Una Giornata italiana DA SALVARE contro l'Osteoporosi

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La proposta del presidente della Fondazione al Parlamento Una Giornata italiana contro l'Osteoporosi Al Teatro Quirino di Roma cerimonia di consegna del Premio Aila. Riconoscimenti a Cinzia Marchese Rosolino-Titova, Massimo Boldi, Pietrangeli e Marevivo Lettera aperta a Lorenzin impegnata da anni nel campo del sociale OSSA DA SALVARE di Francesco Bove Illustre On. Ministro, Cara Beatrice, non capita in tutte le legislature di avere un Ministro della Salute con un percorso politico e un grado di maturazione come i tuoi! Non capita in tutte le legislature di avere quindi un rappresentante di governo che conosce da vici- no i problemi della gente, avendo percorso i vari gradi della politica, dalle Circoscrizioni alla Camera dei Deputati, passando per un Comune importante come Roma. Ricordo le tue prime battaglie sociali, dove hai combattuto con grande energia e sensibilità, credendo fer- mamente nei tuoi principi ispiratori. Quando è stato proiettato al teatro Quirino il tuo videomessaggio che hai rivolto a tutti i par- tecipanti del Premio AILA “Progetto Donna”, hai dato ancora una dimostrazione delle tue qualità politiche: la memoria e l’onestà intellet- tuale. Hai ricordato, infatti, come in uno dei tuoi primi impegni politici, circa quindici anni fa, ti sei unita alle battaglie dell’Aila. Insieme siamo andati nei Centri Anziani a spiegare cosa fosse l’osteoporosi, a fare screening di massa con la MOC ad ultrasuoni, a cercare di impo- stare quei criteri di prevenzione che passano attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e lo sviluppo della consapevolezza. Temi affrontati anche dal grande protagonista della spending review, Cottarelli, in un suo discorso all’ONU sull’investimento nella salute e l’im- portanza della prevenzione. Ma la gente, come dire, non vede dei bei risultati. Tante parole, ma pochi fatti concreti e ti spiego anche i moti- vi! L’osteoporosi è un vero flagello, in costante aumento, anche perché viviamo di più e l’ap- parato osseo si invecchia e quindi diventa più fragile. Le famigerate fratture di femore ormai sono una complicanza della patologia alle quali siamo per cosi dire abituati e rassegnati, in quanto in fondo c’è sempre una caduta a cui dare tutte le responsabilità. Ma le fratture della colonna vertebrale, dove le mettiamo? Quasi duecentomila persone ogni anno, sento- no improvvisamente, senza nessuna causa, cedere il proprio corpo e non riescono a stare in piedi per i fortissimi dolori. Non voglio ricordarti i costi diretti e indiretti (miliardi di euro), ma le sofferenze. Non possiamo più rimanere indifferenti, essere soddisfatti del proprio operato (parlo di noi dell’AILA) se alle parole non seguono i fatti.(...) e la divulgazione degli sforzi di ciascu- no possano creare una squadra vincen- te. Ne è convinto da sempre il profes- sor Francesco Bove, fondatore e presi- dente della Fondazione AILA per la lotta all’artrosi e all’osteoporosi, non- ché componente del Consiglio Superiore di Sanità. Un impegno capa- ce di raccogliere negli anni consensi e affinità progettuali che hanno visto al fianco del prof. Francesco Bove, sin dal 1997, l’on. Beatrice Lorenzin. “Quale componente del gruppo di lavoro con- sultivo medico-scientifico creato dal ministro della Salute – ha dichiarato il prof. Bove – ho chiesto alla Lorenzin di investire il Parlamento per istituire al più presto la Giornata italiana contro l’Osteoporosi, una proposta non più derogabile e a costo zero: infatti, pro- prio in funzione degli alti costi socio- sanitari legati all’osteoporosi, le azioni di prevenzione diventerebbero vere misure di risparmio per il Paese”. Insomma, ossa sempre più deboli per molti italiani: un problema che porta a situazioni catastrofiche con aumento di fratture vertebrali, veri e propri “crolli” di MARINO COLLACCIANI U n Premio alla Donna, alla sua presenza insostituibile, alla sua capacità di creare vita e di garantirne la solidità nella rappresenta- zione dell’esistenza terrena. Ci voleva, dunque, un teatro per fare da cornice a un quadro dell’assistenza socio-sanita- ria dedicato a quel pianeta femminile purtroppo trascurato, vilipeso, spesso violentato, ucciso. E allora quello che è divenuto un must della pre- venzione è andato in scena al Quirino, storico spazio teatrale della Capitale: la XIII edizione del Premio AILA Progetto Donna. Protagonisti i volti e le anime di quei personaggi che hanno reso pubbliche testimo- nianze di vita, di sofferenza, di ricerca e di affermazione attraverso la cruna dell’impegno, spesso doloro- so, ma con la convinzione che la lotta Il ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, ha rivolto un videomessaggio all’apertura del Premio AILA. Questi i passi più significativi: ”Seguo l’AILA dal 1997 quando col prof. Francesco Bove portammo la MOC nei Centri Anziani”…“Combattere la fragilità ossea è un impegno prioritario per la salute: un obiettivo non solo ita- liano, ma di tutti i Paesi dell’Ue. Far comprendere l’importanza della diagnosi precoce deve esse- re una nostra priorità e per questo ringrazio l’AILA per quanto fa nei confronti delle donne anziane così come per quelle giovani”. Videomessaggio Ministro della Salute “Donne meno fragili con diagnosi precoci Ricerca, impegno e solidarietà alla base delle motivazioni dei riconoscimenti Le donne al centro del progetto di cura, assistenza socio-sanitaria e di protocolli riabilitativi gira alla pagina seguente gira alla pagina 3 Da sinistra, la prof. Cinzia Marchese, il prof. Enrico Garaci, Cristina Caruso NOTIZIARIO AILA anno XVII n. 3/4 2014 Notiziario trimestrale dell’Associazione italiana per la lotta contro l’artrosi e l’osteoporosi direttore responsabile Francesco Bove Via Ximenes, 2/a - 00197 Roma tel 068072140 fax 068081533 www.ailafondazione.it email: [email protected] Stampa: Spedalgraf Stampa srl, Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 00101/98 del 12/03/1998 www.ailafondazione.it aila.qxp:Layout 1 8-07-2014 11:09 Pagina 1

