UniversitàdegliStudidiBergamo–ScuoladiIngegneria ... · Esercizio2....
Transcript of UniversitàdegliStudidiBergamo–ScuoladiIngegneria ... · Esercizio2....
Università degli Studi di Bergamo – Scuola di IngegneriaCorso di Geometria e Algebra Lineare
Appello — 6 febbraio 2020 — Parte B — Tema B1
Tempo a disposizione: due ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi.Ogni esercizio deve cominciare all’inizio di una nuova pagina.Vanno consegnati solo questo foglio e la “bella”.Saranno tolti punti per le risposte non giustificate.
SOLUZIONI
Esercizio 1. Siano z1 = 1 + i√3 and z2 =
√2 + i
√2.
a) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
z = z1z2 .
Abbiamoz = (1 + i
√3)(√
2 + i√
2) =√
2−√
6 + i(√
2 +√
6)
quindi
Re z =√
2−√
6 =√
2(1−√
3)
Im z =√
2 +√
6 =√
2(1 +√
3).
Abbiamo |z1| = |z2| = 2, arg z1 = π3e arg z2 = π
4, per cui
|z| = 4
arg z =7π
12.
b) Calcolare il modulo e l’argomento di z7 (si può lasciare il modulo sotto forma di potenzadi numeri primi).
È chiaro che|z7| = |z|7 = 47 = 214 .
Inoltrearg z7 = 7 arg z =
49π
12=
π
12+ 4π .
1
c) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
w =z1z2
.
Abbiamo
w =1 + i
√3√
2 + i√
2=
(1 + i√
3)(√
2− i√
2)
2 + 2
=
√6 +√
2 + i(√
6−√
2)
4
per cui
Rew =
√6 +√
2
4=
√2(√
3 + 1)
4
Imw =(√
6−√
2)
4=
√2(√
3− 1)
4
inoltre
|w| = 2
2= 1
argw =π
3− π
4
=π
12
d) Alla luce dei punti precedenti, quali sono i valori (esatti) di cos π12 e sin π
12 .
Dalla domanda precedente risulta
cosπ
12=
√2(√
3 + 1)
4
sinπ
12=
√2(√
3− 1)
4.
Nota: siccome sappiamo calcolare la parte reale e la parte immaginaria della radicequadrata di un qualsiasi numero complesso, avremmo potuto ricavare questo cosenoe questo seno dalla radice quadrata di
√3 + i = 2ei
π6 – i conti risultano un po’ più
pesanti.
2
Esercizio 2. Si considerino i seguenti vettori di R5:
v1 =
−13115
, v2 =
0−4135
, v3 =
4−4−634
.
a) Esiste un sottospazio vettoriale di R5 che contenga i vettori v1, v2 e v3?
Sì, esistono sempre sottospazi vettoriali che contengono vettori di un dato spaziovettoriale. In questo caso i due esempi più ovvi sono R5 e il sottospazio generatoda questi vettori, cioè il sottospazio
V = 〈v1, v2, v3〉 = {av1 + bv2 + cv3 | (a, b, c) ∈ R3}
b) Nel caso affermativo della domanda di cui sopra, quali sono tutte le dimensioni possibiliper un sottospazio che contenga i tre vettori?
Un sottospazio che contenga i tre vettori v1, v2 e v3 dovrà contenere almeno ilsottospazio generato da essi, cioè V , ed essere contenuto in R5. Le dimensionipossibili sono quindi tutte le dimensioni da quella di V alla dimensione di R5, cioè5. Rimane quindi da calcolare la dimensione di V che è la caratteristica dellamatrice
M =
−1 0 4
3 −4 −41 1 −61 3 35 5 4
.
La caratteristica di M è 3 (per il procedimento di Kronecker, si possono scegliereil primo coefficiente in alto a sinistra, poi la matrice 2× 2 in alto a sinistra, poi leprime due e la quarta riga) per cui i sottospazi che contengono v1, v2 e v3 sono didimensione 3, 4 o 5 (inoltre ce n’è un unico di dimensione 3 ed è V e un unico didimensione 5 ed è R5).
c) Determinare dei numeri reali (non tutti nulli) a, b, c, d ed e in modo tale che il sottospazio
W =
xyztu
∣∣∣∣∣∣∣∣∣∣ax+ by + cz + dt+ eu = 0
contenga i vettori v1, v2 e v3.
