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U!VIVERSITAR/1j

11gos to 1967 Bollettino del la ~ir-is i:. uriversitaria del:;_ 'l n10:1c; Ooliaràica .Napoletf.mu

J L I o 51 E T TI V I DELLA N ') s TRA. A z I o ti/ E '·

.~l termine del congress·o v~I del maggio scorso è ri­sùl~ato chiaro che esis te , 1~ quecta organizzazione, una l:.art·.L era .

A ~estra di questa bar-1· 1or<:. si coll ocano le buro­cr~~ie, i sindacali sti del "rii;i;o allo studi o, 1 grup­

. etti conc1liatori· asini ­s-;ra di quesi;a barriera si collocano tutti quei gruppi dì giovani che, ririutato o­grd. ri!'eri-...nto politico àa­~o dai partiti della sini­stra ~f~iciale, sono alla ricerca di ;.m discorso teo­rico e di una linea operati­v~ aJ. ::erna ti vi a quel li of­teri;~ dalla burocrazia .

Il problema centrale è quind1 quello di omogenei z ­~are intorno ad una linea c~omune tutti quei gi ovani o :e, secondo le preceden.t.e .,e;b~martzzazione, s i collo­c ~no a sinisi;ra del la bar­riera .

Il nosi;ro gruppo, ::-P."'h .i­

do dal le esige!1ze I; . ..l(._~ v

dal.la mozior.C finale Pl'CS.·n·· teta a l congresso, rr ~1 intz , com-= t utt;\ \'ic_grdano, c...a cc 1· c1liator1 e burocrazia r~11• ·

ti, ha ritenuto essenz~ -:, .. darsi un 1 o r gani zzaz101:<: .

A tal fine è stato 1.m» d.· · tu! to un comitato .:ii re~ . ·.1 o­"le del boll ettino ed ...,,a s ,_ greteria, entrambi preivvisJ­r1 .

Lo scopo che, nei ~ea. >l brevi, i l nostro ho' .::;;ti..1 .c> si pZ'efigge di ragr;iung1:re: i.: quello cli costituire una si­nistra or ganizzata nel-'ambi· to dell 'UG"" . In tal senso ·:e. intesa la pubblicazione.~~l

bolle ttino e gli artico 11 che su di essi vengano pubolica­t i .

E' chiaro quindl c;t.e • discorso che sti .... no ii:izinnJ non è quello di ch:i crede cij

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poo.:;e~a-e :.rertl -c::=ti=e tr

1 uta-ili; ~ o plutto ta U r t. W.t11to parte t.ei Gtov 11 <l::~lA .uustra. l.l:ìl •

;:ila ai -

r.n:nra initiui:iv• ~ovr"'li e ro um-l ~ cci r:'i tut ti i _-icw·.::i o ettiva... er.t.? ono .ni~tr~ . :i.il o .. opo di reali-..zare .nlro il me·;: cii C. to re un Con~e--o co.tltutlvo uel­la. 3 ini::.u-a u:ìl.

+-o\ •• -

'1 -: te •. o.· .. ogJ!!ttiv .e:itc 11 .tnl:!tra le ?"r o:ie di::po­ni:rtli p2r un l vor o teorico e ... ti cu e ie a" . ia co e .copo U ro­ve::cfa .. _:anto :.~l .L:te::.~P. & c .e rUluU le .irezio :C -::il .u.:oc.r=­ti.e Lell.:. _L.J.i.tr e noni==.~~" .

COSTRUIRE LA DIREZIONE RIVrJLUZIONARIA

--1 tono ~.::;i nel o:ioo ;;r- • ..li ;:>eteL:..-lit rlvc.lJ'n~:-.... ri.4'. ;;e::.er.:.te -.....1:. .vil.u;,>:>o- ;'.)ro~--=~ ... lvo ~.! .ri:.i ~ .~:.in.li:: o _,.L:rto or a.i ali~ .:u. !:I-e .::;>r~~. Jn ~,o al.le _ • l! opc~ i~. t;i:.en­to .. c.~:i. oo~.:.· W.e <>i tatto il . ~~-o. I t èi :iu::.,o Uc ~ •le t. ­<-~ , ooco uecemu <..1 l radi e.,ti l>CÙ. ..tre_111ue .-..ir.ocr li<' . • 1 "rtJt di ~ini::tru, k. convin:t tone c.:Le l• • I olu~ione • l'lll.lco "1. "' per ri •· uovere lo c:iruUau.ento e l'oppr. Ione.

c'.I purtroppo .11.a c.!l.acc direzl..>. ..I c •• n c.1e rle c~ L-ic 1 l.ire e gene rali·.::cr.? !e v'U"ie lotte, frluc.:t.10 tutte le ener ;ie ~rr<- I 'ao--tti-en1o uel :;ipit .i.U.J<-.O. ,ne '1n dl.cor

o polit ico co- ru ii o ~w. eon=reto, C·•'" co.:Ptci ..:<: una ... o:t c.. ba:;;e per l ' a::ion?, ll ua--to p:-.,...otto ..: u...rant'ani.l di lcr lt:Dro pri-• 2, <li tr;:c:t e.1lo e ..:I ~pt:ru;;;iooc poi ée.Ue ·n:-ocra fe lr1_enti cl =ovt"'" e.-.tç ope_r.;.:.to . .... ~~to l ..... e:n-o.

