Uno scherzo europeo e internazionale - CPIA 1...

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Culture al CPIA pagina 1 n. 2, giugno 2017 Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia .. Anno I, n. 2, giugno 2017 Pubblicazione online non periodica del C.P.I.A. 1 Novara. Editoriale NOVARA - Eccoci al termine anche di quest’anno scolastico, che per noi al C.P.I.A. 1 di Novara si è rivelato ricco di attività e novità come, non ultima, la pubblicazione del presente giornalino. Approfitto pertanto di questo spazio per ringraziare sinceramente tutti coloro che fra il personale docente, amministrativo ed ausiliario nelle varie sedi hanno contribuito con il loro lavoro quotidiano al funzionamento e alla crescita della nostra scuola. Formulo al contempo i miei sentiti auguri a tutte le nostre studentesse e studenti di poter realizzare i loro progetti di vita anche grazie alle competenze acquisite a scuola. In particolare, ho visto e apprezzato il contributo generoso offerto da alcuni di loro nella partecipazione ai vari progetti promossi dai loro docenti nonché l’entusiasmo e la curiosità con cui hanno preso parte alle diverse iniziative. Sono stato di recente alla 1° Fiera nazionale dell’istruzione degli adulti presso la Città della Scienza vicino a Napoli e in tre giorni di riflessione, approfondimenti, confronti e dibattiti ho avuto modo di conoscere quanto impegno, idee e passione fervono anche in tutti gli altri C.P.I.A. del territorio nazionale: c’è ancora molto lavoro da fare per sviluppare e consolidare il nuovo sistema dell’istruzione degli adulti in Italia ma ci sono anche ottime basi normative e tante energie operose per attuarlo. Auguro pertanto a tutti noi di saper cogliere la sfida e, seppur tra ostacoli e difficoltà, riuscire a progredire sempre più lungo il percorso di una esperienza umana e professionale gratificante quale una educazione per gli adulti di qualità e inclusiva può dare. Grazie di nuovo a tutti e buone vacanze! Il Dirigente scolastico Cronache scolastiche Uno scherzo europeo e internazionale NOVARA, aprile 2017 - Venerdì scorso la nostra insegnante di italiano ci ha comunicato in classe che il Ministero dell’Istruzione dell’Italia ha deciso di sostituire le lezioni di lingua inglese con lezioni di latino, perché il Regno Unito ha ormai deciso di non essere più nell’Unione Europea. Ci ha detto che anche agli esami di fine anno non ci sarà il compito di inglese ma di latino. Per tutti noi è stata una sorpresa, una cosa davvero strana. Alcuni compagni hanno avuto paura di questo cambiamento, altri invece erano contenti di poter imparare qualcosa di nuovo e difficile. La prof ha cominciato a spiegare alcune regole e alcune parole in latino, tra cui la parola piscis che significa pesce, e così ci ha fatto capire che era solo uno scherzo, un “pesce d’aprile”. Anche in Marocco c’è l’abitudine di fare uno scherzo il primo giorno di aprile: si chiama “bugia di aprile”: ة ل ك ذب أب ريM. Guerouani, corso C sede di Novara

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n. 2, giugno 2017

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Anno I, n. 2, giugno 2017 Pubblicazione online non periodica del C.P.I.A. 1 Novara.

Editoriale NOVARA - Eccoci al termine anche di quest’anno scolastico, che per noi al C.P.I.A. 1

di Novara si è rivelato ricco di attività e novità come, non ultima, la pubblicazione del presente giornalino. Approfitto pertanto di questo spazio per ringraziare sinceramente tutti coloro che fra il personale docente, amministrativo ed ausiliario nelle varie sedi hanno contribuito con il loro lavoro quotidiano al

funzionamento e alla crescita della nostra scuola. Formulo al contempo i miei sentiti auguri a tutte le nostre studentesse e studenti di poter realizzare i loro progetti di vita anche grazie alle competenze acquisite a scuola. In particolare, ho visto e apprezzato il contributo generoso offerto da alcuni di loro nella partecipazione ai vari progetti promossi dai loro