3
I cinque reali devono soddisfare le condizioni seguenti:−a + 3b + c + d+ 5e = 0− 4b + c+ 3d+ 5e = 0
4a− 4b− 6c+ 3d+ 4e = 0
e sono quindi soluzioni di un sistema lineare di cui la matrice dei coefficienti èMT . Il sistema è omogeneo con una matrice dei coefficienti di caratteristica 3.Esso ha quindi un insieme di soluzioni che dipendono da due parametri (da quantoaccennato alla domanda precedente, c ed e possono essere presi come parametri).Una possibile soluzione è
a = 7b = 1c = 4d = 0e = 0 .
Si verifica in brutta che con questi 5 numeri i vettori v1, v2 ev3 stanno in W .Nota: i sottospazi del tipo di W sono esattamente tutti i sottospazi di dimensione4 che contengono i tre vettori.
Esercizio 3. Si consideri il sistema dipendente dal parametro k ∈ R:(k + 1)x + y − 3z = 1
x+ 2y − 2z = 2−x− 2y + (k + 3)z = −2 .
a) Si discuta l’esistenza e il numero di soluzioni del sistema al variare di k.
La matrice dei coeffcienti del sistema è
A =
k + 1 1 −31 2 −2−1 −2 k + 3
Il suo determinante è
∆ = 2k2 + 3k + 1
= (k + 1)(2k + 1) .
(Si ricorda che per calcolare il determinante è meglio far comparire degli zeri;in questo caso era facile semplificare la matrice usando l’1 della seconda riga).Quindi per tutti i valori di k tranne per k = −1
2e k = −1 il sistema è determinato
e ammette un’unica soluzione.
4
Nei casi k = −12e k = −1 è facile osservare che la matrice A ha caratteristica
2 (perché la sottomatrice 2 × 2 in alto a destra ha determinante 4). Anche lacaratteristica della matrice completa, cioè la matrice A alla quale si aggiunge adestra il vettore dei termini noti, è 2. Infatti, dal teorema di Kronecker, percalcolare la caratteristica basta calcolare il determinante della matrice costituitadalle 2 colonne di destra di A e dalla colonna dei termini noti. Ma esso è nulloperché la seconda colonna di A coincide con la colonna dei termini noti. Quindiper k = −1
2e per k = −1 il sistema ammette una retta di soluzioni (ossia, ∞1
soluzioni).
b) Si risolva il sistema nei casi in cui non è determinato.
Nel caso k = −1 il sistema è y − 3z = 1
x + 2y − 2z = 2−x− 2y + 2z = −2 .
La terza riga è l’opposto della seconda, è quindi inutile. Sottraendo il doppio dellaprima alla seconda troviamo
x+ 4z = 0
Abbiamo quindi x = −4z e, nella prima equazione, y = 3z + 1. L’insieme dellesoluzioni è quindi S = {(−4z, 3z + 1, z) | z ∈ R}.Nel caso k = −1
2si trova invece z = 0 e x = 2− 2y, con y arbitrario.
In entrambi i casi, inserendo le soluzioni trovate nelsistema, si verifica che le equazioni sono soddisfatte.
5
Università degli Studi di Bergamo – Scuola di IngegneriaCorso di Geometria e Algebra Lineare
Appello — 6 febbraio 2020 — Parte B — Tema B2
Tempo a disposizione: due ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi.Ogni esercizio deve cominciare all’inizio di una nuova pagina.Vanno consegnati solo questo foglio e la “bella”.Saranno tolti punti per le risposte non giustificate.
SOLUZIONI
Esercizio 1. Siano z1 = 1 + i√3 and z2 =
√2 + i
√2.
a) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
z = z1z2 .
Abbiamoz = (1 + i
√3)(√
2 + i√
2) =√
2−√
6 + i(√
2 +√
6)
quindi
Re z =√
2−√
6 =√
2(1−√
3)
Im z =√
2 +√
6 =√
2(1 +√
3).
