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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P. GENNAIO FEBBRAIO 2012 ANNO XXIV N. 1 www.unione.tn.it Unione SPORTELLO CONFCOMMERCIO Un salvagente a disposizione del Contribuente INTERVENTI PROVINCIALI La detrazione Irap per chi finanzia Apt e Pro loco MANOVRA MONTI Le reazioni delle imprese SMARTPHONE, TABLET & CO. La fine del computer? UNIONE SULLA NEVE Tutto il terziario trentino a raccolta DOMENICA 11 MARZO 2012 A FOLGARIA

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Giornale del commercio, turismo e servizi del Trentino

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINODirettore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

GENNAIO FEBBRAIO 2012 ANNO XXIV N. 1

www.unione.tn.it

Unione

SpORTELLO CONFCOMMERCIO

Un salvagente a disposizione del ContribuenteINTERVENTI pROVINCIALI

La detrazione Irap per chi finanzia Apt e Pro locoMANOVRA MONTI

Le reazioni delle impreseSMARTphONE, TAbLET & CO.

La fine del computer?

UnIonesULLA neveTutto il terziario trentino a raccolta

DOMENICA 11 MARZO 2012 A FOLGARIA

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TRENTO - Via Gramsci, 6 Unione 1 / 2012 3

UnioneGiornale del commercio, turismo servizi del trentino

Bimestrale di informazione di confcommercio - imprese per l'italia trentino

Direzione, redazione e amministrazionevia solteri 78, 38121 trentotelefono 0461/880111 Fax 0461/[email protected]

Direttore responsabileWalter Filagrana

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Profumo, Giancarlo Baldi, Giovanni Benaglia, vlado Benedetti, mila Bertoldi, Paola Bonincontro, massimo caldera, Franco camin, monica clementi, Fabrizio cucchiaro, alfonso moser, Paolo mosna, cornelio vettori, tullio zatelli, mattia zeni

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

Stampalitografica editrice saturnia snc - trento

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

iscritto al registro nazionale della stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997

Layout confcommercio trentino

Impaginazione curcu & Genovese associati srl via Ghiaie 15 - 38122 trentotel. 0461/362122 - Fax 0461/362170

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tiratura: 13.000 copieQuesto numero è stato chiuso il 14/02/2012

sommArIo

2012 Gennaio FeBBraio

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In prima pagina, Fototeca Trentino Spa, foto di Pierluigi Orler Dellasega

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In allegato Notiziario UnioneAggiornamenti tecnici e notizie di carattere fiscale, lavoro e normativo per le imprese

editorialeUn mercato senza tabù, ossigeno per l'economia ................................................5

Primo pianoUn salvagente a disposizione del contribuente ....................................................6Se l'economia sommersa vale 35 miliardi di euro ................................................7La detrazione Irap per chi finanzia Apt e Pro Loco ..............................................8L'Assessore Mellarini: più responsabilità ai privati ..............................................9Manovra Monti, Le reazioni delle imprese .......................................................... 13Ad Expo Riva Hotel 2012, la casa del terziario .................................................... 15Smartphone, tablet & co.: la fine del computer? ................................................ 18I corsi di CAT Unione: Excel e fogli di calcolo per tutti ........................................ 21PEC l'email certificata: comunica l’impresa con un click ................................... 21Sos informatica in azienda: tablet, boom o bluff? .............................................. 21

ricettivoFiducia nella ripresa, ma cala la reddittività ....................................................... 22Cartellonistica turistica aggiornati anche i tabelloni a led ............................... 23Prodotti trentini, la differenza si sente ................................................................ 24Per affrontare la crisi imparare a cambiare ....................................................... 27

somministrazione e intrattenimentoPubblici esercizi, senza regole senza futuro ....................................................... 28

DettaglioLiberalizzazioni? Meglio il modello trentino ...................................................... 34Etichettatura, chiarezza e rintracciabilità per il cliente ..................................... 36FIVA pronti per la terza modifica di presentazione in tre anni ....................... 38

AspanPanificatori territorio, formazione e impresa ..................................................... 40

IngrossoIl vino trentino sa far bene anche all'ambiente .................................................. 43

serviziTerziario avanzato per uscire dalla crisi .............................................................. 44La fiscalità degli agenti di commercio ................................................................. 46ANACI Trento, bilancio e programma per l’attività futura ................................ 46La certificazione energetica degli immobili in Trentino .................................... 47

FiavetFiavet, un 2011 tutto in crescita ........................................................................... 48

Terziario donnaÈ nato il coordinamento delle imprenditrici trentine ........................................ 50

In TrentinoVerso uno sportello per le imprese ...................................................................... 53San Giorgio, l’Unione al fianco degli operatori .................................................... 54

ConvenzioniCara compagnia, quanto ci costi? ......................................................................... 56Noleggio a lungo termine: ripensare il parco macchine ................................... 57

50&PiùLe nuove pensioni ................................................................................................... 58

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eDITorIALe

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Abbiamo fiducia nel governo provinciale e nazionale, crediamo giusta la lotta all’evasio-ne e agli sprechi e come imprese e cittadini capiamo che il momento sia difficile sia in se-de locale quanto nazionale e i sacrifici dob-biamo farli tutti.

Qualcosa però non torna. Non torna perché i sacrifici li chiedono sempre alle imprese, ai professionisti e in genere ai lavoratori del set-tore privato (dipendenti o non dipendenti fa poca differenza) ma poco risulta che venga chiesto al settore pubblico. La riduzione dei 1.300 euro ai politici è certamente di immagi-ne ma poco in termini di ammontare com-plessivo.

Il problema sono i tabù.Discutere di articolo 18, ovvero di riforma

del mercato del lavoro, è tabù mentre poco importa se le piccole imprese chiudono e i lo-ro dipendenti non godono di cassa integrazio-ne. Discutere di pensioni (anche solo di anzia-nità o legate a certe cariche nel settore pub-blico) è tabù mentre poco importa che imprenditori che hanno lavorato una vita pos-sano godere oggi della sola pensione sociale. Discutere di riforma del settore pubblico è ta-bù. Discutere di infrastrutture è tabù. E po-tremmo continuare all’infinito.

È il mercato ci dicono. Ma il mercato non può solo limitarsi a coloro che già ne sono parte, come le imprese, i professionisti e i lo-ro dipendenti: va ora allargato anche ad altri servizi, compreso il servizio pubblico, met-tendoci in condizione di scegliere ciò che in-teressa, e poterlo pagare a prezzi di mercato.

E quindi anche i tabù vanno messi in di-scussione, senza pregiudizi, valutando effetti-vamente quanto ciascun elemento possa con-correre al benessere collettivo.

È di queste settimane la notizia dei blitz a Cortina, Milano e San Remo per le verifiche fiscali. Tutte iniziative legittime ed anzi auspi-cabili. Peccato però che non si assista ad una lotta parallela contro gli sprechi e contro le

inefficienze della macchina pubblica che pro-duce gli stessi risultati negativi dell’evasione. Vorremmo vedere pubblicizzati i risultati dei blitz contro i "lavativi" della pubblica ammini-strazione, con uguale enfasi rispetto a quanto fatto per i maggiori ricavi delle imprese du-rante le note verifiche. Avremmo così la fidu-cia di un più veloce rientro del debito pubbli-co: infatti all’aumento delle entrate derivanti dalle verifiche potremmo trovare anche un minor costo della pubblica amministrazione che, a fronte di un dipendente che lavora me-glio e produce il doppio, potrebbe ridurre del-la metà il proprio costo e quindi le imposte con vantaggio per tutti i cittadini.

E uno Stato che drena circa il 70% delle ri-sorse che vengono prodotte dalle imprese per distribuirle ai propri dipendenti che operano senza alcun legame con il mercato - che tan-to si vuole ampio e libero nel settore delle piccole imprese e professionisti - non può pia-cerci.

Vogliamo essere chiari: abbiamo stima e profondo rispetto per chi lavora onestamente e professionalmente anche nel settore pubbli-co; però se il mercato può agevolare i consu-matori anche noi, da consumatori di servizi pubblici, chiediamo al settore pubblico di la-vorare con maggiore efficienza così da ridur-re i propri (e quindi i nostri) costi. Magari per-mettendoci di poter scegliere sul mercato quali servizi richiedere e consumare. Potrem-mo così premiare quelli migliori e dismettere quelli che non sono interessanti. E questo senza privilegi per nessuno ma per il benefi-cio di tutti i cittadini.

Insomma chiediamo solo di contribuire tut-ti, senza privilegi, alla riduzione del debito pubblico e se la panacea di tutti i mali è il mercato che mercato sia. Ma un vero mercato che permetta di confrontare davvero tutti senza privilegi per nessuno per poter tutti usufruire dei pregi che questo può comporta-re. Anche da consumatori. •

di Giovanni bortPresidente Confcommercio

TRENTINO

un mercato senza tabùossIgeno Per L'eConomIA

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PrImo PIAno

Lo scopo è difendere i diritti del contribuente, monitorare l’operato del fisco, esigere la massima trasparenza, correttezza ed equità tra fisco e cittadinoGiovanni Bort

È stato presentato nei primi gior-ni di febbraio con una conferen-za stampa nella Sala Giunta di Confcommercio a Trento lo Spor-tello Statuto del Contribuente. Si tratta di un'iniziativa congiunta di Confcommercio Trentino e Confe-sercenti che istituisce uno sportello per assistere le piccole medie impre-se del territorio di fronte alle recenti innovazioni legislative che rendono molto più delicato e urgente per il contribuente fare fronte in modo adeguato e competente a pretese, richieste e accertamenti del fisco.

Lo sportello, già attivo, è rivol-to alla tutela del contribuente che agisca in buona fede; si pone come scopo difendere i suoi diritti, moni-torare l’operato del fisco, esigere la massima trasparenza, correttezza ed equità tra fisco e cittadino in armo-nia con quanto previsto dallo Statuto del Contribuente. Lo sportello opera presso le sedi delle due associazio-ni di categoria previo appuntamen-to telefonico o email (vedi box). Lo Sportello, svolgendo attività di in-formazione al contribuente piccolo e medio imprenditore, si propone di operare un costante monitoraggio delle diverse tipologie di situazioni critiche segnalate dai contribuenti; offrire suggerimenti sulle vie da in-traprendere; approfondire e studia-re le problematiche sottoposte dagli utenti; sollecitare in modo attivo gli uffici finanziari perorando l’obbliga-torietà giuridica dei principi di buo-na fede, collaborazione, trasparenza tra fisco e utenti fissati nello Statuto del Contribuente; battersi contro si-tuazioni ingiuste o troppo gravose.

Lo sportello si impegna a ricerca-re forme, procedure e protocolli di collaborazione con l’Agenzia delle

Entrate e con Equitalia. Ciò al fine di potenziare la collaborazione e la comunicazione tra i soggetti coin-volti anche allo scopo di rendere più fluidi e più giusti i rapporti tra fisco e aziende contribuenti.

Nel corso della conferenza stam-pa sono intervenuti i presidenti di Confconmmercio e Confesercenti, Giovanni Bort e Loris Lombardi-ni, con i rispettivi direttori Giovanni Profumo (Confcommercio) e Gloria Bertagna Libera (Confesercenti).

Per Confcommercio erano pre-senti anche i vicepresidenti Mas-simo Piffer e Marco Fontanari, Giorgio Buratti (Pubblici esercizi), Sandro Zeni (Trentino Sprint) e Claudio Stefani (responsabile area fiscale). Inoltre, alla conferenza ha partecipato anche Vincenzo Giun-ta, direttore dell’Agenzia delle En-trate di Trento.

Il presidente Bort ha voluto ri-marcare la situazione normativa in

materia fiscale, «spesso nebulosa e contraddittoria, e con leggi di diffi-cile interpretazione. In questo senso il tempo speso da un’impresa per far fronte agli adempimenti fiscali e burocratici costituisce un costo e quindi un gap concorrenziale rispet-to agli altri Paesi europei: lo sportel-lo ha l’obiettivo di venire incontro e dare sostegno ai nostri imprenditori per affrontare e risolvere i problemi legati al fisco in un tempo e in un modo ragionevoli».

«Si tratta di un’azione congiunta tra Confesercenti e Confcommercio del Trentino – ha affermato Loris Lom-bardini – ma auspichiamo che anche altre sigle che rappresentano il mondo della piccola e media impresa in Tren-tino aderiscano all’iniziativa. Crediamo fermamente che alla base del rappor-to tra lo Stato e il contribuente debba esserci la presunzione di una buona fede salvo prova contraria e l’uso del buon senso da entrambe le parti, al fi-

Un sALvAgenTe A DIsPosIzIone DeL

contribuente

CONFCOMMERCIO TRENTINO ECCO LO SPORTELLO «STATUTO DEL CONTRIBUENTE»

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PrImo PIAno

corso del 2011 in Trentino. Il totale recuperato è di 510 milioni di euro, dei quali solo un terzo probabilmen-te destinato effettivamente alle cas-se pubbliche.

«Condanniamo l’evasione – ha ri-badito Bort dalle colonne de l'Adige del 10 febbraio – Chi non fa scontri-ni in realtà fa concorrenza sleale nei confronti di chi invece paga le tasse. Detto questo, occorre anche chia-rire in che occasioni sono avvenute le mancate emissioni degli scontri-ni, e capire se si tratta di violazioni lievi. L’eccesso di attenzione sull’e-vasione potrebbe servire a distrarre dai costi pesanti per il Paese come quelli della corruzione o gli sprechi di certa politica».

L'attenzione mediatica sulle atti-vità di accertamento, infatti, è sta-ta particolarmente intensa nei primi mesi dell'anno, anche a livello nazio-nale: un'attenzione forse eccessiva e non del tutto giustificata. •

EVASIONE FISCALE DI COMMERCIANTI E PICCOLE IMPRESE: UNA RICERCA SVELA IL LUOGO COMUNE

se L'eConomIA sommersAvALe 35 mILIArDI DI eUro

COME ACCEDERE

sportello statuto del ContribuenteLo sportello è gratuito e liberamente accessibile da tutti gli associati e gli operatori economici. Per concordare un appuntamento è sufficiente inviare una mail o telefonare ai seguenti recapiti:

Telefono 0461/880518 Email [email protected]

Sul sito internet dell'Unione è possibile scaricare il testo integrale dello Statuto del Contribuente, come viene comunemente definita la legge n. 212 del 27 luglio 2000.

Secondo una ricerca di Krls, Network of Business Ethics, l’evasione fiscale sti-mata per mancata emissione di scon-trini e fatture nel 2011 è stata di 8,2 miliardi di euro contro i 60,2 miliardi di grandi imprese e società di capitali. «Premetto che la lotta all’evasione fi-scale – commenta il presidente di Con-fcommercio Trentino Giovanni Bort – dev’essere condotta su tutti i fronti: ciascun centesimo dovuto all’erario e non versato è un’offesa ad imprendito-ri e cittadini onesti. Fatta questa pre-messa, tuttavia, ritengo indispensabi-le equità e senso della misura. Anco-ra una volta, oggi da una ricerca di Krls, viene sfatato il luogo comune che da anni si abbatte sulla categoria dei com-mercianti e delle piccole medie impre-se, ovvero che essi siano i principali re-sponsabili dell’evasione fiscale. Non è così: continuare con campagne deni-gratorie e sensazionalistiche è dema-gogico e irresponsabile». «Ovviamente – aggiunge Bort – è mol-to più facile prendersela con il commer-ciante sotto casa ed utilizzarlo come capro espiatorio. Più difficile, invece, at-

taccare i grandi potentati economici e le organizzazioni criminali».Krls considera cinque aree di evasione fiscale: economia sommersa, criminali-tà, società di capitali, grandi imprese e, da ultimo, lavoratori autonomi e piccole imprese. L’evasione della prima area – secondo le stime di Krls – vale nel 2011 34,3 miliardi di euro, mentre della se-conda 78,2 miliardi di euro. Per la ter-za e quarta area la società stima un'e-vasione fiscale, rispettivamente, attor-no ai 22,4 e 37,8 miliardi di euro l'anno; per la quinta area invece la stima è di 8,2 miliardi di euro l'anno.Stress "psico-fisco"Tosse, dolori muscolari, mal di testa, in-testino irritabile: influenza stagiona-le? No. Gli analisti di Krls hanno defi-nito “stress da fisco” la somatizzazio-ne dell’ansia che genera nei cittadini il susseguirsi di pubblicità e propagan-da effettuata dall’amministrazione fi-nanziaria nel “contra-sto all’evasione fiscale”.

«La pioggia di contatti pervenuti – di-chiara la società romana durante – il mese di gennaio è un significativo “sin-tomo esterno” di questo male: si parla di un numero totale di 44.284 contatti. In testa alla classifica i contribuenti re-sidenti in Campania, con 4.916 richie-ste, seguono i cittadini e le PMI dell'E-milia Romagna con 4.790, e del Lazio con 3.567. Anche dalla Sicilia sono ar-rivate 3.489 richieste di assistenza, co-sì come da Lombardia (2.945), Tosca-na (2.780), Veneto (2.667), Piemonte (2.846), Liguria (1.982) e Trentino Al-to Adige (1.673). Chiudono la classi-fica la Valle d'Aosta con 1.460 richie-ste, l'Abruzzo con 1.321 ed il Molise con 1.210». (la ricerca completa è disponi-bile su www.contribuenti.it)

ne di costruire un rapporto basato su un atteggiamento positivo. È necessa-rio evitare il rischio che in Trentino si creino le condizioni drammatiche in cui si sono trovati diversi imprenditori del nord Italia che trovandosi davanti a difficoltà insormontabili hanno scelto di compiere atti estremi. Lo Sportello è quindi un aiuto agli associati per af-frontare, e non eludere, i problemi con buon senso».

A conclusione della conferenza stampa ha preso la parola anche Vincenzo Giunta, direttore dell’A-genzia delle Entrate di Trento: «È nostra intenzione creare un rapporto di fiducia tra contribuente e Stato, con l’obiettivo di arrivare a una dra-stica riduzione dell’evasione fiscale anche in Trentino, a tutto vantaggio della collettività».

A distanza di qualche giorno dal-la conferenza stampa, la Guardia di Finanza ha reso pubblici i risultati di verifiche e controlli condotti nel

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La legge finanziaria provinciale per il 2012 (l.p. 18/2011, art. 10 c. 2) pre-vede un’agevolazione sull’IRAP dovu-ta dalle imprese operanti in provin-cia di Trento per premiare quelle che a) contribuiscono volontariamente al finanziamento delle ApT (e dei Con-sorzi Pro loco) ovvero b) partecipano finanziariamente a progetti di marke-ting territoriale inseriti nel program-ma di attività annuale dell’ApT o del Consorzio Pro loco approvato dalla Provincia per la concessione dei con-tributi annui.

In estrema sintesi: l’azienda (poten-zialmente tutti i soggetti passivi IRAP, escluse le pubbliche amministrazioni) che versa un contributo ad un’ApT o ad un Consorzio Pro Loco, oppure pa-ga ad essi corrispettivi a fronte del-la partecipazione a progetti di mar-keting territoriale, beneficia per i pe-riodi di imposta 2012 e 2013 di una detrazione dell’IRAP dovuta alla Pro-vincia pari al 50% di quanto versato.

L’IrAPL'Imposta Regionale sulle Attivi-

tà Produttive (IRAP) è stata istituita con il decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446. Colpisce il valore del-la produzione netta delle imprese e dei lavoratori autonomi, ossia il red-dito prodotto al lordo dei costi per il personale e degli oneri finanziari. L’I-RAP è pertanto un’imposta partico-larmente incidente sulle imprese ad

La detrazione IrAP per

CHI FInAnzIA APT e Pro LoCo

di paolo NicolettiProvincia Autonoma di Trentodirigente generale del dipartimento turismo, commercio, promozione e internazionalizzazione

PrImo PIAno

pROVINCIA L'INCENTIVO PER SOSTENERE LA PROMOzIONE TURISTICA TRENTINA

L’azienda che versa un contributo ad un’ApT o ad un Consorzio Pro Loco, oppure paga ad essi corrispettivi a fronte della partecipazione a progetti di marketing territoriale, beneficia per i periodi di imposta 2012 e 2013 di una detrazione dell’IRAP dovuta alla Provincia pari al 50% di quanto versato.

Sopra, il Mart a Rovereto (Fototeca Trentino Spa)

alta intensità di lavoro e che ricorro-no all’indebitamento (come, tipica-mente, gli alberghi).

Funzionamento dell’agevolazione

Il contribuente IRAP che versa fi-nanziamenti all’Apt o al Consorzio pro loco a partire dal 01/01/2012 ha la possibilità di portare in detrazio-ne dall’IRAP dovuta per l’anno in cui ha effettuato il finanziamento il 50% di quanto ha versato all’ente turisti-co, con un tetto massimo dello 0,46% della base imponibile IRAP. La prima applicazione della detrazione avver-rà pertanto nel 2013, in sede di di-chiarazione dei redditi 2012. I finan-

ziamenti rilevanti sono tuttavia tutti quelli effettuati a partire dal 1° gen-naio 2012.

esempiL’impresa Alfa versa nel 2012 un

contributo di xxxx € all’Apt Delta.Al momento della liquidazione

dell’imposta per il 2012 (dichiarazio-ne dei redditi 2013), l’impresa Alfa porterà in detrazione dall’imposta che sarebbe dovuta all’Erario (e spettante alla PAT) il 50% del contributo ver-sato all’APT.

I seguenti esempi illustrano il van-taggio. Per semplicità si ipotizza che l’impresa sia soggetta all’aliquota IRAP del 3,44%.

