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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO POLITICHE DEL LAVORO IN LOMBARDIA, IN ITALIA E NELLA UE A.A. 2018/2019 Prof. Giovanni Bocchieri L’istituto dell’apprendistato, dal quadro normativo nazionale al sistema duale lombardo Dott.ssa Daniela Santoro

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

POLITICHE DEL LAVORO IN LOMBARDIA,

IN ITALIA E NELLA UE

A.A. 2018/2019

Prof. Giovanni Bocchieri

L’istituto dell’apprendistato, dal quadro

normativo nazionale al sistema duale lombardo

Dott.ssa Daniela Santoro

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Fare apprendistato in Lombardia

Giovanni Bocchieri, Umberto Buratti, Michele Tiraboschi

Parte I

Apprendistato: quadro normativo nazionale e regionale

Parte II

Contrattualistica e piani formativi

Apprendistato professionalizzante

Apprendistato scolastico

Apprendistato di alta formazione e ricerca

Parte III

Gli incentivi economici per fare apprendistato

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«La valenza fortemente educativa e formativa del lavoro risiede nel

suo costituirsi come sapere pratico in azione, in questa prospettiva

qualsiasi itinerario educativo e formativo che esclude una

sperimentazione pratica in assetto lavorativo disabilita anche un certo

tipo di intelligenza relazionale». Su questi presupposti si fondano le

riflessioni e gli approcci che nel tempo hanno valorizzato l’istituto

dell’apprendistato come strumento ad alto impatto educativo che integra

l’esperienza formativa con quella nei luoghi di lavoro.

I recenti studi di neurofisiologia sui neuroni specchio supportano in modo

indiscutibile e scientifico il potenziale formativo ed educativo

dell’apprendistato. Ma l’esperienza umana allo stesso tempo si realizza

superando i fondamenti neurofisiologici alla base dell’imitazione in senso

stretto, tematizzando gli apprendimenti attraverso il logos riflessivo e

critico. La differenza specifica dell’apprendistato formativo tipico

dell’uomo risiede proprio in questo aspetto fondamentale di ricorsività

critico-riflessiva rispetto all’azione.

1

Per ogni approfondimento sulla cornice teorica che sostanzia il dibattito culturale sull’apprendistato si consulti il volume di Bertagna G., Lavoro e formazione dei giovani, Editrice La Scuola, Brescia, 2011.

1

La dimensione educativa e formativa del lavoro

Cenni sui presupposti teorici che fondano il significato di apprendistato e sistema duale

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L'Apprendistato è un contratto a tempoindeterminato, finalizzato all'occupazione deigiovani e al primo inserimento lavorativo.

Contenuto formativo: in azienda è possibileacquisire le competenze pratiche e le conoscenzetecnico-professionali attraverso un'attivitàformativa che va ad aggiungersi alle competenzeacquisite in ambito scolastico/universitario/diricerca.Multidimensionalità, frutto del dialogo tra leparti sociali, le istituzioni formative e leistituzioni del territorio come le Regioni.L’istituto assume infatti modalità attuativedifferenti in coerenza con le caratteristiche e lepeculiarità dei mestieri, dei settori produttivi edei territori locali.

Caratteristicheprincipali

Che cosa è

L’apprendistato inteso come leva di placement è un complesso sistemadei mestieri e delle professioni per le imprese, i territori e i settori produttivi

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Il modello duale, del quale l’apprendistato costituisce uno deicapisaldi, è mutuato dalla cultura tedesca ed ha avuto un notevolericonoscimento nella recente riforma italiana del mercato dellavoro (nel modello lombardo il sistema duale è presente già datempo) , nell'ottica di adottare le misure di medio-lungo periodoper ridurre i tassi di disoccupazione, agevolare le transizioni eridurre il divario in termini di competenze tra scuola ed impresa.In tale direzione si muovono la Legge n. 107/2015 e il DecretoLegislativo n. 81/2015 per operare un rafforzamento dell'asseformazione – lavoro, finalizzato alla creazione di un sistemaorganicamente integrato basato sull’intreccio tra sistemaeducativo e mondo del lavoro: SISTEMA DUALE

IL SISTEMA DUALE

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D. Lgs. 80/2015Conciliazione tempi di vita e lavoro

D. Lgs. 22/2015Nuovi strumenti di sostegno al reddito per i disoccupati

D. Lgs. 23/2015Tutele crescenti in caso di licenziamento

D. Lgs. 81/2015Riordino dei contratti di lavoro

D. Lgs.148/2015Ammortizzatori sociali durante rapporto di lavoro

D. Lgs.149/2015razionalizzazione attività ispettiva

D. Lgs.151/2015Semplificazione procedure

JO

BS

AC

TG

LI 8

DEC

RETI A

TTU

ATIV

I

D.Lgs.150/2015Riordino servizi lavoro e politiche attive

Tra i decreti del Jobs Act il D.Lgs. 81/2015 regola l’istituto dell’apprendistato (disciplina nazionale)

