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Camera dei deputati UNA GIORNATA A MONTECITORIO

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Camera dei deputati

UNA GIORNATA A MONTECITORIO

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Camera dei deputati

UNA GIORNATA A MONTECITORIO

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Care ragazze e cari ragazzi,

sono lieto di darvi il benvenuto a Palazzo Montecitorio, sede della Camera deideputati e casa di tutti gli italiani. Una casa, dunque, che è anche vostra eche è importante conoscere da vicino per considerarla familiare proprio comequella in cui vivete.

A questo scopo è rivolta la vostra visita nei luoghi in cui si svolge una parteimportante della vita politica italiana.

È l’occasione per osservare dall’interno edifici di grande valore storico e archi-tettonico, che custodiscono importanti testimonianze dell’arte e della culturadel nostro Paese: un patrimonio prezioso, di cui la Camera dei deputati si pren-de cura nell’interesse di tutta la comunità nazionale. Ma è soprattutto l’occa-sione per verificare da vicino quanto complessa e articolata sia l’attività quo-tidiana della Camera, animata da donne e uomini che – come voi – proven-gono da tutte le regioni d’Italia e che in Parlamento portano la ricchezza del-le rispettive diversità.

Prima della visita alla Camera dei deputati, i vostri insegnanti vi hanno illu-strato i princìpi e le regole essenziali del suo funzionamento, che questa pub-blicazione intende mettere a fuoco nei tratti più rilevanti. Personalmente, miauguro che l’incontro con Palazzo Montecitorio vi dia anche modo di verifi-care di persona come ogni singola discussione che si svolge in Parlamentoabbia dietro di sé una storia lunga e appassionante: la storia di tante cittadi-ne e di tanti cittadini che – con il loro impegno, la loro partecipazione, le lo-ro idee – hanno alimentato e arricchito di contenuto il lavoro del Parlamen-to, contribuendo a costruire giorno dopo giorno la nostra democrazia.

Non sempre l’attività del Parlamento risulta all’altezza del compito e questoapre problemi seri nel rapporto tra il Paese e le Istituzioni. Ma senza il Parla-mento la democrazia muore. Il grande e continuo cimento nel portarla all’al-tezza delle attese e dei bisogni del popolo tocca dunque alla politica.

Si tratta di un cammino che deve essere proseguito e che tocca a voi percor-rere da protagonisti. È necessario consolidare le conquiste del passato ed apri-

re nuovi e più ampi spazi alla democrazia negli anni a venire. Perché questoaccada, c’è bisogno di parlamentari preparati, attivi ed appassionati, ma c’èancora maggiore bisogno di cittadini consapevoli, che seguano attentamenteil lavoro delle Camere esercitando il diritto di critica ed avanzando le proprieproposte. La partecipazione popolare è un fattore decisivo della vita democra-tica del Paese.

Per questo motivo mi auguro che possiate ricordare la vostra visita a PalazzoMontecitorio come un’occasione di conoscenza emozionante ma anche, allostesso tempo, come un momento speciale della vostra esperienza di costrut-tori del futuro del Paese.

FAUSTO BERTINOTTI

Presidente della Camera dei deputati

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Prima di tuttoLa Costituzione italiana, su cui si fonda il nostro Stato, sta-bilisce che la sovranità appartiene al popolo, cioè a tutti icittadini, che la esercitano nelle forme e nei limiti che laCostituzione stessa indica. Una delle più importanti formedi espressione della sovranità popolare è l’elezione delParlamento, dove tutti noi siamo rappresentati.

Un lavoro per dueIl Parlamento italiano è composto di due Assemblee: laCamera dei deputati e il Senato della Repubblica.È un sistema detto “bicameralismo perfetto”, perché ledue Camere hanno compiti e poteri uguali, anche se so-no diverse per numero dei componenti e per i modi dellaloro elezione.

IL PARLAMENTO SI PRESENTA

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La nostra costituzionesi chiamademocraziaperché il poterenon è nelle manidi pochi,ma dei più.Tucidide

Uno scorcio dell’Auladella Camera, realizzatada Ernesto Basile.

Il Parlamento e i poteri dello Stato

Le Camere: carta d’identitàLa Camera dei deputati ha sede a Roma, a Palazzo Mon-tecitorio. La Camera è, come il Senato, rinnovata ogni 5anni, salvo i casi di scioglimento anticipato. I deputati so-no 630 e vengono eletti dai cittadini che abbiano compiu-to i 18 anni. Per essere eletti, invece, è necessario aver com-piuto i 25 anni d’età.

ZOOMDa pochi anni 12 deputati

e 6 senatori vengono eletti dai cittadini italiani

residenti all’estero.

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GovernoCorte

Costituzionale Parlamento

MagistraturaConsiglio Superiore della Magistratura

Popolo

Presidente dellaRepubblica

dà la fiduciaelegge 1/3

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elegge 2/3 presiede nomina

elegge 1/3

può sciogliere

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nomina 1/3

Il Senato si trova a Roma, a Palazzo Madama.315 senatori sono eletti dai cittadini che abbia-no almeno 25 anni. Per divenire senatore oc-corre aver compiuto 40 anni. Altri senatori nonsono invece eletti, ma sono senatori a vita, inquanto ex Presidenti della Repubblica o citta-dini che hanno conseguito altissimi meriti incampo sociale, scientifico, artistico o letterario.

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Il mercoledì si svolge alla Camera, in diretta

televisiva, il cosiddetto question time, in cui

il Governo dà risposta immediata alle

interrogazioni dei deputati.

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La democrazia abita quiIl Parlamento è il simbolo stesso della democrazia, il luogodove coloro che sono stati scelti dai cittadini attraverso li-bere elezioni si confrontano per risolvere i problemi del Pae-se. Il Parlamento italiano ha dunque una funzione essen-ziale nella direzione politica dello Stato. Suoi compiti prin-cipali sono l’approvazione delle leggi e l’indirizzo e ilcontrollo dell’azione del Governo.

La funzione legislativaI progetti di legge possono essere presentati dai singoli par-lamentari, dal Governo o da altri soggetti ai quali la Costi-tuzione attribuisce l’iniziativa legislativa (i Consigli re-gionali e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavo-ro). Anche i cittadini possono presentare proposte di leg-ge, purché firmate da almeno 50.000 elettori. La funzionelegislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere;ciò significa che un progetto di legge diventa legge solo seviene approvato nello stesso testo da entrambe le Came-re. Alla Camera le leggi si approvano generalmente con lamaggioranza dei presenti in Aula, purché sia presente al-meno la metà più uno dei deputati.

COSA FA IL PARLAMENTO

Eguale è chisa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa di meno.Don Lorenzo Milani

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Viste dei prospetti esternidi Palazzo Montecitorio.

