@UNICEF - Mandala · 2016-09-29 · de omaggio all’UNICEF. Ha realizzato una Pigotta di Fiori,...

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1 Numero speciale di Comunicazione n.1 Giugno 2016 @UNICEF - La Pigotta Marina è realizzata e fotografata da Paola Ravani UN GIORNO TRA LE Pigottare Mandala Una nuova terapia del benessere NATURALMENTE BELLE Bellezza sostenibile Cosmesi slow

Transcript of @UNICEF - Mandala · 2016-09-29 · de omaggio all’UNICEF. Ha realizzato una Pigotta di Fiori,...

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UN GIORNO TRA LE

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MandalaUna nuova terapiadel benessere

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Comunicazione Speciale - Un Mondo Più Morbido - Semestrale di informazione - anno 20 n.1, Giugno 2016 - Autorizzazione Tribunale di Torino - n. 4985 del 14/01/1997Editore DM GROUP S.p.A. Redazione Via Ernesto Nazzaro 2, 10034 Chivasso (TO) - Direttore Responsabile Italo Iuorio - Iscrizione Registro Operatori Comunicazione n. 4521Progetto grafico e impaginazione Studio Tank, www.studiotank.it

Informiamo tutti i lettori, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, che i dati personali sono trattati nel rispetto delle disposizioni di legge e degli obblighi di riservatezza cui è ispirata l’attività di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. I dati personali sono stati raccolti, ai sensi dell’art. 23, in occasione di iniziative informative e promozionali connesse al marchio Foxy o acquisiti attraverso pubblici registri, e sono stati oggetto di trattamento ai soli fini dell’invio della rivista Un Mondo Più Morbido.Il trattamento dei dati viene effettuato sia manualmente che elettronicamente e/o telematicamente, con strumenti e modalità idonee a garantirne la sicurezza e riservatezza.I dati personali non vengono comunque diffusi o comunicati a terzi. Titolare del trattamento è Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A.; il responsabile del trattamento èDM GROUP S.p.A. In qualsiasi momento è possibile consultare, modificare, cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti previsti dall’art. 7 del decreto legislativo,semplicemente scrivendo all’Ufficio Privacy di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Diecimo (località Baccanella) - 55023 Borgo a Mozzano (LU). Oppure semplicemente inviando unae-mail a [email protected], o chiamando il numero verde Foxy 800-161122.

Per ricevere gratuitamente a casa Un Mondo più Morbido è sufficiente compilare e spedire il tagliando riportato nella lettera allegata alla rivista, oppure scrivere a [email protected], o telefonare al numero verde Foxy 800-161122.

A marchio Foxy puoi trovare una gamma completadi prodotti di carta di alta qualità - carta igienica,asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti - caratterizzatidall’impiego esclusivo di pura cellulosa verginee delle più avanzate tecnologie.Scopri tutte le novità sui prodotti e le iniziativeFoxy sul sito www.foxy.it

Foxy è un marchio di proprietà di Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Diecimo (Località Baccanella) 55023 Borgo a Mozzano (LU).

Per informazioni chiama ilServizio Consumatori Foxy

Un Mondo Più Morbido è la rivista che Foxy dedicaall’iniziativa dell’UNICEF “Adotta una Pigotta”, cheFoxy sostiene e promuove ininterrottamente dal 2000.

sostiene

seguici su Foxy.Italia

Unicef #tuttigiuperterra

Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. ricorda ai lettori che ricevono a casa la rivista Un Mondo Più Morbido che è possibile in qualunque momento richiedere la modifica o la cancellazione del proprio nominativo dai nostri elenchi scrivendo a: Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A., Ufficio Privacy, Piano della Rocca - 55023 Borgoa Mozzano (LU). O inviando una e-mail a [email protected],o chiamando il numero verde Foxy 800-161122.

