Un buon insegnante colpisce per l eternità; non può mai dire dove...

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Un buon insegnante colpisce per l’eternità; non può mai dire dove la sua influenza si fer- ma. H.B. Adams Sommario: Editoriale 2 Salute e promozio- ne al benessere 3 Uscite didattiche 13 Libri e fantasia 27 Innovazione 34 Didattica 40 Eventi 52 Infanzia Marconi 56 Ex-Eti 57 Capuozzo 63 Salvo D’Acquisto 64 Bertotti 65 Giornalino scolastico Edizione 2018-2019 n. 13

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Un buon insegnante colpisce per l’eternità;

non può mai dire dove la sua influenza si fer-

ma.

H.B. Adams

Sommario:

Editoriale 2

Salute e promozio-

ne al benessere

3

Uscite didattiche 13

Libri e fantasia 27

Innovazione 34

Didattica 40

Eventi 52

Infanzia

Marconi 56

Ex-Eti 57

Capuozzo 63

Salvo D’Acquisto 64

Bertotti 65

Giornalino scolastico

Edizione 2018-2019

n. 13

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Pagina 2 In questo numero del nostro giornalino troverete indicate le molteplici iniziative ed i numerosi eventi che hanno caratterizzato questo anno scolastico, al termine del quale ci auguriamo tutti possano ricordare qualcosa di positivo ed essere più adulti, arricchiti da significative esperienze educative. Sulla base di un curricolo comune ogni classe /interclasse, sezione /intersezione ha potuto individuare ap-profondimenti adeguati e pertinenti proprio nelle iniziative attivate. Per ragioni di spazio non mi soffermerò su ciascuna di esse, bensì sull’ultimo evento rappresen-tato dal concorso di poesie, perché desidero lasciarvi come augurio, per il percor-so scolastico che vi attende, dei versi che R. Kipling ha dedicato al figlio e che mi paiono molto significativi. Mi rende particolarmente lieta constatare che la poesia riesce a coinvolgere i nostri ragazzi che si esprimono su tematiche universali, sen-za tempo, con sensibilità, suscitando l’emozione di chi ascolta. Il poter constatare che nell’era della tecnologia, di internet, il linguaggio poetico ha costretto i ragaz-zi a riflettere ed a cimentarsi con tematiche impegnative per ciascuno di noi, ci ha consentito di guardare al futuro con maggior ottimismo. Prima di lasciarvi ai versi di Kipling però, ringrazio quanti hanno collaborato alla realizzazione delle tante iniziative attuate: docenti, genitori, nonni , collaboratori scolastici ed, in particola-re desidero esprimere un grazie speciale al presidente del Consiglio di Circolo En-zo Lupoli, che in questi tre anni ha sempre collaborato con chi scrive nella ricerca di soluzioni ai problemi individuati, in un clima sereno e di condivisione, per una scuola che, con le famiglie persegue i medesimi obiettivi educativi. Auguri di buone, meritate vacanze!

Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa.

Se riesci ad avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma a tenere nel giusto conto il loro dubi-tare.

Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato a non rispondere con calunnie, o essendo odiato a non abbandonarti all’odio, pur non mostrandoti troppo buono, né parlando troppo da saggio.

Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.

Se riesci a pensare senza fare dei pensie-ri il tuo fine.

Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo.

Se riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai detto distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi o ve-dere le cose per le quali hai dato la vita distrutte e umiliarti

a ricostruirle con i tuoi strumenti ora-mai logori.

Se riesci a fare un solo fagotto delle tue vittorie e rischiarle in un solo colpo a testa e croce e perdere e ricominciare da dove ini-ziasti senza mai dire una sola parola su quello che hai perduto.

Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più ed a resistere quando ormai in te non ce più niente tranne la tua volontà che ripete “resisti!”

Se tanto nemici che amici non possono ferirti se tutti gli uomini per te contano ma nessuno troppo.

Se riesci a colmare l’inesorabile minu-to con un momento fatto di sessanta se-condi tua è la terra e tutto ciò che è in essa e quel che più conta sarai un uomo, figlio mio. (R. KIPLING)

Editoriale di Bruna Marocco Dirigente Scolastico

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Il 22 e 23 maggio

l’ASL TO3 ha organiz-

zato “EVVIVA ASL-

TO3-in piazza con le

scuole”, nell’ambito

delle iniziative pro-

grammate per sensibi-

lizzare tutti alla riani-

mazione cardio-

polmonare. La classe

II A Marconi ha parte-

cipato all’iniziativa

organizzando un sog-

giorno a Fenestrelle e

Pragelato.

Tra le tante attività, i

bambini hanno scelto

di raccontare i labora-

tori effettuati al Forte

con guide escursioni-

stiche.

I LABORATORI A

FENESTRELLE

L’ultimo giorno del

nostro soggiorno a

Fenestrelle, abbiamo

fatto quattro attività

molto interessanti.

Quattro guide escur-

sionistiche ci hanno

proposto quattro attivi-

tà diverse.

Prima attività: Anfibi

Patrick ci ha spiegato

che avremo scoperto i

nomi degli anfibi che

lui aveva messo in al-

cuni contenitori di ve-

tro con l’acqua. Per

fare questo, Patrick

aveva preparato dei

quaderni con la descri-

zione degli anfibi: noi

Quarta attività: Animali

immaginari

Valentina ci da dato un

foglio e noi abbiamo

disegnato un animale di

fantasia e gli abbiamo

anche trovato un nome.

Dopo siamo andati a

vedere una mostra

all’interno del Forte .

C’erano molte sale con

animali impagliati. Gli

siamo riusciti ad indovi-

nare il nome di molti al-

beri guardando solo le

foglie. Ma dopo è arriva-

to il gioco facile e cioè

abbinare gli animali al

loro nome e noi siamo

fortissimi con gli animali.

Infatti li abbiamo indovi-

nati tutti. L’unica cosa

che non abbiamo capito

è: cosa c’entrano gli ani-

mali con le foglie?

animali che vivevano

nello stesso habitat

erano insieme nella

stessa sala. C’erano

proprio tutti o quasi:

stambecchi, caprioli,

zebre, tigri, orsi, bufa-

li, leoni e anche molti

uccelli. Questi sono

animali veri, ma Va-

lentina ci ha racconta-

to la leggenda di un

animale immaginario,

matrice, aveva portato

corna e palchi di ani-

mali che abitano le

montagne intorno a

Fenestrelle. Anche lei

ci ha spiegato cose

nuove e come calcola-

re gli anni di uno stam-

becco contando le gob-

bette sulle corna e di-

videndo il numero per

due. Noi abbiamo in-

dovinato quasi tutti gli

animali ai quali appar-

tenevano le corna in

mostra.

Terza attività: Foglie

L’animatrice si chia-

mava Ilenia Quercia:

bel nome per una che

si occupa di piante e

foglie! Comunque an-

che lei ci ha fatto fare

due giochi. All’inizio

dovevamo osservarli

bene e capire dalla

descrizione a che spe-

cie appartenevano. In

seguito abbiamo toc-

cato e preso in mano

gli anfibi: erano visci-

di, morbidi e lisci.

Seconda attività: Pal-

chi e corna

Silvie, la seconda ani-

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“ÈVVIVA ASL TO3 PER LE SCUOLE” SOGGIORNO A FENESTRELLE

Salute e promozione al benessere

SOGGIORNO A FENESTRELLE

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il verdone mangiasas-

si.

Si racconta che a volte

nelle miniere i minato-

ri nel silenzio sentiva-

no un rumore strano,

come se qualcuno stes-

se sgranocchiando. E’

il verdone mangiasas-

si , un animaletto che

vive quasi sempre al

buio, è piccolo e tozzo,

ha le orecchie a forma

di imbuto e una cresta

sulla schiena. Non è

cattivo, anzi è molto

timido. Pochissime

persone lo hanno visto

e così hanno potuto

raccontarlo a tutti.

Classe II A Marconi

Pagina 4 Salute e promozione al benessere

SOGGIORNO IN UN FORTE “CARDIO-PROTETTO”

La classe 5^ del plesso “L.Moglia” ha partecipato ad

una proposta di sog-giorno dell’insegnante

Bisanti Maria in collaborazione con A.S.L. To 3 di Collegno. Con il prezioso aiuto dell’insegnante Facenda Maria hanno organizzato la partenza di dieci classi del no-stro circolo Marconi. Nei giorni 23 e 24 maggio, assieme ad altri insegnanti e ad altri alunni, ci sia-mo recati presso il comune di Fe-

nestrelle per far trascorrere ai nostri studenti un’avventura che si è dimostrata davvero singolare e intrigante. Scopo dell’A.S.L. To3 era quello di sensibilizzare i bambini su tematiche di Pre-venzione, Sicurezza, Primo Soccorso e promozione del loro benessere e di come poter aiutare altre persone in situazioni di pericolo o di malessere. Arrivati a Fenestrel-le, comune che conta 516 abitanti, siamo stati accolti in maniera calorosa da tutti i cittadini e dal Sindaco. I volontari dell’A.S.L. ci hanno scortati presso la Fortezza di Fenestrelle, siamo tutti rimasti incantati nel vedere la più grande struttura fortificata d’Europa e ancor di più, quando abbiamo saputo che lì, in quel posto fiabesco, avremo trascorso la notte. Le due giornate sono state cariche di emozioni, esercitazioni,

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gare, spettacoli di rievocazioni storiche, simula-zioni di salvataggi e di esercitazioni di grandi arrampicatori che ricostruivano situazioni allar-manti ma con lieto fine, tutto ciò ha incantato noi e i nostri alunni. Disponibilità, cortesia, gentilezza e protezione aleggiavano nel Forte da parte di tutti gli organizzatori che, nonostan-te la presenza di 600 bambini sono riusciti a soddisfare pienamente le nostre richieste e le nostre necessità.

I bambini e le maestre della classe 5^ Moglia porteranno sempre nel loro cuore questa strepi-tosa e fantastica esperienza.

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Salute e promozione al benessere

Soggiorno “EVVIVA” organizzato dall’ASLTO3

Mercoledì 22 e 23 maggio, ben 250 bambini e30 insegnanti del Circolo Marconi, si

sono ritrovati nella storica Fortezza di Fenestrelle per divertirsi al “ GIOCO DELLA

VITA”

È stato emozionante sentire le sirene dei vigili del

fuoco. Ho creduto che fosse davvero un incendio!

Non avevo mai assistito ad una rievocazione stori-ca!

Che impresa arrampicarsi sulla parete del For-

te. E com’è stato difficile salvare il malcapitato!

È stato emozionante andare tutti insieme ai miei

compagni nel bosco di sera con le torce e salvare

un disperso.

TANTISSIMI BAMBINI INVADONO IL FORTE!

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Il progetto “La prevenzio-

ne attraverso le buone

regole di vita" per noi

alunni ed insegnanti della

classe 4^ Leumann, si è

rivelato essere non so-

lo un ripasso di buone

pratiche per un saluta-

re stile di vita, ma un

vero e proprio impe-

gno costante ad avere

cura della propria per-

sona.

Grazie a questo pro-

getto e ai dottori, ab-

biamo compreso me-

glio quali sono i van-

taggi del mangiar sano

e del fare sport, quali

sono i pericoli legati

alle cattive abitudini e

che è importante avere

una buona igiene orale.

L'incontro con la spe-

cialista in cui si affron-

tavano i "danni da abi-

tudini voluttuarie" ha

generato, in noi alunni,

stimoli positivi da por-

tare nel futuro, ma so-

prattutto nel quotidiano

e nelle nostre famiglie.

Oltre agli interventi

teorici, abbiamo aderito

anche alla proposta

"pratica" di arrampicata

e hip hop. Le lezioni di

ballo, oltre a farci di-

vertire e imparare passi

di danza, ci hanno of-

LA PREVENZIONE ATTRAVERSO LE BUONE REGOLE

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ferto una prospettiva di

movimento diversa dal-

lo sport "tradizionale".

La lezione di arrampi-

cata è stata bellissima e

oltre a farci superare

tante paure, ci ha fatto

capire che non bisogna

arrendersi mai, ma af-

frontare i nostri limiti

anche se si presentano

le difficoltà.

Salute e promozione al benessere

La classe 2^C Marconi ha partecipa-

to al laborato-rio “Il corpo

emotivo”. Un progetto della durata di sei incontri che ha coinvolto un piccolo gruppo di bambini che hanno potuto lavorare sulla loro intelli-genza emotiva attraverso l'e-sperienza corporea, l'intera-

zione con l'altro e le dinami-che gruppali, utilizzando an-che il metodo di psicomotri-cità relazionale. Il percorso ha previsto l'e-splorazione del mondo delle emozioni attraverso attività strutturate, differenti per ogni incontro. Tutte le esperienze sono state basate su una pri-ma sperimentazione psicomo-toria a partire dall'utilizzo del

corpo: dal muoversi nello spazio entrando in relazio-ne con l'altro, fino alla rap-presentazione simbolica delle emozioni vissute. Le emozioni affrontate sono state: tristezza, rabbia, gioia, paura, disgusto, cal-ma...

IL CORPO EMOTIVO

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Anche noi bambini della classe 3° della scuola Leumann abbiamo aderito all’iniziati- va “Friday for the future”.

Tutti insieme abbiamo visto la conferenza di Greta Thunberg, e crediamo fortemente nelle sue idea, ci sentiamo responsabili di ciò che l’inquinamento cau-sa alla nostra Terra, e abbiamo deciso di modificare i nostri comportamenti. Abbiamo manifestato per le vie di Collegno, arrivando fino davanti al nostro co-

mune. Abbiamo deciso di stringere un patto con esso, ci prenderemo cura per i prossimi anni delle aree verdi che circondano la scuola.

Abbiamo già estirpato le erbacce e le piante secche dalle aiuole, piantandone delle nuove, con l’impegno di sorvegliarle e innaffiandole quando serve.

Alcuni di noi sono scesi in strada pulendole da fogliame ed erbacce secche, insie-me a noi c’erano anche volontari che ci hanno prestato scopa paletta e guanti do-po di che...tutti al lavoro!

