Università degli Studi di Siena Facoltà di Medicina e Chirurgia FARMACOLOGIA Dr. Lucia Micheli...
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Università degli Studi di Siena
Facoltà di Medicina e Chirurgia
FARMACOLOGIA
Dr. Lucia MicheliDipartimento di Farmacologia
“Giorgio Segre”A.A. 2007-08
Dose di Farmaco somministrato
Concentrazione Farmaco circolazione sistemica
Concentrazione Farmaco sito d’azione
EFFETTO EFFETTO FARMACOLOGICFARMACOLOGICOO
Farmaco nel tessuto di distribuzione
Farmaco metabolizzato o eliminato
RISPOSTA RISPOSTA CLINICACLINICA
TossicitàEfficacia
FARMACOCINETICA
Assorbimento
Distribuzione
EliminazioneFARMACODINAMICA
Passaggio dei Farmaci attraverso le membrane Biologiche
Vie di somministrazione
Farmacocinetica • Assorbimento
• Distribuzione
• Biotrasformazioni
• Eliminazione
Variabilità alla risposta Farmacologica
Movimento del farmaco
nell’organismo
Interazione del farmaco
con l’organismo
Farmacocinetica
Farmacodinamica
FARMACOCINETICA
Studia l’evoluzione temporale delle concentrazioni di un farmaco e dei suoi
metaboliti nei diversi fluidi e tessuti dell’organismo
FarmacocineticaFarmacocineticaPuò essere distinta in tre fasi
MEMBRANA CELLULAREMEMBRANA CELLULARE
Costituita da un doppio strato fosfolipidico (le teste idrofile formano le superfici interna ed esterna e le code
idrofobe si uniscono al centro della membrana).
Altri componenti: carboidrati, glicolipidi colesterolo e proteine (periferiche, disposte su entrambe le facce della
membrana; integrali penetrano nella membrana e l’attraversano completamente)
Processi che consentono il movimento del Processi che consentono il movimento del
farmaco all’interno dell’organismofarmaco all’interno dell’organismo
Fattori dipendenti dal farmaco
dimensioni e forma molecolare solubilità in acqua e lipidi grado di ionizzazione solubilità in acqua e lipidi della
forma ionizzata
Spessore
Fattori dipendenti dalle membrane cellulari:
Composizione % Componenti
Natura componenti
Meccanismi di passaggio
attraverso le membrane biologiche
Vie di somministrazioneVie di somministrazione
Vie enterali Sublinguale
Orale
Rettale
Vie parenterali Intravascolare (endovenosa, intra-arteriosa)
Intramuscolare
Cutanea (sottocutanea, intradermica)
Altre vie D’organo (intratecale, intra-articolare, inalatoria)
Intracavitaria (intraperitoneale, intrapleurica)
Transcutanea
Transmucosale
Finestra Terapeutica
Concentrazione Tossica
Concentrazione Minima Efficace
Finestra Terapeutic
a
Fasi della Farmacocinetica
ASSORBIMENTOASSORBIMENTOLuogo di Somministrazione
Passaggio del farmaco dal sito di
somministrazione alla
circolazione sistemica
Fattori che influenzano l’assorbimentoFattori che influenzano l’assorbimento
Dipendenti dal farmaco
PM e forma molecolare solubilità in acqua e lipidi grado di ionizzazione Coefficiente di ripartizione
Variabili Fisiologiche
o area superficie assorbenteo flusso ematicoo pH nel sito di assorbimentoo Altri (cibo, svuotamento
gastrico, eliminazione presistemica)
Velocità di assorbimentoVelocità di assorbimento
determina il picco
plasmatico ed il tempo
necessario per raggiungerlo
Varia a seconda della
via di somministrazi
one
ORALI TOPICHE RETTALI INIETTABILI TRANSDERMICHE Gocce
Sciroppi
Sospensioni
Polveri
Granulati
Compresse
Capsule
Confetti
Pomate
Lozioni
Sospensioni
Polveri aspersorie Gocce nasali ed auricolari Colliri
Aerosol
Spray nasali
Ovuli
Supposte
Microclismi
Soluzioni
Sospensioni
Cerotti a rilascio
controllato (es.
