Una due giorni sulla vetta dell’Appennino: CORNO …escursionando.altervista.org/Schede...
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DOVE: Parco nazionale Gran Sasso-Laga (Abruzzo)
QUANDO: sabato 10 e domenica 11 luglio
PARTENZA: ore 5.30 da Moie
NATURA DEL SENTIERO sentiero evidente X
tratti esposti X
tratti ripidi in salita X
tratti ripidi in discesa X
tratti scoscesi X
tratti in cresta X
tratti senza sentiero evidente
assenza parziale di segnaletica
tratti di sentiero attrezzato (funi o catene metalliche) X
passaggi di I grado (si appoggia le mani alla roccia) X
passaggi di II grado (facile arrampicata su rocce) X
possibili tratti innevati
sviluppo chilometrico oltre i 12 km
Una due giorni sulla vetta dell’Appennino:
CORNO PICCOLO e CORNO GRANDE da Prati di Tivo
DESCRIZIONE: Che dire...la cima delle cime appenniniche,
dove gli orizzonti si perdono lontani e il panorama acquista
tonalità superbe e superlative: il Corno Grande. E la sorella
minore, che non sfigura affatto, con le sue vie di salita quasi
ad uso esclusivo di alpinisti ed escursionisti esperti, capace di
generare adrenalina e forti sensazioni: il Corno Piccolo.
Saliremo da Prati di Tivo e in due giorni tenteremo la salita ad
entrambe le famose vette, prevedendo un pernotto nel nido
DATI TECNICI
TIPO DI PERCORSO: semi-traversata
DIFFICOLTA’: E-EEA (clicca per la legenda)
DISLIVELLI: 1205 m. 222 m. ( salita - discesa)
TEMPI: 4 ore 1,20 ore ( salita - discesa)
ALTITUDINE MAX: 2655 m.
FONTI O SORGENTI: acqua al rifugio Franchetti
NOTE E AVVERTENZE: percorso con tratti su pendii ripidi e
anche scoscesi. Passaggi di I e II grado per salire al Corno
Piccolo; necessari assenza di vertigini, piede fermo e
dimestichezza con la facile arrampicata e su passaggi esposti.
1° GIORNO: da Prati di Tivo al Corno Piccolo e rifugio Franchetti Il primo giorno, dopo il trasfer in auto fino alla località turistica di Prati di Tivo, partiremo a piedi alla volta del Corno Piccolo. Raggiungeremo a piedi la località della Madonnina, dov’è posta anche l’arrivo della cabinovia proveniente da Prati di Tivo. Da qui, su sentiero, si prosegue a sinistra e più avanti si risale con svolte per portarsi al passo delle Scalette. Si attraversa un discesa un breve tratto esposto e si entra nel vallone delle Cornacchie. Tra grandi massi si raggiunge lo sperone roccioso che divide in due la valle attraverso una cengia esposta (corda fissa). Ora ripidamente si risale per poi diminuire la pendenza e piegare decisamente verso il rifugio Franchetti che si raggiunge. Da qui si continua a salire lungo il ghiaione e con un ultimo ripido tratto si raggiunge la Sella dei Due Corni da cui si ha un’ottima e suggestiva vista, specie sulle guglie rocciose del Corno Piccolo chiamate Fiamme di Pietra. Si cala nel ripido vallone dei Ginepri fino ad incontrare il bivio indicante “via normale al Corno Piccolo”: si segue a destra e si compie un traverso a sinistra su una cengia. Si oltrepassano dei canali ghiaiosi con dei saliscendi, si supera un salto roccioso e si raggiunge una forcella (passaggi di I e II grado) per poi scavalcare un altro canale e raggiungere la cresta ovest. Si segue a destra la facile cresta rocciosa sino all’aguzza vetta del Corno Piccolo. Per la discesa al Franchetti si segue l’itinerario dell’andata.
d’acquila del rifugio Franchetti, ubicato in poizione strategica e panoramica su uno sperone, nell’alta valle delle
Cornacchie. Non da meno sarà la discesa nel grandioso e ameno anfiteatro di Campo Pericoli e poi lungo la val Maone,
attraverso la quale faremo ritorno a Prati di Tivo. Chi non fosse mai salito prima in vetta al Corno Grande direi che non
può rinunciare a quest’opportunità con la quale avrà modo di prendere due piccioni con una fava!
CONSIGLI/LOGISTICA: per avere la massima sicurezza lungo la
“via normale” al Corno Piccolo è
consigliato dotarsi di imbrago,
moschettoni e caschetto; è previsto il
pernotto presso il rifugio CAI Franchetti
con spesa per la mezza pensione a
carico di ogni singolo partecipante.
IMPEGNO E CAPACITA’ RICHIESTE percorso poco faticoso
percorso mediamente faticoso
percorso faticoso in cui occorre buon allenamento X
assenza di vertigini X
capacità di movimento su fondi scoscesi e impervi X
capacità di movimento su tratti rocciosi X
capacità di movimento su pendii innevati
capacità di movimento su percorsi attrezzati X
capacità nell’utilizzo di attrezzatura specifica X
NATURA DEL SENTIERO sentiero evidente X
tratti esposti X
tratti ripidi in salita X
tratti ripidi in discesa X
tratti scoscesi X
tratti in cresta X
tratti senza sentiero evidente
assenza parziale di segnaletica
tratti di sentiero attrezzato (funi o catene metalliche) X
passaggi di I grado (si appoggia le mani alla roccia) X
passaggi di II grado (facile arrampicata su rocce) X
possibili tratti innevati
sviluppo chilometrico oltre i 12 km
1400
15001600
1700
18001900
2000
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Prat i d i T ivo M adonnina p .sso delle
Scalet t e
r if .
F ranchet t i
Sella dei 2
C orni
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PROFILO ALTIMETRICO
2° GIORNO: dal rifugio Franchetti al Corno Grande e Prati di Tivo Il secondo giorno presenta minori difficoltà tecniche in quanto la salita alla cima escursionistica del Corno Grande (vetta occidentale) non ha passaggi particolarmente difficili o esposti. Si torna alla sella dei Due Corni con lo stesso percorso del giorno precedente e si prosegue in salita su cresta detritica. Si prende a destra al bivio e si risale una paretina e una rampa (tratto di II grado), poi si traversa a destra e si raggiunge il passo del Cannone. Con alcuni saliscendi si oltrepassa una cresta e si scende verso la Conca degli Invalidi dove, ad un bivio, si segue a sinistra il ripido sentiero che più avanti diventa traccia e rimonta il ripido pendio roccioso e ghiaioso alla destra della cresta nord del Corno Grande. Si raggiunge la panoramica e aerea cresta sommitale e, tenendosi alla sua destra, si continua verso destra e in breve si è alla cima della vetta occidentale del Corno Grande dalla quale si ha una vista incredibile tutt’attorno. Per la discesa si torna sui propri passi fino al bivio in prossimità della Conca degli Invalidi: si va sinistra traversando la conca quasi in piano. Più avanti si torna a scendere giungendo prima alla sella del Brecciaio e poi, con maggior ripidità si arriva ad un bivio dove si scende a destra dentro la vasta conca di Campo Pericoli, raggiungendo più in basso il rifugio Garibaldi. Si continua a calare fino ad immettersi nel sentiero che scende dalla Portella e verso destra percorre lungamente la val Maone, circondata da pareti spettacolari e strapiombanti. Si scende su sentiero fino all’opera di presa dell’acquedotto sul torrente Arno, poi con pista forestale che poco sotto inizia a salire ripidamente sul versante destro orografico. Ci si porta su un intaglio, si entra nel bosco e si scende ancora fino a raggiungere il parcheggio di Prati di Tivo.
DATI TECNICI
TIPO DI PERCORSO: traversata
DIFFICOLTA’: E-EE (clicca per la legenda)
DISLIVELLI: 544 m. 1527 m. ( salita - discesa)
TEMPI: 2 ore 3,45 ore ( salita - discesa)
ALTITUDINE MAX: 2912 m.
FONTI O SORGENTI: ai rifugi Franchetti e Garibaldi e alla
sorgente del fiume Arno, al termine
della val Maone
EQUIPAGGIAMENTO: zaino da almeno 40 litri, pedule o scarponi da montagna, giacca a vento o poncho, pile o maglione
di lana, cappello, occhiali da sole, crema solare, vestiti di ricambio, almeno un litro e mezzo d’acqua
e viveri (solo per i pranzi del 1° e del 2° giorno in quanto la cena e la colazione saranno
servite al rifugio), sacco-lenzuolo (acquistabile quello monouso in rifugio), piccolo beauty-case
(dentifricio, spazzolino, saponetta, asciugamano,...)
KM e PERCORRENZA: 212 Km 2,30 ore
ADESIONE: entro e non oltre domenica 4 luglio a: [email protected]
IMPEGNO E CAPACITA’ RICHIESTE percorso poco faticoso
percorso mediamente faticoso
percorso faticoso in cui occorre buon allenamento X
assenza di vertigini X
capacità di movimento su fondi scoscesi e impervi X
capacità di movimento su tratti rocciosi X
capacità di movimento su pendii innevati
capacità di movimento su percorsi attrezzati X
capacità nell’utilizzo di attrezzatura specifica
NOTE E AVVERTENZE: percorso con tratti su pendii ripidi e
anche scoscesi. Breve passaggio di II grado nei pressi del
passo del Cannone; necessari assenza di vertigini, piede fermo
e dimestichezza con la facile arrampicata e su passaggi
moderatamente esposti.
14001500160017001800190020002100220023002400250026002700280029003000
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PROFILO ALTIMETRICO