Ricorrenza di S.Sebastiano Comune di Piacenza Comune di Piacenza Corpo Polizia Municipale.
Valerio Saltarelli Savi - Associazione Culturale Art Company · 2004 Taboo & Totem , Galleria Ricci...
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DI CHIARA CANALI
guaggio scaturisce dal fascino di due estetiche complementari: da un lato il processo di sposta-(Ready-mades);
genea . Duchamp stesso ha fatto una chiara distinzione tra queste due modalità di intervento, sottoline-ando che mentre il ready-made preleva un oggetto qualsiasi degli innumerevoli prodotti in serie e
objet trouvé objet
trouvé Nella sua lettura sulle ope- razioni duchampiane, Jean-François Lyotard1 esamina l'espediente di cui Du-champ si serve per scardi- nare la relazione con il pre-cedente significato delle
ne contemporaneamente la simmetria e l'incongruenza. tard comincia dal titolo si articola in tre livelli: la funzione narrativa; la fun-zione logica; la funzione paradossale di tautologia o referenza. Tutte e tre le funzioni sono presenti nel nuovo titolo attraverso cui sono ribattezzate le opere di Saltarelli che non ha alcu- na ovvia relazione con
ciato paradossale che si riferisce alle motivazioni intrinseche che hanno portato alla genesi
rappresenta, ma agisce sul fruitore così come lo fanno i colori di un quadro, anche se si tratta di un colore invisibile - 2. Tuttavia, nelle opere di Valerio Saltarel-
questi aspetti e trasfigurarli con drammaticità e ironia attraverso il sollievo di un objet trouvé, at-
1 Jean- I TRANSformatori Duchamp. Studi su Marcel Duchamp, Hestia, Como 1992. 2 Ibidem.
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che non è solo estetica ma anche politica. Ispirate al bi-centenario della nascita di Darwin sono le due opere che aprono la sequenza di immagini in catalogo: Transition e The evolution of species. In entrambe si concretizza il modo di procedere di Valerio Saltarelli che fa riferimento a un fatto concreto, in questo caso il manifesto teorico de , come episodio sintomatico di un progresso che ha condizionato
Transition testo e lo stampa su pvc trasparente; stessa operazione per una fotografia bellica di inizio Nove-
aperto al passaggio dello spettatore il quale, deambulandovi, lascerà le proprie impronte a terra
del genere umano, responsabilizzando il fruitore a una presa di coscienza in prima persona degli effetti positivi e negativi di tale scoperta. Allo stesso tempo, in The evolution of species, le due ba-
mezzi tecnici nel campo della medici-na e del soccorso ma non purtroppo nel concetto di guerra e distruzione che fa capo al loro utilizzo. Ancora, in Amazzonia il motivo ornamentale che intacca la foglia vegetale (e il deposito
Libero Arbitrio
opere di Saltarelli Savi: se in La fatica dei poveri, nel parallelo con il gioco del basket, si fa riferi-
La vita
Le tre età della vita. objet trouvé per Saltarelli Savi diventa materia prima per sintonizzarsi sulle corde emotive che
legano i concetti di evoluzione, memoria, vita, morte e destino, in una trasfigurazione tragica e paradossale che fonde la dimensione corporea con quella più ascetica.
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TRANSITION
zionato per terra, invitando lo spettatore ad attraversare il percorso e a lasciare le proprie impronte come
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THE EVOLUTION OF SPECIES 2009, barelle, eps
sto caso il cambiamento non riguarda la condizione dell'uomo ma soltanto la tecnologia e gli accessori.