Abbiamo |z1| = |z2| = 2, arg z1 = π3e arg z2 = π
4, per cui
|z| = 4
arg z =7π
12.
b) Calcolare il modulo e l’argomento di z7 (si può lasciare il modulo sotto forma di potenzadi numeri primi).
È chiaro che|z7| = |z|7 = 47 = 214 .
Inoltrearg z7 = 7 arg z =
49π
12=
π
12+ 4π .
1
c) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
w =z1z2
.
Abbiamo
w =1 + i
√3√
2 + i√
2=
(1 + i√
3)(√
2− i√
2)
2 + 2
=
√6 +√
2 + i(√
6−√
2)
4
per cui
Rew =
√6 +√
2
4=
√2(√
3 + 1)
4
Imw =(√
6−√
2)
4=
√2(√
3− 1)
4
inoltre
|w| = 2
2= 1
argw =π
3− π
4
=π
12
d) Alla luce dei punti precedenti, quali sono i valori (esatti) di cos π12 e sin π
12 .
Dalla domanda precedente risulta
cosπ
12=
√2(√
3 + 1)
4
sinπ
12=
√2(√
3− 1)
4.
Nota: siccome sappiamo calcolare la parte reale e la parte immaginaria della radicequadrata di un qualsiasi numero complesso, avremmo potuto ricavare questo cosenoe questo seno dalla radice quadrata di
√3 + i = 2ei
π6 – i conti risultano un po’ più
pesanti.
2
Esercizio 2. Si considerino i seguenti vettori di R5:
v1 =
−13115
, v2 =
3−7−202
, v3 =
1−7−361
.
a) Esiste un sottospazio vettoriale di R5 che contenga i vettori v1, v2 e v3?
Sì, esistono sempre sottospazi vettoriali che contengono vettori di un dato spaziovettoriale. In questo caso i due esempi più ovvi sono R5 e il sottospazio generatoda questi vettori, cioè il sottospazio
V = 〈v1, v2, v3〉 = {av1 + bv2 + cv3 | (a, b, c) ∈ R3}
b) Nel caso affermativo della domanda di cui sopra, quali sono tutte le dimensioni possibiliper un sottospazio che contenga i tre vettori?
Un sottospazio che contenga i tre vettori v1, v2 e v3 dovrà contenere almeno ilsottospazio generato da essi, cioè V , ed essere contenuto in R5. Le dimensionipossibili sono quindi tutte le dimensioni da quella di V alla dimensione di R5, cioè5. Rimane quindi da calcolare la dimensione di V che è la caratteristica dellamatrice
M =
−1 3 1
3 −7 −71 −2 −31 0 65 2 1
.
La caratteristica di M è 3 (per il procedimento di Kronecker, si possono scegliereil primo coefficiente in alto a sinistra, poi la matrice 2× 2 in alto a sinistra, poi leprime due e la quarta riga) per cui i sottospazi che contengono v1, v2 e v3 sono didimensione 3, 4 o 5 (inoltre ce n’è un unico di dimensione 3 ed è V e un unico didimensione 5 ed è R5).
c) Determinare dei numeri reali (non tutti nulli) a, b, c, d ed e in modo tale che il sottospazio
W =
xyztu
∣∣∣∣∣∣∣∣∣∣ax+ by + cz + dt+ eu = 0
contenga i vettori v1, v2 e v3.
3
I cinque reali devono soddisfare le condizioni seguenti:−a + 3b + c + d+ 5e = 03a− 7b− 2c + 2e = 0a− 7b− 3c+ 6d + e = 0
e sono quindi soluzioni di un sistema lineare di cui la matrice dei coefficienti èMT . Il sistema è omogeneo con una matrice dei coefficienti di caratteristica 3.Esso ha quindi un insieme di soluzioni che dipendono da due parametri (da quantoaccennato alla domanda precedente, c ed e possono essere presi come parametri).Una possibile soluzione è
a = 1b = 1c = −2d = 0e = 0 .
Si verifica in brutta che con questi 5 numeri i vettori v1, v2 ev3 stanno in W .Nota: i sottospazi del tipo di W sono esattamente tutti i sottospazi di dimensione4 che contengono i tre vettori.
Esercizio 3. Si consideri il sistema dipendente dal parametro k ∈ R:(k + 1)x− 2y − 2z = −2
−x+ 3y + 2z = 3−3x+ 9y + (k + 7)z = 9 .
a) Si discuta l’esistenza e il numero di soluzioni del sistema al variare di k.
