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Università e CooperazioneIl ruolo del CUCS per il coordinamento delle attività di cooperazione
Il CUCS – Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo:
Università degli Studi di Trento, Università degli Studi di Trieste, Università Ca’ Foscari – Venezia, Università degli Studi di Padova, Università degli
Studi di Ferrara, Università degli Studi di Urbino, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi di Modena e Reggio, Universitàdegli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi del Piemonte Orientale , Università degli Studi di Torino, Politecnico di
Torino, Università della Valle d’Aosta , Università degli Studi di Bergamo, Università dell’Insubria, Università Commerciale Bocconi – Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano, Università di Brescia, Università Statale degli Studi di Milano, Politecnico di Milano
Prof. Emanuela Colombo,
Rector’s Delegate to Cooperation for Development - Politecnico di Milano
E. Colombo, CUCS@GMA_UNIMI - 30 Ottobre 2009
2Sommario
• La missione delle Università nel Terzo Millennio
• Le Università in coordinamento: Il CUCS
• La rilevanza della ricerca scientifica per lo sviluppo
• Le opportunità che vengono dai giovani
• Beni primari e innovazione: Alimentazione, Acqua, Energia
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La missione Universitaria:La missione Universitaria:
Storicamente si fonda su tre pilastri fondamentali:
•la formazione
il cuore dell’impegno per la generazione di competenze
•la ricerca scientifica
lo strumento con cui si contribuisce alla crescita dei
Saperi e con cui si implementa una didattica dinamica
•il trasferimento di conoscenza e tecnologia
(community service) verso il territorio (locale o
internazionale), l’indicatore di monitoraggio di efficacia
La missione delle università
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La missione Universitaria:La missione Universitaria:
Formazione, ricerca, trasferimento di conoscenze/tecnologie
La La visionevisione di lungo periodo di lungo periodo èè infatti una infatti una
““generazione futuragenerazione futura”” di cittadini e professionisti di cittadini e professionisti
consapevoli, preparati e responsabiliconsapevoli, preparati e responsabili
La missione universitaria è necessariamente dinamicae deve seguire i nuovi contesti sociali, economici e ambientali e le rispettive evoluzioni.
Si evidenzia, indiscutibile, un ruolo di “Servizio” e un legame tra università e società:
• percorsi formativi• professioni
• risvolti sulla società
La missione delle università
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Gli 8 Obiettivi del Millennio delle Nazioni Uniterappresentano le frontiere e la sfida dello Sviluppo
economica, ambientale e sociale portano a dover gestire un mondo sempre più interconnesso
Le logiche dell’interdipendenza
Competenze, Nuove Attitudini e CapacitCompetenze, Nuove Attitudini e Capacitàà
sono sempre pisono sempre piùù necessarienecessarie
La tensione verso uno Sviluppo Sostenibiledisegna la necessità di identificare nuovi paradigmi di sviluppo che
sappiano preservare le culture favorendo al contempo l’integrazione, la promozione umana e il mantenimento della pace
nel mondo.
Le sfide sociali del Terzo Millennio
La crisi dell’economia tradizionale è un altro segnale che porta a riprogettare nuove direzioni di sviluppo.
Le sfide socialiLe sfide sociali
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I giovani si mostrano interessati a tematiche trasversali che toccano gli ambiti
sociali e sono destinati a lavorare in contesti globali e tecnologicamente
avanzati che avranno inevitabili impatti sulla società.
Saper cogliere queste opportunità ha un triplice beneficio:
• preparare meglio i giovani con competenze nuove
• adeguare l’evoluzione delle professioni al cammino storico-economico
• creare un maggior senso di responsabilità negli individui
Nuovo ruolo per le Università
LL’’interesse dei giovaniinteresse dei giovani
Emergono alcune urgenze a cui l’università deve fare fronte:
• recuperare l’etimo di “università”: una comunità impegnata nella ricerca e acquisizione di
competenze culturali/professionali
• superare la frammentazione specialistica delle discipline e recuperare la prospettiva
unitaria del sapere
• ri-aprire l’impegno della ricerca scientifica alla domanda esistenziale di senso per la vita
della persona e lo sviluppo dei popoli
• occorre ridisegnare i percorsi (e i linguaggi) per spronare i nostri giovani a “cercare la propria
vocazione professionale” e non “un lavoro”
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Il mondo è in rapido cambiamento e dunque ci si trova in contesti sempre più
internazionali, multidisciplinari, multietnici e multireligiosi.
Per agire diventano sempre più rilevanti le conoscenze e le competenze specifiche
così come la visione sistemica ed emergono come essenziali alcuni elementi:
Nuovo ruolo per le Università
• la centralità dei partenariati (nord-nord, nord-sud e sud-sud)
• la necessità di arricchire i percorsi formativi
• la rilevanza della ricerca scientifica per l’innovazione
• l’opportunità data dalle nuove generazioni
Arricchimento della missione universitariaArricchimento della missione universitaria
Emerge un nuovo ruolo che le universitEmerge un nuovo ruolo che le universitàà possono possono ricoprire per lo sviluppo della societricoprire per lo sviluppo della societàà civilecivile
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Università degli Studi di Trento
Università degli Studi di Trieste
Università Ca’ Foscari – Venezia
Università degli Studi di Padova
Università degli Studi di Ferrara
Università degli Studi di Urbino
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Università degli Studi di Modena e Reggio
Università degli Studi di Parma
Università degli Studi di Pavia
Università degli Studi del Piemonte Orientale
Università degli Studi di Torino
Politecnico di Torino
Università della Valle d’Aosta
Università degli Studi di Bergamo
Università Commerciale Bocconi – Milano
Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano
Università di Brescia
Università Statale degli Studi di Milano
IUSS -Pavia
Politecnico di Milano
Università del CUCS che condividono il percorso
Le Università in coordinamento: il CUCS
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La storia del CoordinamentoLa storia del Coordinamento e le Reti tra le Universite le Reti tra le Universitàà
Dicembre 2004 - Firma del Documento di Intenti tra la DGCS e oltre 70 Rettori
delle Università Italiane => si crea il terreno per un consapevole coinvolgimento
delle università nella cooperazione per lo sviluppo e la pace.
Giornate Cooperazione 2005 – Le Università Italiane, portatrici di patrimoni
di eccellenze e luoghi privilegiati della formazione e della ricerca, dove far
maturare obiettivi di cooperazione, sono coinvolte come Partner del MAE nel
processo di divulgazione e sensibilizzazione alla cooperazione e alla pace.
Piano Programmatico 2006: La DGCS si focalizza sui Giovani, elemento chiave
nel processo di sviluppo, suggerendo un percorso di coordinamento regionale
(Reti del Nord, Centro, Sud):
�Il Politecnico di Milano riceve mandato con la Bocconi di seguire la Rete al Nord Italia.
�Le reti hanno missione di promuovere la cooperazione allo sviluppo e alla pace e il
consolidamento della formazione cognitiva e operativa nel settore.
Le Università in coordinamento: il CUCS
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La Rete del Nord diventa un CoordinamentoLa Rete del Nord diventa un Coordinamento
Le Università in coordinamento: il CUCS
Al termine di un percorso comune le Università della Rete del Nord decidono di
dare vita a un coordinamento fondato sulla missione degli Atenei.
Nasce il CUCS nel 2007, primo congresso CUCS giugno 2009
Nel protocollo di intenti si riconosce le necessità di:
• Predisporre percorsi di educazione, formazione, progettazione e divulgazione scientifica nel settore dello Sviluppo Umano e Sostenibile e della Cooperazione allo Sviluppo
• Dare impulso alla formazione di nuove generazioni di ricercatori, accademici e professionisti in grado di operare per lo sviluppo umano e sostenibile a livello locale e internazionale
• Costruire e consolidare Reti di competenze (orizzontali o trasversali tra Università, ONG, Organizzazioni internazionali, Non Profit, Imprese, Istituzioni locali e nazionali)
• Innovare le pratiche della cooperazione allo sviluppo attraverso la ricerca per migliorarne l’efficacia
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11Le Università in coordinamento: il CUCS
Il Protocollo Il Protocollo firmato e firmato e gli impegnigli impegni
Obiettivi GeneraliObiettivi Generali
1. Istituire o rafforzare l’ambito della Cooperazione allo Sviluppo al proprio interno, secondo modalità e strumenti opportuni ed idonei (centri di ricerca, deleghe, aree trasversali, gruppi di ricerca, iniziative specifiche, istituzione di corsi di laurea e cicli di dottorato, programmi di master…);
2. Promuovere la nascita e sostenere il “Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo”, al fine di rafforzare e migliorare, nel rispetto della normativa vigente e dei propri regolamenti interni, il coordinamento delle attività di cooperazione allo Sviluppo, con una missione ampia:
� divenire un interlocutore rappresentativo, riconosciuto e autorevole per la società civile e il mondo istituzionale a livello nazionale e internazionale
� ampliare le capacità progettuali e di intervento concreto per:• diffondere una cultura della cooperazione
• consolidare la condivisione di esperienze, conoscenze competenze
• focalizzare gli sforzi comuni su temi essenziali
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12Le Università in coordinamento: il CUCS
Il Protocollo Il Protocollo firmato e firmato e gli impegnigli impegni
Obiettivi SpecificiObiettivi Specifici
• Processi partecipati che tendano alla condivisione
• Gradualità del percorso
• Ascolto della complessità (Stato, Società Civile)
• Rafforzamento legami università italiane - locali (cooperazione universitaria)
• Attenzione ai vari soggetti: giovani, adulti, donne, uomini, minoranze
• Trasferimento di conoscenze (costruzione collettiva)
• Creazione e potenziamento di cultura e competenze
• Ricostruzione per lo sviluppo o rafforzamento a partire dalle università:
� Valorizzazione del capitale intellettuale e del capitale umano
� Visione etica della società civile (come fine e non come mezzo)
Metodo e ApproccioMetodo e Approccio
• Incontri periodici di coordinamento
• Eventi scientifici e divulgativi
• Gruppi di lavoro (peer education, moduli didattici, progetti)
AttivitAttivitàà
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13Le Università in coordinamento: il CUCS
Il Protocollo Il Protocollo firmato e firmato e gli impegnigli impegni
Primi Risultati nel triennio 2006Primi Risultati nel triennio 2006--20092009• Primo Congresso Scientifico CUCS, luglio 2009 – Pavia
• Organizzazione dei congressi su base bi-annuale
• Organizzazione di eventi tematici annuali negli anni di mezzo
• Compartecipazione a eventi
• Elaborazione di moduli per la didattica universitaria congiunti (per la cooperazione)
• Sinergie progettuali
• Primo progetto congiunto: promozione di dottorati (Palestina)
• Prima missione ufficiale per il MAE come coordinamento (Dicembre 2009)
Il CUCS oggi si pone come un interlocutore di rilievo e competente per
programmi di sviluppo nelle aree dove la complessità richiede azioni comuni
e un approccio partecipato, integrato e multidisciplinare tra i grandi
attori: Stato, Società civile e Università (organismi internazionali e imprese)
…… e due sono i punti di forza e due sono i punti di forza 1. Ricerca scientifica 1. Ricerca scientifica
2. Giovani2. Giovani
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La ricerca scientificaLa ricerca scientifica
La ricerca in ambito universitario ha un compito ampio:
1. aiuta ad aggiornare e a rendere dinamica la didattica universitaria, dimostrandosi
uno strumento a servizio nella costruzione di competenze
2. contribuisce a formare e consolidare una capacità critica nei giovani studenti e diviene
canale chiave per la costruzione di individui completi e responsabili
3. risulta precondizione necessaria per promuovere l’innovazione in grado di agevolare
l’interazione con il territorio e la costruzione di uno sviluppo socio-economico autonomo.
La ricerca Scientifica per lo sviluppo
…… per il Nord per il Nord
quanto per il Sud del mondoquanto per il Sud del mondo
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15La ricerca Scientifica per lo sviluppo
La ricerca scientifica e lLa ricerca scientifica e l’’innovazione nei PVSinnovazione nei PVS
Il binomio “ricerca-innovazione” è infatti ricosnosciuto essere un elemento
di rilievo:
Cambia la prospettiva di innovazione Cambia la prospettiva di innovazione
ma la sfida non ma la sfida non èè meno complessa!!meno complessa!!
Nei contesti del Nord del Mondo, la ricerca per l’innovazione è spesso tesa al superamento
progressivo di limiti tecnologici.
Nei contesti del Sud del Mondo la ricerca per l’innovazione diviene applicazione di conoscenze o tecnologie, anche note, che sappiano adattarsi e integrarsi ai “differenti” contesti culturali, sociali ed economici.
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16La ricerca Scientifica per lo sviluppo
La ricerca scientifica e la cooperazione universitariaLa ricerca scientifica e la cooperazione universitaria
La ricerca stessa aiuta a far evolvere la cooperazione Nord-Sud verso
condizioni di mutuo apprendimento e:
• diviene strumento per lo sviluppo
• contiene nel suo metodo i principi base dell’equità
La cooperazione universitaria
trasforma i concetti di trasferimento di
conoscenza e di tecnologia in una
costruzione collettiva promuovendo
lo sviluppo autonomo
La cooperazione universitaria mira a
mettere la tecnologia a servizio dello sviluppo e
fornisce opportunità di sperimentazione in
terreni non convenzionali(aiuta a recuperare il senso più vero dell’innovazione)
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Le università devono trasferire questa visione ai giovani e li devono
preparare con competenze specialistiche e costantemente aggiornate
Le logiche a cui si ispira la cooperazione allo sviluppo aiutano a
individuare un insieme di valori positivi, contribuiscono a formare una
generazione di individui - cittadini e professionisti - in grado di agire
eticamente in ogni contesto globale tanto nel profit quanto nel non profit…
I giovani sono un canale straordinario I giovani sono un canale straordinario per veicolare Valori positiviper veicolare Valori positivi
…… in modo ampio..in modo ampio..
I giovani come promotori di una nuova cultura sociale I giovani come promotori di una nuova cultura sociale
anche oltre la Cooperazioneanche oltre la Cooperazione
I giovani per lo sviluppo
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PiPiùù cittadini e professionisti responsabili prepareremocittadini e professionisti responsabili prepareremo
pipiùù sarsaràà agevole la strada verso uno sviluppo equo e sostenibileagevole la strada verso uno sviluppo equo e sostenibile
anche fuori “dalla cooperazione” si assiste a interessanti cambiamenti:
La responsabilità sociale viene integrata nella missione delle aziende:
• maggior attenzione negli aspetti e negli effetti sociali
• tendenza positiva alla valorizzazione del capitale umano
• apertura verso politiche di interazione con alcuni PVS
• le fondazioni delle imprese mobilitano i dipendenti nei territori dei PVS
• sostegno a progetti di cooperazione
• i manager vengono inviati nelle realtà critiche per formazione fuori standard
• la sostenibilità viene vista in un’ottica etica come fine e non come mezzo.
I giovani per lo sviluppo
I giovani come promotori di una nuova cultura sociale I giovani come promotori di una nuova cultura sociale
anche oltre la Cooperazioneanche oltre la Cooperazione
La tensione in molte istituzioni pubbliche verso una gestione piùtrasparente, rigorosa delle proprie risorse interne sta motivando lo svolgimento della professione pubblica con sempre maggior attenzione etica.
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La ricerca porta alla cooperazione tra individui e Paesi,
i giovani ne sono il legante del domani
La ricerca e i giovani per lo sviluppo
Alla luce delle dinamiche dell’interdipendenza promuovere la ricerca
costituisce una delle strade concrete verso (i possibili modelli per) uno
sviluppo globale (sufficientemente) equo e durevole nel quale si
riconoscono due ruoli chiave:
la ricerca scientifica integrata,
multidisciplinare e trasversale rappresenta uno
strumento strategico del suo percorso attuativo
il coinvolgimento dei giovani motivati,
formati e responsabili ne delinea e assicura
la sostenibilità nel tempo.
““Il coraggio di avere un sogno le competenze per realizzarloIl coraggio di avere un sogno le competenze per realizzarlo””Mahatma Gandhi Mahatma Gandhi
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• come Acqua ed Energia è un bene primario e un bene pubblico
• e’ un tema sistemico come competenze e tecnologie
• richiede partenariati ampi e competenti
• e’ un tema direttamente legato alla “povertà”
• richiede studi su aspetti sociali e ambientali locali
• richiede responsabilità dei singoli (individui)
• richiede responsabilità sociale (imprese e istituzioni)
• ha bisogno di innovazione continua
• e’ un tema di rilievo per i PVS ma … non solo!
Ricerca e beni primari
Il tema “Alimentazione” richiama i MDGs e i beni primari
Acqua non Acqua non potabilepotabile
Malnutrizione Malnutrizione infantile infantile
Accesso Accesso allall’’energia energia
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21Ricerca e beni primari
Il tema “Alimentazione” richiama i MDGs e i beni primari
… dove la frontiera non si associ solo allo stato dell’arte più avanzato, ma si interpreti prevalentemente in termini di tutte le frontiere geografiche, sociali, economiche, culturali che la ricerca può aiutare a ridurre o a sanare.
Questa è l’innovazione su cui si deve fondare la cooperazione universitaria
Il trasferimento di conoscenze, tecnologia e la ricerca per l’innovazione
hanno rappresentato importanti fattori competitivi nel Secondo Millennio.
Oggi queste dimensioni, necessarie ma non più sufficienti, per vincere le grandi
sfide dello sviluppo globale, devono essere rilette alla luce del complesso dei
fattori umani, accoppiate alla responsabilità sociale e individuale e
integrate con una valutazione morale delle scelte.
Questo è lo sforzo da perseguire per realizzare progetti di “frontiera”
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Considerazioni finali
• Le sfide che abbiamo menzionato riguardano beni primari e sono complesse:
richiedono competenze, partecipazione e condivisione, visione sistemica,
partenariati forti e competenti, capacità di ascolto e di innovazione.
• Le università e dunque il CUCS sono attori di rilievo in questo contesto
Chiosa
Il percorso Il percorso èè certamente arduo certamente arduo
• La multidisciplinarietà trova nella cooperazione un campo sfidante e offre
una prospettiva nitida per la ricerca e l’innovazione con un duplice beneficio:
� La cooperazione nel Terzo Millennio deve portarci a pensare che “Nord & Sud”
del mondo devono lavorare insieme per trovare soluzioni appropriate ai
differenti contesti culturali, sociali ed economici.
� La cooperazione può aiutare a recuperare la dimensione umana della ricerca
per l’innovazione tecnologica, sanando finalmente lo scisma tra coloro che
propendono per affidarle ciecamente l’intero sviluppo e coloro che ne
negano a priori ogni utilità.
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Cortesia Ing. A. Crespi – Verso la Margherita
ResponsabilitResponsabilitàà sociale sociale
Ricerca Scientifica,Ricerca Scientifica,
EquitEquitàà,,
Partenariati trasversaliPartenariati trasversali
Coinvolgimento attori localiCoinvolgimento attori locali
Sono le nostre forze motriciSono le nostre forze motrici
per promuovere la cooperazione eper promuovere la cooperazione e
costruire partenariati di qualitcostruire partenariati di qualitàà,,
affrontare le sfide del Millennio e affrontare le sfide del Millennio e favorire lo sviluppo globalefavorire lo sviluppo globale