici di Bow.it.

magica

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI ALESSANDRO TOSATTO

VII

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 6

Page 5: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

PROG

ETTO

PM

I

VIIIMICROSOFT

facciamo ogni giorno». Con attenzione a ridurre icosti: a inizio 2006 Bow.it ha chiuso un negozio di400 metri quadri a Sud di Milano perché l’80% deiclienti lo usava per ritirare la merce ordinata viaInternet. «Ne abbiamo aperto un altro più piccolo inuna zona più centrale della città». Bow.it deve, però,anche allargare il bacino di clienti. «Essere entrati afar parte del gruppo DMail, che ogni mese gestisce unmilione e 200 mila contatti di persone che acquistanomediante i cataloghi e i siti ecommerce che gestisce,ci ha dato l’opportunità di fare campagne dicomunicazione prima di Natale su circa 800 milanominativi. Abbiamo raccolto un buon numero diordini telefonici. Una scelta che ci ha indicato unastrada alternativa sulla quale insistere. Ma è statal’esperienza che ci ha dimostratoche la scelta di Windows Vista e delnuovo Office 2007 era stata giusta».

A tutta Vista. Bow.it, infatti, hafatto parte del Windows VistaTechnology adoption program(Tap), ossia ha partecipato alla fasedi test-utente sia di Vista sia delnuovo Office. E Chiaramida ne èentusiasta. «Ciò che ha cambiato inmodo deciso il modo di lavorare non solo mio ma ditutte le 17 persone che siamo, è la funzione Ricerca diVista. È una finestrella nella quale basta incominciarea digitare la parola che cerchi e il motore di Vista tene propone subito l’elenco e puoi averne ancheun’anteprima visiva per ritrovare esattamente ciò checerchi. Ci ha cambiato il modo di lavorare. Facciodue esempi. La nostra collaboratrice che si occupa digrafica ha scoperto che avrebbe dovuto cambiare larisoluzione di una cinquantina di immagini diprodotti del nostro sito. Ho visto che, con moltavelocità, digitava nella finestrella il codice delprodotto, modificava l’immagine, salvava e il giocoera fatto. In precedenza avrebbe dovuto cercare nellecartelle delle tipologie merceologiche, discendereall’interno, scorrere i prodotti del costruttore presentinel database. Insomma avrebbe impiegato almeno

mezza giornata di lavoro. Ha invece risolto le cose inmezz’ora. Altro esempio è la relazione con i clienti.Avevamo in alta priorità il progetto di realizzare unasoluzione di Customer relationship management chepermettesse di riassumere tutta la storia di relazionecon il cliente per fornire un servizio migliore. Grazieal search di Outlook quella necessità è diventatameno impellente. Basta digitare il nome del cliente eabbiamo tutta la storia delle interazioni email avute,cosa che ci aiuta non poco a risolvere i problemi. Sein pochi secondi risolvo cose che richiedevanominuti porto un contributo all’efficienza di Bow.itineguagliabile: cinque minuti di tempo persi in attesadel computer moltiplicato le 17 persone dell’aziendasono parecchi soldi in base d’anno. E una migliore

qualità della vita dentro Bow.it».Gli esempi di utilizzi delle nuovecaratteristiche intrinseche in Vista eOffice continuano.«Apprezzo molto i ‘tab’ del nuovoExplorer. E vedo che anche inamministrazione li usano molto.Noi siamo un’azienda con leapplicazioni gestionali tutte gestitevia Web. Quindi inamministrazione aprono tante

finestre di Explorer quante le tematiche che devonoseguire: una per gestire i fornitori, una con gli ordini,una con le statistiche, eccetera. All’interno diciascuna, poi, aprono tanti tab quanti sono i fornitoriche si stanno esaminando, gli ordini. Ogni cosa èraggruppata per gruppo d’interesse e l’indomani,grazie al sistema di congelamento delle applicazionidi Vista, in pochi secondi è di nuovo operativa». E nessuno ha speso tempo a insegnare questi modipersonali di utilizzare il browser Microsoft. «Sonofavorevole all’Instant messaging in azienda: permettedi parlare al telefono e, contemporaneamente, dareuna risposta istantanea a una, due, tre persone. Certo,se ne può anche abusare e l’Im può diventare unadistrazione. Nella mia esperienza, però, sono più i latipositivi che negativi. Noi lo usiamo per interloquirecon il magazzino di Gessate e il negozio di Milano».

«Gli automatismiorganizzativi facilitanole relazioni con i clienti.