La matrice dei coeffcienti del sistema è
A =
k + 1 −2 −2−1 3 2−3 9 k + 7
Il suo determinante è
∆ = 3k2 + 4k + 1
= (k + 1)(3k + 1) .
(Si ricorda che per calcolare il determinante è meglio far comparire degli zeri; inquesto caso era facile semplificare la matrice usando il −1 della seconda riga).Quindi per tutti i valori di k tranne per k = −1
3e k = −1 il sistema è determinato
e ammette un’unica soluzione.
4
Nei casi k = −13e k = −1 è facile osservare che la matrice A ha caratteristica
2 (perché la sottomatrice 2 × 2 in alto a destra ha determinante 2). Anche lacaratteristica della matrice completa, cioè la matrice A alla quale si aggiunge adestra il vettore dei termini noti, è 2. Infatti, dal teorema di Kronecker, percalcolare la caratteristica basta calcolare il determinante della matrice costituitadalle 2 colonne di destra di A e dalla colonna dei termini noti. Ma esso è nulloperché la seconda colonna di A coincide con la colonna dei termini noti. Quindiper k = −1
3e per k = −1 il sistema ammette una retta di soluzioni (ossia, ∞1
soluzioni).
b) Si risolva il sistema nei casi in cui non è determinato.
Nel caso k = −1 il sistema è− 2y − 2z = −2
−x + 3y + 2z = 3−3x + 9y + 6z = 9 .
La terza riga è il triplo della seconda, è quindi inutile. Aggiungendo la prima allaseconda troviamo
−x+ y = 1
Abbiamo quindi y = x + 1 e (nella prima equazione del sistema iniziale) z = −x.L’insieme delle soluzioni è quindi S = {(x, x+ 1,−x) | x ∈ R}.Nel caso k = −1
3si trova invece z = 0 e x = −3 + 3y, con y arbitrario.
In entrambi i casi, inserendo le soluzioni trovate nelsistema, si verifica che le equazioni sono soddisfatte.
5
Università degli Studi di Bergamo – Scuola di IngegneriaCorso di Geometria e Algebra Lineare
Appello — 6 febbraio 2020 — Parte B — Tema B3
Tempo a disposizione: due ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi.Ogni esercizio deve cominciare all’inizio di una nuova pagina.Vanno consegnati solo questo foglio e la “bella”.Saranno tolti punti per le risposte non giustificate.
SOLUZIONI
Esercizio 1. Siano z1 = 1 + i√3 and z2 =
√2 + i
√2.
a) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
z = z1z2 .
Abbiamoz = (1 + i
√3)(√
2 + i√
2) =√
2−√
6 + i(√
2 +√
6)
quindi
Re z =√
2−√
6 =√
2(1−√
3)
Im z =√
2 +√
6 =√
2(1 +√
3).
Abbiamo |z1| = |z2| = 2, arg z1 = π3e arg z2 = π
4, per cui
|z| = 4
arg z =7π
12.
b) Calcolare il modulo e l’argomento di z7 (si può lasciare il modulo sotto forma di potenzadi numeri primi).
È chiaro che|z7| = |z|7 = 47 = 214 .
Inoltrearg z7 = 7 arg z =
49π
12=
π
12+ 4π .
1
c) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
w =z1z2
.
Abbiamo
w =1 + i
√3√
2 + i√
2=
(1 + i√
3)(√
2− i√
2)
2 + 2
=
√6 +√
2 + i(√
6−√
2)
4
per cui
Rew =
√6 +√
2
4=
√2(√
3 + 1)
4
Imw =(√
6−√
2)
4=
√2(√
3− 1)
4
inoltre
|w| = 2
2= 1
argw =π
3− π
4
=π
12
d) Alla luce dei punti precedenti, quali sono i valori (esatti) di cos π12 e sin π
12 .
Dalla domanda precedente risulta
cosπ
12=
√2(√
3 + 1)
4
sinπ
12=
√2(√
3− 1)
4.
