Uomini, donne e bambini nella tempesta della guerra
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La vita durante la guerra
Durante la Seconda guerra mondiale le città, le campagne, le strade e i villaggi si svuotarono. Gli uomini partirono per il fronte. Le donne, mentre aspettavano che gli uomini tornassero a casa, iniziarono a lavorare.
Le città Le città erano il bersaglio preferito dei
bombardamenti aeri, perché erano nodi di traffico (cioè reti di trasmissione) o sedi di stabilimenti industriali.
Gli attacchi aerei nelle città
Gli attacchi aerei venivano anunciati da un lungo e ripeturo sibilo (suono) di sirena (=l’allarme antiaereo) che avvertiva la popolazione del pericolo imminente.
I rifugi antiaerei I rifugi antiaerei erano luoghi in cui si
cercava riparo dai bombardamenti: i genere erano tunnel, gallerie,sotteraneidi antiche fotezze o anche grotte o cantine.
La vita dopo i bombardamenti
Dopo diversi giorni, iniziavano a scarseggiare generi di prima necessità (cioè iniziavano a mancare cibi), come il pane, il latte, le uova, anche il burro, il sapone, e diventavano sempre più care le scarpe e le stoffe.
Il razionamento A ciascun cittadino spettava, per
legge, soltanto una quantità prestabilita di generi alimentari, diversa a seconda dell’età: ai bambini veniva dato più latte, agli adolescenti veniva dato più pane che agli adulti. Per ricevere la propria razione bisognava presentare una tessera, da cui venivano staccati dei bollini.
Il mercato neroIl mercato nero (o anche detta borsa
nera) vendeva prodotti a prezzi altissimi, che solo una piccola parte della popolazione poteva permettersi di acquistare.