AUGUSTO \ TA R M A

R I C O R D A N D O

TONIN SPAZZOLITONIN SPAZZOLITONINNELL 'UNDICESIMO A N N I V E R S A R I O D E L S U O SACRIF IC IO

Estratto dal n. 7- 8, 1955, della Rivistadi Illustrazione Romagnola " L A P I È ,

F O R L ITIPOGRAFIA ARTIGIANATIPOGRAFIA ARTIGIANATIPOGRAFIA

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A ricordoA ricordoA sul luogo ove caddescultore: G. Casalini F o t o : t i . Manuti

AUGUSTO VA R OLI

R I C O R D A N D O

TONINO SPAZZOLITONINO SPAZZOLITONINON E W UNDICESIMO ANNIVERSARIO D E L SUO SACRIFICIO

Estratto dal n. 7- 8, 1955, della Ri9istadi Illustrazione Romagnola " L A PIÈ

'PORLITIPOGRAFIA ARTIGIANATIPOGRAFIA ARTIGIANATIPOGRAFIA

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Quando c i conoscemmo, con Tonino Spazzoli, eravamoappena giovincelliappena giovincelliappena e facevamo parte del Comitato Circon-

dariale Giovanile Repubblicano Forlivese de l quale Eg l iera segretario.era segretario.era

Ricordo ancora i suoi stelloncini che interessavano lasituazione del movimento giovanile repubblicano nelle diversefrazioni delle nostre campagne che « Il Pensiero Romagnolo »settimanalmente pubblicava.

Vivevamo in un ambiente che c i affascinava, schietta esana palestrasana palestrasana d i educazione al dovere, ed affinavamo i nostrianimi giovanili alla luce d i una scuola d i alte idealità mo-rali ed umane, permeate da uno spirito d i l ibertà e d igiustizia profondamente innovatrice e repubblicana, garibal-dina edina edina mazziniana.

Lumeggiare, ora, la eccezionale figura d i Tonino Spaz-zoli, da quei lontani giorni e per un trentennio denso d ieventi politici e storici travolgenti è compito quanto m a iarduo earduo earduo assolutamente superiore alle mie modeste capacità.E francamenteE francamenteE me ne dolgo, per la perfetta conoscenza che conoscenza che conoscenzaho avutoho avutoho d i Lui e per l'intima fraterna amicizia che c i le-gava, ma spero che qualche amico illustre possa presto, possa presto, possa sulla

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Cadde sull'Italia la lunga, nera interminabile notte fascista.Chi conosce, mio caro e indimenticabile Amico, i Tuoi

tormenti, le Tue meravigliose illusioni, i Tuo i leggendaridisegni, che si addicevano solo ad una tempra singolare ederoica comeeroica comeeroica la Tua e t i facevano agire instancabilmente,con immutatacon immutatacon fede, in mille modi e per mille vie, comun-que potevi,que potevi,que insofferente com'eri alla tirannide?

Ed intornoEd intornoEd t i asfissiava l'indifferenza e la rassegnazione !, rassegnazione !, rassegnazionequando nonquando nonquando era compatimento beffardo d i scriteriati o ve-leno sottileleno sottileleno d i incoscienti accecati.

Sì!, noi conosciamo, Tonino, tutte le Tue ansie e i Tuoisegreti e le lunghe, difficili e ingrate vie sulle quali t i seitemerariamente inoltrato, combattente insonne e solitario chenon disarma. E nulla poterono mai, contro i l Tuo coraggioe lae lae Tua fierezza, la persecuzione, i l confino e i l carcere.

Poi — ancora — la spaventosa tragedia spaventosa tragedia spaventosa della guerra.

Qne l la sera (non ricordo con esattezza se fossimo a l lafine di luglio o ai primi d i agosto del 1944) già in i -

ziato i l coprifuoco, Tonino venne da me. Era sceso lungoil fossato fiancheggiante la mia casa che dava sui campi.

