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BILANCIO DI MANDATO 2006/2009 Azienda Unità Sanitaria Locale Rieti » UN’AZIENDA, UN TERRITORIO « INSIEME AL CITTADINO PER LA SANITÀ REATINA “Vi raccontiamo 4 anni del nostro lavoro”

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BILANCIO DI MANDATO2006/2009

Azienda Unità Sanitaria LocaleRieti

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“Vi raccontiamo 4 anni del nostro lavoro”

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Cari Cittadini, quattro anni fa, quando mi sono insediato nella A.S.L. della nostra provincia ho evidenziato i principi che avrebbero ispirato il mio lavoro: la cen-tralità dell’Utente e delle Risorse Umane dell’Azienda, il lavoro di squadra, la creazione di una rete integrata di Servizi di qualità forte-mente radicata nel territorio, la spinta propulsiva dell’innovazione, i risultati finanziari. Creatività, spirito di sacrificio, correttezza e senso di responsabilità hanno orientato il mio incarico. A distanza di quattro anni ho sentito l’esigenza di predisporre un documento di sintesi che ripercorresse tutto ciò che è stato fatto dalla Nostra azienda, nel rispetto dei principi che prima ho men-zionato e che hanno ispirato il nostro programma.Sicuramente le criticità ereditate e le sopraggiunte tensioni economiche di contesto hanno rallentatol’avvio del processo di rinnovamento rispetto alle nostre aspettative: la crisi del Paese , il debito cumulato dalla Regione che ha portato al commissariamento, la limitatezza delle risorse finanziarie, il blocco delle assunzioni di personale.

Attraverso un’attività continua e progressiva e un’adeguata programmazione, la Direzione Aziendale è riuscita, in questi anni, a far comprendere ai cittadini che l’Azienda Sanitaria è affidabile ed ha come scopo primario la salute. Soltanto insieme ai cittadini, si può perseguire il benessere indivi-duale e collettivo, cercando di stimolare il sentimento di appartenenza ad una comunità. Uniti in squadra per una migliore sanità della nostra provincia.

Con estremo orgoglio posso affermare che in questo periodo sono stati avviati e conclusi i lavori in oltre 25 cantieri di edilizia sanitaria tra cui: il Pronto Soccorso, il Blocco Operatorio, la Rianima-zione, il Distretto di Antrodoco, il Reparto di Malattie Infettive, la Cardiologia, il Centro Immuno-trasfusionale, il Poliambulatorio di Passo Corese, le Sale Operatorie di Magliano Sabina. E’ stata dimezzata la perdita di bilancio (ridotta di oltre 30 milioni di euro), sono stati raggiunti buoni risultati circa l’appropriatezza prescrittiva farmaceutica (con un risparmio annuo di oltre 8 milioni di euro).

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E’ stata attivata con successo l’Emodinamica, sono state incrementate le prestazioni ambulato-riali, sono stati attivati ambulatori infermieristici e territoriali ed è partita la Telemedicina per gravi pa-tologie respiratorie. E’ stata potenziata la Radioterapia ed è stato avviato un processo di umanizzazione delle strutture che ha portato al riconoscimento di importanti Premi a livello regionale e nazionale. Un'attenzione particolare è stata rivolta anche alla costruzione di una rete con gli stakeholder (portatori di interesse) del territorio. Ovviamente, per evitare di appesantire il documento, è stata inse-rita solo una parte dei numerosi progetti e delle iniziative aziendali portate a termine in questi anni, cercando di includere tutti gli attori che hanno contribuito alle realizzazione delle stesse, scusandoci in anticipo per eventuali dimenticanze. Vorrei approfittare per ringraziare tutti i portatori di interesse delle comunità locali che ci han-no accompagnato e sostenuto in questo cammino. Cito per il particolare impegno: l’ALCLI “Giorgio e Silvia”, la Fondazione Varrone e tutto il mondo del volontariato, motore inesauribile e testimonianza della generosità delle donne e degli uomini del nostro territorio. Un grande ringraziamento a tutti i dipendenti che, in vigenza di un pesantissimo blocco di as-sunzioni che fa divieto di sostituire pensionamenti e mobilità, ha continuato a garantire, con dedizione e professionalità i servizi.

Ho operato in differenti settori, ma le sensazioni, le emozioni e la gioia che una giornata vissuta nel servizio socio-sanitario nazionale può regalare, pur nell’alternanza di momenti difficili e situazioni di emergenza, non sono replicabili in nessun altro contesto, e questo ripaga e alimenta la mia passione e l'intensità con cui porto avanti il mio mandato.

Concludo con una citazione del nostro già Presidente della Repubblica Ciampi :“per realizzare i sogni bisogna fare progetti, per fare progetti bisogna saper lavorare insieme“

Nella nostra provincia ci sono le migliori condizioni per progettare e realizzare Insieme una realtà socio-sanitaria adeguata alla nostra comunità.

Il Direttore GeneraleGabriele Bellini

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tiGUIDA ALLA LIL BILANCIO DI MANDATO:OBIETTIVI DELLA STESURA E GUIDA ALLA LETTURA

L’Azienda Sanitaria di Rieti ha voluto redigere il Bilancio di mandato riferito agli anni 2006-2009, con l’obiettivo di illustrare in modo chiaro e trasparente il lavoro compiuto, le scelte fatte, le azioni realizzate, le risorse impiegate e i risultati raggiunti, dando così la possibilità al cittadino di formulare un’opi-nione consapevole sull’attività svolta in questo periodo. Uno strumento di per sé sicuramente non sufficiente a rappresentare compiutamente tutta l’attività svolta in questi anni, ma auspichiamo sia utile anche per l’Azienda per met-tersi in discussione e rimettersi al giudizio di tutti coloro che con la stessa hanno rapporti (i cosiddetti “stakeholders”) in particolare pazienti e personale dipendente, ma anche pubbliche amministrazioni, associazioni civiche e di vo-lontariato, fornitori.Il volume, realizzato volutamente su carta riciclata, si articola in 8 settori principali che presentano l’Azienda e le sue attività. In queste pagine vi illu-striamo l’identità aziendale, la nuova cultura organizzativa, la mission che ha ispirato la gestione, le significative infrastrutture realizzate, il resoconto sulle attività e sui servizi erogati, l’impatto economico-sociale sul territorio ed infi-ne le sfide per il futuro. Ad integrazione di ogni macro area, abbiamo inserito una scheda di studio e analisi approfondita su alcuni particolari argomenti.Abbiamo ritenuto indispensabile raccontare questi 4 anni, anche attraverso le immagini che, in taluni casi, sono la sintesi più efficace delle azioni concrete portate a termine in questo periodo.Concepito in modo che fosse di facile consultazione, quindi poco tecnico, sin-tetico e ricco di tabelle e grafici, il volume è stato realizzato con un’ampia collaborazione di tutti i Dipartimenti aziendali che hanno fornito dettagliate relazioni sulle attività svolte nel quadriennio.L’opportunità di rendere il documento essenziale e facilmente fruibile dal let-tore, ha reso necessario concentrare anche in maniera significativa tutte le informazioni relative all’attività aziendale. Rimandiamo dunque per ulteriori approfondimenti, al sito aziendale www.asl.rieti.it

Buona lettura!

IDENTITA’

SERVIZI

INTERVENTI INFRASTRUTTURALI

POLITICHE DEL PERSONALE

EVENTI

ASL E I SUOI INTERLOCUTORI

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

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SOMMARIOSOMMARIO

Lettera del Direttore Generale >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Il bilancio di mandato: linee guida >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

[IDENTITA’]

Chi siamo >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Missione e valori >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Atto Aziendale >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Struttura organizzativa >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

L’azienda e il cittadino >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Dicono di noi >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Strategia di recupero economico >>>>>>>>>>>>>>>>>>>> FOCUS: IMPATTO ECONOMICO DELL’AZIENDA >>>>>>>>

[SERVIZI]

Come abbiamo migliorato i nostri servizi >>>>>>>>>>>>

Le nuove attività >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Umanizzazione >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Risultati raggiunti >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Prevenzione, le attività >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: RICONOSCIMENTI E PREMI >>>>>>>>>>>>>>>>

[INNOVAZIONE E TECNOLOGIA]

Rinnovo e potenziamento Parco Tecnologico >>>>>>>>>>

Attività realizzate >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: PROGETTO NURSERY TABLET >>>>>>>>>>>>>>

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Coordinamento: Gabriele Bellini, Carlo Maria Mancini, Adalberto FestucciaGruppo di lavoro: Michele Bizzoca, M. Luisa Aguzzi, Amina Desideri - Unità Operativa Complessa Co-municazione e MarketingLaura Figorilli, Monica Festuccia - Unità Operativa Complessa Sviluppo Strategico ed OrganizzativoRaccolta e rielaborazione dati: Pasquale Appierto, Agnese Barsacchi, Roberto Campogiani, Silvia Ca-valli, Quirino Ficorilli, Marcello Fiorenza, Roberto Longari, Pietro Manzi, Lorenzo Mazzilli, Gioacchino Paganelli, Luciano Quattrini, Roberto Roberti, Angelo Toni, Walter Valentini, Enrico Zepponi.

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[INTERVENTI INFRASTRUTTURALI]

Nuove strutture, nuovi reparti >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Lavori di riqualificazione, manutenzione >>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Interventi “in un flash” >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Opere territorio >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: IL VALORE AGGIUNTO DELLE INFRASTRUTTURE >>>>>>>>

[POLITICHE DEL PERSONALE]

Politiche del personale >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Formazione >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: RISK MANAGEMENT >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

[EVENTI]

Impatto socio culturale >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Locandine >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: CONVEGNO INTERNAZIONALE “TECNOLOGIA E SANITÀ” >>>>

[ASL E I SUOI INTERLOCUTORI]

Rapporto territorio e società civile >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Interlocutori >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Interazioni positive, i progetti >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

La parola agli interlocutori >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: UNIVERSITA’ >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

[OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO]

Ospedale >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Territorio >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Infrastrutture >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Tecnologie sanitarie >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

FOCUS: HOSPICE E CURE PALLIATIVE>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Editoriale e redazione: Catiuscia RosatiProgetto grafico e impaginazione: art director Serena MicantonioFotografia: Emiliano Grillotti – riferimenti per le altre foto: wikipedia, photl, Agenzia Primo Piano, stock.xchngStampa e distribuzione: PGE - Printing Graphic Evolution s.r.l. - Via della Meccanica, 10 – 02100 Rieti

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Mettersi insieme è un ini-zio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. H.Ford

IDENTITA’

CHI SIAMO

“Rifondare l’Azienda e ripartire da nuovi valori sui quali costruire una diversa e più efficace cultura organizzativa: la nuova Missione aziendale per la provincia di Rieti.”

Era la seconda metà dell’anno 2005 quando abbiamo cominciato ad amministrare l’Azienda USL di Rieti.L’eredità lasciataci dalle precedenti amministrazioni è stata pesante da gestire:

• forte disavanzo,• importante mobilità passiva,• scarsa considerazione da parte delle istituzioni locali,• perdita di fiducia da parte dei cittadini nel servizio sanitario pubblico,• diffuso senso di disagio e di malcontento tra i dipendenti.

Il nostro impegno:lavorare per invertire la tendenza e fare in modo che potessero rileggersi in positivo tutte le criticità evidenziate.

Da dove cominciare?Il lavoro iniziale è stato importantissimo, anche se di non immediata visibilità all’esterno, in quanto teso a rifondare l’Azienda a partire dall’individuazione di nuovi valori in cui credere e su cui costruire una nuova cultura organizzativa aziendale ed una rinnovata credibilità esterna.

Il passo successivo:definire un nuovo progetto aziendale da condividere con l’alta dirigenza che, nelle Aziende Sa-nitarie, è rappresentata da un organismo chiamato Collegio di Direzione. Dopo numerosi incon-tri di affinamento con i massimi dirigenti, è stata messa a punto e condivisa la nuova Missione aziendale. E’ questo il primo atto di responsabilità dell’ Amministrazione dal quale parte il nuovo progetto sanitario per la provincia di Rieti, presupposto fondamentale per orientare l’azione di tutti gli operatori a tutti i livelli organizzativi.

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LA NOSTRA MISSIONE

Una volta definito il progetto, come attuarlo?La nuova Missione, in quanto mera espressione sintetica di priorità e valori aziendali, ha richiesto un complesso ed artico-lato processo strategico, in cui idee e proposte sono state condivise e confrontate sulla scorta dei contenuti della Missione aziendale.Si è iniziato a lavorare su 4 direzioni indicate nel documento strategico aziendale:

IDENTITÀ ORGANIZZATIVA1. FIDUCIA DELL’UTENZA2. LEGITTIMAZIONE ISTITUZIONALE3. COMPATIBILITÀ ECONOMICHE4.

Ad oggi possiamo affermare che si è lavorato su tutte e quattro le prospettive, in particolare sull’identità organizzativa, perché all’inizio di questo percorso, è stata prioritaria l’esigenza di costruire una nuova cultura aziendale.

Dare una nuova identità a questa complessa e diversificata Azienda ha assorbito molte energie con benefici da raccogliere nel tempo.

L’Azienda Sanitaria di Rieti ha circa 2000 dipendenti, (vedi tabella pag. 13) confluenti in servizi molto diversi tra loro, dall’Ospedale al Distretto, dal Dipartimento di Prevenzione a quello di Salute Mentale, dai servizi per le Dipendenze a quelli Consultoriali e per l’Età Evolutiva. E’ un’Azienda le cui strutture sono dislocate su un territorio molto vasto e con una viabilità critica con l’85% di strade di montagna. La stessa morfologia della provincia di Rieti ha imposto alla sanità di avvicinarsi per quanto possibile ai cittadini e non viceversa, soprattutto nel campo della prevenzione.

Crediamo nella centralità della persona e per questo promuoviamo la cultura del rispetto e dell’ascolto e investiamo nella lettura, nella comprensione e nell’interpretazione dei suoi biso-gni di salute; forniamo il nostro contributo alla creazione di condizioni di equità nell’accesso e nella fruizione dei servizi; facciamo leva sulla componente etica del nostro agire quotidiano ispi-rato a principi di trasparenza, di visibilità dell’azione Aziendale e di gestione efficace ed efficiente

delle risorse. Ci impegniamo nella presa in carico dei nostri utenti progettando risposte che si avvalgono di tutto il sistema sanitario di offerta, con particolare riferimento a quanto presente sul nostro territorio. Promuoviamo la costruzione di una rete di alleanze con gli attori sociali, pubblici e privati, perché dalle sinergie possano scaturire soluzioni adeguate alla complessità delle sfide. Ricerchiamo l’integrazione socio-sanitaria attraverso processi di revisione organizzativa e funzio-nale della rete ospedaliera, del settore della prevenzione e dei servizi territoriali per dare risposte ai nostri residenti in una logica di continuità assistenziale e rispetto delle diversità; Favoriamo:

l’orientamento alla specializzazione come fattore indiscusso ed insostituibile di qualità dei • servizi erogati;il miglioramento continuo che mira all’eccellenza dei percorsi clinici ed assistenziali anche • attraverso la costruzione delle garanzie professionali, organizzative e di accessibilità che infondono affidabilità e senso di sicurezza;l’innovazione tecnologica e il progresso scientifico;•

Investiamo nello sviluppo, motivazione, valorizzazione dei dipendenti che dimostrano carattere, impegno, dedizione, spirito di squadra e senso di appartenenza, gratificandoli con crescita professionale e altri riconoscimenti basati su risultati e performance; Puntiamo sulla “riconoscibilità” dei nostri orientamenti e risultati da parte di coloro che accedono alle nostre strutture così come da parte dei soggetti terzi.

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Il lavoro svolto sul fronte strategico si è rivelato di grande utilità nel momento in cui è stato elaborato l’Atto aziendale,

che è l’equivalente dello statuto di cui si dota ogni azienda complessa.

Il nuovo Atto aziendale ha comportato un totale ripensamento di tutta l’organizza-

zione dell’Azienda ispirata al principio della chiara ed univoca responsabilizzazione delle figure poste a capo di ogni specifico ambito organizzativo, ciò al fine di evitare i frequen-ti problemi di molte organizzazioni sanitarie pubbliche in cui spesso è difficile accertare i responsabili di eventuali inefficienze e di-sfunzioni, con la conseguente impossibilità di individuare l’ambito organizzativo su cui intervenire per stimolare miglioramenti o promuovere soluzioni tempestive ed efficaci ai problemi.

L’Atto aziendale ha definito i cosiddetti meccanismi operativi, ossia quell’insie-

me di regole omogenee la cui corretta ap-plicazione consente il buon funzionamento dell’Azienda.Tra questi meritano di essere citati:

la pianificazione strategica;• la programmazione, budgeting e controllo • della gestione;il governo clinico;• l’audit dei processi;• il sistema informativo;• la valutazione e incentivazione del perso-• nale dipendente.

In particolare, lo scopo del sistema di bud-geting e del controllo di gestione non è

quello di sanzionare il comportamento del Personale, quanto piuttosto, quello di aiu-tare il Personale ad indirizzare il proprio comportamento verso il conseguimento de-gli obiettivi aziendali. In quest’ottica anche il sistema di controllo di gestione è stretta-mente connesso con il sistema di valutazio-ne dei risultati della gestione e quindi con il sistema premiante.

Questo sistema è chiaramente finalizzato a migliorare e razionalizzare l’uso delle risor-se e quindi l’efficienza aziendale.

Gli strumenti di governo clinico hanno trovato la loro esplicitazione nell’ambi-

to dell’Atto aziendale, ma è sicuramente il lavoro concreto, che è stato portato avan-ti quotidianamente dai professionisti con il supporto di uno staff aziendale preposto, che ha consentito di raggiungere risultati di qualità in determinati settori.

Lo Standard di servizio (STDS) è il primo strumento di governo clinico introdotto

in Azienda. Si tratta di un documento stra-tegico di unità operativa, che ha lo scopo di individuare l’attività, o le attività ritenute più caratterizzanti l’unità operativa stessa, sulle quali intraprendere dei percorsi di mi-glioramento. Su ciascuna attività individuata come qualificante sono stati costruiti i per-corsi clinico-organizzativi sulla base di unaspecifica e già sperimentata metodologia.(vedi servizi-percorsi clinici)

Anche il sistema informativo ha subìto un’accelerazione per consentire all’or-

ganizzazione di basare le sue decisioni su analisi, valutazioni e controlli che presup-pongono la disponibilità, l’organizzazione e l’elaborazione sistematica di dati di va-rio genere a favore di un’ampia gamma di utilizzatori. Di conseguenza, il sistema in-formativo che si è voluto implementare è di tipo integrato, allo scopo di costruire un sistema unitario di lettura dell’Azienda che fosse insieme economico e sanitario.

Questi strumenti hanno consentito una revisione delle attività svolte in modo

tale da migliorare la qualità e l’affidabili-tà dei nostri servizi con il preciso intento di rispondere alla Missione aziendale che met-te il cittadino/utente al centro delle nostre attività.

L’ATTO AZIENDALE: la cultura del miglioramento continuo

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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Le esigenze e le caratteristiche della provincia incidono sulle scelte organizzative e sugli obiettivi dell’Azienda. Una buona conoscenza del proprio territorio di riferimento, comporta una serie di riflessioni sulle specificità locali e ad un’analisi dei bisogni per un’oculata pianificazione strategica.

Le Strutture Operative Aziendali sono:• il Presidio Ospedaliero Unico Integrato• i Dipartimenti• i Distretti

Presidio Ospedaliero Unico IntegratoE' articolato negli stabilimenti di Rieti-Amatrice e Magliano Sabina. Date le dimensioni e la com-plessità organizzativa, è articolato nei seguenti Dipartimenti che riuniscono Unità Operative carat-terizzate dall’omogeneità delle tecnologie utilizzate e/o dalla omogeneità della funzione svolta nel generaleassetto produttivo aziendale:

1. Dipartimento di Medicina;2. Dipartimento di Chirurgia;3. Dipartimento di Emergenza ed Accettazione;4. Dipartimento di Oncologia;5. Dipartimento Scienze Diagnostiche

La finalità di tali Dipartimenti è quella di favorire una completa sinergia tra le Unità Operative affe-renti e soprattutto quella di creare le condizioni per il miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e dell’economicità dell’offerta ospedaliera, anche mediante impieghi trasversali delle risorse.

Mappa Topografica del Territorio della ASL di Rieti

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I Dipartimenti territoriali sono:• Dipartimento di Prevenzione• Dipartimento di Salute Mentale• Dipartimento Programmi Promozione Salute Donna, Età Evolutiva e Fragilità

(vedi sito: www.asl.rieti.it)

Distretti sanitariL’Azienda è articolata in cinque Distretti :

· Distretto Montepiano - Reatino n. 1; con sede in Viale Matteucci n. 9 - Rieti· Distretto Mirtense n. 2; con sede in Via Finocchieto s.n.c. – Poggio Mirteto (RI)· Distretto Salario n. 3; con sede in Viale Europa n. 13 – Osteria Nuova di Poggio Moiano· Distretto Salto - Cicolano n. 4; con sede in S.Elpidio di Pescorocchiano (RI)· Distretto Alto Velino n. 5; con sede in Largo Ragazzi del Mondo s.n.c. - Antrodoco (RI)

IL DISTRETTO È L’AZIENDA PER IL CITTADINO,VICINO AL CITTADINO,

COSTRUITA CON IL CITTADINO.IL DISTRETTO È IL PRIMO FRONTE DI CONTATTO

TRA L’AZIENDA E IL CITTADINO.

La Direzione Generale attribuisce un notevole peso e forza alla dimen-sione territoriale dell’assistenza sanitaria, muovendo passi importanti verso un auspicato riequilibrio tra ospedale e territorio. Il Distretto è chiamato a concorrere alla riduzione delle disuguaglianze di salute, monitorando i fattori di rischio e migliorando l’accessibilità e l’accreditamento dei propri servizi; è committente delle prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, compresa la tutela della salute psicologica della persona.

In circa dieci anni si è registrato un quasi costante incremento della popolazione residente nella provincia di Rieti. Tale incremento ha riguardato, in particolare, i Distretti n.2-Mirtense e n.3-Salario, seguiti dal Distretto n.1-Montepiano Reatino, mentre nei Distretti n.4-Salto Cicolano e n.5-Alto Velino si assiste ad un lento e costante decremento demografico.

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L’ASL ha instaurato una vera partnership con i cittadini riconoscendone in pieno i diritti di informazione, ascolto, parte-cipazione e tutela. La partecipazione del cittadino non è intesa limitatamente al processo di cura ma si esprime anche, nelle forme associative riconosciute dalla legge negli ambiti relativi alla gestione dei servizi sanitari, nella definizione delle politiche per la salute e nella valutazione delle stesse.

Gli strumenti individuati per favorire la partecipazione dell’utente e garantirne la tutela dei diritti sono consultabili nell’Atto Aziendale (www.asl.rieti.it)

• Ufficio Relazioni con il Pubblico• La Carta dei Servizi• La Consulta Sanitaria (a partire dal 2010)• La Consulta per la Salute Mentale• La Conferenza dei Servizi• L’Audit Civico

IL PERSONALE DELL’AZIENDA

L’AZIENDA E IL CITTADINO

La strada da percorrere sicuramente è ancora lunga e in salita, anche alla luce delle attuali diffi-coltà economiche della Regione Lazio. Nella prospettiva di un continuo miglioramento, ci rendiamo conto che i risultati importanti e rilevanti conseguiti in questi anni sono da considerare un punto di partenza per un percorso che deve continuare e consolidarsi seguendo sempre l’obiettivo della centralità dell’utente, garantendo ai cittadini oltre alla migliore qualità possibile dei livelli essenziali d’assistenza, anche un’am-pia offerta specialistica in un luogo sempre più accogliente, più umano e familiare nel quale curarsi.

Tutte queste azioni hanno consentito un recupero importante della reputazione dell’Azienda. Inoltre la dispo-nibilità al dialogo e al confronto costante con le istituzioni locali, con le associazioni dei cittadini e con le associazioni di volontariato, hanno consentito di migliorare l’immagine aziendale all’esterno.

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Dicono di noi

Vescovo, Mons. Delio LucarelliL'Azienda Sanitaria è vicina alle persone proprio nei momenti complicati della malattia e della sofferenza. Il malato è un essere umano in difficoltà verso il quale il personale medico ed infermieristico oltre che religioso ha il compito di portare conforto e speranza. Nella mia limitata esperienza in questo campo, colgo una signi-ficativa attenzione e disponibilità dell'Azienda sanitaria reatina verso le fasce più deboli e verso i malati. Mi sembra di non aver sentito lamentele e critiche verso i servizi sanitari, ma ho percepito apprezzamento per il buon funzionamento di molte attività. Auspico che la sanità proceda su questo cammino di attenzione e competenza verso il cittadino e credo che l'assistenza spirituale portata dai religiosi all'interno dell'Ospeda-le, prevista per legge, possa concorrere al miglioramento del piano di terapia del malato.

Sindaco di Rieti, Giuseppe EmiliNel nostro territorio l’Azienda Sanitaria svolge funzioni di grande utilità sociale e ha una notevole responsabilità, quella di gestire e garantire la salute dei cittadini. Il Comune di Rieti ha collaborato con l’Azienda sostenendo iniziative utili alla colletti-

vità. Non intendo unirmi al coro delle critiche soprattutto a quelle preconcette che creano solo danni all’immagine della città. Ritengo che il nostro Ospedale sia funzionante ed efficiente sia dal punto del Personale medico ed infermieristico che delle infrastrutture. Un giudizio scaturito non solo dalle mie esperienze personali, ma anche da ulteriori riscontri avuti dai miei concittadini nonché da persone provenienti da fuori provincia che hanno trovato una buona sanità. Accade spesso che le attività che qualificano il nostro territorio vengano apprezzate molto di più da fruitori esterni. Pure nella consapevolezza che è necessario migliorare e superare molte criticità, valuto complessivamente in modo positivo, la nostra situazione sanitaria.

Prefetto Silvana RiccioL’Azienda Sanitaria di Rieti è riuscita in questi anni ad assicurare ai cittadini i servizi di assistenza e di salute, sia pure con le difficoltà non solo economiche ma anche relative alla complessità della provincia reatina. La frantumazione della popolazione in un territorio

molto vasto rende, indubbiamente, più difficile e complessa la gestione e la fruibilità dei servizi. Non dimentichiamo che il terri-torio reatino è caratterizzato da tanti piccoli Comuni che si trovano anche molto distanti dal capoluogo, con problemi connessi alla viabilità e alla condizioni climatiche. Credo sia stato visibile a tutti lo sforzo compiuto dall’Azienda Sanitaria per assicurare a tutti assistenza e servizi di qualità nell’intero territorio, con un’attenzione per la popolazione anziana molto numerosa nella provincia.

