Salvare la quercia di San Sebastiano in Galatina

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Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino Maglie LE- Ospedale di Maglie "M.Tamborino" ------------------------------------------------------------------------ ---------------------------------------------- Comunicato URGENTE congiunto, 28/06/2012 Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio della Salute e dei Diritti del Cittadino di Maglie insieme con Associazione nazionale “Patriarchi verdi d’ Italia” – sede Forlì ------------------------------------------------------ ------------------------ Galatina – Provincia di Lecce - Regione Puglia Tutti uniti per salvare la plurisecolare Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina La Provincia di Lecce ed il Comune di Galatina attuino le varianti al progetto indispensabili per salvare e proteggere il preziosissimo monumento naturale vivente Il Comune di Galatina realizzi un parco verde a tutela del monumento arboreo All’Attenzione di Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Ministro Corrado Clini Regione Puglia Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola Vice-Presidente della Regione Puglia, Loredana Capone 1

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Coordinamento Civicoper la Tutela del Territorio, 

della Salute e dei Diritti del CittadinoMaglie LE- Ospedale di Maglie "M.Tamborino" 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Comunicato URGENTE congiunto,

28/06/2012

Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio della Salute e dei Diritti del Cittadino di Maglieinsieme con

Associazione nazionale “Patriarchi verdi d’ Italia” – sede Forlì------------------------------------------------------------------------------

Galatina – Provincia di Lecce - Regione Puglia

Tutti uniti per salvare la plurisecolare Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina

La Provincia di Lecce ed il Comune di Galatina attuino le varianti al progetto indispensabili per salvare e proteggere il preziosissimo monumento naturale vivente

Il Comune di Galatina realizzi un parco verde a tutela del monumento arboreo

All’Attenzione di

Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e ForestaliMinistro Corrado Clini

Regione PugliaPresidente della Regione Puglia, Nichi VendolaVice-Presidente della Regione Puglia, Loredana CaponeAssessore all’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo NicastroAssessore alle Opere Pubbliche della Regione Puglia, Fabiano AmatiAssessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, Angela BarbanenteAssessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia, Dario Stefano Tutti gli assessori e consiglieri della Regione PugliaSettore Foreste della Regione Puglia

Provincia di Lecce

Presidente della Provincia di Lecce, Antonio GabelloneAssessore all’Ambiente della Provincia di Lecce, stesso Antonio GabelloneVice-presidente della Provincia di Lecce, con delega alla Cultura, Simona MancaAssessore alle Strade della Provincia di Lecce, Como MassimoPresidente della Commissione Ambiente della Provincia di Lecce, Francesco Bruni

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Tutti i consiglieri e assessori della Provincia di LecceComando Polizia Provinciale di Lecce

Comune di Galatina (Le)Sindaco di Galatina (LE), Cosimo MontagnaAssessore ai Lavori Pubblici del Comune di Galatina, Andrea CoccioliAssessore all’Ambiente del Comune di Galatina, Roberta ForteAi membri della 1° Commissioni Consiliare Permanente che si occupa di Urbanistica, Lavori Pubblici, Assetto del Territorio, PUG, Traffico e Viabilità, Ambiente, Edilizia Scolastica e Sportiva, del Comune di GalatinaTutti i consiglieri e assessori del Comune di Galatina (Le)Dirigente dell’ Ufficio Tecnico di Galatina

Corpo Forestale dello Stato – Stazione di Lecce

Università degli Studi del Salento – Orto Botanico

Tutti i media

OGGETTO: intervento URGENTE in salvezza della monumentale quercia plurisecolare chiamata la Vallonea di San Sebastiano, della rarissima e protetta specie Quercus macrolepisKotschy, inclusa nella “Lista Rossa nazionale delle specie in via di estinzione”. La grande Quercia è ubicata alla periferia della Città Galatina, in provincia di Lecce. E’ oggi minacciata dal progetto di costruzione della strada circonvallazione-ovest del paese. Richiesta di censimento nazionale, vincolo del patriarca verde, opera di variante della circonvallazione, realizzazione di un adeguato ampio e rispettoso parco verde a significativa seria tutela e fruizione del monumento arboreo.