Un giorno trale Pigottare

8Le nuoveiniziative perla Pigotta®

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Social Eating

Naturalmente belle12

La viaFrancigena19

22 Pedalando...

Mandala

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Un giorno tra leTutte le foto: Fabio Bagarotti

Si chiamano Cristina, Paola, Antonia, Michela, Ro-sanna, Enrica, Annalisa... Una ha lavorato 40 anni in banca, l’altra era insegnante di scuola secondaria, una è stata impiegata in un’azienda farmaceutica... Tutte, da anni, sono volontarie per il progetto Pigotta, la bambola di pezza dell’UNICEF. “Sono persone come tante - dice Fiammetta Casali Presidente del Comitato Provinciale UNICEF Milano - persone che credono però che il mondo si possa cambiare, che i bambini e le bambine abbiano il di-ritto di vivere, non solo di sopravvivere, abbiano il diritto di crescere sviluppando le proprie potenzialità, abbiano il diritto di realizzare, non solo di sognare, un futuro di dignità e perché no, di felicità. E so-prattutto sono persone che agiscono concretamente, nel loro piccolo, affinché tutto ciò, giorno per giorno, divenga reale. Anche grazie a semplici bambole di

pezza, le Pigotte.” Perché le Pigotte e, in primo luo-go chi le realizza, costituiscono il primo anello di una grande catena che attraverso l’UNICEF rende sempre più possibile un mondo in cui per ogni bambino, in qualsiasi parte del pianeta, ci sia la giusta opportu-nità. Un mondo dove non si muore per malnutrizio-ne, polmonite e difterite. Un mondo di protezione e di cura. Cristina, Paola, Antonia, Michela, Rosanna, Enrica, Annalisa... a Milano, cosi come centinaia di altre signore in tutta Italia, lavorano tutto l’anno per organizzare l’iniziativa Pigotta.Le oltre 5.000 Pigotte realizzate a Milano e provincia da queste signore e dai gruppi che coordinano (12 istituti comprensori, 26 centri anziani, socio ricrea-tivi, parrocchie e oltre 60 volontari privati), si uni-scono alle oltre 80 mila realizzate nei 100 Comitati Provinciali UNICEF di tutta Italia.

Tutte le Pigotte sono portate ogni anno in piazza a Natale da migliaia di volontari e offerte al pubblico a fronte di una donazione per finanziare gli interventi dell’UNICEF salvavita: interventi per combattere la malnutrizione, per prevenire la mortalità infantile con l’aiuto delle vaccinazioni, interventi per curare la malaria e altre malattie che mettono gravemente a rischio la vita dei bambini. Una catena, un cerchio di solidarietà che si apre con la disponibilità, la creatività e l’impegno di centinaia di mamme, nonne, insegnanti, bambini che realizza-no la loro Pigotta e che si chiude con una piccola vita che si salva, grazie all’UNICEF.

"Dal 1999 il progetto Pigottain tutta Italia ha consentitoall ’UNICEF di raccogliere

27.388.677 EURO che hannopermesso di salvare più di 1 milione

e 300 mila bambini nel mondo. "

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Tutti coloro che si vogliono unire a questo grande cerchio di solidarietà possono contattare i

Comitati provinciali UNICEF della propria città.

http://www.unicef.it/italia/comitati.htm

Un team affiatatoed efficiente, autentico

e vero motoredell’iniziativa!

PigotteHandmade C’è chi, come Cristina, oltre a creare di sua mano cen-

tinaia di bambole, coordina il team delle Pigottare.

Rosanna, che fa parte dell’Auser 3 Castelli e promuove il progetto Pigotta nel suo centro socio ricreativo.

C’è Paola, che adora realizzare Pigotte etniche aiutata a casa dalla mamma Bice di 96 anni, ricamatrice.

Antonia, che è esperta nella realizzazionedi vestitini e accessori.

C’è Michela, addetta alla Registrazione delle Pigotte: rendiconta dapprima il materiale (stoffe, fibra, istru-zioni) inviato alle scuole e ai centri anziani che colla-borano al progetto, poi raccoglie e registra le Pigotte che vengono donate all’UNICEF di Milano.