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La proposta del presidente della Fondazione al Parlamento

Una Giornata italianacontro l'OsteoporosiAl Teatro Quirino di Roma cerimonia di consegna del Premio Aila. Riconoscimenti a Cinzia MarcheseRosolino-Titova, Massimo Boldi, Pietrangeli e Marevivo

Lettera aperta a Lorenzinimpegnata da anninel campo del sociale

OSSADA SALVARE

di Francesco Bove

Illustre On. Ministro,Cara Beatrice,non capita in tutte le legislature di avere unMinistro della Salute con un percorso politico eun grado di maturazione come i tuoi! Noncapita in tutte le legislature di avere quindi unrappresentante di governo che conosce da vici-no i problemi della gente, avendo percorso ivari gradi della politica, dalle Circoscrizionialla Camera dei Deputati, passando per unComune importante come Roma. Ricordo letue prime battaglie sociali, dove hai combattutocon grande energia e sensibilità, credendo fer-mamente nei tuoi principi ispiratori.Quando è stato proiettato al teatro Quirino iltuo videomessaggio che hai rivolto a tutti i par-tecipanti del Premio AILA “Progetto Donna”,hai dato ancora una dimostrazione delle tuequalità politiche: la memoria e l’onestà intellet-tuale. Hai ricordato, infatti, come in uno deituoi primi impegni politici, circa quindici annifa, ti sei unita alle battaglie dell’Aila. Insiemesiamo andati nei Centri Anziani a spiegare cosafosse l’osteoporosi, a fare screening di massacon la MOC ad ultrasuoni, a cercare di impo-stare quei criteri di prevenzione che passanoattraverso l’informazione, la sensibilizzazionee lo sviluppo della consapevolezza. Temiaffrontati anche dal grande protagonista dellaspending review, Cottarelli, in un suo discorsoall’ONU sull’investimento nella salute e l’im-portanza della prevenzione. Ma la gente, comedire, non vede dei bei risultati. Tante parole,ma pochi fatti concreti e ti spiego anche i moti-vi! L’osteoporosi è un vero flagello, in costanteaumento, anche perché viviamo di più e l’ap-parato osseo si invecchia e quindi diventa piùfragile. Le famigerate fratture di femore ormaisono una complicanza della patologia alle qualisiamo per cosi dire abituati e rassegnati, inquanto in fondo c’è sempre una caduta a cuidare tutte le responsabilità. Ma le fratture dellacolonna vertebrale, dove le mettiamo? Quasi duecentomila persone ogni anno, sento-no improvvisamente, senza nessuna causa,cedere il proprio corpo e non riescono a starein piedi per i fortissimi dolori. Non voglioricordarti i costi diretti e indiretti (miliardi dieuro), ma le sofferenze. Non possiamo più rimanere indifferenti, esseresoddisfatti del proprio operato (parlo di noidell’AILA) se alle parole non seguono ifatti.(...)

e la divulgazione degli sforzi di ciascu-no possano creare una squadra vincen-te. Ne è convinto da sempre il profes-sor Francesco Bove, fondatore e presi-dente della Fondazione AILA per lalotta all’artrosi e all’osteoporosi, non-ché componente del ConsiglioSuperiore di Sanità. Un impegno capa-ce di raccogliere negli anni consensi eaffinità progettuali che hanno visto alfianco del prof. Francesco Bove, sin dal

1997, l’on. Beatrice Lorenzin. “Qualecomponente del gruppo di lavoro con-sultivo medico-scientifico creato dalministro della Salute – ha dichiarato ilprof. Bove – ho chiesto alla Lorenzindi investire il Parlamento per istituire alpiù presto la Giornata italiana control’Osteoporosi, una proposta non piùderogabile e a costo zero: infatti, pro-prio in funzione degli alti costi socio-sanitari legati all’osteoporosi, le azionidi prevenzione diventerebbero veremisure di risparmio per il Paese”.Insomma, ossa sempre più deboli permolti italiani: un problema che porta asituazioni catastrofiche con aumento difratture vertebrali, veri e propri “crolli”

di MARINO COLLACCIANI

Un Premio alla Donna, alla suapresenza insostituibile, alla suacapacità di creare vita e di

garantirne la solidità nella rappresenta-zione dell’esistenza terrena. Ci voleva,dunque, un teatro per fare da cornice aun quadro dell’assistenza socio-sanita-ria dedicato a quel pianeta femminilepurtroppo trascurato, vilipeso, spesso

violentato, ucciso. E allora quelloche è divenuto un must della pre-venzione è andato in scena alQuirino, storico spazio teatraledella Capitale: la XIII edizionedel Premio AILA ProgettoDonna. Protagonisti i volti e leanime di quei personaggi chehanno reso pubbliche testimo-nianze di vita, di sofferenza, diricerca e di affermazione attraversola cruna dell’impegno, spesso doloro-so, ma con la convinzione che la lotta

Il ministro della Salute, on.Beatrice Lorenzin, ha rivolto unvideomessaggio all’apertura delPremio AILA. Questi i passi piùsignificativi: ”Seguo l’AILA dal

1997 quando col prof. FrancescoBove portammo la MOC nei CentriAnziani”…“Combattere la fragilitàossea è un impegno prioritario perla salute: un obiettivo non solo ita-

liano, ma di tutti i Paesi dell’Ue.Far comprendere l’importanza

della diagnosi precoce deve esse-re una nostra priorità e per questoringrazio l’AILA per quanto fa nei

confronti delle donne anziane cosìcome per quelle giovani”.

VideomessaggioMinistro della Salute“Donne meno fragili con diagnosi precoci

Ricerca, impegnoe solidarietà alla basedelle motivazionidei riconoscimenti

Le donne al centrodel progetto di cura,assistenza socio-sanitariae di protocolli riabilitativi

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Da sinistra, la prof. Cinzia Marchese, il prof. Enrico Garaci, Cristina Caruso

NOTIZIARIO AILA anno XVII n. 3/4 2014

Notiziario trimestraledell’Associazione italiana per la lotta contro l’artrosi e l’osteoporosi

direttore responsabileFrancesco Bove

Via Ximenes, 2/a - 00197 Romatel 068072140 fax 068081533www.ailafondazione.itemail: [email protected]: Spedalgraf Stampa srl,RomaRegistrazione Tribunale di Roman. 00101/98 del 12/03/1998www.ailafondazione.it

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(...) che determinano inabilità.Basti pensare che, in base ai datiin possesso della FondazioneAILA, l’osteoporosi colpisceoggi in Italia 4,5 milioni didonne e 1,5 milioni di uomini.“Se andiamo a indagare – sostie-ne Bove – i fratturati mostranolivelli insufficienti di vitamina D,scarsa negli alimenti e legata airaggi solari, proprio quelli cui glianziani, ad esempio, si espongo-no col contagocce. Per questochiediamo al ministro dellaSalute di aggiungere vitamina Dnegli alimenti e di riportarne

sulle confezioni la quantità con-tenuta”. Temi importanti, nevral-gici in un Paese in crisi econo-mica, ma ancora ricco di giuste esacrosante idee. Percorse e attra-versate anche dai richiami di chisoffre e dai suoni di chi vuoleattutire con la musica la partedolente della vita: così con gli“Affetti Collaterali Band” e la“Gerardo Di Lella PopOrchestra” - dopo gli interventi ela consegna dei riconoscimenti -il Premio ha cavalcato gli spartitidi importanti colonne sonore chehanno fatto la storia della filmo-

grafia, e brani del pop e del rockdegli ultimi quarant’anni. In unQuirino gremito in ogni ordinedi posti, molti gli ospiti – chia-mati sul palco dalla conduttriceCristina Caruso - alcuni dei qualihanno proceduto alla premiazio-ne dei vincitori. Tra questi, ilprof. Enrico Garaci, presidentedel Consiglio Superiore diSanità, il prof. Adriano Redler,

preside della Facoltà di Medicinae pro-Rettore dell’Università LaSapienza, la pierre TizianaRocca, Barbara Bouchet, MarinaRipa di Meana, la dott.ssaJessica Faroni, vice-presidentedell’Aila e presidentedell’Associazione italiana ospe-dalità privata (Aiop). Ciascuno,nei propri interventi, ha motivatola scelta dei premiati: dalla cop-

pia Natalia Titova-MassimilianoRosolino a Massimo Boldi, dallaprof.ssa Cinzia Marchese,responsabile del servizio diMedicina Rigenerativadell’Umberto I a RosalbaGiugni e Carmen di Penta,rispettivamente presidente edirettore dell’Associazioneambientalista Marevivo. Fino all’evergreen NicolaPietrangeli, splendido campionedentro e fuori i campi di gioco ditutto il mondo.

Marino Collacciani

Dalla prima pagina Un Quirino tutto esaurito plaude all'impegno dei premiati

Prevenzione protagonista sul palcoLe testimonianze di professionisti e di personaggi sportivi e di spettacolo

Sorrisi… a percussioneMassimo Boldi mostra con orgo-glio il riconoscimento: subito doposi è esibito ala batteria, sua gran-de passione

EvergreenNicola Pietrangeli riceve ilPremio Aila da Barbara Bouchet.Il grande ex tennista è amba-sciatore dello sport italiano

Danzare sull’acquaLui è il campione di nuoto Massimiliano

Rosolino e la moglie è la danzatriceNatalia Titova: a premiarli la dott.ssa

Jessica Faroni

Coppia d’assiIn platea e poi sul palco a pre-miare Marina Ripa di Meana(già insignita del riconosci-mento) con il marito Carlo

Il mare è vivoPremiate Rosalba Giugni e Carmen di Penta,presidente e direttore di Marevivo

I Cugini più amatiIntervento a sorpresa dei Cugini di Campagna,gruppo storico della musica italiana

La grande musicaLa Gerardo Di Lella Pop Orchestra con gli AffettiCollaterali, colonne sonora del Premio

La pierre solidaleTiziana Rocca ha da semprelegato la propria attività di orga-nizzatrice alla beneficenza e allaricerca scientifica

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Laboratorio e Responsabile delservizio di Medicina Rigenerativadel Policlinico Umberto I di Roma.Cosa s’intende oggi perMedicina Rigenerativa?“La branca ha avuto negli ultimianni un notevole sviluppo essen-zialmente dovuto a protocolli tera-peutici alternativi al trapianto d’or-gano o di tessuto che hanno contri-buito a realizzare prodotti di tera-pia cellulare con l’obiettivo diriparare i tessuti danneggiati”. Cellule staminali sempre prota-

di MARINO COLLACCIANI

“Senza vita-mina D ilcalcio non

viene assorbito a livello dell’apparato dige-rente (stomaco e intestino), le ossa si indebo-liscono e aumentano le fratture.Un’equazione prevedibile che rende neces-sario indagare sui livelli ematici della vitami-na D, integrandola anche farmacologica-mente, poiché poco presente negli alimenti.Oltre alla vitamina D è necessarioanche 1 grammo di calcio al gior-no, ma l’obiettivo non è facilmen-te raggiungibile, specialmente pergli intolleranti al latte e ai suoiderivati. Quindi, l’educazione ali-mentare diventa indispensabile”.Parola del prof. Francesco Boveprima della cerimonia conclusivadel Premio AILA.Cosa chiede in particolare alministro Lorenzin?“Le proponiamo di aggiungere vitamina Dnegli alimenti e di riportarne sulle confezio-ni la quantità contenuta”.Quanto preoccupano le cifre dell’osteopo-rosi?“La malattia colpisce oggi in Italia 4,5 milio-ni di donne e 1,5 milioni di uomini. Ognianno si registrano 100mila fratture del femo-re (numero destinato a raddoppiare nei pros-simi 40 anni), ma sono in fortissimo aumen-to i danni provocati dall’osteoporosi, e cioèle fratture: non solo al collo del femore – per

lo più legate a lievi eventi traumatici – maanche le fratture vertebrali che provocanoinabilità”.Quali sono le fasce di popolazione più arischio? E quanto costa allo Stato il man-cato approccio preventivo all’osteoporo-si?“Donne over 50 e uomini over 65: se sipensa che gli over 65 in Italia rappresentanoil 19 per cento del totale e l’aspettativa di vitaè in crescita, nei prossimi 20-30 anni il datoin oggetto raggiungerà il 30%, un terzo delquale over 80”. In termini di spesa sanitaria

per curare l’osteoporosi e le sue conseguen-ze è necessario 1 miliardo di euro l’anno.Peraltro, il problema riguarda l’interaEuropa, non solo il nostro Paese”.Cosa ha chiesto al ministro?“Quale componente del gruppo di lavoroconsultivo medico-scientifico creato dalministro della Salute, ho chiesto allaLorenzin di investire il Parlamento per l’isti-tuzione della Giornata Italiana control’Osteoporosi, una proposta non più deroga-bile e a costo zero: proprio in funzione deglialti costi socio-sanitari legati alla malattia.

Già nel 2011 il commissario Carlo Cottarelli,incaricato di procedere con la spendingreview nel comparto pubblico, invitò a pun-tare di più sulla prevenzione e sulla promo-zione di migliori stili di vita: ad esempio, concampagne contro fumo e abuso di alcol o dipromozione della comunicazione nellosport”.Esistono cure innovative?“Per quanto concerne l’artrosi – che colpiscele articolazioni, consumandole precocemen-te, in particolare quelle dell’anca e del ginoc-chio – si ricorre agli interventi di protesizza-

zione con materiali all’avanguar-dia che garantiscono una duratafunzionale superiore ai vent’anni”.Riguardo all’osteoporosi, ci tro-viamo al cospetto di un ”tarlo”, unkiller silenzioso che va indagato:occorre fare la MOC, una sorta diestratto conto che ci dice qual è laquantità in nostra dotazione e cifornisce la possibilità di correre airipari”.

La musica è da sempre in primo pianoall’interno delle sue iniziative: c’è unmotivo particolare, oltre al fatto che lei èanche un musicista, leader della bandAffetti Collaterali?“La musica è un grande momento di comu-nicazione. Noi abbiamo coniato il terminemusic&science che si sta diffondendo intutto il mondo: attraverso le note cerchiamodi sensibilizzare l’opinione pubblica allasfida della prevenzione, molto importanteper combattere patologie degenerative comel’artrosi e l’osteoporosi”.

La ricerca La prof. Marchese: cellule staminali nelle patologie della cartilagine articolare

Terapia cellulare dalla medicina rigenerativa

Intervista Francesco Bove, presidente dell’Aila

Vitamina D, rimedioper risanare ossae spese dello StatoLa proposta: aggiungerla negli alimentie riportarne la quantità sulle confezioni

i

CristinaCaruso,giornalista econduttrice Rai- ha presentatocon garbo eprofessionalitàla serata alQuirino graziealla disponibi-lità del diretto-re organizzati-vo del teatro,arch. YazdaniShapour.Volto di prestigio di RaiSport1, laCaruso ospitaspesso all'interno dei suoi contenitorid'informazione- l'ultimo è"Galeno News- notizie e ser-vizi riguardanti la ricercascientifica e la salutepubblica

