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Le scienze della comunicazione Le scienze della comunicazione affermano che un incontro umano può affermano che un incontro umano può diventare un evento di comunicazione diventare un evento di comunicazione autentica se risponde a queste quattro autentica se risponde a queste quattro fondamentali condizioni:fondamentali condizioni: 1) L’emittente e il ricevente devono essere 1) L’emittente e il ricevente devono essere

motivati a realizzare tale incontro.motivati a realizzare tale incontro. 2) La codificazione e la decodificazione 2) La codificazione e la decodificazione

devono essere corrette.devono essere corrette. 3) Deve esserci una “vera” interazione.3) Deve esserci una “vera” interazione. 4) Deve esserci un’apertura al reale.4) Deve esserci un’apertura al reale.

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La motivazione dell’emittente e del La motivazione dell’emittente e del ricevente in un incontro comunicativo ricevente in un incontro comunicativo è la condizione fondamentale affinché è la condizione fondamentale affinché si realizzi un’autentica comunicazione, si realizzi un’autentica comunicazione, e la ricchezza che può scaturire da e la ricchezza che può scaturire da qualsiasi comunicazione è qualsiasi comunicazione è proporzionale alla motivazione di proporzionale alla motivazione di coloro che vi sono coinvolti.coloro che vi sono coinvolti.

La motivazione include la reciproca La motivazione include la reciproca conoscenza fra i comunicanti. conoscenza fra i comunicanti.

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Nella celebrazione liturgica questa reciproca Nella celebrazione liturgica questa reciproca conoscenza, il più delle volte, non è conoscenza, il più delle volte, non è presente. presente.

La comunità riunita considera la La comunità riunita considera la celebrazione liturgica come un incontro celebrazione liturgica come un incontro personale (faccia a faccia) con Dio, e la personale (faccia a faccia) con Dio, e la presenza degli “altri” e solo una situazione presenza degli “altri” e solo una situazione secondaria, e quasi un elemento di disturbo secondaria, e quasi un elemento di disturbo

Il celebrante spesso non favorisce un Il celebrante spesso non favorisce un atteggiamento di attenzione all’altro, evita il atteggiamento di attenzione all’altro, evita il contatto visivo con chi gli sta davanti, e contatto visivo con chi gli sta davanti, e quasi mai fa riferimento durante la quasi mai fa riferimento durante la celebrazione alla situazione concreta; celebrazione alla situazione concreta; difficilmente si ferma alla fine della Messa a difficilmente si ferma alla fine della Messa a salutare i presenti o a discutere con loro. salutare i presenti o a discutere con loro.

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Altre condizioni necessarie affinché vi sia Altre condizioni necessarie affinché vi sia motivazione in un incontro comunicativo motivazione in un incontro comunicativo è che esso risponda ad interessi reali e è che esso risponda ad interessi reali e che dia una risposta a problemi concreti. che dia una risposta a problemi concreti. Difficilmente l’uomo è disposto a colloqui Difficilmente l’uomo è disposto a colloqui che non lo tocchino nel suo intimo, e i che non lo tocchino nel suo intimo, e i discorsi ripetitivi, vuoti vengono discorsi ripetitivi, vuoti vengono puntualmente evitati, o se si è costretti a puntualmente evitati, o se si è costretti a prendervi parte per motivi di cortesia, il prendervi parte per motivi di cortesia, il livello di partecipazione è minimo. livello di partecipazione è minimo.

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Durante la celebrazione liturgica Durante la celebrazione liturgica difficilmente, quasi mai, si fa difficilmente, quasi mai, si fa riferimento a problemi concreti riferimento a problemi concreti dei partecipanti, essa si limita ad dei partecipanti, essa si limita ad essere una ripetizione essere una ripetizione automatica di formule standard. automatica di formule standard. Conferma del basso livello di Conferma del basso livello di partecipazione dei presenti è partecipazione dei presenti è rilevabile nell’ “automaticità” rilevabile nell’ “automaticità” con la quale si risponde alle con la quale si risponde alle monizioni del celebrante. monizioni del celebrante.

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Per realizzare una comunicazione Per realizzare una comunicazione autentica è necessario che autentica è necessario che l’emittente e il ricevente utilizzino l’emittente e il ricevente utilizzino lo stesso codice; non è però lo stesso codice; non è però sufficiente conoscere la stessa sufficiente conoscere la stessa lingua, ma è necessario che il lingua, ma è necessario che il ricevente decodifichi il messaggio ricevente decodifichi il messaggio ricevuto secondo le istruzioni ricevuto secondo le istruzioni indicate dall’emittente. indicate dall’emittente.

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Quando noi mandiamo un Quando noi mandiamo un messaggio verbale insieme ad esso messaggio verbale insieme ad esso inviamo contemporaneamente una inviamo contemporaneamente una serie di altri messaggi (il tono di serie di altri messaggi (il tono di voce, lo sguardo, le parole che voce, lo sguardo, le parole che vengono usate...), che forniscono vengono usate...), che forniscono “le indicazioni” secondo le quali il “le indicazioni” secondo le quali il ricevente deve agire per ricevente deve agire per decodificare il messaggio ricevuto.decodificare il messaggio ricevuto.

