UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE E MULTIMEDIALE A … · Il presente seminario non è il riassunto...
Transcript of UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALE E MULTIMEDIALE A … · Il presente seminario non è il riassunto...
SEMINARIO SUGLISTATI DI COSCIENZA
MODIFICATI NEUROFISIOLOGICI
UN APPROCCIO MULTIDIMENSIONALEE MULTIMEDIALE
A 360 GRADI
25 MAGGIO – 08 GIUGNO 2008
SECONDO ANNO MASTER
Scuola di Psicoterapia Immaginativa ad orientamento Analitico e Ipnologico individuale e
di gruppo H. Bernheim
Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia
Angelico Brugnoli Medico in Verona
Socio fondatore Istituto Bernheim
Presidente AISTAssociazione Italiana per lo Studio della Terapia
del Dolore e dell’Ipnosi ClinicaSito: www.aist-pain.it
Una considerazione necessaria
Il presente seminario non è il riassunto dei miei sei libri sugli
Stati di coscienza modificati neurofisiologici
Prende invece in considerazione altre ipotesi innovative per
ulteriori studi e proposte di ricercasull’argomento specifico
Come è ovvio il contenuto presentaanche qualche argomento sviluppato nei libri
ritenuto indispensabile ai fini della trattazione
Gli stati di coscienza modificati neurofisiologici sono ben rappresentati dai frattali di Mandelbrot
Mandelbrot
“La storia del pensiero scientifico occidentale e il lungo cammino della ricerca scientifica
sono stati tracciati da grandi “eretici”
le cui teorie si sono poi rivelate giuste
Coloro che un tempo furono giudicati folli per le loro tesi
sono coloro che poi hanno cambiato il mondo
Così era ieri e così è ancora oggi
Così è successo per ogni grande innovazione che poi ha trasformato
la vita sul nostro pianeta
Un tempo li torturavano - li bruciavano o
nella migliore delle ipotesi
li scomunicavano
Oggi più semplicemente non fanno più carriera perdono il posto e la cattedra o
la nomination per il Nobel
Ma anche oggi c’è chi ha
il coraggio di andare controcorrente”
F. Piterà “Storie di errori e di ordinaria follia
della scienza ufficiale”
Un pensiero dal volume
”Antropologia strutturale”
di Claude Lévi-Strauss
“Forse scopriremo un giorno che
la stessa logica opera
nel pensiero mitico e nel pensiero scientifico
e che l’uomo ha sempre pensato
egualmente bene”
Coscienza di sé primaria
Sommario
Il fondamento corporeo della coscienza di sé
può essere esplorato da diverse prospettive
filosofiche, psicologico-evolutive,
neurobiologiche
• Arco intenzionale (Merleau-Ponty 1945)
• Ipseità (Henry 1963)
• Emergent self (Stern 1985/2000)
• Proto-self (Damasio 1999)
“The continuous music of being alive”
(Stern 2000)
Fenomenologia come scienza
della coscienza
• “La fenomenologia è la disciplina
filosofica che cerca di descrivere,
interpretare e analizzare la nostra
esperienza cosciente, così come noi la
esperiamo nella prospettiva di prima
persona” (D.W. Smith 2004)
Esiste un legame tra corpo e coscienza
che richiede un altro tipo di attenzione rispetto
ad un’attenzione intellettuale
a certe strutture.
Esige che io partecipi attivamente
alla mia incarnazione come ad un mistero.
Devo passare dall’oggettività all’esistenza”
(Ricouer, Philosophie de la volonté)
«È ormai troppo tardi per la filosofia ed è ancora troppo presto per la scienza»,
sostiene il neurogenetista Edoardo Boncinelli.
Non è davvero facile parlare della coscienza, la fase suprema nello sviluppo nella mente.
Ed è pressoché impossibile parlare dell’autocoscienza, della coscienza di sé, la fase
suprema della coscienza.
Quella capace di rompere finalmente le rigide catene causali che governano gli eventi nell’universo fisico (macroscopico) e di
generare, così, il libero arbitrio: la nostra, parziale ma reale, libertà.
Siamo in una fase di transizione,
con mille ipotesi sul tappeto e con la possibilità di inciampare nell’errore clamoroso
a ogni momento del percorso.
Tuttavia anche quando la nebbia è fitta occorre accettare la sfida del rischio, uscire di casa e
cercare la strada giusta.
Tanto più che lo sviluppo delle conoscenze scientifiche forniscono alcune ipotesi, generali ma ormai solide, sull’origine e sullo sviluppo della mente cosciente e persino della mente
dotata della coscienza di sé.
“Che cos’è la Coscienza” di Giorgio Ortu
Il fisico matematico Roger Penrose afferma di non sapere cosa sia la coscienza;
il neurologo Antonio Damasio la colloca nel sistema limbico.
Forse Penrose non ha pensato al fatto che la coscienza è strettamente connessa al linguaggio,
dipende anzi per la sua origine dal linguaggio stesso.
Verso i diecimila anni fa, dopo che Cro-Magnon era apparso già da circa trentamila anni, termina la formazione del linguaggio “astratto” e comincia
la rivoluzione neolitica: allora nasce anche la coscienza umana.
Infatti, se il linguaggio astratto ha permesso l’organizzazione del reale secondo una rigida
struttura, consentendo quindi all’uomo un’esistenza “razionale”, nel passato non poteva esserci coscienza piena perchè la coscienza esiste
solo laddove c’è un rapporto della mente a un oggetto stabile, che viene appunto colto dalla
coscienza, e la “stabilità” degli oggetti, lo stesso oggetto, è data dall’organizzazione che il
linguaggio fa della realtà.
Indietro nel tempo, oltre diecimila anni fa, e fino alle origini di Cro-Magnon c’era un linguaggio “concreto” che come tale restituiva un mondo
indeterminato, dove non esisteva appunto nulla di stabile e definito.
La “coscienza” dell’uomo del linguaggio concreto non era ovviamente la stessa
dell’uomo neolitico.
La prima scattava nella mente quando questi uomini parlavano il loro linguaggio primitivo e inconsapevolmente facevano cozzare le parole assonanti fino a produrre un “corto circuito di significato” che determinava l’emergere della
coscienza.
Era quindi una coscienza che compariva a tratti, intermittente.
La coscienza moderna si presenta alla mente dell’uomo con continuità, sebbene esistano dei
tempi morti in cui essa è assente.
Quest’ultimo caso avviene quando si parla o durante il compimento di operazioni
automatiche (tipica è la guida dell’automobile).
Si può quindi usare il linguaggio senza averne coscienza; per fortuna di solito si sbaglia e
l’interlocutore interviene a correggere.
Ma perchè si sbaglia?
Qui non è questione di lapsus freudiano, nel quale c’è invece la coscienza., e che di solito
riguarda l’uso di una sola parola.
La coscienza come autocoscienza non è semplicemente la coscienza di sé, ma è questa coscienza con in più la coscienza simultanea
dell’oggetto.
L’autocoscienza non sempre si accompagna a una coscienza diretta.
Questo caso accade quando si è in presenza di operazioni di tipo automatico che non necessitano
della coscienza diretta
La coscienza diretta è il rapporto immediato dell’Io all’oggetto.
Nell’esempio della guida dell’automobile il guidatore può non essere cosciente della sua
guida, ma può esserlo del paesaggio che attraversa, del traffico o della conversazione con
un passeggero, e nel contempo
essere cosciente di sé.
Talvolta la coscienza-autocoscienza lampeggia, come quando riguarda il sé o l’Io e la situazione
vissuta intesa come totalità o come “forma”.
La coscienza-autocoscienza è ancora troppo giovane nella specie umana, e per questa ragione si può pensare che essa abbia la propria “sede” in
aree sottocorticali del cervello
La coscienza nascerebbe, per Tononi, dalla complessità che deriva da un gran numero di
sottosistemi diversi, strettamente collegati tra loro a vari livelli, formando un unico sistema
altamente integrato. «Ciò che conta per la coscienza è il numero di
stati differenziabile da parte di un sistema intergrato. [Quindi] il substrato della coscienza
deve essere un’entità integrata capace di differenziare tra un numero straordinariamente
grande di stati diversi». Tononi, Galileo e il fotodiodo. Cervello, complessità e coscienza,
Laterza, Bari, 2003 pag 53
Il flusso di coscienza
stream of consciousness
è una tecnica utilizzata nella narrativa
Consiste nella libera rappresentazione dei pensieri
di una persona così come compaiono nella mente, prima
di essere riorganizzati logicamente in frasi.
Il flusso di coscienza viene usato nei romanzi psicologici, ovvero in quei romanzi dove
emerge in primo piano l'individuo, con i suoi conflitti interiori e, in generale, le sue
emozioni e sentimenti, passioni e sensazioni.
Influenzato dalle pubblicazioni di Freud, nel 1906 Joyce realizza
il romanzo Gente di Dublino (Dubliners), nel quale si fondono realtà e
mente, coscienza e inconscio: per fare ciò, utilizza la tecnica del monologo interiore
diretto
direct interior monologue,
derivante dalla teoria del flusso di coscienza, per la prima volta nella storia della letteratura.
Questa nuova poetica viene poi amplificata dallo stesso Joyce nella sua più celebre opera, Ulisse:
viene di fatto eliminata ogni barriera tra la percezione reale delle cose e la rielaborazione mentale.
Altri scrittori che hanno usato questa tecnica sono Virginia Woolf e Italo Svevo.
La tecnica è portata alle estreme conseguenze in una delle sue ultime opere, Finnegans Wake,
in cui la narrazione si svolge interamente all'interno di un sogno del protagonista: vengono
abolite le normali norme della grammatica e dell'ortografia.
Sparisce la punteggiatura, le parole si fondono tra loro cercando di riprodurre il confuso
linguaggio onirico, ma riuscendo così assai oscure.
Flusso di coscienza
stream of consciousness
tecnica espressiva che consiste nella libera e immediata trascrizione delle idee e dei sentimenti
che agitano nel profondo il personaggio di un romanzo e si attua seguendo un criterio che
rispetti il processo reale del pensiero, per il quale non valgono ovviamente vincoli e nessi logici nella
ideazione e nella espressione e
procede quindi
per libere associazioni di immagini
sul filo dell'analogia.
Quali sono le zone del cervello più interessate dagli stati di coscienza
modificati neurofisiologici?
Zone di attivazione
UN RIPASSO DELLE ONDE CEREBRALI ALL’EEG
Onde Alfa: (8-12 Hertz), sono tipiche della veglia ad occhi chiusi, dell’attenzione rilassata.
Onde Beta: (14-40 Hertz) si registrano nello stato di veglia cosciente.
Onde Delta: (0,5-4 Hertz) caratterizzano gli stadi 3 e 4 del sonno profondo.
Onde Theta: (5-8 Hertz) possono essere rintracciate nella trance, nell’ipnosi, nei sogni diurni profondi,
nei sogni lucidi, negli stati preconsci prima del risveglio e poco prima di addormentarsi.
Onde Gamma: (26-100 Hertz) sono associate ad attività mentali superiori.
L’uomo è diviso in tre parti completamente distinte che dipendono - subito dopo la
fecondazione - dalla divisione
della morula in gastrula
Da qui come passo successivo si giunge ai tre foglietti embrionali - l’uno dentro l’altro
che daranno origine in seguito a
Endoderma apparato digerente e respiratorio
Punto di riferimento - Addome
Mesoderma sistema cardiocircolatorio
apparato muscolare e osseo
Punto di riferimento - Torace
Ectoderma sensi - sistema nervoso e epidermide
Punto di riferimento - Testa
Il sistema nervoso si sviluppa poi a tre livelli Apparato digerente
intestino intelligente
Torace con le emozioni e
Testa con la razionalità e la consapevolezza
Questi sono a loro volta rispettivamente dipendenti dal
Cervello rettiliano stato di coscienza primitivo tra inconscio e subconscio
Cervello dei mammiferi centri sottocorticali
tra subconscio e conscio
Cervello umano o neocorteccia consapevolezza
Qualsiasi tipo di disturbo avrà pertanto una localizzazione specifica
Blocchi psicosomatici a livello dell’addome
Blocchi emotivi a livello del torace
Blocchi psicologici o psichici a livello della testa
Diviene di grande aiuto per la terapia psicosomatica e non convenzionale conoscere la personalità ed il tipo di intelligenza del paziente in modo da riconoscere con accuratezza di quale
tipo di blocco si tratta
I blocchi psicosomatici dipendono pertantodal sistema viscerale e presentano
manifestazioni prevalenti a carico dell’apparato gastroenterico
anche se non disdegnano certo l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio
Presentano comepunto di riferimento
il cervello più antico - il cervello rettiliano ed è possibile rimuoverlicon gli stati di coscienza
modificati tra veglia rilassata ed ipnosi da lieve o moderata
Sempre necessario rendere il paziente consapevole dei suoi disturbi presenti
a livello subconscio
I blocchi emotivi con manifestazioni a livello toracico apparato respiratorio e
cardiovascolare
dipendono dal talamo - dal sistema limbico
dall’ipotalamo - dall’ippocampo e dall’amigdala
(centri sottocorticali)
Sono più strutturati e resistenti
dei blocchi psicosomatici
Possono essere rimossi agendo con
ipnosi da media a profonda
E’ sempre necessaria una presa di coscienza da parte del paziente
I blocchi psicologici o psichici dipendono dalla testa cioè dalla neocorteccia
Si possono rimuovere solo con grande difficoltà ma si può ottenere qualche buon miglioramento
della sintomatologia se si riesce a portare il paziente in ipnosi profonda e far emergere contenuti inconsci rimossi da lungo tempo addirittura risalenti al periodo neonatale
Importante sempre in questi casi essere a conoscenza almeno di qualche tecnica
ipnoanalitica o meglio ipnosinteticaAltrettanto utile essere edotti anche sugli stati
di coscienza modificati non solo neurofisiologici ma anche
neuropatologici Importante - ma non indispensabile - essere
specialisti in neuropsichiatria
Lo stress e l’ansia sono fisiologici e quindi importanti, perché consentono all'organismo di
sviluppare sistemi di resistenza, capacità di adattamento e di opposizione alle energie che la
vita ci richiede quotidianamente.
Senza stress moriremmo, anche se uno stress troppo forte o applicato troppo a lungo è in grado di determinare effetti disastrosi sia sulla mente
che sul corpo.
Basti pensare a quanto la medicina psicosomatica, con le nuove branche quasli la
psiconeuroimmunologia o la neuroendocrinologia hanno svelato dei rapporti esistenti tra eccesso
di stress e risposte del corpo.
L’ansia disturba corpo e anima quando diviene
Disturbo da Ansia Generalizzata ( GAD )
Il GAD è caratterizzato da un costante, e peraltro ingiustificato, senso di preoccupazione verso
qualsiasi evento che raggiunge una tale gravità da causare una sintomatologia che persiste per
almeno sei mesi.
I sintomi più importanti sono:
costante inquietudine: i soggetti temono il peggio e non controllano nè ansia nè apprensione
dolori muscolari con notevole aumento dello stato di vigilanza – insonnia – sudorazione - tachicardia
difficoltà di concentrazione , vertigini, diarrea,
cefalea
Questo disturbo può compromettere la qualità di vita delle persone che ne sono affette poiché esse vivono in uno stato di tensione continua
Si preoccupano non solo per gli eventi quotidiani della vita, per lo stress a cui sono sottoposti ma
per qualsiasi cosa:
i familiari, la salute, la situazione economica,
il lavoro, il mondo che li circonda.
Un senso di ansia, a volte vago, più spesso opprimente, accompagna immancabilmente
questi soggetti.
Sono irrequieti, tesi, hanno difficoltà a concentrarsi, per quanto stanchi non riescono a
sedersi, non riescono a riposare.
La naturale conseguenza è un progressivo isolamento, prima dagli amici,
In un secondo tempo anche dal lavoro,
riducendo al minimo le proprie attività.