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Le modifiche alla CostituzioneLe modifiche alla Costituzione sono questioni di tale deli-catezza e importanza, per le conseguenze che hanno sul-l’assetto stesso della nostra democrazia, che il Parlamentole può deliberare solo attraverso procedure che garantisca-no il più ampio consenso possibile.Devono quindi essere approvate per due volte da ciascu-na Camera a distanza di almeno tre mesi e,nella seconda deliberazione, devono ottenere ilvoto favorevole di almeno la maggioranza as-soluta dei deputati e dei senatori.È anche possibile sottoporle a referendum po-polare, se lo richiedono almeno 500.000 elet-tori oppure un quinto dei membri di una Ca-mera o cinque Consigli regionali.Non si può chiedere il referendum se la modi-fica è stata approvata nella seconda votazionea maggioranza di due terzi dei componenti diciascuna delle due Camere.

COSA FA IL PARLAMENTO

Fiducia e sfiduciaIl Parlamento esercita una funzione di indirizzo nei con-fronti del Governo in primo luogo attraverso lo strumentodella fiducia politica: prima di iniziare la sua attività, in-fatti, ogni Governo deve ottenere la fiducia del Parlamento,che decide se accordargliela o meno attraverso la votazionedi una mozione di fiducia.La fiducia deve essere accordata da entrambe le Camere. Èquesto un momento particolarmente importante per la vitapolitica del Paese: di qui la particolare solennità del voto concui i parlamentari dicono, uno ad uno, sì o no al Governo,sfilando davanti al banco della Presidenza. Se non ottiene lafiducia, il Governo si dimette e il Presidente della Repubbli-ca ne nomina un altro. Quando le Camere non riescono adesprimere una maggioranza in grado di sostenere un Gover-no, il Presidente della Repubblica le può sciogliere antici-patamente e indire nuove elezioni. I deputati e i senatoripossono in ogni momento presentare una mozione di sfi-ducia nei confronti del Governo. La mozione di sfiducia de-ve essere firmata da almeno un decimo dei componenti diuna delle due Camere.

Il controllo del GovernoPer attuare la sua funzione di controllo nei confronti delGoverno il Parlamento dispone di vari strumenti:• le interrogazioni sono domande scritte che i parlamen-tari presentano al Governo per avere informazioni in meritoa fatti specifici e su cosa si ha intenzione di fare al riguardo.• le interpellanze sono domande scritte che sollecitanochiarimenti sui motivi dell’azione politica del Governo.Fra le prerogative delle Camere c’è anche quella di poterindagare su materie di interesse pubblico, attraverso la co-stituzione di Commissioni d’inchiesta, anche bicamera-li, che hanno gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’au-torità giudiziaria.

ZOOMOgni sette anni i due rami del Parlamento

si riuniscono in seduta comune per eleggere

il Presidente dellaRepubblica.

A questa votazione oltre ai parlamentari partecipano

tre delegati per ogni Regione (la Valle d’Aosta

ne ha uno solo).

Il velario di coperturadell’Aula dellaCamera, opera libertydi Giovanni Beltrami.

Controla leggerezzadi qualche profeta,che la nostraCostituzione saràeffimera e breve,si può affermare checon una serie diriforme democratichesfiderà il tempo.Ed il Parlamentonuovo non morrà.Meuccio Ruini

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Viva l’ItaliaIl 14 marzo 1861, dopo l’unificazione del Paese, il primoParlamento italiano proclamò a Torino la nascita del Re-gno d’Italia. La capitale e il Parlamento passarono poi aFirenze nel 1865 e dal 1871 definitivamente a Roma.

Il fascismoDurante il periodo fascista (dal 1922 al 1943) l’autono-mia della Camera venne man mano soppressa e non fu-rono più possibili elezioni libere. Nel 1939 la Camera fusostituita direttamente da una Camera dei fasci e delle cor-porazioni, formata da consiglieri nazionali nominati daMussolini stesso.

Si ricominiciaDopo la seconda guerra mondiale, il 2 giugno 1946, ilpopolo italiano, chiamato a scegliere che forma dare alloStato attraverso un referendum tra Monarchia e Repubbli-ca, scelse la Repubblica. Lo stesso giorno si elesse ancheun’Assemblea costituente incaricata di preparare unanuova Carta costituzionale in sostituzione del-lo Statuto Albertino.

Nella nostra CostituzioneIl 1° gennaio 1948 entrò in vigore la Costitu-zione italiana. L’Assemblea costituente deciseper un Parlamento con due Camere elettivedotate degli stessi poteri. Il primo Parlamentodella Repubblica fu eletto il 18 aprile 1948.

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ZOOMIl referendum del

2 giugno 1946 registròun’altissima affluenza

alle urne: votò l’89,1%degli aventi diritto.I voti a favore della

Repubblica furono parial 54,3% dei voti validi;

quelli a favore dellaMonarchia furono pari

al 45,7%.

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Prima del Parlamento italianoAntenato del nostro Parlamento fu quello istituito da re Car-lo Alberto nel 1848 con lo Statuto Albertino. Lo Statuto(che, a differenza della nostra Costituzione, non fu delibera-to da un’Assemblea liberamente eletta, ma concesso dal reai sudditi) prevedeva due Camere, il Senato del Regno e laCamera dei deputati.La Camera dei deputati era elettiva, mentre i membri delSenato venivano invece nominati dal re fra le élites delpaese: ex deputati, ex ministri, ambasciatori, alti gradi del-l’esercito, industriali, magistrati, vescovi, personalità dellacultura; ne facevano parte, di diritto, i principi reali.

LA STORIA DEL PARLAMENTO ITALIANO

Nessuno si è trovato libero, perché ciascun cittadino sapevaa priori che, se anche avesse osato affermare a maggioranza il contrario, c’era una forzaa disposizione del Governo cheavrebbe annullato il suo voto e il suo responso. dall’ultimo discorso di Giacomo Matteottialla Camera (1924)

Particolare dell’originaledella Costituzione dellaRepubblica italiana.

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Nel 1848 un’imposta di40 lire annue corrispondeva

a un reddito altissimo perl’epoca. Anche per questogli elettori erano appenail 2% della popolazione.

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Un uomo, un votoChe tutti i cittadini abbiano diritto al voto e che il voto sia«personale ed eguale, libero e segreto», come stabilisce laCostituzione, pare oggi un dato indiscutibile, quasi sconta-to. Il suffragio universale invece, sancito nella nostraCostituzione dall’articolo 48, è stato una conquista fruttodi una storia lunga e difficile.Nel 1848 fu emanata la prima legge elettorale: alle urnepotevano accedere solo i cittadini maschi che versasseroimposte per almeno 40 lire l’anno o che avessero un altogrado d’istruzione.Nel 1882 si ampliò l’elettorato, ammettendo i cittadiniventunenni con la licenza elementare e abbassando il red-dito richiesto.

L’ampliamento del suffragioNel 1912, il Governo di Giovanni Giolitti estese ulterior-mente il diritto di voto: con quello che venne chiamato “suf-fragio universale” poterono votare tutti gli uomini anchese analfabeti (com’era allora il 46% degli italiani), purchéavessero compiuto almeno il trentesimo anno di età.