antianginosi,
anticinetosici)
Via buccale o sublinguale Assorbimento attraverso le mucose della bocca Fattori che regolano l’assorbimento:
area di contatto: limitata ma ben irrorata
? vena cava superiore tempo di
permanenza: no deglutizione
passaggio: diffusione passiva semplice
pH:
6 – 6,5
Vantaggi: evita gli enzimi gastrici e l’effetto di primo passaggio
raggiungimento concentrazioni plasmatiche efficaci in pochi minuti
Svantaggi: scarso dissolvimento irritazione mucose gusto assorbimento variabile
Via orale Assorbimento dei farmaci lungo il tratto gastrointestinale:
1) stomaco
2) piccolo intestino (tenue): duodeno digiuno ileo 3) colon
STOMACO Le cellule secernono: mucina, acido cloridrico, enzimi digestivi
Fattori che regolano l’assorbimento:
area di contatto:
1 m2 perfuso da 150 ml/min
pH: 1-3 passaggio: > per diffusione
semplice
? vena porta patologie
forma farmaceutica
cibo
interazioni fra farmaci
tempo di svuotamento
Diminuito: Aumentato:
acidi grassi
digiuno
elettroliti fame gravidanza bevande (elevati volumi) cibo ansia farmaci
(anticolinergici, analgesici narcotici, bloccanti gangliari)
farmaci (reserpina, colinergici, anticolinesterasici)
depressione
INTESTINO
Costituito da 4 tonache concentriche: sierosa, muscolare, sottomucosa, mucosa. Le ultime due tonache formano i plichi circolari o valvole conniventi, i villi e i microvilli con orletto a spazzola che aumentano notevolmente la superficie assorbente
Fattori che regolano l’assorbimento:
area di contatto: 200 m2 perfuso da 1 ml/min
pH: 7-8
passaggio: tutti i meccanismi
coinvolti ? vena porta
motilità: movimenti peristaltici
forma farmaceutica
interazioni fra farmaci
chimo
patologie
Effetto di primo passaggioEffetto di primo passaggioDopo somministrazione orale alcuni farmaci sono assorbiti e trasportati attraverso il sistema portale al fegato dove possono subire una notevole metabolizzazione
Spesso occorre cambiare la via di somministrazione.
L’effetto di primo passaggio può limitare così la biodisponibilità
Amitriptilina Antidepressivo Triciclico Desipramina Antidepressivo Triciclico Diltiazem Calcio antagonista 5-Fluorouracile Chemioterapico Isoproterenolo Antagonista beta-adrenergico Lidocaina Anestetico locale, Antiaritmico Morfina Analgesico oppiaceo Nifedipina Calcio antagonista Nitroglicerina Antianginoso Propranolo Antagonista beta-adrenergico Verapamil Calcio antagonista
Esempi di farmaci sensibili all’effetto di Esempi di farmaci sensibili all’effetto di Primo passaggio per somministrazione Primo passaggio per somministrazione
oraleorale
Somministrazione
orale del farmaco
intestino
escrezione circolazione
portale
fegato
bilecircolazione
sistemica
EFFETTO DI PRIMO PASSAGGIO o eliminazione presistemica
Assorbimento del farmaco tramite sistema portale fegato
metabolizzazione epatica riduzione biodisponibilità
CIRCOLO ENTEROEPATICO
Modificazioni che alterano la Modificazioni che alterano la BiodisponibilitàBiodisponibilità
REAZI ONE FARMACO EFFETTO Formazione di Complessi Tetracicline Complessi insolubili con ioni
polivalenti (Al, Ca) Solfoconiugazione Isoproterenolo Perdita di attività
farmacologica Decarbossilazione Levodopa Perdita di attività
farmacologica Idrolisi acida Penicillina G Perdita di attività
farmacologica Riduzione (flora intestinale)
Sulfasalazina Si forma ac. 5-aminosalicilico (atttivo)
Reazioni che possono avvenire Reazioni che possono avvenire nel lume gastro-intestinalenel lume gastro-intestinale
Via rettale
Richiamo anatomo-fisiologici
Il retto è lungo 10-15 cm, con diametro di 1,5-3,5 cm, presenta epitelio cilindrico o cubico con cellule calciformi che producono muco e 3 pieghe marcate (valvole rettali).