E ci permettonodi essere sempre

competitivi».

A sinistra, lapiattaforma online di

Bow.it. Il sitospecializzato nella

vendita di elettronica diconsumo nel 2005 ha

sviluppato un fatturatodi 9,2 milioni di euro,

saliti a 15,3 lo scorsoanno. Le stime per il

2007 oscillano intorno ai20 milioni di euro.

A destra, il sistema ditracciamento delle merci

è sempre online.

IX

È come per il cocomero: per sapere se èmaturo al punto giusto, rosso fiamman-te e saporito, non basta picchiettarlo conle nocche e sentirne il suono. La provarisolutiva è fare un tassello e assaggiarlo.Microsoft ha pensato di fare altrettantocon Office System 2007. Si può fare unaprova immediata delle funzionalitànuove, sperimentare la nuova organiz-zazione dei comandi ora raccolti ingruppi logici su una barra sempre pre-sente in alto nel documento, provare a

utilizzare Word, Excel, PowerPoint, ilnuovo Outlook, Access, Infopath, One-Note, Project. Tutto, insomma, senzastravolgere la precedente versione Office2003, ma ottimizzandola. Solo alla fine,se convinti e soddisfatti della prova chedura 60 giorni, si può richiedere Office2007 senza dover reinstallare nulla, maconvertendo la versione di prova in de-finitiva, acquistando il relativo codice diattivazione.

Come si fa a...Basta

LANUOVAVERSIONE DI OFFICE ONLINE

Office 2007, basta assaggiarlo

è chi prevede che molte tipologie di lavoro,quelle soprattutto degli information worker,cambieranno modo di lavorare dell’operaiodell’informazione online. Per questo Microsoftfavorisce questa impostazione con un «servizioWeb» dedicato ad aumentare la produttività degliutenti di Office System. Già nella precedenteversione di Office 2003, su Microsoft Office Onlineerano disponibili molti modelli da scaricare,personalizzare e utilizzare: dai moduli per fare lefatture del professionista con le celleper il calcolo delle tasse, ai modellidi biglietto da visita pronti per esserestampati o inviati in tipografia. Conl’arrivo della nuova versione diMicrosoft Office System 2007 lafunzione di Office Online èdiventata ancora maggiore.

La nuova interfaccia. Anzitutto laparte di «Guide interattive» aiutanoa familiarizzare più rapidamente con la nuovainterfaccia utilizzata dalle applicazioni Office.Quella più razionale distribuzione dei comandi cheoggi è il vanto dei nuovi menu di Word, Excel,PowerPoint trova su Office Online facili esempi cheaiutano gli utenti di più antica data a ritrovare icomandi cui erano abituati e i nuovi utilizzatori acomprenderne meglio le caratteristiche e asfruttarle con maggior rapidità e profitto. Con undettaglio non banale: tutte le applicazioni delnuovo Office 2007 sono integrate con OfficeOnline.Ossia dall’interno di Word, per esempio, si può inogni momento volare su Office Online e vedere ses’è qualche modello preimpostato da utilizzare perfare una newsletter da inviare ai clienti; oppurestendere un curriculum che non dimentichinessuna informazione utile. Due esempi diapplicazione che potranno sfruttareopportunamente Outlook per inviare la newslettera una lista di distribuzione dei clienti oppure ilcurriculum a un elenco di aziende. E su OfficeOnline viene insegnato tutto questo con grande

semplicità. Un altro esempio: grazie alla proprianaturale proiezione verso l’utilizzo online, il nuovoOutlook di Office System 2007 dà la possibilità dipubblicare il proprio calendario di appuntamenti erenderlo visibile al gruppo dei propri amici o aipartecipanti del gruppo di lavoro.

Microsoft Office Online, con oltre 900mila utenti epiù di 13 milioni di pagine viste ogni mese, èdiventato il punto di riferimento per tutti coloro

che utilizzano OfficeSystem 2007, Sono statioltre 70 milioni gli utenti ditutto il mondo che l’hannoutilizzato: sia coloro chehanno voluto valutareonline le funzionalitàinnovative delle nuoveversioni delle applicazioniOffice 2007 sia coloro chehanno bisogno di supporto

per superare l’ intoppo o chiedere ai tecniciMicrosoft «come si fa a…». Basta andare sul sitooffice.microsoft.com/italy/ e si può fruire dellacollaborazione dei partner Microsoft che hannosviluppato e rendono disponibili molti strumenti,informazioni e servizi che consentono di lavoraremeglio e più velocemente o di mettere alla prova lapropria creatività.