La Prefettura ha più volte interagito e collaborato con l’ASL di Rieti, in particolare vorrei citare l’occasione in cui sono giunti in città i rifugiati ai quali era stato concesso l’asilo politico. E’ stata preziosa l’opera dell’ASL che con grande tempestività e professionalità è intervenuta verificando lo stato di salute di ogni rifugiato assicurandosi che non vi fosse alcuna infezione e nessun pericolo di contagio. Con una procedura molto rigorosa, è stata messa in sicurezza la popolazione reatina, collocando adeguatamente tutte le persone rifugiate. Ho lavorato più volte al fianco del Direttore Generale, il Dott. Gabriele Bellini e vorrei sottolineare la sua competenza e so-prattutto la sua sensibilità nel gestire, non solo l’attività lavorativa ordinaria, ma anche momenti di emergenza.

Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Fabio Melilli“Il giudizio sulla gestione dell’Azienda Sanitaria Locale di Rieti da parte dell’attuale dirigenza non può che essere positivo. Nonostante infatti si sia trovata ad operare in un periodo caratterizzato da evidenti e gravi difficoltà per l’intera sanità del Lazio, la dirigenza della ASL di Rieti è riuscita, con grande professionalità e sensibilità, a garantire ai cittadini un servizio puntuale e a migliorare le strutture sanitarie con investimenti di grande significato. A testimoniare la bontà del lavoro svolto dalla squadra guidata da Gabriele Bellini ci sono anche gli innumerevoli investimenti fatti sull’intero territorio provinciale tesi a far sì che la sanità reatina sia in grado di continuare a garantire livelli di eccellenza anche in futuro. Sicuramente motivo di or-goglio per me, ma credo di rappresentare il sentimento dell’intera comunità provinciale, è il fatto che questi risultati sono stati raggiunti da un management, per la prima volta nella storia della nostra Asl, completa-mente reatino. Il potenziamento della sanità reatina è comunque ancora in corso. I prossimi mesi saranno decisivi per allineare la nostra provincia agli altri territori del Lazio attraverso l’attivazione dei posti letto per lungodegenza e riabilitazione e per dare avvio alla rete delle Rsa. Naturalmente la nostra comunità sarà al fianco della sanità reatina nella difesa dei nostri presidi ospedalieri che una visione miope ed esclusivamen-te economicistica vorrebbe eliminare e che invece rappresentano una garanzia per territori che altrimenti vedrebbero seriamente compromessa l’offerta sanitaria.”

Brevi testimonianze da parte delle Istituzioni locali con le quali l'Azienda si è confrontata in questi anni in un proficuo e sinergico rapporto

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Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de SanctisLa Fondazione è molto attenta alla salute dei cittadini.Crediamo in questi anni di aver centrato l’obiettivo anche attraverso il sostegno a rilevanti progetti realizzati in sinergia con l’ASL di Rieti. Dobbiamo dare atto alla Dirigenza di una significativa e propulsiva moderniz-zazione e riqualificazione delle strutture e del personale. In questi anni infatti abbiamo potuto constatare con piacere la nascita di nuovi reparti e l’installazione di apparecchiature all’avanguardia impensabili fino a qualche tempo fa.Siamo soddisfatti di aver contribuito al miglioramento della qualità di vita dei pazienti . Oggi tutti noi siamo fruitori ed osservatori di una realtà sanitaria provinciale nella quale si possono riscontrare delle eccellenze che vanno riconosciute, valorizzate e salvaguardate da tutti gli enti e le Istituzioni operanti nel territorio

Vice Presidente della Sabina Universitas, Maurizio ChiarinelliLa Sabina Universitas ha un rapporto ormai consolidato con l’ASL di Rieti con la quale collabora quotidiana-mente in una prospettiva di crescita e di miglioramento.In un’ottica di rafforzamento dei legami, l’attività didattica si accompagnerà a quella ospedaliera per gli studenti dell’Università, dando luogo a percorsi di clinicizzazione. In perfetta sintonia tra il rettore della Sapienza Dott. Luigi Frati e il Direttore Generale dell’ASL Dott. Bellini, alcuni reparti dell’Ospedale reatino saranno messi a disposizione dell’Università per l’assistenza, la didattica e la ricerca. Un modello questo, già consolidato a Latina sotto la gestione della Sapienza, che potrebbe portare benefici anche alla nostra comunità. In una proficua unità di intenti vorremmo creare anche a Rieti, un centro di ricerca. Proficua la collaborazione con l’ASL anche nella formazione degli studenti universitari. Nelle strutture ospedaliere, i lau-reandi possono fare pratica sanitaria e avere un’esperienza diretta sul campo guidati da tutor dell’Ospedale. Vorrei ricordare anche i Master di I° livello in Management delle professioni sanitarie e il Master di II° livello in Dirigenza e Docenza in Tecniche Diagnostiche presso la struttura ospedaliera che si è dotata negli ultimi anni di apparecchiature all’avanguardia tecnologica che potrebbero essere potenziate proprio grazie ad un legame sempre più stretto con l’Università La Sapienza. I nostri neo laureati molto preparati, hanno ottime prospettive occupazionali anche all’interno dell’Azienda Ospedaliera. Una sempre più stretta collaborazione tra ASL-Università, e quindi una maggiore connessione tra ricerca scientifica, insegnamento clinico e cura degli ammalati, porterà ad un progressiva miglioramento della qualità di tutte le prestazioni sanitarie.

Presidente Camera di Commercio, Vincenzo RegniniIl mandato dell’attuale dirigenza della Asl di Rieti è stato senza dubbio caratterizzato da alcuni fattori che ne hanno

condizionato le reali potenzialità, tra cui la situazione complessivamente difficile della sanità regionale che ha avuto indubbi riflessi sul territorio. Nonostante ciò, si sottolinea con particolare apprezzamento l’impegno che ha portato all’apertura e/o alla riqualificazione di reparti ospedalieri ed al miglioramento di una serie di servizi, impedendo il depauperamento in provincia di Rieti, caratterizzata da una bassa concentrazione demografica e da un’ampia superficie territoriale.Un impegno che ha riflessi anche a livello economico. Mantenere la sanità efficiente in un territorio al di là delle mere logiche di “ef-ficienza del servizio”, ma soprattutto in base alla logica del “servizio ad un territorio”, significa infatti salvaguardarne l’intero tessuto socio-economico. Per questo riconosco a questa Direzione Generale la capacità di aver saputo miscelare con maestria questi elementi, facendo perno su un’esperienza svolta nel settore privato, dove la ricerca del raggiungimento dell’obiettivo e la misurabilità dello stes-so, non nel lungo periodo ma nel breve termine, rappresentano elementi determinanti dell’azione dirigenziale. Elementi che hanno per-messo ai vertici della Asl reatina di attenuare i contraccolpi della crisi economica sui servizi sanitari erogati sul territorio provinciale.

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IPresidente del Comitato di Rappresentanza, espressione della Conferenza della Sanità locale dei SindaciVincenzo Mazzeo Sindaco di Fara SabinaPer noi Sindaci il rapporto con l’ASL in questi anni è stato costruttivo.E’ maturata la convinzione che, sulla sanità, i sindaci debbano esprimere un ruolo strategico e determinare scelte politiche per il territorio. Dobbiamo riappropriarci del tema della sanità, acquisendo conoscenze e competenze. Con questa Direzione l’integrazione socio-sanitaria è stata avviata molto bene e nella massima trasparenza. E nonostante le grandi difficoltà economiche, abbiamo inve-stito sulle attività distrettuali, sulla territorialità facendo anche formazione. Non ci siamo pianti addosso. Io personalmente ho molto rispetto per l’Azienda Sanitaria che è la più grande Azienda produttiva della provincia che ha posto grande attenzione ai Sindaci. L’ASL teniamocela cara in questo momenti di crisi in cui chiudono molte aziende e si dismettono tante attività.

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“Da Bari sono arrivata all’Ospedale S.Camillo de Lellis con una brutta diagnosi: tumore alla gola.Con tanta angoscia, paura, ho lasciato la mia famiglia per curarmi nel nosocomio reatino.La malattia, il cancro in particolare, porta con sé un mistero.Dalla mia esperienza ho capito che dobbiamo accettare anche la più brutta diagnosi e lottare per la nostra vita, affidandoci a persone in grado di poterci aiutare. Non avrei mai immaginato, in un momento così diffi-cile, di trovare proprio presso l’ospedale di Rieti una nuova famiglia, composta dai medici e dagli infermieri del Reparto di Oncologia, Radioterapia, Otorinolaringoiatria e dagli straordinari volontari dell’ALCLI Giorgio e Silvia. Ricordo bene il mio ingresso nella Radioterapia, sono rimasta sorpresa nel vedere lunghi corridoi colorati alle cui pareti erano esposti tanti quadri. Sembrava di essere in una galleria d’arte, in mezzo ad un’esplosione di sentimenti, di emozioni. Improvvisamente quel posto di cura, è diventato un luogo fami-gliare, di serenità, di pace. Non ero soltanto una cartella clinica, ma una persona rispettata e soprattutto amata. Il doloroso distacco dalla mia terra e dalla mia famiglia, è stato reso meno amaro dall’affetto di tanti medici speciali. Oggi sono guarita e qui dalla mia cara Bari, continuo a pensare all’équipe dei medici qualifi-cata e sensibile che mi ha salvato. Non posso dimenticare il sorriso e la totale disponibilità dei volontari che mi hanno dato il coraggio, la speranza di non mollare mai. Vorrei tornare a Rieti per ritrovare tutti questi carissimi amici. Grazie a tutti!”.Nunzia Ciciriello

“La mia esperienza è relativa ad un percorso clinico per una neoplasia al seno, un evento, come sempre in questi casi, arrivato improvvisamente e con un forte effetto dirompente nel quotidiano svolgersi della vita e degli abituali impegni.Ci si deve fermare e dedicarsi ad affrontare questa cosa, cercando innanzi tutto di capire , definire l’ampiezza e la gravità della malattia, in che misura e per quanto tempo questo fatto cambierà le abitudini e la per-cezione di sé. Si diventa a tutti gli effetti “pazienti”, limitati nel decidere di sé, alla ricerca di informazioni e rassicurazioni, impauriti nel confronto con il dolore e l’angoscia (del limite), sorpresi dentro un sentimento di solitudine e di isolamento.Il primo meccanismo che scatta in questo nuovo ruolo è quello di affidarsi ad altri che sanno, che possono aiutarti. E sembra che proprio dal tipo di rapporto con “gli altri”, dipenda la soluzione della crisi.In questo senso il percorso, centrato sull’affiancamento da parte di una figura di supporto, quindi sulla personalizzazione del rapporto con la struttura, ti aiuta a entrare nella malattia ma anche a rimanere in equilibrio, perché ti senti rassicurata, compresa, ”accudita” e non abbandonata.Il sapere che c’era Lorella (ndr: case manager infermieristico v. pag. 22) che mi conosceva, che potevo chiamare per dubbi e informazioni, che ha fissato per me gli appuntamenti per le analisi cliniche e anzi mi ha accompa-gnato, che mi è venuta a trovare dopo l’operazione, sono tutti fatti che mi hanno aiutata a contenere l’ansia e , in qualche modo, a condividerla.Anche il muoversi nei diversi reparti per le varie pratiche e terapie, dentro un percorso di questo genere, rimane un’esperienza assistita, ci si rende conto che c’è una presa in carico globale, che il personale ha già lavorato sui tuoi dati, che anche loro, in modo diverso, ti conoscono e intervengono con un progetto gene-rale e condiviso. La dimensione dell’affidarsi, che è parte fondamentale del sentirsi paziente, viene facilitata dentro un contesto così “sapientemente” accogliente, e nello stesso tempo si riesce a conservare anche il

necessario senso di sé, la capacità di fare la propria parte, come uno tra gli altri. E questo forse mi sembra un altro degli elementi di valore di questo modello, la ri-sposta al bisogno di accoglienza, resa possibile dall’agire insieme di tutti i medici ed infermieri, capaci di dare un senso di normalità e familiarità anche in un momento di cura. La mia, per fortuna e al momento, è stata un’esperienza limitata nel tempo e per gravità, e forse anche per questo posso rifletterci sopra e riconoscere quello che mi ha aiutato ad affrontarla.” Maria Vittoria Bonanno

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“Era un tiepido pomeriggio di Ottobre. Le mie figlie - una di diciassette, l’altra di tredici anni - decidono di fare una bella passeggiata in bicicletta; la piana reatina è bellissima in questo periodo, e loro la conoscono come le loro tasche. Alle 14,40 tutto cambia: arriva una telefonata che mi avverte che un’ambulanza sta trasportando la più piccola in ospedale. E’ caduta dalla bici. So solo che è cosciente, e nient’altro. In Pronto Soccorso rispondono garbata-mente alle mie domande: sono stati allertati, sanno del prossimo arrivo dell’ambulanza. Mi guardo intorno: c’è gente ma l’ambiente è tranquillo, anche se l’ansia di tutti è palpabile, ciascuno per la propria vicenda. Ecco, arriva: le hanno assegnato il codice giallo sulla base delle informazioni ricevute, ha il collarino che le blocca la testa, il polmone destro non sta ventilando come dovrebbe. Ilaria entra subito, ed, immediatamente, un numero impreci-sato di persone si mette all’opera intorno a lei. Mi fanno entrare, sono la mamma di una minorenne. Poche domande, precise, intanto che prelevano il sangue, la visitano, l’aiutano a respirare con l’ossigeno. E’ gente che conosce bene il proprio mestiere: alla dottoressa basta un’oc-chiata per capire che anch’io, in questo momento, ho bisogno di una sedia: l’emozione gioca brutti scherzi. Invece di imprecare, in sostanza soccorrono anche me. Per fortuna il mio malore passa in fretta, e nel frattempo mia figlia non rimane mai sola: avanti con le lastre e l’ecografia. Nessun danno agli organi interni, per fortuna, ma la dottoressa non è soddisfatta, ne’ tranquilla: il polmone destro non ventila bene; richiede una risonanza, e subito la lettiga parte alla volta del reparto competente. Io sono sempre al seguito di Ilaria, mentre mio marito ci raggiunge dall’esterno. Un’infermiera esce dalla zona off-limit per rassicurarci, perché c’è un paziente che deve eseguire l’esame con il contrasto, e perciò non dobbiamo preoccuparci se nostra figlia non esce subito.Ce lo dice con un sorriso, che diventa balsamo su una ferita… Se non fosse ancora chiaro, questo è un pubblico ringraziamento. Citare una sola persona è estremamente riduttivo, perché dal 1998, anno nel quale mi sono trasferita a Rieti da Roma, più volte ho dovuto recarmi al Pronto Soccorso, e poi magari dirottata nei reparti, ed ho sempre, dico sempre, avuto esperienze più che positive. Fortuna? Non credo. Sono capitata anche un 31 Dicem-bre, alle 22,30, eppure anche in quell’occasione il trattamento è stato il medesimo. Spesso siamo portati ad uniformarci a comportamenti non sempre pienamente giustificati: alzi la mano chi non si lamenta di come vanno le cose, magari non proprio a ragion veduta, ma solo perché tutti lo fanno. E’ un po’ come dire che non esistono più le mezze stagioni, o non c’è più rispetto verso gli anziani. Una volta tanto, mi sia permesso di non allinearmi ai luoghi comuni, a non partecipare ad un linciaggio morale scatenato spesso per fomentare una guerra tra poveri che non giova certo alla collettività. E’ giusto rendere merito a chi, con pochi mezzi ed innumerevoli acrobazie, compie il proprio dovere nell’anonimato della vita di tutti i giorni. Grazie a tutti voi, personale dell’ospedale di Rieti, da una mamma che tante volte ha avuto bisogno di voi, e che non è mai tornata a casa insoddisfatta. Continuate così, a regalare, oltre alla professionalità, anche tanta umanità.”

Giuliana Beggiato, mamma di Ilaria Pensieri

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Recupero, a favore di questo territorio, di circa 20 milioni di euro all’anno, importo che in anni precedenti veniva erroneamente assegnato ad altre strutture regionali.In seguito alla verifica dell’esattezza delle quote di finanziamento delle spese correnti,erogate dalla Regione che costituiscono circa il 95% dei ricavi complessivi rea-lizzati dell’Azienda, è stato possibile accertare che la quota destinata a questa struttu-ra risultava sottostimata in maniera abbastanza evidente. L’esatta quantificazione del numero degli abitanti residenti e una più precisa e puntuale pesatura della popolazione hanno consentito di recuperare una significativa quota di risorse economiche

Ottenuti dalla Regione, per il biennio 2006 – 2007, finanziamenti pari a 5,3 milioni di euro, mentre ancora non si conosce l’ammontare delle risorse che verranno assegna-te per gli anni successivi. Un risultato raggiunto dopo aver rappresentato con puntualità e precisione la deficitaria situazione delle dotazioni strumentali e delle attrezzature sanitarie (TAC, ecografi, elettrocardiografi, ecc).

Risultati concreti sono stati ottenuti grazie alla rinegoziazione di diversi contratti in essere, di fornitura di beni e servizi. Tra questi i più significativi risultano:

servizi informatici, per i quali è stato ottenuto un miglioramento della qualità, in • termini di funzionalità, oltre ad una riduzione complessiva dei costi su base annua pari ad almeno 800.000,00 euro;forniture di diagnostici di laboratorio e materiale per dialisi, per i quali si sono • ottenuti sconti medi tra il 5% ed il 10% con risparmi su base annua pari a circa 200.000,00 euro.

Interventi complessi e su più livelli di governo sono stati posti in essere per incidere sul livello e sulla struttura dei costi.

Azioni mirate ad incrementare i ricavi e risparmiare risorse:

STRATEGIA DI RISPARMIO E RECUPERO ECONOMICO

RISORSE ECONOMICHE

RECUPERATI20 MILIONI DI EURO L’ANNO

OTTENUTI 5, 3 MILIONI BIENNIO

2006-2007

Servizi informatici:riduzione costi su base an-

nua, 800 mila euroforniture:

ottenuti sconti su base an-nua pari a 200 mila euro

RISULTATI RAGGIUNTI

http://imoneycoachblog.com

Il quinquennio 2005 – 2009, è stato contrassegnato, a livello generale, da una forte crisi eco-nomico-finanziaria che, in costante progressione negativa, ha interessato l’intera nazione e, in maniera particolare, la Regione Lazio.La situazione generale ha pesantemente condizionato la gestione dell’Azienda Sanitaria.Ciò non ha impedito a questa Direzione di adoperarsi con ogni possibile sforzo per mettere in campo progetti e strategie capaci di compensare la situazione avversa, ottenendo numerosi risultati concreti, dei quali, almeno in parte, si ritiene doveroso dare informazione ai cittadini utenti.Sono stati posti in essere interventi mirati in due direzioni:

aumentare i ricavi attraverso il recupero di maggiori e nuove risorse;• ridurre i costi, senza compromettere la qualità e la quantità dei servizi offerti.•

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La grande attenzione all’appropriatezza della spesa farmaceutica ha permesso di realizzare importanti obiettivi in termini economici senza penalizzare il soddisfacimento dei bisogni della popolazione.

Nel corso degli anni si è conseguito un notevole risparmio di circa 8 milioni di euro rispetto al 2006.

Nonostante la cronica ristrettezza dei mezzi finanziari, è stato possibile chiudere diver-se procedure giudiziarie avviate negli anni passati, alcune delle quali giunte alla fase esecutiva, con accordi transattivi che hanno consentito di realizzare vantaggiosi rispar-mi sulle spese e gli oneri legali, valutabili in diverse centinaia di migliaia di euro. Solo la chiusura di una vecchia procedura, iniziata nel corso dell’anno 2002, ha consentito di risparmiare un importo superiore a 600 mila euro.

Grande attenzione hanno mostrato le Associazioni di Volontariato, la Fondazio-ne Varrone, i cittadini comuni e le imprese nei confronti delle necessità della ASL di Rieti, effettuando donazioni di grande valore affettivo e spesso strategico

per le strutture destinatarie. Le numerose donazioni hanno contribuito a far superare all’Azienda diverse criticità, soprattutto sotto il profilo tecnologico. Tale attenzione ha avuto come principale terminale le attrezzature sanitarie, contribuendo ad avviare presso diversi reparti alcune attività di eccellenza. I settori maggiormente beneficati da tali atti di solidarietà sono stati il Dipartimento Oncologico, la Cardiologia e l’Ospedale di Magliano Sabina che complessivamente, hanno potuto contare su 1,5 milioni di euro di risorse aggiuntive. (vedi donazioni pag.73)

La graduale e costante riduzione di ricorso all’uti-lizzo di consulenti esterni ha consentito di conte-nere ulteriormente il livello dei costi.

Anche il processo di budget, unito ad un costante e sistematico controllo della spesa, attraverso attente veri-fiche trimestrali, ha consentito di conoscere in modo analitico la spesa di ciascun erogatore di prestazioni sa-nitarie, favorendo quindi una distribuzione adeguata ed efficiente delle risorse che ha consentito alle diverse strutture di ben operare e di recuperare quelle diseconomie riscontrate nel corso dei monitoraggi.

La gara per l’appalto del servizio di ossigenoterapia domiciliare ha consentito un risparmio, rispetto alla precedente fornitura di ossigeno gestita dalle farma-cie del territorio, pari a circa 1 milione di euro annui, rendendo più efficace il servizio attraverso la consegna al domicilio dei pazienti dell’ossigeno e consen-tendo di attivare anche un servizio di Telemedicina per i pazienti più gravi.

Appropriatezza farmaceutica:

nel 2009, rispar-miati 8 milioni di euro rispetto

al 2006

Risparmio di 600 mila euro in procedure giudiziarie

Donazioni:1, 5 milioni di risorse donate

Servizio ossige-noterapia:

risparmiati circa 1 milione di euro annui

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IMPATTO ECONOMICO, SOCIALE, CULTURALE DELL’ASL sulla provincia di Rieti

L’attività dell’Azienda Sanitaria produce effetti economici molto rilevanti sul territorio reatino.Risulta essere fra le maggiori aziende presenti in ambito provinciale, relativamente al numero di sog-getti direttamente occupati e all’effetto di volano economico e occupazionale sul complessivo tessuto socio-economico attraverso i rapporti di fornitura.

AZIENDA IN CIFRE:Risorse economiche considerevoli immesse nel territorio:

Ammontare dei costi sostenuti per il pagamento della retribuzione al personale (dati 2008) :- Personale dipendente € 95.998.782,00- Medici di Medicina Generale € 12.651.000,00- Pediatri di Libera Scelta € 1.828.000,00- Medici di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) € 3.140.000,00- Medici specialisti SUMAI € 2.554.000,00 (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana)

Nel 2009 in termini di investimenti relativi a manutenzione ordinaria sono stati spesi su tutto il territorio provinciale 1. circa 12 milioni di euro

verde• rete fognaria• smaltimento rifiuti• opere edili• prestazioni artigianali (fabbro, vetraio, pittore, etc)• tetti e terrazze• impianti elettrici•

Acquisizione attrezzature medicali:

* valori comprensivi di leasing, noleggi, affitto e service

Acquisizione di un’ingente quantità di beni e servizi.2. beni di consumo (specialità medicinali, reagenti di laboratorio, lastre radiografiche, garze, siringhe, materiale impiegato in sala operatoria, carta per fotocopie, stampati, ecc.) beni durevoli (attrezzature biomediche, attrezzature informatiche, ecc.).

L’Azienda Sanitaria ha offerto ed offre un’opportunità lavorativa ad oltre 236 cittadini della provincia di Rieti, attraverso l’esternaliz-zazione di servizi quali: la mensa a degenti e dipendenti, noleggio e lavaggio biancheria, pulizie, vigilanza, trasporti protetti di infermi, gestione stampati, gestione documentale cartelle cliniche in for-mato elettronico, assistenza infermieristica per ospedalizzazione domiciliare, gestione gas medicali, global service, manutenzione elettromedicali, smaltimento rifiuti, etc.

FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS

La spesa complessiva per il rinnovo di ol-tre 300 letti funzionali alle diverse pato-logie e per gli arredi acquistati per tutta l’Azienda (Ospedale, Distretti, Uffici,etc.) è di € 1.431,375,18 compresa di iva.

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SERVIZIverso una crescita della cultura sanitaria

Centralità della persona. Un nuovo cammino al fianco del paziente.

In questi anni abbiamo voluto recuperare una modalità di “fare sanità” più vicina alle persone ponendo il paziente al centro delle attività cliniche ed assistenziali, una nuova filosofia di lavo-ro posta alla base del nostro operato. Questo obiettivo ha comportato un importante impegno culturale nonchè la realizzazione di modifiche sia strutturali che organizzative: abbattere i muri all’interno degli ospedali per arrivare a lavorare insieme in funzione del paziente, creando siner-gie con il personale infermieristico e tecnico, rendendo partecipe il medico di Medicina Generale del percorso clinico intraospedaliero e preparando con lui il ritorno del paziente sul territorio.

MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE ATTIVITA’ E L'APPROCCIO INTERDISCIPLINARE:senza dubbio aspetti peculiari che hanno contraddistinto il nostro operato.

Obiettivo dei metodi utilizzati:Analizzare le modalità di svolgimento delle nostre attività per individuarne gli spazi di migliora-mento in un’ottica di processo. Non è importante solamente che un’operazione sia ben fatta o un esame diagnostico ben eseguito; il paziente deve essere seguito nell’intero percorso di cura, dal momento della diagnosi fino a quello di risoluzione del problema di salute. Ciò ha richiesto maggiore integrazione e coordinamento tra le unità operative coinvolte nel percorso di cura del paziente nonché un diverso modo di lavorare favorendo la multidisciplinarietà.

