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Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio di Disegno Meccanico T Tesi di laurea di: Tommaso Venturelli Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. Luca Piancastelli

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Università degli Studi di Bologna

Facoltà di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

Laboratorio di Disegno Meccanico T

Tesi di laurea di:

Tommaso Venturelli

Relatore:

Chiar.mo Prof. Ing. Luca Piancastelli

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Obbiettivi del progetto: Progetto e verifica di un riduttore ad ingranaggi

Studio e progetto di un sistema di potenza ausiliaria per il takeoff

MOTORE ELICA

RIDUTTORE

SISTEMA DI POTENZA AUSILIARIA

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Modello di partenza:Motore FIAT 1.3 JTD multijet

Potenza: 110kW a 6000rpm

• Rapporto di trasmissione

• Potenza ausiliaria: 30kW.

• Capacità di funzionamento in modalità reversibile per produrre corrente elettrica.

• Pesi e ingombri contenuti.

• Affidabilità del 99.99%, essendo un componenteaeronautico, certificazione secondo EASA.

Specifiche di progetto:

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Linee guida del progetto Adozione di alberi di trasmissione cavi di diametro

elevato e spessore sottile.

Montaggio su cuscinetti volventi.

Carter adiacente agli organi che deve contenere.

Interposizione di giunti elastici tra motore e riduttore.

Motori elettrici brushless per il sistema di potenza

ausiliaria.

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Gli ingranaggiScelta di ingranaggi formati da ruote a denti bielicoidali

Verifica a rottura per fatica e pitting secondo UNI 8862 e ISO 6336

•Trasmissione di potenza continua, silenziosa e regolare; priva di urti e vibrazioni.•Annullamento delle spinte assiali tipiche delle ruote elicoidali, dunque minori sollecitazioni sui supporti.

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Disposizione delle ruote dentate

Scelta di far ingranare le ruote dentate del sistema di potenza ausiliaria (ruote 3 e 4) direttamente con la corona dell’albero elica.

1

2

3 41 ruota dentata albero primario

2 ruota dentata albero elica

3-4 ruote dentate albero motore elettrico

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I giunti elastici Dal motore provengono vibrazioni pericolose per gli

organi ad esso collegati.

Volontà di smorzare e ridurre tali vibrazioni

Interposizione di due giunti elastici Giubo® tra motore e riduttore

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I giunti elasticiGiunti elastici Giubo®:

•Ottima capacità di smorzamento delle vibrazioni.

• Funzionamento da parastrappi tra motore e utilizzatore, assorbendo i picchi di coppia provenienti dal primo.

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I giunti elasticiScelta delle dimensioni a catalogo in funzione della coppia da

trasmettere:

max 110175

6000nom

P kWC Nm

n rpm

max 1.4 245nomC C Nm

Giunto scelto: T2GU12 Diametro esterno = 157mmSpessore = 46mmMassa = 359g

k=1.4 fattore che tiene conto delle irregolarità tipiche di ogni applicazione

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I giunti elastici

Montaggio in serie: resistenza torsionale 25Nm

Il montaggio avviene per serraggio dei giunti elastici sulle crociere degli alberi.

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I motori elettrici

Motore elettrico brushless a magneti permanenti

Per il sistema di potenza ausiliaria si ricerca un componente che eroghi una potenza di 30 kW con pesi e ingombri ridotti.

Tale sistema deve funzionare anche da alternatore, assorbendo coppia meccanica e producendo energia elettrica per ricaricare le batterie del velivolo durante la fase di volo.

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I motori elettrici

Potenza = 15kWVelocità di rotazione = 7500rpmMassa = 2590gLunghezza=126mm(escluso l’albero)Diametro=109mm

Decisione di sdoppiare la potenza complessiva in due unità da 15 kW l’una.

Scelta di un motore elettrico brushless da 15 kW impiegato in aeromodellismo.

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I motori elettriciSi opta per una disposizione dei motori elettrici “sopra” i

due giunti elastici:

Ingombri più contenuti e possibilità di avvicinare le masse al motore.