Il nostro motto da quel momento in poi è stato: “Noi salviamo il mondo!”

SAVE THE WORLD

Pagina 7 Salute e promozione al benessere

Ci sentiamo responsabili per la nostra Terra

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Salute e promozione al benessere

GIORNATA VIVA

Sono le 8.30, Siamo tutti pronti

per recarci, a piedi, in una piazza

di Collegno, poiché l’Asl TO3 ha

organizzato, per le scuole, la

giornata per la riabilitazione car-

diopolmonare. Tutta la nostra

scuola partecipa, ma quando arri-

viamo, rimaniamo a bocca aper-

ta…, ci saranno almeno mille

persone!!! Abbiamo potuto ci-

mentarci in moltissime prove:

prove pratiche su manichini, ar-

rampicarci su pareti attrezzate,

salire sulle moto della polizia,

suonare le sirene dei vigili del

fuoco, giocare con i cani dell’as-

sociazione cinofila. Giornata fan-

tastica, soprattutto perché abbia-

mo imparato come reagire in si-

tuazioni di emergenza e come il

nostro aiuto possa essere deter-

minante per salvare una vita. Sia-

mo davvero felici di fare tutte

queste esperienze. Ah, dimenti-

cavamo, la giornata si chia-

ma “EVVIVA”, ma per noi è

stata una vera e propria gior-

nata “VIVA”!!!

Giornata

fantastica!!!

I PICCOLI SOCCORRITORI DELLA 5° MOGLIA

Durante in cinque anni della scuo-

la primaria, gli alunni dell’attuale

quinta, hanno avuto una formazio-

ne che li porta a definirsi “ i pic-

coli soccorritori”. Numerosi even-

ti organizzati dall’ ASLTO3 ed

esercitazioni a scuola con i mani-

chini e defibrillatore, hanno con-

solidato le loro conoscenze. L’as-

sociazione LORENZO GRECO

ha donato, in seguito ad un con-

corso in cui ci siamo classificati al

primo posto, 5 manichini ed un

defibrillatore giocattolo. Grazie a

questa utilissima donazione, sono

state organizzate nella classe

quinta ed anche in altre classi del

plesso, esercitazioni di RIANI-

MAZIONE CARDIOPOLMO-

NARE ed uso del DEFIBRILLA-

TORE. Molto interesse e curiosità

hanno suscitato le simulazioni con

scenari “ verosimili”: paziente in-

cosciente su terreno bagnato; pa-

ziente incosciente in una stanza

satura di monossido di carbonio o

gas e ed altre numerevoli situazio-

ni. Sono state ribadite le varie fasi

del soccorso, “messa in sicurez-

za”, “approccio con l’infortunato”,

“chiamata al numero 112”, “ mas-

saggio cardiaco” ed uso del defi-

brillatore “(blsd)”.Molteplici an-

che le esercitazioni per l’apprendi-

mento della DISOSTRU-

ZIONE nell’adulto e nel

neonato.

Ecco alcune testimonianze

dei nostri piccoli soccorrito-

ri.

-Ho imparato a salvare le

persone grazie al massaggio

cardiaco. Mi sento un vero

super eroe. P. V

-Salvare la vita umana è da

eroi volontari. G. C.

-Una persona ha avuto un

arresto cardiaco. Ricorda

che prima di soccorrerla

devi metterti in sicurezza e

poi potrai aiutarla. E. K.

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-Ho imparato la respirazione

bocca a bocca ed a non chia-

mare il 118 ma il 112. D.D.

- Ho imparato le manovre

salvavita e sono molto con-

tenta perché potrò salvare

delle vite. C.M.

Ins. Filomena Fiorito ed

alunni della 5° Moglia

Mi sento un vero super eroe!

Salute e promozione al benessere

Potrò salvare delle vite!

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SORRIDERE È SALUTARE

Pagina 10 Salute e promozione al benessere

Noi insegnanti lo sappiamo

bene …. La classe seconda

è la classe del progetto alla

salute relativo all’ igiene

dentale. Sono anni che que-

sto progetto della Asl 3, ri-

servato alle classi seconde,

viene attuato sul territo-

rio.... All’ inizio di settem-

bre pensi: “ Di nuovo?” Ma,

poi, legata a questa attività

educativa, non solo didatti-

ca, ci sono iniziative per le

famiglie con conferenze

medico sanitarie sull’igiene

della bocca, incontri di ag-

giornamento, per le docen-

ti, sulle novità apportate al

progetto, che cresce e si

evolve di anno in anno, e poi

c’è l’entusiasmo dei bambi-

ni! Sì, per noi sarà anche la

terza o quarta volta, ma per

loro è sempre la prima espe-

rienza e la carica che ci met-

tono è trascinante! E’ altresì

coinvolgente la passione

che il sig. Lorenzo Mina,

dell’ASL 3, mette in queste

attività legate alla preven-

zione, passione che, nono-

stante gli anni, non dimostra

avere cedimenti. E i bambini

avvertono sempre se il loro

interlocutore crede in ciò che

fa.

A seguito della attività, abbia-

mo deciso di raccontare per

iscritto il percorso intrapreso.

Purtroppo non è possibile pub-

blicare per intero i loro elabo-

rati, così abbiamo selezionato

alcuni stralci per ognuno di

loro, che messi insieme danno

l’idea di come si è svolto il

progetto e di quanto abbia

lasciato loro.

Le insegnanti della classe 2B

Marconi

Giovedì 21 marzo nella giornata del sorriso, abbia-mo fatto un gioco-test in un modo speciale, facendo del-le gare con le carte che rap-presentavano i denti…T.D.

-Prima però abbiamo fatto un fascicolo che si chiama Identikit e abbiamo compi-lato tante cose.

Tutti insieme abbiamo fatto un cartellone con scritti i denti quanti sono e perché vengono le carie e altre cose …K. -All’ inizio ero super elettriz-zata quando la maestra me l’ ha detto.

Poi è arrivato Lorenzo, il si-gnore che ci ha fatto fare il gioco, gli abbiamo fatto vede-re il cartellone che abbiamo fatto con impegno. Poi ci ha fatto fare una piccola verifi-ca…R

-prima, però, avevamo com-

pletato il fascicolo Identikit,

poi un giovedì è venuto Lo-

renzo con delle tessere e

delle pettorine bianche e

verdi. S

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prendeva una carta pegno tipo la spazzatura o i funghi velenosi… Ci siamo diverti-ti tanto. A.

…Poi Elide e io spazzava-mo, con uno spazzolino gi-gante, le carte del cibo, ma alcune non si toglievano. Allora Giorgia e Alessia hanno tolto, con il filo in-terdentale, tutte le altre carte. Alla fine ci hanno regalato due fascicoli, lo spazzolino e un dentifricio e mi sono divertita tantissi-mo. A.S.

-E io avevo fatto il ruolo dello spazzolino e dentifri-cio e i miei amici hanno fatto i denti da latte….Alla fine io e Alessia abbiamo

ché ho scoperto tante espe-rienze bellissime! M

-La settimana scorsa era la settimana del sorriso abbia-mo fatto un’attività con Lo-renzo Mina. Siamo andati in salone e abbiamo fatto un gioco. C’erano i denti e io ero il quarto molare che si poteva chiamare anche dente del giu-dizio. D.

-Ognuno aveva la sua carta, incisivi, canini, premolari, molari, io, cioè la cuoca , fa-cevo vedere una carta di cibo da mangiare e chiamavo i miei compagni con il nome dei denti, per esempio, pri-mo molare. Chi prendeva per primo la carta cibo se la tene-va e chi arrivava secondo

Pagina 11

- abbiamo fatto una scheda

e abbiamo fatto anche un

gioco verifica. Due bambini

erano vestiti da spazzolino,

uno era vestito da dentifricio

e due bambini erano vestiti

da filo interdentale …E.

-Identikit mi è piaciuto perché

abbiamo fatto un cartellone-

mappa bellissimo .Abbiamo

fatto due giochi con un mae-

stro di nome Lorenzo.

Uno era una verifica di quante volte laviamo i denti, l’altro era un gioco bellissimo dove noi abbiamo fatto finta di esse-re i denti che abbiamo nella bocca...T.F.

Poi ci hanno vestito da denti invece Aurora da cuoca, poi abbiamo creato una bocca e ci siamo divertiti tanto...M. -poi siamo andati in salone e ci siamo messi in cerchio e Aurora era in mezzo e chiamava i denti...T. -successivamente avevamo giocato a un gioco nel quale qualcuno era vestito da dente e da dentista e alcune bam-bine erano travestite da den-tifricio e spazzolino. M. -Identikit mi e’ piaciuto mol-to, soprattutto il gioco test…. se non stavi nel posto asse-gnato il dentista o la dentista ti toglieva dalla bocca, quei denti eravamo noi e abbiamo

formato una bocca intera. L. -Nella giornata del sorriso ci hanno dato un spazzoli-no. Abbiamo fatto dei gio-chi dove Lorenzo dava le figure di cibo e dovevamo correre a prendere il cibo e metterlo sulla maglia. G. R. -Abbiamo fatto una verifica - gioco. C’erano delle do-mande ad esempio: nella bocca di denti abbiamo in-cisivi, premolari, molari e dovevamo indovinare quel-lo che mancava poi l’istrut-tore Lorenzo Mina ha dato a casaccio un cartoncino con disegnato: incisivi, ca-nini, premolari, molari,

dentista, cuoco, spazzolino, dentifricio e filo interdentale. Chi aveva un dente prendeva una mantellina bianca e inve-ce chi aveva disegnato sul car-toncino il dentista, il cuoco, il dentifricio, lo spazzolino e filo interdentale metteva una man-tellina verde acqua...F.

-In classe noi c’eravamo vesti-ti da denti, e alcuni da dentisti. Quando la cuoca ci chiamava, doveva chiamare nomi di denti per esempio, primo molare. E chi arrivava primo prendeva la carta che dava la cuoca Au-rora, con disegnati dei cibi che fanno bene ai denti, invece chi arrivava dopo prendeva una carta con dei cibi che non fanno bene ai denti…Questo è stato davvero divertente per-

pulito i compagni, che erano i denti, con un enorme spazzoli-no. Alla fine mi sono divertita tantissimo. Poi siamo tornati in classe. E

-.Abbiamo fatto dei giochi e io ho fatto il dente pre-molare terzo e T. ha fatto il

dentista e A. ha fatto la cuoca. E. ci ha pulito con lo spazzoli-no e anche A.S.

-Io ero il secondo premolare poi siamo andati in salone e abbiamo fatto una bocca. Ci hanno lavato come i denti e ci hanno dato due fascicoli e

spazzolino e dentifricio in regalo.E la rifarei! G. Sa

-Abbiamo fatto un gioco molto divertente che riguardava la pulizia dei denti, e infine, ci hanno consegnato un

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libretto, uno spazzolino e un dentifricio. G. Se.

-All’inizio ero felice e poi ho giocato tantissi-mo abbiamo fatto un gioco …e ci hanno re-galato un dentifricio e lo spazzolino. Abbiamo piegato le ma-glie poi abbiamo fatto anche una verifica da soli e mentre facevamo la verifica il maestro leg-geva le domande. F. -Identikit mi e’ piaciuto perché abbiamo fatto il gioco con Lorenzo nel quale dovevamo pulire i denti, mi e’ piaciuta la

verifica dei denti e pure come lavarli. E’ stato bellissimo conoscere Lorenzo e giocare con lui. G. -Identikit mi è piaciuto per-ché ci spiegava come lavare bene i denti per questo mi è piaciuto Identikit. E quasi lo rifarei! E.

Pagina 12 Salute e promozione al benessere

IL TRENO DEI SAPORI

Un progetto di educazione ali-

mentare che la Sodexo ha pro-

posto alla classe.

I tre incontri con l’esperta nutri-zionista hanno favorito nei bam-bini lo sviluppo di una maggior consapevolezza riguardo ad una corretta e diversificata alimenta-zione, accompagnata da movi-mento e sport.

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Martedì 2 Aprile noi

della I B Cervi, insie-

me alla 1 A, siamo an-

dati in gita a Viverone.

Ci hanno accolti in

una cascina piena di

animali, con un enor-

me prato dove ci siamo

sfogati a correre a più

non posso! A metà

mattina abbiamo avuto

il battesimo del caval-

lo: ognuno di noi è sa-

lito sul suo bel cavalli-

no ed ha fatto una pic-

cola passeggiata. Che

emozione!! Dopo la

“cavalcata” abbiamo

fatto la conoscenza

degli animali della fat-

toria: asini, pecore,

oche, conigli, galli e

galline; un tacchino

chiacchierone ed an-

che un bellissimo caca-

tua bianco che prende-

va il cibo stando sulla

spalla della sua padro-

na. Dopo aver salutato

i nostri nuovi amici sia-

mo saliti sul pullman e

siamo andati a fare

pranzo sulla riva del

lago. Alle 14 in punto

siamo saliti sul battel-

lo: la signora capitano

ci aspettava al molo.

Navigare è stato fanta-

stico: abbiamo visto

tantissime specie di

GITA A VIVERONE

nendo le uova proprio

sotto il pontile. Che

giornata fantastica!!

.

piante e di uccelli che

vivono nell’ambiente

del lago. Il capitano ci

ha spiegato dove depo-

sitano le uova, cosa

mangiano, perché han-

no certi comportamenti

che a noi sembravano

strani. Alla fine ci ha

anche fatto pilotare il

battello!!! Quando sia-

mo ritornati a terra ci

ha anche fatto vedere

un’enorme femmina di

luccio che stava depo-

Pagina 13 Uscite didattiche

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Il 10 maggio 2019 ci

siamo recati a Pianez-

za, dove ad attenderci

c’erano alcuni volonta-

ri del CAI (Club Alpi-

no Italiano) che ci han-

no accompagnati fino

alla cima del Masso

Gastaldi. Siamo scesi

poi giù per una scala,

muniti di una imbraga-

tura e guanti di sicu-

rezza, per esplorare il

rifugio anti-aereo co-

struito sotto il masso

nella Seconda Guerra

Mondiale; al suo inter-

no si rifugiavano gli

abitanti di Pianezza in

caso di attacco aereo.