La salute è il primo dovere della vita. O. Wilde

SERVIZI

COME ABBIAMO MIGLIORATO I NOSTRI SERVIZI

CARCINOMA DELLA MAMMELLA Un esempio di quanto detto sopra è il nuovo percorso clinico ed organizzativo del carcinoma mammario, definito nell’ambito del Dipartimento Oncologico con l’intervento fattivo dell’Unità di staff “Audit Clinico e Sistemi Informa-tivi Sanitari”. Alcune garanzie, risultate immediatamente evidenti nella messa in pratica del percorso, sono collegate all’approccio multidisciplinare e al confronto costante con le linee guida scientifiche accreditate a livello nazionale ed internazionale. Un elemento di novità e di eccellenza è sicuramente rappresentato dal Gruppo Interdisciplinare delle Cure Oncologiche (G.I.C.O.), composto dai diversi specialisti coinvolti nel processo di cura: Radiologo, Anatomopatolo-go, Chirurgo, Oncologo, Radioterapista. Il GICO garantisce l’impostazione del piano terapeutico della paziente, unifor-ma l’approccio terapeutico, personalizza le cure aumentando l’adesione delle pazienti al piano di trattamento. Uno degli obiettivi principali raggiunti è stato quello di velocizzare i tempi necessari per la diagnosi del tumore, garantendo l’esecuzione in un unico accesso ambulatoriale degli specifici esami richiesti: esame clinico, mammografia, ecografia mammaria, citoaspirato, agobiopsia per microistologia. Il percorso garantisce l’accesso alle cure entro 15 giorni dalla diagnosi iniziale. L’esperienza positiva legata al trattamento del carcinoma della mammella se-condo il percorso clinico elaborato e che ha avuto come risultato non atteso, ma facente parte degli indicatori, una riduzione della mobilità passiva dal 60% al 5%, ha comportato l’estensione della metodologia anche ad altre patologie inizialmente oncologiche. Il paziente, viene affidato ad un’infermiera specializzata, denominata Case manager, che si occuperà di tutte le pratiche burocratiche, le visite, gli approfondimenti, evitando al paziente non solo il disagio e il disorien-tamento nel percorso di cura, ma anche le stressanti file al Cup e i lunghi tempi di attesa per gli esami diagnostici. Un percorso che ha ottimizzato e razionalizzato tutte quelle attività che già venivano effettuate presso l’ospedale de Lellis, senza però fornire una guida al paziente su tutti i passi da compiere.

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BPCO RIACUTIZZATA (broncopneumopatia cronica ostruttiva)

Nel 2007 è stato attivato il percorso clinico ed organizzativo Aziendale per la “Gestione dell’insufficienza respiratoria nella BPCO riacutizzata” condiviso con le Unità Operative di Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Medicina Generale I e II, Geriatria, Cardiologia, Laboratorio Analisi. L’elaborazione e attivazione del percorso sulla BPCO riacutizzata è stato l’ulteriore esempio di quanto sia vantaggioso l’approccio multidisciplinare alla patologia con importanti ricadute sul paziente. Infatti, nei vari processi di audit in cui si effettua la rilevazione dei risultati sulla base degli indicatori previsti nel percorso, è stato evidenziato che l’attenzione specifica da parte di tutti gli operatori verso un determinato trattamento terapeutico in un approccio assistenziale multidisciplinare, ha diminuito in modo sensibile la percentuale dei decessi con un passaggio dall’8% al 2%. Nel corso del 2009, l’Unità di Pneumologia dell’Ospedale de Lellis ha elaborato, con la collaborazione del Servizio Aziendale delle Professioni Sanitarie (S.A.P.S.) e dei 5 Distretti Sanitari dell’Azienda, il percorso clinico-organizzativo denominato “Assistenza Domiciliare Respiratoria (ADR) al paziente con insufficienza respiratoria cronica”, di cui è parte integrante il Telemonitoraggio di alcuni parametri clinici. L’attività è svolta, in collaborazione con la Cardiologia, per il monitoraggio della frequenza cardiaca a conferma del cambiamento culturale avvenuto all’interno dell’Azienda, idoneo a favorire l’integrazione tra Unità Operative.Il Piano Assistenziale, insito nel percorso, prevede:

Tele-nursing• , operato da un “Tutor” infermiere, il cui compito è risolvere telefonicamente i piccoli problemi quotidiani legati alla malattia, eseguire il monitoraggio a distanza e gestire i rapporti con il Medico di Medicina Generale (MMG);Telemonitoraggio• di alcuni parametri clinici (saturazione ossiemoglobinica, frequenza cardiaca, parametri ventila-ti) e del consumo di O2 (per confermare l’aderenza del paziente alla terapia e modificare la prescrizione terapeu-tica a seconda delle reali necessità);Accessi domiciliari specialistici• , pianificati con il Medico di Medicina Generale.

Con le stesse modalità organizzative sopra indicate, sono stati elaborati ed attivati i seguenti percorsi-orga-nizzativi-assistenziali: Abuso dipendenza, ADI, Alzheimer 2010, Centro Diurno, Disturbi del sonno, Gravidanza diffici-le, Ictus riabilitazione, Carcinoma colon-retto, La cataratta, Malattie reumatiche, Metrorrargia, Nefropatia diabetica, Neutropenia, Nodulo tiroideo, Occlusione intestinale, Parto analgesia, Progetto di governo della domanda in Risonanza Magnetica (RM), Punto Unico di Accesso (PUA), Schizofrenia. Ulteriori percorsi clinici sono in fase di ultimazione e quindi di prossima attuazione.

MODELLO R.A.O.: RAGGRUPPAMENTI DI ATTESA OMOGENEI

Obiettivo: migliorare i tempi di attesa delle prestazioni radiologiche.

Per ridurre i tempi di accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, insieme agli specialisti, ai medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta, è stato definito un accordo che prevede tempi di attesa differenziati in base al bisogno clinico dell’utente. Il nuovo modello di lavoro è applicato in questa prima fase alla diagnosi per immagini ed in particolare alla Risonanza Magnetica.

La condizione clinica del paziente determina la classificazione della richiesta in fasce di priorità, già codificate nel ricetta-rio regionale (B,D,P), alle quali associare tempi massimi di attesa.Il metodo prevede ruoli specifici per i soggetti coinvolti:

il prescrittore stabilisce la fascia di priorità secondo precisi criteri clinici;• il CUP prenota la prestazione garantendo il tempo di attesa prestabilito • per quella fascia di priorità;l’erogatore verifica la congruità tra la richiesta e la prestazione.•

Una collaborazioneimportante per garantire il giusto tempo alla salute.

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CARTA DELLA QUALITÀ IN CHIRURGIA

Un nuovo sistema di garanzie a tutela del cittadino-utente.

Assicurare la massima attenzione alla qualità e alla sicurezza nei reparti ospedalieri.È questo l’obiettivo della “Carta della qualità in Chirurgia”, promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del ma-lato, con il patrocinio dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani e della Federazione Italiana Aziende Sanitarie Ospe-daliere. Anche il Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti ha aderito al progetto. I reparti di Day Surgery, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale hanno sottoscritto il nuovo documento che, in ciascuna delle fasi nelle quali si articola il percorso clinico, definisce gli impegni assunti dai reparti ospedalieri nei confronti del paziente. Sette gli ambiti di intervento della Carta, per un totale di 54 principi garantiti: dall’accoglienza nei reparti, all’organizzazione interna, dal diritto all’informazione al consenso informato prima di un intervento, dalla sicurezza in sala operatoria fino alle dimissioni dall’ospedale. Il rispetto di tutti gli impegni enunciati nella Carta si pone come obiettivo spe-cifico di miglioramento, che si aggiunge a quello generale diretto alla massima diffusione del documento all’interno delle strutture ospedaliere.Da oggi, il cittadino ricoverato presso un reparto che ha adottato la Carta della qualità in chirurgia potrà contare su un nuovo sistema di garanzie che vede nella Carta lo strumento ideale per la promozione e la diffusione delle buone pratiche in sanità

EMODINAMICADopo un lungo periodo di progetti e di richieste, nel Marzo 2006 è finalmente stato attivato il Servizio di Emodinamica, nell’ambito dell’U.O.C. di Cardiologia, grazie ad una sinergia creatasi tra la nostra Azienda e la Fondazione Varrone che, offrendo un cospicuo contributo, ha con-sentito materialmente l’acquisto delle apparecchiature necessarie. L’infarto del miocardio nel passato è stato tra le più rilevanti cause di mobilità verso strutture sanitarie regionali ed extra-regionali.

Solo in virtù di una proficua comunità di intenti, è stato possibile raggiungere questo impor-tante risultato per i cittadini di Rieti, che oggi possono usufruire di un qualificato e tempe-stivo intervento senza fare viaggi della speranza in altre strutture. Secondo i dati epidemio-logici nazionali, il fabbisogno annuo di prestazioni per una popolazione di 150.000 abitanti come la nostra, è stimato in circa 450 coronarografie annue e 200 procedure interventistiche di cardiochirurgia. Nel nostro Centro di Emodinamica nel 2008 abbiamo eseguito circa 600 coronografie e oltre 300 angioplastiche. Abbiamo trattato anche 94 pazienti provenienti da fuori provincia.L’Azienda assicura standard di qualità e sicurezza anche grazie ad una partnership con il S. Camillo di Roma, uno dei nosocomi più qualificati a livello europeo per gli interventi cardiochirurgici, che ha consentito di formare il personale, oggi perfettamente addestra-to ed autonomo nelle attività.

NUOVE ATTIVITA’

Dai dati epidemiologici nazionali si ritiene che l’esecuzione dell’angioplastica primaria, nel giro di due ore dall’insorgenza della crisi cardiaca, consenta di salvare molti pazienti, altrimenti vittime della patologia stessa e di migliorare in molti casi la prognosi di recupero funzionale. AVERE UN CENTRO DI EMODINAMICA A RIETI SIGNIFICA DUNQUE SALVARE VITE UMANE E DARE SICUREZZA E FIDUCIA AI CITTADINI.

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TELEMEDICINA (vedi innovazione e tecnologia a pag. 45)può essere definita come “l’integrazione, il monitoraggio e la gestione dei pazienti, nonché l’educazione dei pazienti e del personale, usando sistemi che consentano un pronto accesso alla consulenza di esperti ed alle in-formazioni del paziente, indipendentemente da dove il paziente o le informazioni risiedano”.Il telemonitoraggio ha dimostrato i migliori benefici clinici nell’ambito delle patologie croniche polmonari e cardiache, in termini di riduzione delle visite in emergenza, dei ricoveri in Ospedale, del tempo di degenza. In una recente espe-rienza italiana su 118 pazienti in trattamento domiciliare con ossigenoterapia a lungo termine, o ventilazione meccanica per insufficienza respiratoria cronica, un programma di Teleassistenza ha prodotto i seguenti risultati:

riduzione dei ricoveri del 36%,riduzione delle chiamate urgenti al Medico di Medicina Generale del 65%,riduzione delle riacutizzazioni del 71%,riduzione dei costi totali del 33%,

La prevalenza di insufficienza respiratoria cronica sul territorio reatino è estremamente elevata:565• pazienti in ossigenoterapia a lungo termine (OTLT);40• pazienti attualmente in ventilazione meccanica domiciliare (VMD).

Tra tutti i pazienti, circa 110 usufruiscono del controllo specialistico domiciliare.

Le procedureL’INFERMIERE “TUTOR”,

procede al monitoraggio a distanza, anche tramite “Tele-nursing”, sulla base dei dati relativi alla terapia in atto e • dei tempi di raccolta/trasmissione dei parametri clinici impostati dallo specialista. Ogni passaggio ed intervento dell’infermiere e dello specialista è registrato nella Scheda Assistenziale depositata presso il reparto di Pneumo-logia.allerta lo Specialista Pneumologo ed il Medico di Medicina Generale, che provvedono alla valutazione del caso con • eventuale modifica della terapia in caso di modificazioni rilevate dello stato di salute del paziente.

L’accesso al sito web per la lettura dei dati trasmessi è consentita, tramite “password”, al “tutor infermiere”, allo spe-cialista pneumologo domiciliare e ad altri due pneumologi dell’Unità operativa di Pneumologia.Gli strumenti operativiIl paziente riceve a domicilio:informativa scritta del percorso, con nomi e numeri di telefono di riferimento,apparecchio di rilevazione e trasmissione dei parametri da monitorare,scheda clinica domiciliare in cui raccogliere i dati rilevati in caso di accesso domiciliare dello specialista e del MMG.I pazienti inseriti nel percorso:

21 pazienti nel Distretto Montepiano Reatino (Rieti),02 pazienti nel Distretto Mirtense (Poggio Mirteto),04 pazienti nel Distretto Salario (Osteria Nuova e Passo Corese),01 paziente nel Distretto Salto Cicolano (S. Elpidio di Pescorocchiano),02 pazienti nel Distretto Alto Velino.

Nei grafici sottostanti sono riportati i volumi e la tipologia dell’attività negli anni dal 2006 all’ottobre 2009 riguardanti il numero delle coronarografie ed il numero delle angioplastiche

Tutto ciò rappresenta un miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria che ci pone all’avanguardiaper il trattamento dell’infarto del miocardio.

CORONAROGRAFIE ANGIOPLASTICA

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“LAB ON WEB LE TUE ANALISI CON UN CLICK”WWW.ASL.RIETI.IT

Il progetto attivo dal 2 novembre 2006 presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, consente all’utente di visua-lizzare on line da casa i referti relativi alle proprie analisi, evitando code in ospedale o alla ASL per il ritiro dei referti e spostamenti a volte disage-voli e lunghi dal resto della provincia o dalle aree limitrofe.Il Laboratorio Analisi effettua ogni anno circa 2 milioni di analisi per un to-tale di circa 250 referti che ogni giorno vengono inviati dall’Azienda verso l’esterno, per estendersi in prospettiva presso le altre strutture ospedalie-re di Magliano Sabina ed Amatrice e che permetterà di consultare i referti delle analisi da una qualunque postazione Internet, stamparli e salvarli in tutta comodità nel proprio computer. Molto semplice l’accesso al ser-vizio che vede la ASL di Rieti all’avanguardia, tra le poche in Italia ad offrire questa opportunità. Un sistema che in ogni caso non sostituisce la

procedura di consegna dei referti cartacei che continua ad essere eseguita presso il Laboratorio: chi infatti non ha la possibilità di utilizzare internet può sempre ritirare il suo referto presso gli sportelli della ASL o dell’Ospedale.Si tratta di un servizio che avvicina il Laboratorio agli utenti risparmiando loro inutili spostamen-ti e perdite di tempo per il ritiro dei referti di laboratorio ed allo stesso tempo snellendo le code presso l’Ospedale reatino. In questo processo fondamentale è il supporto che viene offerto dai comuni, dalle comunità montane, dai medici di medicina generale e dalle farmacie nel fornire ai cittadini la possibilità di collegarsi e di visionare i risultati delle analisi.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere una e-mail all’indirizzo: [email protected], oppure basta chiamare il Numero Verde 800.019342, dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.45 alle ore 13.45, mentre il martedì e giovedì anche dalle ore 15.15 alle ore 17.45.

Lab in connection - le analisi vicino al paziente

Lab in Connection è una nuova modalità, attiva presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale de Lellis che consente di:

accettare le prestazioni di laboratorio, con relativa emissione di etichet-• te provviste di codice a barre, presso ogni struttura richiedente, reparto ospedaliero o centro prelievi territoriale,visualizzare e/o stampare i referti routinari e/o urgenti non appena pronti.• eseguire i prelievi nei reparti ospedalieri o nel territorio • in condizioni di sicurezza e di poter disporre dei referti direttamenteevitare il continuo spostamento di Personale di reparto per • il ritiro dei referti cartacei in Laboratorio.

Lab in Connection garantisce inoltre il collegamento in rete dei Laboratori Analisi della ASL: Rieti, Amatrice e Magliano Sa-bina.

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Ambulatori Infermieristici Territoriali

L’evoluzione delle professioni sanitarie im-pone nuovi modelli organizzativi assisten-ziali che consentano una completa presa in carico della persona assistita.L’Ambulatorio Infermieristico si inserisce in questo percorso come modello organizzati-vo che riconosce l’autonomia e la responsa-bilità dell’infermiere e garantisce l’appro-

priatezza delle risposte ai bisogni assistenziali.E’ un servizio interamente organizzato e gestito dall’infer-miere che offre al cittadino assistenza infermieristica di na-tura tecnica, relazionale ed educativa.Nell’ Azienda USL di Rieti questo servizio è attivo presso le seguenti strutture:

Ospedale “S.C. de Lellis” di Rieti• Ospedale “F. Grifoni” di Amatrice• Distretto Mirtense• Distretto Salario• Distretto Salto Cicolano• Distretto Alto Velino•

Le prestazioni erogate dall’ambulatorio infermieristico sono :Cateterismo temporaneo• Altra irrigazione di ferita, pulizia• Prelievo di sangue capillare• Cateterismo vescicale• Lavaggio vescicale• Rimozione punti di sutura• Medicazione ileostomia• Medicazione cannula endotracheale• Medicazione CVC (catetere venoso centrale)• Iniezione/infusione sostanze terapeutiche per via • ipodermica, intramuscolare, endovenosaMisurazione e monitoraggio del peso corporeo• Misurazione e monitoraggio della P.A.• Prelievo materiale biologico•

Ambulatorio Infermieristico Ortopedico

Nell’aprile del 2009 è stato istituito un Ambulato-rio Infermieristico Specialistico Ortopedico con sede all’interno della U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Rieti.Le prestazioni erogate presso l’ambulatorio infermie-ristico Ortopedico sono le seguenti:

Bendaggio con doccia di immobilizzazione• Bendaggio Desault amicato o gessato• Bendaggio con colla di zinco: gamba e piede• Bendaggio adesivo elastico• Bendaggio a otto per clavicola• Medicazione di Shanz• Pulizia ed irrigazione di ferita • Fasciatura semplice• Rimozione punti• Medicazione avanzata semplice•

RIABILITAZIONE ETÀ EVOLUTIVA E NON SOLO

Progetto Sperimentale per l’incremento dell’offerta assi-stenziale-riabilitativa.La ASL di Rieti ha elaborato un Progetto Sperimentale per l’incremento dell’offerta assistenziale – riabilitativa ex art. 26 /833, a valenza semestrale, per potenziare i trat-tamenti ambulatoriali, domiciliari e semiresidenziali nei distretti n. 1, 3, 4, 5.Il progetto è stato presentato alla Regione Lazio il

18.09.09 per l’autorizzazione e finanziamento relativo ed ha ottenuto l’approvazione.Il piano approvato si distingue in:

Progetto sperimentale di potenziamento dell’offerta socio assistenziale• di rilevanza sanitaria per l’handi-cap infantile, già avviato l’1.12.09, che consentirà il trattamento continuativo ambulatoriale riabilitativo a circa 110 bambini portatori di Handicap ed il trattamento ambulatoriale o domiciliare a circa 10-15 adulti, portatori di patologie particolari.Realizzazione di una struttura long-time di tipo semiresidenziale• , capace di ospitare 10-12 bam-bini o giovani portatori di Handicap complessi, quali l’autismo, per una educazione o riabilitazione ad ampio raggio. L’avvio è previsto per l’1.2.2010.

ATTIVAZIONE DEGLI AMBULATORI INFERMIERISTICI TERRITORIALI EDELL’ AMBULATORIO INFERMIERISTICO-ORTOPEDICO

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AMBULATORIO DISTURBI DELLO SPETTRO ANSIOSO-DEPRESSIVO

La salute psichica è componente fondamentale della salute globale dell’individuo. Questo concetto è ben espresso nell’affermazione “non c’è salute senza salute mentale”, contenuta nella Dichiarazione Sulla Salute Mentale per l’Europa, della Conferenza Ministeriale Europea sulla Salute Mentale – Helsinki, 2005.Si rende necessario, pertanto, lo sviluppo di relazioni strutturate di collaborazione tra Servizi di Salute Mentale e Cure Primarie.In tale prospettiva vengono avviate dal Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL, iniziative per una più fattiva collaborazione tra Servizi Psichiatrici e Medicina di Base.

Sono stati attivati 2 Servizi:Servizio di Consulenza Telefonica per i Medici di Medicina Generale• Servizio di Consulenza Psichiatrica per pazienti affetti da “Disturbi dello Spettro • Ansioso-Depressivo”

E’ STATO ATTIVATO NEL 2008 IL NUOVO SERVIZIO DI CONSULENZA PSICHIATRICA PER PAZIENTI AFFETTI DA “DISTURBI DELLO SPETTRO ANSIOSO-DEPRESSIVO”.Oggi usufruisce del Servizio solo la popolazione afferente al Centro di Salute Mentale di Rieti, ovvero i cittadini del Distretto Montepiano Reatino, del Distretto Alto Velino, del Distretto Salario con l’eccezione dei comuni di Toffia, Castelnuovo di Farfa e Salisano. In una seconda fase l’iniziativa verrà estesa a tutto il territorio della provincia.

AMBULATORIO DISTURBI ALIMENTARI NELL’ADOLESCENZA

E' stato attivato nell’ottobre del 2009, presso l’U.O.C. Materno Infantile, il nuovo Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare dove ope-rano lo psicologo, l’assistente sociale e il medico.

L’Ambulatorio è situato in Via dei Salici n.53, ed è orientato soprattut-to al trattamento dell’ Anoressia, Bulimia ed Obesità. Strategia aziendale per il prossimo triennio sarà la creazione di un per-corso completo per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), con le se-guenti fasi: attuazione di campagne di prevenzione ed informazione sul corret-to stile di vita alimentare, adozione di un eventuale Pacchetto Ambulatoriale Complesso (PAC) dedicato, previsione di eventuale degenza ordinaria per i casi più gravi.

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UMANIZZAZIONE: LA NUOVA DIMENSIONE DELL’OSPEDALEL’Azienda in questi anni, con un notevole impegno economico, ha iniziato il percorso per l’umanizzazione di tutte le strutture sanitarie.L’umanizzazione dell’Ospedale è il grande obiettivo professionale ed assistenziale che l’Azienda si è posta per dare una dimensione di umanità alla pratica clinica e all’organiz-zazione sanitaria. L’umanizzazione è un processo che coinvolge tutti, pazienti, operato-ri, dirigenti, in un’ottica di rispetto dei valori della persona. L’Ospedale deve essere un ambiente confortevole, amico, a misura d’uomo.Tutto deve comunicare calore e acco-glienza, dall’architettura agli arredi, dalle finiture ai colori, ai suoni, dalla temperatura alla ventilazione, alla luminosità, all'igiene.

RADIOTERAPIA, struttura all’avanguardia nel campo dell’umanizzazione e della tecnologia.Nella realizzazione della Struttura di Rieti, accanto all’aspetto tecnologico avanzato, si è cercato di privilegiare la qua-lità del rapporto paziente - Ospedale in considerazione della lunga durata delle cure radioterapiche e dei legami anche inconsapevoli che si creano con il Centro durante il trattamento. L’obiettivo principale è stato quello di umanizzare il percorso di cura di una persona affetta da una patologia ad alto impatto emotivo.Azioni volte ad umanizzare la struttura:

dare un’accoglienza idonea al paziente;• dare concreto supporto alla famiglia con l’attivazione di un servizio di trasferimento gior-• naliero gratuito, abitazione-ospedale-abitazione per i pazienti che devono recarsi al Centro di Radioterapia e non hanno i mezzi per farlo. Il servizio è gestito da volontari dell’Associa-zione ONLUS ALCLI, con pulmino donato dalla Fondazione Varrone;rendere serena ed ospitale la permanenza dei pazienti all’interno della struttura di Radio-• terapia attraverso l’adozione non solo di soluzioni ambientali, ma anche comportamentali degli operatori attraverso la distribuzione di generi di conforto che vengono offerti nella sala d’attesa del reparto.

Progetti di umanizzazione:“Fiori di Campo”, già citato nella sezione “Interlocutori”;• filodiffusione nei vari ambienti del Reparto;• MUSICA IN OSPEDALE: appuntamenti culturali, eventi musicali, teatrali, concerti con cadenza mensile, • curati dalla Associazione culturale “Musikologiamo” di Rieti al fine di creare “socializzazione” tra i vari soggetti che interagiscono nelle varie fasi di cura (pazienti, operatori, volontari, familiari ecc) www.musicainospedale.itAttivazione di gruppi di autosostegno post-terapia con spazi appositamente riservati all’interno della Struttura e • sviluppo di attività di aggregazione.Sistema di multivisione dinamica tridimensionale di filmati ed immagini donato dalla Fondazione Varrone. Tale so-• luzione è la prima adottata in Italia e costituisce una novità assoluta nel campo della umanizzazione degli ambienti ad alta tecnologia.

ONCOLOGIASu proposta del Responsabile dell’U.O.C. è stato attivata la seconda fase del progetto di umanizzazione FIORI DI CAMPO 2 (Fiori di Campo 1-Radioterapia), promosso dall’associazione di volontariato ONLUS ALCLI “Giorgio e Silvia”. Dopo essere state esposte in mostra, le opere appositamente realizzate da artisti locali per l’iniziativa, sono state donate all’U.O.C. Oncologia Medica dell’ Ospedale San Camillo de Lellis di Rie-ti, che è diventato un luogo più accogliente, più umano, capace di migliorare anche la qualità del rapporto ospedale-malato. I locali già rinnovati e riqualificati, con l’arrivo di opere d’arte diventano sempre più spazi di incontro, di scambio di esperienze e non solo di cura. Gli artisti, i volontari, gli infermieri e i medici che hanno collaborato al progetto con grande entusiasmo, hanno dimostrato sensibilità e disponibilità verso le esigenze del paziente.

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ACCOGLIENZA NEL DIPARTIMENTO DI CHIRURGIAIl servizio di accoglienza presso il Dipartimento di Chirurgia è stato istituito nel mese di Novembre 2008 con la seguente finalità:- Accoglienza dell’utente all’arrivo in Ospedale,- Supporto all’utente, mediante informazioni corrette e comprensibili,- Orientamento alla struttura ospedaliera e all’Unità Operativa.L’ utente al momento del ricovero è accolto dal personale della struttura di degenza di riferimento che, mediante idonei strumenti informativi (brochure di reparto elaborata con la collaborazione di tutte le unità operative chirurgiche), gli fornisce le informazioni inerenti l’organizzazione interna del servizio (orari visita, pasti, equipe, ect.) e gli offre il Kit di necessità monouso (pigiama, spazzolino, ciabatte, ect.).

L’attivazione del servizio è stata preceduta da n.3 eventi formativi (1-8-15 Ottobre 2008) rivolti a tutto il Personale • infermieristico del Dipartimento Chirurgico.Al fine di rilevare la• costumer satisfaction (soddisfazione dell’utente) in merito al servizio reso, all’utente viene somministrato un questionario di gradimento.

Il Servizio Aziendale delle Professioni Sanitarie (S.A.P.S.) effettua, congiuntamente con il Direttore del Dipartimento di Chirurgia e la Coordinatrice infermieristica referente del progetto, riunioni mensili con tutte le Caposala del Diparti-mento per verificare l’andamento del servizio di accoglienza presso ciascuna Unità di degenza, analizzare i dati rilevati ed apportare eventuali correttivi.