11 tr. 1:i:ione n::t- dille lot.e .iel ;>ro1~ ri to c11ropeo ae.J'ottoce. to, creGciuUl zctt:ra' ~=., l gr•n..:e e-::>er1en:- ell Co u_ ne ui "<:ri,:1, atu.rlta-l nella co •. .: i.1on2 .::ol-=·.U:- cl ~ rilto ri­vo1uzio.1.r10 a ul inala nell'~tto re • o _o .;.. '131•» •J:-1. I i .:ol­pl cne naimo cc uotto o~ ai:•o-. rtwu. o ;>0-t - .1 lint ne- c .. e -i

ppr::! t. r c.H1n:c:rc l';:......:..it.:.. .ùlc a-:. con utl epi ool di~ wCCO:l.:.2. lntern:;10 .• ..lc.

r 1.\ CO. t I l'

po i zioni , i

1 vcdficat, r · ·I u1 cri.i, in cui lcu11l ;;abellano vuole .:ioc a azio·11

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olt i . o:i .nno ili .... nll ,,er

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Ir. questa situazione gruppi s~mpre più numerosi in 1;Utti i paesi, comprendono sempre più chiaramente l'importanza del l a riscoperta al livello di mass~ di questa traàizione in vi sta della formazione di una nuova direzione che possa dar luo­go alla nascita di un partito rivoluzionario .

Perciò, nel seno delle masse operaie, cont adine e studen­tesche, l'avanguardia si organizz~ in gruppi con lo scopo, ap~unto, di dirigere le varie lotte particolari e di prepara­re le besi per la costruzione del partito rivoluzionario .

(segue a 9ag . 7 )

cor.n:: DOBBIAMC ORGANIZZARCI .

Ogni partito, gruppo, movimento rivoJuzionario, deve por­re l a massima attenzione in due pr0blemi fondamental i, il p:.·ogramma politico e l 1organizza:;ione.

Progranvna politico e organizz zione sono due aspetti di uno stesso problema: l 'abbattim.n~o del capitali smo e la C.Q. struzione del sociali smo . L' ·rganizzazior,e è in runzione del programma politico . Essa sottomessa alla politica, al programma, agli obiettivi che si vogliono raggiungere .

La lotta che ~ci conduciamo f parte della lotta per 11 potere . :X> nostra organizza2ione deve quindi servire a questo scope .

Certamente non saremo noi, o sol tanto noi, a prendere il potere . Per questo è necessari o 11 partito marxista- ri-voluzionario. Questo partito :i va formando ogni giorno nelle l otte che le masse conduccno nel r.ostro paese .

La crisi dei partiti di sini; tra, lo scavaloamento delle direzioni burocratiche nelle lo te più importanti, dimostra e:ie questo processo è in contin\ o sviluppo, che una possente avanguardia rivoluzionaria si vi. formando al! ' i nterno del proletariato, dei contadini, degli studenti .

E' mdl 'ambito di queste processo, che prepara lo scon­tro frontale fra le classi, che noi ci collochiamo .

In questo momaTlto rlobbiamo sentire la responsabilità di essere la componente studentesca rivoluzionaria della massa che prender& il pote~e in !çalia . E' per questo che dob­biamo porre la massima a t tenzione alla nostra organizzazione,

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4.

COME E' ORGANIZZATA L 'UGI S COME DOBBIAMO ORGAIHZZA.~CI

L' esame dell'organizzazione dell ' lGI meriterebbe un'atterr ta analisi che non possiamo fare qui se non sommariamente .

Ir. breve, essa può essere vista cc"e u..~'organizzazionc di simpatizze.?:ti , strutturata burocratic.llllente .

Un còmitai:o direttivo pi ù o meno r.cil?leroso, isolato dal re sto degli iscritti e dal le mass e stuò,ntesche, strettamente collegato con le burocrazie dei parti · i della sinistra uffi­ciale . All'interno dell'UGI non. c'è truttura organizzativa, non c ' è funzionamento politico , E' t.. organismo mort9, senza nessur.a importanza che noL può àec:!.der~ nè gli obiettivi che vuol e raggiungere, nè il ~odo come ra·~iungerli . In ogni as­sembl ea, esso viene costa.~temente sca •alcato dalla volontà combattiva degli studenti . Tutto que. to non è circostanziale, casuale ; ma è strettamente collegate con l a politica rifor­mista, di conciliazione, capitolarda ài questa ~irezione .

Le. nostra ambizi one, a cui debbi ano deèicare tutta la no­stra ~assione rivoluzionaria, è quella di costruire una stut tura, un'or ganizzazione permanente, c:uusa alle masse, tempra­ta, audace, risoluta, che unisca 11 ~eglio dell'avanguardia s tuder tesca .

Questo tipo di organizzazio:;e, ch , deve raccogliere l'avan­guardia rivoluzionaria coscierte del movimento universitario, deve basarsi sulla concezione bolscevica del partito . La co!~cezionc bolscevica è quelli: che ::;toricamente si è dimoic:tra­ta la pii1 valid:.i. :1eJla lotta per J.a presa del potere e per la costruzione del socialis mo . Questa rorma di organizzazione non deve essere messa in discussione . "Il marXismo na trova­to la sua espressione storica più grandiosa nel bolscevismo . E' sotto la bandiera del bolscevismo che il proletariato ha otte~uto ~a sua prima vittoria e fo~dato il primo stato o~e­raio . " La concezione bolscevica co<;tituisce l 'ulemento es­senziale di discri minzaione tra e noi e tutti gli a l t r i gruppi ur.iversitari e non universitari .

La concezione bolscevica signifil}a analisi scientifica, centralismo democratico, funzionamer,to cellulare, darsi inte­ramente alla lotta ri\'oluzionaria, lottare per il potere, per il progresso materiale e sociale delle classi oppresse . Con­cezione bolsce·Jica sigrJfica inoltre essere alla testa d~lle lotte delle masse, ~on al di sorra dP.l l e masse, considerare et.e noi stessi siamo il prodotto, il ris;.lltato dell 'az!one ri~~luzionaria delle masse, e che queste sono le vere prota­gor.iste della storia .

