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CHRISTIAN BALZANO

A CURA DI MAURIZIO VANNI

Upside Down

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www.modenarte.com

Galleria MOdenArte

Christian Balzano - UPSIDE DOWN

Modena, 30 Settembre - 19 Novembre 2011 / September 30 - November 19, 2011

Progetto editoriale / Editorial Design Edizioni MOdenArte

Redazione / Publishing ProjectMarco Bignardi, Fulvio Fregni

EditingMichela Cicchinè

Cura della Mostra e Testi / CuratorshipMaurizio Vanni

Organizzazione e Allestimenti / OrganizationGalleria MOdenArte

Referenze fotografiche / PhotographyArchivio Christian Balzano, Patrizia Brandoni

Progetto grafico / Graphic DesignMarco Bignardi

Traduzioni / TranslationEvelyn Branham

Ringraziamenti / Out Thanks toGianluca Scagliotti

Con il patrocinio di / Patronage of

Provincia di Modena

Comune di Modena

Con il contributo di / Contribution of

FIREBALL TOUR Agenzia di Viaggi e Turismo

ARES Servizi Assicurativi

GEKO Artigianato Etnico

IL MILLESIMO Amministrazioni Condominiali

ISBN 978-88-905880-2-0

Agenzia di Viaggi

© 2011 MOdenArte srl

Tutti i diritti riservati.Nessuna parte di questo catalogo può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore.

All rights reserved.All rights reserved. No part of this book may be reproduced by any mechanical, photographic, or electronic process or in the form of a phonographic recording nor may it be stored in a retrieval system, transmitted or otherwise be copied for public or private use without prior written consent of the publisher.

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indice / index

UPSIDE DOWN di / by Maurizio Vanni

OLD HEART BEAT

HOPE

HEART BEAT

NEW HEART BEAT

BIOGRAFIA / BIOGRAPHY

INDICE DELLE OPERE / INDEX OF ARTWORKS

5

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20

26

34

55

60

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Christian Balzano

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5 UPSIDE DOWN

Nella maggior parte delle culture il proprio destino può essere conosciuto

solo attraverso uno sciamano, un profeta, una sibilla o un veggente. Nella

dinastia Shang, in Cina, venivano lanciati steli di millefoglie o intagliate ossa

di tartaruga, molti secoli prima che i Ching fossero codificati. Nelle credenze

popolari, il destino è comunemente considerato come fato, come una

sequenza fissa di avvenimenti che sono inevitabili e invariabili. Il futuro

potrebbe essere così decifrato e manipolato attraverso mezzi di predizione e

magia. Ma è realmente possibile conoscere e modificare il proprio destino?

Una scelta, un’azione o una semplice decisione possono mutare la nostra

esistenza fino a determinare la soppressione fisica del nostro corpo? Molti

vorrebbero conoscere il proprio avvenire, tutti vorrebbero essere in grado

di controllarlo o gestirlo, o quantomeno credere di avere la potenzialità per

dominarlo. Ci sono alcuni eventi i cui esiti sembrano talmente incredibili da

far pensare che non siano del tutto casuali.

Il pomeriggio del 2 dicembre 1967, Denise Darvall uscì di casa con sua

madre per andare a trovare alcuni amici. Durante il tragitto le due

donne si fermarono in una pasticceria e al loro ritorno in macchina,

mentre attraversavano la strada con il semaforo verde, furono investite

violentemente da un’auto in corsa resa invisibile da un camion fermo nei

pressi del crocevia. La madre morì sul colpo, mentre Denise restò a terra

in uno stato di coma irreversibile, tra la vita e la morte. Denise non poteva

immaginare che quel giorno avrebbe fatto rivivere un’altra persona con

un suo organo vitale, permettendo a Christiaan Barnard di effettuare il

Upside Down

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CHRISTIAN BALZANO 6

primo trapianto di cuore su un essere umano. È stato un caso? La morte

di una donna, in un certo luogo e in certo momento, è servito a ridare la

vita a un altro essere umano, aprendo la strada a un intervento destinato a

rivoluzionare la medicina e ridefinire il confine tra la vita e la morte.