Fattori che regolano l’assorbimento:
area di contatto:
200-400 cm2
tempo di permanenza:
variabile
passaggio: diffusione passiva semplice
pH:
neutro o leggermente alcalino
Circolazione: vena emorroidaria superiore vena mesenterica vena porta
vena emorroidaria media vena cava inferiore
vena emorroidaria inferiore vena cava inferiore
Vantaggi: alternativa alla via orale o i.m. nelle patologie della via gastrointestinale
per i farmaci degradati per os ridotto effetto di primo passaggio usata in pediatria Svantaggi: ridotta superficie e volume di liquido presenza di feci tempo di ritenzione stimolo alla defecazione
Via IntravascolareVia Intravascolare
1. Endovenosa: nella vena mediana dell’avambraccio
dosaggio accurato terapia d’urgenza somministrazione in bolo
infusione lenta infusione continua (vmax: 2ml/min) per sostanze non somministrabili
per altre vie
2. Intra-arteriosa: a scopo diagnostico (es. angiografia)
uso raro e limitato a situazioni in cui necessitano alte concentrazioni di farmaco in un organo specifico (es. infusioni loco-regionali di chemioterapici)
evita il filtro dei polmoni
INTRAMUSCOLAREINTRAMUSCOLARE
Zona di somministrazione:
1. quadrante superiore esterno del gluteo
2. muscolo deltoide della spalla
3. vasto laterale della coscia 4. muscoli pettorali Fattori che
influenzano l’assorbimento:
spessore grasso sottocutaneo
superficie area assorbente flusso sanguigno e linfatico gradiente di concentrazione liposolubilità e grado di
ionizzazione del farmaco presenza di canali acquosi
nelle membrane endoteliali
Vantaggi: rapido assorbimento e comparsa d’azione affidabilità di dosaggio possibilità di preparati ritardo o deposito
per iniezione di sospensioni acquose o soluzioni oleose
nei casi di mancata compliance del paziente
Svantaggi: dolore iperestesia contaminazione batterica (ascessi) lesioni a carico di nervi necrosi tissutale locale
CUTANEA
1. Sottocutanea: assorbimento nel tessuto connettivale sottocutaneo
area relativamente grande velocità di assorbimento spesso
lenta e costante irrorazione inferiore a quella
muscolare diminuzione flusso per:
vasocostrizione, raffreddamento, immobilizzazione arto
il flusso aumenta per esercizio fisico complicazioni: dolore, ascessi,
necrosi usata per l’impianto di forme
farmaceutiche deposito
2. Intradermica: assorbimento nel connettivo dermico sottostante l’epidermide
a scopo diagnostico per l’introduzione di allergeni
per la ricerca di anticorpi di batteri o tossine
per vasocostrittori nelle emorragie locali
Altre vieAltre vie
Inalatoria: superficie di assorbimento 200 m2 rapido assorbimento per stretta
vicinanza fra epitelio alveolare e endotelio capillare
per gas, vapori, aerosol per azione locale e/o sistemica assorbimento variabile, scarsa
possibilità di aggiustare il dosaggio possibilità di irritazione del tessuto
polmonare
Intratecale: nello spazio subaracnoideo spinale o nelle cavità ventricolari
effetti rapidi e localizzati sulle meningi per anestesia sull’asse cerebrospinale per infezioni acute del SNC
Intra-articolare: per le patologie articolari possibilità di effetti lesivi per
somministrazioni ripetute
D’organo
INTRACAVITARIAINTRACAVITARIA
Intraperitoneale: ampia superficie disponibile per l’assorbimento
comune procedura di laboratorio raramente impiegata in clinica per pericolo di lesioni interne
per le terapie oncologiche
Intrapleurica: nelle complicanze pleuriche e infezioni polmonari
elevate concentrazioni nel sito d’azione
TRANSMUCOSALETRANSMUCOSALE
- nasale, orofaringee, vaginale, uretrale, orecchio:
assorbimento consistente
per applicazioni locali, può dar luogo a effetti sistemici
- occhio:
effetto locale
effetto sistemico indesiderato dovuto al drenaggio nei canali nasali e lacrimali
per rilascio continuo di piccole concentrazioni di farmaci inserti oculari
- Assorbimento: per diffusione passiva semplice in funzione del coefficiente di
ripartizione O/A zone: strato corneo, ghiandole
sudoripare e apparato pilo-sebaceo
favorito dalle cute lesa
- Fattori che modificano l’assorbimento:
idratazione
bendaggi irrorazione patologie
TRANSCUTANEATRANSCUTANEA
- Anatomia: epidermide (vari strati, quello corneo in superficie)
derma (presenza di vasi sanguigni e linfatici)
connettivo sottocutaneo (scarsamente irrorato)
- Azioni sulla
cute: superficiale (es. disinfettanti, filtri
solari) limitata al derma sistemica (es. cerotti a base di
scopolamina, nitroglicerina)
DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE
fenomeno alla base del trasferimento dei farmaci
dal sangue ai vari compartimenti dell’organismo
il flusso ematico di ciascun compartimento
il volume di ciascun compartimento la capacità del farmaco di passare le
membrane la capacità del farmaco di legarsi alle
proteine plasmatiche l’affinità del farmaco per i diversi
compartimenti
Fattori che influenzano la distribuzione
Valori emodinamici dei vari Valori emodinamici dei vari organiorgani
Organo % Volume corporeo
Flusso plasmatico
(ml/ min)
% gittata cardiaca
Velocita perfusione (ml/ min per ml tessuto)
Polmoni 0.7 2500 100 5
Rene 0.4 650 22 2
Surrene 0.03 12 0.2 0.6
Fegato 2.3 650 27 0.4
Cuore 0.5 100 4 0.3
Cervello 2 350 14 0.25
T. Adiposo 10 100 4 0.01
Ossa 16 125 5 0.01
Muscolo
(a riposo) 42 375 15 0.01
Volume di DistribuzioneVolume di Distribuzione
Farmaco idrosolubile
Farmaco liposolubile
Alla somministrazione
Plasma
Cellule
Plasma
Cellules
All’equilibrio
Cellule
Legame alle proteine
• Soprattutto alle albumine
• Il farmaco legato non attraversa le
membrane
• Equilibrio continuo tra parte libera e
legata
F + P FP
Principali proteine coinvolte:
1. albumina (50% delle proteine plasmatiche, generalmente per farmaci acidi)
2. lipoproteine: e , per i farmaci basici
3. glicoproteine: 1-glicoproteina acida
4. -globuline
Vantaggi: 1. trasportano il farmaco nel sangue
2. fungono da deposito
3. favoriscono il gradiente di concentrazione
Svantaggi: 1. farmaco legato alle proteine (FP) non attivo 2. forte legame con le proteine tende a confinare
i farmaci nel plasma
Conseguenze del legame: - legame di tipo competitivo, si può avere spiazzamento anche da parte di sostanze endogene
- può ritardare la comparsa dell’effetto ma prolungare l’esposizione al farmaco
LEGAME ALLE PROTEINE LEGAME ALLE PROTEINE PLASMATICHEPLASMATICHE
albumina
LEGAME CONLEGAME CON
ALBUMINA ALBUMINA (farmaci acidi)(farmaci acidi)
LEGAME CONLEGAME CON
1-21-2, , 1-21-2, , (farmaci basici)(farmaci basici)
Bilirubin, Bile acids, Fatty Acids,Vitamin C, Salicylates, Sulfonamides,Barbiturates, Phenylbutazone,Penicillins, Tetracyclines, Probenecid
Adenisine, Quinacrine, Quinine, Streptomycin, Chloramphenicol, Digitoxin, Ouabain,
Coumarin
Farmaci molto legati..(>90%).
• Legati alle albumine o alle glicoproteine alfa:
– FANS– warfarin– ceftiofur– doxiciclina– furosemide– chinidina– diazepam– propranololo– …
Farmaci moderatamente legati...
59-90%
– Carbamazepina– fenobarbitale– alprazolam– teofillina– lidocaina– acebutolo– …
Farmaci scarsamente legati...