docenti nonché l’entusiasmo e la curiosità con cui hanno preso parte alle diverse iniziative. Sono stato di recente alla 1° Fiera nazionale dell’istruzione degli adulti presso la Città della Scienza vicino a Napoli e in tre giorni di riflessione, approfondimenti, confronti e dibattiti ho avuto modo di conoscere quanto impegno, idee e passione fervono anche in tutti gli altri C.P.I.A. del territorio nazionale: c’è ancora molto lavoro da fare per sviluppare e consolidare il nuovo sistema dell’istruzione degli adulti in Italia ma ci sono anche ottime basi normative e tante energie operose per attuarlo. Auguro pertanto a tutti noi di saper cogliere la sfida e, seppur tra ostacoli e difficoltà, riuscire a progredire sempre più lungo il percorso di una esperienza umana e professionale gratificante quale una educazione per gli adulti di qualità e inclusiva può dare. Grazie di nuovo a tutti e buone vacanze! Il Dirigente scolastico

Cronache scolastiche

Uno scherzo europeo e internazionale NOVARA, aprile 2017 - Venerdì scorso la nostra insegnante di italiano ci ha comunicato in classe che il Ministero dell’Istruzione dell’Italia ha deciso di sostituire le lezioni di lingua inglese con lezioni di latino, perché il Regno Unito ha ormai deciso di non essere più nell’Unione Europea. Ci

ha detto che anche agli esami di fine anno non ci sarà il compito di inglese ma di latino.

Per tutti noi è stata una sorpresa, una cosa davvero strana. Alcuni compagni hanno avuto paura di questo cambiamento, altri invece erano contenti di poter imparare qualcosa di nuovo e difficile. La prof ha cominciato a spiegare alcune regole e alcune parole in latino, tra cui la parola piscis

che significa pesce, e così ci ha fatto capire che era solo uno scherzo, un “pesce d’aprile”. Anche in Marocco c’è l’abitudine di fare uno scherzo il primo giorno di aprile: si chiama

“bugia di aprile”: ة ذب ل ك ري أبM. Guerouani, corso C sede di Novara

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Imparare facendo IL DUOMO DI NOVARA. Laboratorio interdisciplinare Arte – Tecnica NOVARA - Durante il primo quadrimestre i corsi D

ed E hanno svolto un'attività pratica costruendo un modellino di carta del Duomo di Novara.

Dopo una lezione introduttiva sull'edificio e sulla stilizzazione noi abbiamo costruito una copia della chiesa utilizzando fogli, colla, penne e forbici.

Lo scopo di questa attività impegnativa è stato quello di lavorare in gruppo, aiutarsi reciprocamente e raggiungere un obiettivo capace di soddisfare tutti quanti: professori e alunni! Abbiamo anche raccolto le parole che ci sono venute in mente durante questo lavoro: Divertimento - Realizzazione - Impegno - Attenzione - Ascolto - Tecnica - Consapevolezza - Storia - Geografia - Cultura - Scienza -

Matematica - Abilità - Responsabilità - Difficoltà - Disegno - Novità - Intelligenza - Prova - Capacità - Tentativo. Studenti dei corsi D e E, sede di Novara

Visita in Biblioteca Pensieri degli studenti Sono molto felice, perché oggi per la prima volta sono riuscito a visitare la Biblioteca di Novara. Ho visto delle cose fantastiche, meravigliose che mi sono piaciute molto. Ho capito che molti studenti vanno in biblioteca per studiare. Proverò nel mio tempo libero di andare almeno per due ore di lettura così potrò migliorare nella lingua italiana. A. G. Bah, corso A sede di Novara

***** Sono contenta di essere uscita un giorno dalla scuola con i miei compagni ed insegnanti per andare in biblioteca. È un bel posto ma troppo silenzioso. Ho visto tanti libri, dvd e computer. S. Khan, corso A sede di Novara