Nota: siccome sappiamo calcolare la parte reale e la parte immaginaria della radicequadrata di un qualsiasi numero complesso, avremmo potuto ricavare questo cosenoe questo seno dalla radice quadrata di
√3 + i = 2ei
π6 – i conti risultano un po’ più
pesanti.
2
Esercizio 2. Si considerino i seguenti vettori di R5:
v1 =
−13115
, v2 =
1−5024
, v3 =
3−5−543
.
a) Esiste un sottospazio vettoriale di R5 che contenga i vettori v1, v2 e v3?
Sì, esistono sempre sottospazi vettoriali che contengono vettori di un dato spaziovettoriale. In questo caso i due esempi più ovvi sono R5 e il sottospazio generatoda questi vettori, cioè il sottospazio
V = 〈v1, v2, v3〉 = {av1 + bv2 + cv3 | (a, b, c) ∈ R3}
b) Nel caso affermativo della domanda di cui sopra, quali sono tutte le dimensioni possibiliper un sottospazio che contenga i tre vettori?
Un sottospazio che contenga i tre vettori v1, v2 e v3 dovrà contenere almeno ilsottospazio generato da essi, cioè V , ed essere contenuto in R5. Le dimensionipossibili sono quindi tutte le dimensioni da quella di V alla dimensione di R5, cioè5. Rimane quindi da calcolare la dimensione di V che è la caratteristica dellamatrice
M =
−1 1 3
3 −5 −51 0 −51 2 45 4 3
.
La caratteristica di M è 3 (per il procedimento di Kronecker, si possono scegliereil primo coefficiente in alto a sinistra, poi la matrice 2× 2 in alto a sinistra, poi leprime due e la quarta riga) per cui i sottospazi che contengono v1, v2 e v3 sono didimensione 3, 4 o 5 (inoltre ce n’è un unico di dimensione 3 ed è V e un unico didimensione 5 ed è R5).
c) Determinare dei numeri reali (non tutti nulli) a, b, c, d ed e in modo tale che il sottospazio
W =
xyztu
∣∣∣∣∣∣∣∣∣∣ax+ by + cz + dt+ eu = 0
contenga i vettori v1, v2 e v3.
3
I cinque reali devono soddisfare le condizioni seguenti:−a + 3b + c + d+ 5e = 0a− 5b + 2d+ 4e = 0
3a− 5b− 5c+ 4d+ 3e = 0
e sono quindi soluzioni di un sistema lineare di cui la matrice dei coefficienti èMT . Il sistema è omogeneo con una matrice dei coefficienti di caratteristica 3.Esso ha quindi un insieme di soluzioni che dipendono da due parametri (da quantoaccennato alla domanda precedente, c ed e possono essere presi come parametri).Una possibile soluzione è
a = 5b = 1c = 2d = 0e = 0 .
Si verifica in brutta che con questi 5 numeri i vettori v1, v2 ev3 stanno in W .Nota: i sottospazi del tipo di W sono esattamente tutti i sottospazi di dimensione4 che contengono i tre vettori.
Esercizio 3. Si consideri il sistema dipendente dal parametro k ∈ R:(k + 1)x + y − 3z = 1
x+ 2y − 2z = 2−x− 2y + (k + 3)z = −2 .
a) Si discuta l’esistenza e il numero di soluzioni del sistema al variare di k.
La matrice dei coeffcienti del sistema è
A =
k + 1 1 −31 2 −2−1 −2 k + 3
Il suo determinante è
∆ = 2k2 + 3k + 1
= (k + 1)(2k + 1) .
(Si ricorda che per calcolare il determinante è meglio far comparire degli zeri;in questo caso era facile semplificare la matrice usando l’1 della seconda riga).Quindi per tutti i valori di k tranne per k = −1
2e k = −1 il sistema è determinato
e ammette un’unica soluzione.
4
Nei casi k = −12e k = −1 è facile osservare che la matrice A ha caratteristica
2 (perché la sottomatrice 2 × 2 in alto a destra ha determinante 4). Anche lacaratteristica della matrice completa, cioè la matrice A alla quale si aggiunge adestra il vettore dei termini noti, è 2. Infatti, dal teorema di Kronecker, percalcolare la caratteristica basta calcolare il determinante della matrice costituitadalle 2 colonne di destra di A e dalla colonna dei termini noti. Ma esso è nulloperché la seconda colonna di A coincide con la colonna dei termini noti. Quindiper k = −1
2e per k = −1 il sistema ammette una retta di soluzioni (ossia, ∞1
soluzioni).
b) Si risolva il sistema nei casi in cui non è determinato.
