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    NORMA ITALIANA

    Pagina IUNI EN 40-3-1:2001

    UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dellUNI.

    UNI

    Ente Nazionale Italiano

    di Unificazione

    Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

    NNOOORRR

    MMM

    AAAEEE

    UUURRROOO

    PPPEEEAAA

    UNI EN 40-3-1

    MAGGIO 2001

    Pali per illuminazione pubblica

    Progettazione e verificaSpecifica dei carichi caratteristici

    Lighting columnsDesign and verificationSpecification for characteristic loads

    CLASSIFICAZIONE ICS 91.160.20; 93.080.40

    SOMMARIO La norma specifica i carichi di progetto per pali per illuminazione pubblica.Particolari progetti strutturali per permettere la sospensione di segnali,cavi aerei, ecc., non sono trattati nella presente norma. I requisiti per paliper illuminazione pubblica realizzati in materiali diversi da calcestruzzo,acciaio o alluminio (per esempio legno, plastica e ghisa) non sono specifi-catamente trattati nella presente norma.

    RELAZIONI NAZIONALI La presente norma, unitamente alla UNI EN 40-6, sostituisce laUNI EN 40-6:1985.

    RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 40-3-1:2000La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della normaeuropea EN 40-3-1 (edizione febbraio 2000).

    ORGANO COMPETENTE Commissione "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture"

    RATIFICA Presidente dellUNI, delibera dell8 maggio 2001

    Gr. 5

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    Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodellarte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellartein evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.

    PREMESSA NAZIONALE

    La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 40-3-1 (edizione febbraio 2000), che assumecos lo status di norma nazionale italiana.La traduzione stata curata dallUNI.La Commissione "Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrut-

    ture" dellUNI segue i lavori europei sullargomento per delega dellaCommissione Centrale Tecnica.

    Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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    INDICE

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    1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

    2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

    3 BASE DEI CARICHI 13.1 Pesi propri..................................................................................................................................................... 13.2 Pressione del vento ................................................................................................................................. 1

    figura 1 Coefficiente di comportamento dinamico dei pali, ......................................................................... 3prospetto 1 Descrizione delle categorie di terreno ................................................................................................... 3prospetto 2 Coefficiente di esposizione Ce(z)............................................................................................................. 4prospetto 3 Valori di kr, z0e zmin .................................................................................................................................... 4figura 2 Coefficiente di esposizione Ce(z)............................................................................................................. 5

    3.3 Coefficiente di forma ............................................................................................................................... 5

    figura 3 Coefficiente di forma per sezioni trasversali circolari e ottagonali...............................................6

    4 FORZE E MOMENTI 74.1 Forze dovute alla pressione del vento e al peso proprio ....................................................74.2 Momenti dovuti alla pressione del vento e ai pesi propri ....................................................8

    APPENDICE A CARTE NAZIONALI DEL VENTO E INFORMAZIONI METEOROLOGICHE 9(normativa)

    APPENDICE B CONDIZIONI IN CUI DEVE ESSERE CONSIDERATA LA TOPOGRAFIA 10(normativa)

    figura B.1 Condizioni in cui deve essere considerata la topografia .............................................................. 11figura B.2 Direzione del vento per la scelta di f................................................................................................... 12

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    La presente norma europea stata approvata dal CENI membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchiaggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.

    La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilit da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-desimo status delle versioni ufficiali.

    I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

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    CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

    European Committee for Standardization

    Comit Europen de Normalisation

    Europisches Komitee fr Normung

    Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

    CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.

    EN 40-3-1

    FEBBRAIO 2000

    Sostituisce la

    EN 40-6:1982

    Pali per illuminazione pubblica

    NORMA EUROPEA Progettazione e verificaSpecifica dei carichi caratteristici

    Lighting columnsEUROPEAN S TANDARD Design and verification

    Specification for characteristic loads

    Candlabres dclairage publicNORME EUROPENNE Conception et vrification

    Spcification pour charges caractristiques

    EUROPISCHE NORM

    DESCRITTORI

    ICS 91.160.20

    l11 dicembre 1999.