*****

Mi è piaciuto molto vedere cose nuove . Ci sono tante stanze e tutte piene di libri. La mia professoressa ci ha detto una frase che mi ha colpito molto: “Se fate amicizia con i libri, non sarete mai da soli”. F. Ibrahimi, corso A sede di Novara)

***** Sono stato contento di

essere andato in centro e vedere la biblioteca di Novara. Ho visto tantissimi libri tutti negli scaffali. Mi ha colpito il “Corpo umano”, quando ho toccato il cuore che batteva forte e anche quando ho poggiato la mano sul sangue, perché che mi si sono appiccicate le dita. J. Festus, corso B sede di Novara

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Visita alla Cupola di San Gaudenzio NOVARA - La mattina del 18 maggio 2017 ci

siamo incontrati alle 8.00 a scuola con i professori e sempre insieme a loro alle 8.20 abbiamo preso l’autobus che ci ha portati in centro, siamo arrivati in 15 minuti. Ci siamo

incamminati verso la cupola e arrivati alla Basilica di San Gaudenzio ci

siamo fermati ad aspettare gli altri studenti con cui avevamo appuntamento. Appena sono arrivati tutti, con la custode della cupola siamo saliti in alto e uscendo fuori c’era un bellissimo posto, il colonnato, dove si poteva vedere tutta la città di Novara. Appena terminata la visita alla

cupola siamo andati al Museo di Storia Naturale dove c’erano tantissimi animali imbalsamati che mi hanno ricordato il mio paese. Il giro è terminato con la visita all’interno della Basilica di San Gaudenzio molto ricca di ornamenti, dove i cristiani fanno le preghiere. Per me questa visita è stata molto bella e io sono veramente contento. Io dico grazie alla scuola C.P.I.A. 1 e agli insegnanti che ci hanno accompagnato in questa bella esperienza. G. S. Sandagank, corso B sede di Novara

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Rubriche Gli studenti consigliano… Letture interessanti

“Giù la maschera” di Paul Ekman e Wallace V. Friesen Questo libro può sembrare complicato ma si rivela in realtà molto veloce e comprensibile.

Trattando di espressioni facciali, il libro si propone di aiutarci a leggere le emozioni che stanno provando le persone che abbiamo davanti. Si comincia con il delineare quali sono le emozioni “primarie” come ad esempio: paura, rabbia, tristezza, sorpresa, orrore ecc... Infatti, ad ogni emozione sono associati dei movimenti legati ai muscoli del viso ben determinati: movimenti della fronte, dilatazione delle pupille, movimenti degli zigomi o della labbra; il libro è abbastanza facile e intuitivo, grazie anche alle varie foto che illustrano in maniera completa la mimica facciale. Il libro spiega ad esempio la durata di un’espressione reale e di una finta, la differenza tra un espressione di rabbia e una di rabbia repressa; queste espressioni sono universali, come tutte le altre in fondo, e sono riconoscibili da ogni etnia e da ogni cultura . Il libro tratta inoltre delle microespressioni, difficili da notare, soprattutto perché tendiamo a non guardare troppo i nostri interlocutori in viso: sono espressioni che si formano sul volto delle persone per pochi millesimi di secondo ma ci aiutano a riconoscere un’espressione vera da una finta. Personalmente sono molto attratto dal linguaggio del corpo e dalla mimica facciale: una cosa semplice come un sorriso può nascondere molto altro. E’ un libro adatto a tutti, a chiunque sia interessato a capire chi ha davvero davanti, chi ci mente, o, volendo, ci insegna a mentire nel mondo giusto! Un libro che può aiutarci in

