Una tassonomia dei comportamenti problematici Livello 1. Il ragazzo iperattivo - Ha difficoltà a...
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Una tassonomia dei comportamenti problematici
Livello 1.Il ragazzo iperattivo
- Ha difficoltà a tollerare ed accettare divieti o limiti- Mostra segni fisiologici di rabbia- Formula verbalizzazioni aggressive, spesso autodirette
Livello 2.Il ragazzo indisciplinato
- Rifiuta di seguire regole o prescrizioni- Mostra aggressività verbale diretta verso altri
Livello 3.Il ragazzo oppositivo
- Mostra frequentemente segni di rabbia intensa- Formula minacce verbale dirette verso altri- Può danneggiare piccoli oggetti senza valore e, spesso, involontariamente
Livello 4.Il ragazzo aggressivo
- Minaccia verbalmente gli altri- Danneggia volontariamente e gravemente oggetti di valore- Può provocare lievi danni fisici ad altri, in maniera non intenzionale
Livello 5.Il ragazzo violento
- Compie gravi atti aggressivi contro altri
Il termine bullismo deriva dalla Il termine bullismo deriva dalla
parola inglese “bullying”, viene parola inglese “bullying”, viene
definito come un’oppressione, definito come un’oppressione,
psicologica o fisica, ripetuta e psicologica o fisica, ripetuta e
continuata nel tempo, perpetuata continuata nel tempo, perpetuata
da una persona o da un gruppo di da una persona o da un gruppo di
persone più potente nei confronti persone più potente nei confronti
di un ‘altra percepita come più di un ‘altra percepita come più
debole. debole.
Attaccare un coetaneo con coltellini o Attaccare un coetaneo con coltellini o
altri oggetti pericolosi, fare minacce altri oggetti pericolosi, fare minacce
pesanti, procurare ferite fisiche gravi, pesanti, procurare ferite fisiche gravi,
commettere furti di oggetti molto commettere furti di oggetti molto
costosi, compiere molestie o abusi costosi, compiere molestie o abusi
sessuali.sessuali.
Tali comportamenti sono Tali comportamenti sono
veri e propri reati!!!veri e propri reati!!!
I comportamenti cosiddetti I comportamenti cosiddetti “quasi “quasi
aggressivi”aggressivi” : :
- I giochi turbolenti e le lotte o le prese - I giochi turbolenti e le lotte o le prese
in giro tra maschi non sono atti in giro tra maschi non sono atti
prevaricatori in quanto esiste tra loro prevaricatori in quanto esiste tra loro
una parità di forza.una parità di forza.
Il bullismo, in fondo, è solo “una Il bullismo, in fondo, è solo “una ragazzata”.ragazzata”.
Il bullismo fa parte della crescita.Il bullismo fa parte della crescita. Chi subisce le prepotenze dovrebbe Chi subisce le prepotenze dovrebbe
imparare a difendersi. imparare a difendersi. Il bullismo è un fenomeno proprio delle Il bullismo è un fenomeno proprio delle
zone più povere e degradate.zone più povere e degradate. Il bullismo deriva dalla competizione per Il bullismo deriva dalla competizione per
ottenere buoni voti a scuola.ottenere buoni voti a scuola. Il bullo ha una bassa autostima e al di là Il bullo ha una bassa autostima e al di là
delle apparenze è ansioso e insicuro.delle apparenze è ansioso e insicuro.
Intenzionalità:Intenzionalità:
lo scopo del bullo è dominare un’altra persona lo scopo del bullo è dominare un’altra persona
offendendola e causandole danni.offendendola e causandole danni.
Persistenza nel tempo:Persistenza nel tempo:
gli episodi sono ripetuti nel tempo e si gli episodi sono ripetuti nel tempo e si
verificano con elevata frequenzaverificano con elevata frequenza
Asimmetria:Asimmetria:
disuguaglianza di forza e di potere, uno disuguaglianza di forza e di potere, uno
prevarica sempre e l’altro subisce.prevarica sempre e l’altro subisce.
Diretto fisico:Diretto fisico:
consiste nel picchiare, prendere consiste nel picchiare, prendere
a calci e pugni, spingere, dare a calci e pugni, spingere, dare
pizzicotti, graffiare, mordere, pizzicotti, graffiare, mordere,
tirare i capelli, appropriarsi o tirare i capelli, appropriarsi o
rovinare gli oggetti degli altri.rovinare gli oggetti degli altri.
