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Giornale di Sicilia Sabato 9 Gennaio 2021 l 25 Palermo Vedere&S entire Stagione jazz. Danilo Rea al piano S aranno Danilo Rea al piano e Roberto Gatto alla batteria, a chiudere stasera alle 18,30, la mini stagione jazz realizzata grazie a un contributo dell’assessorato regionale al Turismo, dalle associazioni Amici della musica di Cefalù e Papin in streaming dai locali del Tatum art, sotto la direzione artistica di Toti Cannistraro. Si sono in effetti srotolate due diverse rassegne di jazz di cinque concerti ciascuna, con protagoniste alcune tra le migliori band siciliane e qualche fuoriclasse del panorama nazionale ed internazionale come appunto i due grandi jazzisti, stasera. I concerti sono disponibili sulla pagina Facebook del Tatum art. Le due rassegne sono riunite sotto il titolo di First Winter Jazz, e finora hanno schierato il quartetto di Serena Ganci con la partecipazione straordinaria di Gianni Gebbia (in apertura); poi i Three Stones (Pietro Lussu, Pietro Tonolo e Pietro Leveratto); i Daimon Quartet (Nicola Caminiti, Valerio Rizzo, Giacomo Tagliavia e Carmelo Graceffa); Emanuele Primavera Quintet (completato da Alessandro Presti, Nicola Caminiti, Alessandro Lanzoni, Carmelo Venuto) e Seamus Blake Italian Quartet (di cui fanno parte anche Alessandro Lanzoni, Alfredo Paixao, Joe Santoro). A gennaio, Periscope Quartet (Alessandro Presti, Toti Cannistraro, Gabrio Bevilacqua e Gaetano Presti); Michelangelo Mazzari Quartet (con Francesco Patti, Damiano Vitrano, Gaetano Presti), guest Valeria Milazzo; Marco Grillo Quartet (con Francesco Patti, Alberto Fidone, Fabrizio Giambanco), e da ultimi, Gabriele Mirabassi al clarinetto, Piero Levaratto al contrabbasso e Mauro Schiavone al piano. Musica Rea e Gatto Piano e batteria Artemisia Su per la «vuletta» di monte Pellegrino l Per domani, la cooperativa Artemisia ha organizzato una escursione alla Scaletta della vuletta grande e pizzo Croce di San Pantaleo, su monte Pellegrino. La vuletta grande è una delle scalette del monte, una delle tre antiche vie maggiori di accesso al promontorio, insieme alla scala vecchia e alla valle del Porco. Si tratta di un ripido pendio di detrito di falda in gran parte stabilizzato e coperto di vegetazione arborea. Allo sbocco sommitale della Vuletta grande si trova una piccola area pianeggiante, ricca di resti ceramici di età punica. Per informazioni: 340.3380245. Libri Il giallo italiano Storia di un genere l Oggi alle 18 presentazione da remoto del volume Storia del Giallo Italiano e incontro con l’autore Luca Crovi, sulla pagina Facebook della Biblioteca Comunale Antonelliana per la rassegna Remote Pagine. Costruendo un percorso avvincente attraverso successi editoriali e repêchage di autori, più o meno noti, che hanno lasciato un segno nel panorama italiano e internazionale, Crovi mette in rilievo differenze e analogie fra trame e personaggi, ambientazioni e schemi narrativi del giallo. Luca Crovi collabora con diversi quotidiani e periodici, ed è autore della monografia Tutti i colori del giallo. Su Facebook Webinar gratuito sugli oli essenziali l Oggi dalle 10, su Facebook, si terrà anche un seminario on line gratuito sugli oli essenziali, organizzato da NaturaVincente che lo trasmetterà sulla sua pagina. Cosa sai sugli oli essenziali puri? E perché stanno rivoluzionando il modo con cui le persone si prendono cura della propria salute? Un nuovo modo per prenderti cura di te e della tua famiglia in modo semplice, efficace e naturale al 100%. Jolly Human Freedom Raizes Teatro l Human Freedom è soltanto il primo passo della nuova attività di Raizes teatro – guidato da Alessandro Ienzi (nella foto) - premiato con l’International Human Rights Art Festival di New York, massimo riconoscimento internazionale per gli