Una scuola attenta alle sue radici e protesa verso il futuro · Giulio Cesare Vanini, filosofo,...
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ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE 1^ POLO
“G.C.VANINI”
AA.SS.
2016/2019
Una scuola attenta alle sue radici e protesa
verso il futuro
Piano
Triennale
Offerta
Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 POLO DI TAURISANO, P.T.O.F. 2016/2019 “Una scuola protesa verso il futuro e attenta alle sue radici”
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SEDE LEGALE
UFFICI DI SEGRETERIA E DI DIREZIONE
Via Negrelli, 73056 Taurisano (LE)
Tel./Fax: 0833/621743
E-mail: [email protected]
Sito web: www.primopolotaurisano.gov.it
C.F.: 90037040756 - C.M.: LEIC88900T
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Antonio Bacca
DIRETTORE GENERALE SERVIZI AMMINISTRATIVI
Dott. Rocco DE ICCO
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Sommario
Note legali 1
Premessa 3
Il territorio e il contesto culturale 4
Il comune di Taurisano
Contesto socio-culturale
Identità dell’istituto 6
Le strutture 8
Il piano triennale dell’offerta formativa 12
Le piste di lavoro 14
La progettazione dell’offerta formativa 14
La comunità educante 16
Le risorse umane 16
L’organico dell’autonomia 17
La scuola riconosce e valorizza le differenze 17
I dipartimenti disciplinari 17
Il fabbisogno di organico 19
L’organico di potenziamento 19
Funzionigramma 22
Organizzazione dell’attività 22
Piano per l’orientamento 31
Piano di formazione 33
Le azioni di miglioramento organizzativo gestionali 34
Le risorse materiali e infrastrutturali 37
Le reti di scuole 38
Le Collaborazioni con il territorio 39
Piano di miglioramento: integrazione tra PdM e PTOF 40
L’ampliamento dell’offerta formativa 41
La valutazione degli apprendimenti e dei comportamenti 50
Autovalutazione d’istituto 57
L’efficacia, l’efficienza, la qualità del servizio scolastico 60
Rendicontazione sociale 61
Riferimenti normativi 62
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Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Giulio Cesare Vanini” di
TAURISANO, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
ELABORATO dal collegio docenti con delibera n. 16 del 13 /01/2016 sulla scorta dell’atto di indirizzo
de Dirigente scolastico emanato con prot. n. 6739/ C23 del 29 / 10 / 2015, dopo le interlocuzioni preliminari
nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e
dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli
organismi e delle associazioni dei genitori;
APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n. 25 del 15 / 01 / 2016;
AGGIORNATO a seguito del nuovo atto di indirizzo del DS (prot. .......) approvato nel collegio dei docenti
del 27 / 10 / 2017
TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del
collegio docenti n. 94 del 30 / 06/ 2015;
TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del collegio docenti n.
16 del 13 / 01/ 2016;
PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola.
AI SENSI del:
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia
delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del
D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
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IL TERRITORIO E IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE
IL COMUNE DI TAURISANO
Taurisano, situata nel sud Salento, è ubicata 39°,
57', 18'' di latitudine Nord ed a 18°, 19' di
longitudine Est da Greenwich, 5°, 47', 36'' da
Monte Mario. Il centro abitato sorge tra i 110
metri sul livello del mare (Piazza Castello) e i 130
metri (periferia Nord - Orientale).
La cittadina dista: Km 90 dall’aeroporto di
Brindisi, Km 55 da Lecce, Km 24 da Gallipoli,
Km 25 da S. M: di Leuca, KM 45 da Otranto e
KM 2,5 dalla Stazione Ferroviaria di Ugento –
Taurisano.
Taurisano si estende su un territorio vasto circa
23,32 kmq e conta una popolazione di circa
12.491 abitanti.
Contesto socio- culturale
Taurisano è un Comune di quasi 13.000 abitanti, situato in un'area economicamente depressa e a
rischio di devianza. Solo a partire dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso si è andato
sviluppando il settore artigianale e industriale (commercio itinerante, abbigliamento, tomaifici,
salumifici, lavorazione di carni fresche, oleifici, panifici, edilizia, piccole officine
metalmeccaniche), aziende a conduzione familiare, con pochi addetti ciascuna, tranne tre che
complessivamente annoverano qualche centinaio di lavoratori. Molte di queste attività sono, però,
precarie e non adeguatamente remunerate, tanto che molti giovani, per sfuggire allo sfruttamento e
al lavoro nero, preferiscono trasferirsi all'estero o nelle aziende del Centro - Nord. Esiste, anche, un
discreto flusso pendolare di operai verso le piccole aziende di Casarano, Ugento, Ruffano e Tricase.
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Dal punto di vista culturale, sono presenti varie realtà associative di tipo religioso, politico,
culturale, sportivo e del tempo libero. Opera sul territorio un asilo nido privato e uno comunale.
Di particolare rilevanza è la biblioteca comunale che tra gli oltre 23.000 volumi conserva anche
manoscritti rari. Offre ai suoi utenti l’emeroteca, una ricca raccolta di testi per la primissima
infanzia ed un particolare spazio dedicato alla multimedialità con strumentazione e connessioni
internet.
Attive sul territorio sono anche altre agenzie
formative:
• oratorio parrocchiale
• centri culturali e artistici
• scuole di musica con banda musicale
• scuole di avviamento allo sport
• associazione no profit di beneficienza
• associazione femminile.
L’Istituto collabora con le altre agenzie
educative presenti sul territorio, che considera
come risorse utili al conseguimento dei fini
educativi.
Per quanto il livello culturale medio non sia molto elevato in ogni famiglia, c’è un diplomato e/o
laureato.
In questo contesto la scuola si pone come attore autorevole per realizzare al meglio la sua mission:
aiutare e sostenere il processo di crescita delle nuove generazioni, fornendo occasioni di
apprendimento.
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IDENTITA’ DELL’ISTITUTO
L'Istituto scolastico comprensivo Primo Polo “G.C.Vanini” si è costituito nell’anno scolastico
01/09/2011 dall'aggregazione del Circolo Didattico con la Scuola Secondaria di primo grado
“Don Tonino Bello””, scuole detentrici di una consolidata identità territoriale.
Tale identità è rimarcata dal nome dell’istituto dedicato a
Giulio Cesare Vanini, filosofo, medico e primo
esponente del Libertinismo erudito, nato a Taurisano nel
gennaio del 1585. Attorno alla figura di questo
pensatore creativo ha preso vita un movimento culturale
che coinvolge e vivacizza la vita della comunità
taurisanese.
L’istituto comprensivo statale 1^ polo G.C.Vanini”
svolge a pieno il suo ruolo di luogo1 deputato alla
formazione culturale dei bambini e dei ragazzi.
L’istituto è un luogo in cui i soggetti si incontrano,
instaurano relazioni, sono portatori di valori e istanze
personali e culturali, cambiano in virtù di un processo
che è insieme biologico, psicologico, culturale e sociale. Con tale consapevolezza, il nostro Istituto
ha, da diversi anni, impostato il proprio intervento sul territorio in piena sinergia con le altre realtà
educative e sociali presenti, facendosi promotore di una visione pedagogica che si può definire della
“Comunità educante”. Legare insieme processi storico-culturali globali e dinamiche socio-
culturali locali è compito irrinunciabile dell’istituzione scolastica che oggi è chiamata a costituirsi
quale presidio formativo certo, pedagogicamente fondato, tecnicamente esperto e specificatamente
dedicato. Queste le premesse da cui il 1^ polo è partito per elaborare un percorso formativo unitario
e progressivo che pone al centro di ogni itinerario didattico l’alunno con i suoi bisogni, i suoi stili
cognitivi e il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze. L’azione formativa si basa su un assunto
essenziale: ogni alunno è un progetto speciale, irripetibile, unico.
Il percorso progettato dai tre ordini formativi, vuole offrire a tutti uguali possibilità di crescita e di
sviluppo, rimuovendo ostacoli, facendo tesoro delle differenze, accogliendo e sostenendo tutti, per
fare di ciascuno un cittadino consapevole e responsabile. La scuola GCV, quindi, si propone di
accompagnare i suoi alunni da 3 a 14 anni in un processo di crescita che affonda le radici nelle
tradizioni del territorio per custodirle e rilanciarle con pensieri nuovi e idee creative, intrise di valori
eterni, capaci di costruire un futuro di pace e solidarietà tra i popoli. Da quanto premesso,
discendono la VISION e la MISSION dell’Istituto Comprensivo.
1 Cfr. M. Augè, Nonluoghi. Introduzione a un'antropologia della surmodernità , Elèuthera, Milano, 2005
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La vision e la mission della scuola definiscono un orizzonte di senso delle scelte che la
caratterizzano come luogo di educazione per tutto l’arco della vita, nel quale i giovani allievi
possano trovare la propria strada maestra per andare incontro con gli strumenti giusti ai propri
progetti, attendendosi elevate aspettative di riuscita .
LA VISION
Rimuovere gli ostacoli che impediscono o
limitano il pieno accesso dei giovani alle
opportunità di realizzare il proprio
personale progetto di vita
LA MISSION
Progettare percorsi per cogliere opportunità
possibili.
Plan present routes to catch future chances
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LE STRUTTURE
L’Istituto comprende i tre ordini di scuola del primo ciclo ed è costituito da cinque plessi che
accolgono complessivamente 823 alunni (dati relativi agli iscritti dell’a.s. 2015/2016).
SCUOLE DELL’ INFANZIA
Scuola dell’infanzia “M. Montessori”: (LEAASS90IP)
via Aspromonte, tel.0833/622648
n.° 4 sezioni, n.° 82 alunni
Scuola dell’infanzia “C. Collodi”: (LEAA88902Q)
C/da Apostolo, tel.0833/623163
n.° 4 sezioni, n.° 84 alunni
Gli edifici sono ubicati al piano terra, quindi facilmente accessibili. Sono circondati da un ampio
giardino utilizzato spesso per svolgere attività ludico-ricreative e motorie. I corridoi interni si
affacciano in un cortile abbellito da piante e arbusti curati dagli alunni. Le attività didattiche
sono svolte sia in luminose e accoglienti aule che in un ampio e luminoso salone spesso utilizzato
per le attività di accoglienza e di intersezione.
La scuola dispone di un computer, di una stampante, di numerosi sussidi didattici, strutturati e non,
e giochi da giardino. Nell’aula laboratorio, che ha la funzione di aula polifunzionale in quanto
accoglie anche i sussidi audiovisivi con tv dotata di lettore DVD, i docenti hanno la possibilità di
lavorare con piccoli e grandi gruppi di bambini che svolgono attività manuali ed espressive di vario
tipo.
In tutte le sezioni sono a disposizione dei bambini numerosi libri specifici per la fascia d’età in
oggetto.
Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia sono eterogenee cioè accolgono bambini appartenenti alle
tre fasce di età (bambini di 3, 4, 5 anni).
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SCUOLA PRIMARIA “G. C. Vanini”:
LEEE8890IX via Addis Abeba,
tel. 0833/622002
n.° 13 classi, n.° 261 alunni
La scuola primaria G.C. Vanini è ubicata in un
edificio molto imponente e circondato da un grande giardino.
Ha due accessi: uno è utilizzato dai genitori per l’ingresso/uscita degli alunni, l’altro permette
l’accesso delle auto per gli alunni con necessità speciali transitorie e gli addetti alla mensa
scolastica.. e’ suddiviso in due padiglioni e si sviluppa su due livelli. Al piano superiore sono
presenti altre sei aule, due ampi atri e i servizi igienici
differenziati. Al piano terra
sono presenti sette aule,
un’aula per la formazione
dei docenti, due ampi atri
, i servizi igienici , un
laboratorio scientifico e un
biblioteca. Il plesso
G.C.Vanini offre ai suoi
iscritti la possibilità di usufruire di una ricca biblioteca dove
consultare testi di vario genere e anche di avere in prestito libri di narrativa per ragazzi, la cui
dotazione è stata incrementata con i fondi ministeriali del progetto “Amico Libro”. Il
Bibliotecario/documentarista è l’insegnante a T. I. Luigi Luce Crudo si interessa dei prestiti e
della consultazione libri.