Stefano è un bambino di 9 anni che frequenta la 3° elementare. Esile di corporatura, ha un carattere timido e riservato. Quasi tutti i giorni durante la ricreazione, Stefano viene avvicinato e spintonato da due o tre bambini più grandi che frequentano la 5 °, i quali regolarmente lo costringono con la forza a dare loro la merenda. Stefano non riesce a difendersi e si vergogna a parlare di questi episodi.
Diretto verbale: Diretto verbale:
consiste nel minacciare, consiste nel minacciare,
insultare, offendere, insultare, offendere,
prendere in giro, esprimere prendere in giro, esprimere
pensieri razzisti, estorcere pensieri razzisti, estorcere
denaro o beni materiali.denaro o beni materiali.
Arshad è un ragazzino pakistano di 12 Arshad è un ragazzino pakistano di 12 anni. anni. Inserito da poche settimane in Inserito da poche settimane in seconda media, nella scuola del paese seconda media, nella scuola del paese in cui si appena trasferito insieme ai in cui si appena trasferito insieme ai genitori. Parole pronunciate in modo genitori. Parole pronunciate in modo scorretto, a causa della scarsa scorretto, a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana, conoscenza della lingua italiana, suscitano spesso l’ilarità dell’intera suscitano spesso l’ilarità dell’intera classe, istigata dall’atteggiamento classe, istigata dall’atteggiamento provocatorio di un compagno che si provocatorio di un compagno che si rivolge ad Arshad dicendo: “Ma come rivolge ad Arshad dicendo: “Ma come parli? Non sai parlare!”. Gli parli? Non sai parlare!”. Gli insegnanti si accorgono che anche insegnanti si accorgono che anche durante i momenti di gioco il durante i momenti di gioco il ragazzino viene preso in giro.ragazzino viene preso in giro.
Indiretto:Indiretto:
consiste nel provocare un consiste nel provocare un danno psicologico attraverso danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, il conto della vittima, il danneggiamento dei rapporti danneggiamento dei rapporti di amicizia.di amicizia.
Elena è una bambina di 10 anni Elena è una bambina di 10 anni che frequenta la 5° elementare. che frequenta la 5° elementare. Da qualche tempo un gruppetto Da qualche tempo un gruppetto di compagne diffonde di compagne diffonde pettegolezzi sul suo conto e pettegolezzi sul suo conto e sostiene che non si vesta alla sostiene che non si vesta alla moda, per allontanarla da Sofia, moda, per allontanarla da Sofia, l’unica sua amica all’interno della l’unica sua amica all’interno della classe. In seguito a ciò, Elena è classe. In seguito a ciò, Elena è spesso sola ed esclusa dal gruppo spesso sola ed esclusa dal gruppo anche nei momenti di gioco. anche nei momenti di gioco.
Il bullismo è un fenomeno che Il bullismo è un fenomeno che
riguarda sia i maschi che le femmine.riguarda sia i maschi che le femmine. Le prepotenze dei maschi sono rivolte Le prepotenze dei maschi sono rivolte
nei confronti sia dei maschi che delle nei confronti sia dei maschi che delle
femmine.femmine. Le prepotenze delle femmine Le prepotenze delle femmine
prevalentemente indirette prevalentemente indirette
(psicologiche) si rivolgono (psicologiche) si rivolgono
prevalentemente verso altre femmine. prevalentemente verso altre femmine.
I soggetti implicati sono bambini e I soggetti implicati sono bambini e adolescenti in una fascia di età compresa adolescenti in una fascia di età compresa tra i 7-8 e i 14-16 anni.tra i 7-8 e i 14-16 anni.
I contesti in cui avvengono con maggior I contesti in cui avvengono con maggior frequenza sono gli ambienti scolastici: le frequenza sono gli ambienti scolastici: le aule, i corridoi, il cortile, i bagni e in aule, i corridoi, il cortile, i bagni e in genere i luoghi isolati. genere i luoghi isolati.
I bulli e le vittime fanno parte della stessa I bulli e le vittime fanno parte della stessa classe. A volte le persecuzioni possono classe. A volte le persecuzioni possono avvenire anche durante il tragitto casa-avvenire anche durante il tragitto casa-scuola e viceversa. scuola e viceversa.