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Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina, 27 febbraio 2011 – foto di Oreste Caroppo

I lavori per la costruzione della circonvallazione ovest di Galatina, in zona ospedale, rischiano di portare alla morte uno di più importanti monumenti arborei della Puglia. Si tratta della grande Quercia Vallonea di San Sebastiano, ubicata in un ampio campo verde nella periferia di Galatina, nel quartiere residenziale che prende il nome dal Santo omonimo, lì venerato nella chiesa parrocchiale.

Il sito di ubicazione è poco distante dall’ Ospedale di Santa Caterina Novella, e negli immediati pressi della Missione Consolata, così chiamata.

Coordinate geografiche della Grande Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina

Latitudine: 40°10'26.39"NLongitudine: 18° 9'16.56"E

La si raggiunge da Via Pio XII. Fermata l’auto al termine della strada, dove questa incontra Via Consolata, la grande chioma della Quercia la si scorge nel campo antistante, poco meno di una quarantina di metri dal termine dell’asfalto, e spostata sulla destra tenendo, alle spalle via Pio XII.

Il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio della Salute e dei Diritti del Cittadino di Maglie è stato allertato sul problema dai preoccupati cittadini del quartiere galatinese, che hanno informato che, dalla valutazione dei progetti della nuova circonvallazione, il tracciato mette a rischio l’esistenza stessa del Patriarca verde, “vi è il serio rischio che l’albero possa essere abbattuto, o che sia danneggiato il suo apparato radicolare e inibito il suo futuro sviluppo ed espansione della sua chioma”. Dalla vista satellitare di Google Earth, dove è riportato già il tracciato previsto per la futura strada circonvallazione, ben si osserva come il disegno della strada in progetto passi proprio sopra la quercia o comunque nelle sue immediate vicinanze, a meno di leggeri scostamenti dell’ampia strada di circonvallazione, che sarà larga almeno una ventina di metri! Tutto ciò è intollerabile vista l’importanza del monumento, che nessuno deve sognarsi di proporre di spostare, magari trapiantare! Un trapianto con una quercia di tali dimensioni è un’operazione improponibile, agronomicamente rischiosa per la vita della pianta, e che comporterebbe traumi alle radici e comunque alla chioma, che si dovrebbe potare per aumentarne le possibilità di attecchimento, e metter sega su una chioma di un albero di tale naturalità perfetta, di tale vetustà e monumentalità estetica sarebbe un grave reato imperdonabile!

E’poi probabile che data la vicinanza di Via Pio XI e Via Consolata si sia previsto proprio in quel luogo la nascita di una rotatoria, per raccordare le strade con la nuova circonvallazione soluzione che stravolgerebbe ancor più l’area e la fruizione, godibilità e protezione del monumento, che, sia se collocato nella rotatoria, sia ai suoi margini, o comunque ai margini della strada, ne verrebbe intollerabilmente e vergognosamente danneggiato e offeso! I cittadini stanno costituendo un comitato per la salvezza della Quercia, che hanno chiamato “I Custodi della Quercia Vallonea di San Sebastiano” e lanciano l’appello a tutti i cittadini, a tutti i salentini, e a tutte le forze politiche e culturali della Città, come ai frati minori dell’ Ordine di San Francesco, santo naturalista, che in Città hanno un loro convento nel complesso di Santa Caterina d’Alessandria, perché diventino tutti custodi della quercia e si impegnino per la sua massima protezione. «Non vogliamo –fanno sapere dal costituendo comitato i cittadini del luogo- che la Quercia finisca per essere circondata da strade, mortificata e condannata da traffico, vibrazioni e inquinamento, e magari anche incendi estivi causati da

mozziconi di sigaretta lanciati da auto in corsa; fermiamo la inutile devastante strada a favore di un parco periurbano che protegga anche la città dai fumi industriali in un polmone verde!E dove integrarvi degli orti periurbani inseriti all' interno del bosco periurbano come i prati radure e alcuni laghetti, per la riscoperta nel biologico delle nostre antiche cultivar, piante e

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varietà, luoghi dove tutti i cittadini possano raccogliere i frutti spontanei degli alberi e degli arbusti e magari gli anziani coltivarvi insegnando ai più piccoli! Un modello poi da esportare altrove in tutto il Salento, un progetto di naturalizzazione seguito e diretto in primis dai cittadini! Un luogo per il relax e il contatto con la vera natura salentina per tutti gli abitanti di Galatina e non solo, dove le piante son disposte il più naturalmente possibile, con sentieri solo in terra battuta, e al massimo aiuole bordate da muretti a secco o pietre infisse nel suolo di taglio, come era un tempo per le aiuole nei giardini del Salento, (come ancora si può ammirare nella Villa Tamborino, l' hortus conclusus nel centro abitato di Maglie)!