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Se l’emittente vuole essere Se l’emittente vuole essere compreso deve adeguarsi alle compreso deve adeguarsi alle capacità conoscitive del ricevente, capacità conoscitive del ricevente, e deve tener conto delle sua pre-e deve tener conto delle sua pre-comprensione. Il ricevente comprensione. Il ricevente comprende quanto gli viene comprende quanto gli viene comunicato da un determinato comunicato da un determinato emittente a partire da quanto egli emittente a partire da quanto egli abbia già espresso in altre abbia già espresso in altre comunicazioni. comunicazioni.

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La comunicazione è qualcosa di La comunicazione è qualcosa di continuo, dove gli scambi continuo, dove gli scambi precedenti influiscono su quelli precedenti influiscono su quelli successivi e i singoli messaggi successivi e i singoli messaggi sono un tassello di questo flusso. sono un tassello di questo flusso. Se una persona è stata Se una persona è stata sperimentata come poco sperimentata come poco credibile, difficilmente si presterà credibile, difficilmente si presterà ascolto alle sue parole. ascolto alle sue parole.

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Lo spazio è un codice comunicativo, e Lo spazio è un codice comunicativo, e può esserlo in un duplice senso: spazio può esserlo in un duplice senso: spazio inteso come “architettura” e spazio inteso come “architettura” e spazio inteso come “posto” occupato dell’uomo. inteso come “posto” occupato dell’uomo.

Il modo con il quale l’uomo costruisce il Il modo con il quale l’uomo costruisce il luogo di culto rivela la concezione che luogo di culto rivela la concezione che egli ha di Dio e di se stesso. egli ha di Dio e di se stesso.

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Nei primi secoli i cristiani costruirono il Nei primi secoli i cristiani costruirono il loro luogo di culto sul modello della loro luogo di culto sul modello della basilica romana, dove c’era un unico basilica romana, dove c’era un unico spazio che rivelava una struttura spazio che rivelava una struttura concepita per essere un luogo di incontro concepita per essere un luogo di incontro della comunità che celebra, attraverso della comunità che celebra, attraverso l’incontro interpersonale, l’incontro con l’incontro interpersonale, l’incontro con Dio. Dio.

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In seguito le chiese si svilupperanno in In seguito le chiese si svilupperanno in senso verticale, e sarà proprio la senso verticale, e sarà proprio la verticalità e la sontuosità del luogo ad verticalità e la sontuosità del luogo ad esprimere la trascendenza di Dio, un Dio esprimere la trascendenza di Dio, un Dio che si è fatto più lontano e che può che si è fatto più lontano e che può essere raggiunto solo attraverso essere raggiunto solo attraverso l’elevazione personale (non più l’elevazione personale (non più comunitaria) dalla materialità. comunitaria) dalla materialità.

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Nelle costruzioni odierne si sta ritornando Nelle costruzioni odierne si sta ritornando allo stile originario, dove lo spazio allo stile originario, dove lo spazio diventa luogo di incontro con Dio diventa luogo di incontro con Dio attraverso il fratello, e la trascendenza e attraverso il fratello, e la trascendenza e il mistero di Dio vengono espressi il mistero di Dio vengono espressi attraverso la “severità” e la povertà dei attraverso la “severità” e la povertà dei materiali usati. materiali usati.

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Altro codice che riguarda lo spazio è Altro codice che riguarda lo spazio è legato alla posizione spaziale dell’uomo. In legato alla posizione spaziale dell’uomo. In questi ultimi anni si è sviluppata la questi ultimi anni si è sviluppata la prossemica, che è una scienza che studia prossemica, che è una scienza che studia come l’uomo utilizza lo spazio, e quali come l’uomo utilizza lo spazio, e quali messaggi affida al suo “comportamento messaggi affida al suo “comportamento spaziale”. spaziale”.

In chiesa è possibile riconoscere la In chiesa è possibile riconoscere la tipologia dei partecipanti a seconda del tipologia dei partecipanti a seconda del posto che occupano, c’è chi preferisce posto che occupano, c’è chi preferisce stare più vicino all’altare, chi in fondo, stare più vicino all’altare, chi in fondo, accanto alla porta; di solito si occupano accanto alla porta; di solito si occupano preferenzialmente i banchi liberi preferenzialmente i banchi liberi

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“ “ Il modo con cui scegliamo lo spazio in Il modo con cui scegliamo lo spazio in chiesa non è senza significato: esprime la chiesa non è senza significato: esprime la nostra disponibilità a lasciarci coinvolgere nostra disponibilità a lasciarci coinvolgere dalla celebrazione e dalla comunità. Le dalla celebrazione e dalla comunità. Le messe celebrate nelle chiese in cui i posti messe celebrate nelle chiese in cui i posti maggiormente occupati sono quelli più maggiormente occupati sono quelli più vicini all’altare, raggiunge un livello vicini all’altare, raggiunge un livello comunicativo non paragonabile a quello comunicativo non paragonabile a quello delle chiese dove i posti preferiti sono delle chiese dove i posti preferiti sono quelli accanto alle vie d’uscita”.quelli accanto alle vie d’uscita”.