I bulliI bulli (Dominanti o Gregari)
Le vittimeLe vittime (Passive o Provocatrici)
Gli spettatoriGli spettatori
Tre sfondi emotivi dei bulli: Bullo aggressivo Bullo ansioso (più problemi, anche
aggressivo, e provoca altri bulli) Bullo passivo (bulli per proteggersi
ed appartenere al gruppo; dominati, non molto aggressivi, empatici, colpa dopo l’azione)
Aggressività per conquistare il potere I compagni di solito non li trovano
simpatici e preferiscono starne alla larga
I bulli si distinguono per mancanza di empatia, insensibilità per i sentimenti degli altri, che li rende incapaci di relazioni positive
Hanno un atteggiamento positivo verso la violenza
Sono spesso caratterizzati da impulsività e da un forte bisogno di dominare gli altri
Sono generalmente bambini sicuri di sé, raramente sfiorati da dubbi sul loro valore
Spesso da piccoli, a 2 anni, epoca del no sono stati lasciati in balia della loro aggressività, senza contenimento né per l’impulso né per l’ansia che genera
Forte bisogno di potere e di dominio, per cui sembrano godere nel controllare e nel sottomettere gli altri
Forma di condotta antisociale, che si caratterizza per la mancanza di rispetto delle regole
• • è un soggetto più forte fisicamente della è un soggetto più forte fisicamente della media; media;
• • ha un forte bisogno di potere; ha un forte bisogno di potere; • • è impulsivo e irascibile.è impulsivo e irascibile.• • ha difficoltà nel rispettare le regole; ha difficoltà nel rispettare le regole; • • assume comportamenti aggressivi verso assume comportamenti aggressivi verso
tutti;tutti;• • approva la violenza per ottenere approva la violenza per ottenere
vantaggi e prestigio; vantaggi e prestigio; • • non è capace di immedesimarsi nei non è capace di immedesimarsi nei
panni dell’altro e non è altruista;panni dell’altro e non è altruista;
• • non prova sensi di colpa, si giustifica non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni;responsabilità delle proprie azioni;
• • ha un’autostima elevata; ha un’autostima elevata; • • non soffre di ansia o insicurezza;non soffre di ansia o insicurezza;• • il suo rendimento scolastico è basso e tende il suo rendimento scolastico è basso e tende
ad abbandonare la scuola;ad abbandonare la scuola;• • è abile nello sport e nei giochi; è abile nello sport e nei giochi; • • gode di una buona popolarità soprattutto gode di una buona popolarità soprattutto
tra i più tra i più
piccoli per la sua maggiore forza fisica.piccoli per la sua maggiore forza fisica.
• • aiuta e sostiene il bullo dominante; aiuta e sostiene il bullo dominante; • • si aggrega ad altri formando un piccolo si aggrega ad altri formando un piccolo
gruppo; gruppo; •• non prende l’iniziativa di dare il via alle non prende l’iniziativa di dare il via alle
prepotenze; prepotenze; • • spesso è un soggetto ansioso e insicuro;spesso è un soggetto ansioso e insicuro;• • ha un rendimento scolastico basso; ha un rendimento scolastico basso; • • non è molto popolare; non è molto popolare; •• crede che così facendo venga anche lui crede che così facendo venga anche lui
considerato un vincente acquistando considerato un vincente acquistando popolarità; popolarità;
• • può provare senso di colpa può provare senso di colpa immedesimandosi nei panni della vittima.immedesimandosi nei panni della vittima.
sono fisicamente più deboli dei loro coetanei (ciò si riferisce in particolare ai maschi);
manifestano particolari preoccupazioni riguardo al proprio corpo: hanno paura di essere feriti o di farsi male; sono fisicamente incapaci nelle attività di gioco, sportive e di lotta; hanno uno scarso coor- dinamento corporeo (+ i maschi);
sono cauti, sensibili, tranquilli, riservati, passivi, sottomessi e timidi; piangono facilmente;
sono ansiosi, insicuri, infelici ed abbattuti e hanno un'opinione negativa di se stessi (scarsa autostima). In un certo senso, segnalano agli altri che essi sono individui senza valore e inadeguati e che non reagirebbero se venissero attaccati ed insultati, condizione questa che li rende dei facili bersagli;
hanno difficoltà ad affermare se stessi nel gruppo dei coetanei, fisicamente, verbalmente e in altri modi; sono abitualmente non ag- gressivi; non prendono in giro e non provocano;
spesso si rapportano meglio agli adulti (genitori, insegnanti) che ai coetanei;
il loro rendimento scolastico è vario nella scuola elementare, ma, generalmente peggiora nella scuola media.
