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SEMINARIO SUGLI STATI DI COSCIENZA MODIFICATI NEUROFISIOLOGICI UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE E MULTIMEDIALE A 360 GRADI 25 MAGGIO – 08 GIUGNO 2008 SECONDO ANNO MASTER

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SEMINARIO SUGLISTATI DI COSCIENZA

MODIFICATI NEUROFISIOLOGICI

UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALEE MULTIMEDIALE

A 360 GRADI

25 MAGGIO – 08 GIUGNO 2008

SECONDO ANNO MASTER

Scuola di Psicoterapia Immaginativa ad orientamento Analitico e Ipnologico individuale e

di gruppo H. Bernheim

Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia

Angelico Brugnoli Medico in Verona

Socio fondatore Istituto Bernheim

Presidente AISTAssociazione Italiana per lo Studio della Terapia

del Dolore e dell’Ipnosi ClinicaSito: www.aist-pain.it

Una considerazione necessaria

Il presente seminario non è il riassunto dei miei sei libri sugli

Stati di coscienza modificati neurofisiologici

Prende invece in considerazione altre ipotesi innovative per

ulteriori studi e proposte di ricercasull’argomento specifico

Come è ovvio il contenuto presentaanche qualche argomento sviluppato nei libri

ritenuto indispensabile ai fini della trattazione

Gli stati di coscienza modificati neurofisiologici sono ben rappresentati dai frattali di Mandelbrot

Mandelbrot

Frattali di Mandelbrot

“La storia del pensiero scientifico occidentale e il lungo cammino della ricerca scientifica

sono stati tracciati da grandi “eretici”

le cui teorie si sono poi rivelate giuste

Coloro che un tempo furono giudicati folli per le loro tesi

sono coloro che poi hanno cambiato il mondo

Così era ieri e così è ancora oggi

Così è successo per ogni grande innovazione che poi ha trasformato

la vita sul nostro pianeta

Un tempo li torturavano - li bruciavano o

nella migliore delle ipotesi

li scomunicavano

Oggi più semplicemente non fanno più carriera perdono il posto e la cattedra o

la nomination per il Nobel

Ma anche oggi c’è chi ha

il coraggio di andare controcorrente”

F. Piterà “Storie di errori e di ordinaria follia

della scienza ufficiale”

Un pensiero dal volume

”Antropologia strutturale”

di Claude Lévi-Strauss

“Forse scopriremo un giorno che

la stessa logica opera

nel pensiero mitico e nel pensiero scientifico

e che l’uomo ha sempre pensato

egualmente bene”

Coscienza di sé primaria

Sommario

Il fondamento corporeo della coscienza di sé

può essere esplorato da diverse prospettive

filosofiche, psicologico-evolutive,

neurobiologiche

• Arco intenzionale (Merleau-Ponty 1945)

• Ipseità (Henry 1963)

• Emergent self (Stern 1985/2000)

• Proto-self (Damasio 1999)

“The continuous music of being alive”

(Stern 2000)

Fenomenologia come scienza

della coscienza

• “La fenomenologia è la disciplina

filosofica che cerca di descrivere,

interpretare e analizzare la nostra

esperienza cosciente, così come noi la

esperiamo nella prospettiva di prima

persona” (D.W. Smith 2004)

Esiste un legame tra corpo e coscienza

che richiede un altro tipo di attenzione rispetto

ad un’attenzione intellettuale

a certe strutture.

Esige che io partecipi attivamente

alla mia incarnazione come ad un mistero.

Devo passare dall’oggettività all’esistenza”

(Ricouer, Philosophie de la volonté)

«È ormai troppo tardi per la filosofia ed è ancora troppo presto per la scienza»,

sostiene il neurogenetista Edoardo Boncinelli.

Non è davvero facile parlare della coscienza, la fase suprema nello sviluppo nella mente.

Ed è pressoché impossibile parlare dell’autocoscienza, della coscienza di sé, la fase

suprema della coscienza.

Quella capace di rompere finalmente le rigide catene causali che governano gli eventi nell’universo fisico (macroscopico) e di

generare, così, il libero arbitrio: la nostra, parziale ma reale, libertà.

Siamo in una fase di transizione,

con mille ipotesi sul tappeto e con la possibilità di inciampare nell’errore clamoroso

a ogni momento del percorso.

Tuttavia anche quando la nebbia è fitta occorre accettare la sfida del rischio, uscire di casa e

cercare la strada giusta.

Tanto più che lo sviluppo delle conoscenze scientifiche forniscono alcune ipotesi, generali ma ormai solide, sull’origine e sullo sviluppo della mente cosciente e persino della mente

dotata della coscienza di sé.

“Che cos’è la Coscienza” di Giorgio Ortu

Il fisico matematico Roger Penrose afferma di non sapere cosa sia la coscienza;

il neurologo Antonio Damasio la colloca nel sistema limbico.

Forse Penrose non ha pensato al fatto che la coscienza è strettamente connessa al linguaggio,

dipende anzi per la sua origine dal linguaggio stesso.

Verso i diecimila anni fa, dopo che Cro-Magnon era apparso già da circa trentamila anni, termina la formazione del linguaggio “astratto” e comincia

la rivoluzione neolitica: allora nasce anche la coscienza umana.

Infatti, se il linguaggio astratto ha permesso l’organizzazione del reale secondo una rigida

struttura, consentendo quindi all’uomo un’esistenza “razionale”, nel passato non poteva esserci coscienza piena perchè la coscienza esiste

solo laddove c’è un rapporto della mente a un oggetto stabile, che viene appunto colto dalla

coscienza, e la “stabilità” degli oggetti, lo stesso oggetto, è data dall’organizzazione che il

linguaggio fa della realtà.

Indietro nel tempo, oltre diecimila anni fa, e fino alle origini di Cro-Magnon c’era un linguaggio “concreto” che come tale restituiva un mondo

indeterminato, dove non esisteva appunto nulla di stabile e definito.

La “coscienza” dell’uomo del linguaggio concreto non era ovviamente la stessa

dell’uomo neolitico.

La prima scattava nella mente quando questi uomini parlavano il loro linguaggio primitivo e inconsapevolmente facevano cozzare le parole assonanti fino a produrre un “corto circuito di significato” che determinava l’emergere della

coscienza.

Era quindi una coscienza che compariva a tratti, intermittente.

La coscienza moderna si presenta alla mente dell’uomo con continuità, sebbene esistano dei

tempi morti in cui essa è assente.

Quest’ultimo caso avviene quando si parla o durante il compimento di operazioni

automatiche (tipica è la guida dell’automobile).

Si può quindi usare il linguaggio senza averne coscienza; per fortuna di solito si sbaglia e

l’interlocutore interviene a correggere.

Ma perchè si sbaglia?

Qui non è questione di lapsus freudiano, nel quale c’è invece la coscienza., e che di solito

riguarda l’uso di una sola parola.

La coscienza come autocoscienza non è semplicemente la coscienza di sé, ma è questa coscienza con in più la coscienza simultanea

dell’oggetto.

L’autocoscienza non sempre si accompagna a una coscienza diretta.

Questo caso accade quando si è in presenza di operazioni di tipo automatico che non necessitano

della coscienza diretta

La coscienza diretta è il rapporto immediato dell’Io all’oggetto.

Nell’esempio della guida dell’automobile il guidatore può non essere cosciente della sua

guida, ma può esserlo del paesaggio che attraversa, del traffico o della conversazione con

un passeggero, e nel contempo

essere cosciente di sé.

Talvolta la coscienza-autocoscienza lampeggia, come quando riguarda il sé o l’Io e la situazione

vissuta intesa come totalità o come “forma”.

La coscienza-autocoscienza è ancora troppo giovane nella specie umana, e per questa ragione si può pensare che essa abbia la propria “sede” in

aree sottocorticali del cervello

La coscienza nascerebbe, per Tononi, dalla complessità che deriva da un gran numero di

sottosistemi diversi, strettamente collegati tra loro a vari livelli, formando un unico sistema

altamente integrato. «Ciò che conta per la coscienza è il numero di

stati differenziabile da parte di un sistema intergrato. [Quindi] il substrato della coscienza

deve essere un’entità integrata capace di differenziare tra un numero straordinariamente

grande di stati diversi». Tononi, Galileo e il fotodiodo. Cervello, complessità e coscienza,

Laterza, Bari, 2003 pag 53

Il flusso di coscienza

stream of consciousness

è una tecnica utilizzata nella narrativa

Consiste nella libera rappresentazione dei pensieri

di una persona così come compaiono nella mente, prima

di essere riorganizzati logicamente in frasi.

Il flusso di coscienza viene usato nei romanzi psicologici, ovvero in quei romanzi dove

emerge in primo piano l'individuo, con i suoi conflitti interiori e, in generale, le sue

emozioni e sentimenti, passioni e sensazioni.

Influenzato dalle pubblicazioni di Freud, nel 1906 Joyce realizza

il romanzo Gente di Dublino (Dubliners), nel quale si fondono realtà e

mente, coscienza e inconscio: per fare ciò, utilizza la tecnica del monologo interiore

diretto

direct interior monologue,

derivante dalla teoria del flusso di coscienza, per la prima volta nella storia della letteratura.

Questa nuova poetica viene poi amplificata dallo stesso Joyce nella sua più celebre opera, Ulisse:

viene di fatto eliminata ogni barriera tra la percezione reale delle cose e la rielaborazione mentale.

Altri scrittori che hanno usato questa tecnica sono Virginia Woolf e Italo Svevo.

La tecnica è portata alle estreme conseguenze in una delle sue ultime opere, Finnegans Wake,

in cui la narrazione si svolge interamente all'interno di un sogno del protagonista: vengono

abolite le normali norme della grammatica e dell'ortografia.

Sparisce la punteggiatura, le parole si fondono tra loro cercando di riprodurre il confuso

linguaggio onirico, ma riuscendo così assai oscure.

Flusso di coscienza

stream of consciousness

tecnica espressiva che consiste nella libera e immediata trascrizione delle idee e dei sentimenti

che agitano nel profondo il personaggio di un romanzo e si attua seguendo un criterio che

rispetti il processo reale del pensiero, per il quale non valgono ovviamente vincoli e nessi logici nella

ideazione e nella espressione e

procede quindi

per libere associazioni di immagini

sul filo dell'analogia.

Quali sono le zone del cervello più interessate dagli stati di coscienza

modificati neurofisiologici?

Zone di attivazione

UN RIPASSO DELLE ONDE CEREBRALI ALL’EEG

Onde Alfa: (8-12 Hertz), sono tipiche della veglia ad occhi chiusi, dell’attenzione rilassata.

Onde Beta: (14-40 Hertz) si registrano nello stato di veglia cosciente.

Onde Delta: (0,5-4 Hertz) caratterizzano gli stadi 3 e 4 del sonno profondo.

Onde Theta: (5-8 Hertz) possono essere rintracciate nella trance, nell’ipnosi, nei sogni diurni profondi,

nei sogni lucidi, negli stati preconsci prima del risveglio e poco prima di addormentarsi.

Onde Gamma: (26-100 Hertz) sono associate ad attività mentali superiori.

Sviluppo embrionale

Evoluzione

Blocchi

L’uomo è diviso in tre parti completamente distinte che dipendono - subito dopo la

fecondazione - dalla divisione

della morula in gastrula

Da qui come passo successivo si giunge ai tre foglietti embrionali - l’uno dentro l’altro

che daranno origine in seguito a

Endoderma apparato digerente e respiratorio

Punto di riferimento - Addome

Mesoderma sistema cardiocircolatorio

apparato muscolare e osseo

Punto di riferimento - Torace

Ectoderma sensi - sistema nervoso e epidermide

Punto di riferimento - Testa

Arancione ectoderma

Azzurro mesoderma

Giallo endoderma

Sviluppo dei vari organisistemi ed apparati

a partire dalla cellula uovo

Il sistema nervoso si sviluppa poi a tre livelli Apparato digerente

intestino intelligente

Torace con le emozioni e

Testa con la razionalità e la consapevolezza

Questi sono a loro volta rispettivamente dipendenti dal

Cervello rettiliano stato di coscienza primitivo tra inconscio e subconscio

Cervello dei mammiferi centri sottocorticali

tra subconscio e conscio

Cervello umano o neocorteccia consapevolezza

Qualsiasi tipo di disturbo avrà pertanto una localizzazione specifica

Blocchi psicosomatici a livello dell’addome

Blocchi emotivi a livello del torace

Blocchi psicologici o psichici a livello della testa

Diviene di grande aiuto per la terapia psicosomatica e non convenzionale conoscere la personalità ed il tipo di intelligenza del paziente in modo da riconoscere con accuratezza di quale

tipo di blocco si tratta

I blocchi psicosomatici dipendono pertantodal sistema viscerale e presentano

manifestazioni prevalenti a carico dell’apparato gastroenterico

anche se non disdegnano certo l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio

Presentano comepunto di riferimento

il cervello più antico - il cervello rettiliano ed è possibile rimuoverlicon gli stati di coscienza

modificati tra veglia rilassata ed ipnosi da lieve o moderata

Sempre necessario rendere il paziente consapevole dei suoi disturbi presenti

a livello subconscio

I blocchi emotivi con manifestazioni a livello toracico apparato respiratorio e

cardiovascolare

dipendono dal talamo - dal sistema limbico

dall’ipotalamo - dall’ippocampo e dall’amigdala

(centri sottocorticali)

Sono più strutturati e resistenti

dei blocchi psicosomatici

Possono essere rimossi agendo con

ipnosi da media a profonda

E’ sempre necessaria una presa di coscienza da parte del paziente

I blocchi psicologici o psichici dipendono dalla testa cioè dalla neocorteccia

Si possono rimuovere solo con grande difficoltà ma si può ottenere qualche buon miglioramento

della sintomatologia se si riesce a portare il paziente in ipnosi profonda e far emergere contenuti inconsci rimossi da lungo tempo addirittura risalenti al periodo neonatale

Importante sempre in questi casi essere a conoscenza almeno di qualche tecnica

ipnoanalitica o meglio ipnosinteticaAltrettanto utile essere edotti anche sugli stati

di coscienza modificati non solo neurofisiologici ma anche

neuropatologici Importante - ma non indispensabile - essere

specialisti in neuropsichiatria

AnsiaEmozioniMemoria

Ansia - Emozioni - Memoria

Lo stress e l’ansia sono fisiologici e quindi importanti, perché consentono all'organismo di

sviluppare sistemi di resistenza, capacità di adattamento e di opposizione alle energie che la

vita ci richiede quotidianamente.

Senza stress moriremmo, anche se uno stress troppo forte o applicato troppo a lungo è in grado di determinare effetti disastrosi sia sulla mente

che sul corpo.

Basti pensare a quanto la medicina psicosomatica, con le nuove branche quasli la

psiconeuroimmunologia o la neuroendocrinologia hanno svelato dei rapporti esistenti tra eccesso

di stress e risposte del corpo.

L’ansia disturba corpo e anima quando diviene

Disturbo da Ansia Generalizzata ( GAD )

Il GAD è caratterizzato da un costante, e peraltro ingiustificato, senso di preoccupazione verso

qualsiasi evento che raggiunge una tale gravità da causare una sintomatologia che persiste per

almeno sei mesi.

I sintomi più importanti sono:

costante inquietudine: i soggetti temono il peggio e non controllano nè ansia nè apprensione

dolori muscolari con notevole aumento dello stato di vigilanza – insonnia – sudorazione - tachicardia

difficoltà di concentrazione , vertigini, diarrea,

cefalea

Questo disturbo può compromettere la qualità di vita delle persone che ne sono affette poiché esse vivono in uno stato di tensione continua

Si preoccupano non solo per gli eventi quotidiani della vita, per lo stress a cui sono sottoposti ma

per qualsiasi cosa:

i familiari, la salute, la situazione economica,

il lavoro, il mondo che li circonda.

Un senso di ansia, a volte vago, più spesso opprimente, accompagna immancabilmente

questi soggetti.

Sono irrequieti, tesi, hanno difficoltà a concentrarsi, per quanto stanchi non riescono a

sedersi, non riescono a riposare.

La naturale conseguenza è un progressivo isolamento, prima dagli amici,

In un secondo tempo anche dal lavoro,

riducendo al minimo le proprie attività.

Alcuni sviluppano un episodio di depressione maggiore per cui si rivolgono allo specialista,

altri, preoccupati per la loro salute, iniziano iter diagnostici e terapeutici

dispendiosi e del tutto inutili

Se non riconosciuto e curato, il disturbo d'ansia generalizzato può protrarsi per molti anni

riacutizzandosi nei momenti di maggiore stress.

Alcuni centri dell’ansia

Ippocampo ed Amigdala

Un brevissimo ricordo per puntualizzare

Nell’ippocampo si formano i processi di apprendimento e memorizzazione coscienti

Nell’amigdala invece si ritrovano le conoscenze a priori della specie umana - cioè

apprendimento e memoria atavici

Essa infatti risponde immediatamente ed inconsciamente a tutti i segnali di pericolo

provenienti dall’esterno

Si avvale dell’esperienza della specie umana acquisita non singolarmente - ma tramandata

dall’evoluzione con funzioni eminenti di salvaguardia dell’esistenza

E’ chiamata anche la ghiandola delle emozioni

IL MODELLO DI LE DOUX

Si devono a Joseph Le Doux ed al suo laboratorio gli studi fondamentali sull’emozione della paura e

sul ruolo centrale dell’amigdala La sua opera principale è "The emotional brain The misterious underpinning of emotional life" Simon

and Shuster - New York - 1996tradotto in italiano con il titolo "Il cervello emotivo

- All’origine delle emozioni”(Baldini e Castoldi – Firenze - 1998)

Nel pensiero di Le Doux si possono evidenziare in particolare tre temi

Il concetto di sistema limbicoIl rapporto tra emozione e cognizione

La questione della plasticità cerebrale in relazione alle psicoterapie - gli ipotizzabili effetti somatici di

una cura non "chimica“ - ma verbale

IL RUOLO DELL’AMIGDALA E LA CORTECCIA

L’amigdala - essenziale nelle reazioni di paura condizionata - è il luogo di maggior rilievo

deputato all’elaborazione

degli input e degli output

Nell’azione svolta dall’amigdala vengono identificate due vie principali

una rapida e breve via sottocorticale

una lenta e lunga via corticale

Ognuna di queste vie dà luogo ad un identico output - la reazione della paura

ma in risposta a stimoli diversi

IL RUOLO DELL’IPPOCAMPOL’ippocampo fornisce informazioni circa la

posizione contestualeGli indizi contestuali permettono agli animali di

imparare ad evitare il pericoloQueste scoperte implicano che i suggerimenti

spaziali attivano la paura nelle situazioni che non sono per lungo tempo pericolose - ma nelle quali l’animale è soltanto nello stesso luogo in cui era

durante un evento traumaticoQuesto spiega il perché le vittime di una violenza evitano assiduamente la situazione specifica in

cui furono assaliteNessun deterioramento dell’ippocampo può far generalizzare la paura ad altri luoghi - Oltre al

ruolo nella memoria - l’ippocampo regola anche l’eccitabilità emozionale perché è implicato nella

regolazione del cortisolo

Gli eventi emozionalmente traumatici portano a livelli molto alti di cortisolo che possono

realmente danneggiare le cellule ippocampali

( Brenner 1995, Salpolsky 1996)

Perciò una diminuzione dell’attività ippocampale può portare ad una carenza nella regolazione del cortisolo e un deterioramento

nella memoria delle situazioni traumatiche

Viceversa l’attività dell’amigdala aumenta durante l’eccitabilità emozionale (Corodimas)

Queste scoperte implicano che allo stesso tempo lo stress "frena" la memoria conscia esplicita di un’esperienza traumatica e può

accrescere la memoria emozionale inconscia di quell’esperienza

Se gli impulsi neuroormonali - di neurotrasmissione e di neuromodulazione di va e

vieni tra i due organi si mantengono troppo vivaci per lunghi periodi di tempo - si attua

sovente un’amalgama importante di

fitti ricordi ancestrali e ricordi coscienti - i quali determinano un meccanismo di biofeedback

Esso nel tempo innesta emozioni e paure immotivate e delle quali lo stesso soggetto non

fornisce una spiegazione

plausibile a livello cosciente

Si potrebbe arguire che l’iperstress - a livello dell’ippocampo e dell’amigdala - evoca potenziali biochimici e bioumorali ancora tutti da scoprire

In passato si credeva che i segnali provenienti dagli organi di senso giungessero alle aree della

neocorteccia deputate all’elaborazione delle informazioni

Essi poi – una volta decodificati e classificati – erano inviati al sistema limbico per produrre una

risposta

In realtà le ricerche del neuroscienziato Joseph LeDoux sembrano dimostrare che esistano delle vie neuronali capaci di aggirare la neocorteccia

Tali vie dal talamo raggiungono immediatamente l’amigdala per richiamare delle risposte emotive

che non passano il vaglio della elaborazione cognitiva

Fortunatamente la corteccia e in particolare i lobi frontali hanno – in virtù di una serie di fibre connettive che li collegano all’amigdala – la possibilità di controllare le reazioni emotive

disfunzionaliRimane comunque il fatto che "ci sono molte più

connessioni dall’amigdala alla corteccia che viceversa”

Così - mentre il cervello razionale è in grado di esercitare un qualche controllo sulle fibre - il cervello emotivo ha molte più possibilità di condizionare i centri cerebrali superiori"

(Ian H. Robertson - Il cervello plastico – Rizzoli – 1999 - p. 227)

Una esperienza traumatica o una esperienza emozionale correttrice ha un impatto maggiore

sulla rete neuronale poiché attiva una porzione più vasta di tessuto nervoso

Stati di coscienza modificati

neurofisiologici

Coscienza e consapevolezza

Oggi parleremo - discuteremo insieme e faremo anche un po’ di pratica degli stati di coscienza

che richiedono calma - raccoglimento introspezione – isolamento - interiorizzazione

processo di individuazione alla Jung

meditazione – contemplazione - estasi illuminazione - annullamento

Sara necessario il silenzio - il vero silenzio

quel silenzio che sale dal cuore e lentamente invade tutto l’organismo - donando la pace

interiore cioè la “vera pace del cuore” (hesychia)

Il vero silenzio interiore che si attua - si realizza e si vive pur in mezzo a tutto il rumore di fondo di

ogni momento della giornata

Il simbolo della vera pace del

cuore

LA PACE DEL CUORE

" Oh insensato, che ti sforzi di sopportare tutto

con le tue spalle!

Oh mendico, che vieni a bussare

alla tua stessa porta!

Deponi i tuoi fardelli nelle mani di Colui

che può reggere ogni peso…"

R. TAGORE

Certuni cercano la felicità nel benessere materiale, altri nel riconoscimento sociale,

altri ancora nell’ambito affettivo…

Ma chi cerca in realtà la Pace del Cuore?

La Pace del Cuore non cercatela in ciò che è effimero, poiché inevitabilmente la sofferenza,

presto o tardi, sarà la vostra sorte.

Scoprite la pace del cuore nella Bellezza e nella Gioia dell’Eterno.

Concedetevi questa felicità almeno cinque minuti al giorno.

Rientrate semplicemente in voi stessi.

Non cercate nulla. Solo ascoltate.

Solo imparate ad ascoltare ciò che emerge dal Mondo Interno

© - CENTRE VEDANTIQUE RAMAKRISHNA - 1998

Puntualizzo dunque subito che la via - verso la coscienza - la conoscenza - la consapevolezza ed

infine nella realtà planetaria e cosmica - è sempre soggettiva - con caratteristiche uniche ed

irripetibili - come del resto è unico ed irripetibile l’essere umano - in tutti i suoi aspetti somatici

mentali e spirituali

“Se si riflette su ciò che la coscienza è realmente si è profondamente colpiti dal fatto meraviglioso

che allo stesso tempo che un avvenimento ha luogo nel cosmo se ne crei internamente

un’immagine - che esso - per così dire - abbia luogo anche interiormente cioè diventi

cosciente” C. G. Jung in un seminario tenuto a Basilea

nel 1934

La strada che percorreremo insieme

si perde lentamente sulle vie dell’infinito

Secondo la ben nota dicotomia tra mente e corpo introdotta da René Descartes - la coscienza è la “consapevolezza soggettiva di sé e dei contenuti

mentali soggettivi”

di cui nessuno può mai dubitare

Siamo al famoso “Cogito - ergo sum”

Ma dal secolo XVII° molte cose sono cambiate con l’avvento prima di Locke - Leibniz e Kant

Poi di Herbart con le idee consce ed inconsce

di Fechner con “la coscienza si può misurare”

di Freud “l’inconscio esiste come il conscio”

di Watson e la nascita del comportamentismo

Secondo i fisici ed i cosmologi dell’ultima generazione dal “Cogito ergo sum” è ormai necessario passare al “Cogito deinde sum”

per azzardare una spiegazione plausibile della nostra presenza nell’Universo

Dal punto di vista filosofico la coscienza è innanzitutto la “consapevolezza di esistere come

soggetto ma anche come oggetto per gli altri”

È anche in senso etico “la capacità - forse intrinseca di distinguere il bene dal male”

In questo caso la chiameremo “coscienza morale”

Con Frankl possiamo dire ”La capacità intuitiva di scoprire il significato unico e singolare nascosto in

ogni situazione”

“E' "istinto etico“ – intuizione e quindi irrazionale alogica, pre-logica - "anticipazione spirituale"

suscettibile di una razionalizzazione secondaria

E’ fondata nell’inconscio

E’ l'Io spirituale che si immerge nell'inconscio

Manifesta non tanto un "essere" di una situazione e di una persona - quanto un "poter-essere" e un

"dover-essere" non ancora realizzato ma che “attende di essere”

Si potrebbe forse tentare di fare il paragone in qualche modo con l’innamoramento e l’amore - che

nascono spontaneamente - quasi senza volerlo e quindi senza una spiegazione di tipo razionale

In ultima analisi la coscienza diventa la voce della trascendenza e si comprende solo se si

intuisce come “proveniente dall’esterno dell'uomo"

 

“Una nuova verità scientifica suol farsi strada non in quanto i suoi avversari vengano persuasi e si dichiarino convinti - ma piuttosto perché gli avversari muoiono a poco a poco e la nuova generazione fin dal principio cresce convinta della verità” Max Plank

“La coscienza è il testimone interiore il conoscitore delle informazioni

che giungono a noi dal mondo esterno e da quel nostro stesso

mondo interiore che chiamiamo mondo interno”

“Essa è il punto essenziale

Senza di essa non ci sarebbe soggetto e quindi non esisteremmo

Siamo la coscienza di noi stessi e del mondo

Ogni attività mentale

ogni sensazione - ogni sentimento

ogni intuizione e memoria non potrebbero esistere senza un centro di coscienza

senza un "Io" che ne percepisca il significato

che ne comprenda il senso

Tuttavia la "scienza della coscienza"

sebbene in rapidissima crescita

all'interno dell'edificio della scienza ufficiale

è ancora una parte irrilevante e fortemente ostacolata”

Eugene Wigner Nobel per la fisica 1963

Dal volume di Montecucco “Cyber”- Cap. Terzo - Pag.116

La coscienza? Si misura così

Il neurologo Giulio Tononi scrive

«Sappiamo dove risiede nell’uomo - ma la scienza non potrà mai spiegare

come si realizza in un verso di Leopardi»

«L'obiettivo è quello di diradare il mistero L'assunto di base è che siamo in possesso

e non da oggi ma da secoli

di tutti gli elementi per costruire una teoria della coscienza - ovvero per tentare di definire quali

siano le proprietà fondamentali e quali le condizioni necessarie e sufficienti

compresi i requisiti fisici »

……«Una volta formulata la teoria che la coscienza è una proprietà fondamentale definita

in termini di integrazione dell'informazione si deve il massimo rispetto

per la coscienza stessa Abbiamo imparato nei secoli che

è difficile ottenerla che ogni complesso è straordinariamente unico Ognuno di noi custodisce un repertorio diverso

come specie rara La coscienza è complessità ma il particolare

modo di essere coscienti esula e trascende la scienza

Condividiamo molte caratteristiche - tuttavia non sappiamo perché leggere quel particolare

canto di Leopardi - come “L’infinito” - risuoni in quel particolare modo per quella particolare persona - qui la scienza deve arrendersi».

da "Il cervello e la sua coscienza“ di Lino Missio Erga edizioni

Che cosa è la coscienza

La coscienza è il più grande dei misteri

È forse uno dei problemi più difficili al quale la scienza deve ancora dare una risposta

Le scienze fisiche sono ben comprese e le scienze biologiche hanno rimosso molti degli antichi misteri

che circondavano la natura della vita

Molti progressi sono stati compiuti anche nella scienza della mente

Gli studi recenti nell'ambito della scienza cognitiva e delle neuroscienze ci hanno portato ad una

migliore comprensione del comportamento umano e dei processi sottostanti che lo guidano

Certo non conosciamo nei dettagli

la cognizione umana

ma le ricerche fanno prevedere che nuovi risultati non siano poi così lontani

La coscienza tuttavia sembra sfuggire,

almeno fino ad oggi,

alle leggi fisiche - chimiche e biologiche

E’ qualcosa di straordinariamente

familiare e indiscutibile

ma nello stesso tempo

diviene completamente misteriosa

non appena la pensiamo sullo sfondo dell'immagine fisica del mondo

La nostra esperienza cosciente è costituita da

innumerevoli stati qualitativi - ovvero colori odori – sapori – dolori -

sensazioni tattili cinestetiche – propriocettive

e ancora piaceri – emozioni - stati d'animo ecc.

Tutte queste sensazioni sono profondamente reali e indubitabili e contornano

la nostra vita soggettiva

Eppure non è chiaro in che rapporto la coscienza sia con la realtà che ci circonda

la realtà scoperta e illustrata dalle leggi fisiche

Negli ultimi anni è stato scritto molto sulla coscienza e questo potrebbe far pensare che

stiamo facendo dei progressi

Tuttavia la gran parte dei lavori non tocca i problemi più spinosi relativi alla coscienza

Essi si occupano spesso di quelli che potrebbero essere chiamati i problemi semplici della

coscienza

Si rimane quindi con la sensazione che il problema centrale resti enigmatico come

d'altronde è sempre stato

Questo enigma come sostiene

Chalmers filosofo della mente

non deve essere fonte di scoraggiamento

esso piuttosto fa del problema della

coscienza una delle più eccitanti sfide intellettuali del

nostro tempoÈ con la nascita del cognitivismo e della scienza cognitiva

che il discorso mentalistico ritorna al

centro della scena

La scienza cognitiva che è lo studio interdisciplinare della mente

integra discipline diverse come la filosofia - la psicologia

l'intelligenza artificiale le neuroscienze

la linguistica e l’antropologia

Di recente con l'aiuto di nuove strumentazioni sofisticate

come la RM - la PET ecc la scienza cognitiva è riuscita ad analizzare sempre più a fondo i meccanismi cerebrali

avanzando teorie moderne sul funzionamento della mente

E' grazie all'evoluzione delle tecniche di visualizzazione in vivo

che hanno reso possibile l'esame e la rappresentazione del cervello in azione

agli studi neurofarmacologici

che hanno fatto luce sul ruolo di molti neurotrasmettitori nei meccanismi cerebrali

e al progredire degli studi sul cervello che oggi si è arrivati ad una conoscenza sempre più dettagliata dei processi neurobiologici

che danno origine al nostro comportamento

e ai nostri processi cognitivi

L'importanza dello studio interdisciplinare

La coscienza come sostengono alcuni studiosi

con molta probabilità scaturisce dal cervello ed è per questo motivo che

filosofi e studiosi di discipline con scarse conoscenze sul funzionamento del

sistema nervoso dovrebbero prendere in seria considerazione lo

studio della neuroanatomia

In effetti - come ha sostenuto Eccles troppa poca considerazione è stata dedicata in

passato al meccanismo neuronale implicato nelle varie manifestazioni

della mente auto-cosciente

I filosofi che presentano teorie fisicaliste del problema cervello-mente

come la teoria dell'identità di Feigl o la teoria dello stato centrale di Armstrong

dovrebbero costruire le loro filosofie sulla comprensione scientifica più accreditata del

cervello loro disponibile

Sfortunatamente essi si accontentano di informazioni sommarie o antiquate che spesso li

inducono ad abbracciare idee erronee

C'è una tendenza generale a sopravvalutare la conoscenza scientifica del cervello

che riguarda – deplorevolmente - anche molti studiosi del cervello e scrittori scientifici 

Tuttavia anche la filosofia è di estrema importanza per la comprensione della coscienza

Dunque allo stesso modo i neuroscienziati dovrebbero considerare

per i loro studi sulla coscienza

le tematiche filosofiche della mente

È proprio in questa visione dei fatti che

dobbiamo esaminare la coscienza

È grazie a studiosi di discipline diverse - che vanno dalla neurofisiologia - alla psichiatria –

dalla neuropsicologia alla filosofia

che si potrà arrivare ad una conoscenza più approfondita della coscienza Lino Missio http://www.psicofilosofia.it/

Inconscio o profondo Sé

o Mondo Interno

Inconscio collettivo

Inconscio cosmico

Non-mente o superconscio

Osho riveduto per gli

stati di coscienza modificati

“In Oriente siamo consapevoli di ciò che l'Occidente deve ancora scoprire

Andando oltre l'inconscio collettivo

si troverà l'inconscio cosmico

Il che è assolutamente logico

La dimensione cosciente è individuale

L'inconscio è impersonale

L'inconscio collettivo rappresenta tutto ciò

che ci ha preceduto

Contiene l'intera storia della mente umana

Ma le fondamenta non possono essere queste

Più in profondità vi è l'inconscio cosmico

la mente dell'esistenza tutta

Questi sono i gradini che si trovano verso il basso scendendo in profondità

inconscio - inconscio collettivo - inconscio cosmico

i tre livelli al di sotto della mente cosciente

Esattamente allo stesso modo vi sono tre gradini o livelli al di sopra della mente cosciente che

nessuno in Occidente ha mai sfiorato

nemmeno con il pensiero

In tutta la storia occidentale della mente umana non esistono concetti o idee di questo tipo

Al di sopra della mente cosciente vi è un livello che io definisco super-conscio o di non-mente

E' il parallelo dell'inconscio

Si trova al di sotto della mente cosciente mentre questo si trova sopra la linea della coscienza

E' un livello impersonale anche questo con la differenza che se ne è pienamente coscienti

E' situato al di sopra della mente cosciente e si può chiamare non - mente o super-conscio

Non-mente perché non vi sono pensieri ma un silenzio assoluto

Molti meditatori si fermano a questo livello pensando di essere arrivati

In Oriente vi sono alcune religioni che si sono fermate allo stadio della non-mente

Sigmund Freud si è fermato all'inconscio e non si è mai preoccupato di andare più in profondità

Ci sono stati dei ricercatori spirituali che hanno cercato di andare ancora più su

Andando oltre il super-conscio si trova il super-conscio collettivo o mente super-cosciente

collettiva

Questo super-conscio collettivo è l'esatto equivalente verso l'alto dell'inconscio collettivo

In questo stato di coscienza si hanno esperienze di non essere separati

ma di essere parte di una sfera di coscienza al di sopra della biosfera che circonda la Terra e

di cui tutti siamo parte intrinseca

Un cenno sul fisico Amit Goswami e il suo ultimo libro:”Guida quantica all’Illuminazione”, uscito in

traduzione italiana nel novembre 2007

Amit Goswami è nato in India e ha conseguito il dottorato in Fisica nucleare teorica all'Università di

Calcutta nel 1964.

È stato professore di Fisica all'Università dell'Oregon fino al 1968; attualmente insegna

all'Institute of Noetic Sciences,

all'Holmes Institute di Los Angeles,

all'UNIPAZ in Brasile, alla Theosophical Society, all'Holma College of Holistic Studies in Svezia, al

Sivananda International Yoga and

Vedanta Centers.

Scrive nell'Introduzione:

"La fisica quantistica non basta per immergerci nel

mistero della materia

È ormai evidente che essa, in quanto tale,

non è completa;

per completarla è necessario l'osservatore,

la coscienza".

Questa sua nuova visione olistica del

mondo comprende domande fondamentali

come:

• Chi sono io e qual è il mio scopo sul pianeta?

• Scienza e religione hanno una stessa verità?

• I pensieri sono reali?

La preghiera ha un potere?

• Perché alla gente buona capitano disgrazie?

• L'esistenza di Dio e della vita eterna è solomateria di fede, o può essere provata?

• È possibile la felicità?

Esistono i miracoli?

Nell'ultima parte del libro Goswami spiega conestrema chiarezza come la nuova scienza ci

possa aiutare a compiere un enorme balzo avantinella coscienza;

discute della creatività del corponei processi di autoguarigione,

del potere delle pratiche spirituali, di come scegliere la propria via

di meditazione e dei cinque livelli della crescita spirituale,

che culmina nella capacitàdi trascendere

le leggi fisiche della natura.

Tutte queste esperienze rendono consapevoli dell'unità della coscienza

A volte accade che dei frammenti di coscienza dai livelli superiori schiudano le loro porte

perfino alla gente più comune

Magari seduti a guardare le nubi al tramonto tutto ad un tratto si avverte una sensazione di maggiore sensibilità con grande aumento della percezione dei

cinque sensi o di altri nascosti

All'improvviso si avverte la bellezza di quel tramonto come non era mai successo prima

Si ha la sensazione di essere più coscienti di avere aumentato in consapevolezza profonda

Ogni suono della natura intorno a noi le nubi in lento movimento nel cielo limpido

ogni particolare - anche il più semplice diventano improvvisamente cristallini e chiari come

non lo sono mai stati prima di allora

Qualcosa del super-conscio - la non-mente è disceso nella normale consapevolezza

di ogni giorno ed è penetrata nel profondo“

Il meraviglioso spettacolo della Via Lattea - la nostra galassia con miliardi di stelle che palpitano di vita - Ascoltiamo il profondo silenzio delle stelle

Gli stati modificati di coscienza

secondo Ralph Metzner

professore in psicologia al California Institute of Integral Studies

Ha condotto studi nel campo degli stati di coscienza degli psichedelici e dello sciamanesimo

per oltre 30 anniÈ co-autore - con Leary e Alpert - di

The Psychedelic Experience

Suoi ultimi libri1998 The Unfolding Self:

Varieties of Transformative Experience

1999 Green Psychology – Transforming our Relationship to the Earth

2005 Sacred Mushroom of Visions: Teonanacatl

2006 Sacred Vine of Spirits: Ayahuasca

Un modello metaforico che vorrei ricordare è il concetto che il Sé è come una pianta o un albero L’albero della vita è una metafora per il sé e la

crescita dell’albero maturo dal seme è una metafora della crescita

della maturazione del set e setting

Che cos’è uno "stato modificato?"

Uno stato di coscienza modificato è un’esperienza che ha una certa durata nel tempo e

un certo inizio

una certa estensione

una fine

In questo è analogo a quello che nella tradizione sciamanica è chiamato "viaggio"

Le tradizioni sciamaniche non parlano di coscienza o stati di coscienza

non conoscono questo linguaggio

Esse parlano di "viaggi in un altro mondo“

Il viaggio incomincia con il suo inizio la partenza quando si abbandona il mondo

ordinario e il "viaggio" ha un certo percorso durante il quale di vedono cose

si sentono cose e si incontrano cose poi ha una fine

dopo la quale si ritorna

Così in questo modello degli stati modificati di coscienza abbiamo una linea di base e la

coscienza di base è la coscienza che abbiamo in questo preciso momento

nel quale stiamo pensando nel modo ordinario a cui siamo abituati e il mondo ci appare nel modo

in cui ci appare ordinariamente

Cosa accade in uno stato "modificato" di coscienza?

“ Lo stato modificato è rivelazione del Sé nella vita.

Il Sé ha molti aspetti che si aprono come i petali di un fiore

differenti capacità che si schiudono e che prima erano in uno stato dormiente o latente

Il significato di coscienza per il Buddisti

Rosch - Credo che sarebbe importante lavorare sul significato buddista di “coscienza” poiché non è lo stesso di ciò che noi in Occidente intendiamo con

questo termine

Dalai Lama - Si - Giusto - Da un certo punto di vista il buddismo definisce la coscienza quale agente soggettivo che ha la capacità di presentarsi in corrispondenza a un oggetto che gli appare

Attraverso la forza dello stimolo dell’oggetto la coscienza ha la capacità di presentarsi in un

aspetto corrispondente all’oggettoDal libro del Dalai Lama - ”Ponti sottili” –

Il dialogo tra scienza e buddismo sulla natura ed i poteri della mente

Il

Dalai

Lama

XIV°

Il cosmo fornisce spesso - in modo particolare con le sue nebulose di varia forma e grandezza - un’idea attraente

dell’”immersione nell’infinito”

e la mente si perde “lungo le vie del cielo” e lo “stato di coscienza modificato” può divenire

completamente “totalizzante” alla maniera delle “peak experiences” di Maslow

La coscienza è per me la “consapevolezza di esistere come soggetti e nello

stesso tempo anche come oggetti” “Penso di esistere per cui esisto e so di esistere” “Posso usare il verbo esistere sia nel modo attivo

sia nel modo riflessivo”In più posso constatare vari livelli di

consapevolezza dai più bassi o più profondi

(abbassamento qualitativo e quantitativo) a quelli più alti o più elevati

(innalzamento) Tutto ciò riguarda lo studio della coscienza dal

punto di vista cognitivistico - materialistico cioè lo studio del cervello come epifenomeno senza

prendere in considerazione livelli di altra natura mentale e spirituale

Ma già dal punto di vista fisico per tutti coloro che si accingono a usare l’ipnoterapia è

necessario agire a molti livelli

Per ottenere ciò bisogna conoscere i significati multipli di molte parole e poi usarle

durante l’induzione

Erickson da giovane aveva letto molti dizionari e ciò lo aiutava moltissimo ad usare

parole dai diversi significati

C. G. Jung insegna che

“La nostra coscienza non crea se stessa

ma sgorga da una ignota profondità

Essa si desta a poco a poco nel bambino e da uno stato inconscio si desta ogni mattina

dall’abisso del sogno

E’ come un bambino che nasce quotidianamente dal grembo materno

dell’inconscio”

Dalle profondità del cosmo emerge la grande nebulosa di Orione – con i suoi miliardi di stelle -

ricca di acqua e di vita

“L’inerzia della mente umana e la sua resistenza all’innovazione si dimostrano più chiaramente non

come si potrebbe pensare

nelle masse incolte le quali vengono facilmente trascinate una volta che è stata colpita la loro

immaginazione

bensì nei professionisti

coi loro interessi acquisiti per tradizione e per il monopolio del sapere

L’innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche Essa mette in pericolo la loro autorità di oracoli ed evoca il timore più profondo che tutto il loro edificio intellettuale

laboriosamente costruito possa crollare”

Arthur Koestler - “I Sonnambuli”

L’inconscio come “insiemi infiniti”di Matte Blanco

Struttura bi-logica stratificatain cinque livelli

L’Essere simmetrico e asimmetrico

Struttura bi-logica stratificata Riflessioni sul libro di Matte Blanco “L’inconscio come insiemi

infiniti” - Saggio sulla bi-logica - Einaudi - 2000

Matte Blanco propone una struttura bi-logica stratificata dell’inconscio

(combinazione di logica simmetrica e asimmetrica)

disposta in cinque livelli

Essi saranno tanto più "profondi" tanto più sarà maggiore la proporzione di relazioni simmetriche

rispetto a quelle asimmetriche

Fino a giungere alla zona impensabile

costituita dall’assenza di spazio e tempo ed in teoria da una consapevolezza piena ed assoluta

Ogni fenomeno psichico o comportamentale può essere letto

secondo differenti livelli di profondità poiché queste realtà

psichiche coesistono contemporaneamente nell’uomo

“Dietro ogni individuo o relazione – percepita o data in un certo modo e in un dato momento – il sé "vede"

una serie infinita di individui

Questi soddisfano la stessa funzione proposizionale (che può essere complessa - composta cioè da

diverse asserzioni) alla cui luce l’individuo o la relazione in

questione viene percepita - vista o vissuta in questo momento

Matte Blanco

Se l’attenzione dell’osservatore resta concentrata sul primo livello

quello della coscienza ordinaria o di veglia vigile allora egli sarà solo

cosciente dell’individuo concreto

Se si lascia permeare dai livelli sottostanti questa infinità si dispiegherà davanti a lui

sebbene in modo inconscio

Ad abbracciare questa serie infinita vi è una sola unità la classe o insieme

Questo a sua volta è vissuto come una unità

I cinque livelli descritti da Matte Blanco

a) il livello degli oggetti coscienti e ben delimitati corrispondenti al livello del

pensiero asimmetrico [...] Qui predomina la logica classica aristotelica

b) il livello delle emozioni più o meno coscienti

dove vigono simmetrie molto ben delimitate a livello cosciente

come quelle che si manifestano nell’innamoramento

accanto ad un buon funzionamento del pensiero asimmetrico

c) il livello di simmetrizzazione della classe per cui cose tra loro equivalenti diventano identiche

Conseguenza fondamentale di questa simmetrizzazione

è che ogni individuo diventa la classe e

di conseguenza acquista tutte le potenzialità di quest’ultima [...]

d) il livello di progressiva simmetrizzazione

di classi sempre più comprensive

Simmetrizzazioni così estese possono caratterizzare il funzionamento mentale

di alcuni stati schizofrenici

e) i livelli più profondi che hanno come limite matematico l’indivisibilità

Da questo punto in giù la quantità di simmetrizzazione è così grande

che il pensiero che richiede relazioni asimmetriche è gravemente compromesso

Il limite concettuale è il modo indivisibile

allo stato puro

dove ogni cosa diventa ogni altra cosa

e dove le relazioni tra le cose sono tutte teoricamente contenute in ogni singola cosa

che l’intelletto riesce a cogliere

Possiamo dire che l’essere simmetrico non si manifesta mai da solo nell’uomo

Si può soltanto dispiegare e tradurre nella dimensione spazio-temporale dell’Essere

asimmetrico

Quindi si può parlare di pensiero ibrido

di una bi-logica costituita da queste due logiche presenti nell’animo umano

In questo senso non è esatto dire che al posto dell’Es deve addivenire l’Io poiché "l’Es non può

mai diminuire la sua grandezza

è sempre infinito e non può essere sostituito dall’Io

Si potrebbe anche ipotizzare che l’Essere asimmetrico emerge come

"un gruppo limitato di funzioni dagli insiemi infiniti del nostro essere simmetrico"

Questa sembra essere l’ipotesi per la quale propendeva anche Freud quando individuò

nell’Es o Sé la nostra vera realtà psichica

"Un individuo è dunque per noi un Es o Sé psichico - ignoto e inconscio - sulla cui superficie

poggia l’Io - sviluppatosi dal proprio nucleo

il sistema P" (Io e Es o Sé)

Secondo Matte Blanco

lo scopo della psicanalisi è più che altro

mitigare l’irruzione massiccia del livello simmetrico profondo

(per esempio panico – fobie - psicosi)

così come l’asimmetrizzazione forzata

che viene messa in atto per controllare e delimitare l’esperienza simmetrica patologica

(ossessioni)

per giungere così a

un equilibrio della psiche

L’inconscio secondo

Milton Erickson

L’inconscio è inteso da Erickson come un grande

serbatoio di risorse individuali e collettive

"Associa immagini – sensazioni - idee e simboli secondo rapporti di analogia e somiglianza che

hanno fra loro –

operando in un presente permanente

Queste catene di associazioni si spezzano e si intersecano - si allacciano e si sciolgono in una complessità che sfida qualsiasi analisi su base

razionale “

È questo il motivo per cui Erickson considera l’analisi freudiana dell’inconscio un’impresa

prometeica - irrealistica e inefficace

“L’inconscio è un deposito di ricordi e di capacità ai quali si può far ricorso anche dopo molti anni

scoprendo delle cose che ci fanno meglio comprendere il motivo per cui ora siamo fatti in un

certo modo o abbiamo determinate reazioni….”

Erickson utilizzava la comune trance quotidiana e impartiva le suggestioni quando il paziente aveva

già avviato uno stato naturale di trance (approccio naturalistico).

Caratteristica della trance quotidiana è il predominio dell’emisfero destro e l’attivazione del parasimpatico.

L’ipnosi utilizza e intensifica questo fenomeno naturale a fini terapeutici

Milton EricksonDal libro “La mia voce ti accompagnerà”

Erickson ne parla in questi termini:

"In quei momenti le persone [...] tendono a fissare lo sguardo – verso destra o

verso sinistra, a seconda dell’emisfero cerebrale dominante – e ad assumere quell’aspetto

‘assente’ o ‘vuoto’. Possono chiudere effettivamente gli occhi,

immobilizzare il corpo (una forma di catalessi), reprimere certi riflessi (come inghiottire,

respirare, ecc.) e sembrano momentaneamente dimentiche di tutto ciò che le circonda, sino a

quando non abbiano completato la loro ricerca interiore a livello inconscio di nuove idee,

risposte e schemi di riferimento che ristabiliranno il loro orientamento generale

verso la realtà." (Milton H. Erickson, Opere, Vol. I, Astrolabio, p. 513

La complessità dell’inconscio e la povertà dei mezzi del conscio sono tali che è meglio lasciare

che sia l’inconscio a disfare ciò che ha fatto

La terapia deve solo fornirgli il contesto in cui farlo

Tanto peggio se non comprendiamo il motivo per cui il paziente sta meglio!“

(Dominique Megglé - Psicoterapie brevi – Red – 1998 - p. 122)

Erickson quindi non insegna alcuna teoria al paziente

Entra nel mondo del malato e mira a comunicare direttamente alla sua mente inconscia

secondo il suo linguaggio

Riprende dunque antiche procedure di guarigione come l’uso delle metafore

"Esse aiutano a indurre uno stato ipnotico e a curare il malato - Se sentendo una storia il

paziente manifesta improvvisamente i segni di una trance significa che il terapeuta ha raggiunto

il cuore del problema

La storia - per essere ipnotica - deve avere rapporti metaforici con il problema in questione

ma soprattutto non deve avere con quello un rapporto razionale evidente - altrimenti la mente

conscia se ne approprierebbe per dissertare

Le metafore consentono di aggirare le resistenze che il paziente oppone al cambiamento

Sono un modo indiretto di suggerire delle piste di soluzione all’inconscio

(Dominique Megglé - Psicoterapie brevi - Red - 1998 - pp.125-126)

Ecco perché l’approccio ericksoniano a differenza della maggior parte delle psicoterapie tradizionali

volte a rendere coscienti i contenuti inconsci

consiste nell’attivare le associazioni inconsce eludendo l’intenzionalità cosciente del soggetto

"Se il suo Io fosse capace di risolvere il problema – fa rilevare Erickson – il paziente non avrebbe

bisogno di un terapeuta" (Walter Oberhuber - Ipnosi - Angeli - 2000 - Milano p. 35)

Anche l’uso di prescrizioni paradossali

di compiti a casa - di rituali – di corvée...

ricorda l’agire di un maestro Zen

di uno sciamano oppure di un guaritore

Questi compiti impartiti al cliente da una parte impegnano la mente conscia

dall’altra evocano un cambiamento e sono carichi di significati simbolici

Secondo Erickson il terapeuta deve promuovere il cambiamento tramite questi "inganni" per liberare

il paziente dalle limitazioni apprese

... la coscienza dell’uomo moderno razionalistico gli permette di sfruttare solo in minima parte le

sue risorse mentali

Questa terapia è una tipicaterapia comportamentale

che fa tesoro del costruttivismo, della cibernetica,

della terapia sistemica e dell’ipnosi in senso lato

Si può considerare ipnoterapia senza trance

(Giorgio Nardone - L’arte del cambiamento Ponte Alle Grazie p. 75)

Se consideriamo uno stato di coscienza come la risultante dell’interazione

di diverse variabili pensieri – emozioni – fisiologia

comportamento – ambiente ci rendiamo conto che agendo su una o più di

queste variabili noi possiamo cambiare uno stato di coscienza

e quindi anche la realtà percepita considerando che la realtà psichica è funzione

dello stato di coscienza

Così è possibile cambiare la mappa del mondo a partire dal comportamento innescando le

cosiddette "esperienze emozionali correttrici"

Un pensiero chiarificante di Lao Tse

"Sotto il cielo tutti sanno che il bello è bello da cui il brutto

che il bene è bene da cui il male

È così che essere e non essere si danno nascita fra loro

Il Tao che si può nominare il Tao che si può comprendere

il Tao che si può descrivere non è l’eterno Tao"

“Ciò di cui abbiamo bisogno non è la volontà di credere bensì il desiderio di scoprire”

Bertrand Russel

Ad ogni modo - secondo Matte Blanco - la totalità dell’Essere simmetrico rimane per noi ineffabile

E’ come il Tao E’ come il Profondo Sé

Memetica

Lo studio e l’analisi dei memi

Il meme del meme

Memi deboli e memi forti

In inglese “meme” si pronuncia “miim”

Nel 1976 spunta sulla scena mondiale un’idea molto originale

di Richard Dawkins nel libro “Il gene egoista”

E' un'infezione particolare che aggredisce la nostra mente a opera

di agenti che, per assonanza coi patogeni - potremmo definire

"noogeni“ cioè generatori di idee Questi agenti si chiamano "memi"

Da tempo si sono impossessati delle menti degli esseri umani

causando il progresso delle arti e delle scienze - creando linguaggi e

religioni generando mode comportamenti e luoghi comuni

Se i geni sono la base del nostro hardware i memi costituiscono il nostro software

"le nostre menti sono costituite da hardware genetico e software memetico" (Richard Brodie

Virus della mente - Ecomind - 2000 p. 231)

A sua volta il nostro software memetico potrebbe essere suddiviso in programmazione di basso

livello e programmazione ad alto livello di astrazione

Due termini in uso nell'ambiente informatico

Per esempio Assembly è un linguaggio di programmazione vicino al linguaggio macchina

(che quindi potremmo considerare di basso livello vicino al livello hardware) mentre C++ possiamo considerarlo come un linguaggio d'alto livello con

un livello di astrazione maggiore

Il meme può essere un concetto - un’idea una particella d’informazione che aspira a

sopravvivere e a moltiplicarsi

Come il gene è composto da stringhe di simboli

Si propaga per contagio attraverso mezzi non-genetici o psicotecnologie il linguaggio

la scrittura - i libri - la radio - la TV - Internet i Cd-Rom - la musica - il teatro - il cinema etc. da

una mente all’altra più o meno velocemente a seconda dell’interesse che provoca nella mente

ricevente

Come nel caso dei geni gli esseri umani sarebbero nient’altro che veicoli inconsapevoli Ogni giorno all’interno delle menti si

verificherebbe una lotta incessante fra fazioni di memi (memeplessi) avverse

Non solo - Una delle lotte più importanti si svolgerebbe proprio nello spazio mediatico

Il meme del memeL'informazione culturale si trasmette per

imitazione di mente in mente - attraverso moduli cerebrali unitari e compatti - e crea cultura cultura in tutti i sensi e nei modi più svariati

I memi poi sono naturalmente egoistiSono unità fondamentali dell'informazione

culturale impegnati con altri memi in una "guerra di tutti contro tutti"

che nel tentativo di assicurarsi il successo riproduttivo utilizzano le menti dell'uomo come

colonie in cui diffondersi per riprodursi come docili macchine di difesa e di offesa

L'associazione dinamica dei memi che sopravvivono alla selezione naturale del più

adatto è la nostra cultura individuale e collettiva

I memi saltano di mente in mente per imitazione e conferiscono all'evoluzione culturale una

dinamica molto più veloce di quella biologica

La teoria del "meme" spiega molte delle cose che accadono nella noosfera

Ma non fornisce una spiegazione adeguata del carattere che distingue e rende unico il mondo

delle idee la libera e intenzionale creatività dell'uomo

Esistono dei memi "forti" cioè con alta capacità di diffusione e replicazione

e memi "deboli" con scarsa capacità di diffusione e replicazione

Ad esempio - uno slogan pubblicitario può diventare un meme quando inizia ad essere

ripetuto dalle persone ed utilizzato nelle conversazioni

Un meme può essere un ritornello musicale che viene fischiettato dalle personeMa un meme può essere anche

un'ideologia - una teoria scientifica una religione

un momento di vita

Dal punto di vista della memetica - non è importante quanto un'idea sia vera o profonda

ma come e quanto si diffonda e si replichi in continuazione da mente a mente - proprio come

i virus in un computer

La forza di un meme non deriva dalla sua verità o bellezza - ma da una serie di altri fattori che

sono appunto l'oggetto di studio della memetica

Come si spiega l'enorme successo di alcune canzoni rispetto ad altre?

Come si spiega la forza di alcuni messaggi pubblicitari rispetto ad altri?

Come si spiega il diffondersi di ideologie o di culti a volte balordi o distruttivi?

Come si spiega il potere sulle folle di certi capi politici o carismatici?

Il meme si propaga molto velocemente - ma alcuni molto più di altri - in modo particolare

attraverso reti anche neurali

Proviamo a considerare insieme tutto ciò con questi brevi esercizi mentali

Esercizio 1

Niente di quanto scritto in questa presentazione è originale

Tutto proviene da testi presenti in Rete - acquisiti e inglobati in un'unica struttura memetica -

grazie a ripetute operazioni di «copia e incolla»

Usando le tracce fornite nell'articolo e i motori di ricerca - ricostruire il percorso che ha portato alla

costruzione di questo meta-me-me (meme del meme) e individuare i memi elementari propagati

Esercizio 2

Ogni giorno viene generata un'enorme quantità di memi - dei quali solo una minima parte

sopravvive e si riproduce

Prendendo come esempio questo seminario verificare a distanza di almeno un mese quali tra

Ì memi in esso contenuti si sono installati nel vostro cervello e sono stati diffusi e quanti vi

sono ritornati più o meno mutati

Esercizio 3

Il meme è infettivo e tanto più il meme del meme

Annotare quante volte dopo questa spiegazione vi accadrà di ricondurre un'esperienza personale

alla teoria dei memi

Studiando ed analizzando i vari tipi di memi

culturali - si giunge a capirne meglio l’importanza

quando ci si immerge in qualche

stato di coscienza modificato

Come si spiega altrimenti che poche parole chiave calma – benessere - distensione - tranquillità –

sicurezza - abbiano il forte potere di risvegliare o evocare già a partire dalla veglia rilassata

emersioni dall’inconscio di

episodi – ricordi - eventi stressanti già completamente rimossi?

E’ il grande potere del meme che si rinforza

si attiva - si rigenera con poche parole

chiave ma altamente significative a vari livelli

Per concludere in modo chiaro possiamo affermare che

piuttosto che discutere la "verità" o "falsità" di una idea

la memetica si preoccupa principalmente sul capire come quella stessa idea possa replicars

La memetica è vitale per capire i culti - le ideologie - le campagne di marketing di

tutti i tipi In più fornisce la migliore immunità da pericolosi

contagi di informazioni Il lettore neofita - per esempio - dovrebbe essere cosciente qui e ora che è appena stato infettato

con un meta-meme - il meme che riguarda i meme

Tutta la conoscenza dunque è memetica

La memetica risponde anche se non a pieno ritmo a queste domande individuando alcuni "pulsanti"

mentali che sono particolarmente sensibili ad alcuni tipi di memi

"Un idea è qualcosa che tu hai un ideologia è qualcosa che ti ha"

Morris Berman

Si tratta dei pulsanti istintivi fame – sesso - protezione dei bambini - pericolo o

di pulsanti culturali strettamente legati alle ideologie dominanti o di nicchia

Se un'idea tocca alcuni pulsanti sensibili allora si installa - si replica e si diffonde

in modo completamente indipendente da quanto sia vera – valida - profonda o bella

Stati di coscienza modificati neurofisiologici

Un detto di Shri Ramakrishnadal volume “Insegnamento di Ramakrishna”

“La conoscenza conduce all’unitàcome

l’ignoranza conduce alla diversità”

Vedi popoli del terzo mondo sempre più diversi

mentre i popoli nordicisono sempre più uniti

Veglia rilassata

Vari tipi di rilassamento fisico e psichico

Stati ipnopompici ed ipnagogici

Stati ipnotici

Autoipnosi

Stato meditativo

Stato mistico

Stato di coscienza modificato da sostanze psicoattive

Stato di coscienza modificato da forti motivazioni

STATI DI COSCIENZA

“Veglia normale o vigile”

Nello “stato di veglia normale” la consapevolezza - secondo le nostre abitudini e il nostro “normale” modo di vivere al di fuori del sonno - si presenta completa ed estremamente

attuale in tutte le sue espressioni - come l’attenzione - la concentrazione - la volontà e la

memoria sia a breve che a lungo termine

E’ l’unico stato conosciuto dalla maggioranza degli abitanti del pianeta terra - oltre il sonno ed

il sogno e rimane pilastro fondamentale per tutte le ricerche cosiddette scientifiche

STATI DI COSCIENZA MODIFICATI NEUROFISIOLOGICI

a)Veglia rilassataTutte quelle stimolazioni di tipo diverso che

provengono dal mondo interiore in modo particolare dal profondo

della propria coscienza da quel labirinto che sottende angoli ancora

nascosti della personalità momenti intensamente vissuti in cui l’“anima”

tenta già di esprimersi con il suo linguaggio ricco di

metafore – aforismi – allegorie – miti - riti leggende archetipi - favole e similsogni

b) Vari tipi di rilassamento

“Pratica individuale o collettiva –

che ha come finalità di allontanare il distress o l’iperstress o almeno di diminuirlo –

mediante un costante e diuturno allenamento a base corporea o mentale”

Jacobson rilassamento muscolare e tendineo somatico con indicazione specifica dei vari punti di

appoggio

Schultz esercizi inferiori e superiori del training autogeno

Geissmann training autogeno analitico

Ajuriaguerra rilassamento tonico - usato specie nei bambini

Sapir rilassamento a induzioni variabili

in sedute diverse e a volte anche

con modalità diverse

Desoille sogno guidato in condizioni di veglia rilassata - (réve eveillé dirigé)

Fretigny– Virel rilassamento in stato di immaginazione mentale - (imagerie mentale)

Kretschmer metodo detto del doppio-binario

Aiginger training analitico di tipo compensato

Jarreau e Klotz – Stokvis – Alexander - Rolfing Mezieres

Vari tipi di rilassamento basato sul controllo del tono muscolare in stato di veglia - con esercizi diversi - a seconda del momento e degli autori

Caycedo metodo cosiddetto sofrologico con rilassamento fisico e mentale seguito da un

controllo dinamico di tre tipi

Rd1 rilassamento dinamico concentrativo

Rd2 rilassamento dinamico contemplativo

Rd3 rilassamento dinamico meditativo

Parietti tecnica della distensione immaginativa

c) Stati ipnopompici ed ipnagogici

“Le immagini eidetiche - vivide e reali - che si formano spontaneamente prima dell’addormentamento o subito prima del risveglio quando si è già in stato di relativa

consapevolezza ma gli emisferi stanno entrando o sono ancora immersi in uno stato di parziale inibizione corticale - mantenendo svegli solo determinati punti di focalizzazione -

specie nella corteccia occipitale deputata alla visione”

“Sala sogni”

Palazzo Carlotti

Caprino(Verona)

E’ un tripudiodi metaforemiti - rituali

e di immaginiipnopompiche

tra veglia esonno

d) Ipnosi

Varie definizioni

1)”Stato di coscienza modificato - sicuramente al di fuori della realtà di veglia vigile

inteso da molti autori come stato intermedio molto probabilmente inserito tra veglia rilassata

e sonno”

“Stato di parziale inibizione corticale con focalizzazione dell’attenzione sulle parole

dell’ipnologo”

“Stato particolare di coscienza che non è veglia che non è sonno”

Ipnosi

Stato di inibizione corticale con

attivazione dei centri sottocorticali

2)”Stato di coscienza modificato o diverso che sottende anche una relazione interpersonale di

solito tra due soggetti - ma a volte anche in gruppo

Utilizzato sia in fase terapeutica sia sperimentale

La relazione interpersonale diviene tanto più spontanea – utile - efficace e operativa quanto più esiste sintonia o empatia tra l’operatore ed

il cliente o il paziente

Le suddivisioni in leggera - media e profonda non presentano nessun valore in campo

terapeutico”

Quale valore diamo all’ipnosi leggera - media e profonda - se sono classificazioni che non

presentano nessun valore in campo terapeutico?

3)”Speciale ma autentico - reale e vissuto stato esperenziale di vari tipi - sovente non logico e a

volte perfino alogico - nel quale si intessono si rivivono o si sperimentano

condizioni fisiche e psicologiche non legate al normale stato di veglia

Si attua così un parziale o completo ritorno allo stato arcaico o similarcaico - nel quale possono

anche prendere forma momenti particolari ed utili di rivisitazione o

rivificazione subconscia od inconscia come archetipi – miti – rituali – favole – leggende metafore – aforismi – allegorie - episodi di “fuga

del pensiero” accompagnati da elaborazione di neologismi - visualizzazioni spontanee o guidate

ecc”

Ritorno allo stato arcaico o similarcaico

4) Definizione di ipnosi della Britisch Medical Association

“L’ipnosi è uno stato passeggero di attenzione modificata – stato che può venir prodotto da

un’altra persona e nel quale possono comparire diversi fenomeni – spontaneamente o in risposta a

stimoli verbali o di altro tipo

Questi fenomeni comprendono un mutamento nella coscienza e nella memoria – maggiore suggestionabilità –

e la comparsa nel soggetto di risposte ed idee che nelle condizioni di spirito abituali

non gli sono familiariInoltre nello stato ipnotico possono venire prodotti o soppressi fenomeni quali l’anestesia - la paralisi la rigidità muscolare e modificazioni vasomotorie”

5) Ipnosi, Ipnoterapia

(adattata dalla definizione di Ipnosi dell’AMERICAN PSYCHOLOGICAL ASSOCIATION -

Division 30 - Psychological Hypnosis)

L’Ipnosi e’ una procedura durante la quale un medico o uno psicologo suggerisce che il paziente faccia esperienza di cambiamenti nelle sensazioni,

percezioni, pensieri o comportamenti;

tali cambiamenti vengono usati dal sanitario nel trattamento psicoterapico per problemi psichici,

oltre che nel trattamento del dolore e di molti problemi psicologici che emergono in campo

medico e odontoiatrico;

il contesto ipnotico e’ generalmente stabilito mediante una procedura di induzione che puo’

essere fatta con tecniche dirette ("convenzionali" o comunque esplicitate) o indirette

("conversazionali" e di utilizzazione);le persone rispondono all’Ipnosi in modi diversi.

Alcune persone sono altamente responsive nei confronti delle suggestioni ipnotiche e altre sono

meno responsive.La responsivita’ influisce sulla profondita’ della trance raggiunta dal soggetto ma non inficia un

lavoro psicoterapico svolto con il modello ipnotico;le persone che sono state ipnotizzate NON perdono

il controllo sul loro comportamento.

6) Antonelli - noto psicosomatista

Si è definita terapia ipnotica la possibilità di indurre in un soggetto un particolare stato

psicofisico

che permette d’influire sulle condizioni psichiche - somatiche e viscerali del soggetto stesso

per mezzo del rapporto interpersonale stabilitosi

tra il paziente e il terapeuta

Nella terapia ipnotica si rilevano spontanee modificazioni neurovegetative diverse

secondo i vari soggetti

7) Granone nel suo “Trattato di Ipnosi”

in due volumi così definisce

la terapia ipnotica

“L’ipnoterapia è un metodo di indagine che permette di esplorare la possibilità di influire

sulla patologia psicosomatica

di un organo o apparato

per mezzo del rapporto interpersonale

stabilitosi tra il paziente ed il terapeuta

Ha la possibilità di servirsi dei comandi postipnotici per potenziare una eventuale psicoterapia di sostegno e rieducativa “

8) L’ipnosi viene definita una modificazione momentanea e funzionale dello stato di coscienza

all’interno del quale sono possibili alcuni cambiamenti, anch’essi momentanei e funzionali,

nelle aree del comportamento,

della percezione e della memoria.

Tali cambiamenti vengono definiti “fenomeni ipnotici” e sono oggetto di studio dell’ipnosi

sperimentale, sono “leve esperenziali” nel campo dell’ipnosi clinica, e sono visibili dimostrazioni

dell’ipnosi da spettacolo.

Tra i fenomeni della memoria tipicamente vengono annoverati l’amnesia ipnotica e

l’ipermnesia ipnotica. La regressione d’età è invece un fenomeno in cui aspetti mnesici si

intersecano con aspetti di percezione temporale. Dr. Massimiliano Zisa, Psicologo, Firenze,

9) L'ipnosi è definita anche come uno stato di coscienza alterato, che comporta delle

modificazioni fenomenologiche oggettive e soggettive distinguibili da quelle esperibili nello

stato di veglia e durante il sonno.

Più propriamente non può essere considerata uno stato stabile, ma un processo dinamico e mutevole

dello stato di coscienza.

10) Dal punto di vista psicoanalitico ortodosso è definita come una regressione adattativa al servizio dell'Io, in cui il soggetto ipnotizzato sottoporrebbe un sottosistema del suo Io al temporaneo controllo dell'ipnotista per un

interesse terapeutico, pur mantenendo la capacità di riassumere al bisogno lo stato di veglia.

11) Secondo la teoria neo-dissociativa elaborata da Hilgard nel 1977 è postulata la presenza di un sistema cognitivo multiplo coordinato da un Ego-

Executive cui sarebbero subordinati dei sottosistemi di controllo cognitivo

organizzati gerarchicamente.

L'ipnosi, come da un altro punto di vista

il sonno fisiologico, sarebbe in grado di modificare l'assetto

gerarchico di questi sottosistemi, riducendo la dominanza dell'Ego-Executive e permettendo cosi

il manifestarsi di una non ordinaria fenomenologia.

12) G. Tirone nel suo libro “Ipnositerapia” Tecniche di liberazione, Xenia 1999, a pag, 4, così

definisce lo stato ipnotico:

”L’ipnosi è un fatto biologico, è un dinamismo psicosomatico di particolare partecipazione

mente-corpo attraverso il quale

il soggetto riesce a influire sulle proprie condizioni

fisiche e psichiche.

L’aspetto caratterizzante di tale dinamismo è il monoideismo plastico.

Attraverso la propria coscienza di sé il soggetto è in grado di gestire la potenzialità

della rappresentazione mentale”.

13) Nel sito www.arsenio.net/sognilucidi.net ho trovato una definizione di ipnosi diversa dalle

altre fin qui menzionate.

“Si può definire l'ipnosi come quel processo che induce il rilassamento e la distrazione

della mente conscia, accentua la suggestionabilità e la percezione,

consente di accedere al subconscio attraverso l'immaginazione,

di sperimentare pensieri e immagini come se fossero reali”.

Induzione e terapia ipnotica di Erickson – Rossi

1) Costruzione del rapporto terapeutico

identificando i valori e le convinzioni e evitando fenomeni di resistenza

2) Definizione del problema di fondo

3) Raccolta delle informazioni nelle 5 aree distoniche

(famiglia di origine - famiglia acquisita - sesso hobby/lavoro - disturbi del comportamento) in maniera indiretta tramite metafore - racconti

personali (riconoscere i gesti di assenso e dissenso) e in maniera diretta (metamodello)

4) Tentativi di possibili soluzioni

5) Definizione dello stato desiderato cioè l’obiettivo da raggiungere assicurandosi che

l’obiettivo sia bene formato e graduale

(chunking down in piccoli obiettivi graduali)

6) Creare una aspettativa positiva valutando cosa impedisce al paziente di raggiungere il risultato

identificando anche le risorse necessarie

7) Possedere la capacità di definire lo stato presente del cliente e di allucinare le risorse

necessarie e i passaggi utili per passare da uno stato all'altro e di farlo anche su se stessi

8) Induzione di ipnosi

7) Riconoscimento dello stato ipnotico

8) Utilizzazione dello stato ipnotico

9) Prospettive nel futuro

Esse consentono di definire dei rapporti di causa-effetto fra il lavoro effettuato in ipnosi e gli eventi quotidiani - così da generalizzare il

cambiamento al di fuori della seduta

Perché i suggerimenti post-ipnotici abbiano sicuramente effetto li si possono associare a

eventi che il cliente sicuramente sperimenterà cercando di analizzare tutte le risposte possibili

10) De-induzione e risveglio

Passaggi utili durante l’induzione E’ sempre necessaria la fissazione dell'attenzione

tramite qualsiasi cosa che attragga e mantenga l'attenzione del soggetto

anche con la costruzione di

metafore - favole leggende – rituali - archetipi

ma soprattutto paradossi verbali che possano creare confusione o dispersione

Depotenziamento graduale od improvviso

degli abituali schemi di riferimento

e sistemi di credenze

tramite distrazione – shock – sorpresa - dubbio paradossi – confusione - destrutturazione...

Ricerca dell’inconscio

tramite implicazioni – domande - linguaggio analogico – metafore – racconti - aneddoti...

Processo inconscio

tramite la creazione di nuove associazioni

Risposta ipnotica

tramite l'espressione di potenzialità comportamentali e cognitive che vengono sperimentate - come se si producessero

in modo autonomo nel paziente

Fenomeni ottenibili con

le tecniche Ericksoniane

Regressione ai primi anni di vita - alla ricerca di eventuali traumi fisici o psicologici

Progressione verso anni futuri per innestare episodi virtuali di benessere

Amnesia

Analgesia Anestesia

Comportamento automatico in ipnosi

Dissociazione corticale

Catalessi

Visualizzazioni spontanee o guidate

Ipermnesia per traumi rimossi

Identificazione con il terapeuta od altri soggetti che possono ricordarlo in altri ambienti

Risposte Ideomotorie multiple

Risposte Ideosensorie multiple

Suggestione post-ipnotica

anche prolungata nel tempo

Distorsione del tempo

con rallentamento o velocizzazione

Secondo Erickson questi fenomeni sono indipendenti dalla profondità dello stato

ipnotico mentre nell'ipnosi classica

si usa suddividerla in diversi stati

a ognuno dei quali vengono associate determinate fenomenologie

A questo punto debbo confermare che

nella mia esperienza pluridecennale

la profondità degli stati coscienza ipnotici

dato che sono anche poco definibili

non presenta alcun valore terapeutico degno di attenzione

Per motivi storici vediamo però ugualmente insieme la definizione classica

1 Stati ipnoidi o ipnoidali

chiusura delle palpebre – rilassamento pesantezza – calore - leggera sonnolenza

2 Ipnosi leggera

retroversione oculare

catalessi oculare - catalessi degli arti

3 Ipnosi media

amnesia parziale - anestesia – accresciuta consapevolezza a livello sensoriale

suggerimenti post-ipnotici

4 Ipnosi profonda

amnesia e anestesia completa

sonnambulismo - allucinazioni o visualizzazioni positive e negative

L'ipnosi ci consente di superare

un pregiudizio piuttosto radicato

che consiste nella convinzione che tutti noi viviamo in un medesimo stato di coscienza e quindi

nell'identica realtà

Questo pregiudizio fa parte della nostra finitezza in questo campo

Se prendiamo pratica degli stati di coscienza modificati

tra cui appunto lo stato ipnotico

ci rendiamo conto che esistono altre modalità di studio del "mondo reale" che altrimenti viene

costruito tramite i nostri processi neurofisiologici mentali e sociali nel solo stato di veglia vigile

Tramite gli stati di coscienza modificati

possiamo utilizzare coscientemente

tali "regole" per definire una nuova realtà condivisa in cui superare

le limitazioni apprese

Una parte molto importante della tecnica ericksoniana è dare al cliente

delle direttive e dei compiti a casa

perché Erickson si era mantenuto per tutta la sua vita in linea con un approccio pragmatico e

comportamentale

Secondo Haley tale pratica assolve a vari scopi

1 Il principale fine della terapia è di fare in modo che le persone inizino a comportarsi in maniera

diversa e che altrettanto diverse siano le esperienze vissute

Le direttive rivestono una notevole importanza per rendere possibili questi cambiamenti di

comportamento e di vita

2 Le direttive vengono usate per intensificare il rapporto con il terapeuta

Se la direttiva è qualcosa che le persone sono chiamate a svolgere durante la settimana

il terapeuta in certo modo rimane nelle loro vite per tutto questo periodo di tempo

3 Le direttive vengono usate per avere informazioni sul comportamento del cliente

Che poi il paziente faccia o non faccia ciò che il terapeuta ha detto di fare

che se lo dimentichi o che invece ci provi senza riuscirci

in tutti i casi il terapeuta

riceve informazioni che altrimenti non sarebbe in grado di ottenere in altro modo

(Jay Haley - La terapia del problem-solving - Nuova Italia Scientifica - 1985 Roma p 56 - rivisto)

Tramite lo studio del lavoro di Erickson inizialmente da parte di Jay Haley e John

Weakland si poté constatare come

l’approccio terapeutico di Erickson consistesse in gran parte nell’applicazione pragmatica delle

idee che da qualche tempo si stavano sviluppando a Palo Alto con il progetto di ricerca

promosso da Bateson intorno ai “paradossi dell’astrazione nella comunicazione”

In effetti le prescrizioni paradossali utilizzate da Erickson erano in linea con

“i principi matematici della teoria dei tipi logici” da cui si sviluppò il modello di doppio legame con

la teoria dei sistemi e con la cibernetica

Per esempio Erickson comunicava a più livelli di coscienza

In principio prescriveva il sintomo incoraggiando paradossalmente la resistenza ad esso

con frasi adattePoi entrava di norma in contatto con un solo

paziente ma finiva per curare l’intera famiglia facendo ampiamente ricorso all’"effetto valanga"

Lo stato ipnotico assomiglia a strani tipi di fenomeni atmosferici ad alta quota chiamati

gloria nei quali si percepisce la sagoma dell’aereo tra le nubi

e) Autoipnosi

“Stato di coscienza modificato - ottenuto attraverso un lungo – serio – costante

impegnativo e motivato allenamento a rivolgere la mente dall’esterno verso l’interno - anche con l’uso di vari metodi di rilassamento o di parole

chiave o di “Mantra”

praticando l’introspezione

senza giungere con questo a realizzare sempre e comunque una vera e propria “autoanalisi”

oppure un graduale

“processo di individuazione ” alla Jung”

In prima istanza necessita di silenzio e raccoglimento interiore –

Poi diviene spontaneo efficace - costruttivo e terapeutico

Poi si cerca di dare un senso alla vita analizzando anche vari scrittori contemporanei

Max Frisch “Fate conto che la vita abbia un senso e poi lo cercate mentre la state vivendo”

Uwe Johnson”La vita comprende molto più di quanto possa apprendere su di essa colui che la

vive”

Martin Walser “Prometto che appena affiorirà alla mente questo ricercato senso - Vi scriverò”

Gregor Von Rezzoni “ Il senso della vita sta nell’interrogarsi sul senso della vita stessa”

Tecniche elementari per giungere all’autoipnosi

“Noi siamo ma anche diveniamo ciò che pensiamo”

La nostra salute fisica è legata a molti fattori ma è largamente influenzata dalle nostre aspettativeL’autoipnosi diviene pertanto un valido ed utile

strumento per diminuire le aspettative negative e aumentare le positive

Ricordarsi sempre che la teoria della comunicazione afferma che essa avviene su molti

livelli e soprattutto che quelli più bassi determinano il significato

conscio o inconscio di quelli superioriLa razionalità viene così ad essere perdente quando l’immaginazione è preponderante

Con la pratica dell’autoipnosi possiamo modificare le abitudini sbagliate - il comportamento errato - il pensiero

fuorviante e negativo - una sintomatologia emozionale troppo a lungo coltivata - tutte situazioni che portano a malattie funzionali

Si inizia con un allenamento ad autosuggerimenti semplici - sempre di

natura positiva - come sensazione di calore piacevole oppure di benessere fisico e

psichico - di rilassamento di tutti i muscoli del corpo cercando di “sentire bene” solo

coloro che sono appoggiati al tavolo

Ricordarsi sempre che è assolutamente necessario allenarsi

per un certo periodo di tempo variabile da individuo ad individuo

per ottenere risultati validi sicuri ed incoraggianti

Se ci si vuole allenare con la mente subconscia ed inconscia

è necessario un tempo di latenza per assimilare quanto si vuole ottenere in un

secondo tempo ed imparare a spegnere lentamente l’attività corticale

raggiungendo lo “stato di inibizione di corticale

con attivazione dei centri sottocorticali”

Ad esempio molte persone soffrono d’insonnia perché spesso pensano tra sé e sé

“Adesso devo dormire bene e subito”

Se ci si allena ad usare la parte subconscia ed inconscia si hanno migliori risultati a

“lasciare che accada” “lasciare che il sonno giunga”

piuttosto che sforzarsi per produrlo con la volontà

Come detto in precedenza iniziare con pensieri o formule molto semplici e

inserirle sempre nel presente

Non pensare “domani mi sentirò meglio”

ma “mi sento meglio”

La nostra attività subconscia o inconscia

“lavora sempre nel presente”

Pertanto va attivata solamente così altrimenti i risultati sono poco attendibili e

scarsamente duraturi

Ricordarsi che per il subconscio e l’inconscio il futuro è sempre proiettato avanti nel

tempo e di conseguenza non si realizzerà mai secondo le nostre aspettative

Il futuro non è in grado di creare un’immagine positiva perché – soprattutto per l’inconscio - non esiste - non è ancora

arrivato e non giungerà mai

Il futuro non ci appartiene

Non è influente sul corso della nostra vita e non è in grado di creare un’immagine

mentale positiva

Solo il presente ha la facoltà di risvegliare situazioni e comportamenti nuovi anche se

proiettati nel futuro

La formuletta magica per allenarsi bene all’autoipnosi è ricordarsi sempre del

“Qui e ora”

Procedendo in questo modo tutto il resto “viene da sé” - sempre però con un progressivo allenamento nel tempo

Come è ovvio ancora più errato riferirsi al passato

I ricordi rallentano o fermano l’allenamento

I ricordi funzionano come “palle al piede” perfino se sono positivi e piacevoli

Creare dunque sempreimmagini mentali positive nel presente

con frasi semplici L’inconscio riceve solo frasi semplici esenti

da forme letterarie elaborate E’ come un bambino di sei-otto anni

Allenarsi alle frasi con gradualità e misura fino a raggiungere scopi più elevati degli ordinari

come autoanalisi autorealizzazione e autoguarigione

Punto ancora più importante

Scegliere una frase per volta - innanzitutto rinforzando il proprio Io con pensieri od immagini

positive - nel presente - all’incirca ogni due-tre giorni - come

Mi sento meglio - Sono più forte

Mi sento a mio agio con me stesso e gli altri

per passare - più avanti nel tempo - a

Inizio a trovare la mia strada

Inizio a sentire come mi devo comportare

“Scorgo ora la mia strada verso la luce

Mi sto veramente incamminando verso la luce - e mentre mi incammino verso la luce - altra luce

nasce dentro - nasce dentro di me - nel mio profondo Sé

A poco a poco mi immergo in essa come in un grande bagno caldo di benessere e di serenità - La luce - la gioia - la serenità sono le fedeli compagne

della mia vita e devo iniziare a correggere i miei errori con il loro costante - utile e sincero aiuto”

Molto importante a questo punto

fissare degli obbiettivi da raggiungere

in base alla loro importanza ed attualità

Fissarne uno alla volta

ricordandosi sempre di pensarli realizzati nel presente e mai nel futuro

In questo modo si procede nel cammino dell’autoanalisi per poi passare

all’autorealizzazione con conseguente autoguarigione fisica e mentale

Dopo un certo periodo di tempo sempre variabile da individuo a individuo

ci si può lentamente incamminare sulla strada della realizzazione dell’inconscio

collettivo e mentale e più avanti dell’inconscio cosmico e spirituale alla ricerca del Profondo Sé

come spiegato meglio e in modo più vasto ed esauriente nel quarto volume

L’autoipnosi pertanto

se utilizzata con le metodiche suggerite diviene non solo ricerca personale ma anche un modo completo - anche se piuttosto lungo - di incontro con l’inconscio collettivo e cosmico

carico di momenti intensi che si avvicinano allo stato meditativo e mistico

Un altro mondo 1947 Escher

Il possibile ma fantastico

mondo dell’autoipnosi nella visione di

Escher

grande matematico

Primo esercizio elementare di autoipnosi

Secondo esercizio di autoipnosi

Terzo esercizio di autoipnosi più difficile

Quarto esercizio di autoipnosi meno facile

Quinto esercizio di autoipnosi piuttosto difficile

f) Stato meditativo

“Pratica essenzialmente di tipo autogeno - con allenamento progressivo alla concentrazione

mentale - in veglia vigile o rilassata

o anche in autoipnosi - a seconda dei soggetti e delle loro convinzioni religiose

oppure anche dei metodi usati

Lo scopo principale è aumentare progressivamente la consapevolezza di se stessi

e del vissuto interiore - a vari livelli - anche in relazione all’ambiente circostante e alle

motivazioni personali”

Alcune ricerche scientifiche sugli stati di coscienza hanno rilevato che i quadri più sincronici osservati - in Oriente come in Occidente - appartengono a persone che

meditano

La meditazione è uno strumento potentissimo di conoscenza di sé e quindi di autorealizzazione

È altresì il grande unificatore - armonizzatore e sincronizzatore della nostra mente e del nostro

essere

La meditazione è uno stato di non-mente di silenzio interiore in cui i pensieri tacciono

e la coscienza è quieta e risvegliata

Mentre ogni essere umano è differente da ogni altro nell’aspetto esteriore e nelle informazioni

della sua mente

è certamente uguale nel suo stato di vuoto

Sul nostro vuoto interiore possiamo sincronizzarci tutti

al di là delle razze - delle fedi religiose e delle ideologie

Il vuoto interiore è lo stato in cui si trovano i poeti quando percepiscono la bellezza

è lo stato in cui si perdono gli amanti

Il vuoto della mente è uno stato di pienezza dell’essere - l’unica via all’unità individuale e

planetaria

S. Caterina da Siena in stato meditativo

Vecchia pala d’altare

g) Stato mistico

“Esperienza particolare - di tipo ineffabile e indescrivibile - con sensazione reale di essere o

vivere con Dio o in Dio oppure a seconda delle varie convinzioni religiose

di entrare in immediato contatto con l’Assoluto attraverso porte completamente sconosciute alla

razionalità normale di ogni giorno”

Secondo Miegge in “Religione” per mistica si intende ”Il processo dell’identificazione del divino nell’estasi - quel processo cioè in cui l’“excessus

mentis” viene posto come traguardo dell’itinerario dell’anima verso Dio”

“Dobbiamo comprendere Dio e la creatura non come due realtà tra loro distanti - ma come una sola e medesima cosa” Giovanni Scoto Euriugena

“La mistica è l’esperienza dell’unità dell’essere unità di uomo e Dio - Dio e mondo e dunque anche

unità uomo - mondo”

“Mistico non significa misterioso ma supremamente razionale - dialettico - speculativo

Vannini – La mistica delle grandi religioni - 2004

Adele Verga Misticismo

h) Stato di coscienza modificato da sostanze psicoattive

Peiotl o

peiote

“Stato particolare di concentrazione passiva con presenza di fenomeni allucinatori - in prevalenza di tipo visivo e uditivo - con notevole distorsione

delle percezioni sensoriali

emersione spontanea di contenuti rimossi con esperienze di vario tipo che possono andare

dall’angoscia - al terrore - agli attacchi di panico ma anche presentarsi come esperienze di grado

elevato o pseudomistico”

È dovuto ad assunzione di alcol

etilico

degli alcaloidi della Canapa indiana

della dietilamide dell’acido lisergico

(LSD)

dei derivati dell’oppio

della caffeina della nicotina della cocaina

Cannabis

della mescalina

dell’anfetamina

ed altre ancora di recente

introduzione

tra le quali ricordiamo

l’ecstasy (MDMA)

e il crack

Amanita

Muscaria

Uno sguardo ora alle sostanze analgesiche prodotte dall’organismo per azione di svariati

stimoli fisici e psicologici

Endorfine e encefaline

Si tratta di sostanze endogene

dotate di proprietà biologiche analgesiche simili a

quelle della morfina e delle sostanze oppiacee

Attualmente si conoscono quattro distinte classi di endorfine dette

rispettivamente alfa – beta - gamma e delta

più due sostanze estratte dal

tessuto nervoso e denominate

encefaline o enkefaline

Le cellule destinate alla produzione delle endorfine sono sparse in varie

parti del sistema nervoso centrale

Tuttavia le stesse sono presenti anche

nell’ipofisi - nelle ghiandole surrenali

nelle ghiandole salivari

e nel tratto gastrointestinale

interessando i movimenti peristaltici e

gli enzimi digestivi e pancreatici

Le endorfine sembrano svolgere un ruolo fondamentale

nell’analgesia non farmacologica

Il significato biologico di queste sostanze è estremamente complesso e a esse viene

attribuita una funzione intermedia

tra quella degli ormoni e

quella svolta dai neurotrasmettitori

le sostanze che assicurano la trasmissione dei segnali nervosi

Le endorfine sembrano svolgere un ruolo notevole nell’insorgenza

dell’analgesia non farmacologica

cioè quella che si può ottenere mediante

tecniche come l’agopuntura

l’ipnosi - la stimolazione elettrica e

perfino da placebo

In tutte queste condizioni è infatti possibile osservare un aumento dell’attività cerebrale

beta-endorfinica ed encefalino-simile

L’attività delle endorfine può inoltre intervenire nei meccanismi che portano all’insorgenza dei

fenomeni di dipendenza e di assuefazione farmacologica e nella crisi da astinenza

Altri effetti biologici esplicati dalle endorfine interessano la termoregolazione

la produzione ormonale - la reazione allo stress il controllo dell’appetito

la funzionalità del tratto gastrointestinale come motilità - secrezione digestiva

secrezione pancreatica

AnandamideMolecola lipidica presente naturalmente

nell’organismo

Presenta le stesse proprietà dei tetracannabinoidi

rilasciati dalla marijuana sul sistema nervosoIl nome chimico della sostanza cannabinoide

endogena è arachidonil-etanolammide

Ma Mechoulam - lo scopritore

che aveva un debole per la cultura indiana preferì battezzarla anandamide

dal sanscrito ananda “gioia profonda”

La formula sanscrita è SSat-Chit-Ananda

“Essere – Coscienza - Gioia”

La scoperta di recettori nello striato ventromediale e nel nucleo accumbens

suggerisce l'esistenza di una relazione con i neuroni dopaminergici e quindi con i processi di

gratificazione cerebrale

Alti livelli di anandamide sono stati rinvenuti in atleti sottoposti a sforzo fisico - tanto che si parla

dell’ “euforia del corridore” simile appunto all’euforia da cannabinoidi

Le ricerche sono ancora in corso - ma è utile conoscere questa scoperta per il fatto che non

esistono solo i recettori idrofili dei derivati dell’oppio - come le endorfine e le enkefaline o

encefaline - ma anche recettori lipofili per i derivati della cannabis

I recettori della cannabis sono reperibili

nell’ippocampo - la cui attivazione potrebbe causare la proverbiale smemoratezza del

fumatore di hashish – tanto che viene chiamata presso i popoli arabi – la “fumata dell’oblio” come del resto anche quella a base di oppio

Oppure i recettori si possono rintracciare anche nell’ipotalamo - una struttura alla base del

cervello che regola molti di quei processi vitali che funzionano benissimo senza l’intervento

della volontà e sui quali la nostra coscienza - a meno di essere un guru - non ha alcun controllo

la fame - la sete - la temperatura corporea

e gli stati emozionali

Andreoli però scrive a proposito dell’affermazione che

la cannabis è una droga leggera

“Siccome abbiamo fallito nella prevenzione della tossicodipendenza - ora tentiamo - in tutti i modi

– di accettarla - di minimizzare l’effetto della cannabis - assecondandone l’uso

Scarseggia purtroppo l'attenzione verso la persona e i grandi ideali da farle

conseguire per ottenere una buona società Occorre quindi capire che cosa significhi per un ragazzo d’oggi provare la droga leggera e quali

provocazioni e alterazioni possa indurre nella sua personalità

Trovare poi rimedi scientifici e promuovere - in tutti gli adulti - opinioni esatte sui danni fisici e

psichici di questa sostanza (impropriamente detta leggera) capace di compromettere

l’equilibrio psichico e viziare i rapporti sociali”

Nel III° Convegno monotematico SIF

Napoli 27 Maggio 2000

su cannabis e recettori dei cannabinoidi - si è parlato del ruolo dei recettori cannabinoidi nel

controllo delle funzioni intestinali

Gli agonisti dei recettori dei cannabinoidi – a basse dosi – aumentano il rilascio di acetilcolina nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo - nei

ratti in vivo

La Cannabis sembra del resto essere efficace nella sclerosi multipla per l’effetto inibitorio degli agonisti dei cannabinoidi sul rilascio di PGE2 in culture primarie di astrociti nel ratto

Questo fatto è molto importante perché mi da la possibilità di provare

una tecnica innovativa ipnotica o autoipnotica per l’innalzamento della soglia del dolore

in modo particolare nei casi di dolori cronici di qualsiasi tipo anche oncologico

Come per la diminuzione della lettura della mappa cerebrale

è possibile dunque allenare il pazientecon opportuni suggerimenti

in modo particolare in ipnosi mascherata accompagnata da agoreflessoterapia ecc.

a produrre endorfine – encefaline e anandamide per raggiungere una discreta analgesia in tutti i settori colpiti da dolore

cronico anche oncologico

Dopo qualche tempo - nei casi più importanti - si allena il paziente all’autoipnosi - in modo che

possa formare endorfine – encefaline e cannabinoidi

a seconda delle necessità del suo organismo

E’ ovvio che si tratta di tecnica piuttosto difficile ma priva di inconvenienti - dato che le sostanze analgesiche endogene - non danno fenomeni di

dipendenza - al contrario di quelle esogene

La mia non è solamente un’ipotesi di lavoro dato che ho personalmente provato tutto ciò - ma con

alle spalle anni di allenamento all’autoipnosi

i) Stato di coscienza modificato da forti motivazioni

Anche le forti motivazioni con intenso coinvolgimento emotivo - come accade durante

grandi avvenimenti sportivi - nella guerriglia specie urbana - nei terremoti catastrofici - nelle esondazioni comprendenti larghi territori - nelle tragedie naturali o provocate possono indurre

stati di coscienza modificati con diminuzione o abolizione delle sensazioni di intenso dolore - del

sonno - della fatica - per aumento dei neuromodulatori - dei neuroormoni e dei neurotrasmettitori e per contemporaneo

innalzamento della soglia del dolore

Se tutto ciò si raggiunge automaticamente nell’analgesia ottenuta

nel corso di forti motivazioni ritengo che possa essere utile e naturalmente possibile ottenere buoni risultati anche con un

costante e progressivo allenamento del paziente

in stato ipnotico almeno medio anche con l’ipnosi mascherata

a produrre tutte quelle sostanze che inibiscono la sensazione del dolore

o a livello corticale – oppure a livello dei centri sottocorticali – in modo specifico il talamo - il sistema limbico – l’ipotalamo

l’ippocampo e l’amigdala attenuando l’emotività e l’ansia che sempre

accompagnano tali manifestazioni fisiche

I tre tipi di psicologia secondo Tart

Psicologia ordinaria

Psicologia umanistica

Psicologia transpersonale

La psicologia ordinaria è fonte di molte utili informazioni - ma è usualmente portata avanti all'interno dell'implicito paradigma scientista

dei nostri tempi

Nonostante queste limitazioni ci sono molte scoperte rilevanti per comprendere la

coscienza

Da notare almeno tre considerazioni

1) La totalità del funzionamento mentale è più grande che la parte che sperimentiamo come

contenuto della nostra mente cosciente

2) Ci sono meccanismi psicologici personali di distorsione - come ad esempio i classici

meccanismi di difesa della psicanalisi od il bisogno di approvazione - che distorcono le

nostre osservazioni del contenuto della coscienza - allo stesso modo delle nostre

osservazioni sul mondo esterno e sulla gente

3) Ci sono investimenti emotivi e cognitivi caratteristici di ogni cultura in vari credi e

visioni del mondo che similmente influenzano le nostre osservazioni

Questo portò Tart alla seconda prospettiva per studiare la natura della coscienza

la psicologia transpersonale

Negli anni '50 un nuovo tipo di paziente aveva iniziato a frequentare gli studi degli

psicoterapeuti - almeno negli Stati Uniti

Da noi invece succede solo dagli anni ‘80

Il paziente ordinario si cura perché non funziona bene nella vita ordinaria

Può sperimentare troppo stress - avere relazioni personali insoddisfacenti - essere troppo timido

o reattivo

Questo nuovo tipo di paziente avrebbe dovuto essere perfettamente felice secondo gli ordinari

criteri sociali - dato che funzionava bene ed aveva tutte le caratteristiche sociali che si ritiene producano felicità come relazioni soddisfacenti - una buona vita sessuale -

rispetto nella comunità - un buon lavoro ecc

I loro problemi erano del genere

"La vita è tutta qui?" o "Sono stufo di diventare sempre più ricco, non c'è qualcosa di più?“

“Non è possibile aspirare a qualcosa che possa elevarmi anche nello spirito”?

“La mia vita scorre purtroppo senza senso e mi avvicino alla fine senza un traguardo definito”

Questi "nevrotici esistenziali“ come erano chiamati volevano un regime di vita più

significativo di quanto la società occidentale potesse dar loro pur in mezzo agli agi di ogni

giorno

Dentro la notte della loro anima stava nascendo la luce - come le luci dell’aurora boreale

Aurora boreale in Giappone il 29 Ottobre 2003

La Psicologia Umanistica Questo ha portato alla creazione di una piccola ma importante nuova branca della psicologia una "terza forza“ - la psicologia umanistica

Persone che funzionavano particolarmente bene, ma erano disturbate psicologicamente

invece che come pazienti psichiatrici - furono trattati da psicologi come Abraham Maslow

In tal modo i soggetti con disturbi psicologici divennero aree legittime di studio

Erano soggetti che avevano sperimentato momenti di autenticità - di esperienze di vetta -

d'amore cosmico e di illuminante creatività

Il "normale" funzionamento psicologico, culturalmente ritenuto di successo, fu mostrato come subnormale rispetto a quanto gli umani

avrebbero potuto imparare ad essere

Una considerevole enfasi fu messa nella applicazione pratica di queste idee - primariamente

come nuove forme di educazione corporea ed emozionale

e - dice Tart - si sono formati gruppi di incontro o simili dove la gente comune imparava a vivere

una più ricca vita emozionale soprattutto su base consapevole

Tuttavia in generale la psicologia umanistica non aveva realmente messo in discussione il

regnante paradigma materialistico e scientista

Eravamo ancora rimasti nei processi materiali con nessuna ragione intrinseca di vivere

se non con pulsioni biologiche

accidentalmente acquisite

che ci orientavano in sistema di vita quotidiano

Tutto ciò finiva in una morte oscura - senza senso - verso e dentro il nulla

l’annientamento della personalità –

della memoria ecc

Psicologia Transpersonale

Dalla psicologia umanistica negli anni '60- ‘70 Tart si è evoluto verso la realizzazione della

Psicologia Transpersonale

"Trans" viene dalla radice latina che significa oltre - oltre la "persona“ - la maschera sociale, il sé

ordinario - l’individuale

Attraverso la storia

donne e uomini

hanno avuto esperienze che li hanno convinti che noi siamo molto più del

nostro quotidiano sé ordinario

ma che abbiamo esperienze significative risalenti dal Profondo Sé o Mondo Interno

Come

immaginiamo

il profondo Sé

OoMondo Interno ?

Un occhio

che

emerge

da una massa

amorfa?

Come esempio più esteso - Tart riferisce l’esperienza mistica di Maurice Bucke

un fisico del XIX° secolo Egli la descrisse in terza persona cercando di essere il più accurato

ed obiettivo possibile

“Era primavera - all'inizio dei suoi trentasei anni Egli e due amici avevano passato il pomeriggio

leggendo Wordsworth - Shelley - Keats Browning e specialmente Whitman

Si lasciarono a mezzanotte ed egli ebbe un lungo viaggio in una carrozza - era in una città inglese La sua mente - profondamente sotto la influenza delle idee - immagini ed emozioni evocate dalla

lettura e discussione del pomeriggioera calma ed in pace

Egli era in uno stato di quieto quasi passivo godimento

Improvvisamente senza alcun preavviso si trovò come avvolto

da una nuvola del colore di fiamma Per un istante egli pensò al fuoco

qualche improvvisa esplosione nella grande città

quindi si accorse che la luce era dentro di lui

Immediatamente dopo fu pervaso da un senso di esultanza, di immensa gioia, accompagnato od

immediatamente seguito da una illuminazione intellettuale assolutamente

impossibile da descrivere Nel suo cervello passò un momentaneo lampo

dello splendore Brahmico che ha da allora in poi illuminato la sua vita

sul suo cuore cadde una goccia di Benedizione Brahmica - lasciandogli da allora in poi

un sapore di paradiso

Tra le altre cose...egli vide e seppe che il Cosmo non è materia morta ma una Presenza vivente

che l'anima dell'uomo è immortale

che l'universo è così costruito ed ordinato che al di là di ogni dubbio tutte le cose lavorano

assieme per il bene comune

Il principio fondante del mondo è ciò che chiamiamo amore e che la felicità di ognuno è

alla fine assolutamente certa

Egli dichiara che ha imparato più nei pochi secondi che è durata l’illuminazione che nei

precedenti mesi e persino anni di studi

e che egli apprese molto di più di ciò che nessuno studio avrebbe mai potuto dare

L’ illuminazione durò solo pochi secondi ma i suoi effetti di rivelarono indelebili

Fu impossibile per lui dimenticare ciò che vide e seppe quella volta né egli dubitò o poté mai

dubitare - della verità di ciò che fu allora presentato alla sua mente...Si può ben dire che Bucke fosse oltre - trans - il suo sé ordinario”

Gli aborigeniaustraliani

vanno spesso

oltre il Séordinario

Altre due esperienze significative tra mille della letteratura

TagoreEra mattina

Stavo guardando l’alba in Free School Lane

Improvvisamente prese forma un panorama

e tutto ciò che vedevo diventava splendido

Il mondo intero era una solamusica radiosa - un ritmo

meravigliosoLe case - la gente che camminava

i bambini che giocavanoOgni cosa sembrava far parte di un

tutto luminoso

Tagore - Il primo dolore

Il viottolo – nella penombra della foresta – è sepolto dalle erbacce - In quel luogo solitario

improvvisamente sento una voce alle mie spalle “Non mi conosci?”

Mi volto e lo guardo ”Sì - ti conosco - ma il tuo nome….non lo ricordo”

“Io sono il tuo dolore - quello di quando avevo venticinque anni”

I suoi occhi erano umidi e lucenti - come lune riflesse nell’acqua - Sono rimasto allibito - “Una

volta eri terribile - come una nuvola carica di pioggia - Ora hai l’aspetto pacato dell’autunno -

Forse hai perduto le lacrime di quei giorni?”

Il dolore sorride in silenzio e mi rivela ogni cosa La nuvola del monsone ha imparato a sorridere

come un fiore di loto d’autunnoGli chiedo “Conservi ancora la mia giovinezza?”Risponde ”Guarda la collana di fiori al mio collo”Guardo e m’accorgo che nessun petalo è caduto

e dico”Tutto è invecchiato in me

ma non la mia giovinezza che è ancora fiorita al tuo collo”

Si toglie lentamente la collana di fiori e me ne cinge il collo - ricordandomi“Quel giorno dicesti che non volevi

conforto ma dolore”

Rispondo confuso”E’ passato tanto tempo da

allora e ho dimenticato tutto questo non so neppure

dire quando” “Io, che sono un dono di Dio non

l’ho dimenticato e da allora mi sono nascostoPrendimi ora”

Prendo la sua mano nella mia e gli dico”Anche il dolore può essere così bello?

Mi risponde”Quello che un tempo fu dolore

ora è solo pace”

PascoliAd un tratto vidi una palla d’oro - un globo di fuoco cadere dal cielo con

grande lentezza E immerse nel gran verde - in silenzio molle Oh! La palla dal cielo! Non era il

piccolo lampo della tua canna uomo mortale

Scendeva dagli azzurri calma e tacita….

Dimenticai molte sciagure Vidi in un sogno scendere le stelle luminose e le vedo sempre come

pastore seduto sulla pietra….E non mi dolse d’essere una stella che illuminando discendea nell’ombra…..

E sentii la mia vita confusa col gran tutto

Si attua improvvisamente un grande ampliamento del senso del sé

e della coscienza che fa apparire la coscienza ordinaria

una manifestazione molto ristretta e limitata della più grande totalità del profondo Sé

Si apprende con amorevole tolleranza che la pretenziosità del sé ordinario nel ritenersi

suprema manifestazione di intelligenza è solo una visione ristretta della vita

Si giunge così a vari tipi di nuova conoscenza “ conoscenza totalizzante” - "conoscenza

trascendente “ - " conoscenza illuminante” che rendono la conoscenza ordinaria solo il

primo passo verso l’assoluto oppure verso la conoscenza profonda di sé stessi

Si tratta di nuove conoscenze che portano alla convinzione che

l'universo sia un organismo

vivente e intelligente

in una dimensione mentale che include i fenomeni materiali come un substrato e che rende l'universo coerentemente amorevole e

significante

nonostante gli apparenti orrori del livello ordinario

Noi siamo una parte inerente di questa intelligenza non un accidente senza significato

In ultima analisi siamo parte integrante del cosmo e della sua vita in tutti i suoi modi di manifestarsi

– fisico - mentale e spirituale

La nebulosa Eta Carinae, palpitante di vita nel cielo australe - formata da miliardi di stelle - alcune delle quali in formazione ed altre alla fine del ciclo vitale

Questi generi trascendenti

di conoscenza sono spesso stati specifici

ma non sono ricordati o compresi molto bene nella consapevolezza ordinaria

Hanno perfettamente senso solo negli stati di coscienza modificati

Si tratta di stati anche difficili da descrivere con le parole od il linguaggio dello stato di veglia vigile ma sono sempre vissuti intensamente

quasi come un “sogno lucido”

Il contenuto di tali conoscenze concerne sempre questioni di fondamentale significato e costituisce una "conoscenza emozionale" oltre

che intellettuale

Il simbolismo

nei sogni lucidi

esprime metafore

che acquistano un valore di vera realtà

dalla quale si

emerge a fatica

nel risveglio

Il più breve tipo di esperienza transpersonale può trasformare enormemente

l'orientamento della vita dello sperimentatore Un esempio è l’assoluta convinzione riportata da

coloro che hanno avuto esperienze di quasi morte (EQM)

Lo scopo primario della vita è imparare ad amare Se non hai imparato ad amare la tua vita non è

stata di gran valore E’ una vita quasi perduta

Con lo stato di coscienza totalizzante inizia la strada verso la consapevolezza

del vivere con amoreDobbiamo dare un senso individuale collettivo e

cosmico sia alla vita personale sia alla vita di tutti gli altri esseri umani del pianeta

Dobbiamo renderci conto che può esistere una fusione di intenti tra tutti gli esseri umani e che insieme è possibile intraprendere la strada lunga

e difficile verso la Supercoscienza Cosmica in tutta la sua interezza

Una volta iniziato il percorso verso lo stato di coscienza totalizzante non sarà più possibile

fermarsi o peggio tornare indietro - E’ come essere immersi in una forte corrente ascendente che porta

sempre più verso l’alto - L’energia ricevuta si trasforma in ulteriore informazione e l’informazione

in seguito in maggiore conoscenza e coscienza

Ogni attimo della vita diviene così momento di interesse per tutto ciò che riguarda la vita stessa e anche per tutto ciò che ci circonda - Diviene anche

momento di gioia per la sensazione di essere viventi che partecipano della vita dell’intero

universo

Momento di partecipazione attiva alla vita degli altri Momento da vivere “attimo dopo attimo” - in un “continuum spazio-temporale” che si allarga a dismisura e che si espande all’infinito dentro

l’infinito

Una magnifica alba invernale per un nuovo giorno di sole e di partecipazione attiva alla vita

personale e collettiva

Espansione della coscienza nelle ere

4,5 miliardi di anni Origine della Terra3,5 miliardi di anni Origine della vita1,7 miliardi di anni Alghe0,8 miliardi di anni Rettili0,3 miliardi di anni Mammiferi0,1 miliardi di anni UomoTra migliaia di anni Coscienza planetariaTra milioni di anni Coscienza cosmica

Momenti di coscienza cosmica

STATI DI COSCIENZA MODIFICATI

NEUROFISIOLOGICI

Artefatto della mente o realtà veramente vissuta?

Si tratta in conclusione di capire se effettivamente esistono altre

realtà al di fuori della normale di tutti i giorni

Un giorno i fisici ed i cosmologi molto probabilmente riusciranno a darci qualche

idea meno confusa anche e perfino sugli stati di coscienza modificati

In modo particolare tutti quelli che portano verso l’evoluzione

L’ultima teoria cosmologica

delle stringhe e delle superstringe

basandosi sul fatto che tutto nel cosmo è vibrazione ci rivela che siamo esseri viventi in

continuo divenire ed evoluzione

Essi alla luce delle ultime scoperte in campo fisico e cosmologico

iniziano già a parlare di pianeti extrasolari

di probabili civiltà superiori nel cosmo

di particelle più veloci della luce i tachioni

di universi paralleli al nostro o addirittura intersecantisi con il nostro

di una lunga e forse infinita serie di Big Bang prima dell’attuale

di buchi neri attraverso i quali esisterebbero porte verso altri universi ecc

Alla maniera di Julian Barbour“La fine del tempo “ - Einaudi

possiamo dire che“Il nostro passato è semplicemente in un

altro mondo e ogni Adesso di cui facciamo esperienza è nuovo e distinto”

“L’istante non è nel tempo è l’istante a essere nel tempo”

O ancora “Non c’è un mondo ma un pulviscolo di mondi

il mio domani non è qui ma in un altro mondo e in un altro mondo

ancora ero ieri”

E’ inutile

E’ inutile dunque - anche se al momento non abbiamo prove sperimentali sicure - definire

come artefatti della mente determinati stati di coscienza modificati che abbiamo analizzato nei

capitoli precedenti

Non è possibile che le persone che li hanno sperimentati e descritti con vari tipi di linguaggio

siano tutte in malafede!

Non è possibile catalogare come millantatori

certi soggetti che per raccontare le loro esperienze fuori della realtà normale

in tutte le epoche

hanno perso la fiducia dei contemporanei l’eventuale posto di lavoro e

la pace della loro normale quotidianità!

Forse è anche possibile o probabile che l’immenso groviglio di neuroni

che compongono la nostra corteccia e sottocorteccia

sia solo il substrato di una

entità superiore ed astratta

che possiamo chiamare con il nome di “anima”

Essa si serve della materia cerebrale

solo per evidenziare la sua presenza

Così ci è possibile avanzare

sia pure molto lentamente e con grande fatica

sulla strada dell’evoluzione

Ciò starebbe a dimostrare in ultima analisi che possiamo considerarci come dei

“sistemi aperti”

che si avviano verso la

sintropia o entropia negativa

in altre parole

“sistemi che evolvono nel tempo”

Al contrario invece

dei sistemi fisici normali che vanno verso

l’ entropia - cioè “sistemi che decadono” e lentamente ma inesorabilmente

si portano verso il nulla

secondo il II° principio della termodinamica

Le ultime teorie fisiche delle stringhe e superstringhe indicano che

tutto nell’universo è vibrazione

e pertanto tutto vibra in sintonia o in opposizione di fase

A livello umano questa teoria dei fisici d’avanguardia darebbe una spiegazione a

livello fisico perfino della simpatia o dell’antipatia “a prima vista”

tra due esseri umani

Se le onde cerebrali sono in sintonia di fase si forma simpatia spontanea - se sono in opposizione di fase si genera antipatia

Da qualche anno anche in Italia si studiano gli stati di coscienza

Marco Margnelli laureato in Medicina nel 1965E' stato ricercatore presso il CNR - il Karl

Ludwig Institut fur Physiologie dell'Università di Lipsia e l'Università del North Carolina Nel 1981 ha iniziato la libera professione

come terapista del comportamento interessandosi successivamente di fisiologia degli stati di coscienza

con particolare attenzione alla fisiologia della meditazione e dell'estasi mistica

Nel 1987 ha fondato il Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza

nel quale vengono svolte ricerche sul sonno - il sogno e su vari stati modificati

di coscienza

Nitamo Montecucco, medico, direttore del Centro

Internazionale di Medicina Olistica del Villaggio Globale di Bagni di Lucca - ricercatore in neurofisiologia degli stati di coscienza - ha pubblicato un testo dal titolo Cyber - La

visione Olistica che porta come sottotitolo

Scienza e Spiritualità del Terzo millennio

Il villaggio

globale

Se partiamo da una frase di D. Bohm - nel libro “Universo – Mente - Materia” che dice

”La coscienza è intessuta implicitamente in tutta la materia e la materia è intessuta dalla

coscienza” - possiamo arrivare alla sintesi esplicativa di Eccles e Popper - che

“energia implica informazione ed informazione implica coscienza”

E ciò ci aiuta a comprendere - in modo naturalmente più scientifico e razionale - che la dimensione materiale è intimamente connessa

con la dimensione spirituale - in modo così unito che non è possibile annullare l’una senza

annullare anche l’altra

A questo punto si inserisce molto bene la“Tavola sintetica dei Principia Cibernetica” che riporto integralmente dal volume “Cyber” di Montecucco - a pag. 139-140 - in modo da ampliare ulteriormente il tema di discussione

sullo “Stato di Coscienza totalizzante”

Principio archetipico del Vuoto Primordiale

L’inizio dell’esistenza corrisponde ciberneticamente alla totale assenza di

informazioni/coscienza

Principio archetipico dell’Unità di coscienza del Tutto

Dal vuoto potenziale emerge l’Essere, la coscienza della propria esistenza: la Coscienza

del Tutto

Principio archetipico della creazione/distruzione multidimensionale

Il risveglio della Coscienza Vuota genera/crea attraverso il movimento/energia tutte le unità e

le dimensioni dell’esistenza

L’esistenza quindi è completamente formata da unità energetiche di informazioni/coscienza

Ogni unità esistente riflette olograficamente e sincronicamente la Coscienza del Tutto ed il

Vuoto originario

Ogni unità è quindi sacra ed insostituibile parte di un unico Tutto

Principio di implicazione informatica

L’energia implica informazione

Ogni unità di energia è un’unità di informazioni

Ogni forma implica la formazione

Ogni fenomeno fisico è costituito da quanti di energia che chiamiamo particelle elementari Questi quanti di energia - dal punto di vista

cibernetico - sono dei quanti di informazione

Ogni particella è un’unità di informazione (massa spin – carica - velocità - ecc.) che reagisce con

altre particelle dettate dalle stesse caratteristiche delle informazioni Ogni fenomeno fisico è quindi

un fenomeno informatico - per cui - simultaneamente alla lettura in chiave energetica

esiste una lettura in chiave informatica

Principio di implicazione noetica

L’informazione implica coscienza

L’informazione è coscienza

Ogni unità o campo di energia è quindi un’unità o campo di coscienza

Non può esistere informazione senza significato

Un’informazione senza significato è un non senso e la percezione del significato dell’informazione è

coscienza

L’informazione è coscienza della propria stessa informazione - è coscienza di Sé

Ogni particella elementare (fotone) rappresenta un quanto inscindibile di informazione e quindi è la

più elementare unità di coscienza che rappresenta il senso globale delle sue informazioni

Principio di conservazione

L’informazione/coscienza implica un principio di conservazione

Ogni unità di coscienza quindi conserva dell’informazione che chiamiamo memoria di Sé

Parallelamente al primo principio della termodinamica o principio della conservazione dell’energia e della massa - esiste un analogo

principio della conservazione dell’informazione nessuna informazione può essere eliminata

ma solo cambiare di stato o di densità

La conservazione dell’informazione viene chiamata comunemente memoria

Principio di sintropia

La coscienza implica unità – ordine – coerenza sincronicità - amore

L’unità di coscienza implica una tendenza all’ordine delle informazioni

Parallelamente al secondo principio della termodinamica o di entropia o caotico - secondo il

quale nei sistemi chiusi esiste una tendenza al disordine/disgregazione - inteso come ordine al livello di energia e complessità più basso - esiste

un principio complementare di sintropia o di coerenza, ordine e unità per cui - nei sistemi aperti

come ogni unità di coscienza - si osserva una tendenza ad organizzarsi verso un ordine sempre

maggiore di grande efficienza/consapevolezza e di altrettanto grande complessità/conoscenza

Principio di auto-coscienza/conoscenza

La coscienza è la matrice della conoscenza

Ogni unità di conoscenza conosce se stessa e le altre unità

La coscienza - come capacità di percepire il senso o significato di una informazione - è il

fondamento dell’atto del conoscere - per questo ogni unità di coscienza si autoconosce (attraverso circolazioni di informazioni

retroattive o flussi informatici a biofeedback)

e si identifica con le sue stesse informazioni

Ogni reazione tra particelle – atomi - cellule e cosi via implica uno scambio di informazioni - uno coscienza del loro significato e quindi un

continuo processo di aumento della conoscenza

Principio di evoluzione

La coscienza si evolve

L’unità di coscienza tende ad evolvere - ossia a espandere ed ordinare il proprio campo verso una

maggiore complessità/densità informatica di consapevolezza e conoscenza

Il principio di conservazione e di sintropia

porta al principio di evoluzione e al successivo principio di unità

Ogni unità di coscienza - sulla base del principio di conservazione e di sintropia - manifesta quindi la tendenza ad aumentare ed espandere il proprio campo di informazioni e coscienza - aumentando

la conoscenza di Sé e delle altre unità nello spazio/tempo e nella complessità

Principio di autotrascendenza o di unità dei campi di coscienza o del Buddhafield

La coscienza è Una

Le unità di coscienza si evolvono trascendendo se stesse nel processo di fusione in unità più

vaste

L’unità più complessa che si crea dalla fusione di unità più primitive è un campo di coscienza

collettivo chiamato Buddhafield

Nella storia dell’evoluzione planetaria e cosmica si osservano dei progressivi salti co-evolutivi

come dalle particelle agli atomi - dagli atomi alle cellule e dalle cellule agli animali multicellulari

Questo è un processo di unità di comunicazione creato dal principio di sintropia

Ricerche sulla sincronizzazione cerebrale con olotester

Montecucco - Serrano

Si tratta di un progetto sperimentale relativo allo studio della coscienza collettiva intesa come

coerenza tra i campi psi di differenti soggetti utilizzando un

elettroencefalografo computerizzato

che permette di analizzare e quantificare la coerenza o sincronizzazione tra le onde

cerebrali di un soggetto o tra più soggetti

Si tratterebbe di creare un gruppo di persone che praticando delle tecniche di rilassamento

meditazione o semplicemente contatto empatico in gruppo per lungo tempo

possano manifestare un’elevata coerenza o sincronizzazione cerebrale tra di loro

Dividendo il gruppo e ponendo i soggetti sperimentali a grande distanza tra loro

si può verificare facendoli entrare in uno stato di empatia

se le onde di sincronizzazione si comportano in modo analogo

a come se fossero ancora vicini fisicamente

L'elettroencefalografo (ed eventualmente altri strumenti di analisi

fisiologica: GSR, miogramma, ecc) mostra spesso una sincronizzazione cosi da

dimostrare la realtà di una comunicazione non-locale

Tutto ciò è stato studiato - analizzato e sperimentato all'Università di Parigi dal fisico

Allan Aspect che

in continue prove di laboratorio

ha separato due elettroni da uno stesso atomo e ha verificato che esisteva tra loro una

coerenza-interazione come se esistesse una comunicazione più veloce della luce

denominata

comunicazione non-locale

Un secondo progetto - ben più complesso e articolato –

consiste in un lavoro interdisciplinare di gruppo dove differenti esperti in specifici campi

ricodificano la teoria neodarwiniana dell'evoluzione - che è basata sul "caso" come

elemento determinante di ogni mutazione -trasformandola in una teoria su base sistemica-olistica che reintroduca il senso dell'intelligenza

e della conoscenza nel processo evolutivo

Questo lavoro collettivo dovrebbe divenire con il tempo un messaggio sufficientemente forte da catalizzare l'interesse della scienza ufficiale e

iniziare un'opera di apertura culturale sull'evoluzione umana nell'immediato futuro

Esempio di perfetta sincronizzazione tra i due emisferi cerebrali in soggetto in stato di

coscienza modificato meditativo

Dal 1995 è stata fondata in Italia la rivista “Altrove” della Società Italiana per lo Studio degli

Stati di Coscienza - Nautilus - Torinoe “Airesis” per lo Studio degli Stati Altri di

Coscienza

Un solo titolo esemplificativo“Proposte per una episteme degli stati "altri" di

coscienza”Alloisio Miriam e Pracca Pierpaolo 

Lo studio degli stati alterati o "altri" di coscienza rientra nell'idea di penetrare all'interno del mondo soggettivo evidenziandone gli aspetti più nascosti

o per lo meno quelli che la nostra cultura "ufficiale" e la nostra realtà consensuale

ritengono di interesse marginale

Eppure il 90% delle culture del nostro pianeta possiede una qualche forma di rituale - più o meno

istituzionalizzato o riconosciuto - di alterazione della mente o - se preferiamo - di ricerca di una

dimensione "altra"…….. Più avanti gli autori continuano così…..

Stati "altri" di coscienza - una NeuroTrascendenza?

Fra gli stati "altri" di coscienza studiati in questi anni vi sono

l'ebbrezza da droga e da alcool - le visioni ESP

gli stati di trance dei medium

l'esperienza peritanatica della quasi-morte

il digiuno - la meditazione - i sogni guidati e la deprivazione sensoriale

Stati ipnotici - autoipnotici e modificati con probabile attivazione di fenomeni cosiddetti

paranormali

La parapsicologia presenta vari campi di indagine ma non tutti quelli a lei attribuiti

Per es. non si interessa affatto di astrologia fenomeni UFO - ricerche sui primitivi

se non in casi specifici – alchimia - stregoneria magia bianca e nera ecc

I campi di ricerca sono

1) Telepatia - comunicazione non verbale e diretta da mente a mente

2) Precognizione o premonizione - ottenere informazioni su eventi futuri - quando questi

non possono essere previsti attraverso le vie normali - Un esempio possono essere i

sogni premonitori

3) Chiaroveggenza - ottenere informazioni su eventi lontani - al di fuori dei sensi normali

1) ESP - percezione extrasensoriale

Di norma racchiude la telepatia

la precognizione e la chiaroveggenza

1) Psicocinesi o PK - interazione diretta della mente con oggetti fisici - animati od inanimati

   6)   Bio-PK - interazione diretta tra mente e sistemi viventi

7) NDE - esperienze in punto di morte o di soggetti risvegliati dal coma

1) OBE - esperienze al di fuori del corpo accompagnate da visualizzazioni

del proprio corpo

9) Reincarnazione - la credenza in vite successive

1) Spiritismo - fenomeni ricorrenti in

particolari luoghi come apparizioni suoni movimenti di oggetti ecc

11) Poltergeist - fenomeni di infestazione spesso attribuiti agli spiriti e che invece fanno parte di organismi viventi - specie adolescenti

12) PSI - fenomeni psichici

Tutti coloro che si sono interessati di stati di coscienza modificati e di ipnosi nel lungo corso della loro storia

hanno anche posto in misura più o meno esplicita la loro attenzione sui fenomeni

spontanei o provocati che si ripetevano spesso e per i quali non esisteva una spiegazione

cosiddetta “scientifica”D’altra parte non si può nemmeno negare che anche alle soglie del terzo millennio esista un continuo proliferare di maghi - di astrologi di santoni - di possessioni - di infestazioni

di apparizioni - di guarigioni miracolose - di un grande ed inesplicabile “ritorno del magico” - che

varrebbe almeno la pena di considerare come “fenomeno collettivo con risveglio dello

sconosciuto che abbiamo in noi”

Il ritorno del magico in una notte di luna piena

Tra questi menzioniamo solamente Mesmer Freud e Jung - dei quali troverete esempi

eclatanti nei quattro miei volumi o nell’abstract che verrà distribuito

alla fine dell’incontro

Nell’abstract anche un esempio di"Induzione per il risveglio dell'Inconscio

Spirituale o del Profondo Sé oppure anche di avvicinamento allo Spirito

a scopo terapeutico o di elevazione personale"

Mesmer e le sue tinozze magneticheDa una stampa dell’epoca

Freud padre della

psicanalisi

Jung ed il suo mandala preferito rielaborato

Come finale ecco le mie considerazioni sulle esperienze dello

“Stato di coscienza illuminante”

del quinto volume

Dio si cerca solo dentro di noi

e si trova soprattutto solo dopo

“il grande buio della notte tenebrosa” o

“lunghi momenti di allenamento meditativo”

di una Teresa d’Avila o di un Giovanni della Croce o di una Edith Stein - oppure di un Buddha - di un

Confucio - di un Tagore - di un Krishnamurti

di un Ghandi - di un Osho - di un Suzuki tanto per ricordarne qualcuno

Dio vive dentro ognuno di noi

quando hai superato gli scogli di una vita difficile

quando sei riuscito a vuotare il cuore da tutto quello che non serve

quando hai fatto tacere le ambizioni - i desideri

le aspirazioni per una vita terrena migliore

quando nel silenzio hai iniziato ad ascoltare parole non pronunciate

parole nemmeno sussurrate

parole di vita - di speranza e di amore

parole che nascono dentro

in modo particolare soprattutto dopo le tempeste dell’anima quando il vento cessa e

tutto s’acqueta in un momento che molti hanno definito paradisiaco

Se si ottiene questo non c’è più nessun bisogno di andare a cercare

il Dio nascosto per le vie del mondo

o in qualche sperduto monastero

o nell’interno di qualche enorme galassia

o nella più piccola particella o onda

o stringa vibrazione

anche oltre il quark

E’ Dio che ti viene a cercare

E’ Dio che ti viene a trovare

E’ Dio che ti viene a rintracciare lungo il tormentato cammino della vita

E’ Dio che entra in te silenziosamente ma prepotentemente

E’ Dio che si fa vivo nei miliardi dei tuoi neuroni

Gli Stupa e i Monasteri Tibetani

Altipiani del Tibet

Tra oasi di verde in una

“terra di luna”

.

E’ Dio che entra nel più profondo nella tua coscienza apportando quella consapevolezza

che vai inutilmente cercando da solo magari da quando si è accesa in te la scintilla

della ricerca in tutti i campi possibili della conoscenza

E’ Dio che si fa sentire nei momenti di intensa carica emotiva di fronte

ad un cielo stellato - ad una galassia lontana miliardi di anni luce

ad un tramonto infuocato ad un volto che ti penetra fino in fondo all’anima al sorriso di un bimbo - allo sguardo profondo di

un anziano - ad una notte di luna piena oppure anche in mezzo a tuoni e fulmini come nel

roveto ardente sul Monte Sinai

Le Pleiadi

Le Pleiadi e la Galassia di Andromeda ricordano a tutti la continua evoluzione dell’Universo - sempre

più palpitante di stelle e di vita

Notte temporalesca

Tramontodi

fuoco

Il nipotino Filippoal computernella sera

di luna piena

Dio ti viene a cercare

Dio ti viene a trovare

Dio ti viene a scoprire quando gli hai preparato

il posto adatto il posto adeguato

nel tuo cuorein ogni cellula ed in ogni

particella di cui è composto il tuo

organismo

in ogni piega della tua anima assetata di Verità

in ogni onda del tuo Spirito affamato di

Eternità

HO CERCATO DIO (Angelus Silesius)

Ho cercato Dio con la mia lampada così brillante

che tutti me la invidiavano

Ho cercato Dio negli altri

Ho cercato Dio nelle piccolissime tane dei topi

Ho cercato Dio nelle biblioteche

Ho cercato Dio nelle università

Ho cercato Dio col telescopio e col microscopio

Finché mi accorsi che

avevo dimenticato quello che cercavo

Allora - spegnendo la mia lampada -

gettai le chiavi e mi misi a piangere...

e subito la Sua Luce fu in me...

Cappella Sistina Michelangelo

“La creazione dell’uomo”

Fantastiche cortine di luce nel cielo del nord metafora della nostra coscienza in evoluzione

Il Mandala con il suo simbolismo ci

richiama alla visione del

Profondo Sé che vive nel silenzio dentro di noi non ancora allenati a

sentirlo palpitante di vita

e di amore collettivo e

cosmico

Un omaggio anche alla vostra cortesia e disponibilità con due rose appena sbocciate

per capire la grandiosità del creato dal micro al macrocosmo

Grazie per la cortese attenzione