Umberto Poli (in arte Saba) (1883-1957) La vita come la poesia: insolita, semplice e sofferta.
UMBERTO SABA
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UMBERTO SABA
BIOGRAFIA Trieste, 1883: vero cognome Poli (padre veneziano e madre ebrea) Affidato da piccolissimo a una balia slovena (Peppa Sabaz) Fino a tre anni con la balia, poi con la madre (educazione rigida e repressiva, determinante una profonda scissione interiore)A vent’anni nevrosi lunga una vita e gli studi da autodidatta Liti con la madre per le letture di Leopardi e Parini 1909, nozze con Carolina Woelfler (Lina)1912: Trieste e una donna, acquisto libreria antiquaria1921: prima edizione del Canzoniere (ultima postuma 1961)Persecuzioni razziali, fughe e peregrinazioni (aiuto di Ungaretti e Montale)Nascondigli a Firenze per attesa LiberazioneDopo la guerra, momenti di serenità e crisi depressive Muore nel 1957 a Gorizia
LA TRIESTINITÀ DI SABA E FUNZIONE DELLA POESIA
Trieste non italiana fino al 1919La perifericità di un’esperienza letteraria ai confini geografici come SvevoConseguente estraneità a tendenze d’avanguardia italianeRiferimento alla tradizione italiana, ma vicinanza alla cultura austriaca e tedesca (Nietzsche e Freud)Forte influenza psicoanalisiElemento autobiografico, elemento primario poetica Funzione psicologica e sociale: aiutare l’uomo a ritrovare la propria identità e integritàPossibilità di partecipare armoniosamente alla vita sociale
VISIONE DELLA FUNZIONE DEL POETA
D’ANNUNZIORiafferma figura poeta-vate
Superiore all’uomo comune
SABAIl poeta ha il dovere di
essere onesto
È uomo fra gli uomini
LA POESIA ONESTA: LE RAGIONI
Canzoniere facile e difficile (la difficoltà interpretativa), tutto si tiene, raccolta come romanzo come storia
Decisivo l’apporto psicoanalitico, le sue considerazioni come condizione specchio per tutti gli altri uomini
Lavoro del poeta su se stesso, cercando le sue verità più nascoste La verità profonda riconosciuta nell’eros L’inutilità del mito La registrazione di verità nascoste e profonde in tutti gli esseri umani Rifiuto di ogni tipo di sperimentalismo formale La poesia onesta come ricerca della verità e la verità al posto della bellezza
IL CANZONIERE
437 testi, scritti fra il 1900 e il 19541921, prima edizione1945, seconda edizione in tre volumi1961, edizione postuma con l’aggiunta di altre 4 sezioniChiara volontà di ricollegarsi alla maggiore tradizione lirica italianaRiferimento al Canzoniere di PetrarcaIntenzione di dare carattere unitario (e generico) all’opera
IL TEMA DELLA SCISSIONE DELL’IO
Trauma dell’infanzia: primi tre anni con la balia e poi con la madreLa madre di gioia (balia) e la madre mesta (la madre naturale)Tentativo di vincere la scissione, ricongiungendo due parti personalitàInfanzia rievocata non come tempo felice, ma quale origine delle difficoltà
psicologiche dell’uomo adultoSaba primo poeta postfreudiano dell’infanzia: → valorizzazione del
mondo dell’infanzia e dell’adolescenza come sorgente di conoscenza per i meccanismi profondi dell’io
Infanzia come tema necessario e dolorosoRappresentazione figure femminili influenzata da diversità balia-madreDonne-madri: ricatto del senso di colpaDonne-fanciulle: contatti spensierati e regressiviVicina al modello della donna-madre la moglie Lina
IL CANZONIERELa brama: pulsione sessuale, freudiana libido, non-detto poeticoVeicolo per entrare in contatto con altre forme di vitaBisogno di riconoscersi negli altri uominiIl riconoscersi nella vita del popolo come bisogno di identità
personaleAnalogia col tema della scissione dell’io, come per tema TriesteRifiuto poesia quale artificio e ricerca bellezza formaleRicerca di una comunicazione autenticaFiducia nel potere della poesia di trasmettere verità attraverso la sua
onestà (da formazione letteraria tradizionale)Poesia come onesta ricerca del proprio mondo interiore
IL CANZONIERE
L’ossimoro esistenziale: dicotomia tra gioia e angosciaOnestà del poeta nei confronti del proprio mondo psichico profondoLo scandaglio per conoscersiLa forma poetica come strumento per raggiungere verità interiori
(ruolo psicoanalisi)Fiducia nelle forme metriche della tradizione e lontananza da
sperimentazioni linguistiche contemporaneeCorrosione interna della metrica e forte uso di enjambements Originale accostamento di un lessico iperletterario a uno quotidiano e
familiareNobilitazione del quotidiano e dell’umileVerità assicurata dai nomi concreti e comuni delle cose
LE PROSE
Storia e Cronistoria come autobiografia criticaLa scrittura in 3° persona sotto pseudonimo di Giuseppe CarimandreiLe Scorciatoie (165 brevi testi): temi legati a società II dopoguerraTolleranza e solidarietà alla luce dell’esame storico e moraleIl monito dopo esiti del conflitto contro i falsi difensori della libertàLa sottile percezione psicoanalitica Ernesto : romanzo incompiuto sull’iniziazione all’amore e alla vitaIl tema complesso della omosessualità in contrasto con la moralità
dominante