Il Comune di Galatina acceda anche ai prossimi bandi per i rimboschimenti incentivati dalla Regione con piantumazione di sole piante autoctone e mediterranee!Questi gli ultimi

Link in merito ai due ultimi bandi:1) http://www.regione.puglia.it/index.php?page=curp&id=6738&opz=display

2) http://www.regione.puglia.it/index.php?page=curp&id=6737&opz=display

. Chiediamo, quindi, la totale cancellazione del progetto di unione di via Pio XII e Via Consolata con la circonvallazione. Dalla fine attuale di via Pio XII, che deve restare tale, immaginiamo l’ingresso al parco, caratterizzato da muretti a secco, e senza alcuna cementificazione o asfalto, e dove mettere a dimora, tra i prati, altri alberi di vallonea riprodotti dalle ghiande della stessa quercia, e querce ed altri alberi di specie autoctone pugliesi! Un parco dove i sentieri siano solo di lastre di pietra irregolare posate al suolo, e dove vi siano comode panchine in legno in cui godere della natura più genuina, come la semplicità e bellezza del gioco dei rami della grande Quercia plurisecolare insegna. Il quartiere non ha alcuna area di verde serio, ricco esteticamente dal punto di vista naturale e di biodiversità, e questa è l’occasione per un impegno doveroso del nostro Comune in tal senso. Una necessità vitale per tutto il quartiere! Un parco con bassi muri di cinta, ed ogni altra struttura architettonica rigorosamente in muratura a secco». I cittadini dello stesso quartiere secondo il metodo degli “orti urbani” potrebbero poi prendersi cura del parco in collaborazione con l’amministrazione comunale in coerenza al principio di sussidiarietà, abbassando, fino ad azzerare, le voci dei costi di gestione, in futuro.

Il Coordinamento Civico di Maglie si affianca e sposa naturalmente queste virtuose e costruttive richieste del comitato “I Custodi della Quercia di San Sebastiano”.

Chiediamo l’intervento immediato della Provincia di Lecce e della Regione Puglia , perché il tracciato sia rivisto, fortemente variato e possibilmente annullato, al fine di permettere la creazione di tale parco verde atto alla massima protezione del monumento, che chiediamo possa essere il più vasto possibile, viste anche le esigenze di uno spazio verde dove poter godere in periferia della natura, della grande quercia e, in condizioni di assenza di inquinamento acustico e d’altro tipo, senza dover correr il pericolo che fanciulli, e non, possano essere investiti dalla presenza di una vicina circonvallazione. La Regione, con il suo nuovo strumento del PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e i progetti-bandi per la piantumazione dei boschi periurbani, potrebbe dare una grande mano in merito per la salvezza della Quercia e la creazione del parco ad essa circostante! Riportiamo nelle foto a seguire una valida proposta in merito alla variante da adottare al più presto!

Primo promotore della mobilitazione è stato Emanuele Larini, uno studente residente in zona, che si stava impegnando per la salvaguardia della quercia è che ha invece visto giungere dalle istituzioni un progetto di

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nuova cementificazione al posto delle sospirate piantumazioni di essenze autoctone atte a creare un parco verde intorno la Quercia.