• • è un soggetto più debole dei coetanei; è un soggetto più debole dei coetanei;
• • è ansioso e insicuro; è ansioso e insicuro;
• • è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; timoroso;
• • ha una bassa autostima; ha una bassa autostima;
• • tende ad isolarsi, incapace di difendersi e tende ad isolarsi, incapace di difendersi e bisognoso di protezione.bisognoso di protezione.
• • è contrario ad ogni tipo di violenza;è contrario ad ogni tipo di violenza;
• • ha rendimento scolastico non brillante;ha rendimento scolastico non brillante;
• • è poco abile nello sport e nel gioco;è poco abile nello sport e nel gioco;
•• nega l’esistenza del problema, perché tende a nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.confidarsi con nessuno.
•• CombinaCombina modelli reattivi di tipo ansioso e aggressivo. Laddove, nel gruppo classe, è presente una vittima provocatrice, è più probabile che molti studenti, o addirittura l'intera classe, vengano coinvolti nell'azione offensiva.
E’ un soggetto che provoca gli attacchi degli altri, E’ un soggetto che provoca gli attacchi degli altri,
fino a ricorrere alla forza.fino a ricorrere alla forza.
• • è generalmente un maschio; è generalmente un maschio;
• • è irrequieto, iperattivo, impulsivo; è irrequieto, iperattivo, impulsivo;
• • talvolta è goffo e immaturo;talvolta è goffo e immaturo;
• • ha problemi di concentrazione; ha problemi di concentrazione;
• • èè ansioso e insicuro e ha una bassa ansioso e insicuro e ha una bassa
autostima; autostima;
•• è preoccupato per la propria incolumità fisica.è preoccupato per la propria incolumità fisica. possono essere caratterizzate da un
"temperamento bollente", per cui tendono a ricorrere alla forza o a controbattere, anche se in modo poco efficace, quando sono attaccate o insultate;
possono essere iperattive, inquiete, scarsamente concentrate ed offensive e creare tensione; possono essere goffe e immature ed aver acquisito abitudini irritanti;
Sono tutti coloro che assistono. Sono tutti coloro che assistono.
Possono favorire o frenare le Possono favorire o frenare le
azioni del bullo.azioni del bullo.
La maggioranza silenziosa è La maggioranza silenziosa è
composta da coloro che assistono composta da coloro che assistono
senza intervenire o denunciare il senza intervenire o denunciare il
fenomeno.fenomeno.
Sostenitore Sostenitore del bullodel bullo
Agisce in modo da Agisce in modo da rinforzare il comportamento rinforzare il comportamento del bullo (per es. incitandolo, del bullo (per es. incitandolo,
ridendo o anche solo ridendo o anche solo rimanendo a guardare)rimanendo a guardare)
Difensore Difensore
della della
vittima vittima
Prende le parti della vittima Prende le parti della vittima
difendendola, consolandola o difendendola, consolandola o
cercando di interrompere le cercando di interrompere le
prepotenze prepotenze
MaggioranzaMaggioranza
silenziosasilenziosa
Davanti alle prepotenze non Davanti alle prepotenze non
fa nulla e cerca di rimanere fa nulla e cerca di rimanere
al di fuori della situazioneal di fuori della situazione
Il bullo La vittima
Lo spettator
e1. Osservare
2. Testare
3. Iniziare
4. Aggravare
5. Stabilizzar
e
Si guarda intorno
Compie piccoli atti aggressivi
Inizia il bullismo di
gruppo
Estende il bullismo e de-umanizza la
vittimaSviluppa condotte
antisociali
È ignara. Si mostra non aggressiva e
isolataNon sa
gestire la situazione e
mostra imbarazzoSubisce sperando
che finisca prestoPerde
autostima e si
colpevolizzaSi isola e si esprime con
sintomi psicofisici e
comportamentali
Mostra segni di non essere una vittima
facileOsserva in
modo passivo
Ha paura o diviene
complice
Considera il bullismo
inevitabile. Biasima la
vittimaDiviene
sospettoso e pauroso.