artisti che sostengono la tutela dei diritti. Stasera alle 20 in diretta streaming dal Teatro Jolly, sarà presentato appunto Human Freedom 2021, programma internazionale di promozione dei diritti umani attraverso le arti, organizzato con Global Campus of Human Rights e Avant-Garde Lawyers. Parteciperanno Tom Block, direttore dell’International Human Rights Art Festival; Manfred Nowak, Segretario Generale di Global Campus of Human Rights; Andra Matei, avvocatessa e manager di Avant-GardeLawyers; KristenTcherneshoff, Programs DirectoratWikitongues; Emilio Puccio, coordindatore Intergruppo per la tutela dell’Infanzia e Rose Paratore, antropologa. Jolly/2 The Last Era Disastri ambientali l Raizes proporrà anche Last Era, performance sui disastri ambientali riadattata in diverse lingue dopo essere già andata in scena allo Spasimo, a Segesta e alla Valle dei Templi di Agrigento. Di raizes, oltre a Ienzi, fanno parte Andrade Mendes, LaminDrammeh, Giuseppe Di Raffaele, Lo Presti, Marina Mazzamuto, Lorenzo Randazzo. Arte La nuova specie di Luigi Presicce l Alla RizzutoGallery (via Maletto 5) la mostra Homo sapiens sapiens sapiens (nella foto), personale di Luigi Presicce visitabile fino al 6 febbraio, dal martedì al sabato, solo su appuntamento. Luigi Presicce si forma a Firenze dove studia prima pittura, poi elabora un suo personale linguaggio della performance, mettendo in scena tableaux vivant dal carattere metafisico e surreale, con echi provenienti dall’iconografia popolare, dalle memorie collettive, ricchi di allegorie simboliche all’esoterismo, alla religione, alle tradizioni e alle credenze antiche della sua terra d’origine. Fotografia Scatti d’amore di Letizia Battaglia l Non c’erano soltanto le foto di mafia, non esistono soltanto i personaggi tratti dalla cronaca, nelle immagini di Letizia Battaglia, ci sono anche scatti legati alla vita quotidiana, agli affetti. Ha pescato dall’archivio della fotografa, la Galleria Francesco Pantaleone che ospita Minime d’amore a cura di Agata Polizzi, un viaggio attraverso il sentimento dell’amore, scatti inediti e iconici, istantanee di uomini e donne, madri e figli, bambini, giovani tutti colti nel gesto autentico dell’affetto. Amore come relazione potente e complessa che ha una infinità di manifestazioni e che provoca reazioni ed emozioni improvvise. «La voce del popolo», vita di un umile spaccapietre tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento: per i poveri, il menestrello alla Robin Hood Il libro di Francesca Giurleo racconta Petru Fudduni Era una Palermo brutta e sporca, devastata dalla peste, quella che si racconta tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento: le epidemie scoppiavano come niente, bastava un infetto per allargarsi come un blob tra le casupole dove si viveva uomini e animali, gli uni sugli altri. L’epidemia del 1575 fu tremenda e non si riusciva a debellarla, tanto che ad un certo punto il Senato pa- lermitano decise di seguire le rigide indicazioni dei medici, primo fra tutti Gian Filippo Ingrassia, uno dei primissimi ad occuparsi della gen- te, ricordato come l’autentico fon- datore della medicina legale e della medicina pubblica. Fu lui a vietare ogni adunanza e celebrazione reli- giosa, a stabilire che tutto ciò che era appartenuto a gente infetta, ve- nisse bruciato. Intere case vennero smantellate e dovunque, in ogni strada, vicolo e vicino ai poveri ca- toi, furono allestiti roghi di letti, materassi, biancheria, nel caldo tor- rido dell’estate che avanzava e ren- deva l’aria irrespirabile. Dappertut- to si udivano i lamenti e i pianti di una popolazione che a fatica tenta- va di risollevarsi da una tale mise- ria: ma non servì a molto, la secon- da ondata della peste arrivò im- provvisa e terribile, ad un anno di distanza dalla prima, e partì dal convento