Un modello analitico tridimensionale e non lineare per l ... · Università degli Studi di Genova...

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Università degli Studi di Genova Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente e del Territorio Genova, 21 Marzo 2007 Un modello analitico tridimensionale e non lineare per l’idrodinamica e la morfodinamica di alvei meandriformi G. Nobile, M. Bolla Pittaluga, G. Seminara

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  • Università degli Studi di Genova

    Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni dell’Ambiente e del Territorio

    Genova, 21 Marzo 2007

    Un modello analitico tridimensionale e non lineare per l’idrodinamica e la morfodinamica di alvei

    meandriformi

    G. Nobile, M. Bolla Pittaluga, G. Seminara

  • Mississippi River (1930-1970)

  • PRINCIPALI PROCESSI CHE SI VERIFICANO IN ALVEI MEAN DRIFORMI

    � Erosionedella sponda esterna

    � Generazione moto secondario

    depositoin sponda interna (“forced bars”)

    � Generazione e propagazione di forme di fondo (“free or migrating bars”)

    RILEVANZA …

    � Aspetto ingegneristico: predizione della massima profondità di scavo, navigazione, …

    � Proprietà privata

    � Aspetto scientifico

    � …

    Evoluzione planimetricadegli alvei meandriformi

    � Aspetto economico: Petroleum Engineering

    Interazione (“ risonanza”)

  • Un modello analitico tridimensionale e non lineare per l’idrodinamica e la morfodinamica di alvei

    meandriformi

  • Formulazione matematica del problema

    IPOTESI

    � Canale debolmente meandriforme

    � Materiale non coesivo

    � Canale molto largo Tali ipotesi garantiscono un motolentamente variato, sia in direzione longitudinale, sia in direzione trasversale

    � Condizioni stazionarie

    Sistema di coordinate curvilineeortogonali dimensionali (s*,n*,z*)

    � Trasporto di fondo dominante Non vi è alcuna ipotesi restrittiva a priori riguardante la forma del fondo (Seminara & Solari, 1998)

    1*

    *

    >>=u

    u

    D

    1*0

    *

    0

  • Formulazione matematica del problema

    *

    *

    0o

    R

    uB

    =ν curvature ratio 10 uβ

    Parametri

    *

    *

    *

    *

    *

    *

    z

    u

    u

    u

    D

    z

    B

    nn

    B

    ss

    =

    =

    =

    Adimensionalizzazione

    uu

    u

    u

    U

    W

    U

    VV

    U

    UU

    β*

    *

    *

    *

    *

    *

    W

    =

    =

    =

    2*

    *

    *

    *

    uu

    u

    FD

    hh

    D

    DD

    =

    =

  • Formulazione matematica del problema

    • 3-D Reynolds

    • Continuità

    FASE LIQUIDA

    • Equazione di Exner

    EQUAZIONI DI GOVERNO

    ( ) ( ) 0,0, =++ nbnbnsbs qCqNqN ν

    ( ) ( ) ( ) [ ] ( )( ) ( ) ( ) ( ) ( )

    (z) 1

    ,

    (n)

    (s) 2

    2

    ,,,22

    0,,2

    ,

    ,,,0,,,2

    uz

    zzTfuunzns

    zzTfuufuuszns

    FP

    VChUVCNVWVUVN

    UCChNCUVNUWUVUN

    −=

    +−=−+++

    +−−=+++

    νβν

    νββν

    0,,0, =+++ zns WVCVNNU ν

    FASE SOLIDA

  • Formulazione matematica del problema

    • Condizione di aderenza:

    • Condizione cinematica:

    FONDO

    • Condizione dinamica:

    CONDIZIONI AL CONTORNO

    )(0,, 2uzTzT hFzPVU ====νν

    )(0 0zzWVU ====

    )(0 22,2

    , uunus hFzWFVhFNUh ==−+

    SUPERFICIE LIBERA

    • Sponde impermeabili alla corrente ed ai sedimenti:

    0

    0

    ,

    ,

    =⋅

    =⋅

    −+=

    −+=

    BBn

    BBn

    bsol

    bliq

    nq

    nq

    ( ) ∫∫ ∫ −−=

    −=

    B

    B bs

    s

    suB

    B

    hF

    zuuu

    u dnqgds

    QUdzdn

    UDB

    Q u3*

    *

    ***

    *

    1

    2

    0

    • La portata liquida e solida devono mantenersi costanti lungo s :VINCOLI INTEGRALI

    SPONDE

  • Formulazione matematica del problema

    ( )