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La disposizione contenuta nella finan-ziaria della Provincia per il 2012 in ma-teria di IRAP per il Turismo costituisce un tassello fondamentale per completare il percorso di “responsabilizzazione” degli attori privati che si occupano della pro-mozione territoriale previsto dalla leg-ge di riforma dell’organizzazione turisti-ca varata nel 2002.Accantonata la previsione di attivare uno specifico tributo per il turismo a ca-rico degli operatori della filiera turistica, cioè dell’offerta territoriale nelle sue di-verse componenti (per molte ragioni, tra cui l’elevata pressione fiscale che attual-mente grava sulle imprese e la crisi eco-nomica in atto) e non ritenendo sensato reintrodurre sul nostro territorio una rie-dizione della vecchia imposta di soggior-no (tutta a carico dei turisti), la Provin-cia ha individuato una “via trentina” per favorire l’autofinanziamento di Aziende per il turismo e Consorzi Pro-loco, oggi ancora finanziati in via maggioritaria con risorse pubbliche.La detrazione fiscale pensata per tutte le imprese (di qualsiasi comparto) che in-vestono nella promozione turistica vuo-le essere non soltanto un modo per ri-durre l’onere a carico degli operatori che sostengono gli attori della promozione territoriale (le Aziende ed i Consorzi), ma anche e soprattutto una forma concre-ta per accrescere e possibilmente ren-dere stabile la collaborazione tra i mondi dell’economia che dal turismo traggono beneficio e vantaggi (anche economici) e chi nel turismo vive ed opera.Sono inoltre convinto che gli sgravi fi-scali messi in atto dalla Provincia a fa-vore delle imprese che finanziano la pro-mozione turistica –e, lo ripeto, imprese di ogni settore dell’economia, non solo quelle legate direttamente al turismo- potrà costituire una grande opportunità da cogliere per accrescere il ruolo e l’inci-

denza dei privati in queste organizzazio-ni territoriali, attori fondamentali per co-struire in prodotto turistico competitivo da commercializzare sui mercati, a tutto vantaggio dello sviluppo del nostro turi-smo e dell’indotto che ne consegue.Il Turismo si dimostra sempre di più uno dei comparti cardine dell’economia tren-tina e su di esso, con senso di responsa-bilità, tutti dobbiamo investire: il publi-co, che continuerà a fare la sua parte (in particolare per la promozione del “Brand” trentino attraverso Trentino Marketing, per non sottacere dell’impegno nel so-stenere economicamente tutti gli atto-ri della filiera turistica); il privato, attra-verso un crescente coinvolgimento sul territorio in quei soggetti (ApT e Consor-zi Pro-loco appunto) cui spetta l’impor-tantissimo compito di creare le condizio-ni perché il turista trovi nel suo frequen-tare il Trentino una proposta territoriale sempre più qualitativa ed integrata.Il 2012 sarà un po’ il banco di prova di questo nuovo strumento, peraltro già pienamente operativo, verso il quale la Provincia nutre forti aspettative; valute-remo a fine anno se la scelta si sarà di-mostrata efficace, come è negli intendi-menti e negli auspici. •

L'Assessore mellarini

PIù resPonsAbILITàAI PrIvATI

di Tiziano MellariniProvincia Autonoma di Trentoassessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione

BASE IMPONIBILE€ 200.000 L’IRAP dovuta sarebbe di € 6.880 (3,44% di 200.000)

Caso 1: finanziamento all’APT € 1.000 - l’impresa potrà detrarre € 500 di IRAP e verserà pertanto € 6.380 (l’importo massimo detrai-bile sarebbe stato pari allo 0,46% di 200.000, vale a dire € 920)

Caso 2: finanziamento all’APT € 2.000 - l’impresa potrà detrarre € 920 di IRAP e verserà pertanto € 5.960 (dato che il 50% di € 2.000 è superiore al tetto massimo di € 920)

BASE IMPONIBILE€ 500.000L’IRAP dovuta sarebbe di € 17.200 (3,44% di 500.000)

Caso 1: finanziamento all’APT € 2.000 - l’impresa potrà detrarre € 1.000 di IRAP e verserà pertanto € 16.200 (l’importo massimo detrai-bile sarebbe stato pari allo 0,46% di 500.000, vale a dire € 2.300)

Caso 2: finanziamento all’APT € 5.000 - l’impresa potrà detrar-re € 2.300 di IRAP e verserà per-tanto € 14.900 (dato che il 50% di € 5.000 è superiore al tetto massi-mo di € 2.300)

Va aggiunto che se il finanziamen-to all’APT è un costo inerente l’attivi-tà dell’impresa (e lo è nella generalità dei casi), il contribuente potrà porta-re tutto il finanziamento in deduzione dalla base imponibile dell’imposta sui redditi (questo significa che, in caso di contribuente IRES, il risparmio fiscale del finanziamento dell’APT potrà arri-vare fino ad un max del 50% (IRAP) + 27,50% (IRES), riducendo l’esbor-so reale a carico del contribuente – nei casi più favorevoli - a meno di un quarto di quanto versato all’APT.

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Le aliquote in Italia e in Trentino

Aliquote IrAP vigenti a livello nazionale

ALIqUOTA ORDINARIA

3,90%ALIqUOTA RIDOTTA

1,90% (settore agricolo)

ALIqUOTE MAGGIORATE

5,90% (assicurazioni)4,65% (Banche)

4,20% (concessionarie non autostradali)

Aliquote IrAP vigenti a livello provinciale

(anno d’imposta 2012)

ALIqUOTE BANCHE/ASSICURAzIONI

Nessun intervento provinciale, quindi restano ferme quelle

previste dal legislatore nazionale

ALIqUOTA SETTORE AGRICOLO

0,90%(riduzione 1%)

ALIqUOTA ORDINARIA

3,44%(riduzione generalizzata -0,46%)

2 98%(riduzione -0,46% per chi versa

per cassa integrazione guadagni)

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iniziative produttive)

INOLTRE

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nei confronti dei soggetti passi-vi che versano contributi agli en-ti bilaterali che erogano presta-

zioni di sostegno al reddito

Detrazione IRAP 50% fino al-lo 0,46% della base imponibi-

le IRAP nei confronti dei sogget-ti passivi che versano contribu-ti alle apt e ai consorzi pro loco

Deduzione dalla base imponibile IRAP degli oneri per la ricapitalizzazione

delle imprese (art. 27 Ter lp 27/2010)

Deduzione dalla base imponibile IRAP dei premi di produttività erogati ai di-

pendenti (art. 27 Sexies lp 27/2010)

Le agevolazioni sono gene-ralmente cumulabili (art. 27

quinquies lp 27/2010)

Legge provinciale n. 18/2011 – articolo 10, comma 2

2. Dopo l'articolo 27 della legge provinciale n. 27 del 2010 è inserito il seguente: «Art. 27 bis - Agevola-zione per il finanziamento dell'attività di promozio-ne turistica»1. Per il periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2011 e per il successivo, nei confronti dei soggetti passivi ai quali è applicabile l'aliquota stabilita dall'articolo 16, comma 1, del de-creto legislativo n. 446 del 1997, è riconosciuta una detrazione dell'IRAP dovuta alla Provincia pari al 50 per cento dell'importo dei finanziamenti dagli stes-si erogati nel corrispondente periodo d'imposta ai soggetti indicati negli articoli 9 e 12 quater, comma 3, della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 (legge provinciale sulla promozione turistica). La predetta detrazione non può in ogni caso risultare superiore a 0,46 punti percentuali del valore della produzione netta realizzata nel territorio provinciale.2. Con deliberazione della Giunta provinciale sono definiti i criteri attuativi di quest'articolo, comprese le tipologie dei finanziamenti che danno diritto al-l'agevolazione, il loro limite minimo in valore asso-luto, gli obblighi di conservazione e comunicazione dei dati relativi ai versamenti ricevuti da parte dei soggetti indicati negli articoli 9 e 12 quater, com-ma 3, della legge provinciale sulla promozione tu-ristica.

Tipologie dei finanziamenti che danno diritto alla detrazione

La ratio dell’agevolazione IRAP è sviluppare la capacità dell’Apt di ot-tenere finanziamenti dagli operatori e dalla realtà economica locale. So-no quindi esclusi dall’agevolazione i semplici corrispettivi per diretta pre-stazione di servizi svolti dall’Apt a be-neficio del singolo operatore (vale a dire i casi in cui l’Apt è un mero for-

nitore del contribuente IRAP).Le tipologie di finanziamento pri-

vato oggetto di detrazione IRAP so-no quindi le seguenti:

- finanziamenti erogati quali atti di liberalità o quali contributi in c/eser-cizio a favore dell’Apt (o Consorzio pro loco)

- finanziamenti erogati a fronte del-la partecipazione a progetti di marke-ting territoriale realizzati dall’Apt (o Consorzio Pro loco), inseriti nel pro-gramma annuale di attività dell’ente.

Limite minimo significativo

La soglia minima di significativi-tà del finanziamento sarà individua-ta dalla Giunta provinciale, sentiti gli operatori, anche differenziando-la per categoria economica (es. ricet-tività, impianti a fune, servizi ai tu-risti € 1000/anno; altri contribuenti: € 500/anno).

obblighi di conservazione e comunicazione dei dati relativi ai versamenti

Trattandosi di finanziamenti che comunque affluiscono alla contabili-tà dell’Apt o del Consorzio pro loco, non sono necessari obblighi di con-servazione ulteriori rispetto a quel-li ordinari (civilistici e fiscali). L’ente deve comunque conservare la docu-mentazione attestante l’avvenuto fi-nanziamento.

La comunicazione dei dati alla Pro-vincia (Servizio Turismo) viene fatta coincidere con la rendicontazione pre-vista per la liquidazione del saldo dei contributi concessi ai sensi della l.p. 8/2002 (30 giugno di ogni anno). •

Sopra, panorama di Riva del Garda e del lago (Fototeca Trentino Spa, foto di Ugo Visciani)

Page 11: Unione - 1/2012

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Page 13: Unione - 1/2012

Unione 1 / 2012 13

PrImo PIAno

Tutto esaurito ad ogni incontro, al punto che in più occasioni è sta-to necessario trovare un altro luo-go dove svolgere la riunione. Ba-sterebbe questo particolare a dar conto dell’estremo interesse con cui è stato accolto il consueto ciclo di incontri che Confcommercio Trentino ha svolto sul territorio per illustrare la manovra finanziaria nazionale. Gli imprenditori trentini vogliono capire che cosa cambierà per la loro attività, e come le pro-prie aziende potranno affrontare il 2012. Ed il sentimento con cui ac-colgono i vari provvedimenti è un misto di rassegnazione, paura e (tanta) attenzione.

Nel corso delle riunioni che Con-fcommercio ha svolto anche grazie alla collaborazione degli esperti del-la propria società di servizi, Servim-prese CAF Srl, i temi affrontati sono molti: dall’obbligo di rintracciabilità dei pagamenti sotto i mille euro alla riforma del sistema pensionistico, dalle nuove modalità di accertamen-to fiscale ai (timidi) provvedimenti di incentivazione alle imprese. E, in attesa di conoscere esattamente qua-li saranno i contenuti e come verrà applicato il provvedimento sulle li-beralizzazioni, gli imprenditori cer-cano di mettersi in regola con le sca-denze previste dalla manovra. «In realtà – spiegano i professionisti di Servizimprese CAF Srl – occorre an-cora capire bene come ci si dovrà comportare nell’applicazione di quanto previsto dalla manovra Mon-ti: quotidianamente registriamo casi e vicende di imprese sui quali l’am-ministrazione fiscale dovrà fornire ulteriori chiarimenti e interpretazio-ni». «Esortiamo le imprese – spiega il direttore di Confcommercio Gio-vanni Profumo – a contattarci per risolvere ciascun loro problema o anche semplicemente per chiarire

manovra montiLe reAzIonI DeLLe ImPrese

FINANZIARIA 2012 Grande ParteciPazione di associati aGli incontri sul territorio

dei dubbi: siamo sempre a disposi-zione dei nostri associati. Raccoglie-remo le segnalazioni e le trasmette-remo a chi di dovere».

Uno dei provvedimenti più discus-si durante gli incontri è l’obbligo di tracciabilità per pagamenti sotto i mille euro. Una misura che per l’eco-nomia turistica è assai problematica dal momento che sono molti i turisti stranieri abituati a pagare in contan-te. E se sembra abbastanza scontato che l’obbligo riguardi anche cittadini stranieri, non è così chiaro come sia possibile applicare la sanzione pre-vista anche per il consumatore oltre che per l’impresa che riceve il paga-mento. Proprio le sanzioni, poi, la-sciano perplessi gli imprenditori poi-ché non è chiaro perché ad un prov-vedimento espressamente voluto per contrastare l’evasione fiscale si ap-plichino le sanzioni della normativa antiriciclaggio. •

Sempre nell’ambito delle atti-vità di approfondimento della manovra Monti e dei suoi im-patti sul mondo delle imprse, la Giunta di Confcommercio Tren-tino si è riunita a febbraio per una sessione speciale dedica-ta al credito e all’analisi della manovra Monti: tra gli invitati c’erano Romano Artoni, diretto-re triveneto occidentale Unicre-dit, Sergio Anzelini, direttore Confidimpresa, Paolo Nicolet-ti, dirigente generale Provincia Autonoma di Trento, e Vincen-zo De Luca, funzionario del set-tore fiscalità d’impresa di Con-fcommercio – Imprese per l’Ita-lia. L’accesso al credito è ancora uno dei problemi maggiormen-te avvertiti dal mondo impren-ditoriale: non solo per quelle imprese che hanno necessità di consolidare la propria posizione e reagire alle temperie del mer-cato ma anche – paradossal-mente – per quelle che vorreb-bero investire per espandere e accrescere la propria attività. «Le nostre imprese – spiega il presidente di Confcommercio Giovanni Bort – capiscono che il momento è difficile per tutti e apprezzano i numerosi inter-venti messi in campo dal siste-ma bancario e dall’amministra-zione provinciale; resta però il fatto della grandissima difficol-tà nel reperire il credito neces-sario alla propria attività».

UNA GIORNATA DI ANALISI CON CONFIDIMPRESA, UNICREDIT E PROVINCIA

giunta, focus sul credito

Cartelli on-lineSui portali dell'Unione (www.unione.tn.it) e dell'Unat (www.unat.it) sono disponibili i car-telli da stampare ed esporre alla propria clientela per giustifica-re il divieto di ricevere pagamenti in contan-ti per importi superiori ai mille euro. Non sono obbligatori ma rispon-dono ad un'esigenza piuttosto diffusa tra le imprese trentine. I car-telli sono pensati so-prattutto per i turisti stranieri: per questo è disponibile anche una versione in più lingue.

Page 14: Unione - 1/2012

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Page 15: Unione - 1/2012

PrImo PIAno

LO STAND uno sPazio accoGliente Per associati e oPeratori del terziario

Unione 1 / 2012 15

Anche in occasione di quest’edizio-ne della fiera, presentata ufficialmente nei giorni scorsi, CONFCOMMERCIO TRENTINO - sulla scorta dei positivi riscontri del cammino intrapreso negli anni scorsi dall’Unione Albergatori del Trentino - intende promuovere e valo-rizzare, all’interno del proprio spazio espositivo, la qualità dei prodotti ali-mentari del Trentino e la sua commer-cializzazione, contribuendo non solo a diffondere il progetto “Senti la Diffe-renza”, ma anche a rendere finalmen-te concreto il connubio tra fornitori e strutture ricettive.

Nel corso del 2011 l’associazione guidata dal presidente Giovanni Bort, in sinergia con la Provincia Au-tonoma di Trento e la Federazione delle Cooperative, con il suo referen-

Ad expo riva Hotel 2012LA CAsA DeL TerzIArIo

La fiera della ospitalità Anche quest'anno, alla sua 36a edizione, si è tenuto nel quartiere fiere di Riva del Garda EXPO RIVA HOTEL, in calendario dal 29 gennaio al 1° febbraio 2012, manifestazione di inizio anno ormai evento tradizionale ed irrinunciabile dedicato a tutto il settore dell’hotellerie e della ristorazione, che rappresenta ad oggi una delle tre fiere più importanti per il settore dell'Ospitalità.

te Stefano Ravelli, ha dato inizio ad una fase di sperimentazione pres-so trenta strutture turistiche alber-ghiere associate, disponibili ad avvia-re l’iniziativa. L’obiettivo è stato quel-lo di definire e concordare alcune semplici personalizzazioni, in sinto-nia con gli albergatori e le strutture ricettive, scegliendo strumenti facili da usare, come ad esempio i cavalie-rini per le colazioni o la individualiz-zazione dei menù con indicazioni dei prodotti utilizzati e dei produttori lo-cali. Tale iniziativa può sicuramente fungere un ruolo fondamentale per lo sviluppo di azioni intersettoriali, ol-tre che rinsaldare maggiormente i rapporti oggi in essere tra il mondo della produzione e quello dell’ospita-lità trentina.

Il progetto “senti la differenza”

L’iniziativa "Senti la differenza", promossa dal mondo della Coopera-zione trentina e dall'assessore Tizia-no Mellarini, con il supporto attivo di Unat, è finalizzata a valorizzare la qualità dei prodotti alimentari del Trentino e a coinvolgere tutte le strutture ricettive interessate ad im-plementare l'uso e la presenza dei prodotti tipici all'interno della loro or-ganizzazione.

"Senti la differenza" vuole essere anche un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confron-ti sia dei consumatori, sia dei turisti che ogni anno visitano il Trentino e che avranno così a disposizione uno strumento per identificare ed even-

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PrImo PIAno

Alcune immagini da Expo Riva Hotel 2012, a Riva del Garda

tualmente scegliere i prodotti tipici locali. In tal modo si intende favorire l'avvicinamento della promozione agroalimentare dei prodotti alla pro-mozione turistica.

I prodotti promossi hanno iniziato il percorso che li porterà alla certifi-cazione per l’ottenimento del mar-chio “Qualità Trentino”, un proces-so attivato da diversi mesi che ha coinvolto anche i produttori al fine di rispettare la normativa europea che prevede la presenza del marchio ter-ritoriale Trentino solo ed esclusiva-mente accompagnato da una certifi-cazione di qualità.

La lista dei prodotti che possono rientrare in questo progetto di valo-rizzazione è ristretta: al suo interno è

possibile trovare solo prodotti esclu-sivamente trentini, realizzati secon-do un ferreo disciplinare che regola-menta e definisce sia la provenienza delle materie prime che il tipo di la-vorazione. Il tutto certificato da un ente esterno, che rappresenta una sorta di garante anche e soprattutto nei confronti del consumatore.

Nel corso di Expo Riva Hotel è sta-to messo on-line il sito ufficiale di “Senti la differenza” www.sentila-differenza.info dove è possibile con-sultare tutta la gamma delle azioni marketing attuate.

Lo stand Nello spazio di Confcommercio

Trentino, la casa del terziario, i visita-tori hanno trovato:

Informazione grazie ad appositi punti (info-point) dove qualificati pro-fessionisti del settore hanno coinvolto

attivamente gli operatori ed i visitato-ri con consulenze mirate e persona-lizzate.

Confronto nel “meeting-point”, dove consulenti, albergatori e profes-sionisti del settore turistico-alberghie-ro hanno potuto condividere impres-sioni ed esperienze.

Club di prodotto dove i club ge-stiti dall’Unione (Vita Nova - Trentino Wellness, Club Mototurismo in Tren-tino, Club Comfort, Trentino Appar-tamenti, 50 Plus, Trentino Outdoor) si sono presentati ai loro target di clien-tela.

Degustazione con appuntamenti enogastronomici, in un viaggio raffi-nato ed appassionato, alla scoperta dei prodotti tipici trentini, con appro-fondimenti direttamente con i pro-duttori. •

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Page 18: Unione - 1/2012

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18 Unione 1 / 2012

Abbiamo la fortuna di vivere un momento straordinario: lo scorso se-colo ci ha portato tante e tali inven-zioni che faremmo fatica a pensare alla nostra società senza aeroplani, automobili o senza una presa elettri-ca in casa. Il nuovo millennio si apre con la piena esplosione delle tecnolo-gie digitali, dove i grandi computer degli anni '50 che occupavano intere stanze sono nulla rispetto alla poten-za di calcolo che abbiamo nel piccolo telefono che sta nella nostra tasca.

Al culmine dello sviluppo dell'in-formatica, si inizia a parlare di "era post computer". Sembra un parados-so, ma è in corso un cambiamento profondo e radicale del nostro rap-porto con le tecnologie digitali.

Strumenti come il "mouse" (màus, dall'inglese topo), quello con cui "clic-chiamo" sulle foto dei nostri amici in vacanza, oppure col quale stampiamo copia della fattura appena emessa, hanno oltre 40 anni. La tastiera, pur nata sulle ceneri delle macchine da scrivere, ha natali ancora più remoti. Va certo reso merito a geni come Dou-glas Egelbart se l'invenzione di quel topino digitale che vive sulle nostre scrivanie ha avuto vita così lunga, ma da poche settimane la corona del pri-mo produttore al mondo di computer è passata di mano: è l'americana Ap-ple a dominare il mercato. Non si trat-ta di una classifica universalmente ri-conosciuta, perchè Apple è prima in questa classifica solo se si va ad ag-giungere ai tradizionali oggetti consi-derati computer anche una delle re-centi invenzioni di questa azienda: l'Ipad. In molte analisi di mercato que-sto oggetto e le sue molteplici incarna-zioni senza mela stampata sul retro (in gergo "tablet", tavoletta), non vengo-no considerati computer. Eppure è possibile farci tutto quello che faccia-mo normalmente con gli strumenti che usiamo da anni: dalla navigazione

smartphone, tablet & co.LA FIne DeL ComPUTer?

su internet alla videoscrittura, dal montaggio video alla gestione azien-dale. Alcune loro funzioni sono addi-rittura accessori di fascia alta nei listi-ni informatici tradizionali: collegamen-to permanente ad internet integrato nel sistema, sistema di posizionamen-to GPS per conoscere la nostra posi-zione con errore inferiore al metro, batteria che può durare dei giorni, pur essendo un sistema sempre acceso.