Lever F., “Rilevenza della Messa come Lever F., “Rilevenza della Messa come

comunicazione”......op. cit., p.1213.comunicazione”......op. cit., p.1213.

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Il codice iconico si riferisce alle immagini che Il codice iconico si riferisce alle immagini che troviamo nel luogo di culto cristiano. troviamo nel luogo di culto cristiano.

Questo codice è composto da un insieme di Questo codice è composto da un insieme di segni vari e complessi. Nelle chiese antiche c’è segni vari e complessi. Nelle chiese antiche c’è un’enorme ricchezza di immagini: mosaici, un’enorme ricchezza di immagini: mosaici, dipinti, sculture...; al contrario le nuove dipinti, sculture...; al contrario le nuove costruzioni sono caratterizzate dalla povertà di costruzioni sono caratterizzate dalla povertà di immagini. immagini.

Tuttavia l’arte è il mezzo fondamentale per Tuttavia l’arte è il mezzo fondamentale per poter esprimere e celebrare il mistero di Dio. poter esprimere e celebrare il mistero di Dio. Attraverso le immagini che troviamo in una Attraverso le immagini che troviamo in una chiesa è possibile risalire al tipo di religiosità chiesa è possibile risalire al tipo di religiosità della comunità che vi si riunisce. della comunità che vi si riunisce.

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Gli oggetti che troviamo nelle nostre Gli oggetti che troviamo nelle nostre chiese non sono soltanto delle “cose chiese non sono soltanto delle “cose materiali”, ma sono segni e come tali materiali”, ma sono segni e come tali ognuno veicola un particolare messaggio; ognuno veicola un particolare messaggio; ad esempio il cero pasquale è il segno ad esempio il cero pasquale è il segno della luce di Cristo risorto, e così della luce di Cristo risorto, e così significati peculiari vengono assunti da significati peculiari vengono assunti da tutti gli altri oggetti (fiori, candele, calice, tutti gli altri oggetti (fiori, candele, calice, pisside, patena, campane...). pisside, patena, campane...).

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Nel codice degli oggetti si fa rientrare Nel codice degli oggetti si fa rientrare anche il “codice vestito”: l’abito è un anche il “codice vestito”: l’abito è un importante mezzo di comunicazione. importante mezzo di comunicazione. Molto si discute sull’abito del celebrante Molto si discute sull’abito del celebrante e dei ministri, che sono relegati a sfarzi e dei ministri, che sono relegati a sfarzi appartenenti ad altre epoche e a appartenenti ad altre epoche e a sensibilità diverse.sensibilità diverse.

l’abito del celebrante ha il ruolo di l’abito del celebrante ha il ruolo di distinguere colui che celebra, non solo distinguere colui che celebra, non solo dai fedeli, ma soprattutto da sé stesso. dai fedeli, ma soprattutto da sé stesso. Indossare le sacre vesti è uscire da se Indossare le sacre vesti è uscire da se stessi e permettere a Dio di “entrare” per stessi e permettere a Dio di “entrare” per farsi presente al suo popolo riunito. farsi presente al suo popolo riunito.

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Nelle nostre chiese si è verificata una Nelle nostre chiese si è verificata una drastica riduzione dei segni appartenenti drastica riduzione dei segni appartenenti al codice degli oggetti: candele elettriche, al codice degli oggetti: candele elettriche, piante e fiori finti, tovaglie ricoperte da piante e fiori finti, tovaglie ricoperte da teli di plastica, il cero pasquale è stato teli di plastica, il cero pasquale è stato sostituito da una candela artificiale al cui sostituito da una candela artificiale al cui interno brucia una normalissima candela interno brucia una normalissima candela spinta verso l’alto da una molla, ecc. spinta verso l’alto da una molla, ecc.

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In merito a questo è necessario tenere In merito a questo è necessario tenere presente che presente che ogni qualvolta si riduce ogni qualvolta si riduce un segno, parallelamente si riduce la un segno, parallelamente si riduce la sua capacità di comunicazionesua capacità di comunicazione; ; piuttosto dobbiamo chiederci se in questi piuttosto dobbiamo chiederci se in questi casi non sia preferibile essere meno casi non sia preferibile essere meno pratici per non sacrificare la pratici per non sacrificare la significatività. E’ maggiormente significatività. E’ maggiormente preferibile eliminare dei segni piuttosto preferibile eliminare dei segni piuttosto che sostituirli in modo inappropriato.che sostituirli in modo inappropriato.

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Tutti i gesti che vengono compiuti Tutti i gesti che vengono compiuti durante la Messa siano gesti durante la Messa siano gesti “stereotipati”, sottoposti ad una rigida “stereotipati”, sottoposti ad una rigida prescrizione formale, nessuno spazio è prescrizione formale, nessuno spazio è lasciato alla spontaneità.lasciato alla spontaneità.

Gli atteggiamenti che vengono assunti (il Gli atteggiamenti che vengono assunti (il silenzio, stare in piedi, seduti...)vengono silenzio, stare in piedi, seduti...)vengono “eseguiti” non perché personalmente “eseguiti” non perché personalmente sentiti, ma quasi per rispondere ad sentiti, ma quasi per rispondere ad un’etichetta del “bon ton liturgico”. un’etichetta del “bon ton liturgico”.

