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INTRODUZIONE AL CORSO 2011-12
Una passeggiata fra i numeri.
Dagli albori della civiltà: necessità di contare, di rappresentare il risultato e di eseguire operazioni.
ESEMPIO: le tacche incise su una tibia di lupo 30.000 anni fa. Non può funzionare per numeri grandi.
Il sistema attuale, in uso dal XIII secolo, rappresenta i numeri naturali mediante le cifre 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9: ognuno è una specie di polinomio basato sulle potenze di dieci: 1, 10, 100, 1000, 10000, …
!
7408 = 7 "1000 + 4 "100 + 0 "10 + 8. Ma certi numeri sono troppo grandi, e si ricorre talvolta
all’uso delle potenze:
!
10000 = 104
Il numero
!
264 "1 (citato anche nel “Paradiso”) vale 18.446.744.073.709.551.615, oltre 18 miliardi di miliardi.
2
Si possono scrivere i numeri non interi con la virgola, se si prosegue la divisione col resto: • per la metà di un intero si ricava 0,5
• la quarta parte di un intero è 0,25
• la decima parte di un intero è 0,1
• la terza parte di un intero è 0,333333333333……..
Il simbolo di frazione rappresenta meglio quei numeri:
!
12
,
!
14
,
!
110
,
!
13
Nella metà ci sono cinque decimi,
!
12
=0,5=5
10;
Analogamente:
!
14
=0,25=2
10+
5100
.
Il numero 523,47 si può scrivere come:
!
523,47 = 5 "102 + 2 "10 + 3 "100 + 4 "1
10+ 7 " 1
102 .
Ma:
!
13
= 0,333333K =3
10+
3
102+
3
103+
3
104+ K =
3
10nn=1
"
# ,
ed è una somma con infiniti addendi!!!!
3
OSSERVAZIONI.
a) La notazione anglosassone usa il punto decimale al posto della virgola:
Noi scriviamo 5,74 Loro scrivono 5.74
Per noi:
!
7.408 = 7 "103 + 4 "102 + 0 "10 + 8
Per loro:
!
7.408 = 7+4
10+
0
102+
8
103
b) I numeri decimali con un pacchetto di cifre che si ripetono sono detti periodici. Il periodo si rappresenta con un soprassegno o mettendolo fra parentesi. Si possono trasformare in frazioni e
viceversa.
!
1
3= 0,333333K= 0,3
!
191
303= 0,63036303K = 0,6303
c) Non c’è unicità nella rappresentazione, né come frazioni, né come numeri decimali periodici:
!
1
3= 2
6= 3
9= -1
-3= ...
!
1= 1,0 = 0, 9
!
8,25 = 8,250 = 8,249
4
Nella storia della Geometria e dell’Architettura ci sono altri numeri più difficili da scrivere: A) la lunghezza d della diagonale del quadrato di lato 1; B) la base b di un rettangolo di altezza 1, dal quale si
possa ritagliare un quadrato di lato 1 ed ottenere un rettangolo simile a quello di partenza;
C) la lunghezza c della circonferenza di diametro 1.
Soluzioni escogitate per rappresentare in modo maneggevole anche questi numeri:
A) Dal teorema di Pitagora:
!
d2 = 12 + 12 = 1+ 1 = 2 .
Si scrive
!
d = 2 =1,41421356……, ma non si può
scrivere come frazione.
Però si ha
!
d2 "2 = 0, ossia il numero
!
2 è legato ai numeri interi da semplici relazioni.
Lo stesso accade per le frazioni:
!
x = 53
diventa
!
3"x#5=0.
5
B) Si ha la proporzione
!
b:1=1: b"1#
$ % %
&
' ( ( , quindi
!
b2 " b "1 = 0,
ossia b è una soluzione dell’equazione
!
x2 " x "1 = 0.
Si rappresenta nella forma
!
b =5 +12 = 1,61803398…,
è chiamato numero aureo ed indicato con γ (l’altra
soluzione è
!
1" 52
< 0). Non si può scrivere come frazione
di interi, ma è anch’esso legato ai numeri interi da
semplici relazioni:
!
"2 # " #1 = 0.
C) La lunghezza della circonferenza di diametro 1 è denotata con π , ma quanto vale? Archimede lo stimò
circa
!
227 . Si ha
!
"=3,141592653589K
Si può scrivere come frazione? O almeno è radice di un
polinomio a coefficienti interi, come la diagonale del quadrato
o il numero aureo?
Le risposte, trovate nel XVIII e nel XIX secolo, sono entrambe
no: o ci si accontenta del simbolo π , che non dice nulla del suo
valore, o si usa un numero finito di sue cifre decimali.
6
I numeri che sono soluzioni di equazioni algebriche a coefficienti interi sono detti algebrici. Gli altri numeri, che come π non sono soluzioni di equazioni a
coefficienti interi, sono detti trascendenti.
Un ragionamento non proprio semplice porta a dimostrare che i numeri sono “sostanzialmente” tutti trascendenti. Quindi, i numeri algebrici sono una parte trascurabile della totalità dei numeri. Ossia, un numero “preso a caso”, è “quasi sicuramente” trascendente. Ma lo è davvero? Questo di solito non lo possiamo sapere. Abbiamo un’informazione certa sulla totalità dei numeri, ma non su un singolo numero preso a caso.
NOTA. Questa è la situazione usuale nella Statistica: si
possono fare affermazioni sulla situazione globale, ma
non sul singolo elemento.
7
Le potenze operano con due numeri: la base e
l’esponente. Per esempio,
!
34 = 3 "3 "3 "3 = 81.
Per completezza, si pone
!
31 = 3,
!
30 = 1,
!
3"1 =13
In particolare:
!
1n = 1 per ogni esponente n.
Poi,
!
0n = 0 per ogni n >0.
ATTENZIONE: Per n ≤ 0, il simbolo
!
0n non ha significato!!!
Non meravigliamoci: in ogni linguaggio ci sono espressioni
senza significato: che cosa significa abo in italiano?
Ci sono anche parole che in una lingua hanno uno o più
significati e in un’altra lingua ne hanno altri: sale, mare
Chissà se hanno qualche significato nella Scienza le
espressioni
!
31 2,
!
3 2 ,
!
3"? Ebbene sì, ce l’hanno, purché la base sia maggiore di 0.
!
31 2 = 3 = 1,73K è il numero tale che
!
31 2"
# $
%
& ' 2
= 3 .
8
Le potenze si usano in problemi di tipo probabilistico o geometrico, ma anche per modelli matematici di fenomeni naturali.
ESEMPIO: calcolare il numero di possibili esiti nel lancio di
una moneta. Ogni volta abbiamo T(esta) o C(roce) e quindi:
• dopo un lancio, due possibili esiti, T oppure C
• dopo due lanci, quattro possibili sequenze:
TT, TC, CT, CC
• dopo tre lanci, otto sequenze:
TTT, TTC, TCT, CTT, TCC, CTC, CCT, CCC
e dopo n lanci? Due possibilità per ciascun esito, quindi
!
2 "2 "L "2n
1 2 4 3 4 = 2n sequenze diverse.
Qui la base è sempre 2 e l’esponente è variabile.
UN ALTRO ESEMPIO: l’area di un quadrato di lato intero.
• Se il lato è unitario, l’area è
!
1 "1 = 1
• Se il lato è due unità, l’area è
!
2 "2 = 4
• Se il lato è tre unità, l’area è
!
3 "3 = 9
• E se il lato è n unità? L’area è
!
n "n = n2.
Qui la base è variabile e l’esponente è sempre 2.
9
Confrontiamo le due successioni al crescere di n: n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
2^n 2 4 8 16 32 64 128 256 512 1024 2048 4096 8192
n^2 1 4 9 16 25 36 49 64 81 100 121 144 169
Notiamo che la successione esponenziale
!
2n cresce
più rapidamente del monomio
!
n2.
10
PROBLEMA. Quante tabelle con k caselle si possano compilare con n simboli, uno per casella?
ESEMPIO: quante parole di 3 lettere si possono scrivere con
le sole 4 lettere A, C, G, T?
Abbiamo 4 scelte per ogni casella, quindi
!
4 "4 "4 = 43 = 64
parole distinte (senza considerare un loro possibile significato,
ovviamente: la Natura ne usa solo 20).
RISPOSTA GENERALE: le tabelle possibili sono
!
nk .
Caso particolare: k = n. Le tabelle possibili sono
!
nn .
Esistono
!
22 = 4 parole di due lettere con le sole lettere A, B:
AA, AB, BA, BB;
ci sono 27 parole di 3 lettere con le lettere A, B, C
e ben 256 parole di 4 lettere con le lettere A, B, C, D.
11
Se abbiamo a disposizione una sola copia di ogni simbolo, che cosa cambia?
ESEMPIO. In una finale mondiale di nuoto ci sono 8
concorrenti: il primo è uno degli 8, ma il secondo è uno dei
sette rimanenti, e il terzo è uno degli altri sei, e così via.
L’ottavo è l’ultimo rimasto dopo che gli altri sette sono
arrivati. Allora,
!
8 "7 "6 "5 "4 "3 "2 "1 = 40320 possibili
ordini d’arrivo.
Questo tipo di numeri non si scrive facilmente come potenza, ed allora si usa un simbolo particolare: n!, che si legge n fattoriale. Esso indica il prodotto dei numeri interi da 1 ad n. È il numero di liste distinte di lunghezza n, compilabili con n simboli tutti diversi fra loro.
Osserviamo che
!
n+ 1( )!= n! " n+ 1( ). ESEMPIO. Gli anagrammi della parola “cane”, che ha 4
lettere distinte, sono
!
4!=4"3"2"1=24 (anche qui si prescinde
da possibili significati).
12
Confronto fra le due successioni
!
nn ed n! , con calcolo
del rapporto, arrotondato ai centesimi (da Excel):
n n^n n! (n^n)/n! 1 1 1 1,00 2 4 2 2,00 3 27 6 4,50 4 256 24 10,67 5 3.125 120 26,04 6 46.656 720 64,80 7 823.543 5.040 163,40 8 16.777.216 40.320 416,10 9 387.420.489 362.880 1.067,63
la prima succes-
sione cresce assai
più rapidamente,
come si vede
anche dal loro
rapporto.
Calcoliamo il quoziente tra termini successivi
dell’ultima colonna:
!
an =n +1( )n +1
n +1( )!nn n!
n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
!
an 2,000 2,250 2,370 2,441 2,488 2,522 2,546 2,566 2,581 2,594 2,604 2,613
Usiamo le proprietà delle potenze e delle frazioni a più piani per semplificare i fattori comuni ed ottenere:
!
an =n +1( )n+1
n +1( )!nn n!
=n +1( )n " n +1( )
nn"
n!n!" n +1( )
=n +1
n
#
$ % %
&
' ( (
n= 1+
1
n
#
$ % %
&
' ( (
n
13
Questa è una successione importantissima, che si ritrova in varie situazioni in Economia ed Ecologia. Al tendere di n all’infinito, essa cresce sempre più lentamente, fino ad un numero e detto numero di Nepero (o di Eulero a seconda delle nazioni) e che vale
circa
!
e " 2,718281828459 .
Purtroppo, non è né una frazione né un numero algebrico, ma è trascendente come π.
Si può calcolare e anche come somma dei reciproci dei
fattoriali, purché si ponga 0! = 1 (ci sono ottime ragioni):
!
e =10!
+11!
+12!
+13!
+14!
+ K = 1 +1 +12
+16
+1
24+ K =
1n!
n=0
"
#
n 0 2 4 6 8 10 e≈ 1 2,5 2,70833 2,71806 2,71828 2,71828
14
Nella storia ci sono stati molti studi e tentativi per arrivare a dimostrare le affermazioni riguardanti il numero di Nepero, perché è uno dei cinque numeri più importanti della matematica: 0, 1, π, e, i.
Il numero i è la cosiddetta unità immaginaria.
Fu scoperta dai bolognesi Scipione Dal Ferro e Raffaele
Bombelli nel 1500 come soluzione dell’equazione
!
x2 +1 = 0 ,
quindi è un numero algebrico.
Nel 1700, il matematico svizzero Eulero dimostrò
l’uguaglianza
!
ei" +1 = 0 , riunendo in una sola formula quei cinque numeri.
15
Torniamo agli anagrammi. La parola “cavalla” ha lettere ripetute, ossia hanno frequenze diverse:
la a ha frequenza 3 la l ha frequenza 2 la c e la v hanno frequenza 1.