Appena i lAppena i lAppena tempo d i salutarci poi m i comunicò che itedeschi erano venuti in possesso d i possesso d i possesso una nostra radio t ra-smittente. La gravità della notizia non mi sfuggì e mi strinseil cuore. Tonino era addoloratissimo, ma calmo e assolu-tamente padronetamente padronetamente d i sé. Non era chiaro come i tedeschi aves-sero potutosero potutosero mettere le mani sulla radio, ma sembrava chedue d idue d idue essi si fossero avviati casualmente a quella volta ecolui che la teneva fosse fuggito, abbandonandola, credendo

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di essere scoperto. Questa l a versione a l la quale Toninoaveva credutoaveva credutoaveva sulle prime e mi riferì, ma che probabilmentenon era esatta.

Cambiammo discorsoCambiammo discorsoCambiammo quando mia moglie chiamò pe ravvertirci che la cena era pronta. Sulle prime Tonino nonne volevane volevane sapere, ma poi sedette a tavola con no i . A l l apresenza deipresenza deipresenza miei figliuoli e d i mia moglie la conversazio-ne mutòne mutòne argomento distogliendoci dall'incubo che c i pesavasopra esopra esopra dando maggiore serenità ai nostri animi.

Riprendemmo i l discorso subito dopo che mia mogliesi era ritirata coi bambini per coricarsi.

Sedemmo suiSedemmo suiSedemmo gradini della cucina dietro la casa, al si-curo da occhi indiscreti e vi ci trattenemmo fino a notte a notte a alta.

Mi diceva Tonino che ormai la catastrofe non s i po-teva evitareteva evitareteva e mi consigliava, quasi pregandomi, d i starein gamba e d i tenere gl i occhi aperti. Intuivo dai suoi di-scorsi che Sua prima preoccupazione e Suo pensiero assil-lante era la sorte di tutti coloro che avrebbero potuto es-sere coinvolti.sere coinvolti.sere Non pensava a s'è. E quando io g l i dissi«Tonino per qualche giorno mettiti al sicuro, vai da qual-che parte,che parte,che cerca d i riposarti, sei stanco, p o i s i vedrà...»,Egli mi rispose: «Se voglio, delle case ne case ne case ho cento, m anon posso, ho ancora da fare per due giorni». E aggiunse:«Lo soL . Sai tu quali sono l e probabilità che ho io disalvarmi? Figurati un uomo d i fronte al plotone d i esecu-zione ezione ezione che facciano cilecca i moschetti ».

Pronunciava questePronunciava questePronunciava parole con tanta calma e con taleconsapevolezza daconsapevolezza daconsapevolezza provocare i n me profonda commozione eaffettuosa ammirazione.affettuosa ammirazione.affettuosa

Perché EgliPerché EgliPerché avrebbe potuto facilmente porsi in salvo, ma

lo

il dovere e la Sua grande anima generosa l o generosa l o generosa inchiodavanoper «per «per due giorni due giorni due » ad » ad » un lavoro che doveva essere doveva essere doveva la essere la essere salvez-za d iza d iza tutti i compagni e il Suo sacrificio pressochè certo.

Quando c iQuando c iQuando salutammo per andare a riposare Eg l i sal ìin una camera al primo piano che già altre volte lo avevaospitato.

Il mattino seguente, al levar del coprifuoco, s i alzò ebussò allabussò allabussò porta della cucina ove mia moglie era i n fac-cende. Non volle che mi svegliasse, la pregò d i salutarmi,ringraziò e si lagnò ritenendo d i cattivo auspicio uno sci-volone che aveva fatto per le scale e che g l i aveva pro-curato la caduta degli occhiali da sole.

Dopo dueDopo dueDopo giorni, al mattino, si faceva malauguratamente faceva malauguratamente facevasorprendere in casa Sua casa Sua casa dagli Sua dagli Sua agenti segreti del servizio tedesco.

Era laEra laEra fine.Resistette conResistette conResistette strenuo coraggio a l le atroci torture i n -

fertegli per lunghi giorni e prima d i trucidarlo, l a nottedel 18 agosto 1944 lungo la via Ravegnana, oltre Coccolia,ebbe ancheebbe ancheebbe lo strazio d i vedere i l fratello minore Arturoappeso alleappeso alleappeso forche, nella piazza Saffi di Forlì, al cospetto delquale eraquale eraquale stato diabolicamente portato in catene.

La fineLa fineLa d i Tonino e degli esponenti la valorosa bandaCorbari falciò alla radice, lasciando sparse membra senzacorpo, una forza una forza una ardente forza ardente forza e operosa del operosa del operosa partigianesimo forlivese.