della Martorana dove le suore erano molto restie a farsi vi- sitare. In questo clima, probabil- mente intorno all’anno 1604 nell’antico Seralcadio o Monte di Pietà, venne alla luce Petru Fuddu- ni, nato in una famiglia semplice e povera come tante, in un periodo in cui la miseria gravava come un ma- cigno sulla popolazione. Non è sta- to semplice ricostruire la vita dell’umile spaccapietre (nella foto, un olio di Gustave Courbet del 1849 che racconta la fatica dei «pirriatu- ri») a cui è dedicata questa nuova, interessante pubblicazione di Ka- lòs, «Petru Fudduni. La voce del po- polo» di Francesca Giurleo: storia e leggenda spesso si confondono nel tramandare varie curiosità talora bizzarre che danno comunque l’idea dell’uomo sicuramente stra- vagante, ma fine, sottile e dal verso facile, sempre pronto a difendere con la sua poesia il popolo spesso denigrato, offeso e umiliato dall’al- ta aristocrazia al potere. Ma l’autri- ce ha insistito e, spesso tramite versi e rime, ha riconsegnato alla storia una figura anticonformista, pole- mica, amara e popolare, che è rima- sta indenne nei secoli. Dure come le pietre che spaccava, le parole di Pe- tru il pazzo (fudduni, non è altro che un termine onomatopeico per «matto») correvano veloci di bocca in bocca: per i più poveri, era il me- nestrello alla Robin Hood, per i po- tenti, una cimice da schiacciare. Francesca Giurleo – suo anche un volume biografico su Costanza d’Altavilla, nella stessa collana - re- stituisce così proprio attraverso le rime a lui attribuite, e rintracciate nei testi di scrittori, letterati e stu- diosi delle tradizioni popolari e del folklore, l’esistenza di Petru, che senza i suoi stessi versi sarebbe pas- sata nell’indifferenza generale ri- succhiata nel più totale oblio. (*SIT*) © RIPRODUZIONE RISERVATA Il libro. Un olio di Gustave Courbet del 1849 che racconta la fatica dei «pirriaturi» Il protagonista Una figura anticonformista, amara e popolare che è rimasta indenne nei secoli Rivista Kalòs Il nuovo numero l È disponibile il nuovo numero della rivista Kalòs, il semestrale che racconta il bello della Sicilia in tutte le sue sfaccettature. In questa uscita - tra i tanti pezzi scelti dal comitato di saggi ed nomi della cultura siciliana, che guida la pubblicazione – particolarmente interessante un articolo a firma di Vittorio Sgarbi che ricorda Franco Maria Ricci e «il desiderio di continuare ad ardere»; «Tutta la magia dell’arte in un’unica casa» di David Camporeale. Le consuete rubriche: «Per mare» dedicata all’archeologia subacquea e curata dalla Soprintendenza del Mare; «Primo piano» di Agata Polizzi sull’attualità, contestuale o futura; «Letture» di Marco Mondino che cura recensioni di opere letterarie, sia saggistiche che narrative, teatrali, cinematografiche. Farmacie Turno diurno ANTICA FARMACIA CAVOUR Via Cavour, 96 Tel. 091.6119419 CAMAN FARMA Via Cap. E. Basile, 14 Tel. 091.7321200 COTTONE CECILIA Viale Campania, 29/F Tel. 091.519263 FARMACIA ALIOTO PIERO Via Montalbo, 124 Tel. 0912747659 FARMACIA BORSELLINO Piazza Della Chiesa S. Alfonsoi, 31 Te l .09 1.68 5 1 809 FARMACIA FERRARA VITO E C. Via Maqueda, 189 Tel. 091.6162769 FARMACIA GIUFFRÈ Piazza T.so Natale, 195 Tel. 091.530111 FARMACIA TRIOLO E C. Via D’ossuna, 177 Tel. 091.6515956 LISTRO ORAZIO Via San Filippo, 8 Tel. 091.441141 LO NANO LUCIANA Via G. Pecori Giraldi, 42 Tel. 091.476958 PANTÒ ALFREDO Via Pacinotti, 8 Tel. 091.6812708 Turno notturno ANTICA FARMACIA CAVOUR via Cavour, 96 0916119419 ANTICA FARMACIA GIUSTI via Gabriele D’Annunzio, 1/E 091309076 BONSIGNORE viale Regione Siciliana, 2322 091400219 FARMACIA DELLA STATUA piazza V. Veneto, 11 091515209 FARMACIA DELLA STAZIONE CENTRALE via Roma, 1 0916162117 FARMACIA PONTE ORETO via Oreto, 322/A 091444537 Per le vostre segnalazioni: [email protected]