Il grande albero è un punto di riferimento per tutta la comunità e i giovani sono soliti radunarsi al di sotto della sua chioma, specie poi in estate quando essa offre un microclima fresco nella calura assolata delle calde giornate. Ed è proprio da quei giovani che oggi è partito questo allarme. «Giunti sul posto per un sopralluogo, nei giorni scorsi, - fa sapere Oreste Caroppo del Coordinamento Civico di Maglie - abbiamo verificato che si tratta davvero di un albero di significativa maestosità, mai toccato da mano di potatore, ad attestazione della inutilità e dannosità degli, spesso incomprensibili ed inutili, interventi di potatura drastica cui gli alberi vengono sottoposti per ingiustificabili pseudo-motivi estetici, che invece ne fiaccano lo sviluppo, la bellezza, il portamento e l’equilibrio naturale delle piante.La chioma della grande Quercia ha un diametro di 20 metri circa. Il tronco ha una circonferenza di 3,10 metri (misurata a metri 1,30 dal suolo come da standard per queste rilevazioni biometriche).Si tratta di una quercia della specie “Vallonea”, nome scientifico Quercus macrolepisKotschy. Essa figura tra le specie per le quali a livello mondiale è riconosciuta l'esigenza di istituire riserve per salvaguardare lo stock genetico (Unesco 1979), oltre ad essere inserita nella “lista rossa nazionale delle specie a rischio di estinzione”. Un vivo monumento verde, dunque, importante, non soltanto per la sua maestosità, che già da sola basta ad affermare la necessità di sottoporlo alla massima protezione, e di includerlo nell’elenco dei vincolati patriarchi verdi d’Italia, curato dal Corpo Forestale dello Stato, ma anche per la sua importanza genetica, come produttore di germoplasma, semi, ghiande atte alla diffusione di questa specie minacciata, e al mantenimento di un ricco patrimonio genetico territoriale! E’ la Vallonea una specie tipicamente diffusa nel Mediterraneo orientale. Nel sud Italia ha il suo estremo di diffusione occidentale del suo areale naturale, e la Provincia di Lecce, protesa a Oriente, rappresenta la principale area italiana caratterizzata da questa preziosa e rara specie botanica. E’ la specie di quercia italiana dalle ghiande più grandi, un tempo persino consumate come castagne. E’ una specie semi-caducifoglia, che vede seccare tutte le sue foglie nella cattiva stagione, ma che le trattiene in parte sui rami fino alla primavera! Qualcuno ha ipotizzato che fosse una vallonea, forse, la grande quercia oracolare sacra a Zeus nel santuario di Dodona, in Epiro, la regione dell’antica Grecia antistante al Salento, e ben visibile ad occhio, al di là del Canale d’Otranto, nelle giornate in cui il cielo è più terso, in cui è diffusa questa rara specie quercina salentina». Grande sacralità trasmette anche la quercia galatinese di San Sebastiano, come si può osservare nelle foto qui allegate e fatte nel mese di febbraio 2011.

Dati Biometrici della “Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina”

Diametro chioma: 20 m circaCirconferenza tronco (misurata a 1,30 m dal suolo secondo lo standard): 3,10 m

Curiosità legata al nome dell’albero e alla locale devozione per San Sebastiano, santo cristiano venerato dalla chiesa latina romana come da quella greca ortodossa: un’iconografia diffusa vuole il santo martire Sebastiano rappresentato legato proprio ad un albero, durante il miracolo della sua sopravvivenza al martirio delle frecce, scoccategli addosso, e che lo vede guarire dalle ferite infertegli da quei dardi. Un albero pertanto di buon auspicio, simbolo di vita, grazia celeste e rigenerazione!

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Opera di Agostino Beltrano (Napoli 1607 – post 1662) Martirio e miracolo di San Sebastiano

olio su tela (138 – 184) Roma, Semenzato

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Il Coordinamento chiede al Ministero delle Foreste, se non fosse già stato fatto, di censire nel catasto nazionale e vincolare tra i patriarchi verdi d’Italia questo magnifico eccezionale esemplare arboreo. La rarità della specie in Italia, e l’ottimo stato di salute di questo esemplare, in confronto invece dei danni subiti da parassitosi, atti vandalici, incendi e sradicamenti da altri plurisecolari esemplari di vallonea in Provincia di Lecce, rendono ancora più cogente questa richiesta! L’esser cresciuto in piena libertà, senza costrizioni o competizioni con altri alberi vicini, e senza inutili dannosi interventi di potatura, ha permesso lo sviluppo di una magnifica chioma. Riteniamo opportuno richiedere che il vincolo garantisca un’area di rispetto attorno al monumento arboreo di almeno circa un raggio di 100m.

Il Coordinamento fa poi appello al Corpo Forestale dello Stato per la massima vigilanza per la protezione del monumento con la garanzia di un’ampia fascia di rispetto, del raggio di un centinaio di metri.