Il progetto Upside Down parte proprio dall’analisi del rapporto tra l’essere

umano e l’ambiente nel quale vive, passando dalla relazione che ha con se

stesso, con la propria esistenza e con il suo concetto di destino. Credere di

essere artefici del nostro futuro non vuol dire ignorare l’esistenza del fato o,

tantomeno, credere di poter avere un rapporto superficiale con un habitat

sempre più ignorato e, di conseguenza, ingrato verso l’uomo. Chiunque

desideri comprendere la vita e non concepirla come una serie di eventi

casuali senza significato, o subirla con una logorante routine a cui non si

presta attenzione, deve studiare e indagare gli eventi che gli accadono

intorno, lavorare su se stesso e capire come mandare in cortocircuito un

meccanismo passivo e omologante verso il basso. Il fine è quello di costruire

per noi stessi, mettendoci in gioco, una comprensione razionale del mondo

in cui viviamo e dei processi fondamentali in atto in natura, nella società

e nel nostro pensiero, di modo che le cose possano apparire sotto una

luce differente. Non sempre ciò che sembra un dramma irreversibile è

unicamente un’azione portatrice di disgrazie e di morte: «Per fortuna molte

cose accadono – scrive Christian Balzano – al di fuori del nostro controllo

e della nostra comprensione, ma un destino infausto per qualcuno può

rivelarsi esattamente il contrario per altri. Bisogna riuscire a vedere tutto

ciò come straordinaria opportunità per creare audaci riforme nella nostra

società». Quello di Balzano è un messaggio positivo, propositivo, aperto a

sollecitazioni esterne, ma soprattutto un segnale per tutte le persone che

sono invitate a vedere e vivere la realtà anche da ottiche alternative,

non convenzionali e possibiliste. In certi casi sarebbe sufficiente ribaltare la

visione, portare il cielo in terra e la terra in cielo, calpestare le nuvole e avere

il coraggio di osservare gli alberi e la natura volare. I lavori dell’istallazione

di Balzano presentano soggetti strutturati in contesti meta-reali, in posture

non sempre prevedibili, soprattutto il suo celeberrimo “toro” ribaltato

sottosopra, sia in chiave monumentale sia attraverso una miniatura al limite

della percezione visiva. Ogni cosa che vediamo, però, non è casuale. In

ogni caso, l’artista livornese obbliga il fruitore a pensare, a meditare, a

soffermarsi sui particolari difformi dalle convenzioni. Un modo per analizzare

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7 UPSIDE DOWN

ciò che appare improbabile rendendolo possibile. «Mi sembra di vedere il

mondo un po’ come il toro, sottosopra, aspettando un bagliore, in attesa

di un donatore, di un organo nuovo, nella speranza di cambiare la propria

sorte. Direi che ci troviamo in quella fase in cui tutto può accadere, in cui

il toro e l’uomo cominciano a considerare e calcolare il tempo. E se la fine

fosse l’inizio e l’inizio la fine? E comincia la notte, una notte così buia da non

distinguere un toro da un uomo. Poi di nuovo la luce, una luce accecante

con riflessi dorati e infine una luce più calda, così calda da bruciare e non

lasciarti avvicinare».

Il progetto Upside Down si rifà proprio a quel tragico incidente, a quel

giorno al tempo stesso maledetto e benedetto. Ne risulta un’istallazione

dove il numero di ogni lavoro corrisponde alla misurazione cronologica

dei tempi che hanno cadenzato la ri-nascita, che hanno ridonato vita

alla vita, permettendo al genere umano, in modo particolare a chi non

si accontenta della superficie delle cose, di diventare ancor più artefice

del proprio destino. Quello di Balzano è un vero e proprio inno alla vita

e all’amore universale: solo chi crede ciecamente alla vita può realizzare

sogni e esaudire desideri. Vedere oltre non significa credere ai sogni o,

ancora peggio, adagiarsi nel fatalismo, ma al contrario, prendere in mano

la propria vita perché la qualità del nostro futuro dipende da noi.