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Giornale di SiciliaSabato 9 Gennaio 20 2 1 l25Palermo Vedere&S entire

Stagione jazz. Danilo Rea al piano

Saranno Danilo Rea al piano eRoberto Gatto alla batteria, achiudere stasera alle 18,30, lamini stagione jazz realizzatagrazie a un contributodell’assessorato regionale al

Turismo, dalle associazioni Amicidella musica di Cefalù e Papin instreaming dai locali del Tatum art,sotto la direzione artistica di TotiCannistraro. Si sono in effettisrotolate due diverse rassegne dijazz di cinque concerti ciascuna,con protagoniste alcune tra lemigliori band siciliane e qualchefuoriclasse del panorama nazionaleed internazionale come appunto idue grandi jazzisti, stasera. Iconcerti sono disponibili sullapagina Facebook del Tatum art. Ledue rassegne sono riunite sotto iltitolo di First Winter Jazz, e finorahanno schierato il quartetto diSerena Ganci con la partecipazionestraordinaria di Gianni Gebbia (in

apertura); poi i Three Stones (PietroLussu, Pietro Tonolo e PietroLeveratto); i Daimon Quartet(Nicola Caminiti, Valerio Rizzo,Giacomo Tagliavia e CarmeloGraceffa); Emanuele PrimaveraQuintet (completato da AlessandroPresti, Nicola Caminiti, AlessandroLanzoni, Carmelo Venuto) eSeamus Blake Italian Quartet (di cuifanno parte anche AlessandroLanzoni, Alfredo Paixao, JoeSantoro). A gennaio, PeriscopeQuartet (Alessandro Presti, TotiCannistraro, Gabrio Bevilacqua eGaetano Presti); MichelangeloMazzari Quartet (con FrancescoPatti, Damiano Vitrano, GaetanoPresti), guest Valeria Milazzo;Marco Grillo Quartet (conFrancesco Patti, Alberto Fidone,Fabrizio Giambanco), e da ultimi,Gabriele Mirabassi al clarinetto,Piero Levaratto al contrabbasso eMauro Schiavone al piano.

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Su per la «vuletta»di monte Pellegrinol Per domani, la cooperativaArtemisia ha organizzato unaescursione alla Scaletta dellavuletta grande e pizzo Croce di SanPantaleo, su monte Pellegrino. Lavuletta grande è una delle scalettedel monte, una delle tre antiche viemaggiori di accesso alpromontorio, insieme alla scalavecchia e alla valle del Porco. Sitratta di un ripido pendio didetrito di falda in gran partestabilizzato e coperto divegetazione arborea. Allo sboccosommitale della Vuletta grande sitrova una piccola areapianeggiante, ricca di resti ceramicidi età punica. Per informazioni:340.3380245.

Libri

Il giallo italianoStoria di un generel Oggi alle 18 presentazione daremoto del volume Storia delGiallo Italiano e incontro conl’autore Luca Crovi, sulla paginaFacebook della BibliotecaComunale Antonelliana per larassegna Remote Pagine.Costruendo un percorsoavvincente attraverso successieditoriali e repêchage di autori,più o meno noti, che hannolasciato un segno nel panoramaitaliano e internazionale, Crovimette in rilievo differenze eanalogie fra trame e personaggi,ambientazioni e schemi narratividel giallo. Luca Crovi collabora condiversi quotidiani e periodici, ed èautore della monografia Tutti icolori del giallo.