• <50%
– Ampicillina– etosuccinimide– aminoglicosidi– imipenem– nitrofurantoina– atenololo– trinitrina– …
Fattori che modificano il legame farmaco-proteico
• Ogni modificazione del tasso di proteine plasmatiche:– Insufficienza epatica– Insufficienza renale– Enteropatie– Parassitosi– Ustioni
• Se aumenta la quota libera:– Aumento dell’effetto – Aumento della velocità di eliminazione
FATTORI FISIOLOGICI E PATOLOGICI CHE FATTORI FISIOLOGICI E PATOLOGICI CHE
INFLUENZANO LA DISTRIBUZIONEINFLUENZANO LA DISTRIBUZIONE • Eta’ (varia la % di acqua, di tessuto adiposo e
di massa muscolare)
• Peso corporeo (es. nell’obesità aumenta la quantità di farmaco lipofilo che si deposita)
• Interazioni fra farmaci
Patologie: nefropatie epatopatie permanenza a letto (varia la
perfusione degli organi) tutte quelle patologie che variano
le concentrazioni di albumina
SITI DI ACCUMULO O SITI DI ACCUMULO O SEQUESTRO DEI FARMACI SEQUESTRO DEI FARMACI
Torrente circolatori
o
•proteine plasmatiche•globuli rossi•piastrine•leucociti
Tessutiocchio
tessuto adiposo
orecchio interno
osso
clorochina
Anestetici
Streptomicina
Tetracicline
Barriere Fisiologiche alla Barriere Fisiologiche alla DistribuzioneDistribuzione
CENTRALIEMATOENCEFALICA
EMATOLIQUORALE
PERIFERICHEPLACENTARE
EMATOTESTICOLARE
PERMEABILITÀ CAPILLARE
glia
Lamina basale
Sinusoidi epaticiMilzaMidollo rosso
Muscoli lisci estriatiGlomeruli renali
fenestrae
CervelloMidollo spinale(barriea emato-encefalica)
giunzioneserrata
Non rappresenta un ostacolo assoluto al passaggio degli xenobiotici nel sistema nervoso centrale, ma
fattori anatomici e fisiologici ne riducono la permeabilità:
- le cellule endoteliali dei capillari cerebrali hanno giunzioni serrate e i pori sono virtualmente assenti
- le cellule endoteliali stesse contengono un carrier proteico ATP-dipendente in grado di trasportare alcune sostanze in direzione del sangue
- i capillari del sistema nervoso centrale sono in gran parte avvolti dai processi delle cellule gliali
Barriera ematoencefalica
Barriera PlacentareBarriera Placentare
organo discoidale di origine mista
(fetale/materna) per scambi e nutrizione
dell’embrione e del feto
Placenta:
Filtro molecolare dove sono attivi tutti i
meccanismi di passaggio
Protegge il feto da sostanze nocive presenti nel sangue
materno, ma deve garantire il passaggio di numerose
sostanze (sostanze nutritive, vitamine)
Villi coriali seni sanguigni che contengono i capillari fetali
Strati tissutali che separano il sangue materno dal fetale: sincizio placentare
interstizio villare
Strati di cellule interposti tra la circolazione fetale e quella materna, che variano
con il periodo di gestazione e da una specie all’altra
Farmaci
Liposolubili
Categorie dei farmaci in gravidanza Categoria Caratteristiche Farmaci
largamente impiegati
non sono mai stati evidenziati effetti negativi sul feto
Antibiotici (penicillina, amoxicillina, ampicillina, eritromicina), Acido folico ,Vitamine a basso dosaggio, Ferro, Farmaci per ridurre le contrazioni uterine, Paracetamolo, Farmaci per migliorare la circolazione venosa, Anestetici locali e alcuni Anestetici generali
scarsamente impiegati
non sono stati evidenziati effetti negativi sul feto, ma è preferibile non assumerli perché poco studiati.
Cefalosporine, Farmaci antiulcera, Antidiarroici e Antidepressivi.
