Università Gregoriana - Rivista La Gregoriana - n.40 ... · Via di Pietralata, 157 00185 - Roma...

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3 Roma/Aut. n.52/2009 - tassa pagata - Taxe perçue Anno XV - numero quaranta - Marzo 2011 40 40 Anno XV - numero quaranta - Marzo 2011 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3 Roma/Aut. n.52/2009 - tassa pagata - Taxe perçue In questo numero: John Henry Newman - Simposio Internazionale Uno straordinario scienziato mondiale: P. Giuseppe Ruggero Bos ˘kovic´, S.J. Caravaggio: Storia e Arte Leggere e rileggere Anselmo: Congresso internazionale alla Gregoriana Convegno su Storie e Memorie. Illusioni d'immortalità?

Transcript of Università Gregoriana - Rivista La Gregoriana - n.40 ... · Via di Pietralata, 157 00185 - Roma...

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3Roma/Aut. n.52/2009 - tassa pagata - Taxe perçue

Anno XV - numero quaranta - Marzo 2011

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Anno XV - numero quaranta - Marzo 2011Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3Roma/Aut. n.52/2009 - tassa pagata - Taxe perçue

In questo numero:

› John Henry Newman - Simposio Internazionale› Uno straordinario scienziato mondiale: P. Giuseppe Ruggero Boskovic, S.J.

› Caravaggio: Storia e Arte› Leggere e rileggere Anselmo: Congresso internazionale alla Gregoriana

› Convegno su Storie e Memorie. Illusioni d'immortalità?

Direttore responsabileP. Michele Simone, S.J.

Direttore editorialeMarco Cardinali

Progetto graficoGianfranco Caldarelli

StampaTipolitografia CSRVia di Pietralata, 15700185 - Roma

Finito di stampareil 24 marzo 2011

Quadrimestralea carattere informativo

Registrazione pressoil Tribunale di Roma n. 134del 29 marzo 1996

Direzione e amministrazioneLa GregorianaInformazioni PUG

Piazza della Pilotta, 400187 Roma

Tel. 06.6701.5110Fax 06.6701.5428

e-mail: [email protected]

Sommario18 Convegno su Storie e Memorie.

Illusioni d'immortalità?P. Filippo Lovison, B.

20 In memoriam

23 Concistoro 2010Dieci nuovi Cardinali ex alunni

24 NomineA cura della Segreteria Generale

26 DottoratiA cura della Segreteria Accademica

4 Il primato di Dio nella vita e negliscritti del beato John Henry Newman.Simposio Internazionale alla GregorianaP. Hermann Geissler, F.S.O.

8 Uno straordinario scienziato mondialeP. Giuseppe Ruggero Boskovic , S.J.(1711 - 1787) ex alunno e professoredel Collegio RomanoP. Ivan Fucek, S.J.

12 Caravaggio: Storia e ArteYvonne zu Dohna

16 Leggere e rileggere Anselmo. Congressointernazionale alla GregorianaGiulio Cipollone

interiori non conduconoall'isolamento e alla chiu-sura in se stessi: piuttostoessi aprono a spazi eprofondità insospettabiliche spalancano ampia-mente il cuore e l'intelli-genza su ciò di cui non si èmai del tutto padroni néproprietari.

La strada è stata aspra: lamorte, il 13 novembre scorso, del Decano di Teologia, il PadreDonath Hercsik, ha sconvolto tutta la nostra comunità uni-versitaria. Il Padre Hercsik ci ha lasciato la testimonianza di un impegnosenza riserve nella sua missione di Decano e di insegnante nelsuo compito di teologo e di formatore. La sua presenza attenta e sorridente ci manca... E qualchegiorno più tardi, il Signore chiamava a Sé il Cardinale Navar-rete, che tanto aveva fatto per questa Università, e il cuiricordo resta inciso nella memoria di molti, di coloro che quihanno insegnato e studiato. Il cammino di questi primi mesi

ci ha aperto al mistero di Dio e della Sua ora, quando bussacosì alla porta delle nostre vite.

Questa via della prova, della separazione e dellelacrime, della fiducia e della speranza in Cri-

sto, era già, in queste prime settimane del-l'anno, la strada di Emmaus, dove il

Risorto apre il cuore e l'intelligenza aciò che gli occhi non riescono a

vedere.

Un primo semestre si è con-cluso, un altro inizia... Ci troviamo nella situa-zione di coloro che, inmontagna, a metà per-corso, sentono la faticavolgendo lo sguardoverso il luogo che desi-derano raggiungere, mariprendono coraggioscoprendo, molto piùin basso, il punto dadove sono partiti. Il cammino procede piùlontano, più in alto: noisiamo attesi più avanti!

François-Xavier Dumortier S.J.

Carissimi Studenti ed Amici,

dal 10 ottobre scorso, ci siamo avviati verso un nuovo annoaccademico. Certo, questo è il cammino di ciascuno e di cia-scuna in funzione della propria missione, del proprio com-pito, della propria responsabilità; è anche un percorso chefacciamo e viviamo insieme gli uni gli altri, gli uni con glialtri, come comunità universitaria. Ci siamo avviati senza sapere che cosa l'avvenire ci avrebberiservato e che cosa ci avrebbe domandato, ma sicuri che lagrazia di Dio non sarebbe venuta meno per quanto avremmodovuto affrontare e vivere. Ognuno di noi certamente è consapevole che il lavoro intel-lettuale comporta, in larga parte, un itinerario interiore chenon conduce soltanto verso il domani, ma anche verso ciòche non è afferrabile né visibile: i viaggi più grandi, infatti,sono quelli nella personale profondità, perché sono senza fine

e dunque senza ritorno in una qualsiasi Itaca. Ciascuno di noi vive anche l'espe-

rienza sempre nuovache i cammini

p i ù

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P. François-Xavier Dumortier

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Chiesa, ha saputo unire un pensiero forte con la testi-monianza della vita, ponendo sempre Dio al primoposto.

Il Simposio Internazionale, svoltosi nei giorni 22 e 23novembre 2010 nell'Aula Magna della PontificiaUniversità Gregoriana, ha avuto lo scopo di farvedere come il primato di Dio abbia profondamentepermeato la vita e gli scritti del beato John HenryNewman, modello affascinante per i fedeli all'iniziodel terzo millennio. L'evento è stato organizzato dal-l'International Centre of Newman Friends (Via Aurelia257, 00165 Roma, www.newmanfriendsinternatio-nal.org), in collaborazione con la Facoltà di Teologiadella PUG, in particolare con P. Michael Paul Galla-gher, S.J, noto esperto di Newman. Il Centro New-man è diretto da membri della Famiglia spirituale“L'Opera”, fondata da Giulia Verhaeghe (1910-1997), che scoprì in Newman un “fratello” per la suaanima e incoraggiò i suoi figli spirituali a impegnarsi

per far conoscere la sua figura e le sue opere.

Il primo giorno del Simposioè stato dedicato al

tema “Teologiaoggi” e si è

a r t i c o -l a t o

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John Henry Newman (1801-1890), proclamatobeato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010 aBirmingham, appartiene ai più geniali pensatoricristiani e continua a toccare le menti e lecoscienze del nostro tempo. Come appassionatoricercatore della verità, instancabile promotoredella cultura umana e cristiana, profondo cono-scitore delle anime e figlio obbediente della

P. HermannGeissler, F.S.O.Direttore dell'Internatio-nal Centre of Newman Friends

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due sessioni: la prima intitolata “Alla ricerca di Dio” e laseconda “Sfide nel contesto attuale”. S.E. Mons. PhilipBoyce, O.C.D., Vescovo di Raphoe (Irlanda), ha introdottola prima sessione, dando lettura del Messaggio del SantoPadre indirizzato al Direttore del Centro Newman e ai par-tecipanti al Simposio. In tale Messaggio Benedetto XVI haespresso il suo apprezzamento per il tema del Simposio, conil quale “viene posto in giusta evidenza il teocentrismocome prospettiva fondamentale che ha caratterizzato la per-sonalità e l'opera del grande teologo inglese”. Successiva-mente P. François-Xavier Dumortier, S.J., Rettore dellaGregoriana, ha salutato tutti i presenti, accennando breve-mente ai contatti frequenti di Newman con l'allora Colle-gio Romano. Sono seguite due relazioni sostanziose su “Newman, unappassionato ricercatore di Dio” (Prof. Fortunato Morrone,Istituto Teologico Calabro) e “Cristo e il volto del Dio unoe trino” (Prof. Rino La Delfa, Facoltà Teologica di Sicilia).Dopo una breve pausa, il Prof. Ian Ker (Università diOxford) ha tenuto una lezione magistrale su “Newman onCouncils and their Aftermaths”, seguita da un altro inter-vento fondamentale su “Newman's Pedagogy of Formationtowards Faith” (Prof. Michael Paul Gallagher, S.J.). Unvivace e fecondo dialogo haconcluso la prima sessionedel Simposio.

La seconda sessione è statapresieduta dal CardinaleZenon Grocholewski,Prefetto della Congrega-zione per l'EducazioneCattolica e Gran Can-celliere della PontificiaUniversità Grego-riana. Le tre relazionidi questa sessionepomeridiana hannoaffrontato alcunesfide attuali per lafede cristiana. IlRev. WilhelmTolksdorf, VicePresidente dellaInternationaleDeutsche JohnN e w m a nGesellschaft,ha riferitocirca le sfide

culturali nelle società secolarizzate (“Self-Assurance in theFaith: The Question of God in a Secular Culture”); il Prof.Michele Marchetto, della Scuola Superiore Internazionaledi Scienze della Formazione, Venezia, ha offerto un contri-buto sulle maggiori sfide filosofiche attuali (“L'attualità filo-sofica di John Henry Newman”); il Prof. Terrence Merri-gan, dell'Università Cattolica di Leuven, ha presentato unarelazione sulle sfide religiose del nostro tempo (“Newmanand Religion”). Dal dibattito successivo è ulteriormente

emersa l'attualità di Newman per il nostro tempo.

Il secondo giorno del Simposio si è incentratosu “Spiritualità e missione”. All'inizio della terza

sessione, intitolata “Alle sorgenti di Dio”, il Car-dinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione

per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha offerto una

Da sinistra il P. Hermann Geissler, F.S.O., Direttore dell'International Centre ofNewman Friends; S.E. Mons. Philip Boyce, O.C.D., Vescovo di Raphoe (Irlanda) e il

Magnifico Rettore della Gregoriana P. François-Xavier Dumortier, S.J.Il primato di Dio nella vita e negli scrittidel beato John Henry Newman.Simposio Internazionale alla Gregoriana.