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LA FATICA DEI POVERI 2010, canestro con rete composta da rosari, carta da macellaio, bordo del tabellone decorato con scritte
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QUEL CHE RESTA DI UN UOMO 2010, PVC, fiori finti, ossa, figura in cenere, pagine dall'Apologia di Socrate
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IL LUPO E IL CANE 2007, collare e banconote, diametro cm 15
La favola di Fedro - Il lupo e il cane Un lupo, tutto striminzito dalla fame, incontra un cane ben pasciuto. Si salutano e si fermano. - Donde vieni così lucido e bello? E che hai mangiato per farti così grasso? Io, che sono tanto più forte di te, muoio di fame. E il cane: - - E che servizio? - Custodirgli la porta di casa e tenere lontani i ladri la notte. - Uh! Ma io sono prontissimo! Adesso sopporto nevi e piogge nel bosco, trascinando una vita maledetta. Ma deve essere molto facile vivere sotto un tetto e riempirsi lo stomaco in pace. - Allora vieni con me. E vanno. Lungo la via il lupo vede una spelatura al collo del cane. - Che roba è quella, amico mio? - - - Qualche volta, per la mia natura impetuosa, mi tengono legato, perché stia quieto durante il giorno e vigili la notte. Ma al crepuscolo vado in giro dove mi piace; mi si porta il pane senza che io debba richie-derlo; il padrone mi dà gli ossi della sua tavola; la servitù mi getta qualche boccone; gli avanzi di ognuno sono miei. Così, senza fatica mi empio la pancia. - Ma se hai voglia di uscire, è permesso? - - Addio, caro; goditi pure le tue gioie; io non baratto la mia libertà per un regno. Fedro (20 AC - 50 DC) tura della prima età imperiale, è stato uno dei pochissimi autori di nascita non libera: era infatti schiavo trace e nei manoscritti delle sue opere è citato come libertus Augusti liberato dall'Imperatore.
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Valerio Saltarelli Savi Valerio Saltarelli Savi è nato nel 1967 a Piacenza. Vive e lavora a S. Giorgio P.no (PC). m o s t r e p e r s o n a l i 2009 Personale, Solo Jaguar, Cremona 2008 Sculture, Deutsche Bank, Piacenza Valerio Saltarelli Savi, Mario Branca, a cura di Chiara Canali, Palazzo Costa, Piacenza 2007 Luck & Faith, a cura di Stefania Mazzotti, Studio La Matta, Circuito GAM, Solarolo (RA) 2004 Personale, Galleria Fahrenheit 451, Piacenza m o s t r e c o l l e t t i v e 2010 , mim Museum in Motion, Castello di San Pietro in Cerro (PC) La caducità, Joyce&co Gallery, Genova 2009 Nasce un bambino. Il mondo apre gli occhi, a cura di Chiara Canali, luoghi vari, Parma, in collaborazione con il Comune di Parma Collettiva, PalaExpo, Roma 2008 D.A.B. Design, Galleria civica di Modena, Modena Tributo a Delfitto, Pavia Sculture sotto la luna, Piacenza Speciale su TELEVISIONET.TV Sorsi di Pace, a cura di Chiara Canali, Distillerie Francoli, Ghemme (NO) 2007 La Natività, Museo Venanzo Crocetti, Roma Omaggio a Max Ernst, Oratorio Madonna delle Grazie, Borgo di Vigoleno (PC) Inaugurazione, a cura di Maria Livia Brunelli, MBL Home Gallery, Ferrara 2005 Talents, Galleria Rosso Tiziano, Piacenza NurtureArt, Brooklyn, New York 2004 Taboo & Totem, Galleria Ricci Oddi, Piacenza 2003 Team Promo Arte/GAP collettiva Galleria Ricci Oddi, Piacenza Arte Sacra, S. Rocco, Rivergaro (PC) Associazione Sine Tempore, S. Maria della Pace, Piacenza 2003 Arte da mangiare, Teatro Fraschini, Pavia 2002 GAP Emilia Romagna, GAER, Piacenza i n s t a l l a z i o n i p u b b l i c h e 2006 Installazione temporanea di un manifesto in P.le Genova, Piacenza, in collaborazione con Unicef e Assessorato alla Cultura del Comune Piacenza 2005 Installazione temporanea di un manifesto sulla sicurezza stradale in Stradone Farnese, Piacenza Installazione permanente di una scultura nella Chiesa di S. Anna, Morfasso (PC) 2004 Installazione temporanea di un manifesto sul tema della memoria, Stradone Farnese, Piacenza 1998/ Collaborazione con gruppo MEMPHIS per la realizzazione di progetti di Ettore Sottsass, 2002 Johanna Grawunder, Franz West p r e m i 2010 IV Premio di Pittura Movimento Segrete di Bocca 2010, opera selezionata 2009 Premio Celeste, opera selezionata nel catalogo 2003 Una foto per la discriminazione, selezione al concorso fotografico Amnesty
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a cura di Chiara Canali
organizzazione: Oscar Signorini onlus Milano promozione: mim Museum in Motion San Pietro in Cerro (PC) Italian Factory Milano coordinamento: Roberta Castellani, Alessandro Azzoni tel. 338 2531126 info: [email protected] - www.italianfactory.net - 02 36517480 [email protected] - www.fondazionedars.it - 02 860290 [email protected] patrocinio: Provincia di Piacenza Regione Emilia-Romagna Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza Associazione Piacenza Musei catalogo: testi di Chiara Canali layout di Alessandro Azzoni stampa: Grafiche Cesina copyright: autori per i testi e artisti per le immagini
