Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea in ... Didattico... · emozione alla vista...

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Università degli Studi di Perugia Corso di Laurea in Infermieristica Anno Accademico 2015/2016 Docente Dr. Franco Cocchi 5

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Università degli Studi di Perugia

Corso di Laurea in Infermieristica Anno Accademico 2015/2016

Docente Dr. Franco Cocchi

5

LE EMOZIONI Cosa si intende per emozione? Una definizione antica in uno dei primi dizionari della lingua francese:

Emozione: movimento straordinario che agita il corpo e lo spirito, e che ne turba il temperamento o l'equilibrio. La febbre comincia e finisce con un piccolo turbamento del polso. Quando si compie uno sforzo violento, si prova emozione in tutto il corpo. Un amante prova emozione alla vista dell'amata, un codardo alla vista del proprio nemico (de Furetière 1690)

Una definizione di oggi Un'emozione è un movimento, cioè un cambiamento rispetto ad uno stato di

immobilità iniziale. Un'emozione comprende dei fenomeni fisici "in tutto il corpo" (componente fisiologica delle emozioni). L'emozione agita lo spirito, ci fa pensare in maniera differente (componente cognitiva dell'emozione). L'emozione è una reazione ad un avvenimento, ci prepara e spesso ci spinge all'azione (componente comportamentale dell'emozione)

(C. André, F. Le Lord, La forza delle emozioni, 2001),

► In ambito psicologico, le emozioni sono considerate come reazioni di breve durata ad uno stimolo ambientale che provocano cambiamenti:

fisiologici : modificazioni fisiche, fisiologiche, riguardanti la respirazione, la

pressione arteriosa, il battito cardiaco, la circolazione, le secrezioni, la digestione, ecc; comportamentali: le espressioni facciali, la postura, il tono della voce e le reazioni (attacco o fuga, per esempio);

psicologici – si modifica la sensazione soggettiva, si altera il controllo di sé e delle proprie abilità cognitive.

Tutte le emozioni sono, essenzialmente, impulsi ad agire, piani di azione di cui

l' evoluzione ci ha dotato per gestire rapidamente le emergenze della vita. La radice stessa della parola emozione è il verbo latino MOVEO, (muovere), con l’aggiunta del prefisso “e” (movimento da), per indicare che in ogni emozione è implicita una tendenza ad agire.

Queste inclinazioni biologiche a un certo tipo di azione vengono poi ulteriormente plasmate dall’esperienza personale e dalla cultura.

Il modo in cui le emozioni sono esibite in pubblico o trattenute è determinato dalla cultura

“Io riferisco il termine EMOZIONE a un sentimento, ai pensieri, alle condizioni psicologiche e biologiche che lo contraddistinguono, nonché ad una serie di propensioni ad agire. Vi sono centinaia di emozioni, con tutte le mescolanze, variazioni, mutazioni e sfumature. In effetti le parole di cui disponiamo sono insufficienti a significare ogni sottile variazione emotiva” (D. Goleman - Intelligenza emotiva)

“(emotion). Sentimento; umore; affetto. Nell’uso corrente i termini ‘emozione’ e ‘affetto’ hanno il medesimo significato, anche se alcuni impiegano ‘emozione’ soprattutto per indicare i sentimenti percepiti consciamente e le loro manifestazioni, e ‘affetto’ per comprendere anche le energie pulsionali che si presume diano origine tanto ai sentimenti consci quanto a quelli inconsci” (Hinsie – Campbell, Dizionario di Psichiatria)

“Esse hanno un ruolo ed una funzione importante nella vita, ma vanno conosciute, esercitate e controllate nella vita di relazione umana” (S. Freud, Il disagio della civiltà)

Teorie sulle emozioni

►Secondo il senso comune ritiene la percezione dello stimolo elicita la emozione che quindi causa la attivazione fisiologica

Percezione

(Decodifica

stimolo=

pericolo)

Stimolo (Tigre)

Emozione (Paura)

Attivazione

fisiologica (tachicardia)

Senso comune

►La percezione di uno stimulo causa attivazione fisiologica che conduce alla emozione

Percezione

(Decodifica

stimolo=

pericolo)

Stimolo

(Tigre)

Emozione

(Paura)

Attivazione

fisiologica

(tachicardia)

Teoria di James (periferica)

►La percezione e la considerazione sullo stimolo influenza il tipo di emozione ►Il grado di attivazione fisiologica influenza l’intensità dell’emozione

Teoria cognitiva di Schachter

Tipo Intensità

Emozione

(Paura)

Percezione

(Decodifica

stimolo=

pericolo)

Stimolo

(Tigre)

Attivazione

fisiologica

(tachicardia)

Professore di Psicologia al Dipartimento di Psichiatria della University of California Medical School, San Francisco. Le sue ricerche si sono focalizzate su due argomenti separati ma correlati. Originariamente si è occupato del comportamento "non verbale", ma verso la metà degli anni Sessanta più specificamente dell'espressione e della fisiologia dell'emozione. Per le sue ricerche ha ricevuto premi e riconoscimenti da istituzioni culturali e scientifiche. I suoi studi interculturali e comparativi hanno confermato l'intuizione di Charles Darwin secondo cui l'espressione delle emozioni appartiene al corredo biologico sia dell'uomo che degli animali. Secondo Ekman le emozioni fondamentali sono sei: gioia, disgusto, rabbia, tristezza, paura, sorpresa

Le emozioni secondo Paul Ekman

Ekman e colleghi analizzarono le interpretazioni che diverse popolazioni conferivano a fotografie di volti rappresentanti differenti emozioni. Vennero riscontrate associazioni sistematiche tra espressioni facciali e corrispondenti emozioni.

Ekman individua sei emozioni primarie: ► Collera - furia, sdegno, risentimento, ira. E’ l’emozione legata ad un

comportamento di attacco. Sostiene sentimenti di ostilità e di odio.

► Paura – E’ l’emozione legata ad un comportamento di difesa o fuga. Sostiene sentimenti di timore e intimidazione. Si esprime anche senza oggetto negli stati d’ansia, attacchi di panico e fobie.

► Gioia – E’ l’emozione legata ad un comportamento di divertimento e soddisfazione. Sostiene sentimenti di euforia ed entusiasmo.

► Tristezza – Opposto alla gioia, è l’emozione legata ad un comportamento di ritiro e inattività. Sostiene sentimenti di delusione, malinconia e depressione.

► Sorpresa - shock, trasecolamento. E’ l’emozione legata ad un comportamento di allarme. Sostiene sentimenti di stupore e meraviglia.

► Disgusto – E’ l’emozione legata ad un comportamento di reazione

allapresenza nell’ambiente di elementi nocivi o potenzialmente tali. Sostiene sentimenti di sdegno

La Comunicazione Non Verbale

e l’espressione delle emozioni

Definizione : Tutte le interazioni comunicative o i messaggi diversi dalle parole (orali o scritte) che le persone si scambiano possono essere considerate parte della Comunicazione Non Verbale (CNV)

In generale, un'espressione comunicativa può includere o meno un comportamento verbale, ma una componente non verbale è sempre presente.

Prevalentemente la CNV si riferisce al “come”, quella verbale al “che cosa” di una comunicazione.

La comunicazione non verbale

Apparentemente nell'uomo il sistema comunicativo più importante è quello

verbale: ciò è dovuto principalmente al fatto che il linguaggio verbale, corrispondente al pensiero simbolico e astratto, è una caratteristica tipicamente umana

Tale predominanza del sistema verbale ha fatto sì che a lungo venissero trascurato

lo studio scientifico della modalità comunicativa non verbale. L’interesse per la CNV è, infatti, recente e si deve prevalentemente agli studi

antropologici ed etologici a partire da quelli di Charles Darwin, (L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli altri animali, 1872)

Le ricerche sviluppatesi sulla CNV umana negli ultimi decenni hanno ribaltato

questa visione evidenziando come i meccanismi non verbali nella nostra specie, seppure spesso non determinati a livello cosciente, una rilevanza notevolissima nella comunicazione interpersonale e in generale nella comunicazione sociale.

La comunicazione non verbale nell’uomo e negli animali

A fini di studio scientifici e comparativi, il repertorio non verbale a disposizione degli animali (uomo compreso) può distinguersi a seconda dei canali sensoriali utilizzati.

1. visivo ha notevole importanza nei vertebrati e specie nei primati dove la CNV si avvale spesso di

esibizioni stereotipate (display), ed è relativo a: a) l'aspetto corporeo, che può servire a segnalare la specie, lo stato di arousal sessuale, le

emozioni, l'aggressività, l'eccitazione (in questa categoria vengono comprese anche le variazioni di colore della cute che possono segnalare emozioni o aggressività);

b) i comportamenti spaziali, variabili tra specie e specie e in funzione della situazione ambientale, che possono contribuire a segnalare le distanze interindividuali e il territorio;

La '‘danza delle api'', ha la funzione di dare informazioni alle compagne sul luogo in cui si trova il nettare, come è stato di

recente dimostrato con l'aiuto del radar, da un gruppo di

ricerca britannico.

Al suo ritorno infatti, dopo aver preso informazioni sul nettare,

l'ape esploratrice corre di qua e di là componendo una

complessa coreografia che ricorda la forma di un otto,

scuotendo l'addome.

Se il cibo si trova in un raggio di 100 metri, l’ ape esploratrice fa dei rapidi movimenti circolari, invertendo frequentemente il

verso: in senso orario e in senso antiorario.

A prima vista si tratta di un movimento abbastanza confuso e

disordinato, ma ad uno studio attento si può riconoscere un

diagramma specifico e organizzato.

c) le espressioni facciali, di grande importanza in particolare nei primati, in cui si ha un'espressività estremamente sviluppata

d) la direzione dello sguardo e le sue caratteristiche, che riflettono l'atteggiamento generale dell'animale divengono segnali sociali di notevole importanza: ad esempio in molte specie uno sguardo diretto e fisso negli occhi di un altro animale può essere un segnale di minaccia

e) Gesti che possono avere significato di minaccia, di rappacificazione, di invito, ecc. È

interessante notare come spesso negli scimpanzè siano presenti gesticolazioni assai simili a quelle umane;

f) Postura: come venne già notato da Darwin (1872), il modo in cui l'animale si muove e

le sue differenti posture possono riflettere il suo stato emotivo o sociale.

I canali della comunicazione non verbale

Oltre quello gestuale 1. acustico In questa categoria rientrano molti segnali di allarme, e vocalizzazioni di

corteggiamento. Gli animali più noti per le loro vocalizzazioni sono gli uccelli, in alcuni dei quali

hanno un notevolissimo grado di sofisticazione, ma anche i primati, in particolare gli scimpanzè hanno un repertorio vocale abbastanza esteso

Nell’uomo sono “variabili paralinguistiche” come il tono di voce, il ritmo del discorso e la sua enfatizzazione, per lo più indicative dello stato emotivo,

2. tattile nelle culture della nostra specie è spesso inibito, mentre ha grande diffusione tra i

rimati. Permette solo lo scambio di messaggi a brevissima distanza, ma ha notevole valore nelle interazioni sociali più intime, legate al reciproco riconoscimento. Ad esempio: pulizie sociali reciproche, segnali di presentazione sessuale e, in genere, contatto fisico come segnale affettivo o di rappacificazione.

3. olfattivo-gustativo, ha estrema importanza negli animali poiché permette una grande varietà di

segnali, più frequentemente di corteggiamento, di territorio, di allarme, che grazie all'escreto di determinate ghiandole può persistere a lungo nell'ambiente (es.feromoni)