La Prof.ssa Kathleen Dietz, F.S.O., della GannonUniversity a Erie, Pennsylvania; il Prof. Michael PaulGallagher, S.J., Pro Decano della Facoltà di Teologiadella Pontificia Università Gregoriana.

di musica classica - tanto amata dal teologo inglese- e una visita nel Palazzo di Propaganda Fide, doveNewman si preparò al sacerdozio nella Chiesacattolica e celebrò la sua prima Messa, hannocontribuito a dare al programma un'appro-priata cornice spirituale. Nei colloqui si è respirato lo spirito diNewman, espresso icasticamente nel suomotto cardinalizio “Cor ad cor loquitur”.Tutte le relazioni tenute dai relatori delSimposio saranno pubblicate su unnumero speciale della rivista LouvainStudies nell'autunno 2011.

Liana Marabini, del Principato di Monaco, ha illu-strato alcune parti di un nuovo film su Newman(“The Unseen World: un nuovo film su Newman. New-man e la bellezza del sacerdozio”). Dopo un dialogo ricco e stimolante, il Direttore delCentro Newman ha riassunto nella conclusione lequattro sessioni del Simposio, dicendo che “il beatoJohn Henry Newman ci mostra il vero volto del teo-logo cattolico: una persona, cioè, afferrata dalmistero di Dio, che non esita a confrontare il datorivelato e custodito nella Chiesa con le nuove sfideculturali, che vive in un'intima relazione con ilSignore e diventa maestro della verità di fede che,come fiaccola, illumina il mondo. Il teologo ha lagrande e bella vocazione di essere testimone del pri-mato di Dio, secondo il modello luminoso di JohnHenry Newman”.

I famosi inni di Newman “Lead kindly Light”,“Firmly I believe” e “Praise to the Holiest”, alcuni brani

testimonianza personale della sua devozione, apartire dai tempi nel Seminario, al nuovo Beato.Successivamente il Rev. Keith Beaumont, sacer-dote dell'Oratorio di Francia e Presidente dellaAssociation française des Amis de John Henry New-man, ha introdotto i partecipanti alle intuizionifondamentali di Newman circa la preghiera(“Prayer: a 'duty' with a view to acquiring a 'privi-lege'”). La Prof.ssa Bernadette Waterman Ward, dell'Uni-versità di Dallas, Texas, ha riletto in modo stimo-lante un romanzo di Newman (“Callista, Romeand England: The Hunger for God in the Empire”),mentre la Prof.ssa Donna Orsuto, della PUG, hapresentato alcune linee generali di una spiritualitàdei laici (“'At present, let us do what lies before us':Newman for Developing a Spirituality of theLaity”). La Prof.ssa Kathleen Dietz, F.S.O., dellaGannon University a Erie, Pennsylvania, ha poiriferito su uno dei temi centrali nelle opere diNewman, quello della provvidenza (“Newmanand Providence”).

All'inizio della quarta e ultima sessione, dal titolo“Chiamati alla missione”, S.E. Mons. VincentNichols, Arcivescovo di Westminster e Presidentedella Conferenza Episcopale dell'Inghilterra e delGalles, ha paragonato in modo interessante New-man a Benedetto XVI. Successivamente Mons.Roderick Strange, Rettore del Pontificio CollegioBeda, ha evidenziato alcuni tratti basilari dellasantità di Newman (“Newman's Witness to Holi-ness”). Il Vescovo anglicano Geoffrey Rowell haparlato della testimonianza di Newman comepredicatore (“Newman's Preaching coram Deo. 'wesee but the skirts of God's glory': Newman's witnessto the Revelation and Mystery of God”) e la Dott.ssa6

Un momento del Simposio Internazionale.

S.E. Mons. Philip Boyce, Vescovo diRaphoe (Irlanda) e il Prof. Ian Ker,di Oxford, Gran Bretagna.

La seconda sessione del primo giorno di convegno presieduta dal Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica e Gran

Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana e il P. Hermann Geissler, F.S.O.

Il Prof. Terrence Merrigan, dell'UniversitàCattolica di Leuven, mentre pronuncia lasua relazione.

Foto di gruppo dei Relatori al Simposio Internazionale davantiall'ingresso della Pontificia Università Gregoriana.

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domenicana, Ignazio frate domenicano, Bartolo (dettoBaro) e Giuseppe Ruggero entrarono nella Compagnia diGesù. Questa è una testimonianza eloquente dello spiritoecclesiastico, spirituale, di fede e di morale, in cui i figlidella famiglia Boskovic furono educati. Non soltantoquesti quattro, ma anche gli altri figli hanno acquistatofama e si sono resi benemeriti nei confronti della loropatria, avendo ancor oggi riconosciuto un ruolo impor-tante nella storia della cultura croata. Pietro, ad esempio,fu un noto letterato e traduttore, Anica, con cui Ruggeroper tutta la vita ebbe un fitto rapporto epistolare, divenneuno dei primi grandi nomi femminili nella letteraturacroata. La corrispondenza tra i due, che non si interruppemai durante la loro vita, è una delle fonti privilegiate perconoscere meglio la vita privata e pubblica di entrambi.

Infanzia, noviziato, studi, successimondialiIl Prof. I. Koprekdescrive così gli annidell'infanzia: «I suoiprimi anni Ruggero liha vissuti nella suacittà natale, dove hacominciato a frequen-tare la scuola nel 'Col-legio Ragusino'(aperto dai Gesuiti nel1684 e da loro direttofino alla soppressionedell'Ordine nel 1773).Decise poi di entrarenella Compagnia diGesù e visti i suoitalenti intellettuali emorali, fu mandato,dai gesuiti ragusini, alNoviziato di Romasottolineando comeRuggero fosse un 'gio-vane dalle grandi pro-messe'».Dopo il noviziatocontinuò lo studio nel'Collegio Romano', dicui la Pontificia Uni-versità Gregoriana èerede e continuatrice. Inizialmente si dedicò alla filosofia,che a quell'epoca abbracciava matematica, fisica e astro-nomia, qui conobbe il pensiero di Newton e ne fu entu-siasmato. Durante gli studi mostrò un fine interesse per lascienza vetero-greca. Scrutò profondamente le teorie di

Euclide e poi quelle di Galileo, Descartes, Newton e Leib-nitz. Dal 1733 Boskovic insegnò grammatica, diventandopoi, nel 1740, pubblico professore di matematica nellostudio di filosofia nel 'Collegio Romano'. Fu ordinato sacerdote nel 1740 e il 4 novembre dellostesso anno celebrò la prima messa all'altare di San Luigi,nella chiesa di Sant'Ignazio, a Roma. Con una grandemodestia cominciò ad avvicinarsi a grandi studiosi dell'e-poca e col tempo si mostrò uno dei più grandi intellettualidel Settecento, perchè con i suoi successi nel campo dellescienze - matematica fisica, astronomia, idrografia, archi-tettura e filosofia - ha raggiunto una fama mondiale.Attraversando quasi tutta l'Europa, Boskovic lasciò il suosegno come scienziato in molti paesi, dove per i suoi studifu onorato sia come socio corrispondente sia come mem-bro delle varie Accademie delle Scienze di Parigi, Bolo-gna, Londra e perfino di San Pietroburgo.

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P. Ivan Fucek,S.J.

Per far comprendere l'importanza del Boskovicanche noi ci uniamo all'idea dell'accademico Emi-lio Marin, ricercatore di Archeologia romana, pro-fessore ordinario dell'Università di Spalato (Split)in Croazia, che propone di porre la meravigliosatavola in latino classico, da lui ideata e che ripor-tiamo a destra, «sotto la cupola di San Pietro inVaticano, in onore di Boskovic che contribuì a sal-varla per l'umanità intera».

Essere chiari e succinti su un multiforme ricercatoree scienziato, come Boskovic , risulta molto com-plesso per via della ricchezza del suo pensiero e perla molteplicità di studi e di opere (circa 80, tra studie libri pubblicati) nei numerosi campi nei quali si èimpegnato; la nostra sintesi, di conseguenza, si arti-cola in tre direzioni: una breve descrizione dellavita, un'analisi dei campi di ricerca scientifica chelo hanno visto protagonista e infine le influenze chei suoi studi hanno avuto sulle generazioni di scien-ziati fino ai giorni nostri.

Chiunque si approcci alle opere di Boskovic sitrova immerso in una pluralità di campi di ricercain ognuno dei quali riuscì ad affermarsi come voceautorevole in tutta la comunità scientifica deltempo. Egli fu celebrato come un grande matema-tico, fisico, astronomo, architetto, geodeta, idro-grafo, ottico, storiografo, poeta, diplomatico e viadicendo. Perciò non è esagerata l'affermazione delprof. I. Koprek, S.J.: «Boskovic è un polistorico suigeneris». Da bravo sacerdote gesuita, ricercatoreinfaticabile, il suo atteggiamento di fondo durantetutta la sua vita, fu sempre di un adoratore umiledinanzi al Dio Creatore della natura (= macroco-smo, cosmo, microcosmo), alla Sua Potenza, Sag-gezza, Provvidenza.

Famiglia senza pretese, sorelle e fratelliGiuseppe Ruggero Boskovic , è nato a Dubrovnikin Croazia il 18 maggio 1711, in una grande fami-glia cattolica stimata e devota. Ruggero fu il set-timo di nove figli di Paula Bettera e NicolaBoskovic , abile commerciante proveniente dall'Er-zegovina orientale. Quattro dei nove figli hannoscelto la vocazione religiosa: Maria si fece suora

Dopo aver studiato alcuni eminenti lavori sullavita e le opere di Boskovic (come quelli di C.Sommervogel, S.J., I. Koprek, S.J., Z. Marko-vic , Z. Dadic , L. Koch, SJ, H. Pohl, SJ, G. Stein,A. Kusic , I. Martinovic , M. Korade - M. Aleksic- J. Matos, I. Supek, F. Zenko, M. Vanino, S.J.),quello che segue in questo piccolo articolo, nonpuò essere nient'altro che una modesta sintesidella sintesi.

Uno straordinario scienziato mondialeP. Giuseppe Ruggero Boskovic, S.J. (1711 - 1787)ex alunno e professore del Collegio Romano

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Dedica in memoria di Ruggero Josip Boskovic, composta da EmilioMarin (professore ordinario di Archeologia romana presso l'Univer-sita di Split e accademico di Francia, Academie des Inscriptions etBelles-Lettres), immaginata sotto la cupola di San Pietro in Vati-cano, in onore di colui che contribui a salvarla per l'umanità intera.