All’interno c’erano

fango e muffa a causa

del freddo e dell’umi-

dità; il luogo era poco

illuminato dalle lanter-

ne sparse in diverse

camere collegate da

larghi corridoi. Prima

eravamo timorosi, per-

ché il passaggio era

stretto e buio, dopo ci

siamo stupiti nel trova-

re un ambiente ampio e

più luminoso; ci siamo

resi conto che poteva

ospitare tante persone e

doveva essere vera-

mente sicuro. Vi erano

sparsi alcuni oggetti:

un crocifisso sul muro,

un porta candele e pez-

zi di legno ormai con-

sumati. Poi con l’im-

bragatura e il casco ci

siamo arrampicati sul

La ferrata sul Masso Gastaldi: una giornata con i volontari del CAI

masso, seguiti da gui-

de che aiutavano cia-

scuno nell’arrampica-

ta. La scalata era sicu-

ra, perché c’era un ca-

vo d’acciaio fissato

alla roccia e altre cor-

de di sicurezza. È stato

emozionante! Ad alcu-

ni tremavano le gambe

per la tensione, ma

l’esperienza è stata

bellissima e tutti noi

siamo arrivati stanchi,

Pagina 14

La scalata era sicura, perché c’era un cavo d’acciaio fissato alla roccia e altre corde di sicurezza.

Uscite didattiche

ma felici all’ora della

merenda. Le guide ci

hanno poi accompa-

gnato in giro per Pia-

nezza e abbiamo visita-

to la cappella affresca-

ta di San Sebastiano e

la Ghiacciaia dove si

conservava il ghiaccio

nei tempi antichi. Ab-

biamo in seguito visita-

to la Galleria di Maria

Bricca attraverso la

quale, nel 1706, la ra-

gazza fece passare le

truppe permettendo

così la liberazione della

città dai francesi. Infi-

ne abbiamo osservato

anche il grande Castel-

lo, che si trova nella

parte alta del paese,

dove ci siamo fermati

per poi prendere la via

del ritorno. Questa

esperienza è stata bel-

lissima e ci siamo

divertiti tanto!!!

Vogliamo ringraziare i

volontari del CAI, che ci

hanno sempre aiutati e ci

hanno permesso di vive-

re una giornata veramen-

te speciale!!!

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Pa

FINE ANNO STREPITOSO!

Gli alunni delle classi terze dei plessi Marconi, Moglia e Cervi hanno partecipato, in questi ultimi giorni di scuola, ad un assaggio di una nuova attività motoria: la fer-rata. Tutto si è svolto in una sola giornata... ma che giornata! La proposta è arrivata dal CAI di Pia-nezza, che ogni anno accoglie presso il masso Gastaldi, un mas-so erratico situato appunto nella città, le classi terze del territorio. Il nostro circolo ha aderito e quin-di i bambini, dopo un divertente incontro informativo e preparato-rio si sono cimentati in questa av-ventura. La ferrata è una specie di arrampicata molto più semplice, si fa per dire... con casco, guanti e imbragature messe a disposizione dal CAI stesso, i bambini si sono arrampicati su sentieri attrezzati. Tutti gli alunni e qualche intrepi-do insegnante hanno provato l'e-mozione di essere “scalatori”, mettendosi in gioco, superando le paure, prendendo coscienza delle proprie capacità ma soprattutto divertendosi. Oltre alla ferrata le classi sono state coinvolte in altre

due attività: una visita guidata negli angoli più interessanti a livello storico e geografico del territorio e la discesa nel rifugio antiaereo situato proprio sotto al masso Gastaldi, utilizzato dalla popolazione durante la guerra. La visita al rifugio è stato un altro momento veramente entu-siasmante: ciascun bambino è stato calato all'interno del rifu-gio attraverso una scala a pioli, imbragato con corde di sicurez-za; arrivati sotto una espertissi-ma guida ha spiegato come ve-nivano usati i cunicoli, raccon-tando momenti vissuti dai citta-dini che lì si rifugiavano. Espe-rienza veramente unica! I nume-rosi volontari del CAI che han-no seguito bambini ed insegnan-ti costantemente, con la loro di-sponibilità e competenza hanno reso questa esperienza indimen-ticabile. Classi terze

“La visita al

rifugio è stato

un altro

momento

veramente

entusiasmante”

Uscite didattiche

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Vivere un’esperienza

diretta nella preistoria,

in un piccolo paese del

cuneese, sembra

irrealistico? E’ stato

possibile per le due

terze della Scuola F.lli

Cervi che hanno

trascorso una giornata

presso il centro

Archea. L’interesse per

la ricostruzione storica

è stato subito creato

presentando ai bambini

un’indagine sulla stele

ritrovata durante gli

scavi di urbanizzazione

del territorio di Bene

Vagienna. Un vero

giallo preistorico,

svelato grazie alla

ricostruzione degli

storici. La stele è stata

datata come precedente

ai Romani, levigata dai

Bagienni e in epoca

romana utilizzata come

lapide, ecco spiegata

l’incisione DOMITIA

FTERTIA.

Piccoli Sciamani

Durante il laboratorio di pittura rupestre, ogni

bambino ha avuto la possibilità di rivivere il rito propiziatorio

svolto dagli sciamani utilizzando: l'ocra, il carbone e le terre

accuratamente selezionate per riprodurre una

rappresentazione di caccia su una base di terracotta.

UN GIALLO PREISTORICO A BENE VAGIENNA

–STORICI, DETECTIVE DEL PASSATO-

Simulazione di scavo L'attività di scavo archeologico, utilizzando vari attrezzi e materiali hanno offerto a tutti la possibilità di riscoprire gli oggetti che caratterizzavano la vita degli uomini di migliaia di anni fa. Il lavoro di gruppo, scambiandosi i ruoli, ha dato a quest’attività un valore fortemente educativo.

Pagina 16

“Vivere

un’esperienza

diretta nella

preistoria”

Uscite didattiche

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Il Villaggio La visita al villaggio ha permesso di

comprendere come nel tempo, ad uno stile di vita in continua evoluzione (da nomade a stanziale), siano

corrisposte abitazioni sempre più accoglienti e resistenti.

Macina preistorica

La sperimentazione di macine e macinelli

preistorici ricostruiti per i bambini ha permesso loro di

comprendere la difficoltà di questa operazione

apparentemente semplice.

Accensione del fuoco

Durante la visita i bambini hanno assistito all'accensione del

fuoco con le tecniche più antiche conosciute, affascinati allo scoccare della prima

scintilla, con l'utilizzo di pietre accuratamente selezionate.

Pagina 17

“Macina

preistorica,

accensione del

fuoco, il villaggio

preistorico”

Uscite didattiche

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Il Lago Maggiore

“Appena siamo arrivati a Stresa ho visto il Lago Maggiore e mi è piaciuto veramente tanto. Mi sembrava un mare da quanto era grande e avrei proprio voluto andarci a fare il bagno” (S.)“. Il lago mi ha colpito perché era immenso e c’era un panorama bellissimo” (G.). “Quando sono sceso dal pullman e ho visto il lago mi sono sentito in mezzo alla natura, perché c’era tanta acqua e tanta vegetazione.” (C.).

“Alessia, la nostra guida, ci ha detto che il lago è profondo 300 m. ed è il secondo lago più grande d’Italia, dopo il Lago di Garda, e il secondo lago più profondo, dopo quello di Como.” (D.)“. Mi è piaciuto spostarmi in motoscafo perché andava veloce e quando mettevi la mano fuori arrivavano gli schizzi d’acqua fredda. Si vedevano le bellissime isole Borromee: “secondo me era un panorama stupendo!” (N.)

GITA AL LAGO MAGGIORE

martedì 9 aprile 2019 – classe IV B Marconi

Pagina 18

“Il Lago di

Garda, e il

secondo lago più

profondo, dopo

quello di Como”

Uscite didattiche

L’Isola Bella

“L’isola si chiama così perché il principe Car-lo III Borromeo, nel 1639, vi fece costruire un palazzo in onore di sua moglie Isabella d’Adda e dal nome Isa-bella deriva quello di Isola Bella.” (M.)

“L’isola ha una forma allungata che ricorda una nave. Davanti c’è la prua, poi il palazzo Borromeo che assomi-glia al ponte di coman-do, dietro le case e, infine, il giardino a ter-razze.” (C.)“

Palazzo Borromeo, che adesso è diventato un museo d’arte, ha una parete finta, costruita solo per nascondere la vista delle case dei pe-scatori. Di fronte al

palazzo ci sono dei cannoni che servivano a scacciare i malviventi e il pavimento è tutto di pietre levigate nere, bianche e grigie, che forma-no disegni bellissimi.” (A.“

Sull’isola c’erano molti ristoranti, negozi e ban-carelle. Mi è piaciuta tanto una bancarella di lavanda, che era tutta viola e profumata. Mi so-no piaciute molto anche le stradine, perché era-no piccole e strette”. (M.)

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Pagina 19

“Mi è piaciuto

molto

camminare nelle

stradine e nei

vicoletti”

Uscite didattiche

L’Isola dei Pescatori

“Si chiama così perché lì, una vol-ta, vivevano solo pescatori, mentre adesso sull’isola ci sono negozi, bancarelle e ristoranti.” (F.)

“Mi è piaciuto molto camminare nelle stradine e nei vicoletti in mezzo alle vecchie case. Di que-st’isola mi sono piaciute anche le barche dei pescatori, una diversa dall’altra.” (A.)“.

Sull’isola si trova il museo della pesca, dove una volta c’era la scuola elementare. Il piccolo mu-

seo contiene modellini di barche dei pescatori, reti da pesca molto co-lorate e un pannello con i vari tipi di pesci del lago.” (L.)

“Abbiamo visitato l’antica chiesetta di San Vittore, con all’esterno due colonne in granito rosa. All’interno c’erano tre cappelle, una con il fonte battesimale in granito e legno, una con la statua in legno della Madonna e la terza con la statua di San Carlo Borromeo.” (A.)

“ A pranzo, quando ci siamo sdraiati sulla riva al sole, è stato bellissi-mo, il lago sembrava un mare, l’acqua era trasparente, insomma un’e-sperienza meravigliosa.” (N.)

“Sull’isola c’erano molte anatre che, mentre stavamo mangiando i no-stri panini, venivano vicino a noi, in cerca di cibo. È stato divertente lanciare i sassolini per farli rimbalzare sull’acqua, aspettando che il motoscafo venisse a riprenderci.” (F.)

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UN VILLAGGIO ANTICO IN CITTA’

Pagina 20

“All’inizio erano

le case degli

operai”

Uscite didattiche

Il Villaggio Leumann si trova

nel nostro paese, Collegno,

precisamente nel quartiere

Leumann. Sorse intorno ad un

cotonificio molto importate,

fondato da un imprenditore

svizzero di nome Napoleone

Leumann alla fine del 1800

circa 150 anni fa. Nel 1970

circa, la fabbrica smise di fun-

zionare a causa dei Conti Ros-

si (quelli del MARTINI &

ROSSI) che l’avevano eredi-

tata dalla mamma, figlia di

Napoleone Leumann, ai quali non

interessava avere una fabbrica di

cotone. Il villaggio Leumann ha

l’aspetto antico, e si trova su corso

Francia a Collegno. Ci sono caset-

te tutte uguali, a due piani, con un

piccolo giardino davanti. All’ini-

zio erano le case degli operai che

lavoravano nella fabbrica, oggi

sono case popolari. C’è un grande

edificio che oggi è la biblioteca

comunale, ma quando era ancora

in funzione la fabbrica era il con-

vitto delle operaie giovani, che

dormivano lì tutta la settimana per tornare, nel weekend, nel paese da dove

venivano. Ogni casa aveva il bagno, una cosa rara a quei tempi, la doccia

però era in un edificio comune. Napoleone Leumann ha voluto costruire an-

che un’infermeria per i suoi operai. Nel villaggio c’era la chiesa di Santa Eli-

sabetta in stile Liberty, esistente ancora oggi, progettata dal grande architetto

Beppe Fenoglio. Vicino alla chiesa c’era un negozio di alimentari dove i

prezzi erano più bassi che negli altri negozi e solo gli operai del cotonificio

potevano comprare con una moneta fornita proprio da Napoleone Leumann.

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Pagina 21

“Noi abbiamo

capito che

vivevano bene

perché avevano

la scuola”

Uscite didattiche

Nel villaggio venne fatta costruire la

scuola per i figli degli operai. Su corso

Francia c’era e c’è ancora l’ufficio po-

stale e la vecchia stazione ferroviaria che

collegava col treno Leumann a Torino e

a Rivoli. La fabbrica era molto grande,

oggi è diventata un grosso negozio di

abbigliamento e un’officina meccanica.

Questo villaggio oggi è importante per-

ché ci spiega come vivevano gli operai

nell’800 e nel ‘900. Noi abbiamo capito

che vivevano bene perché avevano la

scuola, l’asilo, l’infermeria, il bagno, il

negozio di alimentari e la loro paga era

buona. Il villaggio ci mostra anche come erano le case dentro e fuori,

adesso è divento un ECOMUSEO. Penso che Napoleone Leumann trat-

tasse bene i suoi operai perchè li conosceva e voleva che stessero bene,

anche perché voleva che i suoi tessuti fossero i migliori!