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Manca la compenetrazione fra Manca la compenetrazione fra sentimento ed azione, e per questo sentimento ed azione, e per questo motivo, mentre assumiamo una posizione motivo, mentre assumiamo una posizione diversa, il nostro corpo sembra un vuoto diversa, il nostro corpo sembra un vuoto scafandro: la nostra mente è altrove. scafandro: la nostra mente è altrove.

La consapevolezza di cosa questi La consapevolezza di cosa questi atteggiamenti vogliano significare nella atteggiamenti vogliano significare nella nostra relazione con Dio sicuramente li nostra relazione con Dio sicuramente li farebbe diventare più autentici. farebbe diventare più autentici.

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Basta guardare la genuflessione che facciamo Basta guardare la genuflessione che facciamo quando si entra in chiesa, è un gesto quasi quando si entra in chiesa, è un gesto quasi azzardato; ci si guarda intorno per vedere se azzardato; ci si guarda intorno per vedere se qualcuno ci osserva, poi si abbozza il tentativo qualcuno ci osserva, poi si abbozza il tentativo di abbassare il ginocchio destro (di tre o quattro di abbassare il ginocchio destro (di tre o quattro centimetri), e l’attenzione è tutta presa dal non centimetri), e l’attenzione è tutta presa dal non perdere l’equilibrio. Ma se questa persona, perdere l’equilibrio. Ma se questa persona, coscientemente, sapesse che attraverso quel coscientemente, sapesse che attraverso quel gesto vuole esprimere il suo saluto a Dio, che gesto vuole esprimere il suo saluto a Dio, che per amore lo ha convocato nella sua dimora, per amore lo ha convocato nella sua dimora, continuerebbe ancora la sua mente ad avere continuerebbe ancora la sua mente ad avere solo preoccupazioni di tipo “statico”?solo preoccupazioni di tipo “statico”?

Un gesto autentico può nascere soltanto dalla Un gesto autentico può nascere soltanto dalla compenetrazione fra ciò che si fa e ciò che si compenetrazione fra ciò che si fa e ciò che si sente. sente.

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Ecco allora che si fa indispensabile una catechesi sui gesti liturgici, questa è l’unica via per restituire ad essi capacità di comunicazione. Non servono gesti nuovinuovi o spontanei, ne abbiamo già molti, e tutti quelli che abbiamo sono i gesti fondamentali dell’espressività umana.

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““Ogni gesto compiuto nella Messa, Ogni gesto compiuto nella Messa, per poter divenire espressione di un per poter divenire espressione di un messaggio religioso, deve essere messaggio religioso, deve essere anzitutto semplicemente, anzitutto semplicemente, umanamente vero. La banalità non umanamente vero. La banalità non può essere veicolo di religiosità”.può essere veicolo di religiosità”.

Lever F., “Rilevanza della Messa come comunicazione” Lever F., “Rilevanza della Messa come comunicazione”

in in Nuovo dizionario di liturgiaNuovo dizionario di liturgia ...., op. cit., p. 1216 ...., op. cit., p. 1216..

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Iniziamo con il gesto dell’abluzione che Iniziamo con il gesto dell’abluzione che manifesta il suo valore simbolico se, manifesta il suo valore simbolico se, come afferma il Messale: “il sacerdote si come afferma il Messale: “il sacerdote si lava le mani con l’acqua versatagli dal lava le mani con l’acqua versatagli dal ministro” (PNMR n. 106). ministro” (PNMR n. 106).

Sarebbe sicuramente più espressivo Sarebbe sicuramente più espressivo servirsi di una brocca, di un catino e di un servirsi di una brocca, di un catino e di un asciugamano: “se il segno è lavarsi le asciugamano: “se il segno è lavarsi le mani, ci si lavi le mani o lo si tralasci”.mani, ci si lavi le mani o lo si tralasci”.

Ibidem op. cit., p. 1216.Ibidem op. cit., p. 1216.

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Così pure il ridurre l’immersione Così pure il ridurre l’immersione battesimale all’infusione ha portato ad battesimale all’infusione ha portato ad una svalutazione del significato del gesto una svalutazione del significato del gesto simbolico battesimale.simbolico battesimale.

L’infusione manifesta bene l’aspetto della L’infusione manifesta bene l’aspetto della purificazione, però rimane nascosto il purificazione, però rimane nascosto il significato simbolico della morte al significato simbolico della morte al peccato e della nuova nascita che peccato e della nuova nascita che permette la nostra incorporazione a permette la nostra incorporazione a Cristo risorto; significato che invece si Cristo risorto; significato che invece si rivelava nell’immersione battesimale. rivelava nell’immersione battesimale.

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Questo non vuol dire che nelle nostre Questo non vuol dire che nelle nostre chiese dobbiamo installare delle piscine, chiese dobbiamo installare delle piscine, ma neppure che si riduca il fonte ma neppure che si riduca il fonte battesimale ad un bacile, come a volte battesimale ad un bacile, come a volte accade, o a un bacile su un tre piedi, o ad accade, o a un bacile su un tre piedi, o ad un recipiente che viene portato all’altare un recipiente che viene portato all’altare al momento del Battesimo. al momento del Battesimo.