ambito lavorativo, ad esempio negli affari, ma anche semplicemente in amore o in amicizia. Il libro ha inoltre ispirato una nota serie televisiva: “Lie to me”, che mette in pratica gli anni di studio effettuati da Paul Ekman, creando casi investigativi . L'autore, Paul Ekman, è il massimo esperto mondiale di espressioni facciali. La sua ricerca su questa materia continua dal 1954, e gli è valsa molti premi scientifici tra il 1971 e il 2009, quando il Time Magazine lo ha nominato fra le 100 persone più influenti del pianeta. Insegna alla Scuola di Medicina dell'Università della California a San Francisco e la sua consulenza è ormai richiestissima dalle forze di polizia, dalle squadre antiterrorismo, e persino dalla Pixar, la nota casa di produzione di cartoni animati. È autore di più di un centinaio di articoli apparsi su eccellenti riviste scientifiche e di quattordici libri, alcuni dei quali scritti a quattro mani. G. Ricci, corso F sede di Novara

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“Il semaforo blu” di Gianni Rodari Il racconto di Gianni Rodari “Il semaforo blu”

narra di un semaforo che è diventato blu, mandando in tilt il traffico, per capire se le persone, vedendo il blu, avrebbero finalmente smesso di correre, di angosciarsi e, finalmente,

avrebbero guardato il cielo. Questo racconto ha fatto nascere in me delle riflessioni. La nostra vita, in questi ultimi tempi, è diventata una corsa frenetica ; pensiamo solo a come fare più soldi, a come trovare un lavoro. Non pensiamo più a noi stessi, al nostro “io”, corriamo verso l’impossibile, cercando con avidità tutto quello che ci dà il mondo. La spiritualità, la bontà, la felicità sono sentimenti che non proviamo più; siamo diventati simili a squali, cercando solo di guadagnare sempre di più. Tutto ciò, in questi ultimi tempi, porta a molti suicidi di persone che, per avere perso tutto, preferiscono togliersi la vita, di persone depresse che non hanno nessuno con cui parlare. Noi siamo esseri umani

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e abbiamo anche bisogno di pace e tranquillità; ma dove la troviamo questa pace? Alcuni la trovano avvicinandosi a Dio, altri facendo yoga o altre attività fisiche. Ma in tutto questo capitano nella vita dei segnali che ci parlano, che ci chiamano a riflettere, che ci fanno capire che così facendo , perdiamo valori molto più belli e

più veri. Allora una persona dovrebbe cercare di capire i segnali e fermarsi in tempo, chiedendosi: “Sto facendo la cosa giusta per essere davvero felice?” A. N. C. Konan, corso F sede di Novara

Film interessante

“Quasi amici” di O. Nakache, E. Toledano Un’attività scolastica che ho trovato interessante è stata la visione del film “Quasi amici”: è un bel film perché mostra una profonda sensibilità ma in maniera divertente. Il film parla di un ricco

signore paralizzato dalla testa in giù e di un ragazzo di colore che lavora per lui: anche se non aveva esperienza in questo tipo di lavoro, lo

aiuta molto di più di persone specializzate o laureate perché gli dà ciò di cui aveva veramente bisogno, cioè amicizia e voglia di vivere, indipendentemente dalla sua condizione di essere costretto alla sedia a rotelle. In questo film si capisce che la vera amicizia può nascere anche dalle più improbabili situazioni e persone, di mondi tanto diversi ma che non solo si capiscono ma anche si comprendono. Non sempre un amico ci dice quello che vogliamo sentire, ma ci dice quello che ci serve sentire. E’ questo che fa una vera amicizia: ti toglie da una vita vuota e ti dà la completezza che solo i familiari a volte non danno. Perché certe cose non le vai a raccontare ad un parente, ma a un amico sì. S. Silva De Abreu, corso E sede di Novara

Canzone interessante

“New Africa” di Youssou N’Dour Per ascoltare la canzone clicca qui . Questa canzone è stata pubblicata per la prima volta nel 1992. Il testo è in lingua wolof, una delle lingue locali del Senegal. Con questa canzone l’autore vuole chiamare tutti gli africani ad avere speranza e soprattutto a lavorare insieme per migliorare la propria vita. B. A. Ndiaye, corso E sede di Novara