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5.

Il nostro obiettivo fondamentale non è convincere le mns­sc. Queste sono già convinte che bisogna abbathere il ca•-.i­taiismo e costruire il sociali smc. Quelle cho noi àobb:l..amo rare è essere il Clntro che cenb•--.lizza ln volon"{;àJ 11 ciesi­c\cr:to del h. masse . L:l r.ostra org ~'lizzazione deve essere 1 1 in­terpre te di questa volontà, dev~ ::i::>ganizzar2 le lotte e nel corso di queste trascinare le m~gliaia e migliaia di studenti che nel corso delle lotte si sent)no respinti, repressi dalle burocrazie ufficiali e inoltre coT1rendono che le burocrazie· non sono disposte ad anoarc fino .:.n fondo .

In alcuni settori, parti colarm nte della piccola borghe­sia, la concezione bolscevica del 'Jarti to, il centralismo de­mocratico, incontra opposizione, : JSistenza.

Alla base di quest 1 atteggiamen~) c'è l'errore di conside­r~re lo stali nismo come una conse ~ienza ~ella concezione bol­scevica del partito, come un suo svilupno naturale . Da qui il rifiuto dcl centralismo deoocratico e la neoessit~ di "nuove f orme organizzative" . Esr:•essione di queste posizio­ni in Italia è i l gruppo di Quad· •ni Rossi . Anche recente­mente essi hanno seri tto- "nell1 stessa concezione lcni!ìi­sta del partito si possono inùivi~uare elementi del rappor­to tra partito e masse che hanno .::antri b1•1 to più t.ardi a im­pedire, sia sul piano teoretico che su quello pratico, la formazione di po:;izioni politicl:e e di forze che cantr astus­sero le formazione di una 'classe al potere' e lo sviluprar­s-:t di tendenze ver so 11 ritorno ••l capi talismo" .

Alla base di questa posizionl c'è l'incomprensione del fenomeno stalir'ista, C:ella situ zione intoJrna e internazio­nale che ha permesso lo sviluppi èella burocrazia dell'URSS .

"Certamente, ùopo essersj im. :.àronlto dell'apoarato dello stato, 11 partito ha la possibilità c!i in:!'l.uire con una for­za senza precedenti sullo sviluppo della società, ma allo stesso tempo è sottopos+-o ad un<. azione mol1.eplice da oarte di tutti gli element!l. di quest. società . Può essere priva­to del potere dai colpi diretti delle forze os~ili . Con il ritmo più lento dell'evoluzi one può degenero.re internamercte, anche mantonendo il ~otere . E' precisamente questa dialetti­ca del processo storico che r.on comprendono i ragionatori set tari che cercano di trovare un argomento definitivo contro il bolscevismo nella corruzione s~al:!.nista , I r. fondo questi si­gnori dicono: "un partito rivoluzionario è cattivo quanao 1101~ porta in sè le garanzie contro la sua degenerazione" . :C­sami.11ato con un cri terio silllilc, il bolscevismo è evidente­mente condannato: non possiede alcu.'1 talisr.iano . Ma questo cri terio è fal s o . tl pensiero scientifi.co esige un'analisi

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concreta: come e perchè il parti- e s i è :JegenPrato? Finora :1ess1.l!"!o ha ratto questa analisi, tr:mne i bol scevi chi . Non 1)er questo hanno dovuto romper e. co .• i l bolscevismo . /•l con­tr~rio è nell'arsenale del bolscevismo che hanno tro'in4to il r:ecessario per s p1cgare il suo des.ino . La conclusione al­_a qU:.le arriviamo è la seguente: :videntemente lo s talini-

~ smo è sorto dal ùolscevismo, ma no: è sorto in modo logico, :::a .1ialett!co: non come sua af'fern::.zi one rivoluzionaria, ma corno sua negazione termidoriana , <'~1e non • la stessa cosa .

Un altr o tipo cli opposizi one al ·entralismo democr atico ~:;:-ovi;:;n.:; d~ coloro che milita_"lo a : 'interno del PCI. o che hanno !'ai;to esperi enze a ll 'ir.terno de l PCI . E' evidente che .. ::-: questo e.e.so .;i cor:è'.'onde i 1 cent; ::i smo democratico con il cep ';ral1smo burocratico . Il centrn .ismo democr atico è l'uni­c~ ~orma di organizzazione che per- •ttr ln masG11?3 diacus3i~ ne a ll' int erno dell'organis mo e uni sola volontà nell 'azione . Io. q..iesto senso si re'ilizza l'effe t i va P?.rteci;:iazi one di tuttl i o i litanti alle scelte ~oli 'icho e org~nizzative . La c~n~~a:izzazione è ~ecessaria per vitare la dispersione, rer conuen~rare l'attivi t~ . Senza ! l entr a l ismo democratico, la clemocr :;.zia è solo apparente ed 1no tre 071uno discut:e ~ quel­lo che gli i nteressa in un certo 1r ;imento e non di quello che i~t.~re3s~ il gruppo, il movimerto o il partito .

1 ' ')Or questo che riteniamo r.e essari0 il centralismo dc-nocr·a t ico nel nostro movimento . nl lo stato attuale tutti :"1..1 o:::-g;i._"":.ismi sono provvisori, e le t "i che :and.:.amo cleborend<. S<:.'."lO i l frutto di ur. gruppo ristr::tto di compagni. I.a !}r os­s.im:i. confercr.za di organi zzazione di 13inis:.ra Univer sitaria", agli irizi de 1 prossimo anno aot!a !emi co, dovrà eleggei-e gll ori;1r-ismi e care i.ll1 particolare r_lievo nel_e dis cussioni sulle strn..ittura organizzativa . !!x. si t.ratta di una discua ­sion" astratta .