    ( )1 11

    11-

    0

    2

    *

    **

    *

    *

    *

    *

    0*0

    *

    *

    *

    *0

    *

    ≤≤−−=−−=

    ≤≤===

    ===

    ζζζ

    νσ

    D

    zhF

    D

    hz

    ynB

    n

    B

    ny

    sR

    B

    B

    s

    R

    s

    u

    u

    u

    u

    Trasformazione di variabili (s,n,z) → (σσσσ,y,ζζζζ)

    B*=B*u costante

    λ ~ O(ν0)

    ( )ζ

    ζνσ

    ν σσ∂∂

    −−+∂∂→

    ∂∂

    D

    hFD

    su ,,1

    2

    00

    Le derivate:

  • O(δ1) → moto secondarioal minimo ordine di approssimazione

    (U=U0+δδδδU1 V=δδδδV1 W=δδδδW1)

    O(δ2) → introduzione deitermini convettivi

    (V=δδδδV1+δδδδ2222V2)

    Sviluppo in serie di potenze

    Le funzioni incognite sono perturbate attraverso un’espansione in serie di potenzedel parametro piccolo

    10

  • ( ) ( ) ( ) [ ] ( )zzTfuufuuszns

    UCChNCUVNUWUVUN,,,0,,,

    2 2 νββν +−−=+++

    PRIMO ORDINE

    02

    1

    02

    1

    00 FDRU =

    Equazione lungo s

    ( )

    0

    0

    1,0

    0

    ,,0

    0

    =

    =

    −=

    ζ

    ζ

    ζζ

    F

    F

    CNF fuBilancio tra tensioni al fondo e gravità

    Distribuzione di velocità logaritmica

    Moto uniforme

    Equazione lungo n

    12

    3

    02

    1

    01 GDCRV =

    ( ) [ ]

    0

    0

    1,1

    1

    201,,1

    0

    =

    =

    −=

    ζ

    ζ

    ζζ

    G

    G

    FaNG

    ( ) ( ) ( ) ( ) ( )zzTfuunzns

    VChUVCNVWVUVN,,,

    220,,

    2, νβν +−=−+++

    Moto secondario indotto dal termine centrifugo e dalla pendenza trasversale del pelo libero

    a1(σσσσ,y) funzione incognita indipendente da ζζζζ

    G1(σσσσ,y,ζζζζ)= a1(σσσσ,y) G11(ζζζζ)+ G12(ζζζζ)

    −=

    fuC

    hR σ,00 1

    ( )0δO

    ( )δO

  • 0,,0, =+++ zns WVCVNNU ν

    ∂∂−= ∫ ∫−

    y

    F

    UDRICD

    aaa

    1

    1

    002

    1

    02

    5

    0

    11101

    0

    0

    ζσ

    Equazione di continuità

    Già al minimo ordine il moto secondario è sfasato rispetto alla curvatura per effetto delle derivate longitudinali presenti in a1

    G1(σσσσ,y,ζζζζ)= a1(σσσσ,y) G11(ζζζζ)+ G12(ζζζζ)

    Equazione di Exner

    ( ) ( ) 0,0, =++ nbnbnsbs qCqNqN ν

    alelongitudin solida Portata 0

    1 00,0

    ,1

    '00

    ,0

    0

    Φ

    Φ

    ∂∂

    Φ−−= ∫−

    yfuu

    y

    C

    U

    V

    R

    RDD

    σβ

    ζζ

    ζ

    Incognite:

    1. Profondità in sponda interna: D0|y = -1

    2. Correzione pendenza superf. libera: R0∝σ,0h

    ( )δO

    ( )δO

  • Il problema è ben posto?

    Suddividiamo il meandro in un numero pari a N sezioni longitudinali

    Ogni sezione 2 variabili incognite:

    INCOGNITE

    2N INCOGNITE

    EQUAZIONI

    Ogni sezione 2 vincoli integrali:

    2N EQUAZIONI

    � Profondità in sponda interna: D0|y = -1

    � Correzione pendenza superf. libera: σ,0h

    � portata liquida

    � portata solida

    ∫ ∫−=B

    B

    hF

    zuuu

    u u dzdnUUDB

    Q 2

    00***

    *

    ( ) ∫−=

    B

    B bs

    s

    su dnqgds

    Q03*

    *

    1

    ( )0δO

  • RISOLUZIONE NUMERICA

    � Si ipotizzano i valori delle incognite su tutta la sponda y=-1

    � Si integrano le equazioni integro-differenziali D ,y da iy ad iy+1

    � Si calcolano i valori locali delle funzioni e dei parametri necessari

    � Si valutano le derivate longitudinali di tali funzioni

    � Si ricavano le D|y+1 per tutte le sezioni

    � Si ripetono i passi precedenti sino alla sponda opposta

    � In sponda esterna si calcolano i valori dei vincoli integrali

    � Si variano i valori delle condizioni iniziali fino a soddisfare i vincoli integrali in tutte le sezioni, utilizzando un metodo del gradiente tipo Newton-Raphson

  • ( ) [ ] [ ]

    0

    02

    5

    2

    32

    1

    2

    1

    1,1

    1

    1,030,02

    1032

    021,,1

    0

    00

    =

    =

    +++=

    ∫∫

    ζ

    ζ

    ζ

    ζζ

    ζ

    ζζ

    ζζ

    F

    F

    CGFRFFR

    CGFRFRRNF

    b

    Equazione lungo s

    Al primo ordine compaiono i termini convettivi nella correzione del moto longitudinale

    ( ) ( ) ( ) [ ] ( )zzTfuufuuszns

    UCChNCUVNUWUVUN,,,0,,,

    2 2 νββν +−−=+++

    12

    1

    02

    1

    01 FDRU =

    y

    fuu

    bfuufu

    DDC

    R

    RR

    DDRR

    R

    DDRCyC

    U

    U

    D

    DCR

    ,003

    ,00

    0,02,0

    0

    0,02

    0

    01,

    ,0

    ,1

    0

    11

    1

    ;3

    ; ; R

    h

    0

    β

    β σσσσσ

    ζζ

    ζ

    =

    +=+=++

    −−=

    I coefficienti dipendono solo da σσσσ,y e sono tutti già noti a meno delle incognite D1(σσσσ,y) e h01,σσσσ

    SECONDO ORDINE

    ( )δO

  • ( ) [ ] [ ] ( )[ ]

    [ ]

    ( )

    0

    0

    2

    5

    2

    3 2

    2

    3

    2

    3

    1,2

    2

    100

    1,13

    0,12

    10

    21

    310

    620

    4512,,2

    0

    00

    =

    =

    ∂∂+

    −−

    ++++=

    ∫∫

    ζ

    ζ

    ζ

    ζζζ

    ζζ

    ζζ

    σ

    G

    G

    CGFC

    D

    CGCGC

    RFCG

    C

    RFF

    CGC

    RCGF

    C

    RF

    CC

    RRaaNG

    b

    b

    fu

    b

    Equazione lungo n

    Al secondo ordine compaiono i termini convettivi nella correzione del moto secondario

    ( ) ( ) ( ) ( ) ( )zzTfuunzns

    VChUVCNVWVUVN,,,

    220,,

    2, νβν +−=−+++

    22

    3

    02

    1

    02 GDCRV =

    ( ) σσζζ

    ζ β ,00

    0,0654

    ,0

    ,1

    0

    15 3

    0

    RR

    DDRCyCRR

    U

    U

    D

    DR bfuub +=+−=

    −=

    I coefficienti dipendono solo da σσσσ,y e sono tutti già noti a meno delle incognite D1(s,y) e h01,σσσσ

    a2(σσσσ,y) funzione incognita indipendente da ζζζζ

    G2(σσσσ,y,ζζζζ)= a2(σσσσ,y) G21(ζζζζ)+ G22(ζζζζ)

    ( )2δO

    SECONDO ORDINE

  • 0,,0, =+++ zns WVCVNNU ν

    +∂∂+−= ∫∫−

    1

    111 1125

    02

    1

    0

    21202

    0

    1ζσ βσ

    VDC

    qyCqDCR

    aaa

    fuu

    y

    y

    le trasversaliquida Portata ),(

    alelongitudin liquida Portata D),(

    1

    101

    1

    01

    1

    101

    0

    00

    ∫∫

    =

    +=

    ζ

    ζζσ

    σ

    σ

    VDyq

    UUDyq

    y

    Equazione di continuità

    ( )δO

    ( )δO

    ( )2δO

    SECONDO ORDINE

  • Vincoli integrali:

    1. Portata liquida

    2. Portata solida

    Equazione di Exner

    ( ) ( ) 0,0, =++ nbnbnsbs qCqNqN ν

    le trasversasolida Portata

    alelongitudin solida Portata

    1

    1

    ,12

    1 10,0

    ,20

    110

    1

    ,0

    ,11

    0'

    00,1

    0

    0

    by

    b

    yuy

    bfuu

    byfuubyby

    y

    q

    q

    hF

    qbCU

    V

    CyqCqU

    Uq

    R

    RDD

    σ

    σ

    ζζ

    ζ

    ζζ

    ζ

    σβ

    β

    +

    ∂∂−Φ−

    −ΦΦ−+

    Φ=

    ∫−

    ( )δO( )δO

    ( )2δO

    Incognite:

    1. Correzione profondità in sponda interna: D1|y = -1

    2. Correzione pendenza superf. libera: σ,01h

    ( )δO

    ∫ ∫−=B

    B

    hF

    zuuu

    u u dzdnUUDB

    Q 2

    01***

    *

    ( ) ∫−=

    B

    B bs

    s

    su dnqgds

    Q13*

    *

    1

    SECONDO ORDINE

  • RISULTATI PRELIMINARI

    Canale a larghezza costante

  • Variazione della quota del fondo∆η ∆η ∆η ∆η rispetto alla configurazione iniziale

    νννν0 = 0.04 – d50 = 0.005 –β β β β = 7.0 –θθθθ = 0.1

  • Velocità longitudinale U integrata sulla verticale

    νννν0 = 0.04 – d50 = 0.005 –β β β β = 7.0 –θθθθ = 0.1

  • Velocità longitudinale U integrata sulla verticale

    νννν0 = 0.04 – d50 = 0.005 –β β β β = 7.0 –θθθθ = 0.1 –λλλλ = 0.185

    ORDINE 1

    ORDINE 2

  • Campo di moto in sezioni trasversali

    νννν0 = 0.04 – d50 = 0.005 –β β β β = 7.0 –θθθθ = 0.1 –λλλλ = 0.185

  • Campo di moto in sezioni trasversali

    νννν0 = 0.04 – d50 = 0.005 –β β β β = 7.0 –θθθθ = 0.1 –λλλλ = 0.185

  • Massimo della velocità longitudinale integrata sulla verticale U – Phase lag

    A valle dell’apice della curva

    A monte dell’apice della curva

  • EVOLUZIONE PLANIMETRICA dei MEANDRI

    LEGGE DI EROSIONEMODELLO MORFODINAMICO +

    EVOLUZIONE PLANIMETRICAEVOLUZIONE PLANIMETRICA

    LEGGE di EROSIONELEGGE di EROSIONE(Ikeda, Parker & Sawai, JFM 1981)

    componente longitudinale, mediata sulla profondità, della velocità della corrente

    coefficiente adimensionale di erodibilità delle spondevelocità di migrazione dell’asse

    ζ∆τ

    ττ+∆τ

    (Zolezzi et al., JFM 2001)

  • ANALISI DI STABILITA’ PLANIMETRICA

    Qual’è la lunghezza d’onda selezionata nel processo di formazione del meandro?

    ( )**** sin xky ⋅= ε

    *x

    *y

    *ε*k

    Fissatoε ε ε ε −−−− Variando k

    � Il meandro tende ad amplificarsi o ad attenuarsi?

    � Il meandro migra verso valle o verso monte?

    ( )20 k⋅= εν

    Equazione della linea d’asse

  • ANALISI DI STABILITA’ PLANIMETRICA

    ξ ξ( )

    ξ ξ( )

    Criteri per l’amplificazione e la migrazione

    1. Criterio integrale

    2. Criterio armonico

    Vettore velocità di migrazione“media” del meandro→xς MIGRAZIONE

    AMPLIFICAZIONE

    MIGRAZIONE

    Fase della fondamentale (t+∆∆∆∆t)

    AMPLIFICAZIONE

    Ampiezza della fondamentale (t+∆∆∆∆t)

    →yς

    Punto di flesso

    Punto di flesso

  • Am

    plifi

    cazi

    one

    Am

    plifi

    cazi

    one

    Num

    ero

    d’on

    da s

    elez

    iona

    to

    ANALISI DI STABILITA’ PLANIMETRICA

    Mig

    razi

    one

    Verso valle

    Verso monte

  • Numero d’onda selezionato Parametro perturbativo

    ANALISI DI STABILITA’ PLANIMETRICA

  • DIAGRAMMA di LEOPOLDDIAGRAMMA di LEOPOLD

    (Leopold et al., 1964)

    CONFRONTO CON DATI DI CAMPO

  • Validazione del modello

    � Confronto con un modello 3D (Dipartimento MOX – Milano)

    � Confronto con dati campo (Fiume Cecina – Toscana)

    � Confronto con misure di laboratorio

  • 0 5 10 15 km

    Rome

    FlorenceThyr renian Sea

    ITALY

    F.Cecina

    F.C

    eci

    na

    T.Pa

    vone

    T.Po

    sser

    a

    T.Sterza

    T.Fos

    ci

    F.Cecina

    3

    2

    1

    INQUADRAMENTO AREA DI STUDIOINQUADRAMENTO AREA DI STUDIO

    Depositi marini e lacustri (rocce tenere o depositi sciolti)

    Substrato roccioso (formazioni litoidi)

    Depositi alluvionali (Olocene)

  • Area: 634 km2

    Length: 53 kmAverage basin elevation: 309 m a.s.l.

    ∆H: 1018 mAverage annual runoff: 944 mmQmean: 7.61 m3 s-1

    0 5 10 15 Km0 5 10 15 Km

    Monterufoli gauging station

    INQUADRAMENTO AREA DI STUDIOINQUADRAMENTO AREA DI STUDIO

  • SITO CSITO C

    by courtesy of M. Rinaldi

  • Applicazione del modello ad un tratto del fiume Cecina (Sito C)

    by courtesy of M. Rinaldi

    Anno 1954

  • Applicazione del modello ad un tratto del fiume Cecina (Sito C)

    by courtesy of M. Rinaldi

  • by courtesy of M. Rinaldi

  • by courtesy of M. Rinaldi

  • by courtesy of M. Rinaldi

  • by courtesy of M. Rinaldi

  • by courtesy of M. Rinaldi

  • Dati di input :

    � Larghezza:

    � Pendenza media:

    � Raggio di curvatura minimo:

    � Lunghezza d’onda intrinseca:

    � Profondita’ di “bankfull”:

    � Portata liquida di “bankfull”:

    � Diametro medio dei sedimenti:

    mBu 402* ≅

    Applicazione del modello ad un tratto del fiume Cecina (Sito C) Configurazione planimetrica del 1978

    Parametri adimensionali:

    � Rapporto semilarghezza/profondità:

    � Parametro di Shields:

    � Parametro di curvatura:

    � Numero d’onda:

    � Parametro “perturbativo”:

    � Scabrezza relativa:

    002.0≅fi

    mR 320*0 ≅

    mD 3.1*0 ≅

    smQ

    3110≅

    mmd 4.7*50 ≅

    2.15≅uβ

    210.0≅uϑ

    350 106.5

    −⋅≅d

    062.00 ≅ν

    068.0≅δ

    mLs 970* ≅

    129.0≅λ

  • Velocità longitudinale U integrata sulla verticale

    MODELLO LINEARE

    MODELLO NON LINEARE

  • Velocità longitudinale U integrata sulla verticale

  • Variazione della quota del fondo∆η ∆η ∆η ∆η rispetto alla configurazione iniziale

  • Evoluzione planimetrica

  • εεεε∗∗∗∗2Β2Β2Β2Β∗∗∗∗υυυυ

    Anno 1954

    Meandro in fase di formazione

    Stima approssimata dell’entità della

    perturbazione iniziale

    εεεε∗∗∗∗ ≈ 4B*u → εεεε ≈ 4

    by courtesy of M. Rinaldi

    Analisi di stabilità planimetrica

    Fiume Cecina (Sito C)

  • Analisi di stabilità planimetrica

    Numero d’onda osservatodalla foto aerea del 1978 129.0≅λ ( )mLs 970* ≅Numero d’onda calcolato 132.0≅λ ( )mLs 950* ≅

  • Stabilità planimetrica – Influenza dei parametri

    Parametro di Shields Rapporto semilargh/profondità

    Ampiezza della perturbazione

    Criterio di amplificazione / migrazione

  • Prossimi sviluppi

    • Configurazioni di equilibrio in presenza di variazioni di larghezzadell’alveo (“chute cutoff”)

    • Interazione barre libere – barre forzate dalla curvatura

    • Evoluzione morfodinamica:

    - altimetrica (sponde fisse, evoluzione del fondo)

    - planimetrica

  • BANK EROSION PROCESSESBANK EROSION PROCESSES

    May 2003by courtesy of M. Rinaldi

  • BANK EROSION PROCESSESBANK EROSION PROCESSES

    February 2005

    Backby courtesy of M. Rinaldi

  • Meander Development in the Allier near Chateau de Lys, FranceProvided by A. Wilbers, Utrecht University

    Meander bend migration and cut off using aerial photos and maps from: 1945,1960,1971,1980,1982, 1992, 1995, and 1997

    Evoluzione planimetrica dei meandri

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  • r=raggio

    di

    curvatur

    a in

    asse

    bf=larghezza sezione al fondo

    b=larghezza pelo libero

    b=larghezza pelo libero

    YMAX

    YMAX= profondita’ massima

    b

    IL CASO DEI CANALI A CURVATURA COSTANTE

  • CURVATURA COSTANTE – FONDO FISSO

    R

    bf

    Lo squilibrio fra forza centrifuga (crescente dal fondoalla superficie libera) e gradiente trasversale di pressione(costante dovuta all’inclinazione laterale del pelo libero)

    Induce

    MOTO SECONDARIO

    Diretto verso l’esternoin prossimità del pelo liberoDiretto verso l’interno in prossimità del fondo

  • CURVATURA COSTANTE – FONDO MOBILE

    Grad. Press.Trasversale Forza

    Centrif.MotoSecond.

    FONDO FISSO

    FONDO MOBILE

    Sponda est. Sponda int.

    ErosioneDeposito

    • Il moto secondario trascina sedimenti verso l’interno e forma una barra di deposito

    • La sezione si approfondisce verso l’esterno

  • CURVATURA COSTANTE – FONDO MOBILE

    Barra di deposito verso l’internoScavo verso l’esterno

  • Barra

    BarraBarra

    PoolPool

    Pool

    Cosa cambia se la curvatura non è costante?Se la curvatura varia nella direzione longitudinale

    Moto secondario aggiuntivo indotto dalla topografia (effetto di shoaling)

    Problemi:• Valutare il massimo scavo• La sua localizzazione• La sua distribuzione spaziale

  • Back

  • Rhine River

  • Perturbazioni della topografia, trasversale e longitudinale del fondo (scavi e depositi)dovute a un meccanismo di

    INSTABILITA’ del FONDO

    Formazione di megaforme di fondo (barre migranti)

    Barre migranti possono essere:

    • singole (barre alternate)

    • doppie (barre centrali)

    • multiple (barre multiple )

    B

    L

    Barre alternate libere o migranti

  • – Hanno dimensioni spaziali dell’ordine della larghezza del canale.

    – Producono fenomeni di erosione e deposito dell’ordine della profondità.

    – Condizionano l’evoluzione planimetrica del corso d’acqua.

    – Migrano verso valle.

    � Caratteristiche generali delle barre alternate:

    � Criterio di formazione delle barre alternate

    Parametri di controllo

    β = Semilarghezza / Profondità media

    ds = d50 / Profondità media

    ϑ = Tensione di Shields media

    β β β β > ββββc (ϑϑϑϑ , ds)Si formano in alvei larghiper i quali risulti soddisfatta:

    Barre alternate libere o migranti

    (Colombini, Seminara e Tubino, JFM 1987)

  • Verso della corrente

    β = 11.5 > βC = 6.5Prof. di moto uniforme: Y0 = 26 mm

    mmBM 46H ≅Ampiezza di equilibrio delle barre

    2 h

    4 h

    6 h

    Barre alternate libere o migranti

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  • BARRE

    NO BARRE

    MIG

    RA

    ZIO

    NE

    V

    ER

    SO

    VA

    LLE

    MIG

    RA

    ZIO

    NE

    V

    ER

    SO

    MO

    NT

    E

    Si ha risonanza(linearmente) in un alveo meandriforme se:- il numero d’ondaλ è prossimo a λR- il rapporto semilarghezza/profonditàβ è prossimo a βR

    essendo i valoriλR e βR funzioni del parametro di Shields ϑ e della scabrezza relativads

    In corrispondenza del valoreβR il sistema ammette una risposta libera nella forma di barre alternate stazionarie(non si amplificano nè migrano) aventi numero d’onda paria λR

    (λR, βR)

    Risonanza in alvei meandriformi (Blondeaux & Seminara, 1985)

  • Comparison with experimental observations of Colombini, Tubino and Whiting (1991)

    Comparison with experimental observations of Colombini, Tubino and Whiting (1991)

    Weakly non linear theory (Seminara & Tubino, 1992)

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  • Possibile accoppiamento con modello 1D

    Fiume Cecina• Distribuzione della curvatura non necessariamente periodica

    • Opportune condizioni al contorno nella sezione inizialee finale

    • Vincoli integrali in termini di Q(σ) e Qs(σ)

    Potrebbero derivare da un modello 1D

    by courtesy of M. Rinaldi

  • U

  • U