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Gli alberiALBERO PRIMARIO LATO MOTORE

Coppia di progetto = 175Nm

Sezione anulare cava con D/d = 10/8

Flangia e crociera realizzate di pezzo con l’albero

Coefficiente di sicurezza n = 4

Materiale: acciaio da bonifica 30NiCrMo8

Resistenza ultima = 1250 – 1450 MPa

Resistenza a snervamento = 1000 MPa

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Gli alberi

ALBERO PRIMARIO LATO MOTORE

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Gli alberi

D = 30mm

d = 24mm

Lunghezza = 84.7mm

Massa: 1155g

Spessore flangia = 14.7mm

Spessore crociera = 14mm

Diametro fori crociera = 13mm

ALBERO PRIMARIO LATO MOTORE

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Gli alberiALBERO PRIMARIO LATO MOTORE

Verifica a resistenza secondo il criterio di Von Mises:

FS = 5.2

Verifica soddisfatta!

La sollecitazione torsionale è pulsante attorno ad un valore medio piuttosto elevato (quasi statica) pertanto non è affaticante.

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Gli alberiALBERO PRIMARIO LATO ELICA

Coppia di progetto = 175Nm

Sezione anulare cava con D/d = 10/8

Crociera realizzata di pezzo con l’albero

Profilo scanalato a denti elicoidali per il calettamento della ruota dentata

Sedi per alloggiamento di due cuscinetti a rulli conici

Coefficiente di sicurezza n = 4

Materiale: acciaio da bonifica 30NiCrMo8

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Gli alberi

ALBERO PRIMARIO LATO ELICA

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Gli alberi

D = 30mm nella sezione più sollecitata in corrispondenza del

profilo scanalato per la ruota dentata

d = 24mm

Lunghezza profilo scanalato = 34mm

Spessore crociera = 14mm

Diametro fori crociera = 13mm

Lunghezza = 190mm

Massa: 987g

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Gli alberiVerifica statica secondo il criterio di Von Mises:

FS = 8

Verifica soddisfatta con ampio margine!

La sollecitazione torsionale è pulsante attorno a un valore medio piuttosto elevato (quasi statica), la sollecitazione flessionale costituisce un ciclo all’inversione con valor medio nullo ed è pertanto affaticante.Verifica a fatica secondo UNI 7670:

FS = 2.5

Verifica soddisfatta!

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Gli alberi

max 110 30 140t eP P P kW kW kW

maxmax

2

140534

261.8 /

P kWC Nm

rad s

ALBERO ELICA

L’albero viene progettato e verificato nella condizione più sfavorevole ovvero durante il decollo quando riceve potenza sia dal motore elettrico che dal motore termico:

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Gli alberiALBERO ELICA

Coppia di progetto = 534Nm

Sezione anulare cava con D/d = 10/8

Profilo scanalato a denti elicoidali per il calettamento della

ruota dentata e della flangia d’attacco dell’elica

Sedi per alloggiamento di due cuscinetti a rulli conici

Coefficiente di sicurezza n = 4

Materiale: acciaio da bonifica 30NiCrMo8

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Gli alberi

ALBERO ELICA

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Gli alberi D = 40mm nella sezione più sollecitata in corrispondenza

del profilo scanalato per la ruota dentata

d = 32mm

Lunghezza profilo scanalato = 55mm

Lunghezza = 287mm

Massa: 964g

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Gli alberiVerifica statica secondo il criterio di von Mises: FS = 7.3

Verifica a fatica secondo UNI 7670: la sollecitazione

torsionale è ancora una volta quasi statica, la sollecitazione

flessionale è affaticante con un ciclo all’inversione e valor

medio nullo.

FS = 4.2 Verifica soddisfatta!

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Gli alberiALBERO MOTORE ELETTRICO

Coppia di progetto = 19Nm

Sezione anulare cava con D/d = 2

Profilo scanalato per l’alloggiamento della ruota

dentata

Coefficiente di sicurezza n = 4

Materiale: acciaio da bonifica 30NiCrMo8

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Gli alberi

Si notano:1. Il perno d’albero sulla destra, sede del cuscinetto.2. Il profilo scanalato per l’accoppiamento con la ruota dentata.3. La zona d’albero per il forzamento a caldo del rotore del

motore elettrico (di cui non si effettuano i calcoli e la verifica in quanto non sono note le caratteristiche del rotore del motore elettrico).

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Gli alberi

D = 15mm nella sezione più sollecitata in corrispondenza del

profilo scanalato per la ruota dentata

d = 7.5mm

Lunghezza profilo scanalato = 16.4mm

Lunghezza = 86.8mm (esclusa la parte alloggiata all’interno

del motore elettrico)

Massa: 180g

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Gli alberi

Verifica statica secondo il criterio di Von Mises:

FS = 15

Verifica a fatica secondo UNI 7670; la sollecitazione torsionale è quasi statica, quella flessionale è affaticante:

FS = 9.4

Verifiche soddisfatte con ampio margine.

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I cuscinettiLa scelta dei cuscinetti viene effettuata in funzione :

•Dei carichi agenti sui supporti, il cui valore è noto a seguito del

dimensionamento degli alberi.

•Del valore di T.B.O.(time between overhaul) assunto pari a 2000h.

•Del valore di affidabilità desiderata: 99% a1=0.21

•Delle condizioni del materiale e della lubrificazione: a23=1

Tutti i cuscinetti vengono scelti con la capacità di vincolare assialmente

l’albero: condizione necessaria per garantire un corretto ingranamento delle

ruote dentate bielicoidali.

Si perviene pertanto alla seguente scelta:

•Cuscinetti a rulli conici per l’albero primario e l’albero elica.

•Cuscinetti obliqui a sfere per l’albero del motore elettrico.

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO PRIMARIO LATO MOTORE

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto: P = 3518.2N

Cuscinetto a rulli conici: 32206 J2/Q

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

30 62 21.25 50.1 57 8500 0.28

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000003165

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO PRIMARIO LATO ELICA

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto: P = 3614.9N

Cuscinetto a rulli conici: 33205/Q

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000003079

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

25 52 22 47.3 56 10000 0.23

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO ELICA LATO MOTORE

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto: P = 4667.5N

Cuscinetto a rulli conici: 32007 X/Q

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000002270

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

35 62 18 42.9 54 8500 0.22

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO ELICA LATO ELICA

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto:

Cuscinetto a rulli conici: 32008 X/Q

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000003394

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

0.4 0.4 1142.83 1.6 2899 5095.53r aP F YF N N N

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

40 68 19 52.8 71 7000 0.27

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO MOTORE ELETTRICO LATO MOTORE

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto: P = 495.7N

Cuscinetto a rulli conici: 7202 BEP

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000002737

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

15 35 11 8.84 4.8 24000 0.045

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I cuscinettiCUSCINETTO ALBERO MOTORE ELETTRICO LATO ELICA

Carico dinamico equivalente in corrispondenza del supporto: P = 485.9N

Cuscinetto a rulli conici: 7301 BEP

Durata corretta in ore di funzionamento:

10 1 23

1000000 10000004842

60 60

p

h na

CL L a a h

n n P

Verificato!

Dimensioni d’ingombro (mm) Coeff. di carico (kN) Velocità di

riferimento

(rpm)

Massa

(kg)Dinamico Statico

d D T C C0

12 37 12 10.6 5 24000 0.063

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I cuscinettiIl riduttore “idealmente” composto

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Il carter•Progetto di un carter che sia quanto più aderente possibile agli organi

contenuti.

•Scelta di un piano di divisione trasversale agli assi delle ruote dentate;

ciò comporta un duplice vantaggio:

•Facilità di montaggio dei componenti che devono essere

alloggiati all’interno del carter stesso.

•Sedi dei cuscinetti in un pezzo unico: maggiore resistenza del

carter in detti punti che sono particolarmente sollecitati.

•Realizzazione del carter per pressofusione in conchiglia: elevata qualità

dei getti e tolleranze ristrette.

•Materiale di fabbricazione: lega di magnesio AZ 91 HP:

•Resistenza ultima 225 MPa

•Resistenza a snervamento 160 MPa

•Peso specifico 1.8kg/dm3

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Il carter

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Il carterDalle immagini che seguono si notano:

1. Le sedi dei cuscinetti filettate nella parte terminale per permettere

l’avvitamento delle ghiere.

2. Le orecchie per il collegamento dei due semicarter (7 fori M5 e 3 fori

M12).

3. Gli attacchi per i tubi dell’olio, proveniente dal motore, per la

lubrificazione degli ingranaggi e dei cuscinetti. Sono previsti due attacchi

in corrispondenza delle ruote dentate dei motori elettrici e uno in

corrispondenza del cuscinetto albero elica lato elica, nonché un pozzetto

di raccolta, nella parte inferiore del carter, per il recupero dell’olio.

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Il carter

2

3

1

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Il carter

I due semicarter dopo l’assemblaggio

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Il carter

Duplice vantaggio:

1. Possibilità di vincolare assialmente

l’albero, facendo ingranare

correttamente le ruote bielicoidali.

2. Possibilità di regolare il precarico

sui cuscinetti in maniera rapida e

precisa mediante l’ausilio di

spessori pelabili.

Per vincolare assialmente gli alberi si sono progettate

delle ghiere filettate da avvitare sui filetti ricavati sul

carter in corrispondenza delle sedi dei cuscinetti.

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Il carter

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Il carterIl sostegno del carter avviene

mediante una piastra fissata al

motore, dalle quale partono 3

tubi che arrivano fino al carter.

La piastra è avvitata al motore

in corrispondenza dei fori della

campana del cambio.

La parte terminale dei tubi è

filettata per permettere

l’avvitamento di 3 viti M12, che

fungono anche da viti di

serraggio per i due semicarter.

Sul tubo superiore si ricava poi

il sostegno per i due motori

elettrici.

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La Flangia dell’elica•Progettata in funzione del disegno commercialmente reperibile

Rotax.

•L’accoppiamento con l’albero elica avviene tramite un profilo

scanalato, con identiche caratteristiche rispetto a quello progettato

per la ruota dentata.

•Il vincolamento assiale avviene mediante una ghiera M36 che va

ad avvitarsi sulla parte terminale dell’albero elica.

•Il materiale scelto è la lega di titanio Ti-6Al-2Sn-4Zr-6Mo.

•La massa del componente progettato è pari a 517g.

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La flangia dell’elica

Modello Rotax Flangia dell’elica: alleggerimento rispetto al modello in commercio.

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Riduttore Completo

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Riduttore Completo

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Conclusioni e sviluppi futuri

Gli obbiettivi di progetto inizialmente esposti si ritengono pienamente

raggiunti.

La massa totale (comprensivo di carter, organi contenuti ,motori elettrici, giunti

e viteria) è pari a 21.8kg: valore più che soddisfacente, considerando che più di

metà del peso deriva da componenti scelti a catalogo.

Gli alberi risultano verificati sia staticamente che a fatica per un valore di 2000h

di funzionamento.

Gli ingranaggi risultano verificati secondo ISO 6336.

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Conclusioni e sviluppi futuriI motori elettrici brushless, permettono di coniugare le potenzialità di due sistemi

in un unico componente: potenza ausiliaria in fase di decollo, funzionamento da

alternatore in fase di volo.

Si ritiene valida e corretta la scelta del tipo di motore brushless: con una massa

complessiva di 5.7kg è in grado di fornire il 21% della potenza totale in fase di

decollo.

Principale problema è stato il soddisfacimento delle condizioni di verifica dei profili

scanalati; avendo scelto alberi con diametri più piccoli, si sarebbero ottenuti profili

scanalati molto più lunghi con conseguente aumento dell’ingombro assiale e peso

dei componenti sostanzialmente inalterato.

Page 53: Università degli Studi di Bologna Facoltà di Ingegneria Internet/Catalogo Tesi... · ISO 6336 •Trasmissione di potenza continua, silenziosa e regolare; ... k=1.4 fattore che tiene

Conclusioni e sviluppi futuri

Gli elevati fattori di sicurezza che si sono ottenuti nella verifica statica e a

fatica consentono ulteriori sviluppi del progetto.

È possibile infatti pensare di riprogettare gli alberi al fine di alleggerirli. Per

far ciò si potranno adottare diametri degli alberi inferiori, ipotizzando di

sostituire i profili scanalati con ruote di pezzo con l’albero, eliminando così il

componente che ha limitato lo sviluppo del progetto nella direzione

dell’alleggerimento dei pesi.

A completamento del progetto si potrà prevedere una verifica del carter con

il metodo degli elementi finiti.