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALEInterventi verso una migliore qualità di vita del paziente.Nella Comunità “La Villa”, struttura residenziale e terapeutico-riabilitativa, ubicata in una sugge-stiva villa ottocentesca, si svolgono alcune importanti attività ricreative-occupazionali: il labora-torio di lettura, l’lppoterapia, lo spazio video-cinema, la musicoterapia ed il laboratorio di pittura. Quest’ultimo progetto si svolge anche presso le strutture residenziali e semiresidenziali: Centri Diurni di Rieti, S.Elpidio, Poggio Mirteto. Da tre anni nel periodo nata-lizio, i pazienti espongono i propri lavori nelle sale sotto gli Archi del Comune di Rieti. lnoltre, in collaborazione con il Centro Diurno di Rieti vengono svolte le seguenti attività: la montagna-terapia; il laborato-rio teatrale; le attività sportive ed i soggiorni estivi. I pazienti-artisti hanno donato un quadro ai Vigili del Fuoco Palestinesi e Israeliani, in occasione del “Premio Internazionale nel Fuoco”. Significativa anche la partecipazione dei pazienti alla manifestazione nazionale di solida-rietà "GRAFFITI", promossa dall’attore Raoul Bova, in qualità di Pre-sidente della Fondazione Capitano Ultimo. Occasioni straordinarie di incontro “con l’altro”, nel superamento del pregiudizio nei confronti della malattia mentale.

ASSOCIAZIONE REATINA VOLONTARI OSPEDALIERI (ARVO) IN S.P.D.C.Nel 2006 è stato attivato il primo corso di formazione rivolto ai volontari per l’inserimento nel servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura. Il delicato ambito delle malattie mentali non aveva mai incluso prima la presenza di volontari. Sembra-va che esistesse un’area dove unicamente la medicina - quella degli psicofarmaci pesanti, antideliranti e sedativi – tro-vasse spazio. In particolare è stato approfondita la condizione del malato in Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO).Un gruppo di volontari appartenenti all’ARVO, dopo il corso di formazione, ha iniziato ad interagire con gli operatori e per la prima volta nella storia dell’Ospedale di Rieti, hanno cominciato a frequentare il Reparto, aiutando i pazienti a fare gli addobbi natalizi.Attualmente, per tre ore ogni giorno della settimana, la società civile entra con la sua parte migliore nel Reparto Psichiatrico. Si comincia a guardare con più umanità anche ai pazienti in TSO che possono incutere molti pregiudizi.

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PEDIATRIAAll’avanguardia regionale nel percorso di umanizzazione, la Pediatria dell’Ospedale di Rieti annovera importanti progetti a favore di piccoli pazienti. Dopo la musica in filodiffusione, la ludoteca, gli arredi moderni e colorati, il Reparto ha messo in campo, grazie alla dispo-nibilità e alla sensibilità di tutto lo staff medico-infermieristico, una serie di interventi importanti, tra cui la clownterapia che pone la Pediatria reatina ad un alto livello di qualità dei servizi:

P• otenziamento della ludoteca dell’U.O. di Pediatria e attivazione di corsi formativi sull’accoglienza per i volontari. (Progetto finanziato dalla ASL in collaborazione con l’associazione ARCHA).I• nserimento della Clown-terapia con presenza di clown formati che operano in reparto una volta alla settimana.A• cquisto di divise per il personale medico ed infermieristico adatte alla gestione dell’utenza pediatrica.C• orso di clown/terapia finanziato dalla Regione Lazio per il personale medico ed infermieristico del re-parto e per i volontari della Ludoteca tenuto da Leonardo Spina (attore, autore e clown, pioniere della comicoterapia in Italia, fondatore di RIDERE PER VIVERE di cui presiede la Federazione Internazionale).A• ttivazione di un centro multimediale dotato di n.5 PC con Web-cam per facilitare il contatto dei bam-bini ricoverati con la realtà esterna.

UNITÀ OPERATIVA DI DAY SURGERYUn servizio a misura della persona in un ambiente più accogliente.Accogliendo anche le osservazioni degli utenti, è stato attivato un processo di miglioramento del comfort alberghiero e una più efficace integrazione con le unità operative chirurgiche per ottenere tempi di attesa pre-operatori più brevi. I nuovi locali della Day surgery sono stati molto apprezzati dagli utenti che hanno espresso pareri positivi anche sul servizio, a conferma della validità del nuovo modello organizzativo adottato. Su un volume di 1.731 utenti pre-ospedalizzati, 865 sono stati trattati con interventi a ciclo breve presso l’Unità di Day Surgery. Per tutti gli utenti la procedura attivata ha previsto la verifica delle condizioni cliniche nel giorno successivo alla dimissione. Il contatto telefonico attivato dal personale sani-tario del reparto ha registrato un elevato indice di soddisfazione per l’assistenza e l’accoglienza ricevute.Dall’analisi delle schede di valutazione somministrate agli utenti del servizio è emerso che l’80% degli interpellati si è espresso positivamente in merito ai parametri oggetto della rilevazione: rumore, temperatura, rispetto dei tempi, assisten-za infermieristica, chirurgica, anestesiologica. Il 100% degli utenti, inoltre, “consiglierebbe l’Unità di Day Surgery, qualora necessario, ad un familiare o ad un amico”.

L’ASL DI RIETI SI DISTINGUE PER LA CONSEGNA DEI FARMACI A DOMICILIOErogazione farmaci, riepilogo spesa farmaceutica (vedi scheda di recupero economico pag.18)

Soddisfacenti i risultati del Servizio di distribuzione domiciliare dei farmaci attivato dall’Azienda USL di Rieti in collaborazione con i volontari della Croce Rossa Italiana e rivolto agli utenti residenti nei comuni dei Distretti Sanitari: Mirtense, Salario, Salto Cicolano e Alto Velino. Garantendo l’erogazione diretta domiciliare di farmaci che necessitano di Piano Terapeutico, il nuovo servizio ha notevolmente avvantaggiato gli utenti, non più costretti a recarsi periodicamente presso il Servizio Farmaceutico Aziendale istituito nella sede del Distretto Montepiano Reatino. LA PROFICUA COLLABORAZIONE AT-TIVATA TRA OPERATORI DELL’AZIENDA E VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA, GARANTISCE UN SERVIZIO

BEN ORGANIZZATO ED UNA GESTIONE OTTIMALE DELLE ATTIVITÀ DI CONSEGNA, NEL PIENO RISPETTO DELLE ESIGENZE DELL’UTENZA.

Il controllo della spesa farmaceutica ha prodotto nella regione Lazio, una diminuzione della spesa farmaceutica territoriale del 14,3% a fronte di una media italiana dell’8,1%. Il risultato raggiunto dalla nostra Regione è il migliore fra quelli registrati nel periodo riferiti ad altre Regioni e copre, da solo, oltre il 20% dell’intero risparmio conseguito a livello nazionale.L’ASL di Rieti, in seguito ad un piano di appropriatezza farmaceutica ha risparmiato nel 2009, circa 8 milioni di euro rispetto al 2006. (vedi scheda economica)

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ATTIVAZIONE SERVIZI NEL

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PROGETTO DI RIDEFINIZIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI ED ORGANIZZATIVI NELL’ADITale progetto è stato realizzato al fine di migliorare l’assistenza ai pazienti inseriti nei programmi di assistenza domi-ciliare nonché di erogare le prestazioni ad elevata intensità in linea con quanto previsto dal D.P.C.M. del 17/04/2008 riguardante i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ma anche per garantire l’uniformità dei comportamenti dei professio-nisti presso i diversi Centri di Assistenza Domiciliare (CAD) distrettuali.

Gli obiettivi primari del progetto sono stati quelli di aumentare l’offerta in termini di prestazioni e presa in carico, definire procedure-guida per gli infermieri a garanzia di chi ne segue l’operato e dotare gli operatori sanitari di uno strumento operativo per la prassi infermieristica a domicilio. A tal fine sono stati implementati dei percorsi e sono stati elaborati dei protocolli assistenziali (di seguito riportati) alla luce delle ultime evidenze scientifiche.

E’ stato altresì implementato un manuale relativo all’uso delle medicazioni avanzate per la cura delle lesioni della cute, al fine di uniformare i comportamenti dei professionisti. Sul medesimo manuale è stata avviata un’intensa attività di formazione che ha coinvolto il personale infermieristico aziendale ma anche i MMG.

I percorsi organizzativi :Il processo organizzativo di continuità assistenzialeLa Nutrizione Artificiale DomiciliareLa trasfusione di emoderivati territorialeLa gestione del paziente critico in assistenza domiciliareLa preparazione della pompa elastomericaL’assistenza domiciliare respiratoria nel paziente con insufficienza respiratoria cronica

I protocolli assistenziali:Gestione del catetere venoso centraleGestione della nutrizione enteraleGestione della trasfusione di emoderivatiGestione dell’arresto cardiaco e la rianimazione cardiopolmonare ( BLS-D)Gestione delle pompe elastomeriche (elastomeri o infusor)Posizionamento e gestione del catetere vescicoleGestione della colonstomia e della ileostomiaGestione della tracheotomiaPrevenzione e trattamento delle lesioni da pressioneMedicazione della ferita chirurgica, rimozione punti di sutura e agraphesGestione della terapia iniettivaGestione del paziente affetto da insufficienza respiratoria cronica

PROGETTO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE PER I NUOVI NATIAvvio Ottobre 2009Il progetto sviluppa un modello di continuità assistenziale per i nuovi nati finalizzata a salvaguardare lo sviluppo psicofisico del bambino, sostenere la famiglia in relazione a problematiche socio sanitarie e migliorare le capa-cità genitoriali.Il servizio è assicurato attraverso visite domiciliari che vedono la compar-tecipazione di diversi servizi aziendali quali le U.O.C. di Pediatria e Neona-tologia, Ostetricia e Ginecologia, Servizio Aziendale Professioni Sanitarie, Materno Infantile.

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CENTRO DIURNO ALZHEIMER DI CANTALICEUno studio sull’epidemiologia delle demenze coordinato dalla Neurologia dell’Ospe-dale di Rieti ha evidenziato la presenza di circa 2300 casi di demenza senile nel territorio provinciale. Se l’Alzheimer è responsabile di oltre la metà dei casi, come riscontrato nei paesi occidentali, i malati dovrebbero essere stimati sui 1200. Questo studio ha rappresentato la base di un più ampio progetto di ricerca che ha l’obiet-tivo di un costante monitoraggio dell’evolvere della malattia. Oltre all’istituzione nell’ambito della Neurologia di una Unità Valutativa di Alzheimer (UVA), la Neuro-logia mantiene rapporti di collaborazione con l’Associazione Italiana Malati di Alzheimer per garantire un supporto alle famiglie, un’assistenza adeguata e l’informazione su come affrontare la malattia e tutti i problemi connessi alla gestio-ne di tali pazienti. Queste iniziative si integrano anche con l’esperienza del centro diurno di Cantalice che è dedicato ad una particolare forma di assistenza rivolta quotidianamente a persone affette da una patologia spesso devastante non solo per i pazienti, anche per i familiari. I pazienti con malattia di Alzheimer lieve vengono presi a domicilio sia a Rieti che nei paesi limitrofi allo scopo di “alleggerire” le famiglie nella gestione di questi malati. Nel Centro vengono organizzate attività occupazionali di gruppo. I pazienti sono seguiti da uno psicologo, dal neurologo dell’Azienda USL che provvede ad effettuare visite di controllo. Il Centro Diurno di Cantalice è finanziato da: Provincia, Comunità Montane, Comune di Rieti, ASL di Rieti e Comune di Cantalice.

E' un’area di intervento di importanza fonda-mentale per la salute dei cittadini che inve-

ste integralmente la vita quotidiana di tutti, spaziando dalla sicurezza alimentare alla sicurezza

del lavoro, dalle vaccinazioni agli screening, ai piani di intervento di promozione della salute fino alla veterinaria. Un insieme di attività vastissimo

di cui, per esigenze di sintesi in questo documento, ne ricorderemo solo alcune fina-lizzate alla promozione e al mantenimento della salute*. L’Azienda in questi anni, con azioni di coordinamento e attività integrate, ha voluto sviluppare, in tutto il territorio reatino, una cultura della prevenzione rivolgendosi ad ogni categoria rappresentativa della popolazione, dagli anziani, ai bambini, dalle donne ai giovani, con un messaggio molto chiaro di responsabilizzazione del singolo cittadino: la salute è prevenzione e cambiamento dei nostri comportamenti scorretti e dannosi che costituisco-no i principali fattori di rischio delle malattie più diffuse, di forte impatto epidemiologico e sulla sanità pubblica. La prevenzione parte dalla consa-pevolezza dell’individuo.

LE ATTIVITA’Le attività di prevenzione dei tumori al colon, alla mammella e all’utero sono programmi svolti a livello aziendale.

SCREENING SENOLOGICOL’Azienda Sanitaria di Rieti ha scelto di intervenire nella prevenzione con un programma mirato di diagnosi precoce dei tumori alla mammella. Tutte le donne della provincia di Rieti di età compresa tra i 50 e i 69 anni sono state invitate a sottoporsi ad una mammografia presso una sede ospedaliera e presso la sede mobile che ha servito i comuni più lontani. Nel programma di screening, la mammografia viene effettuata gratuitamente ogni due anni senza richiesta del medico.

SCREENING CERVICE UTERINAAnche nella Regione Lazio è disponibile il vaccino contro una delle forme di cancro più diffuse dopo quello alla mam-mella. Da una stima effettuata, risulta che oltre il 75% delle donne nel mondo sia stato infettato dal virus nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi l’infezione è priva di una sintomatologia specifica e si risolve senza bisogno di trattamenti. Nel 25% dei casi, però, l’infezione può produrre lesioni benigne (condilomi) o altre lesioni che, se non trat-tate tempestivamente, possono provocare tumori alla cervice uterina. Il Papilloma virus, è il principale responsabile del cancro al collo dell’utero. Prevenire questo tipo di tumore diviene, pertanto, un obiettivo primario da realizzare attra-verso un’adeguata strategia di prevenzione fondata sulla vaccinazione HPV, quale semplice gesto a tutela della propria salute. La vaccinazione antipapilloma andrà ad aggiungersi, logicamente, alla fondamentale attività di prevenzione e di screening basata sull’esame del “pap-test”, al quale ogni donna dovrebbe, comunque, sottoporsi una volta ogni tre anni, dal momento in cui inizia ad avere rapporti sessuali.

DIZIONARIO SANITARIO*screening: una strategia di indagine diagnostica mirata ad identificare le malattie presenti in una comunità in una fase precoce, permettendo così di giungere ad interventi terapeutici tempestivi ed alla gestione standar-dizzata della terapia in modo da ri-durre sistematicamente la mortalità e le sofferenze derivate dalle malat-tie più diffuse e facilmente diagno-sticabili.

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SCREENING COLON RETTO (presso il DISTRETTO MIRTENSE)L’U.O.C. di Gastroenterologia è impegnata da circa 3 anni in un Programma di Prevenzione del Cancro del Colon me-diante Ricerca Sangue Occulto Fecale. Tale progetto, proposto dall’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, ha coinvolto inizialmente un numero limitato di pazienti (circa 2000) reclutati secondo “criteri clinici” da alcuni Medici di Medicina Generale (circa 15) impegnati nel territorio della città di Rieti. Questo progetto per la prevenzione del colon retto è attivo da anni nel Poliambulatorio di Magliano Sabina.

SCREENING AUXOLOGICO NELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE (MATERNO INFANTILE)prevenzione dell’ obesità infantile.Il progetto inserito nei programmi trasversali su tutto il territorio a favore delle fasce più deboli, è stato avviato nell’an-no scolastico 2009-2010, tramite screening auxologico (accrescimento corporeo) e fisiatrico rivolto ai ragazzi della prima media, con previsione di counseling familiare tramite incontri programmati con il ragazzo ed i genitori: previsto per i casi patologici un percorso clinico di secondo livello presso la U.O.C. di Pediatria.

SCREENING OCULISTICO NELLE SCUOLE PRIMARIEContinuata con esito positivo, anche nel 2008-2009, la collaborazione tra l’Oftalmologia del de Lellis e il Servizio Mater-no Infantile dell’Azienda. Le ortottiste-assistenti di Oftalmologia e le Assistenti Sanitarie dell’Azienda hanno condotto l’indagine su 1238 bambini coinvolgendo in otto mesi tutte le prime e seconde classi elementari del Distretto Sanitario n. 1 Montepiano Reatino e le prime classi di P. Mirteto e P. Corese.Alta l’adesione delle famiglie alla campagna di prevenzione oculistica/ortottica, positivo il bilancio dell’azione messa in atto dall’Azienda per estendere alla popolazione infantile del territorio la possibilità di una diagnosi precoce dei di-sturbi oculari, in relazione all’importanza che la componente visiva riveste nel processo di apprendimento e di sviluppo intellettivo del bambino. La prevenzione è e resta una delle priorità di questa Azienda e l’iniziativa di Oculistica e del Materno - Infantile va proprio in questa direzione, con l’ulteriore vantaggio di coinvolgere i più piccoli, educandoli fin dai primissimi anni d’età alla prevenzione e alla diagnosi precoce.

GIORNATE DI PREVENZIONE

attraverso screening sulla

popolazione. Le giornate

dedicate: diabete, proble-

mi della tiroide, del rene

e dell’apparato bronco

polmonare, sordità, tumo-

re alla mammella

TRA LE CAMPAGNE NAZIONALI RICORDIAMO: (vedi sito per approfondire...)Il Servizio Materno Infantile dell’Azienda ha aderito con entusiasmo al “Progetto Genitori più”, campagna nazionale di comunicazione per la tutela della salute nei primi anni di vita, promossa e finanziata dal Ministero della Salute. Obiettivo dell’iniziativa, migliorare le competenze geni-toriali rispetto alla cura del proprio bambino sin dalla fase del concepimento attraverso semplici azioni. Nella convinzione che la diffusione di buone pratiche costituisca un ottimo investimento di salute, le azioni hanno trovato la giusta collocazione all’interno delle tematiche trattate nei Corsi di Preparazione al Parto , presso il Servizio Materno Infantile dell’Azienda, allo scopo di dare sostegno alle gestanti offrendo formazione ed informazione sul percorso nascita. Significa-tive, in tal senso, le collaborazioni attivate dal Servizio con alcuni organismi istituzionali locali tra cui sono esempi eccellenti:− l’ACI (Automobile Club Italia), che con il corso “INIZIA IL VIAGGIO: A BORDO IN SICUREZZA” fornisce ai futuri genitori informazioni sulla corretta modalità di trasporto dei bimbi a bordo dei veicoli;− il Comune di Contigliano, che attraverso la responsabile della propria Biblioteca, già referente del Progetto “NATI PER LEGGERE”, realizza incontri sulla “LETTURA AD ALTA VOCE” nei Corsi di Preparazione al Parto.

Da oltre 10 anni la U.O.C. di Pneumologia è coinvolta nelle manifestazioni della “GIORNATA NAZIONALE DEL RESPIRO”, la manifestazione di mobilitazione della Pneumologia Italiana, che intende sensibilizzare il mondo politico-sanitario, i mass-media e la collettività ai problemi della salute respiratoria, con particolare riguardo alle patologie polmonari croniche ed ai fattori di rischio ad esse correlate, quali fumo di tabacco ed inquinamento atmosferico. In occasione della Giornata, che si svolge annualmente l’ultimo sabato di maggio, vengono effettuati comunicati stampa, servizi televisivi divulgativi ed il personale della Pneumologia è a disposizione della cittadinanza per valutazioni gratuite cliniche e funzionali.

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“PORTE APERTE IN SENOLOGIA” è un’iniziativa della ASL di Rieti dedicata alla prevenzione del tumore della mammella, che si ricollega alla manifestazione “Roma: Race for the Cure - Di corsa contro i tumori del seno”, mini-maratona di solidarietà che ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Regione Lazio e del Ministero del Welfare per la raccolta di fondi da destinare alla realizzazione di progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore del seno in Italia. Per un’intera domenica, il Personale Medico e infermieristico del reparto di Radiologia dell’Ospedale de Lellis, è stato a disposizione per l’esecuzione gratuita di visite senologiche. E’ stata promossa anche la divulgazione di materiale informativo e la proiezione di filmati dedicati all’illustrazione delle tecniche di autopalpazione con contemporanea realizzazione di mini conferenze incentrate sul tema della prevenzione della patologia mammaria. "GIORNATA DEDICATA ALLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE ONCOLOGICHE DI ORECCHIO, NASO E GOLA” promossa dall’Associazione ONLUS ALCLI “Giorgio e Silvia” all’in-terno del Meeting del Volontariato “SolidaRieti” e realizzata in stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale nel Settembre 2009 presso piazza Vittori. Il personale medico ed infermieristico del reparto di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospeda-le deLellis, ha aderito alla giornata con l’esecuzione delle attività di screening all’interno dello studio mobile allestito per l’occasione, in un camper messo a disposizione dalla sezio-ne provinciale della Protezione Civile. GIORNATE MONDIALI DEL RENE – ”NEFROLOGIE APERTE ALLA CITTADINANZA NEI GIOR-NI 11-12-13 MARZO 2009”, per la Prevenzione delle Malattie Renali. “Nel mondo 1 persona su 10 ha un danno renale. Stanno bene i tuoi reni?”È questo lo slogan della Giornata Mondiale del Rene promossa dalla Federazione Internazio-nale delle Fondazioni del Rene (IFKF) e dalla Società Internazionale di Nefrologia (SIN), per diffondere una maggiore consapevolezza nei confronti del danno renale cronico e della morbilità e mortalità cardiovascolari associate, nonché per ribadire l’importanza della diagnosi precoce attraverso una specifica attività di prevenzione delle nefropatie croniche e del danno cardiova-scolare ad esse connesso. L'U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, Centro di Riferimento Regionale, ha aperto le porte all’iniziativa al fine di sensibilizzare la popolazione e promuovere la “salute renale” ed ha inserito nel proprio programma di attività uno screening gratuito. Sono state sottoposte a screening circa 680 persone. GIORNATA NAZIONALE SULLA SORDITA’Il Reparto di Otorinolaringoiatria, ormai da qualche anno aderisce alla Giornata Nazionale A.I.R.S. ( Associazione italiana per la ricerca alla sordità) per la lotta alla sordità” . I cittadini durante la campagna nazionale di prevenzione, grazie alla disponibilità del personale medico e paramedico, hanno il libero accesso all’esame dell’udito presso gli Ambulatori dell’ORL ( otori-nolaringoiatria) e avranno a disposizione informazioni di base utili alla migliore conoscenza del problema sordità che diventa anche un disagio sociale SCREENING ANTIDIABETICOL’Azienda collabora con la FAND per l’organizzazione della Giornata del Diabete. Sia a Rieti che in provincia vengono eseguiti esami della glicemia, misurazione della pressione e in collaborazione con il Reparto di Oftalmologia si esegue anche l’esame del fondo dell’occhio. Ogni anno vengono sottoposte a screening circa 300 persone. PROGETTO P.A.S.S.I: PROGRESSI DELLE AZIENDE SANITARIE PER LA SALUTE IN ITALIA.Piccoli passi per te, grandi passi per la salute di tutti.Aderendo ad una iniziativa del Ministero della Salute, l’Azienda Sanitaria Locale di Rieti ha recentemente attiva-to il “Progetto PASSI” - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, sistema diretto alla raccolta di informazioni sui comportamenti “a rischio” che possono influenzare la salute dei singoli cittadini.Attraverso brevi interviste telefoniche, operatori sanitari dell’Azienda provvedono alla raccolta di informazioni rivolgendo, ad un campione di soggetti di età compresa tra i 18 e i 69 anni, domande specifiche sugli argomenti oggetto dell’indagine: attività fisica, fumo, alimentazione, consumo di alcol, sicurezza stradale, prevenzione del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. Le informazioni, raccolte in forma anonima e trat-tate in base all’attuale legge sulla privacy, verranno utilizzate dall’Azienda Sanitaria Locale per programmare interventi mirati alla promozione di uno stile di vita sano e alla prevenzione di importanti malattie croniche come tumori, malattie cardiocircolatorie e respiratorie, diabete. L’invito specifico rivolto ai cittadini è, pertanto, quello di aderire all’iniziati-va rispondendo, in caso di contatto telefonico, con la massima tranquillità alle domande poste, nella piena consapevo-lezza dell’importanza e della serietà del progetto. Indicazioni specifiche sull’iniziativa possono essere richieste, anche, ai Medici di Medicina Generale, coinvolti nella realizzazione del progetto.

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TERRITORIO: ATTIVITA’ DI PREVENZIONE

La nostra Azienda insieme alla Regione Lazio ha aderito al progetto presentato dal Ser-vizio Sociale dei comuni della Valle dell’Olio.Sono stati organizzati tre incontri teorici che hanno avuto come tema le seguenti patologie: dia-bete, ipertensione arteriosa, demenza senile, impotenza funzionale e riabilitazione, assistenza infermieristica ed igiene della persona.Hanno partecipato per l’ASL, i Direttori delle U.O.C .di Nefrologia, Neurologia, Medicina Fisica e Riabilitativa, Diabetologia. Presenti gli Assessori ai Servizi Sociali dei Comuni interessati e tutti i sindaci che hanno dato il proprio saluto. A seguire, nei mesi successivi, si è volta la parte pratica atta ad insegnare nel modo giusto l’esecuzione di misurazione della glicemia, misurazione della pressione arteriosa, esecuzione di piccole medicazioni. Il progetto ha riscosso un ottimo gradi-mento tra i numerosi partecipanti appartenenti ai circoli ricreativi degli anziani di tutti i Comuni e le frazioni con una media minima di 40 presenze con punte massime di 140 presenze.

ATTIVI I NUOVI CENTRI DI CONSULENZA PER PROBLEMI ALCOL CORRELATI IN TUTTI I DISTRETTI SANITARIUn’offerta terapeutica più ampia e nuovi percorsi di cura.Tutti i Distretti Sanitari dispongono dal 2009 di Centri di Consulenza per Problemi Alcol Correlati, attivati nel rispetto di quanto previsto da uno specifico progetto di questa Azienda finanziato dalla Regione Lazio.L’attivazione dei Servizi è stata preceduta da incontri che hanno coinvolto gli operatori socio-sanitari dei Distretti e i Medici di Medicina Generale che operano sul territorio con la finalità di costituire una rete di collaborazione a vantaggio dell’utente. I Centri che si avvalgono della presenza di personale dedicato tra cui un medico, una psicologa e un assi-stente sociale svolgono l’attività terapeutica una volta a settimana. L’accesso ai Centri è gratuito e senza impegnativa. Informazioni e appuntamenti possono essere richiesti telefonicamente tutti i giorni negli orari di apertura delle sedi distrettuali:- Centro di Osteria Nuova - 0765/810933 – Mercoledì, dalle ore 10:00 alle ore 12:00- Centro di Antrodoco – 0746/582023 – Giovedì, dalle ore 10:30 alle ore 12:30

Attività principali:CENTRO DIURNO "IL CASALE", per gli aspetti semiresidenziali e riabilitativi sia per la tossicodipendenza che per l’alcolismo. Il Centro alcologico ha come target soprattutto la popolazione giovanile e le loro famiglie ed attua una metodologia incentrata sulla analisi dei bisogni, sulla rilevazione delle risorse territoriali pubbliche e private, pro-muovendo formazione e lavoro in rete.

AMBULATORIO ANTIFUMO:Rispondendo alla necessità sempre più pressante di attività preventiva nei riguardi delle patologie croniche e neoplastiche dell’apparato respiratorio, è stato attivato, ormai da alcuni anni, un “Ambulatorio anti-fumo” (Del.879/DG del 05/06/2002) con la collaborazione della U.O.C. Dipendenza e Patologie da abuso. L’Ambulatorio ha lo scopo di supportare i pazienti che vogliono smettere di fumare e di procedere ad una valutazione dell’eventuale danno respiratorio e generale indotto dal fumo di sigaretta. E’ segnalato tra i Centri Antifumo pubblici nazionali dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel corso del 2009, grazie alla sensibilità della Direzione Generale ed alla collaborazione del Medico Compe-tente, l’attività preventiva dell’Ambulatorio si è allargata al personale dipendente della Azienda ASL con un corso di formazione per la “disassuefazione del fumo di tabacco” (I° Edizione: 3 Ottobre 2009; II° Edizione: 17 Ottobre 2009), indirizzato ai dipendenti aziendali.

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PROGETTO “MY WAY” DI PREVENZIONE e EDUCAZIONE TRA PARIEvento ricreativo-informativo realizzato a Rieti, nelle piazze Oberdan e Mazzini, nel 2008.Il programma ha proposto spettacoli di musica e danza, punti informativi sulle problematiche relative ad uso, abuso e dipendenza da sostanze psicotrope.

L’evento, organizzato dagli studenti “peer educators”, era rivolto alle scuole medie superiori di Rieti e provincia. Il tema: “edu-cazione tra pari” (peer education), un nuo-vo approccio educativo, volto ad attivare un passaggio spontaneo di conoscenze, emozioni ed esperienze all’interno di uno stesso gruppo di coetanei, attivando un rapporto di educa-zione reciproca, che tende ad incentivare la consapevolezza e il protagonismo dei giova-ni, favorendo espressioni sane dello stesso e osteggiando atteggiamenti aggressivi e di-struttivi. Promosso dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Rieti, è realizzato con un partne-rariato di cui è ente capofila la ASL, con l’area dipendenze e patologie d’abuso, insieme a sei Scuole Superiori di Rieti, di cui tre di Poggio Mirteto e quattro associazioni di volontaria-to.

PREVENZIONE U.O.C. MATERNO- INFANTILE RIVOLTA ALLE SCUOLE:Nell’ambito dell’attività di prevenzione della U.O.C. Materno–Infantile programmata per il settore scolastico, l’attenzione agli studenti delle scuole superiori si esplica nelle seguenti offerte:

C.I.C. (Centri di Informazione e Consulenza), con presenza periodica, settimanale, di uno psicologo e di un’assistente sociale, in ogni ples-so superiore, volta all’ascolto degli adolescenti ed alla formazione-in-formazione nelle varie materie di educazione alla salute: dal corretto uso degli alimenti alla educazione sessuale, dalla prevenzione dell’abu-so di sostanze alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, dall’analisi del disagio adolescenziale al colloquio individualizzato su problematiche contingenti. Le figure professionali impegnate nei CIC ap-partengono sia alla U.O.C. Materno-Infantile che alla U.O.C. Dipendenze e Patologie d’abuso.

Giornate d’incontro su tematiche specifiche, quali ad esempio, l'Educazione alla ses-sualità, alla Salute, Prevenzione dell’Abuso, Prevenzione dell’Alcolismo, che vengo-no sottoposti al Dirigente responsabile dell’istituto scolastico e coprogrammati con gli insegnanti referenti. Il personale impegnato è di vari profili: medico, psicologo, assistente sociale, ostetrica, assistente sanitario.

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LA BUONA SANITÀ NON FA NOTIZIA, MA C’È E VA VALORIZZATA

I Premi e Riconoscimenti ottenuti dall’Azienda nei più diversificati servizi offerti all’utente, rappresentano per noi uno stimolo a proseguire nell’impegno preso con i cittadini per una sanità migliore.Ogni più piccolo riconoscimento non rappresenta solo una valutazione del lavoro svolto dal Personale Medico ed infermieristico dell’Azienda, ma è una significativa garanzia della pro-fessionalità che viene messa in campo nell’erogazione dei servizi al cittadino. La stampa si occupa quasi sempre di notizie negative, di criticità, di errori che i dirigenti di un’Azienda complessa come quella sanitaria, devono affrontare con la massima tempestività, serietà e severità. Questo documento è per noi anche un’occasione per raccontare il valore aggiun-to di questa Azienda, il grande senso di responsabilità e la diligenza dei molti operatori

sanitari che giornalmente svolgono il loro lavoro con assoluta professionalità, amore e rispetto per i pazienti. Il percorso sanitario pur tra le difficoltà e le tante criticità, potrà riservarci ancora molte soddisfazioni nel porta-re la sanità reatina all’avanguardia regionale.

ALCUNI PREMI E RICONOSCIMENTI DATI ALL’AZIENDA IN QUESTI ANNI:

IL REPARTO DI PEDIATRIA DELL’OSPEDALE SAN CAMILLO DE LELLIS ha ricevuto im-portanti riconoscimenti per il Progetto on line per la Diagnosi e Cura dei Disturbi Respiratori nel Sonno del Bambino, realizzato con la collaborazione della prof.ssa M. P. Villa, direttore del Centro Regionale di Riferimento per i Disturbi Respiratori nel Sonno presso l’Ospedale S. Andrea di Roma. Al progetto ha collaborato anche il Reparto di Otorinolaringoiatria. La dedizione e l’impegno degli

operatori coinvolti hanno permesso al progetto di ottenere:il • 1° Premio “Ferdinando Iafusco” all’XI° Congresso Internazionale di Aversa – I bambini nell’Europa di oggi e di domani - nella sessione “Percorsi clinico-diagnostici di Buona Sanità” il • 2° Premio all’XI° Congresso dei Pediatri Ospedalieri del Lazio - Esperienze di Pediatria Ospedaliera - nella sessione “Esperienze di percorsi clinico-assistenziali finaliz-zati all’appropriatezza e alla qualità delle cure - Buona sanità negli Ospedali pubblici”.

LABORATORIO DI ANALISI CHIMICO CLINICHE E MICROBIOLOGIA RIETI-AMATRICENel gennaio del 2007 il Clinical Pathology Accreditation (CPA UK) ha concesso l’Accredita-mento certificando che il Laboratorio Analisi opera secondo gli standard per il Laborato-rio Clinico incorporati nelle ISO 15189. Nel giugno del 2009 è stata effettuata una nuova visita ispettiva da parte degli Ispettori del CPA che ha confermato l’Accreditamento.

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SICUREZZA SUL LAVORO: PREMIATO L’ESEMPIO DI “BUONA PRATICA” PRESENTATO DALL’AZIENDA U.S.L DI RIETI ALL’OMONIMO CONCORSO NAZIONALE.

La partecipazione, in adesione alla Campagna Europea, anno 2007, sui disturbi muscoloscheletri-ci “alleggerisci il carico!”Il lavoro presentato al concorso sulle buone pratiche, a sintesi delle attività realizzate all’interno dell’Azienda, aveva il seguente titolo “Ipotesi di contenimento del rischio da movimentazione manuale dei pazienti in un’Azienda Sanitaria nell’ottica di sistema gestionale”.La necessità di implementare le buone prassi e il sistema gestionale nell’impostazione delle attività nel settore della sicurezza sul lavoro è stata condivisa e rafforzata nell’incontro conclu-sivo della Campagna Europea, promosso da Ministero del Lavoro e Salute, ISPESL, INAIL, Regione Lazio, Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Istituto per gli Affari Sociali.La targa di riconoscimento indirizzata all’Azienda è stata ritirata alla presenza di tutti i rap-

presentanti degli organismi che costituiscono il network italiano dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.

LA FONDAZIONE HUMANITAS DI MILANO CONSEGNA ALL’AZIENDA E ALLA RADIOTERAPIA IL PREMIOMIRASOLE 2009La Radioterapia ha partecipato al concorso Nazionale Mirasole, che mi-rava a evidenziare soluzioni innovative nella risposta ai bisogni del pa-ziente e del familiare, con il progetto denominato “Fiori di Campo”(vedi pag. 29), con il quale è stato realizzato un percorso di umanizzazione per i pazienti affetti da patologia neoplastica, risultato tra i primi dieci a livello Nazionale su circa 80 partecipanti.Il progetto realizzato a Rieti ha visto la convergenza di alcune realtà im-portanti della nostra Provincia come l’Associazione ONLUS ALCLI “Giorgio

e Silvia”, impegnata da anni nel campo dell’as-sistenza al paziente on-cologico, l’Associazio-ne Musikologiamo e la Fondazione Varrone.

“MIGLIOR DIALISI”, iniziativa a favore del mi-glioramento della qualità di vita dei pazienti in emodialisi, ha assegnato alla U.O.C. Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Rieti, l’ambito riconosci-mento di Studio Nazionale Migliori Dialisi 2008.

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INNOVAZIONE E TECNOLOGIAsanita’ digitale per il miglioramento della qualità di vita

RINNOVO E POTENZIAMENTO TECNOLOGICO:

L’innovazione tecnologica, per dimensioni economiche e caratteristiche, assieme al far-maco e alla risorsa professionale costituisce uno dei fattori determinanti la performance e lo sviluppo del servizio sanitario.

L’Azienda Sanitaria Reatina utilizza tecnologie avanzate e metodologie innovative con l’obiettivo di ottimizzare e razionalizzare sempre di più i propri processi organizzativi e gestio-nali che garantiscono all’utenza prestazioni e servizi sempre più qualificati. Negli ultimi cinque anni, abbiamo registrato un notevole incremento delle apparecchia-ture elettromedicali.

Nel grafico il potenziamento del parco tecnologico:

C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. H. Ford

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

Criteri del rinnovo parco attrezzature:appropriatezza:• differenziazione del percorso diagnostico e terapeutico in rapporto al livello di prestazione “cli-nicamente necessario” per la casistica da affrontare;

gestione:• mantenere nel tempo il livello di prestazioni delle tecnologie; procedure di utilizzo; controlli di qualità; manutenzione preventiva e straordinaria;

sicurezza:• clinica diagnostica dipendente dalla qualità del processo medico complessivo in cui il livello di presta-zione di un’apparecchiatura è uno dei fattori;sicurezza tecnologica dipendente anche dalla qualità della gestione delle tecnologie. Sono decisive, per la salva-guardia della sicurezza di pazienti ed operatori, le verifiche di sicurezza e la presenza di un regime manutentivo;

obsolescenza:• tale criterio deve tener conto della fase nella quale si trova la specifica tecnologia rispetto al proprio ciclo di vita e tale dato non può essere considerato stabile nel tempo ma in evoluzione.

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Nello scenario di una continua innovazione tecnologica delle apparecchiature elet-tromedicali utilizzate dall’Azienda Sanitaria di Rieti, negli ultimi cinque anni si è giunti ad una graduale ma soddisfacente sostituzione delle apparecchiature vetuste.

RINNOVO PARCO MACCHINE L’Azienda, in questi anni, ha rinnovato il pro-prio parco macchine con l’acquisizione (formula a noleggio come d’uso nella maggioranza degli enti e delle aziende), di n.63 vetture moderne e funzionali che, non solo hanno reso possibile un miglioramento del servizio fornito alla cittadinanza, ma hanno anche garantito agli operatori che le utilizzano, prestazioni su strada più sicure ed affidabili.

Vetustà Apparecchiature Elettromedicali

DIZIONARIO SANITARIO

*elettromedicale: qualsiasi apparecchio, strumento, sostanza o altro prodotto utilizzato da solo o in combinazione ivi compresi i software informatici utiliz-zati per il corretto funzionamento del-lo stesso impiegato a scopo di diagnosi, trattamento, controllo o sorveglianza del paziente. L’apparecchio comprende altresì tutti quegli accessori definiti dal costruttore come necessari al suo norma-le utilizzo”.

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L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER MIGLIORARE I MODELLI ASSISTENZIALI E L’ORGANIZZAZIONE SANITARIA.

Verso la sostituzione del cartaceo e la condivisione totale delle informazioni

In questi anni è stato sostenuto un forte sviluppo tecnologico in ambito ICT (Information and Communication Technology) in linea con la Tecnologia Sanitaria più avanzata favorendo gli investimenti sia sulle infrastrutture che sulle applicazioni sanitarie ed amministrative. Lo sviluppo ed incremento delle infrastrutture di rete nonché delle postazioni di lavoro, (acquisiti 550 nuovi personal computer e creati 400 ulteriori account di posta elettronica), ha permesso una diffusione capillare della informatizzazione che continuerà nei prossimi anni nell’ottica di un miglioramento dei servizi a favore dei cittadini. Anche per la scelta delle tecnologie, l’Azienda ha seguito la sua filosofia di riferimento: il paziente al centro dell’interesse. L'acquisizione e l'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico consente la condivisione in rete delle informazioni sanitarie sul paziente per una più puntuale ed accurata valutazione clinica da parte del personale medico e di quello infermieristico.

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ REALIZZATE E POTENZIATE:

Acceleratore Lineare - Radioterapia

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“Lab on web - Le tue analisi con un click”www.asl.rieti.it (vedi nuovi servizi)

Lab on web, si chiama così il nuovo progetto operativo presso il Laborato-rio di analisi dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, che permette di consultare i referti delle analisi da una qualunque postazione Internet. Il

servizio tecnologicamente avanzato, unico nel Lazio, rappresenta la sintesi di alcu-ni dei punti fondamentali della mission aziendale, tra cui la centralità del cittadi-no, la realizzazione di servizi di qualità ed il lavoro interno di squadra. Mentre nel capitolo SERVIZI, abbiamo spiegato i vantaggi del nuovo progetto, in questo settore, vogliamo approfondire gli aspetti di questa infrastruttura tecnologica.

Per gli utenti garantiamo importanti livelli di sicurezza:

SICUREZZA DEI DATI MEMORIZZATI NEI SERVER DI REFERTI ANALISIOgni referto è identificato univocamente dai Codici Identificativi Personali dell’Utente/Paziente proprietario del referto (Codice Utente e Password Perso-nale), ed inglobati in archivi giornalieri. Per motivi di sicurezza l’applicazione che riceve le richieste di invio dei Referti (Web Server) risiede su un apposito Server, separato da quello che gestisce l’archiviazione dei referti.I files cifrati giornalieri contenenti i referti sono archiviati, in cartelle differen-ziate per ogni Laboratorio, in un Data Server distinto dal Web Server.Durante tutto il periodo di archiviazione viene mantenuta la cifratura sugli archivi giornalieri. La visualizzazione dei referti mediante browser utilizza il protocollo S.S.L., che integra una cifratura simmetrica a chiave privata.Allo scadere del periodo di archiviazione, tutti i documenti vengono cancellati definitivamente dai Server.

COS’E’ IL PROTOCOLLO S.S.L. (SECURE SOCKET LAYER)E’ il protocollo di cifratura usato da www.refertianalisi.it per proteggere le comunicazioni tra il Web Server e i computer degli Utenti/Pazienti.Protegge la comunicazione da intercettazioni, generando una chiave di cifratu-ra diversa per ogni singola trasmissione ed usata per cifrare i dati trasmessi in entrambe le direzioni.Ad ogni successivo collegamento viene generata una nuova chiave di cifratura, rendendo quindi inutili i precedenti tentativi di decifratura dei messaggi.

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INFORMATIZZAZIONE BLOCCO OPERATORIOConferenze, videoconferenze

Innovativa è l’informatizzazione introdotta nel blocco operatorio: infatti tutte le sale sono dotate di schermi dedicati presso i quali il chirurgo potrà ricevere in tempo reale le immagini prodotte dalla TAC, RMN e dal Pronto Soccorso relative alle indagini di diagno-stica utili agli interventi chirurgici, nonché la possibilità di trasferire le immagini dell’at-tività chirurgica in tempo reale su schermi posti fuori del blocco ed a distanza per attività di Formazione. Verrà introdotta la cartella anestesiologica informatizzata ed altre novità che faciliteranno sicuramente le attività degli operatori del comparto operatorio. Con questa nuovo investimento tecnologico, è possibile seguire gli interventi chirurgici in video conferenza.

CARTELLA CLINICA DIGITALIZZATA

Infrastruttura tecnologia EPR - (visualizzatore del fascicolo sanitario elettronico del paziente):E’ stata realizzata e rilasciata ai reparti ospedalieri l’applicazione di visualizzazio-ne della storia clinica del paziente che permette di accedere alle seguenti infor-mazioni:

ricoveri ordinari e da pronto soccorso• dimissioni• registro operatorio• cartelle cliniche digitalizzate.•

Dematerializzazione delle cartelle cliniche cartacee (digitalizzazione delle cartelle cli-niche):E’ in corso un processo di outsourcing per la digitalizzazione delle cartelle cliniche cartacee che contestualmente vengano distribuite in rete mediante il visualizzatore della storia clinica del paziente.

Tale processo potrà essere completato con l’archiviazione sostitutiva per eliminare anche gli archivi cartacei a norma di legge.

immagine tratta da www.muzlyrics.com

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TELEMEDICINA (vedi anche servizi a pag.25)

E’ operativo un progetto di assistenza domiciliare di pazien-ti affetti da insufficienza respiratoria grave in ossigenoterapia a lungo termine e/o ventilazione meccanica tramite Telemedicina. L’applicazione sempre più frequente della Telemedicina nel “mo-nitoraggio” delle patologie croniche deve ricondursi alla neces-sità di incrementare la possibilità della gestione domiciliare dei pazienti a causa del crescente invecchiamento della popolazione, dell’aumento della “non autosufficienza”, dell’applicazione di te-

rapie domiciliari specialistiche sempre più sofisticate.

Tecnologia utilizzataRegistratore digitale multi-parametrico modulare, che permette di acquisire e memo-rizzare, in modo non invasivo, numerosi dati di interesse clinico.La trasmissione dati può avvenire tramite linea telefonica e/o connessione internet sia in modalità automatica sia manuale. Il sistema di visualizzazione tramite web browser permette di consultare i dati clinici da qualsiasi accesso alla rete Internet, gestire l’anagrafe del paziente, programmare le trasmissioni.

Parametri registrabilisaturazione percentuale di ossigeno dell’emoglobina arteriosa• frequenza del polso• livello dell’ossigeno liquido• parametri di ventilazione• traccia elettrocardiogramma ECG• parametri spirometrici• misura pressione sanguigna• risposte a questionari•

TABLET NEFROLOGIA

Infrastruttura tecnologica wireless presso i reparti(progetto nursery tablet)E’ stata installata presso la Nefrologia, reparto pilota, una rete wire-less per la gestione della cartella infermieristica in mobilità presso il letto del paziente. Tale tecnologia permette, mediante l’utilizzo dei tablet, braccialetti RFID e personal computer portatili, di eseguire le operazioni di prescrizione e somministrazione dei farmaci al letto del paziente, con un criterio di riconoscimento certo del paziente. (vedi focus pag.48)

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Nursery Tablet - N

efrologia e Dialisi

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PROGETTO NURSERY TABLET, ASL DI RIETI ALL’AVANGUARDIA NAZIONALE

Il progetto Nursery Tablet è stato avviato dalla ASL di Rieti con l‘obiettivo di ottimizzare ulteriormente i processi di cura dei de-genti presso i reparti dei Presidi Ospedalieri attraverso un nuovo approccio organizzativo e tecnologico che consente di espletare le attività infermieristiche direttamente al letto del paziente. La Nursery Tablet, già operativa presso il reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Rieti, colloca l’Azienda Sanitaria Rea-

tina in un avanzato livello tecnologico. Sono ancora pochi in Italia, gli Ospedali che si sono dotati di questo innovativo dispositivo.La Nursery Tablet rende fruibile la Cartella Infermieristica, successivamente anche la Cartella Clinica su Tablet e tramite un sistema wireless di trasmissione dei dati, il personale medico ed infermieristico può inserire e consultare le informazioni afferenti al paziente in tempo reale presso il letto di degenza.Le informazioni acquisite vengono trasmesse all’archivio in tempo reale tramite una connessione wireless automatizzando i processi gestionali del lavoro in corsia, in modo tale che si riesca ad assolvere alle disposizioni a tempo debito favorendo l‘omogeneiz-zazione dei comportamenti prescrittivi all‘interno della Struttura Sanitaria, ottimiz-zando i tempi e tutelando la privacy dei pazienti. Il dispositivo di assistenza clinica mobile (MCA, Mobile Clinical Assistant), consente al personale ospedaliero di dedicare più tempo ai pazienti, svolgere il proprio lavoro in movimento continuando ad avere accesso alla rete, e gestire la somministrazione di farmaci.Le funzioni di MCA progettate per semplificare il lavoro quotidiano degli infermieri comprendono:

la connettività wireless per accedere a informazioni protet-• te e aggiornate dei pazienti e alle prescrizioni dei medicila tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) per un lo-• gon rapido e sempliceuna fotocamera digitale per migliorare i tracciati e gli ap-• punti sui progressi dei pazienti, in modo da tenere traccia del successo delle terapiela tecnologia Bluetooth per registrare i segni vitali dei pa-• zienti.

Questo dispositivo leggero, impermeabile e antiurto, con-sente agli infermieri di accedere alle cartelle cliniche aggiornate al minuto e di documentare immediatamente le condizioni dei pazienti, migliorando il flusso di lavoro clinico. Inoltre, grazie alla tecnologia RFID-Radio Frequency Identification, la Nursery Tablet consente di identificare univocamente il paziente tramite l‘utilizzo di braccialetti elettronici riducendo ulteriormente i rischi legati all‘errore umano.

RICONOSCIMENTO DEL PAZIENTE TRAMITE BRACCIALETTI RFID, AT-TIVAZIONE BRACCIALE DEL PAZIENTE E VERIFICA IDENTITA’Il bracciale assegnato viene messo al polso del paziente e chiuso con la clip di sicurezza; il personale addetto legge, con il tablet pc, il tag del bracciale e sullo schermo vengono visualizzati i dati clinici di cui il paziente prende visione e conferma verbalmente.

FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS

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INTERVENTI INFRASTRUTTURALI

INTERVENTI INFRASTRUTTURALIOPERE ULTIMATE

Le infrastrutture ospedaliere concorrono alla modernizzazione e allo sviluppo del territorio.

In questi quattro anni abbiamo attuato un significativo programma di modernizzazione delle strutture ospedaliere e territoriali.Ci siamo impegnati non solo per realizzare nuove infrastrutture recuperando un gap plurien-nale, ma abbiamo voluto dare anche un nuovo impulso al complesso processo di riqualifica-zione e di adeguamento alle norme di sicurezza, a tutela dei degenti, degli operatori e dei frequentatori delle strutture dell’Azienda.

Ristrutturazione Ospedale di Rieti (Fase 2 ex art. 20 L.67/88)

Attraverso un significativo programma di interventi, ci siamo posti alcu-ni importanti obiettivi: la messa a norma impiantistica, la rivalutazione dell’assetto architettonico-distributivo e l’adeguamento antincendio dell’intero Ospedale, che, oltre a garantire idonei requisiti strutturali e dimensionali, contribuiscono a far raggiungere un “adeguato comfort di tipo alberghiero” ed una “umanizzazione” più volte auspicata.Al fine di raggiungere tali obiettivi, si è avviato un attento esame delle Strutture Aziendali, a seguito del quale è stata rivista la collocazione di alcuni reparti di degenza in modo da assicurare una migliore gestione ed organizzazione dei percorsi interni e dei reparti stessi; questo anche con-siderando la necessità di intervenire, in alcune zone, con una “ristruttura-zione pesante” per permettere il rimodellamento delle camere di degenza con i servizi igienici annessi (realizzazione di camere da tre, due e un posto letto, in osservanza dei requisiti minimi dimensionali di mq. 9 per posto letto) e delle opportune dotazioni impiantistiche.Il progetto in questa fase, ha previsto l’acquisizione sia di attrezzature biomedicali per realizzare un potenziamento tecnologico dell’Ospedale di Rieti, (vedi Innovazione e Tecnologia pag.40), sia degli arredi in dotazione delle camere di degenza.

Un migliaio di parole non lasciano un’impressione tanto profonda quanto una sola azione. H.Ibsen

Stanziamento ex art.20 L.67/88 euro 14.667.375,93.

I Lavori iniziati a settem-bre 2008 termineranno a

settembre 2012

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›NUOVE STRUTTURE

BLOCCO OPERATORIO

REALIZZAZIONE DELLA NUOVA PIASTRA OPERATORIA: 9 sale operatorie

L’area, posta al di sopra del DEA ( Dipartimento Emergenza Accettazione) e collegata ad essa con percorsi verticali dedicati, è di circa 1600 mq. In essa sono state realizzate 9 sale operatorie alle quali si accede attraverso due percorsi diversifica-ti: un percorso raggiunge le 2 sale destinate alle attività di libera professione intramoenia, l’altro raggiunge le 7 sale operatorie per le attività di

elezione e di emergenza-urgenza. L’accesso al blocco ope-ratorio avviene attraverso una zona-filtro unidirezionale diversificata per il paziente e per il personale. Tutte le sale operatorie sono dotate di tecno-logie avanzate: il letto operatorio e lampada scialitica di ultima generazione; posizionati due satelliti pensili che servono di supporto al chirurgo ed all’anestesista e che eliminano i cavi e i tubi che nel passato rende-vano difficoltoso il movimento del personale intorno al letto operatorio; l’accesso alle sale avviene attraverso porte automatiche che facilitano l’entrata e l’uscita de-gli operatori e una volta chiuse mantengono l’ambiente asettico.Tutte le sale sono dotate di sistemi di controllo “on-line” dell’efficienza funzionale delle sale medesime, con controllo del microclima, presenza gas anestetico, efficienza di ventilazione, filtrazione dell’aria immessa per la gestione e manutenzione degli impianti.(per l’informatizzazione del Blocco Operatorio vedi Inno-vazione e Tecnologia pag.44)

La piastra di Emergenza ed Accettazione (DEA) ricopre una superficie netta di circa 2000 mq. Essa è suddivisa in due grandi zone da un corridoio orizzontale (est-ovest) che la divide in due parti: Sud – Pronto Soccor-so, Nord – Centro di Rianimazione e Terapia Intensiva.

MARZO 2008

€ 8.056.727,61di cui

2.345.518,52 per at-trezzature

finanziamento fondi ex art.20 l.67/88 e fondi

aziendali

Pronto SoccorsoRianimazione e

Blocco Operatorio

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REALIZZAZIONE NUOVO PRONTO SOCCORSOIl nuovo Pronto Soccorso occupa una superficie di circa 1000 mq ( 350 mq nel passato).Si accede al P.S. attraverso la camera calda e si entra im-mediatamente in una sala dove è possibile dirigersi verso l’attesa, l’area triage, l’area codici rossi.

Il Pronto Soccorso è diviso in 4 zone:zona destinata alle cure dei codici bianchi e verdi1. , dotata di sala attesa e di 4 medicherie di cui una a pressione variabile per patologie particolari.zona dedicata alle cure dei codici gialli e rossi,2. dota-ta di 3 medicherie, collegate tra loro con porte scor-revoli verticalmente. Tutta l’area codici gialli-rossi è dotata di impianto di filtraggio assoluto per ottimizza-re l’asepsi. (serie di procedure atte a prevenire l‘ac-cesso di microrganismi patogeni e non. Sterilizzazione artificiale)zona per l’osservazione breve,3. dotata di 4 camere con servizi igienici ciascuna da 3 posti lettozona destinata alla radiologia di urgenza,4. dotata di due sale radiografiche più una ecografia. Sono stati in-stallati apparecchiatura del tipo Arco a C , telecoman-dato tradizionale ed ecotomografo multifunzione.

CENTRO RIANIMAZIONEIl Centro di Rianimazione occupa una superficie di circa 1000 mq (250 mq nel passato), con tre grandi lo-cali destinati ad ospitare ciascuno 4 posti letto. Destinati ad attività di cura intensiva e sub-intensiva. Inol-tre vi è un locale per un eventuale paziente infetto, con impianto di areazione variabile (pressione posi-tiva o negativa) secondo la patolo-gia da ospitare. Il Centro è dotato di sistema di monitoraggio dei pa-

rametri vitali dei pazienti. Collegato con centrale di mo-nitoraggio-video, nella postazione infermieri, dove sono convogliati gli allarmi. Tutti i pazienti sono monitorati con telecamera dedicata.

Fondi bloccooperatorio

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NUOVO REPARTO DI MALATTIEINFETTIVE

COMPLETAMENTO FUNZIONALE DEL NUOVO REPARTO DI MALATTIE INFETTIVEIl reparto di Malattie Infettive è situato sul lato est dell’Ospedale di Rieti, ed appare come corpo aggiunto e quindi separato dal resto della struttura sanitaria. Il com-plesso è composto da camere di degenza ad uno e/o due posti letto, cui si accede tramite una zona filtro necessa-ria a salvaguardare il paziente da eventuali agenti pato-geni. Tali degenze sono dotate, inoltre, di un impianto di ricambio d’aria a pressione positiva e/o negativa, secondo la patologia ricoverata.

2006

€ 2.378.821.672

finanziamentoex l.135/90

per la lotta all’aids e provvedimento cipe

del 26.06.1996

NUOVO REPARTO DI CARDIOLOGIA

LAVORI PER IL NUOVO REPARTO DI CARDIOLOGIA,UNITÀ TERAPIA INTENSIVA CARDIOLOGICA E SALA IM-PIANTO PACE MAKER.Intervento necessario per l’adeguamento normativo di tutto il V° piano, in termini di sicurezza funzionale ed emergenza antincendio, già realizzato nella parte desti-nata al servizio di Emodinamica. L’adeguamento è stato realizzato mediante una riorganizzazione degli ambienti, nonché una serie di interventi sistematici per il recupero degli attuali vani e delle strutture degradate dal tempo, finalizzate a realizzare stanze di degenza personalizzate sia nell’impiantistica (ad es. regolazione condizionamen-to) che nell’arredo.

La struttura è stata inaugurata il

22 Aprile 2009

€ 913.383,36fondi aziendali

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Cardiologia

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RIQUALIFICAZIONE OBITORIO (morgue)

RISTRUTTURAZIONE DELLA MORGUE PRESSO L’OSPEDALE “S. CAMILLO DE LELLIS” RIETILa ristrutturazione si è resa indispensabile in

quanto i locali ospitanti l’area denominata “morgue” ne-cessitavano di interventi radicali di manutenzione straor-dinaria per rendere gli ambienti più confortevoli. Un’inno-vativa riqualificazione in chiave di umanizzazione. L’area morgue è destinata alla esposizione e alla conservazione salme, ad analisi autoptiche, a riconoscimento diagnosti-co da parte dell’autorità giudiziaria e quant’altro previsto dal regolamento di Polizia Mortuaria.Gli ambienti resi più moderni e accoglienti, sono stati scelti come location per una fiction televisiva.

NUOVO CENTRO TRASFUSIONALE

REALIZZAZIONE DELLE OPERE RELATIVE ALLA RIQUALIFI-CAZIONE DEL CENTRO TRASFUSIONALE.La realizzazione di un Centro Trasfusionale adeguato alle esigenze attuali, ha comportato una completa ristruttu-razione dell’area ove erano localizzati insieme la Farma-cia e lo stesso Centro Trasfusionale. Lo spostamento della Farmacia in altro luogo ha reso disponibile di fatto tutta l’area sita al piano terra e seminterrato lato est. L’inter-vento è consistito nel rifacimento, al piano seminterrato, di tutte le attività di Laboratorio mentre, al piano terra, sono stati realizzati gli spazi relativi alle attività rivolte all’utenza. Il Centro Prelievi ed il Centro Donatori di San-gue. Il nuovo Centro ricopre una superficie di 870 mq su due piani, rispetto ai 485 mq del passato.

Giugno 2006

Maggio 2009

importo dell’opera € 774.685,35

finanziamento fondi aziendali

importo dell’opera€ 650.000,00

finanziamenti vari

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NUOVO REPARTO DI ENDOSCOPIA

Il reparto di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Rieti risultava ubicato presso il sesto piano, lato – nord, blocco chirurgie, in un’area dalle dimensioni ristrette ed inade-guate rispetto al flusso di utenza.Tale situazione ha evidenziato la necessità di trasferire il suddetto reparto in un’area dalle caratteristiche più ap-propriate, individuata al piano terra, all’interno del nuovo reparto di Malattie Infettive. Il nuovo reparto realizzato ha comportato la necessità di riorganizzare gli ambienti, dal punto di vista infrastrutturale ed impiantistico, al fine di migliorare la funzionalità clinica del reparto e gli acces-si dell’utenza.

Luglio 2008€ 217.203,80

finanziamento fondi aziendali

CENTRO SALUTE MENTALE

La struttura sanitaria in via Sala-ria per L’Aquila, sede del Centro

Salute Mentale (C.S.M.) e della U.O.C. Assistenza Dipen-denze e Patologie d’Abuso (A.D.P.A.), è stata sottoposta ad un significativo intervento di riqualificazione, consistente in rifacimento del tetto a causa di continue infiltrazio-ni di acqua che hanno deteriorato i locali rendendoli inaccessibili, nell’adeguamen-to degli impianti elettrici e antincendio, nell’igienizzazione ambientale. Tutti gli interventi sono stati mirati a rispettare il valore storico e architettonico degli am-bienti, utilizzando materiali compatibili con gli esistenti.

I lavori sonoiniziati il

30 Ottobre 2006e sono

terminati il15 Maggio 2008

€ 254.014,77

fondi aziendali

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NUOVO REPARTO DI NEUROLOGIAE NUOVA SEDE DEGLI AMBULATORIDI DIABETOLOGIA

Con l’obiettivo di ottimizzare le attività ambulatoriali specialistiche e di Day-Hospital, il servizio di Neurologia e l’ambulatorio di Diabetologia sono stati ubicati al settimo piano, lato nord dell'Ospedale di Rieti. Tale scelta ha com-portato la ristrutturazione dell’area al 7° piano in termini di disposizione funzionale degli ambienti e di impianti de-dicati, al fine di rendere gli ambulatori grade-voli ed ospitali.

NUOVI ASCENSORI

SOSTITUZIONE PRESSO L’OSPEDALE DI RIETI DI 3 ASCENSORI E 4 MONTALETTIGHE

Il parco ascensori dell’Ospedale di Rieti era globalmente vetusto e soggetto a continui interventi di manutenzione causando fermi al servizio.L’Azienda ha predisposto un piano di riqualificazione ed adeguamento necessario sia dal punto di vista normativo che dal punto di vista operativo.Il progetto di riqualificazione si è articolato in due fasi distinte nel tempo per motivi di logistica operativa.

2007€ 179.127,74

finanziamento fondi aziendali

1° stralcio progettuale anno 2009

€ 1.267.761,63

finanziamento fondi aziendali

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Attualmente sono in corso i lavori di riqualificazione

inseriti nel primo stralcio progettua-le, tra gli obiettivi di miglioramento l’installazione di altri ascensori

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›LAVORI DI MANUTENZIONE, RIQUALIFICAZIONE

IMPIANTO ILLUMINAZIONE

Presso l’area circostante l’Ospedale di Rieti, all’interno della proprietà della ASL, esisteva un impianto di illumi-nazione della viabilità obsoleto e non più rispondente alla normativa vigente ed oltremodo pericoloso in quanto non più collegato a terra e quindi veicolo di “correnti vacan-ti”. Oggi l’impianto, riqualificato, risponde a requisiti di sicurezza e di risparmio energetico.

CABINA TRASFORMAZIONE

In seguito alla ristrutturazione e trasformazione di alcuni padiglioni del complesso dell’ex Ospedale Psichiatrico di Rieti, nel Distretto Sanitario di Rieti si è resa necessaria la realizzazione di una nuova cabina elettrica di trasfor-mazione. Tale cabina sarà in grado di fornire l’energia alle attività previste dal progetto di ristrutturazione generale e la realizzazione delle nuove linee di alimentazione di alcuni edifici del complesso dell’ex Ospedale Psichiatrico in quanto quelle esistenti, non risulterebbero in grado di effettuare il trasferimento di potenza richiesto dalla nuova configurazione de-gli edifici. Insieme alle linee elettriche di alimentazione, il progetto prevede anche la predisposizione per gli allacci telefonici e telematici di alcuni edifici in corso di ristrutturazione.

I lavori sonoterminati il

29 Dicembre 2008

Collaudo in corso

importo dell’opera€ 522.093,40

€ 586.767,82

finanziamento fondi aziendali

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RISTRUTTURAZIONE DEI SERVIZI IGIENICI

Sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo dei blocchi di servizi igienici di tutti i reparti non ristrutturati dell’Ospedale S. Camillo de Lellis. L’edificio costruito alla fine degli anni sessanta pre-sentava una serie di problemi legati all’obsolescenza della struttura ed in particolare degli impianti idricosanitari.Il progetto è stato finalizzato alla riorganizzazione logisti-ca dei servizi, nonché all’adeguamento dei medesimi alle vigenti normative in materia di sicurezza con particolare riferimento all’abbattimento delle barriere architettoni-che.

RADIOLOGIA E SENOLOGIA

Con l’obiettivo di separare i percorsi utilizzati dal “pubbli-co” dai percorsi utilizzati dal Personale “interno”è stato realizzato un nuovo accesso per il “pubblico” al servizio di Radiologia attraverso un corridoio posto nel lato nord est al piano terra Ospedale di Rieti.Con tale intervento sono stati realizzati:

il corridoio• lo sportello radiologico per la consegna dei referti• la sistemazione della sala di attesa di fronte alle “dia-• gnostiche” radiologichenuovi locali destinati alla Mammografia•

I lavori sonoterminati il

29 Dicembre 2008

Maggio 2008

€ 313.331,08

finanziamentofondi aziendali

€ 216.000,00

finanziamentofondi aziendali

CORRIDOI DI COLLEGAMENTO REPARTI CON BLOCCOOPERATORIO.

A seguito della realizzazio-ne del corridoio riservato al pubblico come accesso al servizio Radiologia è stato possibile realizzare un cor-ridoio “dedicato” che unisce i reparti dell’area chirurgica

in via riservata con il comparto operatorio. Questo ha per-messo di risolvere le esigenze di privacy richieste dalla normativa attuale.

Marzo 2008€ 212.000,00

finanziamento fondi aziendali

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BONIFICA CORRIDOI SEMINTERRATO

La messa in funzione del nuovo Pronto Soccorso ha evi-denziato il problema dei collegamenti della nuova area localizzata ad ovest e centrale, tra i reparti di Medicina e di Chirurgia che risultavano lunghi e contorti.Per risolvere tale problema è stato ritenuto utile far pas-sare i pazienti per i corridoi del seminterrato riqualificati dal punto di vista igienico-sanitario, nonché dal punto di vista illuminotecnico ed estetico.

Dicembre 2006

€ 200.000,00

finanziamento fondi aziendali

€ 264.000,00

finanziamento fondi aziendali

OPERE DI PITTURA

Per rendere più confortevole il percorso di cura e, allo stesso tempo, fornire agli operatori un luogo di lavoro più accogliente sono state effettuate opere di tinteggiatura nei segunti reparti:Diagnosi e curaMedicina 1°Medicina 2°Urologia e OculisticaAmbulatori di Cardiologia piano terra

2008 - 2009

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INTERVENTI “IN UN FLASH”

SALA GESSIIl progetto è stato finalizzato alla realizzazione dei lavori necessari all’adeguamento normati-vo dei locali ospitanti la Sala Gessi. Realizzati anche due spogliatoi per il Personale operante nel Reparto provvisti di bagno.IMPORTO DELL’OPERA: € 65.000,00

FISIOKINESITERAPIA E ODONTOIATRIARistrutturazione del servizio FKT (Fisiokinesiterapia) presso il Distretto Sanitario n. 1, via delle Ortensie, per consentire agli utenti una migliore accessibilità al servizio. A questo scopo è stata prevista una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguita all’interno della vecchia struttura ed è stato ristrutturato anche il servizio di odontoiatria al 2° piano.IMPORTO DELL’OPERA € 82.000,00

CAPPELLA DELL’OSPEDALEInterventi di manutenzione straordinaria della Cappella dell’Ospedale per fornire ai visita-tori un luogo più accogliente, confortevole e climatizzato per una temperatura costante sia d’estate che d’inverno.IMPORTO DELL’OPERA: € 14.000,00

MOC (MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA)Installazione di un’ apparecchiatura MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) presso i locali della Diagnostica 2 della Radiologia dell’ Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. La macchina in possesso della ASL, di ultimissima generazione, è in grado di monitorizzare il contenuto minerale delle ossa di tutto il corpo in brevissimo tempo.IMPORTO DELL’OPERA: € 55.500,00

DAY SURGERYRealizzazione del reparto “Day Surgery” (chirurgia di un giorno), per garantire la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici o procedure dia-gnostiche e terapeutiche in un giorno. Il progetto ha compreso l’esecuzione dei lavori per consentire lo spostamento del servizio del medico competente aziendale nei locali ubicati presso l’accettazione dell’ex Pronto Soccorso.IMPORTO DELL’INTERVENTO: € 27.739,13

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INTERVENTI INFRASTRUTTURALIBACINO PROVINCIALE OPERE FATTE

OPERE INFRASTRUTTURALI TERRITORIALI, UN’AZIENDA A MISURA DEL PROPRIO TERRITORIO DI RIFERIMENTO

L’Azienda Sanitaria di Rieti, nel quadro del programma di attuazione del processo di distrettualizzazione della sanità locale, ha assunto la decisione di orientare la destinazione dei fondi dell’intervento straordinario in materia di edilizia sanitaria, al rafforzamento della rete dei servizi sanitari specialistici a carattere extraospedaliero.Una buona conoscenza del proprio territorio di riferimento deve indurre a riflessioni sulle specificità locali e ad un’ana-lisi dei bisogni, per un’oculata pianificazione strategica.Le esigenze e le caratteristiche del territorio incidono sulle scelte programmatorie e sugli obiettivi dell’Azienda.Un’Azienda a misura della comunità territoriale.

Realizzato il progetto per la ristrutturazione dell’edificio di proprietà della ASL di Rieti, destinato a sede di Distret-to Sanitario.

Nel Distretto Salto-Cicolano in Località Sant’Elpidio di Pescorocchiano è attivo un Poliambulatorio per il quale è stato approvato un progetto per il potenziamento dei servizi amministrativi e locali uso magazzino, la sistema-zione delle aree esterne e del parcheggio. E’ stato inoltre previsto di collegare questi nuovi locali con la zona ambu-latoriale attraverso un ascensore (abbattimento barriere architettoniche).

Febbraio 2008

Dicembre 2009

€ 774.685,34

finanziamento ex art.20 l.67/88

1^ fase euro 51.645,682^ fase euro 258.195,13

fondi fin. ex art. 20 l.67/88

DISTRETTO DI ANTRODOCO

DISTRETTO SALTO CICOLANO

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E' stato previsto un finanziamento notevole per dotare il Distretto Salario di un nuovo Poliambulatorio nella sede di Passo Corese.Tale intervento è stato finalizzato alla realizzazione di una nuova sede Distrettuale in Passo Corese, in sostituzione della ex Scuola Agraria concessa in uso gratuito dal sinda-co del Comune di Fara Sabina, nei pressi della stazione ferroviaria.

La ristrutturazione dell’Ospedale “Marzio Marini” di Ma-gliano Sabina rientra nel quadro generale di riqualificazio-ne e riordino del settore ospedaliero regionale, previsto dal Piano Sanitario della Regione Lazio.I lavori sono iniziati da diverso tempo ed ormai sono in fase conclusiva.La riqualificazione ha previsto la realizzazione di un bloc-co operatorio composto da 3 nuove sale operatorie e re-covery room sub-intensiva, un nuovo Laboratorio Analisi, miglioramento comfort alberghiero delle degenze (per quest’ultimo lavoro si prevede il termine per la metà

del 2010), e sistemazione dell’ingresso dell’Ospedale con la realizzazione di una rampa per disabili.

I lavori strutturali sono stati ultimati nell’aprile 2009,le opere comple-mentari nel luglio

2009.

Lavori in faseconclusiva

€ 1.032.910,00

finanziamento ex ART.20 L.67/88

€ 977.783,66(residuo lavori di 1^

fase)€ 1.172.848,52 ( lavori

di 2^ fase)

finanziamento ex art.20 l.67/88

€ 659.000,00fondi aziendali per

attrezzature sale ope-ratorie

POLIAMBULATORIO PASSO CORESE

COMPLETAMENTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “MARZIO MARINI” DI MAGLIANO SABINA

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IL VALORE AGGIUNTO DELLE INFRASTRUTTUREIl notevole investimento per la modernizzazione della sanità reatina

Il livello e le condizioni delle infrastrutture garantiscono la qualità dei servizi offerti al cittadino, rendendo competitiva la sanità reatina. Un’avanzata dotazione di infrastruttu-re può contribuire al potenziale sviluppo del territorio.L’Azienda Sanitaria in questi anni, nonostante il difficile momento economico, ha investito molto sugli interventi infrastrutturali.

Ripercorriamo insieme il percorso fattoIn riferimento ai finanziamenti regionali(2005-2009):

Abbiamo ottenuto e speso:nel 2006, 2,2 milioni di euro• nel 2007, 3,3 milioni di euro (per acquisto attrezzature medicali, tra cui la 2^ TAC, il • mammografo, arco AC per la chirurgia vascolare etc)per il 2008-2009, richiesti 3, 3 milioni di euro, (per acquisto di una nuova catena toraci-• ca (attrezzatura radiologica) ed il 2^ acceleratore lineare per la radioterapia.

Dalla Regione Lazio abbiamo ottenuto inoltre:550 mila euro per la ristrutturazione del Servizio Materno Infantile:• gara in corso per affidamento lavori1,5 milioni di euro per adeguamento norme antincendio per Ospedale • Amatrice (fondi protezione civile), PTP, Lungodegenza Medica1,3 milioni di euro per realizzazione di 10 posti letto di PTP e 12 posti • letto di Riabilitazzione ad Alta Intensità presso l'Ospedale Magliano (fondi protezione civile), l’inizio dei lavori è previsto per febbraio 2010.220 mila euro per la realizzazione di 6 posti di PTP a Poggio Mirteto• (fondi protezione civile), inizio lavori febbraio 2010.dal 2006 abbiamo speso, 10,5 MILIONI DI EURO • per manutenzione stra-ordinaria, riqualificazione, ade-guamento normativo delle strut-ture sanitarie e adeguamento di tecnologico.

FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS

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POLITICHE DEL PERSONALE

POLITICHE DEL PERSONALEun cammino insieme ad enti, associazioni, organizzazioni

Politiche del Personaleobiettivo: la centralità della figura umana >cittadino>paziente >dipendente

Dalla lettura attenta di questo documento, sfogliando pagina dopo pagina, si può indivi-duare una sorta di filo rosso che unisce trasversalmente ogni ambito di intervento dell’Azienda, un motivo conduttore facilmente riconoscile che ha ispirato la nostra azione di governo: la centralità della figura umana intesa come cittadino, come paziente e come dipendente.Dopo avervi accompagnato attraverso il percorso di miglioramento continuo dei servizi rivolti all’utente e al paziente, in questo capitolo vogliamo farvi conoscere il lavoro svolto in questi anni teso alla valorizzazione del nostro Personale. In un sistema estremamente complesso come quello sanitario, si ha l’esigenza di attivare professionalità, competenze che interagisco-no e concorrono in varia misura al conseguimento della qualità del servizio offerto. Riteniamo che il requisito fondamentale di un buon sistema organizzativo sia rappresentato non solo dalle nuove tecnologie, dai sistemi all’avanguardia ma, soprattutto, dalla risorsa umana. E proprio in virtù della attiva partecipazione del Personale al processo lavorativo e al progetto di rinnovamen-to, grazie all’esperienza, alla formazione e alla professionalità degli operatori, è stato possibile raggiungere i risultati che, in queste pagine, abbiamo illustrato nel modo più trasparente.

L’Azione Amministrativa in questi anni ha puntato a:costruire relazioni sindacali improntate al principio di lealtà, trasparenza, ascolto e disponibilità all’interno della co-• mune necessità di operare nell’interesse pubblico;operare, pur in presenza dei vincoli derivanti dal Piano di rientro dal debito, a sfruttare ogni piccolo spazio per acqui-• sire Personale a tempo indeterminato e a garantire il più possibile il mantenimento degli standard assistenziali acqui-sendo Personale anche mediante contratti flessibili.fare una politica di applicazione dei contratti di lavoro condivisa con il sindacato utilizzando a “favore del Personale”, • alcuni istituti su cui c’è stata una serrata contrattazione ma con esiti positivi.predisporre l’organizzazione aziendale (vedi Atto Aziendale sul sito web), cercando di dare risposte anche agli interessi • degli operatori (vedasi l’organizzazione-valorizzazione delle professioni sanitarie) e programmare il complesso lavoro della graduazione delle funzioni della dirigenza, che, ponendo fine a 10 anni di incertezza, consentirà di migliorare il clima e la funzionalità aziendale responsabilizzando e qualificando tutti.dare attenzione anche ai settori che normalmente, in un’organizzazione sanitaria soffrono di minore attenzione con-• trattuale, quali quello amministrativo e tecnico mettendo in essere una rilevante modificazione dell’organizzazione, attraverso lo sviluppo della carriera in senso verticale, cosa di cui siamo certi, con un adeguato accompagnamento di percorsi formativi renderà più pronto e di migliore qualità il lavoro di supporto all’attività sanitaria.

“La potenza di un’Azienda coincide con la potenza del suo personale. L’uomo è il vero valore aggiunto.” Alberto Galgano

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UNITA' OPERATIVE COMPLESSE:Anestesia e Rianimazione Ospedale di Magliano SabinaPediatriaCardiologiaNefrologia ed EmodialisiServizio Informatico AziendaleBroncopneumologiaRadioterapiaChirurgia Generale Ospedale di Magliano SabinaRadiologia Ospedale di Magliano SabinaLaboratorio Analisi Ospedale di Magliano SabinaMedicina Ospedale di Magliano SabinaMedicina 1° Ospedale di RietiMedicina 2° Ospedale di RietiDirezione Medica Ospedaliera RietiOncologia MedicaOstetricia e GinecologiaUrologia

Dal 2006 in poi si è provveduto ad affidare incarichi di struttura complessa sia in occasioni di cessazioni che per nuove strutture ed in particolare:

Sono stati assunti a tempo indeterminato i seguenti profili:Dirigenti Medici: n.55Fisici Dirigenti n. 2Farmacisti Dirigenti n. 2Veterinari Dirigenti n. 3Ingegnere Responsabile Struttura Complessa n. 1Dirigente Amministrativo n. 1Infermieri Professionali Esperti n. 1Infermieri Professionali n.94Tecnici di Radiologia n.10Tecnico Audiometrista n. 1Tecnico di Neuorofisiopatologia n. 1Tecnici di laboratorio Analisi n. 4ed altri profili professionali per un numero complessi-vo di dodici unità.

Il tutto ha consenti-

to di avere in campo

una forza notevol-

mente rinnovata con

una conseguente ri-

duzione del persona-

le precario

FORMAZIONE: il tema più rilevante della gestione delle risorse umane.

La crescita del sistema di sviluppo continuo delle professionalità è la coerente realizzazione aziendale del principio che vede nel patrimonio professionale e nella sua continua valorizzazione il fattore chiave per il perseguimento della missione e degli obiettivi che da essa derivano.

L’Azienda, in questi anni ha investito molto nella Formazione, come si evince anche dai dati riportati nei grafici sot-tostanti. La formazione del personale è finalizzata a promuovere la valorizzazione, la crescita e l’effettivo sviluppo delle competenze che l’Azienda ha conseguito attraverso percorsi formativi ad hoc finalizzati all’acquisizione di nuove tecniche, metodiche e manualità da misurare attraverso la Scheda di Addestramento.L’attività di aggiornamento e formazione non si esaurisce però, in una sequenza anche organizzata di momenti puntua-li di acquisizione di conoscenze o competenze ma, piuttosto, va vista come programma sistematico e continuativo di sviluppo delle professionalità che coinvolge tutti gli operatori interessati durante l’intera durata della carriera lavora-tiva.Rendere operativo l’insieme degli strumenti che contribuiscono allo sviluppo continuo delle professionalità ha compor-tato uno sforzo, da parte dell’Azienda, non sostenibile nel breve periodo, ma è stata necessaria una specifica pianifi-cazione aziendale.(vedi Piano Formativo Aziendale, www.asl.rieti.it).

La Formazione in cifre:

In 4 anni hanno partecipato alla Forma-zione circa 3000 persone. Destinate alla formazione interna quasi 25 mila ore.

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LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO:la strategia manageriale basata sulla raccolta, elaborazione, studio e diffusione dei dati relativi ai rischi collegati ai processi di diagnosi e di terapia.

Nella nostra Azienda, alla fine del 2006, è stata attivata una funzione di Gestione del Rischio, in staff alla Direzione Generale.Sono stati costituiti, a supporto del Responsabile dei Comitati di riferimento, un comitato per l’area medica, uno per quella chirurgica ed uno per i servizi, il cui compito principale consistite, prevalentemente, nella revisione di tutte le procedure esistenti e nella elabo-razione di nuove, nonché nella creazione di strumenti utili nel prevenire l’evento avverso, ovvero di quello che, nel linguaggio comune, viene chiamato “errore medico”.La formazione di base sul rischio clinico, rivolta ad oltre duecento dipendenti di ogni qua-lifica, è iniziata nell’anno 2007. Sono state organizzate sei edizioni di un evento formativo della durata di due giorni.Si è ritenuto opportuno avvalersi sia di docenti interni dell’Azienda che avessero delle conoscenze specifiche della materia, sia di professionisti provenienti da altre realtà, sani-tarie e non, con consolidate esperienze in tema di gestione del rischio clinico.Nell’anno successivo è stato organizzato un secondo evento formativo, di livello superiore, rivolto ad operatori che avevano già partecipato all’edizione base, con la collaborazione del Gruppo Gestione Rischio Clinico (GRC) della Toscana. Alla fine del 2009 si è tenuta la prima edizione del “Corso di formazione per facilitatori nella gestione del rischio clini-co”. Sono già programmate altre due edizioni nei primi mesi del 2010, ognuna delle quali consentirà di formare 25-30 persone che saranno referenti per il Risk manager nelle Unità Operative di appartenenza ed assumeranno un ruolo di veri e propri auditors.

Contemporaneamente i lavori dei Comitati di Riferimento, coordinati dal Risk Ma-nager, si sono concretizzati, oltre che nella messa a punto di importanti procedure che in-teressano alcuni dei processi più a rischio dell’attività clinica, anche nella elaborazione di alcuni fondamentali strumenti, universalmente riconosciuti indispensabili nella riduzione degli errori in sanità:

• La scheda unica di somministrazione della terapia• La check list di sala operatoria• La scheda di segnalazione eventi avversi (incident reporting)• Il progetto di monitoraggio e prevenzione delle cadute dei pazienti• Il progetto “mani pulite” per la riduzione delle infezioni ospedaliere

Nell’ottica di un approccio sistemico alla Gestione del Rischio alcune delle schede di se-gnalazione, quale quella per le cadute dei pazienti, sono state elaborate tenendo anche conto dei riflessi sulla sicurezza dell’operatore. E’ stato contemporaneamente messo in atto un processo di “verifica permanente” della qualità della documentazione clinica, attivo in tutti e tre gli Ospedali dell’Azienda, che mira al miglioramento continuo della qualità dei dati clinici. Periodicamente vengono comunicati ai Direttori delle Unità Ope-rative i risultati emersi dall’analisi delle cartelle cliniche, affinché prendano atto delle criticità emerse e possano essi stessi essere partecipi, con le loro decisioni, del processo di miglioramento.Già dallo scorso anno, è iniziata la definizione della “mappa dei rischi” relativi ai numerosi percorsi clinico-organizzativi già attivi nell’Azienda, lavoro che potrà portare all’indivi-duazione delle fasi a maggiore rischio di errore e delle risorse da dedicare alla gestione e riduzione dei rischi stessi.

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Solo una metodologia di prevenzione può ridurre al minimo la possibilità di incidenti che potrebbero con-cretizzarsi in un dan-no ai pazienti.

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EVENTIcomunicare salute iniziative, congressi, campagne di comunicazioneLa comunicazione può avere un ruolo fondamentale per sensibilizzare i cittadini su tematiche importanti quali la prevenzione, la tutela di sani stili di vita, la formazione. L’Azienda Sani-taria, si è posta l’obiettivo di promuovere la salute in senso ampio anche mediante l’organiz-zazione di campagne di informazione-comunicazione, eventi scientifici e socio-culturali, che hanno richiamato nel nostro territorio migliaia di professionisti, con una significativa ricaduta anche economico-turistica per la provincia. La comunicazione messa in campo in questi anni, utilizzando strumenti efficaci e chiari, si è rivolta all’utenza con un’attenzione alle fasce più deboli, al personale interno, a professionisti del settore provenienti da tutta Italia per parte-cipare ai convegni medico-scientifici qualificanti la loro professionalità.

EVENTI

“Vera comunicazione ha luogo soltanto fra persone di uguali sentimenti, di uguale pensiero.” Novalis

EVENTI IN CIFRE

L’Azienda, attraverso il coordina-

mento dell’Unità di Staff Comuni-

cazione e Marketing, dal 2006 al

2009, con il patrocinio e la colla-

borazione di enti ed istituzioni lo-

cali, ha prodotto i seguenti risul-

tati (2006/2009):

n.20 Congressi (di cui 8 durati più

giorni)

n. 30 Campagne di comunicazio-

ne e di educazione alla salute

n.35 Corsi di aggiornamento e

formazione esterna

IMPATTO SOCIO-CULTURALE, iniziative, campagne di comunicazioneL’attività dell’Azienda ha avuto in questi anni anche un significativo impatto di tipo socio-culturale sul territorio, promuo-vendo tematiche attinenti allo stile di vita e campagne di sensibilizzazione per il superamento di alcuni pregiudizi. Iniziative rivolte alle diverse fasce sociali.Ne ricordiamo alcune: •Corsi di formazione per “Affinare la capacità di riconoscimento della malattia mentale” (2007)•Giornata dedicata all’importanza del volontariato, “Un contributo insostituibile per la crescita della società e i suoi valori”•Corso di sensibilizzazione, “Dai gruppi di auto mutuo aiuto alla malattia e al fareassieme nella salute mentale”•Progetto Stigma per il superamento dei pregiudizi nei confronti della malattia mentale•Corso di formazione di dissuefazione dal fumo•GENITORI Più,campagna di promozione della salute nei primi anni di vita•Convegno di prevenzione, cura e riabilitazione della patologie della terza età•”Nonni in movimento”, campagna per la promozione dell’attività fisica degli anziani•Progetto di continuità assistenziale, “Per la mamma consigli di puericultura”•Luci dell’anima per l’unione dei popoli, presentazione mostra di pittura dei pazienti della Comunità Terapeutico Riabilitativa (C.T.R.)

Gli eventi, i congressi, le campagne di comunicazione, i corsi di aggiornamento promossi dall’Azienda negli ultimi 4 anni.Attraverso le realizzazioni grafiche, le locandine, le immagini, vogliamo raccontarvi il nostro lavoro.

IN DETTAGLIOOltre 6100 persone provenienti da tutta Italia, hanno partecipato agli eventi formativi promossi dall’ASL.In particolare i congressi e i corsi della durata di due/tre giorni hanno lasciato un positivo segno non solo in ambito scientifico, ma hanno portato anche un concreto contributo alle strutture ricettive e com-merciali della provincia. L’ASL ha aderito a tutte le Giornate nazionali di prevenzione con screening alla popolazione. Interessanti i dati riferiti solo al 2009 che evidenziano un’ampia partecipazione della po-polazione reatina agli eventi di prevenzione.Oltre 1400 persone soltanto nell’ultimo anno si sono sottoposte a screening per la prevenzione delle pato-logie più diffuse tra cui:Giornata mondiale del rene: 680 partecipantiCardiologie aperte: 120 partecipantiGiornata per la lotta alla sordità: 80 partecipantiGiornata del respiro: 230 partecipantiGiornata del diabete: 300 partecipanti

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RIETI, CAPITALE INTERNAZIONALE DELLA CULTURA DELL’INGEGNERIA OSPEDALIERA

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In questi ultimi 4 anni, sono state molteplici le iniziative che hanno avuto l’Azienda Sanitaria di Rieti quale punto di riferimento nazionale per la formazione di professionisti provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. In particolare, in ambito tecnico-scientifico, l’Azienda ha maturato una lunga esperienza e competenza nella promozione ed organizzazione di Congressi formativi di alto livello qualitativo, grazie ad una felice intuizione della Direzione tecnico-patrimoniale e dell’Unità di Staff Comuni-cazione e Marketing che ha dato l’avvio alcuni anni fa al 1° Congresso italiano su “Tec-nologia e Sanità”. Un’attività congressistica particolarmente apprezzata in Italia dai tecnici del settore, che ha avuto un continuo sviluppo attraverso 6 congressi di questo tipo, fino all’organizzazione del “1° Congresso Internazionale di Tecnologia e Sanità: un ospedale sostenibile”, svoltosi l’8-9-10 Maggio 2008, che si è rivelato un vero evento scientifico alla presenza di autorevoli personaggi provenienti dalle più importanti nazio-ni europee.La comunità tecnico-scientifica italiana ha ormai definito Rieti, capitale della cul-tura dell’ingegneria ospedaliera.

Il Congresso, principalmente rivolto ad Ingegneri, Architetti, Operatori tecnici che ope-rano negli uffici tecnici delle ASL e delle Aziende Ospedaliere ed Universitarie, ha coin-volto per la prima volta, nell’ottica dell’integrazione tra Personale Tecnico e Personale Sanitario, Infermieri, Tecnici sanitari di Radiologia Medica, Medici, Tecnici della preven-zione. L’evento è stato promosso dall’Azienda, con il Ministero della Salute, la Società Italiana per l’Architettura ed Ingegneria della Sanità (SIAIS) e della Società Italiana per lo studio delle Biotecnologie e delle Tecnologie Mediche dell’Ingegneria Ospedaliera e dell’Edili-zia sanitaria, (SISBE). L’evento è stato patrocinato dall’Associazione nazionale dei Medi-ci di Direzione ospedaliera (AMDO), dall’ Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (ISPELS), dalla Società Italiana di Igiene, dal Comune di Rieti e dall’Amministra-zione Provinciale di Rieti.

Obiettivo del Congresso: gettare le basi per linee guida condivise da tutti i Paesi euro-pei. Creare un’occasione di incontro tra le diverse professionalità impegnate nel settore sanitario al fine di:

confrontarsi su nuovi modelli ed esperienze nazionali ed internazionali in tema • di progettazione ed organizzazione ospedaliera;riflettere sugli scenari sanitari, tecnici e tecnologici del presente e del prossimo • futuro, con particolare riferimento al rapporto tra informatica e medicina e tra biotecnologie e medicina;valutare le implicazioni economico-gestionali derivanti dalle innovazioni;• delineare proposte comuni finalizzate ad una progetta-• zione partecipata e sostenibile dei nuovi ospedali

IL CONGRESSO IN UN FLASH:12 nazioni europee aderenti• circa 800 partecipanti• presenza dei più autorevoli esperti nazionali ed interna-• zionaliI partecipanti hanno attribuito alla nostra Azienda ed alla • città di Rieti la leadership per la formazione tecnico scien-tifica.

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LA ASL E I SUOI INTERLOCUTORI

LA ASL E I SUOI INTERLOCUTORIUn cammino insieme ad Enti, Associazioni, Organizzazioni, per rafforzare il dialogo con gli attori del territorio (STAKEHOLDER)

L’Azienda si confronta quotidianamente con istituzioni ed organizzazioni del territorio e della società civile che collaborano, anche economicamente, alla re-alizzazione di progetti di umanizzazione ed integrano i processi di assistenza alla popolazione. L’ASL ha rapporti con la cosiddetta “società civile” in diversi modi, anche ricevendo rilevanti contributi, sia economici che umani, necessari a migliorare le proprie attività. Le donazioni, ad esempio, di qualsiasi entità anche se modeste, sono sempre da considerare una preziosa testimonianza di stima e fiducia nei con-fronti dell’Azienda e rappresentano un gesto di tangibile solidarietà per il migliora-

mento della qualità dell’assistenza dei pazienti. Il complesso di queste donazioni ha consentito e consente l’acquisizione di importanti tecnologie per migliorare il livello dei servizi offerti.Con il presente documento, nonostante le esigenze di sintesi, intendiamo ringraziare coloro che con diverse modalità hanno offerto il proprio contributo all’Azienda.Significativo l’apporto delle Associazioni di Volontariato, che ci mettono a disposizione i propri iscritti sia in termini di supporto all’assistenza in determinate Unità Operative, che attraverso la raccolta di fondi destinati prevalentemente all’acquisto di nuove tecnologie. Rilevante il contributo economico di molte Istituzioni locali che si sono attivate per la realizzazione di im-portanti progetti sanitari aziendali.

Tra gli interlocutori (stakeholder), con i quali in questi anni l’Azienda ha instaurato una proficua interazione, ricordiamo:

Troviamo conforto grazie a coloro che sono d’accordo con noi e cresciamo grazie a colo-ro che non lo sono. Frank A. Clark

ENTI ISTITUZIONALI ED ORGANISMI:ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’• L’ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI REGIONALI• AGENZIA DI SANITA’ PUBBLICA DELLA REGIONE LAZIO• PREFETTURA• AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE• COMUNE DI RIETI (vedi progetto Alzheimer a pag.33), • Progetto IppoterapiaCONFERENZA DEI SINDACI• COMUNI CAPOFILA DEI CINQUE DISTRETTI SANITARI • (Montepiano Reatino, Mirtense, Salario, Salto Cicolano, Alto Velino)collaborano alla programmazione dei Piani Programmatici • triennali sia sanitari (PAD) che sociali (Piani di Zona). Impor-tanti sono anche i protocolli di intesa su argomenti specifici diversificati per Distretto.UFFICIO PROVINCIALE DEL LAVORO• CAMERA DI COMMERCIO• CONSORZIO INDUSTRIALE•

ASL E I SUOI INTERLOCUTORI

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ORGANISMI RELIGIOSICURIA VESCOVILE•

FORZE DELL’ORDINE e VIGILI DEL FUOCOQUESTURA• CARABINIERI• ESERCITO• POLIZIA STRADALE• FORESTALE• GUARDIA DI FINANZA• VIGILI DEL FUOCO• POLIZIA PENITENZIARIA•

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO(ne citiamo alcune tra le più rappresentative)

CESV (CHE HA IL COORDINAMENTO DI TUTTE• LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO)

A.N.M.I.L.• ONLUS ALCLI “Giorgio e Silvia”• A.R.V.O• A.V.I.S• ADISCO• ARESAM• C.R.I.• CARITAS• CITTADINANZA ATTIVA• CO.DI.CI.• T. D.M.• U.I.C.• UNITALSI• A.C.I.• A.D.M.O.• ADICONSUM• A.I.D.O.• A. I. P. A.• A.N.E.D.• A.N.M.I.C.• F.A.N.D.•

ASSOCIAZIONI NO-PROFITCOMUNITA’ EMANUEL• COMUNITA’ MONDO X• COMITATO DEI CITTADINI COMPRENSORIO DI AMATRICE•

PRIVATIFAMIGLIA MARINI DI MAGLIANO SABINA• FAMIGLIA BRUCCHIETTI DI RIETI•

ISTITUZIONI DIDATTICHE-SCOLASTICHE UFFICIO PROVINCIALE SCOLASTICO (Ex Provveditorato • agli Studi di Rieti)CONSORZIO UNIVERSITARIO SABINA UNIVERSITAS• ISTITUTI SCOLASTICI •

ENTE senza scopo di LucroFONDAZIONE VARRONE•

ORDINI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIAORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI• COLLEGI, ORDINI ED ASSOCIAZIONI DELLE PROFESSIONI•

SANITARIEASSOCIAZIONI INDUSTRIALI• FEDERLAZIO• CNA•

ENTI PREVIDENZIALIINAIL• INPS•

ISTITUTI DI CREDITOBANCA DELL’ETRURIA ha finanziato il progetto oncologi-• co presso l’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale de LellisCARIRI•

ORGANIZZAZIONI SINDACALICGIL• CISL• UIL•

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INTERAZIONI POSITIVE HANNO DATO VITA A PROGETTI QUALI:

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALEE’ stato attivato il progetto “Abilmente al lavoro” frutto della collaborazione tra l’Azienda Sanitaria Locale Rieti e l’Amministrazione Provinciale, finalizzato all’avviamento al lavoro di disabili psichici e psichiatrici, ai sensi della Legge 68/69. Si è trattato di un progetto di forma-zione, propedeutico all’inserimento lavorativo presso le aziende private del territorio, che, per ragioni di contesto e di momento storico, si è tramutato in un’iniziativa di lotta allo stigma. Non era previsto ma l’integrazione, durante il percorso di gruppi di Auto Mutuo Aiuto, di Associa-zioni di Familiari, di Cooperative Sociali e di Aziende, ha contribuito alla realizzazione ed alla trasformazione “in itinere” del senso del progetto medesimo. Solo a posteriori si è compreso che la “mission” non è stata solo produrre prestazioni – in questo caso inserimenti lavorativi –ma il prendersi cura, l’aumentare il gradiente di salute mentale della comunità sociale nel suo complesso perché solo una comunità sociale che riesce ad integrare le sue parti costitutive è una comunità sana.

progetto di prevenzione “Tossico-dipendenza Alcolismo My Way”, che ha interessato le • scuole medie superiori del territorio provinciale (vedi settore Servizi-Prevenzione pag. 37)progetto di reinserimento lavorativo “INSIEME PER COSTRUIRE IL FUTURO”, con la costitu-• zione della Cooperativa Sociale DEMETRA.

La Provincia ha inoltre elargito

borse-lavoro per itossicodipendenti

FONDAZIONE VARRONEContributo per la realizzazione del Centro di Emodinamica ope-rativo dal Marzo 2006.Donazioni: alla U.O.C. di Cardiologia “Fondazione Varrone” (inaugurata Aprile 2009), apparecchiatura ultrasonografica en-dovascolare, sistema di telemetria completo, pompe in fusione per 6 vie UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia), contro-pulsore aortico, ecomatografocompleto. Sistema della multivi-sione nel bunker di Radioterapiaservers e stampanti per l’attua-zione del progetto di informatizzazione dell’ASL di Rieti,televisori del reparto

di Nefrologia, di poltrone attrezzate per la Geriatria, di televisori speciali antiradiazioni in Radioterapia. Sostegno al progetto Montagna-terapia e contributi all’attività del Dipartimento di Salute Mentale, al progetto Musica in Ospedale (Associazione Musikologiamo).

COMUNI DELLA VALLE DELL’OLIOProgetto presentato dal Servizio Sociale dei comuni della Valle dell’Olio ed interamente finanzia-to dalla Regione Lazio. Castelnuovo di Farfa, Frasso, Monteleone sabino, Poggio S.Lorenzo,Toffia (vedi servizi pag.36)

BANCA DELL’ETRURIAFinanziato il progetto oncologico presso l’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale de Lellis

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ASSOCIAZIONI INDUSTRIALINel corso dell’ultimo biennio il Servizio PSAL, (Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), ha svolto una serie di in-contri formativi ed informativi con gli associati di CONFINDUSTRIA Rieti in materia di corretta applicazione della normativa di prevenzione nei luoghi di lavoro. Hanno partecipato, in qualità di relatori, il Direttore e gli operatori tecnici del Servizio. A conclusione di questo ciclo di incontri, il Servizio PSAL, in collaborazione con l’Associazione Piccole e Medie Imprese di CONFINDUSTRIA Rieti, ha ritenuto opportuno organizzare un Corso di Formazione, destinato ai tecnici e ai Dirigenti Medici dell’Organo di Vigilanza della ASL, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti un’occasione di confronto con autorevoli inter-locutori in materia di orientamenti interpretativi sulle modifiche della normativa prevenzionale.Il Corso, presieduto dal Direttore del Servizio PSAL, ha avuto come prestigioso Docente, il Procuratore Generale di Firenze Dr. Beniamino Deidda, oltre al Direttore del Servizio PRESAL della ASL RMC e del consulente tecnico di Confindustria Rieti.

ASSOCIAZIONE ONLUS ALCLI “GIORGIO E SILVIA”: da 20 anni lotta, al fianco dei malati, con-tro le malattie oncologiche dell’infanzia e degli adulti. In questi anni, attraverso molte ini-ziative a cui hanno risposto con grande sensibilità i cittadini di Rieti, ha potuto donare molte attrezzature all’Ospedale, tra cui:

Reparto di Oncologia: • Progetto di umanizzazione “Fiori di Campo 2” che ha coinvolto un notevole numero di artisti della provincia di Rieti e che ha permesso di donare circa 97 opere che sono andate ad arredare le pareti del Dipartimento Oncologico e del Day Hospital Oncologico.Manutenzione delle sedie presso il reparto DHOFornito un telefono cordless ed una stampante per computer e due televisori

Reparto di Radioterapia:• Nella continuazione del progetto di umanizzazione “Fiori di Campo” sono stati forniti al reparto: 4 armadi ad ante scorrevoli, una

scrivania, n. 2 librerie, n.2 poltronaCentro Trasfusionale: • forniti 4 carrelli portafarmaci completiReparto di Gastroenterologia:• Software di gestione cartella elettronica.

PROGETTI A FAVORE DELL’ATTIVITA’ ASSISTENZIALE DELL’ASL:−progetto di assistenza domiciliare con volontari ALCLI−servizio di trasporto ai malati nelle strutture sanitarie indicate dai pazienti−finanziamento n.2 borse di studio per specializzande per il corso di formazione quadriennale in Oncologia−gestione dello sportello di informazione e acccoglienza−Corso di Formazione Cure Palliative

POLIZIA STRADALE: progetto dal tema “la prevenzione delle stragi del sabato sera”, prevenzione e controllo su strada della tossicodipendenza e dell’alcolismo.

SCUOLE: Progetto Stigma, attivato dagli operatori del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda con il coinvolgimento di 200 studenti delle 4° classi superiori dell’Istituto “Strampelli” e del Liceo Scientifico “Jucci” di Rieti e del polo Liceale “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto. Obiettivo specifico: fornire ai giovani una corretta informazione sul disturbo men-tale al fine di prevenire e arginare qualunque forma di stigmatizzazione. Associata al progetto, una ricerca promossa con l’intento di dimostrare come l’informazione costituisca lo strumento primario per la riduzione del pregiudizio basato sulla non conoscenza. I risultati della ricerca, realizzata dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda in collaborazione con la II° Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università “La Sapienza” di Roma, sono stati illustrati nel corso di un evento formativo.

In molti casi l’Azienda è promotrice di iniziative di prevenzione ed educazione sanitaria nelle scuo-le; in altri casi aderisce ai Piani di Salute elaborati dalle scuole di ogni ordine e grado adeguandosi alle loro esigenze mettendo a disposizione i professionisti dell’Azienda.

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“LA PAROLA AGLI INTERLOCUTORI....”

Abbiamo voluto raccogliere in questo documento, alcune opinioni di interlocutori sul loro rap-porto con l’Azienda sanitaria.

ORDINE DEI MEDICI, Presidente Dott. Dario Chiriacò“E’ molto buono il rapporto tra l’Ordine che presiedo e i vertici dell’Azienda, in particolare con il Dott. Bellini. In questi anni c’è stato un sano spirito di collaborazione e una buona intesa sugli obiettivi prefissati e raggiunti. L’Ordine dei Medici di Rieti ha organizzato molti convegni di valenza nazionale ed internazionale, per i quali l’Azienda Sanitaria ha dato il suo contributo. Ricordo, in particolare, il convegno sul delicato tema del Testamento biologico e un importane work shop sulle regole della medicine non convenzionali al quale hanno partecipato autorevoli personaggi, dal Presidente della Federa-zione Nazionale dei Medici al Responsabile del Ministero. L’ASL è stata sempre una presenza propositiva. Vorrei chiudere questa breve dichiarazione sottolineando che la sinergia con l’ASL si è espressa maggiormente sul piano dell’informazione, della divulgazione scientifica, della progettualità. In altri termini abbiamo condiviso progetti finalizzati ad una crescita culturale del territorio.”

SINDACATIUIL, Domenico Teodori“Il giudizio sull’attività svolta da questa Direzione non può prescindere da considerazioni sulla Regione Lazio e sulla criti-ca situazione della sanità. Un periodo quindi di luci ed ombre. Senza risorse regionali, senza finanziamenti, la gestione è affannata, si naviga a vista. Con il blocco delle assunzioni è difficile portare avanti una vera politica sanitaria. Il Direttore Bellini è stato bravo ad ottenere il massimo dei finanziamenti dalla Regione e insieme ai suoi collaboratori non ha operato male, ma potevamo osare di più, avere maggior coraggio in alcune scelte. Certamente nel settore delle infrastrutture, gli interventi sono stati notevoli.”

CISL, Stefania Gunnella“Questa Direzione ha dimostrato una grande sensibilità verso le organizzazioni sindacali instaurando un confronto serio con i sindacati portatori di interesse dei lavoratori. Nella sanità persistono molte criticità e solo alcune sono state risolte. Rimane il problema del piano di rientro e in generale alla crisi economica che ha fortemente penalizzato la gestione di tutte le Aziende. Anche nel nostro territorio, c’è sempre una maggiore richiesta di servizi pubblici che per essere attivati necessitano di ulteriori risorse umane. Per quanto riguarda le infrastrutture rilevo un notevole incremento, ma alcune ap-parecchiature sono sottoutilizzate proprio per la mancanza di personale. Comunque devo sottolineare che questa dirigenza ha fatto tutto ciò che era possibile, in questo contesto negativo, muovendosi con competenza.”

CGIL, Gianni Ciccomartino“Nelle relazioni sindacali, questa Dirigenza ha sempre mantenuto una totale correttezza di rapporti. Sotto il profilo orga-nizzativo, l’Azienda ha risentito del piano di rientro. La carenza di dotazioni organiche modifica inevitabilmente il lavoro e l’erogazione dei servizi. E’ iniziato un percorso di miglioramento tangibile in alcuni settori, quali il comfort alberghiero, lo sviluppo tecnologico e infrastrutturale. Sono stati riqualificati Reparti come il Trasfusionale, il Pronto Soccorso, la Ra-dioterapia. La differenza rispetto agli anni passati è tangibile. Da sottolineare però che c’è ancora un ritardo nel resto del territorio. Il giudizio complessivo, rispetto anche alle nuove strategie messe in campo, nei limiti della situazione regionale, è positivo.”

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VOLONTARIATO

Associazione ONLUS ALCLI “Giorgio e Silvia”, Presidente Santina Proietti“L’ALCLI Giorgio e Silvia da anni collabora, come meglio può, con la ASL di Rieti per rendere meno difficile il cammino di chi si trova a lottare contro la malattia. Parliamo del mondo dei malati oncologici che nell’Ospedale di Rieti, hanno trovato strutture sempre più accoglienti e ambienti famigliari.Negli ultimi anni, grazie all’attenzione del dott. Gabriele Bellini che ha instaurato un sinergico rapporto di collaborazione con l’ALCLI, è stato possibile per noi volontari, rendere più umana ed ospitale la struttura ospedaliera. Proprio di questo volevo parlare, visto che di umanizzazione se ne parla sempre più. Credo che umanizzazione significhi lavorare tutti insieme, volontari, medici, dirigenti, per le persone malate e le loro famiglie. Accanto alle terapie è indispensabile che ci sia un’attenzione sempre più intensa ed estesa nel tempo, alle necessità psicologiche, pratiche e re-lazionali del malato, non solo durante il ricovero, ma anche nel percorso di assistenza domiciliare. Ricordo le parole del dott. Bellini quando gli fu assegnato l’incarico di Direttore Generale -spero di poter fare qualcosa per i malati oncologici-; tanto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare. Numerose sono state le testimonianze ricevute da persone residenti in altre città che, in terapia chemio-radioterapica presso l’Ospedale de Lellis, hanno voluto manifestare riconoscenza per le qualità professionali ed umane riscontrate all’interno delle strutture ospedaliere.”

ARVO, Presidente Isolina Picchi“Con i precedenti dirigenti, in Ospedale ci sentivamo degli ospiti, a volte anche indesiderati.Il Direttore Generale Gabriele Bellini si è interessato concretamente al mondo del volontariato, attivando anche corsi di formazione. Noi siamo presenti nei reparti tutti i giorni e posso dire che abbiamo visto un notevole cambiamento in positivo negli arredi, nelle attrezzature, nel personale.Dobbiamo ringraziare per la fiducia e la sensibilità di tutti i collaboratori seri e competenti di cui si è circondato il Direttore Generale, il dott. Mancini, il dott. Festuccia, il dott. Manzi, il dott. Bizzoca, ma anche i medici dal dott. Battisti al dott. Silvestri che hanno dimostrato un vera parte-cipazione alla problematiche del volontariato.Vorrei sottolineare che, questa mia dichiarazione molto schietta e spontanea nasce dall’aver con-statato giorno dopo giorno la fiducia di tutta la dirigenza per il lavoro svolto dai volontari. Ci sen-tiamo supportati e questo ci dà uno stimolo per andare avanti.”

AVIS, Presidente Marcello Berardi“Il mio incarico da Presidente dell’Avis provinciale ha coinciso con la dirigenza ASL assunta dal dott. Bellini. Devo riconoscere con molta soddisfazione che il nostro rapporto di lavoro è stato mol-to proficuo e basato su una eccezionale condivisione di intenti. Non ho mai avuto problemi nello svolgere la mia attività, ho sempre trovato una porta aperta ed una persona pronta ad ascoltare le richieste che riguardavano l’Associazione che rappresentavo. La recente inaugurazione del nuovo Centro Trasfusionale che, da oltre 25 anni non riusciva a decollare, è senza dubbio una risposta po-sitiva alle nostre esigenze. Oggi, i donatori di sangue vengono ricevuti in un ambiente accogliente e non sono più obbligati a peregrinare da un angolo ad un altro del nostro ospedale. Se le donazioni di sangue negli ultimi anni sono aumentate moltissimo, tanto da raggiungere quota 5000, senza dubbio una parte del merito va attribuita al personale medico, infermieristico e tecnico dell’Ospe-dale e a chi ha saputo saggiamente gestirlo. Grazie e buon lavoro!”

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Ricerca, innovazione, formazioneUNIVERSITA’-ASL: sinergie per la buona sanità del territorio Ogni anno circa 600 studenti della Sabina Universitas, laureandi nelle diverse Professioni Sanitarie (infermieri, fisio-terapisti, tecnici di radiologia medica, tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici di laboratorio biomedico), entrano nelle strutture ospedaliere dell’ASL di Rieti, che svolge un ruolo di grande responsabilità in quanto sede deputata alla loro formazione.Infatti un ambiente clinico e didattico poco favorevole può influire negativamente sulla motivazione ad apprendere e a vol-te può spingere lo studente all’abbandono. L’ASL mette a disposizione insegnanti clinici forniti di una solida preparazione teorica oltre che pratica, mettendo a disposizione le migliori infrastrutture ed attrezzature di cui dispone.Dal 2°anno di Corso, gli studenti sono già in grado di dare un notevole contributo al fianco del personale infermieristico, nelle attività dei 5 Distretti e nei tre Presidi Ospedalieri. Lo studente durante i tre anni di Corso di laurea, è tenuto ad acquisire specifiche competenze nel campo professionale, svolgendo attività di tirocinio presso la struttura sanitaria. Il tirocinio clinico costituisce l’elemento caratterizzante tutto il processo formativo svolto sotto la guida di un tutor. Un’ oc-casione importante di apprendimento attraverso l’esperienza e di sviluppo delle competenze indispensabili per l’esercizio professionale. Si assiste, all’interno della struttura ospedaliera, alla significativa trasmissione di una cultura professionale legata alla pratica infermieristica che si è evoluta molto negli ultimi anni. L’infermiere oggi, grazie anche ad un percorso universitario di qualità, è un professionista che lavora in autonomia e con responsabilità, con competenze anche gestionali ed organizzative.

Negli ultimi 4 anni, gli studenti universitari sono stati coinvolti per la prima volta dall’ASL in al-cuni progetti, diventandone parte attiva e qualificante. Ricordiamo: l’iniziativa dell’accoglienza all’utenza, le simulate del 118 sul territorio, la cartella infermieristica informatizzata, i nuovi regolamenti del triage.

STUDENTI FORMATI IN TIROCINIO PRESSO LE SPECIFICHE STRUTTURE DELLA ASL DI RIETI

Gli studenti provengono:Per il 32% da altre Regioni (PIEMONTE-CAMPANIA–BASILICATA–CALABRIA–SICILIA–UMBRIA)Per il 48 % Rieti e provincePer il 18 % Bassa Sabina e Periferia di Roma (Monterotondo etc)Per il 2% sono stranieri (Brasile – Perù – Polonia – Albania – Romania - Grecia) Una sinergia che si rinnova ogni anno, tesa non solo a migliorare l’offerta specia-listica e i livelli di assistenza, ma anche a stimolare una progressiva crescita della cultura sanitaria del territorio. L’Azienda Sanitaria al fianco della Sabina Universitas, diventa non solo struttura preposta alla salvaguardia della salute pubblica ma anche luogo privilegiato di formazione, del sapere e della ricerca.[per approfondire: www.sabinauniversitas.it - www.asl.rieti.it]

FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS FOCUSSe pensi che l’educazione sia costo-

sa, aspetta e vedrai quanto ti coste-

rà la tua ignoranza.

John M.Capozzi

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OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

I progetti in cantiere relativi al prossimo futuro sono numerosi e riguardano i diversi settori di attività dell’Azienda.I medesimi sono contenuti in un documento aziendale chiamato “Piano Strategico”.Di seguito se ne fornisce una sintetica esposizione, distinguendo tra servizi ospedalieri e servizi territoriali anche se, nella realtà, non esistono confini netti tra l’uno e l’altro, ma esistono nume-rose attività trasversali. Si indicano ulteriori interventi previsti nel settore delle infrastrutture ed in quello delle tecnologie sanitarie.

MEDICINA NUCLEAREE’ prevista la realizzazione di un Centro diagnostico PET/TAC (un metodo che ha rivoluzionato la diagnostica nel mondo), destinato ad attività diagnostica clinica prevalentemente in campo oncologico, ma atto a svolgere attività anche in altri settori (cardiologico e neurologico), con utilizzo di Radiofarmaco (FDG) come tracciante di elezione. Il sistema PET/TAC è una metodica debolmente invasiva che consente di misurare in modo quantitativo le funzioni, i processi metabolici e le reazioni biochimiche dell’organismo umano.Fase 3 ex art.20 L.67/88Importo finanziamento € 6.000.000,00

Non lasciare mai che ciò che non puoi fare interferisca con ciò che puoi fare. John M. Capozzi

OSPEDALE - RIETI

Osservazione BreveÈ prevista l’attivazione di 12 p.l. ( posti letto) di Osservazione Breve e di ulteriori 4 p.l. di terapia sub intensiva presso l’Ospedale di Rieti nell’ambito del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA).L’osservazione Breve è una funzione del Dipartimento di Emergenza con i seguenti obiettivi organizzativi e assistenziali:- Migliorare l’appropriatezza di ammissione/dimissione dei pazienti che presentano quadri clini-ci non ancora definiti, riducendo il numero totale di ammissioni in Ricovero Ordinario.

Obiettivi assistenziali principali:assicurare una valutazione protratta ai pazienti che presentano quadri clinici non • diagnosticabili dopo la prima valutazione clinica e strumentale in Pronto Soccorso;assicurare un’osservazione prolungata e un approfondimento diagnostico per le pa-• tologie a probabilità intermedia e rischio intermedio (dolore addominale - politrau-ma senza segni di compromissione sistemica all’ingresso);osservazione prolungata per patologie ad elevata probabilità e basso rischio (colica • renale);terapia e assistenza temporanea di pazienti con problematiche assistenziali com-• plesse in attesa di trasferimento presso altra struttura.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

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DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

Oncologia MedicaSi prevede il potenziamento degli organici della U.O.C. di Oncologia Medica per consentire l’effettuazione di Day Hospital pomeridiani nei presidi ospedalieri nonché il potenziamento del neo costituito Ambulatorio Oncologico Integrato.RadioterapiaAumento dell’organico in Radioterapia.Attualmente la Radioterapia opera su un unico turno di lavoro mattutino con un evidente sot-toutilizzo della struttura stessa. In considerazione dell’aumento dell’incidenza delle patologie neoplastiche nella provincia di Rieti nonché della lista d’attesa in costante crescita, appare non procrastinabile il raddoppio dell’orario di apertura della Radioterapia. Tale orario consentirà il passaggio dall’attuale 8-14 ad 8-20, in modo tale da poter assicurare tempestivamente a tutti i pazienti le prestazioni radioterapiche necessarie.Biologia MolecolareProssima attivazione della biologia molecolare oncologica.Lo sviluppo del Dipartimento Oncologico non può non ricomprendere l’attivazione di una se-zione laboratoristica di biologia molecolare, afferente alla U.O.C. di Anatomia Patologica, per migliorare le risposte ai bisogni e alle aspettative dei pazienti attraverso definizioni diagnosti-che volte al riconoscimento e caratterizzazione delle neoplasie che consentiranno di attuare terapie più mirate.

AREA DI MEDICINA MULTIDISCIPLINAREL’area di Medicina Multidisciplinare sarà tesa a sperimentare un nuovo modello organizzativo che vede una gestione dipartimentale ed infermieristica dei posti letto e che permetterà di offrire al paziente affetto da pluripatologie un servizio più efficace, in quanto realmente pluri-specialistico, integrato e per intensità di cura.Al fine di realizzare tale Area è previsto l’utilizzo di parte degli attuali p.l. (posti letto) della U.O.C. di Medicina II. Le unità coinvolte: Neurologia, Broncopneumologia, Medicina II. Si preve-de inoltre il coinvolgimento dell’unità operativa di Medicina Fisica e Riabilitativa per la realiz-zazione di un obiettivo di continuità assistenziale nella fase riabilitativa.

EMODINAMICA

Si prevede il potenziamento degli organici della Cardiologia per lo svi-luppo dell'Emodinamica portando il servizio dall'attuale H6 (6 ore) ad H12 (12 ore).

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OFFERTA RIABILITATIVAAllo stato attuale presso la provincia di Rieti sono assenti posti letto di riabilitazione sia pubblici che privati. A partire dal 2010 è prevista l’attivazione progressiva di:

- 12 p.l. (posti letto) di riabilitazione intensiva presso lo stabilimento di Magliano- 30 p.l. di lungodegenza post-acuzie presso lo stabilimento di Amatrice- 60 p.l. ex. art. 26 legge 833/78 a Poggio Mirteto- 48 p.l. di assistenza riabilitativa ad alta intensità cod. 56 presso la struttura in fase di realizzazione nell’ex Ospedale Psichiatrico

HOSPICE (VEDI FOCUS approfondimento pag. 48) L’Azienda di Rieti si è dotata di una struttura idonea all’accoglimento di malati terminali e dei loro familiari, denominata Hospice, con l’obiettivo di rendere il più possibile confortevole la loro degenza. Dopo attenta valutazione, è stato individuato un fabbricato obsoleto, meglio identificato come V° Padiglione sito nell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico di proprietà della stessa Azienda. Costi sostenuti:€ 2.189.933,84 (da progetto originario)€ 1.000.000,00 (integrazione),€ 3.189.933,84 (importo totale) finanziamento regionale

TERRITORIO

FINE LAVORI

1° TRIMESTRE 2010

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ATTIVAZIONE PUAIl Punto Unico di Accesso integrato sanitario e sociale (PUA), previsto dalla Delibera Regionale n. 433/07, nasce dall’esigenza di garantire l’assistenza in prossimità del domicilio del pazien-te, con modalità di continuità e tempestività. Il PUA rappresenta il punto di riferimento per il paziente e i suoi familiari in quanto decodifica le richieste di assistenza identificando i bisogni e realizza l’integrazione fra interventi sanitari e sociali grazie alla concentrazione in un’unica sede delle prestazioni di cui necessita il soggetto fragile.Per i bisogni di maggior complessità non risolvibili dal PUA, interverrà l’equipe multidiscipli-nare UVDMI (Unità di Valutazione Distrettuale o Multidimensionale Integrata) che elaborerà un piano di assistenza individualizzato contenente i servizi più appropriati della rete integrata e dell’offerta sociosanitaria. E' intenzione dell’Azienda attivare presso tutti i Distretti territoriali i PUA a partire dal Distretto n.3.

ADIAttualmente il servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) attivo sul territorio della provincia di Rieti, opera in regime H6 (6 ore) al giorno. A decorrere dal 2010 è intenzione dell’Azienda ottenere un incremento delle prestazioni erogate almeno del 50% per passare poi ad un raddoppio dei turni di lavoro prevedendo un servizio H12 (12 ore) al giorno. E’ prevista inoltre l’istituzione di un servizio domiciliare di Broncopneumologia nonché l’attivazione di un servizio domiciliare di Logopedia H6 (6 ore) al giorno.

ATTIVAZIONE PRESIDI TERRITORIALI DI PROSSIMITÀPresso l’Azienda saranno attivati “Presidi Territoriali di Prossimità (PTP)” ossia strutture a vo-cazione multifunzionale e a gestione multiprofessionale con particolare valorizzazione della figura dell’infermiere case manager e destinate a trattare persone affette da patologie cronico degenerative in fase non acuta e con esigenze diversificate che in passato afferivano alla tra-dizionale degenza ospedaliera.Pertanto l’assistenza erogata dai PTP ha caratteristiche intermedie tra il ricovero ospedaliero e le altre risposte assistenziali domiciliari (ADI) o residenziali (RSA) ponendosi in un rapporto di forte integrazione e collaborazione.

Magliano: Attivazione di un PTP presso lo stabilimento ospedaliero con 10 pl. Sarà realizzato al piano rialzato dell’Ospedale occupando l’area attualmente destinata a Laboratorio Analisi ed alcuni locali adiacenti.Fin. imp. € 1.300.000,00

Poggio Mirteto: Il nuovo presidio territoriale di prossimità (PTP) per 5 pl sarà realizzato al pia-no rialzato della struttura occupando l’area attualmente destinata a magazzino ed alcuni locali adiacenti. Fin. imp. € 220.000,00

Amatrice: I lavori sono finalizzati alla realizzazione di un Centro di Lungodegenza post-acuzie, di 4 posti letto da destinare ad un Presidio Territoriale di Prossimità (PTP) ed alla ristrutturazio-ne di un reparto di Medicina Interna. L’intervento è finalizzato anche ad adeguare la struttura alle norme antincendio. Fin. imp. € 1.500.000,00

DISTRETTI

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SERVIZIO MATERNO INFANTILE

Potenziamento attività consultorialiPer i consultori è iniziata, già dall’anno 2009, una rimodulazione dell’offerta legata anche al tra-sferimento di sede (si veda la sezione degli obiettivi di miglioramento infrastrutturali) che consen-tirà di usufruire di spazi più adeguati per l’accoglienza e per lo svolgimento delle attività.Progetto sperimentale socio-assistenziale per l’handicap infantilePer una risposta adeguata a patologie complesse come quella riguardante i bambini autistici, il servizio di Tutela Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva (TSMREE) intende realizzare una struttura Long time di tipo semiresidenziale per l’erogazione di trattamenti globali socio-educati-vi-riabilitativi per il trattamento dei disturbi multisistemici dello sviluppo, dei disturbi neurocogni-tivi, dell’autismo, dei disturbi neuromotori e della psicomotricità di complessità elevata.

NUOVO ISTITUTO PENITENZIARIOI principi enunciati sia dal D.Lgs. n. 230/99 che dal D.P.C.M. 1/4/08, stabiliscono con chiarezza l’equivalenza di trattamento tra cittadini liberi e non.Questo comporta per l’Azienda USL di Rieti il dover mettere in atto tutte le azioni di natura giuridica, amministrativa e contabile che consentano di garantire le prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione previste nei LEA ( livelli essenziali di assistenza) anche nei confronti dei detenuti.

In particolare l’Azienda, dovendo assicurare assistenza sanitaria ai detenuti del nuovo carcere che prevede circa 250 posti, il quintuplo rispetto al precedente, la cui apertura risale a fine 2009, intende porre attenzione ad alcune aree critiche, quali:

- la medicina di base con particolare attenzione allo stato dei nuovi ingressi;- le prestazioni di medicina specialistica; gli interventi di emergenza-urgenza;- l’assistenza farmaceutica;- le patologie da dipendenza e le sue complicanze;- le prevenzione, la cura e il sostegno del disagio psichico e sociale;- la tutela della salute delle persone immigrate.

http://dilatua.libero.it

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INFRASTRUTTURE

NUOVA CENTRALE DI STERILIZZAZIONEIn considerazione dell’obsolescenza tecnologica dell’attuale centrale di sterilizzazione sita presso l’Ospedale di Rieti, la ASL ha ritenuto di dover realizzare una nuova centrale posta in prossimità del nuovo blocco operatorio, in grado di dare risposte appropriate per l’ attività chirurgica che viene svolta.

Indetta una gara per la ristrutturazione di alcuni locali posti in prossimità delle sale operatorie e per la gestione della nuova centrale di sterilizzazione in out-sourcing.

POGGIO MIRTETO REALIZZAZIONE RIABILITAZIONE ART. 26 L.833/78E’ stata effettuata una ristrutturazione al 2°- 3°- 4° piano dell’edificio di Poggio Mirteto.La struttura, a suo tempo progettata come Ospedale per acuti, oggi parzialmente utilizzata per attività sanitarie ed amministrative territoriali (piano terra e primo piano) è in fase di ristrut-turazione nei tre piani non utilizzati, per l’uso come Centro di Riabilitazione con 60 posti letto, ex art. 26 L.833/78 a seguito di finanziamento di€ 4.128.755,23 ex art. 20 L.67/88 2^ fase.

TRASFERIMENTO SERVIZIO MATERNO INFANTILEE SERVIZI AMMINISTRATIVIIl piano di modernizzazione della ASL di Rieti prevede an-che lo spostamento di tutte le attività amministrative che non hanno impatto diretto sui pazienti/utenti presso i Pa-diglioni, riqualificati, dell’ex Ospedale Psichiatrico, e la trasformazione della palazzina sita in viale Matteucci in un edificio a carattere prettamente sanitario. Per la riqualifi-cazione del Servizio Materno Infantile, la ASL ha deciso di ristrutturare alcuni locali della sede di viale Matteucci, che saranno lasciati liberi nella prossima primavera (2010).Ciò comporterà, tra l’altro, un risparmio economico per l’ASL essendo il Servizio Materno Infantile attualmente presso locali in affitto.Finanziamento regionale per 550.000,00

OSPEDALE RIETI: SOSTITUZIONE VECCHI ASCENSORI Progetto di riqualificazione di 4 milioni di euro, già sostituiti 2 ascensori delle Medicine dedicati al pubblico. (Vedi infrastrutture pag.57)

I lavori inizia-

ti nel 2006,

sono ormai in

fase di com-

pletamento.

Importo in base

di gara di euro

5.200.00,00 in 7

anni.

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TECNOLOGIE SANITARIE

RIS PACS TECNOLOGIA RADIOLOGICA(Radiological Information System-Picture Archiving And Communication System)Sistema (software e hardware) integrato per la gestione dell’imaging radiologico, a supporto delle attività di gestione del volume delle prestazioni, archiviazione, stampa e trasmissione delle imma-gini, dei referti e dei dati clinici; tale sistema mostra indubbi vantaggi:- nel profilo organizzativo

l’integrazione del sistema RIS-PACS con i sistemi informativi aziendali permette una più 1. efficiente gestione delle liste dei pazienti che devono essere esaminati durante la gior-nata, nonché la pianificazione delle attività durante tutto l’iter diagnostico del paziente, dall’accettazione alla refertazione;il sistema rende inoltre possibile, l’archiviazione elettronica di tutte le immagini e dei 2. referti prodotti, garantendo elevati standard di sicurezza, affidabilità, rapidità di accesso alle informazioni e massima funzionalità;

- nel profilo economico eliminazione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (liquidi di sviluppo), riduzione in 1. maniera notevole del consumo delle lastre grazie alla possibilità di refertare a monitor;circolazione delle immagini su supporto magnetico (CD-Rom), eliminando così la spesa per la 2. stampa della documentazione iconografica completa;non da ultimo tale sistema comporta una significativa riduzione della dose di raggi desti-3. nata al paziente, per una netta riduzione della necessità di ripetere gli esami per il sensibile miglioramento della qualità delle immagini diagnostiche, legato alla elevata qualità diagnosti-ca dei sistemi di acquisizione delle stesse.

GARA IN CORSO DI ESPLETAMENTO di acquisizione in noloImporto a base di gara € 4.700.000,00 per un totale di 6 anni.

SECONDA TACIn corso i lavori di realizzazione dei nuovi locali in prossimità del Pronto Soccorso per l’installazio-ne di una seconda TAC prevista nell’aprile 2010.La necessità di installare una seconda TAC presso l’Ospedale di Rieti, deriva dalle aumentate esi-genze di diagnostica richieste dall’utenza, in particolare dalle attività di Pronto Soccorso. A tale scopo la ASL ha deciso di acquisire una seconda TAC, (Tomografo Assiale Computerizzato) di nuova generazione – 64 slices spirale.Fin. regionale euro 1.600.000,00

RISONANZA MAGNETICALa necessità di dover rinnovare la RMN attualmente in funzione presso l’Ospedale di Rieti, ha indotto la ASL di Rieti ad attivarsi per l'acquisizione di un’altra apparecchiatura di ultima genera-zione. Gara in corso per un importo di euro 2.300.000,00 per l’acquisizione e la riqualificazione dei locali che ospiteranno la nuova RMN.Installazione prevista per il 2010.

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*outsourcing termine con il quale si fa riferimento alle pratiche di esterna-lizzazione dei servizi alla produzione.

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DIZIONARIO SANITARIO

HOSPICE E CURE PALLIATIVE:ASSISTENZA CONTINUA AL FIANCO DEL PAZIENTE

L’Azienda, nel corso dei primi mesi del 2010 attiverà una nuova struttura da adibire ad Hospice e Cure palliative con 10 posti letto, situata fuori dall’Ospedale ad oggi, vengono gestiti 4 posti letto di hospice all'interno dell'Ospedale.L’Hospice, secondo quanto stabilito dalle normative nazionali e regionali, è un servizio di tipo residen-

ziale e domiciliare, per l’assistenza in ricovero temporaneo, in relazione alle esigenze assistenziali e relazionali, di pazienti affetti da malattie progressive e in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta (oncologiche e non, escluse le patologie infettive), che non rispondono più a trattamenti specifici volti alla guarigione e al rallentamento della malattia stessa.Per garantire la continuità terapeutico-assistenziale globale, l’assistenza, sia a domicilio che in Hospice, sarà assicurata da un’unica equipe terapeutica nonché dai volontari che entreranno a far parte del modello assistenziale adottato at-traverso interventi a favore dei pazienti e delle loro famiglie.

La struttura per l’assistenza residenziale è pressoché ultimata, ma la contestuale presa in carico di 30/40 pa-zienti domiciliari comporterà l’individuazione di un organico costituito dalle seguenti professionalità:

- medici- infermieri- operatori socio sanitari (OSS)- psicologo- fisioterapisti- assistente sociale- assistente spirituale- addetti all’accoglienza

Lo scopo è quello di trattare la persona e non la malattia con un approccio interdisciplinare, in modo da captare le necessità, i bisogni medici, psicologici e spirituali dei pazienti e dei loro cari. Ciò presupporrà anche un intenso per-corso formativo per consentire di mantenere alti livelli assistenziali. Diffondere la cultura delle cure palliative è di fondamentale importanza per poter organizzare tali attività nella convinzione che non è sufficiente formare esclusivamente bravi tecnici ma, soprattutto, occorre formare una nuova filosofia di cura non più medicocentrica, ma finalizzata alla qualità di vita dei malati e delle loro famiglie, all’ascolto e comprensione delle loro preoccupazioni, priorità, aspettative e bisogni.

«Quello che importa, sia du-rante la vita, sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli. Gigi Ghirotti

FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS FOCUS

Le cure palliative secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) sono “Cura atti-va e totale di malati la cui malattia di base non risponde più a trattamenti specifici”. “Obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile per i malati e la loro famiglia”. Nell’uso corrente il termine “palliativo” ha una connotazione piuttosto negativa, come di qualcosa di poco utile o inefficace: al contrario le cure palliative sono le sole cure veramente utili per il malato in fase avanzata in quanto, perseguendo la migliore qualità della vita, lo proteggono dalle sofferenze evitabili salvaguardando la dignità della persona fino all’ultimo istante.

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L’Azienda Unità Sanitaria Locale Rieti non è responsabile per eventuali informazioni errate e/o per i contenuti del sopra riportato documento che possano in ipotesi ledere diritti altrui, materiali o immateriali, di immagine e/o di privativa.L’Azienda Unità Sanitaria Locale Rieti precisa che nel predetto documento non è omessa, né è occultata, la legitti-ma provenienza delle informazioni e dei dati in esso contenuti e chiarisce che si è, comunque, provveduto a richie-dere agli eventuali aventi diritto l’autorizzazione al fine di utilizzare il materiale non autoprodotto, il quale è sta-to pubblicato anche in considerazione della gratuità del servizio e della sua inerenza alla cura di interessi pubblici.L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Rieti (Viale Matteucci 9, 02100 Rieti - Centralino 0746.2781) è, in ogni caso, a completa disposizione per qualunque chiarimento e/o segnalazione e/o richiesta in merito ai contenuti del suddetto documento.Nessuna parte del presente Volume può essere riprodotta, né trasmessa, in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico, fotografico o altro senza autorizzazione scritta dell'AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE RIETI.

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Poliambulatorio di Passo Corese

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finito di stampare nel m

ese di febbraio 2010 - tutti diritti riservati ©A

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LE RIETI

Non siete l’ultima ruota del carro.Non siete assistenti nè amministratori.Non siete fattorini e neppure manager.Siete persone che possono fare la differenza nell’organizzazione.Potete dare la vostra impronta, lasciare il segno, creare cose notevoli.Non siete tipi comuni.Siete straordinari.

(Seth Godin, Il ruggito della mucca viola, 2006)