Suffragio universaleIl diritto di voto per le donne è una conquista piuttosto re-cente in quasi tutti i paesi: in Europa le prime a ottenerlofurono le finlandesi, nel 1906. In Italia le donne furono chia-mate al voto in tutto il Paese per la prima volta solo nel1946, in occasione del referendum fra Monarchia e Repub-blica e dell’elezione dell’Assemblea Costituente, di cui fe-cero parte ventuno deputate.Nella XV legislatura alla Camera le donne sono 109, parial 17% dei deputati, ancora poche, ma in aumento rispet-to alla precedente legislatura.

IL SUFFRAGIO UNIVERSALE

Ma è un fattointeriore – e come – quellodel 2 giugno quando di sera, in una cabina di legno povero e con in mano un lapis e due schede, mi trovai all’improvviso di fronte a me, cittadino.Maria Bellonci

Nella pagina accanto:l’Aula da uno degliingressi laterali.

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Un libro appassionanteLa Costituzione contiene le norme fondamentali che ri-guardano i diritti e i doveri dei cittadini e l’organizzazionedella nostra Repubblica. Si tratta di un testo di grande ric-chezza, per la vastità e la profondità dei temi affrontati eper la passione civile che l’ha ispirato, e che riguarda davicino ogni cittadino. Conoscerlo è molto importante perpoter partecipare alla vita sociale con consapevolezza eautonomia di giudizio.

Manuale di cittadinanzaLa Costituzione italiana comprende in tutto 139 articolie 18 disposizioni transitorie e finali.I primi 12 articoli contengono i “Principi fondamenta-li“ che individuano i valori generali, basilari, cui si ispira laRepubblica. Seguono due parti: la prima, “Diritti e dove-ri dei cittadini“, riguarda i rapporti civili (libertà dei cit-tadini), etico-sociali (la famiglia, la salute, l’istruzione),economici (il lavoro, i sindacati…) e politici (il voto, i par-titi, i doveri verso lo Stato…).

LA COSTITUZIONE ITALIANA

La costituzionedi ogni popolo,antico e moderno,riflette quelleche sonole preoccupazionipiù gravi, quelli cheappaiono i problemifondamentali peril popolo medesimo.Arturo Carlo Jemolo

Principi Fondamentali

Disposizioni transitorie e finali

PARTE IDIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Titolo I: Rapporti civiliTitolo II: Rapporti etico-socialiTitolo III: Rapporti economiciTitolo IV: Rapporti politici

PARTE IIORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA

Titolo I: Il ParlamentoSezione I: Le CamereSezione II: La formazione delle leggi

Titolo II: Il Presidente della RepubblicaTitolo III: Il Governo

Sezione I: Il Consiglio dei MinistriSezione II: La Pubblica AmministrazioneSezione III:Gli organi ausiliari

Titolo IV: La MagistraturaSezione I: Ordinamento giurisdizionaleSezione II: Norme sulla giurisdizione

Titolo V: Le Regioni, le Provincie, i ComuniTitolo VI: Garanzie costituzionali

Sezione I: La Corte costituzionaleSezione II: Revisione della Costituzione. Leggi costituzionali

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Il Transatlantico,detto anche“corridoio deipassi perduti”.

Costituzione italiana

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La forma dello StatoLa seconda parte, “Ordinamento della Repubblica”, de-finisce l’organizzazione dello Stato, a cominciare dal TitoloI dove si disciplina il Parlamento, il funzionamento delleCamere, la formazione delle leggi.

Il Titolo II riguarda il Presidente della Repubblica, che «èil Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale» (Art. 87).

Il Titolo III tratta del Governo e si articola nelle sezioni sulConsiglio dei Ministri, la Pubblica Amministrazione egli organi ausiliari (organi di consulenza delle Camere edel Governo).

Il Titolo IV si occupa della Magistratura. Il suo primo ar-ticolo (Art. 101) recita: «La giustizia è amministrata in no-me del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge».

Si passa poi, nel Titolo V, alle Regioni, alle Province, aiComuni, ai loro poteri e alle loro funzioni e, nel Titolo VI,alle Garanzie costituzionali, cioè alla Corte Costituzio-nale e alle norme che riguardano la revisione della Co-stituzione e le leggi costituzionali.

LA COSTITUZIONE ITALIANA

Ricordatevi chela democrazianon è soltantoun raffrontofra maggioranzae minoranza,non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovranodella nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo.Giuseppe Saragat,dal discorso inauguraleall’Assemblea Costituente,26 giugno 1946

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Nel 2003 il Parlamentoha approvato una

modifica all’articolo 51della Costituzione,

che impegna la Repubblicaa promuovere con

appositi provvedimentile pari opportunitàtra donne e uomini

nell’accesso agli ufficipubblici e alle cariche

elettive.

Particolare del Fregiodi Giulio Aristide Sartorio.Nella pagina accanto:la facciata libertydi Montecitorio.

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Le modifiche al RegolamentoPer approvare il Regolamento della Camera serve la mag-gioranza assoluta, cioè la metà più uno dei componentil’Assemblea. Poiché in democrazia è fondamentale la con-divisione delle regole, si è sempre cercato, nella storia delParlamento, di far approvare i Regolamenti e le loro modi-fiche con la più ampia intesa possibile fra maggioranzae opposizione.

Il bilancioLa Camera è autonoma anche dal punto di vista finanzia-rio rispetto agli altri organi dello Stato: ogni anno appro-va un proprio bilancio interno che stabilisce come sa-ranno usate le risorse economiche che servono al suo fun-zionamento.

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Le regole del giocoUn principio cardine del nostro sistema democratico è l’au-tonomia dei poteri dello Stato. L’autonomia delle Camereè prevista direttamente dalla Costituzione, che ne stabili-sce anche le principali regole di funzionamento. Tutte le al-tre norme sono contenute in Regolamenti che vengonoapprovati da ciascun ramo del Parlamento.Il Regolamento della Camera disciplina in particolare di-ritti e doveri dei deputati, specifica le modalità di elezio-ne e i compiti del Presidente e degli altri organi, stabili-sce come si organizzano i lavori e come viene stabilito l’or-dine del giorno delle sedute, le procedure di discussionee di voto dei progetti di legge e degli altri argomenti al-l’esame degli organi della Camera.

LE REGOLE E L’AUTONOMIA DELLA CAMERA

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Una veduta dall’altodell’Aula della Camera.

La statua bronzeache dà il nomealla Sala della Lupa.