Alcuni sviluppano un episodio di depressione maggiore per cui si rivolgono allo specialista,
altri, preoccupati per la loro salute, iniziano iter diagnostici e terapeutici
dispendiosi e del tutto inutili
Se non riconosciuto e curato, il disturbo d'ansia generalizzato può protrarsi per molti anni
riacutizzandosi nei momenti di maggiore stress.
Ippocampo ed Amigdala
Un brevissimo ricordo per puntualizzare
Nell’ippocampo si formano i processi di apprendimento e memorizzazione coscienti
Nell’amigdala invece si ritrovano le conoscenze a priori della specie umana - cioè
apprendimento e memoria atavici
Essa infatti risponde immediatamente ed inconsciamente a tutti i segnali di pericolo
provenienti dall’esterno
Si avvale dell’esperienza della specie umana acquisita non singolarmente - ma tramandata
dall’evoluzione con funzioni eminenti di salvaguardia dell’esistenza
E’ chiamata anche la ghiandola delle emozioni
IL MODELLO DI LE DOUX
Si devono a Joseph Le Doux ed al suo laboratorio gli studi fondamentali sull’emozione della paura e
sul ruolo centrale dell’amigdala La sua opera principale è "The emotional brain The misterious underpinning of emotional life" Simon
and Shuster - New York - 1996tradotto in italiano con il titolo "Il cervello emotivo
- All’origine delle emozioni”(Baldini e Castoldi – Firenze - 1998)
Nel pensiero di Le Doux si possono evidenziare in particolare tre temi
Il concetto di sistema limbicoIl rapporto tra emozione e cognizione
La questione della plasticità cerebrale in relazione alle psicoterapie - gli ipotizzabili effetti somatici di
una cura non "chimica“ - ma verbale
IL RUOLO DELL’AMIGDALA E LA CORTECCIA
L’amigdala - essenziale nelle reazioni di paura condizionata - è il luogo di maggior rilievo
deputato all’elaborazione
degli input e degli output
Nell’azione svolta dall’amigdala vengono identificate due vie principali
una rapida e breve via sottocorticale
una lenta e lunga via corticale
Ognuna di queste vie dà luogo ad un identico output - la reazione della paura
ma in risposta a stimoli diversi
IL RUOLO DELL’IPPOCAMPOL’ippocampo fornisce informazioni circa la
posizione contestualeGli indizi contestuali permettono agli animali di
imparare ad evitare il pericoloQueste scoperte implicano che i suggerimenti
spaziali attivano la paura nelle situazioni che non sono per lungo tempo pericolose - ma nelle quali l’animale è soltanto nello stesso luogo in cui era
durante un evento traumaticoQuesto spiega il perché le vittime di una violenza evitano assiduamente la situazione specifica in
cui furono assaliteNessun deterioramento dell’ippocampo può far generalizzare la paura ad altri luoghi - Oltre al
ruolo nella memoria - l’ippocampo regola anche l’eccitabilità emozionale perché è implicato nella
regolazione del cortisolo
Gli eventi emozionalmente traumatici portano a livelli molto alti di cortisolo che possono
realmente danneggiare le cellule ippocampali
( Brenner 1995, Salpolsky 1996)
Perciò una diminuzione dell’attività ippocampale può portare ad una carenza nella regolazione del cortisolo e un deterioramento
nella memoria delle situazioni traumatiche
Viceversa l’attività dell’amigdala aumenta durante l’eccitabilità emozionale (Corodimas)
Queste scoperte implicano che allo stesso tempo lo stress "frena" la memoria conscia esplicita di un’esperienza traumatica e può
accrescere la memoria emozionale inconscia di quell’esperienza
Se gli impulsi neuroormonali - di neurotrasmissione e di neuromodulazione di va e
vieni tra i due organi si mantengono troppo vivaci per lunghi periodi di tempo - si attua
sovente un’amalgama importante di
fitti ricordi ancestrali e ricordi coscienti - i quali determinano un meccanismo di biofeedback
Esso nel tempo innesta emozioni e paure immotivate e delle quali lo stesso soggetto non
fornisce una spiegazione
plausibile a livello cosciente
Si potrebbe arguire che l’iperstress - a livello dell’ippocampo e dell’amigdala - evoca potenziali biochimici e bioumorali ancora tutti da scoprire
In passato si credeva che i segnali provenienti dagli organi di senso giungessero alle aree della
neocorteccia deputate all’elaborazione delle informazioni
Essi poi – una volta decodificati e classificati – erano inviati al sistema limbico per produrre una
risposta
In realtà le ricerche del neuroscienziato Joseph LeDoux sembrano dimostrare che esistano delle vie neuronali capaci di aggirare la neocorteccia
Tali vie dal talamo raggiungono immediatamente l’amigdala per richiamare delle risposte emotive
che non passano il vaglio della elaborazione cognitiva
Fortunatamente la corteccia e in particolare i lobi frontali hanno – in virtù di una serie di fibre connettive che li collegano all’amigdala – la possibilità di controllare le reazioni emotive
disfunzionaliRimane comunque il fatto che "ci sono molte più
connessioni dall’amigdala alla corteccia che viceversa”
Così - mentre il cervello razionale è in grado di esercitare un qualche controllo sulle fibre - il cervello emotivo ha molte più possibilità di condizionare i centri cerebrali superiori"
(Ian H. Robertson - Il cervello plastico – Rizzoli – 1999 - p. 227)
Una esperienza traumatica o una esperienza emozionale correttrice ha un impatto maggiore
sulla rete neuronale poiché attiva una porzione più vasta di tessuto nervoso
Oggi parleremo - discuteremo insieme e faremo anche un po’ di pratica degli stati di coscienza
che richiedono calma - raccoglimento introspezione – isolamento - interiorizzazione
processo di individuazione alla Jung
meditazione – contemplazione - estasi illuminazione - annullamento
Sara necessario il silenzio - il vero silenzio
quel silenzio che sale dal cuore e lentamente invade tutto l’organismo - donando la pace
interiore cioè la “vera pace del cuore” (hesychia)
Il vero silenzio interiore che si attua - si realizza e si vive pur in mezzo a tutto il rumore di fondo di
ogni momento della giornata
LA PACE DEL CUORE
" Oh insensato, che ti sforzi di sopportare tutto
con le tue spalle!
Oh mendico, che vieni a bussare
alla tua stessa porta!
Deponi i tuoi fardelli nelle mani di Colui
che può reggere ogni peso…"
R. TAGORE
Certuni cercano la felicità nel benessere materiale, altri nel riconoscimento sociale,
altri ancora nell’ambito affettivo…
Ma chi cerca in realtà la Pace del Cuore?
La Pace del Cuore non cercatela in ciò che è effimero, poiché inevitabilmente la sofferenza,
presto o tardi, sarà la vostra sorte.
Scoprite la pace del cuore nella Bellezza e nella Gioia dell’Eterno.
Concedetevi questa felicità almeno cinque minuti al giorno.
Rientrate semplicemente in voi stessi.
Non cercate nulla. Solo ascoltate.
Solo imparate ad ascoltare ciò che emerge dal Mondo Interno
© - CENTRE VEDANTIQUE RAMAKRISHNA - 1998
Puntualizzo dunque subito che la via - verso la coscienza - la conoscenza - la consapevolezza ed
infine nella realtà planetaria e cosmica - è sempre soggettiva - con caratteristiche uniche ed
irripetibili - come del resto è unico ed irripetibile l’essere umano - in tutti i suoi aspetti somatici
mentali e spirituali
“Se si riflette su ciò che la coscienza è realmente si è profondamente colpiti dal fatto meraviglioso
che allo stesso tempo che un avvenimento ha luogo nel cosmo se ne crei internamente
un’immagine - che esso - per così dire - abbia luogo anche interiormente cioè diventi
cosciente” C. G. Jung in un seminario tenuto a Basilea
nel 1934
Secondo la ben nota dicotomia tra mente e corpo introdotta da René Descartes - la coscienza è la “consapevolezza soggettiva di sé e dei contenuti
mentali soggettivi”
di cui nessuno può mai dubitare
Siamo al famoso “Cogito - ergo sum”
Ma dal secolo XVII° molte cose sono cambiate con l’avvento prima di Locke - Leibniz e Kant
Poi di Herbart con le idee consce ed inconsce
di Fechner con “la coscienza si può misurare”
di Freud “l’inconscio esiste come il conscio”
di Watson e la nascita del comportamentismo
Secondo i fisici ed i cosmologi dell’ultima generazione dal “Cogito ergo sum” è ormai necessario passare al “Cogito deinde sum”
per azzardare una spiegazione plausibile della nostra presenza nell’Universo
Dal punto di vista filosofico la coscienza è innanzitutto la “consapevolezza di esistere come
soggetto ma anche come oggetto per gli altri”
È anche in senso etico “la capacità - forse intrinseca di distinguere il bene dal male”
In questo caso la chiameremo “coscienza morale”
Con Frankl possiamo dire ”La capacità intuitiva di scoprire il significato unico e singolare nascosto in
ogni situazione”
“E' "istinto etico“ – intuizione e quindi irrazionale alogica, pre-logica - "anticipazione spirituale"
suscettibile di una razionalizzazione secondaria
E’ fondata nell’inconscio
E’ l'Io spirituale che si immerge nell'inconscio
Manifesta non tanto un "essere" di una situazione e di una persona - quanto un "poter-essere" e un
"dover-essere" non ancora realizzato ma che “attende di essere”
Si potrebbe forse tentare di fare il paragone in qualche modo con l’innamoramento e l’amore - che
nascono spontaneamente - quasi senza volerlo e quindi senza una spiegazione di tipo razionale
In ultima analisi la coscienza diventa la voce della trascendenza e si comprende solo se si
intuisce come “proveniente dall’esterno dell'uomo"
“Una nuova verità scientifica suol farsi strada non in quanto i suoi avversari vengano persuasi e si dichiarino convinti - ma piuttosto perché gli avversari muoiono a poco a poco e la nuova generazione fin dal principio cresce convinta della verità” Max Plank
“La coscienza è il testimone interiore il conoscitore delle informazioni
che giungono a noi dal mondo esterno e da quel nostro stesso
mondo interiore che chiamiamo mondo interno”
“Essa è il punto essenziale
Senza di essa non ci sarebbe soggetto e quindi non esisteremmo
Siamo la coscienza di noi stessi e del mondo
Ogni attività mentale
ogni sensazione - ogni sentimento
ogni intuizione e memoria non potrebbero esistere senza un centro di coscienza
senza un "Io" che ne percepisca il significato
che ne comprenda il senso
Tuttavia la "scienza della coscienza"
sebbene in rapidissima crescita
all'interno dell'edificio della scienza ufficiale
è ancora una parte irrilevante e fortemente ostacolata”
Eugene Wigner Nobel per la fisica 1963
Dal volume di Montecucco “Cyber”- Cap. Terzo - Pag.116
La coscienza? Si misura così
Il neurologo Giulio Tononi scrive
«Sappiamo dove risiede nell’uomo - ma la scienza non potrà mai spiegare
come si realizza in un verso di Leopardi»
«L'obiettivo è quello di diradare il mistero L'assunto di base è che siamo in possesso
e non da oggi ma da secoli
di tutti gli elementi per costruire una teoria della coscienza - ovvero per tentare di definire quali
siano le proprietà fondamentali e quali le condizioni necessarie e sufficienti
compresi i requisiti fisici »
……«Una volta formulata la teoria che la coscienza è una proprietà fondamentale definita
in termini di integrazione dell'informazione si deve il massimo rispetto
per la coscienza stessa Abbiamo imparato nei secoli che
è difficile ottenerla che ogni complesso è straordinariamente unico Ognuno di noi custodisce un repertorio diverso
come specie rara La coscienza è complessità ma il particolare
modo di essere coscienti esula e trascende la scienza
Condividiamo molte caratteristiche - tuttavia non sappiamo perché leggere quel particolare
canto di Leopardi - come “L’infinito” - risuoni in quel particolare modo per quella particolare persona - qui la scienza deve arrendersi».
da "Il cervello e la sua coscienza“ di Lino Missio Erga edizioni
Che cosa è la coscienza
La coscienza è il più grande dei misteri
È forse uno dei problemi più difficili al quale la scienza deve ancora dare una risposta
Le scienze fisiche sono ben comprese e le scienze biologiche hanno rimosso molti degli antichi misteri
che circondavano la natura della vita
Molti progressi sono stati compiuti anche nella scienza della mente
Gli studi recenti nell'ambito della scienza cognitiva e delle neuroscienze ci hanno portato ad una
migliore comprensione del comportamento umano e dei processi sottostanti che lo guidano
Certo non conosciamo nei dettagli
la cognizione umana
ma le ricerche fanno prevedere che nuovi risultati non siano poi così lontani
La coscienza tuttavia sembra sfuggire,
almeno fino ad oggi,
alle leggi fisiche - chimiche e biologiche
E’ qualcosa di straordinariamente
familiare e indiscutibile
ma nello stesso tempo
diviene completamente misteriosa
non appena la pensiamo sullo sfondo dell'immagine fisica del mondo
La nostra esperienza cosciente è costituita da
innumerevoli stati qualitativi - ovvero colori odori – sapori – dolori -
sensazioni tattili cinestetiche – propriocettive
e ancora piaceri – emozioni - stati d'animo ecc.
