Università degli studi di Pisa Fondamenti di Immunologia e e Reumatologia Dott.ssa Marta Mosca...
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Università degli studi di Pisa
Fondamenti di Immunologia e e Reumatologia
Dott.ssa Marta MoscaRicercatore in Reumatologia
Dipartimento di Medicina Interna
Argomenti• Epidemiologia delle malattie reumatiche, il peso sociale delle
malattie reumatiche• Il sistema immunitario
• Malattie autoimmuni sistemiche:– lupus eritematoso sistemico,
– sindrome di Sjögren, – sclerodermia,
– sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, – miopatie infiammatorie idiopatiche,
– vasculiti sistemiche
• Artrite reumatoide• Osteoartrosi• Osteoporosi• Fibromialgia
• Polimialgia reumatica• Le immunodeficienze
Epidemiologia delle malattie reumatiche
Cosa sono le malattie reumatiche?
• Condizioni morbose che determinano disturbi a carico dell’apparato locomotore e in generale dei tessuti connettivi di tutto l’organismo.
• La reumatologia è la branca che studia tali condizioni.
La classificazione delle malattie reumatiche
Reumatismi infiammatori1. Artrite reumatoide e varianti,
Spondiloartriti e artriti sieronegative
2. Cronici dell’infanzia3. Transitori o ricorrenti
Osteoartrosi e altre forme degenerative
1. Osteoartrosi primaria2. Osteoartrosi secondaria
3. Degenerazione disco intervertebrale4. Artropatia iperostosante dismetabolica
5. Artropatia acromegalica6. Condromalacia della rotula
Artriti da agenti infettivi1. Artriti infettive2. Artriti reattive
Connettiviti1. Lupus eritematoso
2. Sclerodermia3. Polimiosite/dermatomiosite
4. Sindrome di Sjögren5. Fascite diffusa
6. Sindromi overlap7. Vasculiti
8. Polimialgia reumatica9. Panniculite ricorrente
10. Policondrite ricorrente
Artropatie da alterazioni metaboliche
1. Artriti da microcristalli2. Artropatie da deposito
Sindromi neurologiche e neurovascolari
1. Neuropatie da compressione2. Sindromi algodistrofiche
3. Artropatie neurogeneMalattie dell’osso1. Osteoporosi
2. Osteomalacia3. Malattia di Paget
4. Osteite condensante di ileo/ pube5. Osteonecrosi asettiche
6. Osteiti infettive e tossiche
Neoplasie e sindromi paraneoplastiche1. Neoplasie delle articolazioni
2. Sinovite villonodulare3. Sindromi paraneoplastiche
• Malattie infiammatorie e malattie non infiammatorie, es artrite reumatoide e artrosi
• Malattie:
– Autoimmunitarie, es LES
– Degenerative, es osteoartrosi
– Infettive, es artriti settiche
– Metaboliche, es gotta
Epidemiologia
Malattia Età (anni) M:F Artriti giovanili infanzia 1:3 Connettiviti
- LES
- Sjögren
- Sclerodermia
- Poli-dermatomiosite
20-40 30-50 30-50 10-50
1:9 1:9 1:5 3:1
Spondilite anchilosante 15-35 9:1 Fibromialgia 20-60 1:8 Artrite psoriasica 30-40 1:1 Artrite reumatoide 40-60 1:4 Polimialgia reumatica > 50 1:2 Osteoporosi > 50 donne
> 60 uomini F> M
Osteoartrosi > 65 1:2
Età di insorgenza delle principali malattie reumatiche
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 e oltre
Artriti giovanili
Connettiviti
Spondilite anchilosante
Fibromialgia
Artrite psoriasica
Artrite reumatoide
Osteoartrosi
Osteoporosi
Polimialgia reumatica
Gotta
Età
Prevalenza malattie reumatiche
(espresso come n° casi/100,000 abitanti)
Osteoartrosi 20,000
Artrite reumatoide 300-2000
Artrite psoriasica 100
Spondilite anchilosante 100-200
Sjogren 300-1500
LES 20.3
Sclerodermia 19-75
Polimiosite-dermatomiosite
4
Caratteristiche cliniche comuni
• Malattie croniche
• Andamento che alterna riacutizzazioni e remissioni
• Potenzialmente invalidanti
• Possibile impegno multiviscerale
• Valutazioni ambulatoriali regolari
• Necessità di terapie croniche
La Reumatologia…..
• Branca molto eterogenea
• Include malattie ad eziologia e patogenesi estremamente differente
• Pazienti di ogni fascia di età e sesso
• Alcune malattie reumatiche sono molto frequenti (osteoartrosi, osteoporosi, fibromialgia, artrite reumatoide)
Approccio al paziente reumatico
La valutazione del malato reumatico
• Valutazione della attività di malattia
• Valutazione del danno prodotto dalla malattia
• Valutazione della qualità di vita:Valutazione della qualità di vita:
– health assessment questionnairehealth assessment questionnaire
– SF36SF36
– altro…..altro…..
Il dolore in reumatologia
• Il dolore cronico è una fonte principale di stress
• Il controllo del dolore è centrale per il benessere psicologico del paziente e per limitare la sua invalidità
• Nel tempo il dolore causa intolleranza, irritabilità, demoralizzazione, perdita di concentrazione
Circolo vizioso in cui il dolore causa inattività e depressione che a loro volta aumentano il dolore
Tipo di dolore Infiammatorio Meccanico Fibrositico Nevralgico Osteoporotico
Sede Articolare Articolare Extra-articolare Territorio di un nervo
Vertebrale
Costanza nella sede Fisso Fisso Migrante Fisso Fisso
Costanza nel tempo Persistente Persistente Incostante Persistente Persistente
Massima intensità Mattutina Serale Variabile mattutina
Variabile Serale
Carattere Tensivo Gravativo Trafittivo Trafittivo Gravativo
Dolore notturno Presente In fase avanzata
Presente In fase iniziale
In fase avanzata
Effetto del movimento Si accentua Compare Variabile Si accentua Si accentua
Effetto del riposo Persiste Scompare Talora aumenta Secondo postura
Talora si attenua
Effetto calore locale Variabile Si attenua Si attenua Modesto Modesto
Effetto freddo locale Si attenua Si accentua Si accentua Modesto Modesto
Effetto meteorologico Modesto Evidente Molto evidente Modesto Modesto
Dolorabilità pressione Articolare Articolare Punti trigger Decorso nervoso
Vertebrale
Manovre per accentuarlo Mobilizzazione articolare
Mobilizzazione articolare
mobilizzazione brusca arti
Compressione indiretta nervo
Percussione corpi vertebrali
obiettività Articolare infiammatoria
Articolare artrosica
Assente Assente Vertebrale, cifosi
Dolore articolare, infiammazione di una articolazione (oltre 100 malattie
specifiche)
Artrite reumatoide
Artrosi
Spondilite anchilosante
Gotta
Lupus eritematoso sistemico
Sclerodermia
Artrite reumatoide giovanile
Sindrome di
Sjögren
Gestione psicosociale delle malattie reumatiche
• Una assistenza completa al paziente richiede che il medico sia attento alle necessità psicologiche del paziente stesso
• Il danno psicologico fa parte di molte malattie croniche
• E’ quindi importante che il medico sia capace di aiutare il paziente a superare anche tali problemi
• Nella gran parte delle malattie reumatiche, tra medico e paziente si sviluppa una relazione che dura tutta la vita nella quale gli aspetti del normale vivere quotidiano e le fasi della malattia si intersecano in modo complesso
Il peso sociale delle malattie reumatiche
Impatto sociale
• La artrite e le malattie muscolo-scheletriche sono più frequenti e sono causa di disabilità molto più delle malattie cardiache o del cancro
• Malattie CRONICHE!!!
Malattie croniche che causano invalidità
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
Ictus
Sordità o riduzione dell’udito
Cecità o riduzione della vista
Diabete
Rigidità o deformità di un arto
Ipertensione
Malattie polmonari
Malattie cardiache
Malattie della colonna
Malattie reumatiche
Percentuale delle disabilità
Source: MMWR, 1994
Il sistema immunitario
Definizione
Complesso sistema di cellule e molecole
che collaborano strettamente fra di loro
con lo scopo di difendere l’organismo
contro agenti esterni
Risposta immunitaria
Reazione a sostanze estranee
all’organismo (microbi, trapianti,
proteine ambientali),
indipendentemente dal significato
fisiologico o patologico della stessa.
I tipi di risposta immunitaria
•Immunità naturale: è presente dalla nascita e include elementi non specifici (barriere fisiche, enzimi, macrofagi), non è specifica e non ha memoria.
•Immunità acquisita: le sue caratteristiche principali sono la specificità e la memoria.
Risposta immunitaria acquisita (specifica)
• Si tratta di una risposta immunologica in cui le cellule responsabili sono in grado di riconoscere l’agente penetrato nell’organismo come estraneo e di reagire contro di esso
• Viene mantenuto un “ricordo” di tale reazione che facilita l’eliminazione dell’agente estraneo in successivi incontri
• L’agente estraneo viene definito ANTIGENE
Le cellule della rispostaimmune acquisita
•Cellule presentanti l’antigene
(APC)
•Linfociti T (thymus derived)
•Linfociti B (bone marrow derived)
I tipi di risposta immune acquisita
•Risposta umorale:– mediata dagli anticorpi
– le cellule di questo tipo di immunità sono i linfociti B
– difesa principale contro microbi extracellulari e tossine
•Risposta cellulo-mediata:– le cellule di questo tipo di immunità sono i linfociti T
– difesa principale contro microbi intracellulari (ex virus)
Gli anticorpi
• Gli anticorpi o immunoglobuline sono delle proteine presenti nel siero
• La maggior parte degli anticorpi sono presenti nella frazione delle gamma-globuline del siero
• Si legano in modo specifico all’antigene che ne ha causato la produzione
• Gli anticorpi sono secreti dai linfociti B
• Gli anticorpi possono essere di diverse classi: IgG, IgA, IgM, IgE, IgD
Fasi della risposta immune
•Fase del riconoscimento: legame dell’antigene a recettori specifici.
•Fase di attivazione: in risposta all’antigene i linfociti proliferano e si differenziano (in cellule effettrici o memoria).
•Fase effettrice: eliminazione dell’antigene.
La risposta immune acquisita
CD4+ T-cell
CD4+ T cell attivata
Attivazione
APC
ANTIGENE
ICAM-1 LFA- 1
TCR-CD3 complex
CD28B7-1/B7-2
Antigene + Class II MHC
CD2LFA-3
IL-2IFN-
B-cell
CD40L CD40
Plasmacellule
CD8/CD4T cells
Macrofago
T-cells
Attivazione e proliferazione
Macrofagi attivati
IL-2R
(IL-1)
Anticorpi
TNF alfaIL-6IL-1
I tessuti linfoidi
•Tessuti linfoidi primari: – rappresentano le sedi in cui i linfociti vanno
incontro a maturazione
– midollo osseo e timo
•Tessuti linfoidi periferici:– sedi in cui vengono iniziate e si sviluppano le
risposte dei linfociti agli antigeni
– linfonodi, milza, tessuti linfoidi associati alle mucose, sistema immunitario cutaneo
Cosa è la autoimmunità?
• Sviluppo di una risposta immunitaria nei confronti dei propri antigeni (il cosiddetto “self”)
• Nel 1900 Paul Erlich descrisse tale condizione come “horror autotoxicus” proprio per indicare le reazioni immunitarie dannose rivolte contro il self
• Si distinguono due tipi di malattie autoimmuni
– malattie organo-specifiche: ex tiroidite autoimmune, vitiligine, psoriasi….
– malattie sistemiche: connettiviti….
Cosa sono gli autoauto-anticorpi?
• Immunoglobuline
• Sono rivolti contro antigeni “propri” (SELF)
• Possono essere “organo-specifici” (per esempio gli anticorpi rivolti contro antigeni della tiroide) o “non organo-specifici” (per esempio gli anticorpi anti-nucleo)
Gli autoanticorpiSignificato clinico
• Valore diagnostico: anticorpi marker
• Valore clinico/prognostico: correlazione fra anticorpi di determinate specificità e
danno d’organo o attività di malattia
Autoanticorpi più comunemente ricercati nelle malattie autoimmuni sistemiche:
• Anticorpi antinucleo, anticorpi anti-dsDNA, anticorpi anti-ENA
• Anticorpi anti-fosfolipidi
• Fattore reumatoide
Gli anticorpi anti-nucleo
Anticorpi antinucleoDefinizione
• Anticorpi non-organo specifici rivolti contro antigeni “self”
• Antigeni a sede nucleare, nucleolare e citoplasmatica
• Tali antigeni sono:– Intracellulari, normalmente inaccessibili– Filogeneticamente conservati– Implicati in importanti funzioni cellulari (sintesi
proteica, polimerizzazione di acidi nucleici, varie funzioni di trasporto)
Anticorpi antinucleoClassificazione
• Anticorpi diretti contro l’acido dessossiribonucleoproteico (DNA)
• Anticorpi diretti contro proteine associate al DNA
• Anticorpi diretti contro proteine associate all’acido ribonucleoproteico (RNA), a localizzazione non esclusivamente nucleare ma anche nucleolare o citoplasmatica
Anticorpi antinucleoClassificazione degli autoantigeni
Antigene Associazione clinica
Acidi nucleici (nucleo) ssDNAdsDNA
LES, mal. infettiveLES
Proteine associate al DNA (nucleo)
IstoniTopoisomerasi I (Scl70)proteine centromeriche KUPCNA
LES, LES da farmaciSclerodermiaSclerodermiaLES, sclerodermia, miositeLES
Proteine associate all’RNA
Nucleari•Sm•RNP
LESLES, MCTD
Nucleolari•U3RNP•PM/Scl•RNA polimerasi 1
SclerodermiaSclerodermiaSclerodermia
CitoplasmaticheRo/SSALa/SSBJo1
Sjogren, LESSjogren, LESPM
Anticorpi diretti contro il DNA
• Anti-ssDNA– Riconoscono le singole basi puriniche e pirimidiniche
– Presenti nel Lupus Eritematoso Sistemico (LES) attivo e nel LES indotto da farmaci, ma anche in corso di epatiti autoimmuni e di malattie infettive.
– Scarsa utilità clinica.
• Anti-dsDNA– Riconoscono la sequenza delle basi puriniche e
pirimidiniche o lo scheletro del ribosio-fosfato
– Marcatori specifici del LES
Anticorpi diretti contro proteine associate al DNA
• Anti-istoni– Componenti proteiche dei nucleosomi.– 95% dei casi di LES da farmaci, anche in altre malattie
autoimmuni.
• Anti-Topoisomerasi I– Regione C terminale della DNA-Topoisomerasi I – Specifici per la Sclerodermia, nella forma sistemica diffusa
• Anti-centromero (ACA)– Antigeni centromerici– Associati alla Sclerodermia, nella variante sistemica limitata
• Anti-Ku– Eterodimero associato alla cromatina– Associati a sindrome overlap Sclerodermia-Polimiosite, LES,
connettivite mista (MCTD)
• Anti-PCNA– Proteina nucleare coinvolta nella proliferazione cellulare– Associato al LES (2-3% dei pazienti)
Anticorpi diretti contro proteine associate all’RNA
• Anti-Sm e snRNP– Autoanticorpi diretti contro “small nuclear ribonucleoproteins”,
costituite da RNA complessato con proteine di vario peso molecolare.
• Anti-Ro/SSA e La/SSB.– Hanno come target due distinte ribonucleoproteine. L’antigene
Ro è costituito da una proteina di 60 kD o da una di 52 kD associata a RNA a basso peso molecolare. L’antigene La è una ribonucleoproteina con peso molecolare di 48 kD.
• Anticorpi anti-proteina P ribosomiale.
– Hanno come target le proteine ribosomiali PO, P1, P2
• Anti- aminoacil-tRNA sintetasi – enzimi che catalizzano il legame di ciascun aminoacido con il
rispettivo tRNA (anti-Jo1, PL7,PL12, OJ, EJ)
Anticorpi anti-ENA
• La maggior parte degli anticorpi del secondo e terzo gruppo sono detti anti-ENA (Extractable Nuclear Antigens) che riconoscono antigeni nucleari facilmente estraibili in tampone salino fosfato
• Gli anticorpi anti-ENA più frequenti sono:
LES, correlati con manifestazioni neuropsichiatriche, impegno epatico e renale.
specifici per polimiosite/dermatomiosite
Sia nei pazienti con SS che in quelli con LES sono presenti con frequenza inferiore rispetto agli anticorpi anti SSA/Ro. Associazione con Lupus neonatale
60%-90% nella sindrome di Sjogren; 30% dei pazienti con LES. Lupus cutaneo subacuto. Lupus neonatale
ad alto titolo costituiscono criterio diagnostico per la diagnosi di connettivite mista
marker di LES; presenti nel 15-30% dei pazienti
Anti-proteina P ribosomiale
Anti-Jo-1
Anti-SSB/La
Anti-SSA/Ro
Anti-U1RNP
Anti-Sm
Anticorpi anti-ENA: specificità rare
Anti-PM-Scl: Miosite
Anti-U3-RNP (fibrillarina): Sclerodermia (5% dei pazienti)
Anti-RNA polimerasi I e III
Sclerodermia (20%)
Anti-proteina P ribosomiale
LES, impegno neurologico
Anti-PCNA LES in fase attiva
Gli anticorpi anti-fosfolipidi
Anticorpi anti-fosfolipidi
• Gli anticorpi anti-fosfolipidi più comuni sono detti anti-cardiolipina e Lupus anticoagulant (LAC)
• Tali anticorpi sono rivolti principalmente contro proteine che si legano ai fosfolipidi presenti nelle membrane delle cellule
• Il legame tra gli anticorpi e le proteine interferisce con la normale funzione delle proteine stesse e causa un aumentata incidenza di trombosi arteriose e/o venose e di problemi ostetrici
Il fattore reumatoide
Fattori reumatoidi
• Autoanticorpi diretti contro determinanti antigenici localizzati sul frammento Fc delle IgG umane
• I fattori reumatoidi appartengono principalmente alla classe immunoglobulinica IgM, possono appartenere anche alle classi IgG, IgA, IgE
• Fattori reumatoidi sono rilevabili nel 1-2% della popolazione sana
• I FR sono presenti nelle connettiviti sistemiche, nelle infezioni acute e croniche, nelle neoplasie maligne
• Tuttavia nella AR sono presenti ad alti livelli, e sono presenti in
frequenza maggiore