L’escalation del bullismo
L’atteggiamento negativo del BulloL’atteggiamento negativo del Bullo, ,
tende a radicarsi negli anni e diventare tende a radicarsi negli anni e diventare
parte integrante della propria personalità.parte integrante della propria personalità.
La vittimaLa vittima, a lungo andare, diventerà , a lungo andare, diventerà
sempre più insicura ed ansiosa fino al sempre più insicura ed ansiosa fino al
punto di cadere in depressione.punto di cadere in depressione.
La rabbia è un sentimento che ogni individuo prova e La rabbia è un sentimento che ogni individuo prova e
deve provare:deve provare:
come tutte le condizioni emotive è positiva ed è come tutte le condizioni emotive è positiva ed è
possibile esprimerla senza violenza, senza possibile esprimerla senza violenza, senza
danneggiare se stessi o il prossimo.danneggiare se stessi o il prossimo.
la rabbia repressa, invece, può diventare esplosiva e la rabbia repressa, invece, può diventare esplosiva e
dannosa in quanto può trasformarsi in violenza e/o dannosa in quanto può trasformarsi in violenza e/o
sopruso verso l’altro.sopruso verso l’altro.
A breve termineA breve termine A lungo termine A lungo termine
• Basso rendimento Basso rendimento
scolastico scolastico • Disturbi della condotta Disturbi della condotta
per incapacità di per incapacità di
rispettare le regolerispettare le regole• Difficoltà relazionaliDifficoltà relazionali
• Ripetute bocciature e Ripetute bocciature e
abbandono scolasticoabbandono scolastico• Comportamenti Comportamenti
devianti e antisociali: devianti e antisociali:
crimini, furti, atti di crimini, furti, atti di
vandalismo, abuso di vandalismo, abuso di
sostanzesostanze• Violenza in famiglia e Violenza in famiglia e
aggressività sul lavoroaggressività sul lavoro
A breve termine A breve termine A lungo termine A lungo termine • Sintomi fisici: mal di pancia, Sintomi fisici: mal di pancia,
mal di stomaco, mal di testa mal di stomaco, mal di testa (soprattutto alla mattina (soprattutto alla mattina prima di andare a scuola)prima di andare a scuola)
• Sintomi psicologici: disturbi Sintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi del sonno, incubi, attacchi d’ansiad’ansia
• Problemi di concentrazione e Problemi di concentrazione e di apprendimento, calo del di apprendimento, calo del rendimento scolasticorendimento scolastico
• Riluttanza nell’andare a Riluttanza nell’andare a scuola, disinvestimento nelle scuola, disinvestimento nelle attività scolasticheattività scolastiche
• Svalutazione della propria Svalutazione della propria identità, scarsa autostimaidentità, scarsa autostima
• PsicopatologiePsicopatologie• DepressioneDepressione• Comportamenti Comportamenti
autodistruttivi/autolesiviautodistruttivi/autolesivi• Abbandono scolasticoAbbandono scolastico• A livello personale:A livello personale:
insicurezza, ansia, insicurezza, ansia, bassa autostima, bassa autostima, problemi nell’ problemi nell’
adattamento socio-adattamento socio-affettivo.affettivo.
• A livello sociale:A livello sociale: ritiro,ritiro, solitudine, solitudine, relazioni sociali povererelazioni sociali povere
Come si riconosce la vittima:Come si riconosce la vittima: Torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri o Torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri o
oggetti rovinati;oggetti rovinati; Ha spesso lividi, ferite, tagli e graffi;Ha spesso lividi, ferite, tagli e graffi; Non porta a casa compagni di classe o coetanei;Non porta a casa compagni di classe o coetanei; Non ha nessun amico per il tempo libero;Non ha nessun amico per il tempo libero; Non viene invitato a feste;Non viene invitato a feste; Ha paura di andare a scuola la mattina e per questo il più Ha paura di andare a scuola la mattina e per questo il più
delle volte percorre il tragitto più lungo;delle volte percorre il tragitto più lungo; E’ inappetente, soffre di disturbi allo stomaco e di mal di E’ inappetente, soffre di disturbi allo stomaco e di mal di
testa;testa; Dorme male e fa brutti sogni;Dorme male e fa brutti sogni; Ha frequenti sbalzi d’umore: sembra infelice, triste e Ha frequenti sbalzi d’umore: sembra infelice, triste e
depresso e spesso manifesta irritazione e scatti d’ira;depresso e spesso manifesta irritazione e scatti d’ira; Chiede o ruba denaro alla famiglia (spesso per assecondare i Chiede o ruba denaro alla famiglia (spesso per assecondare i
bulli) bulli)
I segnali critici della VITTIMA
Da parte del genitoreDa parte del genitore mostra segni di ansia e sintomi fisici presenta una regressione a fenomeni tipici di
età precedenti lamenta problemi nel sonno e nell’appetito compie strani percorsi per arrivare alla
propria scuola torna a casa continuamente con oggetti
rovinati o ferite perde il denaro e ne chiede in continuazione non partecipa mai ad alcuna situazione
sociale presenta degli improvvisi ed ingiustificati
scoppi di rabbia non riesce a concentrarsi sui compiti e evita di rispondere o diviene aggressivo compie atti per lui inconsueti
I segnali critici della Vittima
Da parte dell’insegnanteDa parte dell’insegnante viene di continuo schernito dai
compagni rimane solo, soprattutto in
situazioni sociali nessuno vuole con sé il soggetto non interviene mai in discussioni
in classe peggiora il suo rendimento
scolastico; tende a rimanere vicino
all’insegnante anche nei momenti di gioco o a ricreazione.