Il compito che dobbiamo affroc~are non è semplice e la no­~~ra organizzaziore è ancora dt->hol•' . La burocrazia., i .. tlicco­le borg~csia putrida e il capi~alismo l,tI'emer<:.."UlO con ~u~te le oro forze contro la nos tra ~rganizzazio~e . Con l a concezio­

r:e bol scevi.ca, cor. W1 costante l'unzior;amcr,,,.o 9olitico, per­manendo ~cò.eli lll ncs':ro progr amma ;iolitico :-!•.ll~ piccole e nelle grandi ~ose, vil:cer;,mo tutte ques~e aii'fico:.tà . A:.10 stesso tempo è necessario svilurp;ire organioamonto 11 rrord,e unico operaio -stùdcntcsco, saldare l e r.os~re lo~te a quelle c~l prolet aria r.o , L ' i nf l uer:za de l la clns.s e operaia nelle no-· stre file non potrà che fortiri C'a?'I'.> e c<>rnen"&arc la nostra e­c i slone rivoluzionaria . (:,e citazi oni sono 1ratte da "Bolscevlsmo e Stali n.1smd' di L . Trot::ky) .

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• 1 se~4c da ~~G · 3)

e ::':l<!iz!.onc :;.rel ~1 '"·"-c u1c.a!.e ~.. b~ocraz1e w •

:-t~n, l~ cu1 ctl.ro~iO!le deve Ult~ .

la d.1::Jeren;:.1a-•c~e netta e ra­parti.i Ufficial:. dolln· sil:i­csser. ~1stema.::.1car:icntc r1fiu-

.!.- !10Stl'O n!"'<i~o gruppo 51 1n.:erisce ef"U.."'ltO in qut::sto quadro, che vene tuie Cli.ria.dc di gruppi, s9ars1 in :utt1 1 pac:i1 a·;ar.za~1, a .. l oro per ~s :~ure...-e i.-.a prc~~t:1 \·::. r1-~·ol·.Jz1cnar!a . :.C. -:irt'lspett1·1a d1 ~--o uu-.!r:<! è c.'l.1.r:i.: l ·~~b1tt1=e~::o ....,__ ~~!':.r.l1scc 1:". A:-• ~!~ del p111.."'leta per -~zzo èe~ r:.~o!~z.i~~e prole~~~ . ~;!!?1.-:-odi&to ~

"')rc5~-;1 ... -;i_ è t:n è-..c""O e pa:!e.11te :.?.·. o"o .li ;:;rey:ir!!Zio~e e!"'.~

oll.;;::>-• 0 ::.1 ctte::.t.1 ·11 t!el 1: let::. · µ;:i:-c1co2.a:-! dollc ;:ia.ss.:: .1::. '::::ie-:-':!::o ~U:zlé , chl' r1 r 11 t-:treversc ':l:.tt1 gli srr-..:-.:­pru:;e~;;i e le opprel>l!1.c:-J. pe...--: ... cc:.-.:-1 1:: -:o::.::.c odiose de.:l 'u­~~c .;:-a..-ce 3~.r-.:.-:-a1er.t..o c·"\e i.:.vt! :e ~.:~e- 11 '!IC!'\c!o ..

?~r !"':lt~~re ~u~·-ei: o dc;.• .. 1:"10 !2. ::=s:;:-.o p-..i~o de~.? C!"-.!if!!"'.n '-91:- S':r..::lè!':~O C~fic- e di tZo::fba=~~-e-.:.-, !.r. t;rt.Cr'l e:.. "'r 1e::- -...s..!"e :e :.~e ~el e-:...! !!.:i?l! :.~ e:>era.. _i.91 ~r:ic:lare le -".-'13C itt".iéeont.cs .. .-1.., -erso i i r'rc:.:;.e r!.>C:...::.iC'i:el'iO c.:m 11 prole!:P...riatc. ...e-e :.v~re 1no: ~ u::. cr:'.. té!':'..o d! e:1or.e ri­=r::o alle e>~é i='"diat.c oar~co_ari :!:::- r.e cor je1.ta l'1n­cir.cr.za e l 'efficac:.. :-tsye~tc n.l'obiet~:.vo fln~l . wl ~ra~ '; de,,i éùe p:-"t-Cn;1 uc:l 'orsar.!;:_.:ai:1one e ..... 1 p:-~:i~ . 1..or­chcre-;;o '}1.! è1 ~ .. ina pril:la rin 1t".s::Z. a q_es:.1 ~r(>1.Ht1mi .

=~ ~è!.e.:-.3. ce_ :;::-og:""w::ne è uno c!c! ;~oc ........ cnc1a_1 ?e~ U!l &=""-'P?O ~~- --~·-':! glt"bal;:icr.-e la ~eta èo::.tr..,,.:te ~ 1 stie ~s:it'.;..::.10..-..:!.. . =' ~ela~1vaQCnt.e fa:~e, s~l!n b:!.se dc!:-dc~L-ai cY"!-~~ - --501 ·~~ -- ·~1 ~-o,~---: --~ ~"~~-A~c l'c-.. .. - .... _ __.._ __ ~- ·- -~-----""' · _ .................... ~!e~t1vo r!.r...a.J..e . ?i~ ~..!~~1e!l~ s1 è ~vc!ete. la c:=~=-~~~::.le èi ;i:; d' G'"""""" ~-. .., - e-o ..,ho indie"' ·- · -• -~~ • ""~ dir• !!<0-- -v. - ............. .., ..- '· . . • ._. ...__ ..... . - ... IO>._._ ,,.,._. .._ re lo !o:t~ ·-: o-att? èellc M:JSC ,.~rso il !~!r.e dcl! 'ebbatti­-:i~to dcl cap1tal!soo . Il part.ito 001..~ccvicc ruo5o , d1=-e-.:to d~ Ler.ir., cns. ".\lisce ir: punto di riZe:-i::~&o iè.~orralc p~:-

11 ,rol.:: tario.t.o mondiale appunt .., OOl' l!:. sue ce .>al~1 tà di l•­

ccirc r!nl rtllemmu, Ci:il"CI Ai Cll.p1 t " lr\l'di !il S'?m;we, frn 11 d1-:l(!r·ron rlvcl•~;:1nnar1o . mA. nstr ·~ , ed i: d:\:;~l'rncr concreto, 'li"· oppnr';w".1s ;a .

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Il discorso rivoluzionario concreto di Lenin prendeva i n considerazione tutti i potenziali di rivolta contro l'ordino dominn..~te per sottoporl i alla di.rezione egemone àel proleta­riato, che così si ra~forzava e si caratterizzava come il candidato naturale alla presa del potere . Ogri obiettivo parziale deve essere valutato, in questa luce, secondo la sua i doneità ad indebolire.il potere della borghesia ed . rafforzare il proletariato . Non esiste una di~ferenza fra ::.rogramma minimo e orogramma massimo, questo da confir.are nel mondo dei sogni e quel lo da real izzare in questa, ahimè, . . · .. triste valle di.lacrime .

Esiste invece una di fferenza fra polltiqt-. rif~rmista e po­litica r ivoluz;onaria; quel :ta, volt~ ad attenuare ·i contrn­sti, a conciliare, a trovare l' accorGo con tuttl, ac usare gli obiettivi dell e lotte come mezzo di conciliazione fra i contende~ti; questa, volta a generali zzare i contrasti, ad inasprire la guerra contrc il sistema di sfruttamento domi­nante, a colle~are _e vari e lotte particolari , ad usare gli obiettivi delle lotte ccme mezzo per generare "scontri pi~ radicali . Un movimen>;o avanzato non si dovrà vergognare <\i perseguire, talvolta, obiettivi transi.tori., purchè si adope­ri Bd accostare queste piccole scintille alla.polvere da spnro che l'esistenza dell_,,. soci-et~ '-'i•isa in -0lass1 ha dif­fuso a piene mffi'!i è.apnertutto . Viceversà, ;mche obiettivi cr.msitori apparentemente ambiziosi ed. o.vanzati possono es­sere usati in modo riformista, qualora li ,i inserisca 1~ un r.irocesso rii st?.bilizzazione della socic~h.

Su questa base, come dobbiamo giudicare le lotte che con­ciuciamo nel l 1ur..iversità? Nell ' università attuale si sov:-ar­pongono varie ;·ur.~ioni accumulatesi in te:npi diversi . L 'u­niversità attuale p::'oèuce da U."l lato burocrati, funzionari e ~orvegliru:ti per lo stato borghese ed i suoi orgar..ismi, ncmchè propagB'-:da e J'ropagandist_ in di fesa dell 'ordinc esi­stente; dall 1 :>.ltro liÌ.to cognizioni cultu1•1Ùi e persone pre­parate nei vari re.mi delle sc1e1:ze e dellv arti, sia pure i;; modo potentemente d.;for:nato dal dominio delle. borghesia e del ~uo stato .

~;entre la prima .('unzione è peculiare di una strutturazio­:w social e borghese, la seconda risponde) sia pure L11 modo uc, formao;o, 'ffiChe aò esigenze reali delle classi oppresse .

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Co::pito del covloento universit'l!'io è l~ soo rcssionc ~ol­ln prlo l"\:n:10. e e la cor:vcrsio:: della se::or::ln a oe!".er ... c:!.o di t~tt1, 1n primo l~o0o 11 proletariato . ~1è ~ poso:!.h1lc pié ~cr:ot.<1 Dolo ntJl l 1M.J1 t.o delle :-1volutiç.,e ;>!'Cle::.e:i , pe r~ po~s1 nhtnt .v1 1r:otcrmcd! ~u -ù~~t.a stra~ v~ol ~1:-e porre 1~ ~r. oggi le 01 del rro::t.c l.ir.1co operaio-s:!...~e'--•sco e

1idehol1:-tJ il potere ~ella bcrgr.es.h . Tr: c!...esto ser~o ai pub a..~c1 re la parol~ d'or~inc: "cor;trollo opera•o ç r.tudont~

ffCO SUll ''U:".1 Vcrrt tll" .

• . :-e. cr. e e .te dei \"llrl co::p1 ti .e:i 'urd. ve:-s:. t~ e dci cor r s•ord,. ti i:;ru;pi cocicli 1.:1t.•r<:sJat.!, è ~cssio!le 1:.~tvl .

• are vnr1 rrort1 d'1nU?rvento rs: sl1 .:.ni crs~ta?"_ ~1volu­~-onnr1.

21stc un primo terreno d1 lo:t. in cd. : e' .e-.:t1vo è t:!. p.ceoe. te cl~ocretico b:irghese cc -~ e!.! ~· ~a:: :::oi seg 1-1:1.-nt.o lo •..:i 1rt11~e 111.J lr ?'lrticol:.r ~•":-c':Yarez-- èEll- so­rie•I\ 1 tal1:ltln• quel lv dcl i~ "tle .•1 >-!'.i;t::zaz!o:- ~ dcll 'u."'l1-

•cr!'l1 •".. .:;i. q~c:ito tcrrt>r o •• pcs:E:1 :le t:co\lare f:;.c1l~en•c

llca.r,z.e anche con 1 gMò'Pp! cor1:1c';ti ~rt..-ova'tor!''. !1'111 •.e l'lllrte, per 'cn1c e zu dei le~~!'.rl dq~•ru-.':i ~~lln. co:ur.e p"l!"tec1pnz1onc ulln .nssc =1--:.z e, 1 "rir_-:cva:cri" ~o. =:;or.o so~ nS"'rc I\ ".ondo la ìçt ta oon';ro :i r,n;;;p! !"~tr! vi . ~tal mo o gli !.lll1\0rt:ltar1 1 s r.ts"tra ~!U"..r.o l'cc~asion

1 coc~raro elle mzu;so l'1.1~s1~~ del ~:-0 "rill!'.c~~:c?"C" e p scono ~,r <:6pirl' a t~tt1 che, p rei ~r ragbiu.~rere o­iP•· 1v1 r~:at1v ~e te ~csti, è necessar_r oc:-s! in unn

: r)• oc•t1·:11 d1 mut o t1 rnnirllli. ~ .-:rp:;.arc è ot~<;a e •aro­l! la v1r ~ d~- Pol clirtco che ha v1st~ 14 sole-.nc ~api­olazl. ne dci "r1 nov :cri" riu: 1 .1 - da~ •ro::essorl rpro-

--r ... ssis•.1 ", al ?' e F<'I - lj:f rrc:ite é.lla h.'.lrJa iei cl1-n1ei1 ria r~i ol ~lsto c~e ccx:tcro ~a..:io ~au:-a nonchè ui .o- ere per at s t •' I o :;tn to t>crt;'1ese. a."\<--:e • lot t.::.re -oer ccntr otnrl' atto l!i oalccst\l!lle . Esemc_a.·c, per 1rc1-so, e, .. , COllS11Crtt O 11 C'CT.J'\Cr+-~:'~O jc_ ~-r .... e- 1 C..,I,\.."lllttl-0-l': Ò1 pot> dc oirlctr< <'he, ryer coprlre la suè:!e la e r: tola ~.!.or e si roro r.iesn1 e. cJmciarc 11 "ot:et::iv; r rorm!st1 e corporat1-,,1''. t.ir• an<lo :iu q~esta st!·ad::., gl_ ..ri•er.:ii~ r• ..JI o1n1t1t1u µmmc o 11. li .gcr<> r!•Jrl colpi ai grupl..i più r.:ltr1-v1 " cor.~cmpornr,cn'!lcr te acrc! .. rarc 11 prcccssc ~ presa d1 co :.ic1cr,za dt llll'l:)h•• mu:.111<> :;t\lllent<'sch<: .

f,a lol tn pfJr 111 df'pl'iv1.1.L1.?:znz!rn o inves~~ òue set.' ori t'm dn1t<..f't1111 . Dn ùll lnt< occor·rr? aot ,•arre 1 ' 1ni versi t' al rur •• !'ol l,., Jll'l ve. to ''' I l u linrido 111 P.:'J'ancli p1 ofossionis t i ( nr:orl I r:1,

11• o•;i•"t•J I an·t 11 nl;l.l, o'.WVOC'ati) c l attualmente l a 1'G1'!10 eo .. 1'1<: un 11:ror.:io r•o:,•.r•) u HUo pro1·1:ss101.alc . ':l'al ra ph:-tc oc~ l.'Urra far ll<'C'•" t:rn nl l 'ui.i v,;or:;;i tìt ci tt<•d:,.ni p::-ovo1.1on~i ùi•

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tutte le cb.~ci. Lotte del pri=o tipo sono <JUelle per l'abolizione di ogni profitto cpeculativo derivante dall'attivita universitaria, per l'oubligo del pieno i ::1piego per tutti i docenti, per la rottura dei vincoli di dipen­denza dell'università dai centri di potere economico e burocrati co. Lot­te del c.econdo tipo sono quelle per il diritto allo studio per tutti .,li ctu­clenti .

Le lotte per la deprivatizzazione, se dirette in modo netta::· ente ostile "' tutte 12 vercioni del conciliatoricmo, por sono creare vaste possibilità per lotte più avanzate.

Un seconòo fronte d 'int ervento è quello delle lotte per il controllo e la gestione del potere nell'uni veroità. :.uesto obiettivo è 1ol to più ai:.:ibizio­so del precedente. In una società do~at1 dalla gemone privata di tut­ti i mezzi di proòuzione ed ln cui ai approfondisce la contraddizione fra il carattere pubblico delle va.rie attività ed il C•u·tlllere p1•Jvato •tel potere, que::ita rivenùicazione ~re la :;<rada a duri contrasti. Z 1 poc::;foile., da parte tiella claGGe dominante e dei cuoi fedeli, escogitare fcl"'2:mle a:istifi­catorie e conciliatorie che vanno nel senso delle proposte di "cogeotione" e ''partecipc.zione aglì utili" avanzate nell'ultimo mezzo ::iecolo da tutto un vasto arco di forze polit1c:1e, do.lla ain utra fe.oci:rta alla d"'olr" social­cle!:locraticé, Proposte cli questo tipo cono s tate recepite dal piano Gui, che ~anci::ce appunto l'in:-erziona negli o zani di ~overno dell' unive:-r-ità cli limita<e rappres:rntam:e di. as:;itenti 2 :;tudeati; queste propoi:te fil poc­sono riacsu ere nella iorrr>ula: "pesci grandi e penci piccoli decidono insie. ~e 1..ie iocraticaL":P.'nte' qu~,ti z>~cci piccoli do\•ono cocer:: <ii'\,.orati r.iai pe:;ci g1•a11di" .

