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STATO DI VALIDITA' NORMA TECNICA DATA TITOLO AUTORI Aggregati per opere di protezione (armourstone) - Specifiche Armourstone - Specification La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 13383-1 (edizione maggio 2002 e tiene conto dell'errata corrige del maggio 2004 (AC:2004). La norma specifica le proprietà degli aggregati ottenuti dalla lavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati, miscelati per essere per essere utilizzati come aggregati per opere di protezione (armourstone) 01/10/2003 In vigore CLASSIFICAZIONE ICS UNI EN 13383-1:2003 91.100.15 UNICEMENTO GRADO DI COGENZA TESTO DELLA NORMA LINGUA - Soci Non Soci 32 PAGINE 27,25 Euro 54,50 Euro Italiano PREZZO EURO COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI EN 13383-1:2002;EN 13383-1:2002/AC:2004 PARZIALMENTE SOSTITUITA SOMMARIO CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10C05

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STATO DI VALIDITA'

NORMA TECNICA

DATA

TITOLO

AUTORI

Aggregati per opere di protezione (armourstone) - Specifiche

Armourstone - Specification

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN13383-1 (edizione maggio 2002 e tiene conto dell'errata corrige del maggio 2004(AC:2004). La norma specifica le proprietà degli aggregati ottenuti dalla lavorazione dimateriali naturali, artificiali o riciclati, miscelati per essere per essere utilizzati comeaggregati per opere di protezione (armourstone)

01/10/2003

In vigore

CLASSIFICAZIONE ICS

UNI EN 13383-1:2003

NRIF AA019760

91.100.15

UNICEMENTO

GRADO DI COGENZA

TESTO DELLA NORMA

LINGUA

- SociNon Soci

32PAGINE

27,25 Euro54,50 Euro

Italiano

PREZZO EURO

COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI EN 13383-1:2002;EN 13383-1:2002/AC:2004

PARZIALMENTE SOSTITUITA

SOMMARIO

CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10C05

UNI EN 13383-1:2003 - 01-10-2003 - Aggregati per opere di protezione (armourstone) - SpecificheIDcompl

UNICEMENTOITEM3

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NORMA ITALIANA

Pagina IUNI EN 13383-1:2003

© UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

NNNOOO

RRRMMM

AAA EEE

UUURRR

OOOPPP

EEEAAA

UNI EN 13383-1

OTTOBRE 2003

Aggregati per opere di protezione (armourstone)

Specifiche

Armourstone

Specification

CLASSIFICAZIONE ICS

91.100.15

SOMMARIO

La norma specifica le proprietà degli aggregati ottenuti dalla lavorazione dimateriali naturali, artificiali o riciclati, miscelati per essere utilizzati come

aggregati per opere di protezione (armourstone).

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI

= EN 13383-1:2002 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della normaeuropea EN 13383-1 (edizione maggio 2002) e tiene conto dell’errata cor-

rige del maggio 2004 (AC:2004).

ORGANO COMPETENTE

UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-

struzzi e Cemento Armato

RATIFICA

Presidente dell’UNI, delibera del 7 luglio 2003

Gr. 10

Corretta il25 maggio 2006

Documento con tenuto ne l p rodo t to UNIEDIL STRUTTURE ed iz ione 2006.2E' v ie ta to l ' uso in re te de l s ingo lo documento e la sua r ip roduz ione . E ' au to r i zza ta la s tampa per uso in te rno .

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© UNI Pagina IIUNI EN 13383-1:2003

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA NAZIONALE

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, dellanorma europea EN 13383-1 (edizione maggio 2002 + errata corrigeAC:2004), che assume così lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europeisull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

© UNI Pagina IIIUNI EN 13383-1:2003

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

1

3 TERMINI E DEFINIZIONI

1

4 REQUISITI GEOMETRICI

2

prospetto 1

Requisiti per la distribuzione granulometrica delle granulometrie grosse normalizzate

.......

3

prospetto 2

Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria A

..........................................................................

4

prospetto 3

Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria B

.....................................................................................................................................................

4

prospetto 4

Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria A

..........................................................................

5

prospetto 5

Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria B

.....................................................................................................................................................

5

prospetto 6

Categorie per la forma

................................................................................................................................

6

prospetto 7

Categorie per superfici frantumate o rotte

............................................................................................

7

5 REQUISITI FISICI

7

prospetto 8

Requisiti per la massa volumica

..............................................................................................................

7

prospetto 9

Categorie per i requisiti di resistenza alla rottura

...............................................................................

8

prospetto 10

Categorie per i requisiti di resistenza all’usura

...................................................................................

8

6 REQUISITI CHIMICI

9

7 REQUISITI DI DURABILITÀ

9

prospetto 11

Categorie per la disintegrazione delle scorie d’acciaio

.................................................................

10

prospetto 12

Categorie per l’assorbimento d’acqua

................................................................................................

10

prospetto 13

Categorie per la resistenza al gelo e disgelo

...................................................................................

11

prospetto 14

Categorie di resistenza alla cristallizzazione salina

.......................................................................

11

prospetto 15

Categorie per segni di Sonnenbrand

..................................................................................................

12

8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

12

9 DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE

12

10 MARCATURA ED ETICHETTATURA

13

APPENDICE A LIMITI DELLE CLASSI GRANULOMETRICHE GROSSE, LEGGERE E

(informativa)

PESANTI

14

figura A.1

........................................................................................................................................................................

14

APPENDICE B GUIDA ALL’INTEGRITÀ DEL BLOCCO

15(informativa)

APPENDICE C GUIDA RELATIVA ALLA RESISTENZA AL GELO E DISGELO E ALLA

(informativa)

CRISTALLIZZAZIONE SALINA DEGLI AGGREGATI GROSSI PER OPEREDI PROTEZIONE

17

prospetto C.1

Zona di esposizione e condizioni

.........................................................................................................

17

prospetto C.2

Condizioni ambientali

...............................................................................................................................

19

APPENDICE D CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA

20(normativa)

prospetto D.1

Frequenze minime di prova per le proprietà generali

....................................................................

23

prospetto D.2

Frequenze minime di prova per proprietà specifiche per l’impiego finale

..............................

24

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© UNI Pagina IVUNI EN 13383-1:2003

prospetto D.3

Frequenze minime di prova per proprietà di aggregati per opere di protezione provenienti da fonti particolari

..............................................................................................................

24

APPENDICE E PROPRIETÀ E INFORMAZIONI PER LA DESCRIZIONE DEGLI

(informativa)

AGGREGATI PER OPERE DI PROTEZIONE

25

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI

(informativa)

ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE SUI PRODOTTI DA COSTRUZIONE

26

prospetto ZA.1

Scopo, campo di applicazione e punti relativi ai requisiti rilevanti

............................................

26

prospetto ZA.2a

Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati per opere di protezione con alti requisiti di sicurezza (dove sia richiesto l’intervento di terzi)

..............................................

27

prospetto ZA.2b

Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati per opere di protezione senza alti requisiti di sicurezza, dove non sia richiesto l’intervento di terzi

..........................

27

prospetto

ZA.3a

Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+)

....................................................................................

28

prospetto

ZA.3b

Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (riguardanti aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4)

.......................................................................................

28

figura ZA.1

Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+

....................................................................................................................................

30

figura ZA.2

Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4

.......................................................................................................................................

31

BIBLIOGRAFIA

32

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La presente norma europea è stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchiaggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-desimo status delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, RegnoUnito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

© UNI Pagina VUNI EN 13383-1:2003

CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

European Committee for StandardizationComité Européen de NormalisationEuropäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.

EN 13383-1

MAGGIO 2002

Aggregati per opere di protezione (armourstone)

NORMA EUROPEA

Specifiche

Armourstone

EUROPEAN STANDARD

Specification

Enrochements

NORME EUROPÉENNE

Spécifications

Wasserbausteine

EUROPÄISCHE NORM

Anforderungen

DESCRITTORI

ICS

91.100.15

il 25 marzo 2002.

2002

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© UNI Pagina VIUNI EN 13383-1:2003

PREMESSA

Il presente documento EN 13383-1:2002 è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 154"Aggregati", la cui segreteria è affidata al BSI.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novembre 2002,e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2004.Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dallaCommissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di supportoai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.Per la corrispondenza con la/e Direttiva/e UE, vedere l'appendice informativa ZA, che èparte integrante del presente documento.La presente norma europea fa parte di una serie di norme concernenti gli aggregati gros-si per opere idrauliche (armourstone), l'altra parte è: EN 13383-2 Armourstone - Test methodsI requisiti per gli altri tipi di aggregati sono specificati nelle norme europee seguenti:prEN 12620 Aggregates for concreteprEN 13043 Aggregates for bituminous mixtures and surface dressings for roadsEN 13055 Lightweight aggregatesprEN 13139 Aggregates for mortarprEN 13242 Aggregates for unbound and hydraulically bound materials for use

in civil engineering work and road constructionprEN 13450 Aggregates for railway ballastIn conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia eSvizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma europea specifica le proprietà degli aggregati ottenuti mediantelavorazione di materiali naturali, artificiali o riciclati e miscele di detti aggregati per l’utilizzocome aggregati per opere di protezione (armourstone).

Essa fornisce le Direttive per la valutazione di conformità dei prodotti in base alla presentenorma europea.

Nota 1

Gli aggregati per opere di protezione utilizzati nelle costruzioni dovrebbero essere conformi a tutti i requisiti dellapresente norma europea. Il mandato M/125 "Aggregati" comprende, oltre ad aggregati naturali e industrialicomuni e tradizionali, aggregati per opere di protezione riciclati e alcuni materiali provenienti da fonti nuove onon comuni. Gli aggregati per opere di protezione riciclati sono compresi nelle norme, e i relativi nuovi metodidi prova sono in fase avanzata di preparazione. Per materiali non comuni provenienti da fonti secondarie,tuttavia, il lavoro di normalizzazione è iniziato solo recentemente ed è necessario più tempo per definire in modochiaro le origini e le caratteristiche di tali materiali. Nel frattempo, tali materiali non comuni; quando sono immessisul mercato come aggregati per opere di protezione, devono essere completamente conformi alla presentenorma e ai regolamenti nazionali per le sostanze pericolose (vedere appendice ZA della norma), a seconda delloro impiego previsto. Caso per caso, sulla base dell’esperienza derivante dall’impiego del prodotto, ulterioricaratteristiche e requisiti possono essere specificati e definiti in specifici documenti contrattuali.

Nota 2

Aggregati più fini di quelli specificati nella presente norma europea sono utilizzati nelle strutture idrauliche.Per tali aggregati dovrebbero essere applicate le norme europee relative ad altri utilizzi finali.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti nondatati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gliaggiornamenti).

