Un modo diverso di vedere” l’informazione · persone con dislessia, e questa difficoltà a...
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Oltre le mappe, gli
organizzatori grafici
Un modo diverso di
“vedere” l’informazione
Maria Antonietta Meloni
AID - Sede nazionale: Piazza dei Martiri 5, 40121 Bologna - Tel. 051 242919 - [email protected] | www.aiditalia.org
Sostenere la dislessia, organizzare il disordine
Il successo o il fallimento nel
supportare gli allievi con dislessia,
dipende non da come il loro cervello
funziona, ma in larga misura dal
modo in cui è presentata
l’informazione. In sintesi,
l’informazione deve essere
accessibile al modo di leggere dei
dislessici.
Per la maggior parte delle persone leggere un libro, il giornale
o il menù è un’attività priva di stress. Per i dislessici è
un’attività altamente ansiogena, difficoltosa e può rivelarsi
quasi impossibile. Il problema non risiede nel modo in cui il
loro cervello funziona, ma in come l’informazione è
presentata.
Esiste, quindi, un problema di accessibilità; il testo scritto
tradizionale non è utilizzabile, in parte o il larga misura, dalle
persone con dislessia, e questa difficoltà a leggere non
consente loro di accedere alle informazioni e alle conoscenze
che sono consentite ai non dislessici.
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Leggere: che stress!
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Le difficoltà a leggere possono essere considerate vere e proprie barriere architettoniche invisibili, che hanno un impatto notevole sull'apprendimento, con implicazioni psicologiche
importanti.
Barriere invisibili
Basi teoriche del metodo: La teoria di Allan
Paivio (Dual-Coding Theory of Information
Storage, 1971)
Una delle teorie cognitive più influenti del
20esimo secolo. È stata applicata con
fruttuosi risultati in diversi campi della
ricerca, come ad esempio nello studio dei
processi cognitivi, degli stili di
apprendimento, dell’apprendimento
linguistico, del bilinguismo, del pensiero
creativo. AID - Sede nazionale: Piazza dei Martiri 5, 40121 Bologna - Tel. 051 242919 - [email protected] | www.aiditalia.org
La teoria “dual coding” sulla memorizzazionedell’informazione
Secondo questa teoria le informazioni vengono
immagazzinate nel cervello in due forme:
linguistica
non-linguistica
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Associare parole e immagini
Ogni volta che viene data un’informazione o insegnato un
concetto, è necessario associare alle parole una
corrispondente immagine affinchè, per chi impara,
l’informazione sia più facilmente trasferibile dalla memoria
di lavoro alla memoria a lungo termine. Diventa quindi
indispensabile attuare una didattica che associ le due
forme di apprendimento, per favorire l’apprendimento di
tutti i nostri allievi.
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Forma linguistica e forma non linguistica
di apprendimento
La forma linguistica è
quella oggi più
ampiamente usata nella
scuola e è strutturata
attraverso la scrittura e
il parlato.
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La forma non linguistica
viene espressa
attraverso immagini
mentali o addirittura
sensazioni fisiche
associate ai cinque
sensi o al movimento.
Cosa avviene generalmente in classe
In classe la rappresentazione linguistica è il
metodo principale utilizzato per veicolare
l’informazione, che sia parlato o scritto.
La conseguenza è che i nostri allievi sono
lasciati soli nell’elaborazione delle loro
rappresentazioni non linguistiche. È
indispensabile, invece, aiutarli in questo
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Strumenti per una didattica inclusiva:
Le mappe
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Nella pratica didattica quotidiana, non di rado ci capita di
incontrare resistenza da parte dei nostri allievi dislessici all’utilizzo
delle mappe. Oppure ci rendiamo conto che le mappe da loro
prodotte sono disordinate e confuse. Succede anche che gli
insegnanti preparino le mappe per gli allievi o usino quelle
rintracciate sul web. Infine, che gli allievi si rifiutino di utilizzarle in
quanto non le capiscono on non corrispondono al loro stile di
organizzazione e di apprendimento.
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Strumenti per una didattica inclusiva:
Le mappe
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Oltre le mappe
Gli organizzatori grafici
Ne esistono di tanti tipi, praticamente per ogni attività che
vogliamo proporre. Per ogni livello di difficoltà. Si
possono applicare ad ogni disciplina, ad ogni libro di
testo, ad ogni materiale di studio. Uno strumento ricco e
complesso che include anche le mappe.
Gli organizzatori grafici combinano il codice linguistico,
poiché utilizzano parole e frasi e il codice non linguistico.
poiché utilizzano figure geometriche, simboli e frecce per
rappresentare relazioni e connessioni. Sono ideali per
favorire un ambiente di apprendimento inclusivo degli
alunni dislessici, ma rappresentano uno strumento
straordinario per tutti i nostri allievi.
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• Un organizzatore grafico di solito è un modello di
una pagina, con aree geometriche vuote che devono
essere completate dagli studenti con idee e
informazioni collegate a un preciso contenuto di
studio. Alcuni organizzatori sono specifici, altri
possono essere utilizzati per diversi argomenti.
• Gli organizzatori consentono sia di scrivere che di
disegnare l’informazione, in modo tale che anche I
bambini della scuola primaria possano utilizzarli.
• I migliori risultati dell’utilizzo degli O.G. si ottengono
mettendo in atto il cooperative o collaborative
learning, utilizando la tecnologia digitale,
soprattutto nella scuola secondaria.
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Cos’è un organizzatore grafico
Perché gli organizzatori grafici
Nella scuola secondaria il carico di studi
aumenta e risulta quindi necessario mettere
appunto uno strumento che aiuti a organizzare i
contenuti, evitando il sovraccarico linguistico.
Nella scuola primari gli organizzatori possono
essere utilizzati per insegnare agli alunni come
mettere ordine ai loro pensieri alle loro idee, sia
quando devono produrre elaborati scritti sia
quando devono esporre oralmente.
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Organizzatori grafici e tassonomia di Bloom
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organizzatori grafici e livelli cognitivi
1. Definire
2. Descrivere
3. Confrontare
4. Classificare
5. Mettere in sequenza
6. Identificare relazioni tra intero e parti
7. Analizzare Causa/effetto
8. Trovare analogie
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Organizzatori grafici: sguardo di insieme
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DEFINIRE CLASSIFICARE DESCRIVERE CONFRONTARE
METTERE IN SEQUENZA
RELAZIONE CAUSA ED EFFETTO
RELAZIONE INTER/PARTI
TROVARE ANALOGIE
Esempio di modello descrittivo
• Può essere usato per
rappresentare fatti su
persone, luoghi, cose e
eventi specifici.
• L’informazione non
deve essere in un
ordine specifico.
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Esempio di modello a sequenza
inizioFase
centralefine
P r i m o
S e c o n d o
Te r z o
P r i m a
s u c c e s s i v a me n t e
I n f i n e
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Modello causa/effetto
• Questo modello organizza l’informazione in un network casuale che porta a uno specifico risultato.
Causa
Causa
Causa
Causa Causa Effetto
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Modello episodio Questo modello organizza i dati relativi a specifici eventi
Causa Effetto
Durata
Persona coinvolta
Persona coinvolta
Tempo
Luogo
Evento
Sequenza
1
2
3
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Modello di generalizzazione/ principio
• Questo modello organizza l’informazione secondo affermazioni generali, accompagnate da dettagli e esempi di supporto.
Generalizzazione o principio
Esempio
Esempio
Esempio
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caratteristica
Modello concettuale
• Questo modello organizza l’informazione intorno a una
parola o frase che rappresenta intere classi o categorie
di persone, luoghi, cose o eventi.
• Le caratteristiche del concetto devono essere esplicitate
attraverso esempi.
Concetto
Esempio
Esempio
Esempio
Esempio
Esempio
Esempio
caratteristica
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Organizzatore grafico del vocabolario
Definizione
Parte del discorso
Sinonimo
Contrario
Parola Immagine
Usa la parola in una frase
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DIAGRAMMA DI VENNIl diagramma di Venn è uno degli organizzatori più efficaci pur nella sua assoluta semplicità, in quanto attiva processi cognitivi elevati, come ad esempio valutare e confrontare. La sua efficacia è stata confermata da diversi studi internazionali.
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Come insegnare agli studenti a costruireorganizzatori grafici
Cosa fa l’insegnante: fornisce modelli e spiegazioni
Cosa fa la classe: co-costruisce e fornisce spiegazioni
Brain storming
Cosa fanno i gruppi: cooperative learning con la guida dell’insegnante
il singolo allievo costruisce da solo
il proprio O.G.
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Strategie per insegnare gli organizzatori grafici.
• Suddividere la lezione in piccoli segmenti.
• Anticipare gli aspetti generali dei contenuti.
• Scegliere la struttura dell’organizzatore grafico adatta a ciò che si vuole veicolare.
• Raccontare a voce alta ciò che si sta facendo mentre si costruisce l’organizzatore
grafico.
• Impostare un’attività di costruzione guidata.
• Controllare che tutti abbiano capito.
• Assegnare un’attività di costruzione autonoma.
• Consentire la collaborazione tra gli studenti.
• Semplificare i contenuti dal punto di vista grafico, o la struttura dell’organizzatore
grafico.
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Benefici dell’utilizzo degli O.G
• Aiutano tutti gli alunni, soprattutto quelli con bisogni speciali e con
disturbi specifici.
• Rimuovono il sovracarico linguistico.
• Forniscono struttura e guida agli alunni nel loro cammino verso una
maggiore autonomia nello studio.
• Offrono un mezzo visivo per spiegare e organizzare informazioni e idee.
• Aiutano gli studenti a sviluppare la capacità di valutare e manipolare
attivamente le informazioni.
• Rendono gli studenti consapevoli delle connessioni e delle relazioni tra
idee e/o informazioni.
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Valutare attraverso gli organizzatori grafici
Gli organizzatori grafici possono essere oggetto di valutazione ed
essere usati per le verifiche. per valutarli è necessario creare delle
rubriche di valutazione che tengano conto di diversi aspetti, non
solo dei contenuti in termini di conoscenze e concetti, ma anche la
capacità di trovare relazioni, impostare gerarchie e in base alla
complessità raggiunta. Inoltre, è possibile valutare l'aspetto
progettuale, in termini di chiarezza di capacità comunicativa, e
l’utilizzo di strutture adeguate all’argomento trattato.
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Rubrica di valutazione per rappresentazioni non linguistiche
Nome __________________ classe ___________ Data_____________
CRITERILIVELLO 3 LIVELLO 2 LIVELLO 1
IDEE
Concetti
Conoscenze
Idea principale ben dettagliata, con
possibili sottotitoli.
Le parole-chiave rivelano una
conoscenza approfondita.
Idea principale chiara
Evidenti parole chiave
Comprensione attraverso la
suddivisione dettagliata.
Poche idee
Parole chiave non sempre presenti
Conoscenza base dell’argomento
CONNESSIONI
Relazioni
Gerarchie
Complessità
Idee ben organizzate partendo
da una minore verso una più
elevata complessità.
Parole legame utilizzate in maniera
significativa
Chiara relazione tra idea principale,
esempi e dettagli di supporto.
Presenti frecce di relazioni
Idea principale e qualche dettaglio
La maggior parte delle idee di primo livello
Pochi esempi o nessun esempio.
PROGETTAZIONE
Chiarezza
Connessioni
Capacità comunicativa
Immagini con chiari riferimenti
Uno o due font utilizzati in maniera
attuale.
Adeguato utilizzo dello spazio
bianco
Immagini ben selezionate
contribuiscono a migliorare la
comprensione.
Le dimensioni del font riflettono l’idea
principale e i dettagli
Immagini poco o per niente collegate
all’argomento
La scelta del font e la sua dimensione
distraggono dal messaggio
Priva di equilibrio
TECNOLOGIA
Scorrevolezza
Struttura
Uso scorrevole di strutture
gerarchiche.
Scelta della presentazione
adeguata all’argomento.
Revisione e correzioni rendono l’O.G.
leggibile.
Modalità non sempre condivise per
collegare idee.
Utilizzo del controllo ortografico.
Una volta stampata la presentazione risulta
illeggibile.
Gli elementi dell’O.G. non sono connessi o sono
illogici.
Ortografia non corretta
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Livello Descrittori
4
Fornisce informazioni per ogni parte dell’organizzatore
L’informazione è corretta
Da un titolo all’organizzatore
Scrive una frase, un riassunto o una spiegazione sull’organizzatore (i livelli variano in relazione alla
classe)
3
Fornisce informazioni per ogni sezione dell’organizzatore
L’informazione è corretta
2
Fornisce informazioni per la maggior parte delle sezioni dell’organizzatore
La maggior parte delle informazioni è corretta
1
Fornisce informazioni solo per alcune sezioni dell’organizzatore
Solo alcune informazioni sono corrette
Rubrica di valutazione per livello base
4 Lo studente mostra di capire tutte le informazioni importanti. La presentazione è ricca di dettagli.
3 Lo studente mostra di capire le informazioni piùimportanti.
2 Lo studente mostra di non aver capito l’argomento. La presentazione contiene alcuni errori di contenuto.
1 Lo studente mostra di non aver capito l’argomento. La presentazione contiene numerosi errori di contenuto.
0 Lo studente non ha prodotto nessun organizzatore.
Rubrica di valutazione livello avanzato
4 L’organizzatore indica una completa e dettagliata conoscenza e comprensione delle informazioni importanti dell’argomento.
3 L’organizzatore indica una completa conoscenza dell’argomento e delle informazioni più importanti.
2 L’organizzatore indica una conoscenza dell’argomento non completa e parziale comprensione delle informazioni. Ad ogni modo lo studente mostra una sufficiente comprensione dell’argomento.
1 L’organizzatore indica una conoscenza incompleta dell’argomento e la presenza di numerose incomprensioni tali da non permettere di affermare che lo studente abbia capito l’argomento.
0 Non si hanno abbastanza informazioni per formulare una valutazione. AID - Sede nazionale: Piazza dei Martiri 5, 40121 Bologna - Tel. 051 242919 - [email protected] | www.aiditalia.org
Gli organizzatori grafici per essere efficaci devono essere consistenti, coerenti e creativi.
• Consistenti: scelta di un set di organizzatori, stabilire una routine di utilizzo.
• Coerenti: classificazione chiara, numero limitato di idee.
• Creativi : loro utilizzo in tutte le fasi della lezione, anche come verifica. Accompagnati da illustrazioni e da attività di cooperative learning .
• Se ben utilizzati facilitano non solo l’apprendimento dei contenuti, ma lo sviluppo delle abilità e delle strategie di apprendimento.
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Per riassumere
Organizzatorigrafici
Varietà diutilizzo
Strumenti visivi
Linee guida
Pianificazione Molteplici tipi
Usotrasversale
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Per approfondire:alcuni siti utili
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Designs for Thinking www.mapthemind.com
Thinking Maps, Inc. www.thinkingmaps.com
Enchanted Learning
http://www.enchantedlearning.com/graphicorganizers/
Scholastic www.scholastic.com
La didattica inclusiva è un atteggiamento:
dobbiamo essere per la differenza,
per rispettare la differenza,
per valorizzare la differenza,
finché la differenza
non farà più differenza.
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