L'espansione del mercato di queste tavolette digitali è incredibile, ed il lo-ro successo è dovuto anche al fatto che mouse e tastiera lasciano il cam-po a dita e superfici sensibili al tocco.A questo importante aspetto se ne aggiunge un altro di ancora maggio-re impatto: il modo in cui funzionano parte mettendo completamente da parte cose a cui il computer ci ha, no-stro malgrado, abituati: hard disk, pendrive, desktop, file non ci sono più, e scopriamo che possiamo farne tranquillamente a meno. Accedere al-la gran quantità di contenuti disponi-

bili in formato digitale diventa estre-mamente facile.

Qualche piccolo accorgimento è necessario, ma così i tablet finiscono, letteralmente, nelle mani di chi ha sempre avuto diffidenza di quegli an-tenati rumorosi ed ingombranti, di chi dopo aver passato ore a provare ad usare il mouse, ancora fatica ad addomesticare la bestiola.

Una rivoluzione già matura? Nel campo dell'utilizzo personale, è pro-babile: la base di utenti si allarga, i prezzi scendono rapidamente, e la competizione si sposta su altri fronti. Ed uno di questi è l'ambito aziendale. I dati in tal senso indicano che le aziende credono in questi dispositivi, e stanno studiando come affiancare ai computer tradizionali anche questi nuovi oggetti. Esistono categorie pro-fessionali che stanno già sostituendo completamente i vecchi sistemi con questi nuovi: per esempio, la forza vendita che opera sul territorio si ritro-va in mano un agile catalogo elettroni-co dei propri prodotti, sempre aggior-nato perchè costantemente collegato ad internet, e che permette di inviare gli ordini in sede istantaneamente, senza inutili perdite di tempo e maga-ri interagendo direttamente con i siste-mi informatici di gestione aziendale.

È facile immaginare che anche in questo caso i tablet possano andare a raggiungere realtà che difficilmente sono state toccate finora dalla rivolu-zione informatica: in molti piccoli ne-gozi o pubblici esercizi sarebbe diffi-cile trovare un posto dove collocare fisicamente anche solo un normale computer portatile.

Nascono per le aziende nuove op-portunità di veicolare i propri messag-gi, ma anche nuovi canali sui quali promuovere i propri prodotti. Persino venderli. Si aprono nuove opportunità di business: non è un peccato perdersi questa occasione? •

IMpRESA 2.0 come sta camBiando il raPPorto con le tecnoloGie diGitali

di Enrico MarchesinDocente corsi informatica Unione

Un tablet per cameriereÈ facile immagina-re che i tablet possa-no andare a raggiun-gere realtà che diffi-cilmente sono state toccate finora dalla ri-voluzione informati-ca: in molti piccoli ne-gozi o pubblici esercizi sarebbe difficile anche solo trovare un posto dove collocare fisica-mente anche norma-le computer portatile.

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Dopo i corsi base di introduzione al-l’informatica, il C.A.T. Centro di Assi-stenza Tecnico di Confcommercio Im-prese per l’Italia presenta un modulo aggiuntivo dedicato ai fogli di calcolo, ovvero a Microsoft Excel ed agli altri programmi di gestione dei database.

Lo scopo del corso è quello di inse-gnare ad utilizzare un foglio di calcolo, per capire come usarlo in maniera evo-luta sia in ambito personale che profes-sionale. Al termine del ciclo di lezioni i partecipanti saranno in grado di co-struire calcoli anche complessi e proiet-tarne graficamente i dati. Ampio spazio sarà dedicato a mettere in pratica ciò che viene insegnato, tramite esempi pratici ed esercitazioni in aula, dove si userà Microsoft Excel, ma verranno mostrate anche valide alternative a co-sto zero.

Otre al nuovo modulo, proseguono i corsi dedicati all'alfabetizzazione infor-matica, "ABC del computer", ovvero i corsi dedicati a chi vuole avere un primo approccio con i computer e con il mondo dell'informatica.

Adesioni gratuiteRicordiamo che possono partecipare

al corso soci, dipendenti e familiari. Le adesioni dovranno pervenire via fax al numero 0461/880300 utilizzando il modulo disponibile sul portale Unione. I prossimi corsi saranno "ABC", per cinque giovedì di seguito, dalle 20 alle 22, a partire dal 3 maggio e "EXCEL", per sei lunedì sera a partire dal 7 mag-gio. Informazioni su www.unione.tn.it/it/formazione oppure telefonando al numero 0461/880432.

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tura di quel tal fornitore? A queste e ad alcune di molte domande potrebbero risponderti i "corsi flash" che l'Unione sta organizzando sull'argomento ta-blet & nuove tecnologie nelle imprese. Facci sapere il tuo interesse a [email protected] oppure al numero di te-lefono 0461/880428.

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Page 22: Unione - 1/2012

rICeTTIvo

22 Unione 1 / 2012

Pubblichiamo in questo numero cinque sondaggi proposti da UNAT sulla propria piattaforma internet dell’associazione www.unat.it nel corso degli ultimi due mesi. Il sito UNAT ha subito in questi ultimi mesi un upgrade tecnologico che preve-de - fra molte altre novità di cui vi racconteremo nella prossi-ma edizione del giornale UNIONE - la re-ingegnerizzazione dei sondaggi on line, ovvero il miglioramento del sistema di votazione nonché la possibilità di esprimere le proprie valuta-zioni in modo più rapido.

Lasciamo a voi valutare sia il restyling del sito www.unat.it sia i risultati di seguito pubblicati volutamente senza commen-ti. Solo una nota tecnica legata al campionamento: tutti i son-daggi proposti sono stati votati per il 90% da aziende operan-ti nel settore ricettivo e la base campionaria è mediamente di 350 votanti.

LA reDDITIvITà DeLLA mIA sTrUTTUrA rICeTTIvA e negLI ULTImI 5 AnnI è...

Aumentata .................................... 14%

Diminuita ..................................... 64%

rimasta stabile ............................. 22%

Come ConTrAsTAre LA reCessIone e rILAnCIAre L'eConomIA?

Diminuire i prezzi e favorire i consumi .... 5%

Diminuire l'iva ................................ 8%

Diminuire i costi dei fattori produttivi ... 9%

sburocratizzare ............................... 9%

Fare marketing ............................... 9%

Tagliare la spesa pubblica ............... 48%

Promuovere offerte last minute ........ 12%

QUALe PAroLA, Per LA TUA esPerIenzA D'ImPresA, TI CorrIsPonDe DI PIù?

recessione ........................................... 18%ripresa .............................................. 82%

UNAT Gli alBerGatori e la crisi: come è camBiato il turismo trentino in 5 anni

Fiducia nella ripresamA CALA LA reDDITTIvITà

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Cosa significa essere Banche della comunità? Che i valori e gli interessi dei nostri clienti e del nostro territorio con noi sono al sicuro.

nate dal territorio,cresciute con il territorio,affezionate al territorio.Questa e la nostra idea di cassa forte.

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Nell'ultimo numero del giornale si è dato conto di un'inchie-sta condotta da UNAT sulla segnaletica stradale trentina.UNAT si era infatti confrontata con il Servizio Gestione Stra-de della Provincia formulando alcune specifiche richieste in merito all’installazione di nuovi cartelli al fine di rendere più agevole ai turisti il raggiungimento della loro meta.Nello specifico, ci era stato assicurato ad esempio che la di-citura VAL RENDENA era già stata posta sui cartelli presso la rotatoria di Trento Sud e che a brevissimo sarebbe sta-ta indicata anche MADONNA DI CAMPIGLIO. Queste ed al-tre segnalazioni sarebbero state poste anche sui tabelloni elettronici a diodi led collocati presso i caselli di Trento Nord e Trento Sud. A distanza di qualche settimana UNAT ha verificato sul campo che effettivamente le segnalazioni stradali richieste compaiono anche sui tabelloni led. Lo si evince dall'allega-ta documentazione fotografica che riproduce il tabellone in prossimità dell'uscita di Trento Centro (presso il Doss Tren-to). La foto è stata scattata il 12 gennaio 2012.

Cartellonistica turistica

AggIornATI AnCHe I TAbeLLonI A LeD

IL FUTUro DeL TUrIsmo TrenTIno In TermInI DI Presenze seConDo me neI ProssImI 5 AnnI…

subirà un incremento .......................... 6%

Ci sarà un decremento .................... 76%

nessuna variazione ........................ 16%

non so ............................................ 2%

PArLAnDo DI moneTA, QUALe rIsPosTA TI CorrIsPonDe DI PIù?

si stava meglio quando c'era la lira ......................................... 2%

L'euro ha favorito l'unificazione europea ..................... 9%

e' meglio tornare alla lira ................... 4%

L'euro ha portato vantaggi solo alla germania ........................ 21%

L'euro ha provocato un aumento dei prezzi eccessivo ............................ 64%

questi ed altri sondaggi sono disponibili per la consultazione sul portale dell'Unione albergatori www.unat.it. Sul sito i soci possono anche suggerire altri temi da sottoporre al giudizio degli internauti. L'alto afflusso delle visite, il fatto di essere un portale altamente specializzato e la varietà dei contenuti fanno dei risultati di questi sondaggi un prezioso strumento di informazione e analisi che, ad ogni modo, non si sostituisce alle indagini compiute secondo altri criteri statistici.

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24 Unione 1 / 2012

rICeTTIvo

Come abbiamo avuto modo di raccontare nel giornale Unione del settembre scorso, l'iniziativa "Senti la differenza", promossa dal mondo della Cooperazione trentina e dal-l'assessore Tiziano Mellarini, con il supporto attivo dell'associazione guidata da Giovanni Bort, UNAT Unione albergatori del Trentino, è fi-nalizzata a valorizzare la qualità dei prodotti alimentari del Trentino e a coinvolgere tutte le strutture ricetti-ve interessate ad implementare l'uso e la presenza dei prodotti tipici al-l'interno della loro organizzazione.

"Senti la differenza" vuole essere anche un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confronti sia dei consumatori, sia degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il Trentino e che avranno così a disposizione uno strumento per identificare ed eventualmente scegliere i prodotti tipici locali. In tal modo si intende favorire l'avvicina-mento della promozione agroali-mentare dei prodotti alla promozio-ne turistica.

Ma, giustamente, vi chiederete: cosa c'entrano gli hotel con i prodot-ti tipici? Ed il coinvolgimento della ospitalità trentina in che modo si in-nesta con il mondo dei produttori trentini? E come funziona?

Per capirlo vi invitiamo a visionare il video di illustrazione del sito pubblica-to appunto all’indirizzo www.sentila-differenza.info

A proposito di promozione turisti-ca - intesa come marketing a 360° che abbraccia tutti gli attori - oltre alla presentazione degli hotel ade-renti, in un’apposita sezione sono ri-portate le azioni intraprese per grup-pi omogenei.

Catering e distribuzioneSono collocate le iniziative promosse

da Risto Tre, Pregis, Fassa Coop, Ge-stor, Segata distribuzione e Morelli.

Punti venditaPoli, Conad, Sait / famiglia coopera-

tiva, Buonissimo, Segata punti vendita.

Aderenti all'iniziativaPartiamo dalla Val di Fiemme dove

troviamo il Dolomiti Club Residence - Alpi Due per passare al Primiero con l'Albergo Alpino di San Martino di Castrozza, segue la Val di Cembra con l'Albergo Alle Piramidi di Segonzano, l'Altopiano di Pinè con la Pasticceria Bar Albergo Serraia di Baselga di Pinè e l'Albergo ristorante 2 Camini. Nella valle dell'Adige troviamo l'Alp & Wel-lness Sport Hotel Panorama di Fai del-la Paganella, l'Hotel Villa Madruzzo di Cognola e l'Hotel Flora di Ponte Ar-che. In Val di Sole aderiscono l'Hotel Luna di Dimaro e l'Hotel Kristiania di Cogolo di Pejo. Passando in Val di Non troviamo l'Hotel Casez di Sanze-no. In Val Giudicarie aderisce l'hotel Centro Pineta di Pinzolo mentre nella zona di Riva del Garda aderiscono l'al-

bergo Villa Franca, l'Albergo Garnì To-resela, l'Albergo Astoria Park Hotel.

Nella sezione promozione del sito troviamo un interessante flyer scari-cabile che descrive i 10 buoni motivi per consumare i prodotti trentini, me-nu a km zero e delle informazioni uti-li in merito alla sana alimentazione.

marketing territorialeTerritorio & Prodotti tipici, Attività

svolte con le aziende di promozione, Strada del vino e dei sapori, Attività formativa; Iniziativa "Spedisci una cartolina", Piazzetta dei Sapori.

Comunicazione stampa, interviste & multimedia

Interviste al segretario Unat Alfonso Moser ed a Stefano Ravelli, con la presentazione del progetto di "Senti la differenza" e un'ampia video gallery.

Con Senti la Differenza tutto ha più gusto! Vieni a trovarci all'indiriz-zo www.sentiladifferenza.info

pROMOZIONE UNAT PRESENTA IL PROGETTO DI VALORIzzAzIONE DELLA TIPICITà TRENTINA

Prodotti trentini,LA DIFFerenzA sI senTe

"Senti la differenza" vuole essere anche un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confronti sia dei consumatori, sia degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il Trentino e che avranno così a disposizione uno strumento per identificare ed eventualmente scegliere i prodotti tipici locali. In tal modo si intende favorire l'avvicinamento della promozione agroalimentare dei prodotti alla promozione turistica.

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Unione 1 / 2012 27

rICeTTIvo / FAITA

Care colleghe, cari colleghi,in questo momento di grande con-

fusione a livello nazionale, vorrei pro-porvi alcune riflessioni.

Noi tutti sappiamo, perché ogni giorno siamo bombardati dai mes-saggi che ci arrivano da televisioni e giornali, che il momento economico non è per niente favorevole.

Vorrei però far presente che non è la prima volta che l’Italia attraversa una crisi; basti pensare che oltre alla grande crisi del 1929, solo dal 1980 ad oggi abbiamo visto cinque reces-sioni economiche.

Ora, mi sembra di poter affermare con un certo realismo che tutte le cattive notizie che ci vengono propi-nate ogni giorno assomiglino più ad un terrorismo mediatico che ad una reale disamina del problema. Sembra essere più importante sapere se lo spread sale o scende persino prima di andare a fare la spesa...

Credo che, da persone pragmati-che quali tutti noi siamo, si debba guardare al sodo della questione, ov-viamente con una certa attenzione se non apprensione, relativa al mercato nazionale. Non neghiamo che in tale contesto ci siano dei problemi. Ma se aprissimo lo sguardo agli Stati euro-pei da dove proviene la maggior par-te dei nostri clienti, scopriremmo di poter pensare con maggiore serenità.

Proprio in questi giorni sono torna-to da due fiere, una in Olanda ad Utrecht e l’altra in Germania a Stoc-carda. Devo dirvi che sono stato po-sitivamente impressionato dal clima che aleggia in quei due stati. C’è una forte presa di coscienza relativamen-te alle problematiche economiche, ma allo stesso tempo, è palpabile la certezza che le difficoltà passeranno: quindi si può e si deve volgere lo sguardo avanti e pensare a program-mare una bella vacanza, tagliando magari le destinazioni aeree a lungo

raggio, per rimanere all’interno dei confini europei, riducendo legger-mente il periodo di vacanza, quanto-meno nelle stime, e piuttosto cercan-do di prenotare direttamente nelle strutture invece di appoggiarsi ai tour operator.

Addirittura, secondo un’indagine della Commerzbank, risulterebbe che i tedeschi nel 2012 dovrebbero au-mentare la spesa pro-capite relativa alla vacanza.

Ecco uno dei motivi per cui mi sen-to di guardare con un certo ottimi-smo al futuro.

La crisi, cari colleghi, proviamo a tramutarla in occasione di cambia-mento, di crescita, dove il nostro in-tuito possa fare la differenza, perché oggi più che mai dobbiamo chiederci perché il nostro cliente sceglie noi piuttosto che il nostro concorrente!

Questa è una vecchia domanda che ritengo sia oggi più che mai attuale.

Ognuno di noi provi a specializzar-si in uno specifico segmento dell’of-ferta; c’è spazio per tutti, anche sen-za grandi investimenti, per far si che il cliente non ci scelga perche da noi si paga un euro in meno, quanto piut-tosto, perché offriamo un servizio in più o più appetibile rispetto ad altre realtà.

Non credo sia giusta la politica del-lo «stare alla finestra a vedere ciò che succede», quanto piuttosto cercare di essere protagonisti del nostro presen-te e possibilmente anche del futuro.

Per essere protagonisti bisogna pe-rò essere anche disposti al cambia-mento, bisogna innovare, creare nuo-ve soluzioni da porre sul mercato cer-cando di stuzzicare l’attenzione del cliente, far capire che siamo vivi e sempre alla ricerca di risposte da da-re anche ai clienti più esigenti.

Mi rendo peraltro conto che non è facile cambiare in fretta strategia al-l’interno della propria azienda; ma è

opportuno mettersi sempre in discus-sione, aprire la mente ed accettare che ci possa essere anche un modo diverso (e possibilmente migliore) di gestione, rispetto a quello fino ad og-gi da tutti noi perseguito.

La partecipazione alle fiere di set-tore ha anche questo scopo: cogliere, anzi carpire, come si muovono i no-stri competitors e possibilmente cer-care di imparare da chi è più bravo di noi.

Diversi gestori di campeggio del Trentino hanno già oggi questa atten-zione. Mi piacerebbe che pro-futuro anche molti altri perseguano questa strada, che ritengo sia l’unica che ci permetta di rimanere sul mercato, guardando oltre la crisi e oltre tutti i problemi con cui tutti noi quotidiana-mente ci troviamo a confrontare al-l’interno delle nostre aziende.

Oggigiorno le dinamiche di evolu-zione del comparto economico non variano più ogni dieci anni, ma in pe-riodi molto più brevi: in addirittura so-li sei mesi può cambiare molto. Basti pensare alle logiche legate al mondo internet, dove risulta già superato ciò che era in voga l’anno precedente.

Sta quindi a noi saper cogliere tut-te queste opportunità. In quest’ottica, credo che l’aggiornamento professio-nale sia la base di ogni logica di svi-luppo delle nostre aziende; penso an-zi che costituisca l’essenza del nostro vivere quotidiano. In questo Faita fa-rà anche per l’anno in corso la sua parte.

Non mi resta che farvi i migliori auguri per l’inizio dell’imminente sta-gione, ricordandovi che sono a vostra completa disposizione ogni qualvolta lo riteniate opportuno, se volete an-che con critiche, purché siano esse costruttive e volte al miglioramento complessivo ed all’unità della nostra piccola grande categoria! •

di Fabio polettiPresidente FAITA Trentino

opportunità

«La crisi, cari colleghi, proviamo a tramutarla in occasione di cambiamento, di crescita, dove il nostro intuito possa fare la differenza, perché oggi più che mai dobbiamo chiederci perché il nostro cliente sceglie noi piuttosto che il nostro concorrente!»Fabio Poletti

FAITA DALLE FIERE DI SETTORE SEGNALI POSITIVI PER IL TURISMO EUROPEO

Per affrontare la crisiImPArAre A CAmbIAre

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sommInIsTrAzIone / InTrATTenImenTo

28 Unione 1 / 2012

Si è tenuta a Trento, presso l’Audi-torium Ivo Perini, della Seac Spa, l’As-semblea Generale Annuale dei Soci dell’ Associazione Pubblici Esercizi del Trentino, al termine della quale gli associati hanno avuto modo di incon-trare l’Assessore Provinciale al com-mercio, Alessandro Olivi.

"SENZA REGOLE, SENZA FUTU-RO. Ridare fiducia al settore della somministrazione dopo le liberalizza-zioni" è questo il titolo e la traccia che l’Associazione ha voluto dare al-l’incontro-dibattito organizzato al ter-mine dei lavori assembleari.

A sostegno del tema dell’incontro, è stato molto apprezzato anche l’inte-ressante contributo di Luciano Sbra-ga - Responsabile del Centro Studi di FIPE, che si è occupato dello svilup-po dei pubblici esercizi tra mercato e governo del territorio.

Forti le preoccupazioni espresse dal Presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi, Giorgio Buratti, che nella sua relazione ha sottolineato come, in questo momento, il settore si trovi in un clima di incertezza generale: la po-litica in confusione, le imprese in sof-ferenza, le famiglie in preoccupazione giustificata. È quindi necessario, oggi più che mai, agire in fretta, perché i cambiamenti del mercato e la sua evoluzione sono dinamici e allora dob-biamo chiederci cosa fare per riposi-zionare le nostre aziende e come ren-derle remunerative.

Davvero numerosi gli associati che hanno partecipato all’appuntamento, alla presenza anche di Sindaci, Vice Sindaci ed Assessori alle attività eco-nomiche dei Comuni del Trentino, nonché dei funzionari dell’Ufficio di Polizia Amministrativa di Trento.•

Buongiorno a tutti,un benvenuto ai primi cittadi-

ni presenti a questa assemblea, agli Assessori alle attività eco-nomiche dei Comuni del Trenti-no, ai presidenti delle Comunità di Valle e ai funzionari della Po-lizia Amministrativa.

Un benvenuto, infine – ma non ultimo – a tutti gli amici-colleghi esercenti che ogni anno parteci-pano a questo appuntamento di estrema importanza per il con-fronto diretto sulle principali pro-blematiche del nostro settore, dal quale mi auguro possa na-scere un futuro meno precario e di maggiore fiducia di quello che ci troviamo davanti.

I problemi – come sapete me-glio di me – non mancano. Per questo ritengo fondamentale la presenza dei politici e dei rap-presentanti delle strutture pub-bliche con cui noi dobbiamo dia-logare costantemente.

La politica, quella con cui a livello nazionale mi confronto, per il ruolo sostenuto in quel contesto, è lontana dai nostri problemi; è stata la grande as-sente di questo ultimo periodo. Spesso e volentieri la presenza ai nostri numerosi incontri e Convegni di Ministri, Sottose-gretari o parlamentari a vario titolo si è tramutata per una bel-la passerella su cui fare sfoggio dei propri titoli e del proprio (presunto) potere con cui elargi-re promesse raramente – se non quasi mai (ed è proprio il caso di dire MAI) – mantenute.

Per lontananza, dunque, non intendo tanto una lontananza fi-sica, ma una distanza nell’ascol-to e nel recepimento di quelle che sono le criticità di un mer-cato. La riprova che tale distacco sia stato reale – e che non si trat-ti, cioè, di una facile lamentela – lo dimostra il fatto di aver do-

Pubblici esercizi,senzA regoLe senzA FUTUro

IL CONVEGNO ridare Fiducia al settore della somministrazione doPo le liBeralizzazioni

Pubblici eserciziDa destra l'assessore Alessandro Olivi, il presidente Giorgio Buratti e il vice Giovanni Curia, durante il convegno organizzato dall'Associazione dei pubblici esercizi del Trentino sugli scenari del settore in seguito alle liberalizzazioni degli ultimi anni.

Giorgio buratti

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L'intervento dell'Assessore Alessandro Olivi ha focalizzato l'attenzione sulla salva-guardia delle tipicità dell'impresa trentina, trasportandola in una dimensione di reale competitività che non sacrifichi il servizio erogato al cliente e, in generale, all'intera co-munità.

«Vale per i pubblici esercizi – dice Olivi – quello che abbiamo cercato di introdurre con la riforma del commercio. Il tema della concorrenza del pluralismo d’impresa è un valore a cui il Trentino non itende rinuncia-re: l’autonomia che si attribuisce all’attività privata è un punto di riferimento. Tuttavia in Trentino abbiamo l'ambizione che il settore sviluppi un profilo di qualità nelle prestazio-ni che è fatto di tradizione, di continuità ge-nerazionale, di una rete di piccole medie im-prese fortemente legate al territorio nel qua-le sono nate e si sono evolute. Dobbiamo fare attenzione, quindi, che non si confonda il tema della liberalizzazione con l'assenza di regole che presidino il servizio che viene re-so all’utente».

«Sono consapevole che il sistema dei pub-blici esercizi non è solo una parte importan-tissima della piattaforma imprenditoriale

trentina ma anche una rete di imprese che assolve ad un'importante funzione so-ciale; è un insieme di punti di riferimento, di presidio, di relazione tra le persone. Au-spichiamo che i processi di modernizzazione non si con-fondano con processi di omologazione al ribasso del-la qualità delle attività che vengono svolte. In questo senso siamo disponibili ad un confronto con la catego-ria per aggiornare quelle re-gole che devono tenere in-sieme flessibilità e autonomia da un lato con garanzie che tutelino la qualità del lavoro e il manteni-mento di un tessuto di imprese prezioso».

«C’è il tema fondamentale del rapporto tra pubblici esercizi e cultura dell’ospitalità: siamo convinti che in un Trentino sistema in-tegrato tra turismo, commercio e pubblici esercizi il dialogo tra questi mondi sia essen-ziale, conferendo sempre più dignità al set-tore come parte importante della filiera del-

l’ospitalità, rivolta an-che alla platea di chi si rivolge al Trentino per un servizio e un’offerta da turista».

Da ultimo, ma non ultimo, il tema dei cen-tri storici: «Abbiamo scelto di puntare molto sulla rivitalizzazione dei centri storici delle città come momenti di of-ferta integrata tra com-mercio e cultura, risco-prendo una idendità di proposta ricettiva del centro storico. In questo i pubblici esercizi hanno

una funzione complementare fondamentale perché sono sussidiari. Dobbiamo fare at-tenzione che le imprese siano sostenute ver-so una tipicità dell’offerta, coerente con un'immagine del Trentino affidabile. E poi si tratta per lo più di imprese a conduzione fa-miliare: dobbiamo riscoprire il valore di que-sto capitale familiare, soprattuto in una chia-ve sostegno dell'imprenditoria giovanile.

olivi: «Pubblici esercizi, un profilo di qualità ed identità»

Alessandro Olivi

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sommInIsTrAzIone / InTrATTenImenTo

vuto fare ricorso ad un governo di tecnici, a un vero e proprio “com-missariamento” della politica.

Per fortuna chi come me si occu-pa prevalentemente delle questioni legate al territorio, interloquisce con i politici locali che sono molto più spesso presenti e a contatto diretto con i cittadini e con le realtà econo-miche che animano la vita quotidia-na di quella precisa Comunità.

Ed è dunque a questi nostri inter-locutori diretti che io voglio rivol-germi con rispetto ma anche con molta franchezza.

Sono convinto che è solo dal ter-ritorio che può ripartire l’economia italiana.

Per rimettere in moto la macchina Italia dobbiamo ricominciare ad oc-cuparci degli italiani e tutti sanno per esperienza che il rapporto privi-legiato che l’italiano ha con il mon-do istituzionale è sempre a livello decentrato e locale. Le possibilità di parlare con un Sindaco o con un Assessore – e la presenza di alcuni di loro in questa sala lo dimostra – sono quasi sempre possibilità con-crete.

Le possibilità di parlare a tu per tu con un Ministro, anche per i ver-tici della Fipe, sono inverosimili.

Non si tratta di fare una lista di buoni e cattivi. Si tratta di guardar-si intorno e capire come funziona il meccanismo. Non a caso si è avvia-ta da anni e anni una fase in cui le realtà regionali contano moltissimo. E contano ancor di più quando ci si trova di fronte a casi di territori a Statuto speciale, come il nostro.

La gestione di un territorio, allora, non può prescindere dall’osservazio-ne diretta di quel territorio. Vivere in quel contesto sociale dà il van-taggio di capire immediatamente

quali sono gli effetti di un de-terminato provvedimento.

E dovrebbe, allora, dare anche il vantaggio di

mettere in atto, con tempestività, i cor-rettivi quando un provvedimento

non funziona o genera effetti diver-si da quelli sperati. Il quadro rispet-to a molti anni fa è profondamente cambiato. Crisi economica a parte – capitolo sul quale tornerò appena più avanti – l’italiano è diventato un consumatore più consapevole; vuo-le essere padrone delle scelte e so-prattutto avere la possibilità di sce-gliere. E sulla base di questo princi-pio, si è aperta una fase in cui si è creduto che potesse essere il merca-to, da solo, a stabilire le regole di quello stesso mercato; una sorta di deregolamentazione in cui la soprav-vivenza era dettata esclusivamente dalla concorrenza.

Si è arrivati addirittura a sfiorare il concetto che tutti potessero fare tutto.

La liberalizzazione è stato la figlia naturale e legittima di questo pen-siero. Via la programmazione, via le distanze minime fra pubblici eserci-zi, via la ristrettezza della rete di chi può gestire l’alcol.... Ecco, l’alcol. Ma quando è stato pensato il grande progetto della liberalizzazione, qual-cuno ha immaginato che cosa sareb-be accaduto nel settore dei pubblici esercizi?

In tal modo noi ci stiamo giocan-do il modello del pubblico esercizio italiano, messo a dura prova da un processo di progressiva banalizza-zione del servizio in rapida diffusio-ne, attraverso l'applicazione incoe-rente e scorretta degli strumenti legislativi nazionali e locali.

Quella di pubblico esercizio è un’impresa che ha nella prossimità il proprio punto di forza e, dunque, non è de localizzabile per definizio-ne. E proprio la caratteristica di im-presa legata al territorio garantisce enormi vantaggi alle economie lo-cali. Il valore aggiunto attivato resta, infatti, perlopiù sul territorio che lo genera. I pubblici esercizi italiani nel loro insieme sviluppano un valore aggiunto superiore del 60% a quel-lo dell’intera industria alimentare e ammonta a circa 70 miliardi di euro la spesa delle famiglie per consumi alimentari fuori casa. Nei pubblici esercizi sono occupati, tra dipenden-ti e indipendenti, oltre un milione di persone.

La crisi del modello alimentare

italiano e trentino, punto di forza delle Regioni italiane è riscontrabile attraverso numerosi segnali. Destrut-turazione del pasto, moltiplicazione delle occasioni di consumo fuori ca-sa, aumento dell’obesità, in partico-lare tra i più giovani. Ma la crisi non ha solo parametri culturali e/o so-ciali. Riguarda anche la dimensione economica del mercato. Stagnazione della domanda, caduta della produt-tività, flessione del risultato di ge-stione sono gli indicatori della crisi del pubblico esercizio. Nell’ambito di un sistema imprenditoriale costi-tuito in prevalenza da micro-impre-se a conduzione familiare dove il titolare è imprenditore e lavoratore insieme, la crescita della pressione competitiva non innesca automati-camente processi di darwinismo im-prenditoriale, ma sviluppa più sem-plicemente effetti di marginalizza-zione economica per una moltitudi-ne di imprese destinate a passare di gestione in gestione senza alcuna possibilità di invertire in modo signi-ficativo la curva del declino. Disper-sione di expertise professionali e decadenza della qualità del prodot-to/servizio sono i due rischi implici-ti in questo processo di marginaliz-zazione, figli della liberalità enfatiz-zata dalla politica frettolosa.

A ciò vanno aggiunte alcune con-siderazioni circa la presenza e il ruo-lo dei pubblici esercizi all’interno delle nostre città, messi a dura pro-va da prassi di intervento regolatore sul settore da parte degli Enti loca-li che fino ad oggi non sono riusci-ti a soddisfare appieno né cittadini né imprese. La realtà urbana si con-figura come un organismo in cui tutti i suoi aspetti sono fortemente interrelati.

Pertanto la metodologia di gover-no delle attività di somministrazione rientra nel più generale quadro di governo del territorio.

Tale approccio permette di meglio cogliere, specie nella loro dimensio-ne spaziale, gli impatti più significa-tivi generati dalle scelte di localiz-zazione e valutarne la congruità ri-spetto a predefiniti parametri di sostenibilità “ambientale”. Dove la nozione di sostenibilità “ambientale” abbraccia una molteplicità di inte-

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sommInIsTrAzIone / InTrATTenImenTo

Unione 1 / 2012 31

ressi sociali che spaziano dalle esi-genze dell’economia urbana, alla salvaguardia del patrimonio storico-culturale, alla tutela della salute e, più in generale, ai comportamenti sociali.

Tra Direttiva Servizi, manovre fi-nanziarie varie, la vecchia Legge Provinciale 9/2000 risulta nei fatti superata e tradita in Trentino. Nes-sun Comune ha inteso adottare prov-vedimenti per vietare l’insediamento di nuove attività. E questo avviene a dispetto di una legge di recepimen-to della direttiva Bolkestein in cui sono previsti, in particolari zone, parametri precisi da rispettare per l’apertura di pubblici esercizi. Ma se la Direttiva Servizi, la Bolkestein ap-punto, tenta di dare un nuovo asset-to al settore dei pubblici esercizi, non è fuori luogo domandarsi quale impatto avrà il decreto “Salva Italia” del presidente Monti in cui si preve-de la liberalizzazione più in genera-le degli esercizi commerciali.

Noi riteniamo che la nozione di sostenibilità “sociale ed ambientale”, introdotta con la Direttiva Servizi e sopravissuta anche alle mitragliate delle manovre finanziarie ed econo-miche che si sono susseguite, ab-bracci una molteplicità di interessi sociali che spaziano dalle esigenze dell’economia urbana, alla salvaguar-dia del patrimonio storico-culturale, alla tutela della salute e, più in ge-nerale, ai comportamenti sociali.

E se anche dovessimo limitarci ad una liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura dei negozi, que-sta nuova realtà sarà sostenibile a livello sociale per chi vive senza più distinzione di giorni e di orari nelle piazze e nelle vie commercialmente più vivaci?

I nostri Amministratori locali san-no bene quali sono i disagi che vi-vono i loro concittadini che abitano nelle zone della movida delle città. E non si tratta di locali. Spesso si tratta di vie, di piazze, di viali che diventano punti di ritrovo dove fare le ore piccole spesso sorseggiando l’ennesimo bicchiere se non addirit-tura bottiglia di alcol acquistato ogni dove.

Si entra in un supermercato o in un negozio di vicinato, si comperano gli alcolici – è dimostrato dalle cro-

nache dei giornali che anche i mi-norenni se lo accaparrano facilmen-te – e lo si consuma per le vie, per le strade di maggiore richiamo, sot-to le finestre di chi invece ha neces-sità di riposarsi, magari dopo una dura giornata di lavoro, e di riposa-re bene per affrontare un’altra gior-nata.

Senza contare poi l’effetto peggio-re: chi controlla – quando il consumo di alcol avviene fuori dal pubblico esercizio – se il livello di alcol nel corpo ha superato i livello di tolle-ranza?

Noi esercenti ci siamo prestati con grande senso di responsabilità so-ciale e civile alle leggi sugli orari oltre cui non è più possibile sommi-nistrare alcolici. Altrettanto respon-sabilmente ci siamo messi a dispo-sizione collaborando al nostro me-glio per l’esposizione delle tabelle alcolemiche e sui precursori da di-stribuire gratuitamente ai clienti dei nostri locali che ne fanno richiesta. Abbiamo suggerito – inascoltati – le soluzioni più efficaci, come per esempio intervenire sui dispositivi blocca motore all’interno delle au-tovetture in grado di rilevare lo sta-to di alterazione psico-fisico del con-ducente. E questa sì che sarebbe stata, invece, una rivoluzione in gra-do di salvare tantissime vite umane! Ma si sa, questa soluzione non è consenso populistica.

Ecco allora che, all’interno di que-sto quadro reso ancor più fosco dal-la crisi economica, dalla crisi dei consumi, è necessario studiare un riposizionamento delle attività di pubblico esercizio. Questo riposizio-namento deve avvenire in un clima di perdita di potere d’acquisto sem-pre più forte da parte della popola-zione e di una presenza sempre più massiccia sul mercato di offerte pa-rallele di qualità e servizi decisamen-te inferiori, ma economicamente più abbordabili per un consumatore im-poverito e fragile.

Più che davanti ad una liberaliz-zazione, sembra di essere davanti ad una confusione. La mancanza di ri-conoscibilità di stesse regole in uno stesso mercato porta inevitabilmen-te ad una perdita “d’identità” del pubblico esercizio. Si rinnega così il valore sociale svolto dagli esercenti,

veri e propri guardiani del territorio, punto di riferimento per la socializ-zazione all’interno di una comunità e, anche per questo, dei veri e pro-pri “ATTORI SOCIALI”.

È nel pubblico esercizio che ci si rifugia quando si sente il bisogno di prendersi una pausa; è lì che si entra quando si ha bisogno di conforto, di sostegno, di compagnia e solidarie-tà. È nel pubblico esercizio che si entra quando si sente il desiderio di evadere dal solito programma della giornata e trascorrere una serata in allegria all’insegna della buona ta-vola. È il pubblico esercizio che di-venta il paladino e il detentore dei saperi, della cultura e della tradizio-ne di un territorio.

Queste sono le nostre aziende. Per questo non vogliamo, non possiamo e non dobbiamo essere confusi con altre realtà economiche. C’è asso-luto bisogno di interventi urgenti, sia sul versante della programmazio-ne (di sostenibilità) , sia su quello dei requisiti soggettivi per l’accesso, sia, infine, per una regolamentazio-ne più efficace della cosiddetta of-ferta di “somministrazione” paralle-la (negozi di vicinato, pizze al taglio, artigiani, ecc.), oggi favorita da una asimmetria legislativa e regolamen-tare che ne impedisce qualsiasi for-ma di controllo, penalizzando tutti anche i nostri ospiti.

Ritengo possa essere interesse di tutti, Istituzioni, cittadini e imprese, trovare una linea di indirizzo comu-ne, non corporativa, orientata, ap-punto, verso uno sviluppo sosteni-bile.

Ecco il perché di questa giornata che tenta di mettere sul tavolo di lavoro ragionamenti migliorativi e innovativi per la società civile, per le imprese e anche per chi deve le-giferare il merito.

Grazie.

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L'evenTo

32 Unione 1 / 2012

Torna, a distanza di più di dieci an-ni, la Festa sulla neve di Confcom-mercio Trentino. L’appuntamento, per tutti i soci, i loro familiari ed i lo-ro dipendenti è per domenica 11 mar-zo 2012 sulle piste di Fondo Grande, area sciistica del comprensorio del-l’Altopiano di Folgaria.

Dieci anni fa erano diverse centi-naia i soci che hanno partecipato al-l'evento promosso - allora - dall'Asso-ciazione dei commercianti al detta-glio a Castelrotto, in Alto Adige. L'obiettivo, quest'anno, è riscuotere almeno lo stesso gradimento e, senti-ti gli umori, le aspettative non posso-no che essere buone.

«Ci sono anche le preoccupazioni e le ansie – dice il presidente del co-mitato organizzatore, nonchè vice-presidente vicario dell'Unione, Mas-simo Piffer – che percorrono il mon-do dell’economia e del terziario trentino tra gli stimoli che hanno con-vinto Confcommercio Trentino a ri-spolverare un evento dal particolare valore associativo e che rinsalda il senso di appartenenza sindacale. Pro-prio in questi momenti, infatti, è quanto mai necessario ritrovare un senso di unitarietà e compattezza per far fronte ad un futuro quanto meno ancora incerto».

«L'agire sindacale – prosegue Piffer – acquista una forza ed un peso an-cora più incisivi se sono radicati nei soci orgoglio e senso di unità. La fe-sta è un modo anche simbolico di "contarci" e l'occasione per guardarsi in faccia; siamo concorrenti, è vero, ma siamo anche imprenditori uniti da moltissime caratteristiche comuni».

Il programma della festa è partico-larmente nutrito e sarà molto difficile scontentare qualcuno. Si parte al mat-

UNIONE SULLA NEVE a Fondo Grande di FolGaria l’11 marzo Prossimo

Il terziario trentinosCenDe In PIsTA

Un particolare ringraziamento e anche una parte del merito del-la realizzazione della festa va senz'altro riconosciuto agli sponsor: aziende ed enti che credono nel-l'evento e hanno contribuito in ma-niera sostanziosa alla sua riuscita.

gli sponsor, partner di sviluppo

I costiLa partecipazione alla festa è libera e aperta a tutti gli iscritti a Confcommercio Trentino, ai loro familiari e dipendenti. Il trasporto in pullman è gratuito da qualunque sede di partenza. Il pranzo ha un costo di 20 euro mentre gli skipass costano 21 euro per i maggiori di 16 anni e 11 euro per i ragazzi minori di 16 anni.

tino presto di domenica 11 marzo, per chi vuole con i pullman (gratuiti) in partenza dalle varie sedi dell'Unio-ne: da Cles, Predazzo, Tione, Rovere-to, Riva del Garda, Pergine e Trento. Alle 8.30 è prevista l'apertura dell'Uf-ficio gare con la registrazione dei partecipanti e la consegna di pettora-li e "borsa dell'atleta" con viveri e al-tre specialità. Alle 9.30 prime discese dalla Salizzona, con la gara di slalom. A seguire, alle 10.30 e alle 11.30, le gare di slitta e snowboard.

Alle 12.30 c'è il vero clou della fe-sta, con il pranzo conviviale che si terrà in una tensostruttura riscaldata appositamente installata nell'anfitea-tro di Fondo Grande. A seguire, la premiazione delle gare e la merenda con il Trento Doc. L'Associazione pa-nificatori, nell'occasione, offrirà in degustazione il Pane delle Dolomiti.

Per chi non scia o non partecipa alle gare sono previste numerose ini-ziative collaterali: è possibile preno-

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Unione 1 / 2012 33

L'evenTo

Confcommercio TrentinoUnIone sULLA neve Folgaria 2012

Programma

partenza pullman (dalle sedi dei nostri uffici)

6.30 Cles - Predazzo - Tione7.00 Pergine - Riva del Garda - Trento7.30 Rovereto

8.30 apertura Ufficio gare

9.30 gara di slalom sulla pista Salizzona10.30 gara di slitta sul campo scuola di Fondo Grande11.30 gara di snowboard sulla pista Salizzona

12.30 pranzo presso Palaunione (tensostruttura riscaldata)

15.30 premiazione gare16.30 merenda e musica "Appuntamento

con il Trento Doc"

18.00 partenza dei pullman

Per chi non scia possibilità di escursione con le ciaspole, anello di fondo a Fondo Piccolo, skibus gratuito ogni 10 minuti per il centro di Folgaria, baby snow park presso l’albergo Monte Maggio.

tarsi per un'escursione con le ciaspo-le (noleggiabili in loco), con gli sci da fondo in località Passo Coe, dov'è possibile visitare anche la Base Tuo-no, sede negli anni della guera fred-da di una base missilistica Nato. Per chi desidera, invece, è possibile an-che raggiungere il centro di Folgaria grazie ad un servizio continuo di bus navetta.

IscrizioniTutti gli associati hanno ricevuto al

proprio indirizzo i moduli per iscri-versi alla festa. Chi avesse smarrito il modulo o non lo avesse ancora rice-vuto, può utilizzare il facsimile ripor-tato a pagina 61 di questo giornale, oppure scaricabile dal sito dell'Unio-ne, all'indirizzo www.unione.tn.it.

La segreteria del comitato organiz-zatore è a disposizione per qualsiasi informazione (tel. 0461/880318, email [email protected]). •

Il menu bis di primi piattiLasagna gratinata con porcini, zucchine e Vezzena stagionatoCanederli trentini in brodo al ragù

Secondo piatto Il tonco de pontesèl con polenta di Storo e verze stufate alla pancetta

Dessert Torta di mele o strudel di mele con salsa alla vaniglia a parteoppureMacedonia di frutta fresca

bevandeSelezione di vini classici trentiniAcqua minerale frizzante e naturale

Pane delle Dolomiti presentato dall'Associazione panificatori del Trentino

SEZIONE AUTONOMA ALTO GARDA E LEDRO

SEZIONE AUTONOMA ROVERETO E VALLAGARINA

Il videoCollegati sul portale Unione, su facebook o sul canale youtube di Confcommercio: guarda il video di presentazione della festa

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DeTTAgLIo

34 Unione 1 / 2012

Nelle ultime settimane uno dei te-mi più discussi in campo economico é risultato quello delle liberalizzazio-ni che il nuovo Governo ha dichiarato di voler attuare e che la recente "Ma-novra Monti" già prevede per quan-to riguarda le attività commerciali.

Anche in provincia di Trento alla questione sono state dedicate nume-rose pagine dalla stampa e ampi spa-zi dalle varie emittenti e, giustamen-te, le diverse parti sociali hanno espresso il loro parere.

Come Associazione dei commer-cianti al dettaglio della provincia di Trento ci sentiamo anche noi legitti-mati ad esprimere la nostra opinione su un tema che ci "tocca" diretta-mente e che ormai da tempo é moti-vo di discussione al nostro interno.

Nella nostra provincia il commer-cio é disciplinato da una legge pro-vinciale del luglio 2010, e quindi par-ticolarmente recente, che é stata pre-disposta tenendo presenti anche i principi fondamentali della "Direttiva Servizi" (la cosiddetta Bolkestein che anche per il commercio prevede faci-litazioni e semplificazioni per l'inse-diamento di nuove attività) che la le-gislazione italiana aveva da poco re-cepito.

Una legge, quella provinciale, che la nostra Associazione ha in linea di massima condiviso e, in diversi pas-saggi, contribuito a costruire. Certa-mente non una legge restrittiva, ma una norma che ha saputo coniugare necessità di modernizzazione della rete distributiva e peculiarità di un territorio montano ad alta vocazione

turistica con significative "attenzioni" alla qualità della vita ed all'ambiente.

Per meglio rendere l'idea delle op-portunità che la nuova legge provin-ciale offre dobbiamo almeno accen-nare ad alcuni aspetti tecnici riferiti anche alla programmazione e non so-lo agli orari dei negozi, tema quest'ul-timo che forse più di altri attira l'at-tenzione di addetti ai lavori ed opi-nione pubblica.

Oggi chiunque ha i requisiti sog-gettivi, con una semplice dichiarazio-ne di inizio attività, può aprire un esercizio di commercio al dettaglio con superficie effettiva di vendita fi-no a 800 metri quadrati nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti (Trento Rovereto, Pergine, Riva ed Arco), fino a 400

mq nei comuni con popolazione tra 5.000 e 10.000 abitanti e fino a 300 mq in tutti gli altri. Unico vincolo é il rispetto delle norme urbanistiche ed ambientali.

Dopo aver recepito la norma nazio-nale che liberalizza le vendite promo-zionali la legge provinciale ha libera-lizzato, prima in Italia, anche i saldi di fine stagione che ora possono essere effettuati in ogni periodo dell'anno dietro semplice comunicazione alla locale Camera di Commercio ed al comune competente.

Veniamo ora agli orari dei negozi: la nuova legge provinciale consente l'apertura degli esercizi commerciali fino ad un massimo di 13 ore al gior-no. Ma non é tutto. Nei comuni turi-stici (un centinaio circa) gli esercizi

di Massimo pifferPresidente Associazione dei commercianti al dettaglio del Trentino

Liberalizzazioni? megLIo IL moDeLLo TrenTIno

L'ANALISI la manovra monti rischia di Penalizzare le località di PeriFeria

equilibrioL'Associazione si é sempre dichiarata disponibile a valutare processi di crescita e modernizzazione del comparto, ma chiedendo anche alla pubblica amministrazione normative volte a favorire un adeguato equilibrio tra grande, media e piccola distribuzione commerciale.

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commerciali, oltre a prolungare gli orari, possono aprire tutti i giorni del-l'anno, domeniche e festività compre-se; in quattro comuni classificati ad alta attrazione commerciale (Trento, Rovereto, Pergine e Mori) possono essere previste aperture domenicali e festive per circa dieci mesi all'anno; in altri quattro comuni (Mezzolombar-do, Borgo, Cles e Lavis), classificati a media attrazione commerciale, le aperture domenicali e festive posso-no arrivare fino ad un massimo di ot-to mesi; in tutti gli altri comuni i ne-gozi possono rimanere aperti le do-meniche e festività dei mesi estivi (1 giugno - 30 settembre), del mese di dicembre oltre a 4 domeniche e festi-vità in corso d'anno stabilite dall'Am-ministrazione comunale.

Questo é un quadro molto sintetico ma riteniamo sufficiente per rappre-sentare la situazione in provincia di Trento dal punto di vista della regola-mentazione del commercio. Una si-tuazione certamente non di chiusura alle nuove attività, all'elasticità di ora-rio, alla possibilità di effettuare saldi e vendite promozionali in ogni perio-do dell'anno.

Ciò premesso alcune considerazio-ni, condivise recentemente dalla Giunta dell'Associazione.

La nostra categoria é composta da imprenditori, prevalentemente pic-coli e medi, che, pur a volte con di-verse opinioni tra loro, non hanno

mai osteggiato un processo di mo-dernizzazione e crescita regolamen-tata del comparto del commercio. E' vero che in qualche momento abbia-mo espresso contrarietà alla nascita di certi centri commerciali, ma non per partito preso. Era una posizione critica dovuta al fatto che spesso so-no sorti in maniera "disordinata", poco razionale, prevalentemente a seguito di significativi investimenti immobiliari. Con la nuova legge l'in-tenzione, che abbiamo condiviso, é quella di invertire le cose e dare priorità al commercio rispetto alla parte immobiliare dell'operazione.

L'Associazione si é sempre dichia-rata disponibile a valutare processi di crescita e modernizzazione del com-parto, ma chiedendo anche alla pub-blica amministrazione normative vol-te a favorire un adeguato equilibrio tra grande, media e piccola distribu-zione commerciale.

Anche per quanto riguarda gli ora-ri siamo dell'idea che con le nuove re-golamentazioni vi sia ampia discre-zionalità di apertura dei negozi. Tre-dici ore non sono certo poche, buona parte del territorio é turistico e per-tanto gode di massima libertà e pro-trazione della chiusura fino alle 23,30 ed anche nei comuni ad alta e media attrazione commerciale le possibilità di apertura non mancano. Con que-sto non intendiamo affermare che tutto sia perfetto, qualche aggiusta-

mento potrebbe essere opportuno.Da ultimo, ma non per importanza,

alcune altre brevi considerazioni. Premesso che riteniamo la norma-

tiva provinciale di settore adeguata alle esigenze della locale distribuzio-ne commerciale, tra l'altro in una fase economica molto difficile per le im-prese nella quale si riscontrano più chiusure che nuove aperture, l'Asso-ciazione sente anche il dovere di sal-vaguardare la qualità della vita degli operatori e dei loro collaboratori che in particolare nelle piccole attività non potrebbero sostenere aperture continuate di 24 ore sabato e dome-niche comprese. Forse tali ritmi po-trebbero essere tenuti da qualche punto vendita della grande distribu-zione, ma riteniamo che a fronte di un miglior servizio (apertura sempre, ma ne sentiamo veramente la neces-sità?) ne possa conseguire un incre-mento dei costi e, di conseguenza, dei prezzi di vendita praticati.

Inoltre, con la concreta possibilità, e forse meglio la quasi certezza, che nella nostra provincia in breve tempo si andrà a verificare la chiusura di molti piccoli e medi punti vendita, che ancora oggi garantiscono comun-que un valido ed apprezzato servizio di prossimità, a scapito i di pochi esercizi di grandi dimensioni logica-mente insediati nelle zone e nei cen-tri più popolati e commercialmente più appetibili. •

Premesso che riteniamo la normativa provinciale di settore adeguata alle esigenze della locale distribuzione commerciale, tra l'altro in una fase economica molto difficile per le imprese nella quale si riscontrano più chiusure che nuove aperture, l'Associazione sente anche il dovere di salvaguardare la qualità della vita degli operatori e dei loro collaboratori che in particolare nelle piccole attività non potrebbero sostenere aperture continuate di 24 ore sabato e domeniche compreseMassimo piffer

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Partecipata riunione, a febbraio, dei soci appartenenti alla categoria macellai, aderente all'Associazione commercianti al dettaglio. Il presidente Massimo Cor-rà ha introdotto la serata presentando il relatore, il dott. Marco Zoller, veterinario dell'Azienda sanitaria, che ha illustrato la normativa nazionale e comunitaria in materia di etichettatura delle carni bovi-ne, suine e avicole, in particolare per quanto riguarda i requisiti obbligatori e facoltativi.

«L’etichettatura non deve essere in-gannevole e deve riportare la denomi-nazione del prodotto ed il relativo stato fisico, l’elenco in ordine decrescente degli ingredienti comprensivo di additi-vi e coadiuvanti, la sede dello stabili-mento di produzione ed il nome e ra-gione sociale del produttore. Le indica-zioni nutrizionali con il valore energetico (presenza di grassi, protei-ne, zuccheri, in riferimento a 100 gr.) sono anche obbligatorie. Tra gli ele-menti facoltativi le istruzioni per l’uso (dove tenere il prodotto, come conser-varlo, ecc.)». Il dott. Zoller ha ribadito la tracciabilità e rintracciabilità del pro-dotto con schede tecniche e documen-tazione commerciale: «Il regolamento europeo che ha tempi lunghi per l’at-

MACELLAI incontro con il dott. zoller, veterinario dell'azienda sanitaria

eTICHeTTATUrA, CHIArezzA e rInTrACCIAbILITà Per IL CLIenTe

tuazione ed il definitivo recepimento degli stati membri (tre-cinque anni), detta una serie di integrazioni in rela-zione ad una migliore leggibilità delle informazioni, rese obbligatorie per tut-te le carni, e non solo per quelle bovi-ne (a seguito dell’influenza aviaria) e disciplina l’utilizzo dei nitriti/nitrati, con le relative dosi consentite».

Il relatore ha affrontato la questione delle attività consentite nei laboratori annessi alle macellerie, aprendo un di-battito vivace con l’uditorio presente.

Al termine dell'incontro è intervenu-to il Presidente dell'Associazione Mas-simo Piffer, ringraziando il dott. Zoller

per la precisione ed il taglio pratico del suo intervento, che va incontro alle esi-genze di una categoria spesso strozza-ta da un’eccessiva burocrazia (lo stesso Zoller aveva rimarcato il fatto che non si capacita di come nelle etichettature vengano riportate una serie di date, quando quella obbligatoria è solamente una; questo non è semplificare e age-volare gli operatori economici). L'occa-sione è servita anche per ricordare l’ap-puntamento dell'11 marzo con la Festa sulla neve, a Folgaria, organizzata per consolidare e rafforzare lo spirito di ca-tegoria ed il senso di appartenenza as-sociativo. •

macellaiLa categoria ha orga-nizzato una serata di approfondimento sul-l'etichettatura con il veterinario dell'Azien-da sanitaria provin-ciale, il dott. zoller.

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HANNO SEGNATO IL NOSTRO PASSATOI LAVORI, LE TRADIZIONI CHELA CULTURA,

CANTINA

GROTTA DI SAN MICHELE

CacciaDevozione popolareMusica e bandeRiti dell’annoCostumi

TERZO PIANO

CucinaCeramicaStufe a olle

SECONDO PIANO

Usi nuzialiArte del legnoSegheria venezianaCarri e slitteBoscoLegnoApicolturaMalgaFibre tessili

PRIMO PIANO

Ferro battutoFonderia del rameMascalcia e zootecniaChioderiaFucinaMulinoAgricoltura

PIANO TERRA

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DeTTAgLIo

Il settore del commercio ambu-lante come ogni anno in questo pe-riodo si ritrova a dover fare i conti con la presentazione del DURC.

Certificazione che attesta la cor-rentezza contributiva, risulta im-prenscindibile strumento tecnico per l’esercizio delle attività di com-mercio su area pubblica. Tralascian-do considerazioni di merito sulla validità e sul metodo di tale stru-mento tecnico, voglio segnalare agli operatori l’alleggerimento degli one-ri a loro carico. Si precisa infatti che per l’operatore ambulante non è più necessario presentare al comune competente il Durc o la certificazio-ne di regolarità contributiva; i sin-goli comuni acquisiranno d'ufficio il Durc o la certificazione di regolari-tà contributiva avvalendosi del Con-sorzio dei Comuni Trentini; è con-fermato in ogni caso che il rilascio di autorizzazione è subordinato al possesso da parte del richiedente del requisito della regolarità contri-butiva ai sensi della disciplina stata-le in materia. Detto requisito viene verificato dal comune competente entro il 31 marzo di ciascun anno successivo a quello di rilascio del-l'autorizzazione o del sub ingresso; per quanto riguarda i sub ingressi non è più necessario allegare alle pratiche copia del Durc o della re-golarità contributiva aggiornata o comunque con anzianità non supe-riore ai tre mesi come previsto fino-ra, ma sarà il comune oggetto del sub ingresso ad acquisire lo stesso autonomamente entro il 31 marzo

dell’anno successivo a quando è sta-ta fatta la domanda di sub ingresso; in caso di irregolarità il comune av-vierà il procedimento di sospensio-ne dell’autorizzazione. L’operatore avrà tempo sei mesi per regolariz-zare la propria posizione Inps/Inail, passato il termine dei sei mesi sen-za alcuna regolarizzazione il comu-ne procederà alla decadenza del-l’autorizzazione e dunque alla revo-ca del posteggio. Resta inteso che in caso di regolarizzazione entro i sei mesi dalla contestazione dell’ir-regolarità il provvedimento di so-spensione verrà immediatamente revocato e l’operatore potrà fre-quentare di nuovo il/i mercato/i.

Sicuramente la nuova procedura prevista per il 2012 semplifica sen-sibilmente le incombenze a carico dell’operatore su area pubblica, in quanto praticamente non deve fare più nulla, ma tutta la comunicazio-ne avviene tra pubbliche ammini-strazioni anche in virtù del principio della semplificazione amministrati-va e dell’informatizzazione di docu-menti tra pubbliche amministrazio-ni, anche con l’obiettivo di ridurre il consumo di carta che sicuramente le vecchie procedure avevano deter-minato.

Data la complessità dei dati che il Consorzio dei Comuni dovrà acqui-sire presso gli enti previdenziali an-che di fuori provincia, infatti si de-vono considerare tutti gli operatori che frequentano non solo i nostri mercati ma anche le nostre fiere, anche considerando che comunque

questo sistema, che all’occhio del-l’operatore e della semplificazione amministrativa risulta semplice in realtà è molto articolato. La mac-china avrà bisogno di alcuni aggior-namenti e probabilmente qualche criticità potrebbe emergere, per poi ottenere il massimo dell’efficienza probabilmente dopo un po’ di ro-daggio, suggerirei almeno in questa fase iniziale comunque di monitora-re, anche con la collaborazione del proprio commercialista, la propria posizione contributiva presso l’Inps e l’Inail al fine di poter intervenire tempestivamente a sistemare even-tuali anomalie anche involontarie alla nostra buona fede, magari do-vute a registrazioni errate o tardive di f24 di pagamenti dei contributi fissi e/ o percentuali al reddito an-che eventualmente relativi a perso-nale dipendente. Un piccolo sacrifi-cio per mettersi al riparo da even-tuali avvii di contestazione che porterebbero alla sospensione del-l’autorizzazione. Resta comunque la soddisfazione di fondo, al di là del-le convinzioni circa l’utilità o meno del Durc, per un provvedimento che non appesantisce l’operatore con ulteriori incombenze.

Per completezza di informazione si informa che ai sensi dell’art.15 della Legge 183/2011 al D.P.R. n. 445/2000- Circolare Ministero del Lavoro sancisce l’inammissibilità dell’autocertificazione per quanto riguarda il Durc o certificato di re-golarità contributiva. •

di Mauro pedrottiPresidente FIVA Trentino

rodaggio

«La macchina avrà bisogno di alcuni aggiornamenti e probabilmente qualche criticità potrebbe emergere, per poi ottenere il massimo dell’efficienza probabilmente dopo un po’ di rodaggio, suggerirei almeno in questa fase iniziale comunque di monitorare, anche con la collaborazione del proprio commercialista, la propria posizione contributiva presso l’ Inps e l’Inail»Mauro Pedrotti

FIVA Pronti Per la terza modiFica di Presentazione in tre anni

DUrC AmbULAnTI 2012

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AsPAn

40 Unione 1 / 2012

Formazione, territorio, impresa. Va ricercato nello stretto legame tra que-sti tre soggetti il fulcro dell'attività dell'Associazione panificatori del Trentino: un'attività da anni incentra-ta sullo sviluppo delle imprese di pa-nificazione trentine con un occhio particolare di riguardo al capitale umano, la formazione, e culturale, il territorio, culla di tradizione e radica-mento di usanze e saperi. In quest'ot-tica il "Pane delle Dolomiti", l'ultima iniziativa in ordine di tempo dell'As-sociazione, è emblematica poichè co-niuga sia l'intenso lavoro della Scuola di Arte Bianca di Rovereto, a pieno regime e saldamente operativa, sia - grazie al recupero sapiente degli in-gredienti - del patrimonio agricolo trentino.

«La presentazione in val di Fiemme dello scorso dicembre – ci dice il pre-sidente Emanuele Bonafini – è indi-ce dei positivi riscontri che l'iniziativa sta riscuotendo presso le aziende, i mulini e anche tra i consumatori. Lo spunto è stato l'insieme di iniziative che Confcommercio mette in campo per i mondiali di sci nordico del 2013, ma il risultato è un prodotto dalla spiccata personalità e con un marchio "pane delle Dolomiti" che potenzial-mente può trasformarsi in un notevo-le successo».

«La soddisfazione più grande – prosegue Bonafini – è esser riusciti a fare rete: sapevamo che con la par-tenza ufficiale della Scuola non sa-rebbero tardati i risultati sia di tipo strettamente formativo ma anche quelli più in generale legati all'attività di panificazione del Trentino. La Scuola, infatti, è divenuta un punto di riferimento professionale per l'aggior-namento e la crescita dei nostri pani-

ficatori. Un passo importante che ci dà molta soddisfazione: usare la scuo-la come una regia delle nostre attivi-tà è estremamente prezioso».

«Non va dimenticato, poi, il plauso ricevuto per il Pane delle Dolomtii an-che da parte dell'associazione dietolo-gi trentina, che ha ritenuto il prodotto eccellente anche sotto un profilo nutri-zionale, adatto anche agli sportivi. A questo abbiamo voluto affiancare un discorso storico, di recupero dei cerea-li coltivati in Trentino fino a qualche decennio fa. I terrazzamenti della no-stra provincia un tempo erano coltiva-ti con questo tipo di cereali, e avevano un ruolo importante nell'alimentazio-ne della gente trentina ma anche di tu-tela del territorio».

L'iniziativa del Pane delle Dolomiti

non è circoscitta al solo Trentino ma verrà esportata anche nelle province limitrofe, in particolare l'Alto Adige.

Il Pane delle Dolomiti è solo una del-le molte attività in cui è impegnata l'as-sociazione: «Ora ci stiamo preparando – spiega Bonafini – alle iniziative "stori-che" e consolidate: ci sarà la Festa del Pane trentino a marzo e poi le Feste Vi-giliane di giugno con la Rassegna del Pane tradizionale dell'arco alpino. Per questo evento stiamo cercando di met-tere in cantiere un'iniziativa di partico-lare importanza che riunisca le scuole di Arte bianca europee».

Intanto, per la fine di febbraio, è prevista la consueta assemblea an-nuale che si terrà a Trento il 27 feb-braio, presso la sede di Confcommer-cio Trentino. •

Panificatori TerrITorIo, FormAzIone e ImPresA

pANE DELLE DOLOMITI L'ASSOCIAzIONE FA IL PIENO DI CONSENSI PER L'INIzIATIVA

Pane delle DolomitiLo spunto è stato l'insieme di iniziative che Confcommercio mette in campo per i mondiali di sci nordico del 2013, ma il risultato è un prodotto dalla spiccata personalitàEmanuele Bonafini

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È possibile certificare in modo scien-tifico la maggiore salubrità di un pro-dotto agricolo, la sua migliore "carta d'identità" nutrizionale o, per lo meno, dei suoi elementi? In che misura un territorio è responsabile della differen-za tra i suoi frutti e quelli di un'altra re-gione? Per rispondere a queste doman-de la categoria dei Vitivinicoli del Tren-tino ha presentato un interessante progetto di ricerca che mira, in un las-so di tempo necessariamente ampio, a fare chiarezza e a donare oggettività scientifica ad alcuni luoghi comuni ge-neralmente ritenuti validi: ci sono pro-dotti che in alcuni territori vengono meglio (sono "più buoni") rispetto ad altri. È possibile - in altre parole - cer-tificare questa "bontà" e magari spen-derla anche a livello commerciale co-me un effettivo vantaggio?

Venerdì 3 febbraio il consiglio dei Vitivinicoli ha ospitato il dott. Angelo Giovannazzi, specializzato in medici-na del lavoro ed esperto in problemati-che nutrizionali e alimentari, che ha il-lustrato ai rappresentanti della catego-ria guidata dal dott. Paolo Endrici le caratteristiche del progetto della "carta d'identità nutrizionale" dei prodotti ti-pici trentini. Un progetto ambizioso ma altrettanto interessante, che vedrà il coinvolgimento anche di alcuni vitigni trentini. Cardine della serata, però, è stata l'illustrazione dei risultati di un progetto sperimentale - connesso al-meno idealmente al primo - che ha coinvolto quattro aziende vitivinicole

IL vIno TrenTIno

sa far bene anche all'ambiente

trentine. Un progetto che mira ad una "viticoltura salubre e sostenibile di montagna". Tecnicamente il progetto è frutto di un contratto tra l'Istituto supe-riore di sanità e quattro aziende trenti-ne che hanno deciso di sottoporsi ad un esperimento di sostituzione di alcu-ni principi attivi utilizzati nell'intero ci-clo di produzione del vino, dalla colti-vazione fino alla cantina, con altri ele-menti a tossicità inferiore e a maggiore sicurezza per la salute umana.