Gli alunni della IV C Marconi

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UNA GIORNATA AL SALGARI CAMPUS

Pagina 22

“Un’occasione

unica per

entrare in

contatto con la

natura”

Uscite didattiche

La 4A e la 4B della Scuola

Cervi, hanno organizzato

un’uscita davvero entusia-

smante, all’insegna del diver-

timento, ma soprattutto del

coraggio! Siamo andati in un

parco avventura, sulla collina

di Torino. Un’occasione unica

per entrare in contatto con la

natura e fare un’esperienza

diversa dal comune. Insieme

agli animatori ed agli istruttori

ci siamo cimentati in prove

davvero ardue: ponti tibetani,

passerelle tailandesi, labirinti di

percezione in box di legno, scivoli,

corde e scale su cui arrampicar-

si…, insomma, vere e proprie pro-

ve di prodezza!!! Altra attività,

davvero incredibile è stata quella

di cimentarci con l’arco e le frec-

ce, in un’apposita area. Persino le

nostre insegnanti si sono messe

alla prova…! Mentre facevamo il

nostro pranzo al sacco, i nostri

istruttori ci hanno mostrato come

cuocere dei wurstel infilzati ad un

ramo, su un fuocherello acceso da

loro, con lo sfregamento delle pietre,

proprio come nel paleolitico. Come

dicono i cinesi: ”SE VEDO RICORDO

E SE FACCIO IMPARO…

DIVERTENDOMI!”

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Pagina 23

“Non è facile

descrivere la

nostra

meraviglia nel

vedere

concretamente

ciò che avevamo

studiato sul

libro”

Uscite didattiche

UN GIORNO TRA LE MUMMIE

Oggi visita al Museo Egizio

insieme alla 4B. Fantastico!!!

Partenza ore 8.30 da Fermi. La

metropolitana è velocissima, in

meno di venti minuti, siamo nel

centro di Torino. Tutti in fila,

come soldatini, ci dirigiamo in

Via Lagrange, dove ha sede

questo museo immenso. Appe-

na entrati, veniamo accompa-

gnati dalla nostra guida in una

sala in cui si fanno attività di-

dattiche. La nostra consiste nel

colorare delle maschere in car-

toncino, con pennarelli dai co-

lori pastello, ma glitterati. Bel-

lissime! Alla fine ognuno di noi

ha scritto il proprio nome, sul

retro della maschera, con i ca-

ratteri geroglifici corrispon-

denti alle lettere del nostro al-

fabeto. Dopo aver dato le no-

stre opere d’arte alle maestre,

ci siamo messi in fila poiché ci

dovevano distribuire le cuffiet-

te, con le quali avremmo potu-

to ascoltare la nostra guida,

durante il percorso. Non è faci-

le descrivere la nostra meravi-

glia nel vedere concretamente

ciò che avevamo studiato sul

libro!!! Alcuni di noi, c’erano

già stati al museo, con i geni-

tori, ma chi invece lo vedeva

per la prima volta, è rimasto a

bocca aperta. Le sale si susse-

guivano, non finivano mai. Se

quello di Torino è il secondo

muso al mondo, chissà quello

del Cairo che dimensioni

ha…! Quando siamo arrivati

davanti alla tomba di Kha, la

guida si è fermata e ci ha

spiegato che sua moglie, es-

sendo morta prima di lui, è

stata messa nel sarcofago che

era destinato a lui e proprio

per questo, non era della sua

misura, così per occupare lo

spazio vuoto, hanno dovuto

riempirlo di stoffa. La sala

delle statue era grandiosa: la

dea Iside è quella che più in

assoluto è piaciuta a tutti, ma

anche la statua di Ramses ci

ha colpito moltissimo. Gli

oggetti ritrovati nelle tombe

erano interessanti, in partico-

lare il vaso che conteneva il

cuore e quello contenente gli

organi interni. A pensarci

però, un leggero

senso di disgusto,

l’abbiamo prova-

to. Davvero strano

questo popolo

egizio!!! Questa

esperienza è stata

memorabile! Chi

lo sa, magari un

giorno, qualcuno

di noi andrà al

Cairo e potrà rac-

contarci di altri

meravigliosi re-

perti, ma soprat-

tutto vedere qual-

che piramide!!!

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VISITA AL MUSEO D’ARTE ORIENTALE

Pagina 24

“Le maestre

hanno deciso di

portarci a

visitare il MAO”

Uscite didattiche

Meno male, oggi c’è il sole!!! Ri-

schiavamo di non andare in gita, con

la pioggia. Giornata memorabile, ab-

biamo preso la metropolitana ed an-

che il pullman. Le maestre delle clas-

si 4A e 4B, hanno deciso di portarci

a visitare il MAO, perché nel pro-

gramma di storia di quest’ anno, ci

sono le popolazioni dell’Asia: Cina,

India e Giappone. Il ritrovo era alla

stazione di Fermi, da cui siamo parti-

ti. Una volta scesi a Porta Nuova, in

fila per due, abbiamo proseguito a

piedi, fino al museo. Siamo stati ac-

colti da due signore gentilissime:

Mia ed Eva, che ci hanno divisi:

mentre una classe faceva il giro nel

museo, l’altra faceva un laboratorio

con le spezie e strisce di carta colora-

ta. Il museo era disposto su tre piani,

al piano terra c’era la sezione riguar-

dante l’Asia meridionale divisa tra

India, Pakistan ed Afghanistan, al

primo piano la sezione della Cina,

piena di vasellame ed oggetti antichi,

al secondo l’area del Giappone, con

statue buddhiste, dipinti ed armature,

al terzo piano oggetti provenienti

dall’Himalaya, con testi sacri e di-

pinti. L’ultimo piano riguarda l’Islam

e la sua cultura ricca di vasellami e

piastrelle che, ci hanno spiegato, ser-

vono a rivestire le case di quei paesi,

per ripararle dal caldo. Finita la visita

ed i laboratori, siamo ripartiti: destina-

zione Fermi. Da lì, abbiamo preso il

pullman che ci ha lasciati vicino a

scuola. Stanchi, ma decisamente sod-

disfatti per la bella esperienza e per

aver imparato cose nuove, abbiamo

raggiunto i genitori che ci hanno ripor-

tato a casa. Finalmente un po’ di ripo-

so!!!

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VISITA ALLA REDAZIONE DELLA STAMPA

Giornalisti per un giorno

Pagina 25

“Così, alla fine

abbiamo creato

la nostra

PRIMA

PAGINA!

L’attività ci è

piaciuta

tantissimo”

Uscite didattiche

Lunedì 11 febbraio 2019, siamo

andati alla redazione della Stampa a

Torino. Appena scesi dalla metro-

politana, ci siamo avviati verso la

redazione, poco distante. Quando

siamo arrivati, le due guide ci hanno

accolto e ci hanno detto cosa

avremmo visto e quali attività

avremmo fatto. La nostra guida

Giada, ci ha portato a visitare la re-

dazione, dove i giornalisti scrivono

gli articoli di giornale; c’era assolu-

to silenzio! Giada ci ha detto che in

una giornata un giornalista ha tre

riunioni: la prima alle 11,00 la se-

conda alle 14,00 e l’ultima alle

19,00. Nella prima riunione si ripor-

tano le notizie del giorno, nella se-

conda si rivede il testo e nell’ultima

si decide quale notizia pubblicare

per prima. Poi, siamo andati in una

stanza dove la guida ci ha spiegato

l’attività che avremmo fatto,

“Giornalisti per un giorno”. Di-

visi in quattro gruppi, doveva-

mo creare la nostra prima pagi-

na di un quotidiano. C’era un

tabellone con dei riquadri che

riportavano fatti di cronaca,

spettacoli e cultura, sport, eco-

nomia e politica estera. Giada ci

ha dato dei foglietti con varie

tipologie di cronaca ed ognuno

di noi doveva scegliere la noti-

zia più importante. Dopo di che

ci ha dato un foglio diviso in

spazi e riquadri nei quali dove-

vamo riportare ed incollare le

notizie suddivise per tipologia.

Così, alla fine abbiamo creato la

nostra PRIMA PAGINA! L’atti-

vità ci è piaciuta tantissimo,

perché sembravamo dei veri

giornalisti. Che emozione!

La classe 5 C Marconi

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Pagina 26

“Una volta

terminata la

visita di Aosta ci

siamo recati

nella piccola

località di

Villeneuve per

ammirarne il

paesaggio”

Uscite didattiche

SOGGIORNO AD AOSTA

A metà del mese di maggio le classi quinte

del plesso Cervi e Leumann si sono recate

ad Aosta e nella splendida località di Ville-

neuve per il soggiorno d’istruzione di fine

anno. La visita alla città fortezza dell’impe-

ro romano è stata organizzata dagli stessi

bambini che, nei mesi precedenti alla gita,

hanno lavorato alla realizzazione di una

guida turistica: utilizzando il laboratorio

informatico della scuola, gli alunni divisi in

gruppi hanno raccolto informazioni sulla

città, le sue chiese e i suoi monumenti; suc-

cessivamente hanno creato una mappa su

cui sono stati posizionati i diversi luoghi

d’interesse che avremmo visitato una volta

giunti ad Aosta. Gli alunni, nel ruolo di gui-

de turistiche, hanno fatto da ciceroni ai

compagni, cimentandosi così in una nuova

esperienza di condivisione delle informa-

zioni ricercate. Una volta terminata la visita

di Aosta ci siamo recati nella piccola locali-

tà di Villeneuve per ammirarne il paesaggio

e svolgere diverse attività ludiche all’aria

aperta, il cui scopo era quello di creare oc-

casioni di condivisione e aggregazione. I

bambini hanno potuto svolgere attività qua-

li l’orienteering e gare sul gommone nel

laghetto, entrambe finalizzate all’unione e

alla collaborazione più che alla competizio-

ne, perchè era possibile raggiungere dei ri-

sultati positivi solo attraverso il lavoro coo-

perativo. Infine gli alunni si sono cimentati

in una passeggiata di stimolo nella natura

per raggiungere i resti di un castello roma-

no. I bambini sono rimasti positivamente

colpiti da queste esperienze e una volta tor-

nati a scuola hanno condiviso con noi inse-

gnanti i loro pensieri e le loro emozioni,

sottolineando quanto si fossero divertiti du-

rante le attività, trovandole ricche di stimoli

e sempre coinvolgenti e come, per loro, il

soggiorno fosse stato “Un’avventura in cui

erano tutti uniti”.

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INCONTRO CON AUTORE

Pagina 27 I libri e la fantasia

Gli alunni delle classi ter-

za, quarta e quinta della

scuola Moglia hanno avuto

la possibilità di incontrare

due autrici di libri per

bambini nel secondo qua-

drimestre dell’anno scola-

stico.

Dopo aver letto in classe il

simpaticissimo libro: “Che

figura!” di Cecilia Campi-

roni e dopo aver affrontato

le figure retoriche con le

insegnanti in modo stimo-

lante e proporzionato all’e-

tà, gli alunni hanno accolto

l’autrice presso la bibliote-

ca della scuola. Questo in-

contro è stato festoso gra-

zie al modo di fare di Ceci-

lia che ha ironizzato sul

significato letterale delle

figure retoriche dando

loro un nome, delle quali-

tà, dei vestiti, dei colori…

ed insieme è stato fatto

un piccolo laboratorio

attraverso lo stravolgi-

mento del senso delle pa-

role!

Nella seconda parte del quadrimestre gli alunni

della classe terza hanno letto “Caterina e i folletti scolastici”, gli alunni della

classe quarta hanno letto “I ragazzi della via Paal” e gli alunni della classe quinta

hanno letto “Camminare correre e volare” della scrittrice Sabrina Rondi-

nelli. I testi sono stati pro-

posti in base all’età e mirati per affrontare determina-te tematiche all’interno del gruppo classe. Al termine

le classi si sono recate presso la scuola Marconi per incontrare l’autrice e dopo aver esposto le loro perso-nali considerazioni c’è stato un piacevole confronto

sugli argomenti rilevanti dei libri e per concludere un’intervista che ha risposto a tante curiosità dei bambini.

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MOSTRA DEL LIBRO SCUOLA MOGLIA

Pagina 28

Per il secondo anno conse-

cutivo presso la palestrina

della scuola Moglia è stato

allestita nel mese di aprile

la “Mostra del Libro”.

Grazie alla collaborazione con la libreria “Pan di Zen-zero” l’evento, che è dura-

to due giorni, ha avuto un piacevole riscontro perché si basa su un momento di

condivisione tra bambini e genitori. Nella prima parte si è assi-

stito insieme all’animazio-ne di un libro divertente

che ha coinvolto i presenti tramite balletti e canzonci-

ne e solo in seguito le fami-glie hanno visionato ed al-cune acquistato i libri espo-

sti.

GENITORI E

BIMBI

INSIEME TRA

LETTURE E

CANZONI

I libri e la fantasia

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Quest'anno la nostra classe si è

avvicinata al meraviglioso

mondo della poesia... Difatti

abbiamo avuto il piacere di in-

contrare nel mese di gennaio

Cecilia Campironi, scrittrice e

illustratrice simpaticissima che

ha scritto un libro per spiegare,

con fantasia e un pizzico di

umorismo, il magico mondo

delle figure retoriche. Per noi

non è stato un percorso sempli-

ce, ma ci ha fatto molto piace-

re conoscere figure retoriche

come sua Maestà Metafora,

Principessa Similitudine e il

Professor Palindromo. A se-

guito di questo incontro ci è

stata data la possibilità di par-

tecipare al concorso di poesia,

indetto nel nostro Circolo.

Abbiamo lavorato tutti insie-

me scegliendo il tema da cui

partire per scrivere la nostra

INCONTRANDO LA POESIA

un po' birichine che ci fanno

stare talvolta male.. In fondo

era la nostra poesia e noi ne

siamo rimasti soddisfatti! Do-

po aver scritto la poesia per il

concorso eravamo oramai en-

trati in questo straordinario

modo di scrivere in versi, in

rima.. e non ne volevamo più

uscire! Perciò alla maestra

Erica è venuta l'idea di creare

Pagina 29 I libri e la fantasia

poesia di classe. Ognuno di

noi ha potuto esprimere la

propria opinione e siamo

giunti alla conclusione che

avremmo voluto parlare di

emozioni... E' un argomento

che ci sta particolarmente a

cuore! Così una volta d'ac-

cordo abbiamo iniziato a

scrivere una poesia... forse

un po' cupa ma volevamo

affrontare quelle emozioni

un libricino con tutte le poesie

scritte da noi; è stato un bel

lavoro di creatività, confronto,

aiuto e condivisione. Insieme

alla maestra Anna abbiamo

creato con la tecnica dell'ori-

gami il libro che avrebbe ac-

colto i nostri versi. Approfit-

tando, poi, dell'arrivo delle

vacanze pasquali abbiamo

realizzato, insieme alle mae-

stre, un delizioso cestino decorato

con una bella calamita primaverile

da regalare insieme al nostro libro.