Maurizio Vanni

In most cultures there is a belief that one’s future can be known by

consulting a shaman, a prophet, a sibyl or a clairvoyant. In China, during

the Shang Dynasty, many centuries before the Ching was codified, yarrow

stalks or carved turtle bones were thrown for that purpose. Popular belief

maintains that destiny is fate, a preordained sequence of events which are

inevitable and invariable. According to those believers the future could be

deciphered and manipulated through predictions and magic. But is it really

possible to know one’s future and control it? Can a choice, an action or a

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CHRISTIAN BALZANO 8

simple decision cause a change in our existence to the point of influencing

the suppression of our physical bodies? Many want to know their future,

everybody wants to be able to control it or manage it or at least believe in

the possibility to dominate it. There are certain events with an outcome so

unbelievable to give cause to doubt that they happen by pure chance.

On December 2, 1967, in the afternoon, Denise Davall left her house with

her mother to visit some friends. On the way the two women stopped at

a bakery. Upon continuing with their trip, while crossing the street with the

green light for them, they were broadsided by a car which had been hidden

by a truck parked at the crossing. The mother died instantaneously, while

Denise was in an irreversible coma, between life and death. Denise could

never have imagined that on that fateful day she would save the life of

another person by donating one of her organs and so enabling Christiaan

Barnard to perform the first heart transplant on a human being. Was this

just chance? The death of a woman at a certain place and at a certain

moment served to give back life to another human being, opening the way

for a procedure destined to revolutionize medicine and redefine the fine

line between life and death.

The project Upside Down begins in fact with the analysis of the rapport

between the human being and his environment, his relationship with

himself, with his existence and his concept of destiny. The belief that we

are creators of our future does not mean ignoring the existence of fate

and less so, believing to have a superficial rapport with surroundings

always more ignored and consequently more hostile to man. He who

wants to understand life and not just imagine it as a continuous chain

of casual events without any meaning or endure a wearisome routine

without paying any attention, must study, investigate the events which

happen around him, work on himself and understand how to short-circuit

a passive ratifying descending mechanism. The result would be to create

for ourselves a rational understanding of the world in which we live and of

the fundamental processes at work in nature, in society in our thoughts in

order for things to be seen in a different light. Not always does that which

appears to be an irreversible drama culminate in misfortune and death.

«Luckily many things happen – writes Christian Balzano – beyond our control

and comprehension, but an inauspicious destiny might turn out exactly the

opposite way for others. This permits us to see everything as extraordinary

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9 UPSIDE DOWN

opportunities to create bold reforms in our society». Balzano gives a positive,

purposeful message, open to external solicitations, but above all a sign to

all people that they are invited to see and live reality also from alternative

views, unconventional and possibillistic. In certain circumstances it would

be sufficient to capsize the image, bring heaven to earth and earth to

heaven, kick the clouds and have the courage to see the trees and nature

fly. The works of Balzano present subjects structured in half-real context, in

unexpected poses, and most of all, his famous “toro” (bull), upside down,

be it in monumental size, be it in miniature, barely visible. Every piece we

see, though, is never casual. In every case the artist from Livorno obligates

the observer to think, to meditate, to dwell upon the differences detailed

of the conventions: a way to analyze that which appears to be improbable

making it possible: «I seem to be seeing the world a little bit like the bull,

upside down, waiting for a flash, waiting for a donor, a new organ, hoping to

change one’s destiny. I would say we are in that phase when anything can

happen, in which bull and man begins to consider and calculate time. And

what if the end is really the beginning and the beginning is the end? And so

night comes, a night so dark that the bull cannot be distinguished from the

man. Then there is light again, a light so blinding with golden reflexes and

finally a warm light, so warm that it burns and does not allow you to come

any closer».

The Upside Down project takes its inspiration from that tragic accident,

from that day damned and blessed at the same time. From this results

an installation where the number of every work of art corresponds to the

chronological measure of time which marked the rebirth, which gave life

back to life, allowing humanity specifically those who are not content with

the superficiality of things, to become even greater architects of their own

destiny.