C’

un clic

Con 900 mila utentie più di 13 milionidi pagine viste ognimese, Microsoft OfficeOnline è il puntodi riferimento di tuttii navigatori della Rete.

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 8

Page 6: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

L’informatica è uno strumento perqualificare professionalmente ladonna e consentirne la crescitapersonale. È quanto si propone didiffondere futuro@lfemminile: ilprogetto, promosso da Microsoft,Assicurazioni Generali, Accenture eHP, e patrocinato del Ministero perle Pari Opportunità, organizzaanche training gratuiti conl’obiettivo di avvicinare le donnealle tecnologie informatiche.

Il progetto è un investimentoconcreto su più fronti – lavoro,formazione, vita quotidiana –perché il potenziale femminilepossa esprimersi contribuendo allacrescita economica e sociale delPaese. La tecnologia è la chiave divolta perché offre gli strumentigiusti per far carriera e fornisce unalleato nella quotidianità, nellagestione della famiglia e dellapropria vita. Un progetto come

futuro@lfemminile richiede sensodi responsabilità e collaborazionetra tutti gli attori che consideranola tecnologia un mezzo peraffermare le pari opportunità e checondividono l’impegno a favore diuna maggiore presenza delledonne nel settore ITC. Il calendariodegli eventi è online, all’indirizzoindicato qui sotto, insieme a tuttele attività che futuro@lfemminilesupporta.

Il futuroadesso è alfemminile

MICROSOFT

ATU PER TU: PARLATALIENTO

E come si gestisce questa filosofia aziendale?Chi sta a capo dell’azienda deve in prima personatrasmettere questo tipo di cultura. Diventare peopleready è un processo di change management chediventa articolato, complesso.In Italia esistono aziende people ready?Non c’è un bianco e un nero. In Italia soffriamo unpo’ un livello di focalizzazione sulle persone chenasce dal sostrato culturale. E lo vediamo dal livellodi informatizzazione delle imprese italiane, dalnumero di investimenti in nuove tecnologie, inricerca… Diciamo che l’Italia è un Paese che hagrandi opportunità davanti a sé.La centralità delle persone è una scelta o unanecessità?Non è una scelta delle aziende. Il passaggio daicolletti bianchi ai knowledge worker, persone cheutilizzano la propria testa come strumento di lavoroda una minoranza di 50 anni fa oggi sono una largamaggioranza. È un processo in atto. Le persone sisono evolute verso l’ information worker, che nonsolo deve avere conoscenze, ma che sono in grado digestire le informazioni per prendere delle decisioni.Da dove si comincia?Ci sono quattro scenari. Il primo è legato alla gestionedelle relazioni, guardare al tipo di relazioni che unazienda ha e capire quali strumenti dare alle personeper gestire meglio le relazioni interne ed esterne, percomunicare meglio, per conoscere meglio i propriclienti, per fornire un servizio più personalizzato. Poi?L’innovazione, intesa come un processo. Fornire glistrumenti, il livello di informazioni giuste, il dettaglioe l’aggregazione di informazione per portareinnovazione dentro l’azienda. Il terzo scenario èl’innovazione verso l’esterno. Quindi, bisognacomprendere se le persone sono davvero in grado diottimizzare i processi.E come si mette in pratica?La magia del software. Chi può portare e dare glistrumenti giusti alle persone per valorizzare e per farecrescere il loro potenziale, è proprio il software.

PIERPAOLO TALIENTO,

DIRETTOREBUSINESS

& MARKETINGORGANIZATION

MICROSOFTITALIA

Tutto stanella magiadel software

LA TECNOLOGIA/1 WINDOWSVISTA

è un grafico che intimorisce e fa vacillare anche lafantasia: la Berkeley University ha stimato che leinformazioni digitali tra il 2001 e il 2008aumenteranno di almeno 20 volte e ogni“information worker” ha generato lo scorso annooltre 2 gigabyte di dati. Vicino a questa curvaesponenziale c’è la constatazione che nessuno èormai in grado di stimare di quanti miliardi di miliardidi pagine sia costituito il Web. Siamo sommersi dalleinformazioni e l’antico adagio che sottolineaval’impossibile compito di “trovare l’ago in un pagliaio”sembra quasi ottimistico. Come sopravvivere? E, dalpunto di vista aziendale, come non perdere leopportunità che la Rete promette e consente senza,che i propri information worker ne restino sopraffattie che la ricerca delle informazioni non costituisca unimpaccio alle decisioni, anziché favorirle? Può latecnologia informatica che ha generato questo maredi dati curare se stessa e scovare solo le informazioniutili, che servono veramente? È la scommessa cheMicrosoft ha fatto con Windows Vista e con OfficeSystem 2007, presentati al mercato tra novembre efine gennaio scorsi. Tra le innovazioni tecnologichepiù importanti del nuovo sistema operativo c’è unmotore di ricerca integrato che cambia radicalmenteil modo di interagire con il pc. Qualunqueprogramma, dato, email o informazione utile allavoro, indipendentemente da dove sia stato salvato,in una sottocartella o come allegato di un’email,grazie a Vista è oggi immediatamente raggiungibilescrivendone il nome o parte del contenuto. Magia?Ebbene sì. Le centinaia di migliaia di utenti chehanno partecipato alla valutazione di Windows Vistaprima della sua commercializzazione, sono unanimi:la funzione “Cerca” di Vista fa davvero la differenza

C’a prima

Solo informazioni utili

Come districarsi nel mare dei file e cogliere i dati che più ci servono?Oggi basta digitare una parola. Pertrovare un documento,un’immagine, un brano musicale...

XI

ffrontare nuove sfide, inventare prodotti o servizi,migliorare le relazioni con i clienti, i partner e ifornitori. Sì, ma come? Basta guardarsi in casa.Perché quel che serve è quasi sempre sotto i nostriocchi. Non sono le imprese a trovare clienti, asemplificare le operazioni, a concludere gli affari. Lofanno le persone. Per Paolo Taliento, 42 anni,responsabile Business and Marketing di MicrosoftItalia, la centralità del fattore umano non è unoslogan da mettere in vetrina. È di più. «È una visioneche si manifesta ogni giorno in azioni concrete basatesull’asset più importante e strategico dell’impresa».

Quali azioni concrete?In ogni operazione dibusiness, la prima domandache si pone l’imprenditore èla seguente: ho le personegiuste per vincere questa

sfida? E le persone hanno gli strumenti idonei peraffrontarla? Poi viene il resto, le risorse finanziarie, iprocesssi, l’organizzazione…Come dite voi: un’azienda people ready?Esatto, si diventa people ready quando ci si domandacome reclutare i migliori talenti, come si possano farcrescere le persone in azienda e quali strumentioffrire loro per realizzare al meglio ciòche sanno fare.

«Si è People Readyquando ci si chiede comevalorizzare davvero i propri dipendenti».

A

PROG

ETTO

PM

I

Se la formazione è “Live”Grazie alla tecnologia di Webcast(trasmissione di contenuti suWeb) Microsoft Live Meeting,Microsoft offre training continuo egratuito (anche su Office 2007 e isuoi applicativi) agli utenti a casao in ufficio, direttamente online ein italiano. Permette di assisteredal vivo a corsi e presentazionitecniche, in linguaggio semplice,tenuti da esperti di prodottiMicrosoft. Le lezioni sono in

diretta e consentono di interagirecoi tecnici e avere dettagli sull’usodei programmi. I corsi si possonovedere anche in un secondomomento, a casa, seguendoquanto è stato detto in diretta.Durano circa un’ora e mostranocome aumentare le propriecompetenze professionali. LiveMeeting è gratuito e accessibileda Office 2003 scaricando unplugin, o da Office System 2007.

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

Vista

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:07 Pagina 10

Page 7: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

I piccoli imprenditori lo diconocon chiarezza: dalla prima fasedi automazione informatica cheha consentito di velocizzare ilbusiness, vogliono passare auna seconda fase che li aiuti aproporre i prodotti via Web, acreare alleanze più strette confornitori e clienti. I partner Microsoft sono prepa-rati per rispondere realmentealle esigenze delle Pmi, perché

basandosi sulle loro richiesteMicrosoft ha realizzato MicrosoftPartner Program, nato per atte-stare le competenze dei partnerMicrosoft sul mercato e offrireopportunità di business com-misurate alle loro effettive ca-pacità, assicurando ai clienti lacertezza di aver scelto il forni-tore più affidabile sulla tecno-logia Microsoft. In quest’otticaprogressiva sono stati indivi-

duati vari livelli di partnershipe certificazione, tra cui GoldCertified Partner e Certified Par-tner, che realizzano soluzionibasate su tecnologieMicrosoft, eSmall Business Specialist, dedi-cati a infrastrutture e soluzioniper le Pmi. Per accedere ai li-velli, il partner deve avere per-sone che abbiano sostenutoesami di certificazione sulletecnologie Microsoft.