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Altrettanto si può dire dell’unzione, se Altrettanto si può dire dell’unzione, se deve essere tale che sia una vera deve essere tale che sia una vera unzione; questo gesto è stato talmente unzione; questo gesto è stato talmente stilizzato da portarlo a perdere il suo stilizzato da portarlo a perdere il suo significato simbolico, significato che nei significato simbolico, significato che nei primi secoli del cristianesimo era ben primi secoli del cristianesimo era ben evidente evidente

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““Usciti dal bagno, veniamo unti con olio Usciti dal bagno, veniamo unti con olio benedetto in conformità all’antica prassi benedetto in conformità all’antica prassi secondo la quale coloro che erano scelti secondo la quale coloro che erano scelti per il sacerdozio venivano abitualmente per il sacerdozio venivano abitualmente unti con olio versato da quel corno con cui unti con olio versato da quel corno con cui Aronne era stato unto da Mosé; ecco Aronne era stato unto da Mosé; ecco perché venivano chiamati christi, cioè unti, perché venivano chiamati christi, cioè unti, la parola greca chrisma vuol dire appunto la parola greca chrisma vuol dire appunto unzione; anche il nome del Signore, cioè il unzione; anche il nome del Signore, cioè il nome di Cristo, ha la stessa derivazione nome di Cristo, ha la stessa derivazione linguistica; naturalmente nel caso di Cristo linguistica; naturalmente nel caso di Cristo si tratta di un’unzione spirituale perché egli si tratta di un’unzione spirituale perché egli fu unto con Spirito per opera di Dio Padre.fu unto con Spirito per opera di Dio Padre.

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Anche nel nostro caso l’olio dell’unzione Anche nel nostro caso l’olio dell’unzione si spande sì sul corpo ma ha una utilità si spande sì sul corpo ma ha una utilità spirituale, esattamente come il rito stesso spirituale, esattamente come il rito stesso del battesimo che è senza dubbio un del battesimo che è senza dubbio un gesto fatto sul corpo, dato che veniamo gesto fatto sul corpo, dato che veniamo immersi nell’acqua, ma con una efficacia immersi nell’acqua, ma con una efficacia spirituale..”( Tertulliano, De Baptismo 7, spirituale..”( Tertulliano, De Baptismo 7, 1-2).1-2).

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Ancor più contraddittorio e non-Ancor più contraddittorio e non-significativo è diventato, nella liturgia significativo è diventato, nella liturgia cristiana, il gesto di mangiare e bere. cristiana, il gesto di mangiare e bere.

Il Messale in proposito ricorda che: “la Il Messale in proposito ricorda che: “la natura di segno esige che la materia natura di segno esige che la materia della celebrazione eucaristica si presenti della celebrazione eucaristica si presenti veramente come cibo” (PNMR n. 283). Il veramente come cibo” (PNMR n. 283). Il pane e il vino sono gli elementi simbolici pane e il vino sono gli elementi simbolici primari dell’Eucaristia, non a caso i primi primari dell’Eucaristia, non a caso i primi nomi del culto cristiano furono “frazione nomi del culto cristiano furono “frazione del pane” e “cena del Signore”. del pane” e “cena del Signore”.

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Oggi essi dovrebbero riacquistare il loro ruolo Oggi essi dovrebbero riacquistare il loro ruolo diventando segni ben visibili per l’assemblea diventando segni ben visibili per l’assemblea e, come tali, dovrebbero essere e, come tali, dovrebbero essere particolarmente evidenti per la comunità, particolarmente evidenti per la comunità, ancor più delle altre cose che vediamo ancor più delle altre cose che vediamo sull’altare (il Messale, le candele..).sull’altare (il Messale, le candele..).

Se il segno dell’Eucaristia è il pane, che Se il segno dell’Eucaristia è il pane, che questo si presenti veramente come pane, questo si presenti veramente come pane, come alimento e non come qualcosa che non come alimento e non come qualcosa che non “nutre”, altrimenti ne viene, non solo celato, “nutre”, altrimenti ne viene, non solo celato, ma addirittura snaturato tutto il suo ma addirittura snaturato tutto il suo significato. significato.

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Così la preparazione del vino che ha il Così la preparazione del vino che ha il significato simbolico della partecipazione significato simbolico della partecipazione dell’umanità alla vita e al sacrificio di dell’umanità alla vita e al sacrificio di Cristo: se il segno consiste nel mischiare Cristo: se il segno consiste nel mischiare l’acqua col vino allora non si giochi a l’acqua col vino allora non si giochi a “contare” le gocce d’acqua !“contare” le gocce d’acqua !

Alcuni gesti appartenenti al rito cristiano Alcuni gesti appartenenti al rito cristiano necessitano di essere reinventati necessitano di essere reinventati riportandoli al loro significato originario riportandoli al loro significato originario per il modo stesso con cui si compiono. per il modo stesso con cui si compiono.

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Il linguaggio, come si è già detto, è lo Il linguaggio, come si è già detto, è lo strumento di comunicazione più efficiente strumento di comunicazione più efficiente e nello stesso tempo più complesso a e nello stesso tempo più complesso a nostra disposizione.nostra disposizione.

Il linguaggio è formato da segni verbali Il linguaggio è formato da segni verbali che possono essere distinti in due che possono essere distinti in due categorie primarie: segni appartenenti al categorie primarie: segni appartenenti al codice linguistico, e segni appartenenti al codice linguistico, e segni appartenenti al codice paralinguistico.codice paralinguistico.

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Appartengono al codice paralinguistico la Appartengono al codice paralinguistico la pronuncia, la sonorità, l’intonazione. pronuncia, la sonorità, l’intonazione. Questi segni partecipano alla definizione Questi segni partecipano alla definizione del linguaggio e attraverso di essi si del linguaggio e attraverso di essi si fornisce al ricevente la chiave di fornisce al ricevente la chiave di decodificazione del messaggio inviatogli. decodificazione del messaggio inviatogli.

Durante la celebrazione liturgica il tono Durante la celebrazione liturgica il tono del celebrante è distaccato e si presta del celebrante è distaccato e si presta alle tipiche inflessioni e cantilene. alle tipiche inflessioni e cantilene.

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Il codice linguistico utilizzato è altamente Il codice linguistico utilizzato è altamente specializzato e di difficile comprensione specializzato e di difficile comprensione (cfr. espressioni come: ‘grazia’, (cfr. espressioni come: ‘grazia’, ‘comunione con lo Spirito Santo’, ‘comunione con lo Spirito Santo’, ‘memoriale’, ‘Agnello di Dio’).‘memoriale’, ‘Agnello di Dio’).

La stessa costruzione dei periodi è troppo La stessa costruzione dei periodi è troppo complicata e ricalca l’eleganza dei periodi complicata e ricalca l’eleganza dei periodi latini, con frequenti apposizioni e latini, con frequenti apposizioni e subordinate a grappolo, che impediscono subordinate a grappolo, che impediscono di seguire l’andamento del discorso. di seguire l’andamento del discorso.

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““L’orazione romana aveva inventato la L’orazione romana aveva inventato la struttura : “ Dio...., tu che..., fa che struttura : “ Dio...., tu che..., fa che adesso...., per Cristo”. E’ una struttura che adesso...., per Cristo”. E’ una struttura che deriva dalla Bibbia e che corrisponde allo deriva dalla Bibbia e che corrisponde allo schema corrente delle nostre richieste: schema corrente delle nostre richieste: “Visto che tu..., vorresti...”; e può ancora “Visto che tu..., vorresti...”; e può ancora funzionare bene. Ma se la preghiera è funzionare bene. Ma se la preghiera è detta in lingua viva, bisogna rinunciare alla detta in lingua viva, bisogna rinunciare alla fraseologia della sintassi latina. Bisogna fraseologia della sintassi latina. Bisogna trovare delle procedure sintattiche che trovare delle procedure sintattiche che siano familiari agli ascoltatori”.siano familiari agli ascoltatori”.

Gelineau J., Gelineau J., La liturgia domaniLa liturgia domani......, op. cit., p. 105......., op. cit., p. 105.

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Altra cosa evidente per quanto riguarda i Altra cosa evidente per quanto riguarda i problemi collegati al codice verbale è :problemi collegati al codice verbale è :

““Di fronte a una simile valanga di parole, una Di fronte a una simile valanga di parole, una mente di medie capacità non riesce a seguire - mente di medie capacità non riesce a seguire - meno che meno, poi, se il linguaggio usato e la meno che meno, poi, se il linguaggio usato e la sua tematica non le sono familiari. Ne deriva un sua tematica non le sono familiari. Ne deriva un effetto di saturazione . Si finisce per difendersi effetto di saturazione . Si finisce per difendersi dall’assalto delle parole. Alcuni hanno il rimorso dall’assalto delle parole. Alcuni hanno il rimorso di non essere abbastanza attenti e recettivi . I di non essere abbastanza attenti e recettivi . I più spirituali lamentano il poco spazio lasciato più spirituali lamentano il poco spazio lasciato al ‘cuore’ e alla contemplazione nella liturgia, al ‘cuore’ e alla contemplazione nella liturgia, dal momento che la ragione vi è dal momento che la ragione vi è continuamente sollecitata.....Altri infine si continuamente sollecitata.....Altri infine si rifugiano nel loro messalino, oppure evadono rifugiano nel loro messalino, oppure evadono altrove”. altrove”. Ibidem, op. cit., p. 73.Ibidem, op. cit., p. 73.

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Da quanto detto emerge la Da quanto detto emerge la necessità di necessità di una revisione, da parte di persone una revisione, da parte di persone competenti, sulla tipologia e quantità del competenti, sulla tipologia e quantità del codice verbale utilizzato nella liturgiacodice verbale utilizzato nella liturgia, , che, a quanto pare, più che veicolare il che, a quanto pare, più che veicolare il mistero, arriva a distrarre da un’attenta mistero, arriva a distrarre da un’attenta partecipazione.partecipazione.