Se permutiamo tra loro le tre a (ci sono 3! = 6 modi per
farlo), otteniamo sei volte la stessa parola. Idem se permutiamo (in 2 = 2! modi) la lettera l. Allora le parole distinte ottenute anagrammando la
parola “cavalla” non sono 5040 = 7!, ma
!
7!3!"2!
=420.
Formula generale: sia n la lunghezza della parola, sia r il
numero di lettere distinte, siano
!
f1,K , f r le loro frequenze.
Allora ci sono
!
n!f1!"f2!"L " fr ! anagrammi distinti.
Caso r = 2. Sia k la frequenza della prima lettera, quindi
n-k quella dell’altra. Gli anagrammi sono:
!
n!k!" n # k( )!
Esempio: “mamma” ha
!
5!2!" 5 # 2( )!
=5 " 4 "3 "2 "1
2 "1( ) " 3 "2 "1( )=
5 " 4
2= 10
anagrammi.
16
Dati i numeri naturali n, k, il numero
!
n!k!" n # k( )! si denota
anche con
!
n
k
"
#
$ $ $ $
%
&
' ' ' ' e si chiama coefficiente binomiale.
Ha applicazioni in Combinatoria, Algebra, Teoria degli Insiemi, Genetica, Probabilità, Statistica, ecc. APPLICAZIONE 1. Quanti sottoinsiemi Y distinti con k
elementi posso estrarre da un insieme X con n elementi?
Fissiamo il sottoinsieme Y; esaminiamo uno dopo l’altro gli n
elementi di X: se l’elemento estratto appartiene ad Y
scriviamo I; se no, scriviamo O.
Abbiamo alla fine una fila (= parola) di n lettere, di cui k sono
I e n-k sono O: IOOOIIOIIIOO…
I sottoinsiemi Y con k elementi sono tanti quanti gli
anagrammi di queste parole con k lettere I e n-k lettere O:
sono proprio
!
n!k!" n # k( )!
=n
k
$
% & & '
( ) ) in tutto.
ESEMPIO: da 90 numeri distinti quante cinquine possiamo
estrarre?
!
90
5
"
#
$ $ $ $
%
&
' ' ' '
= 43.949.268.
17
APPLICAZIONE 2. Calcoliamo le potenze di (a+b).
n 0 1 2
!
a + b( )n
1
!
a + b
!
aa + ab + ba + bb
!
a + b( )n= a + b( ) " a + b( )L a + b( )
n1 2 4 4 4 4 3 4 4 4 4
Il suo sviluppo è costituito da termini di grado n che contengono solo i simboli a e b, in tutti i modi possibili.
Per k = 0, 1, …, n, i termini con k lettere a e n-k lettere b
sono in tutto
!
n
k
"
# $ $ %
& ' ' .
Poiché a⋅b = b⋅a, ognuno di essi si riscrive
!
ak "bn#k .
Dopo la riduzione dei termini simili, si hanno i monomi
!
n
k
"
# $ $ %
& ' ' a
k (bn)k e il risultato è la loro somma:
!
a + b( )n=
n
k
"
# $ $ %
& ' ' a
k (bn)k
k=0
n
*
Questa formula è spesso detta binomio di Newton.
18
IL TRIANGOLO ARITMETICO (o di Tartaglia)
• Contiene i coefficienti binomiali
!
n
k
"
# $ $ %
& ' ' , che sono tutti numeri
naturali. • La prima colonna (k = 0) è sempre 1. • Se k > n viene sempre 0. • Ogni termine con n, k > 0 è somma dei due che lo
sovrastano:
!
n
k
"
# $ $ %
& ' ' =
n - 1
k - 1
"
# $ $
%
& ' ' +
n - 1
k
"
# $ $
%
& ' ' .
• La somma di ogni riga è una potenza di 2. • Fornisce i coefficienti dello sviluppo delle potenze di a+b.
n\k 0 1 2 3 4 5 6 7 8 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 2 1 2 1 0 0 0 0 0 0 3 1 3 3 1 0 0 0 0 0 4 1 4 6 4 1 0 0 0 0 5 1 5 10 10 5 1 0 0 0 6 1 6 15 20 15 6 1 0 0 7 1 7 21 35 35 21 7 1 0 8 1 8 28 56 70 56 28 8 1
(gli zeri non li ho messi per comodità)
!
a + b( )5= a5 + 5a4b + 10a3b2 + 10a2b3 + 5ab4 + b5