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Il Festival Dei Misteri di Campobasso è une delle più suggestive manifestazioni del Corpus Domini. Da oltre 200 anni tredici carri portati a spalla, chiamati “Misteri”, vengono trasportati lungo le principali vie del centro del capoluogo molisano. Per onorare questa importante tradizione sono nate le PIGOTTE DEI MISTERI, le bambole dell ’UNICEF che prendono le sembianze dei protagonisti del Festival dei Misteri e si trasformano in angeli, diavoli, in ‘tunzelle’ e tanti altri personaggi.

La “Pigotta della Pace” è stata realizzata dai bambini dell’ Istituto Comprensivo Cavour 2 Scuola Primaria Val Nervia nell’ambito di un progetto di lavoro sulla pace.

Foto: Claudio StoccoShutterstock.com

AL CAFFÈ FLORIAN

Lo scorso dicembre, in via del tutto eccezionale, il Caffè Florian, il più antico e prestigioso Caffè del mondo, ha ospitato eleganti Pigotte dell’UNICEF in stile 700 veneziano, realizzate, con cura e dovizia di particolari, dalle volontarie del Comitato UNICEF di Venezia con i preziosi tessuti Rubelli.Un’occasione unica e speciale che ha unito il cuoredella tradizione veneziana dello storico Caffè a quello dell’UNICEF rappresentato dalle Pigotte che, con il loro cuore di pezza, salvano la vita a migliaia di bambini nel paesi più poveri ed emarginati del mondo.

IL FESTIVALDEI MISTERI

LAPIGOTTADELLA

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Cappuccetto Rosso, la Sirenetta, Pinocchio, Biancaneve, Peter Pan… tutti i personaggi più amati delle fiabe che accompagnano la vita di ogni bambino, sono stati i protagonisti della grande festa delle PIGOTTE che si è tenuta lo scorso dicembre presso l ’Istituto Comprensivo di Pescara 2.Il progetto, ideato dai bambini, ha dato l ’opportunità a circa 250 alunni di realizzare insieme lo splendido lavoro di rappresentare il mondo delle f iabe con le Pigotte in costume.

SOGNI, FAVOLEE PIGOTTE

NELLA RIVIERA DEI FIORITempo fa la compagnia carrista di Ventimiglia Noni e Nevi presieduta da Bruno Manera ha fatto un gran-de omaggio all’UNICEF. Ha realizzato una Pigotta di Fiori, vestita da Ventimiusa, alta circa 4 metri e composta da oltre 6000 garofani. Per volere di una volontaria UNICEF, Viviana, la Pigotta dei Fiori ha poi partecipato, fuori concorso, alla famosa manife-stazione ligure, la Battaglia dei Fiori di Ventimiglia, per sfilare sul carro e prendere parte alla lotta a suon di fiori.

LA PIGOTTA PREMIAGLI OSPEDALIIl primo OSPEDALE AMICO DEI BAMBINI è l’Ospedale Galliera di Genova, che per suggellare questo insignericonoscimento ha ricevuto tante bellissime Pigotteper i suoi medici e i suoi manager. Per diventare OSPEDALE AMICO DEI BAMBINI ha compiuto una importante trasformazione dell’assistenza a mamme e bambini; ha iniziato da tempo ad applicare i “Dieci passi per la promozione, la protezione ed il sostegno dell’allattamento materno” e rispettare il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sosti-tuti del Latte Materno. Tutto ciò ha consentito di mi-gliorare le pratiche assistenziali dei bambini rendendo protagonisti i genitori, sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e le cure dei propri piccoli. In Italia sono attualmente riconosciuti 26 ospedali che, con le 6 Comunità Amiche dei Bambini e un Corso di Laurea Amico dell’Allattamento, uniti al progetto Baby Pit Stop (spazi dedicati all’al-lattamento al seno: oltre 400 in tutta Italia, inclusi i corner all’interno dello stesso Ospedale Galliera) formano il programma UNICEF “Insieme per l’al-lattamento”.

Nella foto un momento della cerimonia di riconoscimento dell’Ente Ospedaliero “Ospedali Galliera” di Genova come “Ospedale amico dei bambini” - ©UNICEF Italia/2016/Elise Chapin

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Solo nelle prime nove settimane del 2016, 77 bambini sono morti attraversando ilMediterraneo Orientale.

L’UNICEF Italia ha organizzato una campagna di mobilitazio-ne e sensibilizzazione dal titolo #tuttigiuperterra per ricordare il dramma dei bambini migranti che hanno perso la vita, e continuano a perderla, durante la loro traver-sata in mare. “Non possiamo più assistere né accettare che bambini muoiano in mare nella totale indifferenza.I migranti fuggono da morte si-cura dai loro paesi e trovano la morte nei nostri mari! Da settembre 2015 in media due bambini al giorno hanno perso la vita in mare nel tentativo di at-traversare con le loro famiglie il Mediterraneo orientale; solo nelle prime nove settimane del 2016,

sempre su questa rotta, 77 bam-bini sono morti in mare”, ha ricor-dato Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia. “Per questo abbiamo lanciato la campagna #tuttigiuperterra, che ha avu-to nelle scorse settimane molte adesioni da parte di associazioni, istituzioni, scuole, gruppi sporti-vi, semplici gruppi di cittadini, in una vera e propria gara di solida-rietà in tutta Italia”. “Il mare - ha proseguito Iacomini -dovrebbe essere un elemento ‘amico’ dove i bambini posso-no giocare, nuotare, rinfrescarsi, navigare, un ‘ponte’ di collega-mento, ma per troppi bambini è diventato un nemico da cui di-fendersi, un mostro che inghiotte tante vite.”

INIZIATIVA #TUTTIGIUPERTERRA PER RICORDARE IL DRAMMADEI BAMBINI MIGRANTI MORTI IN MARE

La cerimoniasimbolica dell’UNICEF

Nell ’ambito della campagna,l ’UNICEF Italia ha organiz-zato una cerimonia simbolica con protagonisti i bambini di 4 classi della scuola elementare dell’Istituto Comprensivo “Viale Vega” di Ostia. I bambini hanno affidato al mare amico le loro barchette di carta simbolo al tempo stesso del giocare insieme e della fragilità e del pericolo che una barca non sicura rappresenta per ogni bambino in fuga.Poi insieme, sempre per ricordare il dramma dei bambini migranti morti in mare i bambini hanno affidato alla corrente la loro bar-chetta di carta e hanno formato la scritta #tuttigiuperterra. Foto: @UNICEF

Istituto Comprensivo“Viale Vega” di Ostia.

PIÙ INTELLIGENTI Il primo auspica cosmetici più ‘intel-ligenti’ preparati cioè con ingredienti attivi e sani come oli vegetali ottenuti da spremitura a freddo di semi, piante, fiori, frutti e anche radici (biologici, ovviamente). Bandite quindi sostanze come siliconi, oli sintetici o minerali.

PIÙ RISPETTOSIInfine, dai nuovi cosmetici ci si aspetta che siamo più ‘rispettosi’, che rispettino l ’uomo, gli animali e le piante.

PIÙ ECOLOGICI I cosmetici secondo il manifesto Slow dovrebbero essere anche più ‘ecologici’, cioè certificati come biologici e prove-nienti dal commercio equo-solidale.

Foxy Seta.Neutra sulla pelle.

Prendersi cura di séAnche scegliere una carta igienica non soltanto morbida,ma delicata, è un modo di prendersi cura di sé.Foxy Seta è neutra sulla pelle,perché rispetta il pH delle zone intime. Da oggi è ancora più consistente ed assorbente per offrire una nuova straordinaria sensazione di benessere.

In Belgio è nato un movimento che ha fatto propri i principi dello Slow Food. Si chiama Slow Cosmétique ed è stato fondato da Julien Kaibeck.