Art.41 DefinizioneArt.42 Disciplina generaleArt.43 Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale,il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato dispecializzazione tecnica superioreArt.44 Apprendistato professionalizzanteArt.45 Apprendistato di alta formazione e di ricercaArt.46 Standard professionali e formativi e certificazione dellecompetenzeArt. 47 Disposizioni finali

Capo VApprendistato

Artt. 41-47

ATTUALMENTE IN VIGORE

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Le fonti che regolano l’apprendistato

Normativa nazionale

D.lgs. 81/2015(capo V)

D.m. 12 ottobre 2015

Regione Lombardia

D.G.R. X/4676/2015

Autonomia negoziale privata

Codice civile: artt. 1321, 1322, 1325, 1362 e 1372-1374 (autonomia individuale)

Accordi interconfederali Contratti collettivi

nazionali (autonomia collettiva)

DECRETO LEGISLATIVOArtt. 41, 42, 46 e 47 dettano la disciplina comune, mentre gli artt. 43, 44, 45 contengono i riferimenti normativi propri dei diversi livelli di apprendistato che sono oggetto di regolamentazione regionale

LOGICA SUSSIDIARIA

Nonostante sia meno marcata nella riforma del 2015 rimane il ruolo chiave dell’intervento regionale. E’ al livello territoriale che il sistema dell’apprendistato è chiamato a consolidarsi e svilupparsi considerando le caratteristiche del tessuto produttivo locale e delle realtà formative del territorio.

Le fonti che regolano l’istituto dell’apprendistato fanno riferimento a livelliordinamentali e istituzionali diversi (centro/periferia, legge/contratto)

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Il decreto legislativo 81/2015 abroga il D.Lgs. 167/2011(c.d. Testo Unico del 2011)

Il D.Lgs. 81/2015 conferma la tipologia contrattuale:contratto a tempo indeterminato finalizzato alla formazionee all’occupazione. Mentre l’articolazione interna delle tretipologie di apprendistato è ampiamente modificata.

L’apprendistato di primo livello con l’ultima riformaconsente non solo di conseguire la qualifica triennale o ildiploma professionale dei percorsi di istruzione eformazione professionale regionali, ma permette anche diacquisire il certificato di specializzazione tecnica superiore eil diploma di scuola secondaria superiore

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All’ampliamento delle finalità dell’apprendistato diprimo livello segue un ridimensionamento di quellodi terzo tipo. L’apprendistato di terzo tipo siconferma destinato alla formazione universitaria(master, lauree triennali e specialistiche, dottorati diricerca), all’attività di ricerca e al praticantato perl’accesso alle professioni ordinistiche, non riguardadunque più i titoli di istruzione secondaria superioreora ricondotti nell’apprendistato di primo livello.In particolare l’apprendistato di I e III livello sonostrutturati per integrare organicamente in unsistema duale, formazione e lavoro.

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Contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e allaoccupazione dei giovani. Il contratto contiene in forma sintetica il pianoformativo individuale predisposto dall’istituzione formativa con ilcoinvolgimento dell’impresa.

Apprendistato di I livello

Apprendistato di II livello

Apprendistato di III livello

per la qualifica e il diplomaprofessionale, il diploma diistruzione secondaria superioree il certificato di specializzazionetecnica superiore

professionalizzante o contrattodi mestiere

di alta formazione e ricerca

I e IIIintegrano organicamente formazione scolastica e formazione sul luogo di lavoro

SIS

TE

MA

DU

ALE

3 TIPOLOGIE

Disciplina comune(artt. 41, 42, 46)

NB. Per tutte le tipologie di apprendistato la durata minima è di 6 mesi

Decreto Legislativo 81/2015

TESTO ORGANICO DEI CONTRATTI DI LAVOROCapo V – Apprendistato

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In sintesi l’apprendistato è…SELEZIONARE

i migliori studenti dei corsi di formazione

FORMARE

col supporto di enti formativi

BENEFICIARE

di incentivi, sgravi ed altri vantaggi

LAVORARE

acquisire competenze

specifiche nel contesto aziendale

La riforma del d.lgs. 81/2015per l’apprendistato di I e III livelloha introdotto un’articolazione dellaretribuzione e dei sistemi di sgraviofiscale molto più favorevole per ildatore di lavoro rispetto al TestoUnico del 2011

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RecessoAl termine del periodo di apprendistato le partipossono recedere dal contratto