Il laboratorio scientifico comprende materiali scientifici catalogati per
capitoli e materiali multimediali e tecnologici (LIM, computer,
televisore, telecamera Optikam…)
La responsabile del laboratorio e dei sussidi didattici, Ins. Irene Sabato,
nominata ogni anno dal Dirigente Scolastico, ha il compito di
coadiuvare i docenti nella predisposizione dei materiali necessari
all’espletamento delle varie attività didattiche
La struttura presenta anche un’ampia palestra.
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SCUOLA PRIMARIA “A. SABATO”: LEEE889021
via A Corsano, tel. 0833/622294
n.° 6 classi, n.°122 alunni
La scuola primaria Aldo Sabato è dedicata ad un nostro
concittadino che ha speso la sua vita nella scuola,
mettendo a disposizione della comunità taurisanese una
professionalità poliedrica, la creatività musicale e,
soprattutto, l’amore per le nuove generazioni. A lui
dobbiamo l’inno della scuola composto nel 1958.
Questo edificio è circondato da un rigoglioso giardino e
si sviluppa su un unico livello.
Sono presenti sei aule ampie e luminose, altre tre fungono da refettorio. Tutte le aule hanno
l’accesso a internet e alcune sono dotate LIM. Un’aula polifunzionale è corredata da computer e
LIM mobile e viene utilizzata per svolgere attività di ricerca e come laboratorio di musica.
Sono presenti, una biblioteca e una palestra.
Il Bibliotecario/
documentarista è l’ins.
a T. I. Luigi Luce
Crudo che, per due giorni a settimana, si sposta anche
nel Plesso “A. Sabato” coordinando le attività dei prestiti e
della consultazione libri.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Don Tonino Bello”:
Sede della Direzione Amministrativa,
via Negrelli, tel. 0833/621743
n.° 12 classi, n.° 250 alunni
La scuola secondaria di primo grado “Don
Tonino Bello” è circondata da un ampio
giardino recintato. Sono presenti undici aule,
un’aula mensa e diversi laboratori:
linguistico, scientifico, artistico, musicale,
tecnologico e informatico. Le attività
motorie si svolgono sia nei confortevoli
spazi esterni sia in una palestra ampia ed
attrezzata.
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La scuola dispone di lavagne interattive multimediali che
vengono utilizzate per l’attività didattica quotidiana nelle
classi e per molteplici attività collegate alla didattica e ai corsi
di formazione.
E’ dotata di un auditorium che è utilizzato per attività di rappresentanza, incontri con i genitori e
manifestazioni musicali e teatrali curate da docenti e alunni.
Le aule multimediali e il laboratorio scientifico ad esse connesso costituiscono un importante
supporto all’attività curricolare fornendo a tutti gli alunni gradevoli momenti di approfondimento e
potenziamento didattico.
Il 1° Polo Comprensivo è dotato di un cospiquo corredo tecnologico.
Il plesso “G. C. Vanini” dispone di aule dotate di LIM e computer portatili.
Di recente è stata allestita un’aula per la formazione docenti dotata di n.° 18 tablet, LIM e varie
postazioni multimediali.
Nel plesso “A. Sabato” è attiva un’aula con sei postazioni, dotata di LIM SMART.
La Scuola secondaria di 1° Grado “Don Tonino Bello” è dotata di un’Aula informatica, con LIM
di ultima generazione; le classi 2^ e 3^ saranno dotate a breve di schermi interattivi, mentre nelle
classi 1^ saranno installati i proiettori interattivi.
Laboratori
multimediali
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IL Piano Triennale dell’Offerta Formativa
L’istituzione scolastica elabora il piano triennale dell’offerta formativa (legge 13 luglio 2015 n.
107) attraverso il quale presenta alle famiglie e al territorio il proprio progetto educativo,
organizzativo ed operativo.
Considerato a tutti gli effetti una sorta di “Carta d’Identità” dell’istituzione scolastica, in esso
vengono esplicitate le scelte educative dell'Istituto, l'ispirazione culturale e pedagogica che lo
muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attività.
Pertanto, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa di Istituto:
- è predisposto, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico con validità triennale e può essere
rivisto annualmente.
-è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal
consiglio d'istituto.
-si impegna nell’ampliamento e nel miglioramento del servizio offerto in vista del successo
formativo;
-valorizza l’apertura nei confronti delle altre agenzie formative del territorio;
-rende trasparenti le regole del funzionamento e della gestione
Il Piano trae le sue finalità generali sia dal comma 1 della legge n. 107 del 2015sia dalle risultanze
della prima fase di autovalutazione delle scuole eseguita attraverso il RAV.
Così l’ istituzione scolastica si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola nella società
della conoscenza, innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti,
rispettare i tempi e gli stili di apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e
territoriali, recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzare una scuola aperta, quale
laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di
cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di
istruzione permanente dei cittadini.
Nell’ottica di tali finalità generali, il modello innovativo di scuola qui proposto prende in
considerazione alcuni ambiti formativi problematici di forte rilevanza, da cui derivano le scelte
pedagogiche fondamentali del nostro Istituto:
riequilibrio formativo
Rispetto e inclusione della diversità
capacità orientativa individuale
personalizzazione dell’apprendimento
innovazioni organizzative nella didattica
formazione permanente per gli adulti
valorizzazione / potenziamento delle competenze ( linguistiche, matematiche, digitali,
scientifiche).
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A queste la scuola si impegna a dare risposte adeguate con una progettualità triennale nel
presente Documento.
PTOF
è conosciuto e condiviso da tutti gli
organismi interagenti
risponde a criteri di fattibilità e gradualità
tiene conto dei vincoli e delle risorse
è rivolto all’efficienza e alla produttività
ha validità triennale
articola la progettazione, nel rispetto
dell’identità dell’istituto e della specificità del
territorio
innalza il livello del successo formativo
integra l’azione educativa e didattica della
scuola con quella delle istituzioni e delle
associazioni locali
offre agli alunni un servizio scolastico capace
di rispondere ai loro specifici bisogni cognitivi
e non cognitivi.
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Le Piste di Lavoro
IL punto di partenza dell’elaborazione del presente Piano, fatte salve le finalità enunciate dalla
legge 107, sono le risultanze del Rapporto di Autovalutazione 2017 (in via di
aggiornamento)
Questo, avendo evidenziato dei punti di forza, ma anche di debolezza, richiedono alcuni
importanti interventi migliorativi, sia sull’impianto didattico che organizzativo-gestionale che
il piano triennale deve recepire e rispetto ai quali definire strategie di azione efficaci.
Alla base, una visione strategica che sappia partire dall’esistente, valorizzandolo, ma possa
soprattutto delineare una linea di sviluppo futuro chiara, ambiziosa, visionaria, condivisa.
Questa visione viene delineata dall’ ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente scolastico, emanato
ed illustrato al Collegio dei docenti il 27 ottobre2017.
La scuola assume, nell’ottica del miglioramento continuo, un punto di vista dinamico del
valorizzarsi rispetto al già essere ma anche del come voler diventare. Da una visione
statica ad una dinamica della progettazione di scuola, che sia fortemente identitaria, collegata
alla vocazione territoriale, ma anche aperta a standard qualitativi nazionali e internazionali,
misurabili e confrontabili, .
Abbiamo in mente un percorso di lavoro ciclico, secondo il modello di Deming PDCA
(plan,do, check, act), che renda possibile la pianificazione, l’azione, il monitoraggio, la
revisione dei percorsi e la correzione di rotta.
La Progettazione dell’Offerta Formativa
La progettazione dell’offerta formativa di seguito illustrata prende avvio da:
a) una concertazione di intenti territoriale, ottenuta con un confronto aperto e fattivo con
altre istituzioni sul territorio;
b) una visione strategica di lunga gittata espressa nell’Atto di Indirizzo del Dirigente
Scolastico, contenente la prospettiva di senso dell’intera azione formativa qui formulata.
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Gli Stakeholders
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati incontrati ed ascoltati
in diverse occasioni di dialogo i portatori di interesse, per una opportuna rilevazione delle
proposte e pareri provenienti dal territorio, come di seguito specificati:
Interlocutori Proposte
Rappresentanti genitori consigli di classe
Presidio accurato dei comportamenti degli studenti nella scuola primaria e secondaria, soprattutto in riferimento al disimpegno nello studio e all’uso improprio dei cellulari e smartphone;
rappresentanti dei genitori nel GLI
Opportuno coinvolgimento delle famiglie degli alunni con problematiche di diversabilità, Bisogni educativi speciali e DSA in occasioni di ascolto, con appositi interventi di supporto psicologico per la gestione corretta e soluzione di problemi quotidiani;
componente genitori nel C.d.I
Opportuno coinvolgimento delle famiglie degli alunni con problematiche di diversabilità, Bisogni educativi speciali e DSA in occasioni di ascolto, con appositi interventi di supporto psicologico per la gestione corretta e soluzione di problemi quotidiani;
Assemblea dei genitori classi iniziali
Assunzione da parte della scuola di iniziative per la sensibilizzazione degli studenti ai temi della disparità di genere, alla violenza, intolleranza e discriminazione , e alla sopraffazione in ambito familiare, scolastico, sociale;
Assemblea dei genitori scuola dell’infanzia
Redazione di un Regolamento specifico per la scuola dell’infanzia, per la gestione ordinata dei bisogni e delle necessità dei più piccoli e delle famiglie;
Amministrazione comunale
Sensibilizzazione degli studenti ai temi del Riciclo, del reimpiego dei rifiuti, del risparmio e razionalizzazione delle risorse energetiche, del rispetto e cura degli ambienti e spazi scolastici.
Ufficio Servizi sociali e Forze dell’ordine
Impulso alla Educazione dei ragazzi alla Legalità, al rispetto delle regole civiche e di cittadinanza, per la prevenzione di tutte le devianze.
Responsabili ASL e Refezione scolastica
Sostegno alla diffusione di scelte nutrizionali corrette a scapito di tendenze alimentari inadeguate e pericolose per la crescita e la salute dei ragazzi.
Centro per l’Impiego di Casarano
Attenzione alle problematiche dell’orientamento e dell’Autorientamento, considerati i settori produttivi emergenti e i settori con minori opportunità occupazionali.
Ambito territoriale di Casarano
Impiego di Adulti del territorio presso la scuola in occasioni di reinserimento lavorativo
Parroci Attenzione alle difficoltà delle famiglie e alle emergenze comportamentali dei ragazzi
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Di tutte le proposte il presente Piano prende atto e per ciascuna prevede di attivare azioni
adeguate e coerenti, nel breve e nel lungo periodo, per effetto della strutturazione
temporale dell’impianto progettuale, di ampio respiro sul piano della sua realizzabilità .
Nel contempo azioni immediate e di impatto, definiscono con chiarezza la direzione
verso cui la scuola intende andare attraverso l’attivazione della segreteria digitale e
l’ammodernamento tecologico delle aule didattiche e il potenziamento della rete attraverso la
Fibra.
.
La Comunità Educante
La prospettiva di fondo è la governance sinergica e coerente dell’educazione delle nuove
generazioni che nasce dalla sottoscrizione del patto di corresponsabilità educativa con le
famiglie e dal dialogo e dal confronto della scuola con gli altri attori dello sviluppo culturale,
sociale, economico del territorio.
Obiettivo comune: il successo dei progetti di vita dei giovani, che non abbandonano né la
scuola né la comunità di origine per flettere e ripiegare rispetto ad una idea di sé che si siano
data.
Nessuno lasciato indietro, nessuno perso, ciascuno integrato come parte attiva nella crescita
comune del “villaggio” in cui e da cui è stato cresciuto. Ciascuno secondo le proprie attitudini,
scelte e vocazioni. Ciascuno con una propria parte, ognuno importante. Per potere fare dei
propri scolari dei cittadini consapevoli e attivi, la scuola abbandona la logica della selezione
e sceglie quella della piena inclusione.
Le Risorse Umane
A tutte le componenti la comunità educante è richiesto di effettuare un bilancio delle competenze,
attraverso una autoricognizione delle competenze formali e non formali. Da questo punto di
partenza, è possibile che la scuola si dia obiettivi di miglioramento ad alto tasso sia di fattibilità che
di impatto. Una volta rilevate ed esplicitate, le competenze possono essere impiegate utilmente agli
scopi formativi che la scuola si prefigge e divenire ricchezza comune.
Le risorse umane e professionali, opportunamente valorizzate, confluiscono in un patrimonio
immateriale sul quale contare nella progettazione degli interventi innovativi.
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Alla base di ogni possibilità di utilizzo, la motivazione e la disponibilità spendere,
ottimizzandole, tutte le risorse a disposizione e ad eventualmente altre esplicitarne, con un accurato
piano di Formazione.
Il senso di appartenenza, l’idea di squadra, l’identificazione emotiva con un modello condiviso
sono alla base di un nuovo orizzonte di senso del quotidiano “fare scuola”.
Per rinnovarsi nel “fare scuola”, l’istituto deve realizzare l’efficacia del processo di insegnamento-
apprendimento personalizzando e flettendo la didattica. Tale possibilità diventa reale con la
presenza di una nuova risorsa: l’organico dell’autonomia.
Quest’ ultimo, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni
scolastiche, come emergenti dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa, rende possibile la
realizzazione del piano dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di
sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (comma 5 legge 107).
La scuola, grazie a questa opportunità lungamente attesa, si propone di aprire le aule, articolando
la composizione delle classi, in alcune occasioni di apprendimento facilitato e tarato sui differenti
ritmi e tempi, realizzando esperienze di apprendimento per gruppi di livello. La didattica di tipo
prevalentemente trasmissivo a classe intera lascia il posto a frequenti momenti di diversa
articolazione dei gruppi di alunni, omogenei tra loro e posti nelle condizioni di vedere tagliato
su di sé ( tailor-made teaching) un insegnamento più adeguato al proprio stile e al proprio ritmo
cognitivo. Programmare un percorso di crescita per e con l’alunno, significa rispondere ad uno
speciale fabbisogno formativo.
La scuola riconosce e valorizza le differenze.
Gli allievi hanno caratteristiche cognitive, intelligenze, stili apprenditivi mai uniformi ma sempre
diversi. Per questo non è pensabile il persistere di metodologie didattiche statiche e rivolte ad un
allievo medio, che non esiste, perché non deriva da un’alchimia aritmetica. Ciascun allievo è una
persona unica e irripetibile e, come tale, esprime un proprio specialissimo fabbisogno formativo di
cui è fondamentale tener conto. Dunque, con un accorto utilizzo dell’organico funzionale, si
potranno condurre esperienze di recupero per matematica ed italiano grazie anche ad una
organizzazione flessibile della classe.
I Dipartimenti Disciplinari
Le programmazioni disciplinari sono concordate in sede di Dipartimenti per assi verticali, a partire
dagli obiettivi minimi, e via via sviluppate. Tali obiettivi costituiscono i livelli soglia degli
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apprendimenti e devono essere conseguiti dalla totalità degli alunni di una classe, nella logica del
minimo a tutti e il massimo a ciascuno.
Il lavoro dei Dipartimenti disciplinari, come articolazioni del collegio dei docenti, inizia ad
avvio dell’anno scolastico, come prima fase della progettazione educativa e didattica condivisa e
concordata, sia all’interno degli ambiti disciplinari per classi parallele, in continuità orizzontale,
rispetto a predisposizione di prove di ingresso, verifiche formative e sommative, sia come
raccordi tra i diversi settori formativi in continuità verticale nelle classi ponte, con individuazione
e definizione dei profili in uscita e pre-requisiti in ingresso degli apprendimenti.
I gruppi di lavoro dipartimentali sono convocati a cadenza regolare per tutto il corso di ogni anno
scolastico, al fine di:
preparare i lavori per le deliberazioni del Collegio in ordine alle azioni di pianificazione
didattica disciplinare, per aree disciplinari e per campi esperienziali
in modo da procedere con percorsi comuni, condivisi e concordati, soprattutto in merito alla
verifica e alla valutazione.
In sede dipartimentale, sono definiti:
- gli obiettivi di apprendimento disciplinare minimi per tutti gli alunni della medesima fascia;
-le prove di verifica per classi parallele per la rilevazione degli apprendimenti in ingresso, in itinere,
in uscita;
- i livelli di apprendimento disciplinare attesi al termine delle attività per gruppi di livello
predisposte per gli interventi affidati all’organico potenziato;
-le griglie per la valutazione.
I Dipartimenti operano per assi verticali o per raccordi in orizzontale tra e nei diversi segmenti
formativi, secondo il filo conduttore del predisposto curricolo verticale di scuola.
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Il Fabbisogno di Organico
La scuola conta attualmente 37 classi, 8 sezioni di infanzia con doppio turno a 45 ore, 15 classi
di scuola primaria a tempo pieno, 10 di sec 1 grado a tempo normale. Sono presenti 22
allievi diversamente abili, con livelli di gravità differenziati, diversi allievi con BES e DSA.
Sono presenti in organico di fatto 101 docenti, di cui 83 su posto comune e 18 su sostegno così
ripartiti:
Ad essi si sommano 5 docenti di Religione, e un docente fuori ruolo con funzione di bibliotecario.
N.B. Il grafico si riferisce ai dati relativi a GENNAIO 2015.
L’ Organico di Potenziamento
L’organico di potenziamento, costituito da quattro docenti, è inglobato pienamente
nell’orgnico dell’Autonomia e pertanto viene utilizzato nelle varie attività didattiche e
progettuali inserite nel presente PTOF.
SCUOLA PRIMARIA 3 docenti posto comune
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SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO 1 docente A028
L’attuale ripartizione dell’organico assegnato è derivata da valutazioni di diverso ordine:
numerico
Due docenti di Primaria prestano servizio nel plesso di scuola primaria con più classi (13) Un docente nel plesso con meno classi(6) La docente di scuola secondaria è utilizzata nell’unico plesso di scuola secondaria.
funzionale
Tutti i docenti dell’organico potenziato sono utilizzati su attività didattiche finalizzate alla personalizzazione e individualizzazione dell’insegnamento, su progetto. La progettazione che li riguarda è derivata dalle risultanze del RAV, come la scelta a suo tempo indicata dalla scuola nella fase di assegnazione. I campi di potenziamento, ordinati per priorità dal Collegio dei docenti, avevano visto l’ambito matematico come prioritario, seguito da quello umanistico e poi da quello tecnologico, stanti le problematiche e le criticità emerse dal RAV.
Conseguentemente, si auspica per il futuro l’assegnazione di tre docenti di scuola primaria
e due docenti delle classi A059 e A043 per la scuola secondaria.
SCUOLA PRIMARIA 3 docenti posto comune
SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO 1 docente A059
1 docente A043
I docenti dell’organico dell’autonomia sono utilizzati nel piano triennale dell’offerta formativa,
come previsto nel PdM, per attività per gruppi di livello, al fine di consentire agli
allievi con ritmi di apprendimento più lenti o più spediti di essere impegnati in attività
differenziate per livello, diverse da quelle destinate all’intero gruppo classe .
Sono previste:
attività di recupero e di potenziamento in MATEMATICA e ITALIANO per gruppi
omogenei nelle classi seconde e quinte della scuola primaria.
attività di recupero e poi di potenziamento in MATEMATICA e ITALIANO per
gruppi nelle classi prime/terze della scuola secondaria.
Le attività deliberate dal Collegio dei Docenti, programmate dai consigli di interclasse nella
primaria e di classe nella secondaria , concordate nei Dipartimenti per Assi Verticali di
riferimento , sfruttano metodologie innovative che hanno dimostrato grande efficacia:
l’apprendimento cooperativo, la peer-to-peer education, la didattica laboratoriale, con
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tecniche nuove come il brainstorming e il problem-solving, alla base della nuova
didattica delle competenze.
Occasionalmente, i docenti sono anche utilizzati per la sostituzione dei colleghi assenti per
periodi inferiori a dieci giorni, in attesa di eventuale nomina di supplente . In questa
eventualità, i docenti assegnati ai plessi di scuola primaria, avendone titolo, si spostano anche
nei plessi di scuola dell’infanzia, a rotazione e secondo criteri di equa distribuzione del
disagio.
Docenti Ore di servizio in attività di
recupero/potenziamento
Supplenze brevi
Scuola primaria 726 dal 10% al 20%
Scuola primaria 726 dal 10% al 20%
Scuola primaria 726 dal 10% al 20%
Scuola secondaria 594 dal 10% al 20%
Il fabbisogno del personale ATA si attesta sulle dotazioni di seguito specificate, tenuto
conto dell’accantonamento del 25% per l’esternalizzazione del servizio di pulizia e
dell’utilizzazione di 2 docenti fuori ruolo in affiancamento del personale degli Uffici.
La dotazione non soddisfa pienamente le esigenze. I collaboratori sono due per plesso e nel
tempo scuola prolungato (doppio turno nella scuola dell’infanzia e tempo pieno della scuola
primaria) il personale è insufficiente ad assicurare una qualità piena e soddisfacente del
servizio .
RUOLI UNITA’
Direttore dei servizi generali e amministrativi
1
Assistente amministrativo 4
Collaboratori scolastici 11
Docenti fuori ruolo 2
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FUNZIONIGRAMMA
Il Dirigente Scolastico, prof. Antonio Bacca, nello
svolgimento delle proprie funzioni organizzative e
gestionali, è coadiuvata dai docenti suoi
Collaboratori, dai Responsabili di plesso, dai
docenti Funzioni-Strumentali, dai Coordinatori di
Classe/Interclasse/Intersezione e dal Direttore dei
Servizi Generali e Amministrativi Dott. Rocco De
Icco.
Competenze dello staff di dirigenza
Progetta
l’autonomia didattica e organizzativa;
le attività funzionali e/o aggiuntive del personale
docente.
Esprime
pareri per
il PTOF;
i corsi di formazione e aggiornamento;
la stesura del programma annuale.
Supporta e
assiste
i processi attuativi dell’autonomia progettata, dei
progetti formativi e dell’organizzazione generale;
gli adempimenti dell’ufficio della Dirigente.
Valuta
i risultati dei processi e dei progetti attivati, l’efficacia e
l’efficienza dell’organizzazione generale mediante
monitoraggio;
le attività aggiuntive del personale docente in
riferimento al miglioramento dell’offerta formativa;
il risultato delle spese fatte (conto consuntivo).
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COMPITI INDIVIDUALI
1° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CON FUNZIONI DI VICARIO
Supportare il lavoro del D.S.
Presentare proposte al D.S. e/o agli organi collegiali dell’Istituto, in ordine ad aspetti
organizzativi, di coordinamento, comunicazione e relazione.
Presiedere e coordinare riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del D.S.
Sostituire il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi con delega
alla firma degli atti espressamente delegati.
Adottare le misure urgenti atte ad assicurare la vigilanza sugli alunni in caso di assenza del
personale docente.
Curare, in collaborazione con il secondo collaboratore e con le responsabili di Plesso, la
contabilizzazione per ciascun docente, sia delle ore di permessi brevi e del recupero delle stesse,
sia delle ore eccedenti.
Vigilare sul rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate, giustificazioni assenze …) e segnalare tempestivamente i casi di infrazione ed
irregolarità delle procedure definite d’intesa con il D.S. e con i coordinatori/referenti di classe.
Curare i rapporti con le famiglie in generale ed in particolare, in caso di irregolarità nel
comportamento, infrazioni al regolamento di disciplina, assenze reiterate, anche su segnalazione
del Consiglio di classe, in collaborazione con i coordinatori di ogni singola classe.
Organizzare e controllare la vigilanza del personale nel cortile e ai piani durante
l’entrata/uscita degli alunni e durante l’intervallo.
Curare i rapporti con l’utenza e con Enti esterni.
Vigilare e segnalare formalmente agli Uffici eventuali situazioni di pericolo, derivanti dalle
condizioni delle strutture e degli impianti.
Vigilare sull’accesso nei locali scolastici di persone esterne, solo se autorizzate dalla D. S.
Presiedere, in caso di assenza del D.S., il GLI e il GLHO.
Rappresentare, su mandato specifico, il D.S. nel Consiglio d’Istituto.
Curare, in collaborazione con il secondo collaboratore, la redazione di un Report e la
comunicazione di eventuali criticità.
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2° COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Supportare il lavoro del D.S.
Presentare proposte al D.S. e/o agli organi collegiali dell’Istituto, in ordine ad aspetti
organizzativi, di coordinamento, comunicazione e relazione.
Presiedere e coordinare riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del D.S.
Partecipare alle riunioni periodiche dell’ufficio di Dirigenza e redazione di relazioni sulla
attività su richiesta del D.S.
Curare, in collaborazione con il primo collaboratore e con le responsabili di Plesso, la
contabilizzazione per ciascun docente, sia delle ore di permessi brevi e del recupero delle stesse,
sia delle ore eccedenti.
Controllare le firme della presenza giornaliera dei docenti, anche durante le attività collegiali.
Controllare le firme dei docenti sulle circolari.
Controllare il rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate, giustificazioni assenze …) in collaborazione con le Responsabili di Plesso.
Redigere i verbali del Collegio dei Docenti.
Pianificare e coordinare, su delega del D.S., l’orario dei docenti e degli alunni per
l’approfondimento e/o per l’ampliamento dell’Offerta Formativa, nonché di tutte le attività
scolastiche.
Vigilare, in raccordo con il D.S. e con il DSGA, sul funzionamento degli impianti e delle strutture
e sul rispetto dell’orario di lavoro del personale docente e ATA.
Presiedere, su delega del D.S., in caso di assenza sia del D.S., sia del 1° Collaboratore, il GLI e
il GLHO.
Curare, in collaborazione con il primo collaboratore, la redazione di un Report e la
comunicazione di eventuali criticità.
Sostituire il 1° Collaboratore in caso di assenza o impedimento.
Sostituire il D.S. in caso di assenza o impedimento del 1° Collaboratore.
Coordinare l’attività dei Responsabili di Plesso.
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responsabili di plesso
Funzioni interne al plesso:
o essere punto di riferimento per alunni, genitori e colleghi;
o far circolare le varie informazioni provenienti dalla segreteria, affidando ad un collega
del plesso o ad un collaboratore scolastico l’incarico di predisporre la raccolta e la
catalogazione delle circolari;
o gestire le sostituzioni dei colleghi assenti secondo gli accordi approvati in sede di
Collegio docenti;
o coordinare le mansioni del personale ATA;
o gestire l’orario scolastico nel plesso di competenza;
o segnalare al Capo d’Istituto l’eventuale necessità di indire riunioni con colleghi e/o
genitori;
o creare un clima positivo e di fattiva collaborazione;
o assicurarsi che il regolamento d’Istituto sia applicato.
Funzioni interne all’Istituto Comprensivo:
o informare il Capo d’Istituto e con lui raccordarsi in merito a qualsiasi problema o
iniziativa che dovesse nascere nel plesso di competenza; o raccordarsi, qualora se ne presentasse la necessità, anche con gli altri plessi dello stesso
ordine in merito a particolari decisioni o iniziative d’interesse comune;
o realizzare un accordo orizzontale e verticale all’interno dei plessi che ospitano ordini
diversi di scuola.
Funzioni esterne al plesso:
o instaurare e coltivare relazioni positive con gli enti locali;
o instaurare e coltivare relazioni positive e di collaborazione con tutte le persone che
hanno un interesse nella scuola stessa
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COORDINATORE del Consiglio di Classe, di Interclasse ed Intersezione
1. Presiede il Consiglio di classe/ Interclasse //intersezione ed è responsabile dell’operato
dello stesso.
2. Verifica che la verbalizzazione sia condotta in modo corretto.
3. E’ responsabile del contenuto dei verbali delle riunioni.
4. Promuove e coordina le attività curricolari ed extracurricolari deliberate dal Consiglio di
classe/interclasse/intersezione.
5. Verifica periodicamente lo svolgimento della Programmazione Annuale e il rispetto del
Patto Formativo deliberati da tutte le componenti del Consiglio di Classe e propone al
Consiglio strategie utili al raggiungimento degli obiettivi.
6. Ricorda agli studenti i cui genitori sono rappresentanti di classe la scadenza dei Consigli
di Classe perché ci sia il più possibile un dialogo proficuo scuola-genitori.
7. E’ responsabile del registro dei verbali del Consiglio di classe/interclasse/intersezione,
dove vengono registrate anche presenze e assenze dei docenti; segnala al Dirigente
Scolastico le eventuali assenze.
8. E’ responsabile della completa redazione dei PDP per gli alunni DSA/BES e del PSP per
gli alunni stranieri e della consegna ai rispettivi genitori. E’ responsabile inoltre anche
della verifica finale sugli stessi.
9. Controlla che tutte le operazioni dei consigli e degli scrutini siano effettuate in tutte le loro
parti.
10. Cura in particolare l’accoglienza dei supplenti temporanei, aiutandoli, anche con il
coordinatore di materia, ad organizzare il loro lavoro.
11. Gestisce le piccole conflittualità che dovessero sorgere all’interno della classe e i
rapporti scuola genitori in rappresentanza del Consiglio di
classe/interclasse/intersezione. Al Coordinatore si rivolgono in prima istanza alunni,
docenti e genitori.
12. Interviene per la soluzione dei problemi disciplinari e controlla che il regolamento
disciplinare sia adeguatamente applicato; fa richiesta al Dirigente Scolastico, laddove
esista la necessità, perché venga convocato in seduta straordinaria il Consiglio di
classe/interclasse/intersezione. 13. Predispone un calendario delle verifiche per limitare, se possibile, il concentrarsi delle
prove in pochi giorni.
14. Controlla periodicamente le assenze e i ritardi degli alunni, informando la dirigenza nel
caso di situazioni particolari.
15. Controlla che il registro di classe sia compilato adeguatamente e richiama i colleghi
inadempienti.
16. Partecipa ad eventuali riunioni, che si rendessero necessarie, con il DS ed i colleghi per
affrontare specifiche problematiche.
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L’Organizzazione delle Attività Didattiche
TEMPO
SCUOLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
45 ore settimanali
dal lunedì al venerdì: dalle ore 8:00 alle
ore 16:00 con servizio mensa.
Sabato: dalle ore 8:00 alle ore 13:00 I momenti dell’ingresso e dell’uscita dalla
scuola sono oggetto di specifico regolamento
elaborato nel rispetto dei bisogni evolutivi dei
bambini.
SCUOLA
PRIMARIA
30 ore settimanali ore 8:20 - 13:20 dal lunedì al sabato
40 ore settimanali ore 8:20 – 16:40 lunedì, mercoledì,
venerdì
ore 8:20 – 13:20 martedì, giovedì,
sabato
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO
GRADO
30 ore settimanali ore 8:15 - 13:15 dal lunedì al sabato
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Il monte ore complessivo, nella SCUOLA PRIMARIA, è così ripartito fra le diverse discipline:
TEMPO NORMALE
DISCIPLINE
N.° ORE SETTIMANALI
Italiano
Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^- 4^ -5^
9 8 8
Inglese 1 2 3
Storia, cittadinanza e costituzione 3 3 3
Geografia 2 2 1
Matematica 7 7 7
Scienze 2 2 2
Musica 1 1 1
Arte e Immagine 1 1 1
Educazione Fisica 1 1 1
Tecnologia 1 1 1
Religione Cattolica 2 2 2
Totale 30 30 30
TEMPO PIENO
DISCIPLINE
N.° ORE SETTIMANALI
Italiano
Classi 1^ Classi 2^ Classi 3^- 4^ -5^
9 +2 8+2 8+2
Inglese 1 2 3
Storia, cittadinanza e costituzione 3+1 3+1 3+1
Geografia 2 2 1+1
Matematica 7+2 7+2 7+1
Scienze 2+1 2+1 2+1
Musica 1 1 1
Arte e Immagine 1 1 1
Educazione Fisica 1 1 1
Tecnologia 1 1 1
Religione Cattolica 2 2 2
MMENSA 1,20 per tre giorni la settimana. Per un totale di 4 H
Totale 40 40 40
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Il monte ore complessivo, nella SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, è così ripartito
fra le diverse discipline:
DISCIPLINE
N.° ORE SETTIMANALI
Classi prime, seconde e terze
Tempo normale
Italiano,Storia e geografia 9
Inglese 3
Francese 2
Matematica e Scienze 6
Musica 2
Arte e Immagine 2
Scienze motorie 2
Tecnologia 2
Religione Cattolica 1
Totale 30
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Il Piano dell’Orientamento Nelle Indicazioni per il curricolo si sottolinea che l’obiettivo della scuola è di “formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”, per inserirsi nella comunità, al termine del primo ciclo scolastico, in modo costruttivo e propositivo. La vision della scuola è perciò fortemente incentrata sull’autorientamento. Il nostro Istituto, in linea con l’assunto normativo, è profondamente convinto che orientarsi è l’elemento essenziale durante tutto l’arco dell’esperienza formativa e professionale della persona: è un processo continuo. E’ diretto a favorire la produzione di saperi ed esperienze indispensabili per realizzare in modo autonomo e consapevole un apprendimento continuo, rispettoso delle potenzialità personali e dei vincoli del contesto sociale. L’azione della scuola, nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole, deve avere una valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo il dettato legislativo. Questo prevede e prefigura un’ipotesi di orientamento a più dimensioni; non più solo orientamento per scelte relative all’ambito scolastico, ma anche orientamento alla vita, per delineare cioè, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto conoscendo se stessi. I diversi settori formativi concorrono, nel rispetto delle proprie caratteristiche, al raggiungimento degli obiettivi di autorientamento, che sono perseguiti sin dall’inizio del percorso scolastico . La SCUOLA DELL’INFANZIA propone attività educative volte a fornire occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo che guida il bambino
alla conoscenza di sé della propria storia personale , familiare e della comunità di appartenenza.
Promuove un prima consapevolezza dei propri diritti e doveri; crea un contesto educativo sereno per facilitare l’emergere dei bisogni profondi, le
aspirazioni, le potenzialità e attitudini. La SCUOLA PRIMARIA pone le basi per l’acquisizione delle competenze di base, nell’ottica della long life_learning auspicata dai Documenti Europei dedicati alla Educazione Permanente. Attraverso gli alfabeti propri di ogni disciplina, si propone di:
esercitare i differenti stili cognitivi; far emergere ed esercitare le personali vocazioni;
Nella SCUOLA SECONDARIA poi è previsto un progetto triennale di orientamento, dal titolo SCELGO IO, che viene di seguito descritto, il cui fine è quello di sviluppare negli allievi una competenza di autovalutazione e una disponibilità all’autovalutazione costante per aut orientarsi correttamente nelle scelte formative e scolastiche . L’obiettivo è di sostenere l’impegno e l’auto committenza nel percorso di apprendimento attraverso: - chiarezza e importanza percepita degli obiettivi, -buon senso di autoefficacia, -condivisione di valori fra allievo e sistema formativo, -ancoraggio alla visione futura, partecipazione alle decisioni.
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Il percorso prevede l’utilizzo di due strumenti importanti: il bilancio delle competenze e il coaching individuale • Nelle classi prime si svolgono delle attività centrate sul miglioramento della capacità relazionali e della conoscenza di sé. • Nelle classi seconde, gli studenti sono impegnati in un’attività volta a rafforzare abilità trasversali, propedeutiche alla scelta, quali saper eseguire operazioni necessarie allo svolgimento di un compito (operatività e manualità), rispettare regole di convivenza civile, collaborare con i coetanei e gli adulti, essere capaci di autovalutarsi (problem-solving e decisionalità). • All’inizio della classe terza il progetto è particolarmente centrato sul problema della scelta dell’indirizzo di studi successivo. Il momento della scelta è infatti vissuto, nella maggior parte dei casi, con ansia e perplessità, perché non si conosce il nuovo ambiente scolastico e perché non è chiaro ciò che caratterizza il nuovo corso di studi. Il progetto SCELGO IO cerca di dare una risposta alla problematicità della scelta tramite un’informazione personalizzata e un percorso formativo consapevole. Il nucleo operativo del progetto è la visita di studio personalizzata dei ragazzi e delle ragazze delle classi terze presso un istituto superiore, rappresentante l’indirizzo che si ipotizza di scegliere.
Nella prima metà mese di Gennaio i coordinatori consegnano ai genitori degli alunni delle classi terze il consiglio orientativo formulato dal consiglio di classe sulla base dei seguenti criteri:
- attitudine - metodo di studio
- interesse/motivazione - attività auto-orientativa I docenti esprimono, per ciascun alunno, un'indicazione ragionata rispetto al percorso da
intraprendere a conclusione del primo ciclo di istruzione.
Durante l'incontro il coordinatore illustra le attività svolte dalla scuola nell'ambito
dell'orientamento e consegna il fascicolo personale dell'alunno in cui sono state raccolte le attività
svolte nel triennio: schede di autoconoscenza, di autovalutazione e test attitudinali. L'utilizzo di tali
strumenti orientativi costituisce un valido punto di partenza per ragionare con gli alunni, si
considerano i punti di forza e di debolezza emersi dai test e si discute con loro delle attitudini, delle
preferenze e degli obiettivi che intendono raggiungere.
La scuola predisporrà a fine anno un monitoraggio, per verificare quale corrispondenza tra
consiglio orientativo e scelta effettiva dell'alunno e quali ripercussioni la scelta ha prodotto sul
percorso scolastico.
Questa attenzione alla problematica dell’orientamento scaturisce dalla consapevolezza che scelte
inadatte o sbagliate compromettono definitivamente i percorsi di vita dei giovani e dunque esigono
la massima attenzione da parte di una scuola efficacemente orientativa quale deve risultare
quella del primo ciclo di istruzione
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Il Piano di Formazione
Il piano della formazione 2016-2019 privilegerà scelte che si concentrino sulle grandi innovazioni
metodologiche (come la didattica per competenze, l’uso consapevole delle tecnologie didattiche, la
progettazione didattica, la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento)
Piano di formazione docenti
Le attività formative, che nella legge107 2015 divengono obbligatorie, strutturali e permanenti,
saranno pianificate nel corso del triennio su deliberazione del collegio dei docenti anzitutto a partire
dai bisogni formativi dei docenti stessi, intrecciando questi ultimi con le criticità emerse nel RAV:
Nel Piano previsionale i nuclei tematici emergenti e ritenuti a maggiore impatto sono:
DIDATTICA DELLA MATEMATICA. Nuove metodologie e strategie di insegnamento, di
personalizzazione dei percorsi, di rinforzo e sostegno alle problematiche di apprendimento.
USO DELLE ITC NELLA DIDATTICA. Uso delle tecnologie informatiche nella pratica didattica
quotidiana, per la realizzazione e l’implementazione del PNSD, nonché il potenziamento delle
competenze digitali.
DIDATTICA DELLE COMPETENZE. Progressivo abbandono dell’approccio trasmissivo dei
contenuti culturali in favore dell’implementazione del metodo di studio, dell’approccio problem-
based, della soluzione di compiti di realtà.
DIDATTICA LABORATORIALE Utilizzo di strategie improntate alla peer-education,
implementazione di approcci innovativi con il docente mediatore del processo di apprendimento.
DIDATTICA ORIENTATIVA. Uso di strategie che favoriscano la rilevazione delle attitudini e
delle vocazioni personali, l’abitudine al bilancio delle competenze, al fine di supportare
l’autorientamento degli allievi sin dai primi anni di scuola.
DIDATTICA DELL’INCLUSIONE. Capacità dei docenti di differenziare i metodi di
insegnamento ed applicare strategie didattiche inclusive rispetto a problematiche quali diversabilità,
bisogni educativi speciali o disturbi specifici dell’apprendimento, ma anche svantaggio culturale,
precarietà economica, problematiche legate a conflitti familiari ed ogni altra forma di differenza che
domanda una speciale cura e un curvarsi dell’azione educativa su particolari specificità .
Le azioni formative, da completarsi nel triennio, dovranno essere svolte per un minimo di 20 ore ed
essere opportunamente documentate. A queste, potranno aggiungersi altri percorsi di formazione
legati a bisogni successivamente emersi in fase di revisione del Piano.
Piano di Formazione Alunni
SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO. Tutti gli allievi delle classi terminali della scuola primaria e
secondaria saranno destinatari di apposita formazione relativa alla sicurezza e alle tecniche di primo
soccorso. Tale Intervento formativo è obbligatorio.
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Piano di Formazione personale ATA
Possibili ed auspicabili margini di miglioramento nelle performances del personale degli uffici di
segreteria risiedono anche in azioni formative tese a:
POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DIGITALI. L’attuazione del Piano nazionale
Scuola Digitale esige la completa dematerializzazione degli uffici e l’utilizzo esclusivo del
Protocollo informatico, come pure di utilizzo di diverse piattaforme web, rispetto a cui il personale
necessita di formazione apposita. Favorire l’uso di supporti informatici per gestire procedure
contabili amministrative e implementare la digitalizzazione degli atti, per semplificare e snellire
liberando risorse e tempo da dedicare all’attività formativa, sarà prioritario.
BISOGNI FORMATIVI INDIVIDUALI (sicurezza nel luogo di lavoro, sicurezza nel trattamento
dei dati, tutela della privacy, procedure di accesso agli atti, dematerializzazione,
conservazione informatica dei documenti)
BENESSERE ORGANIZZATIVO E CLIMA RELAZIONALE. Fondamentale la implementazione di
un clima di lavoro altamente collaborativo, con la riduzione al minimo delle specializzazioni
nelle mansioni e la disseminazione delle conoscenze, lo sviluppo del senso di appartenenza e
dello spirito di squadra.
Tutte le attività formative previste nel Piano potranno essere svolte prevalentemente in Rete
con le scuole partner oppure in autonomia, anche come autoformazione, all’interno della
scuola. Per divenire patrimonio di conoscenza comune potranno essere disseminate in apposite
sessioni di scambio.
Le Azioni di Miglioramento Organizzativo e Gestionale.
La scuola intende dotarsi di una organizzazione più attenta e rispondente agli standard di un
servizio educativo in continuo miglioramento, così come atteso sia dalla comunità degli
stakeholders sia dal Sistema di Valutazione Nazionale .
Il miglioramento deve riguardare:
- il livello qualitativo degli apprendimenti, dunque la ottimale gestione delle competenze dei
docenti
- la qualità dei servizi resi in ambito amministrativo in termini di efficienza e di efficacia, quindi il
miglioramento delle performance del personale ATA, sia nell’attività di rapporto con l’utenza e
front office, sia nell’espletamento del lavoro amministrativo d’ufficio, quindi anche qui la ottimale
gestione delle competenze del personale ATA.
Il Dirigente si avvarrà, nella sua azione di leadership, della collaborazione di uno staff individuato
entro il 10% del personale docente, valorizzando il merito, composto da:
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Particolari deleghe e compiti specifici potranno essere assegnati ai coordinatori di dipartimento,
di classe, interclasse, intersezione.
I docenti, quasi nella totalità a tempo indeterminato, sono relativamente stabili, soprattutto nella
scuola dell’Infanzia e Primaria, per cui è ipotizzabile una crescita professionale possibile sia a
medio che a lungo termine, stante l’elevata integrazione con la comunità di riferimento. Auspicabile
una maggiore coesione e un più saldo legame tra i docenti dei diversi plessi di scuola dell’infanzia e
primaria, nella logica dell’appartenenza all’istituto comprensivo, che è un unicum tendente
all’eccellenza, cui tutti appartengono con eguale dignità e pari apporto e per il quale ciascuno lavora
con quello spiccato senso di appartenenza e spirito di squadra che garantiscono la comune
crescita.
Il personale della segreteria esce da un pregresso caratterizzato da qualche criticità. Allo stato
gli Uffici necessitano di una più fluida gestione del lavoro, di una maggiore condivisione e
trasversalità delle diverse mansioni ed aree di specializzazione, di una maggiore intercambiabilità
dei ruoli. La gestione dell’archivio richiede maggiore snellezza, è auspicabile la progressiva
dematerializzazione nella formazione dei documenti, delle procedure di lavoro del protocollo e
dello smistamento dei flussi amministrativi e documentali in genere. Il clima di lavoro, va
ulteriormente sostenuto, incrementandone il benessere relazionale e l’acquisizione delle
competenze necessarie per il pieno utilizzo nella digitalizzazione.
Il lavoro dei collaboratori scolastici è improntato ad una notevole disponibilità e flessibilità
ed è particolarmente degna di nota la coesione tra le unità di personale. Ad essi si richiede di
affinare le modalità comunicative con l’utenza, nell’ottica della massima qualità possibile
del servizio.
Coordinatori
del Piano
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Per tutto il personale il senso di appartenenza, l’identificazione emotiva con l’istituzione
di cui si è parte vanno sempre più potenziati con una oculata gestione delle relazioni e della
comunicazione da parte dell’ufficio di Dirigenza. Rigidità di approccio, eccessiva formalità,
imposizioni e pretese poco comprensibili devono lasciare definitivamente il posto a
condivisione e coinvolgimento, in modo da motivare il personale a dare il meglio di sé,
anche applicando corretti criteri di ridondanza, che non riducano in nessun caso l’efficienza
del lavoro di ciascuno e l’efficacia dei risultati dell’intera comunità educante.
La responsabilizzazione di ciascuno viene implementata con strategie dirigenziali di tipo
comunicativo-relazionale improntate all’empatia, ma anche con la possibilità di individuare
sempre l’unità di personale responsabile di eventuali errori, nella prassi didattica, nella fase
istruttoria e finale della preparazione dei documenti e degli atti amministrativi prodotti
dall’Ufficio, degli apporti di collaborazione o di disservizio adducibili ai collaboratori.
La scuola va nella direzione del riconoscimento e della valorizzazione del merito, quindi non
può prescindere da regolare verifica e valutazione del lavoro di ciascuno, da utilizzare
come feedback, predittivo di ulteriori margini di miglioramento del servizio.
La gestione delle risorse umane risponde, nell’ottica del miglioramento continuo, oltre che a
criteri di efficientamento dei risultati, anche a valorizzazione delle competenze individuali
e delle inclinazioni di ciascuno. L’ aspetto motivazionale non è mai ritenuto secondario o
trascurabile, ma anzi prioritario. Il tasso di assenteismo di tutto il personale sarà ritenuto un
utile indicatore del benessere professionale ed ambientale. Se permarrà basso, sarà ritenuto
un indicatore positivo del processo di gestione.
La Valorizzazione del merito
L’impulso dato dalla legge 107 alla valorizzazione del merito è certamente una innovazione, ma
anche una opportunità di notevole portata, sia simbolica che sostanziale. Si tratta di un elemento
importante, sia che si parli di valorizzazione del merito del personale che degli alunni. Gli
alunni hanno bisogno di associare correttamente l’impegno al merito come valore positivo e il
disimpegno ad un valore negativo. I docenti, in particolare, necessitano di vedere riconosciuto il
livello di competenza professionale, la motivazione che guida il loro lavoro, e l’impulso che,
con contributi talvolta importantissimi, danno alla qualità del servizio educativo. L’Istituto
comprensivo “G.C.Vanini” vedrà posta in essere questa opportunità con la valorizzazione del
merito dei docenti in applicazione dei commi 126, 127 129 della legge 107/2015
Il criterio della qualità deve informare tutti gli aspetti della vita della scuola nel corso del
triennio 2016/2019.
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Le Risorse materiali e infrastrutturali necessarie
La scuola intende porre in essere un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, sia per realizzare le
priorità ministeriali del Piano Nazionale Scuola Digitale, sia per innovare e rendere più efficace
ogni aspetto del servizio offerto, a cominciare dalla didattica.
Le opportunità offerte dai Fondi Strutturali Europei risultano essere fondamentali per
incrementare le dotazioni tecnologiche, negli spazi dove la didattica quotidianamente si svolge, vale
a dire le aule superando così i laboratori multimediali
Tuttavia, l’uso del digitale ha imposto alla vita delle persone molteplici accelerazioni soprattutto
in ambito professionale che hanno imposto alla scuola alcune priorità:
Per farlo, la scuola necessita di dotazioni importanti, quali quelle possibili accedendo ai
finanziamenti Europei dei PON 2014-2020, per:
Adozione della fibra
Dotare le aule di tablets di pronto utilizzo, per digitalizzare il più possibile la pratica
didattica consueta e rendere le stesse aule degli ambienti di apprendimento innovativi
attraverso la dotazione di LIM, proiettore e schermi interattivi con piattaforme didattiche
digitali.
Si tratta di azioni già in corso, che la scuola ha intrapreso nel 2015 con la partecipazione ai progetti
PON –FESR, al momento nella fase di accettazioni. Altre azioni verranno nel corso del triennio.
Un’importanza fondamentale e strategica per ogni aspetto della scuola è attribuita al SITO WEB
dell’Istituto, che è e sempre più sarà oggetto di particolare cura ed attenzione. Si è già proceduto
ad un completo restyling del sito rendendolo accattivante, di facile consultazione e ricco di
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Animatore
digitale
aggiornamenti. Nel triennio la cura del sito sarà affidata all’Animatore Digitale, che ne è
attualmente amministratore.
Il Ruolo delle Reti di Scuole
In applicazione dell’art.7 del DPR 275, la scuola fa parte di un numero di reti di scuole, con le quali
ha stipulato accordi e convenzioni per la condivisione di specifiche iniziative, prevalentemente di
tipo formativo .
La scuola fa parte delle seguenti reti:
Rete Centro Salento - Rete Ulisse - Rete E-School - Rete DM 8 - Rete Tricase – Rete @3R-
Rete Ambito 20.
Le risorse impiegate sono di tipo finanziario e vedono, per ciascuna di esse, come da accordo, la
contribuzione di cento euro per anno scolastico.
Gli ambiti di azione sono riconducibili a:
FORMAZIONE DEL PERSONALE
formazione didattica, dunque rivolta ai docenti dei tre settori formativi su didattica
delle competenze, robotica e Tecnologie informatiche, inclusione, curricolo verticale,
cyberbullismo.
formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro destinata al personale in genere
formazione in ambito amministrativo- contabile per dirigente scolastico e direttore dei
servizi generali e amministrativi, in vista dell’applicazione della nuova normativa .( IO-
Conto)
Sollecita la
formazione interna
nell’ambito del PNSD
e realizza una cultura
digitale condivisa
Elabora progetti digitali
in cui coinvolgere
attivamente tutta la
comunità scolastica
Individua e crea
soluzioni innovative
sostenibili.
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CONVENZIONE DEL SERVIZIO DI CASSA
La macrorete Ulisse, oltre ad attività di formazione, prevede l’individuazione con un bando di gara
unico dell’Istituto cassiere per le scuole componenti, procedura che snellirà sensibilmente ed
ottimizzerà questo aspetto amministrativo.
LABORATORI PER L’OCCUPABILITA’
L’I.I.S Meucci di Casarano ha promosso uno specifico accordo per la creazione dei laboratori, cui la
scuola aderisce, in vista della creazione degli stessi laboratori, previsti dalla L.107/ 2015,
considerati un volano formativo per l’occupazione dei giovani.
E’ auspicabile per il futuro prossimo la condivisione tra le Reti di risorse umane, soprattutto
docenti, le cui competenze, opportunamente rilevate e valorizzate, diventino patrimonio comune per
la valorizzazione professionale dei docenti stessi e la disseminazione di buone pratiche.
COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO
Ambito territoriale di
Casarano
L’impiego di operatori sanitari e di educatori a supporto allievi
con BES;
reinserimento nel mondo del lavoro di adulti;
3 OS, 2 educatrici, 1 figura femminile di supporto;
1 giovane diversamente abile con funzioni di portineria e
accoglienza.
Centro per l’Impiego di
Casarano
orientamento e di informazione/formazione sulle tendenze del
mercato del lavoro;
organico collegamento tra scuola e mondo occupazionale.
Comune di Taurisano:
Servizio di Assistenza
sociale;
Ufficio tecnico.
Ricerca di soluzione delle problematiche socio-familiari;
necessità di carattere edilizio e strutturale nei plessi.
ASL di LECCE-RSA di
Supersano
Centro dei Padri Trinitari di
Gagliano
trattamento terapeutico di allievi diversamente abili.
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione dialoga costantemente con
questo istituto, nell’ottica della sinergia e della condivisione di
intenti.
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Piano di Miglioramento: Integrazione tra PDM e PTOF
Il Rapporto di Autovalutazione 2015 ha evidenziato criticità importanti della scuola in ordine
a:
Qualità degli Apprendimenti in Matematica e Lingua italiana nella scuola primaria e
secondaria di primo grado;
Scarsa capacità orientativa dell’istituto in uscita;
Necessità di implementare il conseguimento delle competenze di cittadinanza;
Formazione del personale non diffusa e limitata a poche tematiche;
Conseguentemente, si pone la necessità di procedere ad elaborare un Piano di miglioramento
nel breve, medio e lungo periodo, come un insieme di interventi coerenti e collegati tra loro, nella
direzione della correzione di percorsi educativi individuati come inadeguati nel RAV, che
inneschino un circolo virtuoso prima nei processi e successivamente negli esiti.
La coerenza tra PDM e PTOF risiede nell’attivazione nel secondo di processi migliorativi
individuati nel primo.
La scuola deve concentrare l’attenzione sui miglioramenti cruciali (vital few) per mettere a fuoco
le iniziative che hanno il maggior impatto diretto o indiretto sul conseguimento dei risultati chiave
e delle strategie. Da ciò deriva l’esigenza di attribuire alle azioni di miglioramento una scala di
importanza, di individuare cioè le PRIORITA’, in una scala da cui emergano le azioni più urgenti.
Si tratta di quelle azioni di miglioramento che forniscono il maggior contributo al conseguimento
delle performance chiave dell’amministrazione e alla sua capacità di realizzare i propri obiettivi
strategici.
Il PDM è in tal modo strumento di responsabilizzazione e coinvolgimento immediati. Oltre ad
elaborare un piano di miglioramento fattibile, è importante monitorarlo nell’efficacia dei processi
attivati, secondo quanto previsto dal ciclo PDCA, e poi comunicarlo alle parti interessate interne ed
esterne alla scuola.
La modalità di comunicazione ritenuta ottimale per l’illustrazione dell’andamento del PdM è la
RENDICONTAZIONE SOCIALE, nell’ottica della trasparenza amministrativa e di gestione
assicurata agli stakeholders, sia sull’utilizzo delle risorse umane, materiali, infrastrutturali, sia
sull’effettivo perseguimento degli obiettivi pedagogico-didattici.
L’allegato Piano di Miglioramento, inteso come strumento dinamico di progettazione dei percorsi
migliorativi attuabili nel medio e lungo termine, elaborato dal Nucleo Interno di Valutazione,
contiene nel dettaglio gli obiettivi di processo oggetto di miglioramento e le conseguenti azioni
attuative per il triennio 2016/2019.
Per il 2015/16, l’azione migliorativa dell’istituto nel breve termine ha già preso avvio, con azioni
migliorative immediate, soprattutto dopo l’immissione nell’organico della scuola dei quattro
docenti di organico di potenziamento, giunti alla fine di novembre 2015. Dette azioni sono coerenti
con le medesime criticità del RAV che hanno dato senso e prospettiva al PDM allegato al presente
PTOF.
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L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA – MACRO AREE PROGETTUALI
La scuola, dopo un'attenta analisi del contesto, dei bisogni formativi degli alunni, delle esigenze e
delle aspettative della famiglia e delle proposte delle agenzie formative del territorio, accogliendo le
risultanze del RAV risponde con scelte di progettazione coerenti.
Nella costruzione di una progettualità articolata, propria delle varie realtà scolastiche dell’Istituto, si
intende, nel reperimento delle risorse umane, utilizzare e valorizzare le competenze specifiche dei
docenti e dei non docenti coinvolti. Tutti i progetti fanno riferimento alle finalità istituzionali della
scuola e convergono in diverse macro-aree, all’interno delle quali viene sviluppato e articolato
ogni aspetto del curricolo proprio dei tre ordini di scuola coinvolti. Il percorso formativo e
progettuale proposto nei tre ordini di scuola, attraverso i diversi curricoli, nell’ottica di un compiuto
sistema di orientamento contribuisce alla promozione e alla crescita dell’alunno per renderlo:
consapevole della propria individualità e irripetibilità
capace di integrarsi, in virtù delle competenze acquisite, in una realtà in continua
evoluzione e di interagire con gli altri;
lettore critico della realtà.
Attore protagonista delle proprie scelte;
Gli obiettivi formativi prioritari che la scuola intende perseguire si sviluppano in una progettazione
pluriennale. Mentre la progettazione di dettaglio dovrà tener conto non solo delle intenzionalità
progettuali della scuola, ma anche delle proposte formative del MIUR, dell’USR, delle Reti di
Scuole, gli Ambiti di intervento integrativi del Curricolo sono già stabiliti :
Ciascun Ambito Progettuale vedrà nel corso del triennio 2016-2019 la realizzazione di specifici
percorsi progettuali, dettagliatamente descritti nei tempi di attuazione, figure, mezzi e risorse.
La Finalità prima dei Progetti è l’Arricchimento coerente del curricolo, ma nella consapevolezza
che i progetti integrativi non possono e non devono soppiantare la corretta attuazione dell’impianto
curricolare, la migliore prassi didattica possibile nel quotidiano “fare scuola”, per evitare la
frammentazione delle risorse umane e materiali.
Il fare progetti a scuola non deve sostituire il far bene scuola.
Benessere della Persona e Corretti stili di Vita;
Contrasto al Cyberbullismo e al Bullismo;
Continuità dei settori formativi e Orientamento;
Sviluppo delle competenze Digitali;
Sviluppo delle competenze Linguistiche e logico-matematiche;
Potenziamento delle competenze musicali e artistiche;
Educazione alla parità e prevenzione della violenza di genere;
Prevenzione di tutte le discriminazioni.
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Continuità (progetto classi-ponte)
Educazione al Benessere e Corretti Stili di
Vita (ed. alimentare, no alchool ,Sport a
Scuola, Sicurezza, prevenzione devianze,
prevenzione violenza domestica ,sportelli di
ascolto)
Prevenzione del bullismo e Cyberbullismo
(ed.legalità,ed cittadinanza attiva, uso
consapevole media, rispetto delle differenze, ed.
alla parità di genere, educazione alle pari
opportunità),
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Sviluppo competenze linguistiche
(Clil, laboratori di scrittura, lingua
latina, certificazione ket , pre-corsi di
pareggiamento competenze in ingresso,
giornale scolastico) musicali e
artistiche.
Sviluppo competenze
digitali (certificazioni,
informatiche, ECDL)
Orientamento e Autorientamento
(bilancio competenze,conoscenza
di se’,Orientering&Coaching )
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Per l’anno scolastico 2016/2017 l’istituto organizza attività diversificate, presentate sotto forma di
progetti, che possono essere svolte in orario scolastico o extrascolastico allo scopo di integrare i
contenuti disciplinari.
I progetti proposti si realizzano sulla base di precise scelte educative della scuola che, muovono
dall'analisi dei bisogni, valorizzano al meglio le risorse professionali interne, tenendo conto delle
opportunità formative proprie del Territorio.
Potenziamento delle
competenze logico
matematiche (giochi
d’autunno, giochi logici)
Educazione all’interazione
solidale (attività di
solidarietà svolte nei tre
settori formativi)
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Ampliamento dell’offerta formativa in prospettiva verticale
Titolo Finalità Alunni
coinvolti
Referente Durata
Continuità
Garantire all'alunno un
processo di crescita unitario,
organico e completo nei tre
ordini di scuola
Prevenire il disagio e
l'insuccesso scolastico.
Alunni 5 anni
Infanzia
Classi 5^ primaria
Classi 3^ secondaria
Anna Maria
Normanno
Anno
scolastico
Giochi
Matematici
Indirizzare gradualmente gli
alunni verso il metodo
razionale…
4^,5^ scuola primaria
1^,2^,3^ sc.
secondaria di primo
grado
Anna Rita
Perrotta
Anno
scolastico
Geometriko
Incrementare lo studio della
geometria piana attraverso
laboratori che stimolano la
curiosità la partecipazione e
la motivazione.
4^,5^ scuola primaria
1^,2^,3^ sc.
secondaria di primo
grado
Tizana Trono
Massimo
Trovato
Gennaio
maggio
Velascuola
Diffondere valori dello
Sport Velico.
Contribuire alla
conoscenza del mare
attraverso l’esperienza
sportiva.
3^ 4^,5^ scuola
primaria
1^,2^,3^ sc.
secondaria di primo
grado
Federica
Pennetta
Gennaio
maggio
Potenziamento
Inglese e
certificazione
Cambridge
Sostenere e potenziare la
motivazione
all’apprendimento della L2 e
conseguire la Certificazione
Cambridge
Alunni (con
valutazione da 8 a 10
in L2) classi 5
primaria e terza
secondaria
Liliana Sergi
Carla
Maruccio
Corso A1:
30 ore
Corso A2:
50 ore
Premio
letterario
G.C.Vanini
Promuovere la
consapevolezza del proprio
vissuto attraverso la poesia.
4^, 5^ scuola primaria
1^,2^,3^ sc.
secondaria di primo
grado
Fracasso
Palumbo
Leuzzi
Anno
scolastico
Area a rischio
Incremento del livello di
socialità ed autostima
Incremento dell’apprendimento
3^ 4^ primaria
1^, 2^ secondaria
Addolorata
Capone
Ottobre
dicembre
PON Riduzione del fallimento
formativo precoce e della
dispersione scolastica
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Offerta formativa caratterizzante i settori formativi
Scuola dell’Infanzia
TITOLO ALUNNI/
CLASSI
FINALITA’ DOC.
REFERENTE
DURATA
LABORATO
RIAMO
Alunni
diversamente-abili
e non
Favorire la valorizzazione
delle diversità attraverso
attività in gruppi eterogenei
Cappilli
Antonella
Anno
scolastico
DINAMICA..
MENTE:
coding
Alunni di 5 anni Sviluppare il pensiero
computazionale con
approccio ludico.
Introdurre i principi del
coding e della robotica
Trono
Fernanda
Marina
Orlando
Anno
scolastico
DINAMICA..
MENTE:
Laboratorio
psicomotorio
Alunni 3/4 anni Favorire l’acquisizione degli
schemi motori di base ... e
dell’autonomia personale.
Trono
Fernanda
Marina
Orlando
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Scuola Primaria
TITOLO ALUNNI /
CLASSI
FINALITA’ DOC.
REFEREN
TE
COSTI E
SERVIZI
Clil Classi 1 2 3 4 5 Sviluppare interessi e
curiosità per le lingue
straniere ed una
mentalità
Multilinguistica.
Ada Capone curricolare
Frutta nelle
scuole
Alunni scuola
primaria
Promuovere il consumo
di frutta e verdure per
una alimentazione più
equilibrata.
Irene Sabato curricolare
Io Penso Classe 1 B Sviluppare attività di
riflessione in una
prospettiva di educ. al
pensiero complesso
Elisabetta
Baglivo
curricolare
Alimento in
movimento
Classi 3^ promuovere la
diffusione di un corretto
stile di vita con
particolare riferimento
alla dieta
mediterranea.
Daniela
Fina
Curricolare
Coding Classi 4° Sviluppare il pensiero
computazionale, cioè
applicare la logica per
capire, controllare e
sviluppare contenuti e
metodi per risolvere
problemi anche di vita
reale.
Tiziana
Trono
curricolare
Intercultura:
Per un’amica
in più
Classe 5° B Sostenere e facilitare
l’inserimento scolastico
e sociale degli alunni
stranieri
Normanno
Anna Maria
DM 8
Classi 5 Diffondere la cultura
musicale attraverso
attività strumentali,
corali ed espressive.
Contrastare
l’emarginazione e il
disagio scolastico.
Federica
Pennetta
Integrazione
dello
strumentario
ORF.
Sport di classe Tutte le classi Promuoverti i valori
educativi dello sport.
Motivare le nuove
generazioni all’attività
motorie.
Baglivo
Elisabetta Curricolare
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Scuola Secondaria di Primo Grado
TITOLO ALUNNI /
CLASSI
FINALITA’ DOC.
REFERENT
E
COSTI E
SERVIZI
Olimpiadi
della lingua
italiana
Classi
1^,2^,3^
Promuovere un
utilizzo corretto e
consapevole della
lingua italiana…
Rocco Luigi
Nichil
Giuseppina
Baglivo
Orario curriculare
4 h. extra per (7)
docenti della
disciplina
Giochi di
storia e
geografia
Classi
1^,2^,3^
Promuovere uno
studio consapevole
della storia e della
geografia, attraverso
la didattica del
gioco.
Maria Grazia
Ciullo
Aurelia
Maggio
Orario curriculare
4 h. extra per (7)
docenti della
disciplina
Giochi sportivi
studenteschi
Classi
1^,2^,3^
Creare un centro di
aggregazione più
ampio... sviluppare
collaborazione,
socializzazione e
rispetto delle regole
Antonio
Macagnino
Finanziamenti
CONI
Parole tra le
nuvole 2
Alunni
classi 1^ e
2^
Sviluppare il piacere
della lettura come
fonte di
arricchimento e di
crescita personale.
Maria Grazia
Ciullo
Antonella De
Pietro
Acquisto testi e
materiale di facile
consumo
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Storie di
...Cittadini
esemplari
Classi 3^ Avvicinare i ragazzi
ai libri per condurli
alla lettura e alla
consapevolezza della
sua funzione
formativa...
Antonella De
Pietro
Barbara
Palumo
curricolare
Potenziamento
della lingua
latina
Classi 3^
Febbraio
maggio
Avvicinare allo
studio della lingua
latina promuovendo
la riflessione logico-
linguistica
Maria Rosaria
Fracasso
Orario
extracurriculare
20 h.
Progetto
madrelingua
Classi 1^ e
2^
Sostenere e
potenziare la
motivazione
all’apprendimento
della lingua inglese
Liliana Sergi
Carla
Maruccio
Orario curricolare
Docente
madrelingua (5/6
ore)
Progetto teatro
Classi 3^ Promuovere il
Benessere
individuale e la
crescita cognitiva,
affettiva e sociale.
Barbara
Palumbo
10 H extra X 3
doc.
Materiale di
facile consumo
Progetto
legalità
Classi 3^ Promuovere la
consapevolezza delle
proprie risorse e dei
propri limiti, educare
alla legalità e al
rispetto delle cose
comuni
Barbara
Palumbo
curricolare
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LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEI COMPORTAMENTI (D.L. n° 62 del 13/04/2017)
La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli
alunni, delle studentesse e degli studenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione
e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al
successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la
autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
LIVELLI
(VOTO)
CORRISPONDENZA TRA LE VOTAZIONI IN DECIMI E I DIVERSI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
10
Conoscenze notevoli e spendibili in situazioni diverse. Ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate.
Comprensione efficace, uso appropriato dei linguaggi specifici e produzioni testuali di tipologie diverse
espresse in modo sicuro e con ricchezza lessicale. Elevata capacità di riorganizzare e rielaborare le
informazioni individuandone i nessi logici. Elevata capacità di affrontare e risolvere situazioni
problematiche, stabilendo strategie e risorse necessarie per la loro soluzione. Metodo di lavoro autonomo,
produttivo ed efficace; personale orientamento di studio.
9
Conoscenze approfondite e sicure e apprezzabile capacità di trasferirle in altri contesti. Comprensione
efficace ed uso appropriato dei linguaggi specifici; produzione di testi organici e coerenti espressi in forma
chiara e scorrevole. Notevole capacità di riorganizzare e rielaborare le informazioni individuandone i nessi
logici. Ottima capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in
situazioni conosciute. Metodo di lavoro produttivo ed emergenza di interessi personali.
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Sicura e organica conoscenza degli argomenti. Buona rielaborazione delle conoscenze.
Comprensione agevole ed uso pertinente e preciso dei linguaggi specifici, con produzione di testi espressi in
forma chiara. Buona capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie
risolutive in situazioni conosciute già strutturate. Metodo autonomo e razionale nell’organizzazione
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Conoscenze disciplinari chiare e ordinate, ma non correlate alla capacità di operare collegamenti tra le stesse.
Comprensione complessiva ed uso generalmente corretto del linguaggio, con produzione di testi espressi in
modo adeguato. Capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche, scegliendo strategie risolutive in
situazioni semplici e già strutturate. Metodo di studio parzialmente autonomo.
6
Conoscenze disciplinari essenziali, con presenza di elementi ripetitivi e mnemonici; uso non sempre corretto
del linguaggio specifico e produzione elementare di testi. Capacità di affrontare e risolvere situazioni
problematiche, scegliendo strategie risolutive in situazioni semplici e già strutturate, ma necessitando spesso
di una guida. Metodo di studio approssimativo.
5
Conoscenze disciplinari generiche, con preparazione superficiale negli elementi conoscitivi Comprensione
difficoltosa senza precise capacità di autocorrezione; uso di una terminologia molto limitata. Incerta capacità
di affrontare e risolvere situazioni problematiche, anche se guidato. Metodo di studio molto approssimativo e
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Ogni alunno ha, inoltre, diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, così come tempestiva
deve essere l’informazione alle famiglie, da espletare nel rispetto delle vigenti norme in materia di
riservatezza (T.U 196/2003).
Pur essendo espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, essa è
soggetta ai vincoli delle modalità e dei criteri di omogeneità, equità e trasparenza, stabiliti dal
Collegio dei docenti.
Come recita l’art.2 del D.L. n° 62 del 13/04/17, “La valutazione periodica e finale degli
apprendimenti, (…) è espressa con votazioni in decimi che indicano differenti livelli di
apprendimento (…) La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe
ovvero dal consiglio di classe. (…) La valutazione è integrata dalla descrizione del processo e del
livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto”
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Polo 1 di Taurisano ha stabilito, attraverso i
propri dipartimenti, criteri comuni d’Istituto non solamente per le prove oggettive strutturate e semi
strutturate, ma anche indicatori cognitivi generali per le prove non oggettive, raccolti in un unico
documento da allegare al presente POF.
Griglia valutazione prove oggettive disciplinari
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO
Percentuale di prova corretta Voto
0 – 42% 4
43 – 47% 4 ½
48 – 52% 5
53 – 57% 5 ½
58 – 62% 6
63 – 67% 6 ½
68 – 72% 7
73 – 77% 7 ½
78 – 82% 8
83 – 87% 8 ½
88 – 92% 9
93 – 97% 9 ½
98 – 100% 10
lento.
4
Non si evidenziano elementi accertabili nelle conoscenze disciplinari. Notevoli difficoltà di comprensione e
di utilizzo dei linguaggi specifici, anche se guidato. Incapacità di affrontare e risolvere situazioni
problematiche, anche se opportunamente guidato. Metodo di studio inefficace.
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L’attenzione al comportamento degli alunni, impone alla scuola di favorire negli studenti la
consapevolezza che la propria libertà si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nell’esercizio dei
diritti propri e nel rispetto di quelli altrui, come anche delle regole che governano la convivenza civile in
generale. In riferimento alle regole che governano la vita scolastica in particolare, esse sono state
esplicitate nel Regolamento di Disciplina della scuola, soprattutto in riferimento ai principi che
ispirano lo Statuto delle studentesse e degli studenti ovvero il d.p.r. 249/98. Così come modificato dal
d.p.r 235/2007 del ministro Fioroni, esso stabilisce agli art. 2 e 3 i diritti e i doveri dello studente e
all’art. 5 bis introduce il Patto educativo di corresponsabilità, quale atto di impegno congiunto tra
scuola e famiglia, da formalizzarsi, sottoscrivendolo, all’atto dell’iscrizione.
Come recita la più recente normativa: “La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle
competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di
corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti
essenziali.” (comma 3 dell’articolo 1.del D.L. n° 62 del 13-aprile 2017)
L’ art. 2 del citato DL sottolinea che la valutazione del comportamento viene espressa collegialmente
dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. La nota del MIUR
1865 del 10-10-17 esplicita che “il collegio dei docenti definisce i criteri per la valutazione del
comportamento, determinando anche le modalità di espressione del giudizio.”
In sede di scrutinio finale, sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che
hanno conseguito una valutazione non inferiore a sei decimi in tutte le discipline. Tuttavia, il
Consiglio di Classe può decidere a maggioranza di attribuire il voto “sei” anche in discipline
valutate dai docenti titolari con voti inferiori e consentire l’ammissione sulla base dei seguenti
criteri orientativi:
1. valutazione del processo di evoluzione degli apprendimenti disciplinari in questione, con
possibilità di attribuire il “sei” in caso di trend positivo;
2. analisi della situazione generale dell’alunno, con possibilità di attribuire il “sei” quando la
valutazione dei docenti titolari sia inferiore in non più di tre discipline e comunque a condizione che
la media complessiva non sia inferiore al “sei”;
3. altre situazioni particolari saranno valutate caso per caso dal Consiglio di Classe.
Il significato del “sei” eventualmente attribuito non dal docente, ma dal Consiglio di Classe a
maggioranza, sarà esplicitato e motivato nel verbale dello scrutinio.
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SCUOLA PRIMARIA
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL
COMPORTAMENTO
(deliberata nel Collegio Docenti del 28/10/2017)
Giudizio
Sintetico
Descrittori
OTTIMO
Partecipa molto attivamente e con notevole interesse alla vita
scolastica apportando contributi personali e creativi.
Si impegna in modo eccellente.
E’ integrato positivamente e costruttivamente nella classe.
Si comporta sempre in modo disciplinato, corretto, responsabile e
collaborativo.
DISTINTO
Partecipa attivamente e con interesse alla vita scolastica,
apportando il proprio contributo.
Si impegna costantemente e con puntualità.
E’ pienamente integrato nella classe.
Si comporta sempre in modo disciplinato, corretto e collaborativo.
BUONO
Partecipa regolarmente alla vita scolastica.
Dimostra impegno ed interesse
E’ ben integrato nella classe
Si comporta in modo adeguato
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DISCRETO
Partecipa alla vita scolastica
Dimostra un discreto impegno.
E’ integrato nella classe
Si comporta generalmente in modo adeguato.
SUFFICIENTE
E’ poco interessato e partecipa solo se sollecitato.
Si impegna con discontinuità e frammentarietà.
A. E’ abbastanza integrato nella classe.
B. E’ poco integrato nella classe.
C. Non sempre si comporta in modo disciplinato e corretto.
NON
SUFFICIENTE
Non si impegna nello studio e non esegue il lavoro assegnato.
La partecipazione è scarsa.
Ha difficoltà d’integrazione nel gruppo classe
Non rispetta le regole della convivenza civile.
SCUOLA SECONDARIA
DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
(deliberata nel Collegio Docenti del 28/10/2017)
Giudizio
Sintetico
Descrittori
OTTIMO
Partecipa molto attivamente e con notevole interesse alle lezioni
apportandovi contributi personali e creativi.
Si impegna in modo eccellente.
E’ integrato positivamente e costruttivamente nella classe.
Si comporta sempre in modo disciplinato, corretto, responsabile e
collaborativo.
DISTINTO
Partecipa attivamente e con interesse alle lezioni, apportandovi il
proprio contributo.
Si impegna costantemente e con puntualità.
E’ pienamente integrato nella classe.
Si comporta sempre in modo disciplinato, corretto e responsabile.
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N.B. Il C.C. si riserva di integrare ogni descrittore qualora lo ritenga necessario
BUONO
E’ interessato e partecipa regolarmente alle lezioni.
Dimostra un impegno costante e una adeguata consapevolezza del
proprio dovere.
A. E’ integrato positivamente nella classe.
B. E’ integrato nella classe
Si comporta in modo disciplinato e corretto.
DISCRETO
A. E’ interessato e partecipa alle lezioni.
B. E’ generalmente interessato e partecipa con discontinuità alle
lezioni
C. Dimostra discreto impegno.
D. Dimostra impegno parzialmente adeguato
E. E’ integrato nella classe.
F. E’ abbastanza integrato nella classe.
G. Si comporta in modo disciplinato.
H. Non sempre si comporta in modo disciplinato e corretto.
SUFFICIENTE
E’ poco interessato e partecipa solo se sollecitato.
Si impegna con discontinuità e frammentarietà.
A. E’ integrato nella classe.
B. E’ abbastanza integrato nella classe.
Generalmente non si comporta in modo disciplinato e corretto.
NON
SUFFICIENTE
Non si impegna nello studio e non esegue il lavoro assegnato.
La partecipazione è scarsa o totalmente assente.
Ha difficoltà d’integrazione nel gruppo classe
Reca disturbo agli altri, non consentendo il regolare svolgimento delle
lezioni. Si comporta in modo indisciplinato e molto scorretto.
Non risponde ai richiami degli insegnanti.
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La logica di accertamento dei risultati, della valutazione critica del proprio operato, dell’assunzione
di scelte e comportamenti educativo-didattici consapevoli, trova la sua massima espressione
nell’autovalutazione d’istituto. Essa presuppone una possibilità di revisione delle scelte
organizzative da parte dei soggetti interni, con lo scopo di ri-definire l’identità culturale, educativo-
didattica, organizzativa della propria scuola, di ri-orientare il processo al fine di ri-qualificare il
servizio in termini di efficienza, efficacia e qualità. L’esito che essa fornisce non va vissuto in
termini sanzionatori o fiscali, ma va, piuttosto, orientato verso un’ottica di miglioramento, cercando
le soluzioni più appropriate per colmare le carenze.
Gli stessi obiettivi sono perseguiti dall’organismo terzo e indipendente, responsabile della
valutazione esterna, precisamente l’INVALSI. Essa valuta conoscenze e abilità, ha un orientamento
nomotetico (misurativo e sintetico) e utilizza metodi quantitativi e docimologici, trattabili
statisticamente
Grazie agli strumenti oggettivi che utilizza, la valutazione esterna diventa complementare a quella
interna e ne integra e ne arricchisce il significato, individuando i punti di forza e di debolezza degli
apprendimenti, ma indirettamente anche del sistema. È una valutazione che serve soprattutto ai
docenti e alla scuola per migliorare le loro proposte didattiche e ottimizzare il processo di
insegnamento- apprendimento e, nel complesso, promuovere la qualità della scuola.
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cosa Come
Cosa Come
VALUTAZIONE DEL P.O.F.
(Autovalutazione)
La valutazione interna
Chi? L’istituzione scolastica
Efficacia insegnamento;
Il clima e le relazioni;
Rapporti alunni-docenti;
Il rapporto scuola-famiglia
Le modalità di valutazione;
L’organizzazione e la distribuzione dei carichi di lavoro;
L’organizzazione del contesto.
Analisi prove INVALSI ed individuazione delle criticità negli ambiti disciplinari coinvolti e nei processi
QUESTIONARI rivolti a:
alunni
genitori
docenti
personale ATA
PERCORSI DI
MIGLIORA-
MENTO
CRITERI COMUNI D’ISTITUTO
TRAGUARDI COMPETENZE
-Certificazione competenze Scuola Infanzia (Terzo anno in uscita). -Comportamento Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado Griglia valutazione prove oggettive Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado; -Indicatori cognitivi generali per prove non oggettive Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado: -Curriculo in verticale e UU.AA.
Dipartimenti per la
elaborazione dei
criteri comuni per le
prove di verifica e
per la valutazione
degli apprendimenti.
Dipartimenti per la
costruzione del
curriculo in verticale
trasversale e
disciplinare e per
l’organizzazione
delle UU.AA.
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1. L’ EFFICACIA, L’ EFFICIENZA, LA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO.
A differenza delle altre amministrazione, valutare la qualità del prodotto di una scuola non è sempre facile, poiché
i risultati raggiunti non dipendono esclusivamente dall’insegnamento o dall’apprendimento, ma anche da tante
altre variabili che possono incidere sul prodotto finale, come il contesto ambientale, la famiglia in generale, le
aspirazioni genitoriali, il territorio più o meno stimolante, la sensibilità degli enti locali.
Ecco perché è importante un’azione sistemica e sinergica tra tutte le componenti che caratterizzano il territorio, a
cominciare dalla famiglia che rappresenta per l’alunno il contesto primario di apprendimento
Il “Quali-mometro”
La valutazione esterna degli apprendimenti e di Sistema
CHI? IL MIUR tramite INVALSI
APPRENDIMENTI
ITALIANO – MATEMATICA
Organizzazione delle prove: fase ex-ante, itinere, ex-post.
Lettura, interpretazione, commento dei risultati INVALSI:
INDIVIDUAZIONE DI AMBITI E PERCORSI DI MIGLIORAMENTO
SCUOLA PRIMARIA:
Prova di Italiano per le classi IIe e Ve
Prova di Matematica per le classi IIe e Ve
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO:
ESAME DI STATO
Prova di Italiano e Matematica per le classi
IIIe
La valutazione esterna di Sistema
Ministeriale INVALSI:
(Rapporto di AutoValutazione)
INDIVIDUAZIONE DI AMBITI E PERCORSI DI MIGLIORAMENTO
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L’ EFFICACIA, L’ EFFICIENZA, LA QUALITA’ DEL SERVIZIO
SCOLASTICO
A differenza delle altre amministrazione, valutare la qualità del prodotto di una scuola non è sempre
facile, poiché i risultati raggiunti non dipendono esclusivamente dall’insegnamento o
dall’apprendimento, ma anche da tante altre variabili che possono incidere sul prodotto finale, come
il contesto ambientale, la famiglia in generale, le aspirazioni genitoriali, il territorio più o meno
stimolante, la sensibilità degli enti locali.
Ecco perché è importante un’azione sistemica e sinergica tra tutte le componenti che caratterizzano
il territorio, a cominciare dalla famiglia che rappresenta per l’alunno il contesto primario di
apprendimento
Consapevole dell’importanza di questo rapporto, la scuola promuove tre momenti di incontro
scuola-famiglia per informare ciascun genitore sulla situazione del proprio figlio: all’inizio
dell’anno, alla fine del primo quadrimestre, per la consegna delle schede di valutazione, e alla fine
dell’anno. Inoltre ciascun docente fissa un’ora di ricevimento settimanale, previo appuntamento.
La comunicazione con le famiglie avviene anche mediante avvisi scritti sul diario degli alunni,
eventuali lettere di convocazione o, in casi urgenti, tramite telefono.
Le famiglie sono i nostri interlocutori privilegiati, con i quali aprire un confronto critico su valori,
finalità, obiettivi delle scelte educative e quant’altro riguarda la vita della scuola.
La logica complessiva è quella di rendere, nel tempo, la Scuola un’organizzazione responsabile, non
più regolata dal solo principio di legalità astratta e puramente formale, ma finalizzata ad offrire ai
cittadini i servizi migliori possibili con l’utilizzazione ottimale delle risorse a disposizione e
soggetta a TRASPARENZA E RENDICONTAZIONE.
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RENDICONTAZIONE SOCIALE
Il processo di accountability o rendicontazione sociale, si propone di dare conto degli impegni
assunti, dell’uso delle risorse, dei risultati conseguiti, degli effetti sociali prodotti nell’ambito
di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.)
finalizzato al miglioramento delle performance.
L’avvio di un percorso verso la rendicontazione sociale costituisce, un’occasione per:
riflettere sistematicamente su se stessa, sui propri valori, obiettivi, missione;
sentirsi stimolata a promuovere innovazione e miglioramento delle proprie prestazioni;
identificare i propri stakeholder e attivare con essi momenti di dialogo, confronto,
partecipazione, collaborazione.
Il bilancio sociale è uno strumento al servizio dell’autonomia scolastica e dei processi di
valutazione, nei cui confronti la scuola non può essere un soggetto passivo.
Esso è momento fondante di un disegno più ampio che comprende:
l’esplicitazione della visione etico-culturale della scuola. Su quali valori scommettere?
Quale patto stipulare con gli stakeholder?
la formazione alla cultura della responsabilità e dell’accountability di tutto il personale
scolastico;
la predisposizione di un sistema organizzativo coerente con le esigenze della valutazione,
del monitoraggio, della rendicontazione, della comunicazione.
In sintesi, il bilancio sociale, di cui la scuola si propone una prima elaborazione, ricorrendo ad
opportuni indicatori, misura, le performance della scuola in termini di efficienza (miglior utilizzo
delle risorse disponibili), di efficacia (raggiungimento degli obiettivi), di equità (la scuola come
costruttore del bene comune per le giovani generazioni).
“Non si può fare una buona economia con una cattiva etica. “
(Ezra Pound)
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Legge 107 13 luglio 2015
Regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche (DPR 275/1999).
Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (novembre 2012).
Cittadinanza e Costituzione (art. 1 della Legge 169/2008, CM 86 del 27.10.2010).
Regolamento per la valutazione degli alunni (DPR 122/2009).
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione (DPR 80/2013).
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente (Nota MIUR 4232 del 19.02.2014).
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (CM 24 del 1.03.2006; CM 2
dell’8.01.2010).
Nuove linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (CM 4233 del 19.02.2014).
Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Nota MIUR 4274 del 4.08.2009).
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA (DM 12.07.2011).
Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica (Direttiva MIUR 27.12.2012).