V domenica di Quaresima Anno C

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COLLETTA Cel. Vieni in nostro aiuto, Padre misericor- dioso, perché possiamo vivere e agire sem- pre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. Egli è Dio e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure: Cel. Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura è ripresa dal Secondo-Isaia, pro- feta vissuto con i suoi compatrioti in Babilonia ai tempi del re Ciro. Egli vuole qui ravvivare le deboli speranze degli esiliati con l’annuncio della liberazione, che sarà simile all’esodo, ma avrà pure l’aspetto di una grande novità. La seconda lettura afferma che il battezzato, già in possesso della novità di vita, deve tendere a una totale e perfetta partecipazione al mistero di Cristo. Paolo ha sentito questo impegno e la sua vita diventa proposta per tutti noi. La con- formità a Cristo esige una profonda conoscen- za del Signore, la partecipazione alle sue soffe- renze e un continuo impegno per mantenersi in forma, in modo da raggiungere la mèta. ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall’uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci rinnova nel suo amore misericordioso. Apriamo con fiducia i nostri cuori al perdono. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che fai nuove tutte le cose, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, potente nella risurrezione, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che hai perdonato la donna sorpresa in adulterio, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C (viola) 17 MARZO 2013 « N N eanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». La forza estrema dell’amore è il perdono riparatore. Chi ama sa osare ed è capace di creare nuove forme di relazio- ni, più autentiche, che aprono sempre uno spiraglio di luce nel cuore avvolto dalle tenebre e dall’esperienza del peccato. L’amore non si ripete ma crea sempre un evento nuovo. È questo il modo di amare e di fare di Dio. Non si perdona perché siamo tutti fallibili e peccatori, povere creature umane. No. Si impara a perdonare guardando all’amore di Cristo, alla sua morte di croce, alla sua bontà, restando fedeli alla sua scuola, al suo annuncio, a quel Vangelo – buona novella per la vita – che ha cambiato veramente il significato della storia e dell’uma- nità. La radice del perdono è l’amore di Dio, una forza estrema ed efficace dell’Onnipotente che ci fa osare e sperare, fino a gettare uno sguardo nell’oceano dell’amore infinito del Padre che vuole che tutti gli uomini siano salvi. Perdonare non è tollerare, né dimenticare, bensì rileg- gere la propria storia e quella degli altri alla luce della croce e della risurrezione del Verbo eter- no fatto carne. L’Eucaristia che celebriamo è veramente riconciliazione dei cuori con Dio, con i fratelli e con noi stessi, sacramento che ci conduce a poco a poco verso la Pasqua.

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sussidi liturgici

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COLLETTACel. Vieni in nostro aiuto, Padre misericor-dioso, perché possiamo vivere e agire sem-pre in quella carità, che spinse il tuo Figlio adare la vita per noi. Egli è Dio e vive e regnacon te... Ass. AmenOppure:Cel. Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tuttele cose, davanti a te sta la nostra miseria: tuche hai mandato il tuo Figlio unigenito nonper condannare, ma per salvare il mondo,perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifioriscanel nostro cuore il canto della gratitudine edella gioia. Per il nostro Signore GesùCristo... Ass. Amen

La prima lettura è ripresa dal Secondo-Isaia, pro-feta vissuto con i suoi compatrioti in Babilonia aitempi del re Ciro. Egli vuole qui ravvivare ledeboli speranze degli esiliati con l’annunciodella liberazione, che sarà simile all’esodo, maavrà pure l’aspetto di una grande novità.La seconda lettura afferma che il battezzato, giàin possesso della novità di vita, deve tendere auna totale e perfetta partecipazione al misterodi Cristo. Paolo ha sentito questo impegno e lasua vita diventa proposta per tutti noi. La con-formità a Cristo esige una profonda conoscen-za del Signore, la partecipazione alle sue soffe-renze e un continuo impegno per mantenersi informa, in modo da raggiungere la mèta.

ANTIFONA D’INGRESSO in piediFammi giustizia, o Dio, e difendi la miacausa contro gente senza pietà; salvamidall’uomo ingiusto e malvagio, perché tusei il mio Dio e la mia difesa.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. La grazia e la pace di Dio nostro Padree del Signore nostro Gesù Cristo sia con tuttivoi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, il Signore ci rinnovanel suo amore misericordioso. Apriamo confiducia i nostri cuori al perdono.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, che fai nuove tutte le cose,abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Cristo, potente nella risurrezione, abbipietà di noi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, che hai perdonato la donnasorpresa in adulterio, abbi pietà di noi.Ass. Signore, pietàCel. Dio onnipotente abbia misericordia dinoi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. AmenNon si dice il Gloria

5ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C (viola) 17 MARZO 2013

«NNeanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».La forza estrema dell’amore è il perdono riparatore. Chiama sa osare ed è capace di creare nuove forme di relazio-

ni, più autentiche, che aprono sempre uno spiraglio di luce nel cuoreavvolto dalle tenebre e dall’esperienza del peccato. L’amore non siripete ma crea sempre un evento nuovo. È questo il modo di amaree di fare di Dio. Non si perdona perché siamo tutti fallibili e peccatori,povere creature umane. No. Si impara a perdonare guardando all’amore di Cristo, alla suamorte di croce, alla sua bontà, restando fedeli alla sua scuola, al suo annuncio, a quel Vangelo– buona novella per la vita – che ha cambiato veramente il significato della storia e dell’uma-nità. La radice del perdono è l’amore di Dio, una forza estrema ed efficace dell’Onnipotenteche ci fa osare e sperare, fino a gettare uno sguardo nell’oceano dell’amore infinito del Padreche vuole che tutti gli uomini siano salvi. Perdonare non è tollerare, né dimenticare, bensì rileg-gere la propria storia e quella degli altri alla luce della croce e della risurrezione del Verbo eter-no fatto carne. L’Eucaristia che celebriamo è veramente riconciliazione dei cuori con Dio, coni fratelli e con noi stessi, sacramento che ci conduce a poco a poco verso la Pasqua.

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Il Vangelo è uno stupendo brano, di stile lucano,che è entrato surrettiziamente nel Vangelo diGiovanni. Esso, però, è sempre testo ispirato epuò considerarsi una realizzazione pratica del«voglio misericordia e non sacrifici» (cf. Mt 12,7),«Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i pec-catori» (cf. Lc 5,32), «Dio non vuole la morte delpeccatore, ma che si converta e viva» (Ez 33,11).

PRIMA LETTURA SedutiDal libro del profeta Isaìa (43,16-21)16Così dice il Signore, che aprì una strada nelmare e un sentiero in mezzo ad acque pos-senti, 17che fece uscire carri e cavalli, eserci-to ed eroi a un tempo; essi giacciono morti,mai più si rialzeranno, si spensero come unlucignolo, sono estinti: 18«Non ricordate piùle cose passate, non pensate più alle coseantiche! Ecco, io faccio una cosa nuova:proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?Aprirò anche nel deserto una strada, immet-terò fiumi nella steppa. 19Mi glorificherannole bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, per-ché avrò fornito acqua al deserto, fiumi allasteppa, per dissetare il mio popolo, il mioeletto. 20Il popolo che io ho plasmato per mecelebrerà le mie lodi». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 125)Rit. Grandi cose ha fatto

il Signore per noi

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,ci sembrava di sognare. Allora la nostrabocca si riempì di sorriso, la nostra lingua digioia. Rit.Allora si diceva tra le genti: «Il Signore hafatto grandi cose per loro». Grandi cose hafatto il Signore per noi: eravamo pieni digioia. Rit.Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come itorrenti del Negheb. Chi semina nelle lacri-me mieterà nella gioia. Rit.Nell’andare, se ne va piangendo, portando lasemente da gettare, ma nel tornare, vienecon gioia, portando i suoi covoni. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera di san Paolo apostoloai Filippési (3,8-14)Fratelli, 8ritengo che tutto sia una perdita amotivo della sublimità della conoscenza diCristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lascia-

to perdere tutte queste cose e le considerospazzatura, per guadagnare Cristo 9ed esseretrovato in lui, avendo come mia giustizianon quella derivante dalla Legge, ma quellache viene dalla fede in Cristo, la giustiziache viene da Dio, basata sulla fede: 10perchéio possa conoscere lui, la potenza della suarisurrezione, la comunione alle sue sofferen-ze, facendomi conforme alla sua morte,11nella speranza di giungere alla risurrezionedai morti.12Non ho certo raggiunto la mèta, non sonoarrivato alla perfezione; ma mi sforzo di cor-rere per conquistarla, perché anch’io sonostato conquistato da Cristo Gesù.13Fratelli, io non ritengo ancora di averlaconquistata. So soltanto questo: dimentican-do ciò che mi sta alle spalle e proteso versociò che mi sta di fronte, 14corro verso lamèta, al premio che Dio ci chiama a riceverelassù, in Cristo Gesù.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediLode e onore a te, Signore Gesù!Ritornate a me con tutto il cuore, dice ilSignore, perché io sono misericordioso epietoso.Lode e onore a te, Signore Gesù!VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni(8,1-11)

Ass. Gloria a te, o SignoreIn quel tempo, 1Gesù si avviò verso il montedegli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovonel tempio e tutto il popolo andava da lui. Edegli sedette e si mise a insegnare loro.3Allora gli scribi e i farisei gli condusserouna donna sorpresa in adulterio, la posero inmezzo 4e gli dissero: «Maestro, questa don-na è stata sorpresa in flagrante adulterio.5Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato dilapidare donne come questa. Tu che nedici?». 6Dicevano questo per metterlo allaprova e per avere motivo di accusarlo.Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere coldito per terra.7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogar-lo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senzapeccato, getti per primo la pietra contro dilei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva perterra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono unoper uno, cominciando dai più anziani.Lo lasciarono solo, e la donna era là in mez-zo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna,

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dove sono? Nessuno ti ha condannata?».11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». EGesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ ed’ora in poi non peccare più».Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoSIMBOLO APOSTOLICO in piediIo credo in Dio, Padre onnipotente, creatoredel cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suounico Figlio, nostro Signore, il quale fu con-cepito di Spirito Santo, nacque da MariaVergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifis-so, morì e fu sepolto; discese agli inferi; ilterzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo,siede alla destra di Dio Padre onnipotente;di là verrà a giudicare i vivi e i morti.Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesacattolica, la comunione dei santi, la remis-sione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, Dio vuole la vita e ilprogresso di ogni persona. Egli, dimentican-do il nostro passato, ci invita ad andare avan-ti con fiducia.Lettore Diciamo con fede:Ass. SALVACI, SIGNORE!1. Perché la Chiesa sia una guida sicura pergli uomini e le donne di buona volontà checercano la verità del Vangelo. Preghiamo. 2. Perché la pace regni tra le nazioni in viadi sviluppo e sia accompagnata dalla giusti-zia. Preghiamo.3. Perché coloro che hanno il compito dipromuovere il benessere e il progresso delloro popolo agiscano con onestà e coraggio.Preghiamo.4. Perché i coniugi che sono in difficoltà nonsi chiudano in se stessi ma riprendano conumiltà e fiducia il dialogo. Preghiamo.5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ciliberi dalla presunzione di essere giusti e dipoter giudicare gli altri. Preghiamo.Cel. O Padre, accogli la preghiera della tuaChiesa, e donaci l’umiltà del cuore per cer-carti nei poveri, nei peccatori, in ogni perso-na di buona volontà. Per Cristo nostroSignore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Esaudisci, Signore, le nostre preghiere:tu che ci hai illuminati con gli insegnamenti

della fede, trasformaci con la potenza diquesto sacrificio. Per Cristo nostro Signore.Ass. AmenPREGHIERA DELLA RICONCILIAZIONE IILa riconciliazione con Dio fondamento diumana concordiaÈ veramente giusto ringraziarti e glorificarti,Dio onnipotente ed eterno, per la mirabileopera della redenzione in Cristo nostro sal-vatore. Riconosciamo il tuo amore di Padrequando pieghi la durezza dell’uomo, e in unmondo lacerato da lotte e discordie lo rendidisponibile alla riconciliazione. Con la forzadello Spirito tu agisci nell’intimo dei cuori,perché i nemici si aprano al dialogo, gliavversari si stringano la mano e i popoli siincontrino nella concordia. Per tuo dono, oPadre, la ricerca sincera della pace estinguele contese, l’amore vince l’odio e la vendettaè disarmata dal perdono. E noi, uniti agliangeli, cantori della tua gloria, innalziamocon gioia l’inno di benedizione e di lode.MISTERO DELLA FEDETu ci hai redenti con la tua croce e la tuarisurrezione: salvaci, o Salvatore delmondo.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Il Signore ha fatto grandi cose per noi:cantiamo con gioia.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Gesù è in mezzo a noi con il suo corpo eil suo sangue: scambiatevi un segno di pace.CANONE CANTATOVi lascio la pace, vi dò la mia pace: nonvi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la miapace: abbiate fede in me.FRAZIONE DEL PANECel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti inquesto calice, siano per noi cibo di vita eter-na.ANTIFONA ALLA COMUNIONE«Donna, nessuno ti ha condannata?».«Nessuno, Signore». «Neppure io ti con-danno; d’ora in poi non peccare più».DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Dio onnipotente, concedi a noi tuoifedeli di essere sempre inseriti come mem-bra vive nel Cristo, poiché abbiamo comuni-cato al suo corpo e al suo sangue. Per Cristonostro Signore. Ass. Amen

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Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Gesù ci ha liberati da ogni giudizio dicondanna: nel suo nome andate in pace.Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la ParolaLa salvezza che Cristo porta si pre-senta con un carattere di novitàalla quale non ci si dovrebbe maiabituare. Non peccare più signifi-ca partecipare alla vita di Cristo,nutrirsi della sua grazia, lasciarsi

guidare dalla sua Parola. Se scagliare la pietraè comodo, diventa invece difficile condivide-re le pene e le sofferenze di chi è nella provae nel peccato. Sappiamo sostenere i nostrifratelli in difficoltà?

AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio

Convento S. Lorenzo Maggiore - NapoliLa nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

Una Parola che salvaLa costituzione Dei Verbum (18 novembre1965) sulla divina rivelazione è compostadi sei capitoli. Nel Proemio (1Gv1,2-3) si prendel’annunzio dellavita eterna. Ciòsignifica che Dioparla all’uomo persalvarlo, per crearecon lui comunione. Il capitolo primo èdedicato alla Rivelazione: natura e oggetto,preparazione evangelica, Cristo completala Rivelazione, accogliere con fede la rivela-zione, le verità rivelate. La Rivelazione si ècompiuta con eventi e parole ed è avvenutanella storia e ha un carattere progressivo. Il capitolo secondo tocca il tema della tra-smissione della divina rivelazione: gli apo-stoli, i loro successori, la sacra tradizione, larelazione tra Scrittura e Tradizione, il Magi-stero. In sintesi, potremmo dire che laTradizione è la lettura della Parola nellaforza trasformante e vivente dello SpiritoSanto.Il capitolo terzo riguarda l’Ispirazione divi-na e l’interpretazione della Sacra Scrittura(ispirazione e verità, come interpretare laSacra Scrittura, la condiscendenza dellaSapienza divina). Si riconosce anche ilruolo dell’autore umano (il genio poetico)nella stesura dei testi.Il capitolo quarto considera l’AT (la storiadella salvezza nell’AT, l’importanza dell’ATper i cristiani, unità dei due Testamenti).Il capitolo quinto approfondisce il NT(eccellenza del NT, origine apostolica deiVangeli, carattere storico dei Vangeli, Glialtri scritti del NT).Il capitolo sesto considera la Sacra Scrit-tura nella vita della Chiesa (importanzadella Sacra Scrittura per la Chiesa, necessi-tà di traduzioni appropriate e corrette,impegno apostolico degli studiosi).

ANNO DELLA FEDE

Orazione a San Giuseppe A te, o beato Giuseppe, stret-ti dalla tribolazione ricorria-mo e fiduciosi invochiamo iltuo patrocinio, insieme conquello della tua santissimaSposa. Deh! Per quel sacrovincolo di carità, che ti strin-se all’Immacolata Vergine Madre di Dio, eper l’amore paterno che portasti al fanciulloGesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhiobenigno la cara eredità che Gesù Cristoacquistò col suo sangue, e col tuo potere edaiuto soccorri ai nostri bisogni. Proteggi, oprovvido Custode della divina Famiglia, l’e-letta prole di Gesù Cristo; allontana da noi,o Padre amatissimo, la peste di errori e di viziche ammorba il mondo; assistici propizio dalcielo in questa lotta con il potere delle tene-bre, o nostro fortissimo protettore; e come untempo salvasti dalla morte la minacciata vitadel bambino Gesù, così ora difendi la santaChiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogniavversità; e stendi ognora sopra ciascuno dinoi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempioe mediante il tuo soccorso, possiamo virtuo-samente vivere, piamente morire, e consegui-re l'eterna beatitudine in cielo. Amen.