Balzanos destiny is a true hymn to life and universal love: only those who

believe in life can manifest dreams and grant wishes. To look beyond does

not mean to believe in dreams or, even worse, give in fatalism but to the

contrary take charge of their own lives because the quality of our future

depends on us.

Maurizio Vanni

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old heart beat

FIRST YEAR

SECOND YEAR

THIRD YEAR

FOURTH YEAR

FIFTH YEAR

SIXTH YEAR

SEVENTH YEAR

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CHRISTIAN BALZANO 12

FIRST YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 75 x 75 / acrylic on canvas - 29½ x 29½ in.

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13 UPSIDE DOWN

SECOND YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 75 x 75 / acrylic on canvas - 29½ x 29½ in.

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CHRISTIAN BALZANO 14

THIRD YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 142 x 112 / acrylic on canvas - 56 x 44 in.

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15 UPSIDE DOWN

FOURTH YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 152 x 120 / acrylic on canvas - 60 x 47 in.

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CHRISTIAN BALZANO 16

FIFTH YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 152 x 120 / acrylic on canvas - 60 x 47 in.

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17 UPSIDE DOWN

SIXTH YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 166 x 148 / acrylic on canvas - 65¼ x 58¼ in.

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CHRISTIAN BALZANO 18

SEVENTH YEAR, 2011

acrilico su tela - cm 185 x 152 / acrylic on canvas - 72½ x 59¾ in.

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hope

FIRST MONTH

SECOND MONTH

THIRD MONTH

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23 UPSIDE DOWN

FIRST MONTH, 2011

tecnica mista su tela - cm 162 x 125 / mixed media on canvas - 63¾ x 49 in.

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CHRISTIAN BALZANO 24

SECOND MONTH, 2011

tecnica mista su tela - cm 75 x 75 / mixed media on canvas - 29½ x 29½ in.

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25 UPSIDE DOWN

THIRD MONTH, 2011

tecnica mista su tela - cm 162 x 125 / mixed media on canvas - 63¾ x 49 in.

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heart beat

FIRST HOUR

SECOND HOUR

THIRD HOUR

FOURTH HOUR

FIFTH HOUR

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CHRISTIAN BALZANO 28

FIRST HOUR, 2011

tecnica mista su tela - cm 55 x 55 / mixed media on canvas - 21½ x 21½ in.

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29 UPSIDE DOWN

SECOND HOUR, 2011

tecnica mista su tela - cm 55 x 55 / mixed media on canvas - 21½ x 21½ in.

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CHRISTIAN BALZANO 30

THIRD HOUR, 2011

tecnica mista su tela - cm 75 x 75 / mixed media on canvas - 29½ x 29½ in.

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31 UPSIDE DOWN

FOURTH HOUR, 2011

tecnica mista su tela - cm 75 x 75 / mixed media on canvas - 29½ x 29½ in.

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CHRISTIAN BALZANO 32

FIFTH HOUR, 2011

tecnica mista su tela - cm 146 x 134 / mixed media on canvas - 57½ x 52¾ in.

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new heart beat

FIRST DAY

SECOND DAY

THIRD DAY

FOURTH DAY

FIFTH DAY

SIXTH DAY

SEVENTH DAY

EIGHTH DAY

NINTH DAY

TENTH DAY

ELEVENTH DAY

TWELFTH DAY

THIRTEENTH DAY

FOURTEENTH DAY

FIFTEENTH DAY

SIXTEENTH DAY

SEVENTEENTH DAY

EIGHTEENTH DAY

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CHRISTIAN BALZANO 36

FIRST DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 145 x 130 / etching of foil on canvas - 57 x 51 in.

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37 UPSIDE DOWN

SECOND DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 145 x 130 / etching of foil on canvas - 57 x 51 in.

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CHRISTIAN BALZANO 38

THIRD DAY, 2011

acidatura di lamine su tavola - cm 100 x 84 / etching of foil on wood - 39½ x 33 in.