Questo lungo lavoro è stato un ve-

ro progetto di classe che ci ha per-

messo di impiegare le nostre abilità

per realizzare un prodotto speciale

da regalare alle nostre famiglie!

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Quest’anno i nostri alunni hanno in-contrato Cecilia Campironi, autrice del libro “Che fi-gura”, un bellissi-mo libro illustrato che affronta le fi-gure retoriche in modo divertente e accattivante. Con Sabrina Rondinelli, autrice del libro “I

INCONTRO CON AUTRICI

folletti scolastici”, è stato toccato con de-licatezza il tema del-la dislessia. Quest’i-niziativa ha prodotto frutti inaspettati, molti bambini che vedevano i libri co-me “extraterrestri” hanno incentivato le loro letture. Tant’è che a giugno premie-remo il Superman-gialibri dell’anno, chi sarà?

Pagina 30 I libri e la fantasia

FILATROCCA DI ARLECCHINO

BALANZONE E’ IL PIU MANGIONE ,

MENEGHINO E’ IL PIU’ PICCINO,

PULCINELLA E’ LA PIU’ BELLA,

STENTERELLO E’ PAZZERELLO,

COLOMBINA E’ LA BAMBINA,

SCARAMUCCIA FA LA PUCCIA,

BRIGHELLA E’ LA PIU’ MONELLA,

GIANDUYA E’ UN GIANDUYOTTO,

RUGANTINO TI DA’ UN BACINO,

PANTALONE E’ A PENZOLONE,

ARLECCHINO E’ UN RUBINO.

I BAMBINI DELLA CLASSE II°A

SCUOLA F.LLI CERVI

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PARTECIPAZIONE AL CONCORSO POETICO:

“NON RUBETECI I SOGNI 2”

Alla poesia è stata assegnata la pubblicazione.

Pagina 31 I libri e la fantasia

Amici di scuola

L'amicizia è come un fiore

crede ancora nel bene

unisce il cuore delle persone.

L'amicizia è lenta, ma fiduciosa, bellissima.

Collega il cuore con la mente

unisce la gente.

Con gli amici si sta bene

per questo è meglio stare insieme.

Gli amici ti aiutano nei momenti difficili,

se cadi, gli amici ti rialzano

se ridi, gli amici sono felici.

Gli amici aiutano a crescere,

insieme possono volare,

litigare, partire e ritornare.

Come compagni ed amici

per cinque anni abbiamo riso

e tanto condiviso.

Quando ci lasceremo

tutti piangeremo.

I ragazzi non vogliono lasciarsi,

si sentono tristi, ma tutto cambia

a settembre: nuova scuola.

Il tempo passa, anche i compagni passano.

Fare nuove amicizie sarà bello

in fondo crescere è anche quello!

Classe quinta

Scuola Leumann

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LA CARAMELLA TRA LE STORIE

Pagina 32 I libri e la fantasia

Carissimi lettori, vi scriviamo dalla classe 1^ A della scuola Marconi, prima porta a sinistra del corridoio che fiancheggia la portine-ria… vicino alle macchinette del caffè insomma… che det-to fra noi ci incuriosiscono molto perché hanno tutta una seria di tasti interessanti che ci piacerebbe molto schiaccia-re… Comunque… Non perdiamo il filo del di-scorso! Volevamo raccontarvi di co-

me siamo diventati dei topi da biblioteca. All’inizio della classe Prima, si sa, ti dicono che quest’anno imparerai a leggere, a scrivere e a contare… ma non ti dicono di preparare la valigia! Attenzione, non stiamo par-lando di calze e mutande… ma della valigia immaginaria che ti servirà per tutti i viaggi che farai con la fantasia! E che viaggi, ragazzi!!!! Varcando la porta della Bi-blioteca del nostro Istituto ci siamo ritrovati prima nella

giungla, insieme ad un ser-pente di nome Medoro oc-chi – d’oro che aveva tanta paura di andare a scuola, e poi in una classe in cui una maestra, povera donna, ave-va dimenticato come si fa a leggere e a scrivere.. Non solo… abbiamo cono-sciuto un pupazzo di neve molto generoso che donò tutto ciò che possedeva ai suoi amici e ci siamo ritro-vati nella città di Senza, do-ve tutto era grigio… ma per fortuna solo all’inizio…

La maestra Federica ci ha letto tutte queste storie e pen-sate che faceva pure le voci-ne… che ridere!!! Insieme a lei abbiamo realiz-zato dei lavoretti tra cui un segnalibro, un disegno fatto coi pezzi del tangram e mol-to altro… Fin qui sembra già molto, no? E invece il bello deve ancora venire perché in Biblioteca c’è sempre Nonna Nicla!!!!! Noi il suo letto non lo abbia-mo mai visto ma crediamo

viva lì dentro perché a qualsia-si ora tu puoi andare e te la trovi pronta ad accoglierti, coi suoi toni gentili ed il sorriso grande. Conoscete forse qualche non-no che non vizia i nipoti? Ovviamente no!!! E anche in questo Nonna Nicla è proprio una forza! Dopo che tu hai scelto un libro o fatto l’attività di animazione, lei ti dà una caramellaaaa!! Alla faccia di chi pensava che le biblioteche fossero posti

noiosi! La nostra considerazione finale è che dopo tutto, an-che se è faticoso, non è poi così male diventare grandi. Cari saluti dai 23 della classe 1 ^ A.

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Il 15 maggio, in terza B,

si è concluso un pro-getto di lettura di grup-po che ha coinvolto la quasi totalità dei geni-tori della classe in un appuntamento mensile. Per cinque incontri (da gennaio a maggio) bimbi e genitori hanno condiviso la stessa au-la e il piacere della let-tura arricchendo la propria esperienza con quella degli altri. Il gruppo, com’è noto, ha

un potere di conoscenza che supera quello dei singoli. Leggere storie nutre l’immaginazione, sviluppa senso critico e potenzia la capacità di comprensione dell’altro. L’obiettivo era trasfor-mare il libro in un pre-zioso strumento di gio-co, ricerca, approfondi-mento e riflessione. i temi trattati sono stati variegati: amicizia e solidarietà, il tempo, la diversità come ricchez-za etc etc.

Il libro letto durante l’ul-timo incontro (sotto la foto della copertina) è servito per fare un im-portante ripasso del pro-gramma di storia attra-verso il racconto dell’e-voluzione vissuta dal punto di vista di un dino-sauro.

UNO SPAZIO DI LETTURA DI GRUPPO IN TERZA B

Pagina 33 I libri e la fantasia

CONCORSO DI POESIE E FILASTROCCHE

Anche quest'anno il Circolo Marconi ha partecipato al Concorso “Non rubateci i sogni 2” – II Edizione Inter-regionale. Le classi che hanno aderito hanno realizzato una poesia o una filastrocca su un tema a scelta. Noi bambini della 3°A ab-biamo prodotto molte cose interessanti riguardo la natu-ra, l'amicizia e l'ambiente, ma alla fine abbiamo deciso di candidare la poesia di So-nia intitolata “La Giornata della Memoria”. Abbiamo scelto questo componimento

perché l'argomento, che ab-biamo affrontato in classe vedendo film e leggendo storie, ci ha particolarmente colpito e fatto molto riflet-tere. Qualche settimana fa ci è stato comunicato dalla mae-stra Michela Cavallito, refe-rente del progetto, che a “La Giornata della Memo-ria” è stato assegnato il se-condo posto e per questo, il 3 giugno alle ore 09:30, ac-compagneremo Sonia alla premiazione presso i locali della Lavanderia a Vapore. Siamo davvero felicissimi e orgogliosi!!

“La giornata della Me-moria” La Giornata della Me-moria ci ricorda una triste sto-ria. Sul treno ci dovevano essere i sedili e i Tedeschi dovevano essere più gentili. I bambini non dovevano nei campi lavorare ma solo divertirsi e gio-care. Poveretti, lasciati soli e senza vestiti, dagli altri uomini sono stati traditi. Fame e freddo hanno dovuto patire perché nessuno li stava a sentire. Questi eventi non dob-biamo dimenticare perché gli errori non si devono rifare. S.L.

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Dopo tutti questi anni pas-sati a sperimentare e ad in-serire l’insegnamento della robotica educativa e del co-ding nel curricolo del nostro istituto, finalmente l’evento Coderdojo ha permesso l’a-pertura al territorio dell’e-sperienza maturata nelle classi.

Il 23 marzo 2019 alle ore 14.30 il C.T.I. “G. Marconi” di Collegno ha presentato la

Prima edizione del Coder-Dojo capitanata da Stefano MERCURIO (docente di laboratorio di informatica presso l’Itis Pininfarina di Moncalieri, collaboratore dell’associazione Dschola), insieme con un team nume-roso di docenti della Dire-zione Didattica “G. Marco-ni”, coordinati da Stefano COLOMBI e Barbara GIU-BERGIA, e con il contributo del gruppo informatico com-

posto da genitori volontari e dal Presidente del Consiglio di Circolo Enzo LUPOLI.

Il termine “CoderDojo” identifica un movimento in-ternazionale nato pochi anni fa in Irlanda e oggi diffuso in centinaia di gruppi indipen-denti sparsi in tutto il mondo, ognuno dei quali organizza le proprie attività, su base vo-lontaria e gratuita, rispettando le indicazioni della Carta In-

23 MARZO 2019: EVENTO “CODERDOJO”

IL PRIMO WORKSHOP DEL CTI MARCONI

Pagina 34 Innovazione

ternazionale stilata dalla Fondazione Internazionale CoderDojo.

Le attività di formazione ruotano intorno al gioco e alla formazione tra pari, allo scopo di avviare i ragazzi al linguaggio della program-mazione informatica, in par-ticolare attraverso Scratch, un software gratuito elabo-rato dal MIT di Boston, uti-le a fornire i fondamenti del

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Pagina 35

coding e del pensiero compu-tazionale in modo semplice e accessibile a tutti.

PERCHE’ IL CODER-DOJO?

Il CoderDojo è una sorta di palestra per la programma-zione, l'informatica e la robo-tica, nella quale i ragazzi mettono alla prova la loro creatività e la capacità logica, inventando animazioni e vi-deogiochi con la guida di giovani volontari, chiamati

Mentor.

Il CoderDojo del CTI MAR-CONI Collegno ha coinvolto mentor giovanissimi, ancora studenti presso gli Istituti ITIS Pininfarina di Monca-lieri, IIS Natta di Rivoli e Liceo Madre Mazzarello di Torino. Mentre i più piccoli programmavano, contempo-raneamente nella sala confe-renze si è svolto un Work-shop; all’incontro hanno par-tecipato numerosi esperti nel

settore educativo e sono intervenuti molti ammini-stratori della Città di Collegno. Il Sindaco Francesco Casciano ha ufficialmente inaugurato la prima edizione del Co-derDojo CTI Marconi 2019. Al termine dell’e-vento, ogni studente ha ricevuto un attestato di frequenza.

“Una scuola rivolta all’innovazione e alla sperimentazione didatti-ca”

La scuola Marconi si è popolata di studenti in maggioranza al di sotto dei 10 anni. La presenza dei partecipanti è stata interge-nerazionale. Mamme e papà hanno accompagnato i figli nelle aule per partecipare al pomeriggio di Coderdojo. Un saluto e poi... eccoli seduti davanti ai computer. I “piccoli programmato-ri” sono stati divisi in 9 gruppi e subito dopo i tutor si sono atti-vati ad illustrare la consegna attraverso la lavagna luminosa guidandoli a realizzare il videogioco.

Obiettivo: portarsi a casa un videogioco che loro stessi avrebbe-ro inventato, scegliendo o disegnando un personaggio, per poi farlo muovere sul video e alla fine condividerlo con le famiglie per giocare insieme.

I bambini hanno potuto per un giorno potenziare l’abilità di pensare in modo creativo. Pensare schematicamente, lavorare collaborando con gli altri sono esperienze che le persone posso-no sperimentare, indipendentemente dal lavoro che fanno.

Sfruttare l’occasione del CoderDojo per presentare la program-mazione a blocchi o programmazione Scratch, cioè il linguag-gio più semplice e immediato per imparare a programmare par-tendo da zero, abbiamo ritenuto fosse un'occasione per il nostro circolo da non farsi sfuggire.

STEFANO COLOMBI (Referente del progetto Robotica e Pensiero computazionale del Circolo)

BARBARA GIUBERGIA (Animatrice digitale del Circolo).

VIDEO DELL’EVENTO:

https://www.youtube.com/watch?v=KJqwQpJ5meQ

PAGINA DEL SITO:

http://ddcollegnomarconi.gov.it/evento-coderdojo/

http://ddcollegnomarconi.gov.it/eventi-a-s-2018-2019/

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A Settembre, quando abbiamo incontrato il nostro bambino specia-le, abbiamo subito per-cepito che dovevamo inventarci qualcosa di nuovo, quel qualcosa che ci ha permesso di essere oggi il gruppo che siamo. Abbiamo deciso di stravolgere gli schemi e di rendere lo straordinario, ordi-nario. Mettendo da parte la classica idea di maestra legata alla ma-teria e suddividendo le discipline tra noi cin-que insegnanti (comprese le ore di sostegno), abbiamo dato una visione unita-

ria delle figure che si avvicendano sulla clas-se; superate le difficol-tà iniziali (fare l’orario non è stato affatto semplice!) la strada è stata tutta in discesa. Il ruolo che ha ognuna di noi all’interno della classe non è un vincolo rigido ma collaborando e condividendo argo-menti, regole e idee siamo facilmente inter-scambiabili permetten-doci di adeguarci alle esigenze sempre nuove e poco prevedibili del nostro bambino specia-le. Il “bambino specia-le” però non è solo 1… all’interno della classe

UN BAMBINO SPECIALE CI HA RESO UNA CLASSE SPECIALE

Pagina 36 Innovazione

ci sono ben 22 bambini speciali; ognuno con una par-ticolarità alla quale, stravol-gendo tutto, abbiamo cercato di dare voce.