(...) Oggi credo che un Ministrocosì sensibile e impegnato, tra lamoltitudine dei problemi di altro

genere che investono la salute pub-blica, debba fare una vera riflessio-ne e affrontare alla base il proble-

ma osteoporosi. Iniziare inParlamento l’iter che istituisca laGiornata Nazionale e far iniziaredal proprio Ministero una campa-

gna di informazione nazionalesulla vitamina D, sul Calcio e sugli

stili di vita, (vedi i lavori delGruppo consultivo medico-scienti-

fico da te costituito) che a costozero possono farci risparmiaresoldi e soprattutto sofferenze e

questo lo possiamo affermare congrande sicurezza. Una risposta cela chiede improrogabilmente la

gente che soffre e quella che vuoleinvestire, per l’appunto, in salute:

ce lo chiedono soprattutto ledonne, colpite in maggior misura.Attendiamo fiduciosi che qualcosa

cambi, in meglio!Con riverenza.

Francesco Bove

Dalla primaOSSA

DA SALVARE

“Felice di ricevere questo Premiocome ricercatrice perché soprattut-to nel nostro settore occupare unaposizione di responsabilità per noidonne è un dovere, non un diritto equesto vale in tutti i campi, com-presi quelli scientifici e tecnologi-ci. Infatti, la diversità di genere neigruppi è fonte di ricchezza e crea-tività, e nella ricerca rappresentaun valore aggiunto”. Così hadichiarato ad Aila News la prof.ssaCinzia Marchese, DocenteOrdinario di Medicina di

goniste?“Sì. Recentemente quelle derivateda midollo osseo (BMSC) sonostate proposte come una validaalternativa nel trattamento didiverse patologie della cartilaginearticolare grazie alla loro capacitàdi differenziare in diverse lineecellulari tra cui osteoblasti e con-drociti con ottimi risultati dalpunto di vista funzionale e istolo-gico”.Su cosa punta il suo ultimo lavo-ro di ricerca?

“Nello studio avviato con illustricolleghi Ortopedici abbiamo usatocellule staminali mesenchimaliisolate da una fonte diversa rispet-to al midollo, ovvero il tessuto adi-poso, per trattare le lesioni osteo-condrali. Il tessuto adiposo contie-ne in abbondanza cellule staminaliche condividono molte caratteristi-che con quelle derivate da midollo,come l’elevata capacità proliferati-va e differenziativa verso lineemesenchimali”.

Mar. Coll.

La ricettaAnche un grammo

di calcio al giorno contri-buisce all’avvio dellacura, dalla quale peròsarebbero esclusi gliintolleranti al latte

“ Music&ScienceLa musica è un grande

momento di comunicazione con cuicerchiamo di sensibilizza-

re l’opinione pubblicasulla prevenzione

Cinzia Marchese

Ottimi risultatidal puntodi vista

funzionalee istologico

con osteoblastie condrociti

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di Andrea Riccardi

Cuba, culla delle innovazionitecnologiche in Chirurgia. Aconferma del ruolo di capitaledelle eccellenze internaziona-li, l’isola caraibica ha ospita-to a L’Avana la VII edizionedell’incontro Italia-Cuba,quest’anno riservato alleinnovazioni tecnologichenella chirurgia. Promotore delvariegato convegno il prof.Pasquale Berloco, direttoredel Centro Trapiantidell’Università La Sapienzache quest’anno ha tagliato iltraguardo dei 3.000 trapianti,lungo il solco tracciato dallostorico Paride Stefanini,padre della chirurgia italianacol primo trapianto scimpan-zè uomo eseguito il 30 apriledel 1966. Prima di entrarenel dettaglio dell’intensa ker-messe, rivelatasi anche que-st’anno di altissimo profilo, èbene sottolineare come l’in-terscambio culturale garantitodalla manifestazione fin dallasua nascita, si sia arricchitodi nuovi elementi e di uninteresse scientifico di respirointernazionale, richiamandoprofessionisti e osservatori da

ogni parte del mondo.Dunque, al centro la scienzae lo sviluppo delle tecnologiea supporto della chirurgiad’avanguardia, ma ancheoccasione di confrontocostruttivo e solidale in unPaese come Cuba da semprevotato all’assistenza medicadi livello. Una tradizione,dunque, che si è rinnovatacon interventi guidati dalprof. Pasquale Berloco e dachirurghi de La Sapienza.Nell’Ortopedia sono stateapplicate le innovazioni tec-nologiche nelle protesi di

ginocchio: il prof. FrancescoBove e il prof. Mario Manilihanno eseguito in contempo-ranea due interventi protesicipresso l’ospedale Cimeq deL’Avana, nel Reparto diOrtopedia diretto dal prof.Roberto Balmaseda Manent.Al termine dei lavori, spazioal progetto Music&Sciencecon l’esibizione della bandAffetti Collaterali. Semplice

e convincente l’ideologia: lamusica collante distensivodelle tensioni, mezzo straor-dinario di comunicazione,colonna sonora della speranza

e dell’ottimismo lungo lospartito di una vita da vivere,a prescindere. Nel corso delconcerto – svoltosi nel“Salone 1930” monumentonazionale dell’HotelNacional, nel quale si sonoesibiti tra gli altri FrankSinatra e Fred Astair – ilprof. Alfredo Ceballos Mesa,titolare dell’Accademia diScienza di Cuba, ha ricevutoil Premio Aila Internazionale.Con lui hanno ricevuto il pre-stigioso riconoscimento l’excampione olimpico AlbertoJuantorena, la cantante Rochie la campionessa Ana FidelioQuirot.

Medicina e innovazioni tecnologiche. Premi Aila per lo sport e la ricerca scientifica

Cuba-Italia, gemellaggio chirurgicoA margine delle relazioniinterventi in diretta di chirurghie ortopedici italiani a L’Avana

sanitarie è elevata, con circa 900.000persone che ogni anno si spostanodalla loro Regioni di residenza versoaltre aree per ottenere cure migliori. Professor Sirchia cosa chiede alloStato?“Che la definizione dei LEA (compi-to esclusivo dello Stato) abbia ad

Intervista Il prof. Sirchia: adeguamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)

Una LEAle prestazione medicaNo al pendolarismoIn Italia 900mila personesi spostano ogni annodalle loro Regioni per curasi

C’è un modo per ottimizzare le pre-stazioni del Servizio SanitarioNazionale in tutte le regioni, evitan-do viaggi della speranza e lungheliste di attesa. Lo sa bene il prof.Girolamo Sirchia, già ministro dellaSalute, che attraverso il suoMovimento IES (Italia Equa eSolidale) propone una revisione nonsolo concettuale dei LivelliEssenziali di Assistenza (LEA). Ilproblema individuato dal prof.Sirchia è nevralgico: oggi in Italia lamigrazione di pazienti per ragioni

intendersi non come mera definizio-ne delle prestazioni sanitarie che leRegioni sono tenute a erogare, maanche come numero, qualità, e costodi tali prestazioni: queste debbonoessere erogate uniformemente inogni area del Paese secondo standarddi quantità (numero per 1.000 abi-tanti), esito (qualità) e di costo, defi-niti periodicamente dal Governocentrale in base ai dati epidemiologi-ci delle Regioni e da esso verificatisistematicamente con i propri serviziispettivi”.

Quale sarebbe uno dei primi risul-tati positivi?“Che i LEA, così concepiti, e i lorocontrollo, diventerebbero ancheun’occasione di misurare le perfor-mances delle Regioni (ovvero la lorocapacità di trasformare le risorse inservizi, il value for money), dimigliorarle progressivamente e,quindi, di ridurre gli sprechi che inItalia superano verosimilmente il20% della spesa sanitaria”.

And.Ric.

i

FloranaMenendezIl medicocubano haorganizzato il convegnocoordinando-si con l’Italia

RiconoscimentiA sinistra, il prof Bovepremia lʼex campioneolimpico AlbertoJuantorena. Sotto,lʼéquipe chirurgicacubana guidata dal prof. RobertoBalmaseda Manent e, a destra, la cantante Rochi

Medici e campioniA fianco, il prof. Alfredo Ceballos Mesa acca-

demico de LʼAvana riceve il PremioA destra, lʼex campionessa Ana Fidelio Quirot

premiata dal prof. Pasquale Berloco

Il contributo delCentro Trapiantidell’UniversitàLa Sapienza

Confermati gliscambi scientificitra il nostro Paesee l’isola caraibica

Antonio CastroGabriele Bove Antonio Castro(figlio di Fidel)e Gabriele Bove(a destra):i due medici

all’Ambasciatacubana di Roma

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