con effetti dannosi (o sospetti) sul feto
sono stati evidenziati effetti negativi sul feto
Diuretici, alcuni Antidolorofici, Farmaci attivi sul SNC (ansiolitici, narcotici), alcuni Antibiotici (cloramfenicolo e la rifampicina), Antidiabetici orali
potenzialmente teratogeni
causano una maggiore incidenza di difetti congeniti
Antineoplastici Ormoni androgeni e i progestinici ad azione androgena Antitiroidei Litio carbonato Retinoidi Antiepilettici Warfarina e altri anticoagulanti orali Alcuni antibiotici (tetracicline, streptomicina) Penicillamina
Barriera emato-testicolare
Localizzata tra il lume del capillare interstiziale e il lumedel tubulo seminifero è costituita da endotelio capillare,
lamina basale capillare, endotelio linfatico, cellule mioidi,lamina basale del tubulo seminifero e cellule del Sertoli
BIOTRASFORMAZIONIBIOTRASFORMAZIONI
Il processo di biotrasformazione dei farmaci è noto anche come
metabolismo dei farmaci
Il metabolismo ha lo scopo di trasformare i farmaci e le sostanze estranee in composti più
polari e più idrosolubili, aumentandone l’escrezione
Ogni FARMACO può dare origine a più METABOLITI
Biotrasformazione
Metaboliti Attivi dotati di spettro farmacologico uguale a quello del
composto d’origine
Metaboliti Attivi dotati di spettro farmacologico diverso da quello del
composto di origine
Metaboliti Inattivi
Metaboliti Tossici
Sostanza Metabolita Eff etto Fenitoina Epossido Teratogenesi Paracetamolo Chinonimina Necrosi cellulare epatica Penicillina Acido penicilloico,
acido penicillenico Ipersensibilità
Alotano Radicale Libero Necrosi cellulare epatica Isoniazide Acetilidrazina idrossilata Necrosi cellulare epatica Doxorubicina Radicale anionico
superossido Necrosi cellulare miocardica
Esempi di metaboliti tossici
Dove avvengono le reazioni di Biotrasformazione ?
Sede principale il fegato
Altri tessuti
METABOLISMO
ELIMINAZIONE
Principio attivo
Reazioni di fase IOSSIDAZIONERIDUZIONE
IDROLISI
Metaboliti di fase I-OH
-COOH-NH2-SH
Reazioni di fase IICONIUGAZIONE
Metaboliti coniugati
Reazione di Fase I: ossidazioneReazione di Fase I: ossidazione
P-450
redu
ttas
i
RH R-OH
H2OO2
NADPH NADPH- citocromo P- 450 reduttasi citocromo P-450
RH+ O2 + FC ROH +H2O
Sistema delle mono-ossigenasi a funzione mista.RH (farmaco); FC (fosfatidilcolina)
Il citocromo P-450
Reazione di Fase I: ossidazioneReazione di Fase I: ossidazione
reduttasi
a) OSSIDAZIONE: - ossidazione di catene laterali
- idrossilazione di anelli aromatici
- idrossilazione di catene alifatiche
- idrossilazione azoto
- N-ossidazione
- N-dealchilazione
- deaminazione
- S-ossidazione
b) RIDUZIONE: - di gruppi nitrici
- di azogruppi
- di aldeidi, chetoni
c) IDROLISI: - esteri
- amidi
- glicosidi
Esempio di reazioni di ossidazioneEsempio di reazioni di ossidazione
Forma ossidata
Esempio di reazioni di riduzioneEsempio di reazioni di riduzione
Fase II:Fase II: Reazioni di coniugazione Reazioni di coniugazione
1. GLICURONOCONIUGAZIONE2. SOLFOCONIUGAZIONE3. ACILAZIONE (in particolare acetilazione
di amine primarie)4. Coniugazione con glutatione5. Coniugazione con aminoacidi (glicina,
glutamina, cisteina)
Metabolismo dell’acido Acetilsalicilico
Metabolismo del ParacetamoloMetabolismo del Paracetamolo
In parte è biotrasformato in un metabolica tossico, il parabenzochinone Somministrato a
dosi terapeutiche il metabolica tossico è coniugato con il
glutatione ed eliminato
Dosi elevate causano
epatotossicità
Il citocromo P450 è una famiglia di enzimiIl citocromo P450 è una famiglia di enzimi
P4503AP4503A4
P4502D6P4502D6
Biotrasformazioni extraepaticheBiotrasformazioni extraepatiche
CYP Tessuto 1A1 Polmone, rene, tratto G.I ., placenta, pelle, linfociti 1B1 Pelle, rene, mammella, prostata, utero, feto 2A6 Polmone, membrana nasale 2B6 Polmone, rene, tratto G.I . 2C Polmone, laringe, mucosa intestino tenue 2D6 Tratto G.I . 2E1 Polmone, placenta 2F1 Polmone, placenta 2J 2 Cuore 3A Polmone, rene, placenta, utero, feto, tratto G.I . 4B1 Polmone, placenta, 4A11 Rene
Effetto di primo passaggioEffetto di primo passaggio
Dopo somministrazione orale alcuni farmaci sono assorbiti e trasportati
attraverso il sistema portale al fegato qui possono subire una notevole
metabolizzazione.