Tutte queste sensazioni sono profondamente reali e indubitabili e contornano
la nostra vita soggettiva
Eppure non è chiaro in che rapporto la coscienza sia con la realtà che ci circonda
la realtà scoperta e illustrata dalle leggi fisiche
Negli ultimi anni è stato scritto molto sulla coscienza e questo potrebbe far pensare che
stiamo facendo dei progressi
Tuttavia la gran parte dei lavori non tocca i problemi più spinosi relativi alla coscienza
Essi si occupano spesso di quelli che potrebbero essere chiamati i problemi semplici della
coscienza
Si rimane quindi con la sensazione che il problema centrale resti enigmatico come
d'altronde è sempre stato
Questo enigma come sostiene
Chalmers filosofo della mente
non deve essere fonte di scoraggiamento
esso piuttosto fa del problema della
coscienza una delle più eccitanti sfide intellettuali del
nostro tempoÈ con la nascita del cognitivismo e della scienza cognitiva
che il discorso mentalistico ritorna al
centro della scena
La scienza cognitiva che è lo studio interdisciplinare della mente
integra discipline diverse come la filosofia - la psicologia
l'intelligenza artificiale le neuroscienze
la linguistica e l’antropologia
Di recente con l'aiuto di nuove strumentazioni sofisticate
come la RM - la PET ecc la scienza cognitiva è riuscita ad analizzare sempre più a fondo i meccanismi cerebrali
avanzando teorie moderne sul funzionamento della mente
E' grazie all'evoluzione delle tecniche di visualizzazione in vivo
che hanno reso possibile l'esame e la rappresentazione del cervello in azione
agli studi neurofarmacologici
che hanno fatto luce sul ruolo di molti neurotrasmettitori nei meccanismi cerebrali
e al progredire degli studi sul cervello che oggi si è arrivati ad una conoscenza sempre più dettagliata dei processi neurobiologici
che danno origine al nostro comportamento
e ai nostri processi cognitivi
L'importanza dello studio interdisciplinare
La coscienza come sostengono alcuni studiosi
con molta probabilità scaturisce dal cervello ed è per questo motivo che
filosofi e studiosi di discipline con scarse conoscenze sul funzionamento del
sistema nervoso dovrebbero prendere in seria considerazione lo
studio della neuroanatomia
In effetti - come ha sostenuto Eccles troppa poca considerazione è stata dedicata in
passato al meccanismo neuronale implicato nelle varie manifestazioni
della mente auto-cosciente
I filosofi che presentano teorie fisicaliste del problema cervello-mente
come la teoria dell'identità di Feigl o la teoria dello stato centrale di Armstrong
dovrebbero costruire le loro filosofie sulla comprensione scientifica più accreditata del
cervello loro disponibile
Sfortunatamente essi si accontentano di informazioni sommarie o antiquate che spesso li
inducono ad abbracciare idee erronee
C'è una tendenza generale a sopravvalutare la conoscenza scientifica del cervello
che riguarda – deplorevolmente - anche molti studiosi del cervello e scrittori scientifici
Tuttavia anche la filosofia è di estrema importanza per la comprensione della coscienza
Dunque allo stesso modo i neuroscienziati dovrebbero considerare
per i loro studi sulla coscienza
le tematiche filosofiche della mente
È proprio in questa visione dei fatti che
dobbiamo esaminare la coscienza
È grazie a studiosi di discipline diverse - che vanno dalla neurofisiologia - alla psichiatria –
dalla neuropsicologia alla filosofia
che si potrà arrivare ad una conoscenza più approfondita della coscienza Lino Missio http://www.psicofilosofia.it/
Inconscio o profondo Sé
o Mondo Interno
Inconscio collettivo
Inconscio cosmico
Non-mente o superconscio
Osho riveduto per gli
stati di coscienza modificati
“In Oriente siamo consapevoli di ciò che l'Occidente deve ancora scoprire
Andando oltre l'inconscio collettivo
si troverà l'inconscio cosmico
Il che è assolutamente logico
La dimensione cosciente è individuale
L'inconscio è impersonale
L'inconscio collettivo rappresenta tutto ciò
che ci ha preceduto
Contiene l'intera storia della mente umana
Ma le fondamenta non possono essere queste
Più in profondità vi è l'inconscio cosmico
la mente dell'esistenza tutta
Questi sono i gradini che si trovano verso il basso scendendo in profondità
inconscio - inconscio collettivo - inconscio cosmico
i tre livelli al di sotto della mente cosciente
Esattamente allo stesso modo vi sono tre gradini o livelli al di sopra della mente cosciente che
nessuno in Occidente ha mai sfiorato
nemmeno con il pensiero
In tutta la storia occidentale della mente umana non esistono concetti o idee di questo tipo
Al di sopra della mente cosciente vi è un livello che io definisco super-conscio o di non-mente
E' il parallelo dell'inconscio
Si trova al di sotto della mente cosciente mentre questo si trova sopra la linea della coscienza
E' un livello impersonale anche questo con la differenza che se ne è pienamente coscienti
E' situato al di sopra della mente cosciente e si può chiamare non - mente o super-conscio
Non-mente perché non vi sono pensieri ma un silenzio assoluto
Molti meditatori si fermano a questo livello pensando di essere arrivati
In Oriente vi sono alcune religioni che si sono fermate allo stadio della non-mente
Sigmund Freud si è fermato all'inconscio e non si è mai preoccupato di andare più in profondità
Ci sono stati dei ricercatori spirituali che hanno cercato di andare ancora più su
Andando oltre il super-conscio si trova il super-conscio collettivo o mente super-cosciente
collettiva
Questo super-conscio collettivo è l'esatto equivalente verso l'alto dell'inconscio collettivo
In questo stato di coscienza si hanno esperienze di non essere separati
ma di essere parte di una sfera di coscienza al di sopra della biosfera che circonda la Terra e
di cui tutti siamo parte intrinseca
Un cenno sul fisico Amit Goswami e il suo ultimo libro:”Guida quantica all’Illuminazione”, uscito in
traduzione italiana nel novembre 2007
Amit Goswami è nato in India e ha conseguito il dottorato in Fisica nucleare teorica all'Università di
Calcutta nel 1964.
È stato professore di Fisica all'Università dell'Oregon fino al 1968; attualmente insegna
all'Institute of Noetic Sciences,
all'Holmes Institute di Los Angeles,
all'UNIPAZ in Brasile, alla Theosophical Society, all'Holma College of Holistic Studies in Svezia, al
Sivananda International Yoga and
Vedanta Centers.
Scrive nell'Introduzione:
"La fisica quantistica non basta per immergerci nel
mistero della materia
È ormai evidente che essa, in quanto tale,
non è completa;
per completarla è necessario l'osservatore,
la coscienza".
Questa sua nuova visione olistica del
mondo comprende domande fondamentali
come:
• Chi sono io e qual è il mio scopo sul pianeta?
• Scienza e religione hanno una stessa verità?
• I pensieri sono reali?
La preghiera ha un potere?
• Perché alla gente buona capitano disgrazie?
• L'esistenza di Dio e della vita eterna è solomateria di fede, o può essere provata?
• È possibile la felicità?
Esistono i miracoli?
Nell'ultima parte del libro Goswami spiega conestrema chiarezza come la nuova scienza ci
possa aiutare a compiere un enorme balzo avantinella coscienza;
discute della creatività del corponei processi di autoguarigione,
del potere delle pratiche spirituali, di come scegliere la propria via
di meditazione e dei cinque livelli della crescita spirituale,
che culmina nella capacitàdi trascendere
le leggi fisiche della natura.
Tutte queste esperienze rendono consapevoli dell'unità della coscienza
A volte accade che dei frammenti di coscienza dai livelli superiori schiudano le loro porte
perfino alla gente più comune
Magari seduti a guardare le nubi al tramonto tutto ad un tratto si avverte una sensazione di maggiore sensibilità con grande aumento della percezione dei
cinque sensi o di altri nascosti
All'improvviso si avverte la bellezza di quel tramonto come non era mai successo prima
Si ha la sensazione di essere più coscienti di avere aumentato in consapevolezza profonda
Ogni suono della natura intorno a noi le nubi in lento movimento nel cielo limpido
ogni particolare - anche il più semplice diventano improvvisamente cristallini e chiari come
non lo sono mai stati prima di allora
Qualcosa del super-conscio - la non-mente è disceso nella normale consapevolezza
di ogni giorno ed è penetrata nel profondo“
Il meraviglioso spettacolo della Via Lattea - la nostra galassia con miliardi di stelle che palpitano di vita - Ascoltiamo il profondo silenzio delle stelle
Gli stati modificati di coscienza
secondo Ralph Metzner
professore in psicologia al California Institute of Integral Studies
Ha condotto studi nel campo degli stati di coscienza degli psichedelici e dello sciamanesimo
per oltre 30 anniÈ co-autore - con Leary e Alpert - di
The Psychedelic Experience
Suoi ultimi libri1998 The Unfolding Self:
Varieties of Transformative Experience
1999 Green Psychology – Transforming our Relationship to the Earth
2005 Sacred Mushroom of Visions: Teonanacatl
2006 Sacred Vine of Spirits: Ayahuasca
Un modello metaforico che vorrei ricordare è il concetto che il Sé è come una pianta o un albero L’albero della vita è una metafora per il sé e la
crescita dell’albero maturo dal seme è una metafora della crescita
della maturazione del set e setting
Che cos’è uno "stato modificato?"
Uno stato di coscienza modificato è un’esperienza che ha una certa durata nel tempo e
un certo inizio
una certa estensione
una fine
In questo è analogo a quello che nella tradizione sciamanica è chiamato "viaggio"
Le tradizioni sciamaniche non parlano di coscienza o stati di coscienza
non conoscono questo linguaggio
Esse parlano di "viaggi in un altro mondo“
Il viaggio incomincia con il suo inizio la partenza quando si abbandona il mondo
ordinario e il "viaggio" ha un certo percorso durante il quale di vedono cose
si sentono cose e si incontrano cose poi ha una fine
dopo la quale si ritorna
Così in questo modello degli stati modificati di coscienza abbiamo una linea di base e la
coscienza di base è la coscienza che abbiamo in questo preciso momento
nel quale stiamo pensando nel modo ordinario a cui siamo abituati e il mondo ci appare nel modo
in cui ci appare ordinariamente
Cosa accade in uno stato "modificato" di coscienza?
“ Lo stato modificato è rivelazione del Sé nella vita.
Il Sé ha molti aspetti che si aprono come i petali di un fiore
differenti capacità che si schiudono e che prima erano in uno stato dormiente o latente
Il significato di coscienza per il Buddisti
Rosch - Credo che sarebbe importante lavorare sul significato buddista di “coscienza” poiché non è lo stesso di ciò che noi in Occidente intendiamo con
questo termine
Dalai Lama - Si - Giusto - Da un certo punto di vista il buddismo definisce la coscienza quale agente soggettivo che ha la capacità di presentarsi in corrispondenza a un oggetto che gli appare
Attraverso la forza dello stimolo dell’oggetto la coscienza ha la capacità di presentarsi in un
aspetto corrispondente all’oggettoDal libro del Dalai Lama - ”Ponti sottili” –
Il dialogo tra scienza e buddismo sulla natura ed i poteri della mente
Il cosmo fornisce spesso - in modo particolare con le sue nebulose di varia forma e grandezza - un’idea attraente
dell’”immersione nell’infinito”
e la mente si perde “lungo le vie del cielo” e lo “stato di coscienza modificato” può divenire
completamente “totalizzante” alla maniera delle “peak experiences” di Maslow
La coscienza è per me la “consapevolezza di esistere come soggetti e nello
stesso tempo anche come oggetti” “Penso di esistere per cui esisto e so di esistere” “Posso usare il verbo esistere sia nel modo attivo
sia nel modo riflessivo”In più posso constatare vari livelli di
consapevolezza dai più bassi o più profondi
(abbassamento qualitativo e quantitativo) a quelli più alti o più elevati
(innalzamento) Tutto ciò riguarda lo studio della coscienza dal
punto di vista cognitivistico - materialistico cioè lo studio del cervello come epifenomeno senza
prendere in considerazione livelli di altra natura mentale e spirituale
Ma già dal punto di vista fisico per tutti coloro che si accingono a usare l’ipnoterapia è
necessario agire a molti livelli
Per ottenere ciò bisogna conoscere i significati multipli di molte parole e poi usarle
durante l’induzione
Erickson da giovane aveva letto molti dizionari e ciò lo aiutava moltissimo ad usare
parole dai diversi significati
C. G. Jung insegna che
“La nostra coscienza non crea se stessa
ma sgorga da una ignota profondità
Essa si desta a poco a poco nel bambino e da uno stato inconscio si desta ogni mattina
dall’abisso del sogno
E’ come un bambino che nasce quotidianamente dal grembo materno
dell’inconscio”
Dalle profondità del cosmo emerge la grande nebulosa di Orione – con i suoi miliardi di stelle -
ricca di acqua e di vita
“L’inerzia della mente umana e la sua resistenza all’innovazione si dimostrano più chiaramente non
come si potrebbe pensare
nelle masse incolte le quali vengono facilmente trascinate una volta che è stata colpita la loro
immaginazione
bensì nei professionisti
coi loro interessi acquisiti per tradizione e per il monopolio del sapere
L’innovazione costituisce una duplice minaccia per le mediocrità accademiche Essa mette in pericolo la loro autorità di oracoli ed evoca il timore più profondo che tutto il loro edificio intellettuale
laboriosamente costruito possa crollare”
Arthur Koestler - “I Sonnambuli”
L’inconscio come “insiemi infiniti”di Matte Blanco
Struttura bi-logica stratificatain cinque livelli
L’Essere simmetrico e asimmetrico
Struttura bi-logica stratificata Riflessioni sul libro di Matte Blanco “L’inconscio come insiemi
infiniti” - Saggio sulla bi-logica - Einaudi - 2000
Matte Blanco propone una struttura bi-logica stratificata dell’inconscio
(combinazione di logica simmetrica e asimmetrica)
disposta in cinque livelli
Essi saranno tanto più "profondi" tanto più sarà maggiore la proporzione di relazioni simmetriche
rispetto a quelle asimmetriche
Fino a giungere alla zona impensabile
costituita dall’assenza di spazio e tempo ed in teoria da una consapevolezza piena ed assoluta
Ogni fenomeno psichico o comportamentale può essere letto
secondo differenti livelli di profondità poiché queste realtà
psichiche coesistono contemporaneamente nell’uomo
“Dietro ogni individuo o relazione – percepita o data in un certo modo e in un dato momento – il sé "vede"
una serie infinita di individui
Questi soddisfano la stessa funzione proposizionale (che può essere complessa - composta cioè da
diverse asserzioni) alla cui luce l’individuo o la relazione in
questione viene percepita - vista o vissuta in questo momento
Matte Blanco
Se l’attenzione dell’osservatore resta concentrata sul primo livello
quello della coscienza ordinaria o di veglia vigile allora egli sarà solo
cosciente dell’individuo concreto
Se si lascia permeare dai livelli sottostanti questa infinità si dispiegherà davanti a lui
sebbene in modo inconscio
Ad abbracciare questa serie infinita vi è una sola unità la classe o insieme
Questo a sua volta è vissuto come una unità
I cinque livelli descritti da Matte Blanco
a) il livello degli oggetti coscienti e ben delimitati corrispondenti al livello del
pensiero asimmetrico [...] Qui predomina la logica classica aristotelica
b) il livello delle emozioni più o meno coscienti
dove vigono simmetrie molto ben delimitate a livello cosciente
come quelle che si manifestano nell’innamoramento
accanto ad un buon funzionamento del pensiero asimmetrico
c) il livello di simmetrizzazione della classe per cui cose tra loro equivalenti diventano identiche
Conseguenza fondamentale di questa simmetrizzazione
è che ogni individuo diventa la classe e
di conseguenza acquista tutte le potenzialità di quest’ultima [...]
d) il livello di progressiva simmetrizzazione
di classi sempre più comprensive
Simmetrizzazioni così estese possono caratterizzare il funzionamento mentale
di alcuni stati schizofrenici
e) i livelli più profondi che hanno come limite matematico l’indivisibilità
Da questo punto in giù la quantità di simmetrizzazione è così grande
che il pensiero che richiede relazioni asimmetriche è gravemente compromesso
Il limite concettuale è il modo indivisibile
allo stato puro
dove ogni cosa diventa ogni altra cosa
e dove le relazioni tra le cose sono tutte teoricamente contenute in ogni singola cosa
che l’intelletto riesce a cogliere
Possiamo dire che l’essere simmetrico non si manifesta mai da solo nell’uomo
Si può soltanto dispiegare e tradurre nella dimensione spazio-temporale dell’Essere
asimmetrico
Quindi si può parlare di pensiero ibrido
di una bi-logica costituita da queste due logiche presenti nell’animo umano
In questo senso non è esatto dire che al posto dell’Es deve addivenire l’Io poiché "l’Es non può
mai diminuire la sua grandezza
è sempre infinito e non può essere sostituito dall’Io
Si potrebbe anche ipotizzare che l’Essere asimmetrico emerge come
"un gruppo limitato di funzioni dagli insiemi infiniti del nostro essere simmetrico"
Questa sembra essere l’ipotesi per la quale propendeva anche Freud quando individuò
nell’Es o Sé la nostra vera realtà psichica
"Un individuo è dunque per noi un Es o Sé psichico - ignoto e inconscio - sulla cui superficie
poggia l’Io - sviluppatosi dal proprio nucleo
il sistema P" (Io e Es o Sé)
Secondo Matte Blanco
lo scopo della psicanalisi è più che altro
mitigare l’irruzione massiccia del livello simmetrico profondo
(per esempio panico – fobie - psicosi)
così come l’asimmetrizzazione forzata
che viene messa in atto per controllare e delimitare l’esperienza simmetrica patologica
(ossessioni)
per giungere così a
un equilibrio della psiche
L’inconscio è inteso da Erickson come un grande
serbatoio di risorse individuali e collettive
"Associa immagini – sensazioni - idee e simboli secondo rapporti di analogia e somiglianza che
hanno fra loro –
operando in un presente permanente
Queste catene di associazioni si spezzano e si intersecano - si allacciano e si sciolgono in una complessità che sfida qualsiasi analisi su base
razionale “
È questo il motivo per cui Erickson considera l’analisi freudiana dell’inconscio un’impresa
prometeica - irrealistica e inefficace
“L’inconscio è un deposito di ricordi e di capacità ai quali si può far ricorso anche dopo molti anni
scoprendo delle cose che ci fanno meglio comprendere il motivo per cui ora siamo fatti in un
certo modo o abbiamo determinate reazioni….”
Erickson utilizzava la comune trance quotidiana e impartiva le suggestioni quando il paziente aveva
già avviato uno stato naturale di trance (approccio naturalistico).
Caratteristica della trance quotidiana è il predominio dell’emisfero destro e l’attivazione del parasimpatico.
L’ipnosi utilizza e intensifica questo fenomeno naturale a fini terapeutici
Milton EricksonDal libro “La mia voce ti accompagnerà”
Erickson ne parla in questi termini:
"In quei momenti le persone [...] tendono a fissare lo sguardo – verso destra o
verso sinistra, a seconda dell’emisfero cerebrale dominante – e ad assumere quell’aspetto
‘assente’ o ‘vuoto’. Possono chiudere effettivamente gli occhi,
immobilizzare il corpo (una forma di catalessi), reprimere certi riflessi (come inghiottire,
respirare, ecc.) e sembrano momentaneamente dimentiche di tutto ciò che le circonda, sino a
quando non abbiano completato la loro ricerca interiore a livello inconscio di nuove idee,
risposte e schemi di riferimento che ristabiliranno il loro orientamento generale
verso la realtà." (Milton H. Erickson, Opere, Vol. I, Astrolabio, p. 513
La complessità dell’inconscio e la povertà dei mezzi del conscio sono tali che è meglio lasciare
che sia l’inconscio a disfare ciò che ha fatto
La terapia deve solo fornirgli il contesto in cui farlo
Tanto peggio se non comprendiamo il motivo per cui il paziente sta meglio!“
(Dominique Megglé - Psicoterapie brevi – Red – 1998 - p. 122)
Erickson quindi non insegna alcuna teoria al paziente
Entra nel mondo del malato e mira a comunicare direttamente alla sua mente inconscia
secondo il suo linguaggio
Riprende dunque antiche procedure di guarigione come l’uso delle metafore
"Esse aiutano a indurre uno stato ipnotico e a curare il malato - Se sentendo una storia il
paziente manifesta improvvisamente i segni di una trance significa che il terapeuta ha raggiunto
il cuore del problema
La storia - per essere ipnotica - deve avere rapporti metaforici con il problema in questione
ma soprattutto non deve avere con quello un rapporto razionale evidente - altrimenti la mente
conscia se ne approprierebbe per dissertare
Le metafore consentono di aggirare le resistenze che il paziente oppone al cambiamento
Sono un modo indiretto di suggerire delle piste di soluzione all’inconscio
(Dominique Megglé - Psicoterapie brevi - Red - 1998 - pp.125-126)
Ecco perché l’approccio ericksoniano a differenza della maggior parte delle psicoterapie tradizionali
volte a rendere coscienti i contenuti inconsci
consiste nell’attivare le associazioni inconsce eludendo l’intenzionalità cosciente del soggetto
"Se il suo Io fosse capace di risolvere il problema – fa rilevare Erickson – il paziente non avrebbe
bisogno di un terapeuta" (Walter Oberhuber - Ipnosi - Angeli - 2000 - Milano p. 35)
Anche l’uso di prescrizioni paradossali
di compiti a casa - di rituali – di corvée...
ricorda l’agire di un maestro Zen
di uno sciamano oppure di un guaritore
Questi compiti impartiti al cliente da una parte impegnano la mente conscia
dall’altra evocano un cambiamento e sono carichi di significati simbolici
Secondo Erickson il terapeuta deve promuovere il cambiamento tramite questi "inganni" per liberare
il paziente dalle limitazioni apprese
... la coscienza dell’uomo moderno razionalistico gli permette di sfruttare solo in minima parte le
sue risorse mentali
Questa terapia è una tipicaterapia comportamentale
che fa tesoro del costruttivismo, della cibernetica,
della terapia sistemica e dell’ipnosi in senso lato
Si può considerare ipnoterapia senza trance
(Giorgio Nardone - L’arte del cambiamento Ponte Alle Grazie p. 75)
Se consideriamo uno stato di coscienza come la risultante dell’interazione
di diverse variabili pensieri – emozioni – fisiologia
comportamento – ambiente ci rendiamo conto che agendo su una o più di
queste variabili noi possiamo cambiare uno stato di coscienza
e quindi anche la realtà percepita considerando che la realtà psichica è funzione
dello stato di coscienza
Così è possibile cambiare la mappa del mondo a partire dal comportamento innescando le
cosiddette "esperienze emozionali correttrici"
Un pensiero chiarificante di Lao Tse
"Sotto il cielo tutti sanno che il bello è bello da cui il brutto
che il bene è bene da cui il male
È così che essere e non essere si danno nascita fra loro
Il Tao che si può nominare il Tao che si può comprendere
il Tao che si può descrivere non è l’eterno Tao"
“Ciò di cui abbiamo bisogno non è la volontà di credere bensì il desiderio di scoprire”
Bertrand Russel
Ad ogni modo - secondo Matte Blanco - la totalità dell’Essere simmetrico rimane per noi ineffabile
E’ come il Tao E’ come il Profondo Sé
Memetica
Lo studio e l’analisi dei memi
Il meme del meme
Memi deboli e memi forti
In inglese “meme” si pronuncia “miim”
Nel 1976 spunta sulla scena mondiale un’idea molto originale
di Richard Dawkins nel libro “Il gene egoista”
E' un'infezione particolare che aggredisce la nostra mente a opera
di agenti che, per assonanza coi patogeni - potremmo definire
"noogeni“ cioè generatori di idee Questi agenti si chiamano "memi"
Da tempo si sono impossessati delle menti degli esseri umani
causando il progresso delle arti e delle scienze - creando linguaggi e
religioni generando mode comportamenti e luoghi comuni
Se i geni sono la base del nostro hardware i memi costituiscono il nostro software
"le nostre menti sono costituite da hardware genetico e software memetico" (Richard Brodie
Virus della mente - Ecomind - 2000 p. 231)
A sua volta il nostro software memetico potrebbe essere suddiviso in programmazione di basso
livello e programmazione ad alto livello di astrazione
Due termini in uso nell'ambiente informatico
Per esempio Assembly è un linguaggio di programmazione vicino al linguaggio macchina
(che quindi potremmo considerare di basso livello vicino al livello hardware) mentre C++ possiamo considerarlo come un linguaggio d'alto livello con
un livello di astrazione maggiore
Il meme può essere un concetto - un’idea una particella d’informazione che aspira a
sopravvivere e a moltiplicarsi
Come il gene è composto da stringhe di simboli
Si propaga per contagio attraverso mezzi non-genetici o psicotecnologie il linguaggio
la scrittura - i libri - la radio - la TV - Internet i Cd-Rom - la musica - il teatro - il cinema etc. da
una mente all’altra più o meno velocemente a seconda dell’interesse che provoca nella mente
ricevente
Come nel caso dei geni gli esseri umani sarebbero nient’altro che veicoli inconsapevoli Ogni giorno all’interno delle menti si
verificherebbe una lotta incessante fra fazioni di memi (memeplessi) avverse
Non solo - Una delle lotte più importanti si svolgerebbe proprio nello spazio mediatico
Il meme del memeL'informazione culturale si trasmette per
imitazione di mente in mente - attraverso moduli cerebrali unitari e compatti - e crea cultura cultura in tutti i sensi e nei modi più svariati
I memi poi sono naturalmente egoistiSono unità fondamentali dell'informazione
culturale impegnati con altri memi in una "guerra di tutti contro tutti"
che nel tentativo di assicurarsi il successo riproduttivo utilizzano le menti dell'uomo come
colonie in cui diffondersi per riprodursi come docili macchine di difesa e di offesa
L'associazione dinamica dei memi che sopravvivono alla selezione naturale del più
adatto è la nostra cultura individuale e collettiva
I memi saltano di mente in mente per imitazione e conferiscono all'evoluzione culturale una
dinamica molto più veloce di quella biologica
La teoria del "meme" spiega molte delle cose che accadono nella noosfera
Ma non fornisce una spiegazione adeguata del carattere che distingue e rende unico il mondo
delle idee la libera e intenzionale creatività dell'uomo
Esistono dei memi "forti" cioè con alta capacità di diffusione e replicazione
e memi "deboli" con scarsa capacità di diffusione e replicazione
Ad esempio - uno slogan pubblicitario può diventare un meme quando inizia ad essere
ripetuto dalle persone ed utilizzato nelle conversazioni
Un meme può essere un ritornello musicale che viene fischiettato dalle personeMa un meme può essere anche
un'ideologia - una teoria scientifica una religione
un momento di vita
Dal punto di vista della memetica - non è importante quanto un'idea sia vera o profonda
ma come e quanto si diffonda e si replichi in continuazione da mente a mente - proprio come
i virus in un computer
La forza di un meme non deriva dalla sua verità o bellezza - ma da una serie di altri fattori che
sono appunto l'oggetto di studio della memetica
Come si spiega l'enorme successo di alcune canzoni rispetto ad altre?
Come si spiega la forza di alcuni messaggi pubblicitari rispetto ad altri?
Come si spiega il diffondersi di ideologie o di culti a volte balordi o distruttivi?
Come si spiega il potere sulle folle di certi capi politici o carismatici?
Il meme si propaga molto velocemente - ma alcuni molto più di altri - in modo particolare
attraverso reti anche neurali
Proviamo a considerare insieme tutto ciò con questi brevi esercizi mentali
Esercizio 1
Niente di quanto scritto in questa presentazione è originale
Tutto proviene da testi presenti in Rete - acquisiti e inglobati in un'unica struttura memetica -
grazie a ripetute operazioni di «copia e incolla»
Usando le tracce fornite nell'articolo e i motori di ricerca - ricostruire il percorso che ha portato alla
costruzione di questo meta-me-me (meme del meme) e individuare i memi elementari propagati
Esercizio 2
Ogni giorno viene generata un'enorme quantità di memi - dei quali solo una minima parte
sopravvive e si riproduce
Prendendo come esempio questo seminario verificare a distanza di almeno un mese quali tra
Ì memi in esso contenuti si sono installati nel vostro cervello e sono stati diffusi e quanti vi
sono ritornati più o meno mutati
Esercizio 3
Il meme è infettivo e tanto più il meme del meme
Annotare quante volte dopo questa spiegazione vi accadrà di ricondurre un'esperienza personale
alla teoria dei memi
Studiando ed analizzando i vari tipi di memi
culturali - si giunge a capirne meglio l’importanza
quando ci si immerge in qualche
stato di coscienza modificato
Come si spiega altrimenti che poche parole chiave calma – benessere - distensione - tranquillità –
sicurezza - abbiano il forte potere di risvegliare o evocare già a partire dalla veglia rilassata
emersioni dall’inconscio di
episodi – ricordi - eventi stressanti già completamente rimossi?
E’ il grande potere del meme che si rinforza
si attiva - si rigenera con poche parole
chiave ma altamente significative a vari livelli
Per concludere in modo chiaro possiamo affermare che
piuttosto che discutere la "verità" o "falsità" di una idea
la memetica si preoccupa principalmente sul capire come quella stessa idea possa replicars
La memetica è vitale per capire i culti - le ideologie - le campagne di marketing di
tutti i tipi In più fornisce la migliore immunità da pericolosi
contagi di informazioni Il lettore neofita - per esempio - dovrebbe essere cosciente qui e ora che è appena stato infettato
con un meta-meme - il meme che riguarda i meme
Tutta la conoscenza dunque è memetica
La memetica risponde anche se non a pieno ritmo a queste domande individuando alcuni "pulsanti"
mentali che sono particolarmente sensibili ad alcuni tipi di memi
"Un idea è qualcosa che tu hai un ideologia è qualcosa che ti ha"
Morris Berman
Si tratta dei pulsanti istintivi fame – sesso - protezione dei bambini - pericolo o
di pulsanti culturali strettamente legati alle ideologie dominanti o di nicchia
Se un'idea tocca alcuni pulsanti sensibili allora si installa - si replica e si diffonde
in modo completamente indipendente da quanto sia vera – valida - profonda o bella
Un detto di Shri Ramakrishnadal volume “Insegnamento di Ramakrishna”
“La conoscenza conduce all’unitàcome
l’ignoranza conduce alla diversità”
Vedi popoli del terzo mondo sempre più diversi
mentre i popoli nordicisono sempre più uniti
Veglia rilassata
Vari tipi di rilassamento fisico e psichico
Stati ipnopompici ed ipnagogici
Stati ipnotici
Autoipnosi
Stato meditativo
Stato mistico
Stato di coscienza modificato da sostanze psicoattive
Stato di coscienza modificato da forti motivazioni
STATI DI COSCIENZA
“Veglia normale o vigile”
Nello “stato di veglia normale” la consapevolezza - secondo le nostre abitudini e il nostro “normale” modo di vivere al di fuori del sonno - si presenta completa ed estremamente
attuale in tutte le sue espressioni - come l’attenzione - la concentrazione - la volontà e la
memoria sia a breve che a lungo termine
E’ l’unico stato conosciuto dalla maggioranza degli abitanti del pianeta terra - oltre il sonno ed
il sogno e rimane pilastro fondamentale per tutte le ricerche cosiddette scientifiche
STATI DI COSCIENZA MODIFICATI NEUROFISIOLOGICI
a)Veglia rilassataTutte quelle stimolazioni di tipo diverso che
provengono dal mondo interiore in modo particolare dal profondo
della propria coscienza da quel labirinto che sottende angoli ancora
nascosti della personalità momenti intensamente vissuti in cui l’“anima”
tenta già di esprimersi con il suo linguaggio ricco di
metafore – aforismi – allegorie – miti - riti leggende archetipi - favole e similsogni
b) Vari tipi di rilassamento
“Pratica individuale o collettiva –
che ha come finalità di allontanare il distress o l’iperstress o almeno di diminuirlo –
mediante un costante e diuturno allenamento a base corporea o mentale”
Jacobson rilassamento muscolare e tendineo somatico con indicazione specifica dei vari punti di
appoggio
Schultz esercizi inferiori e superiori del training autogeno
Geissmann training autogeno analitico
Ajuriaguerra rilassamento tonico - usato specie nei bambini
Sapir rilassamento a induzioni variabili
in sedute diverse e a volte anche
con modalità diverse
Desoille sogno guidato in condizioni di veglia rilassata - (réve eveillé dirigé)
Fretigny– Virel rilassamento in stato di immaginazione mentale - (imagerie mentale)
Kretschmer metodo detto del doppio-binario
Aiginger training analitico di tipo compensato
Jarreau e Klotz – Stokvis – Alexander - Rolfing Mezieres
Vari tipi di rilassamento basato sul controllo del tono muscolare in stato di veglia - con esercizi diversi - a seconda del momento e degli autori
Caycedo metodo cosiddetto sofrologico con rilassamento fisico e mentale seguito da un
controllo dinamico di tre tipi
Rd1 rilassamento dinamico concentrativo
Rd2 rilassamento dinamico contemplativo
Rd3 rilassamento dinamico meditativo
Parietti tecnica della distensione immaginativa
c) Stati ipnopompici ed ipnagogici
“Le immagini eidetiche - vivide e reali - che si formano spontaneamente prima dell’addormentamento o subito prima del risveglio quando si è già in stato di relativa
consapevolezza ma gli emisferi stanno entrando o sono ancora immersi in uno stato di parziale inibizione corticale - mantenendo svegli solo determinati punti di focalizzazione -
specie nella corteccia occipitale deputata alla visione”
“Sala sogni”
Palazzo Carlotti
Caprino(Verona)
E’ un tripudiodi metaforemiti - rituali
e di immaginiipnopompiche
tra veglia esonno
d) Ipnosi
Varie definizioni
1)”Stato di coscienza modificato - sicuramente al di fuori della realtà di veglia vigile
inteso da molti autori come stato intermedio molto probabilmente inserito tra veglia rilassata
e sonno”
“Stato di parziale inibizione corticale con focalizzazione dell’attenzione sulle parole
dell’ipnologo”
“Stato particolare di coscienza che non è veglia che non è sonno”
2)”Stato di coscienza modificato o diverso che sottende anche una relazione interpersonale di
solito tra due soggetti - ma a volte anche in gruppo
Utilizzato sia in fase terapeutica sia sperimentale
La relazione interpersonale diviene tanto più spontanea – utile - efficace e operativa quanto più esiste sintonia o empatia tra l’operatore ed
il cliente o il paziente
Le suddivisioni in leggera - media e profonda non presentano nessun valore in campo
terapeutico”
Quale valore diamo all’ipnosi leggera - media e profonda - se sono classificazioni che non
presentano nessun valore in campo terapeutico?