Le maestre della 1B Anna, Amelia, Carla, Chiara e Va-nessa.

Ormai da anni la robo-tica educativa è utiliz-zata nel nostro Circolo come approccio ludico per avvicinarsi in mo-do pratico al mondo dei robot e della pro-grammazione. Un gruppo di docenti du-rante le ore di forma-zione sul Pensiero Computazionale e co-ding sono stati messi a dura prova con questo

tipo di lavoro, che infatti non è semplice come può sembrare a prima vista.

OZOBOT...per avvi-cinarsi al CORSIVO

Tra le attività svolte quest’anno è stato proposto l’utilizzo di Ozobot, un robot line follower che lavora

ROBOTICA EDUCATIVA

sia su superfici cartacee che digitali. Basta appoggiarlo su un foglio dove ci sia una linea tracciata con un pennarello e lui ini-zia a muoversi, seguendo il percorso trac-ciato e riconoscendo il colore (la testa si illumina del colore attraversato). Ozobot è un piccolo robot che si può programmare anche attraverso la web app apposita, chia-

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mata Ozoblocky strutturata “a blocchi” (sullo stile Scratch) dove è possibile inserire comandi di di-rezione, velocità, luci, ecc. e pro-grammare il robot in modo che si muova in autonomia. Ma può es-sere comandato anche con carta e pennarelli colorati. Il fatto che ri-conosce i colori su cui passa (nero, rosso, verde, blu) lo rende molto facile da programmare anche da parte di bambini molto piccoli. Nell’attività laboratoriale ogni classe ha seguito la seguente pro-cedura Ai bambini è stato presen-tato il robot e sono stati invitati a

provare a realizzare percorsi con pennarelli colorati, osser-vando come “la testa” di Ozo-bot cambiasse colore con il va-riare del colore della linea. La classe è stata divisa in gruppi e ogni gruppo ha disegnato il per-corso. Quando il gruppo ha ter-minato di inserire i comandi, tramite il robot è stata verificata l’esattezza delle scelte fatte. Nel caso in cui il robot non è arriva-to a destinazione, dopo ampia discussione si è resa necessaria una ulteriore fase di rielabora-zione. E’ stata un’attività dove

dello stampato che ha i tratti segmentati): i bam-bini hanno realizzato la loro lettera iniziale “trasformandola” in un percorso e questo ha dato modo anche di imparare ad inserire i primi co-mandi.

BEE BOT...E LE FIA-BE. La classe prima del-la scuola Moglia ha pre-sentato un progetto inti-tolato “HANSEL E GRETEL”, collegato alla celebre fiaba. A fianco dell’approccio musico-teatrale unito all’ortogra-fia il progetto è stato svi-luppato nelle dimensioni logica, spaziale e visiva

sono state stimolate le capacità di osservazio-ne, deduzione, antici-pazione e dove la col-laborazione è stata ne-cessaria. In qualche caso i bambini non so-no riusciti a completare il percorso perché non hanno rispettato la giu-sta sequenza dei colori. Il pensiero computa-zionale non è scontato e quindi è importante iniziare un certo di tipo di approccio già dai primi anni di scuola. Ozobot è stato utilizza-to in Italiano, per ap-procciarsi al carattere corsivo come linea continua (a differenza

con l’utilizzo delle Bee Bot. Le apine robot sono state i per-sonaggi protagonisti. E’ stato creato un percorso raffigurante la fiaba. E’ stato importante approfondire i concetti di: da-vanti/ dietro, da una parte/dall’altra, destra/sinistra, di fianco, al centro, intorno, den-tro/fuori, sulla linea. L’utilizzo del robottino per l’orientamen-to nello spazio è stato succes-sivo alle schede ortografiche, all’esperienza motoria e alla drammatizzazione della storia.

Barbara Giubergia

Pagina 37

“Un

incontro di

forme e

colori.”

Innovazione

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Il Programma Operati-vo Nazionale, in breve P.O.N., è uno dei 7 programmi operativi nazionali, finanziati dai Fondi Strutturali Europei. Si tratta di un piano finanziario fina-lizzato allo sviluppo del sistema di istruzio-ne e formazione che ha come obiettivi:

1)La riduzione del fe-

nomeno della disper-sione scolastica

2)Lo sviluppo della società della conoscen-za e dell'informazione

3)L'ampliamento delle competenze di base

4)Lo sviluppo dell'i-struzione permanente

5)Il rafforzamento del-

le pari opportunità di genere

6)Lo sviluppo di una cultura ambientale La nostra scuola ha partecipato, fin dal 2015, ai bandi propo-sti presentando pro-getti che hanno otte-nuto finanziamenti pari a oltre 100.000 euro. Questi fondi

CON I P.O.N. MIGLIORA L’OFFERTA FORMATIVA

sono stati utilizzati in-nanzitutto per la realiz-zazione di infrastruttu-re: reti wi-fi e acquisto delle prime 12 L.I.M. nelle scuole primarie; lo scorso anno sono stati avviati corsi extrascola-stici gratuiti di teatro, musica, robotica educa-tiva, sport, stampa 3D, scrittura creativa e rela-

Pagina 38

Innovazione

zioni (quest’ultimo riservato ai geni-tori), per favorire l’inclusione e la lotta al disagio sociale. Quest’anno sono in fase di svolgimento, o in im-minente avvio, corsi gratuiti riservati sia alle scuole dell’infanzia, sia alle primarie di tutto il Circolo. Con il PON “Sviluppo delle compe-tenze di base” i corsi sono 3 per l’in-fanzia -robotica educativa, psicomo-tricità ed inglese- e 4 per la primaria -potenziamento della lingua italiana, scrittura e oralità sempre in lingua italiana e 2 corsi di inglese, uno dei

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ro svolto sempre in straordina-rio, spesso il sabato o la dome-nica, ma grande è anche l’entu-siasmo delle famiglie e dei bambini che partecipano e che lavorano divertendosi ed impa-rando cose nuove. Ed è proprio questo che ripaga di tutte le fa-tiche! Ins. Gloria Possetti – referente Commissione Pon

Pagina 39 Innovazione

quali svolto come centro esti-vo. Con il PON “Patrimonio cul-turale e artistico” i corsi sono 5 e spaziano dalla fotografia, alla ceramica, al recupero di uno spazio pubblico verde, alla valorizzazione del patri-monio storico di Collegno rappresentato da 2 luoghi-simbolo: l’ex-manicomio e il villaggio Leumann. Grande ed impegnativo è il lavoro svolto dai docenti organizza-tori - tutor, referenti per la valutazione e figure aggiunti-ve- e dalla Segreteria per po-ter avviare questi corsi. Lavo-

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Questa mattina arrivati

a scuola, siamo rimasti

di stucco!!! Sulla porta

della classe 4A c’era la

maestra della 4B, ve-

stita in modo strano,

sembrava uscita

dall’armadio delle cose

vecchie: una gonna

lunga scura, una cami-

cia bianca con il collo

alto e dei mocassini

allacciati…boh!!! Gi-

rando la testa, altra sor-

presa…, la maestra

della 4A era davanti

alla classe della 4B,

anche lei vestita in mo-

do strano! Cosa stava

succedendo? Timida-

mente le abbiamo salu-

tate e ciascuno di noi è

entrato nella propria

classe, con mille punti

interrogativi disegnati

sulla fronte! Sulla lava-

gna una data: 1 Otto-

bre1938…, sempre più

strano! Ad un certo

punto entra la maestra

e ci dice che purtroppo,

i maschi e le femmine

devono separarsi, quin-

di escono tutte le bam-

bine ed entrano i bam-

bini maschi dell’altra

classe…, ma perché???

Altro che strano, stra-

nissimo…! Di li’ a po-

co la maestra fa l’ap-

pello. Tra i nostri co-

gnomi, ne spicca uno,

mai sentito. Ci guardia-

mo intorno, ma questo

bambino non si vede…

UNA LEZIONE PARTICOLARE (01/10/1938)

stri alleati, l’Italia ha potuto

liberarsi da tanta follia razzi-

sta. Suona la campanella

dell’intervallo, ma nessuno

di noi vuole interrompere

quel momento così importan-

te e delicato. La lezione fini-

sce. Ogni maestra rientra nel-

la propria classe, anche le

nostre compagne ritorna-

no…, per fortuna! Ma non

finisce qui, queste due ore

non ci sono bastate per capi-

re cose che ancora non cono-

sciamo e così chiediamo alle

nostre maestre di parlarne

ancora. Dopo mille insisten-

ze riusciamo a spuntarla. Ve-

dremo un film: “La vita è

bella”. Non vediamo l’ora!!!

La maestra ci dice che si tratta

di un bambino ebreo, che non

può più frequentare la scuola; è

stato mandato via. La nostra

curiosità e sorpresa si amplifica-

no ulteriormente. La maestra a

questo punto ci svela l’arcano.

La data sulla lavagna corrispon-

de al giorno in cui sono state

applicate le “leggi razziali fasci-

ste”. Da un articolo di giornale

di quel giorno, proiettato sulla

lim, veniamo a conoscenza di

una parte della storia italiana,

assurda e vergognosa. La mae-

stra a quel punto ci racconta il

perché dell’assenza del bambino

ebreo e come, dopo molti anni,

attraverso il coraggio di mi-

gliaia di soldati e l’aiuto dei no-

Pagina 40 Didattica

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La maestra Lucia, ha

mantenuto la promes-

sa! Aveva detto che al

momento opportuno,

ci avrebbe fatto vedere

uno o due film signifi-

cativi. Il momento è

arrivato. Proprio oggi,

si celebra il giorno del-

la Memoria. Era, infat-

ti, il 27 Gennaio del

1945, quando le truppe

americane e russe,

hanno aperto i cancelli

dei campi di concen-

tramento, liberando

tutti gli ebrei soprav-

vissuti, che erano stati

fatti prigionieri. Dopo

questa spiegazione, la

maestra ha proiettato

sulla Lim “La vita è

bella”. Alcuni di noi

hanno addirittura pian-

to dalla commozione!

Incredibile che tutto

quanto sia successo

veramente. Ogni tanto

fermavamo le immagi-

ni, perché avevamo un

Le classi quinte, come già da alcuni anni, hanno affrontato le “temibili" prove Invalsi.

Tanti gli stati d'animo che abbiamo potuto osservare tra cui ansia, apprensione e per alcuni

un pizzico di leggerezza. Una settimana intensa nella quale, per la riuscita delle prove stes-

se, il programma affrontato nel corso dell'anno si è unito alle competenze apprese in tutto il

percorso scolastico.

Gli insegnanti, come i bambini, colgono questa opportunità per mettersi alla prova e riflette-

re sulle proprie metodologie didattiche, non considerando gli invalsi come un punto di arri-vo ma come un nuovo punto di partenza.

COME AL CINEMA

INVALSI IN CERVI

Pagina 41

“La vita è

bella”

Didattica

sacco di domande da

fare e la maestra ci

spiegava il perché di

certe situazioni. Questo

film ci ha fatto capire

ancora di più il signifi-

cato della lezione che

avevamo fatto il 1Otto-

bre, quando avevamo

finto di essere nel 1938.

Alla fine del film,

ognuno di noi ha

espresso il proprio pen-

siero e poiché non fini-

vamo più di parlare, la

maestra, nel pomerig-

gio ci ha fatto fare un

tema “Quali emozioni

mi ha suscitato la vi-

sione di questo film?”

Abbiamo scritto un

sacco di pagine e pre-

so anche bei voti.

Speriamo ci faccia

vedere anche “Una

ladra di libri”, ce lo ha

promesso!!!

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Questa mattina, la mae-

stra Lucia, ci ha fatto

fare un dettato davvero

simpatico. Si trattava

della storia di un ladro

di campanelle, sordo!

Alla fine del dettato

abbiamo iniziato a fare

domande su chi fosse il

giudice, cosa facesse,

cosa fosse un imputato,

come fosse un tribuna-

le etc…etc…! La mae-

stra a questo punto ci

ha chiesto se volessi-

mo recitare le varie

parti contenute nel

dettato, come se fossi-

mo davvero in un tri-

bunale. Che ridere!

Ognuno di noi ha avu-

to le proprie parti ed

ha interpretato un per-

sonaggio. La nostra

aula si è trasformata in

quella di un tribunale

e la scrivania e la giac-

ca nera della maestra,

sono diventate la scri-

vania e la toga del giu-

dice. Abbiamo recitato

benissimo, eravamo

addirittura emozionati!

Adesso sì che sappia-

mo cos’è un tribuna-

le!!!

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UNA GIORNATA IN TRIBUNALE

LA SECONDA B CERVI INTERVISTA I NONNI

Lunedì 1 aprile 2019 gli alunni della classe seconda B della scuola Cervi hanno invitato nonno Roberto e nonna Laura per fare loro alcune domande sulla scuola che avevano frequentato da bambini. Prima però si erano molto preparati creando delle apposite do-mande da fare ai nonni:

COM’ERA FATTA LA VOSTRA SCUOLA?

COM’ERANO LE SEDIE ED I BANCHI?

COM’ERA LA BIBLIOTECA?

COM’ERANO LE LAVAGNE?

COM’ERANO LE MAESTRE?

COM’ERA IL GIARDINO?

COM’ERA LA PALESTRA?

MANGIAVATE A SCUOLA?

COSA USAVATE PER SCRIVERE?

C’ERANO I QUADERNI?

AVEVATE GLI ZAINI?

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I nonni hanno risposto ad ogni domanda e curiosità, abbiamo fatto qualche foto e… un bel cartellone colorato!

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La classe ha realizzato un progetto sulla casa, durante il quale i bam-bini hanno potuto par-lare del luogo dove vivono e del loro spa-zio preferito. Hanno creato delle casette uti-lizzando varie tecni-

che: origami , forme geometriche , disegno e a conclusione del progetto hanno realiz-zato un’ attività di pixel art : un modo diverso di fare coding che li entusiasma e , grazie al susseguirsi

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Didattica

PIXEL ART

Un modo

diverso di

fare

coding

di codici , hanno potu-to realizzare questa bellissima casetta uti-lizzando bicchieri di plastica e tovaglioli colorati.

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Didattica

QUANDO IL TEATRO PARLA INGLESE

Anche quest’anno è stata proposta nel nostro Circo-lo l’esperienza teatrale in lingua inglese. Gli alunni hanno rivestito i ruoli di “spettatori-attori” in oc-casione degli show interat-tivi, graduati per difficoltà e rappresentati nei diversi plessi nel mese di febbraio dalla compagnia Action Theatre. Con questa mo-dalità coinvolgente e di-vertente, i bambini si sono

cimentati nella com-prensione dell’Inglese parlato dai madrelingua ed hanno interagito uti-lizzando quanto già ap-preso in altri contesti.

A tale iniziativa, collau-data da alcuni anni, si è affiancata un’attività riservata ai più grandi: il laboratorio teatrale. Tale progetto, alla sua seconda edizione, è sta-

to aperto quest’anno anche alle classi quarte. Attraver-so un ciclo di dieci incon-tri, due attrici professioni-ste, hanno guidato le classi coinvolte nella realizzazio-ne degli spettacoli Ulysses e Robin Hood, rappresen-tati alle famiglie nel mese di aprile, a conclusione del percorso. Canto, ballo, re-citazione…tutto in lingua inglese! Ecco alcune rifles-sioni a fine percorso:

“Le mie impressioni sul

teatro in Inglese: ULYS-SES (ULISSE). Questa esperienza mi è piaciuta tanto, non solo perché era l’ultima dell’anno (5°), ma anche perché è stata la più divertente. Non sarà così facile di-menticare questa espe-rienza perché, secondo me, è stata qualcosa di unico.Le parti dello spettacolo che ho prefe-rito sono state quelle del cinghiale e la guerra di Troia. Mi è piaciuto tan-

to anche lo spettacolo Beauty and the Beast, realizzato l’an-no scorso”. C.

“Il laboratorio di teatro in In-glese è stato divertente. Siamo diventati degli attori, imperso-nando i vari personaggi, espri-mendo le loro emozioni, anche attraverso il movimento. Ognu-no di noi è diventato qualcun altro, rimanendo se stesso!” C. S.

Ins. Maria Teresa Gaeta

Ref. Lingua inglese

Classe 5°B Marconi

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IL TUNNEL DEL TEMPO

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Didattica

Quest'anno noi insegnanti di terza abbiamo deciso di svolgere un pro-getto a classi aperte volto a realiz-zare un vero e proprio tunnel del tempo! Infatti, i bambini, suddivisi in sei gruppi misti, hanno creato manufat-ti e ambientazioni della Preistoria, dal Big Bang all'uomo del Neoliti-co. Grazie alle classi aperte i bambini hanno potuto sperimentare metodi di lavoro differenti e soprattutto socializzare con i compagni delle altre classi. È stato un lavoro lungo ma meraviglioso, che ci ha regalato grandi soddisfazioni. Guardate che capolavoro! Federica Lapiccirella

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Alla scuola “Moglia” i nostri bambini si sono improvvisati architetti per caso!!!

“Quest’anno i bambini hanno approfondito l’argomento sull’acqua e non solo!! Infatti visto la sua importanza per tutti gli esseri viventi compre-so l’uomo si sono incuriositi su come l’acqua è possibile che arrivi nelle case in manie-ra potabile. A questo punto ho introdotto l’argomento sull’acquedotto e quindi il percorso completo dell’acqua sino ai rubinetti delle case. Abbiamo quindi attraverso la LIM visto dei piccoli filmati del percorso , ma anche im-magini dei primi costruttori romani relativo agli acquedot-ti. Affascinati ho pensato di proporre loro un compito che potesse non solo consolidare l’argomento ma anche fare in

modo che in piccoli gruppi potessero organizzarsi per realizzare in modo significa-tivo e costruttivo la realizza-zione di un semplice acque-dotto, con semplici materiali da riciclo. Così nei giorni seguenti hanno cominciato a pensare su come realizzarlo e cosa servisse per costruir-lo. Durante la settimana ne-gli intervalli sentivo dire dai bambini frasi come: “ ci vediamo allora nel pomerig-gio a casa tua” oppure “Sai Francesco pensavo di co-struirlo in questo modo, tu Marco che ne pensi? “ e al-tro…..

Entusiasti, arriva il giorno e ciascun gruppo presenta alla classe il proprio lavoro con tanta soddisfazione. Lo espone spiegando dunque dove ha preso i materiali e

Didattica

ha poi illustrato il percorso che l’acqua compie fino ad arrivare nelle nostre case.

Visto l’esito positivo ripro-porrò altre iniziative di que-sto genere, perché sono con-vinta che solo attraverso la collaborazione e la parteci-pazione, punti di forza indi-spensabili alla funzione edu-cativa e didattica del bambi-no, si può sperare in un futu-ro fatto di uomini responsa-bili, di cooperazione ed inte-grazione.

Futuri architetti!!!

Bambini della quarta “ Mo-glia”

Futuri

architetti!!!

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FUTURI

ARCHITETTI!

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Studiare gli Antichi Egizi è stato

davvero molto interessante, poiché

si tratta di una civiltà affascinante e

per certi versi misteriosa. Noi alun-

ni della 4°A Moglia non ci siamo

solo limitati a visitare il Museo

Egizio di Torino e a studiare quello

che ci proponeva il libro, ma abbia-

mo provato a conoscerli meglio

ricercando notizie e curiosità su

altri testi e soprattutto su internet.

Questo lavoro si è articolato in tre

fasi. Nella prima ci siamo divisi in

coppie e/o gruppi e abbiamo scelto

l’argomento che ci interessava, uno

per gruppo, (piramidi, faraoni, tem-

po libero, musica e danza, medici-

na, trucchi e abbigliamento, mum-

mificazione, cibo e bevande, armi,

educazione e famiglia, scrittura,

divinità, abitazioni). Poi lavorando

insieme ai rispettivi compagni ab-

biamo ricercato e selezionato le

notizie più significative che abbia-

Didattica

mo quindi riportato su un file Word,

al quale abbiamo allegato alcune im-

magini legate all’argomento trattato.

In un secondo momento, con l’aiuto

dell’insegnante, abbiamo caricato i

file e le immagini sul padlet che ab-

biamo intitolato “Gli Antichi Egizi”;

si tratta di una bacheca virtuale sulla

quale sono visibili tutte le nostre ri-

cerche: i nostri genitori attraverso

una password hanno potuto visionare

i lavori di ciascun gruppo.

Nell’ultima fase del lavoro ogni

gruppo a turno ha esposto in classe ai

compagni la propria ricerca.

4°A Moglia

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PADLET SUGLI ANTICHI EGIZI

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Didattica

L’anno scolastico volge ormai al termine e mi viene naturale fare un bilancio del lavoro svol-to.

L’impegno è stato come sempre costante e intenso. Sono state svolte tantissime attività educa-tive, ma a differenza degli anni passati , c’è stata una maggiore attenzione al benessere essen-ziale, visto che gli alunni sono più grandicelli. Come inse-gnante credo con forza che l’e-ducazione alla legalità possa aiutare gli alunni ad affrontare le paure e i pericoli reali. L’in-segnare le regole del vivere ci-vile può così restituire benesse-re e serenità. Tra le attività svolte penso allo sport che è stato per i bambini un ottimo

SCUOLA MOGLIA MAESTRA DI LEGALITÀ

sistema al rispetto delle regole .

Con la festa della legalità, del 22 maggio 2019 , ho colto l’occasione di parla-re, ma anche di far vedere ciò che successo nel 1992 quando furono uccisi i due magistrati: Falcone e Bor-sellino.

Questo li ha coinvolto moltissimo e ciascuno esprimeva liberamente quello che lo aveva colpi-to. Insieme poi abbiamo cercato di dare delle rispo-ste per risolvere questo fenomeno.

A questo punto , insieme abbiamo condiviso:

Cose da non fare:

- offendere gli altri , soprattutto i più deboli;

- nascondere ai genitori o alle maestre che qualcuno ti fa ma-le;

- dire bugie;

- trattare male un compagno che ti sta antipatico;

- approfittarsi dei compagni più deboli

Cose da fare:

- raccontare sempre tutto;

- raccontare i comportamenti prepotenti, se ne sei vittima;

- difendere, se è possibile, i compagni vittime di prepotenza

- trattare i compagni allo stes-so modo;

- cercare l’aiuto degli inse-gnanti, delle operatrici scola-stiche, di altri compagni se qualcuno ti minaccia.

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Vogliamo ricordare questo giorno, co-

me il giorno più bello per tutti noi.

Ringraziare la nostra scuola che porta

il nome di un grande uomo, patriota e

amante della parola più bella che possa

esistere, ovvero “libertà”. E per amore

di essa, ha sacrificato la sua vita dando

a noi oggi la libertà di esprimere ogni

pensiero senza guardare al colore della

pelle, alla professione di fede e così

via.

Ma chi erano i partigiani?

I partigiani erano uomini di un grande

coraggio, hanno lottato in nome del

patriottismo, della democrazia ma so-

prattutto della libertà.

Per queste persone morte, che si sono

sacrificate in nome della libertà, ogni

anno ricordiamo questo giorno, il 25

detto anche “festa della libertà” per

ringraziarli.

Come abbiamo già detto prima, la no-

stra scuola, porta il nome di un grande

partigiano, Luciano Moglia nato ad

Asti nel 1900 e morto a Torino nel

1944. Uomo molto coraggioso che per

questo, fu prima arrestato e poi impic-

cato. Sulla lapide posta nel viale

Gramsci di Collegno è scritto:

Eventi

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IL GIORNO DELLA LIBERTA’

In questa casa

Luciano Moglia antifascista

caduto nella Resistenza

ospitò e collaborò con il

comitato clandestino che

preparò gli scioperi del marzo 43.

La città di Collegno

Trentennale lotta antifascista

1943-1973

La libertà è per ciascuno di noi come un bambino, se non la curi non ha futuro.

Pensieri sulla Libertà e sulla Pace nel mondo

Essere liberi vuol dire vivere in un modo che si rispetti e si valorizzi la libertà degli altri.

Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero.

Il segreto della felicità è la libertà, il segreto della libertà è il coraggio.

Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.

Gli uomini che aspirano ad essere liberi difficilmente possono pensare di rendere schiavi gli altri.

I bambini che hanno visto le guerre sono l’unica speranza di pace.

Il mondo che noi vorremmo è fatto di libertà e di pace, dove ciascuno possa esprimere le proprie idee e dove tutti si possono abbracciare, senza colore di pelle, di religione e d’altro.

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Ragazzi avete mai conosciuto un supere-roe?? Noi della scuola Marconi abbiamo la for-tuna di starci a contatto ogni giorno!!

Sapete di chi si tratta?? Ma di NONNA NICLA ovviamente, la no-stra adorata bibliotecaria! Perché è un supereroe? Beh, perché, nonostante la sua età, ha i dav-vero i suoi super poteri: super forza, super dolcezza e super dispo-nibilità verso tutti! Quindi, per ringraziarla, le abbiamo organizzato una bella festa di compleanno per i suoi 90 anni. Poesie, disegni, fiori e un bel banchetto per celebrare questa super nonna! Ancora augurissimi!!

Eventi

“AUGURI NICLA”

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Eventi Pagina 52

Collegno, maggio 2019 - Spa-ziomnibus s.c.s.d. ha dedicato quest’anno la Spring Cup all’at-letica leggera presso il CTI G: Marconi

Corsa, tanta corsa. Ma anche salti, staffette, lanci.

L’atletica leggera è uno sport multidisciplinare che punta allo sviluppo delle abilità psico-fisiche dei bambini. Obiettivo? Farne campioni di vita.

L’evento ha coinvolto circa 2.000 bambini che ogni anno prendono parte ai corsi di attività motoria ed espressione corporea

SPRING CUP 2019 CTI MARCONI

Speciale Athletic Games

13/18 maggio 2019

condotti da Spaziomnibus s.c.s.d.

Il principio che ha animato l’i-niziativa è stato lo sport – prati-cato nel modo giusto – offrendo l’opportunità di conoscere se stessi, esprimersi e raggiungere soddisfazioni. La “Spring Cup” incoraggia, promuove e diffon-de la cultura sportiva, l’unica in grado di far sentire tutti capaci di raggiungere insieme traguar-di altrimenti inimmaginabili.

Le gare si sono svolte nella set-timana compresa tra il 13 e il 18 maggio 2019. I bambini si

sono confrontati nelle princi-pali discipline sportive olimpi-che e tutti hanno realizzato un grande sogno: vincere una me-daglia.

Ogni plesso scolastico aderen-te all’iniziativa ha rappresenta-to un sito di gara. La cerimo-nia di apertura, con l’accensio-ne simbolica del “braciere” si è svolto presso il campo spor-tivo dell’Istituto “G. Marconi” Di Collegno, richiamando gli stessi ideali che stanno alla base delle Olimpiadi. Sono ideali di passione sportiva, di

tenacia e di impegno personale, ma anche di amicizia e di con-divisione con gli atleti di scuo-le diverse.

Lo Spirito Olimpico esige in-telligenza e lealtà. Per questo, nella cerimonia di apertura dei giochi, ogni bambino ha recita-to il Giuramento di Fedeltà, impegnandosi a gareggiare con correttezza e rispettando le re-gole.

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Eventi

I Giochi sono stati occasione per «far vivere» agli alunni i valori educativi dello sport e di una corretta «cultura sportiva». Tutti i partecipanti hanno portato a casa - oltre alla medaglia – i pre-mi offerti dalle aziende sponsor. Il motto è stato “Spirito di squa-dra, Tutti vincitori”.

Patrocini che hanno aderito all’e-vento so stati.

Regione Piemonte, Città di Gru-gliasco, Città di Collegno, Uni-versità degli Studi di Torino

MARILENA DOZZO

Ref. dell’Attività Motoria

CTI G: Marconi Collegno

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Eventi Pagina 54

CONCORSO INTERREGIONALE DI POESIE: NON RUBATECI I SOGNI 2

Lunedì 3 giugno si è svolta la

premiazione del Concorso

Interregionale di Poesie e Fi-

lastrocche – II Edizione pres-

so la sala della Stireria a Va-

pore.

All’evento hanno partecipato

molte scuole piemontesi pro-

venienti da Alessandria, Biel-

la, Verbania, Strambino,

Moncalieri e Grugliasco, ol-

tre alle scuole del nostro Cir-

colo.

Grande è stata l’emozione dei

bambini nel vedere i loro la-

vori pubblicati su un libro

“Non rubateci i sogni 2” edi-

to da Impremix e la soddisfa-

zione di ricevere i compli-

menti dal curatore e promoto-

re del concorso, il Prof. Ma-

rio Dino. Per ogni classe e

singolo vincitore è stata con-

segnata una pergamena, una

borsa con diversi gadgets e

per le maestre un omaggio

floreale. Per chi è salito sul

podio, invece, ha ricevuto

medaglie e coppe con un ca-

loroso applauso da parte di

tutti i presenti.

La premiazione rappresenta il

momento culminante e con-

clusivo di un progetto che

prevede una lunga fase orga-

nizzativa: i contatti con le

scuole e le insegnanti, con il

Comune di Collegno, i diver-

si incontri con la Giuria per

la valutazione degli elaborati,

l’impostazione del libro e i

contatti con l’editore, la ricer-

ca degli sponsor, la prepara-

zione dell’evento in tutte le

sue parti.

Sono pervenute più di 100

poesie e tanti disegni che la

Giuria ha attentamente esami-

nato e valutato per decretare i

vincitori. Le tematiche preva-

lenti riguardano l’amicizia, la

pace, la voglia di giocare e

divertirsi, la sfera degli affetti

famigliari e il desiderio di sta-

re in mezzo alla natura con gli

animali. I piccoli poeti hanno

dato grande prova di sé ci-

mentandosi con una poetica

semplice ma vera, esercitando

la loro fantasia con esperi-

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Eventi

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menti di scrittura creativa. Al-

cune classi hanno lavorato in

modo collettivo con attività di

gruppo, altre hanno preferito

presentare testi singoli, dopo

aver guidato i bambini sul testo

poetico.

E ’stata una favolosa avventu-

ra, augurandoci che l’esperien-

za si possa ripetere in futuro!

Michela Cavallito – Referente

del Progetto

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SCUOLE DELL’INFANZIA

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Quest’anno i bambini della sezione dei Ranocchi hanno vissuto un’esperienza impor-tante, all’insegna dell’inclu-sione.

Ha fatto ingresso nella loro classe una bambina diversa-mente abile con tante difficol-tà ed è stata accolta con molto calore ed empatia.

La presenza di questa bambi-na ha suscitato molto interesse e curiosità e giorno, dopo giorno faceva nascere in loro molte domande, mille atten-zioni, al punto che è scattata tra loro una gara di solidarietà alla ricerca di materiale che

potesse tornare utile per la sti-molazione sensoriale, fino a quando, spontaneamente, co-minciavano a fare giochi dove utilizzavano un canale preva-lentemente sensoriale.

Le insegnanti per non lasciare cadere questi giochi di nel nul-la, hanno prontamente colto la palla al balzo e hanno allestito alcune attività che permetteva loro di fare esperienze con i cinque sensi e che aiutassero i bambini a entrare nei panni della loro compagna.

Attraverso queste esperienze sorgeva spontanea una grande attività di cooperazione tra loro

che hanno contagiato anche i bambini dell’altra sezione.

Abbiamo terminato questo percorso facendo giochi dove si utilizzavano prevalentemen-te i 5 sensi: “Mosca cieca, Il telefono senza fili, Il mimo, Indovina cosa mangio, Che profumo è?, Indovina cos’è, Percorsi bendati...” e si sono divertiti tanto.

Sarà inclusione?

Grandi bambini!

UN’ ESPERIENZA IMPORTANTE

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UN TEMPO DA SCOPRIRE

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Quest’anno abbiamo lavorato sul tempo, il tempo inteso come mo-menti che si susseguono portando cambiamenti, nuove emozioni, aspettative. Il tempo con le sue occasioni: che passa in un istante regalando mera-vigliose esperienze nel “tempo di una gita”; il tempo che matura i sentimenti e allora gli auguri alla mamma e al papà diventano un momento di emozione e da valore a chi il tem-po lo regala con devozione quoti-diana.

C’è il tempo delle vacanze, il tempo dello stare in famiglia, del riposo, della gita, un tempo prezioso per nuove con-quiste. C’è il tempo del tornare insieme a scuola per raccontare e condividere con gli altri il “tempo di Pasqua “. Ci siamo soffermati a riflettere sul tempo come il susseguirsi di eventi più o meno piacevoli, più lenti, più veloci…. C’è stato il tempo di apprendere in modo guidato come nei laboratori svolti durante l’anno, e

c’è il tempo delle stagioni che sembrano trascorrere diversamen-te, che sembrano più lunghe quando il freddo e il buio non ci permetto-no di uscire molto. In ogni caso il tempo ci arricchisce e ci permette di creare relazioni di emozioni, di crescere e costruire un giorno dopo l’altro il tempo di domani. “Il miglior tempo è quello in cui faccio meglio di ieri e peggio di domani”( prov cinese).

TEMPO DI INVERNO

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TEMPO DI PASQUA Pagina 58

LABORATORIO DI ARTE

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AUGURI MAMMA

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LABORATORIO DI ARTE

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Quest’anno la scuola Capuozzo, per la gita di fine anno, ha scelto di fare un tuffo nel-

la natura; ed è così che il 13 Maggio si è recata al Fantaparco BIM BUM BAAAM di

Villarfocchiardo.

Sembra impossibile che, a pochi metri dalla statale 24, possa esistere un posto così…

Un bosco in totale sicurezza dove i bambini hanno potuto camminare accompagnati

dal signor Luca che ci ha fatto conoscere tanti animali. Abbiamo incontrato i lama, i

cervi, la leopardina Genetta, il gufo reale Dante.

Luca ci ha raccontato la storia di ognuno di loro, le loro caratteristiche e lo speciale

rapporto che si è instaurato tra di loro. Abbiamo conosciuto il mondo delle api e rea-

lizzato le candele utilizzando la loro cera.

E per concludere la giornata abbiamo vissuto un momento molto emozionante: sotto

la guida esperta del nostro accompagnatore abbiamo visto volare il gufo reale Dante e la poiana Morgana.

È TEMPO DI GITA!!!

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TUTTI I BAMBINI DI 5 ANNI DELLA 4 SEZIONI

Salone del libro 2019…

Un percorso di una giornata per scoprire che avventurarsi tra libri e storie è come partire per

un viaggio…sai da dove parti ma non conosci la meta!!

Una mappa per non perdersi…laboratorio creativo sulle mappe per conoscere ed imparare

con forme e colori, in collaborazione con il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.

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L’analfabetismo motorio è un problema molto serio che si sta diffondendo tra i bambini. Si tratta dell’incapacità di compiere attività anche molto semplici come correre o fare capriole. Ecco allora l’impor-tanza di riscoprire alcuni “vecchi” (ma sempreverdi) giochi che possono stimolare positivamente i più piccoli facendogli fare movimento mentre si divertono.

Il problema è poi che si gioca sempre meno all’aperto e i bambini rimangono incollati a tv e tablet per troppe ore

ALLA BERTOTTI IMPARIAMO PRATICANDO

ATTIVITÀ’ MOTORIA

ogni giorno.

Si parla di analfabetismo motorio proprio perché i piccoli di oggi hanno serie difficoltà nella coordinazio-ne e stanno perdendo la ca-pacità di fare quei movi-menti che per i bambini di una volta erano del tutto naturali: correre, fare ca-priole, saltare con la corda, ecc.

Nel laboratorio di attività motoria proponiamo una serie di giochi che sviluppa-no e allenano le capacità motorie. Tanti di noi ricor-

deranno i tempi in cui si gio-cava e ci si divertiva con poco: gessetti, un elastico, una cor-da, un marciapiede o un giar-dino. Non resta che riscoprire i giochi della nostra infanzia che saranno apprezzati anche dai bambini di oggi ed evitere-mo in questo modo, tra l'altro, che cadano nel dimenticatoio continuando a tramandarli di generazione in generazione.

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SEZIONE ROSSI

In occasione della festa della

mamma i bambini della

sez.A ROSSI della scuola

dell'infanzia Bertotti hanno rea-

lizzato il ritratto della propria

mamma. E come in una vera

galleria d'arte abbiamo creato

uno spazio dedicato alle mam-

me dei bimbi rossi e condiviso

il titolo: "Mamma sei la più bel-

la opera d'arte". La realizzazio-

ne di tale artefatto è avvenuto

dopo una attenta esplorazione di

materiali (polistirolo, tappi di

plastica colorati, pittura, passa-

maneria etc.) e tecniche speri-

mentate e condivise all'interno

della scuola. I bambini hanno

messo in pratica le proprie com-

petenze e conoscenze. Regalare

l'artefatto in questa ricorrenza

significa dimostrare alla mam-

ma i progressi fatti.

FESTA DELLA

MAMMA

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SEZIONE VERDI

Anche quest’anno abbiamo ade-rito al progetto “Orti in comu-ne” offerto dalla città di Colle-gno.

I bambini hanno tutti accolto con entusiasmo la proposta di prendersi cura di un piccolo pezzo di terra nel nostro giardi-no, per trasformarlo in un orto; il giorno previsto per l’inizio dell’attività erano curiosi e im-pazienti, ma… “Che delusione: sta piovendo!”. La soluzione, per fortuna, è stata presto trova-ta: ci è stato proposto un alter-nativo “orto in classe” e i bimbi hanno potuto conoscere i diver-si tipi di terreno osservando, manipolando e annusando.

Gli incontri successivi hanno permesso, finalmente, di lavora-re con la terra, smuovendola e preparandola per ricevere i pri-mi semi e alcune piantine di insalata. I bambini hanno sco-perto le regole da rispettare per

IL TEMPO NELL’ORTO

ottenere una buona semina e che nell’orto è meglio che ci sia anche qualche fiore che attiri insetti “buoni”, come api e farfalle.

Da una volta all’altra i bimbi hanno potuto registrare piccole diversità, anche se qualcuno ha commentato: “Non è cambiato proprio niente!”, esplicitando probabilmente il pensiero di molti sulla lentezza dei tempi della natura.

Nelle prossime settimane, con-tinueremo ancora a lavorare nel nostro orto, ma il percorso svolto fin ora ha già dato alcu-ni frutti: ha permesso ai bam-bini di sperimentare la pazien-za e l’attesa, esperienze spesso difficili a quest’età e ha reso maggiormente concreto un concetto astratto come il tem-po, tema della nostra program-mazione annuale.

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SEZIONE BLU

ROBOTICA

Eccoci qua, tutti con-centrati a far viaggiare la nostra Beebot nello spazio.

Con l’utilizzo di questa simpatica “apetta” stia-mo interiorizzando i concetti di sinistra-destra; avanti-indietro e la numerazione. Ci di-vertiamo molto e al con-tempo… impariamo.

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ESPERIMENTO

Noi bimbi della sezione Blu una mattina ci siamo improvvisati scienziati e, con l’aiuto delle no-stre maestre, abbiamo fatto un esperimento.

Con l’utilizzo di acqua, bicarbo-nato, un vasetto di vetro ed un filo di lana abbiamo creato dei bellissimi cristalli multiforme.

Durante la settimana abbiamo osservato l’evolversi dei cristalli che, attraverso il processo di evaporazione dell’acqua, cresce-vano di giorno in giorno.

SEZIONE BLU

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Con la fine dell'anno scola-stico termina anche il mandato triennale del no-stro Presidente di circolo Enzo Lupoli. Il ringraziamento da parte di tutto il personale del CTI Marconi è per l’impe-gno profuso in questi anni trascorsi alla guida del Coordinamento dei genito-ri. Grazie alla sua grande vo-lontà di collaborare, ha contagiato molti di noi nel voler far funzionare al me-glio il nostro Circolo con passione, entusiasmo e ge-nerosità, ha contribuito a fare del nostro circolo una vera comunità scolastica costruendo importanti si-nergie con l’amministra-zione locale e con molte

UN CARO SALUTO AL NOSTRO PRESIDENTE DI CIRCOLO ENZO LUPOLI

realtà del territorio. Tante sono state le inizia-tive che ha portato avanti nel suo ruolo istituzionale: coordinatore del Comitato genitori, formato dai rap-presentanti di classe e se-zione, collaboratore della Commissione Salute e membro del team infor-matico volontario dei ge-nitori, che collaborano con gli insegnanti per una più ricca Offerta Formati-va nell’ambi-to dell’Innovazione Di-dattica Digitale. La sua forza è stata la me-diazione scuola-famiglia, famiglia- scuola; con grande carisma ha saputo mediare anche nei mo-menti di difficoltà. Inoltre il suo obiettivo principale

è sempre stato quello di rendere la partecipazione dei genitori una risorsa indispensabile per la scuo-la. Siamo pienamente convinti che in questi tre anni si sono realizzati splendidi progetti, perché il Consiglio di Circolo è stato una risorsa indispen-sabile, in piena sintonia con il collegio docenti e con la segreteria ammini-strativa.

"Caro Enzo! Gli inse-

gnanti, il personale ata e

tutto lo staff del Circolo

Marconi ti ringraziano per

il grande impegno e dedi-

zione che hai trasmesso in

questi anni”

BUONE VACANZE

La Commissione Giornalino