Come si riconosce il bulloCome si riconosce il bullo
• • Prende in giro ripetutamente e in modo Prende in giro ripetutamente e in modo
pesante; pesante;
• • Rimprovera;Rimprovera;
• • Intimidisce;Intimidisce;
• • Minaccia;Minaccia;
• • Tira calci, pugni, spinge;Tira calci, pugni, spinge;
• • Danneggia cose.Danneggia cose.
Difficoltà temperamentali
Rifiuto da parte del gruppo dei coetanei
Isolamento sociale e mancato sviluppo di abilità interpersonali
Inserimento in gruppi devianti e training su condotte aggressive
Difficoltà ed isolamento genitoriale
Mancata supervisione da
parte dei genitori e carenza di modelli di socializzazione
alternativa
Mancata gestione attiva del gruppo da
parte degli insegnantiCarenza di training
abilitativi a scuola e in altri
contesti educativi
La multifattorialità del fenomeno del bullismo
Migliorare l’ambiente Perlustrare i luoghi a rischio Scoprire chi è spesso coinvolto
in situazioni di bullismo Attenzione agli alunni solitari Parlare con gli alunni coinvolti
(anche durante la ricreazione) Alleanza con i genitori
STRATEGIE “Attive” STRATEGIE “Attive” - richiedere l’aiuto di un adulto;richiedere l’aiuto di un adulto;- esprimere apertamente a livello esprimere apertamente a livello
verbale la disapprovazione per i verbale la disapprovazione per i
comportamenti prevaricatori, comportamenti prevaricatori,
dicendo esplicitamente al bullo di dicendo esplicitamente al bullo di
smetterla;smetterla;- cercare di aiutare la vittima a cercare di aiutare la vittima a
sottrarsi alla situazione;sottrarsi alla situazione;- sollecitare i compagni a non sollecitare i compagni a non
appoggiare i bulli.appoggiare i bulli.
STRATEGIE “PASSIVE” STRATEGIE “PASSIVE”
• Rifiutare di prendere parte alla Rifiutare di prendere parte alla
situazionesituazione
• Esprimere a livello non verbale Esprimere a livello non verbale
il rifiuto di prendere parte alle il rifiuto di prendere parte alle
prepotenzeprepotenze
• Aprire il proprio gruppo alla Aprire il proprio gruppo alla
vittima vittima
FAVORIRE: un ambiente sicuro in cui possano
crescere imparando a fronteggiare e gestire la complessità e le difficoltà della vita,
un contesto educativo che li protegge da eventi traumatici perchè troppo difficili da affrontare per la loro età o per le caratteristiche di personalità di ognuno
fare affermazioni assertive; resistere al raggiro o alle minacce; come rispondere agli insulti; abbandonare una situazione di bullismo; ottenere l'appoggio degli astanti; accrescere l’autostima; rimanere calmi in situazioni stressanti.
Calma Chiedere spiegazioni prima di
concludere Ascoltare bene Evitare il sarcasmo e le critiche
dirette Etichettare il comportamento ma
non il bambino
mantenere la calma senza minimizzare l’accaduto perché l’intervento non sia una reazione
evitare il “processo in diretta” e l’”esecuzione sommaria” che assume il significato della vendetta piuttosto che un interveneto educativo ragionato.
cercare di capire che cosa li disturba; chiedere se a loro volta essi sono o sono stati
vittime di bulli: scoprire se sono consapevoli delle conseguenze delle loro azioni cercare di migliorare il loro comportamento anche attraverso rinforzi positivi ai comportamenti e alle azioni adeguate
raccogliere informazioni grazie alla collaborazione dei genitori del bullo;
portare avanti interventi di counselling insegnare il rispetto per se stessi e per gli altri; insegnare ad esprimere in modo appropriato
l'aggressività; insegnare fin dalle prime classi ad essere
responsabili delle proprie azioni.
sapere di cosa stiamo parlando dare il giusto valore ai
comportamenti prepotenti conoscere la situazione ambientale di
cui ci stiamo occupando attraverso indagini per rilevarne la
diffusione portando allo scoperto le situazioni
nascoste
stimolare e favorire lo sviluppo della cultura del "raccontare" in cui l'adulto aiuta i ragazzi a dire ciò che accade con chiarezza
sviluppare e mantenere un atteggiamento il meno punitivo e colpevolizzante possibile, in cui il bullismo diventa un problema da risolvere tutti insieme, in cui il gruppo e la classe diventano i soggetti principali del cambiamento
di fronte ad un evidente episodio di prepotenza bisogna intervenire subito per fermare l'aggressione
successivamente cercare di capire cosa è successo e quali sono le cause
trovare le soluzioni per risolvere i conflitti che soggiacciono
spesso le vittime delle prepotenze sono alunni o alunne isolate, con pochi amici, a volte possono sembrare persone poco simpatiche: in ogni caso nelle situazioni di bullismo la vittima è la persona che ha più bisogno di aiuto immediato. Solo quando le prepotenze finiscono si possono far presenti alla vittima le sue difficoltà relazionali ed aiutarla a risolverle
anche i bambini o i ragazzi/e che agiscono con prepotenza sono persone da aiutare perché utilizzano modalità inadeguate per affrontare i conflitti sociali o alcune difficoltà personali
"fermare" e "aiutare" possono sembrare due atteggiamenti contrastanti, ma la soluzione del bullismo richiede una loro conciliazione
Chiacchierate individuali con ogni alunno coinvolto (7-10 minuti)
Colloqui successivi con ogni alunno (3 minuti ciascuno)
Incontro di gruppo (30’)
La scuola deve chiaramente gridare NO AL BULLISMO. La scuola si deve impegnare in prima persona a sconfiggere il bullismo.
La scuola deve riprendere l’autorità investitagli dalla società all’educazione non solo scolastica ma anche caratteriale e sociale del ragazzo che vi partecipa.
La scuola deve poter creare le aspirazioni del ragazzo senza false stanchezze, deve saper educare alla voglia dell’apprendimento. Certo non è facile ma il bullismo e la violenza in genere si combattono rimanendo uniti in tutti i fronti e soprattutto senza sottovalutare il problema, perchè il problema è di livello sociale e non solo generazionale.
Tutti nella scuola devono essere uniti nella lotta al bullismo, dagli insegnanti ai bidelli, dal preside agli stessi alunni.
D’altronde gli stessi insegnanti, come si è visto, possono essere a loro volta vittime del bullismo e allora voi insegnanti, iniziate a parlarne nelle classi, fatte capire agli studenti quanto gravi gli episodi di bullismo siano, potete organizzare persino delle rappresentazioni teatrali sulla lotta al Bullismo e in ogni modo PARLATENE, PARLATENE, PARLATENE!
Organizzate questionari, incontri, riunioni, parlate del problema, non tenetelo nascosto, fate in modo che la scuola diventi nuovamente la culla della cultura!
essere chiara, onesta e diretta, evitando il ricorso all'umilia al sarcasmo, all'aggressione, alla minaccia o alla manipolazione;
essere immediata, con possibili interventi di richiamo a termine;
comportare la documentazione di quello che è successo, di chi è stato coinvolto e del tipo di intervento adottato;
coinvolgere la famiglia sin dallo stadio iniziale; fornire opportunità agli alunni di discutere tra
loro i possibili modi di risolvere il problema
Il bullismo è un problema serio e frequente e sia la scuola che le organizzazioni giovanili devono affrontare il problema in maniera attiva.