    2000

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    PREMESSA

    La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 50 "Pali perilluminazione pubblica ed elementi di raccordo", la cui segreteria affidata al BSI.La presente norma europea sostituisce la EN 40-6:1982.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-te la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro agosto 2000,

    e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro agosto 2000.In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.La presente norma costituita dalle sei parti seguenti:

    Parte 1: Definitions and terms

    Parte 2: General requirements and dimensions

    Parte 3-1: Design and verification - Specification for characteristic loads

    Parte 3-2: Design and verification - Verification by testing

    Parte 3-3: Design and verification - Verification by calculation

    Parte 4: Specification for reinforced and perestressed concrete lighting columnsParte 5: Specification for steel lighting columns

    Parte 6: Specification for aluminium lighting columns

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    1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

    La presente norma europea specifica i carichi di progetto dei pali per illuminazione pubblica.Essa si applica ai pali diritti di altezza 20 m per apparecchi di illuminazione testa-palo edai pali con bracci di altezza 18 m per apparecchi di illuminazione con attacco laterale. Iprogetti di pali speciali per lapplicazione di cartelli segnaletici, cavi aerei, ecc. non sonotrattati nella presente norma.I requisiti dei pali per illuminazione pubblica realizzati in materiali diversi da calcestruzzo,acciaio e alluminio (per esempio legno, plastica e ghisa) non sono specificatamente trat-tati nella presente norma.La presente norma comprende requisiti di prestazione per i carichi orizzontali dovuti alvento. La sicurezza passiva e il comportamento di un palo per illuminazione pubblica sot-toposto allurto di un veicolo non sono compresi; per detta categoria di pali per illumina-zione pubblica sono previsti requisiti supplementari (vedere prEN 40-2:1999).

    2 RIFERIMENTI NORMATIVI

    La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni con-tenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del te-

    sto e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modi-fiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella pre-sente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale lul-tima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).

    ENV 1991-2-4 Eurocode 1 - Basis of design and actions on structures - Windaction

    3 BASE DEI CARICHI

    3.1 Pesi propri

    Si deve tenere conto delle masse dei bracci e degli apparecchi di illuminazione.

    3.2 Pressione del vento

    3.2.1 Generalit

    La pressione caratteristica del vento q(z), in N/m2, per qualsiasi specifica altezza del suo-lo, z, deve essere ottenuta dallequazione seguente:

    dove:q(10) la pressione del vento di riferimento data in 3.2.2; un coefficiente che dipende dalle dimensioni del palo; detto coefficiente dato

    in 3.2.3; un coefficiente che dipende dal comportamento dinamico del palo; detto coeffi-

    ciente dato in 3.2.4;f un coefficiente topografico, dato in 3.2.5;Ce(z) un coefficiente che dipende dalle caratteristiche del terreno del luogo di installa-

    zione e dallaltezza dal suolo z; detto coefficiente riportato in 3.2.6.

    Nota 1 q(10), fe Ce(z)si basano sui principi della ENV 1991-2-4.

    Nota 2 Il coefficiente dinamico equivalente, Cd, descritto nella ENV 1991-2-4 non attualmente definito. Il suo uso estremamente complesso per i pali per illuminazione pubblica e da esso si ottiene un valore minore del pro-dotto . Pertanto, per maggiore sicurezza e semplicit, sono stati mantenuti i fattori e .

    q z( ) f Cez( ) q10( )=

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    3.2.2 Pressione del vento di riferimento q(10)Il valore di q(10)tiene conto dellubicazione geografica del palo per illuminazione pubblica.Esso viene derivato dalla velocit del vento di riferimento Vref (in m/s), per mezzodellequazione seguente:

    dove:

    Vref definita come la velocit media del vento nellarco di 10 min a 10 m di altezza daun terreno di categoria II (vedere prospetto 1), con una probabilit annuale di su-peramento di 0,02 (generalmente considerata come avente un periodo medio diritorno di 50 anni).Vref dato da:Vref= CALTVref,0Vref,0 il valore di base della velocit del vento di riferimento a 10 m sul livello

    del mare, ottenuta dalle carte del vento, di cui allappendice A;CALT un coefficiente di altezza fissato a 1,0, salvo diversa indicazione nellap-

    pendice A. Quando la topografia significativa (vale a dire quando utiliz-zato un valore di fdiverso dallunit), laltezza deve essere rilevata alla basedella configurazione topografica e non a livello dellinstallazione del palo;

    la massa volumica dellaria. La massa volumica dellaria influenzata dallaltez-za e dipende dalla temperatura e dalla pressione previste nella regione in caso diraffiche del vento eccezionali. Salvo diversa indicazione nellappendice A, il valoredi fissato a 1,25 kg/m3;

    Cs il coefficiente di conversione di Vrefda una probabilit annuale di superamento di0,02 in altre probabilit, e pu essere derivato dallequazione riportata nellappen-dice A. Per i pali per illuminazione pubblica, il requisito usuale di un periodo me-

    dio di ritorno di 25 anni, per cui il fattore Csdovrebbe essere fissato a .

    3.2.3 Coefficiente, per la dimensione del palo

    Tanto maggiore una superficie esposta al vento, tanto minore la probabilit che la

    pressione massima, sui cui si basano i calcoli, agisca sulla superficie totale.Il coefficiente t iene conto del minore carico dovuto al vento risultante su un componen-te, in funzione delle dimensioni della superficie.La dimensione fondamentale della superficie esposta al vento corrisponde alla dimensio-ne maggiore in una direzione.Per un palo per illuminazione pubblica, detta dimensione laltezza nominale, in metri.Il valore del coefficiente si ottiene dallequazione:

    3.2.4 Coefficiente di comportamento dinamico dei pali per illuminazione pubblica,

    Il coefficiente dipende dal periodo proprio di oscillazione Te dallo smorzamento del si-

    stema "palo/apparecchio di illuminazione" e tiene conto dellaumento del carico derivantedal comportamento dinamico di un palo per illuminazione pubblica dovuto a raffiche divento.Il periodo di oscillazioneT, espresso in secondi, necessario per la determinazione del fat-tore in conformit alla figura 1 deve essere ricavato tramite calcolo oppure tramite prove.

    q10( ) 0,5 Cs( )2Vref

    2 N m2=

    0,92

    1 0,01 h=

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    figura 1 Coefficiente di comportamento dinamico dei pali,

    3.2.5 Coefficiente topograficof

    Salvo diversa indicazione, il coefficiente topografico fdeve essere assunto uguale a 1.Quando specificata laltezza della pendenza, fdeve essere fissato a 1 se tale altezza minore o uguale a 5 m.

    Quando laltezza maggiore di 5 m, fdeve essere calcolato in conformit allappendice B.

    3.2.6 Coefficiente di esposizione Ce(z)Il coefficiente di esposizione tiene conto della variazione della pressione del vento in fun-zione dellaltezza dal suolo, e dipende dalla categoria di terreno.La categoria di terreno appropriata per linstallazione di un palo per illuminazione pubblicadeve essere decisa sulla base del prospetto 1.

    prospetto 1 Descrizione delle categorie di terreno

    Per qualsiasi categoria di terreno e altezza considerata, il valore del coefficiente di espo-

    sizione Ce(z)deve essere derivato dal prospetto 2 o dalla figura 2, a seconda di quale ri-tenuto pi conveniente.

    Nota 1 Per linstallazione su ponti, laltezza zsi misura dal livello dellacqua o del suolo che il ponte attraversa.

    Categoria Descrizione

    I Costa marina. Costa di lago con lunghezzasopravvento di almento 5 km. Terreno piano,senza ostacoli.

    II Terreni coltivati cintati da siepi, qualche pic-cola costruzione agricola, case o alberi.

    III Aree suburbane o industriali e foreste perma-nenti.

    IV Aree urbane in cui almeno il 15% della super-ficie coperto da edifici con altezza mediamaggiore di 15 m.

    1234

    MetalloCalcestruzzo precompressoCalcestruzzo armatoPeriodo di oscillazione T

    Legenda

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    Nota 2 Se lacquirente non fornisce indicazioni sulla categoria del terreno, il calcolo dovrebbe essere effettuato pren-dendo in considerazione la categoria II.

    prospetto 2 Coefficiente di esposizione Ce(z)

    Ce(z)si calcola dallequazione:

    dove:

    kr, z0, zminsono riportati nel prospetto 3, in funzione di ciascuna categoria di terreno.prospetto 3 Valori di kr, z0e zmin

    Altezza dal suolo(z) m

    Categoria di terreno

    I II III IV20 3,21 2,81 2,28 1,72

    19 3,17 2,77 2,24 1,69

    18 3,14 2,74 2,20 1,65

    17 3,10 2,70 2,16 1,60

    16 3,07 2,66 2,11 1,56

    15 3,03 2,62 2,07 1,56

    14 2,98 2,57 2,02 1,56

    13 2,94 2,52 1,96 1,56

    12 2,89 2,47 1,91 1,56

    11 2,83 2,41 1,85 1,56

    10 2,78 2,35 1,78 1,56

    9 2,71 2,29 1,71 1,56

    8 2,64 2,21 1,63 1,56

    7 2,57 2,13 1,63 1,56

    6 2,48 2,04 1,63 1,56

    5 2,37 1,93 1,63 1,56

    4 2,35 1,80 1,63 1,56

    3 2,09 1,80 1,63 1,56

    2 1,88 1,80 1,63 1,56

    1 1,88 1,80 1,63 1,56

    Categoria di terreno I II III IV

    kr 0,17 0,19 0,22 0,24

    z0(m) 0,01 0,05 0,3 1,0

    zmin(m) 2 4 8 16

    Ce z( ) Cr2 z( ) 7 krCr z( )+=

    Cr z( ) krIn z z0( )per zmin z 200 m =

    krln zmi n z0( )per z zmi n

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    figura 2 Coefficiente di esposizione Ce(z)

    3.3 Coefficiente di forma

    3.3.1 Coefficiente di forma per pali e bracci a sezione trasversale circolare

    Per le sezioni trasversali circolari, il coefficiente di forma cdeve essere derivato dalla cur-va a) nella figura 3.

    3.3.2 Coefficiente di forma per pali e bracci a sezione ottagonale trasversale regolare

    Per le sezioni trasversali ottagonali regolari con rapporto r/D< 0,075, dove r il raggiodellangolo e D la distanza tra i piani, il coefficiente di forma cdeve essere derivato dallacurva b) nella figura 3.Per le sezioni trasversali ottagonali regolari con rapporto r/D> 0,075, il coefficiente di for-ma cdeve essere derivato dalla curva c) nella figura 3.Quando i momenti sono calcolati dividendo linsieme in sezioni con altezza massima di 2 m,il rapporto r/Dutilizzato per calcolare i valori di cdeve trovarsi nel punto centrale di ciascu-na sezione.

    12

    Altezza zCoefficiente di esposizione Ce(z)

    Legenda

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    figura 3 Coefficiente di forma per sezioni trasversali circolari e ottagonali

    Nota

    dove:V la velocit del vento in m/s definita come:

    dove:D il diametro del palo o la distanza tra i piani, in metri;v la viscosit cinematica dellaria a 20 C in m2/s

    q(z) e sono definiti in 3.2.1 e Cs e sono definiti in 3.2.2.

    3.3.3 Coefficienti di forma per pali e bracci con sezioni trasversali diverse

    Per le sezioni trasversali diverse da quelle circolari e ottagonali regolari, il coefficiente diforma cdeve essere derivato dalla norme nazionali o deve basarsi su risultati di prova af-fidabili.

    12345r

    D

    Legenda

    Re VD

    v--------=

    V1

    Cs-----

    q z( )

    0,5 ---------------=

    v 15,1 10 6 m2 s=

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    3.3.4 Coefficiente di forma per apparecchi di illuminazione

    Si raccomanda che il coefficiente di forma orizzontale e il coefficiente di portanza vertica-le, dovuto al vento che soffia in direzione orizzontale, sia determinato, per gli apparecchidi illuminazione, da prove in galleria del vento.Si devono adottare i valori massimi ottenuti nella prova per inclinazioni del vento compre-se tra 5 rispetto allorizzontale.I carichi verticali dovuti al vento che agiscono sugli apparecchi di illuminazione si devonoconsiderare soltanto quando il loro effetto va ad aggiungersi alle condizioni di carico con-siderate.In assenza di valori determinati per mezzo di prove in galleria del vento, o indicati dal for-nitore dellapparecchio di illuminazione, si deve adottare un coefficiente orizzontale unicodi 1,0.Il coefficiente di portanza deve in tal caso essere considerato come uguale a zero. Nel casodi un gruppo di apparecchi di illuminazione, si deve prendere in considerazione un coeffi-ciente di forma corrispondente per il gruppo.