3)”Speciale ma autentico - reale e vissuto stato esperenziale di vari tipi - sovente non logico e a
volte perfino alogico - nel quale si intessono si rivivono o si sperimentano
condizioni fisiche e psicologiche non legate al normale stato di veglia
Si attua così un parziale o completo ritorno allo stato arcaico o similarcaico - nel quale possono
anche prendere forma momenti particolari ed utili di rivisitazione o
rivificazione subconscia od inconscia come archetipi – miti – rituali – favole – leggende metafore – aforismi – allegorie - episodi di “fuga
del pensiero” accompagnati da elaborazione di neologismi - visualizzazioni spontanee o guidate
ecc”
4) Definizione di ipnosi della Britisch Medical Association
“L’ipnosi è uno stato passeggero di attenzione modificata – stato che può venir prodotto da
un’altra persona e nel quale possono comparire diversi fenomeni – spontaneamente o in risposta a
stimoli verbali o di altro tipo
Questi fenomeni comprendono un mutamento nella coscienza e nella memoria – maggiore suggestionabilità –
e la comparsa nel soggetto di risposte ed idee che nelle condizioni di spirito abituali
non gli sono familiariInoltre nello stato ipnotico possono venire prodotti o soppressi fenomeni quali l’anestesia - la paralisi la rigidità muscolare e modificazioni vasomotorie”
5) Ipnosi, Ipnoterapia
(adattata dalla definizione di Ipnosi dell’AMERICAN PSYCHOLOGICAL ASSOCIATION -
Division 30 - Psychological Hypnosis)
L’Ipnosi e’ una procedura durante la quale un medico o uno psicologo suggerisce che il paziente faccia esperienza di cambiamenti nelle sensazioni,
percezioni, pensieri o comportamenti;
tali cambiamenti vengono usati dal sanitario nel trattamento psicoterapico per problemi psichici,
oltre che nel trattamento del dolore e di molti problemi psicologici che emergono in campo
medico e odontoiatrico;
il contesto ipnotico e’ generalmente stabilito mediante una procedura di induzione che puo’
essere fatta con tecniche dirette ("convenzionali" o comunque esplicitate) o indirette
("conversazionali" e di utilizzazione);le persone rispondono all’Ipnosi in modi diversi.
Alcune persone sono altamente responsive nei confronti delle suggestioni ipnotiche e altre sono
meno responsive.La responsivita’ influisce sulla profondita’ della trance raggiunta dal soggetto ma non inficia un
lavoro psicoterapico svolto con il modello ipnotico;le persone che sono state ipnotizzate NON perdono
il controllo sul loro comportamento.
6) Antonelli - noto psicosomatista
Si è definita terapia ipnotica la possibilità di indurre in un soggetto un particolare stato
psicofisico
che permette d’influire sulle condizioni psichiche - somatiche e viscerali del soggetto stesso
per mezzo del rapporto interpersonale stabilitosi
tra il paziente e il terapeuta
Nella terapia ipnotica si rilevano spontanee modificazioni neurovegetative diverse
secondo i vari soggetti
7) Granone nel suo “Trattato di Ipnosi”
in due volumi così definisce
la terapia ipnotica
“L’ipnoterapia è un metodo di indagine che permette di esplorare la possibilità di influire
sulla patologia psicosomatica
di un organo o apparato
per mezzo del rapporto interpersonale
stabilitosi tra il paziente ed il terapeuta
Ha la possibilità di servirsi dei comandi postipnotici per potenziare una eventuale psicoterapia di sostegno e rieducativa “
8) L’ipnosi viene definita una modificazione momentanea e funzionale dello stato di coscienza
all’interno del quale sono possibili alcuni cambiamenti, anch’essi momentanei e funzionali,
nelle aree del comportamento,
della percezione e della memoria.
Tali cambiamenti vengono definiti “fenomeni ipnotici” e sono oggetto di studio dell’ipnosi
sperimentale, sono “leve esperenziali” nel campo dell’ipnosi clinica, e sono visibili dimostrazioni
dell’ipnosi da spettacolo.
Tra i fenomeni della memoria tipicamente vengono annoverati l’amnesia ipnotica e
l’ipermnesia ipnotica. La regressione d’età è invece un fenomeno in cui aspetti mnesici si
intersecano con aspetti di percezione temporale. Dr. Massimiliano Zisa, Psicologo, Firenze,
9) L'ipnosi è definita anche come uno stato di coscienza alterato, che comporta delle
modificazioni fenomenologiche oggettive e soggettive distinguibili da quelle esperibili nello
stato di veglia e durante il sonno.
Più propriamente non può essere considerata uno stato stabile, ma un processo dinamico e mutevole
dello stato di coscienza.
10) Dal punto di vista psicoanalitico ortodosso è definita come una regressione adattativa al servizio dell'Io, in cui il soggetto ipnotizzato sottoporrebbe un sottosistema del suo Io al temporaneo controllo dell'ipnotista per un
interesse terapeutico, pur mantenendo la capacità di riassumere al bisogno lo stato di veglia.
11) Secondo la teoria neo-dissociativa elaborata da Hilgard nel 1977 è postulata la presenza di un sistema cognitivo multiplo coordinato da un Ego-
Executive cui sarebbero subordinati dei sottosistemi di controllo cognitivo
organizzati gerarchicamente.
L'ipnosi, come da un altro punto di vista
il sonno fisiologico, sarebbe in grado di modificare l'assetto
gerarchico di questi sottosistemi, riducendo la dominanza dell'Ego-Executive e permettendo cosi
il manifestarsi di una non ordinaria fenomenologia.
12) G. Tirone nel suo libro “Ipnositerapia” Tecniche di liberazione, Xenia 1999, a pag, 4, così
definisce lo stato ipnotico:
”L’ipnosi è un fatto biologico, è un dinamismo psicosomatico di particolare partecipazione
mente-corpo attraverso il quale
il soggetto riesce a influire sulle proprie condizioni
fisiche e psichiche.
L’aspetto caratterizzante di tale dinamismo è il monoideismo plastico.
Attraverso la propria coscienza di sé il soggetto è in grado di gestire la potenzialità
della rappresentazione mentale”.
13) Nel sito www.arsenio.net/sognilucidi.net ho trovato una definizione di ipnosi diversa dalle
altre fin qui menzionate.
“Si può definire l'ipnosi come quel processo che induce il rilassamento e la distrazione
della mente conscia, accentua la suggestionabilità e la percezione,
consente di accedere al subconscio attraverso l'immaginazione,
di sperimentare pensieri e immagini come se fossero reali”.
1) Costruzione del rapporto terapeutico
identificando i valori e le convinzioni e evitando fenomeni di resistenza
2) Definizione del problema di fondo
3) Raccolta delle informazioni nelle 5 aree distoniche
(famiglia di origine - famiglia acquisita - sesso hobby/lavoro - disturbi del comportamento) in maniera indiretta tramite metafore - racconti
personali (riconoscere i gesti di assenso e dissenso) e in maniera diretta (metamodello)
4) Tentativi di possibili soluzioni
5) Definizione dello stato desiderato cioè l’obiettivo da raggiungere assicurandosi che
l’obiettivo sia bene formato e graduale
(chunking down in piccoli obiettivi graduali)
6) Creare una aspettativa positiva valutando cosa impedisce al paziente di raggiungere il risultato
identificando anche le risorse necessarie
7) Possedere la capacità di definire lo stato presente del cliente e di allucinare le risorse
necessarie e i passaggi utili per passare da uno stato all'altro e di farlo anche su se stessi
8) Induzione di ipnosi
7) Riconoscimento dello stato ipnotico
8) Utilizzazione dello stato ipnotico
9) Prospettive nel futuro
Esse consentono di definire dei rapporti di causa-effetto fra il lavoro effettuato in ipnosi e gli eventi quotidiani - così da generalizzare il
cambiamento al di fuori della seduta
Perché i suggerimenti post-ipnotici abbiano sicuramente effetto li si possono associare a
eventi che il cliente sicuramente sperimenterà cercando di analizzare tutte le risposte possibili
10) De-induzione e risveglio
Passaggi utili durante l’induzione E’ sempre necessaria la fissazione dell'attenzione
tramite qualsiasi cosa che attragga e mantenga l'attenzione del soggetto
anche con la costruzione di
metafore - favole leggende – rituali - archetipi
ma soprattutto paradossi verbali che possano creare confusione o dispersione
Depotenziamento graduale od improvviso
degli abituali schemi di riferimento
e sistemi di credenze
tramite distrazione – shock – sorpresa - dubbio paradossi – confusione - destrutturazione...
Ricerca dell’inconscio
tramite implicazioni – domande - linguaggio analogico – metafore – racconti - aneddoti...
Processo inconscio
tramite la creazione di nuove associazioni
Risposta ipnotica
tramite l'espressione di potenzialità comportamentali e cognitive che vengono sperimentate - come se si producessero
in modo autonomo nel paziente
Regressione ai primi anni di vita - alla ricerca di eventuali traumi fisici o psicologici
Progressione verso anni futuri per innestare episodi virtuali di benessere
Amnesia
Analgesia Anestesia
Comportamento automatico in ipnosi
Dissociazione corticale
Catalessi
Visualizzazioni spontanee o guidate
Ipermnesia per traumi rimossi
Identificazione con il terapeuta od altri soggetti che possono ricordarlo in altri ambienti
Risposte Ideomotorie multiple
Risposte Ideosensorie multiple
Suggestione post-ipnotica
anche prolungata nel tempo
Distorsione del tempo
con rallentamento o velocizzazione
Secondo Erickson questi fenomeni sono indipendenti dalla profondità dello stato
ipnotico mentre nell'ipnosi classica
si usa suddividerla in diversi stati
a ognuno dei quali vengono associate determinate fenomenologie
A questo punto debbo confermare che
nella mia esperienza pluridecennale
la profondità degli stati coscienza ipnotici
dato che sono anche poco definibili
non presenta alcun valore terapeutico degno di attenzione
Per motivi storici vediamo però ugualmente insieme la definizione classica
1 Stati ipnoidi o ipnoidali
chiusura delle palpebre – rilassamento pesantezza – calore - leggera sonnolenza
2 Ipnosi leggera
retroversione oculare
catalessi oculare - catalessi degli arti
3 Ipnosi media
amnesia parziale - anestesia – accresciuta consapevolezza a livello sensoriale
suggerimenti post-ipnotici
4 Ipnosi profonda
amnesia e anestesia completa
sonnambulismo - allucinazioni o visualizzazioni positive e negative
L'ipnosi ci consente di superare
un pregiudizio piuttosto radicato
che consiste nella convinzione che tutti noi viviamo in un medesimo stato di coscienza e quindi
nell'identica realtà
Questo pregiudizio fa parte della nostra finitezza in questo campo
Se prendiamo pratica degli stati di coscienza modificati
tra cui appunto lo stato ipnotico
ci rendiamo conto che esistono altre modalità di studio del "mondo reale" che altrimenti viene
costruito tramite i nostri processi neurofisiologici mentali e sociali nel solo stato di veglia vigile
Tramite gli stati di coscienza modificati
possiamo utilizzare coscientemente
tali "regole" per definire una nuova realtà condivisa in cui superare
le limitazioni apprese
Una parte molto importante della tecnica ericksoniana è dare al cliente
delle direttive e dei compiti a casa
perché Erickson si era mantenuto per tutta la sua vita in linea con un approccio pragmatico e
comportamentale
Secondo Haley tale pratica assolve a vari scopi
1 Il principale fine della terapia è di fare in modo che le persone inizino a comportarsi in maniera
diversa e che altrettanto diverse siano le esperienze vissute
Le direttive rivestono una notevole importanza per rendere possibili questi cambiamenti di
comportamento e di vita
2 Le direttive vengono usate per intensificare il rapporto con il terapeuta
Se la direttiva è qualcosa che le persone sono chiamate a svolgere durante la settimana
il terapeuta in certo modo rimane nelle loro vite per tutto questo periodo di tempo
3 Le direttive vengono usate per avere informazioni sul comportamento del cliente
Che poi il paziente faccia o non faccia ciò che il terapeuta ha detto di fare
che se lo dimentichi o che invece ci provi senza riuscirci
in tutti i casi il terapeuta
riceve informazioni che altrimenti non sarebbe in grado di ottenere in altro modo
(Jay Haley - La terapia del problem-solving - Nuova Italia Scientifica - 1985 Roma p 56 - rivisto)
Tramite lo studio del lavoro di Erickson inizialmente da parte di Jay Haley e John
Weakland si poté constatare come
l’approccio terapeutico di Erickson consistesse in gran parte nell’applicazione pragmatica delle
idee che da qualche tempo si stavano sviluppando a Palo Alto con il progetto di ricerca
promosso da Bateson intorno ai “paradossi dell’astrazione nella comunicazione”
In effetti le prescrizioni paradossali utilizzate da Erickson erano in linea con
“i principi matematici della teoria dei tipi logici” da cui si sviluppò il modello di doppio legame con
la teoria dei sistemi e con la cibernetica
Per esempio Erickson comunicava a più livelli di coscienza
In principio prescriveva il sintomo incoraggiando paradossalmente la resistenza ad esso
con frasi adattePoi entrava di norma in contatto con un solo
paziente ma finiva per curare l’intera famiglia facendo ampiamente ricorso all’"effetto valanga"
Lo stato ipnotico assomiglia a strani tipi di fenomeni atmosferici ad alta quota chiamati
gloria nei quali si percepisce la sagoma dell’aereo tra le nubi
“Stato di coscienza modificato - ottenuto attraverso un lungo – serio – costante
impegnativo e motivato allenamento a rivolgere la mente dall’esterno verso l’interno - anche con l’uso di vari metodi di rilassamento o di parole
chiave o di “Mantra”
praticando l’introspezione
senza giungere con questo a realizzare sempre e comunque una vera e propria “autoanalisi”
oppure un graduale
“processo di individuazione ” alla Jung”
In prima istanza necessita di silenzio e raccoglimento interiore –
Poi diviene spontaneo efficace - costruttivo e terapeutico
Poi si cerca di dare un senso alla vita analizzando anche vari scrittori contemporanei
Max Frisch “Fate conto che la vita abbia un senso e poi lo cercate mentre la state vivendo”
Uwe Johnson”La vita comprende molto più di quanto possa apprendere su di essa colui che la
vive”
Martin Walser “Prometto che appena affiorirà alla mente questo ricercato senso - Vi scriverò”
Gregor Von Rezzoni “ Il senso della vita sta nell’interrogarsi sul senso della vita stessa”
Tecniche elementari per giungere all’autoipnosi
“Noi siamo ma anche diveniamo ciò che pensiamo”
La nostra salute fisica è legata a molti fattori ma è largamente influenzata dalle nostre aspettativeL’autoipnosi diviene pertanto un valido ed utile
strumento per diminuire le aspettative negative e aumentare le positive
Ricordarsi sempre che la teoria della comunicazione afferma che essa avviene su molti
livelli e soprattutto che quelli più bassi determinano il significato
conscio o inconscio di quelli superioriLa razionalità viene così ad essere perdente quando l’immaginazione è preponderante
Con la pratica dell’autoipnosi possiamo modificare le abitudini sbagliate - il comportamento errato - il pensiero
fuorviante e negativo - una sintomatologia emozionale troppo a lungo coltivata - tutte situazioni che portano a malattie funzionali
Si inizia con un allenamento ad autosuggerimenti semplici - sempre di
natura positiva - come sensazione di calore piacevole oppure di benessere fisico e
psichico - di rilassamento di tutti i muscoli del corpo cercando di “sentire bene” solo
coloro che sono appoggiati al tavolo
Ricordarsi sempre che è assolutamente necessario allenarsi
per un certo periodo di tempo variabile da individuo ad individuo
per ottenere risultati validi sicuri ed incoraggianti
Se ci si vuole allenare con la mente subconscia ed inconscia
è necessario un tempo di latenza per assimilare quanto si vuole ottenere in un
secondo tempo ed imparare a spegnere lentamente l’attività corticale
raggiungendo lo “stato di inibizione di corticale
con attivazione dei centri sottocorticali”
Ad esempio molte persone soffrono d’insonnia perché spesso pensano tra sé e sé
“Adesso devo dormire bene e subito”
Se ci si allena ad usare la parte subconscia ed inconscia si hanno migliori risultati a
“lasciare che accada” “lasciare che il sonno giunga”
piuttosto che sforzarsi per produrlo con la volontà