Nel caso k = −1 il sistema è y − 3z = 1
x + 2y − 2z = 2−x− 2y + 2z = −2 .
La terza riga è l’opposto della seconda, è quindi inutile. Sottraendo il doppio dellaprima alla seconda troviamo
x+ 4z = 0
Abbiamo quindi x = −4z e, nella prima equazione, y = 3z + 1. L’insieme dellesoluzioni è quindi S = {(−4z, 3z + 1, z) | z ∈ R}.Nel caso k = −1
2si trova invece z = 0 e x = 2− 2y, con y arbitrario.
In entrambi i casi, inserendo le soluzioni trovate nelsistema, si verifica che le equazioni sono soddisfatte.
5
Università degli Studi di Bergamo – Scuola di IngegneriaCorso di Geometria e Algebra Lineare
Appello — 6 febbraio 2020 — Parte B — Tema B4
Tempo a disposizione: due ore. Calcolatrici, libri e appunti non sono ammessi.Ogni esercizio deve cominciare all’inizio di una nuova pagina.Vanno consegnati solo questo foglio e la “bella”.Saranno tolti punti per le risposte non giustificate.
SOLUZIONI
Esercizio 1. Siano z1 = 1 + i√3 and z2 =
√2 + i
√2.
a) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
z = z1z2 .
Abbiamoz = (1 + i
√3)(√
2 + i√
2) =√
2−√
6 + i(√
2 +√
6)
quindi
Re z =√
2−√
6 =√
2(1−√
3)
Im z =√
2 +√
6 =√
2(1 +√
3).
Abbiamo |z1| = |z2| = 2, arg z1 = π3e arg z2 = π
4, per cui
|z| = 4
arg z =7π
12.
b) Calcolare il modulo e l’argomento di z7 (si può lasciare il modulo sotto forma di potenzadi numeri primi).
È chiaro che|z7| = |z|7 = 47 = 214 .
Inoltrearg z7 = 7 arg z =
49π
12=
π
12+ 4π .
1
c) Calcolare la parte reale, la parte immaginaria, il modulo e l’argomento di
w =z1z2
.
Abbiamo
w =1 + i
√3√
2 + i√
2=
(1 + i√
3)(√
2− i√
2)
2 + 2
=
√6 +√
2 + i(√
6−√
2)
4
per cui
Rew =
√6 +√
2
4=
√2(√
3 + 1)
4
Imw =(√
6−√
2)
4=
√2(√
3− 1)
4
inoltre
|w| = 2
2= 1
argw =π
3− π
4
=π
12
d) Alla luce dei punti precedenti, quali sono i valori (esatti) di cos π12 e sin π
12 .
Dalla domanda precedente risulta
cosπ
12=
√2(√
3 + 1)
4
sinπ
12=
√2(√
3− 1)
4.
Nota: siccome sappiamo calcolare la parte reale e la parte immaginaria della radicequadrata di un qualsiasi numero complesso, avremmo potuto ricavare questo cosenoe questo seno dalla radice quadrata di
√3 + i = 2ei
π6 – i conti risultano un po’ più
pesanti.
2
Esercizio 2. Si considerino i seguenti vettori di R5:
v1 =
−13115
, v2 =
−1−3246
, v3 =
5−3−725
.
a) Esiste un sottospazio vettoriale di R5 che contenga i vettori v1, v2 e v3?
Sì, esistono sempre sottospazi vettoriali che contengono vettori di un dato spaziovettoriale. In questo caso i due esempi più ovvi sono R5 e il sottospazio generatoda questi vettori, cioè il sottospazio
V = 〈v1, v2, v3〉 = {av1 + bv2 + cv3 | (a, b, c) ∈ R3}
b) Nel caso affermativo della domanda di cui sopra, quali sono tutte le dimensioni possibiliper un sottospazio che contenga i tre vettori?