PIÙ RAGIONEVOLI L’invito alle consumatrici è di enfatiz-zare la bellezza interiore prendendosi cura della propria pelle senza aspettarsi di cambiare la naturale evoluzione dell ’età della pelle. Quindi niente mi-racoli simil chirurgia e, soprattutto, più trasparenza e correttezza da parte dei brand che spesso promettono risultati irraggiungibili.

NATURALMENTE BELLELa nuova cosmesi è slow. Bellezza sostenibile

Se è vero che creme e cosme-tici sono cibo e nutrimento per la nostra pelle non può sorprenderci il fatto che

il mondo della cosmesi stia se-guendo la tendenza anticipata nel mondo food di preferire prodotti naturali e biologici. L’industria cosmetica negli ultimi anni si è trovata costretta a fare i conti con una sempre più nutrita schiera di consumatrici che scel-gono i propri prodotti di bellezza non solo per essere belle fuori ma anche belle dentro. Una ge-nerazione di donne consapevoli dell’impatto che i cosmetici con-venzionali hanno sia sulla pro-pria pelle che sull’ambiente scel-gono di utilizzare solo prodotti che non siano dannosi, che siano rispettosi dell’ambiente e cruelty free, cioè non testati su animali.

Un approccio green che signif ica non solo prodotti creati esclusivamente con materie prime naturali, ma anche ottenuti da col-tivazioni biologiche dove le piante sono state curate secondo i principi di agri-coltura biodinamica. Per accontentare il sempre più va-sto pubblico di donne, soprattutto giovanissime (negli Stati Uniti si parla di 6 su 10; in Italia di 1 su 4), il mondo della cosmesi offre diverse opzioni, fino alla produ-zione “su misura” per ogni tipo di pelle. Non è al momento una so-luzione conveniente dal punto di

vista economico, ma sicuramente interessante come tendenza. Esistono, infatti, case cosmetiche che partono dal principio per cui “è la crema che deve adattarsi alla pelle” e non il contrario.Di conseguenza nel pacchetto di servizi offerto viene incluso il test per definire le necessità individuali per mettere poi in produzione un prodotto ad hoc, personalizzato

negli aromi e nel packaging. In altri casi si parla di “stagioni della pelle” con prodotti studiatiper assecondare le esigenze stagionali. D’estate, infatti, la pelle avrà bisogno di un prodotto più idratante, in inverno meno e così via.

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L’antica arte di colorare mandala, rilanciata in In-ghilterra tre anni fa con un successo di pubblicazioni inimmaginabile, richiede concentrazione, pazienza e un po’ di tempo. È paragonato a un vero esercizio di meditazione che porta equilibrio e armonia e che, secondo lo psicologo Luis Rojas Marcos, «ci conforta, ci dà pace e ci rilassa, ci porta altrove, al riparo dallo stress che spesso ci assale». L’offerta sul mer-cato è ampia: motivi astratti, animali, fiori, giardini. La creatività di chi li colora si limita alla scelta cro-matica e sembra che sia proprio questo limite a ga-rantire il raggiungimento dello stato di rilassamento. La psicologa e psicoterapeuta Giovannina Boeretto afferma che «il disegno già fatto è come un conte-nitore che dà sicurezza, un luogo che protegge ed evita dispersioni, contiene emotivamente e poi c’è la piacevolezza della gestualità, dello scegliere il tipo di colori perché un pennarello è molto diverso da un colore a tempera. Colorare permette un con-

sapevole e fluido passaggio fra mondo esteriore e mondo interiore». Esistono degli album da colorare che propongo-no disegni e percorsi più complessi che danno la sensazione di partecipare alla creazione di un’opera d’arte attraverso un proprio contri-buto di fantasia e creatività cromatica. Una delle pubblicazioni di maggiore successo è “La foresta incantata” dell’illustratrice scozzese Johanna Basford. Ispirata dall’arte dei mandala, l’autrice ha realizzato intricati disegni a china di case magiche, simboli nascosti, oggetti e animali da esplorare e colorare. Più che un album da colorare, un vero e proprio libro d’arte.