La motivazioneLa motivazioneLa della medaglia d'oro che ha voluto pre-miare tanto eroismo e tanto martirio dice:

« Volontario« Volontario« della prima guerra mondiale, mutilato e plurideco-« rato« rato« al va/or militare, fu nella guerra d i liberazione organizzatore« audace,« audace,« sereno e sereno e sereno cosciente e cosciente e cosciente diede vita e diresse formazioni par-« tigiane« tigiane« fedeli continuatrici delle più fulgide tradizioni. I più au-

« dati« dati« colpi d i mano, i più rischiosi atti di sabotaggio, le più strenue« azioni« azioni« di guerriglia lo ebbero primo ebbero primo ebbero fra i primi, di esempio a esempio a esempio tutti« per« per« coraggio, per coraggio, per valore e sublime sprezzo del sprezzo del sprezzo pericolo. Arrestato una« prima« prima« colta e riuscito ad evadere si arruolava in u n battaglione« partigiano« partigiano« continuando senza sosta senza sosta senza nella sosta nella sosta sua attività che mai det-« te« te« tregua te tregua te all'avversario. Caduto ancora nelle mani del nemico du-« rante« rante« l'espletamento d i una missione rischiosa affidata al suo leg-« gendario« gendario« coraggio, subiva sevizie atroci e martiri e martiri e ittenarrabili senza« nulla« nulla« rivelare che potesse tradire potesse tradire potesse la sua causa. sua causa. sua A compimento della compimento della compimento« sua« sua« eroica sua eroica sua esistenza tutta esistenza tutta esistenza dedicata alla Patria cadeva sotto cadeva sotto cadeva i col-« pi« pi« degli sgherri nemici che barbaramente lo trucidarono ».

(Rornagna, 8 settembre 1943 settembre 1943 settembre - Coccolz:a, 18 agosto 1944).

Noi rendiamo fervido omaggio e onoriamo la Memoriadi Tonino Spazzoli, con immutato sentire. G l i onesti chi -nino la fronte.

La poesiaLa poesiaLa che poesia che poesia segue, i ndialetto forlivese,fu scrit-ta neglita neglita anni de l f a -scismo escismo escismo pubblicata neln. 1 - 2, 1955 della Ri-vista "vista "vista LA PIE LA PIE LA ,,.

Santa l ibar té

Quand ch'a j a pens a ela bandéta cósau m l a tu m l a tu e' cór fori fon dentr' in t e' pètte ae ae vegh l ' avni dal zent tot culor ' d rUsaint un mond arnuvé.

(Furlé, a e' temp di fascesta)

E a jE a jE a pens tant saviv, oh, s'a j a pensspeei' inspeei' inspeei' 'sti dé eh' u n' u n' u splend mai un p o " d soleh' l 'èeh' l 'èeh' grisa l'eria, e scur coma un ciprèssl'andé dal

grisa dal grisa

zent.

Me aMe aMe voi sugné, sempar sugné in 'sta t r ache e'che e'che mond icé l 'è bèl e u n ' cnoss brutur,sugné parsugné parsugné éss luntan, luntan e in éltcun e' m i vécc pinsir.

Pinsir ch'a j ho int e' eilir e int e' zarvèll,pinsir che ormai e ' cnoss tot i dulur,dulur m u d é , i l 'ha fat piò bèll,pinsir dia libarté.

A. V .

(Forti, a l tempo dei fascisti)SANTA LIBERTÀSANTA LIBERTÀSANTA — Quando ci penso a penso a penso quella benedetta cosa - cosa - cosa mi batte i l cuoreforte forte dentro i l petto - e vedo l'avvenire delle genti tutto color di rosa - inun mondo rinnovato. — E ci penso tanto, sapete, oh , se c i penso - speciein questi giorni che non splende mai un po' d i sole - che è grigia l 'aria, escuro come un cipresso - l'andare delle genti. - - I o voglio sognare, sempresognare insognare insognare questa terra - chè i l mondo così è bello e non conosce brutture, -sognare per essere lontano, lontano e in alto - col mio vecchio pensiero. — Pen-siero che ho nel cuore e nel cervello, - pensiero che oramai conosce tu t t i idolori, - dolori che non l'hanno mutato, l'han fatto più bello, - pensiero della libertà.