Come detto in precedenza iniziare con pensieri o formule molto semplici e
inserirle sempre nel presente
Non pensare “domani mi sentirò meglio”
ma “mi sento meglio”
La nostra attività subconscia o inconscia
“lavora sempre nel presente”
Pertanto va attivata solamente così altrimenti i risultati sono poco attendibili e
scarsamente duraturi
Ricordarsi che per il subconscio e l’inconscio il futuro è sempre proiettato avanti nel
tempo e di conseguenza non si realizzerà mai secondo le nostre aspettative
Il futuro non è in grado di creare un’immagine positiva perché – soprattutto per l’inconscio - non esiste - non è ancora
arrivato e non giungerà mai
Il futuro non ci appartiene
Non è influente sul corso della nostra vita e non è in grado di creare un’immagine
mentale positiva
Solo il presente ha la facoltà di risvegliare situazioni e comportamenti nuovi anche se
proiettati nel futuro
La formuletta magica per allenarsi bene all’autoipnosi è ricordarsi sempre del
“Qui e ora”
Procedendo in questo modo tutto il resto “viene da sé” - sempre però con un progressivo allenamento nel tempo
Come è ovvio ancora più errato riferirsi al passato
I ricordi rallentano o fermano l’allenamento
I ricordi funzionano come “palle al piede” perfino se sono positivi e piacevoli
Creare dunque sempreimmagini mentali positive nel presente
con frasi semplici L’inconscio riceve solo frasi semplici esenti
da forme letterarie elaborate E’ come un bambino di sei-otto anni
Allenarsi alle frasi con gradualità e misura fino a raggiungere scopi più elevati degli ordinari
come autoanalisi autorealizzazione e autoguarigione
Punto ancora più importante
Scegliere una frase per volta - innanzitutto rinforzando il proprio Io con pensieri od immagini
positive - nel presente - all’incirca ogni due-tre giorni - come
Mi sento meglio - Sono più forte
Mi sento a mio agio con me stesso e gli altri
per passare - più avanti nel tempo - a
Inizio a trovare la mia strada
Inizio a sentire come mi devo comportare
“Scorgo ora la mia strada verso la luce
Mi sto veramente incamminando verso la luce - e mentre mi incammino verso la luce - altra luce
nasce dentro - nasce dentro di me - nel mio profondo Sé
A poco a poco mi immergo in essa come in un grande bagno caldo di benessere e di serenità - La luce - la gioia - la serenità sono le fedeli compagne
della mia vita e devo iniziare a correggere i miei errori con il loro costante - utile e sincero aiuto”
Molto importante a questo punto
fissare degli obbiettivi da raggiungere
in base alla loro importanza ed attualità
Fissarne uno alla volta
ricordandosi sempre di pensarli realizzati nel presente e mai nel futuro
In questo modo si procede nel cammino dell’autoanalisi per poi passare
all’autorealizzazione con conseguente autoguarigione fisica e mentale
Dopo un certo periodo di tempo sempre variabile da individuo a individuo
ci si può lentamente incamminare sulla strada della realizzazione dell’inconscio
collettivo e mentale e più avanti dell’inconscio cosmico e spirituale alla ricerca del Profondo Sé
come spiegato meglio e in modo più vasto ed esauriente nel quarto volume
L’autoipnosi pertanto
se utilizzata con le metodiche suggerite diviene non solo ricerca personale ma anche un modo completo - anche se piuttosto lungo - di incontro con l’inconscio collettivo e cosmico
carico di momenti intensi che si avvicinano allo stato meditativo e mistico
Un altro mondo 1947 Escher
Il possibile ma fantastico
mondo dell’autoipnosi nella visione di
Escher
grande matematico
f) Stato meditativo
“Pratica essenzialmente di tipo autogeno - con allenamento progressivo alla concentrazione
mentale - in veglia vigile o rilassata
o anche in autoipnosi - a seconda dei soggetti e delle loro convinzioni religiose
oppure anche dei metodi usati
Lo scopo principale è aumentare progressivamente la consapevolezza di se stessi
e del vissuto interiore - a vari livelli - anche in relazione all’ambiente circostante e alle
motivazioni personali”
Alcune ricerche scientifiche sugli stati di coscienza hanno rilevato che i quadri più sincronici osservati - in Oriente come in Occidente - appartengono a persone che
meditano
La meditazione è uno strumento potentissimo di conoscenza di sé e quindi di autorealizzazione
È altresì il grande unificatore - armonizzatore e sincronizzatore della nostra mente e del nostro
essere
La meditazione è uno stato di non-mente di silenzio interiore in cui i pensieri tacciono
e la coscienza è quieta e risvegliata
Mentre ogni essere umano è differente da ogni altro nell’aspetto esteriore e nelle informazioni
della sua mente
è certamente uguale nel suo stato di vuoto
Sul nostro vuoto interiore possiamo sincronizzarci tutti
al di là delle razze - delle fedi religiose e delle ideologie
Il vuoto interiore è lo stato in cui si trovano i poeti quando percepiscono la bellezza
è lo stato in cui si perdono gli amanti
Il vuoto della mente è uno stato di pienezza dell’essere - l’unica via all’unità individuale e
planetaria
g) Stato mistico
“Esperienza particolare - di tipo ineffabile e indescrivibile - con sensazione reale di essere o
vivere con Dio o in Dio oppure a seconda delle varie convinzioni religiose
di entrare in immediato contatto con l’Assoluto attraverso porte completamente sconosciute alla
razionalità normale di ogni giorno”
Secondo Miegge in “Religione” per mistica si intende ”Il processo dell’identificazione del divino nell’estasi - quel processo cioè in cui l’“excessus
mentis” viene posto come traguardo dell’itinerario dell’anima verso Dio”
“Dobbiamo comprendere Dio e la creatura non come due realtà tra loro distanti - ma come una sola e medesima cosa” Giovanni Scoto Euriugena
“La mistica è l’esperienza dell’unità dell’essere unità di uomo e Dio - Dio e mondo e dunque anche
unità uomo - mondo”
“Mistico non significa misterioso ma supremamente razionale - dialettico - speculativo
Vannini – La mistica delle grandi religioni - 2004
“Stato particolare di concentrazione passiva con presenza di fenomeni allucinatori - in prevalenza di tipo visivo e uditivo - con notevole distorsione
delle percezioni sensoriali
emersione spontanea di contenuti rimossi con esperienze di vario tipo che possono andare
dall’angoscia - al terrore - agli attacchi di panico ma anche presentarsi come esperienze di grado
elevato o pseudomistico”
È dovuto ad assunzione di alcol
etilico
degli alcaloidi della Canapa indiana
della dietilamide dell’acido lisergico
(LSD)
dei derivati dell’oppio
della caffeina della nicotina della cocaina
Cannabis
della mescalina
dell’anfetamina
ed altre ancora di recente
introduzione
tra le quali ricordiamo
l’ecstasy (MDMA)
e il crack
Amanita
Muscaria
Uno sguardo ora alle sostanze analgesiche prodotte dall’organismo per azione di svariati
stimoli fisici e psicologici
Endorfine e encefaline
Si tratta di sostanze endogene
dotate di proprietà biologiche analgesiche simili a
quelle della morfina e delle sostanze oppiacee
Attualmente si conoscono quattro distinte classi di endorfine dette
rispettivamente alfa – beta - gamma e delta
più due sostanze estratte dal
tessuto nervoso e denominate
encefaline o enkefaline
Le cellule destinate alla produzione delle endorfine sono sparse in varie
parti del sistema nervoso centrale
Tuttavia le stesse sono presenti anche
nell’ipofisi - nelle ghiandole surrenali
nelle ghiandole salivari
e nel tratto gastrointestinale
interessando i movimenti peristaltici e
gli enzimi digestivi e pancreatici
Le endorfine sembrano svolgere un ruolo fondamentale
nell’analgesia non farmacologica
Il significato biologico di queste sostanze è estremamente complesso e a esse viene
attribuita una funzione intermedia
tra quella degli ormoni e
quella svolta dai neurotrasmettitori
le sostanze che assicurano la trasmissione dei segnali nervosi
Le endorfine sembrano svolgere un ruolo notevole nell’insorgenza
dell’analgesia non farmacologica
cioè quella che si può ottenere mediante
tecniche come l’agopuntura
l’ipnosi - la stimolazione elettrica e
perfino da placebo
In tutte queste condizioni è infatti possibile osservare un aumento dell’attività cerebrale
beta-endorfinica ed encefalino-simile
L’attività delle endorfine può inoltre intervenire nei meccanismi che portano all’insorgenza dei
fenomeni di dipendenza e di assuefazione farmacologica e nella crisi da astinenza
Altri effetti biologici esplicati dalle endorfine interessano la termoregolazione
la produzione ormonale - la reazione allo stress il controllo dell’appetito
la funzionalità del tratto gastrointestinale come motilità - secrezione digestiva
secrezione pancreatica
AnandamideMolecola lipidica presente naturalmente
nell’organismo
Presenta le stesse proprietà dei tetracannabinoidi
rilasciati dalla marijuana sul sistema nervosoIl nome chimico della sostanza cannabinoide
endogena è arachidonil-etanolammide
Ma Mechoulam - lo scopritore
che aveva un debole per la cultura indiana preferì battezzarla anandamide
dal sanscrito ananda “gioia profonda”
La formula sanscrita è SSat-Chit-Ananda
“Essere – Coscienza - Gioia”
La scoperta di recettori nello striato ventromediale e nel nucleo accumbens
suggerisce l'esistenza di una relazione con i neuroni dopaminergici e quindi con i processi di
gratificazione cerebrale
Alti livelli di anandamide sono stati rinvenuti in atleti sottoposti a sforzo fisico - tanto che si parla
dell’ “euforia del corridore” simile appunto all’euforia da cannabinoidi
Le ricerche sono ancora in corso - ma è utile conoscere questa scoperta per il fatto che non
esistono solo i recettori idrofili dei derivati dell’oppio - come le endorfine e le enkefaline o
encefaline - ma anche recettori lipofili per i derivati della cannabis
I recettori della cannabis sono reperibili
nell’ippocampo - la cui attivazione potrebbe causare la proverbiale smemoratezza del
fumatore di hashish – tanto che viene chiamata presso i popoli arabi – la “fumata dell’oblio” come del resto anche quella a base di oppio
Oppure i recettori si possono rintracciare anche nell’ipotalamo - una struttura alla base del
cervello che regola molti di quei processi vitali che funzionano benissimo senza l’intervento
della volontà e sui quali la nostra coscienza - a meno di essere un guru - non ha alcun controllo
la fame - la sete - la temperatura corporea
e gli stati emozionali
Andreoli però scrive a proposito dell’affermazione che
la cannabis è una droga leggera
“Siccome abbiamo fallito nella prevenzione della tossicodipendenza - ora tentiamo - in tutti i modi
– di accettarla - di minimizzare l’effetto della cannabis - assecondandone l’uso
Scarseggia purtroppo l'attenzione verso la persona e i grandi ideali da farle
conseguire per ottenere una buona società Occorre quindi capire che cosa significhi per un ragazzo d’oggi provare la droga leggera e quali
provocazioni e alterazioni possa indurre nella sua personalità
Trovare poi rimedi scientifici e promuovere - in tutti gli adulti - opinioni esatte sui danni fisici e
psichici di questa sostanza (impropriamente detta leggera) capace di compromettere
l’equilibrio psichico e viziare i rapporti sociali”
Nel III° Convegno monotematico SIF
Napoli 27 Maggio 2000
su cannabis e recettori dei cannabinoidi - si è parlato del ruolo dei recettori cannabinoidi nel
controllo delle funzioni intestinali
Gli agonisti dei recettori dei cannabinoidi – a basse dosi – aumentano il rilascio di acetilcolina nella corteccia cerebrale e nell’ippocampo - nei
ratti in vivo
La Cannabis sembra del resto essere efficace nella sclerosi multipla per l’effetto inibitorio degli agonisti dei cannabinoidi sul rilascio di PGE2 in culture primarie di astrociti nel ratto
Questo fatto è molto importante perché mi da la possibilità di provare
una tecnica innovativa ipnotica o autoipnotica per l’innalzamento della soglia del dolore
in modo particolare nei casi di dolori cronici di qualsiasi tipo anche oncologico
Come per la diminuzione della lettura della mappa cerebrale
è possibile dunque allenare il pazientecon opportuni suggerimenti
in modo particolare in ipnosi mascherata accompagnata da agoreflessoterapia ecc.
a produrre endorfine – encefaline e anandamide per raggiungere una discreta analgesia in tutti i settori colpiti da dolore
cronico anche oncologico
Dopo qualche tempo - nei casi più importanti - si allena il paziente all’autoipnosi - in modo che
possa formare endorfine – encefaline e cannabinoidi
a seconda delle necessità del suo organismo
E’ ovvio che si tratta di tecnica piuttosto difficile ma priva di inconvenienti - dato che le sostanze analgesiche endogene - non danno fenomeni di
dipendenza - al contrario di quelle esogene
La mia non è solamente un’ipotesi di lavoro dato che ho personalmente provato tutto ciò - ma con
alle spalle anni di allenamento all’autoipnosi
i) Stato di coscienza modificato da forti motivazioni
Anche le forti motivazioni con intenso coinvolgimento emotivo - come accade durante
grandi avvenimenti sportivi - nella guerriglia specie urbana - nei terremoti catastrofici - nelle esondazioni comprendenti larghi territori - nelle tragedie naturali o provocate possono indurre
stati di coscienza modificati con diminuzione o abolizione delle sensazioni di intenso dolore - del
sonno - della fatica - per aumento dei neuromodulatori - dei neuroormoni e dei neurotrasmettitori e per contemporaneo
innalzamento della soglia del dolore
Se tutto ciò si raggiunge automaticamente nell’analgesia ottenuta
nel corso di forti motivazioni ritengo che possa essere utile e naturalmente possibile ottenere buoni risultati anche con un
costante e progressivo allenamento del paziente
in stato ipnotico almeno medio anche con l’ipnosi mascherata
a produrre tutte quelle sostanze che inibiscono la sensazione del dolore
o a livello corticale – oppure a livello dei centri sottocorticali – in modo specifico il talamo - il sistema limbico – l’ipotalamo
l’ippocampo e l’amigdala attenuando l’emotività e l’ansia che sempre
accompagnano tali manifestazioni fisiche
I tre tipi di psicologia secondo Tart
Psicologia ordinaria
Psicologia umanistica
Psicologia transpersonale
La psicologia ordinaria è fonte di molte utili informazioni - ma è usualmente portata avanti all'interno dell'implicito paradigma scientista
dei nostri tempi
Nonostante queste limitazioni ci sono molte scoperte rilevanti per comprendere la
coscienza
Da notare almeno tre considerazioni
1) La totalità del funzionamento mentale è più grande che la parte che sperimentiamo come
contenuto della nostra mente cosciente
2) Ci sono meccanismi psicologici personali di distorsione - come ad esempio i classici
meccanismi di difesa della psicanalisi od il bisogno di approvazione - che distorcono le
nostre osservazioni del contenuto della coscienza - allo stesso modo delle nostre
osservazioni sul mondo esterno e sulla gente
3) Ci sono investimenti emotivi e cognitivi caratteristici di ogni cultura in vari credi e
visioni del mondo che similmente influenzano le nostre osservazioni
Questo portò Tart alla seconda prospettiva per studiare la natura della coscienza
la psicologia transpersonale
Negli anni '50 un nuovo tipo di paziente aveva iniziato a frequentare gli studi degli
psicoterapeuti - almeno negli Stati Uniti
Da noi invece succede solo dagli anni ‘80
Il paziente ordinario si cura perché non funziona bene nella vita ordinaria
Può sperimentare troppo stress - avere relazioni personali insoddisfacenti - essere troppo timido
o reattivo
Questo nuovo tipo di paziente avrebbe dovuto essere perfettamente felice secondo gli ordinari
criteri sociali - dato che funzionava bene ed aveva tutte le caratteristiche sociali che si ritiene producano felicità come relazioni soddisfacenti - una buona vita sessuale -
rispetto nella comunità - un buon lavoro ecc
I loro problemi erano del genere
"La vita è tutta qui?" o "Sono stufo di diventare sempre più ricco, non c'è qualcosa di più?“
“Non è possibile aspirare a qualcosa che possa elevarmi anche nello spirito”?