Una riflessione in senso contrario ci viene Una riflessione in senso contrario ci viene proposta da L.M. Chauvet, riflessione che proposta da L.M. Chauvet, riflessione che io riporto senza volutamente io riporto senza volutamente commentarla, e lasciandone il compito a commentarla, e lasciandone il compito a chi legge: chi legge:

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““Se i cristiani dei primi secoli o del Medio Evo Se i cristiani dei primi secoli o del Medio Evo sentissero il linguaggio delle nostre preghiere sentissero il linguaggio delle nostre preghiere liturgiche non si troverebbero molto spaesati, liturgiche non si troverebbero molto spaesati, poiché sembra fatto per tutte le epoche e le poiché sembra fatto per tutte le epoche e le culture. Linguaggio atemporale che non evoca culture. Linguaggio atemporale che non evoca il presente se non sotto forma misterica - il presente se non sotto forma misterica - “oggi Cristo è nato” - e in modo sempre “oggi Cristo è nato” - e in modo sempre astratto - “il genere umano”, “i popolo e le astratto - “il genere umano”, “i popolo e le nazioni”, “sempre e in ogni luogo”. Preso fra nazioni”, “sempre e in ogni luogo”. Preso fra un passato - quello di Gesù - in cui tutto è già un passato - quello di Gesù - in cui tutto è già stato compiuto, e un avvenire escatologico di stato compiuto, e un avvenire escatologico di cui si pone in valore solo l’aspetto cui si pone in valore solo l’aspetto metastorico - “i beni eterni”- il presente metastorico - “i beni eterni”- il presente storico non ha alcuna rilevanza”.storico non ha alcuna rilevanza”.

Chauvet L.M., Chauvet L.M., Linguaggio e simboloLinguaggio e simbolo...., op. cit., p. 270....., op. cit., p. 270.

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Ritornando alla nostra analisi, vogliamo Ritornando alla nostra analisi, vogliamo far ora notare come letture e preghiere far ora notare come letture e preghiere vengono lette troppo in fretta, non vengono lette troppo in fretta, non tenendo conto che l’orecchio tenendo conto che l’orecchio nell’ascoltare è più lento dell’occhio nel nell’ascoltare è più lento dell’occhio nel leggere.leggere.

L’uomo di oggi è, inoltre, ‘saturo’ di L’uomo di oggi è, inoltre, ‘saturo’ di parole, il suo orecchio è bombardato dai parole, il suo orecchio è bombardato dai Mass media, dalla pubblicità, dalla Mass media, dalla pubblicità, dalla frenesia della vita, a tal punto che la frenesia della vita, a tal punto che la parola, ha finito per svalutarsi.parola, ha finito per svalutarsi.

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Malgrado tutto questo, la parola riesce Malgrado tutto questo, la parola riesce ancora a catturare la nostra attenzione ancora a catturare la nostra attenzione quando assume forme capaci di veicolare un quando assume forme capaci di veicolare un messaggio, che attraverso la sua forma messaggio, che attraverso la sua forma riusciamo a percepire come significativo.riusciamo a percepire come significativo.

A seconda della forma A seconda della forma che diamo ad un che diamo ad un enunciato ecco che enunciato ecco che cambia il tipo di cambia il tipo di messaggio messaggio

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Affinché si realizzi una comunicazione Affinché si realizzi una comunicazione autentica è indispensabile che via sia autentica è indispensabile che via sia un’interazione fra emittente e ricevente. un’interazione fra emittente e ricevente.

Negli studi sulla comunicazione il processo di Negli studi sulla comunicazione il processo di interazione viene verificato attraverso il feed-interazione viene verificato attraverso il feed-back, che può essere definito come: “il back, che può essere definito come: “il ritorno di informazione come controllo della ritorno di informazione come controllo della fonte per garantire la regolarità del fonte per garantire la regolarità del processo”.processo”.

Lever F., “La rilevanza della Messa come comunicazione”, in Lever F., “La rilevanza della Messa come comunicazione”, in Nuovo dizionario di liturgiaNuovo dizionario di liturgia..., op. cit., 1220...., op. cit., 1220.

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Attraverso l’interazione il ricevente può Attraverso l’interazione il ricevente può quindi agire sull’emittente.quindi agire sull’emittente.

Un processo comunicativo, per essere Un processo comunicativo, per essere tale, deve coinvolgere tutti coloro che vi tale, deve coinvolgere tutti coloro che vi partecipano, un processo unidirezionale partecipano, un processo unidirezionale non è veicolo di comunicazione ma di non è veicolo di comunicazione ma di oppressione: la comunicazione è oppressione: la comunicazione è l’interagire di persone libere.l’interagire di persone libere.

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Nella celebrazione liturgica i messaggi Nella celebrazione liturgica i messaggi del celebrante e le risposte dei fedeli del celebrante e le risposte dei fedeli sono tutti predeterminati, ci si limita ad sono tutti predeterminati, ci si limita ad una ripetizione formale di un dialogo una ripetizione formale di un dialogo precostituito; e in questo caso l’indice di precostituito; e in questo caso l’indice di una maggiore o minore partecipazione una maggiore o minore partecipazione può essere dato soltanto dalla forma con può essere dato soltanto dalla forma con la quale si pronunciano le formule. la quale si pronunciano le formule.

