Un percorso condiviso in azienda

2
MERCATO DEL LAVORO 68 • DOSSIER • MARCHE 2012 L’ attualità ci restituisce uno scenario piuttosto fosco, se non addirittura drammatico, del mondo del lavoro italiano. Per questo, raccontare di una realtà produttiva che ha saputo distin- guersi positivamente, può contribuire a dise- gnare nuovi modelli e nuove strategie di im- presa in grado di far fronte alla crisi, senza perdere di vista fattori importanti come l’ambiente, il territorio e le risorse umane. Fondato nel 1970 da Giovanni Fileni, il Gruppo Fileni è il primo produttore italiano ed europeo di carni avicole da allevamento biologico e il terzo player nel settore avicuni- colo nazionale, con un fatturato comples- sivo nel 2011 pari a circa 300 milioni di euro. Il Gruppo è stato anche un precursore sul fronte dell’integrazione tra lavoratori ita- liani e stranieri. Oltre 40 diverse etnie costi- tuiscono, infatti, il 49 per cento della forza lavoro degli stabilimenti Fileni. Lo spiega Roberta Fileni, direttore marketing del Gruppo. Quali le principali scelte logistiche de- terminate dal profilo multietnico delle ri- sorse umane? «Il prodotto che ogni giorno proponiamo ai consumatori è il risultato di un forte radica- mento alle tradizioni del territorio marchi- giano, combinato con le competenze, le sto- rie e le specificità dei nostri dipendenti. Per questa ragione, abbiamo sempre considerato la dimensione multiculturale e multietnica della forza lavoro Fileni come una risorsa da tutelare. Lo abbiamo fatto, ad esempio, favo- rendo un clima positivo di integrazione e spirito di squadra, proponendo una guida sulla sicurezza tradotta in 14 lingue e verifi- candone l’effettiva comprensione attraverso un questionario, anch’esso tradotto nelle lin- gue di riferimento dei nostri dipendenti. È nostra intenzione proseguire in questo impe- gno di integrazione dei lavoratori, italiani e stranieri, nell’ottica di un percorso di svi- Un adeguato rapporto qualità-prezzo e «un importante valore aggiunto sociale e ambientale». Elementi che connotano il Gruppo Fileni decretandone la competitività. Aspetto che fa rima con responsabilità, come racconta il direttore marketing Roberta Fileni Francesca Druidi Un percorso condiviso in azienda Roberta Fileni, direttore marketing del Gruppo Fileni

description

"Il Giornale - Dossier Marche" - 29/05/2012

Transcript of Un percorso condiviso in azienda

Page 1: Un percorso condiviso in azienda

MERCATO DEL LAVORO

68 • DOSSIER • MARCHE 2012

L’attualità ci restituisce uno scenariopiuttosto fosco, se non addiritturadrammatico, del mondo del lavoroitaliano. Per questo, raccontare di

una realtà produttiva che ha saputo distin-guersi positivamente, può contribuire a dise-gnare nuovi modelli e nuove strategie di im-presa in grado di far fronte alla crisi, senzaperdere di vista fattori importanti comel’ambiente, il territorio e le risorse umane.Fondato nel 1970 da Giovanni Fileni, ilGruppo Fileni è il primo produttore italianoed europeo di carni avicole da allevamentobiologico e il terzo player nel settore avicuni-colo nazionale, con un fatturato comples-sivo nel 2011 pari a circa 300 milioni dieuro. Il Gruppo è stato anche un precursoresul fronte dell’integrazione tra lavoratori ita-liani e stranieri. Oltre 40 diverse etnie costi-tuiscono, infatti, il 49 per cento della forzalavoro degli stabilimenti Fileni. Lo spiegaRoberta Fileni, direttore marketing delGruppo.

Quali le principali scelte logistiche de-terminate dal profilo multietnico delle ri-sorse umane? «Il prodotto che ogni giorno proponiamo aiconsumatori è il risultato di un forte radica-mento alle tradizioni del territorio marchi-giano, combinato con le competenze, le sto-rie e le specificità dei nostri dipendenti. Perquesta ragione, abbiamo sempre consideratola dimensione multiculturale e multietnicadella forza lavoro Fileni come una risorsa datutelare. Lo abbiamo fatto, ad esempio, favo-rendo un clima positivo di integrazione espirito di squadra, proponendo una guidasulla sicurezza tradotta in 14 lingue e verifi-candone l’effettiva comprensione attraversoun questionario, anch’esso tradotto nelle lin-gue di riferimento dei nostri dipendenti. Ènostra intenzione proseguire in questo impe-gno di integrazione dei lavoratori, italiani estranieri, nell’ottica di un percorso di svi-

Un adeguato rapporto qualità-prezzo e

«un importante valore aggiunto sociale e

ambientale». Elementi che connotano il Gruppo

Fileni decretandone la competitività. Aspetto che

fa rima con responsabilità, come racconta il

direttore marketing Roberta Fileni

Francesca Druidi

Un percorso condiviso in azienda

Roberta Fileni, direttore marketing del Gruppo Fileni

Page 2: Un percorso condiviso in azienda

MARCHE 2012 • DOSSIER • 69

Roberta Fileni

luppo aziendale effettivamente partecipato econdiviso».

Il Gruppo si contraddistingue per unforte senso di responsabilità sociale: at-tenzione al biologico, alle energie rinnova-bili, alla sicurezza sul lavoro. Quale valoreaggiunto offre questa visione?«Soprattutto nell’attuale congiuntura econo-mica, i consumatori stanno dimostrando unacrescente consapevolezza nell’orientare leproprie scelte di acquisto: a essere premiatesono le aziende capaci di esprimere un’offertaproduttiva contrassegnata da un giusto bilan-ciamento tra qualità-prezzo e un importantevalore aggiunto sociale e ambientale. I nostriclienti stanno dimostrando di apprezzare inostri prodotti proprio in virtù di questonostro impegno di responsabilità. Un impe-gno che ci ha consentito di accreditarci comeunico produttore di carni bianche biologichein Italia, leader anche a livello europeo. An-che nel prossimo futuro, la produzione bio-logica e l’impiego di nuovi sistemi per la ri-duzione dell’impatto ambientalecontinueranno a essere i principali driver acui saranno improntate tutte le attività delGruppo».

Gravi sono gli strascichi occupazionalidella crisi, che riguardano anche i lavora-tori extracomunitari. L’impresa è stata in

qualche modo toccata dal problema?«La capacità di proporre al mercato prodottidi grande qualità a un prezzo contenuto, ci hafinora messi al riparo dalla crisi. Anche sulfronte occupazionale, abbiamo registrato unperiodo di forte espansione, che è culminatonel 2008 con l’integrazione nella compagineaziendale dei circa 600 lavoratori dello stabi-limento di Castelplanio, in provincia di An-cona, che abbiamo rilevato da un’azienda indifficoltà. Oggi, stiamo lavorando alla realiz-zazione di nuovi centri di allevamento nelleMarche, in vista di un’ottimizzazione logi-stica, economica e ambientale della filieraproduttiva. Ci aspettiamo che questi nuoviimpianti possano generare un indotto econo-mico e occupazionale significativo, una voltaentrati a regime».

Quali sono i percorsi e i processi di sele-zione del personale? Possono essere sugge-rite strategie dal punto di vista della ge-stione delle risorse umane? «La policy aziendale relativa alla selezione delpersonale prevede una puntuale verifica del-l’adempienza dei candidati rispetto agli obbli-ghi di legge, a partire dal permesso di sog-giorno. La sicurezza, il rispetto delle normeinterne e l’attenzione agli aspetti igienico-sa-nitari rappresentano altrettanti criteri baseper l’ingresso in azienda, dove vengono poifatti oggetto di specifici programmi formativiper il personale. In maniera trasversale ri-spetto al ruolo organizzativo e all’etnia di ap-partenenza, stiamo, inoltre, favorendo per-corsi di crescita interna delle nostre personeverso ruoli di maggiore responsabilità. Alloscopo di valorizzarne le competenze e raffor-zare il già elevato livello di adesione ai valoriaziendali».

Il nostro prodotto è il risultato di un forteradicamento al territoriomarchigiano, combinato con le storie e le competenzedei nostri dipendenti