“La mia vita scorre purtroppo senza senso e mi avvicino alla fine senza un traguardo definito”
Questi "nevrotici esistenziali“ come erano chiamati volevano un regime di vita più
significativo di quanto la società occidentale potesse dar loro pur in mezzo agli agi di ogni
giorno
La Psicologia Umanistica Questo ha portato alla creazione di una piccola ma importante nuova branca della psicologia una "terza forza“ - la psicologia umanistica
Persone che funzionavano particolarmente bene, ma erano disturbate psicologicamente
invece che come pazienti psichiatrici - furono trattati da psicologi come Abraham Maslow
In tal modo i soggetti con disturbi psicologici divennero aree legittime di studio
Erano soggetti che avevano sperimentato momenti di autenticità - di esperienze di vetta -
d'amore cosmico e di illuminante creatività
Il "normale" funzionamento psicologico, culturalmente ritenuto di successo, fu mostrato come subnormale rispetto a quanto gli umani
avrebbero potuto imparare ad essere
Una considerevole enfasi fu messa nella applicazione pratica di queste idee - primariamente
come nuove forme di educazione corporea ed emozionale
e - dice Tart - si sono formati gruppi di incontro o simili dove la gente comune imparava a vivere
una più ricca vita emozionale soprattutto su base consapevole
Tuttavia in generale la psicologia umanistica non aveva realmente messo in discussione il
regnante paradigma materialistico e scientista
Eravamo ancora rimasti nei processi materiali con nessuna ragione intrinseca di vivere
se non con pulsioni biologiche
accidentalmente acquisite
che ci orientavano in sistema di vita quotidiano
Tutto ciò finiva in una morte oscura - senza senso - verso e dentro il nulla
l’annientamento della personalità –
della memoria ecc
Psicologia Transpersonale
Dalla psicologia umanistica negli anni '60- ‘70 Tart si è evoluto verso la realizzazione della
Psicologia Transpersonale
"Trans" viene dalla radice latina che significa oltre - oltre la "persona“ - la maschera sociale, il sé
ordinario - l’individuale
Attraverso la storia
donne e uomini
hanno avuto esperienze che li hanno convinti che noi siamo molto più del
nostro quotidiano sé ordinario
ma che abbiamo esperienze significative risalenti dal Profondo Sé o Mondo Interno
Come esempio più esteso - Tart riferisce l’esperienza mistica di Maurice Bucke
un fisico del XIX° secolo Egli la descrisse in terza persona cercando di essere il più accurato
ed obiettivo possibile
“Era primavera - all'inizio dei suoi trentasei anni Egli e due amici avevano passato il pomeriggio
leggendo Wordsworth - Shelley - Keats Browning e specialmente Whitman
Si lasciarono a mezzanotte ed egli ebbe un lungo viaggio in una carrozza - era in una città inglese La sua mente - profondamente sotto la influenza delle idee - immagini ed emozioni evocate dalla
lettura e discussione del pomeriggioera calma ed in pace
Egli era in uno stato di quieto quasi passivo godimento
Improvvisamente senza alcun preavviso si trovò come avvolto
da una nuvola del colore di fiamma Per un istante egli pensò al fuoco
qualche improvvisa esplosione nella grande città
quindi si accorse che la luce era dentro di lui
Immediatamente dopo fu pervaso da un senso di esultanza, di immensa gioia, accompagnato od
immediatamente seguito da una illuminazione intellettuale assolutamente
impossibile da descrivere Nel suo cervello passò un momentaneo lampo
dello splendore Brahmico che ha da allora in poi illuminato la sua vita
sul suo cuore cadde una goccia di Benedizione Brahmica - lasciandogli da allora in poi
un sapore di paradiso
Tra le altre cose...egli vide e seppe che il Cosmo non è materia morta ma una Presenza vivente
che l'anima dell'uomo è immortale
che l'universo è così costruito ed ordinato che al di là di ogni dubbio tutte le cose lavorano
assieme per il bene comune
Il principio fondante del mondo è ciò che chiamiamo amore e che la felicità di ognuno è
alla fine assolutamente certa
Egli dichiara che ha imparato più nei pochi secondi che è durata l’illuminazione che nei
precedenti mesi e persino anni di studi
e che egli apprese molto di più di ciò che nessuno studio avrebbe mai potuto dare
L’ illuminazione durò solo pochi secondi ma i suoi effetti di rivelarono indelebili
Fu impossibile per lui dimenticare ciò che vide e seppe quella volta né egli dubitò o poté mai
dubitare - della verità di ciò che fu allora presentato alla sua mente...Si può ben dire che Bucke fosse oltre - trans - il suo sé ordinario”
Gli aborigeniaustraliani
vanno spesso
oltre il Séordinario
Altre due esperienze significative tra mille della letteratura
TagoreEra mattina
Stavo guardando l’alba in Free School Lane
Improvvisamente prese forma un panorama
e tutto ciò che vedevo diventava splendido
Il mondo intero era una solamusica radiosa - un ritmo
meravigliosoLe case - la gente che camminava
i bambini che giocavanoOgni cosa sembrava far parte di un
tutto luminoso
Tagore - Il primo dolore
Il viottolo – nella penombra della foresta – è sepolto dalle erbacce - In quel luogo solitario
improvvisamente sento una voce alle mie spalle “Non mi conosci?”
Mi volto e lo guardo ”Sì - ti conosco - ma il tuo nome….non lo ricordo”
“Io sono il tuo dolore - quello di quando avevo venticinque anni”
I suoi occhi erano umidi e lucenti - come lune riflesse nell’acqua - Sono rimasto allibito - “Una
volta eri terribile - come una nuvola carica di pioggia - Ora hai l’aspetto pacato dell’autunno -
Forse hai perduto le lacrime di quei giorni?”
Il dolore sorride in silenzio e mi rivela ogni cosa La nuvola del monsone ha imparato a sorridere
come un fiore di loto d’autunnoGli chiedo “Conservi ancora la mia giovinezza?”Risponde ”Guarda la collana di fiori al mio collo”Guardo e m’accorgo che nessun petalo è caduto
e dico”Tutto è invecchiato in me
ma non la mia giovinezza che è ancora fiorita al tuo collo”
Si toglie lentamente la collana di fiori e me ne cinge il collo - ricordandomi“Quel giorno dicesti che non volevi
conforto ma dolore”
Rispondo confuso”E’ passato tanto tempo da
allora e ho dimenticato tutto questo non so neppure
dire quando” “Io, che sono un dono di Dio non
l’ho dimenticato e da allora mi sono nascostoPrendimi ora”
Prendo la sua mano nella mia e gli dico”Anche il dolore può essere così bello?
Mi risponde”Quello che un tempo fu dolore
ora è solo pace”
PascoliAd un tratto vidi una palla d’oro - un globo di fuoco cadere dal cielo con
grande lentezza E immerse nel gran verde - in silenzio molle Oh! La palla dal cielo! Non era il
piccolo lampo della tua canna uomo mortale
Scendeva dagli azzurri calma e tacita….
Dimenticai molte sciagure Vidi in un sogno scendere le stelle luminose e le vedo sempre come
pastore seduto sulla pietra….E non mi dolse d’essere una stella che illuminando discendea nell’ombra…..
E sentii la mia vita confusa col gran tutto
Si attua improvvisamente un grande ampliamento del senso del sé
e della coscienza che fa apparire la coscienza ordinaria
una manifestazione molto ristretta e limitata della più grande totalità del profondo Sé
Si apprende con amorevole tolleranza che la pretenziosità del sé ordinario nel ritenersi
suprema manifestazione di intelligenza è solo una visione ristretta della vita
Si giunge così a vari tipi di nuova conoscenza “ conoscenza totalizzante” - "conoscenza
trascendente “ - " conoscenza illuminante” che rendono la conoscenza ordinaria solo il
primo passo verso l’assoluto oppure verso la conoscenza profonda di sé stessi
Si tratta di nuove conoscenze che portano alla convinzione che
l'universo sia un organismo
vivente e intelligente
in una dimensione mentale che include i fenomeni materiali come un substrato e che rende l'universo coerentemente amorevole e
significante
nonostante gli apparenti orrori del livello ordinario
Noi siamo una parte inerente di questa intelligenza non un accidente senza significato
In ultima analisi siamo parte integrante del cosmo e della sua vita in tutti i suoi modi di manifestarsi
– fisico - mentale e spirituale
La nebulosa Eta Carinae, palpitante di vita nel cielo australe - formata da miliardi di stelle - alcune delle quali in formazione ed altre alla fine del ciclo vitale
Questi generi trascendenti
di conoscenza sono spesso stati specifici
ma non sono ricordati o compresi molto bene nella consapevolezza ordinaria
Hanno perfettamente senso solo negli stati di coscienza modificati
Si tratta di stati anche difficili da descrivere con le parole od il linguaggio dello stato di veglia vigile ma sono sempre vissuti intensamente
quasi come un “sogno lucido”
Il contenuto di tali conoscenze concerne sempre questioni di fondamentale significato e costituisce una "conoscenza emozionale" oltre
che intellettuale
Il simbolismo
nei sogni lucidi
esprime metafore
che acquistano un valore di vera realtà
dalla quale si
emerge a fatica
nel risveglio
Il più breve tipo di esperienza transpersonale può trasformare enormemente
l'orientamento della vita dello sperimentatore Un esempio è l’assoluta convinzione riportata da
coloro che hanno avuto esperienze di quasi morte (EQM)
Lo scopo primario della vita è imparare ad amare Se non hai imparato ad amare la tua vita non è
stata di gran valore E’ una vita quasi perduta
Con lo stato di coscienza totalizzante inizia la strada verso la consapevolezza
del vivere con amoreDobbiamo dare un senso individuale collettivo e
cosmico sia alla vita personale sia alla vita di tutti gli altri esseri umani del pianeta
Dobbiamo renderci conto che può esistere una fusione di intenti tra tutti gli esseri umani e che insieme è possibile intraprendere la strada lunga
e difficile verso la Supercoscienza Cosmica in tutta la sua interezza
Una volta iniziato il percorso verso lo stato di coscienza totalizzante non sarà più possibile
fermarsi o peggio tornare indietro - E’ come essere immersi in una forte corrente ascendente che porta
sempre più verso l’alto - L’energia ricevuta si trasforma in ulteriore informazione e l’informazione
in seguito in maggiore conoscenza e coscienza
Ogni attimo della vita diviene così momento di interesse per tutto ciò che riguarda la vita stessa e anche per tutto ciò che ci circonda - Diviene anche
momento di gioia per la sensazione di essere viventi che partecipano della vita dell’intero
universo
Momento di partecipazione attiva alla vita degli altri Momento da vivere “attimo dopo attimo” - in un “continuum spazio-temporale” che si allarga a dismisura e che si espande all’infinito dentro
l’infinito
Una magnifica alba invernale per un nuovo giorno di sole e di partecipazione attiva alla vita
personale e collettiva
Espansione della coscienza nelle ere
4,5 miliardi di anni Origine della Terra3,5 miliardi di anni Origine della vita1,7 miliardi di anni Alghe0,8 miliardi di anni Rettili0,3 miliardi di anni Mammiferi0,1 miliardi di anni UomoTra migliaia di anni Coscienza planetariaTra milioni di anni Coscienza cosmica
Si tratta in conclusione di capire se effettivamente esistono altre
realtà al di fuori della normale di tutti i giorni
Un giorno i fisici ed i cosmologi molto probabilmente riusciranno a darci qualche
idea meno confusa anche e perfino sugli stati di coscienza modificati
In modo particolare tutti quelli che portano verso l’evoluzione
L’ultima teoria cosmologica
delle stringhe e delle superstringe
basandosi sul fatto che tutto nel cosmo è vibrazione ci rivela che siamo esseri viventi in
continuo divenire ed evoluzione
Essi alla luce delle ultime scoperte in campo fisico e cosmologico
iniziano già a parlare di pianeti extrasolari
di probabili civiltà superiori nel cosmo
di particelle più veloci della luce i tachioni
di universi paralleli al nostro o addirittura intersecantisi con il nostro
di una lunga e forse infinita serie di Big Bang prima dell’attuale
di buchi neri attraverso i quali esisterebbero porte verso altri universi ecc
Alla maniera di Julian Barbour“La fine del tempo “ - Einaudi
possiamo dire che“Il nostro passato è semplicemente in un
altro mondo e ogni Adesso di cui facciamo esperienza è nuovo e distinto”
“L’istante non è nel tempo è l’istante a essere nel tempo”
O ancora “Non c’è un mondo ma un pulviscolo di mondi
il mio domani non è qui ma in un altro mondo e in un altro mondo
ancora ero ieri”
E’ inutile
E’ inutile dunque - anche se al momento non abbiamo prove sperimentali sicure - definire
come artefatti della mente determinati stati di coscienza modificati che abbiamo analizzato nei
capitoli precedenti
Non è possibile che le persone che li hanno sperimentati e descritti con vari tipi di linguaggio
siano tutte in malafede!
Non è possibile catalogare come millantatori
certi soggetti che per raccontare le loro esperienze fuori della realtà normale
in tutte le epoche
hanno perso la fiducia dei contemporanei l’eventuale posto di lavoro e
la pace della loro normale quotidianità!