    4 FORZE E MOMENTI

    4.1 Forze dovute alla pressione del vento e al peso proprio

    4.1.1 Forza orizzontale esercitata su qualsiasi parte del fusto

    La forza orizzontale, in N, esercitata su qualsiasi parte del fusto perpendicolare del palodeve essere calcolata utilizzando lequazione seguente:

    dove:Fc la forza orizzontale parziale, in N, dovuta allazione della pressione del vento al

    centro della superficie della sezione di fusto del palo considerata;Ac la superficie proiettata, in metri quadrati, su un piano verticale perpendicolare

    alla direzione del vento, della sezione di fusto del palo considerata;c il coefficiente di forma della sezione di fusto del palo considerata;q(z) la pressione di progetto del vento, espressa in N/m2, allaltezza z, in metri, sul li-

    vello del suolo. I valori di zdovrebbero essere misurati al centro della superficiedella sezione di fusto del palo considerata.

    4.1.2 Forza orizzontale esercitata su qualsiasi parte del braccio che sporge rispetto al palo

    La forza orizzontale, espressa in N, esercitata su qualsiasi parte del braccio che sporgedal palo deve essere calcolata utilizzando lequazione seguente:

    dove:Fb la forza orizzontale parziale, in N, dovuta allazione della pressione del vento al

    centro della superficie della sezione di braccio considerata;Ab la superficie proiettata, in metri quadrati, su un piano verticale perpendicolare

    alla direzione del vento, della sezione di braccio considerata;c il coefficiente di forma della sezione di braccio considerata;q(z) la pressione di progetto del vento, espressa in N/m2, allaltezza z, in metri, dal

    suolo. I valori di zdovrebbero essere misurati al centro della superficie della se-zione di braccio considerata.

    Fc Accq z( )=

    Fb Abcq z( )=

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    4.1.3 Forze esercitate sull'apparecchio di illuminazione

    Le forze, in N, esercitate sullapparecchio di illuminazione devono essere calcolate utiliz-zando lequazione seguente:

    dove:Fl la forza orizzontale o verticale parziale, in N, dovuta allazione della pressione

    del vento sullapparecchio di illuminazione;Al la superficie proiettata, in metri quadrati, su un piano verticale perpendicolare

    alla direzione del vento, dellapparecchio di illuminazione;c il coefficiente di forma orizzontale o verticale dellapparecchio di illuminazione;q(z) la pressione di progetto del vento, espressa in N/m2, allaltezza z, in metri, sul li-

    vello del suolo. Il valore di zdovrebbe essere misurato al centro dellapparecchiodi illuminazione.

    4.1.4 Forze dovute ai pesi propri

    Si deve ritenere che le forze verticali risultanti dalle masse del braccio e dellapparecchiodi illuminazione agiscano:

    a) al livello dei centri di gravit delle masse dei bracci;b) ad una distanza dal raccordo dellapparecchio di illuminazione al braccio pari a 0,4

    volte la lunghezza totale dellapparecchio di illuminazione.

    4.2 Momenti dovuti alla pressione del vento e ai pesi propri

    4.2.1 Momenti di flessione che agiscono sul fusto del palo e sul braccio

    Il palo deve essere considerato come fissato rigidamente al suolo e il braccio come fissatorigidamente al fusto del palo.I momenti dovuti alla pressione di progetto del vento e ai pesi propri devono essere cal-colati per mezzo di un metodo che metta in evidenza i momenti massimi dovuti alla ripar-tizione delle forze che agiscono su palo, bracci e apparecchio/i di illuminazione.

    A tale scopo, linsieme deve essere diviso in sezioni con altezza massima di 2 m.La forza di progetto orizzontale per ciascuna sezione deve essere calcolata individual-mente utilizzando la superficie proiettata, il coefficiente di forma e la pressione di progettodel vento appropriati.Si possono utilizzare metodi alternativi per il calcolo del momento, a condizione che il mo-mento totale ottenuto in qualsiasi sezione critica non sia inferiore a quello ottenuto con ilmetodo per sezioni precedentemente descritto.

    4.2.2 Momenti di torsione che agiscono sul fusto del palo dovuti ai carichi del vento

    Per i pali che hanno una disposizione asimmetrica del/i braccio/i e dellapparecchio/i di il-luminazione, si devono calcolare i momenti di torsione in tutte le sezioni critiche.

    Fl Alcq z( )=

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    APPENDICE A CARTE NAZIONALI DEL VENTO E INFORMAZIONI METEOROLOGICHE(normativa) (Vedere ENV 1991-2-4: Azioni del vento e Documento di Applicazione

    Nazionale allegato)

    La velocit di riferimento del vento Vref,0deve essere derivata dalla ENV 1991-2-4 e dalDocumento di Applicazione Nazionale allegato.Quando necessario calcolare un valore alternativo della probabilit annuale di supera-

    mento, si deve utilizzare lequazione seguente:

    dove:Cs un coefficiente statistico basato sul valore meteorologico estremo del vento;p la probabilit annuale di superamento di progetto

    Vref rimane come definito in 3.2.2.

    Cs1 0,2 l p( )ln[ ]ln1 0,2 0,98ln( )ln-------------------------------------------------------------=

    1Requisito di Vita di Progetto in Anni----------------------------------------------------------------------------------------------=

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    APPENDICE B CONDIZIONI IN CUI DEVE ESSERE CONSIDERATA LA TOPOGRAFIA(normativa)

    Quando occorre considerare la topografia (vedere figura B.1), e in assenza di un altro va-lore specificato, si deve utilizzare il procedimento seguente.Ai fini del calcolo di f, la direzione del vento viene scelta in modo che il luogo di installa-zione si trovi sopravvento rispetto al punto pi alto (vedere figura B.2).

    Se il luogo di installazione situato su una cima o su un crinale, si deve scegliere la dire-zione sopravvento, in modo da ottenere la massima pendenza media.Il valore di fsi riferisce alla velocit del vento alla base della collina o della scarpata ed data dallequazione:

    dove:x la distanza orizzontale del luogo di installazione dal punto pi alto della cima

    della collina o della scarpata, considerata come positiva.x non pu essere mai maggiore di Le, ai fini della presente formula;

    Le la lunghezza effettiva della pendenza del terreno, considerata come la lunghez-za reale della pendenza (L) oppure come H/0,3 (dove H laltezza del terreno), aseconda di quale sia il valore maggiore;

    e la pendenza effettiva del terreno, indicata da e= H/Le.

    f 1= 3 72e 1 xLe-----

    1 0,75 zLe-----

    0 25,,+

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    figura B.1 Condizioni in cui deve essere considerata la topografia

    1234

    5a

    5b67

    8a8b9

    Vento0,5 lunghezza del pendioTopografia significativa per zona in ombra0,5 lunghezza del pendioPendenza sottovento > 0,05

    Pendenza sopravento > 0,05Lunghezza del pendioAltezza del pendioPendenza sopravento > 0,05Pendenza sottovento < 0,05Base della topografia

    Legenda

    a) Collina e crinale (pendenza sopravento > 0,05, pendenza sottovento > 0,05)

    b) Scarpata (0,3 > pendenza sopravento > 0,05, pendenza sottovento < 0,05) e scogliera (pendenza sopravento > 0,3, pendenza sottovento < 0,05)

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    figura B.2 Direzione del vento per la scelta di f

    12345

    67

    VentoPendenza sopravento > 0,05Base della topografiaAltezza del pendio HCantiere

    CrinaleLunghezza del pendio L

    Legenda

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    La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dellIndustria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

    UNI

    Ente Nazionale Italiano

    di Unificazione

    Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia