Un miscuglio è composto da più sostanze pure didattico... · La schiuma, la nebbia, il fumo e...
Transcript of Un miscuglio è composto da più sostanze pure didattico... · La schiuma, la nebbia, il fumo e...
Un miscuglio è composto da più sostanze pure
Tutto ciò che possiede una massa e occupa un certo volume.
…omogenei …eterogenei elementi composti
Acqua Sale
Anidride carb. zucchero
Idrogeno Ossigeno
Ferro sodio
I sistemi omogenei e i sistemi eterogenei
Si definisce fase una porzione di materia fisicamente distinguibile e delimitata che ha proprietà intensive uniformi.
Acqua Olio
La materia è costituita da sostanze Quando esse sono formate da atomi di una sola specie atomica si chiamano elementi Quando esse sono formate da atomi di specie diverse si chiamano composti
possono essere rappresentati con un simbolo!
SOSTANZE PURE
possono essere rappresentati con una formula!
Differenze tra miscele e composti Composto Miscela
La composizione è
determinata e costante
La composizione è
variabile
Le proprietà sono
dissimili da quelle dei
componenti
Le proprietà sono
correlate con quelle
dei componenti
I componenti non sono
separabili mediante
tecniche fisiche
I componenti si
possono separare
applicando tecniche
fisiche
MISCUGLI ETEROGENEI 1. i componenti mantengono le
proprie caratteristiche e ciò permette di individuarli anche se sono ben mescolati. (sale fino e pepe macinato o zolfo e ferro)
2. I componenti di un miscuglio eterogeneo possono essere mescolati nelle più diverse quantità e proporzioni.
3. I componenti di un miscuglio eterogeneo possono essere separati mantenendo immutate le loro proprietà.
4. Le proprietà del miscuglio possono risultare diverse nelle diverse porzioni del miscuglio
stesso. Zolfo e limatura di ferro
MISCUGLI ETEROGENEI
• Il latte sembra un miscuglio omogeneo. In realtà se osservato al microscopio, mostra distintamente i globuli di grasso immersi nel liquido.
• Nel latte omogeneizzato questi globuli sono molto piccoli, in quello appena munto sono molto più grandi e tendono a raccogliersi in superficie formando la panna.
MISCUGLI ETEROGENEI
• Il sistema acqua + olio rappresenta un
miscuglio eterogeneo a due fasi.
Nelle due differenti fasi il sistema ha
evidentemente diverse proprietà.
• Nel caso dei miscugli eterogenei le
porzioni di materia che si interpongono
sono sempre più o meno grossolane ed
è quindi sempre possibile riconoscere i
componenti di partenza.
MISCUGLI ETEROGENEI
sistema acqua + sabbia a due fasi: otteniamo un miscuglio
eterogeneo in cui possiamo distinguere una fase acquosa e
una fase solida che col tempo si deposita sul fondo del
recipiente.
E' intuitivo comprendere che nella fase liquida e nella fase
solida il sistema non ha le stesse proprietà.
MISCUGLI ETEROGENEI
La schiuma, la nebbia, il fumo e l’emulsione sono esempi di miscugli eterogenei in fasi diverse.
• granito
MISCUGLI OMOGENEI
• Nei miscugli omogenei i componenti sono mescolati in modo molto più “profondo”, tanto che essi perdono alcune caratteristiche esteriori e non sono più individuabili, neppure con l’aiuto del microscopio.
• ACQUA DI MARE
• ARIA
soluzione di solfato di rame
MISCUGLI OMOGENEI
1. i componenti si mescolano così bene che perdono alcune
delle loro proprietà e non si riescono più a distinguere
2. I componenti di un miscuglio omogeneo possono essere
mescolati in moltissime proporzioni, talvolta con qualche
limitazione.
3. I componenti di un miscuglio omogeneo possono essere
separati se si cambia il loro stato di aggregazione o se si
sfrutta la loro diversa solubilità.
4. Le proprietà di un miscuglio omogeneo sono assolutamente
le stesse in qualunque suo punto.
MISCUGLI OMOGENEI
Se mescoliamo una certa quantità di acqua con proporzioni anche
variabili di zucchero da cucina (saccarosio), dopo il mescolamento
otterremo un miscuglio omogeneo.
troppo zucchero miscuglio eterogeneo
MISCUGLI OMOGENEI
I miscugli omogenei sono indicati anche come soluzioni.
Altri esempi di miscugli omogenei sono:
acqua + sale da cucina
acqua + alcol etilico
l'aria che respiriamo
MO: le SOLUZIONI
SOLUZIONI
Questi sistemi sono molto diffusi: l’acqua minerale o del rubinetto, la miscela per gli scooter, la candeggina per il bucato, l’alcol denaturato.
Le SOLUZIONI sono quindi miscugli omogenei formati da due o più componenti.
Il componente presente in quantità maggiore è detto SOLVENTE, l’altro (o gli altri) si chiama SOLUTO.
Il SOLVENTE è un materiale liquido mentre, prima di sciogliersi, il SOLUTO può essere in uno qualunque dei tre stati di aggregazione.
SOLUZIONI con SOLUTO SOLIDO
Gli sciroppi per preparare le
granite, ad esempio, sono
soluzioni acquose in cui il
soluto principale, lo
zucchero, è un solido.
SOLUZIONI con SOLUTO LIQUIDO
L’esempio più noto è costituito
dal carburante dei ciclomotori: il
soluto è l’olio lubrificante che è
sciolto nella benzina , il solvente.
La benzina, a sua volta, è una
miscela di liquidi chiamati
idrocarburi.
SOLUZIONI
con
SOLUTO GASSOSO
Ammoniaca e acido
cloridrico, che vengono
usati in soluzione acquosa,
sono dei gas.
Separazione dei miscugli
I componenti di un miscuglio si separano mediante
metodi fisici e/o meccanici che non alterano affatto la
natura delle sostanze costituenti.
I più comuni sono:
• La filtrazione • La decantazione/sedimentazione • La centrifugazione • La cromatografia • La distillazione • Estrazione • Cristallizzazione
La filtrazione è il metodo per separare, per mezzo di filtri, i materiali
solidi da un miscuglio liquido o gassoso.
DECANTAZIONE
• Consiste nel lasciare a riposo il
miscuglio;
• si lascia cioè che agisca la gravità, per un periodo di tempo variabile in funzione delle dimensioni delle particelle del solido: quanto più piccole sono le particelle, tanto più lungo sarà il tempo necessario perché “decantino”.
• Al termine dell’operazione, la parte solida, che ha comunque un peso specifico più elevato, cadrà sul fondo del recipiente, mentre quella liquida rimarrà al di sopra.
La centrifugazione è il metodo per separare miscugli eterogenei di liquidi e/o solidi aventi densità diversa.
La cromatografia è il metodo per separare i componenti di un miscuglio che si spostano con velocità diverse su un supporto (fase fissa), trascinati da un solvente (fase mobile).
La distillazione si basa sulla diversa volatilità dei componenti di miscele liquide. Minore è la temperatura di evaporazione, maggiore è la volatilità.
L'estrazione con solvente è una tecnica utilizzata per separare da una miscela acquosa un soluto, purchè poco solubile in acqua. Si sceglie un solvente insolubile in acqua, ma capace di sciogliere il soluto. La miscela acquosa e il solvente vengono agitati insieme in un imbuto separatore e lasciati a riposo per breve tempo. Si ottengono due strati: -lo strato superiore (a minor densità) è costituito in genere dal solvente, in cui è disciolta la maggior parte del prodotto; - lo strato inferiore (a maggior densità) consiste nella miscela acquosa, da cui il solvente ha estratto il prodotto.
ESTRAZIONE
La cristallizzazione è una tecnica utilizzata per la purificazione delle
sostanza solide.
Sfrutta il fatto che la solubilità di un soluto in un determinato solvente, risulta
maggiore a caldo che non a freddo.
• sciogliere a caldo e nella minima quantità di solvente il soluto impuro;
• filtrare le impurezze insolubili che così vengono separate; • lasciare raffreddare lentamente la soluzione: la solubilità diminuisce al
diminuire della temperatura, la sostanza da purificare si separa sottoforma
di cristalli mentre le impurezze solubili rimangono in soluzione;
• recuperare i cristalli del soluto tramite filtrazione.
CRISTALLIZZAZIONE
I principali metodi di separazione di miscugli e sostanze
TECNICA DI SEPARAZIONE PRINCIPIO FISICO UTILIZZATO
Filtrazione Dimensione delle particelle
centrifugazione densità
cromatografia Capacità di aderire a superficie
distillazione Diversa volatilità
cristallizzazione Diversa solubilità
estrazione Diversa solubilità