Retribuzione• Divieto di retribuzione a cottimo• Possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori

rispetto a quello spettante in applicazione del contratto collettivonazionale e retribuzione percentuale

TutorPresenza di un tutor o referente aziendale

Norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria• Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali• Assicurazione contro le malattie• Assicurazione contro l’invalidità• Maternità• Assegno familiare

Registrazione della formazione• Apprendistato di II livello è a cura del datore di lavoro• Apprendistato di I e III livello è a cura dell’istituzione formativa

Disciplina comune

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Benefici del contratto di apprendistato per le imprese

Vantaggi economicibenefici contributivi in materia diprevidenza e assistenza sociale eincentivi all’assunzione

Selezionepossibilità di scegliere tra i miglioristudenti dei percorsi di formazione

Formare competenze specificheper l’azienda di appartenenza conil supporto dell’Istituzione Formativa

Condivisione coordinamento conente formativocura educativa oltre che formativa

Nessun obbligo di conferma altermine del contratto

Contratto non vincolanteminimo 6 mesi e applicazionetutele crescenti

Contribuire alla crescita culturale,educativa e professionale deigiovani, svolgendo un importanteruolo sociale, con ritorno diimmagine

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Individuazione dei tutor

Definizione del PFI

Stipula del contratto

Selezione apprendista

Gestione del rapporto

Valutazione

Fasi del percorso

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I

Apprendistato per la qualifica e il diploma

professionale, il diploma di istruzione secondaria

superiore e il certificato di specializzazione tecnica

superiore

Target età 15-25 anni

Formazione e Titoli conseguibili

Qualifica IeFP

Diploma di IeFP

Diploma di istruzione secondaria superiore

Certificazione IFTS

Anno integrativo per l’accesso all’esame di stato

II

Apprendistato

professionalizzante

Target età 18-29 anni

Formazione e competenze di base e trasversali acquisibili

- 120 ore per apprendisti privi di titolo

- 80 ore per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale

- 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equivalente

III

Apprendistato di

alta formazione e

di ricerca

Target età 18-29 anni

Formazione e Titoli conseguibili

Diploma ITS

Lauree Triennali e Magistrali

Master di I e II livello

Dottorati

AFAM

Attività di ricerca

Praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche

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D.G.R. X/4676/2015Disciplina dei profili formativi del contratto di apprendistato

Disciplina regionale

Quadro regolatorio regionale che ha dato attuazione in tempibrevissimi a quanto previsto dal D.lgs 81/2015 e dal D.m. del12 ottobre 2015.

La celerità di Regione Lombardia ha diverse ragioni:

• Tessuto produttivo tra i più vivaci in Italia e in Europa• Presenza sul territorio di molte eccellenze formative nel

settore secondario e terziario coinvolte in pregressi progetti dialternanza scuola-lavoro anche in assetto di apprendistato

• Indirizzo politico che ha orientato verso un quadro di regolechiare per gli operatori al fine di portare a sistema una seriedi sperimentazioni che si erano avviate già con la legge Biagie portate avanti con la successiva entrata in vigore del TestoUnico del 2011

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Il sistema duale in Lombardia

Volontà del legislatore regionale di dar vita a un sistema duale diintegrazione tra formazione a scuola e formazione sul luogo di lavoronel territorio lombardo, attraverso:

• Precise disposizioni di dettaglio contenute nella delibera

• Rilevanti contributi messi a disposizione con bandi e avvisi diRegione Lombardia

Consolidata esperienza in materia di apprendistato e di alternanzascuola-lavoro (promozione di progetti a favore delle imprese e delleistituzioni formative impegnate in percorsi di apprendistato di I e IIIlivello)

In Regione Lombardia il sistema dotale ha offerto contributi per icentri di istruzione e formazione professionale e progetti di sostegnoper le università e i centri di ricerca che hanno promosso lauree,master, dottorati di ricerca o attività di ricerca in apprendistato.

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SISTEMA DUALE LOMBARDO

Interesse delle imprese perpercorsi innovativi checostituiscono fattori abilitantiper le tecnologie di nuovagenerazione

Presenza di realtà formative siasecondarie che terziarie interessatead innovare la propria didattica el’organizzazione dei propri percorsi

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Glossario minimo

Periodo di apprendistato: periodo necessario a conseguire il titolo cui è finalizzato ilcontratto o ad acquisire le competenze proprie del mestiere. Il periodo di apprendistatoha la durata minima di 6 mesi, mentre la durata massima è in funzione del titolo distudio da conseguire o della qualificazione professionale. Una volta terminato il periododi apprendistato, se nessuna delle parti recede, il contratto prosegue come ordinariorapporto di lavoro a tempo indeterminato

PFI (Piano formativo individuale): documento che deve essere contenuto in formasintetica all’interno del contratto di lavoro e che precisa il progetto formativo delpercorso di apprendistato. La redazione del PFI è a carico dell’istituzione formativa con ilcoinvolgimento dell’impresa nel caso dell’apprendistato di I e III livello, mentre è a caricodell’impresa nel caso dell’apprendistato di II livello.

Clausola di stabilizzazione: obbligo per le sole aziende con più di 50 dipendenti, per icontratti di apprendistato professionalizzante, di stabilizzare almeno il 20% degliapprendisti assunti nei 36 mesi precedenti prima di procedere ad assumerne di nuovi.

Tutor formativo: supporta l’apprendista nel rapporto con l’istituzione formativa,monitora il percorso e interviene nella valutazione iniziale, intermedia e finale del periododi apprendistato.

Tutor aziendale: favorisce l’inserimento dell’apprendista nell’impresa, lo supporta nelpercorso di formazione interna, trasmette le competenze necessarie allo svolgimentodelle attività lavorative e in collaborazione con il tutor formativo fornisce elementi utilialla valutazione. Può essere anche lo stesso datore di lavoro.

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Istituzioni formative: il D.m. del 12 ottobre 2015, art. 2, indica tra gli enti che sipossono considerare istituzioni formative nel sistema duale i seguenti:

Le istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado Le istituzioni formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale I centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) Le strutture formative che attuano percorsi di specializzazione tecnica superiore Gli ITS (istituti tecnici superiori) Le università e gli AFAM (enti di alta formazione artistica, musicale e coreutica) Altre istituzioni di formazione o di ricerca in possesso di riconoscimento istituzionale

di rilevanza comunitaria, nazionale o regionale, che hanno come finalità lapromozione delle attività imprenditoriali, del lavoro, delle professioni,dell0innovazione e del trasferimento tecnologico

Formazione interna e formazione esterna: periodi di apprendimento formale che sisvolgono rispettivamente sul posto di lavoro e presso l’istituzione formativa.

Protocollo: accordo sottoscritto dal datore di lavoro e dall’istituzione formativa chedefinisce i contenuti e la durata della formazione interna ed esterna all’impresa. Lastipula del protocollo può avvenire anche tra reti di istituzioni formative.

Glossario minimo

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Per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore

• 15 – 25 anni

• Iscritti IeFP Triennali o 4° anno per acquisizione titolo

Candidati

• Minimo 6 mesi (salvo che per attività stagionali) - Massimo 3 anni per la qualifica o 4 anni per il diploma IeFP

• Possibilità di attivare al termine del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma

professionale un nuovo contratto di apprendistato professionalizzante

Durata

• Esterna (presso CFP): circa 500 ore annue

• Interna (in azienda anche on the job): circa 500 ore annue.

Formazione

APPRENDISTATO FORMATIVO O DI I LIVELLO

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Glossario minimo

IeFP (Istruzione e Formazione Professionale): a seguito delle riforme in materia dicompetenze tra Stato e Regione e a seguito del riordino del secondo ciclo del sistemaeducativo la Formazione Professionale è diventata Istruzione e Formazione Professionale(IeFP), attraverso un’offerta di percorsi triennali per l’acquisizione di qualifiche o percorsiquadriennali per il conseguimento di un diploma. Tali percorsi entrano a pieno titolo a farparte del secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e Formazione come suospecifico ambito o sottosistema, con pari dignità rispetto a quello dell’Istruzione.Il sistema di IeFP rientra nelle competenze esclusive delle Regioni, dunque fissati alcuniobiettivi comuni dallo Stato (i LEP: Livelli Essenziali delle Prestazioni) le Regionidefiniscono con legislazione propria il sottosistema di IeFP, tenendo conto delle specifichecaratteristiche ed esigenze del contesto territoriale. In Regione Lombardia la fase dimessa a regime del sistema di IeFP si è avviata concretamente nel 2009, con un anticipodi un anno rispetto all’avvio del processo a livello nazionale.

Prima della Legge 53/03 laFormazione Professionale rappresentavaun ambito formativo del tutto residuale,anche culturalmente, al di fuori delsistema educativo e con finalitàessenzialmente rivolte allo sviluppo dicompetenze dei lavoratori.

Con l’ingresso della IeFP nel sistema educativo di Istruzione e Formazione, sia leQualifiche, sia i Diplomi professionali diventano titoli validi per l’assolvimento dell’Obbligodi istruzione e del diritto dovere di istruzione e formazione.

III livello EQF per la Qualifica professionale

IV livello EQF per il Diploma professionale

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IFTS (Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore): sono corsi checontribuiscono a costruire professionalità solide e innovative che rispondono alla richiestaproveniente dal mercato del lavoro di figure professionali in possesso di una formazionetecnica e professionale approfondita e mirata. I percorsi durano 2 semestri (800/1000 ore).Per accedere occorre possedere il diploma di istruzione secondaria superiore o il diplomaprofessionale di tecnico conseguito nei percorsi di IeFP. Il certificato rilasciato dà accesso agliITS (formazione terziaria).

EQF (European Qualification Framework): Quadro europeo delle qualifiche, è unostrumento di misurazione che gli Stati membri devono utilizzare dal 2012 per comparare ipropri sistemi di istruzione e formazione e che consente di mettere in relazione i titolirilasciati nei diversi Paesi membri. Consente la spendibilità delle qualifiche e dellecompetenze anche al di fuori del Paese in cui sono conseguite.

QNQ (Quadro Nazionale delle Qualificazioni): con decreto MLPS-MIUR 8 gennaio 2018 èistituito il Quadro nazionale delle qualificazioni, quale strumento di descrizione eclassificazione delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazionedelle competenze. Il QNQ rappresenta il dispositivo nazionale per la referenziazione dellequalificazioni italiane al Quadro europeo delle qualifiche, con la funzione di raccordare ilsistema italiano delle qualificazioni con i sistemi degli altri Paesi europei. Le procedure direferenziazione al QNQ sono gestite dal Punto nazionale di coordinamento dell'EQF pressoANPAL, avvalendosi dell'INAPP per la valutazione indipendente.

IV livello EQF per il Certificato di specializzazione tecnica superiore

Glossario minimo

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I primi passi: selezione dell’apprendista

L’attivazione di un contratto di apprendistato di I livello richiede una serie di attivitàpreliminari e propedeutiche:

1. La selezione dell’apprendista

compiuta dal datore di lavoro, sulla base di criteri e procedure predefiniti, sentitaanche la scuola, nel rispetto dei principi di trasparenza e di pari opportunità diaccesso, attraverso:

• la somministrazione di questionari di orientamento professionale

• l’effettuazione di colloquio individuale

Oppure attraverso :

• percorsi propedeutici di alternanza scuola/lavoro o tirocinio

al fine di evidenziare motivazioni, attitudini, conoscenze, anche in ragione delruolo da svolgere in azienda.

2. Individuazione di un’azienda

che abbia delle lavorazioni compatibili con il percorso formativo del ragazzo.

• Necessario coniugare la formazione erogata dall’ente formativo con il percorso on the job.

NB

• La corrispondenza non deve essere “rigida”

• Possibilità di ricorrere alla rete di imprese attivata per l’Alternanza

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Protocollo tra istituzione formativa e datore di lavoro

Attraverso il Protocollo tra istituzione formativa e datore dilavoro vengono definiti i contenuti e la durata della formazioneinterna ed esterna. Il protocollo:

• Regola i compiti e le responsabilità dell'istituzione formativa edel datore di lavoro per la realizzazione di percorsi diapprendistato

• Definisce le modalità di scelta dei candidati, stabilendo chel’individuazione degli apprendisti viene compiuta dal datore dilavoro, sulla base di criteri e procedure predefiniti.

La stipula del protocollo può avvenire anche tra reti di istituzioniformative.

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La definizione del percorso

La definizione del percorso e delle competenze daacquisire nei periodi di formazione interna ed esterna:

• Formazione interna: formazione che l'apprendista ricevedirettamente sul luogo di lavoro

• Formazione esterna: formazione che l'apprendista ricevepresso le istituzioni scolastiche e istituzioni formative.

NB. Per l’apprendistato per il conseguimento della qualifica edel diploma professionale, la formazione esterna all’impresanon può superare:

1° e 2° anno: il 60% del monte orario annuale3° e 4° anno: il 50 % del monte orario annuale

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Il ruolo dei tutor: attività e competenze

Tutor formativo

Individuato dall’istituzione formativa,ha la responsabilità del raggiungimentodegli obiettivi formativi da partedell’apprendista

Tutor aziendale

Individuato dal datore di lavoro. Assistel’apprendista nello svolgimento delleattività in azienda e nell’acquisizionedelle relative competenze

Il contratto di apprendistato duale prevede la nomina di due tutor

Fonte: AEF – Guida operativa per la promozione, la diffusione e lagestione dell’apprendistato ai sensi dell’art. 43 D.lgs. 81/2015

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Fonte: AEF – Guida operativa per la promozione, la diffusione e lagestione dell’apprendistato ai sensi dell’art. 43 D.lgs. 81/2015

Il tutor dovrà possedere specifichecompetenze relative alla:

• conoscenza del contesto normativo;

• comprensione delle funzioniproprie del ruolo e gli elementi dicontrattualistica di settore e/oaziendale in materia di formazione;

• valutazione degli apprendimenti edelle competenze acquisite, nonchédei progressi e dei risultati conseguitidal giovane apprendista nel corso delsuo processo di inserimento e crescitaprofessionale, ai fini della relativacertificazione rilasciata dall'impresa.

