Una storia dal passato:La mia vita militare in tempo di guerra

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La mia vita militare in tempo di guerra 1915 Lettere originali del Soldato : Equestri Stefano Nato a Capannori il 5 Settembre 1895 53° Reggimento Fanteria Umbria Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915 Non sei che una croce Non sei che una croce Nessuno forse sa più perchè sei sepolto lassù nel camposanto sperduto sull'Alpe, soldato caduto. Nessuno sa più chi tu sia soldato di fanteria coperto di erbe e di terra, vestito del saio di guerra. l'elmetto sulle ventitré nessuno ricorda perché posata la vanga e il badile portando a tracolla il fucile salivi sull'Alpe,salivi cantavi e di piombo morivi ed altri morivano con te ed ora sei tutto di Dio. Il sole, la pioggia, l'oblio t'han tolto anche il nome d'un fronte non sei che una croce sul monte che dura nei turbini e tace custode di gloria e di pace. R.Perseni

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Aveva 18 anni quando,tornato dall'Argentina,fu richiamato al fronte.Alto 1,80, unico maschio fu mandato in fanteria, doveva restare solo 6 mesi: Morì tra atroci sofferenze colpito da una baionetta per difendere il suo paese.

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La mia vita militare in tempo di guerra 1915

Lettere originali del Soldato :

Equestri StefanoNato a Capannori il 5 Settembre 1895 53°

Reggimento Fanteria Umbria Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915

Non sei che una croce

Non sei che una croce

Nessuno forse sa più perchè sei sepolto lassù

nel camposanto sperduto sull'Alpe, soldato caduto.

Nessuno sa più chi tu sia soldato di fanteria

coperto di erbe e di terra, vestito del saio di guerra.

l'elmetto sulle ventitré nessuno ricorda perché

posata la vanga e il badile portando a tracolla il fucile

salivi sull'Alpe,salivi cantavi e di piombo morivi

ed altri morivano con te ed ora sei tutto di Dio.

Il sole, la pioggia, l'oblio t'han tolto anche il nome d'un fronte

non sei che una croce sul monte che dura nei turbini e tace

custode di gloria e di pace. R.Perseni

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Un soldato in guerra

• Introduzione

•Equestri Stefano di Carlo nato a Capannori il 5 Settembre 1895. Soldato del 53° Reggimento Fanteria. Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915. Il Ministro della Guerra concede alla memoria del soldato la Croce al Merito di Guerra in data 27 Febbraio 1923.

• Stefano giovanissimo va con il padre in America a cercar fortuna e con l’intenzione di richiamare tutta la famiglia. Allo scoppio della guerra, tuttavia, decidono entrambi di rientrare in Italia per vedere i cari e la cara patria in difficoltà.

• Viene immediatamente chiamato alle armi e parte. Dopo sei mesi circa, come molti altri muore. Il padre poco dopo si ammala e muore dal dispiacere per quel giovanissimo e amato figlio. Stefano ha difeso il suo paese con coraggio ed eroismo ma lassù sul “monte infernale” scopre che stanno combattendo anche contro italiani, come dice li hanno mandati a combattere ” fratelli contro fratelli”. Vede passargli accanto, crudele la morte , che “ imma pietà” gli toglie i compagni ma fino in fondo combatte per il suo paese con tutta l’innocenza e la freschezza della gioventù. Un animo nobile, lui ragazzo ma già uomo, fermo nella sua fede e nell’amor di patria non tentenna, da lui solo serenità e pietas. Alla sua memoria è dedicata questa pubblicazione, per non dimenticare mai chi ha dato la vita per tutti noi, perché ancora oggi possa rivivere. Non solo un nome., non solo una foto ma un giovane uomo che ancora oggi è in mezzo a noi.

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Croce al Merito di Guerra

conferita alla madre di

Stefano Equestri

53° Fanteria

addì 27 Febbraio 1923

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Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis

• Il giorno 6 Settembre si siamo discesi con gioiadal maledetto monte e siamo andati nel paese diMisurina a poca distanza dal Montepiano esiamo stati fino al giorno 10 e la mattina del (11)si siamo tornati di nuovo sul monte infernalepronti per una grande avanzata e alla mattina del12, alle 4 della mattina si siamo inviati sulla lineadi fuoco pronti per l’assalto. Dunque è andato ilgenio per fare saltar i reticolati nemici ma dopouna scarica del nemico ha dovuto ritirarsi

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e abbandonare tutto e tornarsene in trincea cosìche l’impresa è andata a monte. A questaimpresa prendeva parte il mio battaglione e il dì1 dunque la prova è stata ripetuta fino al giornodel 15. Dunque dopo tante prove non abbiamoottenuto niente ansichè di acquistare abbiamoavuto una perdita nel giorno 15 che il nemico siha fatto due plotoni prigionieri e se non andavanrinforzi facevano anche laltri due così l’interacompagnia, poi la mattina del 17 la mia

Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis

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compagnia, altre compagnie siamo arrivatiall’accampamento dove siamo stati fino alla seradel 18 Settembre sotto la tenda e dunque allasera del 18 siamo partiti per andare alla sinistradel Montepiana cioè fra Montepiana e le trecime di Lavaredo la passissione si chiama ( nelrin bianco) dove abiamo dato il cambio al 2battaglione del mio reggimento. Dunque appenaarrivati il mio plotone hanno mandato su unaforcella tanto ripida poi arrivati

Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis

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• si siamo messi a dormire e alla mattina siamo andati di vedetta poi la rocca del maledetto era divenuta infernale Monte piana per raggiungere il posto dove si doveva montare di vedetta è bisognato andare supini con il caldo che vita… Poi arrivati sul posto il mio compagno ha alzato la testa per guardare il nemico ma in testa a 100 metri nianno tirato. La pallottola ha picchiato imma pietà la quale un passo mi ha picchiato

Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti , forse in trincea, con un lapis

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La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno

• Il 1 Giugno alle ore 8 e tre quarti messi piede in su terra austriacae dopo una tappa di 6 h arivai nel paese così chiamatoAcquabona dove si siamo attendati e ci siamo stati lì 3 o 6 giorni.Dopo abbiamo preso la via lunga e dolorosa e sopra piùpericolosa. L’abbiamo fatta tutta di notte e siamo arrivati ad unaforca di una montagna distante da Acquabona 15 h dove c’èun’otello ora c’è un’ospedale militare chiamato l’Hotel delle 3croci lì si siamo attendati per la seconda vorta in terra straniera esiamo stati lì 3 giorni. Dopo abiamo preso la stada di una rigidamontagna la cui forca che non si fece si condusse sotto le bocchedei forti. Venuta l’alba della mattina si siamo messi in un silenziocompreto in una stretta per non essere scoperti dalle artiglierienemiche. Sono quasi compretamente distrutte e la sera del 9Giugno il primo battaglione del mio Reggimento si misseallassarto del forte ma fallito il corpo quanti morti e feriti lacompagnia fu così sfortunata la seconda che alla mattinaall’appello ne risposero di 280 soli 70, poi la sera del 12 Giugnostavimo nel nostro

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• Accampamento in allegria ma la mattina all’alba venne l’ordine dispiantare le tende e subito dopo si prese la strada che conduce al fortedove tutto il giorno furono fucilate e cannonate ma il mio battaglionenon prese parte nemmeno a questo ma noialtri eramo di rinforso soprauna montagna trincerata il giorno avanti. Viene la mattina cioè lamattina dopo siamo stati tutto il giorno su un monte ripido che guardail fronte nemico che si trova a due chilometri al sottostante di unavallata fra il fronte nemico e di dietro ad una strada e noialtri si stava inaspettativa che venissero giù dalla montagna dove sono trincerati manon si è visto nessuno in tutto il giorno poi alla sera 2 , 24 reggimentosono andati allassarto la sera ma è riuscito male perché il 23 ha avuto500 fuori combattimento poi la mattina del 15 siamo partiti per andarealla sorte e siamo arrivati sopra alla montagna sotto le loro trincee eaviamo sentito delle fucilate ma è arrivato l’ordine di ritirarsi e siamovenuti indietro accompagnati dalla fucileria nemica. Ora siamo tornatiall’accampamento così dal 15 giugno siamo stati quindi di fronte al fortefino al 14 luglio con improvvisamente avanti e addietro a destra esinistra e via

La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno

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• scontri di pattuglie e via di seguito facendo trincee di qua e di là e strade vane il passo dei muli e cannoni addosso. Siamo alla vigilia di un attacco la notte del 15 Luglio al 14 siamo partiti per andare sotto il forte di rincarso e dopo una lunga tappa di 6 ore con lo zaino e accompagnati dalla pioggia siamo arrivati sul posto e il giorno dopo si siamo attendati sotto che ha piovuto tutto il giorno e tutti bagnati abiamo dormito 5 ore. La mattina cioè la sera del 14 Luglio il secondo battaglione è partito per dirigersi verso il forte per attaccarlo e che arrivato all’alba della mattina del 15 dopo aver camminato, circa 3 ore era la strada da fare, ma hanno impegnato tutta la notte e alla mattina alle 7 hanno preso contatto col nemico e dopo un tiro infernale 4 ore di fucileria e mitragliatrici con vari corpi di artiglieria di montagna è bisognato battere in ritirata lasciando un capitano e vari tenenti morti e feriti con tanti sordati. Dopo di questo combattimento siamo stati fino al 25 Luglio e la mattina del 26 Luglio siamo partiti per un antro fronte distante 20 h, cioè non è tanto distante eravamo prima ma abbiamo dovuto venire in Italiae poi andare in questo fronte sopra….