10 splendide decorazioni ispirate al magico mondodei Mandala rendono ancora più speciale il nuovo Foxy Asso Ultra BIG. I suoi fogli di grande formatosono ben più grandi di quelli di un normale asciugatutto, per essere ancora più efficace in tutti gli usi.

Un piccolo capolavoro

Il Mandala, termine sanscrito che significa “cerchio” e che indica dei disegni circolari e simmetrici che contengono e formano diverse figure geometriche, sono presenti, infatti, in varie culture, in diverse religioni e in studi di psicanalisi:gli indiani Navajo ad esempio li utilizzavano per celebrare cerimonie curative, i buddisti e gli indù per meditare, lo psicanalista Carl Gustav Jung come un potente strumento terapeutico in grado di ridare ordine al caos psichico.

Il processo è semplice, si parte dai bordi e via via ci si avvicina al centro scegliendo e accostando i colori in modo irrazionale, istintivo. La ripetizione e la simmetria delle figure dettano un ritmo che il nostro inconscio asseconda e a cui si abbandona.

Se pensate che colorare sia un’at-tività per bambini, vi sbagliate. Sempre più adulti hanno sco-perto le proprietà calmanti, quasi terapeutiche del colorare mandala. Un automassaggio che libera la mente dalle pressioni quoti-diane e riporta pace e ordine interiore.

Foto: Vladimir Melnik / Shutterstock.com

Foxy Asso Ultra BIG.Un grande asciugatutto.

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Le esclusive decorazioni che animano i tovaglioli Foxy Happy Hour, con la particolare stampa centrata, sono perfette peraccompagnare snack, tartine, aperitivi e per arricchire la tavola con un tocco di originalità.

Un tocco di personalità

Foxy Happy Hour. Accendi la festa!

Il prezzo degli eventi, nella mag-gior parte dei casi, lo decidi tu, ovviamente in base alla qualità dei prodotti utilizzati nella prepa-razione dei piatti e del tipo di vino scelto per accompagnarli. Puoi decidere di organizzare un evento di social eating non solo a casa tua ma anche fuori.Molte piattaforme, infatti, pre-vedono anche la possibilità di organizzare tavole condivise inristoranti e locali pubblici. Il famosoGnammo, ad esempio, prevedeanche la scelta di ristoranti elocali speciali dove organizzarela propria cena per gli altri “gnammers”, con l’opportunità di scoprire, attraverso la tavola, città, località e mete turistiche. Location di charme, terrazze pa-noramiche, castelli, residenze di campagna e locali nelle città più belle d'Italia possono fare, così, da cornice alle tavole social.

Oltre ai siti web, numerose sono anche le App per smartphone - tra le altre Gnammo, Eataround e la nuova Seating - con cui potrai tro-vare un posto nelle tavole organiz-zate dagli chef social oppure orga-nizzarne una anche in città diverse dalla tua e, magari, all’estero.Allora che aspetti? Preparati a organizzare la tua cena social e a condividere con nuovi amici il tuo menù originale, iscriviti alle com-munity online e vivi l’esperienza più in del momento.

SITI WEBE APP

l’applicazione mobileche consente alle

persone di socializzare condividendo la stessa

tavola!EatAround

Android/IOS

Con Gnammo puoi scegliere ristoranti

e locali speciali dove organizzare la

tua cena per glialtri “gnammers”

www.gnammo.com

Scegli l’eventoculinario che fa per te, Incontra nuovi

amici e conosci nuove culture divertendoti

it.vizeat.com

Le Cesarine mettono il loro “saper fare

cucina” a diposizione di chi vuole scoprire i sapori della tradizione e vivere un’esperienza conviviale autenticawww.homefood.it

mrmohock / Shutterstock.com

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SOCIALeating

Si chiama Social Eating. Non si tratta solo di un’occasione per cucinare o assaggiare piatti, ma è un modo per conoscere nuovi amici e per alcuni diventa un vero e proprio lavoro. Se ami cucinare e condividere la tua arte e la tua fantasia in cucina, puoi scegliere tra uno dei numerosi siti online che ti permettono di organizzare cene o pranzi condivisi nel ruolo di chef, ma anche di assaggiatore: Gnammo, Slurpdinner, Homefo-od, Kitchenparty, Peoplecooks, sono solo alcuni.