Un sottospazio che contenga i tre vettori v1, v2 e v3 dovrà contenere almeno ilsottospazio generato da essi, cioè V , ed essere contenuto in R5. Le dimensionipossibili sono quindi tutte le dimensioni da quella di V alla dimensione di R5, cioè5. Rimane quindi da calcolare la dimensione di V che è la caratteristica dellamatrice
M =
−1 −1 5
3 −3 −31 2 −71 4 25 6 5
.
La caratteristica di M è 3 (per il procedimento di Kronecker, si possono scegliereil primo coefficiente in alto a sinistra, poi la matrice 2× 2 in alto a sinistra, poi leprime due e la quarta riga) per cui i sottospazi che contengono v1, v2 e v3 sono didimensione 3, 4 o 5 (inoltre ce n’è un unico di dimensione 3 ed è V e un unico didimensione 5 ed è R5).
c) Determinare dei numeri reali (non tutti nulli) a, b, c, d ed e in modo tale che il sottospazio
W =
xyztu
∣∣∣∣∣∣∣∣∣∣ax+ by + cz + dt+ eu = 0
contenga i vettori v1, v2 e v3.
3
I cinque reali devono soddisfare le condizioni seguenti:−a + 3b + c + d+ 5e = 0−a− 3b + 2c+ 4d+ 6e = 05a− 3b− 7c+ 2d+ 5e = 0
e sono quindi soluzioni di un sistema lineare di cui la matrice dei coefficienti èMT . Il sistema è omogeneo con una matrice dei coefficienti di caratteristica 3.Esso ha quindi un insieme di soluzioni che dipendono da due parametri (da quantoaccennato alla domanda precedente, c ed e possono essere presi come parametri).Una possibile soluzione è
a = 9b = 1c = 6d = 0e = 0 .
Si verifica in brutta che con questi 5 numeri i vettori v1, v2 ev3 stanno in W .Nota: i sottospazi del tipo di W sono esattamente tutti i sottospazi di dimensione4 che contengono i tre vettori.
Esercizio 3. Si consideri il sistema dipendente dal parametro k ∈ R:(k + 1)x− 2y − 2z = −2
−x+ 3y + 2z = 3−3x+ 9y + (k + 7)z = 9 .
a) Si discuta l’esistenza e il numero di soluzioni del sistema al variare di k.
La matrice dei coeffcienti del sistema è
A =
k + 1 −2 −2−1 3 2−3 9 k + 7
Il suo determinante è
∆ = 3k2 + 4k + 1
= (k + 1)(3k + 1) .
(Si ricorda che per calcolare il determinante è meglio far comparire degli zeri; inquesto caso era facile semplificare la matrice usando il −1 della seconda riga).Quindi per tutti i valori di k tranne per k = −1
3e k = −1 il sistema è determinato
e ammette un’unica soluzione.
4
Nei casi k = −13e k = −1 è facile osservare che la matrice A ha caratteristica
2 (perché la sottomatrice 2 × 2 in alto a destra ha determinante 2). Anche lacaratteristica della matrice completa, cioè la matrice A alla quale si aggiunge adestra il vettore dei termini noti, è 2. Infatti, dal teorema di Kronecker, percalcolare la caratteristica basta calcolare il determinante della matrice costituitadalle 2 colonne di destra di A e dalla colonna dei termini noti. Ma esso è nulloperché la seconda colonna di A coincide con la colonna dei termini noti. Quindiper k = −1
3e per k = −1 il sistema ammette una retta di soluzioni (ossia, ∞1
soluzioni).
b) Si risolva il sistema nei casi in cui non è determinato.
Nel caso k = −1 il sistema è− 2y − 2z = −2
−x + 3y + 2z = 3−3x + 9y + 6z = 9 .
La terza riga è il triplo della seconda, è quindi inutile. Aggiungendo la prima allaseconda troviamo
−x+ y = 1
Abbiamo quindi y = x + 1 e (nella prima equazione del sistema iniziale) z = −x.L’insieme delle soluzioni è quindi S = {(x, x+ 1,−x) | x ∈ R}.Nel caso k = −1
3si trova invece z = 0 e x = −3 + 3y, con y arbitrario.
In entrambi i casi, inserendo le soluzioni trovate nelsistema, si verifica che le equazioni sono soddisfatte.
5