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39 UPSIDE DOWN

FOURTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tavola - cm 110 x 84 / etching of foil on wood - 43¼ x 33 in.

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CHRISTIAN BALZANO 40

FIFTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tavola - cm 87 x 72 / etching of foil on wood - 34¼ x 28¾ in.

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41 UPSIDE DOWN

SIXTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 75 x 75 / etching of foil on canvas - 29½ x 29½ in.

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CHRISTIAN BALZANO 42

SEVENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 60 x 49 / etching of foil on canvas - 23½ x 19¼ in.

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43 UPSIDE DOWN

EIGHTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 56 x 56 / etching of foil on canvas - 22 x 22 in.

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CHRISTIAN BALZANO 44

NINTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 56 x 56 / etching of foil on canvas - 22 x 22 in.

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45 UPSIDE DOWN

TENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 50 x 50 / etching of foil on canvas - 19¾ x 19¾ in.

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CHRISTIAN BALZANO 46

ELEVENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 36 x 36 / etching of foil on canvas - 14¼ x 14¼ in.

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47 UPSIDE DOWN

TWELFTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 36 x 36 / etching of foil on canvas - 14¼ x 14¼ in.

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CHRISTIAN BALZANO 48

THIRTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 36 x 36 / etching of foil on canvas - 14¼ x 14¼ in.

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49 UPSIDE DOWN

FOURTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 36 x 36 / etching of foil on canvas - 14¼ x 14¼ in.

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CHRISTIAN BALZANO 50

FIFTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 49 x 49 / etching of foil on canvas - 19½ x 19½ in.

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51 UPSIDE DOWN

SIXTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 140 x 123 / etching of foil on canvas - 55 x 48½ in.

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CHRISTIAN BALZANO 52

SEVENTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tela - cm 140 x 123 / etching of foil on canvas - 55 x 48½ in.

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EIGHTEENTH DAY, 2011

acidatura di lamine su tavola - cm 90 x 70 / etching of foil on wood - 35½ x 27½ in.

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55 UPSIDE DOWN

biograf a biography

Christian Balzano nasce a Livorno nel 1969.

Diplomatisi nel 1987, presso l’ istituto d’Arte di Pisa come maestro d’arte

del vetro e del cristallo, nel 1989 consegue la maturità artistica presso il

medesimo istituto.

Al termine degli studi fonda la vetreria artistica “Riflesso” nella città di

Cascina (PI), ove opererà sino al 1997.

Nel 1995 e nel 1996 partecipa alla terza e alla quarta edizione dell’esposizione-

concorso “Giovani e Materia: Ricerca e tendenza”, concorso tenutosi

nella città di Firenze presso la Fortezza da Basso, all’interno della Mostra

Internazionale dell’Artigianato.

Dopo tali esperienze l’artista intraprenderà una serie di viaggi che lo

porteranno, per svariati anni, a contatto con realtà lontane e dislocate in

diversi continenti: Africa, America ed anche Asia. Grazie a queste esperienze

Christian Balzano si muoverà lungo circuiti non turistici, col preciso scopo di

arricchire il proprio bagaglio culturale, al fine di individuare nuovi stimoli

artistici. Fra queste esperienze sono degne di nota i viaggi in Messico e in

Florida del 1996, i viaggi in Marocco del 1997, i viaggi in Nepal del 1998, i

viaggi in India del 1999 e, infine, i viaggi in Tanzania e a Zanzibar del 2000.

Sempre alla ricerca di nuovi stimoli, dall’anno seguente sarà in Thailandia e,

i

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CHRISTIAN BALZANO 56

nel 2002, compierà un importante viaggio in Indonesia. Nel 2003 si sposterà

in Birmania (Myanmar), nel 2004 a Bali e, nel 2005, in Malesia e Sarawak

(Borneo Malese).

Nel 2006 l’artista compierà un tour in diversi paesi sudamericani tra cui

Venezuela, Panama, Costarica, Nicaragua, Honduras, Belize e Guatemala

mentre, nel 2007, visiterà Cuba. Nel 2008 compierà svariati viaggi negli USA

e, nel 2009, visiterà l’Argentina.