ROGERIVS JOSEPHUS BOSCOVICH, S.J.SVMMI INGENII VIRVS

PHILOSOPHVS ET MATHEMATICVS PRAESTANTISSIMVSSCRIPTOR OPERVM EGREGIORVM

RES PHYSICAS GEOMETRICAS ASTRONOMICASPLVRIMIS INVENTIS SVIS AVCTAS CONTINENTIVMCELEBRIORVM EVROPAE ACADEMIARVM SOCIVS

QVI NATVS DIE XVIII MAII A.D. MDCCXI RHACVSAEHODIE DUBROVNIK IN CROATIA

MEDIOLANI OBIIT DIE XIII FEBRVARII A.D. MDCCLXXXVII

BENEDICTO XIV MANDANTEMVLTO LABORE SINGVLARI INDUSTRIA

DIMENSVS EST GRADVM TERRESTRIS CIRCVLIBOREAM VERSVS PER PONTIFICIAM DITIONEM TRANSEVNTIS

EIVSDEMQUE DITIONIS IN NOVA TABVLA SITVS OMNES DESCRIPSITSTABILITATI HVIC VATICANO THOLO REDDVNDAE

COMMONSTRAVIT VIAM

TRECENTESIMVM DIEM ANNIVERSARIVM AB EIVS ORTV CELEBRANTESBENEDICTO XVI PONTIFICATVS VII

ROGERIVS JOSEPHUS BOSCOVICH, S.J.SVMMI INGENII VIRVS

PHILOSOPHVS ET MATHEMATICVS PRAESTANTISSIMVSSCRIPTOR OPERVM EGREGIORVM

RES PHYSICAS GEOMETRICAS ASTRONOMICASPLVRIMIS INVENTIS SVIS AVCTAS CONTINENTIVMCELEBRIORVM EVROPAE ACADEMIARVM SOCIVS

QVI NATVS DIE XVIII MAII A.D. MDCCXI RHACVSAEHODIE DUBROVNIK IN CROATIA

MEDIOLANI OBIIT DIE XIII FEBRVARII A.D. MDCCLXXXVII

BENEDICTO XIV MANDANTEMVLTO LABORE SINGVLARI INDUSTRIA

DIMENSVS EST GRADVM TERRESTRIS CIRCVLIBOREAM VERSVS PER PONTIFICIAM DITIONEM TRANSEVNTIS

EIVSDEMQUE DITIONIS IN NOVA TABVLA SITVS OMNES DESCRIPSITSTABILITATI HVIC VATICANO THOLO REDDVNDAE

COMMONSTRAVIT VIAM

TRECENTESIMVM DIEM ANNIVERSARIVM AB EIVS ORTV CELEBRANTESBENEDICTO XVI PONTIFICATVS VII

di geodesia. Per i molteplici successi costruttivi (sull'oro-logio pendolo, nuovo binocolo), in collaborazione conparecchi astronomi e matematici francesi, ottenne la cit-tadinanza francese (1759/1760). A Parigi lavorò anche da diplomatico in favore della suapiccola Repubblica di Dubrovnik in Croazia. Di quell'e-poca sono conservati frammenti della corrispondenzaepistolare con il fratello gesuita Baro e con la sorellaAnica. La lingua utilizzata era il croato, lingua materna,poiché questa era difficile da tradurre per il sevizio postalefrancese (Prof. Ivica Martinovic , Synthesis theologica,1994, p. 487). L'utilizzo della lingua croata nelle epistoleda parte di Boskovic e dei suoi fratelli è inoltre un impor-tante indice dell'attaccamento che questi ebbero per laloro patria. Come sottolineato dal professore Martinovic , uno deisuoi più profondi conoscitori, Boskovic fu un pensatoredella libertà dell'uomo, espressa in diversi epigrammipoetici. Riguardo ai suoi studi vogliamo ancora sottolineare il suodistacco dalla teoria tradizionale matematico-corpusco-lare. Egli riuscì infatti, ad offrire una nuova spiegazionedinamico-atomistica della natura, la cui esattezza saràdimostrata dallo sviluppo della fisica dei quanti. La sco-perta della quark-schiavitù nel 1963 confermò le ipotesidi Boskovic . È ipotizzabile che questo grande ricercatore abbia intuitola scrittura “con i puntini”, scoperta che dominerà unfuturo non molto lontano. Se l'ipotesifosse esatta, infatti, Boskovic sarebbeanche padre o nonno del computer, cheoggi rappresenta una delle più impor-tanti invenzioni di ogni epoca.

Solennità del trecente-simo anniversario dellanascitaQuest'anno 2011 si preparanomolte celebrazioni, sia in campoecclesiastico, sia in quello civile.In Vaticano si è proposto di pub-blicare un francobollo con lafigura di Boskovic . Altra propo-sta di cui abbiamo già accen-nato è di porre l'iscrizioneideata dall'Accademico EmilioMarin sotto la cupola di San Pietro, nellaBasilica Vaticana.Si prevede anche la preparazione di un simposio scienti-fico su Boskovic alla Pontificia Università Gregoriana,dove Boskovic fu studente e poi famosissimo professore.

In Croazia, in cui già da anni figura sulle banconotecroate di diverso taglio, è previsto un intero anno in onoredi Boskovic voluto e proclamato dal Parlamento (Sabor)della Repubblica Croata.L'Accademia delle Scienze della Croazia (HAZU) e l'Isti-tuto Filosofico-Teologico della Compagnia di Gesù diZagabria (FTI-SJ), stanno preparando un simposio spe-ciale. La sua città natale, al suo tempo la Repubblica indi-pendente di Dubrovnik, sta preparando diverse festivitàin onore del suo più grande figlio.Molte altre ancora saranno le iniziative che si stanno pre-parando per onorare questo grande religioso, sacerdotegesuita, straordinario studioso e ricercatore scientificosenza pari del XVIII secolo.

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due edizioni: Vienna 1758 e Venezia 1763) è la:Theoria Philosophiae naturalis redacta ad unicamlegem virium in natura existentium, in cui presentain modo del tutto originale il suo sistema di filoso-fia naturale, spiegando la theoria virium e anche lexcontinuitatis che vale sia nella natura che nella geo-metria.

Cupola di San Pietro salvata dalcrollo, ricerche a Londra, Milano,Parigi, ricerche atomistiche, la pre-sagita scrittura a puntiniNel campo della statica in architettura le sue ricer-che si fondano sull'interpretazione matematico-geometrica e sulle leggi meccanicistiche. Mise a frutto le sue conoscenze nel restauro struttu-rale riparando le fessure nella cupola della Basilicadi San Pietro a Roma nel 1742, salvandola così dalcrollo. Con questo intervento Boskovic definì unnuovo modus operandi nella manutenzione struttu-rale degli edifici. Molti altri furono gli interventi diristrutturazione nei quali fu coinvolto, tra i molticitiamo i lavori alla Biblioteca Cesarea a Vienna, ealla chiesa di Santa Genoveffa a Parigi.Nel 1760 Boskovic si trasferì in Inghilterra, dovepoco tempo dopo fu chiamato nella Royal Society.A Milano gli fu affidata la cattedra di ottica e astro-nomia. Seguì l'osservatorio di Brera, dove svolse unenorme lavoro teorico-pratico in campo astrono-mico. Lavorò anche a Parigi dove si impegnò nella costru-zione di innovativi strumenti ottici, astronomici e

Modernità delle ricerche e deglistudi pubblicatiLa maggioranza degli autori che hanno studiatola vita e le opere di Boskovic sono concordi nelriconoscere i meriti scientifici delle tante defini-zioni e soluzioni a cui è approdato nei diversicampi di ricerca. In questa sede non possiamoadeguatamente analizzarli e valorizzarli nellaloro totalità, ma tra questi emerge come contri-buto più grande quello di aver cercato di inter-pretare “intus legendo” la struttura della mate-ria, nella sua teoria della filosofia naturale,pubblicata nell’opera più importante Philo-sophiae naturalis theoria (ed. I, Vienna 1758),dove si trova la sua famosa legge della forza(energia) nella quale cercò una spiegazione ditutti i fenomeni naturali.La stessa teoria influenzò la ricerca verso lacomprensione della struttura della materiadurante il secolo XIX, e fu la base di alcunenuove teorie all'inizio del secolo XX. La suaintuizione personale sull'essenza dello spazio,comunicata in diversi studi, mostra chiaramenteche lui si discostò dall'idea di uno spazio asso-luto, propria di Newton, avvicinandosi all'ideadi uno spazio relativo. Nell'astronomia teorica Boskovic diede un con-tributo fondamentale nello studio sulle comete.Da ricordare i suoi studi sulla geodesia pratica eteorica, in particolare De letteraria expeditione(Roma 1755), dove affronta lo studio sullaconformazione della Terra.Migliorò molti degli “apparechi” astronomici egeodesici utilizzati nella sua epoca, eliminandoerrori non soltanto pratici, ma anche teoretici, edi questo parla il suo studio in cinque volumi:Opera pertinentia ad opticam et astronomiam(Bassano 1785).Esiste anche uno studio pubblicato in tre grandivolumi dal titolo Elementorum universe mathe-seos (Roma 1754), che nel secolo XIX aprirànuovi campi di ricerca e di studio tra gli scien-ziati della storia di cultura moderna. Nel 1764 divenne professore di matematicaall'Università rinnovata di Pavia. Nel docu-mento d'invito si definisce Boskovic «di intel-letto perspicace con la meravigliosa capacità diragionamento e comprensione, nonché disagace spiegazione».

La più nota e voluminosa delle sue opere (con10

Dott.ssaYvonne zu Dohna

Caravaggio: Storia e Artee il loro legame con i diversi testi della spiri-tualità cattolica e protestante del tempo.Massimiliano Ghilardi ha presentato un’ipo-tesi su Toccafondo, un pittore contempora-neo di Caravaggio che era stato copista diantichità cristiane. Contrariaremente all’o-pinione scientifica prevalente, che nonritiene ci furono commissioni dei Gesuiti aCaravaggio, Lydia Salviucci ha illustrato letracce di influsso della spiritualità gesuitanelle opere di Caravaggio. In conclusionesono state analizzate le ricerche archivistichee storiche del libro di P. Caizza “Caravaggiola falsa Maddalena”, commentate da Tomi-slav Mrkonjic O.F.M Conv., docente diarchivistica nel nostro Dipartimento.La prima parte della giornata ha mostrato

chiaramente con quanti “occhi” diversi, nelsenso storico, artistico e metodologico, sipuò vedere Caravaggio e rivelare semprenuovi aspetti dell’artista.

La seconda parte della giornata è stata dedi-cata agli specialisti, - per la maggior partedocenti dell'Università di Roma LaSapienza- principalmente studiosi italiani etutti specializzati nei documenti su Caravag-gio. La scelta così specifica delle persone perla seconda parte della giornata è stata soste-nuta dalla presentazione introduttiva di P.Martín Morales S.J., che ha definito il ruolodel nostro Dipartimento per la tutela deiBeni Culturali, e il ruolo dell’arte comedocumento e racconto della storia. Cosìnella seconda parte della giornata si è accen-tuato l'approccio documentario verso Cara-vaggio, ovvero l'uso dei documenti, e degliatti come chiave per spiegare il significatodell’arte di Caravaggio e della sua persona,piuttosto che il linguaggio diretto dell'operad'arte, nello svelare l'artista.Il Reverendo P. François-Xavier DumortierS.J., Rettore Magnifico della nostra Univer-sità, nel suo breve ma prezioso benvenuto haintrodotto una visione di largo respiro, dinatura interdisciplinare e intellettuale in cuiha mostrato la sua sensibilità per l’arte e perCaravaggio e per la città di Roma come cen-tro dell’arte.Sotto la guida di Mons. Juan Manuel DelRio Carrasco, Sottosegretario della Pontifi-cia Commissione per i Beni Culturali dellachiesa, gli esperti hanno offerto nuove inter-

P. François-Xavier Dumortier S.J.,

Rettore Magnifico.

I Professori Alessandro Zuccari e

Sybille Ebert-Schifferer.

posto di dedicare il suo corso “Storia dell’Arte Cri-stiana Barocca e Moderna”, sia del Baccalaureato chedella Licenza, a ricerche specifiche su Caravaggio, e discegliere i lavori migliori degli studenti per presentarlialla giornata di studi. Il gruppo dei docenti del nostroDipartimento ha anche pensato ad una nuova strut-tura per una giornata di studi, che fosse divisa in dueparti: la prima dedicata ai docenti del Dipartimentonon esperti di Caravaggio, che attraverso le loro pre-sentazioni potessero offrire la possibilità di un dia-logo vero tra docenti e studenti, focalizzato su argo-menti diversi. Argomenti i cui testi sarebbero statidistribuiti in anticipo per permettere a tutti di prepa-rare spunti e commenti. La seconda parte invecemanteneva una struttura tradizionale, con le presenta-zioni degli esperti in materia e con domande specifi-che alla fine.P. Martín Morales S.J. entusiasta di questo progetto,ha accettato un convegno su “Caravaggio” e ha tro-vato anche una fonte antica per “giustificare” questonuovo approccio: “Exercitationes” e “Lectiones” (Cfr.Ratio Studiorum 1599, Regulae Academicae ut pecu-liares habeant exercitationes ad studia peretinentes) eha dato la possibilità di metterlo in pratica.

Così il 9 dicembre nella prima parte della giornata,dopo il saluto del nostro Reverendo P. Decano Nor-man Tanner, S.J., si sono susseguite affascinanti rela-zioni dei singoli docenti, nelle quali è emerso inmodo specifico il loro metodo e il loro interesse perl'artista. Ottavio Bucarelli come archeologo ha par-lato delle ossa di Caravaggio, e del loro apparenteritrovamento. Attraverso una ricostruzione storica, ilrelatore ha sollevato perplessità sul metodo e sulrisultato di questa ricerca sui resti del Merisi, il cuiritrovamento appare tanto dubbio quanto pocoimportante. Maria Teresa Gigliozzi, la medievalista del nostroDipartimento con un interesse particolare perGiotto, in cui vede, basandosi sulle ricerche di Gom-brich, l’inizio della umanizzazione del sacro, ha par-lato del naturalismo spiegandone l’uso in nuovimotivi iconografici, creando un legame con la pit-tura caravaggesca. Umberto Utro, impegnato anchenei Musei Vaticani, ha introdotto la sua presenta-zione con un discorso metodologico, per parlare poidel “revival” paleocristiano nella Roma di Caravag-gio e nelle sue opere. L’approccio di Yvonne zuDohna è stato filosofico-teologico, confrontandoCaravaggio e Rembrandt sullo stesso motivo icono-grafico, e concentrandosi sulle differenze nell’estetica

Il convegno “Caravaggio: Storia e Arte” del 9dicembre 2010, organizzato nell'ambito dellecelebrazioni per i 400 anni della morte di Miche-langelo Merisi, per gli studenti del Dipartimentodi Beni Culturali della Pontificia Università Gre-goriana, sotto la guida del Direttore, P. MartínMorales S.J., e dei docenti Ottavio Bucarelli e

Yvonne zu Dohna, èstato un’occasioneper affrontare untema attuale e persviluppare unnuovo approcciodidattico.Nel corso dell’annoaccademico 2008-2009, durante variincontri diretti dalrappresentante deidocenti Yvonne zu

Dohna, è sorta tra i variprofessori del nostro

Dipartimento l'idea difar conoscere megliociò che ciascuno diloro insegna e disviluppare un mag-giore dialogoscientifico tra idue dipartimentidi Beni Culturalie Storia dellaChiesa, creandouna giornata distudi in cui untema specificofosse analizzatodai punti divista delle variediscipline. Lascelta è cadutasu “Caravag-gio”, comevalido oggettodi contributiinterdisciplinarida parte deinostri docenti.In questo conte-sto, Yvonne zuDohna ha pro-

Il P. MartínMorales S.J. e idocenti OttavioBucarelli eUmberto Utro.

Ottavio Leoni(1578-1630),Ritratto diCaravaggio.

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Caravaggio, La Morte della Vergine, 1604-05,Parigi Musée du Louvre.

14 15

pretazioni sui documenti rela-tivi a Caravaggio. Così SibilleEbert-Schifferer, la direttricedella Biblioteca Hertziana, -sulla base di nuovi documenti- ha mostrato come la vita diCaravaggio fosse più orientataal potere, di quanto non sipensi oggi, e come i suoi attipiù cruenti, la crudeltà e la cri-minalità fossero un mezzo peravere più attenzione, e creareun’immagine particolare di sèper far maggior breccia sulmercato. Renata Ago, docentedella Sapienza, ha parlato deiceti abbienti e degli artisti altempo di Caravaggio. ClaudioStrinati del Ministero per iBeni e le Attività Culturali, haconstatato come i temi primadel 1600 siano quasi tutti pro-fani e come si trasforminodopo l’Anno Santo. Degnofinale è stata la presentazionedi Alessandro Zuccari, Profes-sore della Sapienza, grandespecialista della pittura deltardo '500, che ha parlato deinuovi documenti della Mortedella Vergine. La giornata di studi ha riscossogrande interesse, rivelandosiuno stimolo a proseguire infuturo in questo percorsodidattico innovativo, inte-grando, magari, in futuroancora di più gli studenti epossibilmente anche altreFacoltà della nostra Univer-sità. Ciò potrebbe permetteredi dare spazio ad esperti connuovi e diversi approcci oltre aquelli classici già presentati, ecoinvolgere un maggiornumero di Professori interna-zionali, con l'idea di riunire iltutto in una pubblicazione cheriporti i dialoghi tra docenti eil pubblico, secondo il metodonuovo ideato dal nostro Diret-tore.

Caravaggio, Cena in Emmaus, 1606 ca, Milano, Pinacoteca di Brera.

Prof. GiulioCipollone

Foto: EnricoCiavoni

rapporto con Dio. È noto che, suo malgrado, hadovuto attivare e mantenere relazioni strette con 'lecose di questo mondo'; ed è su questo disagio che sicoglie il sofferto agire e reagire di Anselmo: tra deci-sioni robuste, tra incertezze, dubbi e inazione, aseconda delle sollecitazioni e degli interlocutori.Il nostro Congresso ha goduto della peculiarità diessere il primo celebrato come azione congiunta ecofinanziata dal Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali e dalla Pontificia Università Gregoriana.Il Comitato Scientifico del Congresso è stato com-posto dai Proff. Giulio D'Onofrio, Paul Gilbert,Norman Tanner e da Giulio Cipollone.I Relatori sono noti a livello nazionale e internazio-nale, e sono ampiamente accreditati per la loroautorità di esperti, per l'attività accademica e per laproduzione scientifica. Merita comunque menzionela loro disponibilità e il loro impegno ad accomo-dare la ricerca su Anselmo alle intenzioni innova-tive del Congresso, secondo il suo particolare titoloe versante storico di riflessione. È questo il luogo per ringraziare i due RettoriMagnifici delle Pontificie Università Gregoriana eLateranense per aver accettato di preparare le duerelazioni introduttive, a pochi mesi dall'inizio delloro mandato.È veramente impossibile citare tutte le persone che

La circostanza favorevole del IX centenario dellamorte di S. Anselmo d'Aosta, di Bec e di Can-terbury è stata la felice occasione per l'organiz-zazione e la celebrazione di un Congresso inter-nazionale presso la Pontificia UniversitàGregoriana dal 25 al 27 novembre 2010. Iltitolo del Congresso è stato “La partecipazionedi Anselmo al processo di costruzione della'nuova' Europa”. La materia delle relazioni èstata suddivisa in tre sessioni: Pensieri a con-fronto; Pensieri e parole; Tra pensiero ed azione. Relatrici e Relatori, di differente cultura enazionalità, hanno raggiunto Roma anche damolto lontano, come chi è venuto da varie Uni-versità degli USA, cosa che ha aperto più ampispazi di riflessione e di studio, evitando cioèl'autoreferenzialità e il rischio di parlarsiaddosso come può accadere in circoli di studiorestii alle intromissioni di studiosi che proven-gono da altre aree culturali.Favorendo il versante storico, il tema è stato

impostato attraverso una sot-tesa specularità e confrontotra pensiero e prassi diAnselmo, avendo a mente lanecessità dell'apertura inter-nazionale, multiculturale einterdisciplinare.Ad opera di storici antiro-mani e antianglicani, si sonoprodotte varie correnti sto-riografiche, talora in accesocontrasto. È in questa luceche il Congresso ha tentatodi riunire visioni diverse,data la necessità di rileggeree riscrivere insieme la storia.C'è oggi un nuovo versantesu cui gli studiosi di Anselmosi interrogano: su comeAnselmo ha applicato il suopensiero e su cosa oggi puòrimanere di esemplare e daimitare dal suo modo di'agire'. Ebbene questo Con-gresso ha voluto calareAnselmo sul piano della

praxis. In che modo egli ha tradotto in gesti edazioni il proprio bagaglio culturale intenso evasto, e come ha espresso e vissuto la suaprofonda spiritualità nutrita da un incessante