Forse è anche possibile o probabile che l’immenso groviglio di neuroni
che compongono la nostra corteccia e sottocorteccia
sia solo il substrato di una
entità superiore ed astratta
che possiamo chiamare con il nome di “anima”
Essa si serve della materia cerebrale
solo per evidenziare la sua presenza
Così ci è possibile avanzare
sia pure molto lentamente e con grande fatica
sulla strada dell’evoluzione
Ciò starebbe a dimostrare in ultima analisi che possiamo considerarci come dei
“sistemi aperti”
che si avviano verso la
sintropia o entropia negativa
in altre parole
“sistemi che evolvono nel tempo”
Al contrario invece
dei sistemi fisici normali che vanno verso
l’ entropia - cioè “sistemi che decadono” e lentamente ma inesorabilmente
si portano verso il nulla
secondo il II° principio della termodinamica
Le ultime teorie fisiche delle stringhe e superstringhe indicano che
tutto nell’universo è vibrazione
e pertanto tutto vibra in sintonia o in opposizione di fase
A livello umano questa teoria dei fisici d’avanguardia darebbe una spiegazione a
livello fisico perfino della simpatia o dell’antipatia “a prima vista”
tra due esseri umani
Se le onde cerebrali sono in sintonia di fase si forma simpatia spontanea - se sono in opposizione di fase si genera antipatia
Da qualche anno anche in Italia si studiano gli stati di coscienza
Marco Margnelli laureato in Medicina nel 1965E' stato ricercatore presso il CNR - il Karl
Ludwig Institut fur Physiologie dell'Università di Lipsia e l'Università del North Carolina Nel 1981 ha iniziato la libera professione
come terapista del comportamento interessandosi successivamente di fisiologia degli stati di coscienza
con particolare attenzione alla fisiologia della meditazione e dell'estasi mistica
Nel 1987 ha fondato il Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza
nel quale vengono svolte ricerche sul sonno - il sogno e su vari stati modificati
di coscienza
Nitamo Montecucco, medico, direttore del Centro
Internazionale di Medicina Olistica del Villaggio Globale di Bagni di Lucca - ricercatore in neurofisiologia degli stati di coscienza - ha pubblicato un testo dal titolo Cyber - La
visione Olistica che porta come sottotitolo
Scienza e Spiritualità del Terzo millennio
Il villaggio
globale
Se partiamo da una frase di D. Bohm - nel libro “Universo – Mente - Materia” che dice
”La coscienza è intessuta implicitamente in tutta la materia e la materia è intessuta dalla
coscienza” - possiamo arrivare alla sintesi esplicativa di Eccles e Popper - che
“energia implica informazione ed informazione implica coscienza”
E ciò ci aiuta a comprendere - in modo naturalmente più scientifico e razionale - che la dimensione materiale è intimamente connessa
con la dimensione spirituale - in modo così unito che non è possibile annullare l’una senza
annullare anche l’altra
A questo punto si inserisce molto bene la“Tavola sintetica dei Principia Cibernetica” che riporto integralmente dal volume “Cyber” di Montecucco - a pag. 139-140 - in modo da ampliare ulteriormente il tema di discussione
sullo “Stato di Coscienza totalizzante”
Principio archetipico del Vuoto Primordiale
L’inizio dell’esistenza corrisponde ciberneticamente alla totale assenza di
informazioni/coscienza
Principio archetipico dell’Unità di coscienza del Tutto
Dal vuoto potenziale emerge l’Essere, la coscienza della propria esistenza: la Coscienza
del Tutto
Principio archetipico della creazione/distruzione multidimensionale
Il risveglio della Coscienza Vuota genera/crea attraverso il movimento/energia tutte le unità e
le dimensioni dell’esistenza
L’esistenza quindi è completamente formata da unità energetiche di informazioni/coscienza
Ogni unità esistente riflette olograficamente e sincronicamente la Coscienza del Tutto ed il
Vuoto originario
Ogni unità è quindi sacra ed insostituibile parte di un unico Tutto
Principio di implicazione informatica
L’energia implica informazione
Ogni unità di energia è un’unità di informazioni
Ogni forma implica la formazione
Ogni fenomeno fisico è costituito da quanti di energia che chiamiamo particelle elementari Questi quanti di energia - dal punto di vista
cibernetico - sono dei quanti di informazione
Ogni particella è un’unità di informazione (massa spin – carica - velocità - ecc.) che reagisce con
altre particelle dettate dalle stesse caratteristiche delle informazioni Ogni fenomeno fisico è quindi
un fenomeno informatico - per cui - simultaneamente alla lettura in chiave energetica
esiste una lettura in chiave informatica
Principio di implicazione noetica
L’informazione implica coscienza
L’informazione è coscienza
Ogni unità o campo di energia è quindi un’unità o campo di coscienza
Non può esistere informazione senza significato
Un’informazione senza significato è un non senso e la percezione del significato dell’informazione è
coscienza
L’informazione è coscienza della propria stessa informazione - è coscienza di Sé
Ogni particella elementare (fotone) rappresenta un quanto inscindibile di informazione e quindi è la
più elementare unità di coscienza che rappresenta il senso globale delle sue informazioni
Principio di conservazione
L’informazione/coscienza implica un principio di conservazione
Ogni unità di coscienza quindi conserva dell’informazione che chiamiamo memoria di Sé
Parallelamente al primo principio della termodinamica o principio della conservazione dell’energia e della massa - esiste un analogo
principio della conservazione dell’informazione nessuna informazione può essere eliminata
ma solo cambiare di stato o di densità
La conservazione dell’informazione viene chiamata comunemente memoria
Principio di sintropia
La coscienza implica unità – ordine – coerenza sincronicità - amore
L’unità di coscienza implica una tendenza all’ordine delle informazioni
Parallelamente al secondo principio della termodinamica o di entropia o caotico - secondo il
quale nei sistemi chiusi esiste una tendenza al disordine/disgregazione - inteso come ordine al livello di energia e complessità più basso - esiste
un principio complementare di sintropia o di coerenza, ordine e unità per cui - nei sistemi aperti
come ogni unità di coscienza - si osserva una tendenza ad organizzarsi verso un ordine sempre
maggiore di grande efficienza/consapevolezza e di altrettanto grande complessità/conoscenza
Principio di auto-coscienza/conoscenza
La coscienza è la matrice della conoscenza
Ogni unità di conoscenza conosce se stessa e le altre unità
La coscienza - come capacità di percepire il senso o significato di una informazione - è il
fondamento dell’atto del conoscere - per questo ogni unità di coscienza si autoconosce (attraverso circolazioni di informazioni
retroattive o flussi informatici a biofeedback)
e si identifica con le sue stesse informazioni
Ogni reazione tra particelle – atomi - cellule e cosi via implica uno scambio di informazioni - uno coscienza del loro significato e quindi un
continuo processo di aumento della conoscenza
Principio di evoluzione
La coscienza si evolve
L’unità di coscienza tende ad evolvere - ossia a espandere ed ordinare il proprio campo verso una
maggiore complessità/densità informatica di consapevolezza e conoscenza
Il principio di conservazione e di sintropia
porta al principio di evoluzione e al successivo principio di unità
Ogni unità di coscienza - sulla base del principio di conservazione e di sintropia - manifesta quindi la tendenza ad aumentare ed espandere il proprio campo di informazioni e coscienza - aumentando
la conoscenza di Sé e delle altre unità nello spazio/tempo e nella complessità
Principio di autotrascendenza o di unità dei campi di coscienza o del Buddhafield
La coscienza è Una
Le unità di coscienza si evolvono trascendendo se stesse nel processo di fusione in unità più
vaste
L’unità più complessa che si crea dalla fusione di unità più primitive è un campo di coscienza
collettivo chiamato Buddhafield
Nella storia dell’evoluzione planetaria e cosmica si osservano dei progressivi salti co-evolutivi
come dalle particelle agli atomi - dagli atomi alle cellule e dalle cellule agli animali multicellulari
Questo è un processo di unità di comunicazione creato dal principio di sintropia
Si tratta di un progetto sperimentale relativo allo studio della coscienza collettiva intesa come
coerenza tra i campi psi di differenti soggetti utilizzando un
elettroencefalografo computerizzato
che permette di analizzare e quantificare la coerenza o sincronizzazione tra le onde
cerebrali di un soggetto o tra più soggetti
Si tratterebbe di creare un gruppo di persone che praticando delle tecniche di rilassamento
meditazione o semplicemente contatto empatico in gruppo per lungo tempo
possano manifestare un’elevata coerenza o sincronizzazione cerebrale tra di loro
Dividendo il gruppo e ponendo i soggetti sperimentali a grande distanza tra loro
si può verificare facendoli entrare in uno stato di empatia
se le onde di sincronizzazione si comportano in modo analogo
a come se fossero ancora vicini fisicamente
L'elettroencefalografo (ed eventualmente altri strumenti di analisi
fisiologica: GSR, miogramma, ecc) mostra spesso una sincronizzazione cosi da
dimostrare la realtà di una comunicazione non-locale
Tutto ciò è stato studiato - analizzato e sperimentato all'Università di Parigi dal fisico
Allan Aspect che
in continue prove di laboratorio
ha separato due elettroni da uno stesso atomo e ha verificato che esisteva tra loro una
coerenza-interazione come se esistesse una comunicazione più veloce della luce
denominata
comunicazione non-locale
Un secondo progetto - ben più complesso e articolato –
consiste in un lavoro interdisciplinare di gruppo dove differenti esperti in specifici campi
ricodificano la teoria neodarwiniana dell'evoluzione - che è basata sul "caso" come
elemento determinante di ogni mutazione -trasformandola in una teoria su base sistemica-olistica che reintroduca il senso dell'intelligenza
e della conoscenza nel processo evolutivo
Questo lavoro collettivo dovrebbe divenire con il tempo un messaggio sufficientemente forte da catalizzare l'interesse della scienza ufficiale e
iniziare un'opera di apertura culturale sull'evoluzione umana nell'immediato futuro
Esempio di perfetta sincronizzazione tra i due emisferi cerebrali in soggetto in stato di
coscienza modificato meditativo
Dal 1995 è stata fondata in Italia la rivista “Altrove” della Società Italiana per lo Studio degli
Stati di Coscienza - Nautilus - Torinoe “Airesis” per lo Studio degli Stati Altri di
Coscienza
Un solo titolo esemplificativo“Proposte per una episteme degli stati "altri" di
coscienza”Alloisio Miriam e Pracca Pierpaolo
Lo studio degli stati alterati o "altri" di coscienza rientra nell'idea di penetrare all'interno del mondo soggettivo evidenziandone gli aspetti più nascosti
o per lo meno quelli che la nostra cultura "ufficiale" e la nostra realtà consensuale
ritengono di interesse marginale
Eppure il 90% delle culture del nostro pianeta possiede una qualche forma di rituale - più o meno
istituzionalizzato o riconosciuto - di alterazione della mente o - se preferiamo - di ricerca di una
dimensione "altra"…….. Più avanti gli autori continuano così…..
Stati "altri" di coscienza - una NeuroTrascendenza?
Fra gli stati "altri" di coscienza studiati in questi anni vi sono
l'ebbrezza da droga e da alcool - le visioni ESP
gli stati di trance dei medium
l'esperienza peritanatica della quasi-morte
il digiuno - la meditazione - i sogni guidati e la deprivazione sensoriale
Stati ipnotici - autoipnotici e modificati con probabile attivazione di fenomeni cosiddetti
paranormali
La parapsicologia presenta vari campi di indagine ma non tutti quelli a lei attribuiti
Per es. non si interessa affatto di astrologia fenomeni UFO - ricerche sui primitivi
se non in casi specifici – alchimia - stregoneria magia bianca e nera ecc
I campi di ricerca sono
1) Telepatia - comunicazione non verbale e diretta da mente a mente
2) Precognizione o premonizione - ottenere informazioni su eventi futuri - quando questi
non possono essere previsti attraverso le vie normali - Un esempio possono essere i
sogni premonitori
3) Chiaroveggenza - ottenere informazioni su eventi lontani - al di fuori dei sensi normali
1) ESP - percezione extrasensoriale
Di norma racchiude la telepatia
la precognizione e la chiaroveggenza
1) Psicocinesi o PK - interazione diretta della mente con oggetti fisici - animati od inanimati
6) Bio-PK - interazione diretta tra mente e sistemi viventi
7) NDE - esperienze in punto di morte o di soggetti risvegliati dal coma
1) OBE - esperienze al di fuori del corpo accompagnate da visualizzazioni
del proprio corpo
9) Reincarnazione - la credenza in vite successive
1) Spiritismo - fenomeni ricorrenti in
particolari luoghi come apparizioni suoni movimenti di oggetti ecc
11) Poltergeist - fenomeni di infestazione spesso attribuiti agli spiriti e che invece fanno parte di organismi viventi - specie adolescenti
12) PSI - fenomeni psichici
Tutti coloro che si sono interessati di stati di coscienza modificati e di ipnosi nel lungo corso della loro storia
hanno anche posto in misura più o meno esplicita la loro attenzione sui fenomeni
spontanei o provocati che si ripetevano spesso e per i quali non esisteva una spiegazione
cosiddetta “scientifica”D’altra parte non si può nemmeno negare che anche alle soglie del terzo millennio esista un continuo proliferare di maghi - di astrologi di santoni - di possessioni - di infestazioni
di apparizioni - di guarigioni miracolose - di un grande ed inesplicabile “ritorno del magico” - che
varrebbe almeno la pena di considerare come “fenomeno collettivo con risveglio dello
sconosciuto che abbiamo in noi”
Tra questi menzioniamo solamente Mesmer Freud e Jung - dei quali troverete esempi
eclatanti nei quattro miei volumi o nell’abstract che verrà distribuito
alla fine dell’incontro
Nell’abstract anche un esempio di"Induzione per il risveglio dell'Inconscio
Spirituale o del Profondo Sé oppure anche di avvicinamento allo Spirito
a scopo terapeutico o di elevazione personale"
Come finale ecco le mie considerazioni sulle esperienze dello
“Stato di coscienza illuminante”
del quinto volume
Dio si cerca solo dentro di noi
e si trova soprattutto solo dopo
“il grande buio della notte tenebrosa” o
“lunghi momenti di allenamento meditativo”
di una Teresa d’Avila o di un Giovanni della Croce o di una Edith Stein - oppure di un Buddha - di un
Confucio - di un Tagore - di un Krishnamurti
di un Ghandi - di un Osho - di un Suzuki tanto per ricordarne qualcuno
Dio vive dentro ognuno di noi
quando hai superato gli scogli di una vita difficile
quando sei riuscito a vuotare il cuore da tutto quello che non serve
quando hai fatto tacere le ambizioni - i desideri
le aspirazioni per una vita terrena migliore
quando nel silenzio hai iniziato ad ascoltare parole non pronunciate
parole nemmeno sussurrate
parole di vita - di speranza e di amore
parole che nascono dentro
in modo particolare soprattutto dopo le tempeste dell’anima quando il vento cessa e
tutto s’acqueta in un momento che molti hanno definito paradisiaco
Se si ottiene questo non c’è più nessun bisogno di andare a cercare
il Dio nascosto per le vie del mondo
o in qualche sperduto monastero
o nell’interno di qualche enorme galassia
o nella più piccola particella o onda
o stringa vibrazione
anche oltre il quark
E’ Dio che ti viene a cercare
E’ Dio che ti viene a trovare
E’ Dio che ti viene a rintracciare lungo il tormentato cammino della vita
E’ Dio che entra in te silenziosamente ma prepotentemente
E’ Dio che si fa vivo nei miliardi dei tuoi neuroni
.
E’ Dio che entra nel più profondo nella tua coscienza apportando quella consapevolezza
che vai inutilmente cercando da solo magari da quando si è accesa in te la scintilla
della ricerca in tutti i campi possibili della conoscenza
E’ Dio che si fa sentire nei momenti di intensa carica emotiva di fronte
ad un cielo stellato - ad una galassia lontana miliardi di anni luce
ad un tramonto infuocato ad un volto che ti penetra fino in fondo all’anima al sorriso di un bimbo - allo sguardo profondo di
un anziano - ad una notte di luna piena oppure anche in mezzo a tuoni e fulmini come nel
roveto ardente sul Monte Sinai
Le Pleiadi
Le Pleiadi e la Galassia di Andromeda ricordano a tutti la continua evoluzione dell’Universo - sempre
più palpitante di stelle e di vita
Dio ti viene a cercare
Dio ti viene a trovare
Dio ti viene a scoprire quando gli hai preparato
il posto adatto il posto adeguato
nel tuo cuorein ogni cellula ed in ogni
particella di cui è composto il tuo
organismo
in ogni piega della tua anima assetata di Verità
in ogni onda del tuo Spirito affamato di
Eternità
HO CERCATO DIO (Angelus Silesius)
Ho cercato Dio con la mia lampada così brillante
che tutti me la invidiavano
Ho cercato Dio negli altri
Ho cercato Dio nelle piccolissime tane dei topi
Ho cercato Dio nelle biblioteche
Ho cercato Dio nelle università
Ho cercato Dio col telescopio e col microscopio
Finché mi accorsi che
avevo dimenticato quello che cercavo
Allora - spegnendo la mia lampada -
gettai le chiavi e mi misi a piangere...
e subito la Sua Luce fu in me...
Il Mandala con il suo simbolismo ci
richiama alla visione del
Profondo Sé che vive nel silenzio dentro di noi non ancora allenati a
sentirlo palpitante di vita
e di amore collettivo e
cosmico