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““La comunicazione umana è autentica La comunicazione umana è autentica quando, lungi dall’essere un gioco quando, lungi dall’essere un gioco verbale, è ricerca umile e poi verifica di verbale, è ricerca umile e poi verifica di quanto trovato, senza la pretesa di quanto trovato, senza la pretesa di essere espressione definitiva, esaustiva essere espressione definitiva, esaustiva della realtà: è sempre possibile compiere della realtà: è sempre possibile compiere un passo ulteriore e scoprire un nuovo un passo ulteriore e scoprire un nuovo aspetto della vita che viviamo”. aspetto della vita che viviamo”.

Lever F., “La rilevanza della Messa come comunicazione”, Lever F., “La rilevanza della Messa come comunicazione”, in in Nuovo dizionario di liturgiaNuovo dizionario di liturgia, op. cit., p. 1222., op. cit., p. 1222.

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La comunicazione che si La comunicazione che si realizza nella liturgia cristiana, realizza nella liturgia cristiana, per essere autentica deve per essere autentica deve saper parlare della verità di saper parlare della verità di Dio e della sua presenza, e Dio e della sua presenza, e nello stesso tempo anche nello stesso tempo anche della verità dell’uomo, delle della verità dell’uomo, delle sue gioie, delle sue ansie e sue gioie, delle sue ansie e della speranza cristiana. della speranza cristiana.

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La celebrazione liturgica non si La celebrazione liturgica non si realizza per mezzo di una realizza per mezzo di una riunione di uomini, ma riunione di uomini, ma attraverso la presenza reale di attraverso la presenza reale di Dio che convoca il suo popolo: Dio che convoca il suo popolo: non noi che comunichiamo con non noi che comunichiamo con Dio, ma Dio che chiamandoci ci Dio, ma Dio che chiamandoci ci parla. parla.

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Per ridare vigore alla capacità comunicativa dei segni liturgici bisogna agire su un duplice fronte: uno interno alla Chiesa, con la catechesicatechesi, attraverso appunto “l’inventare” i segni liturgici secondo il significato etimologico del termine (inventare dal latino in-venio, che significa scoprire); l’altro esterno attraverso l’evangelizzazione.

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Un altro accorgimento indispensabile è Un altro accorgimento indispensabile è collegato alla necessità di ridare “verità” collegato alla necessità di ridare “verità” ai segni liturgici evitando ogni forma di ai segni liturgici evitando ogni forma di riduzionismo. riduzionismo.

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Ogni riduzione del segno porta con sé una Ogni riduzione del segno porta con sé una palese riduzione di significato e, palese riduzione di significato e, parallelamente, di capacità comunicativa. parallelamente, di capacità comunicativa. Riducendo un simbolo noi lo trasformiamo Riducendo un simbolo noi lo trasformiamo in un segno al quadrato, perché il segno in un segno al quadrato, perché il segno diventa significante di un significato che a diventa significante di un significato che a sua volta è il significante di un ulteriore sua volta è il significante di un ulteriore significato. Ad esempio: la cialda significato. Ad esempio: la cialda farmaceutica (l’ostia) e il segno significante farmaceutica (l’ostia) e il segno significante il pane, e il pane è il significato-significante il pane, e il pane è il significato-significante del Corpo di Cristo. A questo punto per i del Corpo di Cristo. A questo punto per i nostri bambini ci vuole più fede a credere nostri bambini ci vuole più fede a credere che quello sia pane, che a credere che sia il che quello sia pane, che a credere che sia il Corpo di Cristo. Corpo di Cristo.

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Riducendo i segni si innesca un Riducendo i segni si innesca un meccanismo a catena. Non scordiamo che meccanismo a catena. Non scordiamo che la liturgia non è un insieme di la liturgia non è un insieme di informazioni, dove contano soltanto i informazioni, dove contano soltanto i contenuti, “la liturgia è un’azione contenuti, “la liturgia è un’azione simbolica che passa attraverso ‘forme’ simbolica che passa attraverso ‘forme’ significative. Se le forme cambiano, il rito significative. Se le forme cambiano, il rito cambia. Se un elemento viene modificato, cambia. Se un elemento viene modificato, la totalità significante è mutata”.la totalità significante è mutata”.

Gelineau J., Gelineau J., La liturgia domaniLa liturgia domani...., op. cit., ...., op. cit., p. 13.p. 13.

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Né ridurre….Né ridurre….

Né soffocare il simbolismoNé soffocare il simbolismo

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Un’ultima via che vogliamo Un’ultima via che vogliamo considerare riguarda la considerare riguarda la constatazione che la constatazione che la demotivazione al rito è data da demotivazione al rito è data da una demotivazione della comunità una demotivazione della comunità cristiana, che dovrebbe cristiana, che dovrebbe riconoscersi nel rito che celebra, riconoscersi nel rito che celebra, se tale riconoscimento non si se tale riconoscimento non si realizza due sono le ipotesi realizza due sono le ipotesi possibili in merito: o non c’è possibili in merito: o non c’è comunità, o non c’è ritualità. comunità, o non c’è ritualità.

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Faccio gli auguri a don Luigi di pronta Faccio gli auguri a don Luigi di pronta guarigione e a tutti voi di buon prosieguo guarigione e a tutti voi di buon prosieguo delle lezioni…delle lezioni…