La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno

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• Il Montepiana che c’è una larga estensione di pianura e dalla nostra trincera alla trincera nemica c’è una piccola vallata ma poco fonda e in nel messo c’è il confine. Dunque siamo arrivati qua sopra alla sera del 27 Luglio e nella notte tutta l’undicesima mia compagnia ha aperto un fuoco di fucileria tanto eficace ma non si vedeva nessuno poi il giorno tre Agosto alla mattina principiò la nostra artiglieria a sparare e ha seguitato fino alla mattina e seguita ancora e prendono parte a questi tiri 149,75 e 65 ma il nemico ha risposto poco con intervallo ed hanno tirato quarche corpo da 140 e sono arrivati fino alla mia trincera e qualche pesso è venuto nella mia trincera ma senza effetto ma finalmente mentre che stavo in tanto a mettere un badile nel pedero e accanto a me ci avevo uno del mio plotone allora mentre che si stava lì a niente si pensava si sente un corpo partire dalla destra della tricera ed il corpo era giù qui e scoppia a un pesso di sdrappello ferisce leggermente alla parte bassa e all’avambraccio però lieve e ne ferisce altri due uno al piede destro e uno all’avambraccio destro tutti i due lieve. Il rombo del cannone continua due Agosto mentre che tirava la nostra Artiglieria

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• I proiettili passavano appena all’altessa delle nostre trincere e la sfortuna volle che un proiettile scoppiasse proprio sopra della tricera e ammassa un povero sordato e ne feritte altri 3. Dopo il giorno 3 e 4 con 5 fu un vero tiro di artiglieria come il giorno 5 io e il mio battaglione si abbandonava la trincera che fu rimpiassata dal primo battaglione Al giorno del 4 un aereoplano sopra la notte del 5 veglia un falso allarme vari spari di fucile notte oscura senza altri successi. Ora qualche giorno riposo Il giorno 11 Agosto si stava tutti all’accampamento tranquilli ma ben poco durò l’llegheria perché subito dopo messogiorno venne un ordine di andare rinforso al 54, che aveva impegnato un combattimento in una vallata così chiamata ,,,,,,,,,,,,,,,come pure avanzò ma no con tante perdite ed il nemico ha lasciato sotto le nostre trincere che aveva tentato attaccarsi così che furono ricacciati e abbandonò sul terreno 200 morti e tutti quasi delle nostre terre . Si sa che sono nostri fratelli perché si sono trovate delle lettere e cartolone scritte in lingua italiana. Poveri giovani che sono mandati a combattere contro i loro fratelli e ammazzarsi l’uno insieme all’altro. Dunque la prima sera siamo mancato sopra

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• Un monte per difendere quelli che erano a combattere appena arrivati sopra il mio capitano con il mio tenente andiedero in prima linea per cercsrsi il posto e appena arrivati sopra una pallottola ferì il mio tenente alla testa e dopo 2 ore spirò la prima vittima . Alla notte abbiamo dormito nei cespugli e buchi come tante lepri e il giorno dopo l’artiglieria nemica tirò sopra di noi intrvallato sì ma tutto il giorno e verso la sera una granata scoppiò sopra un buco dove stava un attendente del tenente del 2 plotone e gli portò via le gambe e una la trovai io dopo un giorno a pochi metri povero ragazzo è morto all’ospedale ora siamo tranquilli

• Spedisce il soldato • Equestri Stefano• Zona di guerra

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• Lunedì 16 Agosto 1915

•Stimata sorella Amalia

• Ti rispondo alla tua cartolina• in data 10 Agosto come• sento lottimo stato di tua• buona salute come peralmo• mento segue di me.• Cara sorella ti scrivo con lapis• perché sono in trincera e nonte• ngo linchiostro e poi nontengo• tempo dunque termino così• salutarti te pappa mamma• e tutte le nostre sorelle• e sono tuo fratello• fra qualche giornoti riscrivo.

State allegri Equestri Stefano

La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno

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• Lunedì 18 ottobre1915

• Mia cara sorella• Vengo con questa mia cartolina per farti

sapere L’ottimo stato di mia salute Comespero chessia anche di te e delle nostresorelle come babbo e mamma, c arasorella stai pure tranquilla che la miasalute è ottima e spero di poterlamantenere fino al termine dellacampagna, dunque altro non sto a dirtisolo che salutarti te insieme alle nostresorelle mamma ed il babbo nonni con lanonna le zie Aladino Con le sue sorelline

• tutti i Parenti e danni di nuovo un Bacio• dal tuo fratello

• Equestri Stefano

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