Un percorso didattico sulla narrazione sperimentato nelle classi...

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Sperimentazione: Nazarena Antichi, Maria Cristina Borghi, Michela D’Antuono (insegnanti); Elisa Cornini (tirocinante); Giovanna Masiero (supervisione) Redazione del testo: Giovanna Masiero Un percorso didattico sulla narrazione sperimentato nelle classi prime elementari: La gabbianella e il gatto Questo percorso didattico è stato svolto in 3 classi prime della scuola primaria di secondo grado della scuola Collodi, durante il secondo quadrimestre scolastico. L'obiettivo del percorso è stato quello di continuare ad accompagnare i bambini nello sviluppo delle abilità narrative. Osservare le produzioni Gli alunni vedono uno spezzone del cartone animato La Gabbianella e il gatto. Il video si trova al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=YpAtd6dwUGw (la Gabbianella e il gatto2 di shadowaccount145) Il primo spezzone corrisponde ai minuti: 0:15-2:08 Come già fatto nella prima parte dell’anno lo raccontano individualmente a un'intervistatrice che finge di non averlo visto. Vediamo di seguito come due alunni bilingue raccontano la sequenza video. MD12: ho visto la barca, #dopo ### […] ### (sbattuto al muro) dopo uscito quello nero […]i gabbiani ### prendevano i pesci.[…] succede # e- il nero si sta avvicinando,[…]# e #succe- #e: vanno via # e dopo,[…]che vanno via, ##[…]sì ## tranne la femmina […]rimane in acqua MD02: era una nave. # era sbattuto con altra nave. # e: era da buca uscito pre-tolio. sì era uscito il petrolio […] arriva la gabbianella # a mangiare i pesci ### […] è bloccata da pre-tolio # […]è andato sotto al mare # alla sabbia Entrambi i bambini usano varie forme verbali: oltre alle forme presenti (vanno via, rimane, arriva, si sta avvicinando) ci sono dei passati prossimi (o participi passati) per gli eventi puntuali ( uscito, è bloccata, è andato); imperfetti per esprimere situazioni di sfondo o azioni con una durata indefinita (prendevano i pesci); qualche trapassato (era sbattuto, era uscito) per esprimere anteriorità nel racconto, anche se nella seconda trascrizione era appare inizialmente quasi come una formula di appoggio e funzionale al procedere della narrazione.

Transcript of Un percorso didattico sulla narrazione sperimentato nelle classi...

Sperimentazione: Nazarena Antichi, Maria Cristina Borghi, Michela D’Antuono (insegnanti); Elisa Cornini (tirocinante); Giovanna Masiero (supervisione)

Redazione del testo: Giovanna Masiero

Un percorso didattico sulla narrazione sperimentato nelle classi prime elementari: La gabbianella e il gatto Questo percorso didattico è stato svolto in 3 classi prime della scuola primaria di secondo grado della scuola Collodi, durante il secondo quadrimestre scolastico. L'obiettivo del percorso è stato quello di continuare ad accompagnare i bambini nello sviluppo delle abilità narrative.

Osservare le produzioni

Gli alunni vedono uno spezzone del cartone animato La Gabbianella e il gatto.

Il video si trova al seguente indirizzo:

http://www.youtube.com/watch?v=YpAtd6dwUGw (la Gabbianella e il gatto2 di shadowaccount145)

Il primo spezzone corrisponde ai minuti: 0:15-2:08

Come già fatto nella prima parte dell’anno lo raccontano individualmente a un'intervistatrice che finge di non averlo visto.

Vediamo di seguito come due alunni bilingue raccontano la sequenza video.

MD12: ho visto la barca, # dopo ### […] ### (sbattuto al muro) dopo uscito quello nero […]i gabbiani ### prendevano i p esci.[…] succede # e- il nero si sta avvicinando,[…]# e #suc ce- #e: vanno via # e dopo,[…]che vanno via, ##[…]sì ## tranne la femmina […]rimane in acqua MD02: era una nave. # era sbattuto con altra nave. # e: era da buca uscito pre-tolio. sì era uscito il petrolio […] arriva la gabbianella # a mangiare i pesci ### […] è bloccata da pre-tolio # […]è andato sotto al mare # alla sabbia Entrambi i bambini usano varie forme verbali: oltre alle forme presenti (vanno via, rimane, arriva, si sta avvicinando) ci sono dei passati prossimi (o participi passati) per gli eventi puntuali ( uscito, è bloccata, è andato); imperfetti per esprimere situazioni di sfondo o azioni con una durata indefinita (prendevano i pesci); qualche trapassato (era sbattuto, era uscito) per esprimere anteriorità nel racconto, anche se nella seconda trascrizione era appare inizialmente quasi come una formula di appoggio e funzionale al procedere della narrazione.

Gli elementi testuali di coesione del testo sono limitati a dopo ma anche a un sorprendente tranne. Si noti la ricca presenza di preposizioni usate tutte in modo appropriato: rimane in, sbattuto con, da buca, a mangiare, bloccata da, sotto al mare-alla sabbia. Da un punto di vista lessicale sono attive quelle strategie di compensazione che permettono agli alunni di non bloccarsi nella narrazione: il nero per il petrolio. La familiarità con la storia e la linearità degli eventi visti permettono a questi bambini che hanno l’italiano come L2 di essere efficaci nelle loro brevi narrazioni, ma il nostro obiettivo è accompagnarli nella scoperta, nell’uso e nella comprensione di “piccole parole alternative” in modo da raggiungere presto un’efficacia narrativa vicina a quella di eccellenti compagni di madrelingua italiana come mostra la trascrizione che segue: MD13: c’è una nave petroliera # che–# che bucia del pre:trolio in mare # e il petrolio si sparge per tutto il mare e quando arrivano le gabbianelle a prendere i pesci c’è il capo delle gabbianelle che vede il petrolio e avverte che c’è il petrolio. e: ## solo che # c’è una gabbianella che non lo sente e allora qua ndo si alza e-# rimane intrappolata nel petrolio #e:# rimane intrap polato mentre le altre mentre il capo li da dei consigli per uscire dal petrolio

Attività 1

La prima attività risponde all’obiettivo comunicativo di raccontare una breve sequenza-video e fare delle ipotesi su quello che succede dopo; inoltre si verifica l’abilità di scrittura spontanea.

Visione collettiva del filmato: [La Gabbianella e il gatto] (solo la prima sequenza selezionata).

A piccoli gruppi (3 bambini circa per gruppo), si procede alla visione del filmato, omettendo l’audio e la scena finale.

Individualmente i bambini vengono registrati ponendo le seguenti due domande: “Cosa è successo?” e “Che cosa succede dopo secondo te?”. Nel frattempo gli altri alunni del piccolo gruppo provano a scrivere spontaneamente parole o frasi relative alla sequenza appena vista.

! La gestione di questa prima attività, avendo come finalità principale quella di raccogliere dei campioni di interlingua iniziale, richiede un’organizzazione che prevede la collaborazione con altri insegnanti/tirocinanti e spazi e strumenti adeguati. In mancanza di questi requisiti si può svolgere l’attività con l’intera classe creando un’interazione di classe, avendo cura di ascoltare tutte le voci presenti.

! Gli strumenti richiesti per questa attività sono un computer e dei fogli bianchi per la scrittura spontanea.

! L’attività di scrittura nasce come uno stratagemma per tenere impegnati gli alunni mentre il compagno o la compagna vengono registrati. Rimangono però documenti interessanti per una valutazione individuale e di classe rispetto allo stato di alfabetizzazione e di autonomia degli alunni.

Attività 2

Questa attività risponde all’obiettivo comunicativo di saper interagire con il gruppo dei pari nel ricostruire una storia secondo un ordine cronologico; l’obiettivo linguistico è di arricchimento e rinforzo lessicale.

Tutti insieme gli alunni guardano e leggono i fogli scritti durante l’Attività 1 per poi rivedere nuovamente la sequenza del cartone animato, questa volta con audio e per intero, ovvero con la scena finale precedentemente omessa (minuti 4:21-5:44). Si procede con un confronto tra le parole scritte dagli alunni e le ipotesi sulla fine della vicenda come richiesto nell’Attività 1. L’insegnante prende nota del lessico che viene suggerito ed utilizzato dagli alunni in questo confronto e cerca di sottolineare alcuni termini ed espressioni specifici in modo che sia chiaro e compreso da tutta la classe (es.: gabbiano, petrolio, mare, pesci, volare, nave, pescare, tuffarsi, aringhe, stormo…).

! La gestione di questa attività dipende dal numero degli alunni e dalla capacità di ascolto – interazione già “allenata” in classe. In questo caso, collocandosi nella seconda metà dell’anno, si dà per scontato che gli alunni non siano nuovi ad attività di interazione e di ascolto reciproco.

! La terminologia necessaria al racconto della storia può essere scritta dall’insegnante alla lavagna o su un grande foglio.

Attività 3

Questa attività risponde all’obiettivo comunicativo di saper riconoscere espressioni in ricezione sia nell’ascolto orale che nella lettura; l’obiettivo linguistico è quello di portare gli alunni alla memorizzazione e al riutilizzo del lessico emerso.

Nell’Attività 3 si propone agli alunni di rivedere una terza volta il filmato per individuare in modo preciso alcune espressioni che vengono pronunciate dai protagonisti. Prima della visione viene consegnato agli alunni un foglio con le frasi pre-selezionate, in disordine, e scritte in stampato maiuscolo; queste frasi vengono prima lette insieme e poi individuate nell’attività di ascolto. Una volta avvenuto il riconoscimento delle frasi durante la visione e numerate secondo l’ordine di ascolto, gli alunni completano un’altra scheda che richiede la scrittura o copiatura delle espressioni appena ascoltate in 4 immagini a fumetti.

! L’attività di ascolto può essere ripetuta anche più di una volta (massimo 3) se lo si ritiene necessario.

Attività 4

L’ obiettivo comunicativo di questa attività è di saper ricostruire e raccontare degli eventi secondo un ordine cronologico, lineare e coerente; gli obiettivi linguistici mirano ad una verifica del riutilizzo del lessico appreso attraverso una scrittura spontanea collettiva.

Per aiutare i bambini a ricostruire la vicenda si propone una scheda con 6 sequenze ad immagine da riordinare. Questo può essere fatto sia numerando le immagini date (in disordine), sia incollando all’interno di una pellicola o di riquadri numerati le sequenze. Una volta ricostruita la vicenda si invitano i gruppi a sperimentarsi in una scrittura cooperativa di narrazione delle storia.

! Si consiglia di far svolgere l’attività di riordino delle immagini a piccoli gruppi (3 alunni) in modo da poter avere un controllo sulle abilità di tutti e sul fatto che gli eventi siano stati ben compresi da tutti.

! Per concludere il ciclo del percorso e avere una documentazione valutativa per ogni bambino si consiglia di fare delle registrazioni individuali, come nella fase iniziale; in alternativa o come

rinforzo, si può anche richiedere una scrittura spontanea individuale che permette un confronto con la scrittura di apertura.