Le competenze dei tutor

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I compiti del tutor aziendale

• affiancare l’apprendista, svolgendoanche una funzione informativa e diorientamento rispetto al contestoorganizzativo dell’azienda;

• trasmettere le competenzenecessarie all’esercizio delle attivitàlavorative;

• favorire l’integrazione tra le iniziativeformative esterne all’azienda e laformazione sul luogo di lavoro;

• collaborare con la struttura diformazione esterna all’azienda,svolgendo un’attività di sostegno ecoordinamento;

• esprimere le proprie valutazioni,anche in caso di risoluzione anticipata.

Compiti specifici del tutor formativo

• assiste l'apprendista nel rapporto conl'istituzione formativa;

• monitora l'andamento del percorso;

• interviene nella valutazione iniziale,intermedia e finale del periodo diapprendistato;

• gestisce le relazioni con i soggetticoinvolti nel percorso formativodell’apprendista, al fine di favorire unapositiva integrazione tra la formazionenell’istituzione formativa e le esperienze dilavoro realizzate in impresa.

A tale scopo, il tutor formativo ed il tutor aziendale collaborano alla compilazione del dossier individuale dell'apprendista.

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INTRODUZIONE ED ACCOGLIENZA IN AMBITO FORMATIVO

CONTENUTI OBIETTIVI

Presentazione dei partecipanti

Ampio giro di presentazione del docente e dei

partecipanti per conoscersi meglio

• Favorire la conoscenza reciproca

• Creare un buon clima d’aula

Aspettative, motivazioni e regole

• Condivisione delle attese individuali nei

confronti del percorso

• Definizione delle regole da seguire durante

il percorso

• Consentire ad ognuno di esplicitare le

proprie aspettative nei confronti del

percorso formativo

• Favorire un confronto tra le diverse

attese di ognuno

Presentazione degli obiettivi e dei contenuti

del corso

Illustrazione dell’intero percorso: obiettivi,

contenuti, modalità, tempi

• Esplicitare i contenuti e gli obiettivi del

corso

• Confrontare le aspettative espresse con

gli obiettivi realisticamente perseguibili

Tutor formativo: introduzione e accoglienza

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Contenuto del PFI

• Dati relativi all'apprendista, al datore di lavoro, al tutorformativo e al tutor aziendale;

• La qualificazione da acquisire, ove previsto, al termine delperiodo di apprendistato;

• Il livello di inquadramento contrattuale dell'apprendista;• La durata del contratto di apprendistato e l'orario di lavoro;• I risultati di apprendimento, in termini di competenze da

acquisire nell’ambito della formazione interna ed esterna;• I criteri e le modalità della valutazione iniziale, intermedia e

finale degli apprendimenti e dei comportamenti;• Le eventuali misure di riallineamento, sostegno e recupero,

anche nei casi di sospensione del giudizio.

Piano formativo individuale (PFI)

Documento che deve essere allegato in forma sintetica al contrattoindividuale di lavoro e che riporta il progetto formativo proprio diquel percorso di apprendistato.

Cardine per una buona gestione del percorso di apprendistato

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Dossier individuale dell’apprendista: documento con ilquale l’impresa, attraverso il proprio tutor aziendale (chepuò anche essere il medesimo datore di lavoro):

• monitora e valuta il percorso formativo aziendaledell'apprendista

• comunica all'istituzione formativa i risultati delle attivitàsvolte dal ragazzo, anche ai fini dell’ammissioneall’esame di Stato.

Il dossier individuale dell’apprendista

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INFORMAZIONI DEL DATORE DI LAVORO SEZIONE 1 PFI

INFORMAZIONI DELL’IST. FORMATIVASEZIONE 2 PFI

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INFORMAZIONI RELATIVE ALL’APPRENDISTA - SEZIONE 3 PFI

N.B. In caso di apprendisti minorenni, occorreintegrare la sezione con le informazioni relative allepersone esercenti la potestà genitoriale.

DATI RELATIVI AL PERCORSO DI IeFPSEZIONE 3 PFI

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ULTERIORI ESPERIENZE - SEZIONE 3 PFI

Per validazione delle competenze in coerenza con il D.lgs. 13/2013 si intende ilprocesso che conduce al riconoscimento da parte dell’ente titolare a norma di legge,delle competenze acquisite dalle persone in un contesto formale, non formale oinformale.