L’effetto di primo passaggio può limitare così notevolmente la biodisponibilità di un farmaco somministrato per via orale da
costringere ad impiegare altre vie di somministrazione.
Fattori che influenzano il Fattori che influenzano il metabolismometabolismo
età:
- feto (sistema enzimatico incompleto)
- neonato (scarsa glicuronoconiugazione)
- adulto
- anziano (riduzione capacità metabolica)
sesso
stato di nutrizione
patologie
specie
razza (farmacogenetica)
esposizione ad agenti inquinanti
interazioni fra farmaci
Fattori che influenzano il Fattori che influenzano il metabolismometabolismo
età:
- feto (sistema enzimatico incompleto)
- neonato (scarsa glicuronoconiugazione)
- adulto
- anziano (riduzione capacità metabolica)
sesso
stato di nutrizione
patologie
specie
razza (farmacogenetica)
esposizione ad agenti inquinanti
interazioni fra farmaci
1) induttori tipo fenobarbitale:
- esempi: acido folico, etanolo, carbamazepina
- aumento peso del fegato
- aumento area reticolo endoplasmatico liscio
- aumentati livelli di citocromo P-450 e NADPH-cit.P-450 reduttasi
- aumentata secrezione acidi biliari e bilirubina
- aumentato flusso sanguigno epatico
- insorgenza effetto: 8-12 h
- durata effetto max: 3-4 giorni
2) induttori tipo 3-metilcolantrene (idrocarburi policiclici aromatici):
- esempi: insetticidi clorurati,
fumo di sigaretta
- scarsi effetti epatici
- ridotta induzione attività microsomiale
- scarsa specificità substrato
- insorgenza effetto: 3-6 h
- durata effetto max: 24 h
Induzione farmaco-metabolicaInduzione farmaco-metabolicaUna caratteristica degli enzimi epatici è che la loro sintesi e
attività possono aumentare in seguito a somministrazione
ripetuta di sostanze come farmaci, pesticidi, sostanze chimiche di origine industriale e alimenti
(etanolo).
L’induzione farmaco-metabolica si traduce in una accelerazione del metabolismo e in una riduzione
dell’azione farmacologica non solo della sostanza induttrice, ma anche di farmaci
somministrati contemporaneamente all’induttore
Sito di legame ad alta affinità
Traslocatore nucleare
Geni che codificano per gli enzimi delle biotrasformazioni
InibizioneInibizione
MECCANISMI: - distruzione enzimi preesistenti
- inibizione sintesi di enzimi
- complessazione o inattivazione enzimi
- modificazione allosterica della struttura enzimatica
CARATTERISTICHE - competizione per il sito attivo
dell’enzima
a) selettività
b) reversibilità competitiva non competitiva
c) irreversibilità
Farmaci InduttoriFarmaci Induttori
(cronico)
Farmaci InibitoriFarmaci Inibitori
ELIMINAZIONEELIMINAZIONE
L’eliminazione di un farmaco avviene per
escrezione del farmaco
immodificato o dei suoi metaboliti
VIE DI ELIMINAZIONE DEI FARMACI
RENALEEPATICA
POLMONAREINTESTINALECUTANEASALIVARELACRIMALECON IL LATTE
PRINCIPALI
SECONDARIE
Il NefroneIl NefroneStruttura dei segmenti tubulariStruttura dei segmenti tubulari
Tubulo contorto prossimale
Ansa discendente o di Henle (segmento sottile)
Ansa ascendente o di Henle (segmento sottile e spesso)
Capsula glomerulare o di Bowman
Dotto collettore midollare
Dotto collettore corticale
Tubulo contorto distale
Eliminazione RenaleEliminazione Renale
Effetti della funzione renale sulla eliminazione urinaria dei farmaci
ELIMINAZIONE PER VIA RENALE
1) I farmaci liposolubili tendono ad essere escreti a concentrazionisimili a quelle presenti nel plasma. La loro concentrazione dipendesoprattutto dal volume delle urine
2) I farmaci polari tendono ad essere escreti nelle urine a concentrazionisuperiori a quelle presenti nel plasma , quindi la loro escrezionedipende più dal volume del filtrato glomerulare che dal volume delle urine
3) I farmaci coniugati si comportano in maniera simile alle sostanzepolari, ma possono essere escreti in misura maggiore perché soggetti a meccanismi di secrezione attiva
4) I farmaci che si ionizzano facilmente, cioè acidi e basi, vengono escreti in maniera pH dipendente
Eliminazione renale: Eliminazione renale:
filtrazione glomerularefiltrazione glomerulare
Il 20% circa della componente acquosa del sangue viene filtrato a livello glomerulare.