EN 932-3 Tests for general properties of aggregate - Procedure andterminology for simplified petrographic description

EN 932-5 Tests for general properties of aggregate - Common equipmentand calibration

EN 933-3 Tests for geometrical properties of aggregates - Determination ofparticle shape - Flakiness index

EN 1097-1 Tests for mechanical and physical properties of aggregates -Determination of the resistance to wear (micro-Deval)

EN 1367-2 Tests for thermal and weathering properties of aggregates -Magnesium sulfate test

EN 1744-1:1998 Tests for chemical properties of aggregates - Chemical analysis

prEN 1744-3 Tests for chemical properties of aggregates - Preparation ofeluates by leaching of aggregates

EN 1926:1999 Methods of test for natural stones - Determination of compressivestrength

EN 13383-2:2002 Armourstone - Test methods

3 TERMINI E DEFINIZIONI

Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.

3.1 aggregati per opere di protezione (armourstone)

: Aggregati grossi utilizzati in struttureidrauliche e in altre opere di ingegneria civile.

3.2 aggregati naturali per opere di protezione

: Aggregati per opere di protezione di origineminerale che sono stati sottoposti unicamente a lavorazione meccanica.

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3.3 aggregati artificiali per opere di protezione

: Aggregati di origine minerale derivanti dalavorazione industriale che prevede modifiche termiche o di altro tipo escludendo blocchiprefabbricati di calcestruzzo.

3.4 aggregati riciclati per opere di protezione

: Aggregati derivanti dalla lavorazione dimateriale inorganico precedentemente utilizzato in costruzioni.

3.5 granulometria degli aggregati per opere di protezione

: Designazione degli aggregati peropere di protezione con limite nominale minore e maggiore.

Nota

Questa designazione accetta la presenza di pezzi di aggregati per opere di protezione sotto e sovradimen-sionati.

3.6 limite inferiore nominale

: Per una determinata classe granulometrica, massa o luce dimaglia al disotto della quale i pezzi di aggregato sono considerati appartenere alla classeinferiore.

3.7 limite superiore nominale

: Per una determinata classe granulometrica, massa o luce dimaglia al disopra della quale i pezzi di aggregato sono considerati appartenere alla classesuperiore.

3.8 aggregato grosso

: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominaledefinito da una luce di maglia dello staccio tra 125 mm e 250 mm inclusi.

3.9 aggregato leggero

: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominaledefinito da una massa compresa tra 25 kg e 500 kg inclusi.

3.10 aggregato pesante

: Classe granulometrica caratterizzata da un limite superiore nominaledefinito da una massa maggiore di 500 kg.

3.11 frammento

: Pezzo di aggregato appartenente alla frazione più fine delle granulometriegrosse oppure la frazione più leggera delle granulometrie leggere e pesanti per le quali siapplicano i requisiti della distribuzione granulometrica o delle masse.

Nota Per ulteriori informazioni riguardanti la granulometria, vedere appendice A.

3.12 categoria: Livello di una proprietà degli aggregati per opere di protezione espresso comeintervallo di valori o valore limite.

Nota Non esiste relazione tra le categorie di proprietà diverse.

4 REQUISITI GEOMETRICI

4.1 GeneralitàLa necessità di eseguire prove e dichiarare tutte le proprietà specificate in questo punto èlimitata in funzione della particolare applicazione nell’utilizzo finale o dell’originedell’aggregato. Quando richiesto, le prove specificate al punto 4 devono essere eseguitein modo da determinare le appropriate proprietà geometriche.

Nota 1 Quando si richiede il valore di una proprietà non definita con limiti specificati, il valore dovrebbe esseredichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 7 una percentuale del 7% dipezzi di aggregato con meno del 50% di superfici rotte o frantumate corrisponde a RO7 (Valore dichiarato).

Nota 2 Quando una proprietà non è richiesta, si può utilizzare la categoria "Nessun requisito".

Nota 3 La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni specifiche può essere consultata nelle dispo-sizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione.

Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 13383-2:2002,punto 4.

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4.2 Granulometrie

4.2.1 Granulometrie grosseLa distribuzione granulometrica delle frazioni grosse deve essere determinata inconformità alla EN 13383-2:2002, punto 5 e deve essere conforme a:

a) prospetto 1 per le categorie CP45/125, CP63/180, CP90/250, CP45/180, e CP90/180; oppure

b) come dichiarato dal produttore per la categoria CPDichiarata.

La distribuzione media deve essere ottenuta calcolando la media aritmetica delle percen-tuali passanti a ciascuno staccio specificato.

4.2.2 Granulometrie leggereLa distribuzione delle masse delle frazioni leggere deve essere determinata in conformitàalla EN 13383-2:2002, punto 6.

La distribuzione delle masse di un campione sfuso consistente in tre campioni provenientida un flusso di materiale o in sei campioni provenienti da un lotto statico deve essereconforme a:

a) prospetto 2 per le categorie LMA5/40, LMA10/60, LMA40/200, LMA60/300 e LMA15/300;oppure

b) prospetto 3 per le categorie LMB5/40, LMB10/60, LMB40/200, LMB60/300 e LMB15/300;oppure

c) la distribuzione delle masse e, laddove appropriato, la massa media dichiarata dalproduttore per la categoria LMDichiarata.

prospetto 1 Requisiti per la distribuzione granulometrica delle granulometrie grosse normalizzate

Granulometriamm

45/125 63/180 90/250 45/180 90/180a)

Categoria CP45/125 CP63/180 CP90/250 CP45/180 CP90/180a)

Dimensione dello staccio

mm

Percentuale di passante (in massa)

360 250180 125 9063 45

31,5 22,4

- -

da 98 a 100 da 90 a 100

- da 0 a 50 da 0 a 15

- da 0 a 5c)

- da 98 a 100 da 90 a 100

- da 0 a 50 da 0 a 15

- da 0 a 5c)

-

da 98 a 100 da 90 a 100

- da 0 a 50 da 0 a 15

- da 0 a 5c)

-

- da 98 a 100 da 90 a 100

- -

da 0 a 50 da 0 a 15

- da 0 a 5c)

-da 98 a 100

da 80 a 100b)

-da 0 a 20b)

-da 0 a 5c)

--

a) La granulometria 90/180 mm è una granulometria stretta progettata per applicazioni speciali come i gabbioni.b) La frazione tra gli stacci da 90 mm e 180 mm della granulometria 90/180 mm deve essere ≥80% in massa.c) Frammenti.

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4.2.3 Granulometrie pesantiLa distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti deve essere determinata inconformità alla EN 13383-2:2002, punto 6.

La distribuzione delle masse di un campione sfuso consistente in tre campioni provenientida un flusso di materiale o in sei campioni provenienti da un lotto statico deve essereconforme a:

prospetto 2 Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometrieleggere normalizzate di categoria A

Granulometriakg

da 5 a 40 da 10 a 60 da 40 a 200 da 60 a 300 da 15 a 300

Categoria LMA5/40 LMA10/60 LMA40/200 LMA60/300 LMA15/300

Massa media kg

da 10 a 20 da 20 a 35 da 80 a 120 da 120 a 190 da 45 a 135

Massakg

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi

450300200120806040301510532

1,5

----

da 97 a 100-

da 70 a 100---

da 0 a 10--

da 0 a 2a)

---

da 97 a 100-

da 70 a 100---

da 0 a 10--

da 0 a 2a)

-

-da 97 a 100da 70 a 100

---

da 0 a 10-

da 0 a 2a)

-----

da 97 a 100da 70 a 100

---

da 0 a 10-

da 0 a 2a)

------

da 97 a 100da 70 a 100

------

da 0 a 10--

da 0 a 2a)

--

a) Frammenti.

prospetto 3 Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie leggere normalizzate di categoria B

Granulometriakg

da 5 a 40 da 10 a 60 da 40 a 200 da 60 a 300 da 15 a 300

Categoria LMB5/40 LMB10/60 LMB40/200 LMB60/300 LMB15/300

Massakg

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi

450300200120806040301510532

1,5

----

da 97 a 100-

da 70 a 100---

da 0 a 10--

da 0 a 2a)

---

da 97 a 100-

da 70 a 100---

da 0 a 10--

da 0 a 2a)

-

-da 97 a 100da 70 a 100

---

da 0 a 10-

da 0 a 2a)

-----

da 97 a 100da 70 a 100

---

da 0 a 10-

da 0 a 2a)

------

da 97 a 100da 70 a 100

------

da 0 to 10--

da 0 a 2a)

--

a) Frammenti.

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a) prospetto 4 per le categorie HMA300/1 000, HMA1 000/3 000, HMA3 000/6 000, HMA6 000/10 000,e HMA10 000/15 000; oppure

b) prospetto 5 per le categorie HMB300/1 000, HMB1 000/3 000, HMB3 000/6 000, HMB6 000/10 000,e HMB10 000/15 000; oppure

c) la distribuzione delle masse e, laddove appropriato, la massa media dichiarata dalproduttore per la categoria HMDichiarata.

prospetto 4 Requisiti per la massa media (frammenti esclusi) e distribuzione delle masse delle granulometriepesanti normalizzate di categoria A

Granulometriakg

da 300 a 1 000 da 1 000 a 3 000 da 3 000 a 6 000 da 6 000 a 10 000 da 10 000 a 15 000

Categoria HMA300/1 000 HMA1 000/3 000 HMA3 000/6 000 HMA6 000/10 000 HMA10 000/15 000

Massa mediakg

da 540 a 690 da 1 700 a 2 100 da 4 200 a 4 800 da 7 500 a 8 500 da 12 000 a 13 000

Massakg

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi

22 50015 00010 0009 0006 5006 0004 5004 0003 0002 0001 5001 000650300200

----------

da 97 a 100da 70 a 100

-da 0 a 10da 0 a 5a)

------

da 97 a 100 -

da 70 a 100--

da 0 a 10da 0 a 5

--

---

da 97 a 100-

da 70 a 100--

da 0 a 10da 0 a 5a)

-----

-da 97 a 100da 70 a 100

--

da 0 a 10-

da 0 a 5a)

-------

da 97 a 100da 70 a 100

da 0 a 10-

da 0 a 5a)

----------

a) Frammenti.

prospetto 5 Requisiti per la distribuzione delle masse delle granulometrie pesanti normalizzate di categoria B

Granulometriakg

da 300 a 1 000 da 1 000 a 3 000 da 3 000 a 6 000 da 6 000 a 10 000 da 10 000 a 15 000

Categoria HMB300/1 000 HMB1 000/3 000 HMB3 000/6 000 HMB6 000/10 000 HMB10 000/15 000

Massakg

Percentuale (in massa) minore della massa dei pezzi

22 50015 00010 0009 0006 5006 0004 5004 0003 0002 0001 5001 000650300200

----------

da 97 a 100da 70 a 100

-da 0 a 10da 0 a 5a)

------

da 97 a 100 -

da 70 a 100--

da 0 a 10da 0 a 5

--

---

da 97 a 100-

da 70 a 100--

da 0 a 10da 0 a 5a)

-----

-da 97 a 100da 70 a 100

--

da 0 a 10-

da 0 a 5a)

-------

da 97 a 100da 70 a 100

da 0 a 10-

da 0 a 5a)

----------

a) Frammenti.

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4.3 Forma

4.3.1 Rapporto lunghezza-spessoreLa percentuale di pezzi di aggregati grossi con un rapporto lunghezza-spessore maggioredi 3 deve essere determinata in conformità alla EN 13383-2:2002, punto 7.

4.3.2 Granulometrie grosseLa percentuale di pezzi di aggregato con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 diun sottocampione ottenuto dai campioni specificati per la determinazione della distribu-zione granulometrica (vedere 4.2.1) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alladichiarazione del produttore per la categoria LTDichiarata) specificati al prospetto 6 per lacategoria scelta, quando sottoposti a prova come specificato in 4.3.1.

4.3.3 Granulometrie leggereLa percentuale di aggregati grossi con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 di uncampione sfuso come specificato per la determinazione della distribuzione della massa(vedere 4.2) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alla dichiarazione delproduttore per la categoria LTDichiarata) specificati nel prospetto 6 per la categoria scelta,quando sottoposti a prova come specificato in 4.3.1.

4.3.4 Granulometrie pesantiLa percentuale di pezzi di aggregato con rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 diun campione sfuso come specificato per la determinazione della distribuzione dellemasse (vedere 4.2.3) deve conformarsi ai requisiti corrispondenti (o alla dichiarazione delproduttore per la categoria LTDichiarata) specificati al prospetto 6 per la categoria scelta,quando sottoposti a prova come specificato in 4.3.1.

4.4 Proporzione di superfici frantumate o rotteQuando richiesto, la proporzione di pezzi di aggregato (frammenti esclusi), con meno del50% di superfici frantumate o rotte (pezzi rotondi) deve conformarsi al requisito corrispon-dente specificato al prospetto 7 per la categoria scelta (o alla dichiarazione del produttoreper la categoria RODichiarata). Il campione sottoposto a prova deve essere il campioneutilizzato per la determinazione della forma, vedere 4.3. Il campione deve essere sotto-posto a esame visivo e al conteggio dei pezzi di aggregato.

prospetto 6 Categorie per la forma

Rapporto lunghezza-spessore maggiore di 3 CategoriaLT

Percentuale in massa Percentuale in numero

Granulometrie grosse Granulometrie leggere Granulometrie pesanti

≤20 Altro valore dichiarato dal produttore

≤20 Altro valore dichiarato dal produttore

≤5 Altro valore dichiarato dal produttore

LTALTDichiarato

Nessun requisito Nessun requisito Nessun requisito LTNR

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5 REQUISITI FISICI

5.1 GeneralitàLa necessità di eseguire prove e dichiarare tutte le proprietà riportate in questo punto èlimitata in base alla particolare origine di applicazione degli aggregati. Quando richiesto,le prove specificate in 5 devono essere eseguite in modo da determinare le relativeproprietà fisiche.

Nota 1 Quando si richiede il valore di una proprietà non definita con limiti specificati, il valore dovrebbe esseredichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 10 un valore di un coefficientemicro Deval di 40 corrisponde a MDE40 (Valore dichiarato).

Nota 2 Quando una proprietà non è richiesta, si può utilizzare la categoria "Nessun requisito".

Nota 3 La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni specifiche può essere consultata nelle dispo-sizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione.

Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 13383-2:2002,punto 4.

5.2 Massa volumica dei pezzi La massa volumica dei pezzi degli aggregati (frammenti esclusi) deve essere determinatain conformità alla EN 13383-2:2002, punto 8 dichiarando i risultati.

Il numero dei pezzi di aggregato da sottoporre a prova e i risultati della prova devonoessere conformi al prospetto 8.

Se ognuno dei primi 10 pezzi di aggregato sottoposto a prova soddisfa i requisiti dellamassa volumica media, non si richiede alcuna prova supplementare.

5.3 Resistenza alla rotturaLa resistenza alla rottura degli aggregati (frammenti esclusi) deve essere determinataverificando la resistenza alla compressione in conformità alla EN 1926:1999,appendice A.

Ogni provino deve essere preparato a partire da un pezzo separato di aggregato grosso.

Il numero di provini da sottoporre a prova e i risultati della prova devono essere conformiai requisiti corrispondenti specificati nel prospetto 9 per la categoria scelta (o alla dichia-razione del produttore per la categoria CSDichiarata).

prospetto 7 Categorie per superfici frantumate o rotte

Pezzi di aggregato con meno del50% di superfici frantumate o rotte

Percentuale in numero

CategoriaRO

≤5Altro valore dichiarato dal produttore

RO5RODichiarato

Nessun requisito RONR

Nota 1: Si intende che le superfici rotte comprendono le superfici risultanti da discontinuità nella formazione rocciosa qualipiani di stratificazione e giunti.

Nota 2: La categoria RO5 dovrebbe essere applicata solo agli aggregati da utilizzarsi in strutture nelle quali pezzi arrotondatidi aggregato potrebbero causare instabilità.

prospetto 8 Requisiti per la massa volumica

Massa volumica media di 10 pezzi ≥ x Mg/m3

Massa volumica di almeno 36 pezzi sui 40 sottoposti a prova

≥ x - 0,10 Mg/m3

Il valore di x deve essere dichiarato dal produttore ed espresso al secondo decimale e non deve essere minore di 2,30.

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Nota Anche l’integrità del blocco riveste particolare importanza. Gli aggregati per opere di protezione dovrebberoessere privi di discontinuità significative quali fratture, venature, stiloliti, laminazioni, piani di fogliazione, pianidi sfaldabilità, cambiamenti di "facies" o altri difetti analoghi che potrebbero causare rottura durante il carica-mento, lo scarico o la posa in opera. Una guida per l’integrità del pezzo è riportata nell’appendice B.

5.4 Resistenza all’usuraQuando richiesto, la resistenza all’usura degli aggregati per opere di protezione(frammenti esclusi), determinata in conformità alla EN 1097-1:1996, punto 7, deve confor-marsi al corrispondente requisito specificato nel prospetto 10 per la categoria selezionata(o alla dichiarazione del produttore per la categoria MDEDichiarata).

La porzione di prova deve essere preparata in conformità alla EN 1097-1:1996, punto 6.Laddove non è disponibile un aggregato rappresentativo dell’aggregato per opere diprotezione, la porzione di prova deve essere preparata in conformità con laEN 1097-1:1996, punto 6, con le variazioni specificate in 5.4.1, 5.4.2 e 5.4.3.

5.4.1 La porzione di prova deve essere ottenuta frantumando almeno sei pezzi separati diaggregato per opere di protezione per i quali le masse non differiscono di oltre il 25%. Lafrantumazione deve essere eseguita con un frantoio a mascelle da laboratorio.

5.4.2 Le scaglie devono essere eliminate utilizzando stacci a barra in conformità alla EN 933-3come segue:

a) staccio a barra da 6,3 mm per le frazioni da 10 mm a 11,2 mm (o da 10 mm a12,5 mm);

b) staccio a barra da 8 mm per le frazioni da 11,2 mm a 14 mm (o da 12,5 mm a14 mm).

prospetto 9 Categorie per i requisiti di resistenza alla rottura

Resistenza media alla compressione di 9 provini dopo aver eliminato il

valore più basso ottenuto da 10 provini MPa

Resistenza alla compressione di non più di 2 provini su 10

MPa

CategoriaCS

≥80≥60

Altro valore dichiarato dal produttore

<60<40

Altro valore dichiarato dal produttore

CS80CS60

CSDichiarato

Nessun requisito Nessun requisito CSNR

prospetto 10 Categorie per i requisiti di resistenza all’usura

Coefficiente micro Deval CategoriaMDE

≤10≤20≤30

Altro valore dichiarato dal produttore

MDE10MDE20MDE30

MDEDichiarato

Nessun requisito MDENR

Nota Questi requisiti si applicano agli strati superiori degli aggregati che si sa essere soggetti ad abrasione da parte delsedimento. L’utilizzo suggerito delle categorie è il seguente:Categoria MDE10: Ambiente estremamente abrasivo, per esempio mari frequentemente burrascosi con interazionefra struttura e ghiaione, torrenti, strutture dinamiche.Categoria MDE20: Ambiente altamente abrasivo, per esempio mari occasionalmente burrascosi con litorale sabbiosoo con ghiaione.Categoria MDE30: Ambiente moderatamente abrasivo, per esempio onde occasionalmente significative oppureazione di una corrente carica di sedimenti sospesi.

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5.4.3 Le particelle cubiche devono essere eliminate utilizzando stacci a barra in conformità allaEN 933-3, come particelle trattenute sullo staccio a barra da 12,5 mm per le frazioni da11,2 a 14 mm (o da 12,5 mm a 14 mm).

5.5 Requisiti associati all’iniezioneGli aggregati per opere di protezione da utilizzarsi in uno strato da iniettare con maltacementizia o bituminosa non devono essere ricoperti da terreno argilloso o altro terrenoadesivo.

5.6 ColoreLa variazione naturale del colore fornito da una cava (o parte distinta di una cava) con unconsolidato modello di fornitura non deve essere motivo di rifiuto del materiale.

Nota L’acquirente dovrebbe informare il fornitore di qualunque preferenza nei confronti di un colore particolare peraggregati per opere di protezione.

6 REQUISITI CHIMICI

6.1 GeneralitàQuando richiesto, le prove specificate in 6 devono essere eseguite in modo da deter-minare le appropriate proprietà chimiche.

Nota Questo punto generalmente si applica ad aggregati naturali e artificiali per opere di protezione. Tuttavia, alcunimateriali riciclati potrebbero presentare altre caratteristiche chimiche non incluse nel mandato M 125 che nonsi applicano alla generalità degli aggregati per opere di protezione con un consolidato modello di utilizzo e,quando richiesto, possono essere utilizzate disposizioni in vigore sul luogo di utilizzo per valutare la loroidoneità.

Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 13383-2:2002,punto 4.

6.2 Impurità Gli aggregati per opere di protezione non devono contenere materiale estraneo inquantità tale da causare danni alla struttura o all’ambiente che li ospitano (vedereprospetto D.2).

6.3 Costituenti idrosolubiliQuando è richiesta una determinazione dei costituenti idrosolubili, si deve preparare uneluato come specificato nel prEN 1744-3.

7 REQUISITI DI DURABILITÀ

7.1 GeneralitàLa necessità di eseguire prove per tutte le proprietà riportate nel presente punto è limitataalla particolare applicazione nell’utilizzo finale o all’origine degli aggregati per opere diprotezione. Quando richiesto, le prove specificate in 7 devono essere eseguite in modo dadeterminare le appropriate proprietà di durabilità.

Nota 1 Quando si richiede il valore di una proprietà non definita con limiti specificati, il valore dovrebbe esseredichiarato dal produttore come categoria XXDichiarata, per esempio nel prospetto 14 un valore di perdita dimassa del 30% corrisponde a MS30 (Valore dichiarato).

Nota 2 Quando una proprietà non è richiesta, si può utilizzare la categoria "Nessun requisito".

Nota 3 La guida per la scelta di categorie appropriate per applicazioni specifiche può essere consultata nelle dispo-sizioni nazionali alla voce utilizzo degli aggregati per opere di protezione.

Il campionamento deve essere effettuato come specificato nella EN 13383-2:2002,punto 4.

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7.2 Costituenti che influenzano la durabilità delle scorie d’acciaio e di altoforno

7.2.1 Disintegrazione del silicato dicalcico delle scorie di altoforno raffreddata in ariaQuando richiesto, gli aggregati per opere di protezione composti da scorie di altofornoraffreddate in aria (frammenti esclusi) sottoposti a prova in conformità allaEN 1744-1:1998, punto 19.1, non devono presentare disintegrazione da silicato dicalcico.

7.2.2 Disintegrazione del ferro delle scorie di altoforno raffreddate in ariaQuando richiesto, gli aggregati per opere di protezione composti da scorie di altofornoraffreddate in aria (frammenti esclusi) sottoposti a prova in conformità allaEN 1744-1:1998, punto 19.2, non devono presentare disintegrazione da ferro.

7.2.3 Disintegrazione delle scorie d’acciaioQuando richiesto, la disintegrazione degli aggregati per opere di protezione in scoried’acciaio deve essere sottoposta a prova in conformità alla EN 13383-2:2002, punto 10.

Il campione per la prova deve consistere di 20 pezzi di scorie (frammenti esclusi).

La disintegrazione delle scorie d’acciaio deve essere conforme ai requisiti corrispondentispecificati al prospetto 11 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttoreper la categoria DSDichiarata).

Per le categorie DSA e DSB del prospetto 11, se uno dei 20 pezzi presenta o fratture o piùdel 20% di perdita di massa, devono essere sottoposti a prova altri 20 pezzi di scorie diacciaio. Nessuno di questi ulteriori pezzi deve presentare fratture o una perdita di massamaggiore del 20%.

7.3 Assorbimento d’acqua come prova di valutazione per la resistenza al gelo e disgelo ealla cristallizzazione salinaQuando richiesto, l’assorbimento d’acqua degli aggregati per opere di protezione(frammenti esclusi) deve essere determinato in conformità alla EN 13383-2:2002,punto 8.

Se l’assorbimento d’acqua non è maggiore del valore scelto come categoria WA0,5 speci-ficata nel prospetto 12, si deve presumere che gli aggregati per opere di protezione sianoresistenti al gelo e disgelo e alla cristallizzazione salina. Devono essere sottoposti a prova10 pezzi.

prospetto 11 Categorie per la disintegrazione delle scorie d’acciaio

Disintegrazione delle scorie d’acciaio Perdita di massa o formazione di fratture

CategoriaDS

Non più di quattro pezzi presentanti una perdita di massa >0,5% e non più un pezzo presentante una perdita di massa >20% o fratture

DSA

Perdita totale di massa di tutti i pezzi ≤0,5% e non più di un pezzo presentante una frattura o >20% perdita di massa

DSB

Altro valore dichiarato dal produttore DSDichiarato

Nessun requisito DSNR

prospetto 12 Categorie per l’assorbimento d’acqua

Assorbimento di acquaPercentuale in massa

CategoriaWA

Assorbimento medio ≤0,5 WA0,5

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7.4 Resistenza al gelo e disgelo Quando richiesto, la resistenza al gelo e disgelo degli aggregati per opere di protezione(frammenti esclusi) deve essere determinata in conformità alla EN 13383-2:2002, punto 9.La resistenza al gelo e disgelo deve conformarsi ai corrispondenti requisiti specificati nelprospetto 13 per la categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per lacategoria FTDichiarata). Inizialmente devono essere sottoposti a prova 10 pezzi diaggregato.

Se uno dei pezzi sottoposti a prova presenta più dello 0,5% di perdita di massa o forma-zione di fratture aperte, devono essere sottoposti a prova altri 10 pezzi.

Nota 1 I pezzi sottoposti a prova in conformità con 7.2 che presentano un assorbimento d’acqua massimo dello 0,5%sono esclusi da ulteriori prove.

Nota 2 Nell’appendice C è riportata una guida su come specificare la resistenza al gelo e disgelo degli aggregati peropere di protezione.

7.5 Resistenza alla cristallizzazione salinaQuando richiesto, la resistenza alla cristallizzazione salina degli aggregati per opere diprotezione (frammenti esclusi) deve essere determinata in conformità allaEN 1367-2:1998, punto 8. La resistenza alla cristallizzazione salina deve conformarsi alcorrispondente requisito specificato al prospetto 14 per la categoria selezionata (o alladichiarazione del produttore per la categoria MSDichiarata). Laddove non siano disponibiliidonei e rappresentativi aggregati grossi per opere di protezione, la porzione per la provadeve essere ottenuta per frantumazione, utilizzando un frantoio a mascelle da laboratorio,di almeno sei pezzi separati di aggregato per i quali le masse non differiscano di oltreil 25%.

Nota Nell’appendice C è riportata una guida su come specificare la resistenza alla cristallizzazione salina degliaggregati per opere di protezione.

7.6 SonnenbrandQuando richiesto, la presenza di segni di Sonnenbrand negli aggregati per opere di prote-zione (frammenti esclusi) provenienti da roccia vulcanica come il basalto deve esseredeterminata in conformità alla EN 13383-2:2002, punto 10. La presenza di segni diSonnenbrand deve conformarsi al corrispondente requisito specificato al prospetto 15 perla categoria selezionata (o alla dichiarazione del produttore per la categoria SBDichiarata).

Inizialmente devono essere sottoposti a prova 20 pezzi di aggregato. Se un pezzopresenta segni di Sonnenbrand, devono essere sottoposti a prova altri 20 pezzi.

prospetto 13 Categorie per la resistenza al gelo e disgelo

Gelo e disgeloPerdita di massa o formazione di fratture aperte

CategoriaFT

Non più di un pezzo di quelli inizialmente sottoposti a prova e nessuno dei pezzi successivamente sottoposti a prova deve presentare una perdita di massa maggiore dello 0,5% o formazione di fratture aperte

FTA

Altro valore dichiarato dal produttore FTDichiarato

Nessun requisito FTNR

prospetto 14 Categorie di resistenza alla cristallizzazione salina

Risultato della prova al solfato di magnesioPercentuale perdita di massa

CategoriaMS

≤25Altro valore dichiarato dal produttore

MS25MSDichiarato

Nessun requisito MSNR

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8 VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

8.1 GeneralitàIl produttore deve effettuare prove di tipo iniziali (vedere 8.2) e il controllo della produzionedi fabbrica (vedere appendice D) per garantire che il prodotto sia conforme alla presentenorma europea e dichiarare i relativi valori.

8.2 Prove di tipo inizialeLe prove di tipo iniziale relative alla destinazione d’uso devono essere eseguite percontrollare la conformità ai requisiti specificati nelle circostanze seguenti:

a) si deve utilizzare una nuova fonte di aggregati per opere di protezione;

b) è subentrata una modifica importante nella natura delle materie prime o nelprocesso che possono influenzare le proprietà degli aggregati per opere di prote-zione.

I risultati delle prove iniziali devono essere documentati come punto di partenza delcontrollo della produzione di fabbrica relativa a quel materiale. Ciò deve includere in parti-colare l’identificazione di ogni costituente che può emettere radiazioni oltre il normalelivello di fondo, ogni costituente che può rilasciare idrocarburi poliaromatici o altresostanze pericolose. Se il contenuto di uno qualsiasi di questi costituenti supera i limitistabiliti in base alle disposizioni vigenti sul luogo di impiego dell’aggregato, devono esseredichiarati i risultati delle prove iniziali.

8.3 Controllo di produzione di fabbrica Il produttore deve avere installato un sistema di controllo di produzione di fabbrica rispon-dente ai requisiti dell’appendice D.

Le registrazioni tenute dal produttore devono indicare quali procedure di controllo dellaqualità sono in atto durante la produzione dell’aggregato per opere di protezione.

Nota La forma di controllo applicata a qualsiasi aggregato per opere di protezione dipende dall’impiego previsto edalle regolamentazioni sul suo impiego.

9 DESIGNAZIONE E DESCRIZIONE

9.1 DefinizioneGli aggregati per opere di protezione devono essere identificati in base a:

a) origine e produttore - se il materiale è stato ripreso da un deposito, devono essereindicati sia l’origine sia il deposito;

b) tipo di aggregati per opere di protezione (vedere EN 932-3);

c) classe granulometrica.

prospetto 15 Categorie per segni di Sonnenbrand

Segni di Sonnenbrand CategoriaSB

Non più di un pezzo di quelli inizialmente sottoposti a prova e nessuno dei pezzi successivamente sottoposti a prova deve presentare segni di SonnenbrandAltro valore dichiarato dal produttore

SBA

SBDichiarato

Nessun requisito SBNR

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9.2 Ulteriori informazioni per la descrizione degli aggregati per opere di protezioneLa necessità di fornire altre informazioni dipende dalla situazione e dall’impiego finale.

Nota L’acquirente dovrebbe informare il fornitore, al momento dell’ordine, dell’esistenza di qualunque requisitospeciale associato a un particolare impiego finale e della propria necessità di ricevere altre informazioni nontrattate dal prospetto ZA.1a.

10 MARCATURA ED ETICHETTATURALa bolla di consegna deve contenere almeno le informazioni seguenti:

a) designazione;

b) data di spedizione;

c) numero di serie della bolla;

d) riferimento della presente norma.

Il contratto di fornitura può prevedere ulteriori informazioni da evidenziare nella bolla diconsegna.

Nota Per la marcatura CE e l'etichettatura vedere ZA.3.

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APPENDICE A LIMITI DELLE CLASSI GRANULOMETRICHE GROSSE, LEGGERE E PESANTI(informativa)

figura A.1

X Massa, kilogrammi/apertura staccio, millimetri Y % in massa minore di (passante)1 Frammenti 2 Requisiti granulometriciAggregato grosso: a/b mmAggregato leggero e pesante: da a fino b kgELL: Limite estremo inferioreNLL: Limite inferiore nominale, aNUL: Limite superiore nominale, b EUL: Limite estremo superiore

Nota Vedere prospetti 1, 2 e 4 per i valori dei requisiti granulometrici.

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APPENDICE B GUIDA ALL’INTEGRITÀ DEL BLOCCO(informativa)

B.1 Generalità"Integrità del blocco" è il nome dato alla proprietà di ogni blocco o pezzo di aggregato peropere di protezione indicante la sua capacità di rimanere intero o, in termini pratici, la suaresistenza alla rottura lungo difetti o fessurazioni durante le operazioni di movimenta-zione, messa in opera e sotto l’azione di carichi ciclici sull’opera. L’importanzadell’integrità del blocco aumenta con la dimensione dell’aggregato, diventando laproprietà meccanica più importante degli aggregati pesanti.

La presente appendice fornisce informazioni sui metodi di controllo della rottura delblocco risultante dalla presenza di difetti significativi all’interno dei pezzi di aggregato.

A causa della loro origine geologica e della varietà dei possibili mezzi di estrazione, i pezzidi aggregato possono contenere fessurazioni naturali o causate da scoppio e difetti.Questi piani di potenziale debolezza a volte insorgono a causa di venature, stiloliti,laminazioni, piani di fogliazione o cambiamenti di "facies".

Per granulometrie minori selezionate meccanicamente in base alla dimensione allarinfusa e la cui resistenza quindi è stata duramente messa alla prova, solitamentel’integrità del blocco è ritenuta accettabile ed è maggiormente correlata alla resistenzaalla compressione rispetto ai grandi blocchi selezionati individualmente.

B.2 ProveLa resistenza alla rottura della tessitura minerale degli aggregati per opere di protezionepuò essere misurata utilizzando prove di resistenza sulla roccia intatta, quali la prova diresistenza alla compressione specificata nella EN 1926. Il metodo impiega provini delledimensioni di una mano ed è obiettivo, ma non fornisce un’indicazione affidabilesull’integrità del blocco.

Una prova distruttiva è la "prova di rottura da caduta" che consiste nel sottoporre50 blocchi ad una prova di impatto normalizzata facendo sequenzialmente cadere iblocchi da un’altezza fissa di 3 m su un piano di roccia che è stato preparato per offrireuna condizione normalizzata di impatto. L’indice di rottura è valutato da misurazioni diperdita di massa.

Nota Questo metodo è stato messo a punto a seguito delle raccomandazioni esposte nel manuale per l’impiego diroccia in opere di ingegneria costiere e litoranee [1]. Ulteriori ricerche sono in corso [2].

Solitamente si utilizza la valutazione visiva soggettiva dei blocchi difettosi. Tuttavia ciò è discarso valore per le specifiche, in quanto non sempre è possibile rilevare fratturenascoste all’interno degli aggregati che possono causare rotture impreviste [3]. In Franciae nei Paesi Bassi sono stati messi a punti dei metodi di prova non distruttivi che utilizzanola velocità del suono. Il Laboratoire Régional des Ponts et Chaussèes (LCPC, Parigi) haperfezionato un metodo per rilevare i diversi gradi di fessurazione all’interno dei blocchiutilizzando un’apparecchiatura comunemente impiegata per valutare la qualità del calce-struzzo. Il metodo si basa sulla NF 18.556 [4] ed è utilizzato per rilevare microfratture negliaggregati, noto come "Indice di continuità" e raffronta la velocità misurata all’interno di unpezzo di roccia con la sua velocità teorica. Tuttavia, il metodo previsto per gli aggregati peropere di protezione [5] richiede che l’indice di continuità ricavato idealmente da tremisurazioni perpendicolari per blocco sia dapprima tarato rispetto ai risultati delle prove dicaduta per ogni diversa provenienza della roccia. Questa procedura obiettiva è utilizzatain Francia da parecchi anni per la valutazione della qualità.

Un metodo alternativo sviluppato dal Centre of Engineering Geology di Delft [6] prevededa 20 a 25 misurazioni della velocità effettuate a caso su un blocco. È stata ricavata unaanalisi statistica basata sulla distribuzione normalizzata della velocità. Sebbene abbiatempi più lunghi del metodo LCPC, il metodo di Delft presenta il vantaggio di poterdiventare una prova di campo interamente non distruttiva per indicare la presenza difessure in un blocco.

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Si dovrebbe scegliere un metodo appropriato dopo aver considerato ogni metodologia e irelativi costi nei confronti di qualunque conoscenza preesistente di omogeneità, porositàe assorbimento d’acqua nella partita di aggregato da valutare. Nel considerare l’omoge-neità, si dovrebbe tener conto della possibilità di fratture nascoste, sia di origine naturalenella massa rocciosa sia causate dal metodo estrattivo.

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APPENDICE C GUIDA RELATIVA ALLA RESISTENZA AL GELO E DISGELO E ALLA (informativa) CRISTALLIZZAZIONE SALINA DEGLI AGGREGATI GROSSI PER OPERE DI

PROTEZIONE

C.1 GeneralitàNei climi freddi, gli aggregati per opere di protezione possono essere particolarmentesuscettibili al deterioramento causato da pressioni cicliche indotte dal ghiaccio a causadei processi di gelo e disgelo. Nei climi caldi, tali aggregati possono essere particolar-mente suscettibili al deterioramento causato da pressioni cicliche per cristallizzazionisaline a causa della precipitazione salina che ha luogo dopo il ripetuto prosciugamento diacqua salata. La suscettibilità della roccia alla rottura causata da questi e altri meccanismiinterni ciclici di sollecitazione dipende principalmente dal clima, dall’uso finale, dal tipopetrografico, dal grado di alterazione geologica della roccia originaria, dalla presenza diminerali instabili e dai mezzi di estrazione, dalla distribuzione dimensionale dei pori e daidifetti che possono consentire la penetrazione dell’acqua.

C.1.1 Clima La severità dei danni causati dal gelo e disgelo è collegata alla frequenza dei cicli di geloe disgelo, al grado di gelo e disgelo indicato dal regime delle temperature estreme,dall’umidità e dal grado di saturazione dell’aggregato.

Il danno dovuto alla cristallizzazione salina è ugualmente collegato alla frequenza e allavelocità di essiccazione come indicato dal regime di umidità e temperatura e dalla salinitàdell’acqua. Gli aggregati per opere di protezione sono maggiormente suscettibili al dannoquando utilizzati in parti della costruzione esposte a significative variazioni del grado disaturazione. Per esempio, tali aggregati nelle parti permanentemente sommerse di unastruttura idraulica, posti troppo in profondità per avvertire condizioni di gelo, sono menosuscettibili, mentre quelli che si trovano in strati di rivestimento nella zona instabile lo sonodi più. La severità delle condizioni in grado di favorire la disgregazione dell’aggregato puòessere scelta dal prospetto C.1.

C.1.2 Tipo petrografico I geologi riconoscono che alcuni tipi di roccia possiedono differenti gradi di resistenza, infunzione della dimensione e della distribuzione dei pori, oltre a particolari suscettibilitàall’alterazione geologica (per esempio, disgregazione fisica e/o chimica alla fonte).Un’indagine petrografica e una classificazione del tipo di roccia può spesso fornire unachiara indicazione di alta resistenza al deterioramento. Alternativamente, segni di corro-sione geologica, se ben sviluppati, dovrebbero far presumere una scarsa resistenza allaalterazione in servizio.

prospetto C.1 Zona di esposizione e condizioni

Zona di esposizione e condizioni Clima

Mediterraneoa) Atlantico e Continentaleb)

Comprendenti le zone immerse situate al di sotto della profondità di penetrazione del gelo, nei climi freddi

Mite Mite

Saturazione totale o parziale con acqua dolce Mite Severo

Saturazione totale o parziale con acqua salata Severo Severo

a) La classificazione Mediterraneo implica che non vanno considerate le condizioni di gelo.b) Solo aree con clima suscettibile di gelo.

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C.2 Prova e scelta dei requisiti di specifica

C.2.1 Documentazione di servizioLaddove sia disponibile una soddisfacente documentazione di servizio per la prestazionea lungo termine degli aggregati per opere di protezione provenienti da una sorgenteomogenea e la documentazione di servizio corrisponda alle condizioni di utlizzoprogettate, generalmente non sono necessari altri requisiti di prova per la resistenza algelo e disgelo e alla cristallizzazione salina. Se non è disponibile una documentazione diservizio soddisfacente, la più opportuna considerazione dovrebbe basarsi sui dati petro-grafici, in quanto potrebbero non essere necessarie altre prove per la resistenza al gelo edisgelo o alla cristallizzazione salina.

C.2.2 Esame petrograficoI risultati dell’esame petrografico sul campione di aggregati per opere di protezione inconformità al procedimento specificato nella EN 932-3 danno un’indicazione dei principalicostituenti della roccia, della tessitura, dell’anisotropia, della porosità e della presenza dicostituenti che possono avere importanza in particolari circostanze, unitamente allo statodi alterazione geologica e denominazione geologica. Gli aggregati con resistenza insod-disfacente al gelo e disgelo o alla cristallizzazione salina, in caso di condizioni miti osevere, provenienti da rocce molto alterate o fissili, da alcuni conglomerati e breccepossono includere tutti o alcuni degli elementi seguenti:

- scisto, micascisto, fillite;

- calcare farinoso, marna;

- scisto argilloso;

- conglomerato debolmente cementato con minerali argillosi.

C.2.3 Prove di assorbimento d’acqua, gelo e disgelo e al solfato di magnesioQualora i risultati dell’esame petrografico si siano dimostrati inconcludenti, può esserenecessario considerare il prospetto C.1 e il prospetto C.2 allo scopo di determinare qualeulteriore prova sia necessaria.

Se l’assorbimento d’acqua determinato in conformità con la EN 13383-2:2002, punto 8,non è maggiore dello 0,5%, l’aggregato può essere considerato resistente al gelo edisgelo e alla cristallizzazione salina e non è necessario procedere a prove ulteriori. Moltiaggregati presentano tuttavia valori maggiori di assorbimento d’acqua. Per esempio, icalcari e le arenarie del Giurassico presentano di frequente valori di assorbimentomaggiori del 4%, mentre i calcari e le dolomiti del Permiano e le arenarie carboniferespesso presentano valori di assorbimento maggiori del 2%, ma questi materiali possonoancora avere un’adeguata resistenza al gelo/disgelo o alla cristallizzazione salina.

Aggregati aventi valori di assorbimento d’acqua maggiore dello 0,5% dovrebbero general-mente essere valutati con la prova di gelo e disgelo specificata nella EN 13383-2:2002,punto 9, oppure con la prova al solfato di magnesio specificata nella EN 1367-2.

La prova al solfato di magnesio in conformità alla EN 1367-2 è stata ritenuta una provaidonea per molti aggregati. Tuttavia, per quanto riguarda gli aggregati per opere di prote-zione, i risultati ottenuti in conformità con questo metodo di prova dovrebbero esserevalutati con prudenza a causa dello stretto intervallo granulometrico dei pezzi sottoposti aprova (da 10 mm a 14 mm). La ridotta dimensione dell’aggregato di prova non può ripro-durre fedelmente la corrosione in situ causata dalla cristallizzazione salina dall’aggregato.L’intervallo granulometrico dell’aggregato sottoposto a prova spesso influenza notevol-mente i risultati.