Un partner a misurad’impresa

La tecnica non bastamaiCERTIFICAZIONE E FORMAZIONE

li esami non finiscono mai», scriveva EduardoDe Filippo, e da allora la frase è diventata quasi unluogo comune tanto è vera. E ogni imprenditore vivesulla propria pelle tale verità: a cominciare dai propriprodotti o servizi, che ogni giorno vengono esaminatidai clienti e devono farsi largo tra mille e unconcorrente, per continuare poi con le capacitàmanageriali per restare sul mercato,crescere, svilupparsi, innovare,inseguire nuove idee, gestirepersone. L’elenco potrebbecontinuare. Come governare icambiamenti che la tecnologiaimpone? La soluzione è una sola:informarsi, studiare, correre einseguire: se si perde il passo siviene travolti e superati.

L’Information and communication technology non è,però, materia facile e l’aggiornamento è,nella maggiorparte dei casi,cosa complicata o delegata ai tecnici.Anche il manager, però, oggi non può essere da menoe deve accrescere le proprie competenze per sapereche cosa poter chiedere ai tecnici per ottimizzare letecnologie e raggiungere prima gli obiettivi strategiciaziendali. Lo studio e la formazione continua sonoelementi importanti da mettere in conto per sé stessi,per i propri collaboratori in azienda e per i consulentidei fornitori tecnologici. Qui ritornano gli esami: dichi fidarsi? Certamente di coloro che hannocompetenze certificate da organismi indipendenti cheprima formano e poi valutano le capacitàtecnologiche fornite. Ormai è chiaro: la scelta delfornitore di soluzioni è un importante, perché dalbuon lavoro svolto dai loro tecnici dipende la bontà

della soluzione applicativa e il miglioramento delleperformance aziendali. Sbagliare nell’analisi deiproblemi e nelle soluzioni che riguardano i processiaziendali significa mettere a rischio l’interaorganizzazione. Ecco, dunque, che pretendere daifornitori che dimostrino la propria competenzatecnologica certificata dai costruttori delle tecnologie

che intendono applicare è unagaranzia per l’imprenditore. Senzatralasciare, però, che è necessarioavere all’interno dell’azienda uncapo progetto con competenzeadeguate per indirizzare e dialogareda pari a pari con i tecnici deifornitori. E dunque anche ilpersonale interno aziendale deveessere formato, e certificato, sulle

competenze necessarie. Purtroppo il nostro Paesedifetta, anche in questo, di sensibilità nei confrontidella formazione avanzata: non sempre siritiene che investire sulle proprie persone inmodo che aumentino le loro competenzetecniche comporti un ritorno tangibileper l’azienda. È un errore da correggere.

“G

Lo studio e laformazione continuasono elementiimportanti per se stessi,per i collaboratori e per i consulenti.

XII XIIIMICROSOFT

C’è un sistema molto sempliceper sapere se il proprio perso-nal computer può utilizzareWindows Vista: andare sul sitoMicrosoft e scaricare un pro-grammino, il Windows VistaUpgrade Advisor, che in quattroe quattr’otto dice se il passag-gio da Windows Xp a Vista sipuò fare o no. Allo stesso modolo si può utilizzare per control-lare quale versione di Vista è

consigliabile per il proprio pcmarcato come “Vista capable”dal costruttore hardware. Que-sto esamino è importante per-ché per sfruttare al meglioWindows Vista e la sua inter-faccia avanzata Aero, c’è biso-gno che il computer sia d’unagenerazione più recente. Con ipc un po’ più vecchietti Vistafunziona e va benissimo, masenza Aero.

Il tuo pc è prontoper Vista?

collaborativo. Nel ripensare il modo in cui il pc siconnette alle reti (operazione più facile rispetto alpassato, anche per i più inesperti), i progettisti hannoprevisto la possibilità di far connettere in modalitàwireless (comune nei nuovi portatili) un pc conl’altro, agevolando lo scambio di file, condivisione emodifica in una ”Area di lavoro virtuale”. Senzatrascurare la possibilità di accedere da un computerremoto ai file presenti sul proprio desktop dell’ufficio.Insomma, non si dovranno più avere sempresottomano i documenti di lavoro: basta lasciareacceso e connesso il pc in ufficio e, se serve, entrarvi erecuperare quanto serve. In totale sicurezza. Altre caratteristiche saranno molto apprezzate dagliutenti aziendali: la copia “shadow” (ombra) deidocumenti o della configurazione del pc, il Backupautomatico e la nuova interfaccia. Può succedere, perdistrazione, di sovrascrivere un documento soloperché non se n’è cambiato il nome. Grazie aWindows Vista Shadow Copy si può creare una copiadel file aggiornato fino alla modifica più recente, perrecuperare il documento eliminato per errore. Ancheil backup è molto più semplice: grazie a una finestradi dialogo, l’utente può fare una copia di sicurezza ditutto il pc o rendere automatica l’operazione. Nondimentichiamo i Gadget: piccole applicazioni sulloschermo per ricevere le notizie dai giornali o sui titolidi Borsa, o che connettono con rapidità al proprioconto corrente bancario. E chiudiamo con quellache, invece, è la caratteristica apparente maggiore:Aero. Un nuovo modo di usare le finestre che,divenute semitrasparenti, permettono di concentrarsidi volta in volta sull’ambiente che sta osservando. IlFlip3D consente di far “rotolare” davanti a sé leapplicazioni attive in tante finestre. L’uso dellatrasparenza offre un colpo d’occhio sulle finestreaperte: scorrendo il mouse sulla barra in basso, leapplicazioni compaiono. Aero interviene anche neldare un’anteprima degli allegati o dei documenticercati con Explorer A colpo d’occhio si trova ciò chesi sta cercando.. Insomma, ancora una volta è ilcomputer che si mostra anziché dover cercare.

rispetto a quanto finora abbiamo utilizzato. Orapotremo lasciare che i documenti si accumulinosecondo la loro provenienza: per ritrovarli bastadigitare qualche parola. L’immagine, l’email,l’allegato, ricompaiono dagli archivi. E se pensiamoche gli archivi possono non essere solo sul disco fissodel pc, ma essere dischi e archivi della rete aziendale,questo è un fatto nuovo che cancella le precedentilimitazioni e dà agli utenti un nuovo grado di libertàdi cercare, e trovare, le informazioni condivise coicolleghi. Grazie a questa funzionalità s’impone che in

azienda e negli uffici ci si abituia lavorare meglio assieme,perché i documenti possonorestare unici e venire modificatidi volta in volta col contributodi ogni partecipante al gruppodi lavoro. E la funzione “Cerca”è pervasiva: si può partire dallafinestrella sopra il tasto “Start”nella quale si fanno ricercheimmediate sui file indicizzatiscrivendo anche brani di unaparola. Nella finestra superioresono elencati prima iprogrammi in cui compare laparola, poi i Preferiti e laCronologia, i File e, infine,Comunicazioni, che mostra lericorrenze nell’email. Insomma,il motore di indicizzazione di

Windows Vista si mette nei panni dell’utente e cercadi prevenire ciò che gli occorre: se digita “micro”forse cerca anzitutto un programma, oppure un sitoInternet visitato di recente, o un documento con quelnome o un testo di un’email. La ricerca può essereespansa e raffinata limitando l’arco temporale, o iltipo di documento. Aiuterà le ricerche l’abitudine diapplicare ai file informazioni d’indicizzazione dette“tag” o metadati, che etichettano per categorie oprogetti uno scritto, un’immagine, una presentazione. Le tecnologie di Vista semplificano molto il lavoroPR

OGET

TO P

MI

In basso, alcunefinestre di Vista:l’interfacciatridimensionaleper scorrere leapplicazioni inuso e i Gadgetper la barra deldesktop.

MICROSOFTSCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:08 Pagina 12

Page 8: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

XIV

tecnologico nella gestione dei computer. Da tempoavevamo spostato tutto su tecnologia Microsoft checostituisce il cuore dei server dedicati a Erp,produzione e database. I pc giravano su Windows2000, grazie al quale avevamo sviluppato soluzionipersonalizzate entrate nel quotidiano deicollaboratori e che temevamo di dover modificare»,spiega Edoardo Gentili, 41 anni, responsabilegestione sistemi informativi che guida un gruppo di 7addetti all’infrastruttura informatica (un altro èdedicato agli Erp). La tentazione di passare a Vista èstata forte. «Abbiamo partecipato alla valutazioneperché siamo certi di dover cambiare ma nonsapevamo se evolvere verso Windows Xp o versoVista. I motivi erano chiari: molti utenti lamentavanodi non avere lo stesso ambiente del pc di casa e avolte i nuovi pc non avevano driver per il vecchioWindows. Inoltre, volevamo verificare le funzioniaggiuntive e l’integrazione con applicativi epersonalizzazioni interni». Il risultato della prova,che ha coinvolto gruppi di utenti per un totale di 35postazioni, è stato positivo. «Il principale vantaggio èstato il nuovo modo di fare ricerca. L’obiettivoraggiunto del gruppo dei Sistemi informativi è lasicurezza: Windows Vista è molto rigido nelcontrollare che i pc non vengano manomessi. E noiche conosciamo le pericolosità di alcune manovreavventate, siamo certi che non si possa far danno aglialtri computer della intranet». Ora si passerà allagraduale sostituzione di altri gruppi di utenti mentrevengono valutate le funzionalità del nuovo Office2007 e la compatibilità delle applicazioni sviluppatecon il nuovo ambiente operativo.PR

OGET

TO P

MI

MICROSOFT XV

ILCASO/2 SCAVOLINI

entidue anni di leadership con una quota vicina al10% del mercato sono numeri sufficienti per volerapprofondire che cosa fa di Scavolini una storia dieccellenza tra i produttori di cucine “made in Italy”.«La ricetta è composita: management, capacitàimprenditoriali, filiera produttiva, e altro ancora.Tutto con un obiettivo chiaro sin dall’inizio: diventareil più grande fornitore di cucine della miglior qualità.Sono, appunto, 22 anni che lo dimostriamo sulcampo» dice Vittorio Renzi, 43 anni, direttoregenerale Scavolini. La propensione verso la qualità

portò Scavolini a varare nel1996 il marchio«Ernestomeda» che coinvolseRenzi che ne fu manager finoal 2003, dopo di che è tornatoa dirigere Scavolini.

«Abbiamo cambiato tutto».Scavolini è tra le principaliimprese marchigiane con uninsediamento industriale dove

lavorano circa 600 dipendenti e un fatturato 2006 di210 milioni di euro (30 dei quali da esportazioni) , increscita del 3,5% rispetto all’anno prima in unmercato salito del 2%.«Dal 2005 abbiamo cambiatostrategia di comunicazione per affermaredirettamente la personalità e la qualità delle nostrecucine» e, a conti fatti, Scavolini continua a essere lapreferita dagli italiani. Perché? «Sin dagli anniNovanta producevamo di cucine su misura. Neltempo, però, le cose sono diventate molto piùcomplesse. Personalizzare una cucina significa tener

conto della quantità di varianti produttive: maniglie,colori, materiali. Per continuare a fornire un serviziodi eccellenza e distinguerci sul mercato, bisognavacambiare qualcosa», dice Renzi. «Così abbiamocambiato tutto».La chiave di volta è stato l’Enterprise resourceplanning, per ripensare i processi produttiviincardinandoli in una soluzione gestionale che hapermesso a Scavolini un triplo salto. «Non è statofacile cambiare abitudini, ma ne è valsa la pena». Col nuovo Erp, l’agente Scavolini o il negoziantecompongono al computer, con la visualizzazionegrafica tridimensionale, la cucina, scegliendo fracomponenti base e varianti disponibili. Alla fine, ildisegno si trasforma in ordine di componenti e parti,che da una parte alimenta il software gestionale dellaproduzione e dall’altra interagisce con i fornitori perl’approvvigionamento degli elettrodomestici. «È laprima volta che in Italia e in Europa, nel settorecucine, viene fatto un processo così integratodall’ordine alla produzione, alla consegna al cliente»,chiarisce Renzi. «L’investimento maggiore è stato ilmagazzino automatizzato». Composto da 11.500celle, è il fiore all’occhiello del sistema Scavolini (Sds,Scavolini delivery systems), gestisce il prodotto finitoche, parlando di cucine, significa tener conto di unamiriade di varianti in termini di dimensioni e pesi: unmagazzino unico nel suo genere in Europa.Dall’Erp alle persone. La nuova sfida è migliorare laqualità del lavoro delle persone. Per le infrastruttureScavolini utilizza circa 40 server con diverse funzionispecializzate e circa 350 pc. «Il salto verso l’Erp ciaveva fatto restare un po’ indietro dal punto di vista

V

Ha conquistato la leadershipcon nuove soluzionigestionali. E oraScavolini vuol farelavorare meglioi suoi dipendenti. Edoardo Gentili,

responsabile gestionesistemi informativi

di Scavolini, nel Centroelaborazione datidello stabilimento

di Montelabbate(Pesaro-Urbino).

Il software più amato in cucina

Dal pc al camionA lato, il centro logistico dellostabilimento Scavolini aMontelabbate. A destra, laprogettazione di una cucina vieneeseguita attraverso programmisoftware dedicati.

Da sinistra, alcune fasidella produzione di cucinenello stabilimento Scavolinidi Montellabate (Pu):la produzione di basiclassiche nella fasedi assemblaggio.A lato, la sala di controlloSds (Scavolini deliverysystem).A destra, un operatore leggeil codice a barredi una scatola primadi caricarla sul camionper la spedizione.

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI PAOLO RIGHI

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:08 Pagina 14

Page 9: Valorizzare le persone PROGETTO PMIdownload.microsoft.com/documents/italy/SBP/progettopmi/progettopmi... · Valorizzare le persone 2 ... qualcosa che assomiglia a una magia, che concretiz-

MICROSOFT

PROG

ETTO

PM

ILA TECNOLOGIA/2 OFFICE SYSTEM 2007

modi più coerenti ciò che in precedenza era nascostonei menu di comando a cascata.

Funzionalità intelligenti. Un esempio rende il tuttolampante: quando si scrive un documento in Word2007 si può “vedere l’effetto che fa” modificandone alvolo gli stili tipografici (font, corpi) scorrendo colmouse alcuni fra gli Stili proposti. Con un clic, iparagrafi trovano la veste grafica desiderata. I menu ascomparsa di Excel permettono di avere la previewdella tabella in lavorazione così come apparirà instampa. In PowerPoint, grazie agli SmartArt è facilecreare presentazioni dinamiche. Ma Office System2007 va oltre. Il nuovo Outlook ha reso di più facile

utilizzo le Attività. È logicoaspettarsi che a una email siassoci qualche attività da fare:rispondere, comunicare unadecisione, stabilire unappuntamento... Finalmente, poi,Outlook 2007 ha un motore diricerca efficace: indicizza email eallegati, permettendo di compierericerche secondo criteri di facilescelta.

Comporre un documentocon il 60% di clic in meno.Si può. Così i tecnici di Microsofthanno ripensato i comandi dei nuovi programmi.

Massima velocità a prova di business

Che ne pensate di un quadernodi appunti in cui prendere notadi ogni cosa che vi passa per latesta, dove appiccicare con unclic la pagina web che voleteleggere in un secondo tempo econservare; dove incollare unbrano d’un documento, aggan-ciare un memo a un’Attività dafare di Outlook o come messag-gio da spedire in un secondotempo; magari registrare una

conversazione, annotare un vi-deo o, perché no, scrivere sullosmartphone un’annotazioneper ritrovarsela poi sul desktop?Tutto questo e molto altro anco-ra si può fare. Sono numerosissime le possibi-lità offerte da OneNote 2007, uncomponente integrato in Micro-soft Office 2007 che semplifica laraccolta, l’organizzazione, la ri-cerca e condivisione di note e

informazioni in modo più effi-ciente ed efficace. Con, per dipiù, una capacità di ricerca in-terna strabiliante e la possibilitàdi condividere materiali, note espazio di lavoro con colleghi. Unprodotto, tutto da scoprire.Pardon, da sfogliare.

Una testaOnenote

è un senso di frustrazione nel vedere quanto lanostra segretaria può spremere da Word: un lavorodegno del miglior tipografo. Il confronto con lastentata paginetta che il manager produce, trova ilcontrappasso solo con gli elevati concetti che vi èriuscito a scrivere. Ma la pena estetica resta. E direche tutti usiamo, e da anni, Microsoft Word, facciamopresentazioni con PowerPoint, complessi calcoli conExcel. Eppure il confronto con l’output prodotto dauna professionista di Office è avvilente. Il motivo? Leenormi possibilità d’utilizzo che gli strumenti diproduttività personale di Office 2003 restanosconosciute ai più. I tecnici Microsoft ne eranoconsapevoli: tutti i loro sforzi di arricchire difunzionalità i prodotti della suite nel corso degli anni,erano frustrati dalla pratica perché gli utenti neutilizzavano una parte limitata. Hanno calcolato che icomandi della barra di Office portavano allaastronomica cifra di 352 milioni di clic per attivarnetutte le varianti funzionali. Lasoluzione era, dunque,semplificare.Il risultato è stupefacente: lepersone riescono ora a comporreun documento con il 60% di clice il 65% di movimenti di mousein meno. Com’è stato possibiletutto ciò? Ripensando del tuttol’interfaccia con una barramultifunzione, che raggruppa in

C’

SCOPRI TUTTI I DETTAGLI SUL SITO:pmi.microsoft.com/progettopmi

XVI

ec10_075_090_Microsoft3_L%T 5-03-2007 15:08 Pagina 16