i.:> lotte ;:er il controllo e la .::eutione clel potere devono invece ottenere a chi lavor.: nell' università un reale controllo su tutti gli aspetti del suo funziona::ento; piani di :;tudio. i:<'Plte di rl l"tlrca, politica. <ldilizia, poli­tic;: ael per:ionale, criteri di !liudizio ::ull ' attività di docenti e otudenti .

ueoto o ... iettivo può e::i::ere pienan.ente raggiunto solo nell'='bito di una radicale tra~for":lazione della società; gli obiettivi intermedi devono oirare ad e•titare in ogni momemo equivoche corresponcabilit~ coni de­tentori de-1 potere - in questo -e=o non ri "'embr" .. ccettabile !:> propo ata dell' "autoco:"".;";littenza" avanzata eia alcuni gruppi della Facoltà di i\rchitett·.ir.q - ~ a creare una netta linea di separazione con i gruppi dominanti.

ll problen'" '"el controllo e della !'eatione del potere richiama "'ubito il proble::ua dell 'uso del potere. Una entità particolare, co:::e l'università :ivolge Jn ruolo ben preciso nella società. Gli universitari poszono richie­dere il pà ere nell 1 università per ùue moti vi disiin'ti. Poocono da un lato chiedere di r.overnare una univer::ità l:ene integrata in un si::te'":'la, il cui r.~odo di Itmzion'.lre non viene conter;ta1o; questa pros_;)ettiva di "riutocom-: rittenza", che rasso-4glia molto ù programn1a dell'"autogestione" pro­pugnato ùal naresciallo l'ho " dai dirigenti della Repubblica Jugosla"\a , può e:icere rio.counta dalla formula 11abbia."TIO una bCUlda di briganti; occor -

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re :;oi:;utUU'e il capo-banda con il consiglio democratico dei bandit i e so­cializzai""? i frulli dellç rapine".

La pro~pcttivii della sinistra è invece diveraa; occorre utilizzare le fette tli potere conquist ate nell'università, come nelle fabbriche , come in ogni altro :lo::to particolare, par co::Jba.rtere la società capituliction nol ::uo compl;,.:;::;o ::i preparare la ::ua di:rtruzione. Le lotte contaaine offrono i d2slro per un cse •• :pio; :::i p'.!& conquir:;t are il potere nelle cr. _ pagne per orc:~nizzare taota belle cooperative dC!a"Ocr:i tiche cha crcorcinno i provolo-

-~· •. • • _m ::i~. c~!,_ntt,! .-~ocratici an,Fh' ::::;:;i • sul mercato, co~.1e accade t I . iù ~ .;, . . , OJ;lP,W:.0· aj P,!lò i::,pnquista_,:'e il potere nelle ca:c''ilagne per poi · aggreilie le città, come accacie nd Vietna " ·

In questo ::;eneo è giui;;tn l'in:postazione che il m ovimento =i\·çr:iitario napoletrtno ltc. dato alla lotta contro 1111nr'?:- 'i ri corca", in cui non :ii;, chie­sto. un<. n.;utrtle p'.ll"tecipazione cie'.la ~a:.e, ~econdo le ..:nicrlior i traàizioni del corpor a thdsmo ' 'auto-committ:ente ", ma cri è cbiesta una diversa strut­turazion:e dell' attività di ricerca in Op('IOsizione <>ile ccslta dci cenlri inl=

nazionali di piaiùficazione l egati ai grandi otati imp:eriali ::;ti ,

._u:eolo diacorso apre naturaL,.,·wnte l• ctrnàa :illa identifica:r:iom:: ùel t .. r-70 fronte c1inten·;mto, quello òell:? lotte id.,ali, il pi'1 wportante, alla luce del quale cncbe le a Jtre lotta r::cuc. ono u..11 asi:ietto diver .. o . "Han c ­:Ji:;\e rivolu7.ione, Sefl~ tc-arin :-ivt:Jlu-iun"n"''""i.=t'', ceri,,,~~ :...c:nin. In -!ua~lo :.;cnoo k mac:ie :;tudeme nche pascono portnr..; un grance corrtriburo alla costruzion\! rli un potenziale rivcluzion::irio. ~a clas-~ ·do·-i r.~.nTe usa la cullur:i coo .e - 'e;,i;o di dor'1.ÌniO e di 3fr11ttn1 1ento e lo Gcuolo. <o=e pale­otra di for :azione di schiavi . ?er que,.te ragioni, e non ?:er •.ma presun­t a "inefiicienza", 'ci lnsegnano nozioni in r:1odo meccanico, perciò si pOt' ­ta avanti lo ::pe~iali::mo . E-si5ts. una proioud~ coerenza in ·~Ui!"1lo disegno; privar" ~{taratica.r:1ente le p.::rsone di ogni autonomia, rinch.iucierlc nel­l a prit,ione della cpecializzazion2, non la::ciargli altr a \'Ìa ::ii rit irata che la vita priv'.lta e le "f!ioie" della f<:r.tiglio. • ucntn coc1·cn .. a oi cpiuge a ­vami con il s i:rteMatico rifiuto cli ogni visione generale della realtà u. nome cli uno "spirito ucientifico" che deve trarre il s uo alimento daJl' "oo:;erva-

• ·" • • ~ 11 ... 1 "t dJ ,.. "'I l'• l'n r 9 ~CleiiRe 'ilO!lt st~Ue>e- oeser~r~ c110- o 0::1c en~e, .:;e n~ e uc~

che solo l ' ordine esistente ha l 'approva'Zione della "scienza " . Nell ' esi­s tente c 'è anche b odiosa violell2a ciello sfruttamento, la coprnffazione mascherat& da òirttto.

Tutti qua~ti t>?t:.1i aprono un ca'."ilpO va.stissimo ali' azione degli studenti di cinio h·a . •. a non e ' è soltanto l'ufficiiùit à del potere èJ1 c!e•d~t.i!.icar" e co.nbattere; ecistc anche una ufficialità di "opposizione" con i s uoi pc:intefici, C<'.!lon1ci e s acr~'.rtani, le au.-i 2!'!'\)0l lese e \'tlote dec!a:r.azioni, la sca i•.cap<.ci tll. di giudica.re la reRltà, di pr.,vodcro, di d iriecre. '.:.ut: ­s t a Dtorilità genera lo 3pirito capitoli>.rdo, 11 atteggiamento burocratico, la 'un::ione ~or>tanzieJ.:nente controrivoluzionaria delle attuali .i!li.ctt•e uf­ficiali .:d anche cli taluni ~ruppdti e c hi .. iruol P rìi!Js;donti.

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12.

1n r~u2 cta .cL:;gregazione s i compr enàono !:lene gli atte ggiar,-1enti irrazio­::.J.ictici, era: ente ribe lli:::tici e· "beat" di tanta gente .

~· - >,ipr~mier& lo tradi~ione teorica del _ovimento p roletario, eotenderla, "··:-i~chirk ~ il compito duro, ;:,a essenziale, degli stude:ti di ::;ìnL:tra . • tudi.:i· - quello eh.e viene zr:e:rno al be..ndo e Calcificato, respin~ere le <'l ­J.01t=tl .'.lirc n"' ddl' lnoer i.ment.o nella oocietà de i padroni, co;:;truire per u.,a jrQ~~ttiy;. i:ii lungo pe riodo sono i cardini di queota prospettiva.

~.t.~t;....11~.. 4

U::: diocor:-o pi\'! a rticolato or.;orbita oal li=.tlll ca q uecto articolo, che vuole ec :::ere ~olo una apertura. I prooc1nti nu-c..:ieri del bolJ.c~no 2 il .10 -

~~:nento progra:..:::-:atico !n preparazione porteranno avanti quieto d- ·• • "'lCOl ' OO .

UNIFICLI\.ill LE LC. TTE 0 1 CFZi'.LJil STUDENTI E CCHTr..DI1''1

Il fatto più ::;i :;nificntivo dell..i loue ope raie che ci ::;volgono in questa fa­oe è che ecoe oeguono a breve scadenza la conclu&ione dai contr,.tt i di lavoro.

:ie,,li "'1.1i preceaenti dò cicnific::v:i una certa ;:;.tag11:izion;: de.le lonc. Cggi non ~ pili coni, e lo dii: omra una nerie di battaglie in tutte le J.'C ­

f.ioni d'Italia . Il =:-olivo !ond:-:Tisntale - 612 i contratti rii l avoro non han­no riop.c. to alle e~igenza che avevano cpinto nlla lotta prirna ::ncora che i co:itr -~tl vc:lic::ero denunciati . - ..1e::t2 c::igenze ;;ono quelle dell'occupa­z l.one, del alario, dell;.. casa, delle penmonJ, della democrezia \!en tro a fuori I~ ic.bhri c!le .

~li 'lCcordi -lndacali oo'.lo ::..tr,'iti ai pa:ironi ed ai burocrati :>indaci.tli "oll;:mo o-:r evitar e lu gener;.lizzaziene aelle lctt .e . Tutti gli accor di pr1:­\'Cdo110 h !'anarale un au «mto !labricl.e d::l 5 y, :;;ul !lliniml taball2ri, la i·i-

..,. «•uzione doll 'or .. r io di l avoro t.li ::.:.;!zz' ora nel '68 e di un'altra ::Jezz'ora -.. - :i:-1 ' 6~,- I~ ·:iurata di tre r.r.ni. 1;otare che l 'aun:e:nto del 5 f., è pL·evisto

aallo ..... te::= :o pinno rti eraccini. Le i.it?o •• e òireizionl çindacall, al ?!lOrr"ento ~lln fir.,. ciel ;;:ontratto, ciichiararcnG che parò il contratto non andava v:i­

Jutato :.:olt~"lto ~ Jlb ba:::e delle conquisi..: econo::.:iche. In (!Ue"to te::i;;o ~ ;;ttevano L ,..ri~··o piano i cocidc1ctti "diritti s indacali'' e prir a di t utto

le Coi·. ~~i'J.ionl Parltetiche; la realtà ha dir,octrato che i <ti.ritti ->indaca­U sono ri- .=-.-ti :;uUu carta e coe i lè'.voratori s i sono trovati .!.d ottenere -;olta:1tc un -nicerabile aumento salariale •

• ~ncora u:ia volta i b"Drocrati oindacali sono riusciti a m~ ,ostrar2 che ii J ~ro c oT •"lito ) ili riparare alla l:.'.i!no pe,;gio le falle del capitalicmo , di ·lcaru il :;,indac.:10 COr.Je CUSCioetto rra i padroni O .A !orui d1urtu deil"

~a~~e .

1 .•accordo .1on pravedeva ;:r.ioure pçr far fronte nè ai liccnziai'1enti, ni! all 'orario di lavoro, che e rano I motivi che spingevano le ;a::ir.e 11lln lotta . •

'