Università degli Studi di Torino · teratoma necrosis. Follow-up medio: 26.4 mesi (range 1-75) La...
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DIVISIONE UNIVERSITARIA DI UROLOGIA II
(Dir.: Prof. Dario Fontana)
Università degli Studi di TorinoDipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche
Ospedale Molinette - Torino
DALLA LINFADENECTOMIA DI
STAGING ALLA CHIRURGIA DELLE
MASSE RESIDUE
Dario Fontana, Beatrice Lillaz
Il trattamento delle masse residue rappresenta
motivo di discussione in quanto variabili
possono essere le situazioni cliniche e
differenti le strategie terapeutiche, tra le quali
vi è appunto la chirurgia
INDICAZIONI ALLA
RESEZIONE DEL TUMORE RESIDUO (RTR)
SEMINOMA
Una massa residua di seminoma dopo chemio o
radioterapia non va generalmente asportata,
indipendentemente dalle dimensioni, ma sorvegliata
mediante imaging e markers
La RTR è una opzione possibile nei pazienti con
massa residua che cresce, con markers normali
Nei pazienti con PET positiva possono essere
indicate radioterapia, chemioterapia di seconda
linea od eventualmente chirurgia
INDICAZIONI ALLA
RESEZIONE DEL TUMORE RESIDUO (RTR)
NSGCT
In linea di massima, in caso di massa residua di
diametro superiore ad 1 cm, con normalizzazione
dei markers, è indicata la RTR. Nè la PET nè
modelli predittivi di necrosi paiono affidabili nel
prevedere la presenza di tumore vitale
La RTR è indicata anche nei casi a cattiva
prognosi, con markers elevati, dopo
chemioterapia di 1 e 2 linea (desperation surgery)
Estensione della resezione chirurgica
nel retroperitoneo
Ruolo della chirurgia “nerve sparing”
Ruolo della laparoscopia
Successione degli interventi in caso di
malattia residua in differenti sedi
(retroperitoneo, polmone, mediastino,
encefalo, etc)
FOCUS ON
ESTENSIONE DELLA RESEZIONE CHIRURGICANEL RETROPERITONEO
Semplice exeresi della massa residua
Exeresi della massa residua
con linfoadenectomia monolaterale
Exeresi della massa residua
con linfoadenectomia bilaterale
RUOLODELLACHIRURGIA“NERVESPARING”
SempreNonomura et al J Urol Int, 2002
Solo in casi selezionatiAlbers Cr Rev Oncol, 2004
MaiEhrlich et al, BJU Int 2006
LINFOADENECTOMIA“NERVESPARING”IN CASI SELEZIONATI
Malattia monolaterale
Malattia residua di dimensioni limitate
Eiaculazione e fertilità presenti al momento della
pianificazionedell’intervento
RUOLO DELLA LAPAROSCOPIA
Mentre nei tumori in stadio I la RPLND
laparoscopica, in mani esperte, può essere
considerata una valida alternativa alla RPLND open,
contrastanti sono le opinioni in caso di chirurgia su
massa residua
Al momento attuale, il ruolo della
laparoscopia nel trattamento delle masse
residue retroperitoneali dopo chemioterapia
sembra essere riservato:
a lesioni di volume limitato
a centri di riferimento per la chirurgia
laparoscopica
Steiner et al J Urol 2002Albers, Curr Op Urol 2002
SUCCESSIONE DEGLI INTERVENTI IN CASO DI MASSA RESIDUA IN DIFFERENTI SEDI
In caso di massa residua retroperitoneale e
polmonare è indicata dapprima l’asportazione della
lesione retroperitoneale, a meno che quella
polmonare non sia di dimensioni maggiori
In caso di riscontro di necrosi nel retroperitoneo
l’intervento toracico può essere temporaneamente
sospeso (concordanza istologica retroperitoneo/polmone: 89%)
In casi selezionati i due interventi possono essere
associati
Albers 2004
Dal 2003 al 2010 abbiamo effettuato 19 PC-RPLND
su 16 pazienti
CASISTICA UROLOGIA 2 MOLINETTE
42%
16%
42%
vital GCT
teratoma
necrosis
Follow-up medio: 26.4 mesi (range 1-75)
La PC-RPLND è stata radicale in 16 casi
3 pz sono stati sottoposti a re-RPLND, in un caso con IORT
5 pz sono stati sottoposti ad altra chir.
I pz con GCT vitali sono stati sottoposti a CMT di II/III linea,
CMT ad alte dosi con trapianto di cellule staminali
1 pz deceduto per emoperitoneo da infiltrazione del tripode
celiaco, 1 pz recidiva epatica. Tutti gli altri sono vivi e liberi
da malattia
Chirurgia toracica
Chirurgia ORL
Metastasectomia cerebrale
Metastasectomia epatica
In caso di resezione chirurgica di massa residua, le
possibilità di guarigione sono tanto maggiori quanto è
più completa l’asportazione della o delle lesioni
CONCLUSIONI
E’ evidente la necessità che questa chirurgia debba
essere eseguita in centri specializzati ove possano
collaborare più figure professionali (urologo,
oncologo, radioterapista, chirurgo toracico, chirurgo
generale, otorinolaringoiatra, etc) abituate a trattare
questo tipo di pazienti