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Feste dal mondo Fantasia - Marocco Con il termine “Fantasia” si identificano differenti forme di manifestazioni equestri che hanno origine dalla tradizione berbera e risalgono agli antichi cavalieri numidi, con il termine fantasia gli europei chiamano i gruppi di cavalieri marocchini muniti di fucile. Il soggetto principale della fantasia è il cavallo berbero e la fantasia di gruppo ha probabilmente origini arabo andaluse, con tiri di schioppo o di lance, che trova il suo fondamento nel Corano. I lunghi fucili scuri (mokahla) sono dell’inizio del

1900 e questa fantasia è quella che si può vedere ancora oggi in Marocco. L’esercizio di carico e tiro a distanza a

ondate (all’andata e al ritorno) dei

cavalieri, ha origine da una tecnica di carica militare usata dai musulmani ,che si è sviluppata in diversi paesi del Maghreb. In Marocco questa dimostrazione è diventata una tradizione religiosa ed è iscritta nel patrimonio secolare marocchino. La tradizione vuole che i cavalieri con i loro cavalli debbano simulare un assalto militare, i cavalli berberi partono al grido di hadar l’khayle (i cavalli sono pronti) guidati da un capo tribù; l’inizio e la fine sono scanditi da un colpo in aria all’unisono. La manifestazione è accompagnata dallo youyou delle donne (suono gutturale schioccato con la lingua) che determinerà i vincitori. Questa tradizione sottolinea molti punti della storia dell’impero: le guerre tra le tribù e le

ribellioni contro i colonizzatori spagnoli, portoghesi, ottomani e francesi. Un’altra forma di fantasia è quella dei matrimoni berberi: non ci sono fucili, ma solo splendide figure acrobatiche su cavalli bardati con colori spettacolari e finiture ottone argento: Alla fine gli sposi a cavallo si mostrano al villaggio distribuendo dolci. A. Edaoudi, corso D sede di Novara

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Festa della Vittoria - Ucraina

La città da cui provengo si chiama Charkiv. E’ una città importante per le fabbriche e per le imprese che producono macchine agricole e carri armati e dove lavorano tante persone (operai, ingegneri, elettricisti ecc.). Charkiv è anche una città culturale e universitaria, con tanti teatri, mostre, scuole e facoltà. Ci sono anche molti monumenti storici: uno si chiama “Monumento ai caduti”, è molto grande ed è dedicato ai soldati morti in guerra. Il 9 maggio di ogni anno si tiene una festa molto importante per il nostro popolo: è il giorno in cui abbiamo vinto la seconda guerra mondiale contro Hitler e i fascisti. In questo giorno la gente va ai monumenti storici di guerra e mette foiri per commemorare i soldati morti in guerra. Poi tutti vanno nella piazza centrale della città e regalano fiori alle persone anziane e ai veterani di guerra. Questa festa è una delle mie preferite! In ucraino la Festa della Vittoria si chiama . I. Kozhushny, corso E sede di Novara

Fonti delle illustrazioni: pag. 1: immagine tratta da Pixabay.com; disegno di D. Zirone pag. 2: foto di D. Zirone e di L. Reano

pag. 3: foto degli studenti del CPIA 1 Novara pag. 4: immagine di Icerko Lýdia - Opera propria, CC BY 3.0 ( https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25584633 ); immagine

elaborata da D. Zirone

pag. 5: immagine da Wikimedia ( https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/a/a6/Quasi_amici_-_Intouchables.png ); immagine da Wikimedia ( https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2e/Photo_-_Festival_de_Cornouaille_2010_-_Youssou_N%27Dour_en_concert_le_25_juillet_-_010.JPG )

pag. 6: immagine da flikr.com; foto di Sergey Dolzhenko/EPA