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DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONE SEZIONE 4 DEL PFI - Formazione interna

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DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONESEZIONE 4 DEL PFI - Formazione esterna

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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTISEZIONE 5 PFI

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GRIGLIA DEGLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

SEZIONE 4 DOSSIER - Formazione interna

NB. La sezione deve essere replicata per ogni annualità formativaprevista nel percorso

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GRIGLIA DEGLI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

SEZIONE 4 DOSSIER - Formazione esterna

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RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELLA FORMAZIONE FORMALE (Formazione interna ed esterna)

SEZIONE 4 DOSSIER

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Accordo interconfederale nazionale Confindustria per l'apprendistato di primo e terzo livello

(18 maggio 2016)

sottoscritto daConfindustria e CGIL, CISL e UIL

L’accordo interconfederale definisce aspetti riguardanti:• l’inquadramento

• la retribuzione dell’apprendista

• l’inclusione nel protocollo tra l’istituzione formativa e il datore di lavoro e PFI della formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e quella relativa alla disciplina lavoristica

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Inquadramento

La retribuzione dell’apprendista è definita in misurapercentuale rispetto allo stesso livello di inquadramento,direttamente proporzionale all'anzianità di servizio.

Retribuzione ore di formazione (apprendistato I e III livello):

o Esterna: è confermato l’esonero da ogni obbligoretributivo;

o Interna: è confermata la retribuzione pari al 10% dellaretribuzione dovuta.

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Retribuzione

non inferiore al 45% il primo anno

non inferiore al 55% il secondo anno

non inferiore al 65% il terzo anno

non inferiore al 70% il quarto anno

La retribuzione è definita in misura percentuale rispetto al livello di inquadramento e in relazione all'anno di frequenza del percorso formativo.

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Anno del contratto di

apprendistato Anno scolastico formativo di riferimento

Primo

• Secondo anno (15 anni compiuti) del percorso per il conseguimento del Diploma di IeFP o di istruzione secondaria superiore;

• Secondo anno (15 anni compiuti) del percorso per il conseguimento della Qualifica di IeFP :

• Primo anno per studenti che abbiano compiuto 15 anni

Secondo

• Terzo anno del percorso per il conseguimento del Diploma di IeFP o di istruzione secondaria superiore

• Terzo anno percorso per il conseguimento della Qualifica di IeFP• Secondo anno dei percorsi di IeFP

Tabella di raffronto tra la retribuzione relativa ai periodi di apprendistato di I livello e anni dei percorsi

di istruzione e formazione

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anno del contratto di

apprendistato Anno scolastico formativo di riferimento

Terzo

• Quarto anno del percorso per il conseguimento del Diploma di IeFP o di istruzione secondaria superiore

• Primo anno del Corso integrativo per l’ammissione all’esame di Stato la cui durata massima è di due anni

• Terzo anno dei percorsi di IeFP per gli studenti per i quali l’apprendistato si è attivato nel 1° anno di corso

Quarto

• Quinto anno del percorso per il conseguimento del Diploma di istruzione secondaria superiore;

• Secondo anno del Corso integrativo per l’ammissione all’esame di Stato• Quarto anno dei percorsi IeFP per gli studenti per i quali l’apprendistato si è attivato

nel 1° anno di corso• Primo e unico anno per il conseguimento del Diploma di IeFP o del certificato di

specializzazione tecnica superiore

Tabella di raffronto

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Obiettivo del contratto

conseguimento di una qualificazionevalida ai fini contrattuali. Le particontraenti sono quindi chiamate adesplicitare quale sia la qualificazionetenendo conto di quanto previsto dallacontrattazione collettiva nazionale diriferimento

La formazione professionalizzanteo di mestiere è svolta sotto laresponsabilità del datore di lavoro.

Formazione di base e trasversaleregolamentata dalle Regioni

NB. Possibilità di stipulare contratti atempo determinato solo nei casi diattività a cicli stagionali

II

Professionalizzante

Target età 18-29 anni

Formazione finalizzata all’ottenimento di competenze di base e trasversali

• 120 ore per apprendisti privi di titolo

• 80 ore per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale

• 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equivalente

APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O DI MESTIEREII livello

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Centralità del ruolo della formazione

gestita da 2 attori

• Datore di lavoro, responsabile della formazione di tipoprofessionalizzante

• Attore pubblico, responsabile della formazione di base etrasversale (tale formazione è normata dalla DGR X/4676/2015 –sezione 2, allegato 1)

Tre indicazioni fondamentali

1. La formazione di base e trasversale è obbligatoria nella misurain cui è realmente disponibile per il datore di lavoro e perl’apprendista

2. La formazione è disponibile se approvata e finanziata dallaRegione in modo da consentire al datore di lavoro l0iscrizioneai corsi e l’avvio della formazione entro 6 mesi dall’assunzione

3. Entro 45 giorni dalla comunicazione di assunzione, la Regionecomunica al datore di lavoro le modalità di svolgimentodell’offerta formativa pubblica a livello provinciale

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Chi eroga la formazione pubblica

Organismi accreditati per la formazione in apprendistatoin Lombardia e possono attuarla internamente o esternamenteall’azienda tramite gli enti bilaterali.

Se il datore di lavoro non intende avvalersi dell’offerta pubblicafinanziata dalla Regione può erogarla direttamenteall’apprendista, nel rispetto di 2 requisiti:

• disponibilità di luoghi idonei alla formazione, distinti rispetto aquelli destinati alla produzione di beni e servizi

• disponibilità di risorse umane con competenze comprovate daun titolo di studio di livello almeno pari a quellodell’apprendista o da un’esperienza lavorativa almeno biennalein attività connesse ai contenuti dei moduli formativi, anchemediante enti o professionisti

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Formazione di base e trasversale

Quando • In fase iniziale del contratto di apprendistato• Comunque entro 6 mesi dalla data di

assunzione

Quante ore • 20 ore per apprendisti privi di titolo

• 80 ore per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale

• 40 ore per gli apprendisti in possesso di laurea o titolo almeno equivalente

NB. Il monte ore fissato a livello regionale può essereulteriormente ridotto in due casi:

1. se l’apprendista acquisisce un titolo di studio nel corsodel rapporto di apprendistato

2. se l’apprendista ha già maturato crediti formativi, inprecedenti rapporti di apprendistato

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III

Alta formazione e ricerca

Target età 18-29 anni

Formazione e Titoli conseguibili

Diploma di Istruzione tecnica superiore (ITS)

Lauree Triennali e Magistrali

Master di I e II livello

Dottorati

AFAM

Attività di ricerca

Praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche

Apprendistato di Alta formazione e ricerca III livello

36 mesiDiploma di Tecnico Superiore (ITS)

36 mesi Laurea Triennale

24 mesi Laurea Magistrale

48 mesi Laurea a ciclo unico

12 mesi (I livello) 24 mesi (II livello)

Master Universitari di I e II livello

48 mesi Dottorato di Ricerca

36 mesi Attività di ricerca

Durata massima dell’apprendistato(durata minima non inferiore ai 6 mesi)

NB. in base agli accordi interconfederali

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Glossario minimo

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS): rappresentano la prima esperienza italianadi offerta formativa terziaria professionalizzante secondo un sistema consolidato daalcuni anni anche in altri paesi europei. Nati nel 2010 per formare tecnici superiori inaree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività in Italia, sono scuole di altatecnologia strettamente legate al sistema produttivo che preparano i quadri intermedispecializzati che nelle aziende possono aiutare a governare e sfruttare il potenziale dellesoluzioni di Impresa 4.0. Accedono agli ITS, a seguito di selezione, i giovani e gli adultiin possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che siano in possesso

V livello EQF per il Diploma Tecnico Superiore

93 ITS presenti sul territorio correlati a 6 areetecnologiche “strategiche” per lo sviluppoeconomico e la competitività del Paese:• Mobilità sostenibile• Efficienza energetica• Tecnologie innovative per i beni e le attività

culturali – Turismo• Tecnologie dell’informazione e della comunicazione• Nuove tecnologie della vita• Nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema

meccanica, Sistema moda, Sistema agroalimentare, Sistema casa, servizi alle imprese).

di un diploma quadriennale di istruzionee formazione professionale e cheabbiano frequentato un corso annualeintegrativo di istruzione e formazionetecnica superiore. I percorsi hanno unadurata biennale o triennale.

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Alta formazione• Diploma di Istruzione

tecnica superiore (ITS)

• Laurea Triennale

• Laurea Magistrale

• Master di I e II livello

• Dottorati

• AFAM

Rilascio di titoli di livello terziario.I percorsi di formazione siconcludono con l’acquisizione deltitolo

Ricerca anche in contesti aziendali

Al termine del percorso non siconsegue un titolo di studioformale, ma una qualificazionecontrattuale in linea con le proprieattività di ricercatore aziendale (oin contesti non accademici)

Professioni ordinistiche

Svolgimento del praticantatoprevisto dalle professioniordinistiche

Non è associato ad un titolo distudio, ma consente di acquisirel’abilitazione alla pratica diprofessioni ordinistiche

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Indice dei documenti allegati

• D.Lgs. 81/2015, Capo V - Apprendistato

• Decreto Interministeriale del 12 ottobre 2015

• DGR X/4676/2015

• AEF Lombardia - Guida operativa per la promozione,la diffusione e la gestione dell’apprendistato in art.43del D.Lgs. 81/2015.

INDICE ALLEGATI - APPRENDISTATO