hanno aderito e collaborato a questa impresa scientifica eal successo della realizzazione. Su tutte il ringraziamentova alle Autorità del Ministero per i Beni e le Attività Cul-turali, all'attuale Rettore Magnifico della Pontificia Uni-versità Gregoriana, P. François-Xavier Dumortier, insiemeal suo immediato predecessore, il Prof. Gianfranco Ghir-landa che nel 2009 aderì all'invito di far parte del Comi-tato nazionale per il IX centenario della morte di S.Anselmo e di collaborare, designando il Prof. GiulioCipollone come responsabile dell'organizzazione di unCongresso internazionale. Un grazie sentito alle Autoritàpolitiche ed accademiche che hanno voluto onorare que-sto Congresso, insieme alle Relatrici e ai Relatori, ai Pre-sidenti delle sedute nelle varie sessioni e ai Colleghi mem-bri del Comitato scientifico. Un grazie particolare al Rev.do P. Bernard Ardura, Presi-dente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, che si ègentilmente prestato per stendere la relazione conclusivadel Congresso. Un pensiero grato va naturalmente al Prof.Paolo Gaudenzi, Presidente del Comitato nazionale per ilIX centenario della morte di S. Anselmo. È doveroso il ringraziamento per tutte le persone che sisono adoperate nel lavoro nascosto ed essenziale dell'or-ganizzazione e, in modo particolare, per la Dr.ssa MariaSilvia Boari che ha mostrato la sua professionalità e dedi-zione nella preparazione del Congresso, impresa non sem-plice in quanto prima collaborazione della Pontificia Uni-versità Gregoriana con il Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali. Al termine, con l'annuncio che l'Organizzazione del Con-gresso prevede l'edizione degli Atti in breve tempo, mi siapermesso di esprimere un duplice auspicio. La riflessione,prodotta con il nostro Congresso, sui gesti concreti diAnselmo che traducono il suo pensiero, possa offrire ulte-riori suggestioni alla ricerca sul suo operato: su come egli

ha reso visibili le sueprofonde convinzioni nellacostruzione della societàdel suo tempo; finalmente,che gli uomini di buonavolontà e dal cuore sincero,possano oggi avere ragioniin più per incontrarsi econfrontarsi sul piano delpensiero e delle azioni.

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Maurizio Fallace, Ministero per i Beni e le Atti-vità Culturali - Direttore Generale per le Biblio-

teche, gli Istituti culturali e il Diritto d'Autore.

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Leggere e rileggere Anselmo: Congresso internazionale alla Gregoriana

Un momentodell'iscrizione alCongresso.

Da sinistra: P. François-XavierDumortier, S.J. Ret-tore Magnifico dellaPontificia UniversitàGregoriana, P.Martín Morales, S.J.Direttore del Diparti-mento di Beni Cultu-rali della Chiesa,Maurizio Fallace,Ministero per i Beni ele Attività Culturali -Direttore Generaleper le Biblioteche, gliIstituti culturali e ilDiritto d'Autore,Prof. Paolo Gaudenzi,Università LaSapienza di Roma -Presidente del Comi-tato NazionaleSant'Anselmo.

Da sinistra: Prof. Giles Gasper, Durham University,P. Bernard Ardura, Presidente Comitato di Scienze Storiche,

Prof.ssa Marilyn McCord Adams, University of North Carolina - Chapel Hill.

P. François-Xavier Dumortier, S.J. Rettore Magnifico dellaPontificia Università Gregoriana con S. Ecc.za il Sig. Stanislas

Lefebvre de Laboulaye, Ambasciatore di Francia presso laSanta Sede.

Da sinistra: P. François-Xavier Dumortier, S.J. con S.E.Rev.ma Mons. Enrico dal Covolo, Rettore Magnifico della

Pontificia Università Lateranense.

Da sinistra: P. Norman Tanner, S.J., Decano della Facoltà diStoria e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Univer-sità Gregoriana, S.E. Rev.ma Mons. Enrico dal Covolo, Ret-tore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, P.François-Xavier Dumortier, S.J. Rettore Magnifico, P. Ber-nard Ardura, Presidente Comitato di Scienze Storiche, Prof.Paolo Gaudenzi, Università La Sapienza di Roma - Presi-dente del Comitato Nazionale Sant'Anselmo, P. Giulio Cipol-lone, Pontificia Università Gregoriana - Direttore scientificodel Congresso.

L'incontro tra P. François-Xavier

Dumortier e P. JuanJavier Flores Arcas,

Rettore Magnifico delPontificio Ateneo

S. Anselmo.

Romana Chiesa, e di P. Bernard Ardura, O. Praem., Presi-dente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, si è svoltala presentazione della nuova rivista scientifica «Chiesa e Sto-ria» dell'Associazione Italiana dei Professori di Storia dellaChiesa; un doveroso omaggio dati i duraturi e proficui rap-porti intercorsi con la stessa Facoltà.Ad essa è seguita una Tavola Rotonda in memoriam dello sto-rico Giuseppe Talamo, in occasione delle imminenti celebra-zioni per il Centocinquantesimo Anniversario dell'Unità d'I-talia, grazie alla presenza del Dott. Romano Ugolini,Presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano,e della Dott.ssa Marina Valensise, Giornalista de Il Foglio.L'intensa giornata di studio si è rivelata oltremodo soddisfa-cente sia per la sua qualità accademica, sia per la presenza diun qualificato parterre. Da sottolineare anche il prezioso ser-vizio reso da un gruppo di studenti della Facoltà che, coordi-nati dal Prof. Roberto Regoli, ha permesso il regolare svolgi-mento dell'evento; in particolare i dottorandi Miguel CaninoZanoletty, Bilé Simon Aka, Julio Cesar Cabrera, Juan AngelLopez, e gli studenti del Baccellierato Wagner de Souza,Nicholas Joseph Doublet, Ahuízotl Cruz Montes, ShijuGeorge Vakevattukulathil e Jerish Abraham. Il Convegno è proseguito il giorno successivo con la III Ses-sione dedicata a Le memorie tra acquisizione e custodia, svoltasipresso la Sala Erba dell'Associazione Italiana dei Professori diStoria della Chiesa. Dopo i saluti del suo Vice PresidenteGaetano Zito e coordinati da Luigi De Palma, Segretario, sisono succeduti gli interventi del Dott. Luca Becchetti e delDott. Alessandro Rubechini, dell'Archivio Segreto Vaticano,con due relazioni rispettivamente sulle memorie dei sigilli edelle pergamene, della Dott.ssa Gabriella Bufalini, Soprinten-denza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. MuseoNazionale Romano - Medagliere, sulle memorie di monete emedaglie, e, infine, del Prof. Tonino Cabizzosu, sullo stato diconservazione e valorizzazione delle memorie archivistichedella Sardegna. I lavori sono terminati con la IV Sessione dedicata a Lememorie tra restauro e/o de-restauro, svoltasi presso la SalaCapitolare della Casa Generalizia dell'Ordine dei Ministridegli Infermi. Qui, dopo i saluti del Superiore GeneraleRenato Salvatore, coordinata dal Dott. Johan Ickx si sonosucceduti gli interventi: del Dott. Agostino Attanasio, Diret-tore dell’Archivio Centrale dello Stato, sulla conservazionedella contemporaneità; del Dott. Michael Hollmann, delBundesarchiv Koblenz, sul tema Destruction and Reconstruc-tion of the Second World War; della Dott.ssa Paola Callegari,Direttrice della Fototeca Nazionale, su una serie di fotografiesul fascismo; del Dott. Edoardo Ceccuti, Direttore dell’Ar-chivio Storico Luce, sulle memorie in movimento, e del Prof.Salvatore Palese, Presidente dell'Associazione ArchivistiEcclesiastici, sulla contemporaneità della memoria archivi-stica. Sono seguite le conclusioni del Dottor Marco Pizzo, che si

riassumono nel percorso ideale tracciato dall'iniziale prolu-sione di Mons. Pagano: «La vastità o la modernità, o ancora lafacilità d'uso dei mezzi moderni per recuperare la Memoriacon i documenti d'archivio, anche con la rete, non garanti-scono affatto la validità, la solidità o l’affidabilità delle storieche si scrivono. Forse ancor più che nel passato il convulsovociare di storia e di memoria, a noi contemporaneo, imponecensure e a volte manipolazioni, l'esaltazione degli uni adanno degli altri, secondo ragioni che poco hanno a che farecon il recupero di quella che con troppa enfasi si dice «memo-ria condivisa» e che condivisa non è… Ragione di più percurare, conservare ed illustrare sempre meglio e senza precon-cetti od ottiche di interessi quella preziosa parte della Memo-ria che è costituita, tanto nel passato quanto nel presente,dagli archivi».

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storiografiche della memoria e del tempo (la storia),partendo dal fatto che la distruzione delle memoriestoriche - avvenuta per cause umane, naturali, belliche,politiche e religiose - ha prodotto meno danni allestesse che non una loro benché maldestra conserva-zione o ideologica manipolazione. Dopo i saluti del Magnifico Rettore P. François-XavierDumortier, S.J. e del Decano della Facoltà NormanTanner, S.J., è seguita la prolusione di S. Ecc.za Mons.Sergio Pagano, B., Prefetto dell'Archivio Segreto Vati-cano, che ha proposto un'ampia riflessione prendendolo spunto da una citazione di Aristotele: «La memorianon è né sensazione, né concetto, ma un certo possessoo affezione di queste ultime, quando interviene iltempo. Cosicché quelli che percepiscono il tempo sonogli unici, fra gli animali, a ricordare, e ciò per mezzo dicui ricordano è ciò per mezzo di cui essi percepisconoil tempo». Moderati dal Prof. Marek Inglot, S.J., sisono succeduti gli interventi del Prof. Samuele San-galli, sull'ermeneutica filosofica delle memorie stori-che, del Prof. Miguel Coll, S.J., sulle rivoluzionimoderne come ghigliottine della memoria, del Prof.Jan Mikrut, sulle memorie senza volto del comunismo,del Prof. Stefano Defraia, O. de M., sulle fonti storichein epoca medievale, e del dottorando Angelo GiuseppeDibisceglia, sulle memorie laiche nel mezzogiorno d'I-talia.Dopo la pausa lavori allietata da un ricco buffet offertoa tutti i convegnisti nel Quadriportico dell'Università eche ha rappresentato un felice momento di convivialitàtra professori e studenti, la sessione pomeridiana,moderata dal Prof. Fernando de Lasala, S.J., ha vistosuccedersi gli interventi della Prof.ssa Alessandra Bar-tolomei Romagnoli, sul rapporto tra mistica e memo-ria: da Angela da Foligno a Francesca Romana, delProf. Mariano Dell'Omo, O.S.B., sulle memoriecustodite nell'Abbazia di Montecassino, e del Prof.Filippo Lovison, B., su un esempio di memorie di con-fine: il Sant'Uffizio in Valtellina agli inizi del Seicento.Infine il dottorando Cesare Silva, nella sua qualitàdiscussant, ha proposto una prima sintesi dei lavoricirca l'effettivo legame tra il concetto di storie e quellodi memorie, tra realtà e illusione di immortalità, rile-vando la compenetrazione stretta, ineludibile, tra lariflessione sulla memoria e l'elaborazione concretadella ricerca storica, i cui dati non si possono com-prendere prescindendo dall'ermeneutica sottesa.Dopo la pausa caffè, alla presenza di S. Em.za il Cardi-nale Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario di Santa

Il 29 novembre scorso, nell'Aula Magna della Pon-tificia Università Gregoriana si sono svolte le primedue Sessioni del Convegno “Storie e Memorie.Illusioni d'immortalità?” organizzato dal Diparti-mento di Storia della Chiesa della Facoltà di Storiae Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Uni-versità Gregoriana, assieme all'Ordine dei Ministridegli Infermi e all'Associazione Italiana dei Profes-sori di Storia della Chiesa e in collaborazione conl'Associazione Archivisti Ecclesiastici. I relatori - quasi tutti docenti dello stesso Diparti-mento - partendo dal Basso Medioevo per arrivarefino alla metà del XX secolo, si sono soffermatisullo studio delle diverse dinamiche filosofiche e

P. Filippo Lovison, B.

Convegno su Storie e Memorie.Illusioni d'immortalità?

18Studenti e Professori nel quadriportico della Gregoriana durante una pausa dei lavori.

Studenti e Professori nel quadriportico duranteuna pausa dei lavori.

Visione dell'AulaMagna.

Da sinistra: S. Ecc.za Mons.Sergio Pagano,Prefetto dell'Ar-chivio SegretoVaticano, ilMagnifico Rettore P.François-XavierDumortier S.J., il Decano dellaFacoltà di Storia e Beni Culturalidella ChiesaNorman Tanner S.J.

S. Em.za Signor Cardinale Raffaele Farina, Archivista eBibliotecario di Santa Romana Chiesa, mentre firma la

prima copia della nuova rivista «Chiesa e Storia».

Lo studente FerdinandusSebo durante i lavori del

Convegno.

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gnato, in tutta la sua vita, segnata da un impegno e da unaserietà poco comuni, ma soprattutto in quest'ultimo annoin cui si vedeva chiaramente che l'uomo esteriore siandava disfacendo, come dice Paolo, risultava ugual-mente evidente che l'uomo interiore si rinnovava sempredi più e che il suo sguardo non si fermava più sulle cosevisibili, ma andava verso le cose invisibili. Questo donodel Signore, rimane. Rimane il ricordo della sua bontà,non soltanto innata, ma anche acquisita. Rimane anche ilsuo insegnamento teologico, plasmato nelle sue pubblica-zioni, che io adesso non devo valutare, ma posso dire che,tenendo presente il breve spazio di vita che il Signore gliha concesso, testimoniano un impegno e uno sforzo cheben si può qualificare di straordinario.Nel nostro dolore apriamo il nostro cuore alla speranza.Donath non è morto senza speranza. Viviamo anche noiin essa, nella quale siamo già salvi. Radunati intornoall'altare, unendoci al sacrificio di Cristo, confidando nel-l'intercessione materna di Maria Santissima, chiediamo alSignore di purificare Donath da ogni macchia e da ognipeccato e di fargli vedere il suo volto splendente e glo-rioso, perché abbia quella vita che Dio dà ai suoi eletti eche è l'unica vita vera: vita hominis visio Dei.

Cari Amici,alla vigilia della sua passione, il Signore ha spiegatoil mistero della sua morte e risurrezione come il suoandare al Padre. E a Pietro, che gli chiedeva di poterandare con lui, Gesù ha risposto che lo avrebbeseguito più tardi. Subito dopo spiega che egli va alPadre e che va a prepararci un posto, che ci pren-derà con lui, e che con lui saremo nella casa delPadre, dove egli ci precede. Vi sono molte dimorenella casa del Padre. Tante, ci spiegava Sant'Ireneo,quante le membra che avrà il corpo di Cristo. Nellacasa del Padre c'è una dimora per ciascuno di noi. Il Padre Donath Hercsik, nostro amico, confratello,professore, ha già seguito il Signore dove Pietro nonpoteva ancora andare la notte della Cena, dovenemmeno noi possiamo ancora arrivare. Lo haseguito nel cammino verso il Padre, perseguendo lavia che è Gesù stesso. Infatti, tutti noi sappiamoquale è questa via. “Io sono la via, la verità e lavita”, ha detto Gesù in questo stesso contesto. Tuttigli eventi della vita, in modo speciale la morte diuna persona cara, ci pongono davanti a questaverità, che riempie di speranza la nostra vita: ilSignore è la via per andare al Padre. Non ci resta cheseguirla, con lo sguardo fisso su Gesù, come ci dicela lettera agli Ebrei. Gli occhi fissi su Gesù che,come il vangelo ci ricordava, non è venuto a fare lasua volontà, ma la volontà di Colui che lo ha man-dato. Questa è la strada che il Signore ci indica, per-ché questa è la strada che egli ha percorso. È lastrada che Donath ha seguito, abbracciando contutto il cuore e con tutta l'anima la vita religiosanella Compagnia di Gesù, per seguire il Signore piùda vicino. E quale è questa volontà? Le parole di Gesù nel Van-gelo di Giovanni la riassumono in modo sorpren-dente: “Che io non perda nulla di quanto egli mi hadato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno”. Tuttala vita di Gesù è orientata a non perdere nessuno.Tutta la sua opera, i suoi miracoli, il suo insegna-mento, e soprattutto la sua morte e risurrezione.Tutto è per noi, propter nos homines et propternostram salutem; il Signore ha obbedito al Padreproprio per noi, per darci la sua vita, per la nostrasalvezza nell'amore fino alla fine.Il Signore non vuole perdere nulla di quanto ilPadre gli ha dato. Anche qui la parola del Signore cisorprende. Tutti noi siamo il dono del Padre alFiglio. Tutti noi siamo stati affidati dal Padre a Cri-sto suo Figlio. “Guardate quanto amore ci ha mani-festato il Padre, che ha voluto che siamo chiamatifigli di Dio, e lo siamo realmente”. Figli in Gesù ilFiglio, grazie al dono dello Spirito, fratelli dell'Uni-

Il 13 novembre scorso è tornato al Padre celesteil carissimo Padre Donath Hercsik, S.J., Decanodella Facoltà di Teologia. L'evento ha commossoprofondamente la comunità della Gregoriana, lasua famiglia e tutti coloro che hanno conosciutoil Padre Hercsik e che hanno gremito la Chiesadi S. Ignazio, a Roma il 16 novembre per laliturgia delle esequie, durante la quale conaffetto e in comunione di fede, speranza e nellapreghiera si è affidato a Dio il suo servitore. Di seguito riportiamo l'omelia delle esequiepronunciata da S.E. Rev. Mons. Luis F. Ladaria,S.J., Segretario della Congregazione per la Dot-trina della Fede e il discorso al termine dellaliturgia del Magnifico Rettore P. François-Xavier Dumortier, S.J.

Omelia pronunciata da S.E. Rev.Mons. Luis F. Ladaria, S.J.,Segretario della Congregazioneper la Dottrina della Fede,durante la celebrazione delleesequie del P. Donath Hercsik,S.J., Decano della Facoltà diTeologia della Pontificia Univer-sità Gregoriana

(2 Cor 4,14-5,1. Gv. 6, 37-40)

genito, che si è fatto il primogenito di molti fratelli.Siamo il dono del Padre a suo Figlio.Nomen est omen, dicevano gli antichi. Il nome di batte-simo di Donath ricorda proprio questo fatto. Donato,dato. Da chi? Evidentemente da Dio, dal Padre. A chi?Certamente a Cristo e, se a Cristo, anche a noi, perchè nelsuo amore infinito Dio Padre ha voluto amare Cristoinsieme a tutti noi. Ci vuol fare partecipi della vita divinache il Figlio ha ricevuto in modo unico e irripetibile. Egliè l'Unico, diceva sant'Agostino, ma non il solo. Ciascunodei nostri fratelli e delle nostre sorelle è un dono del Padree di Cristo a tutti noi. Tante volte, però, lo scopriamotroppo tardi. Donath è stato un dono di Dio a tutti noi. Epurtroppo, apparentemente, il Signore ci ha tolto, moltoprematuramente, secondo il nostro modo rozzo e poverodi pensare, questo dono che certamente abbiamo apprez-zato. “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedettoil nome del Signore”, diceva Giobbe, e possiamo ripeterloanche noi. Ma, dicendo questa verità, abbiamo dettotutto? Non aggiunge qualcosa la fede in Cristo morto erisorto? Certamente sì. Toglierci quanto ci ha dato non èil modo di agire del Signore. Il Signore è soltanto sì, nonè no. La nostra speranza ci fa intuire che la più grandevicinanza al Signore non può essere maggiore lontananzadai fratelli. La vita cambia, non viene tolta; la comunionecon coloro che ci hanno preceduto nel segno della fedenon è meno intensa di quella che viviamo fra di noi. LaChiesa del cielo, la Chiesa che si purifica, la Chiesa cheperegrina non sono tre, ma una sola. Perché crediamo che Donath vive in Cristo, egli rimanefra di noi. Nella grande gratitudine per quanto ci ha inse-

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Padre Donath Hercsik, S.J.

S.E. Rev. Mons. Luis F. Ladaria, S.J., Segretariodella Congregazione per la Dottrina della Fede,

pronuncia l’Omelia durante le esequie.P. Donath Hercsik, S.J.

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È ordinato sacerdote nella chiesa di San Michele diMonaco di Baviera il nove aprile 1994.Appena ordinato sacerdote è chiamato alla Curiageneralizia della Compagnia di Gesù dove, durantequattro anni, è segretario dell'Assistenza dell'Europacentrale. Nella sua vita, Donath ha saputo che cosa significaservire, servire gli altri, servire la Compagnia diGesù, servire la Chiesa.Dal 1998 al 2000 prepara il dottorato in teologiaalla Facoltà di Teologia St. Georgen di Francoforte.Nel 2001 la sua dissertazione dottorale viene pubbli-cata a Francoforte con il titolo: Jesus Christus alsMitte der Theologie von Henri de Lubac.E poi, compie in Venezuela, quello che si chiamanella Compagia di Gesù il terzo anno di noviziato.Dal 2001 al 2004 è Prefetto degli studi e Vice rettoredel Pontificio Collegio germanico - ungarico.Dal 2001 insegna teologia dogmatica alla Facoltà diTeologia della nostra Università Gregoriana. Nel 2005 diventa professore straordinario e nel due-milasei è moderatore del Primo Ciclo della Facoltà diTeologia; nel 2008 è promosso professore ordinario.Nello stesso anno è stato nominato Decano dellaFacoltà di Teologia, carica che ha esercitato con lamassima dedizione fino all'ultimo. Sono stato impressionato dalla passione di Donathper la sua missione d'insegnante e di pedagogo e peril suo impegno nella responsabilità di decano - unaresponsabilità che è stata a volte molto stressante -una responsabilità che ha vissuto pienamente con ilsuo esigente senso del dovere fino all'ultimo.Nonostante la sua giovane età, nonostante le carichecosì impegnative che gli sono state affidate successi-vamente, nonostante anche le diverse difficoltà e lacrudele malattia che ha dovuto affrontare, si è dedi-cato all'insegnamento e alla ricerca con l'impegnoradicale alla Gregoriana che abbiamo conosciuto eche possiamo e dobbiamo riconoscere. Oltre alle sue lezioni, Donath ha pubblicato cinquelibri in dieci anni, l'ultimo: “Il Signore Gesù: saggiodi cristologia e soteriologia” uscito questo anno,essendo il testo del corso che stava dando fino a diecigiorni fa e che non ha potuto portare fino alla fine.

A nome di tutta la nostra comunità universitariadella Gregoriana, vorrei dirti, Donath, “grazie”,“grazie tante” per la tua dedizione come teologo,professore e decano. Vorrei anche ringraziarti per la tua eccezionale testi-monianza di fronte alla logica ferrea della malattia.E vorrei dirti ciò che sai: la nostra grande stima, lanostra gratitudine e il nostro profondo affetto persempre.

Discorso del Magnifico RettoreP. François-Xavier Dumortier,S.J. al termine della celebrazionedelle esequie del P. Donath Herc-sik, S.J., Decano della Facoltà diTeologia della Pontificia Univer-sità Gregoriana

Alla fine di questa celebra-zione, vorrei ringraziareprofondamente tutti voi perla vostra presenza e la vostrapreghiera e, prima di dire “ADio” a Donath, vorrei ricor-dare la sua breve e intensavita.È nato il ventinove aprile1965 a Klausenburg nellaregione della Transilvania inRomania, da padre unghe-rese e da madre tedesca.Dopo la scuola elementare aKlausenburg, quando avevacirca dieci anni, i genitori,con il primogenito Donath esuo fratello minore Gerald,si trasferiscono in Germanianella città di Aschaffenburgin Baviera.

Nel 1985 ottiene la maturità e subito entra,all'età di venti anni, nella Compagnia di Gesù, ilquindici settembre dello stesso anno. Dopo i due anni di noviziato a Norimberga, stu-dia filosofia altri due anni a Monaco di Bavieradove ottiene il baccellierato in filosofia nel 1989.Poi, per due anni, svolge, nel Collegio di St. Bla-sien, questo tempo di primo apostolato che sichiama nella Compagnia di Gesù “magisterio” e,allo stesso tempo, frequenta la Facoltà di Teolo-gia dell'Università di Friburgo.In seguito comincia il primo ciclo di teologia allaFacoltà di Teologia St. Georgen a Francofortedove ottiene il baccellierato di teologia nel 1993;dopo di che ha passato un anno al Centre Sèvresdi Parigi dove l'ho personalmente accolto e cono-sciuto per la prima volta. Donath era già il gesuita che ho ritrovato alcunimesi fa: un uomo cortese e attento, discreto epreciso - una persona molto dotata, con una bellaintelligenza e una grande capacità di lavoro - unuomo di una vera dirittura, con un giudiziofermo e un impegno senza riserve.

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S.E.R. Velasio De Paolis C.S., Presidente della Prefettura degliAffari Economici della SantaSede, già studente della Facoltàdi Diritto Canonico.

S.E.R. Gianfranco Ravasi,Presidente del Pontificio Consi-glio della Cultura, già studentedella Facoltà di Teologia.

S.E.R. Paolo Romeo,Arcivescovo di Palermo (Italia),già studente della Facoltà di Teo-logia.

S.E.R. Donald William Wuerl,Arcivescovo di Washington (StatiUniti d'America), già studentedella Facoltà di Teologia.

S.E.R. Raymundo DamascenoAssis,Arcivescovo di Aparecida (Bra-sile), già studente della Facoltà diTeologia.

S.E.R. José Manuel EstepaLlaurens,Ordinario Militare emerito (Spa-gna), già studente della Facoltàdi Teologia.

La comunità universitaria della Gregoriana è vera-mente lieta di poter dire che il 20 novembre scorsoSolennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re del-l'Universo, il Santo Padre Benedetto XVI ha tenutoil Concistoro Ordinario Pubblico, nel quale, hacreato ventiquattro nuovi Cardinali.

Il Collegio cardinalizio aiuta il Successore dell'Apo-stolo Pietro nell'adempimento della sua missione diprincipio e fondamento perpetuo e visibile dell'u-nità della fede e della comunione nella Chiesa (cfr.Lumen gentium, n. 18).

Tra i nuovi porporati vi sono 10 ex alunni dellaPontificia Università Gregoriana. Ecco i loro nomi:

S.E.R. Angelo Amato,S.D.B.,Prefetto della Congregazionedelle Cause dei Santi, già stu-dente della Facoltà di Teolo-gia.

S.E.R. Robert Sarah,Presidente del PontificioConsiglio "Cor Unum",già studente della Facoltà diTeologia.

S.E.R. Raymond LeoBurke,Prefetto del Supremo Tribu-nale della Segnatura Aposto-lica, già studente dellaFacoltà di Teologia e diDiritto Canonico.

S.E.R. Paolo Sardi,Vice Camerlengo di SantaRomana Chiesa, già studentedella Facoltà di Teologia e diDiritto Canonico.

Concistoro 2010Dieci nuovi Cardinali ex alunni

A cura dellaSegreteria Generale

RUBRICA

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Rev.do Mons. Segundo Tejado Muñoz, Sotto-Segretario delPontificio Consiglio "Cor Unum". Ha studiato Filosofia dal 1987al 1988, Teologia dal 1988 al 1991, Storia Ecclesiastica dal 1991 al1994 e attualmente iscritto nella Facoltà di Storia e Beni Culturalidella Chiesa. Ex alunno del Collegio Diocesano RedemptorisMater.

S.E.R. Mons. Leopoldo Girelli, Arcivescovo titolare di Capri(Italia), Nunzio Apostolico in Singapore, Delegato Apostolico inMalaysia e in Brunei, e Rappresentante Pontificio non-residenteper il Viêt Nam. Ha studiato Diritto Canonico dal 1984 al 1986.Ex alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica.

S.E.R. Mons. Robert Francis Vasa, Vescovo Coadiutore dellaDiocesi di Santa Rosa in California (U.S.A.). Ha studiato DirittoCanonico dal 1979 al 1981. Ex alunno del Pontificio CollegioAmericano del Nord.

S.E.R. Mons. Francisco Antonio Nieto Súa, Vescovo di San Josédel Guaviare (Colombia). Ha studiato Storia Ecclesiastica dal 1980al 1983. Ex alunno del Pontificio Collegio Pio Latino Americano.

S.E.R. Mons. Fidel León Cadavid Marín, Vescovo di Sonsón-Rionegro (Colombia). Ha studiato Teologia dal 1978 al 1980.

Rev.do Mons. Edgar Peña Parra, Arcivescovo titolare diTelepte, affidandogli allo stesso tempo l'ufficio di NunzioApostolico. Ha studiato Diritto Canonico dal 1989 al1993. Ex alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica.

Altri incarichi affidatiad ex Alunni:S.E.R. Mons. Gonzalo Restrepo Restrepo, ArcivescovoMetropolita dell'Arcidiocesi di Manizales (Colombia). Hastudiato Teologia dal 1991 al 1993. Ex alunno del ConvittoEcclesiastico dell'Arcidiocesi di Medellin.

S.E.R. Mons. Dirceu Vegini, Vescovo di Foz do Iguaçu(Brasile). Ha studiato Teologia dal 1970 al 1982. Ex alunnodel Pontificio Collegio Pio Brasiliano.

S.E.R. Mons. Pedro Brito Guimarães, Arcivescovo di Pal-mas (Brasile). Ha studiato Teologia dal 1988 al 1995. Exalunno del Pontificio Collegio Pio Brasiliano.

S.E.R. Mons. Lionel Gendrom, P.S.S., Vescovo di Saint-Jean-Longueil (Canada). Ha studiato Teologia dal 1972 al1974. Ex alunno del Pontificio Collegio Canadese.

S.E.R. Mons. Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo (Italia).Ha studiato Teologia dal 1971 al 1975.

S.E.R. Mons. Josafá Menezes da Silva, Vescovo di Barrei-ras (Brasile). Ha studiato Teologia dal 1986 al 1987. Exalunno del Pontificio Collegio Pio Brasiliano.

S.E.R. Mons. Paul Stagg Coakley, Arcivescovo Metropo-lita di Oklahoma City (U.S.A.). Ha studiato Teologia Spi-rituale dal 1985 al 1987. Ex alunno del Pontificio CollegioAmericano del Nord, Casa Santa Maria.

S.E.R. Mons. Antonio Mennini, Nunzio Apostolico inGran Bretagna, Arcivescovo titolare di Ferento (Italia). Hastudiato Filosofia dal 1967 al 1970 e Teologia dal 1971 al1979. Ex alunno dell'Almo Collegio Capranica.

S.E.R. Mons. João Braz de Aviz, Prefetto della Congrega-zione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di VitaApostolica, finora Arcivescovo di Brasilia (Brasile). Ha stu-diato Teologia dal 1967 al 1972. Ex alunno del PontificioCollegio Pio Brasiliano.

S.E.R. Mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.J., Con-sultore del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.

Il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Vescovi:

Rev.do Jaime Muñoz Pedroza, Vescovo di Arauca(Colombia). Ha studiato Teologia dal 1986 al 1988. Exalunno del Collegio dei P. Eudisti, Congregazione diGesù e Maria.

Rev.do Mons. Xavier Novell Gomá, Vescovo di Sol-sona (Spagna). Ha studiato Teologia del 1995 al 2004.Ex alunno del Convitto San Luigi dei Francesi.

Rev.do Felix Gmür, Vescovo di Basel (Svizzera). Hastudiato Teologia dal 2001 al 2010. Ex alunno del Pon-tificio Istituto Teutonico Santa Maria dell'Anima.

Rev.do Pedro Cunha Cruz, Vescovo Ausiliare dell'Ar-cidiocesi di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile),assegnandogli la Sede titolare vescovile di Agbia. Hastudiato Teologia dal 1993 al 1996. Ex alunno del Pon-tificio Collegio Pio Brasiliano.

Rev.do Paulo César Costa, Ausiliare dell'Arcidiocesidi São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile), assegnan-dogli la Sede titolare vescovile di Esco. Ha studiatoTeologia dal 1996 al 2001. Ex alunno del PontificioCollegio Pio Brasiliano.

Rev.do Stefan Zekorn, Vescovo Ausiliare di Münster(Germania). Ha studiato Teologia dal 1980 al 1985. Exalunno del Pontificio Collegio Germanico Ungarico.

Rev.do Padre Vilmar Santin, O. Carm., Vescovo Pre-lato di Itaituba (Brasile). Ha studiato Storia Ecclesia-stica dal 1998 al 2001.

Rev.do Mons. Peter Paul Angkyier, Vescovo diDamongo (Ghana). Ha studiato Psicologia dal 1996 al2002. Ex alunno del Pontificio Collegio Urbano diPropaganda Fide.

Rev.do Padre Agenor Girardi, M.S.C, Ausiliare del-l'Arcidiocesi di Porto Alegre (Brasile), assegnandogli laSede titolare vescovile di Fornos maggiore. Ha studiatoTeologia Spirituale dal 1988 al 1990.

Rev.do Mons. Julián Ruiz Martorell, Vescovo diHuesca e di Jaca (Spagna). Ha studiato Teologia dal1983 al 1985. Ex alunno del Pontificio Collegio Spa-gnolo.

Rev.do Mons. Andrew Jagaye Karnley, Vescovo dellaDiocesi di Cape Palmas (Liberia). Ha studiato Storia eBeni Culturali della Chiesa dal 2010 al 2011. Exalunno del Pontificio Collegio di San Pietro Apostolodi Propaganda Fide.

Altre nomineRev.do Padre Joseph Carola, S.J., Consultore della Congrega-zione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Altre nomine in PUGRev.do Don Rocco D'Ambrosio, Professore Straordinario dellaFacoltà di Scienze Sociali e Direttore del Dipartimento di DottrinaSociale della Chiesa presso la medesima Facoltà.

Rev.do Padre Prem Xalxo, S.J., Responsabile della Cappellaniadell'Università per un triennio.

Rev.do Padre Michael Paul Gallagher, S.J., Pro-Decano dellaFacoltà di Teologia pro tempore 2010/2011.

Nomine episcopali ex alunni dal 01-10-2010 al 31-01-2011

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RUBRICA

LISTA DELLE TESI DIFESE DAL 1-10-2010 AL 31-01-2011

A cura dellaSegreteria Accademica

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ANDREOZZI, AndreaL’officina delle parabole. La comprensione dei disce-poli come snodo pragmatico di Mt 13.(Teologia, GRILLI, 9205)

BUI, Kim Phong AntoineEvangelization of Culture and Inculturation of FaithAlexandre de Rhodes S.J. (1593-1660) and his Missionin Vietnam.(Storia Ecclesiastica, GONZALEZ FERNANDEZ, 9206)

CHWASTYK, Arkadiusz MichalDiritto e negazione delle esequie ecclesiastiche. Evolu-zione storica e legislazione attuale.(Diritto Canonico, KOWAL, 9202)

COMPIANI, MaurizioFuga silenzio e paura. La conclusione del vangelo diMarco. Studio di Mc 16,1-20.(Teologia, MANICARDI, 9191)

DAL POZZOLO, AlessioLa fede tra estetica, etica ed estatica. La sporgenza teo-logica tra il “bello” e il “sublime” in K.W.F. Solger e F.Schiller. (Teologia, SALMANN, 9195)

DE CANDIA, GianlucaDebuit et decuit deo et hominibus. La necessità conve-niente e il più-che-necessario come categoria trascen-dentale e storica della teologia cristiana.(Teologia, SALMANN, 9200)

DO NASCIMENTO, LorivaldoL’importanza dell’argomento liturgico nella teologiadella predestinazione agostiniana.(Teologia, CAROLA, 9209)

DZANKANI, KomiLa dynamique de la pensée chez Maurice Blondel. Duréalisme intégral dans une philosophie de l’insuffisance.(Filosofia, LECLERC, 9194)

FERNANDES, Nilson AndreA Historia da Diocese de Patos De Minas. Antecedenteshistoricos, preparaçao, criaçao e primeiro episcopado(1866-1968). (Storia e Beni Culturali della Chiesa,GONZALEZ FERNANDEZ, 9207)

FESTA, GianniCassiano, i Padri del deserto e la cultura domenicana traXIII e XV secolo. Intorno ad un volgarizzamento ine-dito del DE INSTITUTIS COENOBIORUM (MS. I.VI. 31 della Biblioteca Comunale di Siena).(Storia e Beni Culturali della Chiesa, MEZZADRI, 9203)

GMÜR, FelixVom Kaiser weg zu Gott. Ein Beitrag zur Auslegungs-geschichte und zur Textpragmatik von Mk 12,13-17.(Teologia, GRILLI, 9189)

HEFFA NYAMSI, AugustinL’humanisme politique dans la conception de la justiceselon John Rawls. (Filosofia, GORCZYCA, 9190)

KALAPARAMBATH, Sini SebastianJesus Christ - The revealed truth of God forms the basisof christian decision of faith. A study of believing andreliving the revealed truth for a mature christian lifeaccording to “Dei Verbum chapter I”. (Spiritualità,WITWER, 9201)

KENNEDY, JohnMatrimonium praepeditorum - investigatio historica etcanonica. The marriage of the developmentally disabled. Anhistorical and canonical investigation.(Diritto Canonico, KOWAL, 9188)

KERAMIDAS, DimitriosSfide della collaborazione intercristiana nell’Europa.Approcci teologici ed ecclesiastici. Il cammino della ChiesaOrtodossa greca in Europa, dagli anni ‘60 fino ad oggi.(Missiologia, MARANI, 9204)

KIRIALDENIYAGE, Ajith WellingtonFriendship, the Most Desirable of all Goods: St.ThomasAquinas on Charity as Friendship with Special Reference tothe Summa Theologiae. (Filosofia, FLANNERY, 9192)

MACHADO DE SALDANHA E ALBUQUERQUE, Anto-nio ManuelIgreja e Sociedade no Portugal do século XIX: A Cidade daHorta. (Storia e Beni Culturali della Chiesa, MEZZADRI, 9208)

MANRESA LAMARCA, Josep MariaLa eclesiología del P. B. Xiberta (1897-1967). El “redescu-brimiento” de la Iglesia como “La Obra de Cristo”.(Teologia, PIE-NINOT, 9197)

MOBANDA BOSAKAIBO, Herve-BonaventureLes Bangala du Poste de Nouvelle-Anvers et leur Evangeli-sation par les Missionnaires de Scheut (1884-1944). Uneétude historico-analytique.(Storia e Beni Culturali della Chiesa, JANSSENS, 9212)

MOORE, Michael PatrickLa credibilidad de Jesucristo en la teología de O. González deCardedal y J.I. González Faus. (Teologia, PIE-NINOT, 9199)

MOTOCA, Radu FlorinIl potere originario della vita nel pensiero di Michel Henry.(Filosofia, GILBERT, 9196)

MUYAYA TSHIKABWA, DesireLa systemique de la communication de l’image de la femmecongolaise dans la fiction televisuelle kinoise. Le cas du“Theatre de chez nous”. (Scienze Sociali, BAUGH, 9198)

NOBREGA DE SOUSA, Paulo JacksonNós, povo de Deus chamado, Estudo exegético-teológico datemática “povo de Deus” a partir de Rm 9,24-29. (Teologia, PENNA, 9186)

PARIS, LeonardoSulla libertà. Prospettive di teologia trinitaria tra neuro-scienze e filosofia. (Teologia, SALMANN, 9187)

SEEANNER, MichaelMaria, die Magd des Herrn (Lk 1,38). (Teologia, STOCK, 9184)

SURLIS, Tomás JosephThe Presence of the Risen Christ in the Community of Dis-ciples: An Examination of the Ecclesiological Significanceof Matthew 18:20. (Teologia, HENN, 9185)

VARELA VAZQUEZ, DavidCristo centro de la historia en la obra cristológica de Mar-cello Bordoni y Olegario González de Cardedal. (Teologia,LADARIA, 9193)

Nous souhaitons que ce bulletin vous aura fait plaisir.Nous vous serions reconnaissants de bien vouloircollaborer à sa diffusion en nous fournissant lesadresses d’autres anciens étudiants de la PUG à quinous pourrions l’expédier. Toute contributionbénévole aux frais d’édition, dont nous vousremercions à l’avance, serait à envoyer à:

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1) Se si tratta di un LegatoIo sottoscritto/a…………………………. nato/a a …………………. il……….. e residente in ……………, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, lascio atitolo di legato, all'Ente Ecclesiastico Pontificia Università Gregoriana, con sede in Piazza della Pilotta n. 4 - Roma, l'appartamento (altri beni da specificare), sito in………………. di mia proprietà, precisando che la disposizione in favore di detto Ente è da me fatta per gli scopi istituzionali dell'Ente medesimo. Revoco e annulloogni mia precedente disposizione testamentaria.Luogo e Data (prima della firma) ………………. Firma ……………….

2) Se si tratta invece di nominare l'Università erede universale di ogni sostanza:Io sottoscritto/a…………………. nato/a a………………. il………….., NOMINO mio erede universale l'Ente Ecclesiastico Pontificia Università Gregoriana consede in Roma, piazza della Pilotta 4, precisando che la disponibilità in favore di detto Ente è da me fatta per gli scopi istituzionali dell'Ente medesimo. Revoco eannullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Luogo e Data (prima della firma) ………………. Firma ……………….

(N.B. Il legato o il testamento olografo devono essere scritti per intero di proprio pugno dal testatore).

IMMAGINE DI COPERTINACaravaggio, Cappella Contarelli in San Luigi deiFrancesi - Roma, San Matteo e l’angelo, 1602;cm. 295 x 195. Olio su tela.