I capillari glomerulari sono caratterizzati da una permeabilità particolarmente elevata.
Con l’acqua sono filtrate a livello glomerulare sostanze con PM fino a diverse migliaia di Dalton (PM < albumina).
Le proteine plasmatiche NON vengono filtrate. I farmaci liberi o i metaboliti con basso PM vengono
quindi eliminati per filtrazione glomerulare. La quota di farmaco legata alle proteine plasmatiche
NON PUO’ essere eliminata con questo meccanismo.
Riassorbimento
Attivo Composti endogeni(vitamine, zuccheri, aminoacidi)
Passivo Farmaci
Secrezione (meccanismo attivo)
Farmaci anionici(penicillina/probenecid)
Farmaci coniugati
Fattori che influenzano Fattori che influenzano
l’eliminazionel’eliminazione - età - concentrazione plasmatica farmaco - liposolubilità
- legame proteine
- pH urina (4,5-6,2)
- patologie
- flusso urinario
- interazione fra farmaci
Influenza del pH delle urine Influenza del pH delle urine sull’eliminazione della metanfetaminasull’eliminazione della metanfetamina
Escrezione EpaticaEscrezione Epatica
Il fegato svolge due funzioni principali sui farmaci: metabolismo ed escrezione
Alcuni metaboliti sono escreti attivamente nella bile
Escrezione epaticaEscrezione epatica
L’escrezione dei farmaci nella bile è influenzata da due caratteristiche fisiche: la polarità e il PM
La presenza di un gruppo polare aumenta l’escrezione
Solo composti con PM > 300-500 vengono escreti nella bile
Nella secrezione biliare sono coinvolti 4 sistemi di trasporto attivo: anioni, cationi, acidi biliari e
sostanze neutre. L’escrezione biliare ha particolare importanza per i
farmaci somministrati per os (effetto di primo passaggio o eliminazione presistemica).
Escrezione biliare
4 sistemi di trasporto attivoAcidiBasiSostanze neutreMetalli
Composti polariP.M. < 250 eliminazione renaleP.M. > 500 eliminazione biliare
Fattori che influenzano Fattori che influenzano l’eliminazionel’eliminazione biliare biliare
- peso molecolare
- polarità
- coniugazione con acido glicuronico
- età
- specie - legame proteine
- induzione metabolica
- patologie
- competizione nella secrezione attiva
- interazione fra farmaci
- circolo enteroepatico
VIE SECONDARIE VIE SECONDARIE
D’ELIMINAZIONED’ELIMINAZIONE
- Polmonare per farmaci gassosi o volatili, passaggio per diffusione passiva
- Salivare pH: 6,2; soprattutto per farmaci basici
- Cutanea attraverso sudore, sebo, capelli, peli, cellule epidermiche
- Latte importante per i possibili effetti sul lattante
- Lacrime irrilevante quantitativamente
Escrezione salivare
Bassa percentuale di proteine
Farmaco prevalentemente non legato
Il rapporto tra la misura contemporanea di farmaco totale nel plasma e nella saliva fornisce una buona indicazione della percentuale di farmaco libero nel plasma
pH saliva 6,0 - 6.5
Scopo finale...UNA TERAPIA
INDIVIDUALIZZATA E RAZIONALE
Dr. Lucia Micheli
Dipartimento di Farmacologia “Giorgio Segre”
Via delle Scotte 6 –53100 SIENA
E-mail- [email protected]