Il dott. Giovannazzi, assieme ai tec-nici dell'Istituto e agli agronomi delle aziende trentine, ha individuato i possi-bili sostituti a principi attivi che, per quanto considerati liberamente utiliz-

zabili dalla normativa vigente, sono considerati a "basso livello di sicurez-za". Ebbene, dopo un anno di speri-mentazione, la conclusione è che è possibile ottenere risultati di ottima qualità anche con l'impiego di sostan-za meno pericolose (o, per lo meno, i cui effetti non sono considerati perico-losi). Si tratta di un risultato importan-te che testimonia la ricerca, da parte delle aziende vitivinicole trentine, di quel valore aggiunto che qualifichi an-cora di più il vino trentino.

La percezione del valore del prodot-to trentino è, per varie ragioni, inferio-re a quella effettiva. «Il vino trentino – spiega il presidente Endrici – non è in-feriore a quello di altri territori e, soprattutto, non è inferiore all'immagi-ne che del Trentino hanno fuori dalla nostra provincia. Un'immagine di un ambiente incontaminato, puro, dove i valori di rispetto e tutela della natura sono tra i principali. Purtroppo però il vino trentino non è percepito come il suo territorio. I nostri sforzi sono tesi alla promozione di un'immagine ade-guata all'effettivo valore. Perchè sap-piamo bene l'eccellenza nel nostro ter-ritorio è possibile e raggiungibile».

Esperimenti come quello che ha coinvolto quattro aziende, se sapiente-mente e gradatamente adattati all'inte-ro contesto provinciale, possono con-tribuire a qualificare l'immagine del vi-no trentino anche oltre il ristretto cerchio degli addetti ai lavori. •

VITIVINICOLI un ProGetto Per una carta d'identità nutrizionale dei Prodotti

salubreI Vitivinicoli trentini sono impegnati a testare un progetto di sostituzione di alcuni principi attivi utilizzati nella coltivazione della vite con loro equivalenti a minor rischio. Un progetto per connotare di sensibilità e sostenibilità ambientale il prodotto trentino.

Page 44: Unione - 1/2012

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Un prato minato di idee pronte a sbozzare in meravigliosi progetti

servIzI

Tutti noi immaginavamo che la più grande rivoluzione post’industriale della storia fosse l’introduzione di in-ternet, che in pochissimi anni ha dav-vero sovvertito le abitudini dei merca-ti; personalmente ero convinto che il profilo dell’economia, dopo la rivolu-zione di internet, sarebbe andato mo-dificandosi solo per l’arrivo dei nuovi grandi player (Cina, India, Brasile, Co-rea), ma certo non immaginavo che avremmo vissuto in presa diretta una crisi strutturale e globale così profon-da da rischiare di far deflagrare eco-

di Mario OssPresidente Associazione Attività di Servizio del Trentino

Terziario avanzatoPer UsCIre DALLA CrIsI

ATTIVITà DI SERVIZIO Partner dei ProPri soci anche nella crisi inciPiente

nomie nazionali di stati importanti» ed anche la divisa unica europea, che per qualche anno era sembrata davve-ro "l’anti-dollaro". Invece ci siamo davvero "dentro fino al collo"; la crisi sta bloccando le economie ed i mer-cati, i prossimi anni (per lo meno 2012 e 2013 ma temo anche 2014 e 2015) saranno anni segnati dalla sta-gnazione ovvero dalla mancanza di crescita delle economie e soprattutto della nostra economia!

Il precedente governo ci ha illuso che fossimo ormai in una situazione sotto controllo, quasi all’uscita del tun-nel in cui dal 2009 procedevamo qua-si “a vista”. Poco ha fatto però per le piccole e medie imprese che sono la nostra vera struttura industriale, poco

Page 45: Unione - 1/2012

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ha fatto per le famiglie, per gli anziani e così pure per il commercio ed il turi-smo; io mi sarei aspetto molto di più! Oggi il governo tecnico sta cercando di acquistare credibilità agli occhi dei partner internazionali per avere acces-so al "credito", ma per far partire o ri-partire i consumi non ha ancora trova-to lo strumento più consono.

Viviamo dunque un periodo davve-ro grave e difficile, le nostre imprese sono in difficoltà chiuse in una morsa mortale tra mercati che non crescono e struttura del credito che ha dovuto stringere/chiudere i lacci della borsa. In una situazione come questa, quale presidente di un'Associazione di im-prese, posso fare poche azioni davve-ro significative: da un lato dialogare ed indirizzare gli sforzi del legislatore verso azioni correttive che tengano in debita considerazione le esigenze del comparto che rappresento, e così è stato fatto soprattutto nella revisione del testo della Legge Unica sull'Eco-nomia, su cui abbiamo lavorato molto e su cui il vicepresidente Stefano Che-lodi ha fornito valido aiuto; dall’altra accompagnare progetti di respiro che mirino ad individuare nuovi mercati o a costruire nuovi criteri di approccio allo stesso. Così abbiamo fatto accom-pagnando il progetto del presidente Lorenzo Dellai relativo alla costruzio-ne del Distretto dell’ICT sin dagli Sta-ti Generali. Abbiamo partecipato atti-vamente alle decine di riunioni prepa-ratorie necessarie per dare una fisionomia al mercato dell’ICT in Tren-

Catalizzatori di svliuppo

«Un'associazione co-me la nostra ha il dovere di esplora-re nuove opportu-nità e nuove stra-de dove la possibili-tà di creare sistema tra le aziende ade-renti, generi azioni di successo e nuove oc-casioni di business». Mario oss

tino, coordinate dal professor Camus-sone dell'Università di Trento. Abbia-mo preso parte alla convention del 7 giugno 2010 e proseguito poi con l’at-tiva partecipazione al Tavolo di Colla-borazione Territoriale coordinato da Informatica Trentina, dapprima con la presenza costante di Maurizio Passa-mani poi sostituito dal vicepresidente Stefano Chelodi che ha anche rappre-sentato l’Associazione negli Stati Ge-nerali. Chelodi, con un intervento in inglese che descriveva la situazione delle Associazioni di categoria (tutte non soltanto la nostra) rispetto all'ICT e rispetto al mercato più in generale, è stato relatore agli ICT Days, tenutisi nella primavera scorsa presso la sede di FBK. Essi miravano a mettere in contatto "società delle imprese" con "società degli studenti".

Il percorso è poi continuato, consoli-dato da una presenza del sistema tren-tino dell'ICT allo SMAU, la prestigiosa rassegna che ogni anno mette in mo-stra quanto di meglio esiste per il “lavo-ro d’ufficio”, tenutosi presso la fiera di Milano. All’interno di uno stand unico, posizionato nel settore delle Istituzioni, il Trentino dell’ICT ha presentato: Infor-matica Trentina e Trentino Sviluppo che recitano ormai il ruolo di aziende pilota con il compito di far crescere il li-vello medio delle aziende trentine, Fe-derazione dei Consorzi Cooperativi, Associazione Industriali e Associazio-ne Artigiani oltre ovviamente alla no-stra presenza che ha meritato anche una interessante intervista a Stefano

Chelodi che è stata pubblicata sul sito della Provincia. La nostra Associazione ha anche presentato alla fiera due pro-getti avanzati: l’uno nel settore del wi-fi gratuito (con Futur3), l’altro nella rileva-zione degli inquinanti ambientali, con un progetto mirato alla rilevazione spe-cifica di inquinamento da diossina il tutto “appoggiato su di una piattafor-ma software in grado di “lanciare” al-larme al superamento di soglie di at-tenzione (azienda Dolphin con la parte-cipazione di esperti della facoltà di ingegneria ambientale). Io non so se il Distretto dell'ICT potrà essere un pro-tagonista del mercato internazionale dell'ICT degli anni a venire, lo spero, perché questo è l' obiettivo vero del presidente Dellai. Sono certo che una Associazione come la nostra ha il do-vere, in momenti di crisi pesantissima come questa, di esplorare con azioni di marketing mirato, nuove opportunità e nuove strade dove la possibilità di crea-re sistema tra le aziende aderenti, pos-sa generare azioni di successo e nuove occasioni di business.

La nostra Associazione rappresenta il cosiddetto “terziario avanzato” e credo che il settore dell’ICT nei mer-cati e nella vita di tutti noi, rappresen-ti oggi davvero quanto di più avanza-to esista. A questo settore guardo con speranza e fiducia perché da esso penso possa ripartire un flusso virtuo-so di lavoro e di crescita che si conso-lidi negli anni e possa contrastare la recessione cui andremo certamente incontro. •

Page 46: Unione - 1/2012

Per la Vostra pubbLicità sulle13.000 copie dell’unione

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servIzI

Gian paolo Ciola, presidente ANACI Trento

Rileviamo che nel numero 6 del pe-riodico della Fondazione Enasarco viene trattata la materia di probabili cambiamenti nella fiscalità degli agen-ti di commercio.

Come è però precisato nello stesso articolo le fonti che vengono riportate sono due "manovre" di luglio e ago-sto 2011 nelle quali veniva indicato che, in assenza di una riforma fiscale da attuarsi entro il 2013, sarebbero subentrati automatici correttivi nelle detrazioni e deduzioni di tutti i contri-buenti, compresi gli agenti di com-mercio. Ad oggi questo automatismo è stato scongiurato con il Decreto "salva Italia" che ha sostituito il taglio "lineare" delle agevolazioni con un aumento dell'IVA (dal 21% al 23% e dal 10 al 12%).

È bene però precisare che detti au-menti delle aliquote IVA saranno ap-plicati a decorrere dal 1° settembre p.v. solo nell'eventualità di una mancata riforma fiscale che riveda anche il si-stema delle "agevolazioni fiscali" nel-le quali potrebbero rientrare le detra-zioni e le deduzioni spettanti alle im-prese, compresi gli agenti di commercio.

Sui contenuti di questo eventuale provvedimento la Fnaarc assicura fin d'ora ogni azione, in sinergia con Confcommercio, per la tutela degli agenti di commercio e in generale delle piccole imprese.

Per quanto riguarda invece il regi-me dei cosiddetti "contribuenti margi-nali" (quelli con ricavi fino a 30 mila euro), tale regime non è più operante dal 1° gennaio 2012. Pertanto le age-volazioni che erano previste in favore di tali contribuenti (ad esempio esen-zione dagli studi di settore) non sono più applicabili e quindi gli ex "contri-buenti marginali" sono ora assogget-tati ad un regime fiscale ordinario.

Su questo la Fnaaarc ha già espres-so e ripeterà le proprie forti preoccu-pazioni, unitamente a Confcommer-cio e Rete Imprese Italia, perché una via per favorire lo sviluppo delle pic-cole imprese è certamente quella di agevolare la loro costituzione e la cre-scita (con il massimo di semplificazio-ni possibili) che oggi invece si riscon-trano solo in un regime molto partico-lare, riservato dal 1° gennaio 2012 ai soli contribuenti di età inferiore a 35 anni, che aprano nuove attività. •

La fiscalitàDegLI AgenTI DI CommerCIo

FNAARC alcuni chiarimenti sulle inFormazioni riPortate dal Periodico della Fondazione enasarco

Come ormai succede da tempo ad inizio anno la prima riunione del Direttivo provinciale dell’ANACI è stata de-dicata in gran parte a fare un bilancio sull’attività svol-ta ed a programmare quella futura. Rispetto al passato ci sarà qualche problema in più so-prattutto per i costi che sono lievitati in maniera sensi-bile. La crisi, infatti, si sta facendo sentire ed è per que-sto motivo che durante tali incontri ci saranno degli sponsor che presenteranno i loro prodotti e servizi ov-viamente sempre attinenti al settore edile. Veniamo ora a ciò che si è deciso in questo Consiglio. Il primo evento proposto riguarda la visita al centro ri-cerche Tassullo in programma il primo febbraio. Subito dopo, precisamente il 10 dello stesso mese, ci sarà un incontro con il consulente fiscale, rag. Giorgio Manfio-letti, che illustrerà le novità fiscali di quest’anno. proseguendo, a marzo è stata programmata per il 16 l’assemblea generale ordinaria annuale mentre la fase primaverile degli eventi terminerà probabilmente con un altro incontro verso aprile o maggio, prima che inizi il periodo delle ferie. In autunno si organizzeranno altri due eventi per i qua-li saranno individuate le tematiche nei prossimi diret-tivi. In pratica gli incontri programmati per quest’anno saranno sei, computando tra di essi anche l’assemblea generale annuale.Se si considera che è stato fissato in 10 punti l’ammon-tare minimo del punteggio conservativo che ogni socio deve maturare nel corso dell’anno, possiamo tranquil-lamente affermare che l’attività programmata consen-tirà a tutti di maturare tale risultato presenziando ad alcuni di questi appuntamenti senza dover effettuare onerose trasferte nelle province vicine.

ANACI TRENTO

bilancio e programma per l’attività futura

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servIzI

soci Fimaa e dirigenti della Provincia autonoma di trento a confronto sulla certificazione energetica

In questo periodo uno dei problemi che assillano la categoria degli agenti mediatori immobiliari riguarda l’in-terpretazione della norma sulle certi-ficazioni energetiche. Esiste infatti molta confusione sugli adempimenti imposti dalla normativa nazionale in rapporto a quanto previsto da quella provinciale. Molte sono anche le in-certezze su chi può certificare e qua-li sono i certificati validi da presenta-re. Tutto questo è stato discusso nella mattinata di venerdì 27 gennaio in un incontro con il dirigente generale del Servizio pianificazione energetica ed incentivi della Provincia Autonoma di Trento, l'arch. Giacomo Carlino ac-compagnato dall’ing. Daria Stringa-ri, direttore con incarico speciale per le certificazioni energetiche, l’ing. Sil-vano Beatrici di Odatech, la società che detiene l’albo dei certificatori, la dott.ssa Silvia Alberti e l’ing. Wal-ter Ferrazza di Ecolog, la società certificatrice convenzionata con Fi-maa Trento.

È stata una riunione affollata dove agli interventi dei vari relatori si sono susseguite le domande da parte del pubblico, molto attento a comprende-re i comportamenti che deve assume-

FIMAA un incontro di aPProFondimento con l'ente PuBBlico

LA CerTIFICAzIone energeTICADegLI ImmobILI In TrenTIno

re l’agente immobiliare in caso di ven-dita di immobile nuovo o usato o in caso di locazioni.

Il presidente Severino Rigotti ha aperto l’incontro facendo una brevis-sima panoramica sulle problematiche inerenti l’applicazione delle normati-ve assumendo, man mano, la funzio-ne di moderatore.

L’arch. Carlino ha impostato il pro-

prio intervento spiegando che l’effet-to serra è il motivo per il quale si so-no previsti questi adempimenti al ri-spetto dei quali sono ormai tenuti tutti gli stati d’Europa pena pesanti sanzioni. Ha ringraziato la Fimaa per l’invito che ha molto apprezzato in quanto era nelle intenzioni anche del-la Provincia l’organizzazione di un in-contro con i mediatori immobiliari.

All’intervento dell’arch. Carlino hanno fatto seguito quelli dell’ing. Stringari che ha approfondito i vari aspetti della normativa provinciale in rapporto con quella nazionale, del-l’ing. Beatrici che ha illustrato le pro-cedure imposte per una certificazio-ne giusta ed a norma. Infine ci sono stati gli interventi della dott.ssa Al-berti e dell’ing. Ferrazza che hanno fatto una panoramica generale sui servizi previsti nella convenzione con Fimaa e sui vari adempimenti neces-sari alla corretta gestione della certi-ficazione. •

Alto interesseUn pubblico molto at-tento a comprende-re i comportamen-ti che deve assumere l’agente immobilia-re in caso di vendi-ta di immobile nuo-vo o usato o in ca-so di locazioni

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FIAveT

48 Unione 1 / 2012

Il 2011 è stato per Fiavet Trentino Alto Adige un anno decisamente im-portante e di evoluzione. L’associa-zione si è rinnovata a febbraio del 2011 con un fresco Consiglio Diretti-vo pronto ad affrontare un nuovo mandato, mettendo in cantiere fin da subito un mosaico ricco di iniziative e servizi che riassumiamo di seguito.

sportello soci e ufficio stampa & comunicazione

L’attenzione al socio, che rappre-senta la risorsa, la linfa vitale dell’as-sociazione, è stata una delle prime li-nee di indirizzo che Fiavet ha preso in considerazione e che è culminata nell’idea di aprire il cosiddetto “Spor-tello soci”, seguito da Paola Spec-cher (componente “frizzante” del consiglio direttivo), che informa, rac-coglie e risponde a tutte le questioni avanzate dai soci al fine di far sentire l’associazione più vicina e a sostegno degli iscritti. Ad affiancare Paola Speccher nel corso del 2011 Sabrina Taddei (anch’essa membro entusiasta del Direttivo) ha svolto con passione l’incarico di responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Asso-ciazione.

Campagna associativa e “marchio Fiavet”

Nel corso dell'anno è partita una nuova campagna associativa che ha permesso di affiliare addirittura una decina di nuove Agenzie. Si tratta di un incremento significativo per FIA-VET TAA. Non dimentichiamo che solo i soci FIAVET TAA in regola possono fregiarsi del logo FIAVET

FiavetUn 2011 TUTToIn CresCITA

che vogliamo diventi una sorta di marchio, un “timbro” inconfondibile di professionalità e sinonimo di Qua-lità.

Formazione continuaSono stati potenziati i percorsi for-

mativi orientati all’accrescimento del-le competenze tecniche e relazionali dei consulenti di viaggio che lavorano presso le agenzie associate. In parti-colare, si sono svolti con grande suc-cesso e sincero apprezzamento i cor-si tenuti da Franco Cordero, esperto nel campo del management turistico.

I prossimi appuntamenti - che “concludono” l’avventura formativa con il dott. Cordero - sono fissati per l’8 ed il 9 marzo sui CRM delle agen-zie di viaggio.

seminari specifici di settore

FIAVET TAA ha inoltre proposto tre interessanti seminari formativi. Il primo seminario dal titolo Spesome-tro: riflessi sulle Agenzie di Viaggi ed i Tour Operator si è tenuto a Trento il 12 ottobre ed ha toccato i te-mi relativi alle procedure, gli obblighi e responsabilità degli Agenti di Viag-gio concernenti la comunicazione te-lematica all’Agenzia delle Entrate del-le operazioni rilevanti ai fini IVA. Il seminario è stato brillantemente te-nuto da Pierluigi Fiorentino, respon-sabile dell'Ufficio Fiscale di Fiavet Nazionale.

Il secondo seminario, dal titolo Le particolari modalità di applicazio-ne IVA per le imprese di viaggi, si

di Laura bolgiaPresidente FIAVET Trentino - Alto [email protected]

SOCI AL CENTRO Formazione, relazioni, convenzioni, comunicazione e molto altro

Ultim'oraPoco prima di chiudere questo numero de L'Unione è arrivata la notizia che la presidente Laura Bolgia (nella foto in basso) è entrata a far parte della giunta nazionale di FIAVET Italia

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FIAveT

Unione 1 / 2012 49

to per il target russo. In tale direzione diversi sono stati

anche gli incontri con i vertici di Trentino Marketing cui è stato co-municato con forza il valore aggiun-to nel proporci quali nuovi partner non solo per il mercato russo ma an-che con altri paesi compresi quelli scouting. Nei prossimi mesi verrà elaborato un questionario da sotto-porre ai soci per ottenere un quadro completo delle agenzie che operano con l’incoming.

ConvenzioniOltre alle convenzioni nazionali già

operative da alcune anni - consultabi-li sul sito internet dell’associazione - Fiavet nel corso del 2011 ha promos-so la convenzione per permettere ai clienti delle agenzie di visitare a prez-zi vantaggiosi i castelli del Buoncon-siglio, Castel Beseno, Castel Stenico e Castel Thun. A queste si aggiunge il ricco paniere delle convenzioni Unio-ne. Prossimamente saranno attivate altre due convenzioni locali: la prima con il Mart e la seconda in fase di va-lutazione con un operatore noleggia-tore di pullman/minibus.

AbusivisimoFIAVET TAA ha perseguito nel

corso del 2011 un’intensa attività di monitoraggio delle proposte di viag-gio sia sul web che sulla stampa con il fine precipuo di limitare l’abusivi-smo che danneggia l’attività dei soci e per instaurare un rapporto più stret-to con le scuole con l’intento di far conoscere la programmazione delle agenzie ed i rischi che corrono nel-l’autorganizzazione non tutelata dal-l’esperienza e dalle dovute licenze. I soci che lo desiderano possono se-gnalare casi di attività abusiva per il tramite di FIAVET TAA in maniera anonima e neutrale. Nel corso del 2012 saranno pubblicate in un’appo-sita area del sito le azioni attivate e le risposte ottenute.

Website & newsletterCome già evidenziato nell’ultima

edizione del giornale UNIONE, FIA-VET TAA nel corso del 2011 ha volu-to far ripartire il sito internet - rag-giungibile sia su www.fiavet.tn.it che www.fiavet.trentinoaltoadige.it - offrendo ai soci un luogo dove tro-vare quotidianamente news aggior-nate, documenti importanti, scaden-ze, report, documentazione dei corsi e molto altro ancora.

Nel corso del 2012 sarà studiato un upgrade del sito per allinearlo alle più moderne tecnologie, al web “3.0” e,

L’Associazione In CIFre

276Chiamate ai soci

5Riunioni consigli direttivi

6Comunicati stampa

6Articoli giornale Unione

45Redazionali, report, news sito internet

63Documenti caricati sul sito per i soci

11Newsletter grafiche html inviate ai soci

7.673Sito: accessi unici 2011

37.765Sito: pagine viste annuali 2011

567Sito: documenti scaricati

12Lettere inviate Presidente Pat, Assessori Pat e comuni, Sindaci, etc

5Incontri/contatti con i funzionari di Trentino Marketing

34Contatti con funzionari della Provincia / altri enti /Fiavet nazionale

23Corsi di formazione - Seminari

è svolto il 9 ed il 10 novembre; sono state illustrate le novità introdotte dalle nuove regole sulla territorialità dell’Iva, recepite in Italia con il De-creto Legislativo dell’11 febbraio 2010, n. 18. Sono stati inoltre appro-fonditi gli specifici riflessi che le nuove disposizioni e - soprattutto, i pronunciamenti (Circolari e Risolu-zioni) finora diffusi dall’Agenzia del-le Entrate - hanno prodotto sull’atti-vità delle Agenzie di Viaggi, sia rela-tive all’organizzazione di pacchetti e servizi turistici sia nell’attività di in-termediazione. Anche questo semi-nario è stato condotto da Pierluigi Fiorentino che, grazie alla sua indi-scussa professionalità ha risposto ai numerosissimi quesiti posti dai di-scenti.

Ricordiamo infine il partecipatis-simo incontro formativo sulla tema-tica dei Documenti per l’espatrio dei minori con la partecipazione dell’Ispettore Sergio Paoli dell’Uffi-cio Passaporti delle Questura e di Piero Ebranati dirigente dell’Ufficio Anagrafe Comune di Trento.

Codice del turismoVa certamente ricordata tutta l’atti-

vità di approfondimento costante in-tercorsa tra segreteria di FIAVET TAA e FIAVET nazionale, in merito al Decreto Legislativo 79/2011 conte-nente il cosiddetto Codice del Turi-smo. È tale l’importanza di detta nor-mativa che il Direttivo ha deciso di dedicare lo scorso 11 gennaio una giornata di approfondimento rispetto agli aspetti più impattanti del Codice del Turismo tramite un apposito se-minario - che ha coinvolto le agenzie del Triveneto - presso l’aeroporto di Verona e che ha visto la partecipazio-ne di oltre 80 persone!

Il seminario è stato efficacemente condotto con professionalità e “bal-danza” dall’Avvocato Federico Lu-carelli dell’Ufficio legale di Fiavet Nazionale. Ampio spazio è stato dato al question time durante il quale gli intervenuti hanno potuto porre le lo-ro domande e le numerose richieste di chiarimento.

Incontri con enti e partnership

Importanti incontri sono stati fatti con il Servizio turismo della Provin-cia Autonoma di Trento per trovare forme di partnership per lo sviluppo dell’incoming seguito dalle agenzie trentine. Ne è emersa la proposta di verificare il grado di interesse degli associati rispetto allo sviluppo di un progetto verso l’incoming soprattut-

non da ultimo, all’imperioso affer-marsi dei nuovi canali dei social network. Nel 2011 è partito il servizio newsletter che - in forma grafica ac-cattivante ma nel contempo ricco di contenuti opportunamente sintetizza-ti - ha come obiettivo quello di infor-mare i soci in modo rapido.

Assistenza ai sociDa non dimenticare i servizi messi

a disposizione degli associati, quali l’assistenza legale, l’assistenza fiscale, le convenzioni sopra richiamante con i fornitori comuni per ridurre i costi di gestione. In particolare l’assistenza legale nazionale, quella fiscale e le circolari informative sono de facto il fiore all’occhiello della Federazione e sono a disposizione di tutti i soci.

Non dimentichiamoci inoltre che UNIONE è un valido punto di riferi-mento per i soci sui vari aspetti (Uffi-cio legislativo, sportelli consulenza, Servizimprese CAF Srl, convenzioni, assistenza pensionistica e molto al-tro).

riorganizzazione della segreteria

Verso la fine dell'anno 2011 vi è stato un avvicendamento della se-greteria operativa di FIAVET TAA avvenuto ai primi giorni di novem-bre, con un passaggio di consegne da Paolo Mosna ad Alfonso Moser ed a Giovanni Benaglia che già se-guono Faita Trentino (gestori di campeggio) e UNAT - Unione Al-bergatori del Trentino. Un grazie speciale al nuovo personale che con passione è subentrato nella segrete-ria contribuendo alla gestione e al-l’attuazione dei deliberati che il Di-rettivo con grande coraggio e perse-veranza continuamente mette in campo.

Chiudiamo questo “breve” report per ricordare che l’obiettivo dell’As-sociazione è quello di fare dei propri associati dei professionisti evoluti nel mondo del turismo.

Per questo siamo costantemente a disposizione degli associati per af-frontare le nuove sfide imposte dalla globalizzazione e per intraprendere un cammino virtuoso che affermi con forza le expertise inequivocabili delle agenzie di viaggio che ricopro-no un ruolo fondamentale nel sistema turistico nel suo complesso. •

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TerzIArIo DonnA

50 Unione 1 / 2012

La fine dell’anno appena trascorso ha visto l’avvio di un progetto impor-tante per il mondo dell’imprenditoria femminile trentina, infatti è stato for-malmente costituito il Coordinamento Imprenditoriale Provinciale al Femmi-nile. L’organismo di rappresentanza trasversale ed unitaria, costituito da al-cune delle rappresentanti delle catego-rie economiche e delle professioni, na-sce dall’esigenza di tutelare le peculia-rità di un segmento della realtà socio-economica più fragile, ma che può ancora esprimere le sue massime potenzialità.

La costituzione del Coordinamento è avvenuta all’insegna della volontà di rappresentare in maniera organica lo specifico segmento imprenditoriale e rafforzare con voce unitaria il confron-to presso gli interlocutori pubblici e privati, come già avvenuto per i giova-ni imprenditori.

Gli scopi del Coordinamento muo-vono dalla rappresentanza degli inte-ressi generali delle aderenti, in un qua-dro apolitico di utilità sociale, alla par-tecipazione e soluzione dei principali problemi della collettività, in un chiaro indirizzo pluralistico, alla costruzione di una effettiva reciproca solidarietà e collaborazione delle operatrici econo-miche rappresentate. Ed ancora, pro-muovere la formazione professionale e culturale dell'imprenditorialità e tutto quanto ritenuto utile nel comune inte-resse e nell'ambito della compatibilità degli statuti delle singole Associazio-ni.

Socie fondatrici dell’Organismo – che avrà un funzionamento analogo al collaudato Coordinamento Imprendito-ri – sono Mara Baldo, per Donne in Campo - Confederazione Italiana Agri-coltori; Maria Luisa Bertoluzza, per Imprenditoria Femminile – Donne Im-presa Coldiretti; Antonella Muto, per Confprofessioni - Delegazione Trenti-na; Rita Matano, per Terziario Donna Confcommercio. Complessivamente è quantificato che siano rappresentate

è nato il coordinamento delle

ImPrenDITrICI TrenTIne

circa 3.500 donne attive.Secondo quanto stabilito dallo statu-

to, il Comitato di presidenza è compo-sto dalle presidenti delle Associazioni aderenti. La presidente del Coordina-mento ricopre la carica per un manda-to biennale, osservando il principio della rotazione tra le rappresentanze. Il 10 gennaio scorso, in occasione della prima riunione presieduta da Maria Luisa Bertoluzza, per il primo mandato (2012-2013) è stata nominata presiden-te Rita Matano.

«L’impegno del Coordinamento, che da oggi mi onoro di presiedere – ha commentato, dopo la nomina, la presi-dente – è totalmente condiviso con le colleghe e sarà rivolto a trovare gli strumenti e le migliori risposte che permettano di far emergere il talento e le potenzialità delle imprenditrici tren-tine. Auspichiamo che, quanto prima, alle quattro associazioni fondatrici si uniscano tutte le rappresentanze delle realtà economiche, declinate al femmi-nile attive sul territorio, che credono nei principi del Coordinamento».

«Questo soggetto nasce per colmare un vuoto di rappresentanza dell’im-prenditoria femminile in provincia di Trento; un’operazione che riteniamo indispensabile in un momento di tran-

sizione, come quello che stiamo viven-do. L’importante trasformazione in at-to ci costringe a rinnovare ed interpre-tare in maniera nuova il nostro ruolo di rappresentanza, inoltre, la legge pro-vinciale sull’imprenditoria femminile non è ancora uno strumento concreto per le nostre imprese: il Consiglio pro-vinciale l’ha approvata nell’agosto scor-so ma mancano ancora i regolamenti attuativi per renderla uno strumento operativo. Il nostro primo impegno sa-rà quello di chiedere l’accelerazione del percorso burocratico ed il nostro coin-volgimento fattivo che riteniamo indi-spensabile nella definizione dei criteri, al fine di trasformare un principio in concreta opportunità per le nostre im-prese».

Altro tema importante nell’agenda del Coordinamento è l'accesso al credi-to. Infatti l’argomento, quanto mai at-tuale in una fase congiunturale come quella presente, aggrava i contorni già delineati in passato di una dimostrata maggiore difficoltà delle aziende fem-minili rispetto a quelle dei colleghi. In-fatti, già in tempi antecedenti l’attuale crisi, analisi autorevoli hanno docu-mentato una disparità di trattamento, così molti istituti bancari concedereb-bero crediti a tassi più elevati e condi-zioni sfavorevoli. Pertanto si ritiene im-portante fare delle verifiche aggiornate ed eventualmente proporre dei corret-tivi, ove fossero confermate le politiche di disparità di trattamento.

Tutto quanto detto, nel contesto di una analisi di sistema, conferma come l’assenza del Comitato camerale per l’imprenditoria femminile nella Camera di Commercio di Trento (tra le pochis-sime del Paese che non hanno ancora sottoscritto un protocollo d’intesa sul-l’argomento) costituisca un vincolo an-che culturale, una volta di più è dimo-stra la poca attenzione che viene dedi-cata alla promozione e crescita di un segmento economico che in altri terri-tori viene giudicato strategico. •

LE pRIORITà accesso al credito, Burocrazia e la nuova leGGe Provinciale

La Presidente «questo soggetto nasce per colmare un vuoto di rappresentanza dell’imprenditoria femminile in provincia di Trento; un’operazione che riteniamo indispensabile in un momento di transizione, come quello che stiamo vivendo».Rita Matano

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In TrenTIno

Unione 1 / 2012 53

Siamo disponibili e pronti a lavo-rare al fianco delle istituzioni per definire insieme l’identità del nostro territorio e far partire un progetto di rilancio per l’economia della Valla-garina». Così Marco Fontanari, presidente dell’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagari-na, ha salutato i rappresentanti del-la Comunità della Vallagarina, il presidente Stefano Bisoffi e l’as-sessore a Lavori pubblici, patrimo-nio, industria, commercio e artigia-nato Claudio Soini. Un incontro che ha visto la delegazione del-l’Unione, che comprendeva anche il vicepresidente Mauro Piccoli, Ro-berto Zuccatti e Bruno Tessadri, confrontarsi con i responsabili della Comunità di Valle più grande del Trentino, divenuta operativa con il 1° aprile 2011 con una serie di fun-zioni e di competenze che ora fan-no capo al nuovo ente intermedio mentre prima erano svolte da Co-muni e Provincia di Trento.

Il presidente Stefano Bisoffi ha il-lustrato il lavoro svolto nei primi mesi da parte della Comunità, in particolare il Piano urbanistico di Comunità, visto che per la prima volta sono state assegnate alle Co-munità di valle le competenze in materia di viabilità e opere sovraco-munali. A giorni verrà reso noto il documento stralcio sulla mobilità, in attesa del Piano, che ha visto i sindaci della Vallagarina esprimersi favorevolmente all’unanimità. «È la prima volta che questo accade - ha spiegato Bisoffi -, che si ragiona in termini di ”comunità”. Progetti ne abbiamo impostati tanti in questi mesi. Una delle principali novità è che vogliamo accompagnare al Pia-

no Urbanistico anche un Piano di sviluppo socio-economico per la re-dazione del quale verranno coinvol-te tutte le parti sociali, a comincia-re dalle associazioni di categoria come l’Unione. Perché questo Pia-no? Perché riteniamo che la nostra comunità abbia bisogna di una re-gia e di un coordinamento. Nel no-stro bilancio 2012 sono inseriti i 33 milioni di euro del Fondo unico ter-ritoriale, dei quali 11 destinati al-l’edilizia scolastica. Pressoché tutti i Comuni della Vallagarina hanno presentato domande, una trentina in totale, che penso verranno accol-te interamente».

L’Unione, con il vicepresidente Piccoli. ha chiesto alla Comunità di attivarsi per consentire che i corsi per apprendisti e tutor aziendali si possano svolgere anche a Rovereto per le aziende della Vallagarina, evi-tando dispendiosi e lunghi trasferi-menti a Trento mentre il presidente

Fontanari ha ribadito la necessità di arrivare «all’unitarietà d’intenti e la condivisione degli obiettivi, tra sog-getti pubblici e privati, per dare nuovo slancio all’economia lagari-na. L’obiettivo comune dev’essere di dare ossigeno alle nostre imprese, non soltanto quelle di grandi di-mensioni, che sono quelle che assi-curano occupazione, contribuisco-no alle entrati fiscali della Provincia e garantiscono il livello di benesse-re dei propri collaboratori e, di con-seguenza, di quanti vivono e lavora-no nel nostro territorio».

L’assessore Claudio Soini ha ri-cordato che «la Comunità attiverà lo sportello unico per le attività pro-duttive, allo scopo di snellire le pro-cedure amministrative a carico del-le aziende, ed una serie di altre mi-sure che intendono creare le opportune sinergie con gli operato-ri economici e ottimizzare i servizi ai cittadini ed alle imprese». •

ComunitàLa sezione autonoma di Rovereto e Vallagarina si è incontrata con la Comunità di valle per discutere di alcuni temi importanti per lo sviluppo economico, a partire dalle questioni urbanistiche

A ConFronTo Con LA ComUnITà DI vALLe

verso uno sportello per le imprese

VALLAGARINA aPPello all'unitarietà di intenti e alla condivisione di oBiettivi

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In TrenTIno

L’Unione a fianco degli operatori economici di San Giorgio sulla que-stione della viabilità per chiedere at-tenzione sulla delicata questione del-la viabilità di accesso al quartiere, in un proficuo incontro con l’Ammini-strazione comunale. «Secondo noi una terza via di collegamento tra il quartiere di Sacco-San Giorgio e la città, oltre all’asse via Balista-via Manzoni ed il cavalcavia di via Ca-vour, è indispensabile, alla luce delle future edificazioni previste in questa zona. Però posso rassicurare che non c’è ancora niente di deciso, faremo un percorso condiviso anche con voi perché l’intenzione è quella di indivi-duare la soluzione più idonea e che crei minor disagi possibili». Così l’as-sessore all’urbanistica ha rassicurato gli operatori economici di San Gior-gio, che hanno incontrato l’assessore ed i suoi tecnici nella sede dell’Unio-ne commercio e turismo.

«Alla luce di quanto emerso sugli organi di stampa abbiamo voluto fa-vorire questo incontro con l’assessore insieme agli operatori coinvolti, in particolare quelli di via Cavalcabò - spiega il presidente dell’Unione Com-mercio Marco Fontanari -, visto che una delle possibili soluzioni è quella di utilizzare questa strada, attualmen-te al servizio delle attività commer-ciali ed artigianli ivi insediate, per raggiungere la rotatoria dello stadio Quercia e sgravare, in questo modo, di parte del traffico l’asse via Balista-via Manzoni, già attualmente molto trafficata, soprattutto nelle ore di punta». Cartografie alla mano,gli

stessi operatori di via Cavalcabò han-no evidenziato all’Amministrazione comunale le loro preoccupazioni: «Se via Cavalcabò diventasse davvero una strada di collegamento di notevo-le transito per le nostre attività ci sa-rebbero molti problemi. A parte il fat-to che la carreggiata dovrebbe essere allargata a scapito dei piazzali e de-positi di materiale. La cosa che più ci preoccupa, però, riguarda il traffico, difficilmente coinciliable con le esi-genze di manovra degli automezzi, autocarri ma anche mezzi pesanti, di fornitori e clienti, che quotidianamen-te arrivano nelle nostre aziende. E’ impensabile immaginare di far convi-vere queste due funzioni». L’assesso-re Robol ha mostrato grande disponi-

bilità al confronto, spiegando che «come Amministrazione comunale siamo preoccupati per l’aumento del traffico che arriverà con l’insedia-mento a San Giorgio dell’Iti Marconi e del Cfp Veronesi, che andranno a comporre, con gli altri istituti già pre-senti, un grande polo scolastico fre-quentato da migliaia di ragazzi che arriveranno qui ogni giorno. Ecco perché la viabilità dovrà essere made-guata alle nuove esigenze e ciò dovrà avvenire contemporaneamente, per evitare ingorghi e incolonnamenti». «Le nostre aziende danno lavoro, complessivamente, ad un centinaio di addetti - hanno ricordato gli operato-ri -, chiediamo che anche il fattore occupazione venga tenuto in debita considerazione. Non siamo contrari a priori, siamo pronti a sederci ad un tavolo per cercare la miglior soluzio-ne possibile. Chiediamo di considera-re anche la soluzione alternativa di utilizzare la prima parte di via San Giorgio per raggiungere la rotatoria dello stadio: questa soluzione avreb-be anche il vantaggio di inserirsi di-rettamente su una rotatoria già esi-stente e molto ampia, quella di San Giorgio, evitando di portare tutto il traffico davanti all’istituto Don Mila-ni, una scuola frequentata da un mi-gliaio di studenti, oltre che del nuovo istituto d’arte Depero che sorgerà in via Macello».

L’impegno reciproco è di prosegui-re il confronto a breve, per un nuovo approfondimento. •

san giorgio, l’Unione al fiancoDegLI oPerATorI

VIAbILITà A ROVERETO l’assessore roBol assicura: un Percorso condiviso

Il pericolo«La cosa che più ci preoccupa riguarda il traffico, difficilmente coinciliable con le esigenze di manovra degli automezzi, autocarri ma anche mezzi pesanti, di fornitori e clienti, che quotidianamente arrivano nelle nostre aziende. È impensabile immaginare di far convivere queste due funzioni»

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ImPrese

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hOLIDAy ChECk AwARD 2012A MARzO LA PREMIAzIONE A BERLINO

Aktivhotel di Torbole porta bandiera Trentino

Per il settimo anno consecutivo si rinnova l’appuntamento con gli HolidayCheck Award: il più grande portale europeo di recensioni di hotel ha decretato i 99 hotel più amati al mondo, sulla base delle 530.000 recensioni scritte dai viag-giatori nel 2011. Premiato 1 solo hotel in Trentino e preci-samente a Torbole sul Garda e 4 in Alto Adige.La stella trentina si è piazzata in prima posizione assolu-ta come hotel Più amato in Italia. L’Aktivhotel Santalucia di Torbole sul Garda di proprietà di Silvio Rigatti è stato invi-tati in marzo alla più importante fiera del turismo mondia-le che si svolge a Berlino ITB, per ricevere il riconoscimen-to dal portale di recensioni HolidayCheck come l’hotel più amato in Italia “Award Hotel 2012”. Fondato nel 1999, HolidayCheck è il più grande portale eu-ropeo di recensioni di hotel, con più di 900.000 utenti regi-strati e 12 milioni di visite al mese, dove gli ospiti di tutto il mondo danno il loro giudizio sulla strutture alberghiere e sul servizio ricevuto durante le vacanze. HolidayCheck è di-sponibile in 10 lingue e raccoglie più di 4 milioni di autenti-che recensioni di hotel, fotografie e video dei viaggiatori.Aktivhotel Santalucia di Torbole sul Garda è un hotel dal ca-rattere sportivo immerso negli uliveti e vicino al centro di Torbole, unisce il fascino italiano alle numerose possibili-tà di fare sport e trascorrere il tempo libero e per questo è molto amato dalla sua clientela, che risulta entusiasta.

SUCCESSO SARDO DAL CUORE TRENTINO

Il "trentino" bAIA CADDInAs di golfo Aranci top hotel 2012

Holiday Check, importante portale di viaggi e recensioni ha assegnato il premio come TOP HOTEL 2012 della Sarde-gna allo splendido HOTEL RESORT & SPA BAIA CADDINAS di Golfo Aranci alle porte della Costa Smeralda, di proprietà del Gruppo Dalle Nogare di Trento. Già lo scorso anno l’Hotel aveva ottenuto un analogo rico-noscimento da TUI e quest’ulteriore premio è la conferma dell’ottimo lavoro fatto da un giovane Team entusiasta e appassionato del proprio lavoro, che ha saputo trasmette-re l’eccellenza dell’accoglienza trentina fino in Sardegna. Il premio verrà consegnato a Berlino in occasione della Fie-ra Turistica internazionale ITB.L'albergo è un 4 stelle, elegante e raffinato affacciato diret-tamente sul mare cristallino della Sardegna, membro del rinomato consorzio Italy Family Hotels specializzato nel-la ricettività di famiglie con bambini e del consorzio Italy SPA Hotels che raccoglie il meglio degli hotel con centro be-nessere e SPA a livello nazionale, di cui Ilaria Dalle Nogare, la responsabile del settore dell’ospitalità del Gruppo, è an-che Presidente.

L’associazione 50&Più Fenacom di Trento ricorda con affetto l’ing. Sisto Campostrini, già suo presidente per oltre un decennio, che recen-temente ci ha lasciati. Il ricordo più bello per i dirigenti dell’associazio-ne e gli associati che lo hanno personalmente conosciuto era la dispo-nibilità, l’ umiltà e la capacità di relazionarsi con tutti. La sua attività professionale, che ha continuato anche nel periodo della pensione, non gli ha mai impedito di occuparsi con entusiasmo e competenza , ap-prezzate anche a livello della nostra organizzazione nazionale, per la Fenacom trentina e per le altre realtà di volontariato di cui da molto tempo si occupava. La sua scomparsa ci addolora, ma il ricordo della sua bontà e gentilezza rimarrà sempre nel cuore di tutti noi.

IL rICorDo DI sIsTo CAmPosTrInI

L'ANALISI DELL'INDOTTO E DEL VANTAGGIO COMPETITIVO

Aeroporti al centro del territorio Asset fondamentali per la crescita e lo sviluppo economico

Il trasporto aereo è uno dei principali motori di sviluppo dell'economia euro-pea. L’impatto diretto, indiretto, indotto e catalitico è di circa 7,6 milioni di po-sti di lavoro generati tra aeroporti, attività on site, compagnie aeree e indu-stria aerospaziale; in termini di PIL il sistema del trasporto aereo in Europa genera in modo diretto e indiretto circa 1.000 miliardi di euro l’anno.Muovendo persone e merci, favorendo rapidità di connessioni fra centri eco-nomici e turistici, gli aeroporti partecipanoallo sviluppo dell'economia locale. In condizioni di efficienza e competitività, il trasporto aereo è in grado di con-tribuire positivamente alla creazione di beni, di servizi e di lavoro. Un’analisi comparativa condotta fra i 30 più grandi aeroporti italiani, ha evi-denziato come Verona si collochi al 10° posto per passeggeri di voli interna-zionali (1.798.509) e sia il 3° aeroporto charter d’Italia dopo i grandi aeroporti di Malpensa e Fiumicino. Inoltre il Catullo è al 9° posto a livello nazionale per ricavi non aviation e al 4° posto per incasso non aviation per passeggero. Ve-rona è al 10° posto nel ranking nazionale per ricavi totali.Gli analisti indicano che per gli Aeroporti del Garda il valore della produzione generato da ciascun passeggero si attesta tra i 120-370 euro di indotto . Gli aeroporti di Verona e Brescia hanno trasportato nel 2011 complessivamente 3.419.591 passeggeri (generando quindi un indotto stimabile di circa 400 mi-lioni di euro). Un traffico incrementale di 1 milione di passeggeri crea occupa-zione fra i 1.050 e 3.200 addetti . queste cifre descrivono il ruolo degli aero-porti come motore dell'economia locale. I dati sono stati presentati in un forum tenutosi a febbraio alla Biblioteca Ci-vica di Verona, con il contributo di esperti che hanno tracciato lo scenario na-zionale ed internazionale e presentato case history. Sono stati evidenziati il ruolo e le potenzialità che gli aeroporti hanno in qualità di asset fondamenta-li per la crescita e lo sviluppo economico del territorio che li circonda. L’indotto turistico. E’ stato anche evi-denziato quanto, per la realtà nazio-nale e regionale in cui sono inseriti gli aeroporti del Garda, il turismo rappre-senti un segmento importante dell'e-conomia. Nel 2010 la spesa dei viaggia-tori stranieri solo in Veneto è stata pa-ri a 3,9 miliardi di euro (16,5% delle spese sostenute dai turisti stranieri in Italia) . L’Osservatorio Nazionale del Turismo ha recentemente segnalato la ripresa del nord-est, con un’occupazione delle camere del +1,4% (variazione% 2011 su 2010), risultato positivo soprattutto se confrontato al calo che ha interessato il resto d’Italia, escluse le isole.

C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2011

ANNO XXVIII N. 6

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

da pistaa pistaturisti da tutto il mondo grazie al collegamento tra l’aeroporto di verona e le valli trentine

Anzitutto l’ItaliaLe proposte di Confcommercio per uscire dalla crisi e far ripartire il Paese

La copertina dell'Unione del numero 6/2011

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ConvenzIonI

56 Unione 1 / 2012

Viviamo una fase di grandi tra-sformazioni in tutti i settori; tra-sformazioni non sempre sponta-nee, ossia determinate dal merca-to, ma, come sta accadendo in queste settimane, introdotte di forza dal legislatore, sia pur con enormi difficoltà, per tentare di smuovere vecchi sistemi, ormai diventati “l’anomalia italiana”.

Non si vuole entrare nel capito-lo “liberalizzazioni RC auto” in quanto alcuni dei provvedimenti presi sono apparsi incomprensibi-li addirittura per gli addetti ai la-vori e quindi è meglio attendere la trasformazione in legge del decre-to “Salva Italia” prima di passare all’informazione ed ai commenti.

Al di là però delle liberalizza-zioni imposte per legge, c’è una strada che l’utente può percorrere ed è quella di abituarsi a chiedere preventivi a compagnie concor-renti.

Su questa strada ha cercato di spingere nell’ultimo decennio an-che il legislatore imponendo alle compagnie di inviare all’assicura-to, 30 giorni prima della scaden-za, il documento attestante lo sta-to di rischio e comunicandogli an-che l’importo da pagare. In questo modo l’assicurato può rivolgersi ad altre compagnie per avere dei preventivi, in tempo utile (15 gior-ni) per disdettare la propria poliz-za in caso di offerte migliori. Lo stato di rischio, infatti, è necessa-rio per poter mantenere la propria classe di bonus malus nel passag-gio da una compagnia all'altra.

Perché non viene utilizzato an-cora abbastanza questo meccani-smo? Un po’ per pigrizia, un po’

di Angelo [email protected]

sul mercato; - accordi con associazioni, se l’as-

sicurato fa parte di un’associazione a livello nazionale o territoriale.

Soprattutto quest’ultima strada permette dei vantaggi indiscutibi-li da un punto di vista commercia-le perché per diventare partner e consolidarsi presso un’associazio-ne, una compagnia dovrà fare uno sforzo (ovvero un prezzo sconta-to) maggiore e comunque molto significativo.

Più sono gli associati che usu-fruiscono della convenzione con una stessa compagnia, più questa dovrà temere il “passa parola” sia per il prezzo inadeguato sia per si-nistri mal pagati o per i servizi inefficienti. Ciò spinge la compa-gnia a cercare di offrire il miglior servizio e la miglior tariffa possi-bile ai propri convenzionati. •

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La convenzione con vittoria AssicurazioniTutti gli associati possono richiedere preventivi RCA con sconti fino al 30% sulla tariffa in corso utilizzando la scheda disponibile su www.abassiconsul.it/confcommercioL’agenzia di riferimento per questa iniziativa è:Vittoria assicurazioni - Trento Via Lunelli62Agente generale: Angelo AccordiniTel. 0461/825424 fax 0461/825904, email: [email protected].

per legami che si creano con l’in-termediario assicurativo che si frequenta da anni (agenzia o bro-ker), un po’ anche per paura di sbagliare poiché i trabocchetti ci sono e possono essere anche mol-to pericolosi. Infatti, non è per niente vero che il prezzo sia l’uni-ca variabile che l’assicurato deve guardare.

Sui “trabocchetti” di cui abbia-mo appena parlato ci impegniamo a ritornare prossimamente perché riteniamo che sia importante fare chiarezza, costringendo, se neces-sario, anche gli intermediari più superficiali ad impegnarsi mag-giormente con i loro clienti.

Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di chiedere preventi-vi utilizzando:

- intermediari che diano sicu-rezza da un punto di vista profes-sionale;

- compagnie impegnate a stare

Page 57: Unione - 1/2012

ConvenzIonI

Il Noleggio lungo termine per-mette di gestire nella maniera più innovativa e meno onerosa il parco auto. Si sceglie un periodo plurien-nale e una percorrenza chilometrica fissata in anticipo, ed il canone re-sterà invariato per tutto il periodo di noleggio permettendo la migliore previsione dei costi non unicamente a livello operativo, ma anche ai fini di budget.

Ovviamente la scelta dei veicoli ed il loro allestimento è una prerogativa del Cliente. L’auto si usura nel tempo e i costi di gestione di una vettura di proprietà sono molto elevati. La ma-nutenzione, i problemi connessi a un guasto o un incidente sono tutti a carico del proprietario, come anche la gestione e il pagamento delle mul-te, dell’assicurazione e del bollo. Inoltre, farsi carico personalmente di tutte queste incombenze rappresen-ta una notevole perdita di tempo, sottratto alla propria attività profes-sionale e al proprio tempo libero.

Con il noleggio a lungo termine l’imprenditore potrà concentrarsi sul suo business, mentre è la società di noleggio a prendersi cura del parco veicoli. Inoltre si evita di dover inve-

stire un’importante somma nell’ac-quisto dell’auto, permettendo invece di utilizzare tale somma nelle attivi-tà della propria impresa. Il noleggio, a differenza delle altre forme di fi-nanziamento quali leasing ecc. non entra in centrale rischi lasciando quindi libere le linee di credito.

Si possono pianificare le spese le-gate all’auto, evitando tutti gli im-previsti; se le esigenze cambiano, in qualsiasi momento sarà possibile

modificare la durata del contratto, il chilometraggio, la tipologia dei ser-vizi, ridurre o aumentare il tuo parco auto dimenticandosi dei problemi re-lativi alla rivendita dell’usato.

Per gli associati sono previste con-dizioni particolarmente vantaggiose garantendo la massima professiona-lità. Sul portale Unione, nella sezio-ne dedicata alla convenzione con Diellegi, è possibile scaricare le of-ferte del mese. •

Diellegi Trento srl tramite il proprio marchio My Fleet è un Broker indipendente dalle società di noleggio, che a loro volta è indipendente dai costruttori di veicoli, garantendo così massima flessibilità nei rapporti con il cliente e con i suoi desideri

noLeggIo A LUngo TermIne: rIPensAre IL PArCo mACCHIne

NoVITà attivata una nuova oPPortunità di risParmio con dielleGi srl

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50&PIù

58 Unione 1 / 2012

Il governo Monti ha messo in atto un radicale progetto di revisione del sistema previdenziale, che ha comportato sacrifici, anche molto pesanti.Ma un elemento positivo è che con questa manovra si intende garantire la stabilità economico-finanziaria del sistema pensionistico per evitare di continuare a scaricare sul debito pubblico il suo costante deficit

sposizione di fatto sono interessati quei soggetti che al 31/12/1995 po-tevano far valere più di 18 anni di contributi e che per questo avevano ottenuto dalla riforma Dini la salva-guardia del metodo contributivo. Per chi può far valere meno di 18 anni di contributi alla data del 31/12|1995 il sistema contributivo è invece già operante, pro rata, dal gennaio 1996.

soppresse pensioni di anzianità e finestre mobili

Dal 2012 è stata soppressa la pen-sione di anzianità ottenibile con le c.d. quote e un’età e anzianità con-tributiva minime. Quella ottenibile con 40 anni di contribuzione è sta-ta sostituita dalla pensione anticipa-ta.

Sono anche state soppresse le c.d. finestre mobili, che posticipavano di un anno o un anno e mezzo l’effetti-vo pagamento della prestazione; la pensione si potrà percepire ora dal mese successivo alla maturazione dei requisiti richiesti.

Pensione di vecchiaia

di Cornelio [email protected]

SISTEMA pREVIDENZIALE come camBia doPo la manovra di natale

Le nUovepensioniCon l’intervento sulle pensioni del

decreto Salva Italia il Governo Mon-ti ha introdotto nel sistema pensioni-stico italiano una riforma strutturale che completa quella iniziata 16 anni fa, con il passaggio dal sistema retri-butivo a quello contributivo.

La troppa cautela imposta dalla ri-forma Dini nella fase di transizione al nuovo sistema, l’evoluzione demo-grafica, la crisi finanziaria ed econo-mica e i ritardi della crescita nel no-stro Paese hanno richiesto un radi-cale progetto di revisione del sistema previdenziale, che ha comportato sacrifici, anche molto pesanti, pur-troppo non equamente distribuiti.

C’è di positivo che la riforma Mon-ti/Fornero consentirà, per i prossimi anni, di accantonare il tema della pensioni quando si invocano le rifor-me, cosa che dovrebbe consentire un po’ più di certezze per i lavoratori. Altro elemento positivo è che con questa manovra si intende garantire la stabilità economico-finanziaria del sistema pensionistico per evitare di continuare a scaricare sul debito pub-blico il suo costante deficit. È un do-vere di equità nel confronto delle ge-nerazioni più giovani. Ma veniamo ai punti qualificanti della riforma, riser-vandoci di ritornare sui vari argomen-ti, per i necessari approfondimenti, nelle prossime edizioni del giornale.

sistema contributivo per tutti

Dal 1° gennaio 2012, per i contri-buti versati a decorrere da tale data, la quota di pensione è calcolata con il sistema contributivo. A questa di-

L’età pensionabile è fissata all’età di 66 anni:

- già dal gennaio 2012 per lavora-tori dipendenti, lavoratori autonomi e donne del pubblico impiego;

- dal gennaio del 2018 per le don-ne del settore privato, dipendenti e autonome.

Dal gennaio 2012 al 2017 per le donne del settore privato è fissata una progressiva elevazione dell’età; purtroppo la progressività è tale che di fatto favorisce parzialmente solo le lavoratrici dipendenti nate nel 1952 (che potranno avere la pensio-ne nel 2016 e 2017, in relazione al mese di nascita); tutte le altre, di-pendenti nate dal 1953 in poi e auto-nome nate dal 1952 in poi, dovranno attendere i 66 anni.

Il diritto alla pensione di vecchia si consegue con una contribuzione mi-nima pari a 20 anni. Per chi ha ini-ziato la prima contribuzione a parti-re dal 1° gennaio 1996 si richiede inoltre che la rendita non sia inferio-re a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (per il 2012 circa 642 euro al mese).

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Unione 1 / 2012 59

50&PIù

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ROVERETO Via Pedroni, 6/A – tel. 0464/481009RIVA DEL GARDA Via S. Nazzaro, 2– tel. 0464/0464/560642

Confcommercio / ServizimpreseFIERA DI PRIMIERO Via Garibaldi, 18 – tel. 0439/762295CLES Viale Degasperi, 10 – tel. 0463/421664MALE’ Piazza Garibaldi, 1 – tel. 0463/902166TIONE Via Roma, 16 – tel. 0465/321693

Al compimento dei 70 anni si pre-scinde dal requisito di una rendita minima, ferma restando una contri-buzione minima di almeno 5 anni.

Pensione anticipataA prescindere dall’età, dal 2012

è possibile ottenere la pensione anticipata con una contribuzione di 42 anni e 1 mese per gli uomini, di 41 anni e 1 mese per le donne. È richiesto un altro mese dal 2013 ed un ulteriore mese dal 2014. Sul-la quota di pensione per anzianità contributive antecedenti il 1° gen-naio 2012 è applicata una riduzio-ne di 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo rispetto all’età di 62 anni, elevata a 2 punti percen-tuali per ogni ulteriore anno di an-ticipo rispetto a due anni.

Per i lavoratori il cui primo ac-credito contributivo decorre suc-cessivamente al 1° gennaio 1996, ferma restando la possibilità di an-ticipo a prescindere dall’età, è pre-vista un’ ulteriore opportunità di accesso al pensionamento antici-pato: al compimento dei 63 anni possono ottenere la pensione anti-cipata a condizione che vantino al-meno 20 anni di contribuzione e

l’importo mensile della pensione non sia inferiore a 2,8 volte l’im-porto dell’assegno sociale (pari per il 2012 a circa 1.200 euro).

Adeguamento alle variazioni della speranza di vita

L’ adeguamento alle variazioni della speranza di vita è uno dei punti qualificanti della riforma Monti, quello che permetterà la so-stenibilità di lungo periodo del si-stema pensionistico.

La variazione sarà calcolata ogni tre anni dal 2013 al 2019 e con ca-denza biennale dal 2019 in poi e sarà applicata a tutti i riferimenti anagrafici disposti per l’accesso al-le varie prestazioni e al requisito

contributivo richiesto per la pen-sione anticipata a prescindere dal-l’età.

Ad esempio, poiché per il 2013 è già stata calcolata una variazione in più della speranza di vita pari a tre mesi, dal prossimo anno la pen-sione di vecchiaia si potrà ottenere a 66 anni e tre mesi, mentre per la pensione anticipata sarà richiesta una contribuzione di 42 anni e 5 mesi per gli uomini e 41 anni e 5 mesi per le donne.

Per ulteriori approfondimenti su-gli argomenti trattati e per una consulenza personalizzata è possi-bile rivolgersi agli uffici del nostro patronato 50&Più Enasco presso i principali uffici dell’Unione e della Servizi Imprese. •

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UNIONESULLA NEVE

F O L G A R I A

2012DOMENICA 11 MARZO 2012

Fondo Grande di Folgaria

UNA GIORNATA CON SCI, SNOWBOARD E SLITTEPER I SOCI, I LORO FAMILIARI E DIPENDENTI

ISCRIZIONI E INFORMAZIONI TELEFONO 0461/880318

EMAIL [email protected]

www.unione.tn.it/it/festaneve

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Ritaglia ed invia via posta o fax (0461/880302) il modulo per partecipare a Unione sulle neve - Folgaria 2012

CONFCOMMERCIOTRENTINO

UNIONESULLA NEVE

F O L G A R I A

2012

Il/I sottoscritto/i dichiara/no di esonerare questo Comitato organizzatore da eventuali incidenti e/o danni che dovessero accadere al/ai sottoscritto/i prima, durante o dopo la manifestazione.

ISCRIZIONE ALLE GARE

Cognome Nome Anno di nascita Slalom Snowboard Slitta Firma (genitore per i minori)

1.2.3.4.5.6.7.8.TOTALI

NB: ogni partecipante può iscriversi ad una sola gara. Slitte: è necessario munirsi di mezzo proprio. Bob: possibilità di noleggio in loco

INFORMATIVA. Ai sensi dell’articolo 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 Vi informiamo che i dati personali che ci verranno forniti con la presente scheda saranno trattati da Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino (UNIONE), titolare del trattamento, nel rispetto di quanto stabilito dalla vigente normativa in materia di tutela dei dati personali. Il trattamento, effettuato anche con strumenti elettronici da personale incaricato, è finalizzato alla organizzazione e allo svolgimento della manifestazione «Unione sulla neve 2012»; il mancato conferimento dei dati avrà come unica conseguenza l’impossibilità di partecipare alle iniziative organizzate nell’ambito della manifestazione medesima. I dati potranno essere comunicati a soggetti della cui collaborazione l’Unione si avvale ai fini della realizzazione ed organizzazione della manifestazione. In relazione al loro trattamento, potrete esercitare i diritti previsti dall’articolo 7 della legge citata (accesso, correzione, integrazione/modifica, cancellazione, ecc.) rivolgendovi per iscritto al titolare: Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino, via Solteri 78 – 38121 TRENTO. Con la sottoscrizione della presente scheda gli interessati acconsentono al trattamento dei dati personali conferiti, secondo le finalità e con le modalità di trattamento sopra indicate.

COMITATO ORGANIZZATORE C/O CONFCOMMERCIO TRENTINOVia Solteri, 78 38121 TRENTO(tel. 0461/880318 – fax 0461/880303)Email [email protected]

Nome e cognome .................................................................................................................................................................................................Titolare / legale rappresentante della ditta ......................................................................................................................…………………………Indirizzo ………....................................................................................................................................................…………………………………...........Telefono ………..…..........................…………………........... Email …………..………………....................................................……………….................

TOTALE DA VERSARE (Pranzo + Ski pass)

Euro ................................... IBAN IT 33 N 08304 01818 000017343183Cassa Rurale di Trento – Filiale Meano

MODULO DI ISCRIZIONE ALLA MANIFESTAZIONESoci, loro familiari e dipendenti

Da restituire a Confcommercio Trentino entro il 29 Febbraio p.v.a mezzo posta (utilizzando la busta preaffrancata), fax o email

TRASPORTO IN PULLMANGratuito

Partenza da Trento

ore 7.00 Rovereto

ore 7.00 Riva d/G

ore 6.30 Tione

ore 6.30 Pergine

ore 6.30 Predazzo

ore 6.30 Cles

ore 6.30

Prenoto n. ............ posti

PRANZO Prenoto n. ............ pranzi (€ 20,00 cadauno)

SKI PASSComprensivo di copertura assicurativa

Prenoto n. ............ giornalieri adulto (€ 21,00 cadauno)

Prenoto n. ............ giornalieri fino a 16 anni (€ 11,00 cadauno)

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REGOLAMENTO

1. Si indice e si organizza la Festa “Confcommercio Trentino – Unione sulla neve – Folgaria 2012”.

2. Le gare si svolgeranno a Fondo Grande – Folgaria domenica 11 marzo 2012 con il seguente orario:– SLALOM GIGANTE ore 9.30 partenza primo concorrente– SLITTA ore 10.30 partenza primo concorrente– SNOWBOARD ore 11.30 partenza primo concorrente

3. La manifestazione consiste in:

• una gara di SLALOM GIGANTE con percorso uguale per tutte le categorie. Il salto di porta non determina la squalifica, ma solo una penalizzazione di 5 secondi per ogni porta saltata. È tassativamente vietato provare il percorso, pena la squalifica.

• Una gara di SNOWBOARD con percorso uguale per tutte le categorie;

• Una gara di SLITTA alla portata di tutti.

4. Per la gara di slitta sono consentiti tutti i tipi di slitta e bob (Slitte: è necessario munirsi di mezzo proprio. Bob: possibilità di noleggio in loco)

5. La partecipazione alle gare è libera a tutti gli Associati Confcommercio, loro famigliari, collaboratori e dipendenti.

6. Ogni concorrente può iscriversi ad una SOLA GARA.

7. Le categorie previste per le gare di sci e di slitta sono le seguenti:

Categorie Maschili Categorie Femminili

Categoria Anno di nascita Categoria Anno di nascita

Cuccioli Fino al 2001 Coccinelle Fino al 2001

Ragazzi 2000-1997 Ragazze 2000-1997

Giovani 1996-1991 Giovani F 1996-1980

Junior 1990-1979 Lady 1979 e precedenti

Senior 1978-1966

Master 1965-1952

Pionieri 1951 e precedenti

Le categorie che non raggiungono almeno 10 iscritti, sono accorpate nelle categorie superiori

8. Le iscrizioni redatte sugli appositi moduli, dovranno pervenire a Confcommercio entro il 29 febbraio 2012.

9. È facoltà del Comitato Organizzatore apportare al presente regolamento e quindi anche agli ORARI DELLE GARE tutte le modifiche che si rendessero necessarie per la migliore riuscita della manifestazione.

10. Il Comitato non si assume nessuna responsabilità per incidenti e/o danni che dovessero accadere ai concorrenti e/o ai partecipanti prima, durante e dopo la manifestazione.

11. Per quanto non previsto nel presente regolamento valgono le norme contenute nel R.T.F. per le gare di sci.

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