Nell’era dei social network il modo di vivere le rela-zioni sociali è cambiato. Si pensa che questo abbia

portato a conoscenze superflue che mai potranno sostituire le relazioni cui siamo abituati, ma non è sempre così. Dal virtuale si arriva al reale. Usiamo i nuovi mezzi per accre-scere le nostre conoscenze e anche per incontrare persone e scoprire un mondo e un modo nuovo. Anche a tavola, il luogo migliore per conoscersi e allargare la propria sfera di amicizie.

DI COSASI TRATTA?

Apri le porte di casa tua, organizza un

pranzo o una cena

Inventa un menù e dai un prezzo ai piatti

Ospita nuovi amicicon cui condividere un pasto e la spesa

O scegli una delle centinaia di tavole organizzate a cui

partecipare

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la viafrancigenala viafrancigena

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Il Pellegrinaggio in ItaliaIl pellegrinaggio in visita alla tombadell’apostolo Pietro lungo la via Francigena, parte da Canterbury e in Italia inizia dal Passo del Gran San Bernardo, giunge a Roma e prosegue fino a Bari e Brindisi dove i pellegrini si imbarcavano per la Terra Santa. È possibile se-guire il percorso, a piedi, in bici o a cavallo, utilizzando le coordinate mappate e aggiornate tramite GPS dall’Associazione Camminando sulla Via Francigena. Inoltre l’e-bo-ok (gratuito su www.viefrancigene.com) riassume informazioni e con-sigli utili per chi vuole partire.

Accoglienza PellegrinaSe muniti di regolare credenziale si può usufruire di strutture e locali messi a disposizione da istituzioni, da enti pubblici, privati e religiosi dei pellegrini, spesso gestite dai parroci o da volontari. In genere gli ostelli mettono a disposizione stanze con letti a castello o mate-rassi a terra con servizi di doccia e acqua calda e luoghi per lavare e stendere i vestiti. Non sempre è incluso l’uso della cucina. Per per-nottare è richiesta un’offerta libera che va dai 5 ai 20 euro.

La Credenziale PellegrinaE’ la prova e il ricordo del Camminocompiuto che oltre a garantire l’autenticità del pellegrinaggio, identifica il pellegrino e gli con-sente l’accesso alle strutture di accoglienza Pellegrina. Va compi-lato durante il viaggio, e timbra-to, tappa dopo tappa. La data di arrivo e il timbro del luogo santo raggiunto sono apposti dall’ufficio ecclesiastico competente al ter-mine del pellegrinaggio. Il docu-mento è considerato valido solo se firmato.

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La SegnaleticaLa segnaletica si trova lungo tuttoil percorso ufficiale certificato dal Ministero dei Beni Culturali tra Pont Saint Martin e Roma. Per il tratto della Regione Autonoma Val d’Aosta invece è necessario segui-re le indicazioni regionali gialle.

La Gerusalemme d’ItaliaTappa assolutamente imperdibileè la visita alle Cappelle del Sacro Monte di San Vivaldo, una frazio-ne del comune di Montaione (FI). Tra le verdi colline della campagna toscana nel 1500 i Frati France-scani Minori iniziarono a costruire chiesette e cappelle seguendo la

topografia e i luoghi santi di Geru-salemme che all’epoca era caduta sotto la dominazione dei turchi ed era diventata meta rischiosa. Da qui il nome “la Gerusalemme di Toscana”. Lo scopo era di offrire alla popolazione la possibilità di fare un pellegrinaggio senza arri-vare fino alla Terra Santa e otte-nere la concessione di indulgenza.