Il Coordinamento chiede infine al Comune di Galatina di attivarsi urgentemente per la realizzazione del Parco verde a protezione e valorizzazione della Quercia e per la massima qualità di vita della stessa zona residenziale di San Sebastiano, secondo quanto virtuosamente sopra esposto e richiesto dai cittadini.

I cittadini minacciano di legarsi persino all’albero se qualcuno tenterà di danneggiarlo o di non realizzare l’adeguato parco a sua protezione, ma siamo certi che il buon senso, la buona amministrazione, la semplicità e la piena fattibilità dell’intervento di variante proposto, e l’amore per la natura preverranno senza necessità di giungere a manifestazioni estreme per salvare quello che è un bene di tutta la Nazione!

In attesa della mobilitazione e risposta delle istituzione interpellate, i cittadini del locale comitato si stanno organizzando per una campagna di ulteriore sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza!

Segue documentazione fotografica e cartografica

Documentazione fotografica e cartografica

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Quercia di San Sebastiano indicata dal bollino giallo.Bollino lambito dalla traccia, presente su Google Earth stesso, del progetto della circonvallazione ovest di Galatina. Seguendo quella traccia grigia essa si ricongiunge con il tratto in basso già esistente di circonvallazione da cui si evince quanto sia ampia tale strada, che da progetto è almeno larga 20 metri, ed interessa dunque una fascia complessiva di territorio ben più grande, se si tiene conto di tutte le infrastrutture laterali, permanenti e di cantiere, annesse fisiologicamente alla strada ed alla sua realizzazione. Si comprende quanto sia minacciata dal progetto la Quercia stessa, accanto a cui passa la linea semplice, indicativa, e di mezzeria della circonvallazione. In questa cartografia-vista satellitare son indicati i nomi delle strade per raggiungere il monumento verde.

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Quercia di San Sebastiano. Ingrandimento, rispetto all’immagine precedente, a indicazione del tratto di circonvallazione in progetto su cui si ha la necessità di un urgente intervento in variante a salvataggio della grande Quercia e per la realizzazione di una adeguata area-parco verde di rispetto.

La Grande Quercia di San Sebastiano, accanto, seduto, Emanuele Larini del comitato locale “I Custodi della Quercia Vallonea di San Sebastiano in Galatina”. Foto del 27 febbraio 2011 di Oreste Caroppo.

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Monumentalità del tronco della Quercia Vallonea di San Sebastiano, sotto i rudimentali sedili utilizzati dai giovani del luogo per sedersi e ritrovarsi sotto la chioma del grande albero plurisecolare.

La Quercia si presenta con chioma priva di foglie verdi, data la stagione e le caratteristiche della specie.Nota: urge un intervento di taglio della parte sporgente di alcuni chiodi infissi nel tronco da alcuni vandali. Opportuno il taglio della parte sporgente, anziché la loro estrazione, dato che potrebbe l’estrazione favorire la penetrazione di parassiti e funghi.

Foto del 27 febbraio 2011, di Oreste Caroppo

Due viste della Quercia di San Sebastiano in Galatina, in tutto il suo splendore! Una Quercia mai potata da mano umana e che mai dovrà essere potata!

Foto di Oreste Caroppo, 27 febbraio 2011

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Vista di rami, foglie secche e di una grande cupola con una ghianda ormai secca. Data foto 27 febbraio 2011. Alcune foglie secche rimangono per tutto l’inverno attaccate al tronco in attesa della nuova stagione quando compariranno le giovani verdi

foglie. Foto di Oreste Caroppo

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Info. Per visitare la Quercia di San Sebastianocontattare Emanuele Larini, cell. 335 7731450

Inviare notifiche e comunicazioni ai due seguenti indirizzi. Grazie

1) “I Custodi della Quercia Vallonea di San Sebastiano” Sede provvisoria del comitatovia san Francesco Saverio, n. 8Galatina (LE), 73013

2) Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadinorete coordinativa d’azione di oltre 40 associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenzialisede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttivaContatti: Tribunale Diritti del Malato c/o Ospedale di Maglie "M.Tamborino"Via N. Ferramosca 73024 Maglie (LECCE)E-mail: coordinamento. [email protected] , [email protected]

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