Il problema va affrontato dalla più giovane età e tenuto regolarmente sotto controllo in modo tale che ognuno possa capire il problema senza sottovalutarlo o inquadrarlo come uno scherzo tra ragazzi.
Se c’è stata una lamentela da parte di un genitore o se si notano atteggiamenti di bullismo tra ragazzi, è bene organizzare una riunione del corpo insegnante sull’argomento con l’obiettivo di risolvere il problema o comunque di affrontarlo subito.
Si possono fare delle schede su cos’è il bullismo, sulle azioni che concretizzano comportamenti da bullo, sui sentimenti di isolamento e insicurezza che si insinuano nella vittima del bullismo e sui sentimenti e sulle azioni dell’oppressore e quindi sulle varie soluzioni che possano servire a fermare il bullismo.
L’abuso nascosto
Ricordate che spesso la vittima del bullismo tende a nascondere l’atto di inciviltà che ha subito per paura di future rappresaglie e per sentimenti di estrema insicurezza.
La scuola è la prima vera istituzione sociale dove gli studenti devono essere incoraggiati a denunciare episodi di bullismo per un pronto intervento di autorità. In tal senso è molto importante la fiducia che i ragazzi devono avere nelle istituzioni, ricordate la fiducia deve essere meritata. Genitori e istituzioni sono chiamati per primi alla responsabilità che il loro ruolo comporta.
I ragazzi chiedono di essere gratificati, ma anche puniti se è necessario. Un comportamento giustamente punito tutela tutti forti, deboli, bulli e non. I ragazzi chiedono agli adulti di essere adulti responsabili, anche quando questo li danneggia. Un adulto responsabile e coerente, ecco cosa chiedono.
È importante che ascoltiate il ragazzo, sia esso vittima degli atti di Bullismo che colui che perpetua il Bullismo.
Per la vittima è importante capirne gli stati d’animo; è importante farne crescere l’autostima; è importante ascoltarlo, sempre; è importante soprattutto renderlo indipendente.
Per i genitori di coloro che perpetuano il bullismo continua ad essere importante capire gli stati d’animo del ragazzo, ed è importante fargli capire il valore della compassione, il valore dell’autorità scolastica, il valore delle regole, e soprattutto il valore del rispetto della vita altrui.
Non assecondate vostro figlio solo per il timore di non ammettere che esiste un problema, parlatene in privato con vostro figlio, ascoltate i suoi malesseri per renderlo felice.
Non scoppiate contro chi accusa vostro/a figlia/o aggredendolo/a fisicamente o virtualmente, fornireste un esempio che rinforza le stesse modalità violente utilizzate da vostro/a figlio/a.
Non aggredite verbalmente vostro/a figlio/a con epiteti svalutativi e denigranti, sentendosi minacciato/a reagirà chiudendosi in sé stesso/a o attaccandovi o provocandovi.
Non punite fisicamente vostra/o figlia/o, aumenterà solo la sua rabbia e la/o allontanerà da voi.
COSA DEVONO FARE I GENITORICOSA DEVONO FARE I GENITORI Prendete la situazione seriamente senza
sminuirla, ma riconoscetene importanza e gravità Provare a parlare con le persone vicine ai figli
(parenti, amici, insegnanti) che possano fornire pareri diversi rispetto alla relazione con vostro figlio che potrebbero essere utili per farvi capire i motivi del comportamento.
Chiedete consiglio e cercate aiuto da esperti se capite che la situazione è complessa.
Parlate con vostra/o figlia/o cercando di avere un atteggiamento accogliente e di non giudizio, sentirà che siete disposti a capirlo e ad aiutarlo.
Proponete un modello genitoriale che scoraggi la violenza e valorizzi la capacità di dialogo, confronto e tolleranza verso gli altri. In questo modo vostra/o figlia/o potrà prendere esempio da quello che vede a casa e riproporre modalità relazionali simili perché ne valuta la positività su se stesso e sugli altri
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degli anni 14. Anche i genitori e degli anni 14. Anche i genitori e
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Nel caso in cui le vittime sviluppino Nel caso in cui le vittime sviluppino reazioni di disagio particolarmente reazioni di disagio particolarmente acute e persistenti, occorre rivolgersi acute e persistenti, occorre rivolgersi ad uno specialista in:ad uno specialista in:
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