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Webinar gratuitosugli oli essenzialil Oggi dalle 10, su Facebook, siterrà anche un seminario on linegratuito sugli oli essenziali,organizzato da NaturaVincenteche lo trasmetterà sulla suapagina. Cosa sai sugli oli essenzialipuri? E perché stannorivoluzionando il modo con cui lepersone si prendono cura dellapropria salute? Un nuovo modoper prenderti cura di te e della tuafamiglia in modo semplice,efficace e naturale al 100%.

Jo l l y

Human FreedomRaizes Teatrol Human Freedom è soltanto ilprimo passo della nuova attivitàdi Raizes teatro – guidato daAlessandro Ienzi (nella foto) -premiato con l’Internat ionalHuman Rights Art Festival diNew York, massimoriconoscimento internazionaleper gli artisti che sostengono latutela dei diritti. Stasera alle 20 indiretta streaming dal Teatro Jolly,sarà presentato appunto HumanFreedom 2021, programmainternazionale di promozione deidiritti umani attraverso le arti,organizzato con Global Campusof Human Rights e Avant-GardeLawyers. Parteciperanno TomBlock, direttore dell’Internat ionalHuman Rights Art Festival;Manfred Nowak, SegretarioGenerale di Global Campus ofHuman Rights; Andra Matei,avvocatessa e manager diAva n t - G a rd e L aw ye r s ;KristenTcherneshoff, ProgramsDirectoratWikitongues; EmilioPuccio, coordindatoreIntergruppo per la tuteladell’Infanzia e Rose Paratore,ant ropologa.

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The Last EraDisastri ambientalil Raizes proporrà anche LastEra, performance sui disastriambientali riadattata in diverselingue dopo essere già andata inscena allo Spasimo, a Segesta ealla Valle dei Templi diAgrigento. Di raizes, oltre a Ienzi,fanno parte Andrade Mendes,LaminDrammeh, Giuseppe DiRaffaele, Lo Presti, MarinaMazzamuto, Lorenzo Randazzo.

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La nuova speciedi Luigi Presiccel Alla RizzutoGallery (viaMaletto 5) la mostra Homosapiens sapiens sapiens (nellafoto), personale di LuigiPresicce visitabile fino al 6febbraio, dal martedì al sabato,solo su appuntamento. LuigiPresicce si forma a Firenzedove studia prima pittura, poielabora un suo personalelinguaggio della performance,mettendo in scena tableauxvivant dal carattere metafisicoe surreale, con echi provenientidall’iconografia popolare, dallememorie collettive, ricchi diallegorie simbolicheall’esoterismo, alla religione,alle tradizioni e alle credenzeantiche della sua terrad’origine.

Fo t o g ra f i a

Scatti d’a m o redi Letizia Battaglial Non c’erano soltanto le fotodi mafia, non esistono soltantoi personaggi tratti dallacronaca, nelle immagini diLetizia Battaglia, ci sono anchescatti legati alla vitaquotidiana, agli affetti. Hapescato dall’archivio dellafotografa, la Galleria FrancescoPantaleone che ospita Minimed’amore a cura di Agata Polizzi,un viaggio attraverso ilsentimento dell’amore, scattiinediti e iconici, istantanee diuomini e donne, madri e figli,bambini, giovani tutti colti nelgesto autentico dell’a f f e t t o.Amore come relazione potentee complessa che ha una infinitàdi manifestazioni e cheprovoca reazioni ed emozionii m p rov v i s e .

