Università degli Studi di Pavia Dipartimento di...
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Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Musicologia
e Beni Culturali
Laura Gamba
Musicoterapista Azienda Ospedaliera di Cremona
La musicoterapia è una terapia? [email protected]
La Musicoterapia non è una terapia
• In Italia la Musicoterapia non è ancora riconosciuta come disciplina scientifica e il profilo professionale del Musicoterapista non è ancora definito e previsto nel ruolo sanitario.
• Anche se alcuni musicoterapisti riescono ad inserirsi nelle strutture sanitarie con la propria professionalità, di fatto per il SSN la MT non esiste.
Diventare musicoterapisti
• in Italia non è previsto un corso di studi universitario per diventare musicoterapisti; non c’è una laurea in musicoterapia
• ci sono invece molte scuole e molti modelli formativi
• iniziano ad essere numerosi corsi e master in musicoterapia all’interno di percorsi formativi inerenti professioni riconosciute e codificate
Formazione in musicoterapia
• nessuno dei titoli in musicoterapia ha un
reale valore legale
• il riconoscimento della scuola e del corso
non è il riconoscimento del profilo
professionale
• i master in MT sono rivolti principalmente
a professionisti già accreditati nel ruolo
sanitario
Formazione in musicoterapia
• scuole di MT > strutture
sanitarie in cui la MT è
presente in modo istituzionale
• professori di MT >
professionisti della MT attivi
sul campo
Obiettivi da raggiungere
• Dimostrare il valore scientifico e l’efficacia degli interventi di musicoterapia, nei vari ambiti di applicazione
• Ottenere il riconoscimento del profilo professionale all’interno del ruolo sanitario e definire un percorso di studi universitario: facoltà di medicina e chirurgia - corsi di laurea professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2
La Musicoterapia è una terapia
• Malgrado il vuoto legislativo di fatto sono
presenti in Italia diverse realtà in cui la
Musicoterapia viene applicata in contesti di cura
e di riabilitazione
• Le realtà in cui è presente la Musicoterapia in
modo strutturato e regolare sono il risultato della
competenza e della serietà professionale, degli
sforzi, del coraggio e della tenacia dei singoli
operatori, oltre che della sensibilità e della
lungimiranza dei dirigenti
Musicoterapia nel DSM
dipartimento di salute mentale
• Area Riabilitativa: centro diurno CD, centro
riabilitativo ad alta assistenza CRA,
comunità protetta CPA
• Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura
• Servizio Territoriale di Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Musicoterapia
nella riabilitazione psichiatrica
• Da alcuni anni nella unità operativa di
psichiatria dell’azienda ospedaliera di
Cremona vengono portati avanti
interventi riabilitativi strutturati e
specifici, basati sull’evidenza
• tra questi è compresa anche la
musicoterapia.
Misurare in psichiatria
• Per anni la psichiatria ha considerato non misurabile l’oggetto del proprio intervento, anzi quasi blasfemo il solo pensare di poter misurare pensieri, sentimenti ed emozioni
• Ma se i fenomeni psichiatrici non sono misurabili come può la psichiatria avere dignità scientifica e come può provare la sua efficacia?
Misurare in musicoterapia
• È necessario costruire progetti di
ricerca finalizzati alla dimostrazione
dell’efficacia dell’intervento di
musicoterapia e alla quantificazione
dei risultati ottenuti
• Utilizzo di strumenti codificati e
messa a punto di specifici strumenti
di osservazione e valutazione
MT in psichiatria – studi clinici
• 2005 trattamento dei disturbi d’ansia, somatoformi e dei quadri misti ansioso depressivi – 8 pz
• 2006 riabilitazione cognitiva nella schizofrenia – 67 pz
• 2007 MT nel trattamento di pazienti schizofrenici – studio osservazionale 65 pz
• 2009 MT nel trattamento di pazienti schizofrenici – studio osservazionale retrospettivo 39 pz
• 2011-2012 MT nel trattamento di pazienti psicotici cronici – studio multicentrico 64 pz
Scopo dello studio
valutare nella pratica clinica l’efficacia di trattamenti musicoterapici in aggiunta al trattamento standard sulla condizione clinica globale del paziente, sulla sintomatologia psicotica e in particolare sui sintomi negativi, sul funzionamento complessivo e sulla qualità della vita.
Valutare e misurare l’efficacia
• Scale validate e abitualmente usate in
psichiatria per valutare il funzionamento
globale, per verificare la gravità dei sintomi
caratteristici della psicosi e in particolare i
sintomi negativi
• Strumenti di osservazione e valutazione
specifici per l’intervento musicoterapico
Studio multicentrico
• Area Riabilitativa Unità Operativa di Psichiatria Azienda Ospedaliera Cremona. Psichiatra Roberto Poli, Mtp Laura Gamba
• Centro Diurno Riabilitativo di Campodarsego AULSS 15 Alta Padovana Cittadella e Camposanpiero. Psichiatra Gabriella Bonifaci, Mtp Simonetta Benetton, Tirocinanti Mtp Cristina Zoppo e Valentina Cavazzana
• Centro Diurno “Il Sentiero“ Ascoli Piceno Dipartimento di Salute Mentale ASUR zona territoriale 13. Responsabile medico Enrico Iommetti, Psicologa Lorena Mancini, Mtp Sandra Masci
Durata dello studio
• Lo studio ha interessato un arco temporale
di 6 mesi
• Sono state applicate le valutazioni
testistiche prima dell’inizio dell’attività di
musicoterapia e al termine della stessa,
dopo 6 mesi
T0 prima valutazione
T6 seconda e ultima valutazione
Modalità di reclutamento
I pazienti coinvolti nello studio sono stati reclutati all’interno di strutture riabilitative e territoriali, residenziali semiresidenziali.
• Sono stati applicati i seguenti criteri:
criteri di inclusione:
pazienti con diagnosi di schizofrenia secondo i criteri del DSM-IV-TR,
età 18/65 anni
criteri di esclusione:
comorbilità con uso di sostanze,
pazienti in fase psicotica acuta.
Formazione dei gruppi • Sono stati reclutati per lo studio 64
pazienti afferenti le strutture riabilitative e territoriali.
• Nel gruppo sperimentale sono stati inseriti i pazienti che avrebbero seguito l’attività di musicoterapia in aggiunta alla terapia standard, nel gruppo di controllo sono stati inseriti i pazienti che avrebbero seguito solo la terapia standard
Gruppo sperimentale: 40 pazienti
Gruppo di controllo: 24 pazienti
Il gruppo dei pazienti
• Ci sono stati 2 drop out (un paziente
dimesso e uno ricoverato in medicina).
• Il gruppo sperimentale risulta pertanto
formato da 62 pazienti, di cui 28 afferenti
le strutture di Padova, 12 afferenti le
strutture di Ascoli Piceno e 22 afferenti le
strutture di Cremona
• I gruppi erano omogenei per diagnosi
Dati sociodemografici
• Il gruppo era formato da
46 maschi (75%)
16 femmine (25%)
• I pazienti erano di età
compresa tra i 26 e i 70 anni
• Età media 46.16 ds 10.4
Dati sociodemografici
• Gruppo sperimentale
Età media 48.38 (9.8 sd)
range 31-70 Maschi/femmine
• Gruppo controllo
Età media 42.75 (10.5 sd)
range 26-65 Maschi/femmine
Metodo • Per un periodo di 6 mesi i pazienti del gruppo
sperimentale hanno frequentato settimanalmente e regolarmente l’attività di musicoterapia
• A Cremona e ad Ascoli Piceno i pazienti hanno seguito una seduta settimanale della durata di un’ora circa di musicoterapia attiva ed una di musicoterapia recettiva, a Padova i pazienti hanno seguito una seduta settimanale di musicoterapia attiva e recettiva della durata di un’ora e mezza circa
• In ognuna delle strutture il setting si è mantenuto costante (conduttore, luogo e tempi delle sedute, proposte di attività)
L’attività di musicoterapia
• Dialogo sonoro e improvvisazione
di gruppo, con il libero utilizzo di
strumenti musicali e della voce
• Ascolto di brani musicali proposti
dalla musicoterapista e dagli
stessi pazienti, verbalizzazione e
condivisione dei vissuti
Scale di Valutazione
Sono state utilizzate le seguenti scale:
clinical global impression scale (CGI-S)
positive and negative sindrome scale
(PANSS)
scala di valutazione del funzionamento
globale (VGF - GAF)
Somministrate a T0 e a T6 da un valutatore
esterno
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Sperim Controllo
T0
T6
CGI-S
PANSS- subscala negativa
23,5
24
24,5
25
25,5
26
26,5
27
27,5
28
Sperim Controllo
T0
T6
PANSS-scala positiva
19
19,5
20
20,5
21
21,5
22
22,5
23
Sperim Controllo
T0
T6
PANSS-scala generale
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
Sperim Controllo
T0
T6
GAF
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
Sperim Controllo
T0
T6
Conclusioni
• L’analisi dei risultati ottenuti ha consentito di riscontrare miglioramenti statisticamente significativi riguardo:
– la condizione clinica globale del paziente
– la sintomatologia psicotica, in particolare i sintomi negativi
– il funzionamento complessivo
– la qualità della vita.
Prospettive future
• I risultati incoraggianti ci invitano a
proseguire la ricerca e la pratica clinica in
questa direzione in funzione, oltre che di
un maggiore benessere nei pazienti,
anche di una validazione dell’efficacia
della musicoterapia nel trattamento di
gravi disturbi psichiatrici.
Studio clinico - 2005 Studio clinico di tipo osservazionale proposto dall’U.O. di
Psichiatria di Cremona e approvato dalla Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, all’interno del “Programma quadriennale di collaborazione con l’OMS sulla valutazione e sull’utilizzo della medicina complementare, in attuazione del PSSR 2002 – 2004”.
Musicoterapia come trattamento add-on nei disturbi d’ansia, nei disturbi somatoformi e nei quadri misti ansioso-depressivi
Metodologia dello studio clinico
• Sono stati coinvolti 8 pazienti con diagnosi di disturbo d’ansia (ICD10)
• Visita psichiatrica prima dell’inizio
• I pazienti coinvolti stavano già assumendo terapia psicofarmacologica da almeno 6 mesi; la terapia non è stata modificata durante lo studio
• Rating Scales somministrate da valutatore esterno (non coinvolto nella conduzione del gruppo)
• 17 sedute di MT della durata di 90’ ciascuna
• Tecniche utilizzate: ascolto e improvvisazione
Rating scales
• T0 sono state somministrate dallo psichiatra due scale validate:
Anxiety Status Inventory (ASI) per la valutazione quantitativa dei sintomi ansiosi
Hamilton Rating Scale for Depression (HAM-D) nella versione a 21 item per la valutazione quantitativa dei sintomi depressivi
• T1 le stesse scale sono state somministrate dallo psichiatra al termine del ciclo di trattamento in musicoterapia
Strumenti di valutazione
musicoterapici • è stata utilizzata all’inizio, a metà e alla fine
del trattamento una griglia di osservazione predisposta dalla Musicoterapista.
• In occasione della prima seduta sono state distribuite ad ogni partecipante due schede informative da compilare, utili per comprendere l’approccio nei confronti della musica – dell’esperienza dell’ascolto in particolare – e le aspettative riguardo il trattamento che stava per iniziare
Risultati sui sintomi depressivi
• Al tempo T0 tutti i soggetti presentavano alla scala di valutazione HAM-D una condizione di depressione lieve o moderata (HAM-D > 8 con punteggio medio pari a 10.6).
• Al tempo T1 vi è stata una remissione del quadro depressivo (ossia HAM-D < 7) di 5 pazienti su 6 (p< 0.05) e una riduzione del punteggio medio della HAM-D del 50% rispetto al punteggio iniziale.
Risultati sui sintomi ansiosi
• T0: alla scala ASI 5 pazienti su 6
presentavano valori al di sopra della soglia
considerata patologica (ASI > 45).
• T1: tutti i pazienti hanno ottenuto un
punteggio al di sotto della soglia con una
riduzione media di oltre 14 punti rispetto
alla media iniziale. In termini percentuali vi
è stata una riduzione del punteggio medio
alla ASI di oltre il 30 %.
Regione Lombardia - Decreto Direzione Generale Sanità n° 11274 del 18/7/05
Identificativo atto n° 798
Approvazione studi osservazionali presentati da enti pubblici e/o privati, da
professionisti singoli e associati e da società scientifiche, promossi con la DGR
VII/13235 del 9/6/03 per la valutazione e l’utilizzo della medicina
complementare in attuazione del PSSR 2002/2004
• Codice 31
• Titolo L’applicazione della MUSICOTERAPIA nei disturbi d'ansia, nei disturbi somatoformi e nei quadri misti ansioso depressivi.