Per questi motivi, prima di eseguire la prova, è utile eseguire un esame petrografico delmateriale roccioso e un’identificazione visiva della modalità di disintegrazione dopo la prova.In caso di risultati limite, la prova normalizzata può essere confrontata con altri metodi:

a) utilizzando intervalli più ampi e diverse granulometrie (per esempio da 63 mm a125 mm); e/o

b) ripetendo la prova con solfato di sodio, per esempio in conformità alla EN 12370.

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Se gli aggregati devono stare permanentemente sommersi, non dovrebbe essere neces-saria alcuna prova di stabilità.

I prospetti C.1 e C.2 servono solo da guida e la scelta finale è lasciata all’acquirente/cliente.A mano a mano che ulteriori risultati di prove riguardanti la prestazione dell’aggregato indiverse condizioni ambientali si renderanno disponibili, saranno aggiunte ulteriori classi diseverità e categorie di requisiti di prova ai prospetti 1 e 2 nelle future edizioni dellapresente norma.

prospetto C.2 Condizioni ambientali

Condizioni ambientali

Miti Severe

Prova di gelo e disgelo (7.4) appli-cabile alle condizioni climatiche atlan-tiche e continentalia)

Categoria NR Categoria A

Prova al solfato di magnesio (7.5) applicabile alle condizioni mediter-raneeb)

Categoria NR Categoria A

a) Solo aree con clima soggetto a gelo.b) La classificazione mediterranea implica la non considerazione di condizioni di gelo.

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APPENDICE D CONTROLLO DELLA PRODUZIONE DI FABBRICA(normativa)

D.1 IntroduzioneLa presente appendice specifica un sistema di controllo della produzione di fabbrica degliaggregati per opere di protezione al fine di garantirne la conformità ai relativi requisiti dellapresente norma.

Le prestazioni del sistema di controllo della produzione di fabbrica devono essere valutatesulla base dei principi utilizzati nella presente appendice.

D.2 Organizzazione

D.2.1 Responsabilità e autorità Occorre definire le responsabilità, l’autorità e l’interrelazione tra tutto il personale addettoalla gestione, esecuzione e controllo delle attività legate al sistema di qualità, incluso ilpersonale che necessita di libertà organizzativa e autorizzazione per:

a) iniziare azioni atte a prevenire l’eventuale non conformità del prodotto;

b) identificare, registrare e intervenire in caso di eventuali deviazioni di qualità delprodotto.

D.2.2 Rappresentante della direzione per il controllo della produzione di fabbricaPer ciascun impianto di produzione di aggregati, il produttore deve nominare una personaalla quale conferire l’autorità necessaria a garantire l’attuazione e il mantenimento delrispetto di tutti i requisiti indicati nella presente appendice.

D.2.3 Revisione della direzioneIl sistema di controllo della produzione di fabbrica adottato per soddisfare i requisiti dellapresente appendice deve essere controllato e revisionato ad intervalli stabiliti da partedella direzione per garantire la sua continua adeguatezza ed efficacia. Le registrazioni ditali revisioni devono essere conservate.

D.3 Procedure di controlloIl produttore deve redigere e tenere aggiornato un manuale relativo al sistema di controllodella produzione di fabbrica che stabilisca le procedure tramite le quali sono soddisfatti irequisiti del controllo della produzione di fabbrica.

D.3.1 Controllo dei documenti dei datiIl controllo dei documenti dei dati deve includere tutta la documentazione e i dati ritenutiimportanti in base ai requisiti della presente norma e relativi all’acquisto, alla lavorazione,e ispezione dei materiali e i documenti del sistema di controllo della produzione difabbrica.

Una procedura riguardante la gestione di documenti e dei dati deve essere inclusa nelmanuale di controllo della produzione riguardante le procedure e le responsabilità perl’approvazione, emissione, distribuzione e amministrazione dei documenti dei dati internied esterni, e la preparazione, emissione e registrazione delle modifiche alla documenta-zione.

D.3.2 Servizi in subappaltoSe qualsiasi parte dell’attività è subappaltata da parte dal produttore, deve esserestabilito un mezzo di controllo. Il produttore deve mantenere l’intera responsabilità pertutte le parti di attività subappaltate.

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D.3.3 Identificazione delle materie primeSi deve disporre della documentazione dettagliata sulla natura delle materie prime, la loroorigine e, se necessario, una o più mappe che illustrino il luogo e il piano di estrazione.

È responsabilità del produttore garantire che, qualora siano identificate eventualisostanze pericolose, il loro contenuto non ecceda i limiti stabiliti dalle disposizioni vigentisul luogo di impiego dell’aggregato.

Nota La maggior parte delle sostanze pericolose definite nella Direttiva del Consiglio 76/769/CEE non sonogeneralmente presenti nella maggior parte dei giacimenti di aggregati di origine minerale. Tuttavia la notaZA.1 dell’appendice ZA è rivolta all’attenzione del produttore di aggregati per opere di protezione.

D.4 Gestione della produzioneIl sistema di controllo della produzione di fabbrica deve soddisfare i requisiti seguenti:

a) Presenza di procedure per l’identificazione e il controllo dei materiali.

Nota Queste possono includere procedure per mantenere e correggere le apparecchiature di processo,l’ispezione o le prove dei materiali campionati durante il processo, la modifica del processo dovuta acattivo tempo, ecc.

b) Presenza di procedure per identificare e controllare gli eventuali materiali dannosi,identificati in D.3.3, per garantire che non superino i limiti stabiliti dalle disposizionivigenti sul posto di impiego dell’aggregato.

c) Presenza di procedure per garantire che il materiale sia stoccato in modo controllatoe che sia possibile identificare i punti di immagazzinamento e loro contenuto.

d) Presenza di procedure per garantire che il materiale prelevato dal magazzino nonsia deteriorato in modo tale da comprometterne la sua conformità.

e) Il prodotto deve essere identificabile fino al punto vendita per quanto riguardal’origine e il tipo.

D.5 Ispezione e prove

D.5.1 GeneralitàIl produttore deve mettere a disposizione tutti gli impianti, le apparecchiature e ilpersonale addestrato necessari per l’esecuzione delle ispezioni e delle prove richieste.

D.5.2 ApparecchiaturaIl produttore deve essere responsabile del controllo, della taratura e della manutenzionedelle apparecchiature di ispezione, di misurazione e di prova.

L’accuratezza e la frequenza di taratura devono essere conformi alla EN 932-5.

L’apparecchiatura deve essere utilizzata in conformità a procedimenti documentati.

L’attrezzatura deve essere identificabile in modo univoco.

Le registrazioni di taratura devono essere conservate.

D.5.3 Frequenza e ubicazione dell’ispezione, del campionamento e delle proveLa documentazione di controllo della produzione deve descrivere la frequenza e la naturadelle ispezioni. La frequenza del campionamento e delle prove, se richiesto, deve essereeffettuata per le caratteristiche di pertinenza specificata nei prospetti D.1, D.2 e D.3.

Nota 1 La frequenza delle prove è generalmente correlata ai periodi di produzione. Un periodo di produzione èdefinito come una intera settimana, mese o anno di giorni lavorativi per la produzione.

Nota 2 I requisiti per il controllo della produzione di fabbrica possono comprendere esami visivi. Qualsiasi deviazioneindicata da queste ispezioni può portare ad un aumento delle frequenze di prove.

Nota 3 Quando il valore misurato si avvicina al limite specificato, può essere necessario aumentare la frequenza.

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Nota 4 In condizioni speciali, le frequenze di prova possono essere diminuite al disotto di quelle riportate nei prospettiD.1, D.2 e D.3.

Tali condizioni potrebbero essere:

a) apparecchiatura di produzione altamente automatizzata;

b) esperienza a lungo termine con costanza delle proprietà speciali;

c) giacimenti ad alto grado di conformità;

d) applicazione di un Sistema di Gestione della Qualità dotato di misure eccezionali perla sorveglianza e il monitoraggio del processo di produzione.

Il produttore deve preparare un programma di frequenza delle prove tenendo conto deirequisiti minimi dei prospetti D.1, D.2 e D.3.

I motivi della diminuzione delle frequenze di prove devono essere riportate nel documentodel controllo della produzione di fabbrica.

D.6 RegistrazioniI risultati del controllo della produzione di fabbrica devono essere registrati in modo daincludere i punti di campionamento, le date, gli orari e i prodotti sottoposti a prova, conogni altra informazione importante, quale per esempio, le condizioni atmosferiche.

Nota 1 Alcune caratteristiche possono essere condivise da vari prodotti, nel caso il produttore, sulla base dellapropria esperienza, può ritenere possibile applicare i risultati di una prova a più di un prodotto. Ciò si verificain particolare quando un prodotto consiste nella combinazione di due o più classi granulometriche diverse. Ladistribuzione granulometrica o la pulizia dovrebbero essere controllate anche se le caratteristiche intrinsechepossono rimanere invariate.

Qualora il prodotto ispezionato o sottoposto a prova non soddisfi il requisito dichiarato nellaspecifica, o nel caso ci sia un’indicazione in tal senso, occorre fare una nota nelle registra-zioni dei provvedimenti intrapresi per risolvere la questione (per esempio eseguendo unanuova prova e/o adottando misure per correggere il processo di produzione).

Devono essere incluse le registrazioni richieste da tutti i punti della presente appendice.

Le registrazioni devono essere conservate almeno per tutto il periodo stabilito.

Nota 2 Per "periodo stabilito" si intende il periodo di tempo per il quale si devono conservare le registrazioni inconformità alle regolamentazioni vigenti nel luogo di produzione.

D.7 Controllo del prodotto non conformeIn seguito ad una ispezione o ad una prova che indichi che un prodotto non è conforme,il materiale in questione deve essere:

a) riprocessato; o

b) destinato ad altra applicazione per la quale è idoneo; oppure

c) rifiutato e marchiato come non conforme.

Tutti i casi di non conformità devono essere registrati dal produttore, ricercandone lacausa e se necessario devono essere intraprese azioni correttive.

Nota Le azioni correttive possono includere:

a) indagini sulla causa di non conformità, incluso un esame del procedimento di provaed applicazioni di eventuali necessari aggiustamenti;

b) analisi dei procedimenti, operazioni, registrazioni di qualità, rapporti di servizio ereclami dei clienti per individuare ed eliminare le potenziali cause di non conformità;

c) attuazione di azioni preventive per trattare i problemi ad un livello corrispondente alrischio incontrato;

d) applicazione di controlli per garantire che siano intraprese le azioni correttive efficaci;

e) attuazione e registrazione di modifiche nelle procedure risultanti da azioni correttive.

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D.8 Movimentazione, stoccaggio e condizionamento delle aree di produzioneIl produttore deve adottare tutte le misure necessarie per il mantenimento della qualità delprodotto durante la movimentazione e lo stoccaggio.

Nota Tali misure dovrebbero considerare quanto segue:

a) contaminazione del prodotto;

b) segregazione;

c) pulizia dell’apparecchiatura di movimentazione e delle aree di stoccaggio.

D.9 Trasporto e imballaggio

D.9.1 Trasporto Il sistema di controllo della produzione di fabbrica del produttore deve precisare il campodella propria responsabilità in relazione allo stoccaggio e alla consegna.

Nota Se l’aggregato per opere di protezione è trasportato sfuso, può essere necessario coprirlo o metterlo in uncontenitore al fine di ridurre la contaminazione.

D.9.2 Imballaggio Se gli aggregati sono imballati, i metodi e i materiali utilizzati non devono contaminare odegradare l’aggregato al punto di modificarne significativamente le proprietà prima chel’aggregato sia rimosso dall’imballaggio. Eventuali precauzioni da adottare a tale scopodurante la movimentazione e lo stoccaggio dell’aggregato imballato devono essereriportate sull’imballaggio o sui documenti di accompagnamento.

D.10 Addestramento del personaleIl produttore deve stabilire e tenere aggiornate le procedure per l’addestramento di tutto ilpersonale coinvolto nel sistema di produzione di fabbrica. Le appropriate registrazionisull’addestramento devono essere conservate.

prospetto D.1 Frequenze minime di prova per le proprietà generali

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova

1 Distribuzione granulometrica

4.2.1 Aggregati grossi EN 13383-2:2002, punto 5 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo un’interruzione della produzione di almeno 6 mesi

2 Distribuzione delle masse 4.2.24.2.3

Aggregato leggero Aggregato pesante

EN 13383-2:2002, punto 6 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo un’interruzione della produzione di almeno 6 mesi

3 Forma 4.3 Rapporto lunghezza- spessore

EN 13383-2:2002, punto 7 1 ogni 20 000 t e immediatamente dopo un’interruzione della produzione di almeno 6 mesi

4 Massa volumica dei granulia)

5.2 EN 13383-2:2002, punto 8 1 all’anno

5 Resistenza a rotturaa) 5.3 Prova di resistenza a compressione

EN 1926:1999, appendice A

1 ogni 5 anni

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6 Descrizione petrografica 9.1 Vedere appendice C EN 932-3 1 ogni 5 anni

7 Sostanze pericoloseb) D.3.3D.4

b) b) Quando richiesto e in caso di dubbi

a) Le proprietà devono essere verificate per classe granulometrica a meno di non dimostrare che non esistono significative differenze tra le diverseclassi granulometriche.

b) Se non espressamente indicato, solo laddove necessario a fini della marcatura CE (vedere appendice ZA).

prospetto D.2 Frequenze minime di prova per proprietà specifiche per l’impiego finale

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova

1 Percentuale di superfici frantumate o rotte

4.4 Solo per aggregati per opere di protezione da utilizzarsi in strutture nelle quali pezzi rotondi di aggregato potrebbero causare instabilità

EN 13383-1:2002, 4.4 1 ogni 20 000 t

2 Resistenza all’usuraa) 5.4 Solo per aggregati per opere di protezione destinati ad uno strato superiore soggetto ad abrasione da sedimento

EN 1097-1 1 ogni 2 anni

3 Assorbimento d’acquaa) 7.3 EN 13383-2:2002, punto 8 1 ogni 2 anni

4 Resistenza al gelo e disgeloa)

7.4 EN 13383-2:2002, punto 9 1 ogni 2 anni

5 Resistenza alla cristalliz-zazione salinaa)

7.5 EN 1367-2 1 ogni 2 anni

6 Impurità 6.2 Visivo Ogni lotto

a) Le proprietà devono essere verificate per classe granulometrica a meno di non dimostrare che non esistono significative differenze tra le diverseclassi granulometriche.

prospetto D.3 Frequenze minime di prova per proprietà di aggregati per opere di protezione provenienti da fontiparticolari

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima della prova

1 Disintegrazione da silicato calcico

7.2.1 Loppa d’altoforno EN 1744-1:1998, 19.1 2 all’anno

2 Disintegrazione da ferro 7.2.2 Loppa d’altoforno EN 1744-1:1998, 19.2 2 all’anno

3 Disintegrazione da scorie d’acciaio

7.2.3 Scoria d’acciaio EN 13383-2:2002, punto 10

2 all’anno

4 "Sonnenbrand" 7.6 Nei casi dubbi, laddove sono possibili segni di "Sonnenbrand" in alcuni basalti

EN 13383-2:2002, punto 10

2 all’anno

prospetto D.1 Frequenze minime di prova per le proprietà generali (Continua)

Proprietà Punto Note/riferimenti Metodo di prova Frequenza minima di prova

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APPENDICE E PROPRIETÀ E INFORMAZIONI PER LA DESCRIZIONE DEGLI AGGREGATI PER(informativa) OPERE DI PROTEZIONE

E.1 Informazione essenzialea) Nome e ubicazione della cava, o stabilimento di produzione e, laddove appropriato,

deposito;

b) tipo di aggregato per opere di protezione, per esempio roccia frantumata, loppa;

c) indicazione petrografica semplificata;

d) classe granulometrica degli aggregati per opere di protezione, per esempio da 10 kga 60 kg.

E.2 Altre informazionia) Codice (se specificato);

b) massa volumica dei granuli;

c) distribuzione granulometrica o distribuzione della massa;

d) forma:

- rapporto lunghezza-spessore,

- superfici frantumate o rotte;

e) assorbimento d’acqua;

f) resistenza a:

- rottura,

- sfregamento,

- gelo e disgelo,

- cristallizzazione salina;

g) presenza di segni di Sonnenbrand;

h) assenza di disintegrazione da silicato bicalcico e da ferro nelle loppe d’altofornoraffreddate in aria;

i) disintegrazione da scoria d’acciaio.

Per ogni fornitura dovrebbero essere fornite solo le informazioni elencate in E.1. Lanecessità di ulteriori dettagli sulle proprietà riportate in E.2 e la frequenza delle provedipendono dalla situazione e dall’impiego. Queste informazioni supplementari dovrebberoessere rese disponibili su richiesta.

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI (informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE SUI PRODOTTI

DA COSTRUZIONE

ZA.1 Scopo e campo di applicazione e corrispondenti caratteristiche di pertinenzaLa presente norma europea e la presente appendice ZA sono state elaborate nell’ambitodi un mandato1) conferito al CEN dalla Commissione Europea e dall’AssociazioneEuropea di Libero Scambio.

I punti della presente norma europea e, se pertinenti, di altre norme europee, riportati nellapresente appendice, soddisfano i requisiti del mandato, conferito dalla Direttiva UE relativa aiProdotti da Costruzione (89/106/CEE).

La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità degli aggregati per operedi protezione trattati dalla presente norma europea agli impieghi ivi previsti; deve esserefatto riferimento alle informazioni di accompagnamento della marcatura CE.

AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE, che non interferiscono con l’idoneità agliimpieghi previsti, possono essere applicati agli aggregati per opere di protezione cherientrano nello scopo e campo di applicazione della presente appendice.

Nota In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenute nella presente norma, possono esservialtri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempio, legisla-zione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Per poter risponderealle disposizioni della Direttiva UE relativa ai prodotti da costruzione, tali requisiti devono inoltre essereconformati ai tempi e luoghi di applicazione. Nota: una banca dati informativa relativa alle disposizionieuropee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile al sito Internet Construction su EUROPA(CREATE, cui si accede via http://europa.eu.int).

1) M125 "Aggregati" nella forma emandata.

prospetto ZA.1 Scopo, campo di applicazione e punti relativi ai requisiti rilevanti

Prodotto: Aggregati per opere di protezione ottenuti lavorando materiali naturali, artificiali o riciclati e miscele di questi aggregati per l’utilizzo in qualità di aggregati per opere di protezione trattati dallo scopo e campo di applicazione della presente norma.

Impiego/impieghi previsto/i: Opere idrauliche di protezione e di regolazione.

Caratteristiche essenziali Punti dei requisiti in questa e/o altra norma Livello/i o classe/i di mandato

Note

Forma, dimensione e massa volumica dei granuli

4.3 Forma 4.2 Granulometrie

5.2 Massa volumica dei granuli

Nessuno Nessuno

Nessuno

CategoriaValori limiti granulometrici per dimensione/massaValore dichiarato

Resistenza a rottura 5.3 Resistenza a rottura Nessuno Categoria

Resistenza allo sfregamento 5.4 Resistenza all’usura Nessuno Categoria

Rilascio di sostanze pericolose NOTA in ZA.1 sopra D.3.3 Conoscenza della materia prima D.4 Gestione della produzione

Nessuno Vedere terzo paragrafo in ZA.3

Durabilità delle loppe 7.2.1 Disintegrazione del silicato bicalcico della loppa di altoforno raffreddata in aria

7.2.2 Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria

7.2.3 Disintegrazione della scoria d’acciaio

Nessuno

Nessuno

Nessuno

Valore limite

Valore limite

Categoria

Durabilità al gelo/disgelo 7.4 Resistenza al gelo e disgelo Nessuno Categoria

Durabilità alla cristallizzazione salina 7.5 Resistenza alla cristallizzazione salina Nessuno Categoria

Durabilità al "Sonnenbrand" del basalto 7.6 Sonnenbrand Nessuno Categoria

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Il requisito di una certa caratteristica non è applicabile in quegli Stati Membri (SM) chenon possiedono alcun regolamento riguardante quella caratteristica per l'impiego previstodel prodotto. In questo caso i produttori che immettono i propri prodotti sul mercato diquesti SM non sono obbligati a determinare o a dichiarare le prestazioni dei propri prodottirelativamente a questa caratteristica e possono utilizzare la stampigliatura "Nessunaprestazione determinata" (NPD) nelle informazioni che accompagnano la marcatura CE(vedere punto ZA.3). L'opzione NPD non può, tuttavia, essere utilizzata qualora la carat-teristica sia soggetta a un livello di soglia.

ZA.2 Procedure per l’attestazione della conformità degli aggregati per opere di protezione

ZA.2.1 Sistema(i) di attestazione della conformitàI sistemi di attestazione della conformità per gli aggregati per opere di protezione indicatinel prospetto ZA.1, in accordo con la decisione della Commissione 98/598/CE del9 ottobre 1998, secondo quanto riportato nell'appendice 3 del mandato M125 "Aggregati"nella forma emendata, sono illustrati nei prospetti ZA.2a e ZA.2b per l'/gli impiego/impieghiprevisto/i. 2) 3)

L’attestazione di conformità degli aggregati per opere di protezione di cui al prospetto ZA.1deve essere basata sulle procedure di valutazione della conformità indicate nel/iprospetto/i ZA.3a e ZA.3b, derivanti dall’applicazione dei punti della presente normaeuropea qui riportati.

2) I requisiti di sicurezza devono essere definiti dagli Stati Membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e dispo-sizioni amministrative.

3) I requisiti di sicurezza devono essere definiti dagli Stati Membri nelle rispettive leggi nazionali, regolamentazioni e dispo-sizioni amministrative.

prospettoZA.2a Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati per opere di protezione con alti requisiti disicurezza2) (dove sia richiesto l’intervento di terzi)

Prodotto/i Destinazione d’uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di conformità

Aggregati per opere di protezione Opere idrauliche di protezione e di regolazione. - 2+

Sistema 2+: Vedere la Direttiva 89/106/CEE (CPD) appendice III.2.(ii), Prima possibilità, includente la certificazione di controllo della produzione di fabbricatramite un ente autorizzato, sulla base dell'ispezione iniziale di fabbrica e del controllo della produzione di fabbrica, nonché della continua sorveglianza,valutazione e approvazione del controllo della produzione di fabbrica.

prospettoZA.2b Sistema(i) di attestazione della conformità per aggregati per opere di protezione senza alti requisiti disicurezza3), dove non sia richiesto l’intervento di terzi

Prodotto/i Destinazione d’uso Livello/i o classe/i Attestazione del/i sistema/i di conformità

Aggregati per opere di protezione Opere idrauliche di protezione e di regolazione. - 4

Sistema 4: Vedere Direttiva 89/106/CEE (CPD) appendice III.2.(ii), Terza possibilità.

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ZA.2.2 Dichiarazione di conformità CEPer aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+: Una volta ottenuta laconformità alle condizioni della presente appendice e una volta che l'ente autorizzato haredatto il certificato menzionato di seguito, il produttore o il suo agente designato nell'EEAdeve preparare e conservare una dichiarazione di conformità che autorizza il produttoread apporre la marcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:

- nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante designato nell'EEA eluogo di produzione;

- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle informa-zioni di accompagnamento della marcatura CE;

- disposizioni a cui il prodotto è conforme (appendice ZA della presente EN);

- condizioni particolari applicabili all’uso del prodotto (per esempio disposizioni perl’impiego in determinate condizioni, ecc.);

- numero del certificato di accompagnamento del controllo della produzione difabbrica;

- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto delproduttore o del suo rappresentante autorizzato.

La dichiarazione deve essere accompagnata da un certificato di controllo della produ-zione di fabbrica redatto dall'ente autorizzato che, oltre alle informazioni di cui sopra, devecontenere quanto segue:

- nome e indirizzo dell'ente autorizzato;

- numero del certificato di controllo della produzione di fabbrica;

- condizioni e periodo di validità del certificato, se applicabile;

- nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato.

La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficialidello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.

prospettoZA.3a Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (riguardanti aggregati per opere diprotezione sotto il sistema 2+)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare

Compiti per il produttore Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.) Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

Appendice D

Prove di tipo iniziale Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

8.2

Compiti per l'ente autorizzato

Certificazione del C.P.F. sulla base di

Ispezione iniziale della fabbrica e del C.P.F.

Parametri correlati a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

Appendice D

Sorveglianza continua, valutazione e approva-zione del C.P.F.

Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

Appendice D

prospettoZA.3b Assegnazione dei compiti per la valutazione della conformità (riguardanti aggregati per opere diprotezione sotto il sistema 4)

Compiti Contenuto del compito Punti da applicare

Compiti per il produttore Controllo della produzione di fabbrica (C.P.F.) Parametri relativi a tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

8.3

Prove di tipo iniziale Tutte le caratteristiche rilevanti del prospetto ZA.1

8.2

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Per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4: Una volta raggiunta laconformità alle condizioni della presente appendice, il produttore o il suo agentedesignato nell'EEA deve preparare e conservare una dichiarazione di conformità (Dichia-razione di conformità CE) che autorizza il produttore ad apporre la marcatura CE. Taledichiarazione deve includere:

- nome e indirizzo del produttore o di un suo rappresentante designato nell'EEA eluogo di produzione;

- descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego, …) e una copia delle informa-zioni di accompagnamento della marcatura CE;

- disposizioni a cui si conforma il prodotto (appendice ZA della presente EN);

- condizioni particolari applicabili all’uso del prodotto (per esempio disposizioni perl’impiego in determinate condizioni, ecc.);

- nome e qualifica della persona responsabile della firma della dichiarazione per contodel produttore o del suo rappresentante autorizzato.

La dichiarazione sopra citata deve essere presentata nella lingua o nelle lingue ufficialidello Stato Membro in cui il prodotto deve essere impiegato.

ZA.3 Marcatura ed etichettatura CE Il produttore o il suo rappresentante autorizzato designato nell'EEA è responsabiledell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE da applicare deveessere conforme alla Direttiva 93/68/CE e deve figurare sull’etichetta, sull’imballaggio osui documenti commerciali di accompagnamento (per esempio una bolla di consegna). Ilsimbolo di marcatura CE deve essere accompagnato dalle informazioni seguenti:

- numero di identificazione dell’ente di certificazione (solo per prodotti sotto ilsistema 2+);

- nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore;

- le ultime due cifre dell’anno di affissione della marcatura;

- numero del certificato del controllo della produzione di fabbrica (solo per prodottisotto il sistema 2+);

- riferimento della presente norma europea;

- descrizione del prodotto: nome generico, materiale, dimensioni, ... e destinazioned’uso;

- informazioni sui requisiti essenziali rilevanti di cui al prospetto ZA.1 come segue:

- valori dichiarati e, se pertinente, livello o classe/categoria (incluso l’indicazione"passa" per i requisiti "passa/non passa", se necessario) da dichiarare per ciascunacaratteristica essenziale come indicato nelle "Note" del prospetto ZA.1; e

- "nessuna prestazione determinata" per le caratteristiche laddove appropriato.

L'opzione "Nessuna prestazione determinata" (NPD) non può essere utilizzata nel caso incui la caratteristica sia soggetta a un limite di soglia. Diversamente, l’opzione NPD puòessere impiegata quando e dove la caratteristica, per una determinata destinazioned’uso, non è soggetta a requisiti regolamentari.

Oltre alle eventuali informazioni specifiche, relative alle sostanze pericolose sopradescritte, il prodotto dovrebbe essere accompagnato, nei tempi e nei luoghi richiesti e informa appropriata, dalla documentazione che elenca altre eventuali legislazioni susostanze pericolose di cui si rivendica la conformità, nonché eventuali informazionirichieste da tali legislazioni.

Nota Non è necessario menzionare la legislazione europea in assenza di deroghe nazionali.

Le figure ZA.1 e ZA.2 illustrano esempi delle informazioni da riportare sull’etichetta,sull’imballaggio e/o sui documenti commerciali.

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figura ZA.1 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 2+

01234

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

Numero di identificazione dell'ente di ispezione

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050

02

0123-CPD-0456

Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura

Numero del certificato CE

EN 13383-1

Aggregati ottenuti lavorando materiali naturali, artificiali o riciclati e miscele di questi materiali per l’impiego come aggregati per opere di protezione

N° della norma europea

Descrizione del prodottoe

Forma dei granuli Dimensione dei granuli

Massa volumica dei granuli Resistenza alla frammentazio- ne/frantumazioneResistenza a rottura Resistenza allo sfregamento Rilascio di sostanze pericolose

Durabilità delle loppeDisintegrazione del silicato bicalcico della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione della scoria d’acciaio

Durabilità al gelo/disgelo Durabilità alla cristallizzazione salina Durabilità al "Sonnenbrand"

Categoria Categorie

Valore dichiarato

Categoria Categoria per esempio sostanza X: 0,2 µm3

Valore dichiarato

Valore dichiarato

Categoria Categoria Categoria Categoria

(per esempio LTA)(per esempio CP63/180,

LMA5/40HMB300/1 000)

(Mg/m3)

(per esempio CS60)(per esempio MDE10)

(Ispezione visiva -Passa/non passa)

(Ispezione visiva -Passa/non passa)

(per esempio DSA)(per esempio FTA)

(per esempio MS25)(per esempio SBA)

informazioni sulle caratteristiche regolamentate

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figura ZA.2 Esempio di informazioni sulla marcatura CE per aggregati per opere di protezione sotto il sistema 4

Marcatura di conformità CE, consistente nel simbolo "CE" riportato nella Direttiva 93/68/CEE

Any Co Ltd, PO Box 21, B-1050

02

Nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore

Ultime due cifre dell'anno in cui è stata applicata la marcatura

EN 13383-1

Aggregati ottenuti lavorando materiali naturali, artificiali o riciclati e miscele di questi materiali per l’impiego come aggregati per opere di protezione

N° della norma europea

Descrizione del prodottoe

Forma dei granuli Dimensione dei granuli

Massa volumica dei granuli Resistenza alla frammentazio- ne/frantumazioneResistenza a rottura Resistenza allo sfregamento Rilascio di sostanze pericolose

Durabilità delle loppeDisintegrazione del silicato bicalcico della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione del ferro della loppa di altoforno raffreddata in aria Disintegrazione della scoria d’acciaio

Durabilità al gelo/disgelo Durabilità alla cristallizzazione salina Durabilità al "Sonnenbrand"

Categoria Categorie

Valore dichiarato

Categoria Categoria per esempio sostanza X: 0,2 µm3

Valore dichiarato

Valore dichiarato

Categoria Categoria Categoria Categoria

(per esempio LTA)(per esempio CP63/180,

LMA5/40HMB300/1 000)

(Mg/m3)

(per esempio CS60)(per esempio MDE10)

(Ispezione visiva -Passa/non passa)

(Ispezione visiva -Passa/non passa)

(per esempio DSA)(per esempio FTA)

(per esempio MS25)(per esempio SBA)

informazioni sulle caratteristiche regolamentate

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BIBLIOGRAFIAPubblicazioni relative alle norme

EN 12370 Natural stone test methods - Determination of resistance to saltcrystallisation

Altri documenti

[1] CIRIA/CUR. Manual for the use of rock in coastal and shoreline engineeringConstruction Industry and Research and Information Association. CIRIA SpecialPublication 83. CUR Report 154. pp 607, 1991

[2] Latham, J-P., Gauss, G.A. The Drop Test for Armourstone integrity. In: River, Coastal& Shoreline Protection. Ed. A.R. Thorne, S.R. Abt, F.B.J. Barends, S.T. Maynard &K.W. Pilarczyk. John Wiley & Sons, Chichester, pp. 832, 1995

[3] Clark A.R. & Palmer, J.S. The problem of quality control and the selection of armourstone.Quarterly Journal of Engineering Geology, London. Vol 24, No 1, pp 119-122, 1991

[4] French norm P18-556. Granulats; Détermination de l'indice de continuité. AFNOR, 1990

[5] LCPC. Les Enrochements, Laboratoire Central des Ponts et Chaussées, Paris 1989

[6] Verhoef, P.N.W. Ultra sonic velocity measurements to detect fissures in rock blocks.GEOMAT.04 Memoirs of the Centre of Engineering Geology in the Netherlands,103, 1992

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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dell’Industria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

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