«La voce del popolo», vita di un umile spaccapietre tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento: per i poveri, il menestrello alla Robin Hood

Il libro di Francesca Giurleo racconta Petru FudduniEra una Palermo brutta e sporca,devastata dalla peste, quella che siracconta tra la fine del Cinquecentoe i primi del Seicento: le epidemiescoppiavano come niente, bastavaun infetto per allargarsi come unblob tra le casupole dove si vivevauomini e animali, gli uni sugli altri.L’epidemia del 1575 fu tremenda enon si riusciva a debellarla, tantoche ad un certo punto il Senato pa-lermitano decise di seguire le rigideindicazioni dei medici, primo fratutti Gian Filippo Ingrassia, uno deiprimissimi ad occuparsi della gen-te, ricordato come l’autentico fon-datore della medicina legale e dellamedicina pubblica. Fu lui a vietareogni adunanza e celebrazione reli-giosa, a stabilire che tutto ciò cheera appartenuto a gente infetta, ve-nisse bruciato. Intere case vennerosmantellate e dovunque, in ognistrada, vicolo e vicino ai poveri ca-toi, furono allestiti roghi di letti,materassi, biancheria, nel caldo tor-rido dell’estate che avanzava e ren-deva l’aria irrespirabile. Dappertut-to si udivano i lamenti e i pianti diuna popolazione che a fatica tenta-va di risollevarsi da una tale mise-

ria: ma non servì a molto, la secon-da ondata della peste arrivò im-provvisa e terribile, ad un anno didistanza dalla prima, e partì dalconvento della Martorana dove lesuore erano molto restie a farsi vi-sitare. In questo clima, probabil-mente intorno all’anno 1604nell’antico Seralcadio o Monte diPietà, venne alla luce Petru Fuddu-ni, nato in una famiglia semplice epovera come tante, in un periodo incui la miseria gravava come un ma-cigno sulla popolazione. Non è sta-to semplice ricostruire la vitadell’umile spaccapietre (nella foto,un olio di Gustave Courbet del 1849che racconta la fatica dei «pirriatu-ri») a cui è dedicata questa nuova,interessante pubblicazione di Ka-lòs, «Petru Fudduni. La voce del po-polo» di Francesca Giurleo: storia eleggenda spesso si confondono nel

tramandare varie curiosità talorabizzarre che danno comunquel’idea dell’uomo sicuramente stra-vagante, ma fine, sottile e dal versofacile, sempre pronto a difenderecon la sua poesia il popolo spessodenigrato, offeso e umiliato dall’al-ta aristocrazia al potere. Ma l’aut ri-ce ha insistito e, spesso tramite versie rime, ha riconsegnato alla storiauna figura anticonformista, pole-mica, amara e popolare, che è rima-sta indenne nei secoli. Dure come lepietre che spaccava, le parole di Pe-tru il pazzo (fudduni, non è altroche un termine onomatopeico per«matto») correvano veloci di boccain bocca: per i più poveri, era il me-nestrello alla Robin Hood, per i po-tenti, una cimice da schiacciare.Francesca Giurleo – suo anche unvolume biografico su Costanzad’Altavilla, nella stessa collana - re-stituisce così proprio attraverso lerime a lui attribuite, e rintracciatenei testi di scrittori, letterati e stu-diosi delle tradizioni popolari e delfolklore, l’esistenza di Petru, chesenza i suoi stessi versi sarebbe pas-sata nell’indifferenza generale ri-succhiata nel più totale oblio. (*SIT *)© RIPRODUZIONE R I S E RVATAIl libro. Un olio di Gustave Courbet del 1849 che racconta la fatica dei «pirriaturi»

Il protagonistaUna figuraanticonformista, amarae popolare che è rimastaindenne nei secoli

Rivista KalòsIl nuovo numero

l È disponibile il nuovo numerodella rivista Kalòs, il semestraleche racconta il bello della Siciliain tutte le sue sfaccettature. Inquesta uscita - tra i tanti pezziscelti dal comitato di saggi ednomi della cultura siciliana, cheguida la pubblicazione –particolarmente interessante unarticolo a firma di Vittorio Sgarbiche ricorda Franco Maria Ricci e«il desiderio di continuare adardere»; «Tutta la magia dell’artein un’unica casa» di DavidCamporeale. Le consueterubriche: «Per mare» dedicataall’archeologia subacquea ecurata dalla Soprintendenza delMare; «Primo piano» di AgataPolizzi sull’attualità, contestualeo futura; «Letture» di MarcoMondino che cura recensioni diopere letterarie, sia saggisticheche narrative, teatrali,c i n e m at o g ra f i c h e.

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