• Struttura AO CREMONA viale Concordia, 1 26100 Cremona
• Responsabile Poli Roberto
• Settore di
applicazione Psichiatria
• Metodo
• di cura ALTRO
• Esito APPROVATO
Musicoterapia in SPDC
• Non solo in ambito riabilitativo ma anche in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura è possibile offrire ai pazienti ricoverati un’opportunità espressiva finalizzata a stimolare, riattivare e veicolare la comunicazione a partire dal contesto non verbale.
• Poche esperienze strutturate di MT in reparto, molto più diffuse le esperienze in riabilitazione
MT in SPDC: le attività
• Frequente ricambio dei pazienti (degenza media una settimana)
• Piccolo gruppo
• Partecipare all’attività consente di uscire dal reparto
• Esercizi di respirazione con movimenti lenti e consapevoli, attenzione al corpo, calmare la mente, concentrazione
• Ascolto di sequenze di brani e verbalizzazione delle proprie sensazioni, immagini, impressioni; condivisione nel gruppo
musicoterapia in psichiatria • “Case – series: la Musicoterapia come trattamento add-on nei
disturbi d’ansia, nei disturbi somatoformi e nei quadri misti ansioso – depressivi” in “Psichiatria oggi” anno XX, n° 1-2 giugno-dicembre 2007 p. 27-29.
• “Attività di Musicoterapia nella riabilitazione psichiatrica” in “Musica et Terapia - quaderni italiani di Musicoterapia” (n°. 17, p. 49 – 55)
• “Il metodo STAM nella psicosi: il contributo della ricerca” in “Musica e Terapia” (n° 20 p. 10 – 15)
• “La misurazione degli esiti nel trattamento musicoterapico” in Rivista “Musica e Terapia” (n° 20 p. 32 – 35)
• “Musicoterapia nella riabilitazione cognitiva del paziente schizofrenico. Studio multicentrico randomizzato controllato in singolo cieco di applicazione del protocollo STAM (Sound Training Attention and Memory) in “Giornale italiano di psicopatologia”, Volume 15 dicembre 2009
• “La musicoterapia nei disturbi psichiatrici” p. 146 – 158 all’interno del volume “Le cure musicali – applicazioni musicoterapiche in ambito psichiatrico” a cura di G. Manarolo Edizioni Cosmopolis, Torino, 2012
MT in neuropsichiatria
dell’infanzia e dell’adolescenza
• Invio da parte del neuropsichiatra
• Confronto con le altre figure presenti
all’interno dell’équipe per la definizione del
progetto riabilitativo
• Osservazione e valutazione
• Cicli di trattamento
• Incontri di sintesi e verifica
La valutazione in musicoterapia
• Può contribuire alla definizione del profilo diagnostico
• Offre un particolare punto di vista nell’osservazione complessiva del bambino e del ragazzo
• Contribuisce a definire o ridefinire gli obiettivi del progetto riabilitativo
• Tratteggia un profilo evolutivo del bambino e del ragazzo dal punto di vista mtp
Osservazione in MT
• Cosa si osserva in musicoterapia?
• Quali criticità nello sviluppo si osservano?
• Quali competenze si stimolano e si
rinforzano?
• Quali cambiamenti si riscontrano durante il
trattamento?
• In quali ambiti dello sviluppo può
intervenire la MT?
Osservare e valutare
in musicoterapia
Proposta
di uno strumento operativo
sperimentale.
Possibile pensare ad una validazione e taratura?
Il trattamento
• Paralisi cerebrale infantile
• Sindrome di Rett
• Autismo
• Ritardo mentale
• Ritardo di linguaggio
• Disturbo del linguaggio
• Disturbi dell’apprendimento
• ADHD
Protocollo STAM • Ceccato E., Caneva P., Lamonaca D. Music
Therapy and cognitive rehabilitation with schizophrenia: a controlled study. In Music Therapy Today, vol. VI, Issue 4, November 2005, Music Therapy World net, pp. 810 – 824
• Ceccato E., Lamonaca D., Caneva P., Gamba L., Poli R., Agrimi E. Musicoterapia nella riabilitazione cognitiva del paziente schizofrenico. Studio multicentrico randomizzato controllato in singolo cieco di applicazione del protocollo STAM (Sound Trainig Attention and Memory) A Multicentre study to test the effectiveness of the STAM (Sound Training Attention and Memory) protocol in the rehabilitation of patients with schizophrenia: a single blind, randomized control trial in Giornale italiano di psicopatologia. Vol 15, dec. 2009. Issue 4
STAM e disturbi dell’attenzione
• Il protocollo STAM è già stato
utilizzato con risultati interessanti
con pazienti adulti psicotici per
migliorare attenzione e memoria
• Si sta adattando e perfezionando
il protocollo per utilizzarlo con
bambini e ragazzi con disturbo
dell’attenzione
Musicoterapia
e riabilitazione neuromotoria.
Trattamento della
malattia di Parkinson
La Musicoterapia
nella Malattia di Parkinson
• Insieme ad altri interventi
complementari ed integrativi la
Musicoterapia contribuisce alla
riabilitazione dei disturbi motori.
• La Musicoterapia aiuta ad
intervenire anche sugli aspetti
cognitivi, psichici ed emozionali
implicati nella malattia.
Ritmo e Movimento
• Fin dal suo esordio la malattia di
Parkinson si manifesta in un disordine del
ritmo con conseguenti compromissioni del
movimento.
• Il ritmo è un elemento fondamentale della
musica e lavorando con esso è possibile
intervenire sul disturbo del movimento.
• L’intervento di Musicoterapia può avere un
effetto sulla plasticità della corteccia
motoria.
ASCOLTARE – SENTIRE
ESPRIMERE – COMUNICARE
CONDIVIDERE
• L’intervento musicoterapico agisce sulla sfera emotiva
è centrato sulla consapevolezza
è finalizzato all’apertura e riattivazione di canali di comunicazione
• La tecnica musicoterapica si basa sull’ascolto di sé e dell’altro
sul dialogo sonoro
sull’empatia
sulla sintonizzazione affettiva
L’esperienza con l’Associazione
“La Tartaruga” di Cremona
• 2009/2010: 10 partecipanti, 10 incontri
settimanali di 90’
• 2011/2012: 14 partecipanti, 20 incontri
• 2012/2013: 15 partecipanti, 20 incontri
• valutazione all’inizio e alla fine del
trattamento con la scala PQD39
(Parkinson’s Disease Quality of Life
Questionnaire)
• utilizzo della scala UPDRS – parte III
L’attività
• Consapevolezza del corpo, del
respiro, del movimento, della voce.
• Movimento su musica.
• Utilizzo degli strumenti musicali.
• Dialogo sonoro e improvvisazione.
• Terapia del suono: esperienza con
la poltrona sonora.
Valutazione
dei risultati del trattamento
• Parkinson’s Disease Quality of Life Questionnaire
PDQ39
39 items suddivisi in 8 domini:
oMotilità
oAttività quotidiane
oBenessere emotivo
oStigma sociale
oSupporto sociale
oFunzionamento cognitivo
oComunicazione
oDolore
La valutazione viene fatta all’inizio e al
termine del trattamento.
Si sono riscontrati miglioramenti
relativamente a:
• grado di depressione
• umore
• grado di indipendenza funzionale
• L’incremento dell’8% nelle risposte
“mai” può essere interpretato come
un positivo effetto del trattamento di
Musicoterapia.
• La diminuzione del 6% delle risposte
“sempre” può a sua volta essere
interpretata come un indice di
miglioramento della qualità della vita.
• L’esiguità del gruppo e la brevità del
trattamento non ci permettono di
generalizzare i risultati e di valutare la
permanenza degli effetti nel tempo.
• I risultati ottenuti e il riscontro avuto da
parte dei partecipanti nel corso
dell’esperienza ci incoraggiano a
proseguire nella messa a punto e nella
verifica di un protocollo di intervento
musicoterapico rivolto a persone con
malattia di Parkinson.
Musicoterapia
nelle cure palliative
• “Un’esperienza di Musicoterapia presso
l’Hospice dell’Azienda Ospedaliera di Cremona”
“Musica et Terapia. Quaderni italiani di
Musicoterapia” (n. 14, p. 41 – 46).
• “Musicoterapia nelle cure palliative: l’esperienza
dell’Hospice di Cremona” “Musica e Terapia” (n°
19 p. 39 – 44)
VIDEO
• Video “Progetto Musicoterapia Hospice di Cremona”
realizzato nel 2008 dalla Associazione Liberitutti in collaborazione con ACCD (Associazione Cremonese Cura del Dolore)
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=8463
• Video “Musicoterapia in Hospice” realizzato nel 2011 da Diego Monfredini, presentato al XVIII Congresso Internazionale di Cure Palliative e vincitore del Premio Ventafridda
http://www.youtube.com/watch?v=sGyrY4nttF8
Grazie per l’attenzione
per contatti:
0372 405960 0372 31409
347 2638332