La peculiarità della democrazianon risiede solo nel fatto di aver introdotto nuove parole, ma anchele nuove ideeche tali paroleesprimono.Alexis de Tocqueville

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Organi collegialiIl Presidente presiede l’Assemblea, ma anche altri organicollegiali, che hanno competenze fondamentali nell’orga-nizzazione della Camera:• L’Ufficio di Presidenza, composto da 4 Vicepresidenti(sostituiscono il Presidente in caso di assenza), 3 Questori(sovrintendono alle spese della Camera e al cerimoniale e pre-dispongono il progetto di bilancio), almeno 8 Segretari (col-laborano con il Presidente nella gestione dell’Assemblea), hacompetenze di alta amministrazione e sull’irrogazione dellesanzioni ai deputati.• La Conferenza dei Presidenti di Gruppo definisce ilcalendario e il programma dei lavori.• La Giunta per il Regolamento, cui spetta l’interpreta-zione del Regolamento e l’elaborazione di proposte per lasua modifica.

Tutti i Presidenti della Camera dal 1948 ad oggiFausto Bertinotti dal 2006Pier Ferdinando Casini 2001-2006Luciano Violante 1996-2001Irene Pivetti 1994-1996Giorgio Napolitano 1992-1994Oscar Luigi Scalfaro aprile-maggio 1992Leonilde Iotti 1979-1992Pietro Ingrao 1976-1979Sandro Pertini 1968-1976Brunetto Bucciarelli Ducci 1963-1968Giovanni Leone 1955-1963Giovanni Gronchi 1948-1955

I Presidenti dell’Assemblea CostituenteUmberto Terracini Giuseppe Saragat

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ZOOMPer garantire al meglio

l’autonomia delle attivitàparlamentari in tutti i suoi

aspetti esistono anche altriorgani, come la Giunta delle

elezioni, che esamina le questioni relative

all’elezione di ciascun deputato, e la Giunta per

le autorizzazioni, che sioccupa di atti della

magistratura che riguardanoi deputati. Entrambe

formulano proposte che devono poi essere sottopo-

ste all’Assemblea.

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Super partesIl Presidente rappresenta la Camera e costituisce una del-le massime autorità dello Stato. Assicura il buon anda-mento dei lavori e dell’Amministrazione interna.Il Presidente è al di sopra delle parti, deve cioè, conimparzialità ed equilibrio, far sì che tutti i deputati possa-no svolgere liberamente il loro compito nel rispetto delRegolamento.I deputati eleggono il Presidente all’inizio della legislatura,con voto a scrutinio segreto.Il Presidente ha molteplici compiti: moderare la discussione,dare la parola ai deputati, decidere dell’ammissibilità dei pro-getti di legge, degli emendamenti e degli ordini del giorno,delle mozioni, delle interrogazioni e delle interpellanze, sta-bilire l’ordine delle votazioni, chiarire il significato del voto eannunciarne l’esito, mantenere l’ordine.

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA

La Presidenzadella Cameradeve essereuna magistraturaneutrale, nellaquale si concentritutta l’autoritàdel Parlamento. Francesco Crispi

Presidente

Giuntaper il

Regolamento

Conferenzadei

Capigruppo

Ufficiodi

Presidenza

Il Presidentedella Camera

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Dentro e fuori dal PalazzoIl lavoro dei deputati non si limita alle attività parlamenta-ri ma si svolge anche al di fuori del Palazzo, presso i parti-ti, le associazioni di cittadini, i collegi elettorali. Il contattodiretto e continuo con le realtà sociali ed economiche delPaese è essenziale per alimentare e arricchirel’azione politica della Camera.

Indennità parlamentareLa Costituzione prevede che i deputati perce-piscano un’indennità, in modo che possano de-dicarsi al loro compito con la massima auto-nomia. Inoltre la Camera fornisce loro tutti glistrumenti di lavoro di cui hanno bisogno peresercitare le loro funzioni adeguatamente.

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ZOOMIl regolamento della Cameraprevede espressamente chei deputati possano prendere

la parola in dissenso dalproprio gruppo.

Nella programmazionedei lavori una quota del tempo disponibile per ladiscussione è riservata aquesto tipo di interventi.

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Gli elettiIl termine deputato significa in origine “colui che è scel-to per svolgere una funzione” e, nella nostra democrazia,indica chi è eletto a rappresentare gli interessi e le opi-nioni dei cittadini. Per la Costituzione «ogni membro delParlamento rappresenta la Nazione» (tutti i cittadinidunque, e non solo i propri elettori) «ed esercita le suefunzioni senza vincolo di mandato», cioè le sue decisioninon sono vincolate a un compito specifico, ma sono deltutto libere.Garanzia fondamentale della figura del deputato è l’indi-pendenza: sempre secondo la Costituzione, «i membri delParlamento non possono essere chiamati a risponderedelle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delleloro funzioni». La libertà di parola e di voto è perciò unacondizione indispensabile affinché nel pubblico dibattitoparlamentare i deputati possano rappresentare piena-mente le esigenze della società.

I DEPUTATI

Il Parlamentonon è un congressodi ambasciatoriche rappresentanointeressi ostilie contrastanti, [...]ma è un’assembleadeliberativadell’intera nazioneche esprimeun solo interesse,quello di tuttala comunità. Edmund Burke

L’Aula della Commissione Giustizia.

Particolare dei seggiove siedono i deputati.

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cese. Di fronte all’emiciclo, e sotto il Presidente, siede ilGoverno, con il Presidente del Consiglio al centro, i Mini-stri e i Sottosegretari.

Maggioranza e opposizioneAppartengono alla maggioranza i Gruppi che hanno vo-tato la fiducia al Governo, ne hanno così approvato il pro-gramma e ne appoggiano l’azione.A ciò i gruppi d’opposizione, di norma, si oppongono: pre-sentano nel corso dei lavori parlamentari proposte alterna-tive e cercano di guadagnare un consenso che permettaloro di divenire maggioranza alle successive elezioni.Per una democrazia in buona salute il confronto in Parla-mento dei diversi Gruppi, ossia il dibattito, anche acceso, suivari temi politici, costituisce una garanzia indispensabile.

Non c’è democrazia se non c’è opposizioneL’opposizione ha un ruolo fondamentale nel nostro si-stema democratico. I Gruppi che a seguito delle elezionisono in minoranza in Parlamento non vannoal Governo ma partecipano attivamente ai la-vori, con funzione di critica e controllo,contribuendo all’approfondimento del dibatti-to e portando pubblicamente alla luce obie-zioni e alternative all’azione del Governo.Quanto più il dibattito è intenso e i contrastipresenti nella società trovano espressione nel-l’Aula nel rispetto di regole condivise, tantopiù le istituzioni democratiche si dimostranoforti e vitali. Naturalmente può accadere an-che che maggioranza e opposizioni agiscanodi comune accordo, specie in casi in cui sianoin gioco interessi vitali del Paese o si discutadei principi fondamentali del nostro ordinamento.

ZOOMNei lavori dell’Assemblea

e delle Commissioni,se non si raggiunge

un accordo sullaprogrammazione dei lavori,

il Regolamento dellaCamera garantiscealle opposizioni un

quinto del tempocomplessivamente

disponibile.

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I GRUPPI PARLAMENTARI

Alleanza Nazionale

Comunisti Italiani

DCA-Democrazia Cristianaper le Autonomie-PartitoSocialista-Nuovo PSIForza Italia

Italia dei Valori

Lega Nord Padania

Rifondazione Comunista -Sinistra EuropeaLa Rosa nel Pugno

Popolari-Udeur

Sinistra Democratica.Per il Socialismo EuropeoUDC (Unione dei DemocraticiCristiani e dei Democraticidi Centro)L’Ulivo

Verdi

Misto

La composizione dell’Aula nella XV legislatura

L’Italia in AulaQuando i neoeletti deputati prendono posto nell’Assem-blea, l’occasione è solenne e l’emozione sempre forte:ognuno qui è infatti chiamato a dar voce alle esigenze delPaese di cui l’Assemblea rappresenta la molteplicità di orien-tamenti politici.Il Regolamento della Camera prevede che ciascun deputatodebba appartenere a un Gruppo parlamentare.Il Gruppo misto raccoglie i deputati che non appartengonoa nessun altro Gruppo. I Gruppi corrispondono di solito aipartiti o movimenti politici esistenti nel Paese rappresentatialla Camera.Per costituire un Gruppo occorrono almeno venti deputati.Per formare un Gruppo con un numero minore di deputa-ti occorre una autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza.

Lavoro di gruppiI Gruppi si dispongono nell’emiciclo dell’Aula dalla sini-stra, al centro, fino alla destra del Presidente, secondo illoro orientamento politico: la consuetudine di usare termi-ni come “sinistra”, “centro” e “destra”, per identificareuna parte politica, deriva proprio dalle rispettive posizioninelle Assemblee e nacque al tempo della Rivoluzione fran-

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Senza opposizioneun’assemblea(parlamentare)è priva di vitalitàall’interno eall’esterno.Questa antitesile appartienecome sua essenza,come suagiustificazione,e essa può dirsipropriamentecostituita solo semette in luceal proprio internoun’opposizione.Georg Wilhelm Friedrich Hegel

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Officina democraticaIl centro focale dell’attività della Camera è l’Aula, dove siprendono le principali decisioni, si dibattono i temi previ-sti dall’ordine del giorno, si votano i progetti di legge, si di-scutono atti di indirizzo al Governo e si svolgono interro-gazioni e interpellanze.L’esame e la votazione delle leggi sono i momenti più co-nosciuti dell’attività parlamentare.

Il percorso di una leggeL’iter, cioè il percorso, di una legge dal momento in cui ilrelativo progetto viene presentato in Parlamento (da chisia titolare dell’iniziativa) a quello in cui entra in vigoreprevede diversi passaggi. Nel caso più frequente:• Il progetto di legge viene dapprima assegnato alla Com-missione parlamentare competente per materia, che svol-ge una complessa attività istruttoria e rielabora se neces-sario il testo, presentando una relazione all’Assemblea. Inquesta fase anche le altre Commissioni sono chiamate acontribuire al lavoro legislativo con i loro pareri sul testodel progetto di legge.• In Assemblea si ha prima la discussione generale, poil’esame e il voto di ogni articolo del progetto di legge edegli emendamenti ad esso presentati; infine l’Assembleavota il progetto nel suo complesso che, se viene approva-to, passa al Senato, dove viene esaminato e votato.Una volta approvata da entrambi i rami del Parlamento nel-lo stesso identico testo, la legge dev’essere promulgata dalPresidente della Repubblica (che può però rinviarla, con mes-saggio motivato, alle Camere per una nuova deliberazione).Dopo la promulgazione, la legge viene pubblicata sulla Gaz-zetta Ufficiale e, di regola, dopo 15 giorni entra in vigore.

IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA

L’idea diuna costituzioneche si accordi coni diritti naturalidegli uomini,in cui cioè coloroche obbedisconoalla legge devonoessere anche,riuniti, i legislatori,è a fondamentodi tutte le formedi Stato.Immanuel Kant

Progetto di legge

È presentato a unadelle due Camere

È assegnato alla Commissione parlamentare

competente (sede referente)

È esaminato ed eventualmente modificato

dall’Assemblea

È trasmesso al Presidentedella Repubblica

È assegnato alla Commissione parlamentare

competente (sede referente)

È esaminatodall’Assemblea

Deputatie senatori

ConsigliRegionali

CNELConsiglio NazionaleEconomia e Lavoro

Ritorna all’altroramo del Parlamento

Il percorso di una legge

È trasmesso all’Assemblea

È trasmesso all’Assemblea

Se è modificato

Se è approvato nel testo già approvato dallaCamera che lo ha

esaminato per prima

Il Presidente può chiedere alle

Camere una nuovadeliberazione (art. 74 Cost.)

È trasmessoall’altra Camera

È esaminato ed eventualmente modificato

dalla Commissione

Il Presidentepromulga la legge

La legge è pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale

È esaminato ed eventualmente modificato

dalla Commissione

GovernoPopolo

50.000 elettori

È trasmesso alla Camerache lo ha approvato

per prima

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Verde, rosso, biancoLa gran parte delle votazioni in Assemblea si svolge con ilvoto nominale, attraverso un sistema elettronico che re-gistra immediatamente i nomi dei votanti e il risultato delvoto. L’elenco dei votanti e il voto espresso da ciascuno so-no, in tal caso, pubblicati sul Resoconto stenografico. Suogni banco si trovano tre pulsanti: verde per il sì, rosso peril no e bianco per l’astensione. Le votazioni si tengono ge-neralmente il martedì, il mercoledì e il giovedì, mentre il lu-nedì e il venerdì sono di regola riservati alle sedute con di-scussioni senza voti.

Il rapporto fiduciarioOltre che attraverso la mozione di fiducia, il rapporto fidu-ciario che deve intercorrere fra Parlamento e Governo tro-va verifica nel corso della legislatura attraverso gli istitutidella mozione di sfiducia e della questione di fiducia.Con la firma di almeno un decimo dei suoi componenti, inciascuna Camera si può presentare una mozione di sfi-ducia che mira a promuovere la revoca della fiducia al Go-verno. La mozione si discute e si vota dopo almeno tregiorni dalla sua presentazione e, se approvata, provoca ledimissioni del Governo. La mozione di sfiducia può riguar-dare anche un singolo Ministro.La questione di fiducia viene invece posta dal Governo(solitamente su una legge o un emendamento ad una leg-ge) per chiedere che una Camera gli rinnovi la fiducia ap-provando senza modifiche il testo da esso scelto.Anche in questo caso, se la fiducia non è confermata, ilGoverno si deve dimettere.

La libertà,se è indispensabileal progressodi un popolo civile,non è finea se stessa.Giovanni Giolitti

Nella pagina accanto:uno degli ingressi all’Auladi Montecitorio.

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IL LAVORO DELL’ASSEMBLEA

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definitiva. In questo caso si dice che le Commissioni ope-rano in sede legislativa.Un’ulteriore procedura si ha nel caso in cui la Commissione,a ciò appositamente incaricata dall’Assemblea, prepari un te-sto di legge per l’Assemblea stessa, che ne vota gli articoli(e procede al voto finale) senza poterlo modificare. In que-sto caso la Commissione si riunisce in sede redigente.In Aula, i rappresentanti della Commissione competente peril provvedimento in discussione siedono ad un tavolo semi-circolare posto davanti ai banchi dei deputati. Da qui, allabase dell’emiciclo, il relatore, il Presidente di Commissione ei rappresentanti dei Gruppi in Commissione guidano il lavo-ro dell’Assemblea.

Sete di conoscenzaLe Commissioni permanenti hanno il potere di svolgere in-dagini conoscitive sulle materie di rispettiva competenza,per acquisire elementi utili al proprio lavoro e a quello del-la Camera in generale, ascoltando qualunque persona siaqualificata a fornire informazioni od opinioni sui temi che divolta in volta vengono esaminati.

Leggi chiare e sempliciIl Comitato per la legislazione è un organo composto da10 deputati, metà della maggioranza e metà dell’opposizio-ne, che esprime alle Commissioni – nei casi previsti dal Rego-lamento – un parere sulla qualità dei testi di legge riguardoalla loro omogeneità, chiarezza e semplicità, nonché alla loroefficacia per la semplificazione della legislazione vigente.

LE COMMISSIONI PARLAMENTARI PERMANENTI

Disapprovo ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirlo.attribuito a Voltaire

2 Giustizia1 Affari costituzionali, Presidenzadel Consiglio e interni

3 Affari esteri e comunitari 5 Bilancio, tesoro e programmazione

4 Difesa

6 Finanze 8 Ambiente, territorio e lavori pubblici

7 Cultura, scienza e istruzione

9 Trasporti, poste e telecomunicazioni

11 Lavoro pubblico e privato10 Attività produttive,commercio e turismo

12 Affari sociali 14 Politiche dell’Unione europea13 Agricoltura

Le 14 Commissionipermanenti

Non solo AssembleaSi può dire che se l’Assemblea è il motore dell’attività delParlamento, le 14 Commissioni permanenti della Ca-mera forniscono il carburante: è infatti al loro interno chesi esaminano, si discutono e si riformulano i testi dei pro-getti di legge che verranno poi presentati all’Assemblea.Le Commissioni permanenti – che svolgono anche funzio-ni di indirizzo e controllo nei confronti del Governo – so-no composte in modo che sia rispecchiata la proporzionefra i Gruppi e sono specializzate per materia.

Le strade per una leggeQuando sono chiamate a riferire all’Assemblea su un pro-getto di legge, si dice che le Commissioni operano in se-de referente; quando danno un parere su un testo, si riu-niscono in sede consultiva; nel caso in cui su un progettodi legge vi sia un consenso molto esteso, pari ad almenonove decimi dei deputati, l’Assemblea può decidere di tra-sferirne direttamente a una Commissione l’approvazione

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Amministrare la CameraLa Camera dei deputati è una struttura complessa, la qua-le svolge ogni giorno moltissime funzioni che coinvolgonomolte persone. Di particolare rilievo è quindi il ruolo del-l’Amministrazione, che deve garantire tutti i servizi ne-cessari al buon andamento del lavoro parlamentare.Al ver-tice dell’Amministrazione è il Segretario generale, chedirige i servizi e gli uffici e ne risponde al Presidente. Nel-l’Amministrazione si possono sostanzialmente distingue-re: i servizi legislativi, per l’organizzazione delle sedute deivari organi e per i relativi resoconti; i servizi di documen-tazione, che svolgono ricerche e predispongono la docu-mentazione necessaria ai deputati e forniscono informa-zioni ai cittadini; i servizi amministrativi e tecnici, che cu-rano le attività amministrative e tecniche, la sicurezza e lagestione del personale.

L’AMMINISTRAZIONE DELLA CAMERA

È dovere di ognicittadino dar validità alle proprie convinzioni in politica,al meglio delle proprie capacità.Albert Einstein

La Sala del Casellario,occupata dalle 630 casellepostali dei deputati.Nella pagina accanto:La Sala delle Capriatedella Biblioteca.

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La pubblicità dei lavoriLe sedute delle Camere sono pubbliche: lo prescrive la Co-stituzione all’articolo 64. Ciò nel rispetto del principio dellasovranità popolare, in modo che i cittadini abbiano la pos-sibilità di conoscere le posizioni e gli atti di chi li rappresen-ta e di formarsi un’opinione sugli argomenti del dibattitopolitico. In che modo si attua il principio costituzionale del-la pubblicità delle sedute? Anzitutto è possibile assistere“dal vivo” ai lavori dell’Assemblea dalle tribune che sovra-stano l’emiciclo. Si possono leggere i resoconti, che sonosempre disponibili, il giorno stesso, sul sito internet dellaCamera, e, il giorno successivo, pubblicati a stampa. Anchedelle sedute delle Commissioni sono pubblicati i resoconti,sia a stampa, sia su internet. Inoltre, le sedute sono trasmes-se in diretta via internet, via radio e sui canali satellitari TV

e, in occasione di dibattiti particolarmente importanti, anchesulle reti della TV pubblica.Il sito internet www.camera.it fornisce una mole stermi-nata di informazioni parlamentari e legislative, oltre a quel-le sull’organizzazione della Camera, sull’arte e l’architettu-ra dei suoi palazzi, sui servizi che la Camera offre al pubbli-co. Fra gli “abitanti” stabili della Camera si contano anchei circa 400 giornalisti parlamentari che quotidianamen-te, dalla sala stampa di Montecitorio, raccontano e interpre-tano i fatti della politica, le scelte dei Gruppi, gli argomentidiscussi dalle Commissioni, le decisioni dell’Assemblea e lestrategie dei partiti.

CAMERA APERTA

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La Sala del Mappamondo.Nella pagina accanto:la Sala Verde, usata daiparlamentari per la letturadei giornali.

Senza moralità civile le comunitàperiscono; senzamoralità privata la loro sopravvivenzaè priva di valore.Bertrand Russell

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L’apertura di Montecitorio e degli altri palazzi della Cameraporta ogni anno più di trecentomila visitatori, di cui circacentomila studenti in visita scolastica.Da ottobre a maggio, poi, viene data la possi-bilità alle classi dell’ultimo biennio delle scuolesuperiori, che abbiano sviluppato una ricerca sutemi legati all’attualità politica, di passare unagiornata di formazione a Montecitorio,con esercitazioni di ricerca, incontri con depu-tati e con Presidenti di Commissione, visite alPalazzo.La Biblioteca della Camera (che dispone diun milione di volumi) è aperta al pubblico e, conquella del Senato, forma il Polo bibliotecarioparlamentare.La Camera organizza anche moltissimi conve-gni, mostre e presentazioni di libri.

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CAMERA APERTA

Per saperne di piùOltre alla sua attività strettamente parlamentare, la Came-ra dei deputati è andata sempre più sviluppando una vo-cazione come “servizio ai cittadini”, che trova espressionein molte e consolidate iniziative.Il Punto Camera fornisce ai visitatori indicazioni sulle at-tività e le iniziative della Camera e assistenza nelle ricer-che e negli approfondimenti.Chi desidera visitare il Palazzo può approfittare dell’inizia-tiva Montecitorio a porte aperte che consente, di nor-ma ogni prima domenica del mese, di farsi guidare allascoperta degli ambienti e delle opere d’arte della Camera.Inoltre si può normalmente assistere (se i posti non sonoesauriti!) alle sedute in Aula.

ZOOMPrima della chiusura dei

lavori per la pausa estiva,il Presidente della Camera

incontra i giornalisti per la cosiddetta “cerimonia

del ventaglio”. I giornalistigli regalano, appunto, un

ventaglio, secondo una tradizione che risale alla fine

dell’Ottocento, quando i lavori parlamentari eranoospitati nell’Aula Comotto,caratterizzata da un clima

torrido d’estate eglaciale d’inverno.

La Sala della Regina.

Il Punto Camera.

Gli spiriti della verità e della libertà sono i pilastri della società.Henrik Ibsen

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La Camera in tutte le lingueLa dimensione sempre più decisamente internazionale del-la politica contemporanea ha condotto anche il Parlamen-to italiano a una costante evoluzione nella sua organizza-zione e nell’attività degli organi che lo compongono.Ad esempio ogni anno le Camere approvano una leggecomunitaria che serve ad adeguare l’ordinamento italia-no alla normativa emanata dall’Unione europea.Inoltre, deputati della Camera partecipano come membripermanenti ad Assemblee come il Consiglio d’Europa, laNATO, l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Coope-razione in Europa), l’INCE (Iniziativa Centro Europea). LeCommissioni hanno regolari rapporti con le loro omologhedell’Unione europea. Frequentissime, in generale, sono lerelazioni fra i diversi Parlamenti, in Europa e nel mondo.

LA CAMERA E IL MONDO

Politica vuol dire realizzare. Alcide De Gasperi

Una delle priorità della Camera dei deputati sul piano internazionale è il Programma

di assistenza ai Parlamenti,per sostenere e rafforzare le

Assemblee parlamentari di paesiin via di sviluppo o le istituzioni

non ancora consolidate.

Nella pagina accanto:gli arredi riccamentedecorati della Sala Gialla provengono dallaReggia di Caserta.Sotto: la Sala del Cavaliere.

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Storia ed architetturaLa sede della Camera dei deputati per tutti gli italiani èun’immagine familiare e la sua sagoma elegante ed au-stera accompagna da sempre la vita politica del Paese.Dalla sua fondazione, quasi quattro secoli fa, il Palazzo diMontecitorio ha visto succedersi interventi di diversi stiliarchitettonici e cambiamenti nella sua destinazione d’uso:fu papa Innocenzo X della famiglia Pamphili che nel 1650affidò a Gian Lorenzo Bernini, maestro dell’arte barocca,la costruzione di una grande residenza nobiliare. Il proget-to del Bernini si caratterizzava per l’andamento convessodella facciata, che seguiva l’andamento del terreno e del-le vie circostanti.

PALAZZO MONTECITORIO

La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insiemel’improntadel passatoe il progettodel futuro, se permette di fare senza dimenticarequel che si voleva fare, di diventaresenza smettere di essere, di esseresenza smettere di diventare.Italo Calvino

Nel 1694 papa Innocenzo XII Pignatelli decise di utilizza-re il Palazzo come sede di tribunali dello Stato pontificio,affidando la ripresa del progetto a Carlo Fontana. Questiaprì l’attuale piazza davanti alla facciata e costruì il cam-panile a vela con il grande orologio.La terza “vita” del palazzo cominciò quando, dopo il tra-sferimento a Roma della capitale del Regno d’Italia, lo siscelse per ospitare la Camera dei deputati. Il suo grandecortile centrale consentiva di collocarvi un’Aula di dimen-sioni adeguate, che fu edificata da Paolo Comotto nel 1871.L’Aula ebbe vita breve: il caldo estivo, il gelo invernale e lapessima acustica rendevano difficili i lavori parlamentari,così che infine si decise di costruirne una nuo-va. Nel 1918 l’architetto Ernesto Basile com-pletò l’Aula, aggiungendo un nuovo edificio aquello berniniano e facendo costruire l’attualePiazza del Parlamento.

Il patrimonio artisticoMontecitorio ospita una notevole collezioned’arte: più di mille opere fra dipinti, sculture,stampe, arazzi, reperti archeologici. L’operapiù nota è forse il grande Fregio di Giulio Ari-stide Sartorio, una tela lunga 105 metri e alta4 che racconta allegoricamente la storia dellaciviltà italiana.

ZOOML’origine del nome

Montecitorio non è certa:le ipotesi più probabili

lo fanno derivare da “MonsCitatorius”, per le assemblee

elettorali che in epoca romana si tenevano

nella zona, oppure da“Mons Acceptorius” da

“accettorio”, cioè“raccolto”, perché qui si

scaricavano i materialidi risulta della bonifica

del vicino Campo Marzio.

Il campanile, la torrettae l’orologio aggiunti allafacciata su progettodi Carlo Fontana

Il progetto berninianodi Piazza Montecitoriodipinto da Mattia De Rossi.

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La Sala della ReginaEra un tempo riservata alla reginadi casa Savoia, che attendeva qui lafine del discorso della Corona, concui il re inaugurava la sessione par-lamentare.

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Corridoio verde

12Il Corridoio dei bustiArticolato su tre bracci intorno alCortile d’onore, accoglie i busti deimaggiori personaggi della storia delRisorgimento, come Cavour, Garibal-di, Cattaneo, Mazzini.

2La Sala GiallaPrende il nome dai toni giallo ocradei sontuosi arredi in stile rococò, untempo appartenenti alla Reggia diCaserta.

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L’Archivio legislativoRaccoglie tutti gli atti parlamentari.

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La Sala del CavaliereIn questo grande salone sono rice-vute le delegazioni straniere. Il Ca-valiere in questione è il soggetto diun dipinto di scuola modenese del1700.

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La Sala del CasellarioÈ un ambiente con le pareti com-pletamente occupate da 630 casel-le della posta, una per ciascun de-putato, ricavate in scaffali lignei.

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L’AulaL’Aula di Montecitorio fu progettatada Basile ai primi del Novecento instile liberty. Interamente rivestita inlegno, è sovrastata da un luminosovelario in vetro colorato opera di Gio-vanni Beltrami.

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Velario e copertura dell’Aula

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Il Fregio di G. A. SartorioOpera imponente, caratterizzata da undinamismo e una plasticità composi-tiva di straordinaria qualità.

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Il Cortile d’onoreDapprima semicircolare, secondo ilprogetto di Carlo Fontana, ospitò laprima Aula della Camera nel 1871.Nel corso dei rifacimenti realizzatidall’architetto Basile venne ridise-gnato in forma quadrata.

3

La Sala della LupaIn questa sala, contraddistinta da unacopia in bronzo della Lupa capitoli-na, il 10 giugno 1946 fu proclamatol’esito del referendum che decretò lanascita della Repubblica.

5

Il TransatlanticoProprio accanto all’Aula, è il luogodove fra una seduta e l’altra sostanoe s’incontrano i deputati (per questoè anche detto il “corridoio dei passiperduti”). Gli arredi, opera in stile li-berty della ditta Ducrot di Palermosu disegno di Basile, ricordano quel-li delle grandi navi dell’epoca.

13

La Sala del MappamondoSala multimediale che prende il no-me da un antico mappamondo ligneoche la sovrasta, era anticamente se-de della Biblioteca della Camera.

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La Sala VerdeAmbiente in bello stile liberty dagliarredi verdi e dal lucernario florea-le.Viene usata per la lettura dei gior-nali dai deputati che attendono l’ini-zio dei lavori in Aula.

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La Galleria dei PresidentiI ritratti dei Presidenti della Camerae di alcuni Presidenti delle assem-blee parlamentari degli Stati preu-nitari sono raccolti sulle pareti diquesto ampio corridoio.

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VISITA A MONTECITORIO

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Non solo MontecitorioLa Camera dei deputati comprende, oltre a Palazzo Monte-citorio, una serie di palazzi di alto valore storico e artistico,che compongono una vera e propria “città parlamentare”.Alcuni gruppi parlamentari hanno sede nel Palazzo deiGruppi (in via Uffici del Vicario), mentre l’antichissimo Com-plesso di Santa Maria sopra Minerva (via del Semina-rio) ospita le Commissioni bicamerali, l’Archivio storico e laBiblioteca della Camera dei deputati.Nel Complesso di Santa Maria in Campo Marzio a Vi-colo Valdina (piazza Campo Marzio), che ha origini paleo-cristiane, si tengono mostre e convegni e nel Palazzo Theo-doli-Bianchelli (via del Parlamento) sono collocati alcuniservizi della Camera e il Punto Camera. Il Palazzo ex Ban-co di Napoli (via del Parlamento) contiene gli uffici am-ministrativi, mentre i Palazzi Marini (piazza San Claudio,via del Pozzetto, via del Tritone), come pure Palazzo Cec-chini Lavaggi Guglielmi (via Uffici del Vicario), sono de-stinati in prevalenza ad uffici dei deputati.

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LA “CITTÀ PARLAMENTARE”

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La Sala Kissnerdella Biblioteca.Nella pagina accanto:il chiostro di Vicolo Valdina.

Dal momento in cui colloca il suo centro sulla piazza pubblica, la città è già, nel pieno senso del termine,una polis.Jean-Pierre Vernant

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I PALAZZI DELLA CAMERA

Piazza di Montecitorio

Palazzo Montecitorio

Piazza del Parlamento

Via

del P

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men

to

Piazza Colonna

Largo Chigi

Piazza

S.Silvestro

Piazza di Pietra

PiazzaS.Ignazio

PiazzaCapranica

Piazzadella Rotonda

Piazzadella

Minerva

Largodell’Impresa

Piazza

S. Claudio

Via dei Sabini

Via

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Via dei Prefetti

Via degli Uffici di Vicario

Via in Aquiro

Via

della

Miss

ione

Via delle Convertite

Via del Pozzo

Via della MercedeVia della Vite Via del Gambero

Via del Tritone

Via del Tritone

Via Poli

Via

Poli

Via delle Muratte

Via delle Muratte

Via delle Vergini

Via M.Minghetti

Via S. Ignazio

Piazza

dell’Oratorio

Piazza

S.Marcello

Via S.Marcello

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Mac

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Via dell’Umiltà

Via dell’Umiltà

Via della Dataria

LargoP. di Brazza

Via dei Lucchesi

Vicolo

Vicolo del Babuccio

Vicolo dei Modelli

Via del Lavatore

Piazzadi Trevi

Piazzadei Crociferi

PiazzaPoli

LargoNazareno

Via Nazareno

Via della Panetteria

Via dei Crociferi

Via del Mortaro

Via del Pozzetto

Via del Bufalo

Via

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Vicolo Puttarello

Via S. Vincenzo

Via del Forno

Vicolo delle Bollette

Via S. Maria in via

Via della Stamperia

Via d

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Vicolo Scavolino

Lucc

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Via dell’Archetto

Via del Vaccaro

Via SS.Apostoli

Vicolo di Piombo

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Via Lata

Via Pie di Marmo

Via Specchi

Via del Collegio Romano

Via della Gatta

Vicolo Sciarra

Via di Pietra

Via della Caravita

Via Colonna Antonina

Via Sdrucciolo

Via dei Pastini

Via del Seminario

Via

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Via d. Spada di Orlando

Via

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Via S. Lorenzo in Lucina

Via S. Claudio

Via G. Theodoli

Via

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Via

Torre

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Via della Lupa

Vicolo Valdina

Via degli Spagnoli

Via della Vaccarella

Via delle Coppelle

Via Pozzo delle Cornacchie

Via Giustiniani

Via dei Crescenzi

Via Palombella

Via Palombella

Via S. Chiara

Via S. Chiara

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Via S. Caterina da Siena

Via del Collegio Capranica

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PiazzaFirenze

PiazzaCampo Marzio

Piazza delleCoppelle

PiazzaRondanini

PiazzaS. Chiara

LargoToniolo

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Via S. BiagioPiazza Torretta

Via del Corso

Piazza S. Apostoli

Piazza

della Pilotta

Piazza

del Collegio Romano

Via del Corso

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Palazzo dei Gruppi

2

Complesso di SantaMaria sopra Minerva

3

Complesso di SantaMaria in Campo Marzio

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Palazzo Theodoli-Bianchelli

5

Palazzo ex Banco di Napoli

6

Palazzo CecchiniLavaggi Guglielmi

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Palazzi Marini

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Pubblicazione realizzata da: Giunti Progetti EducativiTesti: Francesco Fagnani

Fotografie: Umberto BattagliaProgettazione grafica e impaginazione: Carlo Boschi

Coordinamento per la Camera dei deputati: Segreteria generale – Ufficio pubblicazioni e relazioni con il pubblico in collaborazione con Renata Cristina Mazzantini

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© 2007 Giunti Progetti Educativi S.r.l., Firenze© 2007 Camera dei deputatiPrima edizione: 18 ottobre 2007

Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato