Un sistema gis-based per la pianificazione comunale: dalla strutturazione generale ad una...

Sesta Conferenza Nazionale di Informatica e Pianificazione Urbana

e Territoriale INPUT 2010

Università degli Studi della Basilicata

Potenza, 14 Settembre 2010

Un sistema gis-based per la pianificazione comunale:

dalla strutturazione generale ad una focalizzazione locale delle

problematiche del territorio di Tursi

Michele LupoMichele Micucci

Cchi ci arrivè a la Ravatènesi nghiànete 'a pitrizzeca pàrete na schèhe appuntillètea na timpa sciullète […]

(A. Pierro, ”’A Ravatène”)

Il ridisegno delle linee di trasporto su gomma tiene conto delle più recenti trasformazioni dell’urbano e della necessità di costruire una vera integrazione modale

Criteri ispiratori

Un sistema gis-based per la pianificazione comunale: il territorio di Tursi

Una pianificazione razionale deve costituire un documento tecnico di sviluppo di un’area tesa a salvaguardare due aspetti distinti ma equamente fondamentali:

l’aspetto estetico-funzionale, che deve curare l’interazione struttura-territorio per creare un rapporto armonico d’inserimento e favorire un’agevole fruibilità dello spazio antropico;

l’aspetto fisico-ambientale che deve salvaguardare la stabilità dei luoghi d’intervento

Il ridisegno delle linee di trasporto su gomma tiene conto delle più recenti trasformazioni dell’urbano e della necessità di costruire una vera integrazione modale

L’approccio metodologico

Queste considerazioni essenziali hanno costituito l’anima progettuale del Regolamento Urbanistico di Tursi che si è sviluppato attraverso una metodologia sintetizzabile nei seguenti punti:

Analisi stato di fatto:• aspetti storici e socio-economici della città;• assetto urbanistico esistente;• analisi delle emergenze e possibili sviluppi urbani;• definizione dei tematismi geolitologici e geomorfologici;• caratteri clivometrici;• acquisizione delle indagini geognostiche pregresse e delle aree di rischio idrogeologico AdB.

Fase di elaborazione dati:• individuazione areali di rischio e redazione carta della pericolosità e criticità geologica e geomorfologica;• fase di individuazione degli indicatori pianificatori tra problematiche emergenti ed obiettivi per il centro urbano di Tursi;• fase di verifica della idoneità e validità delle scelte urbanistiche sotto il profilo geologico;• redazione Carta della sovrapposizione dei regimi urbanistici e degli areali di criticità territoriale


Analisi dello stato di fatto

Origine: intorno ad un castello, costruito dai Goti verso il quarto o il quinto secolo, ad opera dei fuggiaschi della vicina Anglona


Il centro urbano di Tursi tra storia e attualità




850: i Saraceni conquistano il Metapontino e anche Tursi che al tempo era limitato alla zona, già abitata, chiamata successivamente Rabatana

890 : i Bizantini sconfiggono i Saraceni e riconquistano l’antico borgo




1500: Tursi raggiunge l’apice della sua crescita con 10.800 abitanti




Anni ‘50: si sviluppa la Tursi moderna, dalle pendici del vecchio centro abitato verso ovest lungo l’asse viario di Via Roma, con i rioni “Costa” ed “Europa” (Piana)




Anni ‘70: A seguito del decreto di trasferimento imposto su tutta la Rabatana e la parte Est del centro storico sorge il Rione S. Quaranta

Gli elementi essenziali


b. La disciplina della città esistente

• la conservazione dell’esistente• la riqualificazione di alcune aree di particolare sensibilità perché caratterizzate da degrado urbano e/o da chiari limiti funzionali e che al momento paiono prive di regole urbanistiche• la trasformazione di alcune zone di Tursi• le aree di Nuovo Impianto

c. La domanda di servizi

a. La tutela e la valorizzazione della città storica

d. Il principio di rispetto/tutela

e. La scala di dettaglio degli interventi

La tutela e la valorizzazione della città storica


La disciplina della città esistente



La disciplina della città esistente – i regimi urbanistici


La trasformazione della città esistente e le aree di nuovo impianto

La riqualificazione di aree sensibili


La domanda dei servizi


Il principio di rispetto/tutela


Aree contigue all’ambito urbano di tutela paesaggistica

Aree di tutela paesaggistica del complesso conventuale di S. Francesco

In totale, solo considerardo le aree esterne al perimetro urbano della città, il RU ha assoggettato, a tutela diretta una superficie pari a circa 200 Ha


Il principio di rispetto/tutela


La scala di dettaglio degli interventi

La necessità di dettagliare

gli interventi possibili al

fine di evitare possibili

“interpretazioni

urbanistiche” pur nel

rispetto delle autonomie

progettuali esecutive e la

convinzione che regole

chiare siano non di

ostacolo ma di supporto

all’attuazione degli

interventi, ha determinato

la scala di dettaglio delle

“schede urbanistiche”


La scala di dettaglio degli interventi


Carta della sovrapposizione dei regimi urbanistici e degli areali di criticità territoriale

La sovrapposizione della carta dei regimi urbanistici con le zonizzazioni geologiche permette la verifica puntuale delle caratteristiche geologiche geotecniche per ogni singolo intervento, oltre che consentire ai competenti uffici tecnici il controllo della coerenza tra le previsioni di piano e le scelte progettuali esecutive degli interventi.

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