1 Jean-François Lyotard, I TRANSformatori Duchamp. Studi su Marcel Duchamp, Hestia, Como 1992.
Relief corporeo da una situazione iniziale di malessere, disagio o crisi. Al tempo stesso la parola Relief fa riferimento, in ambito artistico, alla tecnica del bassorilievo che,
porto viene modellato un contrasto rialzato, dando la sensazione di vedere un quadro in rilievo. In questa
smettere un senso di pace e benessere sul pubblico, un effetto di sollievo ( relief
ratio bifrons: il conforto delle risposte è apparente e vano, proprio come il bassorilievo è una finta scultura che si eleva dalla superficie informe,
è pretendere che tale immagine sia risolutrice dei nonsense e dei paradossi del vivere. La trappola di que-sto meccanismo sta appunto nella pretesa di suscitare un momento di pace, di rivelazione istantanea, di sollievo
I due artisti in mostra, pur partendo da basi linguistiche e concettuali differenti, sono accomunati dalla volontà di indagare i complessi e delicati meccanismi attraverso cui la trama del reale si visualizza in im-magini estetiche, pittoriche e scultoree, dense di rimandi e suggestioni.
inquietudine profonda caratterizzante il processo artistico nel suo articolarsi in linguaggio visivo. Per Valerio Saltarelli Savi
quietante, densa di significati secondari che destabilizzano da una comprensione piana ed equilibrata della realtà. Per Cristiano Tassinari il sollievo si concretizza nella levità e nella fragilità di materiali e supporti (come
mentano il processo di auto-generazione della realtà. Non garantendo contenuti o significati predefiniti a priori, lo spettatore viene accompagnato a una perso-nale asserzione che non fissi il senso ultimo del lavoro. Jean-François Lyotard ricorda che solo a noi
particolare in quella di dei due artisti qui presenti, che sfugge alla comprensione finale e definitiva: come nella tecnica del bassorilievo il rilievo è apparente, qui il sollievo è momentaneo nella leggera acquisizione di una consapevolezza istantanea che non è data per sempre.
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Cristiano Tassinari: il sollievo della polvere DI CHIARA CANALI
dalla scultura al video, sempre attraverso un costante processo di decostruzione e riduzione ai minimi termini della creazione, giocando con le convenzioni e le regole della rappresentazione.
trasferire le emozioni private in una piattaforma pubblica, condivisa, che sia veicolo di consape-volezza e di riflessione su tematiche generali come la morte e la fragilità umana.
fatti di polvere, è la nostra stessa sostanza e di essa sia-mo stati impastati. Nel Libro della Genesi, Dio risponde
la conoscenza è la morte, la scomparsa, nel suo scorrere attraverso la vita. Se si vuole vedere, se si vuole deside-rare, se si vuole conoscere, pare dirci la Bibbia, si deve divenire mortali, sottoposti al divenire della polvere. Nelle arti figurative, la polvere sembra non fare la sua apparizione fino a Leonardo1, che vi ha accennato varie volte nei suoi testi considerandola materia di rappresen-tazione, permettendoci così di giungere, attraverso gli
alla tecnica pittorica peculiare che lo contraddistingue: lo sfumato. Successivamente, la polvere comparirà in
pittura sugli oggetti delle Vanitas e della natura morta nelle opere del grande autore secentesco Evaristo Baschenis. Come la pittura, la polvere è un velo, uno strato, una sottile superficie che mentre copre rivela, dà corpo e rilievo alle apparenze sottostanti.
attraverso i depositi, le tracce lasciate dalla polvere, non più in forma figurata, rappresentata, ma direttamente come materia. Nel suo procedimento artistico ciò che prima ha la consistenza di
barattoli da still life) viene ripensato attraverso le tracce che il tempo lascia al suo passaggio.
1 Elio Grazioli, , Bruno Mondadori, Milano 2004.
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che lo scorrere del tempo si è impossessato di loro e la polvere vi si è depositata sopra, dunque
aloni stessi delle cose. Gli annerimenti della polvere (o le stratificazioni colorate del pigmento) permettono di leggere più lucidamente il disegno sottostante, forniscono ombre alle ombre, le
di volta in volta la ospita. Come ricorda Roberto Peregalli nel suo nuovo saggio2
Viene corrosa, sporcata, impolverata in ogni istante. Sono la sua caducità e la sua fragilità che la fanno vivere nel trascorrere delle ore, dei giorni, degli
In un dialogo continuo pittura pura e pittura referenzia-le, tra pittura figurativa e pittura astratta, la materia di Cristiano Tassinari sembra infatti impastata con la pol-vere, intrisa di pulviscolo nella particolare luce che ca-ratterizza le sue opere. Il sollievo della polvere è la ma-
assieme al pigmento colorato delle carte, richiama mol-to verosimilmente quanto J.L. Schefer scrisse a proposi-to delle opere di Chardin3, pittore francese di nature
lenta nelle nature morte, le ombre si polverizzano come si polverizzano i colori sui contorni, sia per tocchi che
2 Roberto Peregalli, , Bompiani, Milano 2010. 3 J.L. Schefer, Chardin, P.O.L., Paris 2002.
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PIGMENTS 01 2010, pigmenti in polvere, dimensioni variabili
PIGMENTS
2010, pigmenti in polvere, dimensioni variabili
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PIGMENTS 04 2010, pigmenti in polvere, dimensioni variabili
SOFT DISTORTION
2010, stampa digitale, pigmenti in polvere, dimensioni variabili
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OBJECT ORIENTED OBJECTS (installazione) Milano, 2010, ceramica sintetica pigmentata, spray su carta e pvc, olio su tela, legno, medium density,
dimensioni variabili
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OBJECT ORIENTED OBJECTS Milano, 2010, ceramica sintetica pigmentata, spray su carta e pvc, olio su tela, legno, medium density,
dimensioni variabili
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OBJECT ORIENTED OBJECTS Milano, 2010, ceramica sintetica pigmentata, spray su carta e pvc, olio su tela, legno, medium density,
dimensioni variabili
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Cristiano Tassinari Cristiano Tassinari è nato nel 1980 a Forlì. Vive e lavora tra Berlino e Milano. m o s t r e p e r s o n a l i 2007 Fundamental Frequency, Galleria Il Segno, Brindisi, catalogo della mostra 2006 Mnemosyne (con Svitlana Grebenyuk), Spazio 8, Milano, catalogo della mostra a cura di Chiara Canali 2005 Heads, Libreria Bocca, Milano, catalogo della mostra a cura di Andrea Bondanini 2004 Opera Incisa, Galleria Graffio, Bologna, catalogo della mostra m o s t r e c o l l e t t i v e 2010 Cross Paintings a cura di Alessandro Riva 2009 Group Show, Untitled Gallery, Berlino Beauty Farm, Fondazione Durini, Milano, catalogo della mostra a cura di Vera Agosti Contemplazioni. Bellezza e tradizione del nuovo nella pittura italiana contemporanea 2008 Artefiera, Palazzo dei Congressi, Roma Premio Morlotti, Imbersago , (con)TemporaryArt, La Torneria, Milano, catalogo a cura di Chiara Canali Festival Eterotopie, Altri Luoghi, Palazzo Te, Mantova Arte e Potere, Galleria San Fedele, Milano, catalogo della mostra Testimonianze del Sacro, Galleria San Fedele, Milano, catalogo della mostra 2007 Ultime generazioni e Street Art - Il Treno dell'Arte Da Tiziano a Nespolo alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana, Roma, Firenze, Bologna, Milano, catalogo della mostra , Fabbrica Borroni, Bollate (MI), catalogo della mostra a cura di Chiara Canali Nuovi pittori della realtà cura di Vittorio Sgarbi - Nuovi realismi, Museo Michetti, Francavilla al Mare (CH), catalogo della mostra a cura di Maurizio Sciaccaluga 2006 Confini, Laives, Bolzano, catalogo della mostra , Sasso Marconi, Bologna Premio Campigna 2004 Gemine Muse Premio Nazionale delle Arti, Roma 2003 Premio Carmen Silvestroni p r e m i 2008 Terzo Premio San Fedele, Milano 2007 Primo Premio 58° Premio Michetti, Francavilla al Mare 2006 Primo Premio Italian Factory, Milano 2005 Primo Premio Giorgio Morandi, Bologna 2004 Primo Premio Concorso Nazionale di Incisione Carnello Carte ad Arte, Sora (FR) Primo Premio 13°concorso nazionale di Calcografia, Gorlago (BG)
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a cura di Chiara Canali
organizzazione: Oscar Signorini onlus Milano promozione: mim Museum in Motion San Pietro in Cerro (PC) Italian Factory Milano coordinamento: Roberta Castellani, Alessandro Azzoni tel. 338 2531126 info: [email protected] - www.italianfactory.net - 02 36517480 [email protected] - www.fondazionedars.it - 02 860290 [email protected] patrocinio: Provincia di Piacenza Regione Emilia-Romagna Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza Associazione Piacenza Musei catalogo: testi di Chiara Canali layout di Alessandro Azzoni stampa: Grafiche Cesina copyright: autori per i testi e artisti per le immagini
1 Jean-François Lyotard, I TRANSformatori Duchamp. Studi su Marcel Duchamp, Hestia, Como 1992.
Relief corporeo da una situazione iniziale di malessere, disagio o crisi. Al tempo stesso la parola Relief fa riferimento, in ambito artistico, alla tecnica del bassorilievo che,
porto viene modellato un contrasto rialzato, dando la sensazione di vedere un quadro in rilievo. In questa
smettere un senso di pace e benessere sul pubblico, un effetto di sollievo (relief
ratio bifrons: il conforto delle risposte è apparente e vano, proprio come il bassorilievo è una finta scultura che si eleva dalla superficie informe,
è pretendere che tale immagine sia risolutrice dei nonsense e dei paradossi del vivere. La trappola di que-sto meccanismo sta appunto nella pretesa di suscitare un momento di pace, di rivelazione istantanea, di sollievo
I due artisti in mostra, pur partendo da basi linguistiche e concettuali differenti, sono accomunati dalla volontà di indagare i complessi e delicati meccanismi attraverso cui la trama del reale si visualizza in im-magini estetiche, pittoriche e scultoree, dense di rimandi e suggestioni.
inquietudine profonda caratterizzante il processo artistico nel suo articolarsi in linguaggio visivo. Per Valerio Saltarelli Savi
quietante, densa di significati secondari che destabilizzano da una comprensione piana ed equilibrata della realtà. Per Cristiano Tassinari il sollievo si concretizza nella levità e nella fragilità di materiali e supporti (come
mentano il processo di auto-generazione della realtà. Non garantendo contenuti o significati predefiniti a priori, lo spettatore viene accompagnato a una perso-nale asserzione che non fissi il senso ultimo del lavoro. Jean-François Lyotard ricorda che solo a noi
particolare in quella di dei due artisti qui presenti, che sfugge alla comprensione finale e definitiva: come nella tecnica del bassorilievo il rilievo è apparente, qui il sollievo è momentaneo nella leggera acquisizione di una consapevolezza istantanea che non è data per sempre.