Durante questo importante periodo di spostamento, al fianco delle

esperienze asiatiche, africane ed americane, l’artista non mancherà di

visitare anche le maggiori città europee: in particolar modo la Francia,

l’Inghilterra, l’Olanda e la Spagna.

In concomitanza con le esperienze di cui sopra, l’artista, dal 1999 al 2005,

si occuperà anche di progettazione d’interni, collaborando con importanti

studi d’architettura.

Nel 2003 l’artista espone diverse sue opere presso la Galleria East Weast

di Milano mentre, l’anno successivo, sarà protagonista di due mostre

personali: presso la “Galleria Artomat” di Pietrasanta e presso i locali del

Supper Club di Roma.

Nel 2006, Christian Balzano, realizza una mostra a due presso lo spazio Tiberti

di Rovato (Brescia) e, nel 2007, pertecipa a due collettive: una tenutasi

presso lo spazio Poliform di Bologna, l’altra tenutasi presso la Galleria

Stragapede/Perini di Milano. Nello stesso periodo l’artista prende parte alla

collettiva “Segni”, a cura di Mimmo Di Marzio, presso la Galleria San Lorenzo

di Milano.

Nel 2008 realizza la mostra-evento “Non è Vero ma Ci Credo”. Mostra

curata da Mimmo Di Marzio, realizzata presso la Galleria San Lorenzo di

Milano e, sempre nello stesso anno, partecipa ad “OPEN XI”: esposizione

internazionale di scultura ed istallazioni tenutasi a Venezia Lido e a cura

di Paolo De Grandis. Dello stesso anno è la collettiva “Il Vuoto e le Forme

I”: esposizione internazionale di scultura, istallazioni e dipinti tenutasi a

Chiavenna (SO) e a cura di Anna Caterina Bellati.

Del 2009 è la partecipazione ad una mostra collettiva itinerante tenutasi

presso la Galleria Polin e presso la In Galleria - Palazzo Bevaqua Panigai in

Treviso.

Da maggio 2009 a maggio 2010, Christian Balzano, è stato impegnato

in Argentina con un esposizione itinerante dal titolo “Luci del destino”.

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57 UPSIDE DOWN

Esposizione curata da Maurizio Vanni, Massimo Scaringella e Cecilia

Cavenagh ed organizzata dal Lu.C.C.A. in collaborazione con il Pabellòn

de las Bellas Artes dell’U.C.A. di Buenos Aires, con il CEC (Centro de

Expresiones Contemporàneas) di Rosario, con il Museo Provincial de Bellas

Artes Franklin Rawson di San Juan e con il Museo Las Lilas De Areco di San

Antonio De Areco.

Nel 2009 l’artista ha partecipato, con opere proprie, alla mostra

“Milanogallerie”, mostra tenutasi presso il Palazzo della triennale di Milano.

Evento a cura di Giorgio Verzotti e promosso dalla Camera di Commercio

di Milano. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Gallerie

d’Arte Moderna e Contemporanea.

Nel 2010 l’artista realizza una personale al Lu.C.C.A. (Lucca Center of

Contemporary Art). Evento curato da Luca Beatrice e, sempre nello stesso

anno, partecipa ad una collettiva presso il museo Venturino Venturi di Loro

Ciuffenna (AR). Evento curato da Maurizio Vanni. In tale occasione l’artista

consegue il Premio della Critica “Premio Nazionale di Pittura Ciuffenna”.

Sempre nel 2010 partecipa alla collettiva “La Trilogia del Colore: Rosso”.

Evento curato da Roberto Milani e tenutosi presso la galleria San Lorenzo

di Milano. Nel mese di dicembre dello stesso anno l’artista partecipa a

“Exhibitalia”, evento allestisto nell’Art District di Miami in occasione di Art

Basel 2010. In quest’occasione Christian Balzano griffa, per Fiat, la fiancata

di una automobile 500.

Nello stesso mese di dicembre l’artista inaugura una personale: “Passaggi”.