Percorsi a cavallo

In Toscana, sono già in tanti i moderni pellegrini che percorrono tratti della Francigena a cavallo. Percorsi di rara bellezza che si snodano a contatto con la natu-ra selvaggia e che portano a luo-ghi dell’arte, tra la campagna, le montagne e le spiagge delle coste toscane. Uno dei percorsi parte da Valdinievole attraverso Fucecchio per poi arrivare a San Miniato. L’antica via, scendendo verso sud, passando da San Giminiano e Monteriggioni, porta fino a Siena. Da qui si prosegue nella magnifica Val d’Orcia con Montalcino, San Quirico d’Orcia fino all’aspro Mon-te Amiata, fino ad arrivare sulla costa per esplorare il Parco della Maremma. Dopo il bagno in mare a cavallo a Talamone, si torna ver-so nord, puntando ai calanchi di Volterra.

Quando si viaggia è semprecomodo avere con sé una confezione di fazzoletti.I fazzoletti Foxy Mega sono perfetti, perché oltread essere morbidi eresistenti con il sistema di piega-compatta occupano il 30% di spazio in meno!

Foxy Mega. I fazzoletti compatti.

Il compagno di viaggio

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La Polverosa A Montechiarugolo (PR) il 10-11 e 12 giugno si svolge La Polverosa su strade che sono state percorse per decenni da gloriose e vittoriose squadre e dove immense folle hanno incitato i corridori locali diventati campioni nel mondo. Oggi è tra le affermate e apprezzate pedalate re-trò italiane ed europee e richiama ogni anno centinaia di appassionati anche per la grande mostra scambio del sabato e per la pedalata della domenica.

La CanaveseA giugno ad Albiano d’Ivrea si svolge La Canavese, con percorsi misti tra asfalto e strade sterrate, lungo un territorio dove la natura della cam-pagna si alterna al fascino dei paesi, dei castelli e dei laghi. Anche qui sono ammesse, oltre alle EROICHE, anche tutte le bici d’epoca di altro tipo, come le bici da lavoro, da passeggio, di servizio e quelle con telai in acciaio moderne montate con caratteristiche “vintage” nelle varie componenti d’epoca.

L’EroicaL’Eroica si svolge in autunno nelle terre del Chianti ed è una manifesta-zione storica non competitiva che raccoglie iscritti provenienti da 50 paesi. Nata nel 1997 per “far riscoprire la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa”, ideata da Giancarlo Brocci, L’Eroica promuove i valori di un ciclismo autentico legato alle sue radici popolari, ispirata alle imprese eroiche di Bartali e Coppi dove sacrificio e competizione leale, fatica fisica sono i modelli di vita cui ispirarsi. Una visione romantica che l’ide-atore ha trasmesso ai numerosi partecipanti, singoli ma anche famiglie, che si ritrovano a condividere una passione comune e a scoprire una delle provincie più belle e suggestive d’Italia. Alla manifestazione sono ammesse solo biciclette da corsa d’epoca, le cosiddette bici eroiche o di ispirazione storica, cioè bici in stile vintage anche di recente costruzione, mentre sono assolutamente escluse le mountain bikes.

Il cicloturismo in Italia rappresenta il 31% dell’attività turistica naturale e il 12% del PIL nazionale. Un modo di viaggiare e scoprire territori, storia, arte e cultura che piace a molti italiani, ma soprattutto agli stranieri presenti per quasi tutto l’anno solare grazie al clima mite che la nostra penisola offre. Un turismo eco-sostenibile che offre itinerari inconsueti per gli amanti della bi-cicletta intesa come mezzo di trasporto ma anche come stile di vita. Ci vuole una spiccata curiosità, una forte sensibilità ambientale e una grande adatta-bilità alle situazioni impreviste per visitare luoghi che rimangono sconosciuti al turismo di massa. L’Italia si sta attrezzando ed esistono diversi percorsi e appuntamenti ciclo-turistici con temi diver-si. Molto diffuse sono le manifestazioni con impronta vintage per vivere emozioni di al-tri tempi con pedalate cicloturistiche riservate alle biciclette d’epoca.

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