Evento tenutosi nella chiesa rupestre di Sant’Antonio a Matera.

Nell’aprile del 2011 partecipa al progetto “Thai-Italy Art and Cultural

Exchange 2011” a cura di Maurizio Vanni e Sasivimol Santiratpakdee.

L’evento si è tenuto presso l’Art Centre della Silpakorn University di Bangkok

e, nel luglio dello stesso anno, l’artista viene invitato alla 54a Esposizione

Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia Regione

Toscana. L’evento è stato curato da Vittorio Sgarbi e si è tenuto presso il

Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel settembre dello

stesso anno, Christian Balzano, viene invitato alla 4a Edizione della Biennale

di Arte Contemporanea di Mosca, nell’ambito della mostra ”Dietro lo

Specchio”; mostra a cura di Maurizio Vanni e facente parte degli Eventi

Speciali organizzati presso la Biblioteca di Stato per Rudomino - Letterature

Straniere di Mosca.

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CHRISTIAN BALZANO 58

Christian Balzano was born on February 12th, 1969 in Livorno where he

lives and works. In 1986 he attended the School of Fine Arts in Pisa where

he gained a diploma in Applied Art, specialising in glass artworks. While

studying he took part in various painting and sculpture competitions and

held a solo exhibition. In 1989 he opened an artistic glassworks called

“Riflesso” in Cascina (Pisa) where he worked until 1997.

However he continued to exhibit. In 1995 and 1996 he took part in the third

and fourth exhibition-competition “Giovani e Materia: Ricerca e Tendenza”

(Young People and Matter – Research and Trends) during the International

Crafts Show at the Fortezza da Basso in Florence. At this point he also began

travelling every year, to far away places – America, Africa, Asia – off the

tourist tracks, this in order to enrich his cultural background and find new

artistic stimuli: in 1996 Mexico and Florida; in 1997 Morocco; in 1998 Nepal; in

1999 India; in 2000 Tanzania and Zanzibar and the following year Thailand;

in 2002 he went to Indonesia; in 2003 Myanmar (Burma); in 2004 Bali; in 2005

Sarawak (Malaysian Borneo); in 2006 he made a tour of South America taking

in Venezuela, Guatemala, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Honduras and

Belize; in 2007 he went to Cuba and in 2008 to the United States. In these

years he did not miss out on major European cities, particularly in France,

England, Holland and Spain. Meanwhile he continued to exhibit: in August

1998 he took part in an extempore show, part of the Serate Illuminate

(Enlightened Nights) festival at the Franco Basaglia Centre in Leghorn, and

in November he participated in a group exhibition at the Atelier delle Arti in

the same city. In 1999 he opened a modern ethnic furniture shop in Livorno

called “Deserto” and worked there until 2005, focusing on interior design.

He also took part in the 1999 second edition of the Serate Illuminate festival.

In August 2001, 2002, 2003 and 2004 he held solo shows during the “Effetto

Venezia” (Venice Effect) event in his hometown. In December 2003 he

exhibited at the East West Gallery in Milan and in July of the following year

had a solo show at the Artomat Gallery in Pietrasanta. In October 2004 he

exhibited solo in the spaces of the Rome Supper Club.

In 2005 he repeated the experience of a solo show during the “Effetto

Venezia” event and in 2006 he participated in a two-man show at the

Tiberti di Rovato space in Brescia. There were two group exhibitions in 2007:

one at the Poliform in Bologna, the other at the Stragapede/Perini Gallery

in Milan. He then took part in the group show “Segni” (Signs), curated by

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59 UPSIDE DOWN

Mimmo Di Marzio at the San Lorenzo Gallery in Milan. In 2008 he set up the

event-exhibition “Non è vero ma ci credo” (It is not true but I believe it) on

the theme of superstition, curated by Mimmo Di Marzio at the San Lorenzo

Gallery in Milan. He created a fibreglass sculpture which was placed, during

the exhibition and with the patronage of the Milan Municipality, in Largo

La Foppa. In the same year he participated in “OPEN XI”, an international

exhibition of sculpture and installations at the Venice Lido, curated by Paolo

De Grandis, and he took part in the group show “Il vuoto e le forme 1” (The

void and the forms 1), an international sculpture, installation and painting

exhibition in Chiavenna (Sondrio) curated by Anna Caterina Bellati. Since

May 2009 Balzano is engaged with a travelling exhibition, titled Luci del

destino, in some museums in Argentina. The show is organized by the

Lu.C.C.A. in collaboration with the U.C.A. - Pontificia Universidad Catolica

Argentina of Buenos Aires, the CEC - Centro de Expresiones Contemporàneas

of Rosario and the Museo Provincial de Bellas Artes Franklin Rawson of San

Juan. In October 2009, he exhibited his work at the “Milanogallerie” show

which was held at the Palazzo della Triennale in Milan. This exhibition was

promoted by the Milan Chamber of Commerce and organized by the

National Association of Contemporary Art Galleries. In 2010 he had a solo

show at the Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, curated by

Luca Beatrice. In the same year he took part to a collective exhibition at the

Venturino Venturi Museum in Loro Ciuffenna, Arezzo, curated by Maurizio

Vanni, obtaining the Critic Prize Award, and to “La trilogia del colore: rosso”,

curated by Roberto Milani, at the Galleria San Lorenzo in Milan.

In December he was present at “Exhibitalia” in the Miami Art District, on the

occasion of Art Basel Miami, performing on the side of a Fiat 500. In the same

month he inaugurated the solo show “Passaggi” in the Rupestrian Church

of S. Antonio in Matera. In April 2011 he took part to the “Thai-Italy Art and

Cultural Exchange 2011” project, curated by Maurizio Vanni and Sasivimol

Santiratpakdee, at the Art Centre of Silpakorn University in Bangkok. In july

of that year, he was invited to the 54th International Art Exhibition Venice

Biennale, Italian Pavillon, Tuscan region, curated by Vittorio Sgarbi at the

Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci of the Prato. In september

2011 he was invited to the 4th Moscow Biennale of Contemporary Art in

the Special Projects “Behind the Mirror”, curated by Maurizio Vanni at the

Rudomino All-Russia State Library for foreign literature, Moscow.

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CHRISTIAN BALZANO 60

indice delle opere index of artworks

oldheartbeat

FIRST YEAR, pag.12 SECOND YEAR, pag.13

THIRD YEAR, pag.14 FOURTH YEAR, pag.15 FIFTH YEAR, pag.16

Page 63: Up Side Down - Christian Balzano -

61 UPSIDE DOWN

heartbeat

hope

FIRST MONTH, pag.23

SIXTH YEAR, pag.17 SEVENTH YEAR, pag.18

SECOND MONTH, pag.24

THIRD MONTH, pag.25

FIRST HOUR, pag.28 SECOND HOUR, pag.29

Page 64: Up Side Down - Christian Balzano -

CHRISTIAN BALZANO 62

newheartbeat

THIRD HOUR, pag.30 FOURTH HOUR, pag.31 FIFTH HOUR, pag.32

FIRST DAY, pag.36 SECOND DAY, pag.37

THIRD DAY, pag.38 FOURTH DAY, pag.39 FIFTH DAY, pag.40

SIXTH DAY, pag.41 SEVENTH DAY, pag.42 EIGHTH DAY, pag.43

Page 65: Up Side Down - Christian Balzano -

63 UPSIDE DOWN

NINTH DAY, pag.44 TENTH DAY, pag.45 ELEVENTH DAY, pag.46

TWELFTH DAY, pag.47 THIRTEENTH DAY, pag.48 FOURTEENTH DAY, pag.49

FIFTEENTH DAY, pag.50 SIXTEENTH DAY, pag.51 SEVENTEENTH DAY, pag.52

EIGHTEENTH DAY, pag.53

Page 66: Up Side Down - Christian Balzano -

Finito di stampare nel mese di Settembre 2011 da Tap Grafiche - Poggibonsi (SI), ItaliaPrinted in September, 2011 by Tap Grafiche - Poggibonsi (SI), Italy

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